GiornaleLucano.it_Matera - 2009-11-28 - N° 0

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SMS per Roberto SPERANZA innanzitutto auguri al nuovo, giovane (ma esperto in politica), segretario del PD di Basilicata. La Tua elezione è importante perchè chi Ti ha votato chiede anche un partito, meno chiuso in se stesso. Aperto al dialogo. Nelle 2 prossime legisla- ture, più che farTi “contaggiare” dalla solita “smania di carriera nelle Istituzioni”, cerca invece di ricreare il “popolo” dei democratici lucani! Intanto complimenti per essere riuscito (?) a far fare pace tra De Filippo e Folino. Prossimo obiettivo? Ri-aggregare gli attuali ex diessini e margheritini ma...non sarà facile ! Mariastella Gelmini: il Ministro ha annunciato al Maurizio Costanzo Show che nel 2010 scriverà un libro di fiabe. S’intitolerà : come sono diventata avvocato” ? Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DR PZ Quattordicinale • Anno V • n. 0 del 28 novembre 2009 ZA , segretario del PD tt hi d h i n t u t t e l e c a s e e i n e g o z i d i M A T E R A 25.000 GRATIS COPIE Edizione MATERA città “stùd’chuarìj” “Il tasso d’interesse “Il tasso d’interesse in questione superò il ‘tasso soglia’ e fu applicato, quasi senza soluzione di continui- tà, dal 1.1.1999 al 17.7.2003; la banca percepì indebi- tamente la somma di 23.389,64 euro...”. La banca è la Popolare del Materano, oggi Banca del Mezzogior- no. Il ‘tasso soglia’ è quello che distingue un regolare prestito da un prestito usuraio. La frase tra virgo- lette è scritta in una informativa della Guardia di Finanza indirizzata alla D.ssa Annunziata Cazzetta della Procura di Matera. [Piccenna a pag. 3] Dopo 4 anni, dopo l’Edizione POTENZA esce oggi quella di MATERA. Dalla nascita, questo free press ha una chiara linea politica: la Costituzione della Repubblica. Non è retorica ma drammatica realtà. Considerate il prin- cipio di legalità sancito dall’articolo 1. Cosa c’è di più rivoluzionario in un Paese dove ogni giorno la legge viene adattata ai capricci dell’imperatore e dei suoi cortigiani? Qualcuno dirà: che bi- sogno c’è di un altro gior- nale? Eppure questo biso- gno lo sentiamo talmente, da aver deciso di investire, il nostro mestiere e i no- stri risparmi, a Matera (e nonostante il periodo sia davvero di grande crisi). Anche questa edizione sarà un giornale di oppo- sizione. A Berlusconi, cer- to, perché ha ridotto una grande democrazia in un sultanato degradante. Ma non faremo sconti ai diri- genti del Pd e della multi- forme sinistra che in tutti questi anni non è riuscita a costruire uno straccio di alternativa. Troppi li- tigi. Troppe ambiguità. E poi vedremo se Di Pietro riuscirà, davvero, a creare qualcosa di nuovo, libe- randosi dai riciclati (so- prattutto a Matera). Auguri, alla redazione (giovane e passionale) ed al Direttore Piccenna. Con coraggio, ci aiu- teranno a distinguere, i fatti dalle opinioni, anche a Matera. gianluigi petruccio Usura bancaria e favoreggiamento giudiziario IACOVONE VIA DEL CORSO VIA DEL CORSO50 - MATERA - TEL.0835 335689 shine. Raffinati anelli con diamanti che celebrano l‘esclusivo profilo di un emblema unico - perchè, in presenza di una stella, chiunque brilla di più. Montblanc 4810 Ring collection in oro 18 K bianco, giallo e rosso. NicoLippolis - Creanimation Studios

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SMS per Roberto SPERANZAinnanzitutto auguri al nuovo, giovane (ma esperto in politica), segretario del PD di Basilicata. La Tua elezione è importante perchè chi Ti ha votato chiede anche un partito, meno chiuso in se stesso. Aperto al dialogo. Nelle 2 prossime legisla-ture, più che farTi “contaggiare” dalla solita “smania di carriera nelle Istituzioni”, cerca invece di ricreare il “popolo” dei democratici lucani! Intanto complimenti per essere riuscito (?) a far fare pace tra De Filippo e Folino. Prossimo obiettivo? Ri-aggregare gli attuali ex diessini e margheritini ma...non sarà facile !

Mariastella Gelmini: il Ministro ha annunciato al Maurizio Costanzo Show che nel 2010 scriverà un libro di fi abe. S’intitolerà :“come sono diventata avvocato” ?

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Quattordicinale • Anno V • n. 0del 28 novembre 2009

ZA, segretario del PD

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ATERA25.000GRATIS

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Edizione MATERA città

“stùd’chuarìj”

“Il tasso d’interesse “Il tasso d’interesse in questione superò il ‘tasso soglia’ e fu applicato, quasi senza soluzione di continui-tà, dal 1.1.1999 al 17.7.2003; la banca percepì indebi-tamente la somma di 23.389,64 euro...”. La banca è la Popolare del Materano, oggi Banca del Mezzogior-no. Il ‘tasso soglia’ è quello che distingue un regolare prestito da un prestito usuraio. La frase tra virgo-lette è scritta in una informativa della Guardia di Finanza indirizzata alla D.ssa Annunziata Cazzetta della Procura di Matera.

[Piccenna a pag. 3]

Dopo 4 anni, dopo l’Edizione POTENZA esce oggi quella di MATERA. Dalla nascita, questo free press ha una chiara linea politica: la Costituzione della Repubblica. Non è retorica ma drammatica realtà. Considerate il prin-cipio di legalità sancito dall’articolo 1. Cosa c’è di più rivoluzionario in un Paese dove ogni giorno la legge viene adattata ai capricci dell’imperatore e dei suoi cortigiani?

Qualcuno dirà: che bi-sogno c’è di un altro gior-nale? Eppure questo biso-gno lo sentiamo talmente, da aver deciso di investire, il nostro mestiere e i no-stri risparmi, a Matera (e nonostante il periodo sia davvero di grande crisi).

Anche questa edizione sarà un giornale di oppo-sizione. A Berlusconi, cer-to, perché ha ridotto una grande democrazia in un sultanato degradante. Ma non faremo sconti ai diri-genti del Pd e della multi-forme sinistra che in tutti questi anni non è riuscita a costruire uno straccio di alternativa. Troppi li-tigi. Troppe ambiguità. E poi vedremo se Di Pietro riuscirà, davvero, a creare qualcosa di nuovo, libe-randosi dai riciclati (so-prattutto a Matera).

Auguri, alla redazione (giovane e passionale) ed al Direttore Piccenna.

Con coraggio, ci aiu-teranno a distinguere, i fatti dalle opinioni, anche a Matera.

gianluigi petruccio

Usura bancariae favoreggiamento giudiziario

IACOVONE VIA DEL CORSOVIA DEL CORSO50 - MATERA - TEL.0835 335689

shine. Raffinati anelli con diamanti che celebrano l‘esclusivo profilo di unemblema unico - perchè, in presenza di una stella, chiunque brilla di più. Montblanc 4810 Ring collection in oro 18 K bianco,giallo e rosso.

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Sabato 28 novembre 2009 3

Usura bancariae favoreggiamento giudiziario

da’vdè (degno di attenzione)

La Guardia di Finanza di Ma-tera ha indagato per anni su vi-cende connesse all’operato dalla Banca Popolare del Materano, oggi Banca Popolare del Mez-zogiorno. Le deleghe d’indagi-ne partirono dal procedimento 2070/03 archiviato il 6 marzo scorso dal GUP Angelo Onorati. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il Sostituto Procuratore Annunziata Cazzetta, ereditan-do una corposa indagine svolta dal Dr. Giuseppe Chieco e suf-fragata da diverse centinaia di pagine della GdF di Matera ed alcune migliaia dei periti consu-lenti della Procura. Tutti i pareri sui riscontri probatori eff ettuati convergevano verso ipotesi di reato gravissime fra cui l’associazione per de-linquere fi nalizzata alla truff a aggravata in danno dei cor-rentisti e dei soci. Il Gup, per sincerar-si meglio, nominò l’ennesimo perito, tal Menichini e questi, in poche sbrigative pagi-ne di consulenza aff ermò che tutti quelli che avevano parlato prima di lui si erano sbagliati poiché l’operato della Banca e dei suoi amministratori era per-fettamente regolare. Peccato che

Menichini fosse un funzionario pagato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana), oltre che dal Tribunale di Matera, proprio il

consesso in cui sedevano alcuni degli indagati

che ha contribuito a “salvare”. Tutti, o quasi, si convin-sero dell’infon-datezza di anni d’indagine e chili

di perizie. Menichi-ni annichilì persino le

conclusioni degli ispet-tori di Bankitalia che avevano

rilevato gravissime anomalie nel “modus operandi” BpMat. La stessa d.ssa Cazzetta, ne aveva legittimamente facoltà, fece retromarcia e chiese il proscio-

glimento. Adesso, insieme con Menichini, Onorati, e Chieco, è indagata per gravissimi reati. Eh sì, perché si è scoperto che, pur di arrivare al proscioglimento dei loro protetti (tecnicamente si chiamerebbe favoreggiamen-to, ma la qualifi cazione spetta al PM che sta indagando) Chieco e Cazzetta hanno sistematica-mente ignorato o, addirittura, occultato le relazioni della Guar-dia di Finanza. Una tecnica stu-

diata, spostare le infor-mative in procedimenti penali creati ad hoc e poi lasciarle ad ammuffi re. Sembrava avesse fun-zionato ma dai guai giu-diziari che si sono adden-sati su Chieco, Cazzetta, Onorari e Menichini non sarà agevole venir fuori, specie quando spunterà fuori l’informativa fi nale della GdF relativa al Pro-cedimento Penale 2070/03 che, probabilmente, è già nelle mani dei magistrati di Salerno e Catanzaro. Intan-to non è dato sapere quale seguito ha avuto l’informa-tiva 34393/09 con cui la Guardia di Finanza segnala-va alla D.ssa Cazzetta l’appli-cazione di un tasso usuraio da parte della Banca Popolare

del Materano e la probabile ma-nomissione dei programmi per bypassare i controlli automatici sul superamento del “tasso di soglia”. Quanti sono i clienti del-la banca che hanno pagato tassi usurai? Chi ha sospetti o timori può rivolgersi alla Sezione Tu-tela Economia della Guardia di Finanza di Matera.

[[email protected]]

35 545

di Nicola Piccenna

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Informativa Prot. 34393/09 del 27.4.2009

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l’operato della Banca e dei

suoi amministratori era perfet-

tamente regolare. Peccato

che Menichini fosse un

funzionario pagato

dall’ABI

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Sabato 28 novembre 20094

Procura di Matera nella buferaDecine di procedimenti penali a carico di due soli magistrati

da’vdè (degno di attenzione)

Sono quasi tre anni che il Pro-curatore della Repubblica presso il Tribunale di Matera (e non da solo) è al centro di vicende giu-diziarie che potremmo defi nire spiacevoli, frenando lingua e penna. Tutto sembrava acquie-tarsi quando il Dr. Vincenzo Capomolla, ereditando il proce-dimento penale scaturito dalle indagini del PM Luigi de Magi-stris, aveva richiesto l’archivia-zione per quasi tutti gli indagati. Era il maggio dell’anno corrente e più di un magistrato, fra i mol-ti indagati di “associazione per delinquere fi nalizzata alla cor-ruzione in atti giudiziari”, tirò un sospiro di sollievo. Qualcuno sospirò così forte che dall’affl a-to scaturirono frasi, propositi di rivalsa e persino qualche avvertimento biascicato digrignan-do i denti. Legittimo sfogo di tensioni e preoccupazioni soff o-cate a fatica per due anni e passa. Poi, da luglio scorso, il ba-rometro giudiziario tornò sul “variabile”. Si scoprì che le richie-ste di archiviazione del Dr. Capomolla poggiavano su una redistribuzione dell’inchiesta: la scomparsa delle prove. Appli-cando una tecnica molto perso-nale, il nuovo arrivato aveva mi-schiato le indagini, sparpagliato le prove, svuotato i faldoni non lasciandone intatti nemmeno i frontespizi. In altri casi si sa-rebbe parlato di distruzione delle prove, ma non è questo il caso. Capomolla si era limitato a mischiarle. Uno stralcio di qua, una archiviazione di là. Così gli “associati per delinquere per truff are lo Stato” nell’operazio-ne “Marinagri” ed i magistrati che erano “associati a delinque-re per corruzione in atti giudi-ziari” nell’operazione dei “Brogli elettorali a Scanzano Jonico”, secondo gli atti di De Magistris, vennero mischiati e fi nirono in procedimenti arlecchino in cui risultava impossibile sostenere l’accusa per complicità che mai c’erano state, secondo Capomol-

la. Così a fi nire indagato, questa volta dalla Procura di Salerno, fu proprio Vincenzo Capomolla per abuso d’uffi cio. Ma la vera

bufera è scoppiata nell’ultimo mese, ed oggi sono più di venti i procedimenti penali a carico di alcuni magistrati della Procura di Matera. I reati sono gravissi-mi: dall’abuso d’uffi cio al pecu-lato; dal rifi uto di atto dovuto alla falsa perizia; dalla falsità materiale alla falsità ideologica

commessa da pubblico uffi ciale; dalla soppressione, occultamen-to e distruzione di atti veri all’in-

giuria. Alcuni sono contestati al Procuratore Capo, Giuseppe

Chieco, altri al Sost. Proc. An-nunziata Caz-zetta, subentrata allo stesso Pro-curatore allor-quando questi chiese di astener-si per motivi di grave inimicizia. Appare sempre più insostenibile la posizione del Procuratore Capo che aveva già an-ticipato nei primi mesi del 2007 l’in-tenzione di chiede-re il trasferimento presagendo un trasferimento d’uf-fi cio. Adesso, forse, deciderà di toglie-re dall’imbarazzo quanti, vedendolo in udienza, potrebbero

avere dubbi sulla sua terzietà, sulla sua serenità e, magari, an-che sulla sua onorabilità. Tecni-camente si chiamano ragioni di opportunità, sarebbe utile che il Consiglio Superiore della Magi-stratura se ne ricordasse, fra una seduta e l’altra.

[[email protected]]

N. Art. C.P. Descrizione Reati contestati ai magistrati

323 Abuso d'uffi cio

328 Rifi uto di atti d’uffi cio. Omissione

373 Falsa perizia o interpretazione

476 Falsità materiale commessa dal pubblico uffi ciale in atti pubblici. Il pubblico uffi ciale, che, nell’esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni.

479 Falsità ideologica commessa dal pubblico uffi ciale in atti pubblici. Il pubblico uffi ciale, che, ricevendo o formando un atto nell’esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, soggiace alle pene stabilite nell’art. 476

490 Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri soggiace rispettivamente alle pene stabilite negli artt. 476, 477, 482 e 485, secondo le distinzioni in essi contenute

594 Ingiuria

Alcuni degli articoli del Codice Penale per cui risultano indagati il Dr. Giuseppe Chieco e la D.ssa Annunziata Cazzetta

era è scoppiata nell’ultimo

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Sabato 28 novembre 2009 5

Bubbico ha evitato la privatizzazione dell’acqua. Chi ci crede?

La cosa più sconvolgente di questa storia della privatizzazio-ne dell’acqua, che nessun giorna-le o canale radiotv dice, è il con-tinuo richiamo alla necessità che l’Italia “si adegui” all’Europa.

“L’Europa lo vuole!”, dicono, e fanno passare per verità assoluta una solenne bugia. Proprio come il famigerato “Dio lo vuole!” dei crociati. Il decreto-legge Ron-chi approvato (con l’en-nesimo voto di fi ducia) anche dalla Camera dei deputati il 19 novembre 2009, all’articolo 15, ri-badisce proprio questo concetto, e cioè che è necessario privatizzare il servizio idrico “per ade-guarsi alle direttive euro-pee”. Peccato che nessuno si prenda la briga di anda-re a controllare e che un po’ tutti – per abitudine, per pigrizia, per inettitu-dine o malcelato interesse – diano per scontata una “verità” che non esiste, e che quindi è una bugia. Quanti parlamentari, quante persone hanno letto – per dire dell’esempio più famoso – il Trattato di Lisbona? Non più di una decina, forse. Ecco, più o meno tanti sono gli individui che hanno letto queste benedette direttive europee a cui l’Italia do-vrebbe adeguarsi privatizzando i servizi idrici. La verità è che si è votato (in Parlamento) e si sta ac-cettando (nel Paese) qualcosa che non esiste, perché le due diretti-ve europee in questione (92/50/CEE e 93/38/CEE) si limitano a chiedere che vi sia concorrenza per i servizi pubblici nazionali e locali, ma escludono da logiche di mercato proprio il servizio idrico. L’Unione europea non si è mai sognata di chiedere a nessun Paese membro di privatizzare l’acqua e i servizi idrici. Almeno non attraverso il proprio Parla-mento e i propri atti uffi ciali. Al contrario: la cosiddetta “direttiva Bolkestein” tiene fuori dalla libe-ra circolazione dei servizi proprio il servizio idrico e affi da ai singoli Stati membri il compito di stabili-

re quali siano i servizi “a interesse economico” e quali quelli “intrin-secamente non a scopo di lucro”. Per questi ultimi, ogni singolo Stato può sancire il divieto tota-le di apertura al mercato. A tre anni di distanza dall’emanazione di quella direttiva, però, l’Italia resta uno dei pochi Paesi a non aver ancora scelto quali servizi

inserire tra quelli “a interesse economico” e quali considerare “non a scopo di lucro”. E sta procedendo alle-gramente, e voracemente, verso la privatizzazione di tutti i servi-zi. Tutto in mano ai privati, dun-que, e, solo in via eccezionale, in mano pubblica. Questa è la linea. Del governo in carica e di tanti suoi sodali dell’opposizione.

Questa storia della privatiz-zazione dell’acqua è tutta nostra, tutta italiana, e l’Europa c’entra poco o niente. In Italia si sta fa-cendo, in nome dell’Europa, ciò che l’Europa non ci ha chiesto di fare. Fantastico. Le lobbies eco-

nomiche non potrebbero avere partner più fedele e solerte. Come fedeli e solerti furono, nel marzo 2006, al quarto Forum mondiale dell’acqua di Città del Messico, i membri della Commissione eu-ropea. Nonostante il Parlamento europeo avesse defi nito l’acqua un diritto dell’umanità e non un semplice bene economico,

i commissari europei ignorarono completa-mente la risoluzione del Parlamento euro-peo e tornarono a de-fi nire l’acqua un bene economico. Non solo. Quando i parlamentari di Strasburgo chiesero conto della loro con-dotta, i commissari risposero di aver agito su mandato del Consi-glio dei ministri della Ue , che in maggioran-za erano favorevoli alla

liberalizzazione dell’acqua. E così – questa è una di quelle “magie” europee a cui bisognerebbe rime-diare prima che sia troppo tardi – un organo eletto dai popoli de-gli Stati membri, il Parlamento, è stato surclassato e messo alla berlina da un manipolo di signori nominati dai singoli governi.

L’Italia però ha qualcosa in più. L’Italia ha le facce di bronzo. Del governo e della cosiddetta opposizione. Capaci di votare tutti insieme appassionatamente – come hanno fatto Pd, Pdl, Udc e Lega Nord – a favore dell’emen-damento presentato dalla coppia Filippo Bubbico- Giovanni Pro-

cacci (senatori del Pd). L’emen-damento dice che l’acqua, come risorsa, resta pubblica, ma la ge-stione dev’essere privata. Esatta-mente ciò che voleva il governo. Tanto è vero che il senatore Ga-sparri e il ministro Ronchi hanno elogiato e applaudito il duo Bub-bico-Procacci, che si è poi vantato di aver scongiurato con il proprio emendamento la privatizzazione dell’acqua.

Non l’hanno bevuta, è il caso di dirlo, non solo i parlamentari Idv, che hanno votato contro, ma anche tre senatori del Pd – Luigi Zanda, Francesca Marinaro e Pa-olo Nerozzi – che non hanno vo-tato. Nel frattempo, mentre sta maturando l’idea di un referen-dum abrogativo, alcune Regioni hanno preannunciato ricorsi alla Corte Costituzionale contro il decreto-legge Ronchi. Tra queste, anche la Puglia, che ha l’acque-dotto più grande d’Europa. Nel 1999, il governo presieduto da Massimo D’Alema voleva vende-re l’acquedotto pugliese all’Enel per 3.100 miliardi di lire, ma l’af-fare saltò anche per l’opposizione del “governatore” pugliese Raff a-ele Fitto, attuale ministro per gli Aff ari regionali. Oggi, il “governa-tore” Nichi Vendola, all’improv-viso, sotto elezioni e con addosso la voglia matta di ricandidarsi alla guida della Puglia, riscopre l’importanza dell’acqua pubblica. Peccato che Vendola si svegli solo ora, dopo aver cacciato in malo modo dalla presidenza dell’Aqp Riccardo Petrella, membro del comitato internazionale per il Contratto mondiale sull’acqua, e averlo sostituito con l’ennesimo dirigente politicamente lottizza-to. E dopo aver fatto il sordo con chi gli chiedeva di muoversi per proporre una legge regionale che scongiurasse il rischio di lucrare sull’acqua. Ora, probabilmente, vuol far credere che lui, almeno sull’acqua – non dico la Sanità, ma l’acqua -, è diverso da Ronchi, Gasparri, Bubbico e Procacci. Ah, be’… Sì, be’

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Sabato 28 novembre 2009 7

Very Important Materani

Questa rubrica che di solito ospita l’intervista ad un cittadino che in qualche modo ha rivestito o ri-veste un ruolo importante per la città o nella città, oggi è dedicata ad un in-tervento di Ottavio Frammartino, se-gretario di Rifondazione Comunista. Glielo dobbiamo quale gesto concreto di solidarietà dopo le minacce inqua-lifi cabili di cui è stato fatto oggetto e che creano allarme e preoccupazione per lui stesso e per i suoi stretti fami-liari. Purtroppo, la cappa plumbea sotto cui è caduta la Basilicata non sembra lasciar intravedere luci. Alcu-ni magistrati, delegittimati da decine di procedimenti penali per gravissimi reati, negligenti e neghittosi, hanno ridotto la credibilità dell’istituzione giudiziaria a zero. Pochi cittadini, in questa stessa pagina a Frammartino si accomuna Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani, con-tinuano a credere nella strada mae-stra del civismo e della legalità. Per questo vengono defi niti “coraggiosi” ed invece dovrebbero essere chiama-ti semplicemente cittadini normali, coscienti dei propri diritti e rispettosi dello Stato e delle Leggi. Qui sta tut-ta la gravità della situazione. Grazie Ottavio e Maurizio, non vi lasceremo soli nella Vostra (e nostra) normalità di cittadini italiani.

[[email protected]]

On. Ministro,ci rivolgiamo a Lei nella nostra

qualità, l’uno, di segretario di “Ra-dicali Lucani”, l’altro di segretario provinciale del Partito della Ri-fondazione Comunista di Matera; siamo due rappresentanti di pic-cole forze politiche in una piccola regione, la Basilicata. È forse per le modestissime dimensioni che questa Regione è poco conosciuta in Italia. Quando ci presentiamo come lucani (non suona bene pre-sentarsi come basifi catesi e basi-lischi) ci scambiano per cittadini svizzeri di Lugano. Temiamo che questa scarsa conoscenza della no-stra regione sia condivisa anche da molte autorità dello stato centra-le. E’ per questo che ci rivolgiamo a Lei, che certamente conosce la

Basilicata, per la soluzione di un problema che ci sta molto a cuo-re. Il governo di cui Lei fa parte ha fi ssato, per il prossimo mese di marzo, la data per le nuove elezio-ni dei consigli regionali. Si voterà anche in Basilicata (o Lucania). E si voterà quindi anche nel Comu-ne di Scanzano Jonico. Qui, nel 2005, nel corso delle elezioni del Consiglio Regionale, si verifi cò un fatto unico in Italia: il sequestro delle urne nei seggi elettorali per brogli nelle votazioni. Dopo alcuni giorni vi furono degli arresti per ipotesi di reato assai gravi. Ebbe-ne, dopo quasi cinque anni, di quel broglio elettorale, vero o presunto che sia, non si sa più nulla. Per no-stra legittima curiosità vorremmo sapere: ci furono i brogli? E se ci furono perché i responsabili non sono stati puniti? E se non ve ne furono, non sarebbe giusto allon-tanare i sospetti da coloro che ne furono colpiti? In sostanza: prima di andare a votare nuovamente noi vorremmo sapere se le elezioni precedenti si siano svolte regolar-mente o meno. Abbiamo consul-tato un avvocato. Ci ha consigliato di rivolgerci al procuratore della Repubblica di Matera, Chieco o al procuratore generale a Potenza, Tufano. Non abbiamo apprezzato il consiglio e Le diciamo perché. Regge la procura della Repubblica di Matera il dr. Giuseppe Chieco. Il procuratore generale Tufano lo ha defi nito ottimo procuratore. Ed ha ragione. Pensi, signor ministro: quando il dr. Chieco ha trattato i propri acquisti immobiliari, al

fi ne di garantire la trasparenza dei rapporti, si è fatto accompagnare da un uffi ciale della Guardia di Fi-nanza. Non basta. Il dr. Chieco è un garantista di prim’ordine. Mesi or sono, la questura di Matera ha chiesto un provvedimento di sor-veglianza nei confronti di una per-sona imparentata con un sindaco della provin-cia. Il dr. Chieco non era convinto della bontà di quella richiesta; e pur non essendo soli-to partecipare alle udienze, è andato, quella volta, innanzi al Tribunale di persona a richiedere il rigetto dell’istanza. Se, dunque, la celebrazione del processo per i brogli fosse dipesa da quell’ottimo magistrato che è il dr. Chieco, sen-za dubbio alcuno sarebbe già avve-nuta. Discorso analogo deve farsi per il dr. Tufano che ha sempre esercitato con zelo straordinario la vigilanza sui magistrati del di-stretto. E badi signor Ministro: la vigilanza l’ha esercitata non solo sui pubblici ministeri ma anche sui giudici. Se, dunque, per la ce-lebrazione di quel processo fosse stato necessario il suo impulso questo non sarebbe certamente mancato. Del resto, signor Mini-stro, i due magistrati sono molto apprezzati dal Consiglio Superiore della Magistratura. Il dr. Chieco, ora è qualche anno, dopo alcune polemiche apparse sulla stampa, temendo un provvedimento di trasferimento per incompatibilità

ambientale, annunciò che avreb-be egli stesso richiesto di essere trasferito ad altra sede. Non diede seguito all’annuncio. Il suo trasfe-rimento è stato poi richiesto da al-tri. Ma il Consiglio Superiore della Magistratura, da quasi un anno, non trova il tempo per assumere una decisione, positiva o negativa che sia. Tutto ciò dimostra quan-

to sia profonda la stima che il Consiglio Superiore della Ma-gistratura nutre nei confronti del Chieco. Ancor più grande è la stima del Consiglio Superio-

re della Magistratura nei con-fronti del dr. Tufano. Consideri,

signor Ministro: gli otto anni di direzione della procura generale da parte del dr. Tufano si sono consumati nel mese di aprile u.s.. Da quel momento il dr. Tufano non è il procuratore generale ma continua a reggere l’uffi cio come facente funzioni. I suoi non nu-merosi critici, nell’evidenziare che per altri procuratori sono stati suf-fi cienti due-tre mesi per designare i successori, ipotizzano se non una violazione quanto meno un’elu-sione della legge che disciplina la durata massima degli incarichi direttivi. Noi, con fermezza, ci di-scostiamo da questa opinione. La legge deve essere elastica, perbac-co! Cosa volete che accada se un incarico direttivo anziché durare otto anni ne duri nove o forse più? Concludiamo, signor Ministro. Noi siamo convinti che la mancata celebrazione del processo sui bro-gli elettorali di Scanzano Jonico sia dovuta ad ostacoli insormon-tabili. Inutile sarebbe un nostro intervento presso il dr. Chieco e il dr. Tufano. La stima e la fi ducia che in essi ripone il Consiglio Su-periore della Magistratura ci dice che nient’altro avrebbero potuto o potrebbero fare. Ed allora, attivi i suoi poteri, provochi l’applicazio-ne di altri magistrati e, se necessa-rio, di personale amministrativo e ci faccia sapere: vi fu o non ci fu a Scanzano Jonico un broglio elet-torale?

[Maurizio Bolognettie Ottavio Frammartino]

Lettera aperta al Ministro Alfano

direttore responsabile Nicola Piccenna direttore editoriale Gianluigi Petruccio editore Venture Capital s.r.l. • P. Iva/C.F. 01123030775 redazione c.da San Francesco snc - Matera tel. 0835 182 5453, fax 0835 182 0313 grafi ca ed impaginazione Ivan Fabbricatore account Tonio Claps e Michele Vignola Reg.Trib. di Matera n. 227 del 17.6.2004 stampa RPR fax 06 233 247 987 tiratura 25.000 copie responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Dorotea Ghiogiornalelucano.it | [email protected] pubblicità concessionaria esclusiva RPR communication Service • tel. 0835 182 5453 • fax 0835 182 0313 • [email protected]

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signor direzio

Il procedi-

mento penale sui

brogli di Scanzano

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D.ssa Annunziata

Cazzetta

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Sabato 28 novembre 20098

Boston Ubriaca su binari. Boom per video su Youtube

È caduta nella metro della città Usa poco prima che arri-vasse il treno. Che è riuscito a fermarsi a pochi centimetri da lei. Il video dell’incidente evita-to per un soffi o è fra i più visti sul web.

Houston In 10 anni am-mazzati 43mila pedoni

In alcune città degli Stati Uniti se si va a piedi si rischia la vita. Lo dice un’indagine fat-ta da due società non profi t. Le città più pericolose sono Or-lando, Tampa e Miami, tutte in Florida.

Phoenix Dopo 50 anni re-stituisce due libri

Nel 1959 uno studente del-la Camelback High School, in Arizona, aveva preso in prestito due libri dalla biblioteca. Li ha ritrovati adesso in un baule e li ha restituiti con 1.000 dollari.

Londra Non gli piace foto: latitante ne invia un’altra

Matthew Maynard, 23enne britannico ricercato per rapina, non ha gradito la sua foto segna-letica pubblicata sul giornale. E ha mandato un autoscatto in cui abbronzato appare accanto a un furgone della polizia.

Londra Sesso rumoroso. Vicini denunciano coppia

A Newcastle. In aula è stato anche portato un nastro con 10 minuti di urla disumane. Questo è l’Appello: la coppia è stata già condannata per non aver rispet-tato la “diffi da” che imponeva loro di fare meno rumore.

Zara Auto contro aereo. Guidava un agente brillo

Il poliziotto croato, uscito di strada, si è schiantato a 150 km orari con la sua auto su un Cessna parcheggiato all’aeroporto. L’ae-reo è stato quasi tutto distrutto; l’agente arrestato dai suoi colle-ghi. Nessuno si è fatto male.

Madrid Regione paga corso su masturbazione

Polemica in Spagna. Infatti l’Estremadura ha varato “Il piacere è nelle tue mani”, corso di educa-zione sessuale per ragazzi. Le le-zioni, tenute da un negozio eroti-co per sole donne, costano 14mila euro alle fi nanze regionali.

Londra Non gli piace foto: latitante ne invia un’altra

Matthew Maynard, 23enne britannico ricercato per rapina, non ha gradito la sua foto segna-letica pubblicata sul giornale. E ha mandato un autoscatto in cui abbronzato appare accanto a un furgone della polizia.

Londra Sesso rumoroso. Vicini denunciano coppia

A Newcastle. In aula è stato anche portato un nastro con 10 minuti di urla disumane. Questo è l’Appello: la coppia è stata già condannata per non aver rispet-tato la “diffi da” che imponeva loro di fare meno rumore.

Zara Auto contro aereo. Guidava un agente brillo

Il poliziotto croato, uscito di strada, si è schiantato a 150 km orari con la sua auto su un Cessna parcheggiato all’aeroporto. L’ae-reo è stato quasi tutto distrutto; l’agente arrestato dai suoi colle-ghi. Nessuno si è fatto male.

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Polemica in Spagna. Infatti l’Estremadura ha varato “Il piacere è nelle tue mani”, corso di educa-zione sessuale per ragazzi. Le le-zioni, tenute da un negozio eroti-co per sole donne, costano 14mila euro alle fi nanze regionali.

Giappone Fa il giro mondo in bicicletta, a casa dopo 11 anni

L’impresa è da Guinness dei primati: 11 anni per completare il giro del mondo in bicicletta per 150.000 chilometri, attraverso 130 Paesi. Il protagonista è Dai-suke Nakanishi, giapponese di 39 anni che cominciò il viaggio nel 1998 da Anchorage, quando aveva 28 anni. Della sua due ruo-te, racconta, “solo il telaio” è lo stesso della partenza. Dall’Ala-ska, ha attraversato Canada, Usa e Messico fi no a Panama e Perù. Poi Europa, Africa, Australia, Nuova Zelanda e Argentina.

Pechino Uomo “sacco” per le donne stressate

Il cinese è un punching ball vivente: affi tta il suo corpo (10 euro per mezz’ora) alle donne che vogliono sfogarsi a pugni. “Gua-dagno e miglioro le mie tecniche di difesa”, dice. Fa l’allenatore.

Sydney Troppo spam. Mul-ta a Vodafone

La compagnia pagherà 66mila euro per l’invio di 100mila sms pro Coca Cola ai suoi utenti au-straliani. Solo un’ammonizione invece per la multinazionale delle bollicine.

è successosul pianeta Terra

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Sabato 28 novembre 2009 9

è successoa Matera

2009-11-17 Incontro pubblico de “La Grande Lucania” e “Io Sud”

I due movimenti han-no tenuto un primo in-contro pubblico, presso l’Hotel San Domenico, sul tema “Federalismo - Lavoro - Mezzogiorno - Prospettive e Sviluppo”. Sono intervenuti: Nicola Manfredelli (Segretario La Grande Lucania), Gerardo Graziano (Coordinatore Re-gionale Io Sud), Leonardo Pinto (Presidente La Gran-de Lucania) e la senatrice Adriana Poli Bortone (Pre-sidente Io Sud).

2009-11-17 Mastrosi-mone aderisce al grup-po consiliare Idv

La consigliera Rosa

Mastrosimone ha forma-lizzato la sua adesione ai gruppi consiliari dell’Italia dei Valori della Provincia di Matera e della Regione Basilicata, assumendo in quest’ultimo organismo il ruolo di presidente del Gruppo.

2009-11-19 A Roma presentazione fonda-zione Sassi

Nella Pontefi cia Uni-versità Antonianum, la Fondazione Sassi ha pre-sentato il libro di Carmela Biscaglia “I frati minori dell’Osservanza in Basili-cata – Il convento di San Francesco d’Assisi in Tur-si”. Un minuzioso lavoro di ricerca che ha anche il merito di rilanciare l’atten-zione sul recupero dell’an-tico Monastero di Tursi, da tempo abbandonato anche se considerato mo-numento nazionale.

2009-11-24 Un pro-getto per avvicinarsi alla cultura rom

“Le cicale” è stato un progetto sperimentale di volontariato ed ha avuto lo scopo di far conoscere la cultura rom presso la comunità locale e di pro-muovere e approfondire l’intercultura e la didattica sperimentale. I destinatari sono stati un gruppo di adolescenti stranieri, rom e italiani che hanno preso parte a diversi laboratori. A conclusione di un anno il progetto, promosso dall’Associazione Tolbà, dal ministero del Lavoro, Osservatorio nazionale per il volontariato, e dalla scuola media “Torraca” di Matera, verrà presentato in un convegno in pro-gramma il 27 novembre, alle 16, nella sede dell’Uni-versità della Basilicata, in piazza San Rocco.

2009-11-25 Casa d’appuntamenti: due ci-nesi arrestati

Un uomo e una donna accusati di sfruttamento della prostituzione e ridu-zione in schiavitù di una giovane ragazza cinese di 28 anni che concedeva prestazioni sessuali 24 ore su 24 garantendo guada-gni per 700 euro.

La Camera di commercio ha organizzato per lunedì 30 novembre, alle 9.30, nella sala conferenze dell’Ente un incontro con l’apporto di esperti, sul tema “Zona Franca Urbana: dalla teoria alla pratica”. Interverranno Massimo Vallone, esperto di settore, di Roma, ammi-nistratori locali, rappresentanti delle associazioni im-prenditoriali e professionali. Introdurrà il presidente dell’ENTE, Angelo Tortorelli, che ha inteso concretiz-zare il percorso attuativo del progetto di zona franca urbana - del quale è titolare il Comune di Matera - rece-pendo istanze, sollecitazioni e disponibilità venute da imprenditori e associazioni professionali: “È proprio per soddisfare questa esigenza di informazione che ab-biamo invitato esperti della materia, allo scopo di atti-vare percorsi concreti per giungere all’avvio di iniziative imprenditoriali nella Zona franca urbana di Matera”. La ZFU comprende un comprensorio tra il quartiere San Giacomo e le zone “Paip” di via La Martella e di Via Gravina con una dotazione iniziale di 3.660.334 euro.

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2009-11-25 Di Sanza (PD) e i debiti del Con-sorzio di bonifi ca

“Giungono notizie che il Centro Operativo di Poli-coro del Consorzio di Boni-fi ca di Bradano e Metapon-to, a causa di bollette Enel non pagate, sia da qualche giorno rimasto senza luce. Il che implicherebbe, tra l’altro, che i dipendenti as-segnati presso quella sede sarebbero impossibilitati a svolgere le proprie mansio-ni”. Questa è la situazione di diffi coltà fi nanziaria rilevata dal Consigliere Re-gionale Di Sanza, peraltro non nuova. Che sia pros-simo l’ennesimo rifi nan-ziamento regionale ad un Ente di cui non si riesce a razionalizzare la politica costi/ricavi?

2009-11-26 Tre ra-gazzi in manette per de-tenzione di stupefacenti a fi ni di spaccio

E’ stata la segnalazio-ne di un cittadino a far intervenire gli agenti del-la Squadra Volante della Questura in un locale in via San Biagio, in pessime condizioni igieniche, nel quale sono stati rinvenuti 350 grammi di marijuana, 32 dosi di eroina già im-pacchettata, 9 grammi di hashish, un bilancino di precisione, un coltellino per tagliare le dosi e 150 euro in contanti. In ma-nette, per detenzione di stupefacenti a fi ni di spac-cio, sono fi niti un venti-cinquenne materano, già noto alle forze dell’ordine, e due trentaduenni.

2009-11-26 Radiote-rapia a Matera: audizio-ne dell’Assessore

La richiesta di istituire anche a Matera un centro di radioterapia, suff ragata al momento da una sot-toscrizione popolare che ha già raccolto circa 6.000 adesioni, è una concreta necessità di tutto il mate-rano. Durante la sua audi-zione in IV Commissione, l’assessore regionale alla ‘Salute’, Antonio Potenza, ha dichiarato che l’istitu-zione di tale centro nella città dei Sassi sembra rien-trare nei programmi di po-litica sanitaria regionale”.

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Sabato 28 novembre 200910

Buccico: il triste epilogoIl re è nudo ed è un

triste spettacolo. Emilio Nicola Buccico si congeda dalla città di Matera il 29 novembre 2009. Il mani-festo che invita ad ascol-tarlo è l’emblema della so-litudine e della tristezza. Recita laconico: “Due anni dopo...”. È bicolore, senza simboli di partito, senza gli “interverranno”, senza un cenno a quali saranno i temi che vorrà trattare quello che è stato l’ultimo sindaco di Matera. Allora proviamo a porre delle domande, non all’uomo, all’avvocato, al senato-re, al politico, al cittadino Buc-cico; ma a noi stessi, ai cittadini comuni che degli ultimi due anni hanno un ricordo fresco. Par-tiamo dai primi mesi del 2007, quando l’allora senatore Buccico scese in campo per competere al soglio comunale. I maggiorenti lucani di Forza Italia (Cosimo Latronico e Guido Viceconte) lo incoronarono e lui partì.

Contemporaneamente, men-tre veleggiava da un comi-zio all’altro, difendeva in Tribunale il sindaco in carica. Quel collega av-vocato, Michele Porcari, che nella contesa politi-ca dipingeva come inetto ed incapace, vieppiù espo-nente dello schieramento politico opposto. Purtroppo per Porcari, il procedimento giudi-ziario si concluse con la condan-na ma Buccico già non era più il

suo difensore. Ave-va rinunciato all’incarico essen-do stato eletto sindaco da pochi giorni. Ma anche per il buon “Ni-colino”, così i suoi amici soglio-no chiamarlo aff ettuosamente, erano in arrivo tempi tristi. Già dai primi giorni di “governo”, l’articolata maggioranza che lo sosteneva si era assottigliata dovendo contare su stampelle traballanti off erte da una oppo-sizione sensibile agli strapuntini ed alle piccole prebende che può

distribuire un piccolo co-mune come Matera.

Qui, forse, è manca-to politicamente Buc-cico. Avrebbe dovuto imporsi o dimettersi,

cosa gli poteva mai importare di accettare lo

stillicidio continuo dei pic-coli patti e contropatti di piccoli politicanti locali proprio lui, abi-tuato ad altri palcoscenici ed al-tri interlocutori. In più occasioni

si era lasciato andare a com-menti stizziti, politicamente arroganti e umanamente umilianti per i malcapitati consiglieri che si sentivano appellare di ignoranza, roz-zezza e inutilità. Così, dopo due anni, la corda si è spezza-ta ed il giocattolo si è rotto. Ma la rottura è stata totale e ben più vasta. Pochi mesi fa, l’ultima forzatura politi-ca di Buccico aveva portato il PdL a candidare un suo delfi no alla presidenza del-la Provincia di Matera. Era

già il canto del cigno ma i “soliti” Latronico e Viceconte non ebbe-ro la forza di tener testa all’invadenza politica di Buccico. Ci volle una delle più sonore batoste che il centrodestra ricordi, per ridimensionare gli spazi politici che aveva così tenace-mente occupato. Per-so già da un pezzo il senato, cui dichiarò di non volersi rican-didare per dedicarsi totalmente al Comune, ad otto-bre ha deciso di dimettersi.

Troppo tardi, ormai la fi gura politica era logora e poco attra-ente. Proprio come appare oggi sul manifesto con cui si annuncia l’incontro di domenica 29. Per la verità, non c’è nemmeno scritto che la cittadinanza è invitata, ma forse è solo perché si da per scon-tato che se qualcuno intende par-

lare lo fa perché altri lo ascoltino. Chissà, potrebbe spiegare perché non è intervenuto sull’immobile privo di licenza edilizia che un suo assistito ha dato in locazio-ne all’ARPAB (Agenzia Regionale Per l’Ambiente di Basilicata).

Potrebbe raccontare quali iniziative ha preso per quelle pa-lazzine costruite come residenze per turisti e vendute come civili abitazioni a famiglie materane. Magari illuminarci sulle segna-lazioni dell’Uffi cio del Territorio che ha bellamente ignorato e di cui dovrà rispondere in Tribu-nale. O forse, sarà in grado di raccontare lo stato delle casse

comunali che pare facciano vedere i sorci verdi ai revi-sori dei conti. Potrà mai spiegare perché quello che doveva essere il riscatto di una città cementi-fi cata da 15 anni di governo di sinistra fi nisce con la ce-mentifi cazione (non certa ma probabile, con ampio parere

favorevole espresso in extremis proprio dalla Giunta Buccico) di un’immensa area verde la cui proprietà è, per così dire, molto vicina a persone non estranee al mondo frequentato da “Nicoli-no”? Certo che potrebbe, se solo volesse!

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un po’ litica

Emilio Nicola Buccicomi-n

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l’emblema della

solitudine e della

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Sabato 28 novembre 2009 11

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Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli,

ed inviacele con un breve commento a:[email protected]

non siamo Stato noiL'immobile delle immagini è

stato realizzato dal Comune di Matera. Svetta a pochi metri dalla zona industriale e arti-gianale (PAIP) ed è noto a tutti i cittadini materani ci passano davanti durante il mercato del sabato. Lo guardano di traver-so, come si guarda un cane di cui non si sa se ci si può fi dare e poi proseguono aff accendati verso le bancarelle: chi per ac-quisti, chi per accompagnare le signore negli slalom fra prezzi e vestaglie al vento. Giunto circa vent'anni fa allo stato di manufatto grezzo che possia-mo ammirare ancora oggi, si scoprì che non erano mai stati depositati i calcoli statici e l'in-gegnere incaricato di collau-darlo, parente acquisito di un assessore comunale dei tempi che furono, non se la sentì di fi rmare. Oggi è in attesa di essere abbattuto, non si ha no-tizia che qualcuno abbia eff et-tivamente pagato per questo monumento allo spreco del denaro pubblico. Eccetto Pan-talone, s'intende.

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Sabato 28 novembre 200912

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Sabato 28 novembre 2009 13

sondaggio telefonico realizzato in proprio, tra il 20 e il 26 novembre, su un campione statistico di 175 abbonati agli operatori telefonici della Città di Matera

45 % - Il prezzo25 % - Il marchio del produttore

2% - Non ho cono-scenze adeguate 5% - Non saprei

18% - La lavorazione5% - La varietà

del grano utilizzato

Cosa determinala scelta della pasta

da acquistare?

ANGIOLINA R. (pensionata)Non la faccio io la spesa, la fanno i miei nipoti, però io preferisco la pasta fatta in casa; quella di una volta, di quando eravamo piccoli. Non c’era molto da mangiare, però la pasta e il pane non mancavano mai.

sondaggio

FILIPPO L. (agricoltore)Noi produciamo grano Cap-pelli che è il migliore per fare sia la pasta che il pane. Io consumo pasta di grano Cap-pelli che mi costa un occhio perché sono pochi a produrla e c’è molta richiesta.

CATERINA B.(casalinga)Per ottenere un piatto di alta qualità occorre pasta di altis-sima qualità. Solo produzioni artigianali fornite da aziende di massima fi ducia. Devo co-munque precisare che la quali-tà della pasta si apprezza mol-to di più on i piatti semplici e poco conditi.

CARLO G.(medico)La qualità è l’unico criterio da utilizzare quando si tratta di cibo. Occorre anche accertar-si che il produttore del-la pasta, oltre a materie prime di ottima quali-tà, operi con coscienza e professionalità lungo tutto l’iter produttivo.

MARIA S. (casalinga)Sinceramente io preferisco la pa-

sta fresca o le varietà di pasta sec-

ca di alta qualità. Il costo della pa-

sta incide per una frazione molo

piccola sul costo complessivo del

pranzo o della cena, perciò non

ha senso risparmiare qualche

euro rinunciando alla qualità.euro

dalle 16:00 di giovedì 19 novembre siamosugrazie ai primi 226 amici in sole 7 ore!

Il sondaggio del prossimo numero sarà:COSA MANCA a MATERA? Puoi commentare sulla nostra bacheca di Facebook

I più interessanti saranno pubblicati sul prossimo numero del 5 dicembre.

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Sabato 28 novembre 200914

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Sabato 28 novembre 2009 15

esperTi rispondonoMaria TeresaDe Luca(lucana)

CommercialistaRevisore contabile

inviateci i vostri quesiti a:• [email protected]• fax 0835 182 0313

li inoltreremo ai più importanti professionisti lucani

Ciao Giornale Lucano,volevo sapere se posso-

no rientrare tra le spese detraibili le quote o con-tributi mensili pagati per partecipare a scuole di ballo dilettantistiche. Si precisa che nella denomi-nazione dell’associazione è testualmente indicato “as-sociazione nazionale mae-stri di ballo” senza pertan-to specifi care che trattasi di associazione sportiva dilettantistica.

Lucia, via Lucana

Ai sensi del comma 1 lette-

ra i – quinquies, art 15 del TUIR, d a l l ’ i m p o s t a lorda può esse-re detratto un importo pari al 19% delle spe-se per la pratica sportiva dilet-

tantistica.La detrazione IRPEF

spetta per l’iscrizione an-nuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilet-tantistica, rispondenti alle caratteristiche indi-viduate con decreto del Presi-dente del Consiglio dei Mini-stri di concerto con il Ministro dell’economia e delle fi nanze e per ragazzi di età compresa tra cinque e diciotto anni. Relati-vamente alle attività sportive dei ragazzi, la spesa deve es-

sere documentata mediante, alternativamente:

bollettino bancario o posta-• le; fattura, ricevuta o quietan-• za di pagamento.

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sul nostro sito giornalelucano.it, le 10 donne ed i 10 uomini che ....più ci piacciono per sex appeal. Votali e parteciperai (il 6 gennaio) all’estrazione di un buono spesa di € 250,00 presso i nostri inserzionisti

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portare:la ditta, la denominazione • o ragione sociale ovvero co-gnome e nome (se persona fi sica) e la sede ovvero la residenza nonché il codice fi scale, del percettore; la causale del pagamento • (iscrizione, abbonamento ecc); l’attività sportiva esercita-• ta (es. nuoto, pallacanestro ecc); l’importo pagato; • i dati anagrafi ci del ragazzo • praticante l’attività sporti-va dilettantistica e il codice fi scale del soggetto che ef-fettua il versamento.

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Sabato 28 novembre 200916