Il Giornale Sebino e della Franciacorta - mese di agosto 2011
Giornale mese settembre
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Transcript of Giornale mese settembre
SOMMARIO - Attività a Castrofilippo . . . . . . . . . . .
- Inaugurazione statua San Giovanni Paolo II . . .
- Estate a Rocca di Capri Leone. . . . . . . .
- Attività invernali a Casteltermini . . . . . . .
- Rubrica: Cultura e tradizioni . . . . . . . .
- Raccolta foto: Giovani Insieme & Amici degli Anziani . .
- Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . .
- La Parola del mese. . . . . . . . . .
- Il Santo del mese . . . . . . . . . . . . . .
AGRIGENTO
. . pag. 2
. . pag. 6
. . pag. 8
. . pag. 9
. . pag.10
. . pag 12
. . .pag.14
. . .pag.15
. . .pag 16
Settembre 2014
A cura degli Animatori
e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI
Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini
Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo
Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea
Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia
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sport sano e pulito, all’insegna della legali-
tà, favorendo la formazione dell’individuo,
la maturità intellettiva della persona e la
crescita globale del giovane atleta.
A fare gli onori di casa Filippo Chiarelli,
Presidente dell’ANSPI di Agrigento; Il Sin-
daco di Castrofilippo, Avv. Calogero Sfer-
razza e l’Arciprete Don Giuseppe Costan-
za: l’ANSPI tra il civile e l’ecclesiale, l’idea
dei padri fondatori che si concretizza anno
per anno anche a Castrofilippo.
Per premiare i tanti atleti coinvolti una pre-
senza storica per l’ANSPI e per la storia
della STRACASTROFILIPPO: Filomena
Lo Brutto, PRIMA classificata della prima
edizione di questa gara cittadina; a segui-
re il Presidente del Consiglio comunale,
l’Assessore allo Sport e coloro i quali han-
no compartecipato all’organizzazione
dell’evento: Pietro Lo Brutto e Toni Taibi.
A tutti i partecipanti è stato dato un ricchis-
simo pacco gara e il gadget della manife-
stazione: una mattonella raffigurante uno
dei quadri dipinti dal pittore locale, prof.
Alfonso Agliata, scomparso nel 2000.
Quest’anno, la collezione artistica raffigu-
rante le opere di Agliata è stata inaugurata
con una mattonella su cui è sto riportato il
dipinto della cappella votiva “di la funta-
neddra”, luogo molto rappresentativo per
Castrofilippo.
Filippo Chiarelli
Presidente Comitato Zonale ANSPI di
Agrigento
TROFEO PODISTICO
Si è svolta domenica, 27 luglio 2014, per
le vie cittadine di Castrofilippo (AG) la XVI
STRACASTROFILIPPO, gara amatoriale
non competitiva; un appuntamento tanto
atteso da piccoli e grandi, organizzato dal
locale Circolo ANSPI “Karol Wojtyla”, con
il patrocinio del Comune.
Un’esperienza che ognuno di noi, nella
propria vita ha fatto; molti castrofilippesi
ricordano, infatti, di avere partecipato al-
meno una volta a questo appuntamento
cittadino: una corsa per le vie di Castrofi-
lippo, un traguardo da raggiungere, un
arco da varcare…
Sempre domenica, la giornata sportiva
castrofilippese si è impreziosita con lo
svolgimento del 3° Trofeo Podistico “Città
di Castrofilippo”, una gara provinciale FI-
DAL competitiva, che ha registrato una
cospicua partecipazione di atleti prove-
nienti da quasi tutta la Sicilia, tra cui Paler-
mo con la veterana partecipazione di un
atleta ultraottantenne.
Molti i partecipanti tra cui il maresciallo
della locale stazione dei carabinieri, quale
reale testimonianza di un servizio prestato
giornalmente vicino alla gente, non di me-
ra repressione, ma di tutela del bene co-
mune e della libertà. Tra gli altri parteci-
panti alcuni esponenti della politica locale
e tanti, ma tanti cultori dello sport: uno
ATTIVITÀ PER PAESE
. . .A CASTROFILIPPO
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TORNEO DI TENNIS
Si è svolto a Castrofilippo il Torneo di Tennis. È Claudio Ci-
lona il vincitore della Terza Edizione. Si classifica invece al
secondo posto Salvatore Di Francesco. Il torneo organizzato
dall'ANSPI, ha permesso ai nostri tennisti di potersi confron-
tare l'uno con l'altro, dalle diverse fasce di età e di poter così
trascorrere anche del tempo insieme. Il torneo si è svolto in
diverse date, a partire da giorno 21 Luglio, fino alla finale
giocata il 2 Agosto, presso il Campo Sportivo di Castrofilip-
po. I partecipanti al Torneo sono stati: Sferrazza V., Scimè L.,
Arnone G., Cinquemani G., Sferrazza G., Piraneo I., Cinque-
mani S., Cilona G., Di Francesco S., Cilona C., Graci S., Vol-
pe G.
Noemi Augello
Volontaria SCN ANSPI
LABORATORIO: IL BALLO
Con il servizio civile nazionale di quest'anno, i volontari del proget-
to "giovani insieme", fra le varie attività ideate, si sono impegnati a
realizzare un'attività particolare: il ballo, un'esperienza vicina ed ac-
cessibile a tutti, svolto presso l'oratorio di Castrofilippo. Fra le di-
verse attività, abbiamo scelto il ballo sia perché è un'attività che alle
ragazze piace molto e sia perché attraverso il ballo ci si diverte tan-
to. I partecipanti sono un bel gruppetto, creano una bella atmosfera
ed è molto piacevole lavorare con loro. I balli che fino ad oggi ab-
biamo fatto sono tanti. Le ragazze si sono esibite in varie occasioni,
l'ultima esibizione di ballo è stata fatta durante il grest, presso la
scuola elementare di Castrofilippo. Gli spettacoli naturalmente non
sono ancora finiti, perché l'attività continua tutt'ora e ci saranno al-
tre occasioni per far fare esibire i nostri ragazzi. È importante far
capire loro che nel ballo non ci sono nè vincitori nè vinti, ma è
un'attività ludica, un momento di aggregazione, di puro divertimen-
to.
Floriana Alaimo
Volontaria SCN ANSPI
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ha incaricato l’architetto Fran-
cesco Scalia per la realizzazio-
ne del progetto. L’iniziativa è
stata portata avanti
dall’arciprete don Giu-
seppe Gagliano, Vito
Scalia, Gino Canzone-
ri, Francesco Caruana
ed Antonio Palumbo
che ha realizzato
l’opera muraria della
grande stele.
L’arcivescovo Ferraro
ha parlato nell’omelia
della vita, delle opere e
della missione di Papa
Wojtyla.
Don Giuseppe Gagliano
Papa Giovanni Paolo II, santo dal 27
aprile 2014, ora ha una statua che cam-
peggia sulla omonima piazza davanti
la chiesa
dell’Immacolata
a Montallegro. E’
stata scoperta e
benedetta, davan-
ti a migliaia di
fedeli,
dall’arcivescovo
emerito di Agri-
gento, mons. Car-
melo Ferraro, a
conclusione di
una concelebra-
zione religiosa.
La statua, alta quasi 2 metri, di vetrore-
sina, è stata donata dall’associazione
“Presepe Vivente di Montallegro” che
… A MONTALLEGRO
Inaugurazione statua Giovanni
Paolo I I
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L'oratorio di Rocca di Capri Leone si è sempre distinto per la sua capacità nell'accogliere grandi e piccini in uno spazio in cui ognuno ha la possibilità di esprimere le proprie capa-cità e le proprie attitudini personali. Questa prerogativa ha contraddistinto il Grest svolto nel mese di Luglio e sta continuando ad essere un baluardo per le attività che noi volonta-ri del Servizio Civile stiamo svolgendo e programmando per i mesi futuri. L'esperienza "Grest" ha avuto un successo quasi inaspettato, lasciando un ottimo ricordo tra i ragazzi partecipanti e i genitori, i quali, entusiasti delle attività svolte e del coinvolgi-mento fisico ed emotivo dei propri figli ci hanno spinto a promuovere altre iniziative; ed è proprio da questo en- tusiasmo e forti della stima mostrataci che voglia- mo ripartire per avviare le attività che avranno luo- go nei mesi a venire. La principale delle atti- vità che noi volontari del Servizio Civile con sede a Rocca di Capri Leone vo-gliamo mettere in prati- ca è quella del "doposcuola" pomeridiano. Va, però precisato, che questa deno-minazione ci sembra a dir poco riduttiva poiché l'idea che abbiamo in mente va ben oltre un sem-plice pomeriggio di stu- dio per ragazzi svogliati e non. Grazie all'esperien- za del Grest abbiamo in-staurato un certo clima di amicizia e fiducia con i ragazzi, ai quali abbia- mo accennato che nel perio-do scolastico, noi vo- lontari ci saremmo messi a loro disposizione per un aiuto con lo studio e loro, meravigliandoci, si sono mostrati interessati all'ini-ziativa; noi, scettici, pensavamo che avrebbero mal risposto in quanto non era il periodo giusto per parlare di scuola; loro, invece, hanno accolto con il sorriso e con slancio l'iniziativa, hanno visto dal-la giusta prospettiva l'idea di fare i compiti supportati da ragazzi più grandi, da persone diverse da un familiare. E così, le settimane che hanno seguito il Grest, le abbiamo utiliz-zate per buttare giù qualche idea su come impostare questi pomeriggi; su come, ardua im-presa, fare, almeno in parte amare lo studio alle nuove generazioni..e così abbiamo pensa-to di unire allo studio momenti di pausa e di svago in cui poter fare qualche canto, qual-che gioco, insomma...per "alleviare la sofferenza"..la prendiamo con filosofia: i compiti bisogna pur farli...ma perché non renderli divertenti, o almeno meno noiosi del solito? In fondo, siamo sinceri, tutti siamo andati a scuola e pochi siamo stati felici di doverci chiu-dere in cameretta a studiare per pomeriggi interi. L'impegno e la buona volontà non ci mancano, così come le idee da mettere in pratica; siamo anche consapevoli di aver una responsabilità non indifferente; l'istruzione è uno dei valori che riteniamo tra i più importanti e nonostante le difficoltà dovute alla poca voglia di studiare, o alle scarse capacità personali, tutti devono avere i mezzi a disposizione per poter rendere al meglio delle proprie potenzialità. Anche negli anni passati nel nostro oratorio si è svolta questo tipo di attività e i volontari che ci hanno preceduto ci hanno dato conferma di un grande successo e di grandi soddi-sfazioni ottenute; anche noi, promettendo a noi stessi e a chi ci darà fiducia di mettercela tutta, speriamo e siamo certi che la nostra "missione" andrà a buon fine.. E sicuramente non farà male nemmeno a noi "grandi" fare un po' di ripasso. I bambini sono i migliori insegnanti che si possano avere, sono loro i migliori maestri e di certo noi, impareremo, anche stavolta, molto di più da loro, di quanto loro apprenderanno da noi.
Andrea, Catia, Noemi, Cristina Volontari SCN ANSPI
… A Messina
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Con il mese di settembre, si conclude un’estate piena e ricca di tante
iniziative e con la gioia di una delle attività più belle che attira ed en-
tusiasma ogni bambino: il Grest!
Nonostante tutto , a Settembre, le attività presso l’oratorio Don Bo-
sco non mancano.
Le attività da tavolo sono quelle che caratterizzano il nostro oratorio;
dal calcio balilla al ping-pong, al corso di pittura e infine al ricamo.
Non mancano ,inoltre, le attività gastronomiche che sono rappresen-
tate da vari party a base di crepes, galletti, pop corn e spaghettate.
Ma il fiore all’occhiello dell’oratorio e ciò che amano i ragazzi è il
karaoke ed i balli di gruppo.
Infine ,per sfruttare sempre al meglio il nostro impianto sportivo,
continueranno le attività di calcio con i vari tornei, allenamenti di di-
verse fasce d’età e corse campestri.
Angelo Buscaglia, Michela D’Amico, Denise Noto
Volontari SCN ANSPI
… A Castel ter mini
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CULTURA E TRADIZIONI
DEL PASSATO
RICETTA
DELLA NONNA
Conserve di pomodori
Cosa serve per fare 30 bottiglie di conserva :
60kg di pomodori
30-35 bottiglie di vetro da 75cl ( vanno bene
quelle di succo di frutta o delle passate) 3 ba-
cinelle per lavare i pomodori
Cucchiaio di legno
Un pentolone grande per cuocere i pomodori
Foglie di basilico fresco
Passa pomodori
PROCEDIMENTO
Pulire e lavare bene i pomodori e cuocerli nel
pentolone a fiamma moderata per circa 15-20
minuti poi scolare i pomodori e passarli nel
passa pomodori ottenendo una passata liscia e
corposa. In una pentola pulita fare sterilizzare
le bottiglie di vetro, fateli bollire in abbon-
dante acqua per almeno 30 minuti lasciateli
raffreddare fino a quando riuscirete a maneg-
giarli, inserite quindi nelle bottiglie le foglie
di basilico fresco e versate la passata ancora
calda e chiudete i barattoli. A questo punto
mettere le bottiglie a testa in giù in una pento-
la con abbondante acqua e fate bollire per 30
minuti poi sistemare le bottiglie in apposite
cassette e conservare.
PROVERBI
1) Avanti l ’uovu oi ca la gaddri -
na dumani
2) Megl iu un cani amicu ca
nn’amicu cani
3) Pensa beni ca mali un t i venI
4) Vaiu e viegnu di funtana paz-
za pi l ’amuri tò cara Caluzza
5) Nuddru dici l ’ave maria a un
santu s i un c’è l ’ intentu
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PREGHIERA DI UN
TEMPO
Patri Jachinu,
lu dissi e lu fici a la Madonna Rocca,la chiesa ci
fici, a la Madonna Rocca:Patri Jachinu. Patri Jachi-
nu cu donna Linora, s’assetta fora e miracoli fa!
Cu donna Linora, s’assetta fora Patri Jachinu mira-
culi fa. Patri Jachinu s’assetta e cunfessa l’arma
chè persa la porta a Gesù. S’assetta e cunfessa,
l’arma chè persa Patri Jachinu la porta a Gesù. Pa-
tri Jachinu cannistru di rosi cerca li cosi e li porta a
Gesù. Cannistru di rosi:cerca li cosi Patri Jachinu li
porta a Gesù. Patri Jachinu monacu Santu unuri e
vantu di Canicattì. Monacu santu unuri e vantu,
Patri Jachinu di canicattì.
Rubrica a cura di:
Alice Molluzzo
Volontaria SCN ANSPI
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Raccolta foto
… giovani ins ieme
Francesca Cipollina
Volontaria SCN ANSPI
13
… Amici degl i anz iani
Marianna Cammalleri
Volontaria SCN ANSPI
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I l g ioco d i un tempo
Questo era uno dei classici giochi di una volta da fare in gruppo. Ci si divideva in due
squadre, indicate in genere con due colori diversi, e ci si procurava un fazzoletto o uno
straccio che andava a simboleggiare appunto la bandiera da rubare. Ogni squadra si po-
sizionava in fila, l’una di fronte all’altra e ad ogni giocatore veniva assegnato un numero
da uno a dieci.
Dopo la rituale conta si andava a stabilire chi dovesse reggere la bandiera e chiamare di
volta in volta il numero prescelto. Il giocatore che rispondeva al numero chiamato dove-
va correre ed afferrare lo straccio prima del suo avversario, tornando di corsa nella sua
zona. Se durante il tragitto di ritorno veniva toccato dall’avversario, il punto passava
all’altra squadra. Se per caso invece i giocatori afferrano contemporaneamente la ban-
diera il modo più comune per concludere il punto è annullarlo e procedere con un'altra
chiamata; ma si usa anche far ritornare i giocatori dietro la linea della propria casa e ri-
petere il punto con gli stessi giocatori; oppure, ma questo accade molto raramente e so-
prattutto con dei giocatori non giovanissimi, cercare di strappare la bandiera dalle mani
dell'avversario, in questo caso alla squadra del giocatore che rimane con la bandiera in
mano viene assegnato direttamente il punto. Vinceva ovviamente la squadra che riusciva
a rubare più volte la bandiera ottenendo più punti.
Angela Chiarelli e Marianna Cammalleri
Volontaria SCN ANSPI
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La Parola del mese
Dal Vangelo Secondo Luca
Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa
devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge?
Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la
tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».
Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a
Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Geri-
co e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne
andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò ol-
tre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compas-
sione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua
cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due
denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo
pagherò al mio ritorno». Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto
nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli dis-
se: «Va' e anche tu fa' così».
Riflessione . . . Con la parabola del buon samaritano Gesù indica ai suoi ascoltatori un esempio concreto di
amore verso il prossimo; anzi, insegna loro come devono «farsi prossimo» per quanti sono
nel bisogno, prestando aiuto anche a scapito della propria tranquillità e dei propri interessi.
Egli insegna a vivere la carità verso tutti indistintamente, senza guardare all'e-strazione so-
ciale e alla nazionalità.
Vincenzo Di Stefano
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Santo del mese
<<San Pio da Pietralc ina>>
In questo mese ricorre la memoria liturgica nonché l’anniversario
della morte di San Pio da Pietrelcina, avvenuta il 23 settembre 1968.
Al secolo Francesco Forgione, San Pio, nacque a Pietrelcina il 25
maggio 1887, ed è stato un presbitero italiano dell’ Ordine dei Frati
Minori Cappuccini. Apparteneva ad una famiglia molto cattolica e
l’influenza della madre fu determinante per la sua formazione reli-
giosa. Il desiderio di diventare sarcedote fu però sollecitato dalla co-
noscenza di un frate del Convento di Morcone, fra’ Camillo da
Sant’Elia a Pianisi, che passava periodicamente per Pietrelcina a rac-
cogliere offerte. Le pratiche per entrare in Convento furono iniziate
nella primavera del 1902, quando Francesco aveva solo 14 anni, ma
la domanda fu accolta solo nell’autunno dello stesso anno. Il sacer-
dozio di San Pio ebbe sin dal suo esordio un’impronta non indiffe-
rente. Infatti già nel gennaio 1903 ebbe la sua prima visione che gli
preannunciava un continua lotta con satana ed una successiva in cui
Dio e Maria lo incoraggiavano assicurandogli protezione. San Pio ,
uomo di grande fede, fu anche il “monaco delle stimmate “. Queste
gli comparvero quasi annualmente, mentre settimanalmente subiva la
coronazione di spine e la flagellazione, e denotano quanto la sua vita
fosse gradita a Dio. Tuttavia, per la grande umiltà di quest’uomo, si
ebbe conoscenza di questi avvenimenti solo in seguito. Un’altra ca-
ratteristica che contraddistingue la vita Santa di quest’anima eletta
era l’emanazione di un “inspiegabile” profumo che non tutti percepi-
vano allo stesso modo. Infatti alcuni dicevano di sentire un profumo
di rose, altri di violette o gelsomino, altri ancora di incenso, giglio o
lavanda. Si sono dovuti susseguire diversi anni e diverse indagini per
avvertire la veridicità di tali fatti. Inoltre il 6 gennaio 2008, il vesco-
vo Domenico D’Ambrosio annunciò, durante la messa nel santuario
di Santa Maria delle Grazie, che nel mese di aprile dello stesso anno
il corpo di San Pio sarebbe stato riesumato per una ricognizione ca-
nonica con l’esposizione alla pubblica venerazione sino al mese di
settembre 2009 in vista del quarantesimo anniversario della sua mor-
te. San Giovanni Rotondo è ormai luogo accreditato di culto e di pre-
ghiera grazie alla vita devota di San Pio.
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Non si può tralasciare la memoria della natività della Mamma Cele-
ste, che cade l’8 settembre. La Madonna nasce da Gioacchino e An-
na, poi proclamati Santi.
Pensiero di San Pio alla Vergine Maria
Maria è sempre accanto al tabernacolo, e come potrebbe non esserci
Lei, che sul Calvario stava presso la Croce di Gesù? Siamo immen-
samente grati alla Madonna, perché è stata Lei che ci ha dato Gesù
Benedetto. Sforziamoci anche noi, come tante anime elette, a stare
sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre pres-
so di Lei, non essendoci altra strada che conduce alla vita se non
quella percorsa dalla Madre nostra: non ricusiamo questa via noi
che vogliamo giungere al termine. Lo Spirito Santo profuse nella
Vergine il Suo Amore perché la sola capace e degna di ricevere in
una misura, direi, sconfinata, la sola che poteva avvicinarsi a Dio
con la purezza della colomba e così davvero conoscerlo e amarlo.
Apriamo i nostri cuori alla fiducia e alla speranza. La Madonna arri-
va con le mani piene di grazie e di benedizioni. Maria ti converta in
gioia tutti i dolori della vita e Gesù sia la stella che ti guida lungo il
deserto della vita.
Claudia Bellavia
Volontaria SCN ANSPI
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