Giornalino maggio 2012

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oratorio salesiano Bova Marina

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Pagina 2 Quelli de… l’Oratorio

Siamo ormai arrivati a metà maggio. È il mese della primavera, dei

fiori, del sole caldo e del cielo azzurro; è il mese che preannuncia le vacanze con la conseguente e inevitabile allegria, delle giornate

spensierate e dei pomeriggi in oratorio.

È un mese particolare però, che ci ricorda che abbiamo una

persona speciale che intercede spesso per noi che siamo suoi figli, una madre comune a tutti che ha il nome di Maria!

In questo tempo difficile che stiamo trascorrendo abbia-

mo più bisogno di lei, di una mano tesa che ci offra aiuto,

un porto sicuro in cui trovare pace perché siamo so-vrastati da tante necessità.

Siamo presi da tante cose, dal ritmo frenetico delle

giornate, dal correre verso la meta, dal raggiungere i

nostri obiettivi, delle brutture del mondo che ci circonda, da una società che è di facciata, da un perbenismo che è

fasullo, che ormai non crediamo più in nulla. Abbiamo per-so la speranza e con essa la certezza che ci sia qualcuno

che tutto può e in cui poter riporre la nostra fiducia.

Chi meglio di Lei può intercedere per noi e aiutarci nei momenti

difficili? Solo colei che don Bosco ci insegna a salutare come Maestra e Ausiliatrice.

Affidiamoci a Lei sicuri del suo amore e tranquilli che da Madre

premurosa quale Lei è ci aiuterà sicuramente!

Il mese di maggio poi è ricco di santi per la Famiglia Salesiana. La “Madonna di Don Bosco” ha voluto donare alla sua Famiglia una

corona di figure eccezionali che mettessero in risalto l’importanza e il

ruolo del suo carisma nella Chiesa. In maggio, infatti, veneriamo Madre Mazzarello, che nella sua umiltà

ha contribuito in modo eccezionale e originale alla nascita della Con-gregazione delle FMA.

Ricordiamo Domenico Savio, primo frutto dell’educazione e della spiri-tualità salesiana, capostipite di una moltitudine di ragazzi e ragazze

che hanno dato alla Chiesa l’esempio di una santità originale.

Ma veneriamo anche altri due grandi Santi che hanno avuto contatto con

Don Bosco: s. Luigi Orione (16 maggio) e S. Leonardo Murialdo (18 maggio).

Con diverse caratteristiche, questi Santi sono espressione dell’amore di Dio e

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PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE

COMPOSTA DA DON BOSCO

O Maria, Vergine potente,

Tu grande illustre presidio della Chiesa;

Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;

Tu terribile come esercito schierato

a battaglia;

Tu sola hai distrutto ogni eresia

in tutto il mondo;

Tu nelle angustie, nelle lotte,

nelle strettezze

difendici dal nemico e nell'ora della morte

accogli l'anima nostra in Paradiso!

Amen

SOMMARIO

• In Maria ho riposto Tutta la mia fiducia (don Bosco) • Auguri Mamma • Alla luce del sole e con molto ru-

more • Savio Day • Solo l’amore porta alla conoscenza • SOS: Sogno—Ottimismo—Speranza • Fiabe per crescere • Rinnovati dallo spirito • Un invito speciale • Le Pigiessiadi • Torneo don Bosco • Notizie flash • Il volto di Gesù • Help Student: I neutrini non sono più veloci della luce • Il beato Giuseppe Toniolo “testimone credibile” • Le Memorie dell’Oratorio • Spazio Musicale • Auguri a ….. • Calendari missionario

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della Vergine Maria per i ragazzi e i giovani, e diventa-

no per la Famiglia Salesiana stimolo a diffondere il cari-sma di don Bosco con creatività sempre nuova.

Quel carisma che conquistò 22 giovanotti, esattamente 150 anni fa (14 maggio 1862) quando si consacraro-

no a Dio con i voti: tra questi, Michele Rua, Giovanni Cagliero,

Paolo Albera…

Non potevamo dimenticare di fare gli auguri, anche se

un po’ in ritardo alle nostre mamme… A loro il nostro GRAZIE pieno di affetto e di stima, la Madonna le so-

stenga nel difficile compito che gli è stato affidato da Dio.

E a tutti voi, cari lettori, un buon proseguimento in questo mese così “carico” di salesianità.

Mariagrazia Nucera (a nome di tutta la Redazione)Mariagrazia Nucera (a nome di tutta la Redazione)Mariagrazia Nucera (a nome di tutta la Redazione)Mariagrazia Nucera (a nome di tutta la Redazione)

Una tiepida sera di maggio del 1862, con la consueta abilità narrativa don Bosco raccontò: «Figuratevi di es-sere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a batta-glia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie in-cendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtar-la con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto pos-sibile.

A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fan-no scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avver-saria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sem-bra favorire i nemici.

In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distan-ti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergi-ne Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’ostia di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”.

Il comandante supremo della grande nave, che è il

Romano Pontefice, superando ogni ostacolo, guida la

nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catena

che pende dalla prora la lega a un’ancora della colon-

na su cui sta l’Ostia, e con un’altra catena che pende a

poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora

che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine

Immacolata. Allora succede un gran rivolgimento: tut-

te le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si

fracassano a vicenda».

Un nome nuovo e antico

Don Albera testimonia che proprio una sera di di-cembre di quell’anno, don Bosco dopo aver confessato fino alle ore 23, scese a cena. Era soprapensiero. A un tratto gli disse: «Ho confessato tanto e per verità quasi non so che cosa abbia detto o fatto, tanto mi preoccu-pava un’idea. Pensavo: La nostra chiesa è troppo picco-la; non capisce tutti i giovani o pure vi stanno addossati l’uno all’altro. Quindi ne fabbricheremo un’altra più bella, più grande, che sia magnifica. Le daremo il titolo: Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. Io non ho un soldo, non so dove prenderò il denaro, ma ciò non importa. Se Dio la vuole si farà» (MB 7, 333-334). Il progetto fu confida-to anche a don Cagliero: «Sinora abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell’Immacolata […]. Ma

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La devozione a Maria Ausiliatrice e il suo

santuario nel cuore dell’opera salesiana

Quadro di Mario Barberis che ricorda il “sogno delle due colon-ne”. Si trova nella Basilica di maria Ausiliatrice a Torino

la Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Ma-ria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo proprio bisogno che la Vergine SS. ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana» (MB 7, 334).

Nei primi mesi del 1863 si mise all’opera per ottenere i permessi; nel 1865 pose la pietra angolare e nel 1868 l’opera era compiuta.

L’icona parlante

Nella scelta di don Bosco non ci sono solo motivi di ordine pratico (avere una chiesa più ampia) o politico religioso (l’ondata di feroce anticlericalismo che minac-ciava la Chiesa).

L’icona di Maria nel quadro del Lorenzone che so-vrasta l’altare maggiore esprime bene il sentimento inti-mo di don Bosco. La sua concezione della storia della salvezza lo portava a collocare la Chiesa nel cuore del mondo, e nel cuore della Chiesa egli contemplava Maria Ausiliatrice, la Ma-dre onnipotente, la vincitrice del ma-le.

La Madonna è stata sempre presente nella vita di don Bosco. Nel sogno dei nove anni, Gesù si presenta così: «Io sono il Figlio di Colei che tua madre ti ammaestrò a salutare tre volte al giorno».

Ma la preferenza determi-nante per il suo culto ha un punto di riferimento preciso: il santuario di Valdocco. «E questa – scrive E. Viganò – rimarrà la scelta mariana de-finitiva: il punto di approdo di una incessante crescita vocazionale e il centro di espansione del suo carisma di fondatore. Nell’Ausiliatrice don Bosco riconosce final-mente delineato il volto della Signora che ha dato ini-zio alla sua vocazione e ne è stata e ne sarà sempre l’Ispiratrice e Maestra».

Maria si è edificata la sua casa

Il santuario di Valdocco diventa il segno tangibile e reale della presenza di Maria nella vita di don Bosco e della Congregazione. È questa la “chiesa madre” della Famiglia salesiana.

Il sentire popolare scopre immediatamente la meravi-gliosa intesa tra Maria Ausiliatrice e don Bosco: Maria Ausiliatrice è per sempre ormai la«Madonna di don Bo-

sco». E don Bosco è «il santo dell’Ausiliatrice». Rara-mente è avvenuto che un titolo mariano, pressoché sco-nosciuto, si diffondesse con tanta rapidità in tutto il

mondo. Umilmente don Bosco diceva: «Io non sono l’autore

delle grandi cose che voi vedete; è il Signore, è Maria SS. che degnarono di servirsi di un povero prete. Di mio non ci ho messo nulla: Aedificavit sibi domum Maria (Maria si è edificata la sua casa). Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia». Il santuario di Valdocco è la chiesa che i salesiani di tutto il mondo vedono molto più con il cuore che con gli oc-chi. Ed è qui che tutti si sentono “a casa”. Don PASCUAL CHÁVEZ VILLANUEVA

(Dal Bollettino Salesiano di Maggio 2012)

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Al l ' i n te rno della Basili-ca lo sguar-do è subito attirato dal grande qua-dro centrale. Fu ideato da don Bosco ed eseguito dal pittore T o m m a s o Lorenzoni , che vi lavorò attorno per tre anni. Don Bosco lo descrisse così: «La V e r g i n e campeggia in un mare di luce e di m a e s t à . È circondata da una schiera di Angeli, quali le porgono ossequio come a loro Regina. Con la destra tiene lo scettro che è simbo-lo della sua potenza, con la sinistra tiene il Bambino che ha le braccia aperte, offrendo così le sue grazie e la sua misericordia a chi fa ricorso all'augusta sua Ma-dre. Attorno e in basso sono i santi Apostoli e gli Evan-gelisti, che guardano la santa Vergine. In fondo al di-pinto c'è la città di Torino, con il santuario di Valdocco in primo piano e con lo sfondo di Superga».

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La festa della mamma fu istituita nel 1914 negli Stati Uniti su proposta di

Anna M. Jarvis, un’insegnante molto legata alla madre (come qualunque

altro figlio al mondo). Dopo la morte della madre, Anna si impegnò in-

viando lettere a ministri e membri del congresso affinché venisse celebrata

una festa nazionale dedicata a tutte le mamme.

Questa festa doveva essere l’occasione perchè ognuno facesse un segno

d’affetto alla propria madre ancora in vita. Grazie alla sua tenacia e deter-

minazione, la prima festa della mamma fu celebrata a Grafton e l'anno

dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908. Ed oggi si celebra la seconda do-

menica di maggio come momento di trapasso tra l’inverno rigido e freddo

e la tiepida, colorata e creatrice primavera.

Oggi I simboli di questa festa sono il rosso, il cuore e la rosa, che più

di ogni altro fiore rappresenta l'amore e la bellezza e sa testimoniare

l'affetto e la riconoscenza dei figli, che alcune volte restituiscono con

l'amore anche preoccupazioni (le spine).

Forse spesso tutti diamo per scontato che: “tanto c’è la mamma” “tanto la mamma mi vuole bene lo stes-Forse spesso tutti diamo per scontato che: “tanto c’è la mamma” “tanto la mamma mi vuole bene lo stes-Forse spesso tutti diamo per scontato che: “tanto c’è la mamma” “tanto la mamma mi vuole bene lo stes-Forse spesso tutti diamo per scontato che: “tanto c’è la mamma” “tanto la mamma mi vuole bene lo stes-

so”....ed è proprio in questi momenti che dovremmo soffermarci a capire quale valore inestimabile abbia so”....ed è proprio in questi momenti che dovremmo soffermarci a capire quale valore inestimabile abbia so”....ed è proprio in questi momenti che dovremmo soffermarci a capire quale valore inestimabile abbia so”....ed è proprio in questi momenti che dovremmo soffermarci a capire quale valore inestimabile abbia

l’affetto che una madre prova per il proprio figlio. Possiamo rischiare di litigare con chiunque, ma con la no-l’affetto che una madre prova per il proprio figlio. Possiamo rischiare di litigare con chiunque, ma con la no-l’affetto che una madre prova per il proprio figlio. Possiamo rischiare di litigare con chiunque, ma con la no-l’affetto che una madre prova per il proprio figlio. Possiamo rischiare di litigare con chiunque, ma con la no-

stra mamma no;possiamo rischiare che un amico si dimentichi di noi, ma la nostra mamma no!..Ricordiamoci stra mamma no;possiamo rischiare che un amico si dimentichi di noi, ma la nostra mamma no!..Ricordiamoci stra mamma no;possiamo rischiare che un amico si dimentichi di noi, ma la nostra mamma no!..Ricordiamoci stra mamma no;possiamo rischiare che un amico si dimentichi di noi, ma la nostra mamma no!..Ricordiamoci

che noi siamo stati per nove lunghissimi mesi un pezzetto della nostra mamma: se noi ogni giorno giochiamo che noi siamo stati per nove lunghissimi mesi un pezzetto della nostra mamma: se noi ogni giorno giochiamo che noi siamo stati per nove lunghissimi mesi un pezzetto della nostra mamma: se noi ogni giorno giochiamo che noi siamo stati per nove lunghissimi mesi un pezzetto della nostra mamma: se noi ogni giorno giochiamo

all’oratorio con i nostri amici,ci muoviamo, saltiamo, corriamo,camminiamo, ridiamo, insomma VIVIAMO , è all’oratorio con i nostri amici,ci muoviamo, saltiamo, corriamo,camminiamo, ridiamo, insomma VIVIAMO , è all’oratorio con i nostri amici,ci muoviamo, saltiamo, corriamo,camminiamo, ridiamo, insomma VIVIAMO , è all’oratorio con i nostri amici,ci muoviamo, saltiamo, corriamo,camminiamo, ridiamo, insomma VIVIAMO , è

perchè perchè perchè perchè LA NOSTRA MAMMA CI HA DATO LA VITA!!LA NOSTRA MAMMA CI HA DATO LA VITA!!LA NOSTRA MAMMA CI HA DATO LA VITA!!LA NOSTRA MAMMA CI HA DATO LA VITA!!

Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!!

Pagina 7 Numero 12-III, Maggio 2012

Una ricetta per una mamma molto cara

Prendere una tazza di pensosità e aggiungere un sac-

co di amore.

Frullare con un sorriso caldo come il riscaldamento e

come il sole dall'alto. Aggiungere uno spirito allegro

e, naturalmente, un cuore che canta .

Aggiungete a volontà anche la capacità di ridere di

piccole cose, e mescolare il composto ottenuto in un

sacco di tenerezza.

Guarnite con tanta comprensione. (La troverete solo

nel cuore pieno di amore, perchè specie negli ultimi

tempi non è molto reperibile).

Care bambine, ragazze e giovani del futuro: volete diventare delle buone madri? Ho io la ricetta!

conservatela bene nel cassetto dei vostri ricordi, vi sarà utile!!

Francesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca Autelitano

Concludo dicendo: TI VOGLIO BENE MAMMA! GRAZIE!!TI VOGLIO BENE MAMMA! GRAZIE!!TI VOGLIO BENE MAMMA! GRAZIE!!TI VOGLIO BENE MAMMA! GRAZIE!! ( Non ti dico di tutto perchè in confronto a te il tutto è poco!!)

Parlare di mafia Parlare di mafia Parlare di mafia Parlare di mafia è diventato un esercizio co-

mune dalle nostre parti. Parliamo di mafia

quando non abbiamo abbastanza soldi, quan-

do non riusciamo ad ottenere qualcosa con le

nostre forze, quando non siamo in grado di

amministrare la cosa pubblica decentemente.

Noi non parliamo della mafia come un pro-

blema reale e concreto, vicino e ineludibile,

ma denunciamo il malaffare come fosse

l’unico capro espiatorio di tutte le nostre que-

stioni irrisolte, come se fosse l’unico vero col-

pevole delle nostre disgrazie. Non è così, non

è affatto così.

La mafia si annida nel nostro (quasi finito)

benessere e si nutre delle nostre mancanze,

dei nostri ozi e delle nostre incapacità. Prende

forza dalla nostra omertà quotidiana, dal no-

stro poco coraggio, dalla nostra voglia di

guardare la realtà da una comoda poltrona.

Alla luce del sole e Alla luce del sole e Alla luce del sole e Alla luce del sole e con molto rumorecon molto rumorecon molto rumorecon molto rumore…....

Di Stefano ZirilloDi Stefano ZirilloDi Stefano ZirilloDi Stefano Zirillo

Credo che nei nostri territori tutti abbiamo

siglato un tacito accordo con la criminalità nel

momento stesso in cui siamo ciechi e sordi

davanti al sopruso, all’arroganza di chi vive al

di sopra delle regole, al disprezzo per la di-

gnità del lavoro di chi si guadagna da vivere

onestamente. Noi permettiamo che la mafia

esista, che detti le regole, siamo noi che non

sussultiamo dinanzi le ingiustizie perpetrate di

continuo da un ristretto manipolo di persone.

Fino a quando lasceremo ad altri il controllo

delle nostre vite e continueremo a delegare a

pochissimi coraggiosi il compito di resistere e

ribellarsi sarà sempre così. Duole dirlo ma la

colpa, dunque, è soprattutto nostra. Penso a

Pio La Torre, Falcone e Borsellino, Peppino

Impastato e Don Pino Puglisi, e mi vergogno

di non aver avuto, nel quotidiano, un bricio-

lo del loro coraggio.

Pagina 8 Quelli de… l’Oratorio

Chi è abituato a muoversi nell’ombra sa cammi-

nare al buio, noi no; noi abbiamo bisogno di lu-

ce e di rumore, di musica e di parole di libertà!

Padre Pino Puglisi amava i giovani e lottava per

loro, i più esposti al rischio contagio della crimi-

nalità. L’amore è inconciliabile con la mafia, per

questo è morto, perché amava ed urlava, perché

possedeva il coraggio di chi non si piega, di chi

parla, di chi vuole svegliare anziché lasciare dor-

mire. Se ci sentiamo impotenti e soli, o quando

pensiamo che le nostri voci da sole non bastino,

iniziamo a guardarci intorno, ad alzare il volu-

me, ad unire i nostri sforzi, a non lasciare tutto

com’è, un passo alla volta, partendo dalle picco-

le cose. Prendiamoci le nostre responsabilità dun-

que, perché non possiamo consentire che altri

decidano per noi, che altri uomini paghino con

la vita per il loro coraggio, facciamo nostre que-

ste battaglie, con la civiltà di chi ama, alla luce

del sole e con molto rumore!

Non possiamo permetterci di credere che basti

fare il nostro compitino con diligenza, esseri

bravi e onesti cittadini nel nostro orticello. Do-

vremmo risvegliarci, prendere in mano le que-

stioni che riguardano il nostro vivere comune e

creare anticorpi sociali che siano in grado di de-

bellare questo male, una volta per tutte.

Adoro ascoltare Saviano parlare di mafie, per-

ché mi ricorda che non è una questione lontana

da noi, o un problema che riguarda altri. Ri-

guarda tutti, soprattutto coloro che hanno la

possibilità di dare di più e farsi sentire di più;

riguarda le istituzioni, la Chiesa, la politica, i

giovani, riguarda tutti da vicino. Forse è giunto

veramente il tempo in cui non basta più girarsi

dall’altra parte, fare finta che in fondo tutto va

bene così; forse dovremmo sentire l’obbligo di

creare le condizioni di una nuova lotta

d’opinione contro la criminalità, uscire di nuo-

vo per le strade e ricominciare a parlare della

mafia e di come abbia condizionato il nostro

vivere. Niente giova alla mafia più del silenzio,

del nostro silenzio, del sipario che cala e delle

luci che si spengono.

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GLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANOGLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANO

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Pagina 10 Quelli de… l’Oratorio

Io sono la stoffa…

L’Oratorio di Bova Marina, in una formula già avviata e collaudata più volte con ottimi risultati, ha festeggiato San Domenico Savio con una giornata di sport, mu-sica e allegria nello stile puramente salesiano.

Come di consueto, le società sportive dei paesi limi-

trofi hanno risposto positivamente : le squadre di

Melito Porto Salvo, Reggio Calabria, Motta San

Giovanni e Condofuri Marina si sono affrontate du-

rante tutta la giornata con spirito di lealtà e altrui-

smo.

A dare il via all’intensa giornata la santa Messa, du-

rante la quale i Salesiani Cooperatori hanno rinno-

vato la loro promessa di vivere e diffondere il cari-

sma salesiano in ogni ambiente.

Novità di questa festa, i giochi organizzati dagli ani-

matori, che hanno visto impegnate tutte le squadre

per ottenere punti validi in classifica generale, e il

mini-torneo di “calcio a 6 femminile” che ha avuto

come protagoniste le animatrici (divise in due squa-

dre) e un gruppo di giovani condofuresi!

Una originalissima performance dei salesiani coope-

ratori, che hanno presentato la figura di Domenico

Savio ai presenti, la premiazione e il saluto del no-

stro don Natalino ha concluso la giornata, con la

promessa di rivederci alla prossima occasione.

Pagina 11 Numero 12-III, Maggio 2012

...voi, Don BoscoDon BoscoDon BoscoDon Bosco, , , , siate

il sarto!!!

L’Oratorio di Bova Marina, in una formula già avviata e collaudata più volte con ottimi risultati, ha festeggiato San Domenico Savio con una giornata di sport, mu-

Domenico Savio

Chi era Domenico Savio? Secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida

Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di

Chieri (San Giovanni di Riva) nel 1842, ma solo un an-

no dopo si trasferì a Morialdo, frazione di Castelnuovo

d'Asti.

Nel 1853 la sua famiglia si spostò nuovamente a Mon-

donio, sempre nel Comune di Castelnuovo d'Asti: Do-

menico, per l'intervento del suo professore don Cuglie-

ro, incontròincontròincontròincontrò don Boscodon Boscodon Boscodon Bosco a Morialdo il 2 ottobre 1854.

Dopo un breve dialogo, mostrata l'intenzione di diven-

tare sacerdote se avesse avuto la possibilità di studia-

re, don Bosco decise di farne un suo allievo nell'orato-

rio di Valdocco, a Torino.

Nel giorno dell'onomastico di Don Bosco, gli scrisse un biglietto con 5 parole: "Mi aiuti a

farmi santo". Don Bosco gli rivelò 3 segreti:

1.Allegria

2.Impegno nei doveri di studio e di preghiera

Si distinse per l'assiduità ai sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia e per la devozione

all'Immacolata Concezione (il cui dogma fu proclamato da Pio IX nel 1854). Morì di tu-

bercolosi nel 1857.

Partiti con un giorno di anticipo rispetto a

quasi tutti gli oratori dell’Ispettoria IME, (o for-

se eravamo davvero gli unici) una piccola

delegazione di giovani bovesi partono giorno

24 Aprile, dal nostro oratorio per recarsi a Po-

tenza per partecipare alla “Festa Ispettoriale”

tenutasi presso l’Oratorio Salesiano di Poten-

za.

Come sempre, mai soli, i nostri due chierici,

Cristian e Samuel e gli altri chierici della nostra

ispettoria, hanno condiviso con noi la lunga

Odissea che è stata il nostro viaggio.

Durante la serata abbiamo assistito alla rappre-

sentazione del musical su don Bosco “L’operaio di

Dio”, realizzato dai ragazzi di Natile; forse alcuni di

voi ricorderanno alcune canzoni, tratte dal

musical, che sono stare interpretate

all’accademia di don Bosco appunto.

Inutile descrivervi l’emozione che ci ha trasmesso

quella rappresentazione: i ragazzi sono stati dav-

vero bravi nella preparazione di costumi, musiche

e danze, ma ciò che più di tutto emozionava era

proprio il pensare che realmente “già più di un

secolo fa” c’era un semplice prete che veniva

dalla campagna che aveva un gran bel sogno e

che con impegno, sacrificio e preghiera, è riusci-

to a realizzarlo e a donarci quella bellezza che

sono gli oratori.

Il giorno seguente è stata la vera festa!

Pullman stracarichi di ragazzi, giovani, adulti, sale-

siani che da tutto il Sud Italia - Calabria, Puglia,

Basilicata e Campania – da Zurigo, Albania e Kos-

sovo giungevano all’oratorio di Potenza per tra-

scorrere una giornata insieme in pieno stile e cli-

ma salesiano.

Clima salesiano equivale al clima di famiglia, co-

me mi piace spesso ripetere, un clima che ti por-

ta ad essere felice di rivedere amici che da tem-

po non incontravi, clima che ritrovavi in ogni sorri-

so e in ogni risata, nell’allegria che la faceva da

padrona e nel dispiacere che tutti abbiamo pro-

vato al momento dei saluti.

La festa ispettoriale è “dedicata” all’ispettore per

ringraziarlo di quanto fa per tutta la Famiglia Sale-

siana dell’IME, ma è soprattutto un momento

d’incontro e di confronto tra le varie realtà che

ci fanno sempre di più tenere in considerazione

quanto di buono abbiamo e facciamo nei nostri

oratori di provenienza ma soprattutto quando di

buono potremmo fare.

I dono che l’ispettore don Pasquale ha fatto a

tutti gli oratori è stato il cappello di don Bosco,

così che ogni oratorio ne possa portare con se un

pezzetto!

Salvatore Franzè, Giuseppe Spinella,

Antonio Riitano, Giuseppe Malara.

Pagina 12 Quelli de… l’Oratorio

Incontro importante per l’MGS (Movimento Giovanile Salesiano) è il confronto giovani, l’incontro di tutti i ragazzi dei vari oratori, quest’anno tenutosi a Salerno! Un aspetto che contraddistingue noi “salesiani” e che è una parte fondamentale della nostra spiritualità è il sogno. Se ricordiamo, don Bosco a nove anni fece un sogno che influenzò e guidò tutta la sua

vita ed è proprio grazie a questo “famoso” sogno che noi oggi ab-biamo la presenza dei salesiani nei nostri oratori e nelle nostre città. A noi giovani oratoriani è chiesta la medesima cosa. Se sogniamo, abbiamo la forza e il coraggio di metterci in gioco, ab-biamo l’opportunità di scommettere su noi stessi (se non lo faccia-mo noi, chi lo farà?),abbiamo una meta d’arrivo che guiderà i nostri passi. A proposito di questo mi piace condividere con voi la frase della canzone di Roberto Vecchio-

ni, Sogna ragazzo, Sogna: “Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo

a quello che vedi dentro”. I nostri sogni sono dentro di noi, nel no-stro cuore da sempre, sta a noi con ottimismo e speranza, tirarli fuori e avverarli e non lasciare mai passare un treno! Giusto per fare un esempio di forza nell’inseguire i sogni vi nomino un gruppo musicale, i Capone Bungt & Bangt. La musica che fanno è molto “alternativa”: pensate, i loro strumenti musicali non sono fatti come tutti gli altri ma con materiali di scarto o

rifiuti. Volevano portare la loro musica agli altri, e beh ci sono riusciti! Ed ecco che ci viene servito un bellissimo concerto, coinvolgente, dai ritmi accattivanti che ha trasmesso tanta allegria a tutti noi presenti e soprattutto tanta voglia di sperare nei nostri sogni! Un messaggio che mi è rimasto impresso e che voglio trasmettere a voi è tratto dalla canzo-ne di Fossati, C’è tempo (Come potete ben notare la nostra Ispettoria Meridionale ama molto

la musica). “Io dico che c’era un tempo sognato che bi-

sognava sognare”. Ci è dato un “tempo”,momenti che passano, istanti irripetibili ma che devono lasciare un segno dentro di noi, in positivo o in negativo che sia; un tempo per fare silenzio, per capire, per aspettare; ma anche un tempo per prendere decisioni, per partire o per tornare. Ma soprattutto ci viene dato appositamente un tempo per far nascere e coltivare i nostri sogni!!

Pagina 13 Numero 12-III, Maggio 2012

Pagina 14 Quelli de… l’Oratorio

Questo il titolo del progetto didattico svolto durante quest’anno scolastico dai bimbi della scuola

dell’infanzia delle F.di M.Ausiliatrice. Perché questo progetto? Perché le fiabe rispondono ai bisogni fantastici

dei bambini, favoriscono la comunicazione, sviluppano la creatività e promuovono esperienze didattiche la-

boratoriali ed espressive.

La bellissima rappresentazione finale realizzata giovedi’ 17 u.s. presso il cine teatro D. Bosco, ha dato prova

come i piccoli attori hanno compreso questi itinerari didattici – educativi ,cimentandosi nel rappresentare i

vari personaggi di PINOCCHIO, CAPPUCCETTO ROSSO, POLLICINO,BIANCANEVE.

Con le nostre brave collaboratrici:Giovanna, Veronica, Ilenia Antonella,Raffaella,siamo riuscite a dar voce e

momenti di espressione ritmica a tutti i bimbi con grande gioia dei genitori e simpatizzanti presenti al cine

teatro D.Bosco. Un grazie particolare rivolgiamo a D.Natalino per la collaborazione e ai responsabili del

teatro per la loro generosa ospitalità.

Le Figlie di M.Ausiliatrice

Animatori, Pre-Animatori, Cooperatori, Arbitri, Collaboratori

e simpatizzanti tutti...

SIETE INVITATI A DARE CONFERMA DELLA VOSTRA

DISPONIBILITA’ PER L’ESTATE RAGAZZI, GRANDE AP-

PUNTAMENTO DELL’ORATORIO!!!

...il “work in progress” è iniziato, aspettiamo solo te!!!

Pagina 15 Numero 12-III, Maggio 2012

Martedì 8 maggio un folto gruppo di

ragazzi della nostra parrocchia ha rice-

vuto

il sacramento della Cresima impegnan-

dosi a divenire adulti nella Fede e testi-

moni del Vangelo proprio come hanno

fatto gli apostoli prima di noi.

Diventare adulti vuol dire prendersi

delle responsabilità, partecipare attiva-

mente alla vita di fede e fare le scelte

giuste anche se a volte costa molta fati-

ca portarle a compimento.

Che la luce dello Spirito Santo possa il-

luminare le vostre vite e difendervi dalle verità ingannevoli del mondo, indicandovi, volta per

volta, la strada da seguire affinché non perdiate la vera Luce, l’unica che porta alla Verità,

quella che ci rende liberi.

Con affetto, le catechiste

Sacramento dell’Eucarestia Sacramento dell’Eucarestia Sacramento dell’Eucarestia Sacramento dell’Eucarestia ———— La Prima ComunioneLa Prima ComunioneLa Prima ComunioneLa Prima Comunione

Con viva speranza siamo felici di annunciare l’

accostarsi al sacramento della

Con viva speranza siamo felici di annunciare l’

accostarsi al sacramento della

Con viva speranza siamo felici di annunciare l’

accostarsi al sacramento della

Con viva speranza siamo felici di annunciare l’

accostarsi al sacramento della

Comunione con il Signore di tutti i bambini di quarta elementare, domenica 27

Comunione con il Signore di tutti i bambini di quarta elementare, domenica 27

Comunione con il Signore di tutti i bambini di quarta elementare, domenica 27

Comunione con il Signore di tutti i bambini di quarta elementare, domenica 27

Maggio. Un invito a tutti voi, cari lettori, a sost

enerli con la preghiera!

Maggio. Un invito a tutti voi, cari lettori, a sost

enerli con la preghiera!

Maggio. Un invito a tutti voi, cari lettori, a sost

enerli con la preghiera!

Maggio. Un invito a tutti voi, cari lettori, a sost

enerli con la preghiera!

Le CatechisteLe CatechisteLe CatechisteLe Catechiste

Giulia, Silvia, Alma, Francesca, VeronicaGiulia, Silvia, Alma, Francesca, VeronicaGiulia, Silvia, Alma, Francesca, VeronicaGiulia, Silvia, Alma, Francesca, Veronica

Il 15 Aprile si sono svolte le tanto attese PGSSIADI!

La PGS Fiaccola di Bova Marina si è preparata in maniera eccel-

lente per gareggiare contro le squadre di Reggio Calabria,Villa San Giovanni e Rosarno, presso il “Parco Caserta” di Reggio Calabria e con assoluta franchezza ,dobbiamo dire che i risultati si sono visti!

Le tre categorie: Mi-ni,Propaganda e Free A-ge, esaminate da una giu-ria composta da tre inse-gnanti di danza, si sono aggiudicate: • primo posto per la categoria Mini • secondo posto per la Propaganda • primo posto per la Free Age

Al termine della gara, oltre l’immensa felicità per la vittoria otte-nuta e per i complimenti ricevuti dagli stessi giudici,con un pez-zo di torta e un po’ di spumante la PGS Fiaccola ha onorato an-cora una volta il nostro paese, dimostrando che con i sacrifici e lo spirito salesiano che, sempre ci contraddistingue, si può vola-re in alto!

Le PGS vengono fondate ufficialmente nel 1967, promosse dagli Enti salesiani CNOS e CIOFS, per coordinare ed ufficializzare la grande mole di attività sportiva che da sempre viene promossa all'interno degli Istituti e degli Oratori Salesiani. Quello tra i salesiani ed il gioco è un legame antico quanto Don Bosco: è difficile pensare i Salesiani o Don Bosco e non immaginarli partecipanti al gioco dei ragazzi. La scelta del gioco è di fondamentale importanza nella pedagogia salesiana, pedagogia rivolta a creare "buoni cristiani ed onesti cittadini".

Pagina 16 Quelli de… l’Oratorio

Pagina 17 Numero 12-III, Maggio 2012

Palla al centro, stretta di mano fra i capitani delle due squadre avversarie, fischio dell’arbitro e … via… Cari spettatori, benvenuti allo “stadio” dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina dove lunedì 14 Maggio ha preso avvio una nuova edizione del torneo di calcio a 5, organizzato puntualmente dal Gruppo Sportivo Salesiano. Le formazioni partecipanti al torneo sono composte da giocatori provenien-ti da Bova M,na, Palizzi, Condofuri, San Lorenzo e Melito P.S., Brancaleone ed Africo, per un totale di 22 squadre. Affollatissimi gli spalti che ospitano i tifosi pronti ad incitare i loro beniamini che, anche se alla fine non si aggiudicheran-no la Champions League , cercano di dare il meglio di sé in campo, per far divertire ed entusiasmare i loro tifosi, ma so-prattutto per divertirsi loro stessi in un sano e salutare agoni-smo… Infatti in questo, come del resto in qualunque torneo parrocchiale, a prevalere non è certo l’agonismo ma la vo-glia di stare insieme e l’amore per lo sport. Vogliamo riprendere le parole di Papa Giovanni Paolo II° per fare un augurio a tutte le squadre che partecipano a questo torneo : “Una squadra non è solo il frutto di una prestazione agonistica, ma anche il risultato di una

serie di virtù umane da cui dipende il suo successo: l'intesa, la collaborazione, la capacità di amicizia e di dialo-

go, la lealtà e la correttezza".

Sia davvero questo lo spirito che animerà le varie squadre durante le loro sfide e… vinca la migliore!!

Staff Sportivo

Quest'anno ho seguito i piccoli angeli che rac-chiudono la categoria 2005-2006 il campio-

nato è finito la squadra A co-me prevedibile ha fatto 0 punti perchè ha maturato tut-te sconfitte mentre la squadra B ha totalizzato 7 punti frutto di due vittorie e un pareg-gio ...Per quanto concerne la squadra A era composta solo da 2006 al primo anno di calcio pertan-to le sconfitte erano preventivate ma su di loro è stato fatto un pro-getto biennale in modo da ritrovarmi un altr'anno con tutti 2006 e con un campionato sulle spalle, avendo così a disposizione una una squadra competitiva. Per quanto concerne la squadra B formata dal-la classe 2005 ci si aspettava qualcosa di più, però ha subito una serie di assenze importanti a causa dell'annata di influenza e varicel-la. In ogni caso tutti hanno ottime prospettive di crescita , infatti molti di loro hanno disputato anche il campionato primi calci al fine di fare esperienza in modo da avere due squadre competitive l'anno prossi-mo. I primi calci sono andati oltre le aspettative il campionato è in corso è siamo ancora in corsa per la qualificazione alle fasi provin-ciali dipende dalle ultime 4 partite ...I primi calci hanno totalizzato 4 vittorie un pareggio e tre sconfitte più due partite che sono in sospe-so per presunte irregolarità ..Comunque tutti si sono divertiti, credo...

Il mister Rosario Triolo

I giovani esordienti dell' Oratorio Sale-siano hanno aderito al “Progetto Giova-ni” promosso della Reggina Calcio e parteciperanno oggi, 25 APRILE, dalle ore 9.00 alle 18.00 alla GRANILLO'S CUP. La manifestazione non è stata solo calcio ma anche una giornata indi-menticabile per tutta la famiglia. La principale struttura sportiva della pro-vincia è stata messa a completa dispo-sizione con una serie di attività di ani-mazione, divertimento, intrattenimento. Complimenti ragazzi!!

Pagina 18 Quelli de… l’Oratorio

(…. Continua dal numero precedente)

28 Maggio: Tavola Rotonda sul tema “Gesù nostro con-28 Maggio: Tavola Rotonda sul tema “Gesù nostro con-28 Maggio: Tavola Rotonda sul tema “Gesù nostro con-28 Maggio: Tavola Rotonda sul tema “Gesù nostro con-

temporaneo”temporaneo”temporaneo”temporaneo”....

L’evento ripropone alle persone Gesù, il Cristo crocifisso e

risorto, di cui parlano da secoli le grandi opere della cultura

e soprattutto l’esperienza di tanti fedeli.La particolarità è

che l’evento si snoda nei termini della cultura attuale, quin-

di con rigore critico e confrontandosi in maniera intellet-

tualmente onesta con coloro che hanno verso Gesù approc-

ci molto diversi. Infatti, a tale scopo, è prevista la testimo-

nianza di un non credente e quella di una coppia di sposi

che ha deciso di vivere all’interno di una comunità.

31 Maggio: concerto serale dei New Time31 Maggio: concerto serale dei New Time31 Maggio: concerto serale dei New Time31 Maggio: concerto serale dei New Time

Il concerto, ponendosi come momento conclusivo

dell’evento, vedrà l’esibizione sul palco del Cineteatro dei

giovani dell’Oratorio. Il volto di Gesù in musica che si ri-

specchia sul volto di coloro che cantano e suonano metten-

doci il cuore

Vittoria LabateVittoria LabateVittoria LabateVittoria Labate

““““Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia

stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo” stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo” stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo” stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo”

S. KierkegaardS. KierkegaardS. KierkegaardS. Kierkegaard

L’errore non stava nella teoria della relatività di Einstein ma in

quell'annuncio che "profumava di Nobel” e che è stato accolto con sgo-

mento dalla comunità scientifica e con una buona dose di scetticismo.

Lo stesso Antonio Ereditato (lo scienziato della scoperta sensazionale)

era sorpreso delle sue misure, tanto che ha deciso di organizzare subito

dopo l'annuncio, un seminario in cui si chiedeva alla comunità scienti-

fica di pronunciarsi sulla questione. Nel frattempo, sono stati condotti

una serie di test con i quali sono state scoperte due anomalie: una nel-

la calibrazione dell'orologio di riferimento per calcolare il tempo di

viaggio della particella, l'altra nello stato del cavo che connette il

sistema Gps a una scheda dei computer di Opera. Era il 22 febbraio.

La velocità della luce è una costante della fisica,

usata dal Sistema Internazionale per tarare il metro.

Superarla non solo metterebbe in discussione la teo-

ria di Einstein, ma porterebbe a paradossi imbaraz-

zanti: l’effetto potrebbe precedere la causa.

L’annuncio del 23 settembre ebbe un risvolto diver-L’annuncio del 23 settembre ebbe un risvolto diver-L’annuncio del 23 settembre ebbe un risvolto diver-L’annuncio del 23 settembre ebbe un risvolto diver-

tente.tente.tente.tente. L’allora ministro dell’Istruzione e Ricerca, Ma-

riastella Gelmini, fu anche lei più veloce della luce

nel rivendicare al proprio ministero il merito di un

fantomatico tunnel nel quale i neutrini disputerebbero

le loro corse travolgenti da Ginevra all’Abruzzo. Non

sapevano, il ministro e il suo ufficio stampa, che per i neutrini la materia è per-

fettamente trasparente perché sono particelle a interazione debolissima. E nep-

pure che non esistono al mondo tunnel così lunghi, il che è geografia, non sofi-

sticata fisica delle particelle. Oggi, con il senno di poi, si può dire che

quell’intervento fu due volte sbagliato. Niente tunnel, niente neutrini superlumi-

nali.

Pagina 19 Numero 12-III, Maggio 2012

CURIOSITA’

A cura di Francesca AutelitanoA cura di Francesca AutelitanoA cura di Francesca AutelitanoA cura di Francesca Autelitano

Pagina 20 Quelli de… l’Oratorio

Perché soffermarsi e riflet-tere sul beato Toniolo? Per-ché la sua l’opera ed il suo pensiero,come non mai at-tuali, ci insegnano che dalla attuale crisi economica se ne può uscire, sicuramente grazie all’innovazione, alle nuove tec-nologie, ai saperi, ma da an-corare fortemente ai valori permanenti del messaggio cristiano: egli indica, un nuovo modello di sviluppo, indica, da economista, la via del primato della persona umana e della solidarietà sull’economia ! Toniolo nasce a Treviso nel 1845, si laurea in giurisprudenza a Padova, è docente universi-tario di economia politica a Venezia, Modena e Pisa do-ve rimane fino alla sua mor-te, avvenuta nel 1918 e do-ve vi è la sua casa restaura-ta aperta al pubblico. Dome-nica 28 aprile 2012, in Ro-ma, papa Benedetto XVI lo proclama beato alla presen-za di 5000 persone, com-preso quel Francesco Bor-tolini, che ha ricevuto la guarigione per intercessione di Toniolo. Definito “l’economista di Dio” egli svi-luppa i suoi studi oltre che nell’economia, anche nella storia e nella sociologia, pubblica numerosi libri tra

cui il “trattato di economia sociale”dove teorizza, aper-tamente e con convinzione, la primaria importanza dei valori etici e religiosi ri-spetto ad un’ economia “assoluta” che non ammette limitazioni esterne. Egli af-ferma che qualunque attività d’impresa debba ricondursi al servizio dell’uomo e del bene comune, seguendo gli insegnamenti della “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII e quindi della Dottrina Sociale della Chiesa. Come ci ricorda papa Benedetto XVI “Toniolo promuove l’Azione Cattolica e l’Università Cattolica del Sa-cro Cuore, fonda le Settima-ne Sociali dei cattolici italia-ni e la FUCI(federazione u-niversitaria cattolica italia-na). Insomma, un formidabile esempio da imitare ! Penso ai tanti talenti sopiti, alle energie giovanili tenute a riposo, alle assemblee do-menicali in chiese non pro-prio gremite : il beato To-niolo ci propone “l’entusiasmo di una fede mai stanca”,

L’entusiasmo di

una fede mai

stanca ci invita ad avere “l’indomito coraggio di essere e di dirsi cristiano in un contesto di aggressivo laicismo”, ci e-sortaad essere, noi cattolici - se non noi chi?- strenui difensori del Vangelo per contribuire,da protagonisti, alla costruzione di una nuo-va società ! Sergio MalaraSergio MalaraSergio MalaraSergio Malara

Una di quelle sere tornavo a casa mescolato a molta gente. Tra gli altri, c'era un certo don Calosso, di Chieri, che da poco era venuto come cappellano a Morialdo. Era un prete molto buono, anziano. Cammi-nava tutto curvo, eppure faceva tutta quella strada per ascoltare con noi la « missione ».

La prima Comunione

Avevo undici anni quando fui ammesso alla prima Comunione. Conoscevo ormai tutto il catechismo, ma nessuno veniva ammesso alla Comunione prima dei dodici anni. Poiché la chiesa era lontana, non ero co-nosciuto dal parroco. L'istruzione religiosa me la pro-curava quasi soltanto mia mamma. Essa desiderava farmi compiere al più presto quel grande atto della nostra santa religione, e mi preparò con impegno, fa-cendo tutto quello che poteva.

Durante la quaresima mi mandò ogni giorno al cate-chismo. Al termine diedi l'esame, fui promosso, e ven-ne fissato il giorno in cui insieme agli altri fanciulli a-vrei potuto fare la Comunione di Pasqua.

Durante la quaresima, mia mamma mi aveva con-dotto tre volte alla confessione. Mi ripeteva:

- Giovanni, Dio ti fa un grande dono. Cerca di com-portarti bene, di confessarti con sincerità. Domanda perdono al Signore, e promettigli di diventare più buo-no.

Ho promesso. Se poi abbia mantenuto, Dio lo sa. Alla vigilia mi aiutò a pregare, mi fece leggere un buon libro, mi diede quei consigli che una madre ve-ramente cristiana sa pensare per i suoi figli.

Nel giorno della prima Comunione, in mezzo a quel-la folla di ragazzi e di genitori, era quasi impossibile conservare il raccoglimento. Mia madre, al mattino, non mi lasciò parlare con nessuno. Mi accompagnò alla sacra mensa. Fece con me la preparazione e il ringraziamento, seguendo le preghiere che il parroco, don Sismondo, faceva ripetere a tutti a voce alta.

Quel giorno non volle che mi occupassi di lavori ma-

teriali. Occupai il tempo nel leggere e nel pregare. Mi ripeté più volte queste parole: - Figlio mio, per te questo è stato un grande giorno.

Sono sicura che Dio è diventato il padrone del tuo cuore. Promettigli che ti impegnerai per conservarti buono tutta la vita. D'ora innanzi vai sovente alla co-munione, ma non andarci con dei peccati sulla co-scienza. Confessati sempre con sincerità. Cerca di essere sempre obbediente. Recati volentieri al cate-chismo e a sentire la parola del Signore. Ma, per a-mor di Dio, stai lontano da coloro che fanno discorsi cattivi: considerali come la peste.

Ho sempre ricordato e cercato di praticare i consigli di mia madre. Da quel giorno mi pare di essere diven-tato migliore, almeno un poco. Prima provavo una grande ripugnanza a obbedire, ad accettare le deci-sioni degli altri. Rispondevo sempre a chi mi dava un comando o un consiglio.

C'era un fatto che mi preoccupava: non c'era nessu-na chiesa dove potessi andare a pregare o a cantare con i miei amici. Per ascoltare una lezione di catechi-smo o una predica, dovevo andare a Castelnuovo o a Buttigliera, cioè camminare per dieci chilometri tra andata e ritorno. Questo era anche il motivo per cui molti venivano volentieri ad ascoltare le mie «prediche di saltimbanco ». (… continua)

Pagina 21 Numero 12-III, Maggio 2012

A cura di Angela ZavettieriA cura di Angela Zavettieri

Pagina 22 Quelli de… l’Oratorio

Spazio Musicale

Spazio Musicale

Spazio Musicale

Spazio Musicale

Splendere ogni giorno il soleSplendere ogni giorno il soleSplendere ogni giorno il soleSplendere ogni giorno il sole Max Gazze’

Ogni pensiero può cambiare il destino,

persino un bambino sa farlo,

basta avere un sogno,

e poi stringerlo in pugno,

vedrai si avvererà.

Mio caro amico,

ti ritrovo deluso per qualche casino

e fai il muso.

Tu dimmi chi è stato, come ha potuto

vedrai si risolverà.

Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole

Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno,

sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone Davanti a un muro

c'è chi fischia e fa il giro

lamenta che il mondo è cattivo

Non è nel mio stile

bisogna salire

chi non prova ha perso già

Niente è per caso

ogni nuovo secondo ha il suo peso

se lo stai vivendo

così vive il fiore

che sceglie di non appassire

di non appassire

Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole

Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno,

sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone sta negli occhi delle persone

Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole Tu farai splendere ogni giorno il sole

Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno, Guarda intorno,

sta negli occhi delle sta negli occhi delle sta negli occhi delle sta negli occhi delle persone persone persone persone

Pagina 23 Numero 12-III, Maggio 2012

Buon Compleanno a…..

2 maggio: Alma Malara, Daniela Clemenzi2 maggio: Alma Malara, Daniela Clemenzi2 maggio: Alma Malara, Daniela Clemenzi2 maggio: Alma Malara, Daniela Clemenzi

5 maggio: Anna Serranò, Veronica Vadalà, Antonia Petrulli, Leo Cuppari5 maggio: Anna Serranò, Veronica Vadalà, Antonia Petrulli, Leo Cuppari5 maggio: Anna Serranò, Veronica Vadalà, Antonia Petrulli, Leo Cuppari5 maggio: Anna Serranò, Veronica Vadalà, Antonia Petrulli, Leo Cuppari

6 maggio : Greta Palamara, Angelo Sagoleo6 maggio : Greta Palamara, Angelo Sagoleo6 maggio : Greta Palamara, Angelo Sagoleo6 maggio : Greta Palamara, Angelo Sagoleo

7 maggio: Tito Anghelone, Carmelo Scordo7 maggio: Tito Anghelone, Carmelo Scordo7 maggio: Tito Anghelone, Carmelo Scordo7 maggio: Tito Anghelone, Carmelo Scordo

9 maggio: Miriana Mesiano, Caterina Micheletta9 maggio: Miriana Mesiano, Caterina Micheletta9 maggio: Miriana Mesiano, Caterina Micheletta9 maggio: Miriana Mesiano, Caterina Micheletta

10 maggio: Giuseppe Cilione, Matteo Iaria, Giuseppe Nucera10 maggio: Giuseppe Cilione, Matteo Iaria, Giuseppe Nucera10 maggio: Giuseppe Cilione, Matteo Iaria, Giuseppe Nucera10 maggio: Giuseppe Cilione, Matteo Iaria, Giuseppe Nucera

22 maggio: Valeria Modaffari 22 maggio: Valeria Modaffari 22 maggio: Valeria Modaffari 22 maggio: Valeria Modaffari

23 maggio: Aurora Natoli23 maggio: Aurora Natoli23 maggio: Aurora Natoli23 maggio: Aurora Natoli

24 maggio: Silvia Plutino24 maggio: Silvia Plutino24 maggio: Silvia Plutino24 maggio: Silvia Plutino

26 maggio: Sara Zirillo26 maggio: Sara Zirillo26 maggio: Sara Zirillo26 maggio: Sara Zirillo

11 maggio: Marta Cuzzilla11 maggio: Marta Cuzzilla11 maggio: Marta Cuzzilla11 maggio: Marta Cuzzilla

13 maggio: Salvatore Violi13 maggio: Salvatore Violi13 maggio: Salvatore Violi13 maggio: Salvatore Violi

14 maggio: Martina Cilione14 maggio: Martina Cilione14 maggio: Martina Cilione14 maggio: Martina Cilione

15 maggio: Delia Squillaci, Carmelo Iaria15 maggio: Delia Squillaci, Carmelo Iaria15 maggio: Delia Squillaci, Carmelo Iaria15 maggio: Delia Squillaci, Carmelo Iaria

19 maggio: Francesca Surace, Don Silvio Gignone, Antonino Morabito19 maggio: Francesca Surace, Don Silvio Gignone, Antonino Morabito19 maggio: Francesca Surace, Don Silvio Gignone, Antonino Morabito19 maggio: Francesca Surace, Don Silvio Gignone, Antonino Morabito

20 maggio: Alessia Leuzzo 20 maggio: Alessia Leuzzo 20 maggio: Alessia Leuzzo 20 maggio: Alessia Leuzzo

Calendario Missionario Calendario Missionario Calendario Missionario Calendario Missionario MaggioMaggioMaggioMaggio————Giugno 2012Giugno 2012Giugno 2012Giugno 2012

A cura del Gruppo MissionarioA cura del Gruppo MissionarioA cura del Gruppo MissionarioA cura del Gruppo Missionario

⇒ 20 Maggio:20 Maggio:20 Maggio:20 Maggio:

Ore 10:15 “Passeggiata in Bicicletta“Passeggiata in Bicicletta“Passeggiata in Bicicletta“Passeggiata in Bicicletta” ” ” ” per le vie del Paese

Ore 11:00 Break con dolci Break con dolci Break con dolci Break con dolci a cura dell’Associazione ADMA

Ore 15:30 Pesca Missionaria Pesca Missionaria Pesca Missionaria Pesca Missionaria e Banco della SolidarietàBanco della SolidarietàBanco della SolidarietàBanco della Solidarietà presso l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

⇒ 1111----2222----3 Giugno: 3 Giugno: 3 Giugno: 3 Giugno:

HARAMBEE ISPETTORIA MERIDIONALEHARAMBEE ISPETTORIA MERIDIONALEHARAMBEE ISPETTORIA MERIDIONALEHARAMBEE ISPETTORIA MERIDIONALE: incontro dei gio-vani dell’Animazione Missionaria Salesiana del sud Italia!

⇒ 3 Giugno:3 Giugno:3 Giugno:3 Giugno:

Vendita delle “Piantine della solidarietàPiantine della solidarietàPiantine della solidarietàPiantine della solidarietà” ” ” ” a cura dei Salesiani Cooperatori .

Raccolta viveriRaccolta viveriRaccolta viveriRaccolta viveri a cura della CARITAS PARROCCHIALE.

⇒ 17 Giugno:17 Giugno:17 Giugno:17 Giugno:

Ore 18:00: Maratona della Solidarietà Maratona della Solidarietà Maratona della Solidarietà Maratona della Solidarietà a cura del Gruppo di

Animazione Missionaria: Rassegna artistica pro Raccolta Fondi Missioni Don Bosco.

⇒ Raccolta Tappi di plastica Raccolta Tappi di plastica Raccolta Tappi di plastica Raccolta Tappi di plastica PERMANEN-PERMANEN-PERMANEN-PERMANEN-TE TE TE TE a cura del Centro “Masci” di Gioiosa Jonica in collaborazione con il Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana di Bova Marina, pro finan-ziamento pozzi d’acqua potabile in Tanzania.

⇒ Raccolta Indumenti Raccolta Indumenti Raccolta Indumenti Raccolta Indumenti

PERMANENTEPERMANENTEPERMANENTEPERMANENTE a cura della Cooperativa “Felici da Matti” di Roccella Jonica, in collabo-

razione con il Gruppo di Animazione Missiona-

ria Salesiana di Bova Marina.

⇒ Raccolta Giocattoli, Raccolta Giocattoli, Raccolta Giocattoli, Raccolta Giocattoli, nuovi o in ottimo statonuovi o in ottimo statonuovi o in ottimo statonuovi o in ottimo stato, a cura del Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana di Bova

Marina, pro Bambini del Terzo Mondo.