Giorgio De Chirico, Il pensatore - olio su tela 1973 · Giorgio De Chirico, Il pensatore - olio su...

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1 Giorgio De Chirico, Il pensatore - olio su tela 1973

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Giorgio De Chirico, Il pensatore - olio su tela 1973

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ANALISI DEL POSIZIONAMENTO ATTUALE DEL DIPARTIMENTO

Il DISUM nasce dalla fusione degli ex Dipartimenti SATA (Scienze dell'Antichità e del

Tardoantico) e FLESS (Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali) (D.R.

16 ottobre 2015 nr. 3353). Nel nuovo dipartimento sono confluiti ambiti della ricerca

scientifica, della promozione culturale, e settori disciplinari già presenti e in proficuo dialogo

nella ex Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, rielaborati

e riformulati con rinnovato slancio e coesione, unitamente ai temi, ai percorsi professionali, alle

strategie e agli obiettivi della didattica e della ricerca tradizionalmente garantiti dai due

Dipartimenti cofondatori della nuova istituzione.

La nascita del DISUM ha così dato vita a un centro di ricerca e di formazione (intesa in termini

di erogazione della didattica) unitario e multidisciplinare che copre ambiti di studio dal mondo

antico fino all’età contemporanea. I grandi ambiti della ricerca praticata nel Dipartimento fanno

per lo più riferimento alle Aree CUN 10 e 11 e sono: la filologia e le letterature classiche, la

storia dal mondo antico a quello contemporaneo, l'archeologia e l'epigrafia classiche e cristiane,

la storia e la letteratura del cristianesimo antico, la paleografia e la diplomatica, la filosofia dalla

antica alla contemporanea, la letteratura italiana, la storia della scienza, la geografia.

DIDATTICA

Al DISUM afferiscono numerosi corsi di Laurea (7):

- 3 Triennali: Filosofia (L-5); Scienze dei Beni culturali (L-1); Storia e scienze sociali (L-42).

Si tenga anche conto del CdS in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo chiuso dall’a.a.

2014/2015 e di cui è attivo solo il ‘trascinamento’ della coorte.

Il Dipartimento è stato costretto a rinunciare al CdS di Taranto che non rispondeva più ai parametri

di sostenibilità, soprattutto in termini di numerosità dei garanti di riferimento, nonché di risorse che

in passato erano state messe a disposizione (finanziamenti, convenzioni con gli Enti Locali ecc.) per

coprire i costi di gestione del CdS. Rimane la consapevolezza che il progetto culturale aveva

riscontrato, nel corso degli anni, una buona attrattività, un buon livello di soddisfazione da parte

degli studenti (come documentano i questionari di valutazione) e significative ricadute sul territorio

tarantino a cui il CdS era principalmente orientato, in particolare con attività didattiche e di ricerca

che trovano in quel comparto territoriale specifiche potenzialità.

- 4 Magistrali: Archeologia (LM-2); Filologia, letterature e storia dell’antichità (LM-15); Scienze

filosofiche (LM-78); Scienze storiche e della documentazione storica (Interclasse LM-84, LM-5).

Il DISUM gestisce, inoltre, diversi ambiti di specializzazione post-laurea (TFA e PAS; Scuola di

Specializzazione in Beni Archeologici; Dottorato di Ricerca; cfr. infra Didattica di III livello).

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CORSI DI LAUREA TRIENNALE

Filosofia (Classe L-5)

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati: negli ultimi quattro anni si osserva una buona attrattività, con un numero di

immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di CFU) costante e stabile

(a.a. 2012/13: 102; 2013/14: 105; 2014/15: 100; 2015/16: 102) coincidente con la numerosità di riferimento

(100) indicata nei parametri ministeriali (D.M. 47 del 30.01.2013, Allegato C;

http://attiministeriali.miur.it/media/156041/c.pdf).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti rileva una leggera flessione negli

ultimi due anni (a.a. 2012/13: 340; 2013/14: 343; 2014/15: 334; 2015/16: 326), mentre rimane stabile la

percentuale -pur significativa, dei fuori corso (a.a. 2012/13: 22,9; 2013/14: 25,9; 2014/15: 31,4; 2015/16: 25,5)

che va comunque rapportata al dato di Ateneo (33,1%).Il numero di studenti che prosegue (cioè che non si

iscrivono ad altri CdS) è aumentato in maniera significativa rilevando una maggiore consapevolezza e

gradimento del percorso scelto (Coorte 2011/12: 70,6; 2012/13: 63,6; 2013/14: 84,1; 2014/15: 90,1); anche il

tasso di abbandono presunto (mancate iscrizioni al 2° anno) è decisamente diminuito negli ultimi due anni

(Coorte 2011/12: 29,4; 2012/13: 36,4; 2013/14: 15,9; 2014/15: 9,9) confermando la linea di tendenza espressa

dall’andamento nella prosecuzione degli studi. In leggera flessione, soprattutto nell’ultimo triennio, il numero

di immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 29,8; 2012/13: 41,7; 2013/14: 33,9; 2014/15:

28,7).

→ qualità iscritti e immatricolati: risulta decisamente più alta la percentuale degli studenti in possesso di

maturità liceale (a.a. 2012/13: 84,9; 2013/14: 90,6; 2014/15: 82; 2015/16: 79,6), ma negli ultimi anni è anche

relativamente aumentata la presenza di diplomati in scuole tecniche, professionali e di altro genere, con il

connesso problema di possibili deficit nelle conoscenze di base. Rispetto al voto di maturità, la linea di

tendenza evidenzia una sostanziale parità percentuale tra i diplomati con un voto inferiore a 80 (a.a. 2012/13:

54,7; 2013/14: 49,1; 2014/15: 44; 2015/16: 43,7) e quelli con un voto compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 35,8;

2013/14: 43,4; 2014/15: 43; 2015/16: 40,8); in ascesa negli ultimi due anni la percentuale dei diplomati con

voto 100 (2014/15: 13%; 2015/16: 15,5%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in positiva

ascesa la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 48,6;

2012/13: 42,3; 2013/14: 48,4; 2014/15: 53,5; cfr. con la media di CFU acquisiti al I anno: coorte 2011/12:

29,2; 2012/13: 25,3; 2013/14: 28,5; 2014/15: 32). Stabile la media dei voti degli esami superati al I anno

(coorte 2011/12: 27,5; 2012/13: 28; 2013/14: 27,4; 2014/15: 27,1).

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che il 19,4% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2011/12) ed è in positiva ascesa la percentuale dei laureati in corso (a.a. 2012: 48,1; 2013: 52; 2014: 56,1;

2015: 51,5).La maggioranza dei laureati consegue il titolo con 110 e 110 e lode (a.a. 2012: 66,7; 2013: 62;

2014: 58,5; 2015: 66,7).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionali) emerge che, da un collettivo indagato

di 31 laureati (su 42) il 93,5 % è iscritto ad un corso di Laurea magistrale (il 27,6% dei laureati ritiene

necessario il titolo di Laurea Magistrale per poter trovare lavoro, mentre il 44,8% si iscrive alla Laurea

Magistrale per migliorare la propria formazione culturale). L’86,2% ritiene inoltre la Laurea Magistrale il

naturale proseguimento della laurea di primo livello. Il 9,7% ha partecipato ad almeno un’attività di

formazione post-laurea. Per quanto riguarda la condizione occupazionale e formativa, la gran parte del

collettivo indagato (77,4%) non lavora (e non cerca lavoro) ed è iscritto alla laurea magistrale; l’80,6% non ha

mai avuto esperienze di lavoro post-laurea. Per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro, il numero di

occupati part-time, sul collettivo indagato, è di 3 unità che nella maggior parte dei casi prosegue il lavoro

iniziato prima della laurea (66,7%).

La linea di tendenza emergente dai dati 2015 conferma sostanzialmente quella del 2014 con una ulteriore

diminuzione del numero di occupati e un aumento di laureati iscritti ad un corso di laurea magistrale.

Il numero così ridotto di occupati è da contestualizzare nell’approccio più diffuso degli iscritti che vedono la

Laurea Triennale solo come il momento iniziale di un più ampio percorso comprendente anche una Laurea

Magistrale; questo a motivo della scarsa impiegabilità della sola Laurea Triennale in Filosofia a livello

professionale specifico. È inoltre da considerare che chi cerca un lavoro durante la Laurea Magistrale è per lo

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più spinto da esigenze di sostentamento a prescindere dalla congruenza con la competenza acquisita con la

Laurea Triennale.

Livello di soddisfazione degli studenti:

Come emerge dalle “Valutazione della didattica – Opinione degli studenti” dell’ultimo anno (2015/16)

rapportato al precedente (2014/15) il giudizio degli studenti è ottimo riguardo all'offerta didattica del CdS

(87,19%). Alcuni indici di gradimento (come l’interesse per gli argomenti trattati, l’adeguatezza del materiale

didattico per lo studio della materia, il rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni, la coerenza

dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio e la reperibilità del docente) vanno

oltre il 90%. Gli altri (proporzione tra crediti e carico di studio, chiarezza nelle modalità d’esame, capacità di

motivare da parte dei docenti, chiarezza delle loro esposizioni e utilità delle attività didattiche integrative) sono

nella quasi totalità dei casi decisamente sopra l’80%. Si situa intorno al 78 % (in ogni caso non certo valore

negativo) solo il primo indice (le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la

comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?).

Dal Rapporto AlmaLaurea – Profilo dei Laureati 2015 (Punto 7. Giudizi sull’esperienza universitaria;

collettivo indagato: 56 su 66) emerge un giudizio abbastanza positivo riguardo l’adeguatezza delle aule e le

modalità di frequentazione delle biblioteche, mentre si giudica insufficiente il numero di postazioni

informatiche. In definitiva più della metà (66,1%) si iscriverebbe allo stesso corso dell’Ateneo, mentre il

23,2% cambierebbe Ateneo pur scegliendo lo stesso percorso formativo.

Scienze dei beni culturali (Classe L-1)

Il CdS ha introdotto, dall’a.a. 2015-16, tre curricula (Beni Archeologici, Beni Archivistici e Librari, Beni

Storico-artistici) che consentono, con adeguato equilibrio tra saperi di base et ecnici, di costruire una

preparazione sufficientemente ampia e solida per affrontare con consapevolezza le scelte più specialistiche del

biennio di Laurea Magistrale.

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati: negli ultimi quattro anni si osserva una buona attrattività, con un numero di

immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di CFU) sostanzialmente

stabile, in leggero calo negli ultimi due anni (a.a. 2012/13: 157; 2013/14: 161; 2014/15: 142; 2015/16: 135),

poco al di sotto della numerosità di riferimento (180) indicata nei parametri ministeriali (D.M. 47 del

30.01.2013, Allegato C; http://attiministeriali.miur.it/media/156041/c.pdf).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti rileva una flessione più evidente

nell’ultimo anno (a.a. 2012/13: 646; 2013/14: 657; 2014/15: 627; 2015/16: 564), mentre rimane

sostanzialmente stabile la percentuale -piuttosto elevata-, dei fuori corso (a.a. 2012/13: 47,1; 2013/14: 41,6;

2014/15: 39,2; 2015/16: 41,7) che va comunque rapportata al dato di Ateneo (33,1%). Il numero di studenti

che prosegue (cioè che non si iscrivono ad altri CdS) è aumentato in maniera significativa negli ultimi tre anni

rilevando una maggiore consapevolezza e gradimento del percorso scelto (Coorte 2011/12: 64,2; 2012/13: 89;

2013/14: 79,4; 2014/15: 78); anche il tasso di abbandono presunto (mancate iscrizioni al 2° anno) è

decisamente diminuito (si segnala il dato dell’a.a. 2012-13) negli ultimi due anni (Coorte 2011/12: 35,8;

2012/13: 11; 2013/14: 20,6; 2014/15: 22) confermando la linea di tendenza espressa dall’andamento nella

prosecuzione degli studi. In flessione il numero di immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte

2011/12: 48,5; 2012/13: 36; 2013/14: 29,3; 2014/15: 36,1).

→ qualità iscritti e immatricolati: risulta decisamente più alta la percentuale degli studenti in possesso di

maturità liceale (a.a. 2012/13: 72,1; 2013/14: 63,4; 2014/15: 71,1; 2015/16: 66,4), rimane significativa la

presenza di diplomati in scuole tecniche (a.a. 2012/13: 14,5; 2013/14: 18; 2014/15: 9,2; 2015/16: 17,9).

Rispetto al voto di maturità la linea di tendenza evidenzia una maggiore percentuale di diplomati con un voto

inferiore a 80 (a.a. 2012/13: 62,4; 2013/14: 63,4; 2014/15: 54,2; 2015/16: 52,9), seguono quelli con un voto

compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 31,5; 2013/14: 31,7; 2014/15: 40,1; 2015/16: 43,6); in calo, soprattutto

nell’ultimo anno, la percentuale dei diplomati con voto 100 (2014/15: 5,6%; 2015/16: 3,6%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in positiva

ascesa la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 42,7;

2012/13: 46,3; 2013/14: 54,6; 2014/15: 47,7; cfr. con la media di CFU acquisiti al I anno: coorte 2011/12:

25,3; 2012/13: 27,3; 2013/14: 32,5; 2014/15: 28,5). Stabile la media dei voti degli esami superati al I anno

(coorte 2011/12: 26,2; 2012/13: 27,1; 2013/14: 26,7; 2014/15: 27,2).

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che l’11,7% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2011-12), mentre, dopo un dato negativo relativo al 2013, è in leggero miglioramento la percentuale dei

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laureati in corso (a.a. 2012: 30; 2013: 9; 2014: 22; 2015: 19). La maggioranza dei laureati consegue il titolo

con un voto compreso tra 100 e 109 (a.a. 2012: 58,3; 2013: 58,2; 2014: 58,5; 2015: 57,1), seguono i laureati

con 110 e 110 lode (a.a. 2012: 30; 2013: 25,4; 2014: 28; 2015: 19).

Internazionalizzazione

Discreto l’indicatore della partecipazione di studenti a programmi di mobilità internazionale in uscita

(Erasmus) (2011/12: 1; 2012/13: 2; 2013/14: 2; 2014/15: 3).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionalia un anno dal conseguimento del titolo)

emerge che, da un collettivo indagato di 60 laureati su 81, il 68,3% è attualmente iscritto ad un corso di laurea

magistrale; chi non si è iscritto (30%) lo fa per motivi lavorativi (27,8%), oppure perché interessato a

frequentare altra formazione post-laurea (22,2%). Chi si iscrive ad un corso di laurea magistrale, che per il

92,9% rappresenta il proseguimento naturale della laurea di I livello, lo fa soprattutto (il 38,1%) per migliorare

la possibilità di trovare lavoro. Per la maggioranza degli iscritti al corso di laurea magistrale la scelta è stata

orientata allo stesso gruppo disciplinare (87,8%) e allo stesso Ateneo della laurea di I livello (73,2%).

Riguardo la formazione post laurea una percentuale significativa ha frequentato stage in azienda (16,7%) e

collaborazioni volontarie (15%).

Rispetto alla situazione occupazionale, il 21,7% lavora (di cui il 13,3% contemporaneamente alla frequenza di

un corso di laurea magistrale) corrispondente a 13 laureati impegnati prevalentemente in occupazioni part-time

(69,2%) e che proseguono il lavoro iniziato prima della laurea (61,5%);relativamente al tipo di lavoro, nel

30,8% dei casi è senza contratto o ‘non standard’ (23,1%).

Tra coloro che lavorano il dato relativo alla valutazione di un eventuale miglioramento nel proprio lavoro

grazie alla laurea non è disponibile per il 2015, mentre nel 2014 corrispondeva al 20% la percentuale di coloro

che hanno notato un miglioramento; il 15,4% degli occupati dichiara di utilizzare le competenze acquisite con

la laurea, pur in misura ridotta.

La linea di tendenza emergente dai dati 2015 evidenzia alcune differenze positive rispetto a quella derivata dai

dati 2014: aumenta la percentuale di iscritti ad un corso di laurea magistrale e -tra questi- aumenta in maniera

significativa la percentuale di coloro che hanno scelto come laurea magistrale lo stesso gruppo disciplinare e lo

stesso Ateneo della laurea di I livello; in positiva crescita anche la percentuale di chi ha frequentato stage in

azienda e collaborazioni volontarie. Si segnala anche un aumento della percentuale di coloro che dichiarano di

utilizzare le competenze acquisite con la laurea anche se in misura ridotta.

Anche se l’esito più naturale per i laureati triennalisti è la prosecuzione nel corso magistrale, tuttavia il corso di

laurea ha promosso negli anni la stipula di convenzioni di tirocinio con strutture pubbliche e private operanti

nel campo dei beni culturali e ha utilizzato convenzioni stipulate dall’Ateneo, in particolare con i Comuni.

Livello di soddisfazione deglistudenti:

Come emerge dalla “Valutazione della didattica – Opinione degli studenti” dell’ultimo anno (2015/16),

rapportato al precedente (2014/15), il giudizio degli studenti è molto buono riguardo all'offerta didattica del

CdS (83,92%). La quasi totalità degli indici di soddisfazione superano ampiamente l’80% (tra i più alti:

l’adeguatezza del materiale didattico per lo studio della materia, il rispetto degli orari di svolgimento delle

lezioni, la coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio e la reperibilità

del docente, quest’ultimo migliora significativamente sia per gli studenti frequentanti -+2,4%- che per i non

frequentanti -+4,2%). Aumenta l’interesse per gli argomenti trattati (+2.3%). Si situa intorno al 74 %, con un

valore costante nei due anni considerati e in ogni caso non certo valore negativo, solo il primo indice (le

conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel

programma d'esame?).

Dal Rapporto AlmaLaurea – Profilo dei Laureati 2015 (Punto 7. Giudizi sull’esperienza universitaria;

collettivo indagato: 72 su 84) emerge un alto livello di soddisfazione tra decisamente positivo e ‘più sì che no’

(in totale 79,2%). Anche relativamente ai rapporti con i docenti la maggioranza degli intervistati esprime un

giudizio positivo (decisamente positivo 9,7% e ‘più sì che no’ 59,7%).

Emerge un giudizio abbastanza positivo riguardo l’adeguatezza delle aule e le modalità di frequentazione delle

biblioteche, mentre si giudica insufficiente il numero di postazioni informatiche. In definitiva quasi la metà

(43,1%) si iscriverebbe allo stesso corso dell’Ateneo, mentre il 27,8% cambierebbe Ateneo pur scegliendo lo

stesso percorso formativo.

Storia e scienze sociali (Classe L-42)

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati: negli ultimi quattro anni si osserva una buona attrattività, con un numero di

immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di CFU) sostanzialmente

stabile e in miglioramento nell’ultimo anno (a.a. 2012/13: 76; 2013/14: 85; 2014/15: 63; 2015/16: 75), poco al

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di sotto della numerosità di riferimento (100) indicata nei parametri ministeriali (D.M. 47 del 30.01.2013,

Allegato C; http://attiministeriali.miur.it/media/156041/c.pdf).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti evidenzia una tendenza in ascesa,

anche se in maniera non regolare e costante, nell’ultimo triennio (a.a. 2012/13: 218; 2013/14: 257; 2014/15:

248; 2015/16: 235), con un aumento della percentuale dei fuori corso (a.a. 2012/13: 24,8; 2013/14: 22,2;

2014/15: 34,3; 2015/16: 34) che va comunque rapportata al dato di Ateneo (33,1%). Il numero di studenti che

prosegue (cioè che non si iscrivono ad altri CdS) rimane alto e sostanzialmente stabile (Coorte 2011/12: 76;

2012/13: 72,4; 2013/14: 70,3; 2014/15: 81,1); anche il tasso di abbandono presunto (mancate iscrizioni al 2°

anno) è diminuito soprattutto nell’ultimo anno (Coorte 2011/12: 24; 2012/13: 27,6; 2013/14: 29,7; 2014/15:

18,9) confermando la linea di tendenza espressa dall’andamento nella prosecuzione degli studi. In flessione il

numero di immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 47,9; 2012/13: 46,1; 2013/14: 54,5;

2014/15: 39,4).

→ qualità iscritti e immatricolati: risulta decisamente più alta la percentuale degli studenti in possesso di

maturità liceale (a.a. 2012/13: 65,8; 2013/14: 61,2; 2014/15: 71,9; 2015/16: 66,7), rimane significativa la

presenza di diplomati in scuole tecniche (a.a. 2012/13: 22,8; 2013/14: 27,1; 2014/15: 21,9; 2015/16: 25,3).

Rispetto al voto di maturità la linea di tendenza evidenzia una maggiore percentuale di diplomati con un voto

inferiore a 80 (a.a. 2012/13: 69,6; 2013/14: 69,4; 2014/15: 57,8; 2015/16: 65,3), seguono quelli con un voto

compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 26,6; 2013/14: 27,1; 2014/15: 34,4; 2015/16: 28); in aumento, soprattutto

negli ultimi due anni, la percentuale dei diplomati con voto 100 (a.a. 2012/13: 3,8%; 2013/14: 2,4%; 2014/15:

7,8%; 2015/16: 6,7%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in positiva

ascesa, soprattutto nell’ultimo anno, la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno

(Coorte 2011/12: 36,4; 2012/13: 33,3; 2013/14: 26,4; 2014/15: 42,8; cfr. con la media di CFU acquisiti al I

anno: coorte 2011/12: 21,6; 2012/13: 19,4; 2013/14: 15,3; 2014/15: 25,5). Stabile la media dei voti degli esami

superati al I anno (coorte 2011/12: 26,9; 2012/13: 26,3; 2013/14: 26,3; 2014/15: 26,7).

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che il 10,4% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2011/12), mentre si mantiene costante, con un miglioramento nell’ultimo anno, la percentuale dei laureati in

corso (a.a. 2012: 38,9; 2013: 30; 2014: 22,2; 2015: 37). In calo la percentuale dei laureati che conseguono il

titolo con 110 e 110 lode (a.a. 2012: 55,6; 2013: 56,7; 2014: 44,4; 2015: 44,4), in ascesa i laureati con un voto

compreso tra 100 e 109 (a.a. 2012: 44,4; 2013: 36,7; 2014: 44,4; 2015: 55,6).

Internazionalizzazione

Discreto e in ascesa l’indicatore della partecipazione di studenti a programmi di mobilità internazionale in

uscita (Erasmus) (2011/12: 2; 2012/13: 0; 2013/14: 1; 2014/15: 3).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in AlmaLaurea 2015 (Dati occupazionali a un anno dal conseguimento del

titolo) emerge che, da un collettivo indagato di 10 laureati su 18, il 70% è attualmente iscritto ad un corso di

laurea magistrale; chi non si è iscritto (30%) lo fa per motivi lavorativi (33,3%), oppure perché interessato a

frequentare altra formazione post-laurea (33,3%). Chi si iscrive ad un corso di laurea magistrale, che per

l’85,7% rappresenta il proseguimento naturale della laurea di I livello, lo fa (il 42,9%) per migliorare la

possibilità di trovare lavoro e per migliorare la propria formazione culturale (42,9%). Per tutti gli iscritti al

corso di laurea magistrale la scelta è stata orientata allo stesso gruppo disciplinare e -per la maggioranza- allo

stesso Ateneo della laurea di I livello (85,7%).

Riguardo la formazione post laurea, il 10% ha svolto attività di collaborazione volontaria o ha frequentato

corsi di formazione professionale (10%).

Rispetto alla situazione occupazionale, il 10% (cioè un solo laureato) lavora ed è impegnato in una tipologia di

occupazione ‘non standard’.

Si conferma la linea di tendenza emergente dai dati 2014 in cui però il numero di occupati era leggermente più

alto (6) ed erano impegnati in un lavoro iniziato prima della laurea. Come anche l’alta percentuale di iscritti

alla magistrale dimostra, anche in questo caso il CdS si configura come il momento iniziale di un più ampio

percorso comprendente anche una Laurea Magistrale; questo a motivo della scarsa impiegabilità della sola

Laurea Triennale in Storia e scienze sociali a livello professionale specifico.

Il corso di laurea ha promosso negli anni la stipula di convenzioni di tirocinio con strutture pubbliche e private

nel campo delle biblioteche e degli archivi, con Centri studi e altri istituti di ricerca, Amministrazioni ed Enti

locali. Gli studenti hanno espresso, nella maggior parte dei casi, un giudizio soddisfacente sulle esperienze di

tirocinio, sottolineando la necessità di implementare ulteriormente la tipologia, la qualità e le possibilità dei

tirocini, monitorando costantemente la coerenza delle attività con gli studi universitari. Le strutture ospitanti

hanno formulato negli attestati e nelle relazioni finali giudizi positivi sugli stagisti e sulla loro formazione

7

specifica nel campo dell’organizzazione degli archivi, delle biblioteche, della Pubblica Amministrazione,

spesso chiedendo la proroga del periodo di tirocinio e, nel corso degli anni, hanno elevato il grado di

coinvolgimento degli studenti all’interno delle loro attività.

Livello di soddisfazione degli studenti:

Come emerge dalla “Valutazione della didattica – Opinione degli studenti” dell’ultimo anno (2015/16)

rapportato al precedente (2014/15), il giudizio degli studenti è ottimo riguardo all'offerta didattica del CdS

(91,98%). La maggior parte degli indici di soddisfazione superano ampiamente il 90% (tra i più alti: il carico

di studio proporzionato ai CFU assegnati, il rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni, la chiarezza

espositiva del docente, la coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio e

la reperibilità del docente, quest’ultimo migliora significativamente sia per gli studenti frequentanti che per i

non frequentanti). Aumenta ulteriormente l’interesse per gli argomenti trattati (+1,7%). Aumenta

significativamente (+6,8%) l’indice relativo alla valutazione dell’adeguatezza delle conoscenze preliminari

possedute per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame.

Dal Rapporto AlmaLaurea – Profilo dei Laureati 2015 (Punto 7. Giudizi sull’esperienza universitaria;

collettivo indagato: 23 su 27) emerge un livello di soddisfazione molto alto tra decisamente positivo e ‘più sì

che no’ (in totale 95,6%). Anche relativamente ai rapporti con i docenti la maggioranza degli intervistati

esprime un giudizio positivo (decisamente positivo 21,7% e ‘più sì che no’ 65,2%).

Emerge un giudizio abbastanza positivo riguardo l’adeguatezza delle aule e le modalità di frequentazione delle

biblioteche, mentre si giudica insufficiente il numero di postazioni informatiche. In definitiva il 39,1% si

iscriverebbe allo stesso corso dell’Ateneo, mentre il 30,4% cambierebbe Ateneo pur scegliendo lo stesso

percorso formativo.

Lauree Triennali - Quadro di sintesi

Per i CdS presi in esame si osserva una sostanziale tenuta, rispetto ai dati in ingresso, del trend

degli ultimi anni. Tendenzialmente, il numero di studenti che prosegue nello stesso percorso, senza

iscriversi ad altri CdS, aumenta rilevando un maggior grado di consapevolezza nelle scelte.

Migliorano i dati relativi al percorso, come la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al

termine del 1° anno, in positiva ascesa negli ultimi anni evidenziando un miglioramento nelle

modalità di acquisizione dei crediti formativi, pur rimanendo alta -in alcuni casi in maniera

significativa- la percentuale di fuori corso. Anche se il dato non si discosta di molto, anzi in alcuni

casi è inferiore, alla percentuale media di Ateneo (33,1%).

In relazione all’assorbimento nel mercato del lavoro, si riscontra la diminuzione del numero di

occupati e un aumento di laureati iscritti ad un corso di laurea magistrale; tale aspetto è da

contestualizzare nell’approccio più diffuso degli iscritti che vedono la Laurea Triennale solo come

il momento iniziale di un più ampio percorso comprendente anche una Laurea Magistrale, anche a

causa della scarsa impiegabilità della sola Laurea Triennale a livello professionale specifico.

Dall’esame della valutazione degli studenti emergono elementi di miglioramento nel grado di

apprezzamento generale, nel rapporto con i docenti, nell’interesse verso le discipline del CdS.

CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

I quattro corsi di laurea magistrale costituiscono la naturale prosecuzione del percorso formativo,

del tutto coerente e integrato con quello offerto dai corsi di laurea triennale. Fa eccezione il CdS

inFilologia, letterature e storia dell'antichità (LM-15) che si pone in continuità con il CdS triennale

in Lettere (L-10) afferente al Dipartimento LELIA.

Archeologia (Classe LM- 2)

Nell’ambito del territorio regionale, il CdS dell’ateneo barese, insieme a quello dell’Università del Salento,

risponde alla domanda di formazione in questo ambito disciplinare (cfr. infra Analisi del contesto competitivo).

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Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di

CFU): negli ultimi quattro anni si osserva una discreta attrattività, soprattutto negli anni 2013-14 e 2014-15, si

registra però un calo nell’ultimo anno (a.a. 2012/13: 15; 2013/14: 20; 2014/15: 32; 2015/16: 14).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti evidenzia una tendenza in ascesa

negli ultimi due anni (a.a. 2012/13: 46; 2013/14: 48; 2014/15: 61; 2015/16: 66), con una positiva flessione

della percentuale dei fuori corso (a.a. 2012/13: 45,7; 2013/14: 31,3; 2014/15: 23; 2015/16: 36,4).In decisa

flessione nell’ultimo triennio il numero di immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 0;

2012/13: 12,5; 2013/14: 10; 2014/15: 3,1).

→ qualità iscritti e immatricolati: la maggioranza degli studenti è in possesso di maturità liceale; il dato

diventa particolarmente evidente nell’ultimo anno con una percentuale vicina al 100% (a.a. 2012/13: 92,3;

2013/14: 73,7; 2014/15: 69; 2015/16: 92,9);si misura intorno al 10% la presenza di diplomati in scuole

tecniche (a.a. 2012/13: 7,7; 2013/14: 10,5; 2014/15: 10,3; 2015/16: 7,1). Rispetto al voto di maturità la linea di

tendenza evidenzia una maggiore percentuale di diplomati con un voto inferiore a 80 che però diminuisce

nettamente nell’ultimo anno (a.a. 2012/13: 53,8; 2013/14: 68,4; 2014/15: 62,1; 2015/16: 21,4), seguono quelli

con un voto compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 46,2; 2013/14: 26,3; 2014/15: 34,5; 2015/16: 50); decisamente

in aumento, soprattutto nell’ultimo anno, la percentuale dei diplomati con voto 100 (a.a. 2012/13: 0%;

2013/14: 5,3%; 2014/15: 3,4%; 2015/16: 28,6%) che potrebbe rilevare un miglioramento qualitativo degli

iscritti dal punto di vista della preparazione di partenza. Anche se, rispetto al voto conseguito nella laurea

triennale,sono in aumento gli iscritti al CdS in Archeologia laureati al triennio con meno di 100 (a.a. 2012/13:

23,1%; 2013/14: 10,5%; 2014/15: 24,1%; 2015/16: 100%), circa la metà, fino al 2014-15, si sono laureati al

triennio con un voto compreso tra 100 e 109 (a.a. 2012/13: 46,2%; 2013/14: 52,6%; 2014/15: 44,8%; 2015/16:

0%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in positiva

ascesa, soprattutto nell’ultimo anno, la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno

(Coorte 2011/12: 94,7; 2012/13: 65,7; 2013/14: 59,84; 2014/15: 73,58; cfr. con la media di CFU acquisiti al I

anno: coorte 2011/12: 56,8; 2012/13: 39,4; 2013/14: 35; 2014/15: 44,1). Stabile e piuttosto alta la media dei

voti degli esami superati al I anno (coorte 2011/12: 29; 2012/13: 28,6; 2013/14: 28,5; 2014/15: 28,2).

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che il 43,8% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2012-13), mentre si mantiene piuttosto stabile, con un significativo miglioramento nell’ultimo anno, la

percentuale dei laureati in corso (a.a. 2012: 37; 2013: 46,2; 2014: 30,8; 2015: 50). In leggero calo, ma pur

sempre decisamente maggioritaria, la percentuale dei laureati che conseguono il titolo con 110 e 110 lode (a.a.

2012: 93,6; 2013: 76,9; 2014: 76,9; 2015: 66,7), nell’ultimo biennio sembra assestarsi intorno al 15% la

percentuale di laureati con un voto compreso tra 100 e 109 (a.a. 2012: 7,4; 2013: 23,1; 2014: 15,4; 2015: 16,7).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionali dopo un anno dal conseguimento del

titolo) emerge che, da un collettivo indagato di 8 laureati su 12, il 62,5% ha partecipato ad almeno un’attività

di formazione post-laurea (di cui il 25% Scuola di Specializzazione, 25% collaborazione volontaria). Il numero

di occupati è di una sola unità.

A tre anni dal conseguimento del titolo, da un collettivo indagato di 14 laureati su 27, il 57,1% ha partecipato

ad almeno un’attività di formazione post-laurea (di cui il 42,9 % Scuola di Specializzazione). Il numero di

occupati è 10, di cui il 40% ha iniziato a lavorare dopo la laurea magistrale; dal punto di vista della tipologia

dell’attività lavorativa, il 40% è part-time. Il 70% lavora nel privato soprattutto nel campo istruzione e ricerca

o altri servizi. Tempi d'ingresso nel mercato del lavoro: periodo medio di 2,1 mesi all'inizio della ricerca del

primo lavoro, 11,4 mesi dalla laurea al reperimento del primo lavoro. Il 70% ritiene la laurea fondamentale e

utile per lo svolgimento dell'attività lavorativa.

Il CdS ha promosso la stipula di convenzioni di tirocinio con strutture operanti nel campo dei beni culturali e

ha utilizzato convenzioni stipulate dall’Ateneo, in particolare con i Comuni. Gli studenti hanno lavorato

all’ideazione, progettazione e realizzazione di eventi culturali, confrontandosi anche con gli aspetti burocratici

necessari al corretto svolgimento dell’iniziativa. Il tirocinante apprende, in questo modo, a relazionarsi con gli

enti pubblici, con i permessi da richiedere e con gli aspetti economici e amministrativi da considerare.

Oltre alla possibilità di svolgere attività pratiche presso i cantieri di scavo archeologico e di studio dei materiali

curati dai docenti del Corso [Monte Sannace, Egnazia, Grottaglie, S. Maria di Agnano (Ostuni), Polignano a

Mare], in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia sono stati organizzati stages di

catalogazione, inventariazione e studio dei materiali (analisi, studio e pubblicazione di reperti archeologici

mobili provenienti dagli scavi della SAP e in particolare da quelli realizzati nell'area della cittadella

nicolaiana). Nel 2015 si sono svolte esperienze significative di tirocinio presso il Museo Archeologico

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nazionale di Altamura, presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, a Pulsano.In alcuni casi presso le

Soprintendenze e il Polo Museale, la Pinacoteca Metropolitana di Bari, la Pinacoteca Comunale De Napoli di

Terlizzi, la cooperativa ArTa di Bari gli stagisti sono stati coinvolti a livello scientifico nell'organizzazione

delle Mostre, dell'apparato didattico, dell'elaborazione delle schede.

Livello di soddisfazione degli studenti:

L'analisi dei dati relativi al Corso di Laurea (Opinione degli studenti 2015-16) evidenzia un giudizio

complessivamente molto soddisfacente (93,22%, cioè + 3,72 rispetto all’anno precedente), con valori che

superano il 90 % per la sezione di quesiti 2-4 relativi agli insegnamenti. Adeguatezza del carico di studio

rispetto al peso dell'insegnamento, adeguatezza del materiale didattico di supporto, appropriatezza delle

modalità di esame sono gli items con il più alto punteggio (tra 93 e 97%, in positivo aumento rispetto all’anno

precedente da 1 a circa 6 punti percentuali), mentre l'adeguatezza delle conoscenze preliminari scende all'81%

(sebbene in miglioramento rispetto all’anno precedente in cui il valore è di 77,8%). Quest'ultimo dato costante

nei rilevamenti degli ultimi anni e comune al triennio anche se in percentuale più bassa è stato affrontato in più

occasioni dal CdL che ha messo in atto interventi di razionalizzazione e consolidamento dell'Offerta Formativa

per rispondere alle richieste di formazione di base. Tuttavia non si può sottovalutare il dato che il problema

affonda le sue radici in un prerequisito di carattere più generale legato alle pregresse esperienze scolastiche

degli studenti non del tutto adeguate e tali da rendere difficile un recupero significativo nonostante gli

interventi correttivi programmati fin dal triennio. Molto positiva la valutazione della docenza items 5-11 che si

attesta su una percentuale del 94,9% per il rispetto degli orari delle attività didattiche (+ 2,5% rispetto all’anno

precedente), 94,9% per una qualità della docenza stimolante (il valore aumenta in maniera significativa: +7%

rispetto all’anno precedente), 92,3% per la chiarezza nell’esposizione (1,6% rispetto all’anno precedente),

dell’84,6% per l’utilità delle attività didattiche integrative (il valore aumenta in maniera significativa: +3,1%

rispetto all’anno precedente), del 97,4% per la coerenza tra insegnamento e sito web (il valore aumenta in

maniera significativa: +4,9% rispetto all’anno precedente). Alta anche la percentuale di gradimento per la

reperibilità dei docenti che è in deciso e notevole miglioramento rispetto all’anno precedente (+10% per gli

studenti con una frequenza meno assidua, +2,6% per gli studenti più assidui). Infine il livello di interesse per

gli insegnamenti si attesta su una media del 90,5%, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.

Filologia, letterature e storia dell'antichità (Classe LM-15)

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di

CFU): negli ultimi quattro anni si osserva una discreta attrattività, (a.a. 2012/13: 39; 2013/14: 20; 2014/15: 27;

2015/16: 21).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti evidenzia una sostanziale stabilità

(a.a. 2012/13: 88; 2013/14: 79; 2014/15: 82; 2015/16: 74), con un aumento della percentuale dei fuori corso

(a.a. 2012/13: 27,3; 2013/14: 29,1; 2014/15: 42,7; 2015/16: 36,5). Decisamente basso il numero di

immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 3,1; 2012/13: 0; 2013/14: 0; 2014/15: 3,7).

→ qualità iscritti e immatricolati: la totalità degli studenti è in possesso di maturità liceale con una percentuale

del 100% nel quadriennio considerato. Rispetto al voto di maturità la linea di tendenza evidenzia una maggiore

percentuale, vicina al 50%, di diplomati con voto 100 (a.a. 2012/13: 54,1%; 2013/14: 75%; 2014/15: 44,4%;

2015/16: 52,4%), seguono quelli con un voto compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 40,5; 2013/14: 15; 2014/15:

48,1; 2015/16: 33,3). A questo dato corrisponde quello del voto conseguito nella laurea triennale con una

percentuale piuttosto alta, ma solo nei primi due anni (2012-13 e 2013-14), di laureati al triennio con 110 e 110

e lode (a.a. 2012/13: 62,2%; 2013/14: 70%; 2014/15: 0%; 2015/16: 0%), mentre sono in aumento gli iscritti al

CdS laureati al triennio con meno di 100 (a.a. 2012/13: 2,7%; 2013/14: 5%; 2014/15: 100%; 2015/16: 100%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): stabile e

positivamente alto la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno (Coorte 2011/12:

81,5; 2012/13: 71,3; 2013/14: 73,3; 2014/15: 72,9; cfr. con la media di CFU acquisiti al I anno: coorte

2011/12: 48,9; 2012/13: 42,8; 2013/14: 44; 2014/15: 43,7). Stabile e decisamente alta la media dei voti degli

esami superati al I anno (coorte 2011/12: 29,2; 2012/13: 29,3; 2013/14: 29,3; 2014/15: 29,2).

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che il 38,5% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2012-13), e si mantiene piuttosto stabilela percentuale dei laureati in corso (a.a. 2012: 57,6; 2013: 40,7; 2014:

40,9; 2015: 41,4). Decisamente maggioritaria e in rialzo, la percentuale dei laureati che conseguono il titolo

con 110 e 110 lode (a.a. 2012: 78,8; 2013: 85,2; 2014: 86,4; 2015: 93,1).

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Internazionalizzazione

Discreto e in ascesa l’indicatore della partecipazione di studenti a programmi di mobilità internazionale in

uscita (Erasmus) (2011/12: 2; 2012/13: 0; 2013/14: 4; 2014/15: 3).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionali dopo un anno dal conseguimento del

titolo) emerge che, da un collettivo indagato di 8 laureati su 12, il 62,5% ha partecipato ad almeno un’attività

di formazione post-laurea (di cui il 25% Scuola di Specializzazione, 25% collaborazione volontaria). Il numero

di occupati è di una sola unità.

A tre anni dal conseguimento del titolo, da un collettivo indagato di 26 laureati su 33, il 76,9% ha partecipato

ad almeno un’attività di formazione post-laurea (di cui: 46,1 Master Universitari di diverso tipo e durata; 38,5

Scuola di Specializzazione e 19,2 Stage in azienda). Il numero di occupati è 12, di cui il 91,7% ha iniziato a

lavorare dopo la laurea magistrale; dal punto di vista della tipologia dell’attività lavorativa, il 41,7% è part-

time. Il 75% lavora nel privato soprattutto nel campo istruzione e ricerca o altri servizi. Tempi d'ingresso nel

mercato del lavoro: periodo medio di 1,5 mesi all'inizio della ricerca del primo lavoro, 10,3 mesi dalla laurea al

reperimento del primo lavoro. Il 58,3% ritiene la laurea fondamentale e utile per lo svolgimento dell'attività

lavorativa.

Livello di soddisfazione degli studenti:

L'analisi dei dati relativi al Corso di Laurea (Opinione degli studenti 2015-16) evidenzia un giudizio

complessivamente molto soddisfacente (92,5%, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente), con

valori che superano il 90% per i quesiti 3-4 relativi agli insegnamenti.Positiva la valutazione della docenza

items 5-11 che si attesta su una percentuale del 92% per una qualità della docenza stimolante (-1% rispetto

all’anno precedente), del 96,9% per la coerenza tra insegnamento e sito web (+1,8% rispetto all’anno

precedente). Molto alta anche la percentuale di gradimento per la reperibilità dei docenti che è in

miglioramento rispetto all’anno precedente (+3,3% per gli studenti con una frequenza meno assidua, +0,8%

per gli studenti più assidui). Infine il livello di interesse per gli insegnamenti si attesta su una media del 95,2%,

in significativo miglioramento (+4,7% rispetto all’anno precedente).

I quesiti su cui ci sono le valutazioni meno favorevoli sono quello relativo all’adeguatezza delle conoscenze

preliminari possedute dagli studenti (81,7% di soddisfatti) (in peggioramento rispetto all’anno precedente in

cui il valore è di 89,9%) e quello sul complessivo carico di studio in rapporto al numero di CFU (86,5% in

leggero calo rispetto all’anno precedente).

Scienze filosofiche (Classe LM-78)

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di

CFU): negli ultimi quattro anni si osserva una discreta attrattività, in leggero calo nell’ultimo biennio (a.a.

2012/13: 47; 2013/14: 42; 2014/15: 33; 2015/16: 34).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti evidenzia una leggera flessione (a.a.

2012/13: 134; 2013/14: 116; 2014/15: 110; 2015/16: 102), con un aumento della percentuale dei fuori corso

(a.a. 2012/13: 18,7; 2013/14: 26,7; 2014/15: 34,5; 2015/16: 36,3).Decisamente in calo il numero di

immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2011/12: 13,4; 2012/13: 12,8; 2013/14: 7; 2014/15: 8,8).

→ qualità iscritti e immatricolati: la stragrande maggioranza degli studenti è in possesso di maturità liceale

(a.a. 2012/13: 87,2; 2013/14: 90,5; 2014/15: 87,9; 2015/16: 91,2); si misura intorno ad una percentuale

inferiore al 10% la presenza di diplomati in scuole tecniche (a.a. 2012/13: 6,4; 2013/14: 9,5; 2014/15: 9,1;

2015/16: 8,8). Rispetto al voto di maturità la percentuale più stabile negli anni, vicina al 40%, è quella di

diplomati con voto inferiore a 80 (a.a. 2012/13: 46,8%; 2013/14: 38,1%; 2014/15: 42,4%; 2015/16: 32,4%);

seguono in maniera piuttosto ravvicinata i diplomati con un voto compreso tra 80 e 99 (a.a. 2012/13: 34;

2013/14: 42,9; 2014/15: 24,2; 2015/16: 58,8).A questo dato corrisponde quello del voto conseguito nella laurea

triennale con una percentuale abbastanza altadi laureati al triennio con 110 e 110 e lode (a.a. 2012/13: 63,8%;

2013/14: 57,1%; 2014/15: 66,7%; 2015/16: 67,6%), stabile il numero degli iscritti al CdS laureati al triennio

con voto compreso tra 100 e 109 (a.a. 2012/13: 25,5%; 2013/14: 31%; 2014/15: 30,3%; 2015/16: 29,4%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in aumento e

positivamente alta la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno (Coorte 2011/12:

65,1; 2012/13: 68,3; 2013/14: 73,1; 2014/15: 78,7; cfr. con la media di CFU acquisiti al I anno: coorte

2011/12: 39,1; 2012/13: 41; 2013/14: 43,9; 2014/15: 46,5). Stabile e decisamente alta la media dei voti degli

esami superati al I anno (coorte 2011/12: 29,6; 2012/13: 29,3; 2013/14: 29,4; 2014/15: 29,3).

11

Uscita

Rispetto al numero di laureati si osserva che il 46,8% è regolare e stabile (dato disponibile solo per la coorte

2012-13), mentre si mantiene piuttosto stabile e positivamente alta la percentuale dei laureati in corso, pur

registrando un netto calo nell’ultimo anno (a.a. 2012: 74,5; 2013: 73,3; 2014: 75,7; 2015: 48,7). Decisamente

alta e vicina alla totalità, la percentuale dei laureati che conseguono il titolo con 110 e 110 lode (a.a. 2012: 98;

2013: 100; 2014: 97,3; 2015: 89,7).

Internazionalizzazione

Discreto, anche se in calo, l’indicatore della partecipazione di studenti a programmi di mobilità internazionale

in uscita (Erasmus) (2011/12: 2; 2012/13: 5; 2013/14: 1; 2014/15: 0).

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionali dopo un anno dal conseguimento del

titolo) emerge che, da un collettivo indagato di 30 laureati su 36, il 53,3% ha partecipato ad almeno un’attività

di formazione post-laurea. Il numero di occupati è 11.

A tre anni dal conseguimento del titolo, da un collettivo indagato di 33 laureati su 50, l’84,8% ha partecipato

ad almeno un’attività di formazione post-laurea, di cui la maggior parte (45,5%) a Master di vari livelli e stage

in azienda (27,3%). Il numero di occupati è 10, di cui il 50% ha iniziato a lavorare dopo la laurea magistrale;

dal punto di vista della tipologia dell’attività lavorativa, il 60% è part-time. Il 50% lavora nel privato in diversi

rami. Tempi d'ingresso nel mercato del lavoro: periodo medio di 8,1 mesi all'inizio della ricerca del primo

lavoro, 14,4 mesi dalla laurea al reperimento del primo lavoro. Il 20% ritiene la laurea utile per lo svolgimento

dell'attività lavorativa.

Negli ultimi anni il CdS ha proposto, tra le “Ulteriori Attività” formative previste per legge, una serie di Stages

e Tirocini professionalizzanti presso strutture esterne convenzionate, quali l’Archivio di Stato di Bari,

l’Associazione del terzo settore “AiBi – Amici dei bambini”, (poi “Mama Happy”) di Bari, la Biblioteca Corte

d’Appello di Bari, la Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia, la Biblioteca Nazionale “Sagarriga

Visconti Volpi” di Bari, il CIASU – Centro internazionale alti studi universitari di Bari, l’ICC – Istituto per

centri e collegi universitari di Bari, l’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, nonché presso varie

Amministrazioni Comunali o Provinciali nel settore Cultura e presso Enti ecclesiastici.

Livello di soddisfazione degli studenti:

L'analisi dei dati relativi al Corso di Laurea (Opinione degli studenti 2015-16) evidenzia un giudizio

complessivamente molto soddisfacente (92,14%, significativamente in rialzo rispetto all’anno precedente:

+4,67%), con valori che superano il 90% per i quesiti 3-4 relativi agli insegnamenti. Positiva la valutazione

della docenza items 5-11 che si attesta su una percentuale del 93,3% per una qualità della docenza stimolante

(+12,8% rispetto all’anno precedente), del 93,3% per la coerenza tra insegnamento e sito web (+1,5% rispetto

all’anno precedente). Molto alta anche la percentuale di gradimento per la reperibilità dei docenti che è in

miglioramento rispetto all’anno precedente (+10,7% per gli studenti con una frequenza meno assidua, +3,7%

per gli studenti più assidui). Infine il livello di interesse per gli insegnamenti si attesta su una media del 91%,

in significativo miglioramento (+7,7% rispetto all’anno precedente).

I quesiti su cui le valutazioni sono meno favorevoli sono quello relativo all’adeguatezza delle conoscenze

preliminari possedute dagli studenti (85% di soddisfatti) (in miglioramento rispetto all’anno precedente in cui

il valore è di 79,9%) e quello sul complessivo carico di studio in rapporto al numero di CFU (89,3% comunque

più alto rispetto all’anno precedente: +4,1%).

Scienze storiche e della documentazione storica (Interclasse: Scienze storiche LM-84; Beni

archivistici e librari LM-5)

Il corso interclasse in Scienze storiche e della Documentazione storica, attivo dall’a.a. 2013-14, è costituito da

due corsi di laurea magistrale ed è l'unica interclasse LM-5/LM-84 presente in Italia meridionale; inoltre, le

due classi di laurea non sono presenti negli altri Atenei pugliesi. Tra le Università del Mezzogiorno, oltre la

sede barese, il Corso LM-5 è attivato solo presso l'Università di Salerno (cfr. infra 1.3 Analisi del contesto

competitivo).

Ingresso

→ numero iscritti e immatricolati (comprese le immatricolazioni ad anni successivi per riconoscimento di

CFU): negli ultimi tre anni (cioè da quando si è costituito il CdS interclasse) si osserva una buona attrattività,

in aumento nell’ultimo anno (a.a. 2013/14: 27; 2014/15: 24; 2015/16: 34).

→ andamento iscritti e immatricolati: il numero complessivo degli iscritti evidenzia una linea di tendenza in

aumento (a.a. 2013/14: 27; 2014/15: 50; 2015/16: 70), con una percentuale dei fuori corso rilevabile solo

nell’ultimo anno (a.a. 2015/16: 21,4). Il numero di studenti che prosegue (cioè che non si iscrivono ad altri

12

CdS) è disponibile solo per la coorte 2014/15ed è superiore al 60 % (66,7); il tasso di abbandono presunto

(mancate iscrizioni al 2° anno) è rilevabile solo per la coorte 2014/15 (33%).In leggero aumento il numero di

immatricolati inattivi al termine del 1° anno (Coorte 2013/14: 14,8; 2014/15: 16,7).

→ qualità iscritti e immatricolati: la maggioranza degli studenti è in possesso di maturità liceale (a.a. 2013/14:

63; 2014/15: 87; 2015/16: 82,9), non trascurabile -anche se discontinua- la percentuale di diplomati in scuole

tecniche (a.a. 2013/14: 29,6; 2014/15: 0; 2015/16: 14,3). Rispetto al voto di maturità la percentuale più stabile

negli anni, vicina al 50%, è quella di diplomati con voto inferiore a 80 (a.a. 2013/14: 48,1%; 2014/15: 43,5%;

2015/16: 60%); seguono in maniera piuttosto ravvicinata, anche se in calo nell’ultimo anno, i diplomati con un

voto compreso tra 80 e 99 (a.a. 2013/14: 40,7; 2014/15: 43,5; 2015/16: 28,6). A questo dato corrisponde quello

del voto conseguito nella laurea triennale con una percentuale abbastanza alta di laureati al triennio con 110 e

110 e lode, anche se in decisivo calo nell’ultimo anno (a.a. 2013/14: 40,7%; 2014/15: 52,2%; 2015/16: 28,6%),

d’altra parte è in aumento il numero degli iscritti al CdS laureati al triennio con voto compreso tra 100 e 109

(a.a. 2013/14: 33,3%; 2014/15: 21,7%; 2015/16: 57,1%).

Percorso

→ tasso di successo degli esiti formativi (CFU conseguiti, tempi per il conseguimento del titolo): in aumento e

positivamente alto la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al termine del 1° anno (Coorte 2013/14:

67,6; 2014/15: 70,7; cfr. con la media di CFU acquisiti al I anno: coorte 2011/12: 39,1; 2012/13: 41; 2013/14:

43,9; 2014/15: 46,5). Stabile e decisamente alta la media dei voti degli esami superati al I anno (coorte

2013/14: 28,9; 2014/15: 29).

Uscita

Il dato sul numero dei laureati, tutti in corso, è rilevabile solo per il 2015 (5); di questi, la maggior parte (4) ha

conseguito il titolo con 110 e 110 lode.

Assorbimento nel mercato del lavoro:

Sulla base dei dati disponibili in Almalaurea 2015 (Dati occupazionali dopo un anno dal conseguimento del

titolo) emerge che, da un collettivo indagato di 12 laureati su 14, il 33,3% ha partecipato ad almeno un’attività

di formazione post-laurea. Il numero di occupati è 7.

A tre anni dal conseguimento del titolo, da un collettivo indagato di 6 laureati su 9, il 66,7% ha partecipato ad

almeno un’attività di formazione post-laurea equamente distribuita in diversi tipi di attività. Il numero di

occupati è 3, di cui il 66,7% ha iniziato a lavorare dopo la laurea magistrale; dal punto di vista della tipologia

dell’attività lavorativa, il 66,7% è part-time. Il 100% lavora nel privato in diversi rami. Tempi d'ingresso nel

mercato del lavoro: periodo medio di 3,3 mesi all'inizio della ricerca del primo lavoro, 6,3 mesi dalla laurea al

reperimento del primo lavoro.

Il CdS ha stipulato convenzioni per stages e tirocini(presso la Soprintendenza Archivistica per la Puglia,

l'Archivio di Stato di Bari) in cui gli studenti sono stati coinvolti a livello scientifico nell'organizzazione di

eventi, nell'elaborazione delle schede, nella realizzazione di progetti. A partire dal 2012 la Pinacoteca

provinciale di Bari ha coinvolto nella catalogazione informatizzata del patrimonio librario e

nell'organizzazione della Biblioteca Michele D'Elia i laureandi in Beni Archivistici e Librari. Intensi sono i

rapporti con gli Enti locali, in particolare i Comuni, i quali hanno richiesto la presenza di stagisti, esprimendo

parere positivo sulla loro attività e sulla loro formazione. L'Istituto Agronomico mediterraneo di Bari (IAMB)

ha coinvolto con soddisfazione gli studenti del corso nella catalogazione informatizzata di volumi a stampa in

SOL (Sebina Open Library).

Livello di soddisfazione degli studenti:

L'analisi dei dati relativi al Corso di Laurea (Opinione degli studenti 2015-16) evidenzia un giudizio

complessivamente più che soddisfacente (91,52%, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente), con

valori che si attestano intorno all’88% per i quesiti 2-4 relativi agli insegnamenti. Positiva la valutazione della

docenza items 5-11 che si attesta su una percentuale del 92,2% per una qualità della docenza stimolante

(+2,3% rispetto all’anno precedente), del 93,3% per la chiarezza nell’esposizione degli argomenti (+2,4%

rispetto all’anno precedente), del 96,1% per la coerenza tra insegnamento e sito web. Molto alta anche la

percentuale di gradimento per la reperibilità dei docenti che è in miglioramento rispetto all’anno precedente

(+5,3% per gli studenti con una frequenza meno assidua, +2,6% per gli studenti più assidui). Infine il livello di

interesse per gli insegnamenti si attesta su una media del 90,1%.

I quesiti su cui le valutazioni sono meno favorevoli sono quello relativo all’adeguatezza delle conoscenze

preliminari possedute dagli studenti (78,7% di soddisfatti) (in calo rispetto all’anno precedente in cui il valore

è di 83,5%) e quello sul complessivo carico di studio in rapporto al numero di CFU (88,8% in rialzo rispetto

all’anno precedente: +1,8%).

13

Dati di sintesi - Lauree Magistrali

Per i CdS presi in esame si osserva una sostanziale tenuta (anche se il dato non sempre è stabile),

rispetto ai dati in ingresso, del trend degli ultimi anni; per un CdS (Scienze Storiche e della

Documentazione storica) si osserva una linea di tendenza in salita. La variabilità osservabile in

alcuni casi è imputabile a fattori di diversa natura, anche esterni all’Ateneo e radicati nel territorio.

Tendenzialmente, il numero di studenti che prosegue nello stesso percorso, senza iscriversi ad altri

CdS, aumenta, rilevando un maggior grado di consapevolezza nelle scelte. Aumenta anche la

percentuale di iscritti ai CdS magistrali provvisti di maturità liceale: un elemento che potrebbe

rilevare un miglioramento qualitativo degli iscritti dal punto di vista della preparazione di partenza.

Migliorano i dati relativi al percorso, come la percentuale (rispetto al totale) di CFU conseguiti al

termine del 1° anno, in positiva ascesa negli ultimi anni evidenziando un miglioramento nelle

modalità di acquisizione dei crediti formativi, pur rimanendo alta la percentuale di fuori corso che

però risulta, in alcuni casi, in diminuzione. Il dato comunque non si discosta di molto, anzi in alcuni

casi è inferiore, alla percentuale media di Ateneo (33,1%).Uno dei motivi che potrebbero essere alla

base del fenomeno dei fuori corso è relativo all’incidenza di studenti lavoratori; dai dati alma laurea

2015 (Profilo dei laureati) emerge che una percentuale tra il 40 e il 50% degli intervistati dichiara

di aver avuto, durante il percorso di studi, esperienze di lavoro saltuario, occasionale, stagionale o a

tempo parziale. Un dato che -in qualche modo- si incrocia con quello sui Dati Occupazionali

(Almalaurea 2015): circa il 10% (in media) dei laureati triennali intervistati (il dato però non è

disponibile per tutti i CdS) dichiara di lavorare ed essere iscritto ad un CdS Magistrale.

In relazione all’assorbimento nel mercato del lavoro, per alcuni CdS cresce in maniera significativa

la percentuale di laureati che ritengono la laurea conseguita fondamentale e utile per lo svolgimento

dell'attività lavorativa.

Dall’esame della valutazione degli studenti emergono elementi di miglioramento nel grado di

apprezzamento generale che, in relazione soprattutto ad alcuni CdS, emerge attraverso dati

significativamente più alti; particolarmente apprezzabili gli indici di gradimento nel rapporto con i

docenti e nell’interesse verso le discipline del CdS.

DIDATTICA DI III LIVELLO

Il DISUM gestisce diversi ambiti di specializzazione post-laurea:

Per i CdS abilitanti all’insegnamento il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) e Percorsi Abilitanti

Speciali (PAS) per le seguenti classi: A051 Materie letterarie e latino nei licei e nell’istituto

magistrale; A052 Materie letterarie, latino e greco nel liceo classico; A037 – Filosofia e Storia;

A039 – Geografia; Accorpamento AC05 – A043 (italiano, storia e geografia nella scuola secondaria

di I grado – A050 materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado).

Per il CdS magistrale in Archeologia, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici (diretto da

C. Laganara) che, sul territorio regionale, insieme a quella afferente all’Università del Salento,

risponde alla domanda di formazione specialistica. La scuola, istituita nel 1993, si propone di

formare specialisti con specifico profilo professionale nel settore della conoscenza, tutela, gestione

e valorizzazione del patrimonio archeologico, in grado di poter operare con funzioni di elevata

responsabilità nelle strutture pubbliche (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Enti territoriali)

e private.

In un’ottica interdisciplinare solidamente fondata -sin dalla fase istitutiva- su rapporti di

collaborazione con i dipartimenti di area scientifica, la scuola si avvale del Laboratorio di

14

Antropologia (Dipartimento di Biologia) e dei Laboratori pertinenti al Centro

Interdipartimentale Laboratorio di ricerca per la tutela diagnostica dei Beni Culturali.

Il percorso formativo è organizzato in tre curricula: Archeologia preistorica e protostorica,

Archeologia classica, Archeologia tardoantica e medievale, in ognuno dei quali sono previsti

numerosi corsi nei settori scientifico/disciplinari definiti dal decreto ministeriale. L’offerta

formativa è arricchita dalle attività sul campo e dalla pratica in laboratorio, finalizzate alla

preparazione professionale degli allievi, oltre che da una serie di visite didattiche e di seminari (cfr.

1.3 Analisi del contesto competitivo).

Al Dipartimento afferisce, inoltre, il Corso di Dottorato in Studi Umanistici (XXXII ciclo,

coordinatore prof. Costantino Esposito), articolato in 5 curricula corrispondenti ai diversi ambiti

disciplinari del Dipartimento in un’ottica interdisciplinare integrata (Filosofia e Storia della

Filosofia; Filologia e letteratura dell'antichità; Storia e Archeologia del mondo antico; Storia dal

medioevo all'età contemporanea; Storia della Scienza).

I Corsi di Dottorato che sono stati attivi per i cicli precedenti sono:

- Teorie e Storie della Scienza, delle Scienze sociali, della Filosofia e dei Linguaggi (ciclo XXIX),

articolato in più curricula;

- Scienze dell'antichità e del tardo antico (XXX ciclo), articolato in più curricula;

- Filosofia e Storia (ciclo XXXI), articolato in più curricula.

Nell’ambito dei corsi di Dottorato sono state attivate co-tutele, tuttora in corso, che consentono ai

dottorandi di ricerca di svolgere periodi di ricerca all’estero nell’Università partner. Si tratta di

esperienze preziose dal punto di vista dell’internazionalizzazione e della condivisione di linee di

ricerca in un bacino più ampio.

Si ricorda, inoltre, l’attivazione dello Short Master “Teorie didattiche delle differenze: femminismi e

saperi di genere” (4 CFU).

DIDATTICA EROGATA IN CDS IN CUI IL DISUM NON È DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO

I docenti del DISUM afferiscono a numerosi corsi di studio sostenendone la didattica e in alcuni

casi i requisiti minimi di docenza. L’Offerta Formativa è aperta a tutti i CdS in base alla presenza

dei SSD all’interno dei vari Ordinamenti Didattici; questa politica di ottimizzazione delle risorse di

docenza garantisce un arricchimento dell’offerta formativa e del carattere interdisciplinare dei

percorsi.

Un impegno più che significativo da parte dei docenti del DISUM, sia dal punto di vista della

quantità di didattica erogata (219 CFU), sia per l’ampia gamma disciplinare offerta, è rivolto al CdS

triennale in Lettere (L-10), la cui didattica è erogata in percentuali non molto lontane tra loro dai

docenti del Dipartimento di riferimento (LELIA) e dal Dipartimento associato (DISUM).

I CdS per i quali il DISUM non è dipartimento di riferimento, ma che vedono impegnati i docenti

del DISUM nella didattica erogata sono:

- CdS Triennale LETTERE L-10 (Dipartimento LELIA) = 219 CFU

- CdS Triennale LINGUE L-11 e L-12 (Dipartimento LELIA) = 24 CFU

- CdS Magistrali FILOLOGIA MODERNA LM-14 e SCIENZE DELLO SPETTACOLO LM-

65 (Dipartimento LELIA) = 66 CFU

- CdS Magistrale in STORIA DELL’ARTE = 48 CFU

15

- CdS a ciclo unico quinquennale CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI

CULTURALI LMR-02 (Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali) = 12 CFU

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

La promozione dell’internazionalizzazione nell’ambito dei CdS viene attuata attraverso:

- esperienze di studio e ricerca presso Università europee (Programma Erasmus); i dati aggiornati al

2014-15 rilevano che su sette CdS, quattro hanno un discreto livello di partecipazione, da parte

degli studenti, a programmi di mobilità in uscita.

Le convenzioni attive fino al 2016-17 sono:

Universidad de Huelva; Universidad De Salamanca; Universidad De Cadiz; Albert-Ludwigs-Universität Freiburg im

Breisgau; University Of Salamanca; Institut Catholique De Toulouse; Universidad De Alcala'; Albert-Ludwigs-

Universität Freiburg im Breisgau; Universitatea “Alexandru Ioan Cuza”; Universitatea Alexandru Ioan Cuza”;

Universität Des Saarlandes; Sofiiki Universitet “Sveti Kliment Ohridski”; Universität zu Köln; Albert-Ludwigs-

Universität Freiburg; Universitat Mannheim; Université Charles de Gaulle - Lille; Universiteit Antwerpen; Universidad

de Cantabria; Bilecik Seyh Edebali University; Westfälische Wilhelms-Universität Münster; Universidad Complutense

de Madrid; Université de Picardie Jules Verne; Universidad de Oviedo; Universidad de Valencia; Université de Paris -

Sorbonne; Université de Paris est.

- esperienze didattiche funzionali a promuovere la mobilità di docenti e studenti:

due progetti nell’ambito del Programma “Messaggeri della Conoscenza”, uno con la collaborazione dell’École des

Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (titolo: Manoscritti e identità culturali in Europa e nel bacino del

Mediterraneo), l’altro con la collaborazione di una docente dell’Institut für Archäologie und Kulturanthropologie della

Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität di Bonn, oggi Associate Professor of Egyptology alla Berkeley University,

California (titolo: L’Egitto faraonico e greco-romano: interazioni e contatti con il mondo classico)

- organizzazione di opportunità formative seminariali con docenti stranieri; a questo riguardo

risultano particolarmente proficue, anche per il loro carattere di continuità, le diverse esperienze con

visiting professors (a.a. 2014-15, 2015-16, 2016-17: prof. S. Douglas Olson, University of

Minnesota; a.a. 2015-16: prof. E. Lupieri, Loyola University; a.a. 2015-16: prof. Owen Hodkinson,

University of Leeds), nonché le varie iniziative nell’ambito di convenzioni (Facoltà di Scienze

Bibliche ed Archeologia della sede di Gerusalemme della Pontificia Università Antonianum-Città

del Vaticano; Università di Paris X-Nanterre).

RICERCA

Il DISUM, di recente istituzione (D.R. n. 3353 del 16 ottobre 2015), è frutto

dell’aggregazione di due preesistenti dipartimenti, il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del

Tardoantico (SATA) e del Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze sociali (FLESS).

Vi sono confluite le linee di ricerca ed i cantieri di lavoro già attivi nei due precedenti

Dipartimenti, con l’ambizione di dare vita a un’esperienza che, per un verso, garantisse continuità e

sviluppo a tradizioni di studi che hanno contribuito in misura rilevante a costruire l’identità

culturale dell’Ateneo barese, che hanno ottenuto considerevoli e talora prestigiosi riconoscimenti

dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, e che hanno già in passato fatto registrare

notevoli punti di convergenza; per l’altro, di porsi in piena sintonia con i processi che stanno

radicalmente modificando il panorama della ricerca e le forme dell’organizzazione e della

trasmissione del sapere, in particolare nell’ambito delle scienze umane, e non soltanto nel nostro

Paese.

VQR 2004-2010

16

Per dar conto della performance storica della ricerca, si è fatto ricorso ai risultati della VQR

2004-2010, ma, in considerazione della recente istituzione del DISUM, si sono dovuti considerare i

dati relativi ad ognuno dei due Dipartimenti distintamente, e si è dovuto tenere conto dei valori

relativi alle aree 10 e 11, cui afferisce la quasi completa totalità dei Docenti afferenti al

Dipartimento.

Relativamente all’indicatore IPR (calcolato come rapporto tra la media dei punteggi attribuiti a

tutte le pubblicazioni valutate per ogni SSD di un Dipartimento con la media dei punteggi di n possibili

dipartimenti virtuali costituiti dagli stessi SSD), il SATA ha riportato un indice pari a -0,012187302; il

Fless pari a -0,499595772.

Nella graduatoria nazionale, su 179 Dipartimenti di area 10 e 11, il SATA occupa l’880

posto, il FLESS il 990.

Nell’ambito di UniBa, in rapporto alle Aree 10 e 11, i due Dipartimenti originari SATA e

FLESS si posizionano rispettivamente al 1° e al 2° posto (su cinque strutture d’area 10) e al 1° e al

3° posto (su sette strutture d’Area 11a: cfr. tabb. 4-5 sezione 1.3).

Su scala regionale, i due ex-Dipartimenti SATA e FLESS si collocano rispettivamente al 2°

ed al 4° posto per l’Area 10 (su 10 strutture d’area tra UniBa, UniSalento e UniFg); al 2° ed al 6°

per l’Area 11 (su 12 strutture: cfr. tabelle 6-7 sezione 1.3).

Ne emerge dunque un quadro generalmente positivo, che viene confermato anche se si

osserva la performance dei due Dipartimenti ora confluiti nel DISUM in rapporto al contesto

competitivo areale (del Mezzogiorno continentale), dove nell’Area 10 il SATA è 6° e il FLESS è 4°

(su 25 strutture concorrenti (tabella 8 sezione 1.3). Il quadro appare tuttavia meno positivo per quel

che riguarda l’Area 11, dove il SATA è 10° ed il FLESS è 19° su 32 strutture (tabella 9 sezione

1.3).

Considerando per confronto il parametro IRD1 (relativo alla qualità della ricerca) dei due

ex-Dipartimenti, il quadro generale appare di segno positivo, confermando la dinamica generale

precedentemente citata: SATA e FLESS si posizionano rispettivamente al 2° ed al 4° posto su 10 in

area 10; 4° e 1° su 10 in area 11 (tabb. 10-11 sezione 1.3); 4° ed 8° posto su 20 in area 10; 7° e 2°

su 20 in area 11 (tabb. 12-13 sezione 1.3); 9° e 20° su 65 in area 10; 27° e 3° in area 11 su 72

strutture censite (tabb. 14-15 sezione 1.3).

I due Dipartimenti confluiti nel DISUM occupano i primi posti su scala locale, una ottima

posizione nel contesto regionale ed una collocazione medio-alta su scala areale nell’ambito del

Mezzogiorno continentale.

La qualità della ricerca dei due ex-Dipartimenti, ora confluiti nel DISUM, presenta un

quadro sicuramente concorrenziale rispetto al contesto di confronto immediato – anche in termini di

potenzialità sociale economica – che è quello della Regione pugliese e del Mezzogiorno. La

produzione scientifica presenta al suo interno elementi di eccellenza, che denotano impegno

scientifico costante e di pregio.

PUBBLICAZIONI DIPARTIMENTALI 2005-2016

Il censimento delle pubblicazioni dei docenti del DISUM (volto ad attualizzare i risultati della

VQR, ormai obsoleti e in attesa dei risultati della nuova valutazione) mostra ricchezza e varietà,

nonché il posizionamento dei prodotti in ambiti editoriali di ottimo livello (volumi e collane

prestigiosi e ad ampia circolazione, riviste di fascia A, importanti case editrici nazionali e

internazionali). Si tratta di lavori per lo più pubblicati individualmente. Ciò non toglie, da un lato,

che contributi individuali possano raccogliersi all'interno di volumi collettanei incentrati su temi o

problemi di interesse comune; dall’altro, che vi siano rapporti fecondi di collaborazione, di scambio

e di reciproca interazione fra molti degli SSD presenti nel Dipartimento. Lo stesso curriculum

scientifico dei docenti e dei ricercatori che afferiscono al DISUM offre la testimonianza di una

pratica di ricerca che non resta mai chiusa in ambiti ristretti. Del resto, la dimensione

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interdisciplinare degli studi ha caratterizzato da sempre, nel nostro Ateneo, il settore delle discipline

umanistiche.

Ne emerge un panorama ricco e articolato, che conferma un quadro già rilevato per il triennio 2011-

2013 e riportato nella SUA RD, e registra, nel complesso, una intensa e costante attività di

diffusione dei risultati in tutti gli ambiti censiti (un elemento da valutare positivamente, se si

considera la varietà di ambiti di ricerca che rientrano nel Dipartimento, ciascuno caratterizzato da

tempi, modalità e pratiche di ricerca e pubblicazione specifiche).

CENTRI DI RICERCA

I docenti afferenti al Dipartimento risultano anche molto attivi sul piano della diffusione dei risultati

della ricerca, come risulta anche dalla presenza e dall’attività di alcuni Centri di ricerca:

il Centro Interuniversitario di Studi sulla Tradizione, di cui il Dipartimento è sede

amministrativa, che promuove l’aggregazione degli studiosi sul tema della tradizione, con

particolare riferimento a quella della civiltà classica, tardo antica e del cristianesimo antico;

il Centro Interuniversitario per lo Studio del Territorio, che ha sede amministrativa presso il

Dipartimento, e comprende le quattro università pubbliche pugliesi e l’università di Sassari,

il cui obiettivo di fondo è quello di mobilitare i saperi specialistici che hanno per oggetto il

territorio – saperi storici, geografici, archeologici, urbanistici, architettonici, paesaggistici,

ecologici – a fini di conoscenza e, al tempo stesso, di conservazione, programmazione,

gestione dello spazio umanizzato;

il Centro di Studi Micaelici e Garganici, con sede distaccata a Monte S. Angelo, comune

con il quale esiste dal 1995 una convenzione in merito, che svolge e patrocina ricerche in

ambito storico-cristianistico e romano-barbarico a partire dagli studi incentrati sul santuario

di San Michele Arcangelo di Monte S. Angelo, sito Unisco dal 2011).

Inoltre, numerosi docenti del DISUM fanno parte di:

CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “SEMINARIO DI STORIA DELLA SCIENZA”, che si

è costituito nel 2012 con l’associazione delle sei sedi del “Sistema universitario lucano,

molisano, pugliese”: Bari, Basilicata, Foggia, Molise, Politecnico di Bari, Salento

(Palazzo Ateneo, III piano, http://www.uniba.it/centri/ssscienza). Il Centro rappresenta

l’ultima forma istituzionale, assunta dall’antico “Seminario di Storia della Scienza”,

fondato nel 1967 da Antonio Corsano presso l'Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere

e Filosofia dell'Università di Bari. Dotato di una biblioteca e di tre laboratori, nella sua

lunga tradizione, il Centro ha costantemente promosso il dialogo e l'incontro tra le

discipline umanistiche e quelle scientifiche.

il Centro Interuniversitario di ricerca per gli Studi Gramsciani, con sede amministrativa

presso il DISUM, in collaborazione con l’Università di Trieste, con l’Università di Urbino

e con l’International Gramsci Society Italia, che promuove in ambito universitario e a

livello internazionale studi non solo specificamente dedicati ad Antonio Gramsci, ma su

tutte le tematiche e le discipline da lui affrontate (il marxismo, la storia del Risorgimento,

del movimento operaio e del fascismo, la cultura popolare).

Centro Interdipartimentale Laboratorio di ricerca per la tutela diagnostica dei Beni

Culturali: si tratta di una realtà unica nella Regione Puglia, nata con l'obiettivo di

consentire, attraverso l'interazione dei settori disciplinari umanistico e scientifico, la

sperimentazione e lo sviluppo di metodologie di indagine e conoscenza tecnologico-

18

scientifica su tutti gli aspetti relativi al patrimonio archeologico, architettonico e storico-

artistico, visto nel suo contesto, e di contribuire alla sua salvaguardia e fruizione. Il Centro

ha la finalità di promuovere,consolidare e coordinare attività di ricerca e formazione nel

settore dei Beni Culturali per contribuire in modo significativo alla conservazione e alla

valorizzazione del patrimonio culturale del Mezzogiorno.

PROGETTI DI RICERCA

L’attività dei docenti del Dipartimento ha permesso anche di conseguire buoni risultati

nell’acquisizione di finanziamenti rivenienti da PRIN, FIRB, PQ, Programmi di “Messaggeri della

conoscenza”, qui di sotto elencati. Si tratta di progetti che riprendono e valorizzano alcune delle

linee di ricerca che connotano l’attività dei docenti afferenti al Dipartimento, conferendovi visibilità

e prestigio, e valorizzando anche l’apporto di giovani ricercatori.

PRIN

- Trasmissione dell'antico: codificazione letteraria, tradizione manoscritta, ricezione, €

144.309,00 (2010/11)

- Storia e Archeologia globale dei paesaggi rurali in Italia fra Tardoantico e Medioevo.

Sistemi integrati di fonti, metodi e tecnologie per uno sviluppo sostenibile, € 98.571,00

(2010/11)

- Colonie e municipi dell'Italia romana nell'era digitale: fra storia locale e storia generale.

L'apporto delle nuove tecnologie di archiviazione e gestione dei dati epigrafici allo studio

delle città, intese come elemento fondante della civiltà romana, € 152.094,00 (2010/11)

- Atlante della ragione europea (XV-XVIII secolo). Tra Oriente e Occidente, € 68.666,00

- Pratiche, linguaggi e teorie della delegittimazione politica nell'Europa contemporanea, €

613.914,00 (2010/11)

- L’universalità e i suoi limiti: meccanismi di inclusione ed esclusione nella storia della

filosofia e nei dibattiti filosofici contemporanei, € 94.286,00 (2012)

- Alla ricerca del “negoziante patriota”. Mercantilismi, moralità economiche e mercanti

dell’Europa mediterranea (secoli XVII-XIX), € 158,00 (2015)

FIRB

- “Prevedere gli eventi e controllare la natura: modelli di razionalità operativa e circolazione

dei saperi nel Medioevo arabo, ebraico e latino”, € 266.153,00 (2013/2016)

- “Codices Graeci Antiquiores. A Palaeographical Guide to Greek Manuscripts to the Year

850”, € 126.288,00 (2010/2015)

- Spazi sacri e percorsi identitari. Testi di fondazione, iconografia, culto e tradizioni nei

santuari cristiani italiani fra Tarda antichità e Medioevo, € 355.901,00 (2012/2017)

- Archeologia dei paesaggi della Puglia adriatica in età romana: tecnologie innovative per una

pianificazione sostenibile e una fruizione identitaria, € 320.023,00 (2013/2016)

- Ens, res, realitas. Le trasformazioni del lessico dell'ontologia nella tradizione scolastica dal

Medioevo a Descartes e Kant, € 200.637,00 (2013/2016)

- IAELW - L’impatto dell’etica aristotelica sull’Occidente latino (1240-1290): le radici

medievali di un nuovo approccio all’agire umano, ai diritti individuali e al bene comune, €

229.199,00 (2013/2016)

- Edizioni critiche di testi e studi storico-dottrinali, € 266.153,00 (2013/2016)

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- Lessico digitale della Commedia greca (LDCG): testo, scena, ricezione, (2013/2016)

PQ

- Network of Research Centers in Human Sciences on the Mediterranean Area (VI)

- ConfigMed. Mediterranean reconfigurations intercultural trade, commercial litigation and

legal pluralism (VII)

- Eagle. Europeana network of Ancient Greek and Latin Epigraphy (VII)

Programma “Messaggeri della conoscenza”

- Manoscritti e identità culturali in Europa e nel bacino del Mediterraneo € 36.000,00

- L’Egitto faraonico e greco-romano. Interazioni e contatti con il mondo classico € 36.000,00

Altro

L’attività di ricerca dei docenti del Dipartimento ha ricevuto anche altre forme di finanziamento

sotto elencate:

- Valutazione multidimensionale dei lungo sopravviventi oncologici: dalla scoperta di basi

genetiche di suscettibilità alla fase depressiva, alla prevenzione dei disturbi della sfera

affettiva, U.O. n. 5 (Ente finanziatore: Ministero della Salute), € 45.000,00

- L'eredità culturale dei francescani in Puglia (Ente finanziatore: Fondazione Caripuglia), €

15.000,00

- Contributo per convegno e pubblicazione atti storico DE FELICE (Ente finanziatore:

Regione Puglia), € 20.000,00

- Realizzazione Portale Gramsciano (Ente finanziatore: Fondazione Banco di Sardegna), €

2.800,00

- Finanziamento progetto “Gli studi classici in Puglia” ((Ente finanziatore: Fondazione Cassa

di Risparmio di Puglia) € 4.841,764

DOTTORATO DI RICERCA

Dottorati di ricerca di ambito antichistico e filosofico sono presenti nell'Ateneo barese sin dal II

ciclo (a.a. 1985-1986). Dottorati di ricerca in ambito storico sono presenti nell’Ateneo sin dal V

ciclo (a.a. 1988/89).

Per l' a.a. 2014/2015, è stato accreditato presso il Dipartimento SATA un dottorato di ricerca ex

DM 45 8.2.2013 (Corso di Dottorato in Scienze dell'antichità e del tardo antico, XXX ciclo) che

rispecchiava in maniera organica i percorsi di ricerca del Dipartimento. Si articolava in due

curricula: 1) filologico-letterario; 2) storico-archeologico, declinato anche sul versante del pensiero

politico e giuridico antico, nonché sul versante della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni

culturali del territorio dell'Italia meridionale. Il Dottorato ha avuto come obiettivo la formazione di

profili professionali inerenti la ricerca sul mondo antico con un'attenzione, in ottica

interdisciplinare, alle dinamiche politiche, sociali, culturali che regolano la produzione letteraria

antica e tardoantica, alle tecniche di elaborazione letteraria e retorica, ai fenomeni linguistici, alle

trasformazioni delle organizzazioni sociali, politiche e religiose dall'età greca fino alle soglie

dell'Alto Medioevo, nonché alle sopravvivenze archeologiche e alla cultura materiale. Particolare

interesse è stato dedicato ai beni culturali della civiltà magnogreca, preromana, romana e post-

classica.

20

Per l’a.a. 2015/2016 è stato accreditato presso il Dipartimento FLESS il Corso di Dottorato in

Filosofia e storia (XXXI ciclo). Il Dottorato si proponeva di formare profili di eccellenza nel campo

della ricerca, della Pubblica Amministrazione e dell’imprenditoria, attraverso un percorso articolato

nel settore della ricerca filosofica, storico-filosofica e filosofico-linguistica e nel settore degli studi

storico-scientifici e storico-sociali, con una specifica attenzione all'evoluzione dei modelli cognitivi,

interpretativi ed etico-pratici determinanti nell'affronto delle problematiche salienti nelle culture del

nostro tempo. Il percorso formativo intendeva garantire un'alta specializzazione interdisciplinare,

capace di allinearsi con le rapide trasformazioni che investono i campi della cultura e delle politiche

di sviluppo e nello stesso tempo capace di mantenere il controllo nella rete di collegamenti che

quest’evoluzione ha generato. L'obiettivo era quello di formare sia ricercatori accademici che

dirigenti d’imprese culturali, pubbliche e private, preposti a organizzare e gestire: a) centri di

ricerca, biblioteche e altri organismi impegnati nella diffusione e valorizzazione della produzione

storico-culturale; b) centri polivalenti di formazione; c) società di servizi e agenzie editoriali,

giornalistiche e della comunicazione, con una competenza nell’uso delle nuove tecnologie. Know-

how comune sarà la padronanza delle metodologie di ricerca e degli strumenti interpretativi idonei

per l'analisi e la produzione di testi e pubblicazioni connessi con i settori di pertinenza. Il Dottorato

si articolava nei seguenti curricula: Filosofia e Storia della Filosofia, Filosofia e Teoria dei

Linguaggi, Storia della Scienza, Geo-storico.

Nell’a.a. 2016/17 è stato accreditato presso il DISUM (XXXII ciclo) un Dottorato in Studi

umanistici. (vedi punto 2 - Ricerca).

ANDAMENTO DELLA PERFORMANCE STORICA RELATIVAMENTE AL CONTO TERZI

Finanziamenti al conto terzi

- SINAGRI: € 10.000,00

- Altanet S.r.l.: €11.250,00

- Comune di Acquaviva delle Fonti: € 4.098,36

- DABIMUS S.r.l.: € 6.007,05

- SERET S.r.l.: € 7.336,96

- W-Enterprise S.r.l.: € 6.007,36

La performance relativa al conto terzi presenta, da un lato, un atteggiamento propositivo ed un

rapporto stretto con il territorio; dall’altro, alcuni elementi di debolezza, rappresentati dall’esiguo

numero di casi e dall’entità dei finanziamenti. Su questo occorrerà intervenire per tentare di

moltiplicare le occasioni di fundraising. Non si può comunque non tener conto che i settori afferenti

al DISUM ricadono in ambiti di studio e di ricerca generalmente penalizzati dall’attenzione di

potenziali enti finanziatori.

TERZA MISSIONE

Va considerato che – secondo le linee programmatiche del DISUM –, oltre a essere pubblicata in

adeguate sedi scientifiche e comunicata in occasione di seminari, convegni e congressi accademici,

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la ricerca realizzata viene trasferita alla società e così resa disponibile per il territorio in diverse e

articolate forme. Fra le attività promosse dal DISUM figurano manifestazioni di rilevante valore

scientifico-artistico e importante impatto sociale. Tali iniziative, nell’ottica di una sempre migliore

comunicazione con il territorio, sono ispirate dalla volontà di realizzare contesti di integrazione tra

mondo accademico e tessuto sociale. Tra questi eventi, alcuni hanno carattere editoriale-

pubblicistico e riguardano principalmente il pubblico dei lettori di quotidiani, settimanali e mensili;

altri assumono carattere ‘trasversale’ e investono – più in generale – l’ambito coreutico-formativo e

riguardano di conseguenza un più ampio e variegato pubblico. Nell’attività pubblicistica si sono

distinti i contributi divulgativi inerenti il rapporto tra filosofia e società, tradizione e innovazione,

letteratura e storia nonché realtà industriale e sviluppo sostenibile.

Va altresì segnalata la capacità di trasformare e veicolare i risultati delle ricerche svolte verso

opportunità significative da inserire nel sistema economico: infatti al personale del DISUM sono

riconducibili anche un brevetto e due aziende spin-off dell’Università degli Studi di Bari Aldo

Moro.

Un ulteriore ambito della ‘Terza Missione’, nel quale il DISUM è in primo luogo coinvolto, per la

presenza di competenze scientifiche specialistiche, è quello delle ricerche archeologiche sul

territorio regionale che contribuiscono in maniera significativa a progetti di tutela, valorizzazione e

musealizzaione, anche nell’ambito di Parchi Archeologici, con evidenti e diretti indotti sull’ampia

disseminazione dei risultati su ampia scala.

BREVETTI

‘Method and apparatus for recognizing texts in digital pictures reproducing pages of an antique document’ (vd.

Quadro I.1.a). Si tratta di un’invenzione in cui l’esperienza e le competenze sviluppate nel settore della storia

del libro si coniugano con la tecnologia per offrire un metodo di riconoscimento del testo.

Informazioni e dettagli su:

https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2013008103&recNum=64&maxRec=&office=&pr

evFilter=&sortOption=&queryString=%28%28num&tab=PCT+Biblio.

IMPRESE SPIN-OFF

Due imprese spin-off vedono il coinvolgimento di RU del Dipartimento, rispettivamente nel campo dei beni

archivistici e librari e nel settore del patrimonio culturale – con particolare riferimento ai beni archeologici –.

1. DABIMUS S.R.L. (Digitalizzazione di Archivi, Biblioteche e Musei) è un’impresa spin-off dell’Università

degli Studi di Bari Aldo Moro, costituita nel 2010 e presieduta dal dott. N. Barbuti, RU del Dipartimento, che

coinvolge nelle attività un team di sette persone. L’azienda si occupa di progettazione, realizzazione, gestione e

sviluppo di sistemi innovativi di riconoscimento ottico-digitale; linguaggi semantici avanzati; acquisizione

ottico-digitale di beni culturali con scanner e attrezzature fotografiche specifiche; sistemi multimediali 3D

calibrati per i beni culturali; banche dati catalografiche e/o digitali di beni culturali, poli culturali virtuali e

multimediali, reti virtuali e multimediali di istituzioni culturali; soluzioni di integrazione di metadati standard

nella catalogazione e inventariazione elettronica e digitale di beni culturali; sistemi informatici per il restauro

virtuale e multimediale di beni culturali; censimento e mappatura territoriale di beni culturali. Ulteriori

competenze riguardano la progettazione e realizzazione di servizi per schedatura, riordinamento, scarto,

inventario di documentazione d’archivio; la catalogazione sia di materiale librario, cartografico, elettronico –

antico e moderno –, su ogni tipo di supporto, sia di altre tipologie di beni culturali; eventi culturali reali,

virtuali e multimediali; promozione e comunicazione dei beni culturali. L’impresa pure offre consulenza sia

nella progettazione, sistemazione, riorganizzazione di archivi, biblioteche, musei, gallerie, pinacoteche nonché

di altre analoghe Istituzioni culturali e spazi espositivi sia nel monitoraggio e nella valutazione di prodotti

elettronici, digitali e multimediali specifici per lo studio e la fruizione dei beni culturali.

Informazioni e dettagli su: http://www.dabimus.com/dabimus.php.

22

2. AL.T.A.I.R. S.R.L. (Alta Tecnologia in Archeologia per l’Innovazione e la Ricerca) è un’azienda spin-off

dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, costituita il 30.07.2010 e presieduta dalla prof. M. Raffaella

Cassano (già ordinario di Archeologia classica presso il Dipartimento). Nel 2014-2016, l’impresa ha coinvolto

archeologi formatisi nell’Ateneo di Bari – tra cui, per il personale del Dipartimento, il dott. C. Silvio Fioriello

(RU per il SSD L-ANT/07-Archeologia classica) – pure componente il Consiglio di Amministrazione

dell’azienda – e il dott. Gianluca Mastrocinque (RTD per il SSD L-ANT/07-Archeologia classica) –, tutti

dotati di competenze specifiche e interdisciplinari che consentono un approccio globale alle problematiche

connesse con i beni culturali. All’impresa partecipa – quale socio di maggioranza – anche la società Quorum

Italia s.r.l., esperta in grafica, web-design ed editoria – anche digitale –, attiva da oltre vent’anni nel campo

della musealizzazione, valorizzazione, fruizione e comunicazione multimediale. AL.T.A.I.R. S.R.L. si occupa di

gestione e applicazione dei più aggiornati metodi di ricerca archeologica e delle più avanzate tecniche di

comunicazione per lo studio, la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale in un orizzonte

euristico e diagnostico esteso alla comprensione del paesaggio storico e calibrato secondo una prospettiva

dinamica, ‘olistica’, contestuale. L’azienda è accreditata presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e

del Turismo, e presso i suoi Uffici Periferici, ed è così inserita nell’elenco dei Soggetti abilitati a svolgere

attività di documentazione del datum archeologico e di valutazione preventiva dell’interesse archeologico.

Informazioni e dettagli possono assumersi su: http://www.altairsrl.net/.

ATTIVITA’ ARCHEOLOGICHE

Tra le numerose attività di ricerca in ambito archeologico, si segnalano quelle che si realizzano in regime di

concessione, rilasciata dal MiBACT attraverso le Soprintendenze locali:

1. area del Parco Archeologico di Monte Sannace (Gioia del Colle - BA). Lo scavo di ‘Monte Sannace’ è, dal

1994, lo scavo ufficiale didattico della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, che coinvolge

annualmente circa cinquanta operatori. L’esperienza di scavo è rivolta principalmente agli allievi della Scuola,

ma da alcuni anni possono parteciparvi anche studenti della laurea magistrale in Archeologia nonché

dottorandi in discipline archeologiche. Va pure chiarito che, oltre al periodo deputato all’indagine sul campo,

durante i mesi invernali gli studenti sono coinvolti in attività laboratoriali di analisi tipo-cronologica del

materiale raccolto durante lo scavo. La presenza degli archeologi del Dipartimento SATA nel Parco

Archeologico di Monte Sannace ha avuto un impatto positivo sul territorio. Gli scavi hanno dato un notevole

contributo alla fruibilità e alla conoscenza dell’antico insediamento: le aree indagate sono state inserite nel

percorso archeologico, il pubblico dei visitatori ha potuto partecipare a conferenze organizzate in connessione

con l’attività di indagine e numerose scolaresche, durante le visite, hanno potuto osservare il lavoro degli

archeologi. Ogni anno, al termine delle attività di scavo, a Gioia del Colle si celebra la manifestazione di

presentazione dei risultati scientifici delle attività condotte nel Parco Archeologico di Monte Sannace.

2. Area dell’Eremo di San Nicola (San Marco in Lamis - FG): aal 2014, nell’ambito del progetto ‘FIRB-Futuro

in ricerca 2010 - Spazi sacri e percorsi identitari. Testi di fondazione, iconografia, culto e tradizioni nei

santuari cristiani d’Italia dalla Tarda Antichità al Medioevo’, l’indagine archeologica, condotta in

collaborazione con l’Università degli Studi di Enna e l’Università della Calabria, prevede la collaborazione

con Enti Locali e coinvolge numerosi studenti impegnati nelle attività didattiche sul campo e in laboratorio. La

ricerca è caratterizzata da un approccio interdisciplinare, sostenuto dall’analisi integrata di fonti documentarie

e fonti materiali ed è orientata a comprendere modalità di organizzazione dello spazio sacro in un contesto di

grande interesse come l’area garganica.

3. Egnazia: Area del Parco archeologico di Egnazia (Fasano – BR): dal 2001 accoglie l’attività del ‘Progetto

Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione’, giunto al sedicesimo anno consecutivo di attività. Il cantiere

didattico coinvolge annualmente sul campo circa 70 operatori per sei settimane ed è l’unico aperto in maniera

trasversale a tutti i percorsi di studio, dai corsi di laurea triennale, alle lauree magistrali e alla Scuola di

specializzazione. Le ricerche hanno interessato numerosi settori dell’impianto urbano antico di Egnazia - di cui

alcuni mai indagati - con l’attività di scavo e con lo studio sistematico delle strutture e dei materiali, che si

svolge con la partecipazione degli studenti, durante l’intero anno accademico, nel Laboratorio di Archeologia

dei paesaggi. Il cantiere accoglie anche gruppi di studenti della scuola secondaria per stages archeologici svolti

come orientamento e come terza missione, con il supporto di Altair srl, azienda spin off dipartimentale.

I risultati delle ricerche sono costantemente presentati in pubblicazioni scientifiche e divulgative e sono rivolti

ad attività di public engagement altamente inclusive, tra cui si segnalano, in collaborazione con il MIBACT, i

recenti allestimenti del Museo e del Parco archeologico di Egnazia, con l’inserimento dei nuovi scavi nel

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percorso di visita e con l’elaborazione di un nuovo sistema di comunicazione, che prevede anche contenuti

multimediali e ricostruzioni tridimensionali in realtà aumentata.

PUBLIC ENGAGEMENT

Nell’ambito del ‘Public Engagement’ si segnala il sensibile incremento delle attività in riferimento sia alla

consistenza sia all’articolazione delle iniziative condotte da docenti e ricercatori. Al rapporto privilegiato con

gli Istituti di istruzione secondaria – cui si garantiscono lezioni di aggiornamento e di approfondimento rivolti

ai docenti nonché incontri di orientamento alla scelta universitaria diretti agli studenti – si è affiancata una serie

ricca e vivace di iniziative che ha coinvolto il personale del Dipartimento in una molteplice attività divulgativa

a stampa e attraverso mezzi di comunicazione telematici o in occasione della partecipazione a incontri pubblici

e a seminari operativi presso Comitati impegnati per la definizione di standard e di norme tecniche.

PERSONALE DOCENTE IMPEGNATO IN ATTIVITÀ DI TERZA MISSIONE

PASQUALE CORDASCO

Dal 2009 docente di Diplomatica presso la Scuola di specializzazione in Paleografia, Diplomatica e

Archivistica istituita presso l'Archivio di Stato di Bari. Dal 2011 sono Direttore del Centro di Studi Normanno

Svevi di Bari dell'Università di Bari.

CORINNA DRAGO

Docente della Scuola biennale di Paleografia e Diplomatica attiva presso l'Archivio di Stato di Bari dal 1974.

Sono stata Esercitatrice di Diplomatica nei bienni 1998-2001, 2009-2011 e docente di Paleografia Latina dal

2011. Svolgo il mio insegnamento a titolo gratuito e l'impegno didattico è di 2 ore a settimana. L'anno

accademico inizierà il prossimo 25 ottobre e terminerà a giugno.

GIANLUCA FRUCI

Direttore scientifico dell'Istituto mantovano di storia contemporanea (IMSC) della rete dell'INSMLI (Istituto

nazionale per la storia del movimento di Liberazione) e membro del comitato scientifico dell’Istituto storico

della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Lucca (INSMLI); collabora altresì con l'Istituto

storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco, rete INSMLI) per

l'organizzazione e lo svolgimento di corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole superiori. Dal 2009 al

2016 ho progettato e partecipato come docente a corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole superiori

sulla nuova storiografia del Risorgimento, sulla storia politica del Lungo Ottocento, sulla mediatizzazione e la

spettacolarizzazione della politica fra Sette e Ottocento, su costituzione, democrazia e rappresentanza, sulle

pratiche politiche e sulla cultura visuale del neutralismo italiano nel 1914-15 nell’ambito di programmi di

formazione organizzati dall’Istituto Gramsci Toscano, della Domus Mazziniana di Pisa, dall’ISREC (Istituto

storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma), dall’IMSC (Istituto Mantovano di Storia

Contemporanea), dall’Associazione Mazziniana di Brescia, dalla Camera del Lavoro di Pisa e di Reggio

Emilia, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dall’ISTORECo (Istituto storico della Resistenza e

della società contemporanea di Reggio Emilia), dall’Istoreco Livorno (Istituto storico della Resistenza e della

società contemporanea nella provincia di Livorno), Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in

provincia di Lucca (INSMLI) e dall’Università di Pisa.

RECCHIA LUCIANI

Ideatrice e organizzatrice del FESTIVAL DELLE DONNE E DEI SAPERI DI GENERE, ormai alla quinta

edizione. Realizza da 5 anni il CORSO DI STORIA E DIDATTICA DELLA SHOAH, e la recente rassegna di

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lezioni/proiezioni CINEMA ERGO SUM che rappresenta un solido legame tra il DISUM e la Fondazione

Apulia Film Commission.

COMPOSIZIONE CORPO DOCENTE

Il DISUM annovera n. 90 unità di personale docente, distribuito su 30 SSD (pertinenti alle Aree 10,

11a-non bibliometrica, 12 e 14).

Consta al settembre 2016 di 19 PO, 31 PA, 29 RU, 11 RTD.

Tabella Dati personale Docente DISUM.

Cognome e Nome Fascia ETA'

(14.9.16) S.S.D.

ANDREASSI Mario Associato 46,87 L-FIL-LET/02

ARFE' Pasquale RTD (art. 24 c.3-a L. 240/10) 54,73 M-FIL/08

AULISA Immacolata Associato non confermato 46,36 M-STO/07

BARBUTI Nicola Ricercatore 49,51 M-STO/08

BENEDETTO Marienza Ricercatore non confermato 38,81 M-FIL/08

BIANCHI Ornella Associato confermato 69,43 M-STO/04

BUTTI DE LIMA Paulo

Francisco Associato confermato 54,33 SPS/02

CAGNAZZI Silvana Associato confermato 66,40 L-ANT/02

CAMPANALE Maria

Innocenza Ricercatore 61,74 L-FIL-LET/08

CAMPANILE Gianvito RTD (art. 24 c.3-a L. 240/10) 0 M-GGR/02

CAMPIONE Ada Associato confermato 53,79 M-STO/07

CAPUTO Annalisa Associato 45,78 M-FIL/01

CARNEVALE Laura Ricercatore 43,35 M-STO/07

CARRERA Letizia Ricercatore 47,04 SPS/07

CARRINO Annastella Associato confermato 51,42 M-STO/02

CHELOTTI Marcella Ordinario 70,21 L-ANT/03

CICCARELLI Irma Associato non confermato 42,56 L-FIL-LET/04

COLAFRANCESCO

Pasqua Associato confermato 68,94 L-FIL-LET/04

CORDASCO Pasquale

Augusto N. Associato confermato 67,23 M-STO/09

CORVAGLIA Ennio Ordinario 70,21 M-STO/04

CRACA Clotilde Ricercatore 63,27 L-FIL-LET/04

DE CEGLIA Francesco Ricercatore 44,33 M-STO/05

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Paolo

DE CEGLIE Rossella Ricercatore 55,64 M-STO/05

DE FRANCO Raffaella Associato confermato 69,62 M-FIL/03

DE NATALE Ferruccio Ordinario 65,79 M-FIL/01

DE SANTIS Paola Ricercatore 48,01 L-ANT/08

DIBATTISTA Liborio Ricercatore 63,70 M-STO/05

DIMUNDO Rosa Alba Ordinario 55,91 L-FIL-LET/04

DISANTAROSA Giacomo RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 41,80 L-ANT/08

DISCIPIO Domenica Ricercatore 53,22 M-FIL/03

DRAGO Anna Ricercatore 44,32 L-FIL-LET/02

DRAGO Corinna RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 49,07 M-STO/09

DURANTE Lea Ricercatore 47,51 L-FIL-LET/10

ESPOSITO Costantino Ordinario 61,73 M-FIL/06

FELLE Antonio, Enrico Associato confermato 53,76 L-ANT/08

FIORETTI Paolo Ricercatore 42,13 M-STO/09

FIORIELLO Custode,

Silvio, Carmelo Ricercatore 47,19 L-ANT/07

FISTETTI Francesco Ordinario 67,74 M-FIL/06

FRUCI Gian Luca RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 0 M-STO/04

GADALETA Giuseppina Ricercatore 45,44 L-ANT/07

GALLO Annarosa RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 37,46 L-ANT/03

GATTAGRISI CLELIA Associato confermato 66,57 M-STO/09

GIANNELLI Alessandra,

Carmela, Maria Associato confermato 51,53 M-GGR/02

INGROSSO Paola Ricercatore 40,47 L-FIL-LET/02

LABRIOLA Isabella Associato confermato 68,23 L-FIL-LET/02

LAGANARA Caterina

Anna Maria Associato confermato 64,19 L-ANT/08

LAGIOIA Alessandro RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 39,06 L-FIL-LET/04

LAVARRA Caterina Associato confermato 63,75 M-STO/01

MARRONE Francesco RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 40,11 M-FIL/06

MARZOCCA Ottavio Associato confermato 65,58 M-FIL/03

MASCOLI Patrizia Ricercatore 50,28 L-FIL-LET/04

MASELLA Luigi Ordinario 67,85 M-STO/04

MASSARO Matteo Associato confermato 66,31 L-FIL-LET/04

MASTROCINQUE

Gianluca RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 39,30 L-ANT/07

MASTROMARCO Ordinario 70,43 L-FIL-LET/02

26

Giuseppe

MORTELLARO Isidoro

Davide Associato confermato 66,24 SPS/06

NIGRO Giovanni Antonio Ricercatore 40,04 L-FIL-LET/06

NISINI Giorgio RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 0 L-FIL-LET/11

NUZZO Donatella Associato confermato 51,73 L-ANT/08

OTRANTO Rosa Associato confermato 46,19 L-FIL-LET/05

PALMENTOLA Paola Ricercatore 46,60 L-ANT/07

PAPAGNA Elena Associato confermato 65,06 M-STO/02

PAPPALARDO

Ferdinando Associato confermato 69,42 L-FIL-LET/14

PEGORARI Daniele Maria Ricercatore 46,38 L-FIL-LET/11

PERCHINUNNO Maria

Colomba Ricercatore non confermato 35,72 IUS/01

PETROCELLI Carla Lucia Ricercatore 51,32 M-STO/05

PETROCELLI Corrado Ordinario 64,01 L-FIL-LET/05

PINTO Pasquale Massimo Associato confermato 45,66 L-FIL-LET/05

PIRRO Federico Associato confermato 70,55 M-STO/04

PONZIO Iulia Ricercatore 44,32 M-FIL/05

PONZIO Paolo Ordinario 49,94 M-FIL/06

PORRO Pasquale Ordinario 52,19 M-FIL/08

RECCHIA LUCIANI

Francesca Romana Associato 53,82 M-FIL/06

ROSCINO Carmela Ricercatore 48,52 L-ANT/07

SALVEMINI Biagio Ordinario 69,75 M-STO/02

SANTELIA Stefania Associato non confermato 56,26 L-FIL-LET/04

SCHIANO Claudio Ricercatore 42,56 L-FIL-LET/05

SECHI Mario Ordinario 70,78 L-FIL-LET/11

SEMERARI Furio Ordinario 63,92 M-FIL/03

SILVESTRINI Marina Ordinario 68,56 L-ANT/03

SPAGNOLETTI

Angelantonio Ordinario 67,11 M-STO/02

SPAGNOLO Carlo Associato confermato 54,95 M-STO/04

STRUMMIELLO

Giuseppina Ordinario 52,69 M-FIL/01

TODISCO Elisabetta Associato 47,16 L-ANT/03

TODISCO Luigi Michele Ordinario 66,00 L-ANT/07

TOTARO Pietro Ordinario 50,68 L-FIL-LET/02

TRIZIO Michele RTD (art. 24 c. 3-a L. 240/10) 37,72 M-FIL/08

27

TROMBETTA Maristella Ricercatore 41,29 M-FIL/04

VACANTE Natalia Maria Ricercatore 46,72 L-FIL-LET/11

VILLANI Claudia Ricercatore 44,59 M-STO/04

DEDIZIONE ALL’ATENEO DA PARTE DI COMPONENTI DEI DOCENTI DEL DIPARTIMENTO

Direttore del

Dipartimento; Delegato

del Rettore alle Politiche

Sociali, Responsabile

dell’Università per il

Servizio Civile

Paolo PONZIO

Vicaria del Direttore Rosa OTRANTO

Membro della Giunta di

Dipartimento;

Coordinatore del

Dottorato di Ricerca in

Studi Umanistici

(XXXII ciclo)

Costantino ESPOSITO

Membro della Giunta di

Dipartimento Pietro TOTARO

Membro della Giunta di

Dipartimento Annastella CARRINO

Membro della Giunta di

Dipartimento Antonio Enrico FELLE

Membro della Giunta di

Dipartimento Paola DE SANTIS

Membro della Giunta di

Dipartimento

Daniele Maria

PEGORARI

Coordinatrice dei Corsi

di Laurea L1 Ada CAMPIONE

Coordinatore dei corsi di

laurea L42, LM5 e LM

84

Ennio CORVAGLIA

Coordinatrice dei corsi

di laurea L5 e LM78

Giuseppina

STRUMMIELLO

Rappresentante di Area

11 in Senato

Accademico

Ferruccio DE NATALE

QUALITÀ DELLE STRUTTURE LOGISTICHE E SCIENTIFICHE

Il DISUM è un Dipartimento che si articola fondamentalmente in due sedi centrali, una nel

Palazzo Ateneo, da poco riunificata in un’unica sede presso il II piano, una sita nella Città

28

Vecchia (complesso di Santa Teresa dei Maschi, Strada Torretta) e una distaccata presso Monte

Sant’Angelo, in cui ha sede il Centro di Studi Micaelici e Garganici (vd. infra).

Del DISUM fanno parte diversi centri scientifici e di ricerca, laboratori, biblioteche.

Centri scientifici e di ricerca

1) Centro di Studi Micaelici e Garganici (CSMG)

Sede: Vico Teatro Comunale, 5 71037 Monte Sant’Angelo (FG)

Sito web: http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/disum/centri-laboratori/centri/centro-studi-micaelici-e-

garganici

Fa parte del Dipartimento, come sede distaccata a Monte S. Angelo (FG), il “Centro di Studi Micaelici e

Garganici” (CSMG), che svolge e patrocina ricerche nell’ambito della storia del Cristianesimo e dell’età

romano barbarica a partire dagli studi incentrati sul santuario di San Michele Arcangelo di Monte

Sant'Angelo (nominato sito Unesco dal 2011). Il CSMG è ormai un importante punto di riferimento per

studiosi e specialisti dell'età tardo-antica e romano-barbarica. Il Centro, fondato agli inizi degli anni Ottanta

del XX secolo, fu inizialmente ospitato presso i locali dell’attuale Museo delle arti e tradizioni popolari del

Gargano “G. Tancredi”. Successivamente, il 25 giugno 1995, fu ufficialmente dichiarato sezione staccata

dell’allora Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università degli Studi di Bari ed ebbe come nuova

sede l’ex convento medievale delle Clarisse. Oggi ospita un auditorium destinato a convegni, seminari e

incontri culturali (200 posti), una sala di lettura, due aule didattiche, una biblioteca il cui patrimonio librario

ammonta a circa 7.000 volumi. L’istituzione del CSMG costituisce il punto di approdo di un percorso di

collaborazione scientifica tra l’Ateneo barese, l’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo e il

santuario di san Michele Arcangelo avviata fin dal 1969. In quegli anni, infatti, nuovo impulso assunsero le

ricerche sul santuario di san Michele, allorché fu individuato e restaurato il primitivo impianto cultuale e

furono pubblicati contributi di alto profilo scientifico. L'Università degli Studi di Bari e il Comune di Monte

Sant'Angelo stipularono una convenzione della durata quinquennale, rinnovata nel 2003, nel 2008, nel 2013

e tuttora in corso per favorire e regolare le forme di collaborazione e la programmazione delle attività. Il

progressivo arricchirsi della ricerca con contributi individuali e collettivi ha favorito lo sviluppo degli studi e

la pubblicazione di numerosi contributi su temi epigrafici, archeologici, agiografici e storici, a conferma

dell’importanza e del valore sul piano scientifico e culturale del patrimonio legato al santuario garganico,

che si configura, per taluni aspetti, come unico. Il CSMG ha allargato gli orizzonti della ricerca dal territorio

garganico alla Puglia e all’Italia meridionale, indagate nei loro collegamenti col mondo cristiano bizantino e

con l’Europa. Il CSMG, pertanto, costituisce oggi un punto di riferimento per studiosi e specialisti dell’età

tardo-antica e romano-barbarica che ne indagano la specificità in quanto epoca di transizione e di

trasformazione dall’età classica al Medioevo. A tal fine, il Centro collabora con altri Enti, Istituzioni,

Accademie, Associazioni, Centri culturali, italiani e stranieri e si avvale della presenza operativa degli

studiosi del territorio. Il CSMG, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo, con il

santuario di San Michele Arcangelo e con altri Enti e Istituzioni presenti sul territorio, ha avuto un ruolo

attivo nell’iscrizione del santuario di san Michele nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità (25

giugno 2011), curando la costituzione del dossier scientifico che ne ha supportato la candidatura e ospitando

seminari e incontri relativi alla storia dei Longobardi in Italia meridionale. Il Centro di Studi Micaelici e

Garganici si avvale di collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali tra le quali ricordiamo quelle con

l’Università di Caen Basse-Normandie, l’Università di Paris Ouest Nanterre La Defense, l’École Française

de Rome, l’Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari (AIRS), l’Association “Les Chemins du

Mont Saint-Michel”, l’Associazione Marilena Amerise (Roma), la Sacra di San Michele in Val di Susa

(Piemonte), l’Abbazia di Mont Saint-Michel au péril de la mer (Normandia). Il CSMG organizza inoltre

convegni internazionali, conferenze e seminari e ospita annualmente un corso intensivo di alta formazione

dedicato a giovani studiosi (selezionati) su tematiche relative alla tarda antichità e al mondo romano-

barbarico (finora sono stati organizzati diciannove corsi, denominati “Settimane di Studi tardoantichi e

romanobarbarici”). Al CSMG si possono ricondurre infine la collana editoriale Bibliotheca Michaelica,

diretta da Giorgio Otranto (edita da Edipuglia, Bari); la realizzazione di vari progetti di ricerca, anche

multimediali e in collaborazione con enti e istituzioni nazionali e internazionali; la cura di mostre e relativi

cataloghi. Inoltre per contribuire alla formazione degli studenti e assicurare un collegamento tra Università e

Scuola, il Centro di Studi Micaelici e Garganici organizza periodicamente concorsi per le scuole secondarie

di primo e secondo grado di Monte Sant’Angelo e della provincia di Foggia, nonché conferenze presso

l'Istituto Comprensivo “G.T. Giordani” di Monte Sant'Angelo.

2) Centro Interuniversitario di ricerca di Studi sulla Tradizione (CIST)

29

Sede: Palazzo Ateneo, II piano

Sito web: http://www.uniba.it/ricerca/centri-interuniversitari/studi-sulla-tradizione

Il Dipartimento è, inoltre, parte rilevante, fin dalla fondazione, del “Centro Interuniversitario di ricerca di

Studi sulla Tradizione” (del quale è anche Sede amministrativa). Il Centro Interuniversitario è nato dalla

collaborazione tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l'Università della Repubblica di San Marino

(Dipartimento di Storia cultura e storia sammarinesi) e l'Università degli Studi di Padova e prosegue l'attività

scientifica del disattivato Centro Interdipartimentale di Studi sulla Tradizione. Esso promuove

l’aggregazione di studiosi e ricerche sul grande tema della Tradizione, con particolare riferimento alla

tradizione della civiltà classica, tardoantica e del cristianesimo antico: oggetto di ricerca sono le

sopravvivenze della tradizione classica in età medievale e moderna, soprattutto in epoca umanistico-

rinascimentale, autentico snodo della trasmissione delle opere antiche e del recupero e della diffusione di un

vasto patrimonio teorico in campo storiografico, filosofico, letterario, artistico, giuridico. Il Centro organizza

fin dal 2002 Convegni e Seminari e cura la pubblicazione di volumi che raccolgono gli Atti dei Convegni e

gli esiti di ricerche promosse nei vari ambiti della Storia della Tradizione. È edita dal Centro anche la rivista

in open access «FuturoClassico», che intende favorire il dialogo di studiosi in diversi ambiti delle

“Humanities” intorno al tema della sopravvivenza, della fortuna e della ricezione della civiltà classica e

tardoantica nelle età medievale, umanistico-rinascimentale, moderna e contemporanea.

Si segnala, infine, che numerosi studiosi del DISUM fanno parte del:

- CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “SEMINARIO DI STORIA DELLA SCIENZA”, che si è costituito nel

2012 con l’associazione delle sei sedi del “Sistema universitario lucano, molisano, pugliese”: Bari, Basilicata,

Foggia, Molise, Politecnico di Bari, Salento (Palazzo Ateneo, III piano, http://www.uniba.it/centri/ssscienza).

Il Centro rappresenta l’ultima forma istituzionale, assunta dall’antico “Seminario di Storia della Scienza”,

fondato nel 1967 da Antonio Corsano presso l'Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia

dell'Università di Bari. Dotato di una biblioteca e di tre laboratori, nella sua lunga tradizione, il Centro ha

costantemente promosso il dialogo e l'incontro tra le discipline umanistiche e quelle scientifiche.

- CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA PER GLI STUDI GRAMSCIANI

Sede: Palazzo Ateneo, II piano

Sito web: http://www.gramscitalia.it/Centro_interuniversitario_di_ricerca_per_gli_studi_gramsciani.htm

Sin dal 2003 il “Centro di ricerca per gli Studi Gramsciani”, fra i primi dell’Ateneo barese, si è costituito come

Centro Interuniversitario, avente sede amministrativa nell’Università di Bari (dapprima presso il Dipartimento

di Italianistica, poi per effetto delle progressive disattivazioni di preesistenti dipartimenti, presso il

Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze sociali, infine presso il Dipartimento di Studi

Umanistici), in collaborazione con l’Università di Trieste, con l’Università di Urbino e con l’International

Gramsci Society Italia. Diretto dapprima dal prof. Pasquale Voza e attualmente dal prof. Ferdinando

Pappalardo, il Centro promuove in ambito universitario e a livello internazionale studi non solo specificamente

dedicati al grande pensatore sardo, ma su tutte le tematiche e le discipline che la sua opera ha toccato: il

pensiero filosofico-politico (con prevalente interesse per il marxismo), la storia del Risorgimento, del

movimento operaio e del fascismo, la cultura popolare. In particolare il Centro ambisce a fecondare la cultura

critica del presente attraverso categorie che riattualizzano il pensiero di Gramsci in ogni campo della

contemporaneità, dalla storia alla filosofia, dalla letteratura alla sociologia. In questi tredici anni il Centro

interuniversitario per gli Studi Gramsciani ha creato occasioni di lavoro comune fra studiosi provenienti da

numerose Istituzioni e ha promosso seminari, convegni (anche in vista dell’imminente ottantesimo

anniversario della morte del pensatore), mostre e iniziative editoriali di notevole prestigio: merita una

menzione esemplificativa il complesso lavoro di ricognizione teorica e di sistemazione lessicografica condotto

nei primi anni di attività e culminato nell’edizione del Dizionario gramsciano 1926-1937, a cura di Guido

Liguori e Pasquale Voza (Carocci, Roma 2009). Il Centro, inoltre, diventerà prossimamente la sede del

prestigioso fondo librario e documentale “Valentino Gerratana”, che verrà allocato presso la Sezione di

Scienze storiche, sociali e filosofiche della Biblioteca del Dipartimento, per effetto di un lascito disposto dagli

attuali titolari del fondo.

- Centro Interdipartimentale Laboratorio di ricerca per la tutela diagnostica dei Beni Culturali. (vd. supra)

Laboratori di studio e di ricerca

30

1) Laboratorio di Archeologia;

2) Laboratorio Multimediale;

3) Laboratorio di Paleografia;

4) Laboratorio di Storia moderna;

5) Laboratorio di Storia medievale.

1) Laboratorio di Archeologia

Ubicazione: Palazzo Ateneo (I piano) e plesso di Santa Teresa dei Maschi (Città Vecchia, strada Torretta, 5

locali).

Il Laboratorio di Archeologia è un “laboratorio diffuso”, che si sviluppa su due plessi: uno presso il

Palazzo Ateneo (I piano), e uno presso il piano terra del plesso di Santa Teresa dei Maschi (Città Vecchia).

Palazzo Ateneo

Il Laboratorio occupa, nel Palazzo Ateneo, tre stanze site al primo piano e parte del comune corridoio

antistante. Una delle stanze è destinata alla sezione di Preistoria e Protostoria, una alla sezione di

Archeologia Classica, l’altra stanza alla sezione di Archeologia post-classica.

La sezione di Preistoria e Protostoria occupa un locale dove sono depositati materiali e attrezzature legate

alla ricerca in questo settore che vanta nell’Ateneo una antica tradizione, ma che si trova al momento priva

di referenti, in quanto non vi è nell’organico dell’Università personale pertinente al SSD di riferimento.

La sezione di Archeologia classica occupa un ampio locale (m 4x8 circa) destinato in particolare alle attività

svolte dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici presso Monte Sannace. La sezione è dotata di 4

tavoli, 7 tavolini (postazioni di lavoro singole), 20 sedie ca., 2 tecnigrafi, 1 cassettiera per tavole e disegni,

scaffali di altezza pari all’altezza del piano (per una complessiva larghezza di 12 m ca), 1 cassaforte. La

dotazione comprende anche un ampio lavandino a due vasche per il lavaggio dei materiali e degli attrezzi,

scaffali per il materiale archeologico, archivistico e bibliografico, computer forniti di software per la

documentazione grafica, attrezzi da cantiere, fotocamere, materiali e attrezzi per il restauro. Nel Laboratorio

vengono svolte attività di ricerca e formazione collegate alle indagini archeologiche condotte sul campo,

nonché attività didattiche indirizzate agli studenti dei corsi di Laurea Magistrale in Archeologia e in

Filologia, letterature e storia dell’antichità, e agli allievi della Scuola di Specializzazione in Beni

Archeologici, che frequentano quotidianamente il Laboratorio.

Nella sezione di Archeologia dei paesaggi e Archeologia post-classica si svolgono per lo più ricerche e

indagini topografiche, nonché studi sui cospicui materiali provenienti dalle indagini nel sito di Egnazia

(reperti legati allo scavo archeologico nella città antica giunto al sedicesimo anno consecutivo di attività, e

materiali recuperati con la ricognizione archeologica nel territorio, in corso dal 2013) e studi sui materiali

rinvenienti dallo scavo di Siponto. Il laboratorio, già attivo nell’ambito del Progetto ‘Egnazia: dallo scavo

alla valorizzazione’, è stato fortemente potenziato con il Progetto FIRB 2012 ‘Archeologia dei paesaggi

della Puglia adriatica in età romana’. Dal 2008 a maggio 2016 il laboratorio ha avuto sede in un ampio

ambiente (m 7x5 circa), situato al 7° piano dello stabile di via Giulio Petroni 7; in seguito, però, alla

dismissione dell’immobile da parte dell’Università, l’Ufficio tecnico ha imposto lo sgombero del

laboratorio, che al momento manca di una sede specifica. In via del tutto provvisoria, parte del materiale è

stato riportato nei depositi del Museo di Egnazia, mentre i reperti in fase avanzata di studio, anche

nell’ambito di tesi di laurea e di specializzazione in via di conclusione, sono stati spostati nella sezione di

Archeologia post-classica del Laboratorio archeologico del DISUM. A pieno regime, la Sezione prevede tre

postazioni computer per lo studio topografico con sistema GIS, due ampi tavoli per lo studio dei materiali,

libreria per cataloghi, repertori, bibliografia utile all’indagine crono-tipologica, scaffalature idonee a

contenere i materiali in corso di studio che, al termine dell’indagine, vengono periodicamente riconsegnati al

Museo di Egnazia e sostituiti con nuovi reperti da studiare. Il Laboratorio è frequentato quotidianamente dai

tesisti della Laurea Magistrale, da specializzandi della scuola in Beni Archeologici di Bari, ma anche delle

scuole di Matera e di Lecce con cui sono in corso partenariati di studio ed è costantemente utilizzato per

esercitazioni didattiche, svolte nell’ambito degli insegnamenti di Archeologia classica delle lauree triennali e

dell’insegnamento di Topografia dell’Italia antica della Laurea Magistrale in Archeologia.

Santa Teresa dei Maschi

31

Nel plesso di Santa Teresa dei Maschi il Laboratorio, che si sviluppa su cinque stanze di varia ampiezza, e il

cui responsabile tecnico è il dott. Vincenzo Acquafredda, è dotato di attrezzi da cantiere, computer e

software per la documentazione grafica (tacheometro, livello, stadia ecc.) e la documentazione fotografica

(fotocamere, videocamere, dispositivi di gestione audio-video). In esso vengono svolte attività di ricerca e

formazione collegate alle indagini archeologiche condotte sul campo, nonché attività didattiche indirizzate

agli studenti dei corsi delle Lauree Triennali in Lettere e in Scienze dei Beni culturali e delle Lauree

Magistrali in Archeologia e Storia dell'Arte, oltre che, naturalmente ai laureandi, agli specializzandi e ai

dottorandi. Nell'ambiente più ampio, composto da due grandi vani comunicanti tra loro, è conservato il

materiale archeologico proveniente dalle indagini condotte dal Dipartimento (Canosa, Terlizzi, Santeramo,

Cala San Giorgio). Gli ambienti del Laboratorio sono attrezzati con tavoli destinati allo studio del materiale,

vari armadi che contengono la documentazione relativa agli studi in essere; 1 tavolo luminoso, 1 stativo per le

riprese fotografiche, 3 tavoli da disegno, una postazione informatica e 1 scrivania e alcuni deumidificatori. In

tali ambienti vengono inoltre restaurati i reperti archeologici che necessitano di un primo intervento

conservativo; a questo scopo il laboratorio si è dotato di una sofisticata e specifica attrezzatura

(micromotore; apparecchio ultrasuoni; compressore). I suddetti spazi ospitano inoltre vari pannelli

esplicativi relativi alle attività del laboratorio e agli interventi realizzati in Puglia in diversi siti archeologici.

Nelle altre due stanze, più piccole, sul lato sinistro del cortile, sono conservati, in idonee attrezzature, ulteriori

materiali archeologici provenienti dalle indagini effettuate dai gruppi di ricerca del Dipartimento, nonché

un cospicuo patrimonio di attrezzature tecniche. Il Laboratorio è assiduamente frequentato da studenti,

laureandi, dottorandi di ricerca del Dipartimento, nonché di altri Dipartimenti; su richiesta, viene aperto

anche a classi scolastiche di ogni ordine e grado che vi svolgono visite guidate.

2) Laboratorio Multimediale

Ubicazione: Plesso di Santa Teresa dei Maschi (Città Vecchia, strada Torretta, 1 locale).

Il Laboratorio Multimediale del Dipartimento di Studi Umanistici è situato nel plesso di Santa Teresa dei

Maschi. La sede è ottimale sia in considerazione dello spazio disponibile (circa 30 mq.) per la sistemazione e

l’utilizzo di apparati e materiale, sia perché permette di operare in sinergia con il Laboratorio di Archeologia

ubicato nello stesso plesso. Il Laboratorio è dotato di attrezzatura professionale per l'acquisizione e

l'elaborazione di materiale vario: piattaforma Mac OS, con software tipicamente dedicato alla produzione

audio-video; dispositivi di acquisizione e digitalizzazione; dispositivi di storage ad alta capacità ed ad alta

prestazione. Nel laboratorio, diretto dalla dott.ssa Maria Martinelli, è svolta un’importante attività di

supporto alla ricerca, alla didattica e alle attività di disseminazione del Dipartimento: dalla fotografia, alla

progettazione grafico-editoriale di materiale di divulgazione, alla progettazione e realizzazione di prodotti

multimediali, alla produzione di materiale audio-video.

3) Laboratorio di Paleografia

Ubicazione: Palazzo Ateneo, II piano, stanza n. 12.

Il Laboratorio di Paleografia “Giuliana Cannataro” è ubicato al II piano del Palazzo Ateneo (stanza n. 12).

Composto da un unico ampio ambiente, è dotato di una serie di attrezzature tecniche (tre PC collegati in rete,

un lettore-stampatore digitale di microfilm, un lettore tradizionale di microfilm, attrezzatura per la didattica

del restauro di materiale pergamenaceo e cartaceo) e di strumenti utili alla ricerca scientifica e alla didattica

sulle fonti scritte dell'antichità e del medioevo (riproduzioni di documenti e libri manoscritti, greci e latini, di

età antica e medievale, in forma di facsimili, microfilm, fotografie e CD-ROM). È presente inoltre una

postazione multimediale che consente l’accesso al programma ‘Pergamo’, contenente dati e immagini

relativi a circa 8000 pergamene conservate presso archivi diocesani e privati di Puglia. Il laboratorio è

destinato alle attività di studio e di ricerca svolte da studenti e dottorandi delle discipline di riferimento.

4) Laboratorio di Storia Moderna

Sede: Palazzo Ateneo, II piano

Il laboratorio di Storia Moderna è attivo da circa trent'anni. È collocato nella stanza n. 16 della Sezione

Storica del DISUM ed è destinato alle attività di studio e di ricerca nell’ambito della storia moderna. È

32

dotato di attrezzatura tecnica (4 PC collegati in rete; 1 stampante multifunzione Epson,1 stampante HP 920c)

e 10 banche dati informatizzate per un valore complessivo di circa 15.000 records, ricavate da fonti che

vanno dal XV al XX secolo (numerazioni di fuochi, catasti antichi ed onciari, censimenti ISTAT etc.), e che

includono anche rilevamenti satellitari. Tutti i dati sono stati georeferenziati tramite lettura GIS, e sono

utilizzati ai fini della realizzazione di un Atlante storico multimediale dell'insediamento meridionale (XV-

XX secolo). Tra l’altra dotazione: cartografia storica consistente nelle tavolette IGM 1:50000 del

Mezzogiorno fra 1869-1873, informatizzate e georeferenziate; due database di complessivi 40.000 records in

cui compaiono tutti i dati relativi agli arrivi di navi meridionali al porto di Marsiglia (1710-1846), derivanti

dalle Dépositions de Santé maritime (Archives Départementales des Bouches-du-Rhône di Marsiglia);

riproduzione su CD-ROM dell'intero fondo delle Relationes ad limina relative al Mezzogiorno continentale.

Tali materiali sono in corso di continua implementazione, elaborazione e studio, con la collaborazione di un

gruppo di giovani studiosi grazie a contratti su finanziamenti erogati dai seguenti enti: CNR, Università

degli studi di Bari, MIUR (PRIN), Unione Europea (VI PQ), Unione Europea (VII PQ), Regione Puglia,

Université de Provence.

5) Laboratorio di Storia medievale

Sede: Palazzo Ateneo, II piano

Il laboratorio di Storia medievale, istituito con D.R. nel 2003, è dotato di strumentazione informatica, e di una

'biblioteca' specialistica.

Biblioteche

Per quel che concerne le biblioteche, occorre precisare che la Biblioteca del DISUM è una

biblioteca diffusa che si articola in più sezioni distribuite su più plessi.

Ubicazione: Palazzo Ateneo (II piano) e plesso di Santa Teresa dei Maschi (Città Vecchia,

strada Torretta).

Sezione di Scienze dell’antichità e del tardoantico

La Sezione di Scienze dell’antichità e del tardoantico si sviluppa su due plessi (Palazzo Ateneo; Santa Teresa

dei Maschi, Strada Torretta, Città vecchia). Comprende inoltre alcuni locali presso la sede del Centro di

Studi micaelici e garganici a Monte Sant’Angelo dove si trova una collezione di circa 5000 volumi

specializzata nelle discipline storiche, agiografiche, archeologiche, letterarie e in risorse connesse col

territorio.

Il plesso di Palazzo Ateneo dispone di 80 posti a sedere, dislocati in 4 sale di lettura di cui 2 riservate (la sala

principale è intitolata a Carlo Ferdinando Russo, già professore di Letteratura greca e principale artefice

della nascita di una biblioteca di ricerca antichistica); quello di Strada Torretta dispone di 78 posti a sedere

in un’unica sala di lettura. Nel complesso sono presenti 14 postazioni computer (per la consultazione

dell'Opac e delle risorse elettroniche e on line), 4 fotocopiatrici self service a schede magnetiche, 1 lettore

digitalizzatore di microforme, 1 scanner planetario e 1 fotocopiatrice scanner. È disponibile la connessione

wireless.

L’accesso è consentito a: docenti, ricercatori, dottorandi, borsisti e tutti gli studenti regolarmente iscritti

all'Università, compresi gli studenti stranieri che fruiscono dei programmi internazionali di collaborazione

didattica e scientifica. Altri studiosi sono ammessi previa autorizzazione del Direttore o del Responsabile

della Biblioteca.

La biblioteca, prevalentemente a scaffale aperto, è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 18.00 e

annualmente è frequentata da circa 15.000 studenti con circa 40.000 volumi consultati nelle nostre sale di

lettura e 2500 prestiti. Molto attivo il servizio di document delivery che si avvale anche dell'utilizzo della

piattaforma Nilde.

Presso la biblioteca lavorano 11 unità di personale (1 EP, 4 D, 4 C, 2 B) che garantiscono i seguenti servizi

di front-office: distribuzione, prestito, servizi di reference, document delivery e prestito interbibliotecario per

i laureandi autorizzati dal proprio relatore, per i dottorandi e i docenti; e di back-office: catalogazione

descrittiva e semantica, gestione dei periodici, scambi (il patrimonio viene incrementato in maniera

considerevole dalle pubblicazioni ricevute in cambio delle numerose pubblicazioni del Dipartimento),

acquisizione (scelta dei fornitori, proposte d’ordine e inventariazione), collocazione e organizzazione delle

raccolte, tutela e restauro, digitalizzazione, gestione della pagina web della biblioteca.

Il patrimonio bibliografico ammonta a 106.378 monografie cartacee, 25.000 microfiches, 3000 opere in

33

formato digitale, 27.250 annate di riviste cartacee. Ricchissima è la presenza soprattutto di pubblicazioni

straniere e notevole è il numero di libri rari, che ammonta a circa 3000 unità, con numerose cinquecentine e

un incunabulo. Il patrimonio si è recentemente arricchito della biblioteca personale del prof. Mario Pani, a

lungo docente di Storia romana nell’Università di Bari, già allocata presso l’ex Dipartimento SATA per

volere della famiglia dopo la scomparsa del professore.

La biblioteca dispone inoltre di un articolato sito web

(http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/sata/biblioteca) con il quale vengono offerte all'utenza tutte le

indicazioni necessarie per garantire al meglio la fruizione della biblioteca.

Sezione di Scienze storiche, sociali e filosofiche

La Sezione di Scienze storiche, sociali e filosofiche scaturisce dal coordinamento delle preesistenti

biblioteche del Dipartimento di Filosofia (il cui fondo librario era da molti anni intitolato a “Giuseppe

Semerari”, filosofo insigne e negli anni Settanta preside della Facoltà di Lettere e Filosofia) e del

Dipartimento di Scienze storiche e sociali. Allo stato attuale i due fondi possono essere considerati due

sotto-sezioni fisicamente separate, ma coordinate all’interno della Biblioteca del Dipartimento di Studi

Umanistici, l’una e l’altra collocate al II piano del Palazzo Ateneo (la sotto-sezione di Filosofia, che

conserva l’ormai storica intitolazione a “Giuseppe Semerari”, si è trasferita nel corso dell’estate 2016, dal I

al II piano del Palazzo Ateneo).

Il patrimonio bibliografico ammonta a 87.950 monografie, 5.617 annate di periodici, circa 1.230 unità di

altro materiale bibliografico (perlopiù in formato digitale).

La Sezione dispone complessivamente di 80 posti a sedere dislocati in varie sale (25 in Sala Consultazione,

55 nelle due Sale di Lettura). Sono presenti diverse postazioni informatiche per la consultazione dell'Opac e

delle risorse elettroniche e on line. È disponibile la connessione wireless.

L’accesso è consentito a: docenti, ricercatori, dottorandi, borsisti e a tutti gli studenti regolarmente iscritti

all'Università, compresi gli studenti stranieri che fruiscono dei programmi internazionali di collaborazione

didattica e scientifica. Altri studiosi sono ammessi previa autorizzazione del Direttore o del Responsabile

della Biblioteca.

La sotto-sezione di Scienze storiche e sociali a partire dal 2011 ha inaugurato una collezione di testi sulla

letteratura, alimentata dalle acquisizioni suggerite dai docenti italianisti che fanno parte del Dipartimento, in

una prospettiva culturale che riconsidera la critica letteraria come disciplina storica e come sociologia della

letteratura. È imminente, inoltre, l’allocazione del prestigioso Fondo librario e documentale “Valentino

Gerratana”, per effetto di un lascito disposto dai titolari del Fondo al “Centro interuniversitario di ricerca per

gli Studi Gramsciani”.

Centro bibliotecario interdipartimentale di Italianistica

In seguito alla fusione del Dipartimento di Italianistica con la confluenza di alcuni docenti [4 P.O., 1 P.A., 3

R.C.], attraverso apposita delibera formale del Consiglio di Dipartimento di Italianistica, al FLESS

(Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze sociali, poi confluito nel DISUM), fu disposta la

trasformazione della Biblioteca di Italianistica in Centro bibliotecario interdipartimentale. La scelta

dell’Amministrazione parve la soluzione più adatta a regolare l’attività di studio e aggiornamento

bibliografico di un macro-settore (quello, appunto delle discipline italianistiche e comparatistiche) che

vedeva numerosi docenti afferenti a diversi Dipartimenti. Si decise, pertanto, che FLESS (poi DISUM) e

LELIA avrebbero condiviso le politiche di acquisto dei libri e di rinnovo degli abbonamenti ai periodici,

facendosi carico pro-quota delle spese necessarie alla cura e all’implementazione di una delle biblioteche di

maggior lustro e tradizione nel polo umanistico dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, da circa

venti anni arricchita del prezioso e ampio “Fondo Mario Sansone”, dono testamentario dell’illustre

italianista, il principale fondatore, nei tardi anni Quaranta del XX secolo, della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Aule

Un discorso a parte meritano le Aule. Per lo svolgimento dell’attività didattica relativa ai corsi di

laurea e ai corsi di dottorato che afferiscono al DISUM, nonché per le altre attività di pertinenza

(seminari, convegni, conferenze, corsi, Consigli, riunioni ecc.), il Dipartimento si avvale di un

numero di aule collocate nel Palazzo dell’Ateneo e nel plesso della Città Vecchia (si tratta di aule

storicamente utilizzate dalla ex Facoltà di Lettere e Filosofia). Queste aule sono in parte gestite dal

DISUM stesso, in parte dall’Ateneo. Sono, inoltre, in gran parte utilizzate, non senza disagi,

congiuntamente con il Dipartimento LELIA, che gestisce corsi di laurea nei quali insegnano molti

34

docenti del DISUM.

Aule di pertinenza del DISUM

Palazzo Ateneo, I, II e III piano

Aula 18 (intitolata alla memoria del prof. Francesco Magistrale), II piano: 50 posti con videoproiettore, collegamento a

internet.

Aula 29 (III piano): 30 posti

Aula 32 (III piano): 15 posti

Aula 33 (II piano): 15 posti

Aula Didattica (II piano): 18 postazioni con PC, con videoproiettore

Laboratorio di Archeologia (I piano): 15 posti

Plesso di S. Teresa dei Maschi, Città Vecchia

Aula 1: 25 posti

Aula del Consiglio: 40 posti, con videoproiettore

Auditorium “Quacquarelli”: posti 150, dotato di videoproiettore e grande schermo. L’Auditorium è anche sede

privilegiata per lo svolgimento delle attività convegnistiche organizzate dal DISUM.

Laboratorio di Archeologia (piano terra): 20 posti

AULE DI PERTINENZA DELL’ATENEO

Palazzo Ateneo, I, II e III piano

Laboratorio linguistico (I piano): circa 25 posti

Aula VII (I piano): 40 posti Aula A: 192 posti, con microfono e videoproiettore

Aula B (II piano): 102 posti, con microfono e videoproiettore

Aula C (II piano): 322 posti, con microfono e videoproiettore

Aula D (II piano): 20 posti

Aula I (II piano): 308 posti, con microfono e videoproiettore

Aula II (II piano): 231 posti, con microfono e videoproiettore

Aula IV (II piano): 70 posti, con microfono e videoproiettore

Aula V (II piano): 30 posti, con microfono e videoproiettore

Aula di Italianistica (II piano): circa 20 posti.

Non tutte le aule citate sono al momento provviste di videoproiettore funzionante.

35

IDENTIFICAZIONE PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA

DIDATTICA

Punti di forza

- Stipula di convenzioni con istituzioni territoriali finalizzate alla promozione di attività di tirocinio

professionalizzante e di attività formative laboratoriali e seminariali specialistiche e pratico-

applicative. Uno dei punti di forza è sicuramente la congruità delle strutture ospitanti e dell’attività

svolta durante il tirocinio con la figura professionale formata dai CdS e con gli obiettivi formativi. Il

grado di soddisfazione degli studenti sull’esperienza svolta è in media buono/abbastanza buono. Il

tirocinio non è obbligatorio ma consente di acquisire CFU tra le attività a scelta dello studente;

tuttavia molti studenti chiedono di poter maturare questa esperienza anche al di là del

conseguimento di crediti. Le strutture ospitanti hanno formulato negli attestati e nelle relazioni

finali giudizi positivi sugli stagisti e sulla loro formazione specifica, spesso chiedendo la proroga

del periodo di tirocinio e, nel corso degli anni, hanno elevato il grado di coinvolgimento degli

studenti all’interno delle loro attività.

- Gli studenti hanno lavorato all’ideazione, progettazione e realizzazione di eventi culturali,

confrontandosi anche con gli aspetti burocratici necessari al corretto svolgimento dell’iniziativa. Il

tirocinante apprende, in questo modo, a relazionarsi con gli enti pubblici, con i permessi da

richiedere e con gli aspetti economici e amministrativi da considerare.

- Sistematica attenzione alla qualità della didattica erogata attraverso l’analisi dei questionari di

valutazione della didattica, discussi nei CdS e usati per individuare eventuali correzioni dell’offerta

didattica. L’attenzione rivolta alle esigenze degli studenti emerge in maniera evidente nel grado di

miglioramento, in alcuni casi nettamente significativo, del grado di soddisfazione degli studenti che

negli ultimi anni risulta tendenzialmente in costante crescita. Nel complesso il livello di gradimento

degli studenti iscritti ai CdS del DISUM supera quello medio di ateneo (2014-15: DISUM 90,36%,

Ateneo 86,65%; 2015-16: DISUM 87,73%, Ateneo 86,61%).

- Sperimentazione, con risultati apprezzabili, del tutorato didattico che dall’a.a. 2015-16 è stato

aperto anche a discipline specifiche (5 tutors: greco, italiano, archeologia, storia romana e storia

greca); il tutorato didattico è funzionale a supportare gli studenti soprattutto all’inizio del percorso

formativo (CdS triennali) in modo da far salire la percentuale di CFU conseguiti alla fine del I anno.

I dati analitici (cfr. supra 1.1. Analisi della situazione in essere) hanno evidenziato un

miglioramento in questo ambito. Inoltre, l’ottimo rapporto numerico docenti/studenti fa sì che gli

studenti possano essere seguiti da vicino nel loro percorso formativo.

Punti di debolezza

- Basso numero di immatricolazioni, rispetto alla numerosità di riferimento indicata nei parametri

ministeriali (D.M. 47 del 30.01.2013, Allegato C;

http://attiministeriali.miur.it/media/156041/c.pdf), soprattutto per quanto riguarda i CdS Magistrali,

malgrado inversioni di tendenza e trend migliorativi. Si tratta di un dato che va però confrontato con

36

CdS simili attivi in altri Atenei. La comparazione tra diversi Atenei basata sul numero di iscritti

offre, infatti, un altro punto di vista grazie al quale i CdS afferenti al DISUM occupano una buona

posizione nell’ambito delle Università meridionali (cfr. 1.3 Analisi del contesto competitivo).

- Elevato tasso di fuori corso attribuibile sia al fenomeno diffuso del lavoro sommerso per cui gli

studenti-lavoratori non possono o non vogliono risultare impegnati a tempo definito, sia a situazioni

specifiche del percorso formativo, come per es. la possibilità prevista nei CdS di laurearsi al

triennio nella sessione straordinaria di febbraio e iscriversi al I anno del CdS magistrale. Anche se il

dato, che andrebbe confrontato con CdS simili attivi in altri Atenei, non si discosta di molto, anzi in

alcuni casi è inferiore, alla percentuale media di Ateneo (2014-15: 34%; 2015-16: 33,1%).

- Limitata mobilità internazionale: le difficoltà sono riconducibili a motivazioni di diverso tipo:

problematiche di tipo economico; timori connessi all’eventuale rallentamento del percorso

formativo soprattutto nel biennio percepito come eccessivamente breve; deficit nelle competenze

linguistiche richieste per l’accesso ai programmi di mobilità.

- Difficoltà organizzative e di gestione dei CdS, in particolare del CdS triennale in Lettere, la cui

didattica è erogata in percentuali non molto lontane tra loro dai docenti afferenti ai due Dipartimenti

suddetti (DISUM e LELIA).

RICERCA

forza debolezza opportunità minacce

buona qualità e quantità

dei prodotti della ricerca

disomogeneità dei SSD la recente istituzione

del DISUM può

fornire nuovi stimoli e

opportunità

partecipazione a bandi

competitivi nazionali

disomogeneità dei SSD la recente istituzione

del DISUM può

fornire nuovi stimoli e

opportunità

scarsità di fondi

erogati e riduzione

delle opportunità di

finanziamento locale e

nazionale

partecipazione a bandi

competitivi internazionali

disomogeneità dei SSD la recente istituzione

del DISUM può

fornire nuovi stimoli e

opportunità

scarsità di fondi erogati

e riduzione delle

opportunità di

finanziamento

internazionale

presenza di Centri di

Ricerca

interdipartimentali ed

interuniversitari

scarsità di fondi erogati e

riduzione delle

opportunità di

finanziamento locale,

nazionale ed

internazionale

questa presenza può

sollecitare nuove

iniziative

37

riviste e collane di alto

valore scientifico

buon livello di

internazionalizzazione dei

docenti

presenza di numerosi

docenti nel dibattito

scientifico

La produzione scientifica della gran parte dei docenti afferenti al DISUM risulta corposa e vanta

generalmente una buona, e spesso ottima, collocazione a livello editoriale, segno di impegno

costante e qualità elevata. La presenza di molti lavori in sedi internazionali e frutto di collaborazioni

e scambio a livello internazionale non fa che accrescerne il livello e migliorarne la circolazione. Si

riscontra altresì la presenza di molti lavori in sedi prestigiose, dalle riviste di fascia A, a volumi e

collane di rilievo per i singoli SSD.

Le criticità messe in luce nell’ultimo censimento VQR – relative fra l’altro alla disomogeneità fra i

SSD - risultano in buona parte attualmente risolte. Ci si aspetta, di conseguenza, che gli esiti del

nuovo esercizio di valutazione possano portare risultati migliori e più omogenei. D’altro canto, il

posizionamento dei due dipartimenti confluiti nel DISUM nella graduatoria nazionale per aree

risultava già di buon livello.

Tutto questo si è tradotto anche nell’alto tasso di successo nei bandi competitivi che ha permesso la

partecipazione a numerosi progetti PRIN (fino all’ultimo del 2015), FIRB, PQ, nonché ad altro tipo

di progetti, l’acquisizione di finanziamenti vari, di entità variabile, ma comunque segno di un

atteggiamento propositivo e di un impegno scientifico notevole, soprattutto in considerazione del

fatto che gli ambiti di studio e di ricerca nei quali si collocano i docenti del DISUM sono

generalmente penalizzati nella distribuzione di fondi e nell’attenzione di potenziali enti finanziatori.

La partecipazione altresì a numerosi e vivaci Centri di ricerca da parte di molti dei docenti afferenti

al Dipartimento sembra costituire un altro dato estremamente positivo per una valutazione

complessiva dell’attività scientifica degli stessi e per la sua disseminazione.

CORPO DOCENTE

Tra gli elementi di forza si segnala in particolare la presenza di 30 SSD di Area 10, 11a, 12 e 14, ciò

che rende il corpo docente del DISUM largamente rappresentativo delle competenze necessarie per

il pieno sostenimento dell’ampia offerta formativa del Dipartimento, che si articola in più CdS, sia

di I sia di II livello. Tali competenze contribuiscono inoltre in modo sostanziale all’erogazione di

attività didattica in CdS di I e II livello di altre Strutture Dipartimentali dell’Università di Bari.

Le competenze altamente specialistiche presenti in tutti gli ambiti del DISUM (letterario, filologico,

storico e archeologico [Area 10]; storico, filosofico [Area 11a]) permettono al DISUM di essere ben

presente nella formazione di III livello erogata dall’Università di Bari, con anche corsi

professionalizzanti sia verso l’insegnamento qualificato nelle scuole superiori, sia verso le peculiari

professioni nell’ambito del Cultural Heritage (con la presenza della Scuola di Specializzazione in

Archeologia, l’unica nel Mezzogiorno a garantire la presenza di tutti i curricula previsti:

archeologia preistorica e protostorica, archeologia classica, archeologia cristiana e medievale).

38

L’alto livello qualitativo del corpo docente del DISUM si evince oggettivamente dal fatto che 32

docenti, nonché un’unità del suo personale tecnico, hanno conseguito l’abilitazione: si tratta del

45% della quota di personale potenzialmente coinvolto nel procedimento di abilitazione (77, cui si

giunge sottraendo dal totale del corpo docente DISUM i 19 professori ordinari attualmente in

servizio) del 2012 (31) e del 2013 (2).

In dettaglio, sono risultati abilitati alla I fascia, 13 docenti; alla II fascia, 19 docenti (comprendendo

i RTD), cui va aggiunta un’unità di personale TA abilitato in due SC.

Questo il quadro riassuntivo:

DISUM, Personale abilitato I fascia: tabella generale, in ordine alfabetico per SSD

S.S.D. di

appartenenza Fascia Cognome e Nome

S.C. di

abilitazione ETA'

L-ANT/08 Associato

confermato FELLE Antonio, Enrico 10/A1 53,76

L-ANT/08 Associato

confermato

LAGANARA Caterina

Anna Maria 10/A1 64,19

L-ANT/08 Associato

confermato NUZZO Donatella 10/A1 51,73

L-FIL-

LET/04

Associato

confermato MASSARO Matteo* 10/D3 66,31

L-FIL-

LET/05

Associato

confermato

PINTO Pasquale

Massimo 10/D4 45,66

M-FIL/03 Associato

confermato MARZOCCA Ottavio 11/C3 65,58

M-FIL/06 Associato RECCHIA LUCIANI

Francesca Romana (2013) 11/C5 53,82

M-STO/02 Associato

confermato PAPAGNA Elena 11/A2 65,06

M-STO/04 Associato SPAGNOLO Carlo 11/A3 54,95

M-STO/07 Associato

NC AULISA Immacolata 11/A4 46,36

M-STO/09 Associato

confermato

CORDASCO Pasquale

Augusto N. 11/A4 67,23

M-STO/09 Associato

confermato GATTAGRISI CLELIA 11/A4 66,57

SPS/02 Associato

confermato

BUTTI DE LIMA Paulo

Francisco 14/B1 54,33

*Opzione per cambio sede con la procedura di scambio contestuale.

39

DISUM, Personale abilitato II fascia: tabella generale, in ordine alfabetico per SSD

S.S.D. di

appartenenza Fascia Cognome e Nome

S.C. di

abilitazione ETA'

IUS/01 Ricercatore

NC

PERCHINUNNO Maria

Colomba 12/A1 35,72

L-ANT/07 Ricercatore FIORIELLO Custode,

Silvio, Carmelo 10/A1 47,19

L-ANT/07 Ricercatore GADALETA Giuseppina 10/A1 45,44

L-ANT/07 Ricercatore ROSCINO Carmela 10/A1 48,52

L-ANT/08 Ricercatore DE SANTIS Paola 10/A1 48,01

L-FIL-LET/02 Ricercatore DRAGO Anna, Tiziana 10/D2 44,32

L-FIL-LET/02 Ricercatore INGROSSO Paola 10/D2 40,47

M-FIL/08 Ricercatore

TD TRIZIO Michele (2013) 10/D2 37,72

L-FIL-LET/05 Ricercatore SCHIANO Claudio 10/D4 42,56

L-FIL-LET/08 Ricercatore CAMPANALE Maria

Innocenza 10/E1 61,74

L-FIL-LET/11 Ricercatore

TD NISINI Giorgio 10/F2 #N/D

L-FIL-LET/11 Ricercatore PEGORARI Daniele

Maria 10/F2 46,38

L-FIL-LET/11 Ricercatore VACANTE Natalia

Maria 10/F1

Manca

età

M-FIL/05 Ricercatore PONZIO Iulia 11/C4 44,32

M-FIL/08 Ricercatore

TD ARFE' Pasquale 11/C5 54,73

M-STO/04 Ricercatore

TD FRUCI Gian Luca 11/A3 #N/D

M-STO/05 Ricercatore DE CEGLIA Francesco

Paolo 11/C2 44,33

M-STO/05 Ricercatore DIBATTISTA Liborio 11/C2 63,70

M-STO/07 Ricercatore CARNEVALE Laura 11/A4 43,35

40

No SSD di

appartenenza

Personale

Tecnico

BIANCHI Nunzio 10/D2

10/D4

Manca

età

I SSD il cui personale del DISUM ha conseguito l’abilitazione sono dunque 18 (il 60% dei 30 SSD

presenti in DISUM al settembre 2016), come da tabella seguente che presenta la distribuzione, per

ogni SSD, degli abilitati per le due fasce di docenza.

SSD Tot.

abilitati Abilitati I fascia Abilitati II fascia

IUS/01 1 0 1

L-ANT/07 3 0 3

L-ANT/08 4 3 1

L-FIL-LET/02 2 0 2

L-FIL-LET/04 1 1* 0

L-FIL-LET/05 2 1 1

L-FIL-LET/08 1 0 1

L-FIL-LET/11 3 0 3

M-FIL/03 1 1 0

M-FIL/05 1 0 1

M-FIL/06 1 1 0

M-FIL/08 1 0 1

M-STO/02 1 1 0

M-STO/04 2 1 1

M-STO/05 2 0 2

M-STO/07 2 1 1

M-STO/09 2 2 0

SPS/02 1 1 0

33 13 20

* Trasferimento per scambio contestuale

Si fa inoltre presente che 1 unità di personale TA è abilitata sia sul SC 10/D2 che sul

SC 10/D4; e che un RTD attualmente sul SSD M-FIL/08 è abilitato per la II fascia

sul SC 10/D2.

41

Tra gli elementi di debolezza riguardo alla composizione del corpo docente strutturato e nel

contesto generale di assenza di adeguato turnover, con una forte limitazione di nuovi punti

organico, si evidenzia che l’ovvio dato di tendenza è il suo rapido depauperamento.

A questo elemento va aggiunto in senso peggiorativo il dato della elevata età media del corpo

docente.

Età media complessiva PO PA RU RTD

Età media docenti 54,3 63,45 58,38 47,38 42,4

Sulla base dell’elemento appena richiamato, è dato sicuramente acquisito la quiescenza di 14 unità

(-15% sul totale 2016) a tempo indeterminato entro il 2018 (dunque entro due soli anni). Nel

triennio 2016-2018 lasceranno l’attività 6 professori di I fascia (un terzo di meno sul totale 2016: -

32%), 6 professori di II fascia (poco meno di un quinto sul totale 2016: -19%); 2 ricercatori (poco

meno di un decimo sul totale 2016: -7%).

Gli 11 RTD, essendo tali, termineranno il loro periodo di attività entro il 2019: dunque non possono

a rigore essere considerati elementi affidabili per una proiezione nel tempo della stabilità del corpo

docente del DISUM.

DISUM personale docente al 2018 (tra parentesi il valore al settembre 2016)

S.S.D. Tot. Ord. Ass. Ric. RicTD

1. IUS/01 1 0 0 1 0

2. L-ANT/02 1 0 1 0 0

3. L-ANT/03 2 (4) 0 (2) 1 0 1

4. L-ANT/07 6 1 0 4 1

5. L-ANT/08 5 0 3 1 1

6. L-FIL-LET/02 4 (6) 1 (2) 1 (2) 2 0

7. L-FIL-LET/04 7 (8) 1 3 (4) 1 (2) 1

8. L-FIL-LET/05 4 1 2 1 0

9. L-FIL-LET/06 1 0 0 1 0

10. L-FIL-LET/08 1 0 0 1 0

11. L-FIL-LET/10 1 0 0 1 0

12. L-FIL-LET/11 3 (4) 0 (1) 0 2 1

13. L-FIL-LET/14 0 (1) 0 0 (1) 0 0

14. M-FIL/01 3 2 1 0 0

15. M-FIL/03 3 (4) 1 1 (2) 1 0

16. M-FIL/04 1 0 0 1 0

17. M-FIL/05 1 0 0 1 0

18. M-FIL/06 5 3 1 0 1

19. M-FIL/08 4 1 0 1 2

20. M-GGR/02 2 0 1 0 1

21. M-STO/01 1 0 1 0 0

22. M-STO/02 3 (4) 1 (2) 2 0 0

23. M-STO/04 4 (7) 1 (2) 1 (3) 1 1

42

S.S.D. Tot. Ord. Ass. Ric. RicTD

24. M-STO/05 3 (4) 0 0 3 (4) 0

25. M-STO/07 3 0 2 1 0

26. M-STO/08 1 0 0 1 0

27. M-STO/09 4 0 2 1 1

28. SPS/02 1 0 1 0 0

29. SPS/06 1 0 1 0 0

30. SPS/07 1 0 0 1 0

75 (90) 13 (19) 25 (31) 27 (29) 11

Dettaglio quiescenze

6PO (L-ANT/03: -2; M-STO/04, L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/11, M-STO/02: -1)

6 PA (M-STO/04: -2; L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/14, M-FIL/03: -1)

2 RU (L-FIL-LET/04: -1; M-STO/05: -1)

Si rende dunque necessario prevedere l’acquisizione di nuovo personale docente, ricorrendo a

- risorse interne: cioè a docenti DISUM che hanno conseguito l’abilitazione alla I ed alla II fascia.

- risorse esterne: necessarie su SSD in forte sofferenza o già scomparsi.

STRUTTURE LOGISTICHE E SCIENTIFICHE

Da un punto di vista generale, va considerato che il trasferimento dal I al II piano dell’Ateneo degli

studi dei docenti e della biblioteca del comparto filosofico del DISUM ha favorito una più razionale

e organica sistemazione degli spazi del Dipartimento, che ora è collocato, nel suo corpo principale,

interamente al II piano del Palazzo Ateneo, dove si trovano anche la Segreteria Amministrativa e

quella Didattica. Questa organizzazione permette, evidentemente, una più efficace ed integrata

gestione dei vari aspetti della vita del Dipartimento. Permangono alcune situazioni di contiguità tra

aule, studi dei docenti, spazi della biblioteca e spazi di passaggio nonché situazioni di dislocazione

(p. es. aule e studi collocati al III piano del lato di via Nicolai, cui si accede attraverso una scala

interna), che rappresentano invece aspetti da migliorare.

Una risorsa di forti potenzialità per il DISUM è da considerarsi il plesso ubicato nella Città

Vecchia, all’interno del complesso di Santa Teresa dei Maschi, contesto di rilievo storico-

architettonico, con interni gradevoli e curati, che bene si presta anche a svolgere funzioni di

rappresentanza per il Dipartimento.

Quanto al sistema bibliotecario, va sottolineato che il DISUM dispone di alcune sale di lettura e

consultazione luminose, curate e molto ben gestite, che offrono a studenti, docenti e visitatori la

possibilità di studiare e lavorare in spazi adeguati: è il caso della sala del plesso di S. Teresa, o delle

sale della sezioni di Scienze dell’antichità e del tardoantico e di Scienze storiche e sociali nel

Palazzo Ateneo.

Più vulnerabile appare, invece, il sistema degli spazi dedicati all’attività didattica, non sempre

adeguati per capienza, condizioni generali e attrezzature a supportare le potenzialità dell’offerta

formativa del DISUM.

43

1.3 ANALISI DEL CONTESTO COMPETITIVO

PERSONALE DOCENTE

Al fine della individuazione su scala nazionale di strutture dipartimentali assimilabili come diretti

competitori del DISUM UniBa, ci si è orientati in prima istanza sulle rispettive denominazioni; in

secondo luogo si è verificata la presenza, nelle relative offerte formative, di almeno una delle classi

di CdS esistenti nella offerta formativa del DISUM – UniBa.

In tal modo si è giunti ad individuare una base di confronto approssimata di oltre 60 Dipartimenti.

Tale base di confronto è definita approssimata per una seria questione di fondo. Le strutture

individuate non sono omogenee tra loro ed offrono, sia sul piano della didattica sia su quello della

ricerca, impianti, proposte e prospettive molto diverse. Dipartimenti definiti come di “scienze

umane” o di “studi umanistici” (i due termini sono usati di fatto come sinonimi nelle

denominazioni), o anche “di lettere”, includono o escludono interi ambiti come le scienze

filosofiche, quello delle scienze della formazione, delle lingue e letterature straniere, dello

spettacolo, delle scienze della comunicazione, dei servizi sociali, del turismo, in un caso anche le

scienze politiche e aziendali (Valle d’Aosta).

Ciò comporta che ad un primo sguardo di insieme si evidenziano tra i Dipartimenti individuati forti

differenze sul piano banalmente quantitativo: essi sono esito o di aggregazioni di larghissima

estensione - come nel caso del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, il

maggiore su scala nazionale, che offre 13 Corsi di Studio di Laurea triennale e oltre 20 Corsi di

Laurea magistrale – oppure sono strutture molto più ridotte, che ovviamente offrono una proposta

didattica ed una attività di ricerca in ambiti necessariamente più limitati.

Con ogni probabilità, la tendenza su scala nazionale a riunire in strutture dipartimentali uniche, che

potrebbero definirsi “generaliste”, competenze vicine ma oggettivamente non sovrapponibili in

quanto diverse per tradizione, metodologie, strumenti, obiettivi e sbocchi occupazionali, è stato

esito di costrizioni normative (basate in primo luogo sulle sempre minori risorse disponibili, prima

sul piano finanziario e dunque su quello del personale) piuttosto che di scelte motivate

scientificamente e didatticamente.

Tenendo sempre conto delle predette difficoltà nella correttezza della comparazione che deve

affrontare forti discrasie sul piano nazionale (un esempio il caso della Scuola di Studi Umanistici di

Torino, che unisce l’offerta formativa di tre dipartimenti distinti), si può comunque tentare una

prima comparazione su piano quantitativo, ad esempio nel numero dei CdS proposti dalle singole

strutture. L’offerta formativa del DISUM - con 8 CdS tra triennali e magistrali - si pone in

posizione media su scala nazionale (vd. tabella 1).

Se l’offerta formativa del DISUM si pone in posizione media su scala nazionale (tabella 1), è

decisamente in fascia alta in rapporto alle Strutture delle università meridionali (tabella 2).

Il DISUM si colloca immediatamente alle spalle di Dipartimenti e/o Facoltà molto ampi (quali

quelli di UniCal, UniNa Federico II, UniSalento) che al loro interno possiedono ambiti - quali ad

esempio le lingue, le scienze della formazione e della comunicazione - non presenti nel DISUM

UniBa. A rigore, in una comparazione approssimativamente corretta, le strutture citate di UniCal,

UniNa Federico II e UniSalento andrebbero semmai comparate quantitativamente con l’offerta

formativa complessiva dei dipartimenti “umanistici” in UniBa (DISUM, LELIA, ForPsiCom).

Sempre in termini di numeri di CdS, l’offerta formativa dei soli DISUM e LELIA insieme supera

44

quella della Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali di UniSalento e sarebbe la

seconda del Mezzogiorno.

Ai fini di una valutazione sul piano dei diretti competitors del DISUM, si evidenzia di seguito la

situazione sul piano nazionale, nel Mezzogiorno e nel contesto regionale a proposito dei CdS

erogati da DISUM, aggiornata all’ a.a. 2016-2017 (fonte: Universitaly,

http://www.universitaly.it/index.php/cercacorsi/universita):

Lauree triennali

L-1 Scienze dei Beni Culturali

Presente in 39 sedi in Italia, nel Sud è proposta in 11 sedi (Bari, Basilicata, Calabria, Foggia,

Molise, Napoli Federico II, Napoli II, Napoli Orientale, Napoli Benincasa, Salerno, Salento); in

Puglia in 2 sedi (Bari e Salento).

L-5 Filosofia

Presente in 35 sedi in Italia, nel Sud è proposta in sole 5 sedi (Bari, Calabria, Napoli Federico II,

Salerno, Salento); di cui 2 in Puglia (Bari e Salento)

L-42 Storia e Scienze Sociali

Presente in 15 sedi in Italia, nel Sud è proposta in sole 3 sedi (Bari, Calabria, Napoli Federico II), di

cui una sola in Puglia (Bari).

Lauree magistrali

LM-2 Archeologia

Presente come tale (solo Archeologia) in 12 sedi in Italia (Bari, Calabria, Catania, Firenze, Milano,

Padova, Pisa, Roma1, Roma3, Salento, Sassari, Siena); nel Sud è proposta in solo 3 sedi (Bari,

Calabria, Salento), di cui 2 in Puglia (Bari e Salento).

LM-15 Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità

Presente come tale in 12 sedi in Italia (Bari, Bologna, Calabria, Catania, Firenze, Milano, Pisa,

Roma1, Roma3, Salento, Siena, Torino); nel Sud è proposta in solo 3 sedi (Bari, Calabria, Salento);

in Puglia in 2 sedi (Bari e Salento).

LM-5 e LM- 84 Scienze storiche e della documentazione storica

LM-5 Archivistica e biblioteconomia è presente in 7 sedi in Italia (Bari, Bologna, Firenze, Roma1,

Roma2, Salerno, Venezia); nel Sud è proposta in solo 2 sedi (Bari, Salerno); in Puglia dunque solo

a Bari.

LM-84Scienze storiche è proposta in 20 sedi in Italia (Bari, Basilicata, Cagliari, Calabria, Firenze,

Genova, Macerata, Messina, Milano, Napoli “Federico II”, Padova, Pavi, Pisa, Rome Europea,

Roma1, Roma2, Roma3, Torino, Trento+Trieste (interateneo), Venezia); al Sud in 4 sedi (Bari,

Basilicata, Calabria, Napoli “Federico II”), in Puglia solo a Bari.

LM-78 Scienze filosofiche

Presente come tale in 28 sedi in Italia (Bari, Bologna, Calabria, Catania, Chieti, Firenze, Genova,

L’Aquila, Macerata, Milano, Milano Cattolica, Milano s. Raffaele, Napoli Federico II, Padova,

Palermo, Parma, Pavia, Piemonte Orientale, Pisa, Roma1, Roma2, Roma3, Salento, Salerno, Treno,

Trieste, Venezia, Verona). Nel Mezzogiorno compare in 5 sedi (Bari, Calabria, Napoli Federico II,

Salento, Salerno); di cui due in Puglia (Bari, Salento).

45

Nell’ambito della formazione di III livello, si osserva che la Scuola di Specializzazione in Beni

Archeologici è presente in 18 sedi in Italia: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova,

Basilicata, Milano, Milano Cattolica, Napoli “Benincasa”, Napoli “Federico II”, Padova, Pisa,

Roma1, Salento, Salerno, Sassari, Trieste (interateneo), di cui 6 nel Mezzogiorno; due in Puglia

(UniBa, UniSalento) (Per tutto vedi Tabella 3)

Il parametro della numerosità degli iscritti può essere un ulteriore elemento utile per una più precisa

e affidabile valutazione dei singoli CdS. Al proposito si è ricorso ovviamente ai dati disponibili

ufficiali, e quelli più recenti sono relativi all’a.a. 2014-2015 (fonte: Ministero dell'Università e della

Ricerca - Ufficio di Statistica. Indagine sull'Istruzione Universitaria: http://statistica.miur.it).

Dalle tabelle presentate sul sito del MIUR sono state considerate quelle relative al numero degli

iscritti nelle Classi di Laurea di I e II livello dei CdS attualmente esistenti nell’offerta formativa del

DISUM, ereditate dai Dipartimenti ex-SATA ed ex-FLESS (L-1, L-5, L-42; LM-2, LM-5, LM-15,

LM-78, LM-84).

Per le lauree di I livello, la situazione è diversificata ma nel complesso concorrenziale. Per L-1, la

media ponderata di 381 iscritti (due CdS con 762 iscritti) pone la numerosità di UniBa nella classe

L-1 al primo posto rispetto al dato omologo dell’Università di Napoli Federico II (368: 1104 iscritti

distribuiti in quattro CdS); il dato di Bari è su base areale (il Mezzogiorno escluso le isole) al primo

posto sulle dieci sedi nel Sud in cui L-1 è presente (Bari, Basilicata, Calabria, Foggia, Napoli

Benincasa, Napoli “Federico II”, Seconda Università di Napoli, Napoli “l’Orientale”, Salento,

Salerno); su base regionale, il dato UniBa è al di sopra di quelli delle sedi del Salento (222,5: 890

distribuiti però su 4 corsi di studio) e di Foggia (124 iscritti). Anche per il CdS su L-5 il dato della

numerosità in UniBa è concorrenziale su base areale (2a su 5) e base regionale è al pari di

UniSalento: per il CdS in Storia (L-42), UniBa è terza su tre nel Sud, ma d’altra parte è l’unica sede

nella regione che propone questa laurea triennale.

Anche nei CdS di II livello (LM), UniBa si colloca in fascia alta e medioalta come numerosità degli

iscritti in rapporto ai dati ufficiali considerati. LM-2: Su 10 CdS relativi alla LM-2 presenti in

tabella per il Mezzogiorno, per numerosità degli iscritti UniBa si pone al sesto posto; ma è

senz’altro più corretta, dato il parametro quantitativo, la comparazione all’interno dei soli 4 CdS

non interclasse, laddove UniBa si pone al 2° posto. LM-5: La numerosità degli iscritti nella sede

UniBa è sostanzialmente identica a quella di Salerno, l’unica altra sede concorrente nel Sud sulla

classe (quella in UniSalento era già in via di chiusura nel 2014-2015, con un solo iscritto). LM-15:

UniBa seconda su 8 sedi nel Sud e la prima in regione. LM-78: UniBa seconda sulle 5 sedi nel Sud

con Corsi non interclasse (il dato di UniSalento riguarda due CdS distinti) e prima nella regione;

infine, per LM-84, per numerosità UniBa è quarta sulle quattro sedi del Sud, ma è anche l’unica ad

offrire tale percorso formativo in ambito regionale (vedi tabelle A-B).

Sul piano qualitativo, in UniBa la didattica e la ricerca nell’ambito delle “scienze umane” sono

articolate in diverse strutture dipartimentali incentrate rispettivamente sulla riflessione storica e

filosofica (DISUM), sulle forme della comunicazione (LELIA) e sulla formazione (ForPsiCom).

46

A fronte di un panorama disomogeneo sul piano nazionale come su quello areale nel Mezzogiorno,

tale articolazione in risposta alla domanda di formazione è razionale e concorrenziale (anche nel

contesto regionale pugliese): questa impostazione risponde con logica ad una domanda di

formazione che proprio in ambito umanistico necessita sempre più di definizioni, anche e

soprattutto per poter meglio interagire con altri saperi. È la stessa ottica di fondo che in UniBa

informa il progetto della creazione di un “polo umanistico” bibliotecario comune, ma articolato in

diverse componenti: non una biblioteca unica (impossibile da usare se non come mero deposito), ma

modulare, utile per la didattica e la ricerca.

Del resto, le prospettive della ricerca e della didattica negli “studi umanistici” – qui intesi come nel

DISUM, incentrati sull’analisi dello sviluppo nel tempo della cultura umana, secondo una

riflessione filosofica e storica (laddove rientrano antichistica, archeologia, filologia, filosofia,

letterature) - più che a rinchiudersi in riserve esclusivamente “umanistiche”, tendono a risolversi

nell’interazione reciproca con saperi diversi. Exempli gratia si richiamano quelli delle cosiddette

“scienze dure” (studio dei materiali, delle tecniche e delle forme della documentazione storica, di

ogni natura), nonché soprattutto dell’informatica (e.g. analisi e sintesi digitali di forme e testi); non

è inoltre pensabile un “sapere umanistico” senza il rapporto stretto con il territorio e le sue

Istituzioni: prassi questa già sperimentata con esiti positivi nell’immediato passato del DISUM,

nelle strutture da cui il medesimo Dipartimento ha avuto origine (FLESS, SATA).

La recentissima istituzione del DISUM UniBa obbliga infatti, per un’analisi del contesto

competitivo sul fronte della ricerca, a fare riferimento ai dati pertinenti al Dipartimento di Scienze

dell’Antichità e del Tardoantico (SATA) ed al Dipartimento di Filosofia, Letteratura e Scienze

Sociali (FLESS). Si è ricorso alle tabelle relative alla ultima VQR conclusa, relativa al periodo

2004-2010, cui ci si deve rivolgere in assenza di altri dati ufficiali che consentano una

comparazione.

Nelle tabelle della VQR 2010-2014, in rapporto alle Aree 10 e 11a (cui afferisce la quasi completa

totalità dei Docenti del DISUM), nell’ambito di UniBa i due Dipartimenti originari SATA e FLESS

si posizionano rispettivamente al primo e al secondo posto (su cinque strutture d’area 10) e al primo

e al terzo posto (su sette strutture d’area 11a: cfr. tabb. 4-5).

Su scala regionale, i due ex-Dipartimenti SATA e FLESS si collocano rispettivamente al secondo

ed al 4 posto per l’area 10 (su dieci strutture d’area tra UniBa, UniSalento e UniFg); al secondo ed

al sesto per l’area 11a (su dodici strutture: cfr. tabelle 6-7).

Il quadro generalmente positivo non cambia in rapporto al contesto competitivo areale

(Mezzogiorno escluse le isole), dove nell’Area 10 il SATA è sesto e il FLESS è quarto (su 25

strutture concorrenti (Tabella 8); meno bene nell’Area 11, dove il SATA è decimo e FLESS è

diciannovesimo su 32 strutture concorrenti (Tabella 9).

Considerando per confronto il parametro IRD1 (relativo alla qualità della ricerca) dei due ex-

Dipartimenti confluiti ora in DISUM, la dinamica generale conferma quella precedente generale:

primi posti su scala locale (tabb. 10-11: rispettivamente SATA e FLESS al 2° ed al 4° posto su dieci

in area 10; 4° e 1° su dieci in area 11); alta classifica nel contesto regionale (tabb. 12-13: 4° ed 8°

posto su 20 in area 10; 7° e 2° su 20 in area 11); medio-alta e media su scala areale, nel

Mezzogiorno (tabb. 14-15: 9° e 20° su 65 in area 10; 27° e 3° in area 11 su 72 strutture censite).

Nel complesso insomma, quantità e qualità della ricerca dei due ex-Dipartimenti ora confluiti nel

DISUM UniBa per la VQR 2010-2014 presentano un quadro sicuramente concorrenziale rispetto al

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contesto di confronto immediato – anche in termini di potenzialità sociale economica – che è quello

della regione pugliese e del Mezzogiorno.

Comparazione per SSD presenti nel DISUM.

Sul piano della comparazione sul piano nazionale dei singoli SSD si può far riferimento alla tabella

16 - VQR 2010-2014, votazione SSD di Area 10 presenti in DISUM: posizionamento UniBa.

TERZA MISSIONE

I settori precipui di intervento individuano all’interno del DISUM rapporti fecondi di

collaborazione, di scambio e di interazione fra gli studi di antichità classica e postclassica, storia,

filosofia, sociologia e letteratura, privilegiando la dimensione interdisciplinare dell’approccio che

ha caratterizzato da sempre, nell’Ateneo barese, l’ambito delle discipline umanistiche, e così

provando a incrinare l’oltranzismo specialistico e ‘assiologico’ dei saperi a lungo invalso nei

decenni trascorsi. Libertà di pensiero, coinvolgimento del territorio, mediazione dei saperi e dei

saper fare, divulgazione gradevole e rigorosa segnano un orizzonte di decisa e consapevole identità

che permettono al DISUM di disegnare un profilo di azione efficace in un ambito di decisa

competitività quale quello precipuo della conoscenza e fruizione del patrimonio culturale, materiale

e immateriale.

STRUTTURE LOGISTICHE E SCIENTIFICHE

Il DISUM comprende al suo interno specificità derivanti da competenze individuali, pratiche di

ricerca, tradizioni di scuola ed esperienze didattiche, che contribuiscono ad arricchire e

caratterizzare la fisionomia di un Ateneo generalista come l’Università di Bari. Il sistema

bibliotecario, in particolare, grazie alla ricchezza delle collezioni, alla sua articolazione ed

efficienza costituisce un polo rilevantissimo nel Mezzogiorno d’Italia per lo studio delle

“Humanities”. L’ampia possibilità di accesso a scaffali aperti, inoltre, ne fa dei luoghi

particolarmente adatti alla formazione e all’addestramento alla ricerca. Partecipa alla realizzazione

di questo contesto virtuoso anche l’attività che si svolge nei laboratori per quanto riguarda l’ambito

archivistico-paleografico, storico e archeologico. Il laboratorio archeologico, esito di una ormai

lunga, articolata e diversificata attività di ricerca archeologica soprattutto sul territorio regionale è al

centro di una fitta rete di relazioni e scambio tra ricerca, didattica, enti e istituzioni che ne fanno un

tramite cruciale tra l’attività del Dipartimento (e dell’Università), la società e il territorio.

48

OPPORTUNITÀ E MINACCE

DIDATTICA

- Opportunità: coltivare e potenziare le sinergie con i numerosi enti esterni con i quali il

dipartimento ha rapporti duraturi e istituzionalizzati in convenzioni, sviluppandone le possibili

implicazioni in ambito didattico. La collaborazione con diversi soggetti sul territorio rappresenta

un’attività fondamentale dell’Offerta Formativa.

- Minacce: il dato dei pensionamenti, in assenza di dati certi relativi al reclutamento, evidenzia un

problema di raggiungimento dei requisiti minimi di docenza per la sostenibilità nel breve e medio

periodo (cfr. infra Analisi Corpo Docente). In particolare, su sette CdS, tre risultano entrare in

sofferenza nel breve periodo (CdS Triennali in Scienze dei Beni Culturali e in Storia e scienze

sociali, CdS Magistrale in Archeologia).

Una minaccia di Ateneo che si riflette a livello di Dipartimento riguarda la ristrettezza delle

risorse per la didattica in relazione alle numerose attività di laboratorio e sul campo (compresi i

campi-scuola residenziali didattico-formativi come scavi archeologici e progetti di ricognizione

di superficie). Si registra negli ultimi anni uno stato di sofferenza a causa dei finanziamenti

sempre più ridotti indirizzati al miglioramento della didattica e ai servizi per gli studenti. Si tratta

di una criticità che colpisce in maniera particolare proprio il settore dei Beni Culturali di

importanza strategica per l’ambito della cd. Terza Missione.

I ricercatori a tempo indeterminato (RU) svolgono il 27% della didattica erogata dal DISUM

(2207 ore su 8175, pari al 26,99%; dati a.a. 2016-17). Potrebbero in futuro non essere più

disponibili a svolgere attività didattica, alla quale sono tenuti solo su base volontaria.

PERSONALE DOCENTE

Alla luce di quanto emerso dalla comparazione, una opportunità è costituita dalla articolazione della

ricchezza formativa che, oltre a garantire una valida preparazione sugli ambiti di formazione

generale, nell’ambito storico e letterario, propone competenze specifiche su scala sia regionale sia

areale – nell’intero Mezzogiorno –. Sul piano della ricerca, la VQR ha evidenziato nella generale

qualità medio-alta, punte di alto livello in taluni settori in particolare che risultano concorrenziali e

che costituiscono un elemento – se adeguatamente sostenuto – di potenziale forte attrattività. Il

rischio che si individua è proprio nella riduzione, dunque in prospettiva nella perdita, delle

specificità; esse – al pari delle competenze di base senza le quali beninteso queste non possono

svilupparsi – devono essere strategicamente considerate soprattutto in rapporto alla competitività

nazionale e ancor più internazionale, dove tali specificità hanno peraltro ottenuto significative

performances.

TERZA MISSIONE

Le vivide potenzialità del contesto di riferimento – identificato con l’area delle ‘Regioni della

convergenza’ – e le interessanti proposte organizzatevi dal DISUM sanciscono il successo riscosso

dalle attività di Public Engagement e le grandi opportunità – tante volte ancora inespresse – che si

producono nell’attivare buone pratiche di interazione diretta tra università e società nel segno della

valorizzazione economica della conoscenza e della produzione di beni e servizi di pubblica utilità.

Tuttavia preoccupazioni, almeno a medio termine, rinvengono dalla consapevolezza che parte

significativa dell’impegno espresso dal DISUM nella promozione di idee ed esperienze culturali e

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nella disseminazione dei risultati è ancorato al sostegno, in primis economico, garantito da

Istituzioni pubbliche, soprattutto Enti Territoriali.

Il lavoro finora svolto e il ritorno critico sugli impegni condotti ha tuttavia consentito di registrare

alcune criticità legate essenzialmente alla scarsa circolazione interna delle informazioni e alla

conseguente rigidità nella reciprocità degli interventi, anche in riferimento alla ottimizzazione delle

risorse disponibili: problemi che si ritiene quindi di dover ricondurre al mancato censimento –

costante e strutturato – delle attività organizzate nonché alla scarsa consuetudine finora maturata

all’individuazione di adeguate modalità di controllo e verifica dell’azione svolta.

STRUTTURE LOGISTICHE E SCIENTIFICHE

Biblioteche

Diversi sono gli elementi critici che possono essere messi in rilievo per quanto riguarda il sistema

bibliotecario del DISUM, particolarmente complesso in considerazione della rilevantissima

dotazione libraria e della sua fruizione (molto intensa e necessaria nella formazione in campo

umanistico), nonché in considerazione degli spazi, della loro articolazione e delle attrezzature. A

livello generale si avverte la necessità di non veder diminuire, anzi di vedere aumentate le unità di

personale, in modo da garantire un più efficace funzionamento del sistema: dall’acquisizione, alla

catalogazione, ai servizi di distribuzione, cura, conservazione e document delivery, agli orari di

apertura al pubblico. È urgente per tutte le sezioni il problema degli spazi, per una migliore

redistribuzione del materiale bibliografico, e di arredi e attrezzature adeguati (p. es. nuovi armadi

con vetri di protezione e scale di accesso): una opportunità potrebbe essere rappresentata

dall’adattamento, dove possibile, di spazi attualmente non occupati o di spazi da liberare (come gli

uffici amministrativi ancora allocati al II piano). In ragione del suo valore e delle sue potenzialità,

l’intero sistema bibliotecario del Dipartimento meriterebbe di essere tutelato con forme solide e

costanti di finanziamento.

Per quanto riguarda la Sezione di Scienze dell’antichità e del tardoantico, si tenga presente che

l'intero patrimonio bibliografico della Sezione occupa circa 3600 metri lineari di scaffalature. Tali

scaffalature sono ormai completamente occupate da volumi e dislocate anche nei cosiddetti

“corridoi di fuga” esterni alla biblioteca. Sarebbe opportuno dunque poter disporre di altri spazi e di

nuove scaffalature. Da più di un decennio inoltre non si provvede a un intervento di depolveratura

dei volumi, fatto che valutato insieme al servizio di pulizia ordinaria degli ultimi anni nel nostro

Ateneo, che appare sempre più carente, produce come risultato il fatto che il patrimonio

bibliografico si trova esposto a grave e crescente rischio di deterioramento.

Nella Sezione di Scienze storiche, sociali e filosofiche, per quanto riguarda il comparto filosofico,

dal momento che il Dipartimento non dispone di locali sufficientemente ampi per la conservazione,

la consultazione e lo studio, il patrimonio librario, oltre a un locale principale che funge anche da

sala di lettura, deve necessariamente occupare una parte delle pareti dei due corridoi un tempo

occupati dall’Ufficio Tecnico, mentre una parte minore è collocata in alcuni studi dei docenti e

nella sala dedicata alle attività dei dottorandi. Un analogo discorso va fatto per il comparto storico-

sociale e letterario della Sezione che occupa, oltre ad una sala principale e a un deposito, ormai

completamente saturo, dedicato alla Storia moderna e contemporanea, anche i due corridoi che

tradizionalmente ospitano gli studi e le aule seminariali e i laboratori dell’area storico-sociale e

parte del corridoio che separa quest’area da quella italianistica, nonché alcuni studi di docenti. A ciò

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si aggiunga che, data l’afferenza al DISUM del Centro Interuniversitario di ricerca per gli Studi

Gramsciani, molto presto si dovrà trovare posto per l’allocazione del “Fondo Valentino Gerratana”

nei locali del settore storico-sociale-letterario.

Vanno segnalate, inoltre, le difficoltà esperite nella cogestione del Centro bibliotecario

interdipartimentale di Italianistica insieme con il Dipartimento LELIA, poiché di fatto la politica di

acquisti è da anni ferma, soprattutto per quel che concerne il patrimonio delle riviste specialistiche,

un tempo invidiabile. Anche per questa biblioteca vale il discorso relativo all’insufficienza degli

spazi: essa occupa una sala di lettura e conservazione, con annesso ufficio del personale, due

corridoi del II piano, oltre a un’ampia sala per il solo “Fondo Mario Sansone” che, inoltre, prosegue

negli armadi che rivestono interamente un lato del corridoio.

Aule

La situazione complessiva delle aule si presenta critica: poche aule che non riescono a far fronte

alla grande attività didattica che è erogata dai Corsi di Laurea del DISUM e del LELIA,

Dipartimento con il quale dividiamo le aule didattiche del II piano; a ciò si aggiunga altresì che tutte

presentano danni per quanto riguarda sedie, banchi e supporti per la scrittura. È un elemento che

compromette il corretto ed efficace svolgimento delle attività didattiche erogate da docenti del

DISUM. La loro gestione appare problematica, per l’assenza di risorse adeguate e, in alcuni casi,

per la necessità di dover provvedere anche alla manutenzione di aule che sono di pertinenza

dell’Ateneo. Nell’ultimo periodo, inoltre, la caduta di calcinacci ha reso impossibile poter utilizzare

l’aula C, l’aula più capiente e pertanto utilizzata per lezioni molto affollate e trasversali a diversi

corsi di laurea, in tempo utile per l’inizio dell’anno accademico.

Alcuni spazi appaiono poco adeguati, come le aule 29 e 32 (stretta e poco luminosa) collocate al III

piano del lato di via Nicolai, che appaiono prive della dotazione minima (lavagne e gesso) per una

efficace attività didattica. Tali aule sono raggiungibili solo attraverso una rampa di scale (e non

tramite ascensore), il che ha più volte reso complesso o del tutto impossibile l’accesso a portatori di

disabilità fisica.

Laboratori

Anche le sezioni del laboratorio archeologico, che costituiscono una risorsa importante del

Dipartimento, e i cui spazi sono vitali per le delicate attività che vi si svolgono, presentano alcuni

problemi. Soprattutto per le sezioni collocate nel Palazzo Ateneo è urgente un adeguato

ripensamento degli spazi. Un laboratorio archeologico diffuso potrebbe costituire in sé anche

un’articolazione virtuosa (posto che si risolvano i problemi esistenti), tuttavia si potrebbe anche

lavorare all’ipotesi di una unificazione degli spazi che ospitano queste attività.

La sezione di “Archeologia Classica” necessita di spazi più vasti di quelli che possiede in

considerazione dell’elevato numero di studenti che quotidianamente lo frequentano per ricerche

finalizzate a tesi di laurea, specializzazione e dottorato e in considerazione anche dell’uso dei locali

per l'insegnamento di “Cultura materiale di età classica”. Si fa presente anche l’uso improprio della

porta tagliafuoco che immette nel deposito archeologico e nel laboratorio, determinato dalla

presenza nello stesso ambiente degli unici servizi della zona. Questa sezione del laboratorio vive del

solo finanziamento proveniente dai fondi della Scuola di Specializzazione, che è sostenuta solo in

parte dalle tasse pagate annualmente dagli allievi specializzandi: una situazione che comporta

l’impossibilità di poter acquisire alcune attrezzature necessarie.

51

La sezione di “Archeologia dei paesaggi” aveva sede, fino a maggio 2016, in un ampio ambiente (m

7x5 circa), situato al 7° piano dello stabile di via Giulio Petroni 7; in seguito, però, alla dismissione

dell’immobile da parte dell’Università, l’Ufficio tecnico ha imposto lo sgombero del laboratorio,

che dunque al momento manca di una sede specifica. In via del tutto provvisoria, parte del materiale

è stato riportato nei depositi del Museo di Egnazia, mentre i reperti in fase avanzata di studio, anche

nell’ambito di tesi di laurea e di specializzazione in via di conclusione, sono stati spostati nella

sezione al I piano del palazzo Ateneo, al fine di non interrompere l’attività di studio. Urge dunque

individuare una sede autonoma per questo laboratorio perché la condivisione degli spazi con la

sezione di “Archeologia post-classica” impongono una riduzione delle attività ed una turnazione

degli operatori, con un inevitabile rallentamento delle attività di ricerca.

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2. Definizione di un quadro strategico del Dipartimento

2.1 Identificazione degli elementi che dovrebbero qualificare il profilo del Dipartimento a 3

anni e strategie conseguenti

Offerta formativa

Alla luce di quanto finora riportato, l’offerta formativa del DISUM si pone come ben definita e

articolata, concorrenziale su scala regionale e areale, il cui corpo docente, inoltre, sostiene diversi

CdS esterni al DISUM stesso, di altre strutture dipartimentali. Si ritiene dunque opportuno che

l’offerta formativa finora presente sia mantenuta nel prossimo triennio – verificando la possibilità di

una razionalizzazione delle risorse docenti per alcuni ambiti prevalenti in altre Strutture

dipartimentali. Inoltre, l’esistenza di una offerta formativa di III livello (Dottorato in Studi

Umanistici; Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici; TFA e PSA) è strategicamente utile

sul piano della concorrenza con le altre Sedi, nel contesto regionale ed areale: si intende sostenerla e

ampliarla aprendosi sia a soluzioni di collaborazione costruttiva con altre Sedi, sia anche –

procedendo dunque nel percorso di internazionalizzazione - con visiting professors.

Il Dipartimento di Studi Umanistici fa proprie le linee strategiche e la politica per la qualità di

Ateneo, ponendole alla base delle proprie iniziative didattiche. Obiettivo del Dipartimento è

perseguire la qualità dell’offerta formativa, garantendo innanzitutto ricchezza e pluralità di

insegnamenti.

I Corsi di Studi possono così rispondere alle legittime e diverse aspirazioni degli studenti, nel

rispetto delle specificità didattiche e della tradizione degli studi, assicurando allo stesso tempo il

soddisfacimento delle aspettative delle Parti Interessate. Nell’ambito di un sistema di assicurazione

della qualità coerente con i requisiti stabiliti a livello nazionale, il Dipartimento promuove, quindi,

un’offerta formativa coerente con le esigenze del territorio, con la formazione culturale e

professionale e con i possibili sbocchi occupazionali dei laureati.

- Programmazione

In vista della programmazione triennale del Dipartimento, il Direttore è in continua comunicazione

con i Presidenti dei CdS di riferimento, che collaborano strettamente per condividere le esperienze e

attuare i processi di AQ.

- Monitoraggio periodico

Ciascun CdS ogni anno commenta e approva il Rapporto Annuale di Riesame (RAR) compilato dal

singolo Gruppo del Riesame; all’inizio di ogni a.a. viene analizzata la situazione dell’a.a.

precedente e lo stato dei risultati raggiunti dalle azioni correttive intraprese. Il Dipartimento

considera il RAR uno strumento molto utile per analizzare la situazione del singolo CdS e per

attivare, d’intesa con i CdS, attività che possano correggere le eventuali criticità che possono

emergere sia nel singolo anno che a completamento del ciclo del percorso formativo.

- Autovalutazione

L’autovalutazione del Dipartimento è strettamente connessa alle attività di monitoraggio compiute

dai singoli corsi di laurea durante l’anno accademico in vista della compilazione del Rapporto di

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Riesame annuale. Ciascun RAR viene discusso e approvato dal singolo CdS con ratifica ed

eventuale discussionein Consiglio di Dipartimento.

Nell’a.a. 2015/2016, in un’ottica di implementazione della AQ, i CdS del Dipartimento sono stati

sottoposti a un’attività di autovalutazione attraverso la redazione del Rapporto di Riesame Ciclico

(RCR);è stato un momento determinante per analizzare lo stato del percorso formativo, la domanda

di formazione e il livello dei risultati attesi e dichiarati da ogni CdS nel momento in cui sono stati

chiamati a declinare i propri obiettivi formativi. La tipologia delle azioni correttive individuabili in

questo contesto sono ad ampio raggio e in alcuni casi potrebbero coinvolgere anche le parti sociali

in vista di una riformulazione del singolo percorso formativo.

Azioni-chiave per adeguare la situazione in essere a quella auspicata

Sostenibilità dell’Offerta Formativa

- Garantire la continuità dei percorsi formativi esistenti, sia di I che di II livello, intervenendo sul

problema relativo al raggiungimento dei requisiti minimi di docenza, in particolare in riferimento ai

CdS che potrebbero entrare in crisi nel breve e medio periodo per effetto dei pensionamenti.Si

rende dunque necessario prevedere l’acquisizione di nuovo personale docente (cfr. supra Analisi

Corpo Docente).

Miglioramento della capacità gestionale

Per risolvere le difficoltà organizzative e di gestione dei CdS, in particolare del CdS triennale in

Lettere, la cui didattica è erogata in percentuali non molto lontane tra loro dai docenti afferenti ai

Dipartimenti DISUM e LELIA, è auspicabile attivare percorsi condivisi per l’istituzione di una

Scuola che sia garante degli equilibri e l’organicità dell’Offerta Formativa.

Rafforzamento attività di tutorato finalizzato a:

- migliorare ulteriormente la percentuale iscritti al II anno con un numero congruo di CFU

sostenuti;

- individuare le tipologie di studenti fuori corso e le cause della dispersione anche attraverso la

somministrazione di questionari inviati a casa dello studente o compilabili online. Potrà essere utile

sperimentare innovazioni didattiche (per esempio e‐learning) e proseguire l’attività di tutorato, già

presente nei CdS, estendendola in modo che ogni CdS abbia docenti di riferimento a sostegno degli

studenti che non completano nei tempi previsti il loro iter di studio.

Potenziare la dimensione internazionale della didattica

- L’implementazione e l’intensificazione di esperienze ed opportunità correlate allo scambio e alla

mobilità internazionale è una delle missioni individuate e sottolineate nel Documento di

programmazione integrata UniBa 2016-2018 (Politica della qualità nella formazione e per la

ricerca), oltre che una necessità emergente da tutti i RdR e le relazioni annuali delle Commissioni

Paritetiche dei CdS afferenti al DISUM. In particolare è necessario potenziare e coordinare

iniziative che orientino e incentivino gli studenti ad affrontare esperienze di scambio internazionale.

In particolare si intende promuovere forme di scambio che in prima istanza portino alla conoscenza

reciproca di realtà culturali e formative diverse attraverso spazi di dialogo interdisciplinare e di

confronto metodologico e che conseguentemente producano contenuti di alto profilo anche

mediante la creazione di percorsi didattici d’eccellenza.

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Ricerca

Il DISUM, come dalla sua stessa denominazione (Studi Umanistici), ha al proprio interno una

vasta gamma di direzioni di ricerca, che si può riassumere essenzialmente negli ambiti - in ordine

alfabetico – archeologico, filologico-letterario, filosofico, storico. In ognuno di questi ambiti le

competenze scientifiche presenti nel DISUM hanno raggiunto, in rapporto anche alle omologhe

strutture dipartimentali nella regione e nel Mezzogiorno, posizioni di punta malgrado le comuni

difficoltà nel reperimento dei fondi per la ricerca. Al riguardo, senza ripetere quanto detto a

proposito del quadro storico e di comparazione nella prima parte del documento, l’ultima tornata di

assegnazione di fondi per i PRIN sul settore SH (Social Sciences and Humanities, particolarmente

SH4, SH5, SH6) ha visto il DISUM tra i pochi Dipartimenti a ricevere finanziamenti,

rispettivamente negli ambiti storico e archeologico (vedi infra punto 1, Ricerca). Sul fronte della

internazionalizzazione si intende proseguire con decisione sulla strada già intrapresa (visiting

professors, chiamata di docenti stranieri), nonché con la partecipazione attiva a progetti di ricerca

internazionali non solo negli ambiti che finora hanno avuto finanziamenti. Inoltre, la forte

collaborazione già in essere con gli Enti locali (Regione e singoli Comuni) conduce anche ad

un’interazione attiva sia sul territorio regionale (con iniziative di ricerca e di divulgazione dei

risultati raggiunti), sia anche a progetti comuni con altri Paesi del Mediterraneo: in particolare con

Albania e Grecia sono in via di definizione per il prossimo triennio partecipazioni a Progetti nel

quadro di INTERREG.

L’attività di ricerca e la produzione scientifica dei docenti afferenti al DISUM vanta buone e

talvolta ottime collocazioni editoriali; presenta sovente caratteri di internazionalizzazione e ha un

suo fondamentale precipitato, da un lato, nell’attività dei Centri di Ricerca, e dall’altro, nella

acquisizione di fondi rinvenienti da bandi competitivi (vedi infra punto 1, Ricerca).

Il censimento delle pubblicazioni dei docenti del DISUM (volto ad attualizzare i risultati

della VQR, ormai obsoleti e in attesa dei risultati della nuova valutazione) mostra ricchezza e

varietà, nonché il posizionamento dei prodotti in ambiti editoriali di ottimo livello (volumi e collane

prestigiosi e ad ampia circolazione, riviste di fascia A, importanti case editrici nazionali e

internazionali). Si tratta di lavori per lo più pubblicati individualmente. Ciò non toglie, da un lato,

che contributi individuali possano raccogliersi all'interno di volumi collettanei incentrati su temi o

problemi di interesse comune; dall’altro, che vi siano rapporti fecondi di collaborazione, di scambio

e di reciproca interazione fra molti degli SSD presenti nel Dipartimento. Lo stesso curriculum

scientifico dei docenti e dei ricercatori che afferiscono al DISUM offre la testimonianza di una

pratica di ricerca che non resta mai chiusa in ambiti ristretti. Del resto, la dimensione

interdisciplinare degli studi ha caratterizzato da sempre, nel nostro Ateneo, il settore delle discipline

umanistiche.

A tal proposito, una delle ricadute positive del nuovo Dipartimento è la condivisione di

risorse fra i SSD, lo scambio di idee e progettualità all’insegna dell’interdisciplinarietà. Il confronto

e la presa di coscienza del lavoro scientifico anche di colleghi non afferenti agli stessi SSD –

facilitato del resto dalla recente attivazione della piattaforma IRIS – si presenta come una chance

preziosa per organizzare nuovi cantieri di ricerca, avere contezza del lavoro dei colleghi, sollecitare

e moltiplicare le occasioni di scambio e confronto fra gli specialismi che confluiscono nel DISUM,

anche allo scopo di potenziare le attività di fundraising, in un momento, come quello attuale, di

drammatica penuria di risorse pubbliche.

55

PRIN 2015

Alcuni docenti del DISUM hanno acquisito finanziamenti dal bando PRIN 2015.

Si registra:

1. la presenza dell’unico progetto in Scienze Umane (SH6) con Principal Investigator Uniba

(che in totale ha ottenuto il finanziamnto di soli tre progetti) afferente al DISUM, nella

persona di Biagio Salvemini (componente del gruppo di ricerca Annastella Carrino) nel

settore di Storia moderna. Il Progetto PRIN si intitola Alla ricerca del “negoziante

patriota”. Mercantilismi, moralità economiche e mercanti dell’Europa mediterranea. Secoli

XVII-XIX.

Il progetto intende studiare i mercantilismi non più come politiche economiche poggiate su teorie errate, che,

calando dall’alto, imbrigliano gli “spiriti animali” degli imprenditori e frenano lo sviluppo, ma come tentativi,

incoerenti perché intimamente contraddittori, di governo delle economie tramite la costruzione di figure sociali

capaci di agire dentro spazi congrui con quelli del proprio principe, di promuovere il “commercio attivo” e, in

ultima istanza, in grado di realizzare la pubblica felicità mettendo un freno ai loro interessi privati.

Questa hybris volontarista che, per mezzo della nuova tecnologia del diritto positivo, pretende di produrre per

comando politico “uomini nuovi”, di trasporre la manipolazione dell’individuo socializzato dall’ambito

teologico-sacrale a quello dei poteri civili, è un elemento costitutivo della “age of commerce”. Essa è votata al

fallimento, ma non rappresenta una vicenda futile. Corpi sociali ed individui, da un lato, lottano per

conquistare spazi nei processi decisionali e trasformare la scrittura delle leggi in un terreno di negoziazione

corale; dall’altro elaborano moralità non statalistiche, una “culture of commerce” in grado di produrre norme,

valori e pratiche che coabitano, concorrono, confliggono con quelle promosse dai mercantilismi. Si tratta

dunque di un episodio cruciale delle “sperimentazioni del potere” del mondo occidentale, che incontra

problemi di fondo di regolazione sociale e produce dilemmi ancor oggi irrisolti. I proponenti del progetto

intendono misurarsi con questi temi ancorandosi saldamente a studi di caso articolati su 3 livelli correlati: il

dibattito intorno alla figura del “negoziante patriota”; la tecnologia, i processi negoziali, le incoerenze della

produzione del diritto positivo in campo mercantile e delle istituzioni che devono presiedere alla sua

applicazione; la riconfigurazione degli attori economici sul piano della loro capacità di partecipare al concerto

negoziale che produce diritto positivo e di elaborare moralità “privatistiche” e pratiche non riducibili ad un

sistematico free riding .

Gli studi di caso riguarderanno paesi (Francia, Impero, Regni di Napoli e Sicilia) e piazze mercantili

(Marsiglia, Trieste, Napoli, Livorno, Civitavecchia, i “porti diffusi” liguri, siciliani, calabresi) dell’Europa

affacciata sul Mediterraneo. La scelta è determinata dall’esperienza di ricerca dei proponenti. Essa appare

d’altronde giustificata dal fatto che questi ambienti, collocati a volte dalla vulgata storiografica ai margini della

grande storia dell’età del commercio, non solo partecipano pienamente al vivacizzarsi degli scambi ed alle

“sperimentazioni del potere” mercantilistiche, ma sono luoghi di costruzione di una straordinaria varietà di

forme adattive di moralità e pratiche istituzionali e mercantili, di razionalità situate che, prima di giudicare su

qualche metro del progresso, il progetto si propone di conoscere.

2. la presenza di due unità locali (sulle 5 complessive in Scienze Umane attribuite ad

Uniba):

– False testimonianze. Copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi del documento

epigrafico antico (Coordinatore unità locale DISUM Antonio Felle, componente Paolo

Fioretti);

– LUCE CREA LUCE – L(ight) U(ndoubtedly) C(reates) E(xperiences) (Coordinatore unità

locale DISUM, Custode Silvio Fioriello).

-

56

DOTTORATO DI RICERCA

Dall’a.a. 2016/17 è stato accreditato un dottorato DISUM (XXXII ciclo) in “Studi umanistici”.

Il Dottorato si propone di formare profili di eccellenza nel campo della ricerca, della Pubblica

Amministrazione, dell’Imprenditoria e della libera professione, attraverso un percorso articolato nel

settore della ricerca filosofica e storico-filosofica, nel settore degli studi filologici e di letteratura

dell’antichità, di storia antica ed archeologia, nel settore degli studi storico-scientifici e storico-

sociali, con una specifica attenzione all’evoluzione dei modelli interpretativi e storiografici

decisivi nell’analisi di tematiche che abbracciano l’intero arco della storia dell’uomo.

Il percorso formativo intende garantire, in ottica interdisciplinare e diacronica, una particolare

attenzione alle dinamiche politiche, sociali, culturali. L’obiettivo è di formare sia ricercatori

accademici che dirigenti d’imprese culturali, pubbliche e private, preposti a gestire: a) centri di

ricerca, musei, biblioteche e altri organismi impegnati nella diffusione e valorizzazione della

produzione storico-culturale e dei beni archeologici; b) centri polivalenti di formazione; c) società

di servizi e agenzie editoriali, giornalistiche e della comunicazione, con una competenza nell’uso

delle nuove tecnologie.

Obiettivo comune è quello di fornire metodologie di ricerca e strumenti interpretativi idonei per

l’analisi e la produzione di testi e pubblicazioni connessi con i settori di pertinenza.

Il Dottorato si articola nei seguenti Curricula:

- Filosofia e Storia della Filosofia

- Filologia e letteratura dell'antichità

- Storia e archeologia del mondo antico

- Storia dal medioevo all'età contemporanea

- Storia della Scienza

57

STRATEGIE DI RICERCA

Nel definire gli obiettivi generali della ricerca svolta al proprio interno, il DISUM fa

riferimento alle linee guida della ricerca umanistica in ambito europeo, nazionale e di Ateneo.

Accoglie, dunque, le sollecitazioni provenienti dal programma "Horizon 2020" per quanto concerne

il settore "sfide sociali/società riflessive", e si richiama agli obiettivi proposti nel Piano Strategico di

Ateneo 2014-2016 (http://www.uniba.it/ateneo/programmazione-bilanci/piano-strategico-2014).

Le linee generali che ispirano l'attività sono pertanto le seguenti:

- sostenere una visione unitaria e integrata del sapere umanistico, favorendo l'aggregazione

di studiosi afferenti a diversi settori disciplinari intorno a temi comuni o affini ed evitando

l'iperspecialismo, fermi restando il rigore scientifico e le specificità metodologiche delle singole

discipline;

- favorire il dialogo fra antico e moderno, incoraggiando indagini su fenomeni di lunga

durata e su mutamenti di categorie culturali, di coordinate ideologiche, di archetipi estetici, di

sensibilità religiose, di manifestazioni di cultura materiale;

- promuovere l'internazionalizzazione, attraverso politiche di cooperazione e interazione a

tutti i livelli, con Università e centri di ricerca stranieri;

- promuovere una percezione serena dell'identità europea come integrazione di culture

diverse in reciproco potenziamento, indagandone la complessità attraverso i fenomeni storici e

letterari che hanno contribuito alla costruzione dell'Europa stessa, dalla radice greco-latina fino al

Medioevo cristiano;

- valorizzare i beni culturali materiali e immateriali, anche attraverso l'ampliamento delle

collaborazioni di ricerca ai settori scientifici legati alla conservazione (tecnologia digitale, chimica,

architettura, climatologia, etc.).

In particolare, gli obiettivi che si prefigge il DISUM sul piano della ricerca sono i seguenti:

- Consolidare la produzione scientifica dei docenti, dei ricercatori e dei dottorandi del

Dipartimento e incrementarne la qualità, in relazione al personale in servizio e

all'impegno richiesto per le diverse tipologie di pubblicazione.

- Consolidare e incrementare il numero degli interventi a convegni, workshops, seminari

di studio nazionali e internazionali.

- Consolidare e possibilmente incrementare la mobilità internazionale.

- Presenza di componenti del dipartimento in comitati di direzione, scientifici, editoriali e

di redazione di riviste scientifiche.

- Partecipazione a call internazionali per progetti.

- Implementare e monitorare le azioni relative alla disseminazione della ricerca.

58

C/TERZI E TERZA MISSIONE

Il DISUM intende sostenere e ampliare le attività svolte in sintonia con i propri obiettivi di ricerca e

di didattica (cfr. supra), assecondando le indicazioni offerte dall’esperienza pregressa che ha fatto

altresì emergere consapevolezza di programmazione e di organizzazione coese in funzione della

congruità dei dati generati, dei risultati acquisiti e dei riscontri ottenuti presso gli interlocutori

coinvolti.

Lo scenario variegato che accoglie le attività di ‘Terza Missione’ del DISUM, soprattutto nel vasto

settore del ‘Public Engagement’, investe in sé caratteri positivi di opportunità e germi negativi di

criticità, rispetto ai quali si intende perseguire un’azione integrata di revisione e di riorganizzazione

dell’impegno profuso. Sono così attesi: il forte impulso alla collaborazione con gli Istituti di

Istruzione Superiore – che per l’Ateneo barese costituiscono un canale topico di comunicazione dei

risultati della ricerca –; il consolidamento della fattiva partecipazione a iniziative culturali di

sostegno a progetti di conoscenza e valorizzazione del territorio, svolte in collaborazione con Enti e

Istituzioni, pubblici e privati; la cura costante nel cercare e sostenere forme di partenariato, non solo

di profilo istituzionale, funzionali alla gestione di progettualità integrate nel campo delle Digital

Humanities, rivolte alla formulazione di programmi di pubblico interesse (policy-making) e

applicate alla migliore comunicazione, più efficace promozione e meglio consapevole fruizione del

patrimonio culturale, materiale e immateriale.

Nella prospettiva di assecondare il ‘Piano Strategico di Ateneo’ e le connesse ‘Politiche di Qualità’,

il DISUM, con la varietà dei settori scientifico-disciplinari che può aggregare, persegue l’obiettivo

di sollecitare le attività di ‘Terza Missione’ secondo solide modalità di apertura al territorio cui si

rivolgono molteplici e variegati proposte classificabili prevalentemente nell’ambito del ‘Public

Engagement’: in questo modo si intende promuovere formule efficaci di confronto con il contesto

territoriale ponendosi non solo come riferimento forte rispetto ad altri Soggetti competitori – anche

di analogo profilo istituzionale –, ma anche come referente facilitatore di relazioni e di potenzialità

diffuse da valorizzare, assicurandosi pertanto un ruolo preminente nella gestione dei connessi

processi culturali.

Per questo motivo, il DISUM intende rafforzare e potenziare le attività che rientrano nell’ambito

della ‘Terza Missione’. Per quanto riguarda l’applicazione delle conoscenze e delle ricerche nel

sistema economico, si formula l’auspicio che almeno un’altra esperienza imprenditoriale possa

affiancarsi, nei prossimi anni, alle due società spin-off che già attivamente coinvolgono personale

del Dipartimento e che già dal 2014 sono riuscite, ottemperando alle previsioni, a non indebolire –

semmai a consolidare – il proprio assetto imprenditoriale, nonostante la crisi economica globale

eroda margini di impegno e orizzonti di sviluppo anche nel settore dei beni culturali.

I docenti del DISUM, in particolare quelli afferenti all’area archeologica, sono impegnati in

specifiche attività formative e di ricerca, sul campo e in laboratorio, finalizzate alla conoscenza e

alla valorizzazione dei Beni Culturali presenti nel nostro territorio attuate con la proficua

collaborazione degli Enti preposti alla custodia, alla tutela e alla conoscenza del patrimonio storico-

archeologico. Le attività sul campo, organizzate in campi-scuola residenziali didattico-formativi,

consistono, soprattutto, in scavi archeologici e progetti di ricognizione di superficie.

Negli ultimi anni le campagne di scavo archeologico hanno interessato i siti di Egnazia (BR),

Monte Sannace (Gioia del Colle-BA; progetto pluriennale della Scuola di Specializzazione in Beni

Archeologici), Canosa (BAT; complesso cimiteriale di Ponte della Lama, attività promosse dalla

59

Pontificia Commissione di Archeologia Sacra-Città del Vaticano), Siponto (FG), San Marco in

Lamis (FG; in collaborazione con l’Università degli Studi di Enna). In particolare ad Egnazia e

Monte Sannace le attività sono proseguite negli anni senza soluzione di continuità contribuendo in

modo significativo all’acquisizione delle conoscenze, nonché a progetti di tutela e valorizzazione

anche in considerazione del fatto che entrambi i contesti sono inclusi in Parchi Archeologici.

I progetti di ricognizione sistematica di superficie costituiscono un metodo particolarmente efficace

per la conoscenza e la tutela dei paesaggi antichi in quanto, da un lato, costituiscono una preziosa

fonte di informazione e di gestione del territorio in rapporto ai problemi connessi alla tutela e alla

conservazione non solo delle risorse storico-archeologiche, ma anche ambientali, dall’altro possono

veicolare, in maniera anche economicamente sostenibile, contenuti divulgativi. I progetti di

ricognizione finora promossi interessano i territori di Egnazia (BR), in stretta integrazione e

complementarietà con le campagne di scavo archeologico nello stesso sito, Terlizzi (BA),

Santeramo (BA); Acquaviva delle Fonti (BA).

Questi risultati si spera possano acquistare maggiore importanza puntando in primis al

potenziamento dell’attività espressa e garantendo una più efficace sinergia con tutti gli attori

pubblici e privati impegnati sul territorio – a partire dalle associazioni di profilo socio-culturale –, al

fine di incentivare la conoscenza e la fruizione dei contesti indagati (per esempio, mediante

l’organizzazione di manifestazioni, mostre, concorsi fotografici, etc.: tutte iniziative già

sperimentate che nel recente passato hanno prodotto impatti positivi sul territorio).

Si formula pure l’auspicio che si determinino le condizioni per poter avviare altre attività

archeologiche, tenendo conto delle ricognizioni topografiche e delle ricerche avviate nel

comprensorio dell’area metropolitana di Bari e curate da personale strutturato presso il

Dipartimento.

Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi il DISUM intende investire risorse professionali ed

economiche dedicate alla ‘Terza Missione’, affidando al Comitato di Valutazione della Ricerca

dipartimentale e al referente dipartimentale per la ‘Terza Missione’ il compito di informarsi

costantemente sulle linee di elaborazione legate alla ‘Terza Missione’ secondo un orizzonte di

livello nazionale, regionale e locale; di costruire forme adeguate e aggiornate di censimento e

disseminazione dei dati presso i Colleghi, monitorabili e fungibili anche mediante un database

relazionale che risulti sia disponibile su una sezione deputata del sito web dipartimentale, sia capace

di garantire visibilità alle iniziative organizzate, sia adatto a potenziare le attività di ‘Terza

Missione’ mediante la promozione degli impegni svolti e la divulgazione delle opportunità

rivenienti da bandi competitivi, finanziamenti pubblici e privati, ecc..

Si intende pertanto lavorare per una chiara pianificazione e per un efficace coordinamento delle

attività di trasferimento e divulgazione delle conoscenze e delle acquisizioni scientifiche nella

società, anche assecondando da una parte una giusta tensione alla elaborazione di parametri e

indicatori oggettivi di valutazione dell’impatto delle iniziative promosse e realizzate; dall’altra

sviluppando criteri di oculato impiego e lineare gestione del potenziale di risorse da utilizzare per le

attività.

60

CORPO DOCENTE

Dato il già richiamato rapido decremento del corpo docente, dovuto anche alla generale elevata età

media, nel prossimo triennio si rende necessario prevedere l’acquisizione di nuovo personale,

ricorrendo a:

a) risorse interne: cioè a docenti DISUM che hanno conseguito l’abilitazione alla I ed alla II

fascia.

b) risorse esterne: necessarie su SSD in sofferenza in relazione alla offerta formativa (Corsi di

Studio di afferenza).

A questo proposito, il quadro articolato delle competenze presenti nel DISUM rende necessaria

una strategia di sostegno equilibrato tra i vari ambiti, tenendo conto della compresenza di

discipline di formazione generale e di discipline specifiche; se è vero che le prime sono

ovviamente necessarie, le seconde costituiscono una potenziale “cifra” di distinzione positiva

nel quadro della concorrenza tra le varie Sedi universitarie, regionali e non, con cui il DISUM è

chiamato a confrontarsi.

Per l’individuazione dei SSD di cui tenere conto nella programmazione triennale si considereranno:

A. Impegni già assunti dal DISUM, come deliberato nel Consiglio di Dipartimento dello

scorso 17 febbraio 2016 (p. 10 OdG).

Questi sono precisamente:

2 posti di II fascia per i seguenti settori:

L-FIL-LET/11 (Letteratura Italiana Contemporanea)

M-STO/05 (Storia della Scienza)

1 posto di RTD B sul SSD M- FIL/06 (Storia della Filosofia) [da caricare su un

futuro Piano straordinario dei ricercatori di tipo B, analogo a quello che ha permesso

di finanziare i posti sui SSD L-ANT/07 Archeologia classica; M-FIL/08 Storia della

filosofia medievale]

Il Consiglio del DISUM sottolinea la necessità di considerare un obiettivo primario della

programmazione triennale la sostenibilità dell’Offerta Formativa e dei Corsi di Studio afferenti al

DISUM.

Inoltre, si ritiene opportuno evidenziare e tenere in debito conto i SSD su cui i Dipartimenti SATA

e FLESS hanno nel recente passato rivolto l'attenzione in termini di programmazione (a partire dal

Piano Straordinario degli Associati).

61

B. SSD con docenti abilitati e monitoraggio dei pensionamenti previsti per il prossimo

triennio.

Si evidenzia come opportuna e necessaria l’individuazione di parametri oggettivi di confronto e di

selezione in base alla situazione esistente.

Preliminarmente, in attesa di conoscere quali saranno i parametri che l’amministrazione centrale

utilizzerà per il riparto dei Punti Organico del 2016, si ritiene di fare propri (riadattandoli alle

esigenze del Dipartimento) i criteri a suo tempo stabiliti dal Senato Accademico e assunti dal

Consiglio di Amministrazione per distribuire le risorse ai singoli Dipartimenti (S.A. del 30.4/6.5

2014, p. 1), e cioè, in particolare, di assumere i criteri della Didattica e della Ricerca da

declinare/pesare secondo i parametri e le percentuali che saranno stabiliti. Si ritiene, altresì, di dover

ponderare diversamente i suddetti criteri per le due fasce della docenza.

Qui di seguito:

- un elenco dei SSD con abilitati alla I fascia

- un elenco dei SSD con abilitati alla II fascia

- tabella di monitoraggio dei pensionamenti previsti per il prossimo triennio.

Tali elenchi costituiranno la base di selezione dei SSD interessati da procedure di chiamata tenendo

conto dell’equilibrio tra gli ambiti costitutivi del DISUM e delle risorse – in termini di punti

organico – che saranno assegnate al Dipartimento e di cui ancora non si conosce l’entità.

62

B Elenco dei SSD afferenti al Dipartimento che presentano abilitati alla I e alla II fascia.

B.1 DISUM, Personale abilitato I fascia: tabella generale, in ordine alfabetico per SSD

S.S.D. di

appartenenza Fascia Cognome e Nome

S.C.

di

abilitazione

ETA'

L-ANT/08 Associato

confermato FELLE Antonio, Enrico 10/A1 53,76

L-ANT/08 Associato

confermato

LAGANARA Caterina

Anna Maria 10/A1 64,19

L-ANT/08 Associato

confermato NUZZO Donatella 10/A1 51,73

L-FIL-

LET/04

Associato

confermato MASSARO Matteo* 10/D3 66,31

L-FIL-

LET/05

Associato

confermato

PINTO Pasquale

Massimo 10/D4 45,66

M-FIL/03 Associato

confermato MARZOCCA Ottavio 11/C3 65,58

M-FIL/06 Associato RECCHIA LUCIANI

Francesca Romana (2013) 11/C5 53,82

M-STO/02 Associato

confermato PAPAGNA Elena 11/A2 65,06

M-STO/04 Associato

confermato SPAGNOLO Carlo 11/A3 54,95

M-STO/07 Associato

NC AULISA Immacolata 11/A4 46,36

M-STO/09 Associato

confermato

CORDASCO Pasquale

Augusto N. 11/A4 67,23

M-STO/09 Associato

confermato GATTAGRISI Clelia 11/A4 66,57

SPS/02 Associato

confermato

BUTTI DE LIMA Paulo

Francisco 14/B1 54,33

*Opzione per cambio sede con la procedura di scambio contestuale.

63

B.2 DISUM, Personale abilitato II fascia: tabella generale, in ordine alfabetico per SSD

S.S.D. di

appartenenza Fascia Cognome e Nome

S.C.

di

abilitazione

ETA'

IUS/01 Ricercatore

NC

PERCHINUNNO Maria

Colomba

12/A1 35,72

L-ANT/07 Ricercatore FIORIELLO Custode,

Silvio, Carmelo

10/A1 47,19

L-ANT/07 Ricercatore GADALETA Giuseppina 10/A1 45,44

L-ANT/07 Ricercatore ROSCINO Carmela 10/A1 48,52

L-ANT/08 Ricercatore DE SANTIS Paola 10/A1 48,01

L-FIL-

LET/02

Ricercatore DRAGO Anna, Tiziana 10/D2 44,32

L-FIL-

LET/02

Ricercatore INGROSSO Paola 10/D2 40,47

L-FIL-

LET/05

Ricercatore SCHIANO Claudio 10/D4 42,56

L-FIL-

LET/08

Ricercatore CAMPANALE Maria

Innocenza

10/E1 61,74

L-FIL-

LET/11

Ricercatore

TD

NISINI Giorgio 10/F2 #N/D

L-FIL-

LET/11

Ricercatore PEGORARI Daniele

Maria

10/F2 46,38

L-FIL-

LET/11

Ricercatore VACANTE Natalia

Maria

10/F2

M-FIL/05 Ricercatore PONZIO Iulia 11/C4 44,32

M-FIL/08 Ricercatore

TD

ARFE' Pasquale 11/C5 54,73

M-FIL/08 Ricercatore

TD

TRIZIO Michele (2013) 10/D2

37,72

M-STO/04

SPS/02

Ricercatore

TD

FRUCI Gian Luca 11/A3

14/B1(2013)

#N/D

M-STO/05 Ricercatore DE CEGLIA Francesco

Paolo

11/C2 44,33

M-STO/05 Ricercatore DIBATTISTA Liborio 11/C2 63,70

M-STO/07 Ricercatore CARNEVALE Laura 11/A4 43,35

No SSD di

appartenenza

Personale

Tecnico

BIANCHI Nunzio 10/D2

10/D4

64

B.3 Tabella monitoraggio pensionamenti 2016-2018 (tra parentesi il valore attuale)

DISUM personale docente al 2018 (tra parentesi il valore al settembre 2016)

S.S.D. Tot. Ord. Ass. Ric. RicTD

31. IUS/01 1 0 0 1 0

32. L-ANT/02 1 0 1 0 0

33. L-ANT/03 2 (4) 0 (2) 1 0 1

34. L-ANT/07 6 1 0 4 1

35. L-ANT/08 5 0 3 1 1

36. L-FIL-LET/02 4 (6) 1 (2) 1 (2) 2 0

37. L-FIL-LET/04 7 (8) 1 3 (4) 1 (2) 1

38. L-FIL-LET/05 4 1 2 1 0

39. L-FIL-LET/06 1 0 0 1 0

40. L-FIL-LET/08 1 0 0 1 0

41. L-FIL-LET/10 1 0 0 1 0

42. L-FIL-LET/11 3 (4) 0 (1) 0 2 1

43. L-FIL-LET/14 0 (1) 0 0 (1) 0 0

44. M-FIL/01 3 2 1 0 0

45. M-FIL/03 3 (4) 1 1 (2) 1 0

46. M-FIL/04 1 0 0 1 0

47. M-FIL/05 1 0 0 1 0

48. M-FIL/06 5 3 1 0 1

49. M-FIL/08 4 1 0 1 2

50. M-GGR/02 2 0 1 0 1

51. M-STO/01 1 0 1 0 0

52. M-STO/02 3 (4) 1 (2) 2 0 0

53. M-STO/04 4 (7) 1 (2) 1 (3) 1 1

54. M-STO/05 3 (4) 0 0 3 (4) 0

55. M-STO/07 3 0 2 1 0

56. M-STO/08 1 0 0 1 0

57. M-STO/09 4 0 2 1 1

58. SPS/02 1 0 1 0 0

59. SPS/06 1 0 1 0 0

60. SPS/07 1 0 0 1 0

75 (90) 13 (19) 25 (31) 27 (29) 11

65

ATTREZZATURE SCIENTIFICHE E STRUMENTAZIONE

Da un punto di vista generale è necessario potenziare in ogni modo le strutture logistiche

attraverso opportuni e necessari interventi che garantiscano la messa in sicurezza e il decoro

degli spazi entro cui si svolge la vita di chi lavora e frequenta l’Università: docenti e soprattutto

studenti.

Non soltanto, dunque, interventi miranti a garantire la minima sicurezza degli ambienti (vedi

quello che è successo nel mese di agosto in aula C, situazione che attende di essere ancora

risolta), ma anche interventi che garantiscano i livelli minimi di pulizia e decoro, oggi del tutto

assenti in molti ambienti del II piano del Palazzo Ateneo.

È auspicabile, a tal fine, che dall’amministrazione centrale giungano maggiori stanziamenti e

finanziamenti per i servizi di pulizia e di potenziamento delle attrezzature delle aule.

Inoltre è necessario implementare gli stanziamenti destinati all’incremento e alla

manutenzione/cura del patrimonio librario.

Per far fronte alla carenza degli spazi, infine, si deve strategicamente attuare quanto prima il più

volte auspicato spostamento degli ultimi uffici amministrativi ancora presenti al II piano del

Palazzo Ateneo in altra sede (come già è avvenuto di recente per l’Ufficio tecnico e per i Servizi

Sociali).

66

Tabella 1

Area Regione Sede Università Dipartimento CdS

(triennali)

CdS

(magistr

ali)

CdS

(Totali)

S Calabria Arcavacata Calabria Studi Umanistici 13 21 34

N Lombardia Milano Statale Beni culturali e

ambientali – Filosofia

– Studi letterari,

filologici e linguistici

– Studi storici

7 14 21

I Sardegna Cagliari Cagliari Studi umanistici 9 9 18

I Sicilia Palermo Palermo Scienze umanistiche 7 10 17

S Campania Napoli Federico II Studi Umanistici 8 6 14

I Sicilia Catania Catania Studi Umanistici 5 8 13

N Trentino

Altoadige

Trento Trento Lettere e filosofia 4 8 12

N Friuli

Venezia

Giulia

Trieste Trieste Studi Umanistici 6 5 11

N Piemonte Torino Torino Studi umanistici 5 6 11

C Toscana Pisa Pisa Civiltà e Forme del

sapere

5 6 11

N Veneto Padova Padova Filosofia, Sociologia,

Pedagogia e

Psicologia Applicata

6 5 11

C Abruzzo L’Aquila L’Aquila Scienze Umane 5 5 10

N Friuli

Venezia

Giulia

Udine Udine Studi Umanistici e del

Patrimonio Culturale

4 6 10

C Lazio Roma RomaTre Studi Umanistici 4 6 10

N Lombardia Pavia Pavia Studi umanistici 3 7 10

C Marche Macerata Macerata Studi umanistici 5 5 10

I Sicilia Messina Messina Civiltà antiche e

moderne

4 6 10

C Toscana Firenze Firenze Storia, Archeologia,

Geografia, Arte e

Spettacolo

4 6 10

N Veneto Verona Verona Culture e Civiltà 4 6 10

N Emilia

Romagna

Bologna Bologna Scuola di Lettere e

Beni Culturali

3 5 8

N Emilia

Romagna

Ferrara Ferrara Studi Umanistici 5 3 8

N Lombardia Milano Cattolica Facoltà di lettere e

filosofia

4 4 8

S Puglia Bari Aldo Moro Studi Umanistici 4 4 8

S Puglia Bari Aldo Moro Lettere, Lingue e Arti 3 5 8

C Toscana Firenze Firenze Lettere e Filosofia 4 4 8

C Toscana Pisa Pisa Filologia, Letteratura

e Linguistica

3 5 8

N Veneto Verona Verona Scienze Umane 4 4 8

S Campania Napoli Orientale Studi Letterari,

Linguistici e

Comparati

3 4 7

S Campania Salerno Salerno Scienze del

Patrimonio Culturale

2 5 7

N Emilia

Romagna

Parma Parma Antichistica, Lingue,

Educazione, Filosofia

3 4 7

C Marche Urbino Carlo Bo Studi umanistici 3 4 7

S Molise Campobasso Molise Scienze umanistiche,

sociali e della

formazione

2 5 7

N Piemonte Torino Torino Studi storici 2 5 7

S Puglia Bari Aldo Moro Formazione,

Psicologia e

Comunicazione

3 4 7

C Umbria Perugia Perugia Lettere - Lingue, 3 4 7

67

letterature e civiltà

antiche e moderne

N Valle d’Aosta Aosta Valle d’Aosta Scienze umane e

sociali

4 3 7

N Veneto Padova Padova Beni Culturali:

Archeologia, Storia

Dell'arte, Del Cinema

E Della Musica

4 3 7

N Emilia

Romagna

Modena e

Reggio Emilia

Modena e

Reggio Emilia

Studi linguistici e

culturali

2 4 6

C Lazio Roma Sapienza Storia, culture,

religioni

2 4 6

C Lazio Roma Tor Vergata Storia, patrimonio

culturale, formazione

e società

3 3 6

N Piemonte Vercelli Piemonte

Orientale

Studi umanistici 3 3 6

N Veneto Venezia Ca’ Foscari Conservazione e

Produzione dei Beni

Culturali

2 4 6

S Campania Napoli Suor Orsola

Benincasa

Facoltà di Lettere 3 2 5

N Emilia

Romagna

Bologna Bologna Beni Culturali 1 4 5

C Lazio Roma Sapienza Scienze documentarie,

linguistico-filologiche

e geografiche

1 4 5

C Lazio Roma Tor Vergata Studi Letterari,

Filosofici e di storia

dell’Arte

3 2 5

N Liguria Genova Genova Antichità, Filosofia,

Storia

2 3 5

N Lombardia Bergamo Bergamo Lettere, filosofia e

comunicazione

3 2 5

I Sardegna Sassari Sassari Storia, Scienze

dell’Uomo e della

Formazione

3 2 5

C Toscana Siena Siena Scienze Storiche e dei

Beni Culturali

1 4 5

C Abruzzo Chieti D’Annunzio Lettere, arti e scienze

sociali

2 2 4

S Basilicata Potenza/Matera Basilicata Scienze Umane 1 3 4

S Campania Caserta/Capua Seconda

Università degli

Studi

Lettere e Beni

culturali

2 2 4

C Lazio Roma Sapienza Scienze dell’Antichità 2 2 4

C Lazio Viterbo Tuscia Scienze Umanistiche,

della Comunicazione

e del Turismo

3 1 4

N Liguria Genova Genova Italianistica,

Romanistica,

antichistica, arti e

spettacolo

2 2 4

C Lazio Cassino Cassino Lettere e Filosofia 1 2 3

C Lazio Roma Sapienza Studi greco-latini,

Italiani, scenico-

musicali

2 1 3

C Toscana Siena Siena Filologia e critica

delle letterature

antiche e moderne

1 2 3

C Lazio Roma Sapienza Filosofia 1 1 2

N Lombardia Milano IULM Studi classici,

umanistici e

geografici

1 1 2

N Veneto Venezia Ca’ Foscari Filosofia e Beni

Culturali

1 1 2

68

69

Tabella 2. DISUM, comparazione numeri CdS con strutture dipartimentali omologhe nel Mezzogiorno

(escluso isole).

Regione Sede Università Dipartimento CdS

(triennali)

CdS

(magistrali)

CdS

(Totali)

S Calabria Arcavacata Calabria Studi Umanistici 13 21 34

S Puglia Lecce Salento Facoltà di Lettere e

Filosofia, Lingue e

Beni Culturali

6 9 15

S Campania Napoli Federico II Studi Umanistici 8 6 14

S Puglia Bari Aldo Moro Studi Umanistici 4 4 8

S Puglia Bari Aldo Moro Lettere, Lingue e

Arti

3 5 8

S Puglia Bari Aldo Moro Formazione,

Psicologia e

Comunicazione

3 4 7

S Campania Salerno Salerno Scienze del

Patrimonio

Culturale

2 5 7

S Molise Campobasso Molise Scienze

umanistiche, sociali

e della formazione

2 5 7

S Campania Napoli Suor Orsola

Benincasa

Facoltà di Lettere 3 2 5

S Puglia Foggia Foggia Studi umanistici.

Lettere, Beni

culturali, scienze

della formazione

3 2 5

S Basilicata Potenza/Matera Basilicata Scienze Umane 1 3 4

S Campania Caserta/Capua Seconda

Università

degli Studi

Lettere e Beni

culturali

2 2 4

70

Tabella 3. Quadro riassuntivo della quantità di sedi con CdS di I, II e III livello presenti nel

DISUM: su scala nazionale, areale, regionale.

Classe Italia Sud escluso isole Puglia

L-1 39 11 3

L-5 35 5 2

L-42 15 3 1

LM-2 12 3 2

LM-15 12 3 2

LM-5 7 2 1

LM-84 20 4 1

LM-78 28 5 2

Specializzazione Archeologia 18 6 2

71

Tabella A

STUDENTI ISCRITTI NELL’A.A. 2014-2015

(dati ufficiali più recenti dal Ministero dell'Università e della Ricerca - Ufficio di Statistica. Indagine

sull'Istruzione Universitaria: http://statistica.miur.it/scripts/IU/vIU1.asp)

(http://statistica.miur.it/scripts/IU/vIU0_bis.asp)

CLASSI DI LAUREE I LIVELLO (TRIENNALI) ORA PRESENTI IN DISUM, COMPARAZIONE A LIVELLO AREALE

(MEZZOGIORNO ESCLUSO ISOLE)

L-01 BENI CULTURALI

ATENEO CLASSE

(numero)

CORSO di STUDIO TOTALE

Bari L-01 Scienze dei Beni Culturali 609

Bari L-01 Scienze dei Beni Culturali per il Turismo 132

Bari L-01 Scienze dei Beni Culturali per il Turismo e

l'Ambiente

21

Bari L-01 Beni Enogastronomici 10

Basilicata L-01 Operatore dei Beni Culturali 206

Calabria L-01 Lettere e Beni Culturali 258

Foggia L-01 Lettere e Beni Culturali 116

Foggia L-01 Beni Culturali 8

Napoli Benincasa L-01 Conservazione dei Beni Culturali 292

Napoli Federico II L-01 Archeologia e Storia delle Arti 575

Napoli Federico II L-01 Corso di Laurea in Cultura e Amministrazione

dei Beni Culturali

416

Napoli Federico II L-01 Corso di Laurea in Archeologia e Storia delle

Arti

113

Napoli II L-01 Conservazione dei Beni Culturali 217

Napoli L'Orientale L-01 Civiltà Antiche e Archeologia: Oriente e

Occidente

149

Salento L-01 Beni Culturali 226

Salento L-01 Beni Archeologici 131

Salerno L-01 Beni Culturali 374

Salerno L-01 Beni Culturali e Discipline delle Arti e dello

Spettacolo

159

72

L-05 FILOSOFIA

ATENEO CLASSE

(numero)

CORSO di STUDIO TOTALE

Bari L-05 Filosofia 325

Calabria L-05 Filosofia e Storia 207

Napoli Federico II L-05 Corso di Laurea in Filosofia 561

Salento L-05 Filosofia 186

Salento L-05 Scienze della Formazione e Saperi Filosofici 141

Salerno L-05 Filosofia 230

73

L-42 STORIA

ATENEO CLASSE

(numero)

CORSO di STUDIO TOTALE

Bari L-42 Storia e Scienze Sociali 238

Calabria L-42 Filosofia e Storia 242

Napoli Federico II L-42 Storia 274

Napoli Federico II L-42 Corso di Laurea in Storia 63

74

Tabella B

CLASSI DI LAUREE II LIVELLO (MAGISTRALI) PRESENTI IN DISUM

COMPARAZIONE A LIVELLO AREALE (MEZZOGIORNO ESCLUSO ISOLE)

LM-02 ARCHEOLOGIA

ATENEO CLASSE

(numero)

CORSO di STUDIO TOTALE

Bari LM-02 Archeologia 60

Basilicata LM-02 Archeologia e Studi Classici 26

Calabria LM-02 Archeologia 41

Foggia LM-02 Archeologia 36

Napoli Benincasa LM-02 Archeologia e Storia dell'Arte 47

Napoli Benincasa LM-02 Archeologia e Scienze dell'Antichita' e del

Medioevo

3

Napoli Federico II LM-02 Corso di Laurea Magistrale Interclasse in

Archeologia e Storia dell'Arte

94

Napoli II LM-02 Archeologia e Storia dell'Arte 79

Napoli L'Orientale LM-02 Archeologia: Oriente e Occidente 71

Salento LM-02 Archeologia 67

Salerno LM-02 Archeologia e Culture Antiche 80

75

LM-05 ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA

ATENEO CLASSE

(numero)

CORSO di STUDIO TOTALE

Bari LM-05 Beni Archivistici e Librari 7

Bari LM-05 Scienze Storiche e della Documentazione

Storica

26

Salento LM-05 Archivistica e Biblioteconomia 1

Salerno LM-05 Gestione e Conservazione del Patrimonio

Archivistico e Librario

36

76

LM-15 FILOLOGIA, LETTERATURE E SCIENZE DELL’ANTICHITÀ

ATENEO CLASSE (numero) CORSO di STUDIO TOTALE

Bari LM-15 Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità 82

Basilicata LM-15 Archeologia e Studi Classici 21

Calabria LM-15 Scienze dell'Antichità 50

Foggia LM-15 Filologia, Letterature e Storia 20

Napoli Federico II LM-15 Corso di Laurea Magistrale in Filologia,

Letterature e Civiltà del Mondo Antico

179

Napoli II LM-15 Filologia Classica e Moderna 13

Salento LM-15 Lettere Classiche 62

Salerno LM-15 Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità 74

77

LM-78 SCIENZE FILOSOFICHE

ATENEO CLASSE (numero) CORSO di STUDIO TOTALE

Bari LM-78 Scienze Filosofiche 109

Basilicata LM-78 Scienze Filosofiche e della Comunicazione 46

Calabria LM-78 Scienze Filosofiche 70

Napoli Federico II LM-78 Corso di Laurea Magistrale in Filosofia 242

Napoli L'Orientale LM-78 Filosofia e Politica 27

Salento LM-78 Scienze Filosofiche 97

Salento LM-78 Filosofia e Scienze dell'Educazione 65

Salerno LM-78 Filosofia 96

78

LM-84 SCIENZE STORICHE

ATENEO CLASSE (numero) CORSO di STUDIO TOTALE

Bari LM-84 Scienze Storiche e della Documentazione

Storica

24

Bari LM-84 Scienze Storiche 21

Basilicata LM-84 Storia e Civiltà Europee 75

Calabria LM-84 Scienze Storiche 78

Napoli Federico II LM-84 Scienze Storiche 161

Napoli Federico II LM-84 Corso di Laurea Magistrale in Scienze

Storiche

11

79

VQR 2004-2010, posizionamento dei Dipartimenti matrici del DISUM (su scala locale,

regionale, areale)

Posizione dei Dipartimenti - ora in DISUM (ex SATA e ex FLESS) in Area 10 (5 strutture) e

Area 11a (7 strutture) in UniBA.

SATA primo in area 10 (su 5) e primo in area 11(su 7); FLESS secondo in area 10 (su 5) e terzo in

area 11 (su 7)

Tabella 4

Area

dipartim

ento

L.240

somma

punteggi

(v)

#

prodotti

attesi (n)

%

prodotti

E

voto

medio

(I=v/n)

R

Pos.

grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos.

grad.

segm.

Num.

dip.

segm.

10 SATA 77,80 119 20,17 0,65 1,00 88 172 45 74

10 FLESS 13,50 21 19,05 0,64 0,98 99 172 27 50

10 LELIA 144,40 254 12,99 0,57 0,87 135 172 67 74

10 FORPSIC

OM 15,00 32 0,00 0,47 0,71 153 172 39 48

10 n.d. 18,30 51 3,92 0,36 0,55 165 172 45 48

80

Tabella 5

Area dipartimento L.240

somma

punteggi

(v)

#

prodotti

attesi

(n)

%

prodotti

E

voto

medio

(I=v/n)

R

Pos.

grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos.

grad.

segm.

Num.

dip.

segm.

11.a SATA 6,70 12 8,33 0,56 0,97 101 179 31 71

11.a FORPSICOM 39,70 85 8,24 0,47 0,81 129 179 29 32

11.a FLESS 53,60 123 7,32 0,44 0,75 135 179 31 32

11.a Scienze Economiche e Metodi

Matematici 6,10 16 6,25 0,38 0,66 151 179 55 71

11.a n.d. 13,10 45 4,44 0,29 0,50 169 179 73 76

11.a LELIA 4,30 21 4,76 0,20 0,35 175 179 68 71

11.a Scienze Politiche 3,20 18 0,00 0,18 0,31 177 179 69 71

81

Contesto regionale

Posizione dei Dipartimenti ora in DISUM (ex SATA e ex FLESS) in Area 10 nel contesto

regionale: SATA 2°; Fless 4° (su 10)

Tabella 6.

Ateneo Area dipartimento L.240

somma

punteggi

(v)

# prodotti

attesi (n)

%

prodotti E

voto

medio

(I=v/n)

R

Pos.

grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos.

grad.

segm.

Num.

dip.

segm.

Segm.

dim.

Foggia 10

Studi

umanistici.

Lettere, beni

culturali,

scienze della

formazione

60,50 91 16,48 0,66 1,01 82 172 43 74 G

Bari 10 SATA 77,80 119 20,17 0,65 1,00 88 172 45 74 G

Salento 10 Beni Culturali 82,90 128 21,88 0,65 0,99 97 172 51 74 G

Bari 10 FLESS 13,50 21 19,05 0,64 0,98 99 172 27 50 P

Bari 10 LELIA 144,40 254 12,99 0,57 0,87 135 172 67 74 G

Salento 10 Studi

Umanistici 113,70 200 18,00 0,57 0,87 136 172 68 74 G

Bari 10 FORPSICOM 15,00 32 0,00 0,47 0,71 153 172 39 48 M

Salento 10 n.d. 6,20 16 6,25 0,39 0,59 161 172 45 50 P

Bari 10 n.d. 18,30 51 3,92 0,36 0,55 165 172 45 48 M

Salento 10 Scienze

dell'Economia 3,40 12 8,33 0,28 0,43 167 172 48 50 P

82

Contesto regionale

Posizione dei Dipartimenti ora in DISUM (ex SATA e ex FLESS) in Area 11a nel contesto

regionale: SATA 2°; Fless 6° (su 12)

Tabella 7

Ateneo Area dipartimento L.240

somma

punteggi

(v)

#

prodotti

attesi

(n)

%

prodotti

E

voto

medio

(I=v/n)

R

Pos.

grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos.

grad.

segm.

Num.

dip.

segm.

Segm.

dim.

Foggia 11.a

STUDI UMANISTICI. LETTERE, BENI

CULTURALI, SCIENZE DELLA FORMAZIONE

33,60 53 7,55 0,63 1,10 63 179 29 76 M

Bari 11.a SATA 6,70 12 8,33 0,56 0,97 101 179 31 71 P

Salento 11.a Storia, Società e Studi sull'Uomo -

History, Society and Human Studies 52,20 97 6,19 0,54 0,93 106 179 22 32 G

Salento 11.a Studi Umanistici 53,70 113 17,70 0,48 0,82 126 179 28 32 G

Bari 11.a Scienze della Formazione, Psicologia,

Comunicazione 39,70 85 8,24 0,47 0,81 129 179 29 32 G

Bari 11.a FLESS 53,60 123 7,32 0,44 0,75 135 179 31 32 G

Salento 11.a Beni Culturali 6,30 15 0,00 0,42 0,73 141 179 48 71 P

Bari 11.a Scienze Economiche e Metodi Matematici

6,10 16 6,25 0,38 0,66 151 179 55 71 P

Bari 11.a n.d. 13,10 45 4,44 0,29 0,50 169 179 73 76 M

Salento 11.a n.d. 2,90 11 9,09 0,26 0,46 171 179 65 71 P

Bari 11.a Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture

Comparate 4,30 21 4,76 0,20 0,35 175 179 68 71 P

Bari 11.a Scienze Politiche 3,20 18 0,00 0,18 0,31 177 179 69 71 P

83

Contesto areale (Mezzogiorno escluse isole)

Posizione dei Dipartimenti ora in DISUM (ex SATA e ex FLESS) in Area 10 nel Mezzogiorno

(escluse isole): SATA 6°; Fless 11° (su 10)

Tabella 8.

Ateneo Area dipartimento L.240

somma

punteggi

(v)

#

prodotti

attesi

(n)

%

prodotti

E

voto

medio

(I=v/n)

R

Pos.

grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos.

grad.

segm.

Num.

dip.

segm.

Segm.

dim.

Basilicata 10

Culture Europee e del Mediterraneo:

Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali

8,00 11 27,27 0,73 1,11 50 172 15 50 P

Molise 10 Scienze Umanistiche, Sociali e della

Formazione 39,10 54 18,52 0,72 1,10 54 172 12 48 M

Napoli L'Orientale 10 ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO 98,50 138 43,48 0,71 1,09 57 172 30 74 G

Basilicata 10 Scienze Umane 35,60 51 27,45 0,70 1,06 71 172 16 48 M

Foggia 10

STUDI UMANISTICI. LETTERE,

BENI CULTURALI, SCIENZE

DELLA FORMAZIONE

60,50 91 16,48 0,66 1,01 82 172 43 74 G

Bari 10 Scienze dell'Antichità e del

Tardoantico 77,80 119 20,17 0,65 1,00 88 172 45 74 G

Napoli L'Orientale 10 STUDI LETTERARI, LINGUISTICI

E COMPARATI 115,70 177 19,77 0,65 1,00 89 172 46 74 G

Napoli Federico II 10 Studi Umanistici 215,00 331 24,17 0,65 0,99 94 172 49 74 G

Salento 10 Beni Culturali 82,90 128 21,88 0,65 0,99 97 172 51 74 G

Napoli II 10 LETTERE E BENI CULTURALI

(DiLBEC) 51,70 80 25,00 0,65 0,98 98 172 52 74 G

Bari 10 Filosofia, Letteratura, Storia e

Scienze Sociali (FLESS) 13,50 21 19,05 0,64 0,98 99 172 27 50 P

Calabria 10 Studi Umanistici 95,30 157 12,74 0,61 0,93 115 172 58 74 G

Napoli Benincasa 10 n.d. 38,60 64 17,19 0,60 0,92 118 172 29 48 M

Calabria 10 Lingue e Scienze dell'Educazione 20,90 36 8,33 0,58 0,88 126 172 33 48 M

Bari 10 Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture Comparate

144,40 254 12,99 0,57 0,87 135 172 67 74 G

Salento 10 Studi Umanistici 113,70 200 18,00 0,57 0,87 136 172 68 74 G

Napoli L'Orientale 10 SCIENZE UMANE E SOCIALI 7,50 15 20,00 0,50 0,76 150 172 39 50 P

Calabria 10 n.d. 8,60 18 11,11 0,48 0,73 151 172 40 50 P

Napoli Federico II 10 Scienze Politiche 5,70 12 8,33 0,47 0,72 152 172 41 50 P

Bari 10 Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione

15,00 32 0,00 0,47 0,71 153 172 39 48 M

Salento 10 n.d. 6,20 16 6,25 0,39 0,59 161 172 45 50 P

Bari 10 n.d. 18,30 51 3,92 0,36 0,55 165 172 45 48 M

Napoli L'Orientale 10 n.d. 12,90 36 25,00 0,36 0,55 166 172 46 48 M

Salento 10 Scienze dell'Economia 3,40 12 8,33 0,28 0,43 167 172 48 50 P

Napoli Federico II 10 n.d. 0,20 36 11,11 0,01 0,01 172 172 48 48 M

84

Contesto areale (Mezzogiorno escluse isole)

Posizione dei Dipartimenti ora in DISUM (ex SATA e ex FLESS) in Area 11a nel contesto areale

(Mezzogiorno escluse isole): SATA 10°; Fless 19° (su 32)

Tabella 9.

Ateneo Area dipartime

nto L.240

somma

punteggi

(v)

# prodotti

attesi (n)

%

prodotti

E

voto

medio

(I=v/n)

R Pos. grad.

compl.

Num.

comp.

dip.

Pos. grad.

segm.

Num. dip.

segm.

Segm.

dim.

Salerno 11.a

Scienze

Umane,

Filosofich

e e della

Formazion

e

41,30 62 22,58 0,67 1,15 42 179 19 76 M

Napoli

Federico

II

11.a

Studi

Umanistic

i

123,40 188 16,49 0,66 1,14 53 179 14 32 G

Basilicata 11.a

Culture

Europee e

del

Mediterra

neo:

Architettu

ra,

Ambiente,

Patrimoni

Culturali

7,80 12 16,67 0,65 1,12 56 179 19 71 P

Foggia 11.a

STUDI

UMANIS

TICI.

LETTERE

, BENI

CULTUR

ALI

SCIENZE

DELLA

FORMAZ

IONE

33,60 53 7,55 0,63 1,10 63 179 29 76 M

Napoli

Federico

II

11.a Scienze

Sociali 22,30 36 16,67 0,62 1,07 67 179 32 76 M

Salerno 11.a

Studi

Umanistic

i

19,80 32 21,88 0,62 1,07 68 179 33 76 M

Napoli

L'Oriental

e

11.a

SCIENZE

UMANE

E

SOCIALI

44,30 72 16,67 0,62 1,06 71 179 36 76 M

Molise 11.a

Scienze

Umanistic

he, Sociali

e della

Formazion

e

26,20 44 11,36 0,60 1,03 77 179 38 76 M

Salerno 11.a n.d. 23,60 42 4,76 0,56 0,97 99 179 49 76 M

Bari 11.a SATA 6,70 12 8,33 0,56 0,97 101 179 31 71 P

Salerno 11.a

Scienze

del

Patrimoni

o

Culturale

36,60 67 8,96 0,55 0,95 105 179 52 76 M

Salento 11.a

Storia,

Società e

Studi

sull'Uomo

- History

Society

and

Human

Studies

52,20 97 6,19 0,54 0,93 106 179 22 32 G

Calabria 11.a

Scienze

Politiche e

Sociali

10,00 19 10,53 0,53 0,91 112 179 35 71 P

Napoli II 11.a

LETTERE

E BENI

CULTUR

ALI

(DiLBEC)

11,40 22 13,64 0,52 0,90 113 179 36 71 P

Calabria 11.a

Studi

Umanistic

i

52,90 106 11,32 0,50 0,86 118 179 26 32 G

85

Salento 11.a

Studi

Umanistic

i

53,70 113 17,70 0,48 0,82 126 179 28 32 G

Bari 11.a FORPSIC

OM 39,70 85 8,24 0,47 0,81 129 179 29 32 G

Basilicata 11.a Scienze

Umane 17,50 39 12,82 0,45 0,78 132 179 59 76 M

Bari 11.a FLESS 53,60 123 7,32 0,44 0,75 135 179 31 32 G

Salento 11.a Beni

Culturali 6,30 15 0,00 0,42 0,73 141 179 48 71 P

Napoli

L'Oriental

e

11.a n.d. 7,30 18 16,67 0,41 0,70 147 179 53 71 P

Calabria 11.a

Lingue e

Scienze

dell'Educa

zione

23,90 60 5,00 0,40 0,69 148 179 63 76 M

Napoli

Federico

II

11.a Scienze

Politiche 11,00 28 0,00 0,39 0,68 149 179 64 76 M

Bari 11.a

Scienze

Economic

he e

Metodi

Matematic

i

6,10 16 6,25 0,38 0,66 151 179 55 71 P

Napoli

Benincasa 11.a n.d. 14,60 39 2,56 0,37 0,65 154 179 66 76 M

Napoli

Federico

II

11.a n.d. 9,40 27 14,81 0,35 0,60 159 179 70 76 M

Napoli

Parthenop

e

11.a

DIPARTI

MENTO

DI STUDI

ECONOM

ICO

GIURIDI

CI

3,40 10 10,00 0,34 0,59 162 179 60 71 P

Salerno 11.a

Scienze

Politiche

Sociali e

della

Comunica

zione

12,20 36 2,78 0,34 0,59 163 179 71 76 M

Bari 11.a n.d. 13,10 45 4,44 0,29 0,50 169 179 73 76 M

Salento 11.a n.d. 2,90 11 9,09 0,26 0,46 171 179 65 71 P

Bari 11.a LELIA 4,30 21 4,76 0,20 0,35 175 179 68 71 P

Bari 11.a Scienze

Politiche 3,20 18 0,00 0,18 0,31 177 179 69 71 P

86

Dipartimenti aree 10 e 11a (ordine su IRD1: Da VQR 2004-2010, tabella X17)

IRD è il “rapporto tra il punteggio complessivo raggiunto da un dipartimento k della struttura i in

una data Area j rispetto alla valutazione complessiva dell’Area stessa”

UniBA

Tabella 10

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi

IRD1 x

100

IRD2 x

100

IRD3 x

100

Bari LELIA 10 254 1,56335 0,94077 0,97087

Bari SATA 10 119 0,8423 2,23108 0,06024

Bari n.d. 10 51 0,19812 0 0

Bari FORPSICOM 10 32 0,1624 0,27415 0

Bari FLESS 10 21 0,14616 0,51233 0,02849

Bari Scienze della Terra e Geoambientali 10 0 0,04284 0

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,

ambiente, culture” 10 3 * 0,00145 0

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 10 2 * 0,01364 0

Bari Scienze Politiche 10 6 * 0 0

Bari Informatica 10 3 * 0,10708 0,00574

87

Tabella 11

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi

IRD1 x

100

IRD2 x

100

IRD3 x

100

Bari Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali (FLESS) 11.a 123 0,9956 0,82666 0,24422

Bari Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione 11.a 85 0,73741 1,19125 0,5123

Bari n.d. 11.a 45 0,24333 0 0

Bari Scienze dell'Antichità e del Tardoantico 11.a 12 0,12445 0,13058 0,00889

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 11.a 16 0,1133 0,10314 0

Bari 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture Comparate 11.a 21 0,07987 0,04175 0

Bari Scienze Politiche 11.a 18 0,05944 0 0

Bari Informatica 11.a 0 0,03541 0

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,

ambiente, culture” 11.a 6 * 0,0023 0

Bari Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso 11.a 9 * 0,38224 0,4393

88

Dipartimenti aree 10 e 11a (ordine su IRD1: Da VQR 2004-2010, tabella X17)

Contesto regionale

Tabella 12

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi

IRD1 x

100

IRD2 x

100

IRD3 x

100

Bari 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture Comparate 10 254 1,56335 0,94077 0,97087

Salento Studi Umanistici 10 200 1,23097 0,93586 0,94418

Salento Beni Culturali 10 128 0,89752 1,63583 0,97087

Bari Scienze dell'Antichità e del Tardoantico 10 119 0,8423 2,23108 0,06024

Foggia STUDI UMANISTICI. LETTERE, BENI CULTURALI,

SCIENZE DELLA FORMAZIONE 10 91 0,655 2,48169 0,09352

Bari n.d. 10 51 0,19812 0 0

Bari Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione 10 32 0,1624 0,27415 0

Bari Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali (FLESS) 10 21 0,14616 0,51233 0,02849

Salento n.d. 10 16 0,06712 0 0

Salento Scienze dell'Economia 10 12 0,03681 0,03909 0

Bari Scienze della Terra e Geoambientali 10 0 0,04284 0

Salento Scienze Giuridiche 10 0 0,02663 0

Salento Storia, Società e Studi sull'Uomo - History, Society and

Human Studies 10 0 0,01679 0

Bari Informatica 10 3 * 0,10708 0,00574

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del

Mediterraneo: società, ambiente, culture” 10 3 * 0,00145 0

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 10 2 * 0,01364 0

Bari Scienze Politiche 10 6 * 0 0

Foggia GIURISPRUDENZA 10 3 * 0,00147 0,01225

Foggia SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE 10 3 * 0,02617 0,00159

Foggia n.d. 10 3 * 0 0

89

Tabella 13

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi

IRD1 x

100

IRD2 x

100

IRD3 x

100

Salento Studi Umanistici 11.a 113 0,99746 0,61132 0,3995

Bari Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali (FLESS) 11.a 123 0,9956 0,82666 0,24422

Salento Storia, Società e Studi sull'Uomo - History, Society and

Human Studies 11.a 97 0,96959 0,70623 0,19666

Bari Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione 11.a 85 0,73741 1,19125 0,5123

Foggia STUDI UMANISTICI. LETTERE, BENI CULTURALI,

SCIENZE DELLA FORMAZIONE 11.a 53 0,62411 1,13675 0,08273

Bari n.d. 11.a 45 0,24333 0 0

Bari Scienze dell'Antichità e del Tardoantico 11.a 12 0,12445 0,13058 0,00889

Salento Beni Culturali 11.a 15 0,11702 0,0702 0

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 11.a 16 0,1133 0,10314 0

Bari 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture Comparate 11.a 21 0,07987 0,04175 0

Bari Scienze Politiche 11.a 18 0,05944 0 0

Salento n.d. 11.a 11 0,05387 0 0

Bari Informatica 11.a 0 0,03541 0

Foggia MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE 11.a 0 0,04234 0,02138

Salento Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali 11.a 0 0,04453 0,00298

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del

Mediterraneo: società, ambiente, culture” 11.a 6 * 0,0023 0

Bari Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di

Senso 11.a 9 * 0,38224 0,4393

Foggia ECONOMIA 11.a 3 * 0,02802 0,00907

Foggia n.d. 11.a 3 * 0 0

Salento Scienze dell'Economia 11.a 3 * 0,00772 0

90

Dipartimenti aree 10e 11a (ordine su IRD1: Da VQR 2004-2010, tabella X17)

Contesto areale (Mezzogiorno escluso isole)

Tabella 14 (Area 10)

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi

IRD1 x

100

IRD2 x

100

IRD3 x

100

Napoli Federico II Studi Umanistici 10 331 2,3277 2,2881 0,70708

Bari 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture

Comparate 10 254 1,56335 0,94077 0,97087

Salerno Studi Umanistici 10 180 1,34357 0,89176 0,11518

Napoli L'Orientale STUDI LETTERARI, LINGUISTICI E

COMPARATI 10 177 1,25263 0,11857 0,86339

Salento Studi Umanistici 10 200 1,23097 0,93586 0,94418

Napoli L'Orientale ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO 10 138 1,06641 0,94617 6,80224

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Studi Umanistici 10 157 1,03176 0,89902 2,77623

Salento Beni Culturali 10 128 0,89752 1,63583 0,97087

Bari Scienze dell'Antichità e del Tardoantico 10 119 0,8423 2,23108 0,06024

Foggia

STUDI UMANISTICI. LETTERE, BENI

CULTURALI, SCIENZE DELLA

FORMAZIONE

10 91 0,655 2,48169 0,09352

Napoli II LETTERE E BENI CULTURALI (DiLBEC) 10 80 0,55973 0,39489 0,10238

Salerno Scienze del Patrimonio Culturale 10 67 0,51209 1,22293 0,35204

Molise Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione 10 54 0,42332 0,09226 0,14308

Napoli Benincasa n.d. 10 64 0,4179 0 0

Basilicata Scienze Umane 10 51 0,38542 0,46277 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Lingue e Scienze dell'Educazione 10 36 0,22627 0,57732 0,74209

Salerno Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione 10 36 0,22519 0,95473 0,03876

Bari n.d. 10 51 0,19812 0 0

Bari Scienze della Formazione, Psicologia,

Comunicazione 10 32 0,1624 0,27415 0

Bari Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali

(FLESS) 10 21 0,14616 0,51233 0,02849

Napoli L'Orientale n.d. 10 36 0,13966 0 0

Salerno n.d. 10 24 0,11801 0 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

n.d. 10 18 0,09311 0 0

Basilicata Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura,

Ambiente, Patrimoni Culturali (DICEM) 10 11 0,08661 0,42656 0,01877

Napoli L'Orientale SCIENZE UMANE E SOCIALI 10 15 0,0812 0,03567 0,01296

Salento n.d. 10 16 0,06712 0 0

Napoli Federico II Scienze Politiche 10 12 0,06171 0,17938 0

Salento Scienze dell'Economia 10 12 0,03681 0,03909 0

Napoli Federico II n.d. 10 36 0,00217 0 0

Bari Scienze della Terra e Geoambientali 10 0 0,04284 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Biologia, Ecologia e Scienze della Terra-DiBEST 10 0 0,0143 0

Napoli Federico II Fisica 10 0 0,01471 0

Napoli Federico II Giurisprudenza 10 0 0,0249 0

91

Napoli Federico II Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie

dell'Informazione 10 0 0,01887 0

Napoli Federico II Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed

Odontostomatologiche 10 0 0,02362 0

Napoli Federico II Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse 10 0 0,03265 0

Salento Scienze Giuridiche 10 0 0,02663 0

Salento Storia, Società e Studi sull'Uomo - History,

Society and Human Studies 10 0 0,01679 0

Bari Informatica 10 3 * 0,10708 0,00574

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del

Mediterraneo: società, ambiente, culture” 10 3 * 0,00145 0

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 10 2 * 0,01364 0

Bari Scienze Politiche 10 6 * 0 0

Basilicata n.d. 10 3 * 0 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Chimica e Tecnologie Chimiche- CTC 10 4 * 0,21032 0,02416

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Economia, statistica e finanza 10 3 * 0,01426 0,01637

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione 10 3 * 0,02595 0,0292

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Ingegneria Civile 10 3 * 0,09609 0,00209

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Scienze Politiche e Sociali 10 3 * 0 0,00213

Foggia GIURISPRUDENZA 10 3 * 0,00147 0,01225

Foggia SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE 10 3 * 0,02617 0,00159

Foggia n.d. 10 3 * 0 0

Molise n.d. 10 7 * 0 0

Napoli Federico II Architettura 10 3 * 0,03324 0

Napoli Federico II Scienze Economiche e Statistiche 10 5 * 0,01148 0,01028

Napoli Federico II Scienze Sociali 10 3 * 0 0

Napoli II GIURISPRUDENZA 10 3 * 0 0,00383

Napoli II PSICOLOGIA 10 3 * 0,00142 0

Napoli II SCIENZE POLITICHE “JEAN MONNET” 10 5 * 0,00284 0,00514

Napoli II n.d. 10 1 * 0 0

Napoli Parthenope STUDI ECONOMICO GIURIDICI 10 8 * 0,02055 0,00498

Napoli Parthenope n.d. 10 6 * 0 0

Salerno Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) 10 3 * 0,00339 0,00529

Salerno Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione 10 2 * 0,00666 0,00662

Sannio Diritto, Economia, Management e Metodi

Quantitativi 10 5 * 0,05381 0

92

Tabella 15 (Area 11.a)

Università Dipartimento L.240 Area Prodotti

attesi IRD1 x 100 IRD2 x 100 IRD3 x 100

Napoli Federico II Studi Umanistici 11.a 188 2,2921 1,6662 0,43033

Salento Studi Umanistici 11.a 113 0,99746 0,61132 0,3995

Bari Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze

Sociali (FLESS) 11.a 123 0,9956 0,82666 0,24422

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Studi Umanistici 11.a 106 0,9826 0,28182 1,40678

Salento Storia, Società e Studi sull'Uomo -

History, Society and Human Studies 11.a 97 0,96959 0,70623 0,19666

Napoli L'Orientale SCIENZE UMANE E SOCIALI 11.a 72 0,82285 0,18379 0,29597

Salerno Scienze Umane, Filosofiche e della

Formazione 11.a 62 0,76713 0,5497 0,53422

Bari Scienze della Formazione, Psicologia,

Comunicazione 11.a 85 0,73741 1,19125 0,5123

Salerno Scienze del Patrimonio Culturale 11.a 67 0,67983 1,14946 0,5537

Foggia

STUDI UMANISTICI. LETTERE, BENI

CULTURALI, SCIENZE DELLA

FORMAZIONE

11.a 53 0,62411 1,13675 0,08273

Molise Scienze Umanistiche, Sociali e della

Formazione 11.a 44 0,48665 0,0679 0,27309

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Lingue e Scienze dell'Educazione 11.a 60 0,44393 0,88937 0,81199

Salerno n.d. 11.a 42 0,43836 0 0

Napoli Federico II Scienze Sociali 11.a 36 0,41421 0,0328 0

Salerno Studi Umanistici 11.a 32 0,36778 0,08617 0,13243

Basilicata Scienze Umane 11.a 39 0,32506 0,28295 0

Napoli Benincasa n.d. 11.a 39 0,27119 0 0

Bari n.d. 11.a 45 0,24333 0 0

Salerno Scienze Politiche, Sociali e della

Comunicazione 11.a 36 0,22661 0,91996 0,06303

Napoli II LETTERE E BENI CULTURALI

(DiLBEC) 11.a 22 0,21175 0,0583 0,04121

Napoli Federico II Scienze Politiche 11.a 28 0,20432 0,40271 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Scienze Politiche e Sociali 11.a 19 0,18575 0,0183 0,01977

Napoli Federico II n.d. 11.a 27 0,1746 0 0

Basilicata

Culture Europee e del Mediterraneo:

Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali

(DICEM)

11.a 12 0,14488 0,39541 0,03746

Napoli L'Orientale n.d. 11.a 18 0,13559 0 0

Bari Scienze dell'Antichità e del Tardoantico 11.a 12 0,12445 0,13058 0,00889

Salento Beni Culturali 11.a 15 0,11702 0,0702 0

Bari Scienze Economiche e Metodi Matematici 11.a 16 0,1133 0,10314 0

Bari 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture

Comparate 11.a 21 0,07987 0,04175 0

Napoli Parthenope STUDI ECONOMICO GIURIDICI 11.a 10 0,06315 0,00915 0,00911

Bari Scienze Politiche 11.a 18 0,05944 0 0

Salento n.d. 11.a 11 0,05387 0 0

Bari Informatica 11.a 0 0,03541 0

93

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Fisica 11.a 0 0,09522 0,02857

Foggia MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE 11.a 0 0,04234 0,02138

Molise Medicina e di Scienze della Salute 11.a 0 0,07272 0,16189

Napoli Federico II Giurisprudenza 11.a 0 0,00677 0

Napoli Federico II Medicina Molecolare e Biotecnologie

Mediche 11.a 0 0,17917 0,4238

Napoli Federico II Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed

Odontostomatologiche 11.a 0 0,18302 0,04225

Napoli II MATEMATICA E FISICA (DMF) 11.a 0 0,01464 0

Napoli Parthenope GIURISPRUDENZA 11.a 0 0,0007 0,10246

Salento Scienze e Tecnologie Biologiche ed

Ambientali 11.a 0 0,04453 0,00298

Salerno Medicina e Chirurgia 11.a 0 0,00023 0

Bari Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici

del Mediterraneo: società, ambiente, culture” 11.a 6 * 0,0023 0

Bari Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed

Organi di Senso 11.a 9 * 0,38224 0,4393

Basilicata n.d. 11.a 5 * 0 0

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Economia, statistica e finanza 11.a 3 * 0,01127 0,02396

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio e

Ingegneria Chimica 11.a 4 * 0,10512 0,01076

Calabria

(Arcavacata di

Rende)

n.d. 11.a 9 * 0 0

Foggia ECONOMIA 11.a 3 * 0,02802 0,00907

Foggia n.d. 11.a 3 * 0 0

Molise Bioscienze e Territorio 11.a 9 * 0,14952 0

Molise Economia, Gestione, Società e Istituzioni 11.a 6 * 0,02346 0,00953

Napoli Federico II Economia, Management, Istituzioni 11.a 3 * 0,00333 0,0081

Napoli Federico II Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie

dell'Informazione 11.a 3 * 0,2073 0,01342

Napoli Federico II Matematica e Applicazioni “Renato

Caccioppoli” 11.a 3 * 0,00596 0

Napoli Federico II Scienze Economiche e Statistiche 11.a 9 * 0,01432 0,02708

Napoli II ARCHITETTURA E DISEGNO

INDUSTRIALE “LUIGI VANVITELLI” 11.a 3 * 0 0

Napoli II PSICOLOGIA 11.a 7 * 0,72778 0

Napoli II SCIENZE POLITICHE “JEAN MONNET” 11.a 3 * 0,00135 0,00451

Napoli II n.d. 11.a 3 * 0 0

Napoli L'Orientale ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO 11.a 3 * 0,0091 0,1701

Napoli L'Orientale STUDI LETTERARI, LINGUISTICI E

COMPARATI 11.a 3 * 0,00025 0,00938

Napoli Parthenope SCIENZE MOTORIE E DEL BENESSERE 11.a 8 * 0,04243 0,17353

Napoli Pegaso n.d. 11.a 5 * 0 0

Reggio Calabria Architettura e Territorio 11.a 3 * 0,01249 0

Salento Scienze dell'Economia 11.a 3 * 0,00772 0

Salerno Scienze Economiche e Statistiche 11.a 3 * 0,00434 0,01937

Salerno Scienze Giuridiche (Scuola di 11.a 2 * 0,00179 0,00516

94

Giurisprudenza)

Salerno Studi e Ricerche Aziendali (Management &

Information Technology) 11.a 6 * 0,00136 0,00993

Sannio Diritto, Economia, Management e Metodi

Quantitativi 11.a 9 * 0,09302 0

95

Tabella 16. VQR 2010-2014, votazione SSD di Area 10 presenti in DISUM: posizionamento UniBa

(fonte VQR)

SSD ente grad somma

punteggi (v)

# prodotti

attesi (n)

voto medio

(I=v/n)

% E % B % A % L % prodotti

penalizzati

L-ANT/02 Roma La

Sapienza

1 10,20 12 0,85 58,33 33,33 0,00 8,33 0,00

L-ANT/02 Siena 2 9,50 12 0,79 33,33 41,67 25,00 0,00 0,00

L-ANT/02 Torino 3 8,90 12 0,74 16,67 66,67 8,33 8,33 0,00

L-ANT/02 Messina 4 8,00 12 0,67 16,67 41,67 33,33 8,33 0,00

L-ANT/02 Palermo 5 7,20 12 0,60 16,67 33,33 33,33 16,67 0,00

L-ANT/02 Bologna 6 7,70 14 0,55 14,29 64,29 0,00 0,00 21,43

L-ANT/03 Roma La

Sapienza

1 15,70 18 0,87 44,44 50,00 5,56 0,00 0,00

L-ANT/03 Bari 2 10,00 12 0,83 16,67 83,33 0,00 0,00 0,00

L-ANT/03 Perugia 3 12,30 15 0,82 20,00 73,33 6,67 0,00 0,00

L-ANT/03 Torino 3 8,20 10 0,82 40,00 40,00 20,00 0,00 0,00

L-ANT/03 Pisa 5 11,30 14 0,81 35,71 42,86 21,43 0,00 0,00

L-ANT/03 Sassari 6 8,00 10 0,80 40,00 50,00 0,00 10,00 0,00

L-ANT/03 Roma Tor

Vergata

7 9,90 14 0,71 14,29 57,14 21,43 7,14 0,00

L-ANT/03 Milano Cattolica 8 9,60 15 0,64 40,00 13,33 26,67 20,00 0,00

L-ANT/03 Bologna 9 20,00 36 0,56 25,00 41,67 13,89 2,78 16,67

L-ANT/03 Messina 10 8,30 15 0,55 6,67 40,00 33,33 20,00 0,00

L-ANT/03 Catania 11 9,50 18 0,53 5,56 55,56 16,67 16,67 5,56

L-ANT/07 Salerno 1 11,10 13 0,85 38,46 53,85 7,69 0,00 0,00

L-ANT/07 Salento 2 14,80 18 0,82 27,78 61,11 11,11 0,00 0,00

L-ANT/07 Napoli L'Orientale

3 9,60 12 0,80 58,33 16,67 16,67 8,33 0,00

L-ANT/07 Urbino 4 9,50 12 0,79 33,33 41,67 25,00 0,00 0,00

L-ANT/07 Milano 5 9,40 12 0,78 16,67 66,67 16,67 0,00 0,00

L-ANT/07 Bari 6 9,90 13 0,76 15,38 61,54 23,08 0,00 0,00

L-ANT/07 Roma Tor Vergata

7 12,90 17 0,76 35,29 47,06 11,76 0,00 5,88

L-ANT/07 Napoli Federico II 8 14,70 20 0,74 10,00 70,00 15,00 5,00 0,00

L-ANT/07 Padova 9 11,00 15 0,73 13,33 66,67 13,33 6,67 0,00

L-ANT/07 Roma La

Sapienza

10 36,30 51 0,71 31,37 50,98 5,88 3,92 7,84

L-ANT/07 Bologna 11 14,10 21 0,67 9,52 57,14 23,81 9,52 0,00

L-ANT/07 Pisa 12 10,50 18 0,58 16,67 55,56 5,56 11,11 11,11

L-ANT/07 Catania 13 6,00 12 0,50 8,33 41,67 16,67 33,33 0,00

L-ANT/07 Macerata 14 5,20 11 0,47 0,00 36,36 36,36 27,27 0,00

L-ANT/07 Palermo 15 7,40 17 0,44 5,88 47,06 17,65 11,76 17,65

L-ANT/08 Foggia 1 12,00 13 0,92 61,54 38,46 0,00 0,00 0,00

L-ANT/08 Siena 2 9,50 12 0,79 33,33 41,67 25,00 0,00 0,00

L-ANT/08 Bari 3 10,60 15 0,71 13,33 46,67 40,00 0,00 0,00

L-ANT/08 Bologna 4 12,60 24 0,52 20,83 29,17 25,00 16,67 8,33

L-ANT/08 Roma Tre 5 3,80 12 0,32 8,33 8,33 33,33 50,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Milano Cattolica 1 9,70 11 0,88 54,55 36,36 9,09 0,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Torino 2 11,40 14 0,81 28,57 57,14 14,29 0,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Cagliari 3 9,60 12 0,80 25,00 58,33 16,67 0,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Bari 4 17,40 22 0,79 45,45 36,36 9,09 9,09 0,00

L-FIL-

LET/02

Palermo 5 7,90 10 0,79 40,00 30,00 30,00 0,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Milano 6 15,70 20 0,79 20,00 70,00 5,00 5,00 0,00

L-FIL-

LET/02

Genova 7 11,10 15 0,74 46,67 13,33 33,33 6,67 0,00

L-FIL-LET/02

Salerno 8 8,50 12 0,71 0,00 83,33 8,33 8,33 0,00

L-FIL-

LET/02

Firenze 9 11,80 17 0,69 17,65 64,71 11,76 0,00 5,88

L-FIL-LET/02

Roma La Sapienza

10 12,10 19 0,64 31,58 36,84 15,79 5,26 10,53

L-FIL-

LET/02

Pavia 11 9,40 15 0,63 26,67 20,00 40,00 13,33 0,00

L-FIL-LET/02

Bologna 12 14,30 23 0,62 34,78 26,09 21,74 8,70 8,70

L-FIL- Urbino 13 9,00 15 0,60 6,67 66,67 13,33 6,67 6,67

96

LET/02

L-FIL-

LET/02

Pisa 14 9,40 18 0,52 22,22 44,44 11,11 11,11 11,11

L-FIL-

LET/02

Salento 15 7,70 17 0,45 0,00 52,94 17,65 17,65 11,76

L-FIL-

LET/02

Napoli Federico II 16 14,90 33 0,45 30,30 24,24 12,12 12,12 21,21

L-FIL-

LET/04

Pavia 1 8,30 10 0,83 30,00 60,00 10,00 0,00 0,00

L-FIL-

LET/04

Padova 2 11,80 15 0,79 40,00 40,00 13,33 6,67 0,00

L-FIL-

LET/04

Siena 3 17,70 23 0,77 47,83 39,13 4,35 0,00 8,70

L-FIL-

LET/04

Perugia 4 12,20 16 0,76 0,00 87,50 12,50 0,00 0,00

L-FIL-

LET/04

Cagliari 5 9,10 12 0,76 25,00 58,33 8,33 8,33 0,00

L-FIL-

LET/04

Cassino 5 9,10 12 0,76 66,67 16,67 0,00 8,33 8,33

L-FIL-

LET/04

Salerno 7 8,00 11 0,73 27,27 45,45 18,18 9,09 0,00

L-FIL-

LET/04

Firenze 8 17,10 24 0,71 25,00 50,00 12,50 12,50 0,00

L-FIL-

LET/04

Torino 9 8,20 12 0,68 25,00 33,33 33,33 8,33 0,00

L-FIL-

LET/04

Pisa 10 16,00 24 0,67 33,33 41,67 4,17 16,67 4,17

L-FIL-LET/04

Udine 10 10,00 15 0,67 46,67 33,33 0,00 6,67 13,33

L-FIL-

LET/04

Palermo 12 15,80 24 0,66 16,67 45,83 25,00 12,50 0,00

L-FIL-LET/04

Urbino 12 7,90 12 0,66 16,67 66,67 0,00 8,33 8,33

L-FIL-

LET/04

Calabria 14 11,50 18 0,64 5,56 55,56 33,33 0,00 5,56

L-FIL-LET/04

Napoli Federico II 15 31,10 50 0,62 14,00 44,00 30,00 8,00 4,00

L-FIL-

LET/04

Foggia 16 10,40 17 0,61 11,76 47,06 23,53 17,65 0,00

L-FIL-LET/04

Bologna 17 13,80 24 0,57 20,83 45,83 12,50 12,50 8,33

L-FIL-

LET/04

Parma 18 9,30 17 0,55 5,88 64,71 5,88 17,65 5,88

L-FIL-LET/04

L'Aquila 19 6,40 12 0,53 41,67 25,00 8,33 0,00 25,00

L-FIL-

LET/04

Milano Cattolica 20 5,20 11 0,47 9,09 36,36 18,18 36,36 0,00

L-FIL-LET/04

Roma La Sapienza

21 16,00 36 0,44 27,78 27,78 11,11 11,11 22,22

L-FIL-

LET/04

Bari 22 17,20 39 0,44 12,82 35,90 20,51 23,08 7,69

L-FIL-LET/04

Genova 23 8,90 21 0,42 4,76 38,10 28,57 19,05 9,52

L-FIL-

LET/04

Roma Tre 24 5,80 24 0,24 12,50 25,00 16,67 12,50 33,33

L-FIL-LET/04

Messina 25 3,20 21 0,15 0,00 19,05 28,57 23,81 28,57

L-FIL-

LET/04

Roma Tor

Vergata

26 1,20 12 0,10 8,33 33,33 0,00 8,33 50,00

L-FIL-

LET/05

Firenze 1 10,70 12 0,89 58,33 33,33 8,33 0,00 0,00

L-FIL-

LET/05

Pisa 2 12,50 15 0,83 53,33 33,33 6,67 6,67 0,00

L-FIL-LET/05

Bari 3 11,80 15 0,79 13,33 73,33 13,33 0,00 0,00

L-FIL-

LET/05

Siena 4 10,70 15 0,71 46,67 26,67 6,67 20,00 0,00

L-FIL-LET/05

Roma La Sapienza

5 11,80 18 0,66 16,67 61,11 5,56 11,11 5,56

L-FIL-

LET/05

Palermo 6 4,30 12 0,36 8,33 50,00 8,33 16,67 16,67

L-FIL-LET/06

Foggia 1 8,70 11 0,79 9,09 81,82 9,09 0,00 0,00

L-FIL-

LET/06

Salento 2 6,80 10 0,68 10,00 60,00 20,00 10,00 0,00

L-FIL-LET/06

Catania 3 7,00 12 0,58 0,00 41,67 50,00 8,33 0,00

97

L-FIL-LET/06

Roma La Sapienza

4 5,20 11 0,47 9,09 36,36 18,18 36,36 0,00

L-FIL-

LET/08

Roma La

Sapienza

1 11,00 18 0,61 0,00 55,56 33,33 11,11 0,00

L-FIL-LET/10

Milano Cattolica 1 10,10 12 0,84 33,33 58,33 8,33 0,00 0,00

L-FIL-

LET/10

Verona 2 10,90 13 0,84 30,77 61,54 7,69 0,00 0,00

L-FIL-LET/10

Genova 3 16,60 20 0,83 15,00 85,00 0,00 0,00 0,00

L-FIL-

LET/10

Pavia 4 14,50 18 0,81 27,78 55,56 16,67 0,00 0,00

L-FIL-LET/10

Messina 5 8,00 10 0,80 30,00 50,00 20,00 0,00 0,00

L-FIL-

LET/10

Padova 6 22,60 29 0,78 37,93 41,38 13,79 6,90 0,00

L-FIL-LET/10

Venezia Cà Foscari

7 27,00 36 0,75 27,78 55,56 11,11 2,78 2,78

L-FIL-

LET/10

Torino 8 32,50 44 0,74 20,45 56,82 15,91 6,82 0,00

L-FIL-LET/10

Parma 9 7,90 11 0,72 9,09 72,73 9,09 9,09 0,00

L-FIL-

LET/10

Bologna 10 35,00 49 0,71 20,41 61,22 8,16 8,16 2,04

L-FIL-LET/10

Pisa 11 23,80 34 0,70 14,71 61,76 11,76 11,76 0,00

L-FIL-

LET/10

Pisa Normale 11 7,70 11 0,70 27,27 36,36 27,27 9,09 0,00

L-FIL-

LET/10

Siena 13 12,50 18 0,69 16,67 55,56 22,22 0,00 5,56

L-FIL-

LET/10

Napoli

L'Orientale

14 10,40 15 0,69 20,00 53,33 13,33 13,33 0,00

L-FIL-

LET/10

Chieti e Pescara 15 16,40 24 0,68 4,17 75,00 8,33 12,50 0,00

L-FIL-

LET/10

Udine 16 16,20 24 0,68 12,50 58,33 16,67 12,50 0,00

L-FIL-

LET/10

Salerno 17 18,30 28 0,65 10,71 57,14 17,86 14,29 0,00

L-FIL-

LET/10

Firenze 18 29,90 47 0,64 29,79 38,30 17,02 6,38 8,51

L-FIL-

LET/10

Siena Stranieri 19 7,60 12 0,63 16,67 58,33 0,00 25,00 0,00

L-FIL-

LET/10

Cassino 20 7,30 12 0,61 16,67 50,00 8,33 25,00 0,00

L-FIL-

LET/10

Piemonte

Orientale

20 7,30 12 0,61 8,33 50,00 25,00 16,67 0,00

L-FIL-

LET/10

Catania 22 21,60 36 0,60 13,89 47,22 25,00 8,33 5,56

L-FIL-

LET/10

Milano 23 22,70 38 0,60 15,79 50,00 13,16 15,79 5,26

L-FIL-

LET/10

Roma La

Sapienza

24 39,70 68 0,58 19,12 42,65 17,65 14,71 5,88

L-FIL-

LET/10

Cagliari 25 9,90 17 0,58 11,76 47,06 17,65 23,53 0,00

L-FIL-LET/10

Bari 26 38,10 66 0,58 9,09 56,06 12,12 19,70 3,03

L-FIL-

LET/10

Urbino 27 6,70 12 0,56 16,67 33,33 25,00 25,00 0,00

L-FIL-LET/10

Roma Tre 28 15,30 28 0,55 17,86 21,43 42,86 14,29 3,57

L-FIL-

LET/10

Salento 29 15,70 29 0,54 10,34 48,28 20,69 10,34 10,34

L-FIL-LET/10

Foggia 30 5,80 11 0,53 0,00 54,55 18,18 27,27 0,00

L-FIL-

LET/10

Trieste 31 7,50 15 0,50 6,67 33,33 33,33 26,67 0,00

L-FIL-LET/10

Palermo 32 13,50 30 0,45 3,33 33,33 30,00 33,33 0,00

L-FIL-

LET/10

Roma Tor

Vergata

33 10,50 26 0,40 0,00 19,23 50,00 30,77 0,00

L-FIL-LET/10

Perugia Stranieri 34 5,80 17 0,34 5,88 35,29 11,76 41,18 5,88

L-FIL-

LET/10

Napoli Federico II 35 13,90 48 0,29 12,50 27,08 14,58 22,92 22,92

L-FIL-LET/11

Bologna 1 17,90 22 0,81 27,27 59,09 13,64 0,00 0,00

L-FIL- Milano 2 15,90 20 0,80 20,00 65,00 15,00 0,00 0,00

98

LET/11

L-FIL-

LET/11

Catania 3 9,20 12 0,77 8,33 75,00 16,67 0,00 0,00

L-FIL-

LET/11

Firenze 4 8,90 12 0,74 16,67 66,67 8,33 8,33 0,00

L-FIL-

LET/11

Padova 5 8,50 12 0,71 0,00 83,33 8,33 8,33 0,00

L-FIL-

LET/11

Torino 6 7,20 11 0,65 18,18 36,36 36,36 9,09 0,00

L-FIL-

LET/11

Roma La

Sapienza

7 24,10 37 0,65 10,81 59,46 18,92 8,11 2,70

L-FIL-

LET/11

Milano Cattolica 8 10,90 18 0,61 5,56 44,44 38,89 11,11 0,00

L-FIL-

LET/11

Bari 9 8,40 18 0,47 11,11 44,44 16,67 11,11 16,67

L-FIL-

LET/11

Chieti e Pescara 10 5,00 12 0,42 8,33 41,67 16,67 25,00 8,33

L-FIL-

LET/14

Roma La

Sapienza

1 10,40 12 0,87 33,33 66,67 0,00 0,00 0,00

L-FIL-

LET/14

Bologna 2 10,30 12 0,86 41,67 50,00 8,33 0,00 0,00

L-FIL-

LET/14

Palermo 3 15,40 20 0,77 35,00 40,00 20,00 5,00 0,00

L-FIL-

LET/14

Siena 4 9,20 12 0,77 41,67 33,33 16,67 8,33 0,00

L-FIL-

LET/14

Firenze 5 11,30 15 0,75 6,67 73,33 20,00 0,00 0,00

L-FIL-LET/14

Milano IULM 6 9,20 13 0,71 7,69 69,23 15,38 7,69 0,00

L-FIL-

LET/14

Bergamo 7 8,00 12 0,67 25,00 41,67 16,67 16,67 0,00

L-FIL-LET/14

Catania 8 6,70 12 0,56 16,67 33,33 25,00 25,00 0,00

L-FIL-

LET/14

Bari 9 5,20 10 0,52 10,00 40,00 20,00 30,00 0,00