Giornale mese settembre

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SOMMARIO - Attività a Castrofilippo . . . . . . . . . . . - Inaugurazione statua San Giovanni Paolo II . . . - Estate a Rocca di Capri Leone. . . . . . . . - Attività invernali a Casteltermini . . . . . . . - Rubrica: Cultura e tradizioni . . . . . . . . - Raccolta foto: Giovani Insieme & Amici degli Anziani . . - Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . . - La Parola del mese. . . . . . . . . . - Il Santo del mese . . . . . . . . . . . . . . AGRIGENTO . . pag. 2 . . pag. 6 . . pag. 8 . . pag. 9 . . pag.10 . . pag 12 . . .pag.14 . . .pag.15 . . .pag 16 Settembre 2014 A cura degli Animatori e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia

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SOMMARIO - Attività a Castrofilippo . . . . . . . . . . .

- Inaugurazione statua San Giovanni Paolo II . . .

- Estate a Rocca di Capri Leone. . . . . . . .

- Attività invernali a Casteltermini . . . . . . .

- Rubrica: Cultura e tradizioni . . . . . . . .

- Raccolta foto: Giovani Insieme & Amici degli Anziani . .

- Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . .

- La Parola del mese. . . . . . . . . .

- Il Santo del mese . . . . . . . . . . . . . .

AGRIGENTO

. . pag. 2

. . pag. 6

. . pag. 8

. . pag. 9

. . pag.10

. . pag 12

. . .pag.14

. . .pag.15

. . .pag 16

Settembre 2014

A cura degli Animatori

e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI

Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì

Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini

Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo

Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea

Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro

Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia

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sport sano e pulito, all’insegna della legali-

tà, favorendo la formazione dell’individuo,

la maturità intellettiva della persona e la

crescita globale del giovane atleta.

A fare gli onori di casa Filippo Chiarelli,

Presidente dell’ANSPI di Agrigento; Il Sin-

daco di Castrofilippo, Avv. Calogero Sfer-

razza e l’Arciprete Don Giuseppe Costan-

za: l’ANSPI tra il civile e l’ecclesiale, l’idea

dei padri fondatori che si concretizza anno

per anno anche a Castrofilippo.

Per premiare i tanti atleti coinvolti una pre-

senza storica per l’ANSPI e per la storia

della STRACASTROFILIPPO: Filomena

Lo Brutto, PRIMA classificata della prima

edizione di questa gara cittadina; a segui-

re il Presidente del Consiglio comunale,

l’Assessore allo Sport e coloro i quali han-

no compartecipato all’organizzazione

dell’evento: Pietro Lo Brutto e Toni Taibi.

A tutti i partecipanti è stato dato un ricchis-

simo pacco gara e il gadget della manife-

stazione: una mattonella raffigurante uno

dei quadri dipinti dal pittore locale, prof.

Alfonso Agliata, scomparso nel 2000.

Quest’anno, la collezione artistica raffigu-

rante le opere di Agliata è stata inaugurata

con una mattonella su cui è sto riportato il

dipinto della cappella votiva “di la funta-

neddra”, luogo molto rappresentativo per

Castrofilippo.

Filippo Chiarelli

Presidente Comitato Zonale ANSPI di

Agrigento

TROFEO PODISTICO

Si è svolta domenica, 27 luglio 2014, per

le vie cittadine di Castrofilippo (AG) la XVI

STRACASTROFILIPPO, gara amatoriale

non competitiva; un appuntamento tanto

atteso da piccoli e grandi, organizzato dal

locale Circolo ANSPI “Karol Wojtyla”, con

il patrocinio del Comune.

Un’esperienza che ognuno di noi, nella

propria vita ha fatto; molti castrofilippesi

ricordano, infatti, di avere partecipato al-

meno una volta a questo appuntamento

cittadino: una corsa per le vie di Castrofi-

lippo, un traguardo da raggiungere, un

arco da varcare…

Sempre domenica, la giornata sportiva

castrofilippese si è impreziosita con lo

svolgimento del 3° Trofeo Podistico “Città

di Castrofilippo”, una gara provinciale FI-

DAL competitiva, che ha registrato una

cospicua partecipazione di atleti prove-

nienti da quasi tutta la Sicilia, tra cui Paler-

mo con la veterana partecipazione di un

atleta ultraottantenne.

Molti i partecipanti tra cui il maresciallo

della locale stazione dei carabinieri, quale

reale testimonianza di un servizio prestato

giornalmente vicino alla gente, non di me-

ra repressione, ma di tutela del bene co-

mune e della libertà. Tra gli altri parteci-

panti alcuni esponenti della politica locale

e tanti, ma tanti cultori dello sport: uno

ATTIVITÀ PER PAESE

. . .A CASTROFILIPPO

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TORNEO DI TENNIS

Si è svolto a Castrofilippo il Torneo di Tennis. È Claudio Ci-

lona il vincitore della Terza Edizione. Si classifica invece al

secondo posto Salvatore Di Francesco. Il torneo organizzato

dall'ANSPI, ha permesso ai nostri tennisti di potersi confron-

tare l'uno con l'altro, dalle diverse fasce di età e di poter così

trascorrere anche del tempo insieme. Il torneo si è svolto in

diverse date, a partire da giorno 21 Luglio, fino alla finale

giocata il 2 Agosto, presso il Campo Sportivo di Castrofilip-

po. I partecipanti al Torneo sono stati: Sferrazza V., Scimè L.,

Arnone G., Cinquemani G., Sferrazza G., Piraneo I., Cinque-

mani S., Cilona G., Di Francesco S., Cilona C., Graci S., Vol-

pe G.

Noemi Augello

Volontaria SCN ANSPI

LABORATORIO: IL BALLO

Con il servizio civile nazionale di quest'anno, i volontari del proget-

to "giovani insieme", fra le varie attività ideate, si sono impegnati a

realizzare un'attività particolare: il ballo, un'esperienza vicina ed ac-

cessibile a tutti, svolto presso l'oratorio di Castrofilippo. Fra le di-

verse attività, abbiamo scelto il ballo sia perché è un'attività che alle

ragazze piace molto e sia perché attraverso il ballo ci si diverte tan-

to. I partecipanti sono un bel gruppetto, creano una bella atmosfera

ed è molto piacevole lavorare con loro. I balli che fino ad oggi ab-

biamo fatto sono tanti. Le ragazze si sono esibite in varie occasioni,

l'ultima esibizione di ballo è stata fatta durante il grest, presso la

scuola elementare di Castrofilippo. Gli spettacoli naturalmente non

sono ancora finiti, perché l'attività continua tutt'ora e ci saranno al-

tre occasioni per far fare esibire i nostri ragazzi. È importante far

capire loro che nel ballo non ci sono nè vincitori nè vinti, ma è

un'attività ludica, un momento di aggregazione, di puro divertimen-

to.

Floriana Alaimo

Volontaria SCN ANSPI

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ha incaricato l’architetto Fran-

cesco Scalia per la realizzazio-

ne del progetto. L’iniziativa è

stata portata avanti

dall’arciprete don Giu-

seppe Gagliano, Vito

Scalia, Gino Canzone-

ri, Francesco Caruana

ed Antonio Palumbo

che ha realizzato

l’opera muraria della

grande stele.

L’arcivescovo Ferraro

ha parlato nell’omelia

della vita, delle opere e

della missione di Papa

Wojtyla.

Don Giuseppe Gagliano

Papa Giovanni Paolo II, santo dal 27

aprile 2014, ora ha una statua che cam-

peggia sulla omonima piazza davanti

la chiesa

dell’Immacolata

a Montallegro. E’

stata scoperta e

benedetta, davan-

ti a migliaia di

fedeli,

dall’arcivescovo

emerito di Agri-

gento, mons. Car-

melo Ferraro, a

conclusione di

una concelebra-

zione religiosa.

La statua, alta quasi 2 metri, di vetrore-

sina, è stata donata dall’associazione

“Presepe Vivente di Montallegro” che

… A MONTALLEGRO

Inaugurazione statua Giovanni

Paolo I I

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L'oratorio di Rocca di Capri Leone si è sempre distinto per la sua capacità nell'accogliere grandi e piccini in uno spazio in cui ognuno ha la possibilità di esprimere le proprie capa-cità e le proprie attitudini personali. Questa prerogativa ha contraddistinto il Grest svolto nel mese di Luglio e sta continuando ad essere un baluardo per le attività che noi volonta-ri del Servizio Civile stiamo svolgendo e programmando per i mesi futuri. L'esperienza "Grest" ha avuto un successo quasi inaspettato, lasciando un ottimo ricordo tra i ragazzi partecipanti e i genitori, i quali, entusiasti delle attività svolte e del coinvolgi-mento fisico ed emotivo dei propri figli ci hanno spinto a promuovere altre iniziative; ed è proprio da questo en- tusiasmo e forti della stima mostrataci che voglia- mo ripartire per avviare le attività che avranno luo- go nei mesi a venire. La principale delle atti- vità che noi volontari del Servizio Civile con sede a Rocca di Capri Leone vo-gliamo mettere in prati- ca è quella del "doposcuola" pomeridiano. Va, però precisato, che questa deno-minazione ci sembra a dir poco riduttiva poiché l'idea che abbiamo in mente va ben oltre un sem-plice pomeriggio di stu- dio per ragazzi svogliati e non. Grazie all'esperien- za del Grest abbiamo in-staurato un certo clima di amicizia e fiducia con i ragazzi, ai quali abbia- mo accennato che nel perio-do scolastico, noi vo- lontari ci saremmo messi a loro disposizione per un aiuto con lo studio e loro, meravigliandoci, si sono mostrati interessati all'ini-ziativa; noi, scettici, pensavamo che avrebbero mal risposto in quanto non era il periodo giusto per parlare di scuola; loro, invece, hanno accolto con il sorriso e con slancio l'iniziativa, hanno visto dal-la giusta prospettiva l'idea di fare i compiti supportati da ragazzi più grandi, da persone diverse da un familiare. E così, le settimane che hanno seguito il Grest, le abbiamo utiliz-zate per buttare giù qualche idea su come impostare questi pomeriggi; su come, ardua im-presa, fare, almeno in parte amare lo studio alle nuove generazioni..e così abbiamo pensa-to di unire allo studio momenti di pausa e di svago in cui poter fare qualche canto, qual-che gioco, insomma...per "alleviare la sofferenza"..la prendiamo con filosofia: i compiti bisogna pur farli...ma perché non renderli divertenti, o almeno meno noiosi del solito? In fondo, siamo sinceri, tutti siamo andati a scuola e pochi siamo stati felici di doverci chiu-dere in cameretta a studiare per pomeriggi interi. L'impegno e la buona volontà non ci mancano, così come le idee da mettere in pratica; siamo anche consapevoli di aver una responsabilità non indifferente; l'istruzione è uno dei valori che riteniamo tra i più importanti e nonostante le difficoltà dovute alla poca voglia di studiare, o alle scarse capacità personali, tutti devono avere i mezzi a disposizione per poter rendere al meglio delle proprie potenzialità. Anche negli anni passati nel nostro oratorio si è svolta questo tipo di attività e i volontari che ci hanno preceduto ci hanno dato conferma di un grande successo e di grandi soddi-sfazioni ottenute; anche noi, promettendo a noi stessi e a chi ci darà fiducia di mettercela tutta, speriamo e siamo certi che la nostra "missione" andrà a buon fine.. E sicuramente non farà male nemmeno a noi "grandi" fare un po' di ripasso. I bambini sono i migliori insegnanti che si possano avere, sono loro i migliori maestri e di certo noi, impareremo, anche stavolta, molto di più da loro, di quanto loro apprenderanno da noi.

Andrea, Catia, Noemi, Cristina Volontari SCN ANSPI

… A Messina

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Con il mese di settembre, si conclude un’estate piena e ricca di tante

iniziative e con la gioia di una delle attività più belle che attira ed en-

tusiasma ogni bambino: il Grest!

Nonostante tutto , a Settembre, le attività presso l’oratorio Don Bo-

sco non mancano.

Le attività da tavolo sono quelle che caratterizzano il nostro oratorio;

dal calcio balilla al ping-pong, al corso di pittura e infine al ricamo.

Non mancano ,inoltre, le attività gastronomiche che sono rappresen-

tate da vari party a base di crepes, galletti, pop corn e spaghettate.

Ma il fiore all’occhiello dell’oratorio e ciò che amano i ragazzi è il

karaoke ed i balli di gruppo.

Infine ,per sfruttare sempre al meglio il nostro impianto sportivo,

continueranno le attività di calcio con i vari tornei, allenamenti di di-

verse fasce d’età e corse campestri.

Angelo Buscaglia, Michela D’Amico, Denise Noto

Volontari SCN ANSPI

… A Castel ter mini

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CULTURA E TRADIZIONI

DEL PASSATO

RICETTA

DELLA NONNA

Conserve di pomodori

Cosa serve per fare 30 bottiglie di conserva :

60kg di pomodori

30-35 bottiglie di vetro da 75cl ( vanno bene

quelle di succo di frutta o delle passate) 3 ba-

cinelle per lavare i pomodori

Cucchiaio di legno

Un pentolone grande per cuocere i pomodori

Foglie di basilico fresco

Passa pomodori

PROCEDIMENTO

Pulire e lavare bene i pomodori e cuocerli nel

pentolone a fiamma moderata per circa 15-20

minuti poi scolare i pomodori e passarli nel

passa pomodori ottenendo una passata liscia e

corposa. In una pentola pulita fare sterilizzare

le bottiglie di vetro, fateli bollire in abbon-

dante acqua per almeno 30 minuti lasciateli

raffreddare fino a quando riuscirete a maneg-

giarli, inserite quindi nelle bottiglie le foglie

di basilico fresco e versate la passata ancora

calda e chiudete i barattoli. A questo punto

mettere le bottiglie a testa in giù in una pento-

la con abbondante acqua e fate bollire per 30

minuti poi sistemare le bottiglie in apposite

cassette e conservare.

PROVERBI

1) Avanti l ’uovu oi ca la gaddri -

na dumani

2) Megl iu un cani amicu ca

nn’amicu cani

3) Pensa beni ca mali un t i venI

4) Vaiu e viegnu di funtana paz-

za pi l ’amuri tò cara Caluzza

5) Nuddru dici l ’ave maria a un

santu s i un c’è l ’ intentu

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PREGHIERA DI UN

TEMPO

Patri Jachinu,

lu dissi e lu fici a la Madonna Rocca,la chiesa ci

fici, a la Madonna Rocca:Patri Jachinu. Patri Jachi-

nu cu donna Linora, s’assetta fora e miracoli fa!

Cu donna Linora, s’assetta fora Patri Jachinu mira-

culi fa. Patri Jachinu s’assetta e cunfessa l’arma

chè persa la porta a Gesù. S’assetta e cunfessa,

l’arma chè persa Patri Jachinu la porta a Gesù. Pa-

tri Jachinu cannistru di rosi cerca li cosi e li porta a

Gesù. Cannistru di rosi:cerca li cosi Patri Jachinu li

porta a Gesù. Patri Jachinu monacu Santu unuri e

vantu di Canicattì. Monacu santu unuri e vantu,

Patri Jachinu di canicattì.

Rubrica a cura di:

Alice Molluzzo

Volontaria SCN ANSPI

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Raccolta foto

… giovani ins ieme

Francesca Cipollina

Volontaria SCN ANSPI

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… Amici degl i anz iani

Marianna Cammalleri

Volontaria SCN ANSPI

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I l g ioco d i un tempo

Questo era uno dei classici giochi di una volta da fare in gruppo. Ci si divideva in due

squadre, indicate in genere con due colori diversi, e ci si procurava un fazzoletto o uno

straccio che andava a simboleggiare appunto la bandiera da rubare. Ogni squadra si po-

sizionava in fila, l’una di fronte all’altra e ad ogni giocatore veniva assegnato un numero

da uno a dieci.

Dopo la rituale conta si andava a stabilire chi dovesse reggere la bandiera e chiamare di

volta in volta il numero prescelto. Il giocatore che rispondeva al numero chiamato dove-

va correre ed afferrare lo straccio prima del suo avversario, tornando di corsa nella sua

zona. Se durante il tragitto di ritorno veniva toccato dall’avversario, il punto passava

all’altra squadra. Se per caso invece i giocatori afferrano contemporaneamente la ban-

diera il modo più comune per concludere il punto è annullarlo e procedere con un'altra

chiamata; ma si usa anche far ritornare i giocatori dietro la linea della propria casa e ri-

petere il punto con gli stessi giocatori; oppure, ma questo accade molto raramente e so-

prattutto con dei giocatori non giovanissimi, cercare di strappare la bandiera dalle mani

dell'avversario, in questo caso alla squadra del giocatore che rimane con la bandiera in

mano viene assegnato direttamente il punto. Vinceva ovviamente la squadra che riusciva

a rubare più volte la bandiera ottenendo più punti.

Angela Chiarelli e Marianna Cammalleri

Volontaria SCN ANSPI

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La Parola del mese

Dal Vangelo Secondo Luca

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa

devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge?

Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la

tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».

Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a

Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Geri-

co e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne

andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima

strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò ol-

tre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compas-

sione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua

cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due

denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo

pagherò al mio ritorno». Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto

nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli dis-

se: «Va' e anche tu fa' così».

Riflessione . . . Con la parabola del buon samaritano Gesù indica ai suoi ascoltatori un esempio concreto di

amore verso il prossimo; anzi, insegna loro come devono «farsi prossimo» per quanti sono

nel bisogno, prestando aiuto anche a scapito della propria tranquillità e dei propri interessi.

Egli insegna a vivere la carità verso tutti indistintamente, senza guardare all'e-strazione so-

ciale e alla nazionalità.

Vincenzo Di Stefano

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Santo del mese

<<San Pio da Pietralc ina>>

In questo mese ricorre la memoria liturgica nonché l’anniversario

della morte di San Pio da Pietrelcina, avvenuta il 23 settembre 1968.

Al secolo Francesco Forgione, San Pio, nacque a Pietrelcina il 25

maggio 1887, ed è stato un presbitero italiano dell’ Ordine dei Frati

Minori Cappuccini. Apparteneva ad una famiglia molto cattolica e

l’influenza della madre fu determinante per la sua formazione reli-

giosa. Il desiderio di diventare sarcedote fu però sollecitato dalla co-

noscenza di un frate del Convento di Morcone, fra’ Camillo da

Sant’Elia a Pianisi, che passava periodicamente per Pietrelcina a rac-

cogliere offerte. Le pratiche per entrare in Convento furono iniziate

nella primavera del 1902, quando Francesco aveva solo 14 anni, ma

la domanda fu accolta solo nell’autunno dello stesso anno. Il sacer-

dozio di San Pio ebbe sin dal suo esordio un’impronta non indiffe-

rente. Infatti già nel gennaio 1903 ebbe la sua prima visione che gli

preannunciava un continua lotta con satana ed una successiva in cui

Dio e Maria lo incoraggiavano assicurandogli protezione. San Pio ,

uomo di grande fede, fu anche il “monaco delle stimmate “. Queste

gli comparvero quasi annualmente, mentre settimanalmente subiva la

coronazione di spine e la flagellazione, e denotano quanto la sua vita

fosse gradita a Dio. Tuttavia, per la grande umiltà di quest’uomo, si

ebbe conoscenza di questi avvenimenti solo in seguito. Un’altra ca-

ratteristica che contraddistingue la vita Santa di quest’anima eletta

era l’emanazione di un “inspiegabile” profumo che non tutti percepi-

vano allo stesso modo. Infatti alcuni dicevano di sentire un profumo

di rose, altri di violette o gelsomino, altri ancora di incenso, giglio o

lavanda. Si sono dovuti susseguire diversi anni e diverse indagini per

avvertire la veridicità di tali fatti. Inoltre il 6 gennaio 2008, il vesco-

vo Domenico D’Ambrosio annunciò, durante la messa nel santuario

di Santa Maria delle Grazie, che nel mese di aprile dello stesso anno

il corpo di San Pio sarebbe stato riesumato per una ricognizione ca-

nonica con l’esposizione alla pubblica venerazione sino al mese di

settembre 2009 in vista del quarantesimo anniversario della sua mor-

te. San Giovanni Rotondo è ormai luogo accreditato di culto e di pre-

ghiera grazie alla vita devota di San Pio.

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Non si può tralasciare la memoria della natività della Mamma Cele-

ste, che cade l’8 settembre. La Madonna nasce da Gioacchino e An-

na, poi proclamati Santi.

Pensiero di San Pio alla Vergine Maria

Maria è sempre accanto al tabernacolo, e come potrebbe non esserci

Lei, che sul Calvario stava presso la Croce di Gesù? Siamo immen-

samente grati alla Madonna, perché è stata Lei che ci ha dato Gesù

Benedetto. Sforziamoci anche noi, come tante anime elette, a stare

sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre pres-

so di Lei, non essendoci altra strada che conduce alla vita se non

quella percorsa dalla Madre nostra: non ricusiamo questa via noi

che vogliamo giungere al termine. Lo Spirito Santo profuse nella

Vergine il Suo Amore perché la sola capace e degna di ricevere in

una misura, direi, sconfinata, la sola che poteva avvicinarsi a Dio

con la purezza della colomba e così davvero conoscerlo e amarlo.

Apriamo i nostri cuori alla fiducia e alla speranza. La Madonna arri-

va con le mani piene di grazie e di benedizioni. Maria ti converta in

gioia tutti i dolori della vita e Gesù sia la stella che ti guida lungo il

deserto della vita.

Claudia Bellavia

Volontaria SCN ANSPI

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