Camminiamo Insieme Natale 2016

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CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Dicembre - Natale 2015 - n. 404 pro manuscripto Buon Natale!

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CAMMINIAMOINSIEMEBollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi

Dicembre - Natale 2015 - n. 404pro manuscripto

Buon Natale!

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L’anno che inizia-mo sarà totalmen-te dedicato al tema della misericordia: il papa ha indet-to un Anno santo straordinario, un giubileo della mi-sericordia.Nella bolla di in-dizione (la lettera

con cui ha ufficialmente indetto l’Anno Santo), chiamata Misericordiae Vultus, egli scrive: “Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno ef-ficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Miseri-cordia come tempo favorevole per la Chiesa, per-ché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.” Chiamati dunque a diventare se-gno efficace dell’amore del Padre. Il motto che accompagnerà l’anno giubilare è proprio questo: “Misericordiosi come il Padre”; prende spunto dall’invito di Gesù, nel vangelo di Luca: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”.Se Gesù rivolge questo invito ai suoi discepoli e quindi anche a noi significa che la misericordia è possibile, che si può essere misericordiosi, che possiamo partecipare alla misericordia con cui il Padre ama.

LA MISERICORDIA SI “FA”Ciò che emerge in tutta la Scrittura e che il Papa ci suggerisce nell’indizione dell’Anno Santo è che la misericordia non è un vago sentimento, non è un’astrazione della mente, ma si traduce in opere, in fatti concreti, in azioni. Con un’e-

spressione che, forse, nella lingua italiana ci suona un po’ male possiamo dire che “la mise-ricordia si fa”.

Il tema dell’anno

MISERICORDIOSI COME IL PADREdi don Elia Croce - parroco

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Di fatto, a partire dalla tradizione biblica e poi dalla tradizione della chiesa, il tema della mise-ricordia si è tradotto nelle “opere di misericor-dia”, due elenchi di sette opere che non vogliono chiudere il campo alla creatività della carità, ma esprimere una ricchezza di gesti in cui la miseri-cordia può essere espressa.Vogliamo ricordare e riportare queste due liste.

PROPOSTE DI FORMAZIONE E DI SPIRITUALITA’ L’anno della misericordia ci vedrà obbligatoria-mente impegnati a riflettere, pregare e maturare sulle opere di misericordia. I centri di ascolto del vangelo, la scuola di Bibbia, la preghiera si-lenziosa del martedì e l’adorazione del venerdì, gli incontri del gruppo famiglie, le catechesi al gruppo anziani – pensionati e anche le cateche-si per gli adolescenti e giovani verteranno tutte sulle opere di misericordia. Nelle pagine seguen-ti potrete vedere i programmi nel dettaglio.

IL LOGO DELL’ANNOAbbiamo scelto un logo che accompagni il cam-mino pastorale di quest’anno e che possa ricor-darci costantemente il tema di riferimento. E’ un particolare di un famoso dipinto di Rembrandt, “Il Padre misericordioso”, custodito all’Ermitage

OPERE DI MISERICORDIA CORPORALIDar da mangiare agli affamati

Dar da bere agli assetatiVestire gli ignudi

Ospitare i pellegriniVisitare gli infermiVisitare i carceratiSeppellire i morti

OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALIConsigliare i dubbiosi

Insegnare agli ignorantiAmmonire i peccatoriConsolare gli afflittiPerdonare le offese

Sopportare pazientemente le persone molestePregare Dio per i vivi e per i morti.

Proposte per il cammino di fedeCentri di Ascolto del Vangelo: Le opere di mi-sericordia spirituali.Una volta al mese. Per indicazioni dettagliate contattare il parroco.Scuola di Bibbia: La misericordia nella Bibbia.- Martedì 24 novembre: L’arte della misericor-dia: vivere nell’amore- Martedì 1 dicembre: Il popolo di Israele: una storia all’insegna della misericordia- Mercoledì 20 gennaio: I salmi: la misericor-dia diventa preghiera- Martedì 26 gennaio: Gesù: l’uomo della mi-sericordia- Martedì 16 febbraio: La Chiesa: una comuni-tà di misericordiosi- Martedì 23 febbraio: La rivelazione finale: un giudizio di misericordiaGli incontri si tengono in Oratorio alle ore 21. Relatore: don Stefano Chiapasco.Preghiera silenziosa: Le opere di misericordia corporali. Ogni martedì alle 21, salvo indicazione con-traria ed ogni venerdì alle 16.30.Esercizi Spirituali parrocchiali: Le Parabole della Misericordia.- Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 15Predicatore: mons. Domenico Morstabilini- Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 21Incontri Gruppo Famiglie: Le opere di miseri-cordia corporali.Vedi a pag.19.Il Sacramento della Misericordia: disponibili-tà dei sacerdoti per le Confessioni.Il parroco don Elia è disponibile ogni marte-dì sera, durante la preghiera silenziosa; ogni venerdì dalle 16.30 alle 17.30, durante l’ado-razione; ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17. Don Marco è disponibile quasi tutte le mattine, prima e dopo la Messa delle ore 8.30 a San Fereolo e ogni pomeriggio prima della Messa delle 17, alla chiesa del Sacro Cuore.

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di san Pietroburgo. Il dettaglio riporta le mani del Padre, che sono il vero centro del dipinto: su di esse si concentra tutta la luce; in esse si incarna la misericordia.Non sono uguali, ma sono una maschile (robu-sta, forte, muscolosa, che protegge, difende) ed una femminile (tenera, delicata, che accarezza). Attraverso le mani Rembrandt vuole comunica-re il volto paterno e materno di Dio. Dio Padre e Dio Madre.Le mani che toccano le spalle del figlio sono gli strumenti dell’occhio interiore del padre. «Il tat-to sostituisce la vista». Attraverso queste mani il padre afferma di «vedere»: vede lo smarrimento di donne e uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, sente compassione per la sofferenza di coloro che hanno scelto di andarsene da casa.Attraverso le mani, paterna e materna, la mise-ricordia trova la sua concretizzazione, si trasfor-ma in opere di misericordia.In questo anno vogliamo essere mani di miseri-cordia, mani che vedono e incontrano, che ac-colgono, che si stringono, che riconciliano, che offrono e donano, che abbracciano, che accarez-zano e consolano … mani di misericordia.

IL SACRAMENTO DELLA MISERICORDIAUn’ultima attenzione per questo anno giubilare sarà al sacramento della misericordia: la ricon-ciliazione, o penitenza, o confessione. Sacra-mento significa segno concreto, tangibile, della salvezza con cui Dio ci viene incontro. Sarà un sacramento da riscoprire e a cui ritornare. Esso ci ricorda che siamo anzitutto noi bisognosi di misericordia e possiamo esercitarla solo e nella misura in cui l’abbiamo sperimentata.A questo proposito cercheremo di offrire sussi-di che possano aiutarci ad approfondire e a ce-lebrare in modo più consapevole e partecipe il sacramento e noi sacerdoti cercheremo di offri-re una maggiore disponibilità, già a partire dal tempo di Avvento e in preparazione al Natale, come potete vedere nelle pagine seguenti.

Nello spirito del RisortoIl nostro vescovo Maurizio ha presentato l’I-tinerario Pastorale per il prossimo triennio ispirandosi all’icona della Pentecoste, inco-raggiando la comunità ecclesiale alla aper-tura missionaria nella forza dello Spirito, con una particolare attenzione ai poveri e agli ultimi, con un solo desiderio e obiettivo: che tutti conoscano Cristo.La concomitanza dell’Anno Santo della Mi-sericordia con il primo anno del percorso pa-storale, ha portato il Vescovo ad indicare tre segni o suggerimenti che segnaliamo.

“Misericordiosi come il Padre”: una Chiesa che si rinnova nel dono dello Spirito per ac-cogliere e annunciare la divina Misericordia.Per vivere il Giubileo con tutta la chiesa l’an-no pastorale terminerà con la solennità di Cri-sto Re 2016. A partire dalla Bolla di Indizione “Misericordiae vultus” e dalle iniziative pro-poste per tutta la chiesa si snoderà il percorso diocesano, con contenuti e prospettive appro-priati, volti alla valorizzazione dei sacramenti del Battesimo e della Riconciliazione.Tra i segni che potrebbero aiutarci ne pro-pongo tre: 1. La chiesa aperta: “Le porte ferme hanno una portata simbolica scoraggiante …”; “La chiesa aperta è […] testimonianza di fede che ha coinvolto la storia e l’arte per parlarci dell’amore di Dio in Cristo Gesù e della sua decisione di dimorare nelle nostre case.”2. Un tempo almeno settimanale di specifi-ca disponibilità, da parte dei sacerdoti, all’a-scolto delle confessioni, certi che “il Signore concederà frutti di conversione e rinnova-mento spirituale”.3. Un’opera caritativa che coinvolga la co-munità verso gli ultimi: “La carità dovrà incontrare l’esemplare premura della intera comunità ecclesiale per interpellare anche quella civile”.

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Avvento, tempo di attesa che educa il desiderio all’incontro con il Signore. Ne ricordiamo il si-gnificato con un testo di Karl Rahner, gesuita e teologo tedesco, fra i protagonisti del rinnova-mento della Chiesa che portò al Concilio Vati-cano II.

Ecco, è di nuovo Avvento nell’anno della tua Chiesa, mio Dio. E le preghiere della nostalgia e dell’attesa ci escono ancora dal cuore, i canti della speranza e della promessa. E dolore e no-stalgia e fedele aspettativa si addensano ancora nella invocazione: “Vieni!”.Strana preghiera. Tu sei già venuto e hai pian-tato fra noi la tua tenda, hai diviso con noi la nostra vita con le sue piccole gioie, la sua lun-ga monotonia e l’amara sua fine. A che ti potevamo più

invitare con il nostro “vieni”? Ti potevi avvici-nare di più di così a noi col Tuo Avvento, che sei entrato tanto nel nostro povero mondo, che non ti ritroviamo quasi più in mezzo agli al-tri uomini, o Dio che ti sei chiamato il figlio dell’uomo. E tuttavia noi preghiamo: “Vieni!”. E tuttavia questa preghiera ci sale dal cuore, come un tempo ai patriarchi, re e veggenti, che videro solo da lungi il tuo giorno e lo benedissero. È solo che noi celebriamo l’Avvento, o è avvento sempre in verità? Sei Tu davvero già venuto? Tu stesso, proprio quello che la nostra nostalgia vo-leva, quando invocavamo colui che deve veni-re, il Dio forte, il padre del secolo futuro, il principe

E’ il tempo di Avvento

AL DIO CHE VIENE

All’inizio dell’Avvento e in occasione del Santo Natale

desideriamo che il nostro augurio giunga nelle case e nel

cuore di ciascuno, insieme alla benedizione del Signore:

è l’augurio di poter sperimentare la misericordia di Dio

che in Gesù si è fatta visibile ed è luce, pace, riconcilia-

zione. E’ l’augurio che ciascuno di voi possa essere stru-

mento di misericordia nella sua famiglia e tra le per-

sone che incontra. E’ l’augurio affinché la misericordia

possa tradursi in gesti di bontà e di condivisione.

Auguri a tutti! Sia un Natale di misericordia!

Il vostro parroco, d

on Elia, con don Roberto e don Marco.

Auguri!

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Tempo di Avvento e di Natale: proposte di spiritualità e di preghieraAvvento• Ritiro anziani, adulti, pensionati: giovedì

10 dicembre ore 15• Ritiro gruppo famiglie e coppie: domeni-

ca 13 dicembre dalle ore 16 alle ore 18 a Casa Betania

• Preghiera silenziosa: martedì 15 dicembre ore 21

• Adorazione eucaristica: ogni venerdì ore 16.30

• Preghiera del mattino per gli adolescenti: venerdì 4-11-18 dicembre ore 7

• Breve predicazione quotidiana

Settimana della CaritàDa domenica 13 a domenica 20 dicembre: si raccolgono generi alimentari a lunga scadenza.Ai ragazzi chiediamo di donare un piccolo gio-co nel giorno di Santa Lucia.

Solennità dell’ImmacolataLunedì 7 dicembre• ore 17 - Santa Messa prefestiva al Sacro

Cuore• ore 18 - Santa Messa prefestiva a San Fe-

reolo• ore 21 - Rosario meditato a San Fereolo

Martedì 8 dicembreOrario festivo delle Sante Messe.

Confessioni• Ogni mattina, dalle 9 alle 10: don Marco

è disponibile per le confessioni a San Fe-reolo.

• Giovedì 10 dicembre ore 15: per anziani, adulti, pensionati

• Sabato 19 dicembre ore 10: per i ragazzi 4a elementare

• Domenica 20 dicembre ore 14.30: per i ra-gazzi 5a elementare e 1a media

• Martedì 22 dicembre ore 15: per i ragazzi 2a e 3a media

• Martedì 22 dicembre ore 19: per gli ado-lescenti

• Martedì 22 dicembre ore 21: per adulti e giovani

• Mercoledì 23 dicembre ore 9 – 11: per tutti• Giovedì 24 dicembre, vigilia del Santo Na-

tale: a San Fereolo ore 9 – 12 (4 sacerdoti) e ore 15 – 19 (2 sacerdoti); al Sacro Cuore: ore 15 – 19 (don Marco)

Celebrazioni NatalizieRito della Benedizione dei Bambinelli che de-porremo nel Presepe delle nostre case: domeni-ca 20 dicembre ore 10.30, presso la chiesa del Sacro Cuore.

Giovedì 24 dicembre - Vigilia del Santo Na-tale: ore 22 Santa Messa della Notte di Natale (alla chiesa del Sacro Cuore).

Venerdì 25 dicembre: Natale del SignoreOrario festivo delle S. Messe.

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Tempo di Avvento e di Natale: proposte di spiritualità e di preghieraSabato 26 dicembre: Festa di Santo StefanoSante Messe a San Fereolo: ore 8; ore 11.30; ore 18 (prefestiva).Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30; ore 17 (prefestiva).

Domenica 27 dicembre: Festa della Sacra FamigliaOrario festivo delle S. Messe.

Giovedì 31 dicembreOre 18 Santa Messa di Ringraziamento e Te Deum di fine anno (al Sacro Cuore).E’ sospesa la Messa delle 18 a San Fereolo.

Venerdì 1 gennaio 2016: Solennità di Ma-ria Madre di Dio e Giornata Mondiale per la PaceSante Messe a San Fereolo: ore 8; ore 11.30. (sospesa la Messa delle ore 18).Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30; ore 18 (Santa Messa per la Pace)

Mercoledì 6 gennaio: Solennità dell’Epifa-nia del SignoreOrario festivo delle Sante Messe.Ore 16 a San Fereolo: Rito della Benedizione dei bambini. Segue merenda in Oratorio.

Appuntamenti “natalizi”Domenica 20 dicembre ore 16, teatro Ora-torioConcerto di Natale, proposto dall’ Ensemble Giovani Armonie - brani tradizionali natalizi e di musica classica.

Giovedì 24 dicembreNotte di Natale, dopo la Santa Messa: scam-bio di auguri.

Mercoledì 6 gennaioEpifania del Signore, dopo la Benedizione dei bambini: merenda in oratorio.

della pace, la luce e la verità e l’eterna beatitu-dine? Nella prima pagina della Sacra Scrittura è già promesso il Tuo Avvento, e, pure, nel suo ultimo foglio, a cui nessuno più se ne ha ad ag-giungere, sta ancora la preghiera: “Vieni, Signo-re Gesù!”. […]Ma devi venire sempre più; deve manifestarsi sempre più ciò che in fondo ad ogni essere è giàaccaduto, deve consumarsi la falsa apparenza che la finitudine non sia ancora libera da quan-do Tu l’hai assunta a Tua vita. Ecco: Tu vieni. Non un passato né un futuro: è il presente che si adempie. È sempre la sola ora del Tuo venire; e quando essa tocchi la sua fine, avremo fatto anche noi l’esperienza che sei venuto. Fa che io viva in questo Tuo Avvento, affinché io viva in Te, o Dio che vieni. Amen.

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1 - LA DIFFERENZA CON IL GIUBILEO DEL 2000E’ bene ribadire che il Giubileo della Misericor-dia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000.Ogni confronto è privo di significato perché ogni Anno santo porta con sé la sua peculiarità e le finalità proprie. Il Papa desidera che que-sto Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali; questo fatto comporta un’atten-

zione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze, in modo che le iniziative non siano un sovrapporsi al calendario, ma tali da essere piuttosto complementari.

2 - LA PORTA DELLA MISERICORDIAPer la prima volta nella storia dei Giubilei viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa – Porta della Misericordia – anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un San-tuario di particolare importanza per i pellegrini.

3 - L’INIZIO NEL GIORNO DELL’IMMA-COLATALe due date indicative saranno l’8 dicembre 2015 solennità dell’Immacolata Concezione che segna l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e il 20 novembre 2016, Solennità di Gesù Cristo Signore dell’Universo, che costi-tuisce la conclusione dell’Anno Santo. All’inter-no di queste due date si sviluppa un calendario di celebrazioni con differenti eventi. In diocesi l’apertura della Porta Santa avverrà in Cattedrale domenica 13 dicembre nella celebra-zione delle ore 18.

4 - UN GIUBILEO TEMATICOLa storia dei Giubilei si caratterizza per la sca-denza dei 50 e dei 25 anni. I due Giubilei straor-dinari hanno rispettato la scadenza dell’anniver-sario della redenzione compiuta da Cristo (1933, 1983).Questo è invece un Giubileo tematico.Si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza del-la misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale.

GIUBILEO: 10 COSE DA SAPERE

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5 - MISERICORDIA E CONVERSIONEIl tema della Misericordia con la quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare potrà essere un momento di vera gra-zia per tutti i cristiani e un risveglio per conti-nuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ha indicato.

6 - DIALOGO CON LE ALTRE FEDIIn tal senso, è centrale il richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrova-re proprio sul tema della Misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico.

7 - I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA Un ulteriore tratto di originalità del Giubileo è offerto dai Missionari della Misericordia. Papa Francesco darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in san Pietro. I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione.

8 - IL SIGNIFICATO DEL LOGOIl logo è opera di padre M. I. Rupnik. L’imma-gine, molto cara alla Chiesa antica, che indica

l’amore di Cristo che porta a compimento il mi-stero della sua incarnazione con la redenzione, propone il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in pro-fondità la carne dell’uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita.

9 - IL MOTTO DELL’EVENTONel motto del logo, tratto da Lc 6,36, “Miseri-cordiosi come il Padre”, si propone di vivere laMisericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr Lc 6,37-38).

10 - PORTALE INTERNET IN SETTE LIN-GUEIl sito internet ufficiale del Giubileo è: www.iubilaeummisericordiae.va, accessibile anche all’indirizzo www.im.va. Il sito è disponibile in sette lingue: Italiano, Inglese, Spagnolo, Porto-ghese, Francese, Tedesco e Polacco.Nel sito si potranno trovare le informazioni uffi-ciali sul calendario dei principali eventi pubbli-ci, le indicazioni per la partecipazione agli even-ti con il Santo Padre e ogni altra comunicazione ufficiale relativa al Giubileo.

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Il 5’ Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana

IN CRISTO IL NUOVO UMANESIMOdi Daniele Perotti

In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Il titolo aveva il sapore un po’ intellettuale e - diciamo-celo - il convegno ecclesiale di Firenze non era proprio... roba da tutti. Lo dice uno che, oggi, a 42 anni suonati, quando, ormai parecchi anni fa, era stato invitato a far parte della commis-sione giovani di Azione cattolica a ogni riunio-ne da “povero” parrocchiano di Guardamiglio si sentiva inadeguato stupendosi della competenza e completezza di pensiero dell’assistente dioce-sano e di altri componenti del gruppo. Ma volare alto e aiutare a volare alto è uno dei compiti del-la Chiesa e vale la pena sforzarsi di andare oltre la routine del quotidiano per imparare a leggerla meglio con occhi illuminati.Qualcuno ricorderà l’Umanesimo come quel movimento letterario e artistico che a cavallo tra il quattordicesimo e quindicesimo secolo, in pieno Rinascimento, aveva promosso una rin-novata attenzione allo studio dell’antichità e

alla valoriz-zazione della posizione di primo piano dell’uomo. E Papa France-sco nel suo i n t e r v e n t o a Firenze ci ha spiegato chiaramente che l’umane-simo cristia-no ha i tratti dei sentimenti di Gesù: umiltà, disinteresse e be-atitudine. Un Gesù - e una Chiesa, quindi anche una parrocchia come quella di San Fereolo - a cui importa “mantenere un sano contatto con la realtà, con ciò che la gente vive, con le sue la-crime e le sue gioie” perché “è l’unico modo per

Cronologia dei Convegnidella Chiesa Italiana

Roma 1976: “Evangelizzazioni e pro-mozione umana”Loreto 1985: “Riconciliazione cristia-na e comunità degli uomini”Palermo 1995: “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”Verona 2006: “Testimoni di Gesù ri-sorto, speranza del mondo”Firenze 2015: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”

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Le parole del Papa a Firenze“Umiltà, disinteresse, beatitudine: questi i tre tratti che voglio oggi presentare alla vostra meditazione sull’umanesimo cristiano che nasce dall’umanità del Figlio di Dio. E que-sti tratti dicono qualcosa anche alla Chiesa italiana che oggi si riunisce per camminare insieme. Questi tratti ci dicono che non dob-biamo essere ossessionati dal “potere”, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimen-ti di Gesù, si disorienta, perde il senso. Se li assume, invece, sa essere all’altezza della sua missione. I sentimenti di Gesù ci dicono che una Chiesa che pensa a sé stessa e ai propri interessi sarebbe triste. Le beatitudini, infine, sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente. Una Chiesa che presenta questi tre tratti – umiltà, disinteresse, beatitudine – è una Chie-sa che sa riconoscere l’azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente. L’ho detto più volte e lo ripeto ancora oggi a voi: «preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e pro-cedimenti» (Evangelii gaudium, 49)”.

parlare ai cuori delle persone toccando la loro esperienza quotidiana: il lavoro, la famiglia, i problemi di salute, il traffico, la scuola, i servizi sanitari e così via...”.Uscire, annunciare, abitare, educare e trasfi-gurare: sono queste le cinque vie indicate in tal senso dal convegno di Firenze. Uscire, con l’audacia di percorrere le strade di tutti, con la forza dell’apertura all’accoglienza e all’incontro che forse è l’unica strada anche per provare a combattere il rischio del terrorismo che nasce da una mal interpretata cultura delle differenze. Annunciare, che è gioire come Maria davanti a Elisabetta, “aumentare la propria vita”, osare, condividere, “non guardare la vita dal balco-ne”, come ha raccomandato il pontefice ai gio-vani. Abitare, che altro non è che “inventare” relazioni, riempire la vita altrimenti arida di un quartiere e di una città con la fantasia che apre nuove opportunità. Educare a Cristo, modello imprescindibile a cui fare riferimento attraverso il Vangelo. Trasfigurare, nel senso che il Signore trasforma e illumina chi si sforza di compiere il bene senza chiedere nulla in cambio.Ed ecco la via indicata da Papa Francesco: “L’u-manesimo, di cui Firenze è stata testimone nei suoi momenti più creativi, ha avuto sempre il volto della carità”. E ancora: “Mi piace una Chie-sa inquieta, sempre più vicina agli abbandona-

ti, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta con il volto di mamma, che com-prende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà”. Forse ci eravamo sbagliati a giudicare il titolo del convegno: cosa c’è di meno intel-lettuale e più coinvolgente della carità, l’amore concreto per i fratelli, specialmente quelli deboli e in difficoltà?

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DON VINCENZO GROSSI E’ SANTO

A fare problema, nel caso di don Vincenzo Grossi, è sempre stata l’assoluta normalità della vita e l’assenza dei segni distintivi della santi-tà “classica”. Infatti, un prete al “processo” si augura, senza mezzi termini, che la di lui bea-tificazione venga ritardata, perché “il concetto che solitamente il nostro popolo ha della santità verrebbe un pochino sminuito”. E questo, ci tie-ne a precisare, “non perché si pensi che il Servo di Dio non sia ancora in Paradiso, ma perché nel concetto popolare si pensa che i santi che sono sugli altari abbiano fatto qualche cosa di più esplicitamente straordinario”.Non così, per fortuna, ha pensato la Chiesa, che non solo ha beatificato, ma il 18 ottobre 2015 ha pure canonizzato il prete “straordinariamente ordinario”, che nasce a Pizzighettone (Cremona) il 9 marzo 1845, penultimo dei dieci figli di una famiglia proprietaria di un mulino e, per que-sto, rispetto ad altre agiata, ma comunque non al punto da permettersi di mantenere due figli in seminario. Così Vincenzo deve aspettare che il maggiore Giuseppe diventi prete e solo a 19 anni può iniziare il suo percorso, anche se non ha perso tempo e, tra un sacco di farina e l’altro, si è preparato insieme al suo parroco per l’esa-me di ginnasio, il che gli permette il 22 maggio 1869, cioè a 24 anni, di arrivare in tempo all’ap-puntamento dell’ordinazione.Dopo i primi incarichi nelle parrocchiette limi-trofe alla sua, nel 1873 è nominato parroco a Regona, frazione del suo paese, per cercare di rimediare ai danni compiuti (secondo la testuale definizione del vescovo) da un “disgraziato an-tecessore” che ha desertificato la parrocchia. Ci riesce presto e bene, trasformandola in un “con-ventino”, come dicono i confratelli un po’ invi-diosi, dimenticando la preghiera e la penitenza che deve investire per ottenere un simile risulta-

to. Perché don Vincenzo per tante ore al giorno è prigioniero del confessionale nel tentativo di “costruire” le coscienze, mentre almeno altret-tante le passa in prolungato colloquio davanti al tabernacolo.Dai giovani si lascia tranquillamente invadere la canonica e anche svuotare la dispensa, con grande disappunto della perpetua, che non ri-esce a capire che queste feste parrocchiali sono un modo per tenerli lontano da compagnie e di-vertimenti pericolosi. A preoccuparlo, però, è la gioventù femminile, per arrivare alla quale pen-sa di farsi aiutare dalle migliori ragazze che si sono affidate alla sua direzione spirituale. Pren-

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dono così forma le Figlie dell’Oratorio, che per letizia e “santa giovialità” devono ispirarsi a San Filippo Neri, per carisma devono essere a servi-zio della gioventù e lavorare in stretta collabo-razione con i parroci, per abito devono avere un vestito semplice e senza velo per poter meglio avvicinare le ragazze. Chiede loro di abitare in case in mezzo alla gente e di lavorare per potersi mantenere economicamente e non gravare sulle casse della parrocchia.Il sogno di questa nuova congregazione pro-segue anche quando, nel 1883, il vescovo gli chiede il grosso sacrificio di lasciare Regona per andare a Vicobellignano, una parrocchia diffi-

cile con una forte presenza metodista. Qui deve adottare un nuovo stile pastorale, più “in usci-ta”, a cominciare da questi fratelli “separati”, dei quali dice: “I metodisti devono comprendere che amo anche loro”. Per questo cerca di essere per tutti “il bastone che sostiene e non la verga che ferisce”. E si fa capire così bene da convincere il loro pastore a venire ad ascoltare le sue predi-che, mentre le famiglie protestanti cominciano a mandare i loro figli alla scuola parrocchiale. “Lavorate, lavorate, perché in Paradiso si deve andare stanchi … là si vive di rendita”, racco-manda ai parrocchiani e alle sue Figlie, dando per primo l’esempio di un’attività senza sosta, di famiglia in famiglia, al confessionale, all’altare.Il peso degli anni, un po’ di delusione nella ri-sposta di alcuni parrocchiani, forse un momento di crisi che anche i santi attraversano lo portano a ipotizzare di lasciare la parrocchia per dedi-carsi esclusivamente alle sue Figlie, ma il vesco-vo lo convince a rimandare questo passo perché la parrocchia ha ancora bisogno di lui.Muore il 6 novembre 1917 di peritonite fulmi-nante e subito si accorgono che è morto un san-to, fattosi tale, nella quotidianità più anonima, “semplicemente” facendo il parroco e, insieme, gettando l’occhio al di là del proprio orticello per venire in aiuto alle necessità della Chiesa. Come ancora stanno facendo le sue Figlie, oggi presenti anche in Argentina ed Ecuador.

Preghiera aSan Vincenzo

Trinità santissima,che hai plasmato la vita evangelica

di san Vincenzo Grossi e lo hai reso fedele servitore di Cristo e della Chiesa nel ministero sacerdotale,

amorevole educatore dei giovanie saggio fondatore dell’Istituto Figlie

dell’Oratorio, concedi, per sua intercessione,

pace al mondo, concordia alle famiglie, conforto a chi soffre, prospettive di futuro

per le nuove generazioni, fervore ai sacerdoti,

spirito di comunione alle parrocchie e a tutti fede robusta, speranza certa

e carità attiva, per procedere speditamente

verso la pienezza della vocazione cristiana.

Amen.

Il grazie alle nostre suore

Un grazie sentito a suor Anna, che dopo una presenza di lunghi anni, ha lasciato la nostra comunità.Un benvenuto a suor Ida che, invece, è da poco tra noi per svolgere il suo servi-zio di catechista.Un grazie anche a suor Antonietta per la sua vivace presenza.

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La XXXI Giornata mondiale della Gioventù

VERSO CRACOVIA!In cammino verso Cracovia per celebrare la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù. Per una settimana il prossimo mese di luglio 2016 la città polacca di Cracovia si vestirà di mille colori. Sono i colori che i giovani di tutto il mondo porteranno nella città che fu guidata per diversi anni dall’allora Cardinale Karol Wojtyla poi Giovanni Paolo II. Una scelta, quella del-la Polonia, dettata proprio dalla straordinaria figura di Giovanni Paolo II, ora Santo, che fu l’ideatore di questi grandi raduni per i giovani quando in occasione dell’Anno Santo del 1983, per la prima volta a Roma, volle incontrare i giovani provenienti da tutto il mondo per ce-lebrare con loro un momento del Giubileo stra-ordinario. E così anche quest’anno a Cracovia si celebrerà il Giubileo dei giovani, proprio nel corso dell’Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco. “Beati i misericordiosi perché troveranno mise-ricordia” è il tema voluto da Papa Francesco per Cracovia 2016 ricavato dal testo delle Beatitu-dini evangeliche che il Papa stesso a Rio aveva chiesto “con tutto il cuore” ai giovani di rilegge-re per farne un concreto programma di vita. La misericordia sarà il filo conduttore dell’e-sperienza della prossima GMG in Polonia dove insieme alla Parola di Dio vi saranno alcune importanti figure di misericordia che i giovani saranno chiamati a prendere come esempi nel loro cammino. Anzitutto la Vergi-ne Maria. La GMG sarà il modo di recuperare e di lasciarsi guidare dal volto evangelico della madre di Gesù: un volto di dedizione e di tenerezza che rivela alcuni tratti del volto del Padre.

Ad esso si aggiungeranno diverse figure di san-tità che accompagneranno il pellegrinaggio: da san Giovanni Paolo II a Santa Maria Faustina Kowalscka; da San Massimiliano Maria Kolbe a

Santa Teresa Benedetta del-la Croce (Edith Stein).

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Sono figure di santità affascinanti che ci per-mettono di comprendere e di incontrare non solo il messaggio importante di fede che ne de-riva, ma anche i segni del popolo che accoglierà i pellegrini di tutto il mondo: una nazione, la Polonia, con le sue ferite e le sue povertà (basti pensare all’eredità dei campi di concentramento del nazismo o alla dittatura comunista) che non offuscano però la fede grande e limpida del po-polo polacco legata alla devozione alla Divina Misericordia e alla pietà popolare.Ma la GMG è anche festa, colori, gioia, elementi tipici del mondo giovanile. È incontro di cultu-re, di popoli, di tradizioni e di modi diversi di vivere la stessa fede in Gesù e nella sua Parola. Chi ne ha già fatto esperienza sa che questa è un’occasione unica e irripetibile. Insomma… da non perdere. E allora anche noi ci mettiamo in cammino insieme a tutti i giovani del mondo ed in particolare con i giovani della nostra diocesi che si stanno già preparando a questo evento. Anche la nostra parrocchia ha iniziato a parte-cipare a questi momenti diocesani e ora è tempo di decidersi e di pensare seriamente a mettere in calendario questa esperienza per la prossima estate… sarà magari un po’ diversa dalle solite vacanze ma ne varrà certamente la pena! È arrivato dunque il momento di incamminarsi e di mettere in movimento le tante storie dei giovani del mondo e di unirle alle nostre storie personali e di incamminarci anche noi perché la GMG sia davvero l’occasione di sperimentare

cosa significa essere una pic-cola goccia nel grande oceano

che è la Chiesa.

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CIO’ CHE CONTA NELLO SPORTdi Roberto Folletti

Solo un calciatore come Alessio Cerci poteva tatuarsi sul petto, proprio sopra il cuore una data, minuto e secondo (13-04-14, 47:47, 2T) a ricordo del momento in cui segnò una rete me-morabile in una gara altrettanto memorabile: Torino-Genoa. A 5 minuti dalla fine della par-tita segnò il Genoa una rete che aprì un baratro nella rincorsa all’Europa League del Toro: era la fine. Invece i due giocatori che avevano portato i granata ad un passo da quel traguardo ribal-tarono il risultato: Immobile al novantesimo e Cerci in pieno recupero regalarono il sogno a tutti i tifosi. All’apertura del mercato Immobi-le venne ceduto e solo alla fine di quella estate dopo un lungo tira e molla, anche Cerci lascia il Torino e si trasferisce all’Atletico Madrid. La fidanzata su twitter scriverà: “…andiamo nel calcio che conta”. Una pugnalata per i tifosi del Toro che avevano adottato questo ragazzo dal carattere un po’ difficile che grazie al Toro era diventato campione, guadagnandosi la naziona-le ed i mondiali in Brasile. Lui aveva scelto il denaro, voltando le spalle ad una tifoseria che lo amava. Cerci non ebbe fortuna e dopo qual-che mese tornò con esiti a dir poco disastrosi in Italia, al Milan, lasciando intendere di aver compreso l’errore fatto, ma ormai era fuori an-che dal giro della nazionale. Sabato 17 Ottobre gioca nel Milan, allo stadio di Torino, contro il Toro. Alla sua uscita dal campo viene sommerso da una bordata di fischi. I suoi vecchi tifosi non hanno dimenticato quella “pugnalata” nell’esta-te dell’anno prima. Cerci su Facebook scriverà: “I fischi della Maratona (la curva dei tifosi del Toro), sono la pugnalata alle spalle che mai mi sarei aspettato”. Ripagato con la stessa moneta, colpito ed affondato.Anche nello sport giovanile abbiamo uno sport che “conta” e poi ci siamo noi, il G.S.O. San Fe-

reolo che fa quel che conta nello sport: i nostri allenatori sono educatori in uno sport in cui si esalta il gusto e la bellezza del gioco di squa-dra, l’accoglienza e la coerenza nei veri valori cristiani (Don Elia docet). Ai benefici fisici de-rivanti dall’attività si riscontrano effetti positivi nella formazione della personalità.Lo sport insegna democrazia e rispetto delle re-

Venerdì 18 dicembre ore 21

Il Natale del GSO

Celebrazione della Santa Messa al Pa-lasanfereolo in preparazione al Natale e scambio di auguri.Ricorderemo il nostro atleta, Angelo Ronca, prematuramente scomparso la scorsa estate.

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gole essendo gioco completo di regole uguali per tutti; la presenza di un arbitro il cui giudizio è inappellabile porta gli atleti ad ubbidire ed ac-cettare le decisioni anche se non sono condivise; i giocatori di una squadra si sentono parte di una piccola comunità solidale che ha uno scopo comune, dunque si fa tirocinio a lavorare insie-me per il conseguimento di un obiettivo condi-viso.Con un allenatore – educatore, per assurdo è più importante perdere che vincere anche se la vit-toria rasserena l’anima, una salutare sconfitta ci aiuta ad insegnare ai nostri ragazzi ad accettare le piccole e le grandi delusioni della vita. Inse-gnare a vincere e a perdere con dignità perché il successo e la sconfitta non sono perenni, lo sono fino alla prossima partita, al prossimo torneo, al prossimo campionato. Anche la vittoria o la di-sfatta più clamorosa non sono mai definitive; ci sarà sempre una rivincita che ci terrà in costante tensione spingendoci a fare sempre meglio.Educativamente parlando questa tensione è molto meglio di una vittoria. Diventa facile comprendere che nello sport come nella vita non si ottiene nulla se non si suda, se non ce la mettiamo tutta, se non ci rialziamo e se non rincominciamo da capo ogni volta, cento, mille volte…Ed allora caro Cerci, tu hai scelto il calcio che “conta”, noi ciò che conta nel calcio (o nella pal-lavolo).

A proposito del Centro Aiuto alla VitaPapa Francesco il 6 novembre, ricevendo i volontari in rappresentanza degli oltre 350 Centri di Aiuto alla Vita che fanno parte del Movimento per la Vita, ha detto loro: «in quarant’anni di attività avete cercato di imi-tare il buon samaritano».Ed ha invitato a non stancarsi di “operare per la tutela delle persone più indifese, che hanno diritto di nascere alla vita”, non mancando di evidenziare le “situazioni di povertà e di sfruttamento che colpiscono le persone più deboli e svantaggiate”.E’ un’esperienza vissuta anche dal Movimen-to per la Vita Lodigiano con il suo Centro di Aiuto alla Vita (CAV). Le oltre 500 mamme, con gravi problemi per accettare la gravi-danza, ed i loro bambini, assistite ogni anno dal CAV, sono gli ultimi più ultimi, che spe-rimentano “l’indifferenza di alcuni e poi la prossimità del buon samaritano” - come ha detto Papa Francesco. Con l’aiuto del CAV di Lodi, nel 2014 sono nati (cioè salvati) 49 bambini.Ora il CAV ha trovato una nuova sede presso la Casa Generalizia delle Figlie dell’Oratorio, in Via Paolo Gorini, 29. Infinita è la gratitu-dine a queste suore, per la loro disponibilità.D’ora in poi sotto la protezione di San Vin-cenzo Grossi, le cui spoglie riposano sopra la loro testa, volontarie e volontari del Movi-mento per la Vita e CAV, si sentiranno an-cor più motivati a proseguire il loro servizio “nella straordinaria normalità” come San Vincenzo ha testimoniato nella sua vita, per il riconoscimento e la tutela della vita umana dal concepimento alla conclusione naturale.

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È successo domenica 7 ottobre: una decina di famiglie o poco più che si incontrano per inizia-re il nuovo percorso a loro dedicato: il Gruppo Famiglie. Un’opportunità per incontrarsi, per vivere una riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e la comu-ne preghiera. In particolare quest’anno abbiamo raccolto l’invito di papa Francesco a “riflettere durante il Giubileo (che si aprirà il prossimo 8 dicembre) sulle opere di Misericordia corporali e spirituali […] per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo”. E tra le sette opere di misericordia corporale abbiamo scelto di partire da quella de-dicata alla visita agli infermi perché in famiglia sperimentiamo che cos’è la sofferenza e la ma-lattia, ma anche il valore della cura e della com-pagnia; in famiglia scopriamo che l’infermità ha tanti volti come quello della povertà materiale e della solitudine oppure il volto di chi è ferito dai nostri errori e dalle nostre fragilità. Nella parabola del Samari-tano, che ci ha guida-to nella riflessione, Gesù indica il modo di relazionarsi alle nostre e al-

trui infermità: vedere, farsi vicino e prendersi cura. C’è modo e modo di vedere: c’è il vedere distratto del sacerdote che non si accorge di nul-la, o il vedere senza interesse del levita che non si lascia coinvolgere e il vedere del Samaritano che osserva, si ferma, si preoccupa. “Lo vide e ne ebbe compassione” dice il Vangelo, cioè si fece carico del dolore dell’altro aiutandolo concre-tamente in tutti i modi possibili. La compassio-ne ci ricorda papa Francesco “non è il provare pena […] la compassione di Dio è mettersi nel problema, mettersi nella situazione dell’altro, con il suo cuore di Padre. Se non mi identifico nell’uomo lasciato mezzo morto sulla strada e «soccorso» da Dio in Gesù, non potrò mai iden-tificarmi nel Samaritano e gioire nel soccorrere quanti hanno bisogno di sentire, dentro il mio, l’amore sanante di Dio in Cristo Gesù”. Parole

che ci interpellano come famiglia se credia-mo che essa sia un luogo privilegiato in

cui educarci alla prossimità, all’acco-glienza dell’altro, alla capacità di guardare chi ci sta accanto con occhi di rispetto. Forse

dobbiamo avere più coraggio!La cronaca dell’in-contro si risolve

QUI GRUPPO FAMIGLIEdi Luisella e Paolo Esposti

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in po-che righe, ma, se uno sa guardare bene, questo appuntamento del Gruppo Famiglie può susci-tare qualche altra riflessione, qualcosa che spes-so viene detto ma che, altrettanto spesso, resta sconosciuto; ad esempio che, quando le famiglie e le coppie di sposi si ritrovano nella propria comunità cristiana trasmettono uno dei propri carismi: “saper far casa”. Lo dimostra un mo-mento per molti aspetti rivelatore come quello del pasto. Perché ogni incontro si conclude con una pizzata in oratorio. Che cosa succede con quella quindicina di famiglie riunite per la cena, con quasi trenta bambini? Succede quello che succede ogni giorno nelle nostre case. C’è quello che non vuole proprio sedersi a tavola e accan-to c’è quello che non ha pazienza di aspettare; ci sarà sicuramente qualcuno a cui quella piz-za proprio non va giù, e bisogna ingegnarsi per fargli mangiare qualcosa. E tutto questo provia-mo ad immaginarlo con l’effetto moltiplicativo ed esplosivo del gruppo. I genitori si scoprono tutti sulla stessa barca, a combattere con le stes-se situazioni; ci si consola guardando i ragazzini più grandicelli, ormai autonomi, a tavola con il parroco!Allora un gruppo di famiglie può essere un pic-colo miracolo. Un piccolo miracolo se la rete di relazioni continua ad allargarsi, senza trop-pi vincoli, condividendo esperienze e speranze. Un miracolo se riesce a far circolare una parola, una parola sola, purché di Vangelo, che vada da cuore a cuore.

Chi siamoIl “Gruppo” è un’e-sperienza per crescere

come famiglia:• nella fede• nel servizio agli altri

• nel senso di ap-partenenza alla chiesa

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

- Sabato 7 novembre- Domenica 13 dicembre

- Capodanno in Oratorio- Mercoledì 6 gennaio- Domenica 31 gennaio- Domenica 7 febbraio- Domenica 14 febbraio- Sabato 12 marzo- Domenica 10 aprile- Giovedì 2 giugno

PROSSIMO INCONTRODomenica 13 dicembre: pomeriggio di ritiro in preparazione al Natale.Ore 16 – 18 a Casa Betania (Via Martin Lu-tero, 1).Garantito servizio assistenza ai bimbi.

INIZIATIVA DI CARITA’: FAMIGLIExFAMIGLIEPuoi donare il tuo contributo a sostegno di famiglie bisognose della Parrocchia nelle se-guenti modalità:• Bonifico bancario conto corrente inte-

stato a Parrocchia San Fereolo: IBAN IT 05 J 06230 203030000046238840 – causale : FAMIGLIEXFAMIGLIE

• Versamento diretto contattando i refe-renti incaricati.

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Tutti gli importi sono in euro.Chiesa Sacro CuoreRaccolta domenica 27 settembre 885; offerte varie: 200; 60; 85; raccolta domenica 25 ot-tobre: 800; NN. in ricordo della moglie 1.000; 255. Comunione anzianiOfferte varie per un totale di 275 euro.Sagra 2015Dalla vendita torte: 2.371; dal mercatino: 1.886; dalla sfilata abiti: 198; giochi e varie: 530; sot-toscrizione a premi: 1.662.VarieBattesimi: 220; funerali: 150; 50; 50; anniversa-ri matrimonio: 750.SuffragiGli inquilini della scala B, palazzo 8/C, via Ken-nedy, offrono 65 euro per la defunta Valcaren-ghi Ernesta. Le S. Messe sono state celebrate alle 17 al Sacro Cuore il 17 ottobre e il 21 novembre e un’altra sarà celebrata il 19 dicembre.Gli inquilini del palazzo A e B di via San Fereolo offrono 65 euro per la defunta Zambelli Luigia. La S. Messa è stata celebrata il 13 ottobre alle

ore 18.Iscritti alle Messe Perpetue• Baroni Mario da parte degli inquilini di via

San Fereolo 13 B. • Postini Andrea – Miotti Cesare.• Siotti Eugenia, da parte delle famiglie Con-

za – Gargiulo. • Valentini Enza da parte degli “Amici della

Piazzetta”.• Dell’Orco Angelo da parte degli inquilini di

via Michelangelo 4/C.Per un totale di 320 euro.

NotaLa situazione del mutuo che è già stato paga-to per un terzo dell’ammontare delle quote, che sono di circa 10.000 al trimestre, unita alla si-tuazione di cassa della Parrocchia di circa 2.000 in passivo, ci fa ben sperare per il futuro della situazione finanziaria della Parrocchia.

Grazie!Un grazie sentito a tutti i parrocchiani che sono sensibili e generosi nei confronti della parroc-chia, soprattutto nei confronti della chiesa del Sacro Cuore. Al proposito segnaliamo che la raccolta mensile dell’ultima domenica, nel mese di dicembre, sarà anticipata al giorno di Natale, consentendo così, a chi potrà e a chi vorrà, liberamente, di fare un gesto di generosità e di attenzione nei confronti della parrocchia.Un grazie particolare a tutti coloro che, in modo diverso, si sono dati da fare per la nostra Sagra (torte, mercatino, giochi e stand, sfilata, sotto-scrizione…). L’impegno profuso è stato notevole; la risposta dei sanfereolini, come sempre, gene-rosa. Grazie di cuore! Ci affidiamo all’interces-sione di Maria, Madre della Divina Provvidenza.

LA VOSTRA GENEROSITA’

Avvento – Natale 2015In occasione del Natale, se puoi,

fai un gesto di generosità per la tua parrocchia.

Durante le Sante Messe di Natale:

raccolta straordinaria per la Chiesa del Sacro Cuore.

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L’Associazione Amici di San FereoloDIARIO DEL MESEGli incontri della nostra Associazione sono ri-presi nel mese di Ottobre, subito dopo la sagra, con il tradizionale pomeriggio a Caravaggio. Don Elia ha condotto la via Crucis con grande energia e noi ci siamo sentiti spronati ad im-pegnarci e concentrarci nelle preghiere e nelle letture delle varie stazioni.Ma anche i momenti successivi, della santa Mes-sa e del Rosario, sono stati vissuti con il neces-sario raccoglimento. Il giovedì seguente, ancora la celebrazione di una S. Messa, questa volta per l’inizio degli incontri del nostro gruppo, con la merenda e la presentazione del programma.

Il 29 ottobre, per la prima volta da quando è tra noi, don Elia ha tenuto la sua catechesi che è stata molto apprezzata da tutti i presenti.In seguito sono ripresi gli appuntamenti cultu-rali e c’è stata anche una prima uscita, per far visita a Don Peppino.Le nostre attività continueranno fino a Natale con questa programmazione:• Mercoledì 2: la figura di Paolo Gorini. Rela-

tore il professor Luigi Samarati.• Giovedì 10: ritiro in preparazione del Na-

tale. • Mercoledì 16: festa di Natale.

Camminiamo insieme!Il nostro “bollettino parrocchiale” dopo una breve pausa torna nelle case come una presen-za che dice un legame con la comunità cristia-na: il suo obiettivo è proprio quello di tenere in relazione, di fare comunicazione, di dare informazione e formazione. Il nome che tradi-zionalmente porta, “Camminiamo insieme …”, dice il programma della comunità cristiana, di cui si fa interprete: siamo un popolo in cam-mino, siamo una comunità in cammino verso il Regno di Dio e vogliamo camminare insieme, cioè maturando sempre più quell’atteggiamen-to di comunione che è costitutivo della comu-nità dei credenti.La comunione di cui parliamo, che dice questo “insieme” non si fonda su sentimenti umani di simpatia, di affinità, di amicizia, (ben venga-no!) ma anzitutto si fonda su Gesù Cristo: è in Lui, è sul suo fondamento che noi possiamo edificare la comunità; è grazie a Lui e per Lui che noi possiamo camminare insieme; è in Lui

che le diversità, la varietà dei doni e dei cari-smi, si compongono diventando una ricchezza e non motivo di contrasto.

Una proposta diversificata“Camminiamo insieme …” dal mese di gen-naio 2016, sarà edito in una duplice propo-sta.La prima è la pubblicazione in quattro numeri annuali a colori (Sagra, Natale, Pasqua, Giu-gno) e distribuito in tutte le case.La seconda è la pubblicazione di un foglio set-timanale, che uscirà ogni domenica dell’anno, e che riporterà il calendario liturgico della set-timana con le intenzioni dei defunti, i princi-pali avvisi e appuntamenti, un commento al Vangelo della domenica. Questo foglio si riti-rerà in chiesa. Sarebbe buona cosa farlo perve-nire a vicini di casa, conoscenti, malati, perso-ne impossibilitate a muoversi e che desiderano restare in contatto con la parrocchia.

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Cronaca parrocchiale

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In queste pagine, il sa-luto a don Peppino e l’ingresso di don Elia.

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Cronaca parrocchiale

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In queste pagine, la Straoratorio più bagna-ta di sempre e la Sagra.

Cronaca parrocchiale

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Cronaca parrocchiale

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In queste pagine, ancora la Sagra e la festa degli Anniver-sari di Matrimonio.

Tutte le foto sul sito della parrocchia www.sanfereolo.it.

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CALENDARIO LITURGICO DI DICEMBREA San Fereolo

Martedì 18.30 Giuseppina e Luigi18.00 Monica BraviMercoledì 28.30 Maria, Pasqualina, Franca18.00 Luisa, Bibiana, AlessandraGiovedì 3Memoria di san Francesco Saverio8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Ufficio per tutti i defuntiVenerdì 48.30 Defunti Messe Perpetue18.00 Asero VitoSabato 58.30 Bruschi Pietro18.00 Ardemani Bruno – Famiglia Cremonesi Enrico Bacchin LucaDomenica 6Seconda di Avvento8.00 Maria, Pasqualina e Franca11.30 Francesco Invernizzi18.00 Raimondi TeresaLunedì 7Festa di Sant’Ambrogio8.30 Paola e Gianni18.00 Zanoletti Gianni Balconi – Pisati – Carminati Passerini GiuseppeMartedì 8Solennità dell’Immacolata8.00 Fam. Chiappa - Sartorio11.30 Vignati Michele18.00 Meazza Angelo e AgostinaMercoledì 98.30 Cernuschi Piero, Antonio, Elvira, Anna18.00 Fam. BortolottiGiovedì 108.30 Fam. Molti - Colombo18.00 Sulfaro Angelo Fortino CataldoVenerdì 118.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Merli LoredanaSabato 12

8.30 Pasquale e Teresa18.00 Mai Giuseppe Alcesi - LovagniniDomenica 13Terza di Avvento8.00 Intenzione della Parrocchia11.30 Griffini Angelo18.00 Castelli Lucia e Getilli VandaLunedì 14Memoria di San Giovanni della croce8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Sandra e Padre AurelioMartedì 158.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Grossi DarioMercoledì 168.30 Fam. Sara - Calastri18.00 Costa Natalino e FrancoGiovedì 17Novena del S. Natale8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Intenzione della ParrocchiaVenerdì 18Novena del S. Natale8.30 Molti Rosa e Felice18.00 Vaccari BeppeSabato 19Novena del S. Natale8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Bertoletti Giuseppe e Prazzoli GiancarloDomenica 20Quarta di Avvento8.00 Maria, Pasqualina e Franca11.30 Bignamini Pierluigi, Luigi, Giovanni, Franca18.00 Variato Giovanni Nicoletti MarcoLunedì 21Novena del S. Natale8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Intenzione della ParrocchiaMartedì 22Novena del S. Natale8.30 Codeghini Vittorio18.00 Cremonesi Mario, Maria, Ennio, Luisa, GiuseppeMercoledì 23

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CALENDARIO LITURGICO DI DICEMBRENovena del S. Natale8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Torchia MarcoGiovedì 24Novena del S. Natale8.30 Fam. SalaVenerdì 25Solennità del Natale del Signore8.00 Per la comunità11.30 Per la comunità18.00 Per la comunitàSabato 26Festa di Santo Stefano8.00 Intenzione della Parrocchia11.30 Ferrari Tino e Ernesto18.00 Meazza Ignazio e SilviaDomenica 27Festa della Santa Famiglia8.00 Intenzione della Parrocchia11.30 Per le famiglie18.00 Fam. MisaniLunedì 28Festa dei Santi Innocenti8.30 Bignami Luigi18.00 Bignamini Giuseppe e BiceMartedì 29Festa di San Giovanni Apostolo8.30 Intenzione della Parrocchia18.00 Maria, Pasqualina e FrancaMercoledì 308.30 Fam. Gennari - Piccinelli18.00 Cipolla RodolfoGiovedì 318.30 Intenzione della ParrocchiaVenerdì 1 gennaio 2016Solennità di Maria Madre di Dio8.00 Per la comunità11.30 Per la comunità

Al Sacro Cuore – RobadelloMartedì 117.00 Madè MariaMercoledì 217.00 Pedrazzini RiccardoGiovedì 3

Memoria di san Francesco Saverio17.00 Angelo, Giovanni, Eugenio, Giancarlo e MarcoVenerdì 417.00 Lo Presti AntoninaSabato 517.00 Sartorio Luigi e GiorgioDomenica 6 Seconda di Avvento9.00 Filomena, Cosimo, Michela e Crescenza10.30 Per la comunitàLunedì 7Festa di Sant’Ambrogio17.00 Forni LuisaMartedì 8Solennità dell’Immacolata9.00 Maria, Pasqualina e Franca10.30 Per la comunitàMercoledì 917.00 Per le anime abbandonateGiovedì 1017.00 fam. Contardi PierluigiVenerdì 1117.00 Ferza EvitaSabato 1217.00 Capelli Domenico, Pietro, Isabella, Luigi Sartorio Giorgio e LuigiDomenica 13Terza di Avvento9.00 Rita Angelini Cesare, Virginio e Gloria Felicita e Augusto10.30 Per la comunitàLunedì 14Memoria di San Giovanni della croce17.00 Intenzione della ParrocchiaMartedì 1517.00 Per la conversione dei peccatoriMercoledì 1617.00 Fam. Zilli - GhidoniGiovedì 17Novena del S. Natale17.00 Per le anime abbandonateVenerdì 18Novena del S. Natale17.00 Stefanelli Carlo

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IL PERCORSO DELLA VITASabato 19Novena del S. Natale17.00 Broglio Rachele e Anna Valcarenghi ErnestaDomenica 20Quarta di Avvento9.00 Bignami Franco e Luigi10.30 Per la comunitàLunedì 21Novena del S. Natale17.00 Maria, Pasqualina e FrancaMartedì 22Novena del S. Natale17.00 Suardi GiacominaMercoledì 23Novena del S. Natale17.00 Intenzione della ParrocchiaGiovedì 24Vigilia del Santo NataleOre 22.00 Santa Messa della NotteVenerdì 25Solennità del Natale del Signore9.00 Per la comunità10.30 Per la comunitàSabato 26Festa di Santo Stefano10.30 Per la comunità17.00 Mario, Luigia e EurosioDomenica 27Festa della Santa Famiglia9.00 Bravi Monica10.30 Per le famiglieLunedì 28Festa dei Santi Innocenti17.00 Intenzione della ParrocchiaMartedì 29Festa di San Giovanni Apostolo17.00 Intenzione della ParrocchiaMercoledì 3017.00 Intenzione della ParrocchiaGiovedì 3118.00 Santa Messa di RingraziamentoVenerdì 1 gennaio 2016Solennità di Maria Madre di Dio10.30 Per la comunità18.00 Per la Pace

CALENDARIO LITURGICO

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camminiamo insieme - 31

IL PERCORSO DELLA VITABATTESIMI• BARBERA CLARISSA di Mario e Spenga

Annamaria• BARSOTTI GABRIELE KAROL di Nicola e

Probo Claudia• LOCCI MARIA LAURA di Andrea e Distaso

Ripalta Eleonora• POLIZZI KIMBERLY MARIA di Maurizio e

Verzani Chiara(foto sotto)

DEFUNTI• PEDRAZZETTI MARIA di anni 91• PEDRINONI ROSETTA di anni 90• UGGERI ERMINIO di anni 76• GRIFFINI MARIA di anni 85• VALCARENGHI ERNESTA di anni 92• LO PRESTI ANTONINA di anni 87• VALENTINI ENZA di anni 71• DELL’ORCO ANGELO di anni 68

MATRIMONI• LUPATINI ATTILIO e SACCHI JESSICA (foto

a sinistra)

Carminati Annadi anni 101

Buzzerio Lidiadi anni 89

Renda Pietrodi anni 58

Palanga Fernando(m. 2-11-2013)

Zambelli Luigiadi anni 78

Stroppa Rosadi anni 92

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereoloviale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci: don Elia: tel. 0371-30658don Roberto: tel. 0371-36345don Marco: tel. 0371-438540Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti tel. 339-1452918 e-mail: [email protected] web: www.sanfereolo.ite-mail Caritas Parrocchiale: [email protected]

i servizi della Caritas parrocchiale:Ambulatorio infermieristico lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10Doposcuolamartedì - giovedì dalle 17 alle 18,30mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16Distribuzione vestitimartedì – giovedì dalle ore 9 alle 11Servizio anziani ammalati e infermimercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30Aiuto generi alimentariuna volta al meseCentro d’ascoltoMercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11Servizio pratiche A.C.L.I.Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11Prenotazione esami e visite medichemercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11