Gestione dell’urgenza psichiatrica in età evolutiva ... · PSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA...
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Gestione dell’urgenza psichiatrica
in età evolutiva
Michela Gatta - Silvia Zanato
Neuropsichiatria Infantile
definizioniUrgenza, emergenza e crisi in psichiatria.
Termini influenzati dalle tendenze culturali del contesto operativo e sociale dentro il quale accadono, al punto da poter essere usati come espressioni
ben distinte o come sinonimi.
Alla definizione di tali concetti contribuisce in modo significativo sia la connotazione soggettiva, relazionale e ambientale del paziente stesso e del
contesto, sia la stessa organizzazione della risposta psichiatrica.
urgenza
Situazione acuta e grave in cui la sofferenza psichica o un suo comportamento, collegati ad una qualche psicopatologia, richiedono un intervento immediato per i rischi che tale stato comporta alla persona stessa o agli altri.
emergenza
Situazione in cui non vi è uno scompenso acuto del paziente, quanto piuttosto una rottura di equilibrio con l'ambiente.
L'elemento psicopatologico gioca un ruolo in secondo piano rispetto alle problematiche di ordine psicosociale.
Le emergenze richiedono pronta attenzione, ma l'intervento è potenzialmente rinviabile.
crisi
si definisce per uno stato di squilibrio transitorio, vincolato a fatti tanto interni quanto esterni, di fronte al quale bisogna trovare un nuovo equilibrio.
rottura sia a livello individuale, relativa alla sfera intrapsichica, che relazionale.
SERVIZIO TERRITORIALE NPIA 2° LIVELLO
• AMBULATORI DI PSICOPATOLOGIA 0-18 ANNI
• ACCESSI SPTT SU INVIO (MMG, SERVIZI NPI 1° LIVELLO, OSPEDALE, TRIBUNALE E CONSULTORI), MA ANCHE SPONTANEI
• DATI GENNAIO-AGOSTO 2016
LAVORO DI RETE PER LA GESTIONE DELLE URGENZE PSICHIATRICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA: MACROPERCORSO
SS. PSICHIATRIA INFANTILE E
PSICOLOGIA CLINICA – CLINICA
PEDIATRICA
S.Età EVOLUTIVA DISTRETTI ULSS16
*
SCIAF ULSS 16
*
1.PERCORSO RICOVERO- Richiesta dal territorio*- Passaggio dal
PS/consulenza al lettoNP- Passaggio dall’ambulatorio
osp.al letto CTRP SCIAF e SRA ULSS 16 S.Età EVOLUTIVA
DISTRETTI ULSS16
IL PERCORSO IDEALE
SS. PSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA CLINICA – LA CLINICA PEDIATRICA
(PSICHIATRIA ADULTI)
SCIAF E DISTRETTI ULSS 16
*
*nel percorso di ricovero,
sia in entrata che in uscita,
una equipe clinica formata da
membri rappresentativi
dell’Ospedale e del Territorio si
attiva per definire i modi, i tempi e
l’organizzazione della gestione del
caso (da ricoverare o da
dimettere). Da predisporre in
merito protocolli e documenti.
2.PERCORSO DEL PAZIENTE ALLA DIMISSIONE
La Psichiatria Infantile in Ospedale a Padova
Servizio Semplice Psichiatria Infantile
e Psicologia Clinica
all’interno della Clinica Pediatrica
Il numero delle urgenze psichiatriche è in
aumento a livello nazionale ed internazionale
Aumento 40-45% dell’utenza in età evolutiva
negli ultimi 5 anni (Sinpia 2016)
Con conseguente necessità
di aumento
della spesa sanitaria per le
problematiche psichiatriche
in età evolutiva
Salute mentale infanzia e
adolescenza + abuso
sostanze = 13% global
burden of disease (WHO, 2014)
Resource utilization for the most common primary inpatient mental health diagnoses for 3- to 20-year-olds nationally. bill, billion; mill, million.
Bardach N S et al. Pediatrics 2014;133:602-609
Ricoveri 2009 database USA:10-30% ricoveri per problemi mentalidepressione 44-42%, d.bipolare18-10%,psicosi12-6%, d esternalizzanti 6-10%
GLOBAL BURDEN OF DISEASE WHO 2014
Flow chart
Classe Descrizione
Classe 1 È riferita a situazioni in cui è presente un potenziale pericolo di vita o che comportano un rischio per il soggetto e/o altri; include: tentativo di suicidio (TS), agiti autolesivi, stato confusionale acuto, condizioni di violenza acuta (aggressività, agitazione psicotica, panico, discontrollo degli impulsi), grave abuso fisico e trascuratezza estrema, condotte alimentari disfunzionali con grave scadimento delle condizioni cliniche generali.
Classe 2 Comprende disturbi di gravità elevata che richiedono interventi urgenti. Include: intensa angoscia/severi attacchi di panico, sintomi di conversione e somatoformi, vittime di gravi traumi fisici o psichici.
Classe 3 Comprende situazioni che necessitano di un pronto riconoscimento, ma che non necessitano di un intervento immediato quali fobia scolare, manifestazioni reattive a disagio familiare o sociale, disturbi del comportamento che non comportano danni per sé e/o per gli altri
Classe 4 Si riferisce a situazioni percepite come urgenti che richiedono un intervento psichiatrico non urgente: l’emergenza è soggettiva e posta come domanda pressante a persone o strutture in grado di rispondere (“falso allarme”)
Classificazione di Rosenn (1984) riadattata da Gail (2006)
L’urgenza psichiatrica
TRIAGE: PROPOSTA SINPIA
Percorso per la gestione dell’agitazione psicomotoria in area critica e nei reparti di
degenza nell’adulto e in età evolutiva- 2012
CODICE ROSSO/GIALLO : L’AGITAZIONE PSICOMOTORIA
L’agitazione psicomotoria è caratterizzata da un comportamento anomalo ed eccesivo dal punto di vista motorio, fisico e verbale, perlopiù disorganizzato e afinalistico, che può manifestarsi in diversi modi: aumento dell’eccitazione, minacciosità, ostilità, impulsività, rabbia, comportamento intimidatorio, irrequietezza, imprevedibilità e scarsa cooperazione.
Il quadro di agitazione spesso è gestito dal Pediatra in PS o in Reparto, talora con la possibilità di consulenza NPI.
L’ambiente pediatrico può presentare dei limiti:-di tipo strutturale (locali non dedicati, problemi di sicurezza per paziente e personale) -per variabili medico-infermieristiche (formazione, quantità,…).
Anamnesi medica e esame obiettivo
Dati rilevanti circa la sintomatologia osservata
Descrizione dei problemi specifici
Esordio acuto o progressivo
Valutazione del contesto familiare
Baren JM et all. Pediatric Emergency Care, 2008
• Vigilanza, coscienza, Orientamento S/T/P
• Aspetto
• Attenzione
• Memoria
• Comportamento
• Eloquio
• Umore
• Percezione
• Pensiero
• Insight
HEADSS
Home
Education
Activities
Drug use and abuse
Sexual behavior
Suicidality and depression
1. Anamnesi / Osservazione
2. Indagini clinico – strumentali
Stern T.A. Rosenbaum, 2008
2. Diagnosi differenziale
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: CAUSE ORGANICHEDI AGITAZIONE PSICOMOTORIA O ALTERAZIONE DELLO STATO MENTALE
Patologie del SNCIpossia
Disordini MetaboliciAbuso sostanze/
intossicazioniPatologie vascolariInfezioni/ malattie
infettive
DEMENTIA
Drug
Electrolytes/Endocrine/
Encephalopathy
Metabolic
Emotional
Neurologic/Nutritional
Trauma/Tumor
Infection/Inflammation
Alcohol
Baren JM et all. Pediatric Emergency Care, 2008
CAUSE TOSSICHE
L’esposizione tossica a farmaci, sostanze
chimiche, droghe d’abuso, tossine naturali
costituisce una causa rilevante di ricorso al
pronto soccorso da parte di un numero sempre
crescente di pazienti.
LE CAUSE TOSSICHE
Considerare nell’anamnesi:
incidenti stradali/ traumi, eventi (rave,
concerti, feste), patologie
cardio/cerebro/vascolari, patologie
psichiatriche, aggressività
Il consumo di sostanze è correlabile a un disturbo
psichiatrico, oltre che un tentativo di
automedicazione
Si stima che il 30-50% dei soggetti con
problematiche psichiatriche sviluppi dipendenza
da sostanze (includendo nicotina, caffeina, alcol)
Il 13% delle ragazze e il 7% dei ragazzi di 15-19
anni assume tranquillanti e sedativi senza
prescrizione medica
(dati ESPAD 2007)
AZIONI DI CONTENIMENTO AMBIENTALE E VERBALE DA ASSOCIARE ALLA PRESA IN CARICO MEDICA
• Accoglienza con una breve latenza dall’arrivo al triage, approccio calmo, empatico e rassicurante, ma allo stesso tempo fermo e autorevole, propensione all’ascolto e all’offerta di aiuto.
•Considerare lo stato emotivo del paziente e degli accompagnatori
•Dimostrare attenzione e prestare ascolto (“Vorrei poterti aiutare”, “Fammi capire bene”, “Mi raccontate cosa è accaduto”)
Tenere presente che: spesso APM scatena nell’operatore sanitario una reazione emotiva significativa (distacco, paura, aggressività)
Le tecniche di de-escalation:
• Mostrarsi calmi e controllati e parlare a voce bassa con tono calmo e pacato (Talk Down)
•spiegare all’utente e agli eventuali altri astanti cosa si intende fare, dando istruzioni chiare, brevi e assertive, precisando i limiti della contrattazione
• cercare di stabilire un rapporto che dia importanza alla cooperazione, offra realistiche opzioni di negoziazione utilizzando eventualmente informazioni precedentemente acquisite, evitando sfide, minacce o promesse non realizzabili
• Applicare la “philosophy of yes” ossia tendere a dare risposte affermative precisando successivamente nelle frase le limitazioni di contesto ( Esempio: Si, capisco perfettamente le ragioni per le quali è così arrabbiato, ora però dobbiamo evitare di peggiorare la situazione…)
• Utilizzare la regola delle “three f”, FEEL, FELT, FOUND: -I understand how you could FEEL that way. -Others in the same situation have FELT that way, too. -Most have FOUND that (doing…) can help
(Morgan, 2002)
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
L’intervento farmacologico va utilizzato se le strategie di de-escalation e di contenimento relazionale sono fallite o quando l’episodio di agitazione/aggressività presenta dall’inizio caratteristiche di gravità rilevante (stati psicotici in atto, violenza su persone o cose).
E’ fondamentale cercare comunque di stabilire una alleanza e mantenere un atteggiamento empatico e rispettoso anche in condizioni di urgenza e di variabile coercizione sul paziente.Si ricorre ad uno spettro limitato di farmaci ben conosciuti, con prescrizioni semplici, il cui uso è autorizzato in età pediatrica, con particolare attenzione alla familiarità degli operatori di primo contatto con i farmaci da utilizzare, ed alla “safety” complessiva.
Obiettivi del trattamento
• prevenire che il paziente possa determinare danno a sé o ad altri Farmacoterapia usata a fini di contenimento oltre che per la cura: la giustificazione è rappresentata dalla sicurezza del paziente (e dei curanti).
• limitare comportamenti anomali potenzialmente pericolosi, ridurre l’intensità dei sintomi
Cercare il consenso alla terapia farmacologica spiegandone gli effetti attesi.
Nel caso in cui falliscano i passaggi precedenti si passa all’intervento farmacologico anche senza consenso, spiegandone comunque la finalità
RACCOMANDAZIONI
Meglio la somministrazione per os.
Se non si può vanno somministrati per via im
Utilizzare la minima dose efficace
Evitare le politerapie con l’eccezione del trattamento AP + BDZ (i.m. con siringhe diverse)
Evitare le somministrazioni a dosi superiori a quelle consigliate
• Agitazione da intox sostanze:
BDZ, se psicosi aggiungere AAP
• Agitazione da intox alcol:
non BDZ, sì aloperidolo
• Agitazione psichiatrica:
AAP PO risperidone 2 mg, olanzapina5-10 mg; IM ziprasidone-OLZ
• Agitazione indifferenziata-complessa:
come per intox: BDZ
Consensus statement agitation (Wilson, WJEM 2012)
1. BENZODIAZEPINE
(Diazepam, Lorazepam, Midazolam)
Evitare in caso intossicazione alcol e
in Ritardo Mentale/ DGS per rischio disinibizione
2. ANTIPSICOTICI TIPICI SOLI O IN ASSOCIAZIONE
CON BENZODIAZEPINE
(Aloperidolo, Promazina, Clorpromazina;
Aloperidolo + DZP/LZP)
3. ANTIPSICOTICI ATIPICI
(Olanzapina, Risperidone, Ziprasidone)
Baren JM et all. Pediatric Emergency Care, 2008
Yildiz A et all, Emerg Med J, 2003
Staller, 2004; Kahn and Mican,2006; Barzman, 2007
I FARMACI NELL’URGENZA PSICHIATRICA
Choices for pharmacologic treatment for agitation
A sedazione avvenuta vanno controllati:
•Saturazione O2
•Stato di coscienza
•Frequenza cardiaca
•Frequenza respiratoria
•Pressione sanguigna
Per almeno i primi 15 minuti ogni minuto
(saturimetro), e poi a intervalli regolari (10
min) per almeno un’ora.
Pacciardi B. 2013
LA CONTENZIONE FISICA
La contenzione fisica è un intervento eccezionale, pertanto va attentamente normato, alla stregua di un intervento terapeutico rianimatorio
è un atto sanitario-assistenziale che utilizza mezzi meccanici...necessita sempre di prescrizione medica e consenso informato
Se ingiustificato reato (sequestro, violenza), ma non agire reato di omissione.
art. 34 della L.833/78 che prevede il contestuale verificarsi di:
lterazioni psichiche tali da richiedere URGENTI INTERVENTI TERAPEUTICI (valutazione esclusivamente affidata alla responsabilità professionale del medico).
→ non costituire immediato pericolo per l’incolumità propria od altrui, in tal caso intervento senza attesa TSO;
che tali interventi NON VENGANO ACCETTATI DAL MALATO;
Il medico deve pertanto: fornire tutte le informazioni necessarie; Il consenso si deve basare sulla condivisione di un programma (non solo atto formale); che NON vi siano le condizioni e le circostanze che consentono di adottare tempestive ed idonee MISURE SANITARIE EXTRAOSPEDALIERA
Requisiti per TSO
TSO
TSO
TSO
22/10/
16
Grazie per l’attenzione