Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i...

8
In questa veste un po’ particolare si nasconde il nostro lavoro di un intero anno scolastico. Gli ab- biamo dato il titolo Quò- tru Paróle (come si chia- mava un tempo il giorna- lino di Tassarolo) perché il tema principale, nonché la fonte di ispirazione di tutta questa ricerca, sono le “quattro chiacchiere” che abbiamo scambiato con i Nonni del paese, e non solo, che ogni lunedì, durante l’anno scolastico, sono venuti a trovarci in Biblioteca a Tassarolo. Pro- prio questo vogliamo rac- contarvi: i proverbi, le favo- le, le leggende, gli aneddoti, gli usi e i costumi ma so- prattutto...le emozioni; no- stre nel sentire raccontare dai nonni storie così lontane dalla nostra televisione, dal- la nostra PlayStation e dal nostro computer, ma anche e soprattutto dei nostri pre- ziosi testimoni, toccati nel PERCHE’...QUÒTRU PARÓLE Numero Speciale del Giornalino della Biblioteca di Tassarolo in occasione del XIV Premio Studio conferito alla Scuola Elementare di Tassarolo Tassarolo, 9 Giugno 2010 SOMMARIO La scuola a Tassarolo...una volta Pag. 2 Sull’orlo del burrone: gli eroi! Pag. 3 Usi e Costumi… di qualche tempo fa! Pag. 4-5 E’ Lunedì: un libro per tutti! Pag. 6 “Grammatica della Fan- tasia” Pag. 7 Ringraziamenti Pag. 8 profondo mentre riscopri- vano emozioni di un tem- po che non c’è più. In que- ste prossime pagine vi rac- conteremo tutto, per filo e per segno, quello che ab- biamo imparato, quello che ci ha divertito e fatto sorridere, e metteremo ne- ro su bianco tutti questi preziosissimi ricordi che speriamo così possano es- sere un bagaglio culturale importante per tutte le ge- nerazioni che verranno. Un giornalino un po’ particolare per raccontarvi tutto...

Transcript of Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i...

Page 1: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

In questa veste un po’

particolare si nasconde il

nostro lavoro di un intero

anno scolastico. Gli ab-

biamo dato il titolo Quò-

tru Paróle (come si chia-

mava un tempo il giorna-

lino di Tassarolo) perché

il tema principale, nonché

la fonte di ispirazione di

tutta questa ricerca, sono

le “quattro chiacchiere”

che abbiamo scambiato

con i Nonni del paese, e

non solo, che ogni lunedì,

durante l’anno scolastico,

sono venuti a trovarci in

Biblioteca a Tassarolo. Pro-

prio questo vogliamo rac-

contarvi: i proverbi, le favo-

le, le leggende, gli aneddoti,

gli usi e i costumi ma so-

prattutto...le emozioni; no-

stre nel sentire raccontare

dai nonni storie così lontane

dalla nostra televisione, dal-

la nostra PlayStation e dal

nostro computer, ma anche

e soprattutto dei nostri pre-

ziosi testimoni, toccati nel

PERCHE’...QUÒTRU PARÓLE

Numero Speciale del Giornalino della Biblioteca di Tassarolo

in occasione del XIV Premio Studio conferito alla

Scuola Elementare di Tassarolo

Tassarolo, 9 Giugno 2010

SOMMARIO

La scuola a

Tassarolo...una volta Pag. 2

Sull’orlo del burrone:

gli eroi! Pag. 3

Usi e Costumi…

di qualche tempo fa! Pag. 4-5

E’ Lunedì: un libro per

tutti!

Pag. 6

“Grammatica della Fan-

tasia” Pag. 7

Ringraziamenti Pag. 8

profondo mentre riscopri-

vano emozioni di un tem-

po che non c’è più. In que-

ste prossime pagine vi rac-

conteremo tutto, per filo e

per segno, quello che ab-

biamo imparato, quello

che ci ha divertito e fatto

sorridere, e metteremo ne-

ro su bianco tutti questi

preziosissimi ricordi che

speriamo così possano es-

sere un bagaglio culturale

importante per tutte le ge-

nerazioni che verranno.

Un giornalino un po’ particolare per raccontarvi tutto...

Page 2: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

2

Lunedì 22 marzo, nel pomeriggio, è venuto a trovarci a

scuola il signor Bruno Soro e ci ha raccontato come si

svolgeva la vita a Tassarolo qualche tempo fa. Certo la

scuola non era come quella d’oggi!

Quando lui era un alunno come noi, la scuola si trovava

nello stesso edificio dove frequentiamo noi oggi, al piano

inferiore, invece al piano superiore c’erano le camere

delle suore che all’epoca erano anche le insegnanti, mol-

to più severe delle nostre! Per spostarsi in paese e rag-

giungere la scuola si usava la bicicletta e s’indossavano

ai piedi zoccoli di legno per tenerli caldi. La settimana

scolastica era di sei giorni, dal lunedì al sabato; di matti-

no, appena arrivati, bisognava fare il segno della croce

davanti ad una statua della Madonna posta nell’atrio: chi

non lo eseguiva bene doveva mettersi nuovamente in fila

e rifarlo. Si recitava insieme una preghiera, poi ci si se-

deva al proprio posto: in mezzo all’aula c’era una bella

stufa che, nelle fredde giornate invernali veniva alimen-

tata dai bambini che ogni mattina portavano un ciocco di

legna e che aiutava a studiare elargendo un bel calduccio.

Sui banchi, di legno a due posti, c’erano due buchi: uno

per l’inchiostro e uno più grande dove veniva messo il

piatto del pranzo che era di solito a base di riso e cavoli.

Quando l’inchiostro terminava, l’insegnante passava tra i

banchi con una brocca e provvedeva a riempire il cala-

maio vuoto. Si scriveva con l’aiuto della carta assorbente

per evitare le macchie sul quaderno e con due pennini,

uno adatto per il corsivo e l’altro per i caratteri maiusco-

lo e minuscolo.

La maestra entrava e, per mantenere l’ordine e la disci-

plina (le classi erano assai numerose!), si serviva di un

ramoscello di canna di bambù, lungo anche cinque metri

per arrivare comodamente anche dagli alunni sistemati

nei banchi in fondo all’aula.

Chi non faceva il “bravo” e si distraeva veniva punito

con una bella bacchettata sulle mani; inoltre, terminate le

lezioni a scuola, i bambini non potevano eseguire i com-

piti o giocare liberamente, non ne avevano il tempo per-

ché dovevano aiutare i genitori nei lavori domestici o nei

campi. A scuola si praticavano soprattutto queste materie

di studio: Italiano, matematica e religione, soltanto qual-

che breve nozione di scienze, storia e geografia. La calli-

grafia allora era così importante che era considerata una

vera e propria materia! Non si faceva ginnastica (noi sia-

mo fortunati invece, abbiamo anche una bella palestra!) e

non si usciva mai per qualche gita, soltanto molto più

tardi, durante gli anni dell’avviamento. All’asilo invece,

altro che disegnare e rilassarsi! Si facevano tante aste e

lineette e, per fortuna, si giocava un po’. Per fare il ripo-

sino pomeridiano non venivano certo usate comode bran-

dine come ora, i piccoli dormivano con la testa appoggia-

ta sui banchi. Nel poco tempo libero che si aveva a di-

sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di

pezza oppure con le trottole. Di sera i genitori, molto

stanchi per il lavoro agricolo, non avevano certo più vo-

glia di raccontare favole della buonanotte ai loro figli!

Per quanto riguarda la vita del Paese, di Tassarolo ci ha

raccontato alcune situazioni interessanti riguardanti, per

esempio, le attrezzature “tecnologiche”. Infatti, c’erano

solo due televisioni: una dove adesso si trova il Circolino

della Parrocchia e l’altra alla Società di Mutuo Soccorso.

Non c’erano canali dedicati ai ragazzi ma uno soltanto, la

prima rete. Alla sera le persone si riunivano in quei luo-

ghi per guardare tutti insieme la televisione. C’erano

pochissimi telefoni quindi se occorreva mettersi in comu-

nicazione con una persona lontana, bisognava utilizzarne

uno pubblico e, per raggiungere la vicina cittadina di

Novi ligure, si usavano le biciclette anche d’inverno sotto

la neve, ci si spostava a piedi o per mezzo di carri trainati

da buoi, soprattutto per quanto riguardava i lavori in

campagna. Non esistevano certo le automobili, era un

privilegio ad esclusiva di ricchi signori!

Alla sera tutte le persone si riunivano per stare in compa-

gnia e per vedere quel “cinema” particolare: invece di

pagare il biglietto, bisognava almeno acquistare dei dolci,

soprattutto caramelle: il ricavato serviva per pagare le

spese elettriche. Non esistevano medicine, così ci si cura-

va con le erbe e, se si aveva mal di testa provocato dalla

pressione alta venivano messe dietro alle orecchie delle

sanguisughe che servivano, così si diceva, per depurare il

sangue! Che rimedio, eh? Finalmente dal 1956 un primo

pullman effettuava la tratta Tassarolo - Novi ligure, an-

che se la strada era ancora sterrata…

Il signor Soro ci ha fatto conoscere molte cose che ri-

guardano il nostro Paese: sicuramente non erano tempi

molto facili per i nostri nonni, adesso siamo decisamente

più fortunati!

Dopo tutto ciò

che abbiamo

sentito ci sembra

che, anche se ci

lamentiamo, a

scuola si stia

molto meglio

oggi!

La scuola a Tassarolo, una volta... QUANDO TUTTO ERA DAVVERO DIVERSO...ANCHE TRA I BANCHI

Page 3: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

3

Sull’orlo del burrone: gli eroi! GIUSEPPE ANSALDI E L’ECCIDIO DELLA DIVISIONE ACQUI

Lunedì 10 maggio, noi

alunni delle classi III-

IV-V, ci siamo recati

in biblioteca per ascol-

tare il signor Giusep-

pe Andrea Ansaldi ,

che ha vissuto la brut-

ta esperienza della

seconda guerra mon-

diale e dei campi di

concentramento. Egli

è un superstite, scampato per miracolo alla

strage di 9000 militari della Divisione Acqui,

fucilati a Cefalonia e Corfù. Dall’Italia sono

partiti 11.500 soldati, tutti ragazzi giovani.

Questo è quello che ci ha raccontato: l’otto

Settembre del 1943 dopo la firma dell’ armi-

stizio, i tedeschi chiesero la resa dei soldati

italiani che si trovavano sull’isola di Cefalo-

nia, ma i militari decisero di combattere, senza

arrendersi, così vennero catturati. Dopo conti-

nui bombardamenti, il 19 Settembre i tedeschi

cominciarono a fucilare i prigionieri . Tra

quelli in fila per la fucilazione, c’era anche il

signor Ansaldi, che era terrorizzato, ma fortu-

natamente un generale tedesco fermò la fuci-

lazione e scelse dieci prigionieri, che ebbero il

compito di bruciare i cadaveri e raccogliere le

munizioni. L’11 novembre del 1943, Giusep-

pe con altre ottanta persone fu deportato nel

campo di concentramento di Moghilev, in

Russia, dove fu costretto ai lavori forzati, sen-

za indumenti pesanti, con mani e piedi conge-

lati dal freddo.

Nello stesso anno fu man-

dato a Tambov, nei pressi

di Mosca, il principale ri-

cordo del signor Giuseppe è

la grande quantità di ghian-

de mangiate, fino a star

male, perché era affamato.

In questo campo di concen-

tramento morivano al gior-

no circa trenta persone, chi

per il tifo pidocchiale, chi

per la diarrea, chi per la

fame. I corpi erano poi get-

tati in fosse comuni.

Il signor Giuseppe rimase il

quel lager per due mesi e poi venne trasferito a

Taschen, nel Turkestan, e insieme ai suoi compa-

gni destinato alla raccolta del cotone….quanti se-

mi di cotone mangiò!!

Giuseppe, a causa delle sofferenze, infatti dimagrì

molto ed era pieno di pidocchi, date le pessime

condizioni igieniche.

La sua famiglia non aveva sue notizie da tre anni,

lo credevano morto.

Finita la guerra nel 1945, dopo un lungo viaggio

durato settantasette giorni, ritornò a casa, in Sici-

lia, da dove dovette ripartire in cerca di lavoro.

Il grande desiderio della sua vita è stato quello di

intitolare un monumento alla Divisione Acqui, in

ricordo dei compatrioti morti in guerra affinché

nessuno li dimentichi mai.

Page 4: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

4

Lunedì 26 aprile, siamo andati

in biblioteca. Come sempre, ci

siamo seduti, aspettando la

registrazione dei libri presi in

prestito dalla biblioteca. Lì ci

aspettava una bella sorpresa:

Mario e Sandrina, due anziani

del paese, che erano venuti a

raccontarci la loro infanzia a

Tassarolo. Hanno parlato in

dialetto, è stato bellissimo e

anche un po’ strano ascoltare

il Tassarolese…

Ci hanno parlato degli abiti: si indossavano vestiti molto semplici e fatti con materiali pove-

ri. Le scarpe erano in legno, si chiamavano zoccoli e durante l’inverno venivano riempite di

paglia per tenere i piedi al caldo. Quando si andava a lavorare, se il posto di lavoro era lon-

tano, non essendoci le auto, si camminava a piedi e per non consumare le scarpe, perché co-

stavano molto, si andava scalzi.

Gli uomini erano principalmente agricoltori, mentre le donne erano casalinghe, però faceva-

no qualcosa di particolare: coltivavano il baco da seta.

Usi e costumi...di qualche tempo fa! IDA E MARIO CI HANNO RACCONTATO LA REALTA’ DEL TEMPO CHE

Page 5: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

5

I bambini giocavano a nascondino, a cal-

cio o con i bastoncini di legno. Quando

andavano a scuola, nei mesi invernali,

dovevano portarsi un pezzo di legno per

riscaldare l’aula.

La scuola elementare si trovava nel luogo

in cui oggi c’è il comune di Tassarolo.

Mario e Sandrina ci hanno anche raccon-

tato di quando erano venuti i tedeschi e

avevano occupato tutte le stalle per met-

terci i loro cavalli. Un giorno due cavalli,

scappando dalle stalle, morirono in un

dirupo perché erano legati insieme.

I tedeschi,vedendo che erano

morti, credettero che la colpa

fosse dei tassarolesi, così pre-

sero un abitante a caso e lo

misero in prigione, ma dopo si

accorsero che i cavalli erano

morti per sbaglio pertanto li-

berarono l’uomo. Nonostante

questo episodio, Mario e San-

drina ci hanno detto che ave-

vano comunque stretto un le-

game di amicizia con alcuni

soldati tedeschi.

Ci è dispiaciuto ritornare a

scuola perché questo viaggio

nel passato, alla scoperta della

storia di Tassarolo, ci ha dav-

vero affascinato.

Qualche giorno dopo i racconti di Mario e Ida in Biblioteca,

siamo andati a visitare il piccolo museo delle antichità che

Mario ha allestito vicino a casa sua. Proprio quel giorno ab-

biamo potuto raccogliere tutte le fotografie che ci sono in que-

ste pagine. Abbiamo fotografato tutti gli attrezzi che si utiliz-

zavano una volta, ma non solo! Mario ha infatti ricostruito in

miniatura una serie di modellini di pozzi che c’erano una vol-

ta a Tassarolo insieme ad una specie di presepe fatto di legno

e cartone e rami di piccole piante. E’ stata una giornata davve-

ro interessante perché non solo i suoi modellini sono splendi-

di, ma anche vedere gli attrezzi vecchi e capire come funzio-

navano è stata un’esperienza bellissima per tutti noi!

Page 6: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

6

Leggere per acquisire

capacità tecniche

Leggere per conoscere generi letterari

Perché leggere...

Leggere per capire forme di comunicazione letteraria

Leggere per il piacere di leggere

Il Progetto Lettura:

ÂZÜtÅÅtà|vt wxÄÄt ÂZÜtÅÅtà|vt wxÄÄt ÂZÜtÅÅtà|vt wxÄÄt ÂZÜtÅÅtà|vt wxÄÄt

YtÇàtá|tÊYtÇàtá|tÊYtÇàtá|tÊYtÇàtá|tÊ

Leggere per

crescere e

diventare grandi

Leggere per vo-lare con la fantasia

Page 7: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

7

Ogni Lunedì pomeriggio tutte

le classi della scuola primaria di

Tassarolo vanno nella bibliote-

ca comunale per prendere di-

versi libri e occuparsi del Pre-

mio Studi, che, quest’anno si

occuperà delle storie tipiche del

nostro piccolo paese e anche di

altre città, tenendo conto della

diversa provenienza di noi alun-

ni.

Lunedì 8 Marzo, ci siamo recati

per la prima volta in biblioteca

dove un signore che già cono-

scevamo, Dino Bergaglio, ci ha

raccontato una fiaba dal titolo

“Le tre galline”, che gli veniva

narrata quando a sua volta era

bambino; essa c’è sembrata

subito simile ai tre porcellini,

con delle espressioni in dialetto

E’ Lunedì: un libro per tutti!

che c’invitava ad indovinare e

che ci hanno fatto sorridere.

Con lui abbiamo parlato anche

di com’ era tanti anni fa la no-

stra scuola, sommergendolo di

domande! Inoltre abbiamo in-

contrato l’ex sindaco Cavriani,

gentile e disponibile come sem-

pre, che s’interessa di noi pic-

coli e ci “ha spronato” a fre-

quentare di più questo bel luo-

go, aperto anche di sabato mat-

tina, quando la scuola è chiusa

e quindi è possibile andare a

leggere in tutta tranquillità!

In quell’occasione abbiamo

anche preso in prestito un libro

e la maestra ci ha chiesto il per-

ché della scelta: alcuni di noi

sono rimasti colpiti dalla coper-

tina, con colori sgargianti e bel-

le illustrazioni, altri hanno sele-

zionato in base al titolo e al ri-

assunto che si trova sul retro del

libro. Con noi c’era Marco, un

ragazzo che svolge il servizio

civile presso il Comune che ci

ha aiutato a scegliere il libro più

adatto per la nostra età e ha

compilato le schede di prestito.

I nostri amici di prima e secon-

da, invece, seguono un percorso

diverso: insieme alla maestra

Maria Rita leggono alcuni brani

tratti dai libri più conosciuti di

Rodari, “I viaggi di Giovannino

Perdigiorno” e “Favole al tele-

fono”. Poi hanno realizzato co-

me prodotto finale tanti disegni

con i quali formeranno un

“librone” che doneranno alla

biblioteca, contenente le varie

illustrazioni realizzate durante

questi bei pomeriggi.

Speriamo di continuare quest’interessantissimo progetto anche l’anno prossimo!

I TANTI RISVOLTI AFFASCINANTI DI UN PROGETTO SCOLASTICO

Page 8: Giornalino Premio Studi 2010 - Comune di Tassarolo: Home Comunale/giornalino... · sposizione, i bambini giocavano con un pallone fatto di pezza oppure con le trottole. Di sera i

8

Comune di Tassarolo

SUMPS

di Tassarolo

UNPLI

Servizio Civile

Un doveroso ringraziamento per la collaborazione e l’appoggio Un doveroso ringraziamento per la collaborazione e l’appoggio Un doveroso ringraziamento per la collaborazione e l’appoggio Un doveroso ringraziamento per la collaborazione e l’appoggio a questo progetto va a:a questo progetto va a:a questo progetto va a:a questo progetto va a:

Pro-Loco

di Tassarolo

I Grandi Protagonisti di questo progetto,

i bambini della Scuola Elementare di Tassarolo:

Provincia di

Alessandria

MERLANO SILVIA

TRAVERSO FRANCESCA

CAJANO MANUEL

COVALEA MARIA ROSARIA

MONCALVO LUKA

NESCI MARIA ROSARIA

STRANIERI GAIA

FRIZZA DAVIDE

GHIARA MELISSA

GRADINARU COSMIN

PERVAZA ERIDJONA

PONTA RICCARDO

RIZZUTO SARA

BIANCHI MATILDE

BISIO ARIANNA

BISIO GRETA

CASAVECCHIA VALENTINA

GIORDANO CHIARA

GRADINARU IONUT

PONTA GIORGIA

REGALBUTO ALESSANDRO

SERRATORE GIULIA

BRUNO GIACOMO

COVALEA FRANCESCO

DANTE FRANCESCO

FORMIGA FAN JEAN FRANCO

MERLANO ISABELLA

Unione Collinare

del Gavi