Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

4
Gamberale Periodico quadrimestrale Poste Italiane S.P.A. Spedizione in abbonamento Postale -70% CB BERGAMO Registrato presso il tribunale di Bergamo n.14 del 07/04/2006 Editore: Isidoro Sciulli, Via Torretta 15 - 24125 Bergamo Direttore Responsabile: Isidoro Sciulli Stampa: Edicom S.r.l. - Via Madonna della Neve, 24 Bergamo Anno 6 - N. 2 Dicembre 2011 La chiesa di Sant’Antonio alle frazioni. La costruzione della chiesetta risale alla fine della seconda guerra mondiale, tra il 1948 e il 1949. Il denaro necessario fu raccolto con una sottoscrizione pubblica tra gli abitanti del paese e tra i cittadini emigrati, soprattutto negli Stati Uniti. Ed è proprio statunitense uno dei sottoscrittori più munifici: Donato Di Nardo. Una targa in marmo posta sul lato sinistro della facciata lo ricorda: A DI NARDO DONATO FU SABATINO FIGLIO PREDILETTO DI GAMBERALE LA FRAZIONE TUTTA DEDICA QUESTA LAPIDE COME IMPERITURA RICONOSCENZA PER AVER EGLI CON LA SUA MUNIFI- CENZA DATO IL MAGGIOR CONTRIBUTO PER LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI S.ANTONIO GAMBERALE 4-9-1949 Fu costruita in modo volontaristico con lavori a prestazione, cioè ogni famiglia dava delle giornate di lavoro gratuite: un componente di una famiglia faceva il manovale, un’altra famiglia dava giornate di lavoro con il mulo o con i buoi… Fu inaugurata il 4 settembre del 1949, la prima domenica del mese, con una festa dedicata a Sant’Antonio, quando ormai erano stati fatti tutti i raccolti agricoli. E per molti anni alle frazioni nella prima domenica di settembre si svolgeva la festa in onore di S.Antonio. La societa di mutuo soccorso sceglieva il comitato festa, che provvedeva a racco- gliere i fondi, come si usa ancora oggi. La festa iniziava con la vigilia, quando la banda accompagnata dal comitato festa girava per le varie frazioni, cominciando dalla Stazione. Il giro della banda era l’occasione buona per raccogliere ancora fondi, soprattutto beni agricoli: grano e formaggio, che il pomeriggio della domenica venivano messi all’asta. La chiesetta è una tipica chiesa di campagna: a navata unica, articolata in tre campate con la volta a botte, e con il presbiterio. La campata centrale e affre- scata con un dipinto che rappresenta la Madonna con il Bambino e Sant’An- tonio inginocchiato ai loro piedi (si tratta di Sant’Antonio di Padova per il 1 saio francescano e il libro aperto vicino a lui). Negli ultimi anni l’impianto originario ha subito delle modifiche. A fianco del presbiterio, a destra, è stata costruita la sagrestia.E negli ultimi anni sulla sinistra del presbiterio è stato costruito il campanile, inaugurato agli inizi di agosto di quest’anno.

description

Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

Transcript of Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

Page 1: Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

Gamberale Periodico quadrimestralePoste Italiane S.P.A.

Spedizione in abbonamento Postale -70% CB BERGAMORegistrato presso il tribunale di Bergamo n.14 del 07/04/2006

Editore: Isidoro Sciulli, Via Torretta 15 - 24125 BergamoDirettore Responsabile: Isidoro Sciulli

Stampa: Edicom S.r.l. - Via Madonna della Neve, 24 Bergamo

Anno 6 - N. 2Dicembre 2011

La chiesa di Sant’Antonio alle frazioni.La costruzione della chiesetta risale alla fine della seconda guerra mondiale, tra il 1948 e il 1949.Il denaro necessario fu raccolto con una sottoscrizione pubblica tra gli abitanti del paese e tra i cittadini emigrati, soprattutto negli Stati Uniti.Ed è proprio statunitense uno dei sottoscrittori più munifici: Donato Di Nardo.Una targa in marmo posta sul lato sinistro della facciata lo ricorda:

A

DI NARDO DONATO FU SABATINOFIGLIO PREDILETTO DI GAMBERALE

LA FRAZIONE TUTTA DEDICA QUESTA LAPIDE

COME IMPERITURA RICONOSCENZAPER AVER EGLI CON LA SUA MUNIFI-

CENZADATO IL MAGGIOR CONTRIBUTO

PER LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI S.ANTONIOGAMBERALE 4-9-1949

Fu costruita in modo volontaristico con lavori a prestazione, cioè ogni famiglia dava delle giornate di lavoro gratuite: un componente di una famiglia faceva il manovale, un’altra famiglia dava giornate di lavoro con il mulo o con i buoi…Fu inaugurata il 4 settembre del 1949, la prima domenica del mese, con una festa dedicata a Sant’Antonio, quando ormai erano stati fatti tutti i raccolti agricoli.E per molti anni alle frazioni nella prima domenica di settembre si svolgeva la festa in onore di S.Antonio.La societa di mutuo soccorso sceglieva il comitato festa, che provvedeva a racco-gliere i fondi, come si usa ancora oggi.La festa iniziava con la vigilia, quando la banda accompagnata dal comitato festa girava per le varie frazioni, cominciando dalla Stazione.Il giro della banda era l’occasione buona per raccogliere ancora fondi, soprattutto beni agricoli: grano e formaggio, che il pomeriggio della domenica venivano messi all’asta.

La chiesetta è una tipica chiesa di campagna: a navata unica, articolata in tre campate con la volta a botte, e con il presbiterio. La campata centrale e affre-scata con un dipinto che rappresenta la Madonna con il Bambino e Sant’An-tonio inginocchiato ai loro piedi (si tratta di Sant’Antonio di Padova per il

1

saio francescano e il libro aperto vicino a lui). Negli ultimi anni l’impianto originario ha subito delle modifiche. A fianco del presbiterio, a destra, è stata costruita la sagrestia.E negli ultimi anni sulla sinistra del presbiterio è stato costruito il campanile, inaugurato agli inizi di agosto di quest’anno.

Page 2: Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

Il ponte sul fiume Sangro.Premettiamo che le foto di questo articolo sono state tratte dal libro Essenze-Sant’Angelo del Pesco di Cesidio Delle Donne, che ci ha concesso di pubblicarle e di questo sentitamente lo ringraziamo.Nel numero 1-Anno 5, Giugno 2010, avevamo pubblicato una cartina della nostra zona relativa-mente alla zona della taverna e della Stazione, risalente al 1909. Non esistevano le attuali strade, quella che da Gamberale scende verso il Sangro e quella che dal Sangro risale fino a Sant’Angelo del Pesco. C’era una mulattiera e, per l’attra-versamento del Sangro, c’era una passerella, come si può vedere dalla foto 1. Al di là del Sangro, sulla destra, non c’è la ferrovia, non c’è la strada comunale né le costruzioni della stazione, che sarano fatte più tardi.

Gamberale n.2 - anno 6

2

La passerella fu danneggiata da una alluvione nel 1913 e poi ricostruita.Nella foto 2, che risale agli anni tra il 1920 e il 1925, si può vedere la ferrovia, il casello per la sorveglianza del passaggio, e più in là la stazione e nuove case, che non si vedevano nella foto 1.Agli inizi del 1915 il consiglio comunale di S.Angelo del Pesco deliberò la costruzione della strada di accesso alla stazione ferroviaria. I lavori iniziarono subito dopo e il tracciato è rimasto tale fino ai nostri giorni.I lavori andarono per le lunghe e soprattutto il passaggio sul fiume veniva fatto ancora sulla passerella.Agli inizi del 1927 il comune di S.Angelo del Pesco ottenne i finan-ziamenti per costruire un ponte in cemento armato sul Sangro.Il ponte fu inaugurato nel 1928. La

foto 3 ricorda quel momento.Al centro del ponte è tesa una fune con le bandierine che segna il confine tra la provincia di Campo-basso e di Chieti. A destra è visibile la vecchia passerella.Per S. Angelo del Pesco fu una ceri-monia solenne con la presenza del parroco e di tanta popolazione. Sul versante di Gamberale si vedono solo poche persone.La foto 4 ritrae le sbarre del passaggio a livello alzate, è possibile anche vedere la mulattiera che risaliva dopo il vecchio ponte e più in alto la Taverna, al cui posto adesso c’è l’albergo Villa Danilo.

foto 1 foto 3

foto 2 foto 4

Page 3: Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

3

Gamberale n.2 - anno 6

Riprendiamo un argomento iniziato a trattare nel numero Anno 4-N.1/2, Aprile-Luglio 2009.Agli inizi del 1800, quando fu abolita la feudalità, nel comune di Gamberale c’era un demanio universale civico costituito da cinque corpi distinti indicati con i toponimi di Montagna, Le Fratte, Castigo, Morricini, Le Scosse o Difesa Bovara o Defensa/Defense.Le Fratte è quella fascia di terri-torio compresa tra il Vallone della Camarda, il fiume Sangro, la contrada Galeoti. Per i cittadini di Tesoro è una zona facilmente individuabile.Era una zona demaniale nella quale i cittadini esercitavano i diritti di uso civico di semina e di raccolta.Montagna, ancora oggi in dialetto si parla “d’ la Muntagn’ “. E’ la zona coperta di boschi e pascoli, situata ai confini con Pizzoferrato a nord, Montenerodomo e Palena ad ovest e l’ex feudo Asinella a sud. I diritti di uso civico consistono nel legnatico e nel pascolo.

Castigo, è un toponimo che ormai non esiste più nel linguaggio popolare. Era una zona vicino all’abitato del capoluogo, che fu ripartita e data ai poveri del comune perché la coltivassero.Morricini viene chiamata oggi anche Morrecine . Prende il nome dal monte che si trova nello stesso posto. I diritti di uso civico della cittadinanza erano il pascolo degli pecore e delle capre.Le Scosse che è un toponimo che non si usa più.Era una difesa desti-nata al pascolo del bestiame grosso. Difatti si chiamava anche Difesa Bovara o semplicemente Defenza .E’ tutta quella fascia di territorio lungo il torrente Lama a partire da S.Antonio fino alla contrada Conicella, che ancora oggi viene chiamata l’ D’fienz’.Quest’ultima è la difesa più estesa, ma il toponimo lo possiamo ritrovare anche in altre zone del territorio di Gamberale. Perché è importante conoscere i demani del Comune?Nel corso del tempo, ma soprattutto

nel corso dell’ottocento, terreni gravati da usi civici e facenti parte del demanio comunale sono stati occupati e coltivati da privati e divenuti nel tempo oggetto di compravendita tra privati.Per questo è importante stabi-lire quali terreni sono gravati da usi civici e, se nel nostro comune esistono situazioni simili, perché si può verificare una situazione strana di questo tipo: che un terreno che viene creduto privato e che è stato oggetto di compravendita tra privati, può essere gravato da usi civici e l’amministrazione può richiedere il pagamento di somme per quel terreno .Si può verificare il caso che uno compri un terreno nel 2011 e si troverà a pagare tutti gli arretrati a partire dagli inizi dell’ottocento (segue nelle cronache cittadine) ...

CRONACHE CITTADINELa politica dello struzzo.

Se un cittadino vuole tagliare della legna in un terreno di sua proprietà e vuole essere in regola con le leggi, deve fare una domanda alla forestale. Alla domanda va allegato un documento del comune che dichiari che i terreni, dove si intende tagliare, non sono gravati da usi civici.Bene, il nostro comune alla richiesta di un cittadino risponde con la seguente lettera :“In riferimento alla Vs richiesta si comunica che presso questo Ente è in itinere la verifica demaniale ai sensi della legge n. 1776/1927 e Legge Regionale 25/88 e smi, per cui allo stato attuale non è a conoscenza di questo Ente se i terreni da voi elencati nella richiesta sono gravati da uso civico. Distinti saluti.”L’attuale sindaco, invece di prendere in mano la questione e studiarla, non vuole affrontarla.D’altra parte come si fa a dire ad un

cittadino ignaro che deve pagare una certa somma, perché è proprietario di un terreno gravato da usi civici? Non è facile ! Quel cittadino, però, ha diritto di cono-scere il problema che lo riguarda? E non si può trovare una soluzione?Il nostro sindaco fa finta di ignorare il problema, anzi è stato così leggero che all’inizio del suo mandato ha venduto un piccolo pezzo di terreno di proprietà comunale e gravato di usi civici ad un ignaro cittadino.Questa è la politica dello struzzo, che di fronte al pericolo nasconde la testa sotto la sabbia, credendo in questo modo di salvarsi, come se il pericolo non esistesse.

“Gamberale, il borgo più alto del chietino.”

Il 25-09-2011 su Il Centro due pagine erano dedicate al nostro comune con il titolo sopra riportato. Il tono era come al

solito piagnone e lamentoso (siamo in un paese di montagna dove fa freddo e spen-diamo molto per il riscaldamento…), ma la chicca finale è questa: “ecco freschi freschi-ma non per l’altitudine- 900 mila euro fas per rifare la sciovia di 600 metri ripresa dal comune ad un privato e ferma da anni.” in questo impianto -ci sottolinea Varrati- ci può essere la carta vincente per rilanciare il paese. Se la sciovia riparte c’è una percentuale alta di turisti disposta a tornare e che conta su alberghi e ristoranti”.Siamo alle solite parole e alle solite sparate al rialzo del nostro sindaco: era partito da 150 mila euro nel 2007, fondi Cipe (intervista del 3 gennaio 2007 a “Il Centro”) e siamo ora arrivati a 900 mila euro nel 2011. Sindaco, abbiamo capito: le spari sempre grosse ! Sei arrivato alla fine del tuo decennale mandato e non hai combinato niente, per questo in questi ultimi tempi

I demani e gli usi civici.

Page 4: Giornale Gamberale - n° 2 Dicembre 2011

4

Gamberale n.2 - anno 6

CRONACHE CITTADINEti agiti tanto…Dai le dimissioni, riconosci il fallimento, perché così si guadagna tempo. Sindaco, non eri all’altezza, non era per te!

…Ancora sulla sciovia della Forcella.

Nello stesso articolo citato nel pezzo precedente si dice che il Comune ha ripreso da un privato la sciovia ferma da anni.Allora il problema è risolto? Ma possiamo almeno sapere quanto il comune ha pagato al privato o se è stato gratis? La verità è che il comune poteva rientrare nel pieno possesso di sue proprietà sin dal 2008, approfittando del fatto che il discli-nare di concessione prevedeva esplicita-mente a pag. 3 il divieto di cessione : “il rapporto concessorio in parola non potrà essere ceduto senza la previa autorizza-zione del Comune e l’eventuale negozio di trasferimento a terzi sarà colpito da nullità assoluta e radicale…”. E invece il nostro sindaco cosa fa? Convoca il consiglio comunale il 21-12-2008 e fa deliberare la cessione della concessione alla Sicet.Ricordiamo che la concessione era stata data alla sas Hotel la Fonte di Saverio De Juliis e Maddalena Caizzi nel settembre 2006.Dopo la delibera del consiglio comunale del dicembre 2008, Saverio De Juliis esce dalla Sicet e vende la sua quota e un ramo di azienda, e proprio gli impianti della Forcella e relativa conces-sione, alla Sicet, che risulta così formata dai soci Remo Bucci e Lina Sciulli. Fece un bel regalo di Natale alla Sicet! Ma il Sindaco di Gamberale chi è? Esiste sì un sindaco di nome, ma il sindaco reale è un altro: cioè noi abbiamo un sindaco putativo!

Il trasporto alunni.Quest’estate da giugno alla fine di agosto abbiamo assistito ad un’altra sceneg-giata del nostro sindaco.Questa volta l’argomento è stato il trasporto degli alunni alle scuole di Pizzo-ferrato. Alla fine dell’anno scolastico i genitori degli alunni di Gamberale, che hanno dovuto pagare il pulmino che traspor-tava gli alunni a partire dal 2008 - prima era gratis -, si sono fatti sentire e hanno richiesto al sindaco la restituzione delle somme anticipate (25 euro al mese per alunno, 250 euro all’anno per bambino ), che il sindaco si era impegnato a resti-tuire ai genitori.Soldi in cassa non ce n’erano, e il nostro, per tirarsi fuori dagli impicci, ha cercato di darci a bere che la colpa era di quel “cattivo” sindaco di Pizzoferrato.

Secondo lui il sindaco di Pizzofer-rato avrebbe dovuto dare al comune di Gamberale 11 mila euro all’anno per le scuole e detta somma non è mai stata versata da dieci anni, fatti i calcoli, secondo lui, la cifra da ricevere da Pizzo-ferrato ammontava a circa 143 mila euro. Se il comune di Pizzoferrato doveva versare al comune di Gamberale 11 mila euro all’anno, perché si è dovuto aspet-tare dieci anni per richiederli? Perchè aspettare tanto tempo? E il sindaco ha sollevato un polverone durato tutta l’estate per nascondere le sue negligenze.Per curare gli interessi dei cittadini ci vuole costanza, accortezza, discrezione e cura quotidiana delle relazioni con tutti gli organismi, non fanfaronate, pressapo-chismo e superficialità.Infine, il Comune è proprietario di un pulmino per il trasporto degli alunni, perché non viene più usato ed è parcheg-giato nel deposito attrezzi ?

Analisi del programma della lista del sindaco e sua realizzazione.

La prima parte è stata pubblicata nel numero precedente.Questo articolo è la continuazione.Il programma risale al 2008.

Sociale.Nel programma era scritto : “conosciamo bene tutti le difficoltà economiche in cui versano i comuni, e quindi anche il nostro, ed è proprio per questo che ancora più grande deve essere il nostro sforzo per migliorare le oppor-tunità e le condizioni di vita delle cittadine e dei cittadini più anzioni e più bisognosi.Uno dei loro problemi principali è oggi proprio quello del trasporto… e’ nostra intenzione potenziare e migliorare il trasporto pubblico locale, un obiettivo reso oggi in buona parte possibile attraverso il progetto “Twist”, istituito in collabo-razione con la comunità Montana.a talr scopo siamo già riusciti ad ottenere dal Ministero dell’interno un finanziamento di oltre 120.000,00 euro scaglionati in tre anni.”…Conoscete voi il progetto Twist? È migliorato il trasporto pubblico locale? I pensionati raggiungono facilmente l’uf-ficio postale e le strutture sanitarie? E dove sono i 120 mila euro?

ParTeciPazione PoPolare, feSTe e fiere.

Il programma diceva: “Uno dei punti-cardine nel programma della passata legislatura era il coinvolgimento nella cosa pubblica di quante più persone

possibile. l’obiettivo è stato in larga misura realizzato e il nostro intento è ora quello di coinvolgere un numero di cittadini ancora maggiore….Ma soprattutto il sindaco e i suoi colla-boratori sono stati tra la gente e a disposizione della gente tutti i giorni e a tutte le ore, organizzando inoltre diversi eventi per la promozione del turismo e dei nostri prodotti locali.Basti pensare alla prima “fiera del tartufo di Gamberale”…che ha prodotto un grande risultato che ci inorgoglisce.e’ inoltre prevista una gara del campionato italiano di Mountain Bike.come d’altro canto ci rende orgogliosi il fatto di aver ridato anche ai gamberalesi che non abitano alle frazioni la possibilità di frequen-tare un luogo di ritrovo sociale…com’è un bar-ristorante, che per di più ospiterà a breve anche una riven-dita di alimentari, , di tabacchi e di giornali…”.Di Fiera del Tartufo ce n’è stata un’altra nel 2008 e poi basta. Circa il bar-ristorante, ha funzionato a pieno ritmo solo in alcuni periodi, ma non si vedono folle di persone che si precipi-tano a riempirlo.Per il resto sapete dove si trova a Gamberale una rivendita di alimentari ? Una rivendita di tabacchi? E una rivendita di giornali? Di una cosa il sindaco dovrebbe andare orgoglioso : di aver dato, a costo zero, un locale di proprietà del comune ad una società che annovera tra i suoi soci un consigliere comunale della sua maggio-ranza, la cui moglie è uno degli ammini-stratori della stessa società. Per essere più precisi la società si chiama Il tetto d’Abruzzo s.r.l. e i soggetti di cui sopra sono Maurizio Bucci e sua moglie.Bravo sindaco questo è un vero capola-voro e crediamo che ne può andare orgo-glioso!

lavori PUBBlici.…”Sono ben visibili a tutti i vari lavori che abbiamo realizzato e che ancora stiamo realizzando con fondi pubblici…e’ per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione il poterci vantare di essere oggi, proporzional-mente al numero degli abitanti, uno dei comuni più finanziati dall’intera regione, per una somma di circa 6.000.000,00 di euro.”Avete letto bene : 6 milioni di euro! E poi tutti questi lavori voi li avete visti? Se si tolgono gli stanziamenti straordinari per la frana, non c’è altro e non solo. Non c’ è nessun progetto per il futuro. Al prossimo numero…