Giornale della Missione Cattolica di Yverdon-les-Bains ... · costi annuali di «Camminiamo...

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Giornale della Missione Cattolica di Yverdon-les-Bains, Gros-de-Vaud, Haute Broyee Vallée de Joux

Febbraio 2008 anno 35 - N 1

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Editoriale:

Yverdon-les-Bains

Spazio giovani

Notizie dall’Italia

Moudon Lucens

Ste. Croix Vallée de Joux Vallorbe

Vacanze al mare 2008 Misano

Battesimi

Defunti

Agenda

Se qualcuno dei nostri lettori cambia indirizzo, comuni-chi il vecchio e il nuovo indirizzo alla Missione esclusivamente tele-fonando allo 024 425 76 48 o per e-mail [email protected] É un grande servizio che GENTILMENTE ci fate! Cio’ rende piu’ facile l’invio e ci fa risparmiare 2 CHFper ogni indirizzo corretto.. GRAZIE per la collaborazione!

SOMMARIOCARISSIME LETTRICI E LETTORI DI “CAMMINIAMO INSIEME”

Vi AUGURIAMO Buona Pasqua nel Signore Risorto!

Vi scriviamo per mettervi al corrente dei costi annuali di «Camminiamo Insieme». Nel 2007 il Nostro Giornale ci è costato sui 36.000 frs.comprese le spese di im-paginazione, stampa e spedizione. Ogni numero, dunque, costa quasi 3 frs per 6 numeri fa 18 frs. Ma da alcuni anni assistiamo ad un aumento consistente del prezzo della car-ta, della stampa e della posta.Ricordate, quando nel 2004 vi abbiamo chiesto 10 frs? DOBBIAMO RINGRAZIARE chi puntual-mente chi ci fa un’offerta, chi inserisce la pubblicità, il contributo dello Stato Italiano (solo se ogni numero pubblichiamo al-meno 5 pagine di notizie che riguardano la Madre Patria Italia) i volontari che si oc-cupano – gratuitamente e con immensa passione - di incollare le etichette (uno di loro li distribuisce a mano nel proprio pae-se), il segretario che si occupa gratuita-mente dell’aggiornamento degli indirizzi e del contatto con la posta, la persona che si occupa di gestire gratuitamente la pub-blicità (contatti e contratti). Tutto questo ci fa risparmiare qualche soldo. È vero!Ma, purtroppo ... non basta. Siamo an-cora ben lontani ...Ora, nel 2008, ci DISPIACE PROFONDA-MENTE doverlo scrivere, vi CHIEDIAMO qualcosina in piú, se possibile. Contiamo Molto sulla vostra generosità! Come avete capito la spesa annuale per ogni giornale si aggira sui 20 frs. Chi desidera dare un bel sostegno e un segno di forte amicizia puo’ versare 50 Frs. o piú.

Ognuno faccia secondo il suo Cuore.

GRAZIE del Vostro Sostegno e della Fiducia che ci accordate.

Sig. Riccardo Salvi, Presidente e don Gianfranco Falgari Missionario

con il Consiglio Pastorale e il Consiglio di Missione.

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Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla

propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresi-male vuole essere la riduzione in scala.

Pentimento e servizio. Sono le due grandi pre-diche che la Chiesa affi da alla cenere e all’ac-qua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, for-se si dimenticano subito. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un «linguaggio a lunga conservazione».

È diffi cile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E tras-forma in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta: «Convertiti e credi al Vangelo». Le ceneri debbono essere ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima domenica delle palme. Forte richiamo all’impegno per la pace, all’accoglienza del Cristo, al riconosci-mento della sua unica signoria, alla speranza di ingressi defi nitivi nella Gerusalemme del cielo, diverrebbero itinerari ben più concreti di un cammino di conversione.

Quello «shampoo alla cenere», comunque, ri-mane impresso per sempre: ben oltre il tempo in cui, tra i capelli soffi ci, ti ritrovi detriti terrosi che il mattino seguente, sparsi sul guanciale, fanno pensare per un attimo alle squame già cadute dalle croste del nostro peccato.

Sia la Pasqua, ormai alle porte, il germoglio del

nostro essere rinnovato. Grazie a quell’acqua usata per lavare i piedi del nostro prossimo. Grazie a Cristo Risorto che ci fa nuovi se lo lasciamo germogliare in noi

Un grande augurio di Buona Pasqua a tutti voi !Don Gianfranco

CENERE E ACQUA: I GERMOGLI DI PASQUA

Tempo di felicità e di collaudo della fede in Dio.

È proprio vero che Dio conta per me?

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YVERDON-LES-BAINSCamminiamo insieme a

Natale 2007

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Foto di ricordi bellissimi vissuti nel periodo na-talizio scorso: Il Natale delle persone Anziane momento sempre molto gradito e preparato dai Volontari e di Gran Qualità. Il presepio pre-

parato con Grande Arte e Perizia per aiutarci a rivivere un evento di oltre due millenni fa. Il Na-tale dei Bambini è un evento sempre toccante che da un «pieno di Famiglia», nella nostra Vita sociale. A TUTTI i collaboratori il GRANDISSI-MO GRAZIE per l’impegno e la collaborazione e lo spirito dimostrato fedelmente per la Buona riuscita. A tutti un arrivederci al Natale 2008

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Giornata dei Laici

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Bellissima e gioisa la partecipazione per la Giornata dei Laici di domenica 3 febbraio presso il centro parrocchiale di Vevey. Oltre 90 le persone che hanno vissuto questa bella es-perienza animata e guidata dal brioso e sim-patico don Stefano Manfredi della Missione di Neuchatel. Ci ha guidato nella “Speranza” sulla traccia dell’ultima enciclica di Papa Benedetto

MARIA SS DEI MIRACOLIPATRONA E AVVOCATA DI COLLESANO

L’ « AMICALE dei COLLESANESI » di Yver-don-les-Bains e dintorni informa la Comunità Cattolica Italiana di Yverdon-les-Bains e tutti i Collesanesi che il QUADRO DI MARIA SS DEI MIRACOLI il 9 marzo sarà uffi cialmente collo-cato nella capella St Georges. In accordo con il parroco don Gianfranco Falgari, con il Consiglio di Missione, nella persona di Riccardo Salvi Pre-sidente della MCLI del Nord-Vaudois.

Vi aspettiamo tutti il 09/03/08 alle ore 10.45 per una Messa di preghiera insieme alla co-munità che qui si riunisce tutte le domeniche. Quest’anno ricorre il ventitreesimo anniversario in suo ONORE insieme a tutti voi.

16o “Spe Salvi” Grazie dunque ai Laici collabo-ratori delle diverse Missioni Cattoliche Italiane presenti nella Diocesi di Losanna, Friburgo e Ginevra. Grazie anche a padre Arturo Parolo attento collaboratore che ci ha ospitato in stretta collaborazione con la Parrocchia e a don Luigi della Missione di Morges e Vevey.Arrivederci all’anno prossimo!

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IL GRUPPO «RÉVEIL-SOLIDARITÉ»della Missione Cattolica Italiana del Nord Vaudois

organizza per domenica 2 marzo 2008 presso la Sala della Mariveil Loto du Coeur il cui ricavato sarà offerto all’associazione “Force” Fondazione

di Losanna per la ricerca dei bambini malati di tumore

Il pomeriggio dalle 14.30 e la sera dalle ore 20

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIOCarissimi SPOSI si avvicina il giorno per festeggiare il tanto atteso momento

del Vostro Anniversario di Matrimonio ( 5 - 10 - 15 - 20 - 25 - 30 - 35 - 40 -45 - 50 - 55 - 60 .... ) : è una grande gioia, un raggio della Luce di Dio.

Un bell’incoraggiamento per le Giovani Coppie che Vi ammirano e Vi stimano.

L’Anniversario è un giorno di quest’anno? Iscrivetevi!Il vostro Anniversario era l’anno scorso, ma non l’avete festeggiato?

Potete farlo quest’anno. Figli volete fare una bella sorpresa ai vostri genitori?

Quale migliore occasione dell’Anniversario di Matrimonio!

Domenica 9 marzo 2008 alle ore 10.45 Festa degli Anniversari di Matrimonio a S. Georges.

Venerdì 7 marzo alle ore 18.00 a S. Georges: preparazione della Messa perché tutto possa svolgersi per il meglio. Ringraziamo chi vorrà condividere la gioia con graditissimi dolci e salati. Per qualsiasi cosa telefonate pure in Missione

(vedi ultima pagina) Con grande stima e amicizia - Vi aspetto cordialmente

Il Consiglio Pastorale con il missionario don Gianfranco Falgari

LOTO DU COEUR

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30 anniversario del Pellegrinaggio di Fi-ducia sulla TerraCome non ricordare gli intensi giorni vissuti in occasione di questo magni-fi co incontro giovanile. Un modo cer-tamente diverso per iniziare l’ultimo giorno dell’anno e affi darlo al Signore. E poi .... Che la Festa abbia inizio in

un’atmosfera di incontro gioiso di po-poli. L’allegria e la vera gioia sono come la musica, la capiscono tutti! All’anno prossimo a Bruxelles!Altre foto le trovate qui http://www.le-missioni.net/IT/foto.aspx?mis=65E altre foto sono disponibili presso la Missione

TAIZÈ 2008

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QUASI TRE MILIONI GLI STRANIERI IN ITALIACamminiamo insieme a

QUASI TRE MILIONI GLI STRANIERI IN ITALIADiffusi i dati Istat aggiornati al 10 gennaio 2007

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Quasi tre milioni gli stranieri residenti in Italia. In forte aumento la presenza di ru-meni e ucraini. L’lstat ha dif-

fuso il 2 ottobre scorso i dati aggiornati Qfuso il 2 ottobre scorso i dati aggiornati Qallo gennaio 2007.

Gli stranieri residenti nel nostro Paese sono 2.938.922 (1.473.073 maschi e 1.465.849 femmine); rispetto all’anno precedente gli iscritti in anagrafe aumentano di 268.408 unità (+ 10,1%). L’incidenza sulla popolazione italiana ha raggiunto il 5%, prevalentemente per le nascite. L’incremento relativo del 2006 ¬precisa l’lstat - è leggermente inferiore a quello registrato nell’anno precedente.

Va ricordato che nel periodo 2002-2004 il forte aumento dei residenti stranieri era stato determinato in larga misura dall’ultimo provvedimento di regolarizzazione (leggi n° 189 del 30 luglio 2002, art. 33, e n° 222 del 9 ottobre 2002). Grazie ad esso, infatti, numerosi immigrati già presenti in Italia avevano potuto regolarizzare la propria posizione e iscriversi successivamente in anagrafe.

La crescita della popolazione straniera residente nel nostro Paese è dovuta,

anche nel 2006, all’aumento dei nati di cittadinanza straniera (fi gli di genitori residenti in Italia, entrambi stranieri): il saldo naturale (differenza tra na¬scite e decessi) risulta in attivo per 54.318 unità.

Il saldo migratorio con l’estero si atte-nua rispetto agli anni precedenti, ma si mantiene elevato (+ 237.614 nel 2006 rispetto a + 266.829 nel 2005).

Tra gli stranieri aumentano soprattu-tto gli ucraini, passati negli ultimi tre anni da meno di 58.000 unità a 120 mila, e i romeni, passati da 178.000 a 342.000.

Anche i cittadini dell’Asia orientale con-tinuano ad aumentare: in particolare i cinesi, passati da 87 mila a 145 mila. Sono invece ultimamente più modesti gli aumenti degli stranieri provenienti dai Paesi africani.

Tra gli stranieri provenienti dall’America Centro-Meridionale crescono soprat-tutto gli ecuadoriani, passati da 34.000 del 2004 a 69.000 del 2007. Gli stra-nieri sono localizzati prevalentemente nelle regioni del Centro e del Nord; nel Sud risiede soltanto 1’11,6 per cento della popolazione straniera. Nel Nord-

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QUASI TRE MILIONI GLI STRANIERI IN ITALIAQUASI TRE MILIONI GLI STRANIERI IN ITALIA

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Ovest risiede il 36,3 per cento, nel Nord Est il 27,3 per cento, nel Centro il 24,8 per cento.

Il 24,8 per cento degli stranieri è in Lombardia, in particolare nella provin-cia di Milano dove si concentra il 10,8 per cento del totale degli stranieri resi-denti in Italia.

Gli stranieri vengono nel nostro Paese soprattutto per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare (insieme rappresentano più del 90 per cento dei motivi di presenza).

AI primo posto motivi di lavoro (sono 1.463.058 i permessi), soprattutto tra gli uomini (circa il 78 per cento), men-tre per le donne la quota è del 44 per cento.

Più di 51.000 i permessi per studio: interessati soprattutto gli albanesi. Se-guono a distanza nordamericani, cinesi e rumeni. Più di 3.700 i permessi per adozione (per lo più per bambini pro-venienti da Russia, Ucraina, Etiopia, Brasile e Colombia).

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MISURE CONTRO LA CRIMINALITÀCamminiamo insieme a

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Per rinforzare la sicurezza dei cittadini che incomin-ciano a dar segni di sfi ducia sulle capacità del Governo,

questo emette un nuovo pacchetto sicurezza. Tre ministri però, ossia Ferrero, Mussi e Pecoraro non lo approvano perché Il le misure più signifi cative sulla sicurezza rivelano uno spirito autoritario, inaccettabile, repressivo, di ‘destra»’. Evidente-mente non leggono le cronache su quanto sta accadendo in Italia. Ve-diamo comunque, in sintesi, in che cosa consiste il pacchetto sicurezza.

1. Guida in stato di ebbrezzaReclusione dai 3 ai 10 anni per chi provoca un omicidio colposo men-tre è ubriaco o drogato al volante. Revoca della patente e confi sca dell’auto.

2. Pedofi liaDa uno a tre anni di reclusione per chi adesca minori di 16 anni su internet o attraverso altri mezzi di comunicazione allo scopo di sedurli, abusarne o sfruttarli sessualmente.

3. Violenza allo stadioReclusione da sei mesi a tre anni e multa da 1.000 a 5.000 euro per chi

viene trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni all’interno degli stadi o nelle vicinanze. Anche nelle 24 ore precedenti o successive alla partita.

4. Banca dati DNAIstituito presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un archivio di tutti i DNA dei soggetti autori dei reati: saranno conservati per 40 anni, ma in caso di assoluzione defi nitiva dovrà essere tutto distrutto.

5. Accattonaggio di minoriFino a 3 anni di reclusione per chi impiega minorenni nell’accattonag-gio. Perdita anche della potestà se il reato è commesso da un genitore o da un tutore.

6. ContraffazioneSequestro e distruzione delle merci contraffatte e pene più aspre per chi falsifi ca ingenti quantità di merci, per chi le introduce in Italia, per chi le vende, per chi le possiede.

7. SindaciPiù poteri ai sindaci contro prosti-tuzione, traffi co di droga e immigra-zione clandestina. Rafforzato anche il ruolo dei vigili urbani.

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MISURE CONTRO LA CRIMINALITÀ

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8. EspulsioniPossibilità per i prefetti di espellere i cittadini dell’Ue che delinquono di più: espulsione immediata con la violazione del divieto di reingresso punibile con il carcere fi no a tre anni

9. Falso in bilancioSi reintroduce il falso in bilancio e le pene diventano più aspre: fi no a 5 anni di reclusione per una società or-dinaria che arrivano a 6 se la società è quotata in Borsa.

10. Mafi aSostegno e controllo per le imprese che denunciano l’interferenza della criminalità organizzata. Inoltre, il pa-trimonio dei mafi osi diventa seques-trabile anche se il soggetto mafi oso muore.

11. Violenza in famigliaPiù tutela per le vittime di maltratta-menti familiari e pene più aspre per chi maltratta con un’aggravante per chi commette reato a danno di un minore di 14 anni.

12. Graffi tiIntrodotta una norma a tutela del decoro urbano: pena più dura per chi danneggia, deturpa o imbratta

gli immobili che deve ripristinare la situazione precedente al reato.

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Il 30 novembre 2007, è stata presen-tata l’enciclica di Benedetto XVI, dal titolo Spe salvi («Salvati nella spe-ranza») con la quale il Santo Padre ha

voluto offrire all’umanità, spesso disillusa, la dimensione della speranza offerta da Cristo. Il documento, inizia con un ‘passaggio’ della Lettera dell’Apostolo san Paolo ai Romani (8, 24) «nella speranza siamo stati salvati» e sottolinea come «elemento dis-tintivo dei cristiani il fatto che essi hanno un futuro»: la loro vita» non fi nisce nel vuoto». «Giungere a conoscere Dio - il vero Dio, questo signifi ca ricevere speranza».

Il Papa spiega la speranza cristiana pre-sentando l’esempio della schiava suda-nese santa Giuseppina Bakhita, nata nel 1869 in Darfur, che diceva» io sono defi -nitivamente amata e qualunque cosa ac-cada - io sono attesa da questo Amore». Nel testo si afferma inoltre che Gesù non ha portato «un messaggio socialerivoluzio-nario» come Spartaco, e che «non era un combattente per una liberazione politica»; ma che ha portato ‘’l’incontro con il Dio vivente», ‘’l’incontro con una speranza che era più forte delle sofferenze della schia-vitù e che per questo trasformava dal di dentro la vita e il mondo». Cristo ci ren-de veramente liberi: «Non siamo schiavi dell’universo» e delle» leggi della materia e dell’evoluzione». «Non sono gli elementi del cosmo ... che in defi nitiva governano il mondo e l’uomo, ma un Dio personale governa le stelle, cioè l’universo», continua il Papa. Siamo liberi perché» il cielo non è vuoto», perché il Signore dell’universo è Dio che «in Gesù si è rivelato come Amo-re». Cristo «ci dice chi in realtà è l’uomo e che cosa egli deve fare per essere ve-ramente uomo». «Egli indica anche la via oltre la morte».

Per questo motivo, per il Papa è molto chiaro che la vera speranza non è qual-cosa ma Qualcuno: non è fondata su cose che passano e ci possono essere tolte, ma su Dio che si dona per Sempre. In questo senso, aggiunge; « l’attuale crisi della fede è soprattutto una crisi della speranza cris-tiana».

Il documento papale mostra inoltre le il-

LA NUOVA ENCICLICA DI BENEDETTO XVI SALVATI GRAZIE ALLA SPERANZA

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lusioni che hanno reso schiava l’umanità come per esempio il marxismo che «ha di-menticato l’uomo e ha dimenticato la sua libertà». «Credeva che una volta messa a posto l’economia tutto sarebbe stato a posto. II suo vero errore è il materialismo». Il mito del progresso è un’altra delusione analizzata, così come succede a quanti credono che l’uomo possa essere redento mediante la scienza. La scienza «può an-che distruggere l’uomo e il mondo». «Non è la scienza che redime l’uomo».

Il Papa indica poi quattro luoghi di appren-dimento e di esercizio della speranza. Il primo è la preghiera: «Se non mi ascolta più nessuno, Dio mi ascolta ancora». Il Pontefi ce ricorda quindi la testimonianza del Cardinale vietnamita François Xavier Nguyen van Thuan, per 13 anni in carcere, di cui 9 in isolamento: «In una situazione di disperazione apparentemente totale, l’as-colto di Dio, il poter parlargli, divenne per lui una crescente forza di speranza». Un altro luogo è l’agire. «La speranza in senso cristiano è sempre anche speranza per gli altri. Ed è speranza attiva, nella quale lottiamo» affi nché» il mondo diventi un po’ più luminoso e umano».

La sofferenza è l’altro luogo di apprendi-mento della speranza: «Certamente biso-gna fare tutto il possibile per diminuire la sofferenza», tuttavia «non è la fuga davanti al dolore che guarisce l’uomo, ma la ca-pacità di accettare la tribolazione e in essa maturare, di trovare senso mediante l’unio-ne con Cristo, che ha sofferto con infi nito amore». L’ultimo luogo di apprendimento

della speranza è il Giudizio di Dio. «La fede nel Giudizio fi nale è innanzitutto e soprat-tutto speranza»: «esiste la risurrezione della carne. Esiste una giustizia. Esiste la ‘revoca’ della sofferenza passata, la ripa-razione che ristabilisce il diritto». In questo senso Papa Benedetto XVI riconosce che l’ateismo del XIX e del XX secolo è «una protesta contro le ingiustizie del mondo» che diventa «protesta contro Dio».

Tuttavia, spiega, «se di fronte alla soffe-renza di questo mondo la protesta contro Dio è comprensibile, la pretesa che l’uma-nità possa e debba fare ciò che nessun Dio fa, né è in grado di fare, è presuntuosa ed intrinsecamente non vera. Che da tale premessa siano conseguite le più grandi crudeltà e violazioni della giustizia non è un caso ma è fondato nella falsità intrinseca di questa pretesa». «La nostra speranza è sempre essenzialmente anche speranza per gli altri; solo così essa è veramente speranza anche per me», indica.

«Da cristiani non dovremmo mai doman-darci solamente: come posso salvare me stesso?», afferma il Papa, ma «che cosa posso fare perché altri vengano salvati?». L’enciclica conclude presentando Ma- ria come «stella della speranza»: «Madre di Dio, Madre nostra, insegna ci a credere, sperare ed amare con te - invoca -Indicaci la via verso il suo regno! 11 Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cam-mino!». (ZENIT)

LA NUOVA ENCICLICA DI BENEDETTO XVI

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MOUDON - LUCENS Camminiamo insieme a

Castagnata e Natale

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L’indimenticabile castagnata/Karaoke vissuta a Lucens con numerose Fami-glie che per l’occasione hanno riempi-to di Sana Gioia la sala e gustato delle ottime Castagne. Quant’è bello vivere da fratelli. Grazie veramente a tutti i collaboratori della Missione e a tutti i partecipanti..

Grazie di cuore anche a tutti i collabo-ratori e alla Grandissima partecipazione in occasione delle Feste Natale svoltosi a Moudon. L’inizio di serata con la Mes-sa ben preparata e poi subito dopo, lo spettacolo dei Bambini: non possiamo certo non ringraziare la Bravissima Maestra che li ha animati e preparati. L’arrivo di Natale ha creato momenti di intensa partecipazione che resteranno indimenticabili. Immancabile il gruppo di cuochi che ci ha servito una cenetta da mille e una notte! All’anno prossimo, ancora piu’ numerosi?

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VALLORBEAnche quest’anno il Circolo Italiano ha organizzato diverse e interessanti iniziative a favore della Comunità. La bellissima serata in occasione delel Festa Natalizie al Casino’ e (qui in fotografi a) il Natale dei Bambini nei locali del Circolo. Numerosa è statà l’affl uenza delle Famiglie con i loro bambini per un bel pomeriggio con Babbo Natale. Grazie agli organizzatori e al loro impegno. Auguriamo che possa continuare affi nchè le giovani generazioni siano gli alfi eri delle tradizioni piu’ belle.

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Camminiamo insieme a

ASSEMBLEA GENERALE DELLA MISSIONE CATTOLICA DEL NORD VAUDOISDOMENICA 4 MAGGIO 2008

Ore 09.00 caffè – croissant alla Gran Sala del Casino’, rue du Ghebet (di fronte alla stazione del treno) seguire i pallonciniOre 10.00 Messa alla Chiesa della Vierge du Milieu du Monde a 100 mt.Ore 11.00 Assemblea nel Gran Sala del Casino’ (ampio parcheggio)Ore 12.30 Repas CanadienOre 14.00 RipresaOre 16.00 Fine dei lavoriTutti sono invitati

GIOVEDÍ 29 MAGGIO 2008Nel prossimo numero tutti i dettagli per la stupenda Gita organizzata dalla Missione per giovedí 29 maggio 2008 a “Stein am Rhein”Grande e bella novità per quest’anno: la gita sarà per tutta la Giornata.

Nella foto l’Assemblea Generale del 2007, svoltasi alla Breguet di Le Sentier. Quest’anno l’AG si svolgerà a La Sarraz. Nel 2009 sarà domenica 3 maggio a Baulmes: siete già invitati!

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In collaborazione con le Missioni di Le Locle/La Chaux-de-Fonds, Neuchatel e Yverdon-les-Bains anche quest’anno siamo lieti e gioiosi di presentarvi

Vacanze al Mare 2008 - Misano AdriaticoPRIMO TURNO • da venerdi 6 a venerdi 20 giugno • 970 CHF a personaSECONDO TURNO • da sabato 21 giugno a sabato 5 luglio • 1010 CHF a personaTERZO TURNO • date e prezzi da defi nire.

ISCRIZIONItelefonare al Sign. GRAMEGNA ANTONIO • 032 724 32 35oppure in Missione • 032 725 79 45 (Non lasciate messaggi di iscrizioni sulla segre-teria telefonica)Le iscrizioni sono aperte fi no ad esaurimento posti.A posti esauriti: possibilità di essere aggiunti in lista di attesa qualora si liberassero dei posti.

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BATTESIMICamminiamo insieme a

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Amatuzzi Fabiodi Franco e Oleysanato il 9 giugno 2007 a Yverdon-les BainsBattezzato a Yverdon-les-Bains, nella cap-pella S. GeorgesIl 25 dicembre 2007nella Messa delle ore 10

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Napolitano Elsa di Sandro e Maria Josè nata il 1 luglio 2007 a MorgesBattezzata nella Chiesa Parrocchiale di Le Sentier il 15 dicembre 2007nella Messa delle ore 18.30

Jotterand Clara Filippo e Sonia nata il 30 gennaio 2007 a GinevraBattezzata nella Chiesa parrocchiale a Orbe il 25 dicembre 2007nella Messa delle ore 10.15da sinistra a destra la mamma, il padrino Fabio, la madrina Sara, il papa Philippe.

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DEFUNTICamminiamo insieme

Amatuzzi VincenzoNato il 25 agosto 1926 a Fagnano Castello (CS)Morto il 22 agosto 2007 a Cirella (CS)

È arrivato in Svizzera nel 1963, lasciando sua moglie e i suoi 3 fi gli per lavorare come tanti emigranti. Nel 1973 la sua famiglia lo raggiunse e rimasero uniti nella gioia e tanto amore. Nel 1994 a l’età della pensione, tanto meritata, ritornò in Italia a godersi la sua casa, ma ritornando sempre a passare il Natale con i fi gli e nipoti. Fu un grande uomo, lavora-tore e rispettato da tutti. Nel maggio 2007 si ammalò fi no a che il 22 agosto il Signore lo chiamó, lasciando dietro di sè tanta tristezza. Ma caro papà, resterai per sempre nei nostri

cuori. Ti vogliamo bene.

Nonno, Que faire quand l’inspiration ne vient pas ? pourtant on aurait tant de chose à dire, sur ta vie, sur toi, tellement de chose à faire sortir de nos coeurs. Ca fait si mal quand on perd un être si cher, un être qui a toujours été à nos côtés. Toi nonno qui a tant fait pour nous tous, toi nonno qui nous a élevés comme tes propres enfants, toi qui nous a tant fait rêver.

C’est vrai comme chaque homme tu avais du mal à nous dire avec des paroles se que tu ressentais, tous se que tu épourvais, mais nous on le savait, il nous suffi sait simplement de regarder au plus profond de tes yeux pour voir tout cet amour que tu nous portais, et ça jamais on ne pourra l’oublier, car tu nous as tant donné...

Aujourd’hui tu n’es plus là, tu es parti dans un monde meilleur, un monde ou tu ne souf-fres plus, un monde qui est si loin mais à la fois si proche de nous. Mais comment faire face à cette souffrance? comment le croire ? le comprendre ? Pourquoi, oui pourquoi le Seigneur a-t-il choisi notre nonno ? personne ne nous répond... on s’est simplement que tu es et que tu seras toujours prêt de nous pour nous protéger.

Toi nonno nous sommes tristes et que des lar-mes coulent sur notre visage, il nous suffi t de fermer les yeux et de penser fort à toi, et là on arrive à te sentir près de nous, sentir ta main sur notre joue, et ta voix nous dire :«non piangete bambini miei, sarò sempre ac-

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Ciao Sacha la Missione Cattolica Italiana ti ricorda con un Grandissimo Affetto. Hai vissuto con grande intensità e passione la Vita, pienamente cosciente che è un dono bellissimo da non sprecare, ma da vivere al massimo. Hai trovato nelle “rosse” questa passione ruggente trasmettendola a tutti quelli che hanno avuto il grande onore di conoscerti e di vivere, pur qualche istante con te. Resterà segnata nei nostri cuori, in particolare, la bellissima gita a Maranello: un re-galo del forte e motivato gruppo di Giovani della Missione “Réveil Solidarité”. Grazie Sacha

canto a voi» et on se sent mieux, rassurés, car on sait que jamais tu ne nous aban-donneras et tu nous donnes chaque jour la force de nous battre, cette force qui nous aide à avancer.

Merci nonno, merci pour tout, pour tout ton amour, ton respect et surtout pour toute la joie et les sourires que tu nous as donnés. Même si nous pleurons de t’avoir perdu, nous allons surtout sourire

pour la chance de t’avoir connu, car nous sommes si fi er d’être tes petits enfants, on aurai pas pu rêver mieux. Tel un ta-touage tu resteras gravé dans nos coeurs à jamais... Le mot aimer ne sera jamais conjugé au passé, il ser toujours au pré-sent, car toi nonno tu seras toujours avec nous.

On t’aime nonno

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DEFUNTIRICORDO DI ZIA ADELE CASTIONI IN CONOD

Adele Castioni (la zia dalla Svizzera come la chiamavamo noi tutti nipoti), era nata a Som-macampagna il 08.02.1922 e si era trasferita in Svizzera all’età di 25 anni, in cerca di la-voro.

Subito impiegata nel disbrigo di lavori do-mestici, ha poi trovato impiego presso la ditta Maillefer di Ballaigues dove ha lavorato fi no alla pensione.

In Svizzera ha conosciuto e sposato il 18.07.1959, Fernad Conod con cui ha condi-viso felicemente la vita fi no al 1982 anno in cui Fernand è venuto a mancare.

La sua vita è continuata da sola, ma tutto sommato serena della scelta di rimanere in Svizzera. Ballaigues, il suo condominio, i suoi vicini, il suo orto, il suo appartamento erano parte di lei e ci si sentiva pienamente inserita.Ha coltivato la passione per l’orto che era sempre in ordine e fi no all’ultimo si è vantata di essere riuscita a far crescere una pianta di pesco a Ballaigues.

Adele amava la Svizzera, il modo di vivere a Ballaigues e coltivava alcune profonde ami-cizie, in particolare con le famiglie del suo condominio e con la famiglia Contalbrigo che le è stata tanto vicino sempre e special-mente negli ultimi mesi.

Adele teneva saldi i rapporti anche con le sue origini coltivando la fede cattolica e parteci-pando con regolarità, secondo le possibilità, alla S.Messa. Teneva anche costante contatto con la comunità parrocchiale di Sommacam-

pagna, ricevendo e leggendo fi no all’ultimo (anche in casa di riposo) il bollettino parroc-chiale.

Ma il suo legame più grande con l’Italia era-no ovviamente i fratelli, Maria (che ricordia-mo ora in un momento di malattia), Vittorio, prematuramente scomparso nell’anno 1977, Ferruccio e Irma, nonché i numerosi nipoti e pronipoti.Con tutti è sempre stata prodiga di squisite attenzioni e regali.Non passava mai un compleanno senza che la zia inviasse con gentilezza e precisione un suo biglietto di auguri.

La ricorderemo sempre per la sua discrezio-ne, la sua sensibilità, la sua laboriosità e la sua generosità.

Eugenio Castioni a nome di fratelli e nipoti

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Coradazzi Tommaso di 68 anni nato a Forni di Sopra (UD) nella Carnia, tra le Dolomiti, il 16.01.1939 e morto a Lo-sanna il 22.12.2007 alle 09.35 Sposato con Anna da cui nacquero Anna Elisabetta e Sylvie. Lo ricordano anche i fratelli e le sorelle: Elisabetta in Austra-lia, Giovanna, Piero e tutti i nipotiUomo di pace, per la famiglia, per tutti. Ha sempre lavorato. Un papà appassio-nato e amorevole, un papà da amare!Ha moltissimo sofferto, in seguito all’in-cidente che ebbe da giovane alla verde età di 17 anni nel 1956 lavorando alle fonderie di Moudon (il papà era già qui nel 1922!) : Tommaso vi lavoró tutta la vita per ben 45 anni!

L’incidente arrivo’ subito all’inizio’ e rimase per 6 mesi in coma. Si ritenne miracolato perché non cadde in un altoforno a pochi metri dal luogo della caduta. La mamma morí di dolore.Esempio di fedeltà sposato per ben 43 anni. Tommaso era uomo di monta-gna e amava fare gite e passeggiate sui monti nei week-end. Spesso saliva a Forni nel periodo estivo, amava molto la “Ciaminada” = Camminata che Sylvie vinse in suo onore per ben 2 volte! Altre apprezzate vette furono: CLOP SAVON, CORTINA, 3 CIME DI LAVAREDO. Il suo desiderio piu profondo era di scalare le montagne con la famiglia al seguito verso il cielo azzurro. Ora lui è arrivato a Dio e sembra volerci dire “Dai venite, la strada è questa”amava moltissimo i nipoti che incontrava ogni venerdí.

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dans nos coeurs et tu nous a apporté beaucoup de bonheur.

Camilla Debettaz, nata Locatelli 82 anni, sposa di Maurice e morta all’ospedale di Yverdon il 27 ottobre 2007. Arrivó nel 1949 a Boudry: si conobbe là con il marito. Massaia e casalinga. orticoltrice con il marito. Fedelissima al mercato del sabato mattina. Nel 1950 giunse a Yverdon dove si sposo’ il 21.12.1951 con Maurice. Piangono il dolore Ca-milla, Marguerite dal cielo con Olivier e Sophie, Louis-Georges, Silvana con il marito dal cielo e Jean-Philippe.Molti nipoti e fratelli vennero qui: la sua casa era sempre aperta per accogliere. Molto generosa. carattere forte: non è Italiana, ma Bergamasca! “Attention a la fessèe”

Chère grand-maman, De toi nous garderons le souvenir éternel de nos belles journées passées en Flusel. De nos rires autour de la table, quand tu nous coupais pain et fromage, ainsi que le goût de cannelle si particulier de ton grand pot de thé.

Les chamailleries entre cousins et cousi-nes se terminaient bien vite, car à chaque faux pas, la spatule était dans ta main ! Tout de suit elle nous dissuadait d’aller plus loin. Les vendredis mouvementés à préparer le marché. Nous étions toujours derrière toi et grand-papa, en nous réjouissant du lendemain pour grimper avec vous dans le gros bus rouge.

Chère grand-maman, tu seras toujours

DEFUNTI

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DEFUNTI

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Jean Pierre Durussel 70 anni, nato a Sas-sel il 03.04.1937Sposato con Caterina LocatelliMorto il 28 ottobre 2007

Grande lavoratore anche con la febbre. amava molto plaisanter nelle feste. Bon pere strict, masi juste! Sapeva amare e volere bene.Festeggiati i 50 anni di matrimonio il 4 maggio 2007

Boxeur, amava la montagna e lo sport. Bellissimi i week-end passati alla mon-tagna con la famiglia a camminare. Nel mese d’ottobre 2007 ha desiderato vivere le vacanze ancora una volta insieme – quasi ne presentisse fossero l’ultima volta qui sulla terra - molto legato alla moglie che cercava anche nel letto del dolore: “Elle est ou Mamí?”

I nipoti lo chiamava “Pepè”Il nous a montrè que la vie est belle !Molto rispettoso della scelta della moglie per i fi gli perchè frequentava il catechis-mo presso la comunità cattolica e mai giudico’ la differenza tra protestanti e cattolici

Lo ricordano e ne piangono il dolore: la moglie Caterina, con i fi gli Cristiane, Anita, Patricia e Pierino

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Giovanni MAIETTAEchallens13.01.1924 – 17.01.2008

Papà,Nel 1959 arrivasti qua in Svizzera per lavorare e lasciasti la famiglia in Italia.

Poi, pian piano, hai fatto sì che tutti noi fossimo riuniti. Insieme a mamma, siete sempre stati molto complici e vi siete sempre amati. Quando, anni fà, mamma ebbe dei problemi di salute e, in qualche anno se ne andò lassù in cielo, tu rima-nesti con noi fi gli.

Malgrado ti circondavamo per occuparci di te perché non ti senta solo, hai sempre sentito il vuoto che mamma aveva las-ciato. Eri triste fi no a che, anche tu con problemi di salute, ti sei lasciato andare per raggiungere colei che hai sempre amato.

Adesso siete riuniti per l’Eternità e da lassù, vegliate su di noi per poter colma-re il vuoto che ci avete lasciato. Ripo-sate in Pace. Noi vi amiamo tanto e non vi dimenticheremo mai.

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DEFUNTI Spini Cesare Battista di 77 anni.Mato a Talamona (SO) in Italia il 22. 04 .1930 e morto nell’ospedale di St. Loup il 03.12.2007. Sposato con Marisa, veneziana doc! Lo ricordano i fi gli Dario con la moglie Catherine e i fi gli Luca Aurelia e Tho-mas e Carla con il marito Michel e i fi gli Jan e David, i fratelli di Cesare: Chiara,

Giacomo, Lina, Romilda, Tarcisio dal cielo e Adriano

Montanaro, che non parlava tanto, non comunicava molto le sue emozioni. La-vorava molto. Inizio’ a lavorare a 10 anni: muratore, boscaiolo e chef d’impresa. Arrivo’ qui nel 1955 e poi conobbe Marisa e si sposó nel 1957 e nell’agosto del 2007 festeggió i suoi 50 di matrimonio. Fu un lavoro duro, ma ebbe la soddisfa-zione di vedere i frutti del suo lavoro.Amava molto i boschi e i funghi e la natura.il gioco delle carte il sabato era come una specie di religione che seguiva con fedeltà assoluta senza riununciarvi mai, per nessua ragione. molto rispettoso delle inclinazione natu-rali dei fi gli. molto silenzioso. era molto soddisfatto della loro buona riuscita dei fi gli. In casa non lo ammetteva temendo che ci si addormentasse sugli allori.

Cesare fu molto riservato e discreto. Non esternava il suo affetto con carezze e cose similiPer oltre 10 anni Misano Adriatico fu la sua metà marina preferita con il suo grande amico Lino.

Fin da subito gli è piaciuto ben integrarsi in Svizzera. Ha apprezzato la sua vita vissuta fi n qui, senza mai lamentarsi. I piu bei anni li ha passati qui e non in italia. Gli è piaciuta la vita. Ha fatto tutto per la famiglia. Grazie Papà!

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Quando, poche settimane or sono in Birmania, il regime ha reagito alle pacifi che manifestazioni dei monaci buddisti e della popolazione, sono ri-

masto sgomento ma non sorpreso. Sono stato Qmasto sgomento ma non sorpreso. Sono stato Qnel 2005 in quel Paese oggi chiamato Myan-mar: da turista, ho potuto visitare solo quello che le guide, ubbidendo ad ordini superiori, ci con-sentivano; da sacerdote, ho potuto cons-tatare che il confratello che ero andato a trovare è ancora obbligato a ce-lebrare Messa nelle “catacombe”, perché la sua presenza è accet-tata esclusivamente come esperto in agrono-mia. Vale a dire: può parlare di semi e di piante ma non di Cristo.

Quando i telegiornali hanno diffuso le immagini di quella gente inerme dissuasa con i gas la-crimogeni, abbattuta a colpi di sbarre e di fucili (una strage di oltre 5000 persone, anche se il Governo birmano la riduce a “una ventina”) o in-carcerata; quando si è saputo che la manifesta-zione “con intento patriottico”, organizzata dalla Giunta guidata dal generale Than Shwe, era tutt’altro che spontanea e che gli stessi slogan erano stati scritti e distribuiti dalle autorità, sono stato contento di aver messo nel mio Calenda-rio 2008 “Amici del mondo” alcune foto scattate durante quel viaggio, che spero servano da in-vito alla solidarietà con quella popolazione an-gariata e misera, nonché privata di ogni diritto. Mi rattrista invece constatare che, ormai, su quei luttuosi eventi è caduto il silenzio, a parte la puntata di “Terra” andata in onda su Canale 5 e l’articolo del Corsera del 26 ottobre che cita come fonte un servizio con foto di AsiaNews (“Immagini durissime, raccapriccianti. Che tol-gono il fi ato. Le foto della vergogna”. Vedi Asia-News, l’agenzia del Pontifi cio Istituto Missioni Estere) forse per non dare la notizia che solo Bush ha imposto il blocco degli investimenti ed il divieto di importare prodotti birmani; o, forse, per non mettere in risalto la fi guraccia dell’in-

LE STRAGI CHE I PACIFISTI NON CONDANNANOGià caduta nel silenzio quella birmana. Sono migliaia i massacrati da unacorrotta dittatura militare. I veti di Cina e Russia bloccano l’Onu

Nelle foto. Manifestazione di protesta per No-bel per la pace Aung San Suu Kyi (foto 1). 70.000 ragazzini sono obbligati ad imbracciare il fucile (foto 2). I monaci (foto 3) e i cittadini recentemente fatti prigionieri sono stati uccisi e arsi in massa, “l’esercito birmano ha bruciato un indeterminato numero di cadaveri in un cre-matorio aperto da guardie armate « (Times)

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viato dell’ONU, Gambari, la cui missione è stata un fallimento totale.

Ma mi scandalizza rilevare la malafede di chi, ri-ferendo tali fatti vergognosi, ha sempre omesso di dare informazioni storiche su quel Paese e tanto meno rilevato che quel regime in realtà è comunista, benché ipocritamente si defi nisca “Repubblica militare”; che è retto da una “Giun-ta” sempre pronta a cantare le lodi di Mao Tze-Tung. E’ il caso di ripassarla, invece, la storia dalla quale si appura che l’impronta sovietica risale al 1939, quando Aung San fondò il Par-tito Comunista della Birmania (CPB), per rino-minarlo Partito Socialista (ma anche l’Unione sovietica si autodefi niva così!) dopo la Seconda Guerra Mondiale; il colpo di Stato di Ne Win, il quale nel 1962 mise al comando del Paese un Concilio rivoluzionario di generali dell’esercito, non ne modifi cò l’impronta. Incominciarono al-lora, infatti, la lotta al capitalismo e le stragi (la pacifi ca rivolta nell’Università di Rangoon costò la vita ad oltre 100 studenti - 7 giugno 1962); e, come nell’Urss staliniana, tutti i politici ritenuti sospetti furono arrestati, di destra o di sinistra che fossero. Nel 1964 furono banditi tutti i partiti di opposizione; commercio e industria furono nazionalizzati; a tutte le proteste contro la dit-tatura i militari reagirono aprendo il fuoco sulla folla e arrestando operai e lavoratori del porto. La crisi economica alla fi ne degli anni ‘80 testi-moniò il fallimento della politica comunista ma non modifi cò lo stato di fatto: violenza e caos continuarono e il colpo di Stato dell’89 com-portò la morte di migliaia di persone. Non andò meglio nel 1990, quando la Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) di Aung San Suu Kyi vinse le elezioni con l’82% dei voti, ma i militari ne ri-baltarono il risultato.

Oggi in quel Paese (oggi chiamato Myanmar con capitale Naypyidaw) vivono 50 milioni di per-sone dominate dalla paura, alle quali 500.000 soldati negano i diritti fondamentali; qui da 12 anni è tenuta agli arresti domiciliari, dopo una detenzione segreta durata più di tre mesi, Aung San Suu Kyi, Nobel per la pace; qui un milione e mezzo di persone è ai lavori forzati; 1.300 sono rinchiuse e torturate nelle carceri politiche; qui 70.000 ragazzini sono obbligati ad imbracciare il fucile, un bimbo su dieci non festeggia il suo

quinto compleanno e lo stupro di donne e bam-bine è pratica corrente; qui i monaci e i cittadini recentemente fatti prigionieri sono stati uccisi e arsi in massa, come denunciato dal «Times», secondo il quale «l’esercito birmano ha bruciato un indeterminato numero di cadaveri in un cre-matorio aperto da guardie armate «.

Per porre fi ne a tali ignominie occorre una forte pressione internazionale, fi nora carente all’Onu, anche a cau-sa del veto a sanzioni, posto da Cina e Russia, sia pure per motivi diversi, e nell’Unione Europea ove si ritiene che la crisi si può risolvere attraverso il dialogo con assassini dalle mani grondanti di sangue innocente. Ri-man-gono le domande: perché, in tanti anni di dittatura, non si è fatto nulla? Perché la mag-gior parte dei quotidiani ita-liani ha tralasciato di porre l’accento sulla natura comunista di quel regime? E perché non si sono visti pacifi sti in piazza, riuniti per protestare contro la violenza della repressione birmana? Non stupisce che i tanti dittatori d’estrazione sovietica che ancora ci sono nel mondo (il cubano Castro, il cinese Hu Jintao, il coreano Kim Jong, il suo predeces-sore e padre Kim Il-sung, il vietnamita Nguyen Van An, il venezuelano Chàvez e lo sconosciuto ma feroce Bounganang del Laos, nonché il bir-mano generale Than Shwe che affama il suo popolo ma spende milioni di dollari per il ma-trimonio della fi glia) puntino sulla menzogna del loro aiuto ai poveri per instaurare quel regime dal quale guadagnano soldi e potere.

A rigore, non sorprende neppure l’assenza dalle piazze dei pacifi sti, sempre pronti a prendersela con Israele o gli Usa ma ciechi e muti quando, ad uccidere ed immiserire, sono Governi d’im-pronta comunista: in fondo sono in prevalenza giovani che hanno subìto, per anni, la mistifi ca-zione della realtà imposta dall’ideologia marxis-ta, suffragata dalle lacune dei libri di storia, dalla preponderanza di professori di sinistra, dallo spirito dei tempi.

Scandalizza invece pensare che illustri docen-ti universitari, tra i quali Diliberto, e politici alla Bertinotti o alla Giordano possano ancora fre-giarsi del titolo di “comunista”; che giornalisti quali Padellaro (Unità), Ezio Mauro (Repubblica), Sansonetti (Liberazione) e Mariuccia Ciotta (Il

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Manifesto), per citarne solo qualcuno; o opinio-nisti come Vattimo, Angelo D’Orsi, professore di Storia (!), Travaglio e Pardi o Giulietto Chiesa, tra

tanti altri, possano sostenerli e difenderli. Nep-pure a loro la Storia ha insegnato nulla?

Egidio Todeschini

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Marzo 2008

1 S SS. Marino e Camilla - Messa a Ste Croix2 D 4a di Quaresima Festa dei Battesimi a S. Pierre – Messa a S. Georges « Loto du Coeur » della MCLI alla Marive3 L S. Olivia - Consiglio Pastorale4 M S. Vittore 5 M SS. Perpetua e Felicita 6 G S. Giovanni di Dio - Vangelo a Orbe7 V S. Francesca Romana - Via Crucis a S. Georges ore 208 S Messa a Orbe – Al Teatro Benno Besson “Questi Fantasmi” ore 20.009 D 5a di Quaresima Festa degli Anniversari di Matrimonio e Messa a La Sarraz 10 L SS. Duno e Orione 11 M SS. Patrizia e Cristina - Vangelo a Le Sentier12 M S. Matilde - Vangelo a Lucens13 G SS. Luisa e Probo 14 V S. Abramo - Via Crucis a S. Georges ore 20 - Camminiamo In sieme 216 D Palme - Ore 9.30 Messa a S. Georges e a Lucens17 L S. Giuseppe 18 M S. Eusebia 19 M S. Berillo di Catania - Ore 20 celebrazione penitenziale comunita ria a S. Georges 20 G Santo - Ultima Cena - Ore 20 Messa con Bambini Prima Comu nione a S. Pierre21 V Santo - Passione e Morte - Ore 15 Via Crucis e ore 20 Liturgia del Venerdi Santo a S. Georges22 S Santo di Resurrezione - Veglia Pasquale a S. Georges ore 2123 D Pasqua di Resurrezione - Messa a Baulmes e a S. Georges24 L S. Emanuele 25 M S. Augusta - Vangelo a Vallorbe26 M SS. Castore e Teodora 27 G S. Gladys 28 V S. Amedeo29 S S. Beniamino – Messa a Vallorbe30 D 2a di Pasqua - Messa a S. Georges per le Famiglie31 L S. Beniamino

AGENDA

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Camminiamo Insieme ~ Anno XXXIV°Giornale informativo della Missione Cattolica di Lingua Italiana del Nord-Vaudois, Gros-de-Vaud, Haute-Broye, Vallée de Joux dal 1973. Periodico con 6 edizioni annue.

REDAZIONE Missione Cattolica Italiana av. Haldimand 17 1400 Yverdon-les-Bains tel. 024.425.76.48 fax 024 425 76 [email protected] www.missioni.chhttp://www.lemissioni.net/IT/giornali.aspx?mis=65 Aiuto e solidarietà CCP 10-28024-0OFFERTA ANNUALE CCP 10-25913-5

Presidente: Sig. Riccardo SalviMissionario: don Gianfranco FalgariRedazione: Gabriella D., Giuseppe D.L:, Gruppo “Réveil-Solidarité”; CPL territoriali GVA di Yverdon-les-Bains; GVA di Orbe-La Sarraz; GVA di Vallorbe-BallaiguesArt director: GianPaolo Giorgio CossettaDisegni: Jennifer G.Pubblicità: Pietro BarraAggiornamento indirizzi: JeanPaul OberhaensliConsulenza computer: powered by MCI Fotografi e: Archivio della M.C.I.Foto cronaca: Odile LocatelliSpedizione: Gruppo Volontari della Missione Cattolica di Yverdon-les-Bains e dintorniQuesto giornale aderisce alla F.U.S.I.E.Federazione Unitaria Stampa Italiana all’ Estero

ORARI DELLE S. MESSEYverdon Lunedi a S. Georges 19.00 Mercoledi a Grandson 18.00

Domenica a S.Georges 11.00Grandson Mercoledi 18.00Ste-Croix Ste-Croix Ste-Croix Primo sabato del mese 18.00La Sarraz La Sarraz La Sarraz Seconda domenica del mese 18.00 Orbe Martedi 09.00 Secondo sabato del mese 18.00Lucens Terza domenica del mese 16.00Le Sentier Le Sentier Le Sentier Terzo sabato del mese 18.30Vallorbe Quarto sabato del mese 18.00Baulmes Terza domenica del mese 09.30

J.A.B. 1400 Yverdon 1Edité et envoyé par

« Missione Cattolica Italiana »av.Haldimand 17 1400 Yverdon-les-Bains

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CORRISPONDENTE CONSOLARE Giovedi e venerdi ore 18 - 20Giuseppe Mascellino - tel. 024 425 18 80, oppureal circolo AEI di Yverdon 024 425 59 82

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