GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE … 2012 Relazione.pdf · Misura dell’acuità...

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Pagina 1 di 28 SEMORI www.semori.it Evento RESIDENZIALE SEMORI GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE BERGAMO, Centro Congressi Giovanni XXIII 15 settembre 2012 OBIETTIVI DELL'EVENTO Obiettivo formativo Apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati con particolare riguardo a quelli coinvolti nella visione. Apprendere le basi scientifiche della metodologia di valutazione e di riabilitazione dei soggetti ipovedenti. Acquisire la capacità di identificare i bisogni abilitativi della persona nell’ambito dell’ipovisione Acquisizione competenze tecnico-professionali L’evento si propone di fornire ai discenti un apprendimento teorico e pratico rivolto a discipline fondanti come l’anatomo-fisiologia dell’apparato visivo, la patologia oculare, la rieducazione dell’handicap della funzione visiva, psicologia medica e competenze-capacità relazionali necessarie per interagire con il paziente, i suoi familiari ed il sistema sanitario. Acquisizione competenze di processo I discenti acquisiranno le procedure idonee a promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza degli specifici processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento riabilitativo del paziente ipovedente. Acquisizione competenze di sistema L’obiettivo è di formare, in parallelo con gli obiettivi di processo, i discenti all’acquisizione di attività e procedure idonee a promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza degli specifici processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento riabilitativo del paziente ipovedente. PROGRAMMA Titolo relazione Docente Metodo didattico Tempo (in ore) Stato dell’arte e innovazioni in ipovisione Dilva Drago Relazione su tema preordinato 0.20 La riabilitazione visiva in Regione Lombardia Grazia Conforti Relazione su tema preordinato 0.20 Definizione e classificazione dell’ipovisione Miroslav Kacerik Relazione su tema preordinato 0.20 Approccio all’ipovisione Flavia Fabiani Relazione su tema preordinato 0.20

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SEMORI www.semori.it

Evento RESIDENZIALE SEMORI

GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL

PAZIENTE IPOVEDENTE

BERGAMO, Centro Congressi Giovanni XXIII

15 settembre 2012

OBIETTIVI DELL'EVENTO Obiettivo formativo

Apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali

meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati con particolare riguardo a quelli

coinvolti nella visione. Apprendere le basi scientifiche della metodologia di valutazione e di

riabilitazione dei soggetti ipovedenti. Acquisire la capacità di identificare i bisogni abilitativi

della persona nell’ambito dell’ipovisione

Acquisizione competenze tecnico-professionali L’evento si propone di fornire ai discenti un apprendimento teorico e pratico rivolto a

discipline fondanti come l’anatomo-fisiologia dell’apparato visivo, la patologia oculare, la

rieducazione dell’handicap della funzione visiva, psicologia medica e competenze-capacità

relazionali necessarie per interagire con il paziente, i suoi familiari ed il sistema sanitario.

Acquisizione competenze di processo I discenti acquisiranno le procedure idonee a

promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza

degli specifici processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento

riabilitativo del paziente ipovedente.

Acquisizione competenze di sistema L’obiettivo è di formare, in parallelo con gli obiettivi

di processo, i discenti all’acquisizione di attività e procedure idonee a promuovere il

miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza degli specifici

processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento riabilitativo del paziente

ipovedente.

PROGRAMMA

Titolo relazione Docente Metodo didattico Tempo

(in ore)

Stato dell’arte e innovazioni in

ipovisione

Dilva Drago Relazione su tema preordinato 0.20

La riabilitazione visiva in

Regione Lombardia

Grazia Conforti Relazione su tema preordinato 0.20

Definizione e classificazione

dell’ipovisione

Miroslav

Kacerik

Relazione su tema preordinato 0.20

Approccio all’ipovisione Flavia Fabiani Relazione su tema preordinato 0.20

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pediatrica

Discussione Discussione 0.20

Misura dell’acuità visiva Mariella Bana Relazione su tema preordinato 0.20

Programmi per la valutazione

medico-legale dell’ipovisione

Cesare Ferrari Relazione su tema preordinato 0.20

Normativa e riferimenti

legislativi in materia di disabilità

visiva nell’accertamento

d’invalidità

Piero Attilio

Bergamo

Relazione su tema preordinato 0.20

Dialogo al buio Ambra Bertoni Presentazione casi clinici in

seduta plenaria

0.20

Discussione Discussione 0.30

Fisiologia della lettura Chiara Olga

Pierrottet

Relazione su tema preordinato 0.30

Strategie riabilitative:

microperimetria e metodo

francese

Maurizio Licata Relazione su tema preordinato 0.30

Plasticità cerebrale nell’adulto:

ruolo della riabilitazione visiva

nella DMS

Wilda Cusati Relazione su tema preordinato 0.20

Ausili ottici, elettronici,

informatici

Mariella Bana

Maurizio Licata

Nicolò

Ceccarelli

Presentazione casi clinici in

seduta plenaria

1

Analisi dei bisogni e fruibilità

degli aiuti: un contributo

psicologico alla riabilitazione.

Discussione di casi clinici

Valentina

Franchi

Marianna

Agliardi

Presentazione casi clinici in

seduta plenaria

0.30

Laboratorio sensoriale: vedere

con le mani

Selene Carboni Presentazione casi clinici in

seduta plenaria

0.10

Discussione Discussione 0.30

Totale ore attività interattiva 2

Totale ore formative 7

CURRICULA DOCENTI in ordine alfabetico

AGLIARDI MARIANNA Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Psicologo-Psicoterapeuta

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

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laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Laurea 12/02/2001 Psicologo Università degli Studi di Padova

Laurea specialistica

Specializzazioni 04/2010 Psicoterapeuta EIST, Milano

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date Da febbraio 2005 a gennaio 2006 e da luglio 2006 ad oggi

Lavoro o posizione ricoperti Contrattista/ Borsista

Principali attività e responsabilità

Attività svolta c/o l’USSD di Psicologia Clinica

Colloqui diagnostici, di sostegno e psicoterapeutici a Pazienti ambulatoriali, ricoverati o in day

Hospital (attività svolta nei diversi reparti ospedalieri.

Attività dedicata reparto di oculistica per soggetti ipovedenti e loro familiari (soggetti con

disabilità visiva e pluridisabilità).

Sostegno psicologico, psicoterapia, individuale, di coppia e/o familiare.

Attività di formazione agli operatori sanitari.

Date Da gennaio 2007 ad oggi

Lavoro o posizione ricoperti Psicologo, psicoterapeuta libero professionista

Principali attività e responsabilità Attività di consulenza, sostegno psicologico, psicoterapia individuale, di coppia e familiare

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

Dicembre 2010

Roma, Secondo Simposio Internazionale sulla Riabilitazione dell’Ipovedente e sull’abilità visiva.

Simposio

Esposizione del poster “Ipovisione e gruppi di sostegno psicologico: un’esperienza clinica”.

Giugno 2009

Giornata di studio promossa dalla IAPB sul tema “Psicologia e Ipovisioine” c/o Policlinico

Gemelli di Roma

Giornata di studio

Da gennaio a marzo 2007: Università degli Studi di Bergamo Via Salvecchio, 19 – Bergamo

24129

Docente al Corso di perfezionamento “Prevenzione, tutela e gestione dei problemi nell’età

evolutiva” in soggetti ipovedenti. In qualità di esperto del settore.

20 ottobre 2006

Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Bergamo”, Via Largo Barozzi, 1 – 24128 Bergamo

Partecipazione in qualità di relatore, all’evento formativo “Progetto Ipovisione: aspetti clinico

terapeutici e riabilitativi nel disabile visivo secondo le linee guida regionali. Approccio

multidisciplinare”.

Argomento trattato: “Aspetti psicologici del paziente Ipovedente”.

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

specifico

M. AGLIARDI, V. FRANCHI (2009), L’ATTIVITÀ PSICOLOGICA DEL CENTRO DI

IPOVISIONE DI BERGAMO, OFTALMOLOGIA SOCIALE, N°3

M. AGLIARDI, V. FRANCHI (2008), L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI,

IPOVISIONE. SCIENZA, INFORMAZIONE, CULTURA E MERCATO

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

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Data 15/06/2012 Firma

BANA MARIELLA Vedi curriculum formato europeo inserito come responsabile

scientifico dellìevento

BERGAMO PIERO ATTILIO Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Laurea 5/11/1985 Medico chirurgo Università degli Studi di Milano

Laurea specialistica 13/07/1989 Specialista in Oftalmologia Università degli Studi di Milano

Date Dal 1989 al 1996

Lavoro o posizione ricoperti Consulente Medico Specialista in Oftalmologia presso Policlinico S. Pietro-Policlinico S. Marco

(Bergamo)

Principali attività e responsabilità Attività ambulatoriale , attività sala operatoria

Date Dal 1/10/1991 a tutt’oggi

Lavoro o posizione ricoperti

USSL n. 27, USSL n. 29, USSL n. 30,

Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Bergamo

Azienda Ospedaliera Treviglio-Caravaggio

Azienda Ospedaliera Bolognini Seriate

INAIL sede Bergamo

Principali attività e responsabilità

Attività ambulatoriale

Dal 28/03/1996 a tutt’oggi Medico Prescrittore forniture protesiche Regione Lombardia

Dal 13/08/1998 a tutt’oggi Azienda Sanitaria Locale di Bergamo membro Commissione Medica

provinciale accertamento cecità civile

Responsabile servizio attività chirurgia oculistica O. S. Giovanni Bianco

Responsabile Branca Chirurgica A.O.Ospedali Riuniti Bergamo

Dal 2005 Consigliere Ordine dei Medici Provinciale di Bergamo

Delegato italiano FNOMCeO Unione Europea Medici Specialisti (UEMS) Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

10/11/2010 Docente al corso “Disturbi visivi di interesse neuropsichiatrico: approccio clinico-

diagnostico-riabilitativo” presso A.O. Bolognini di Seriate, Bergamo

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente

nel sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 15/06/2012 Firma

BERTONI AMBRA

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Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Diploma di scuola superiore 12/7/1974 Diploma superiore Gaetana Agnesi

Diploma professionale Biennio pedagogico per

insufficienza mentale Università Cattolica Milano

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

30 anni centralinista presso Enel

Date 1977/ 2006

Lavoro o posizione ricoperti centralinista

Principali attività e responsabilità

Date Dal 1990 a oggi

Lavoro o posizione ricoperti Dirigente sezionale uici

Principali attività e responsabilità Consigliera regionale, referente regionale pari opportunità, responsabile sportello ascolto e

autonomia di Bergamo.

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 02/07/2012 Firma Ambra Bertoni

CARBONI SELENE Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

1. Docente con titolo ufficiale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Laurea 30/11/2007 Dottoressa in Scienze dei

Beni Culturali

Università degli Studi di Milano,

corso di laurea in Scienze dei Beni

Culturali, curriculum in storia

dell’arte

Laurea specialistica 11/05/2010 Dottoressa in storia e

critica dell’arte

Università degli Studi di Milano,

corso di laurea specialistica in

Storia e Critica dell’arte.

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Specializzazioni 15-16/04/2010

Corso Nazionale di

Formazione e

Aggiornamento

“L’accessibilità al

patrimonio museale e

l’educazione artistica

ed estetica delle

persone con

minorazione visiva”

Museo Tattile Statale Omero di

Ancona, con il patrocinio del

Ministero per i Beni e le Attività

Culturali, il Ministero per le Pari

Opportunità, Il Ministero del

Lavoro, della Salute e delle

Politiche Sociali, la Regione

Marche, la Provincia e il Comune

di Ancona Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date Da Maggio 2012

Lavoro o posizione ricoperti Responsabile del progetto “Il mondo tra le mani”, laboratorio tattile per non

vedenti e ipovedenti in fascia evolutiva

Principali attività e responsabilità Responsabile del laboratorio tattile, insegnante di modellazione della creta

Date Da Febbraio 2010

Lavoro o posizione ricoperti Educatore museale della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e

Contemporanea di Bergamo, Via S. Tomaso, 53 - Bergamo

Principali attività e responsabilità Educatore museale, guida all’interno del Museo, specializzazione su pubblico

non vedente –ipovedente

Date Da maggio 2009 – giugno 2010

Lavoro o posizione ricoperti

Tirocinante presso il Museo Tattile di pittura antica e moderna “Anteros” in

seno all’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza”, Via Castiglione, 71 -

Bologna

Principali attività e responsabilità

Tirocinante. Formazione teorica e pratica presso il Museo Tattile di pittura

antica e moderna “Anteros”: apprendimento delle tecniche di lettura tattile

e successiva conduzione di visite guidate su bassorilievi artistici presenti

presso l’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza” ed osservazione dei

laboratori di modellazione della creta, eseguiti da soggetti adulti e bambini

non vedenti. Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 26/06/2012 Firma

CECCARELLI NICOLO’ Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale: Ortottista Assistente in Oftalmologia

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

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laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Diploma di scuola superiore 1991 Perito Ottico ITIS “Galileo Galilei”, via Paravia, 30 -

Milano

Diploma professionale

Diploma universitario 1996

DU in ORTOTTICA ed

ASSISTENZA

OFTALMICA

Università Statale di Milano, via F.Sforza,

35 - Milano

Laurea

Laurea specialistica 2011

Laurea Magistrale in

“Scienze delle Professioni

Sanitarie della

Riabilitazione”

Università Statale di Milano, via F.Sforza,

35 - Milano

Specializzazioni 2008 Corso di Specializzazione

in “Riabilitazione vsiva” Università degli Studi di Firenze

Specializzazioni 1992 Specializzazione in

“Memorie Ottiche” ENFAP, via Pestolazzi, 18 - Milano

Altri titoli 2002 Corso post diploma in

“Ottico” CFP, Via Paravia, 30 - Milano

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date

Lavoro o posizione ricoperti Ortottista Assistente in Oftalmologia

Principali attività e responsabilità Valutazioni ortottiche, studio della motilità oculare, oftalmologia pediatrica, perimetria

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 19.07.2012 Firma

CONFORTI GRAZIA

Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

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Laurea specialistica 29 febbraio 1980 Laurea in Scienze

Biologiche Università Statale degli Studi di Milano

Specializzazioni Novembre 1983

Diploma di specializzazione

post - laurea in Ricerca

farmacologica

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario

Negri Milano

Altri titoli

Novembre

1983 -Luglio

1985

Esperienza professionale

nella Ricerca biomedica

all’estero

Scripps Clinic and Research Foundation,

La Jolla, California USA

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date 1985-1999

Lavoro o posizione ricoperti Ricercatrice

Principali attività e responsabilità

Biologia vascolare (recettori e proteine adesive) e oncologia (apoptosi e meccanismi di riparo del

DNA). Referente di progetti in collaborazioni con varie Università lombarde, con il CNR e con il

Ministero (programma nazionale di ricerca per le Biotecnologie avanzate), presso Ist. Ric.

Farmacologiche Mario Negri Milano.

Date 1999 ad oggi

Lavoro o posizione ricoperti Sanitario esperto - presso Regione Lombardia

Principali attività e responsabilità Referente Legge 284/97 (recante disposizione per la prevenzione della cecità e per la

riabilitazioe visiva) – Assistenza protesica - Fibrosi cistica

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

Coordinatrice di Gruppi di lavoro presso la Direzione Generale Sanità,

che hanno dato origine a Linee guida regionali o documenti tecnico –

istituzionali

Referente regionale in tavoli tecnico - istituzionali a livello Ministeriale,

che hanno dato origine a Linee guida nazionali o Accordi sanciti in

Conferenza Stato - Regioni]

Docente ai master “Riabilitatore dell’ipovisione in età evolutiva”] Bosisio

Parini (Lecco) – Università degli Studi dell’Insubria (Varese) 13 marzo 2003

e 15 gennaio 2004

Docente nel Corso di Formazione I.Re.F. :

- L’assistenza protesica:dal medico prescrittore all’autorizzazione dell’ASL -

Milano, marzo 2007

- Sportelli territoriali per disabili visivi - Milano novembre 2007

Docente nel Corso di Formazione Professionale per “Tecnici

dell’Educazione e della Riabilitazione in Orientamento e Mobilità (O&M) per

Disabili Visivi” presso Istituto dei Ciechi di Milano, 21 aprile 2008 Relatrice in diversi Convegni in ambito IPOVISIONE

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

specifico

Linee guida per la riabilitazione funzionale e visiva dell’ipovedente.

BURL 2° Supplemento straordinario al n. 8, 22 febbraio 2001.

Linee guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva. BURL 2°

Supplemento straordinario al n. 8, 22 febbraio 2001 .

IPOVISIONE Nuova Frontiera dell’Oftalmologia,

PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELL’IPOVISIONE,

Ruolo di Stato, Regioni e Province autonome, Cap. 7 pg 77,

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SEMORI www.semori.it

2002 Ed.SOI. G. Conforti

METODOLOGIE E STRUMENTI per la gestione delle

CURE PRIMARIE - GOVERNO dell’assistenza protesica e

dei servizi sanitari complementari, POLITICHE e

INDIRIZZI della regione Lombardia, Cap.7 pg 218-221, 2012

Ed. Maggioli, G. Conforti e Ida Fortino

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 15/06/2012 Firma

CUSATI WILDA

Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

ESPERTO PROFESSIONALE

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Laurea OTTOBRE 2011

ORTOTTISTA

ASSISTENTE IN

OFTALMOLOGIA

UNIVERSITA’ “FEDERICO II” DI

NAPOLI FACOLTA’ DI MEDICINA E

CHIRURGIA

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

ORTOTTISTA PRESSO IL S.GIORGIO MEDICAL CENTER, STRUTTURA PRIVATA,

PRESSO IL QUALE SONO IL RESPONSABILE DELL’AREA IPOVISIONE. MI OCCUPO

INOLTRE DI DIAGNOSTICA (OCT, RETINOGRAFIA, GDX, CAMPIMETRIA, TOPOGRAFIE,

BIOMETRIE). COLLABORO CON DIVERSI OCULISTI IN CAMPANIA.

Date DAL 2008 AD OGGI

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

RELATRICE AL CONGRESSO AICCER 2010 “LA METODICA IOL VIP”

ISCRITTA ALLA ONLUS P.R.I.S.M.A. (Professionisti per la Riabilitazione degli Ipovedenti e

delle Malattie Associate)

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 03/07/2012 Firma

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DRAGO DILVA

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FABIANI FLAVIA

Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

ESPERTO PROFESSIONALE

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Diploma di scuola superiore 1968 - 1973 Diploma di maturità

classica

LICEO CLASSICO PAOLO SARPI (BG)

Laurea 1973 - 1979 Laurea in medicina e

chirurgia

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI

MILANO

Laurea specialistica

Specializzazioni 1979 - 1983 Specializzazione in

oftalmologia

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI

MILANO

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Master

2010

Master manageriale per

struttura operativa

complessa

OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

01/01/2002

31/12/2002

Management sanitario -

Master manageriale per la

direzione di Unità

Operativa complessa

POLITECNICO DI MILANO

Altri titoli / Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date dal 17.02.1986 a tutt’oggi

Lavoro o posizione ricoperti Oftalmologo presso OORR di BErgamo

Principali attività e responsabilità Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale, oftalmologia pediatrica,

ipovisione, chirurgia dello strabismo

Date dal 1.7.1983 al 1.3.1984

Lavoro o posizione ricoperti Oftalmologo presso Ospedale Bolognini di Seriate (Bergamo)

Principali attività e responsabilità Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale

Date anno 1983

Lavoro o posizione ricoperti Oftalmologo presso Ospedale di Trescore Balneario (Bergamo)

Principali attività e responsabilità Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale

Date anno 1981

Lavoro o posizione ricoperti Oftalmologo presso Ospedale Briolini di Gazzaniga (Bergamo)

Principali attività e responsabilità Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale

Date dal 16.7.1981 al 31.12.1991

Lavoro o posizione ricoperti Specialista oculista titolare ambulatoriale presso gli ambulatori di Dalmine, Bergamo, Seriate,

Grumello del Monte, Trescore Balneario (Bergamo)

Principali attività e responsabilità Visite oculistiche ambulatoriali

Date anno 1980

Lavoro o posizione ricoperti INAIL di Bergamo

Principali attività e responsabilità Attività di emergenza oculistica e consulenza medico legale

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

- PROFESSORE A CONTRATTO PRESSO L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO:

Insegnamento di clinica oculistica ad insegnanti di sostegno e curriculari (2006) e partecipe del

comitato scientifico nuovo corso universitario sulla gestione ipovisione (2007)

-DOCENTE AI CORSI DI AGGIORNAMENTO IN OCULISTICA RIVOLTO AL PERSONALE

INFERMIERISTICO DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

-RELAZIONI - COMUNICAZIONI - REPORTS CON PARTICOLARE INTERESSE

PEDIATRICO A OLTRE 100 CONVEGNI

-Docente corsi di aggiornamento dei pediatri di base di Bergamo e provincia con pubblicazione

delle linee guida per gli screening dei difetti visivi e prevenzione dell'ambliopia ASL di Bergamo

-2009-2010 Docente a master per insegnanti di sostegno UNIVERSITA' DI BERGAMO

SCIENZE DELL'EDUCAZIONE

-2011 Angelo Gargantini, Mariella Bana, and Flavia Fabiani

Using 3D for Rebalancing the Visual System of Amblyopic Children

in International Conference on Virtual Rehabilitation 2011

-Docente al corso sulla prevenzione, tutela, gestione dell'ipovisione in fascia evolutiva

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BERGAMO ECONOMIA E COMMERCIO

-Docente nei corsi per assistenti di sostegno e curriculari relativi alle problematiche di

disabilità visiva UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BERGAMO SILSISS

Pagina 18 di 28

SEMORI www.semori.it

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

specifico

AUTRICE DI PUBBLICAZIONI SU RIVISTE SCIENTIFICHE NAZIONALI E

INTERNAZIONALI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA OFTALMOLOGIA

PEDIATRICA, ORTOTTICA, IPOVISIONE E RIABILITAZIONE VISIVA.

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 15/06/2012 Firma

FERRARI CESARE

Pagina 19 di 28

SEMORI www.semori.it

FRANCHI VALENTINA Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Laurea 17/10/2000 Dottore in Psicologia Università Cattolica del Sacro Cuore

Laurea specialistica

Specializzazioni 30/01/2006 Psicoterapeuta

ISeRDiP – Istituto per lo Studio e la

Ricerca sui Disturbi Psichici – Scuola di

Specializzazione in Psicoterapia Breve

Integrata

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date Dal 24/02/2005 al 10/01/2006, dal24/07/2006 al 25/07/2009 e dal 04/08/2009

Lavoro o posizione ricoperti Attività clinica all’interno del Centro Ipovisione dell’A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo

Principali attività e responsabilità Colloqui diagnostici, di sostegno o psicoterapeutici rivolti ai pazienti del Centro e/o ai loro

famigliari; gruppi di sostegno psicologico; lavoro con l’équipe.

Principali attività e responsabilità

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

15-17 dicembre 2010

II Simposio Internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva organizzato

da Iapb – Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.

Partecipazione con l’esposizione di un poster.

Titolo del poster: “Ipovisione e gruppi di sostegno psicologico: un’esperienza clinica”.

6-7 giugno 2008

IX Congresso Nazionale Low Vision Academy Italy. Ipovisione tra presente e futuro nelle

maculopatie e nel glaucoma.

Partecipazione in qualità di relatore.

Titolo dell’intervento: “Ipovisione e psicologia: verso un’integrazione funzionale”.

1, 8, 15 marzo 2007

Università degli Studi di Bergamo.

Docenza all’interno del Corso di Perfezionamento: “Prevenzione, tutela e gestione dei problemi

dell’ipovisione nell’età evolutiva”.

Argomento trattato: “Aspetti psicologici dell’ipovisione nell’età evolutiva”.

20 ottobre 2006.

Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo.

Partecipazione, in qualità di relatore, all’evento formativo: “Progetto ipovisione: aspetti clinico

terapeutici e riabilitativi nel disabile visivo secondo le linee guida regionali. Approccio

multidisciplinare”.

Argomento trattato: “Aspetti psicologici del paziente ipovedente”.

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

S. Zenoni, M.S. Spada, M. Agliardi, M. Bana. F. Fabiani, V. Franchi (2012), Ipovisione e gruppi

di sostegno psicologico: un’esperienza clinica, in Eye Doctor, anno 4, N. 1, pag. 2-3.

M. Agliardi, V. Franchi (2009), L’attività psicologica del Centro d’Ipovisione di Bergamo,

Oftalmologia Sociale, N. 3.

Pagina 20 di 28

SEMORI www.semori.it

specifico M. Agliardi, V. Franchi (2008), L’essenziale è invisibile agli occhi, Ipovisione. Scienza,

informazione, cultura e mercato.

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 15/06/2012 Firma

KACERIK MIROSLAV

Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Diploma di scuola superiore

Diploma professionale

Diploma universitario

Laurea 2.7.1991 Laurea Med.e Chirurgia Universita’ degli Studi di Milano

Laurea specialistica

Specializzazioni 15.11.1995 Specializz. Oftalmologia Universita’ degli Studi di Milano

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Comando per Direttore USC Oculistica Ospedali Riuniti di Bergamo dal 1.3.2012.

Direttore Unita’ Operativa di Oculistica Azienda Ospedaliera Treviglio dal 1.4.2006.

Dirigente medico 1° livello a tempo indeterminato Divisione Oculistica Ospedale San Gerardo di

Monza dal 28.12.1998.

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

.

Data 24.6.2012 Firma

LICATA MAURIZIO Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice

dell'istruzione e formazione

Pagina 21 di 28

SEMORI www.semori.it

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Diploma di scuola superiore

Diploma professionale

Diploma universitario 1991 Ortottista A.O. Facolta’ di Medicina e Chirurgia Trieste

Laurea

Laurea specialistica

Specializzazioni

Master 2005 riabilitazione visiva

(modulo riabilitazione) IRSOO Vinci ( Fi)

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date Dal 09/03/1992 ad oggi

Lavoro o posizione ricoperti Ortottista presso l’ Ospedale Civile S. Maria dei Battuti di Conegliano( Treviso)

ULSS N 7 Via G. Lubin Pieve di Soligo( TV)

Principali attività e responsabilità

Valutazione ortottiche nel bambino e nell’adulto, in pazienti con patologie

tiroidee,nella chirurgia laser e non laser delle ametropie.

Trattamento non chirurgico della diplopia, trattamento dell’ambliopia.

Visita e riabilitazione del paziente ipovedente adulto (13-99 anni).

Diagnostica strumentale: fluorangiografia retinica e con il verde di

indocianina con sistema digitalizzato” Imaginet”, perimetria cinetica e

statica, esame dello schermo di Hess, topografia corneale classica e con

Schemplufug camera( Pentacam), biomicroscopia corneale, pachimetria

corneale, sensibilita’ al contrasto nel paziente normo ed ipovedente,

microperimetria con microperimetro

Date

Lavoro o posizione ricoperti

Principali attività e responsabilità

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

-05/04/2006- Tutor al convegno di oculistica pediatrica:aspetti di prevenzione. La gestione nello

studio del pediatra di famiglia.

-10/06/2006- relatore al xxii Congresso Annuale SOT tenutosi a Costabissara ( Vi).Relazione

presentata:” Valutazione tecnico – ortottica nell’implantologia fachica del miope elevato.

-07/06/2006- relatore al Master Universitario di primo livello in Riabilitazione visiva tenutosi a

Vinci ( Fi) presso l’Istituto Regionale di studi Ottici ed Optometrici. Relazione presentata: “ Il

centro di Ipovisione dell’O.C. di Conegliano.

-19/01/2007- relatore al congresso: La quantificazione del danno perimetrico: aspetti clinici e

medico – legali tenutosi a Conegliano ( TV).

-02/06/2007-relatore al congresso S.O.T.:Retina up to date tenutosi a Sottomarina- Chioggia(

VE). Relazione presentata: La campimetria in medicina legale, due metodiche a confronto:

Esterman e CV% secondo Zingirian- Gandolfo.

-13/07/2007- relatore al congresso Internazionale nell’ ambitoi di un aggiornamento

interculturale italo-tedesco tenutosi a Bolzano denominato: 41 Simposio di Strabologia,

Oftalmologia Pediatrica, Neuroftalmologia ed Ipovisione. Relazione presentata:” Valutazione

ortottica nel miope elevato candidato all’ implantologia fachica.

-28/05/2008- relatore al corso di Ipovisione tenutosi presso l’ azienda Ospedaliero- Universitaria

S. Maria della Misericordia di Udine con le seguenti relazioni: Ausili ottici, elettronici ed

informatici. Tecniche di riabilitazione agli ausili ottici ed informatici.

-03/02/2009- relatore al corso: retinopatia Diabetica: la conosci veramente? tenutosi a

Conegliano. Relazione presentata:” Legge 3 aprile 2001, n 138: classificazione e quantificazione

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SEMORI www.semori.it

delle minorazioni visive.

-03/06/2009- Corso di Ipovisione: classificazione e quantificazione delle minorazioni visive( legge

3 Aprile 2001 n 138) tenutosi presso l’azienda Ospedaliero- Universitario S. Maria della

Misericordia di Udine. Relazioni presentate: Il ruolo dell’ortottista nella definizione del residuo

perimetrico binoculare; campo visivo % di Gandolfo-Zingirian: calcolo del residuo visivo e

programmazione perimetri.

-06/10/2010 e 04/12/2010- relatore al corso: Elementi di diagnostica ortottica:nozioni conoscitive

per infermieri presso O.C. DE GIRONCOLI Conegliano. Relazione presentata:” la diagnostica

strumentale: viaggio in oculistica”.

-11/02 e 25/02/2011- relatore al corso: la maculopatia tenutosi presso L ‘ O.C. di Conegliano con

la relazione: “ il centro di ipoviisione”.

-08/10/2011- Relatore al Convegno:” I Centri di Riabilitazione Visiva ed il Volontariato: due

risorse al servizio degli ipovedenti”- Villa Contarini Piazzola sul Brenta( PD) Relazione

presentata: il centro di ipovisione di conegliano.

-28/10/2011- Relatore al Corso di Aggiornamento AIORAO FRIULI- VENEZIA- GIULIA: “ Cosa

fare se si presenta….? Percorsi Clinici e Riabilitativi. Torreano di Martignacco ( UD) relazione

presentata:valutazione ortottica-diagnostico strumentale nel miope elevato candidato all’

implantologia fachica.

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

specifico

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel

sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.

Data 15/06/2012 Firma

PIERROTTET CHIARA OLGA Qualifica

Possibili qualifiche:

1. Docente con titolo ufficiale

2. Esperto professionale

Esperto professionale

Istruzione e formazione

Indicare i titoli posseduti; indicare

solo le voci indispensabili a

stabilire la competenza

(ad es. se si è in possesso di titolo di

laurea non è necessario indicare il

diploma di scuola superiore

conseguito)

Data di

conseguimento

Titolo della qualifica

rilasciata

Nome e tipo d'organizzazione

erogatrice dell'istruzione e formazione

Laurea 8/11/1988 Medico chirurgo Università degli Studi di Milano

Laurea specialistica 14/07/1992 Specialista in Oftalmologia Università degli Studi di Milano

Esperienza professionale Iniziare

con le informazioni più recenti ed

elencare separatamente ciascun

impiego ricoperto solo se pertinente

ai contenuti del corso specifico

(se necessario aggiungere delle righe)

Date 2001-2012

Lavoro o posizione ricoperti Consulente Responsabile Centro Ipovisione e Riabilitazione Visiva Dipartimento di Medicina,

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SEMORI www.semori.it

Chirurgia e Odontoiatria Ospedale S. Paolo Università di Milano

Principali attività e responsabilità Diagnosi, follow-up, riabilitazione visivo-funzionale, certificazione, training e prescrizione

degli ausili per ipovisione e cecità a nomenclatore tariffario nazionale

Date 1998-2012

Lavoro o posizione ricoperti

Responsabile del Presidio Regionale per le malattie rare (RFG110)

Centro di riferimento per la degenerazione retinica ereditaria. Dipartimento di Medicina,

Chirurgia e Odontoiatria Ospedale S. Paolo Università di Milano

Principali attività e responsabilità Diagnosi, trattamento, follow-up delle distrofie retiniche eredo-familiari.

Diagnosi genetico molecolare, riabilitazione.

Attività scientifiche e didattiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinenti ai contenuti del corso

specifico

2001-2012 Professore a Contratto docenza di “Scienze tecniche mediche applicate al corso

“Rieducazione handicap visivo I° Professore a contratto Università degli Studi di Milano.

Tutor Scuola di specialità in oftalmologia Università degli Studi di Milano.

2009-2012 Insegnamento: Corso di anatomia e fisiologia dell’apparato oculare per istruttori di

orientamento e mobilità. Istituto dei Ciechi di Milano.

Pubblicazioni scientifiche

Iniziare con le informazioni più

recenti ed elencarle solo se

pertinente ai contenuti del corso

specifico

1- E. Gandolfo, M. Broggini, M. Cannao, G. Conforti, E. Fazzi, C. Pierrottet. Linee

guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva. Decreto n. 3091 del 13/02/2001 del

Direttore Generale della Giunta regionale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia

(n.8 del 2001, 2° supplemento straordinario)

2- G. abbiati, M. Broggini, M. Cannao, F. fasce, E. Gandolfo, A. Mombelli, C. Pierrottet,

G. Savaresi, M. Schimd, G. conforti, D. Pisapia, P. Meroni, Linee guida per la riabilitazione

funzionale e visiva dell’ipovedente. Decreto n. 3091 del 13/02/2001 del Direttore Generale

della Giunta regionale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (n.8 del 2001, 2°

supplemento straordinario)

3- C. O. Pierrottet, E, Frates, V. Sportelli, S. Romano, M. Serafino, N. Orzalesi. Rates of

visual impairment in retinitis Pigmentosa. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl.) 3840-B824,

153, 2002.

4- C. O. Pierrottet, G. savaresi, S. Romano, V. sportelli, N. Orzalesi. Evaluation of the

3MAX device for night vision in Retinitis pigmentosa. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl.)

1281-B177, 53, 2003

5- N. Orzalesi C. Savaresi, S. Zenoni, C.O. Pierrottet,. Nuovo ausilio intraoculare per

ipovisione (IOL-VIP). Risultati di uno studio pilota. Simposio di aggiornamento Collegio

Nazionale dei Professori di Prima Fascia di Scienze Oftalmologiche- CONPROSO.

Congresso della Società Oftalmologica Italiana 2003.

6- C. O. Pierrottet Prevenzione dell’ipovisione. Prevenzione nell’adolescenza. In

“Ipovisione. Nuova frontiera dell’oftalmologia.” M. Zingirian – E. Gandolfo. GISI Ed. SOI,

2002

7- Trattato di oftalmologia. M. Yanoff, J.S. Duker. Ed. Italiana a cura di N. Orzalesi, C.

Pierrottet, L. Rossetti, G. Staurenghi. Antonio Delfino Ed. 2003

8- G. Savaresi, C.O. Pierrottet, N. Orzalesi. The IOL-Vip software : guideliner for IOL-

Vip Implant. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl) 2010-B821, 82,2004

9- C.O. Pierrottet, G. Savaresi, N. Orzalesi. The IOL-Vip system. A new double-IOL

intraocular device for visual rehabilitation in patients with cataract and macular

degeneration. A pilot study. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl) 3737-B198, 156,2004

10- G. Virgili, C. Pierrottet, F. Parmeggiani, M. Pennino, G. Giacomelli, P. Steindler, U.

Meschini and N. Orzatesi. Reading performance in patients with Retinitis Pigmentosa: a

study using the MNREAD charts. IOVS 45: 3418-3424, 2004

11- C. Pierrottet, G. Savaresi, F. Mazzolani, N. Orzatesi. Safety of the IOL-Vip

Intraocular Implant for Low Vision Due To Central Scotoma. . Invest Ophthalmol Vis Sci

(Suppl) 319-B516, 14,2006

12- N. Orzatesi, C.O. Pierrottet,. , S. Zenoni, C. Bavaresi. The IOL-Vip system. A double

Intraocular lens Implant for Visual Rehabilitation of patient with Macular Disease.

Ophthalmology 114: 860-865, 2007.

13- N. Orzalesi, C. Pierrottet. Author reply. Ophthalmology 115, 5: 922, 2008.

Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma

dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente

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Data 15/06/2012 Firma

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ABSTRACT RELAZIONI

STATO DELL’ARTE E INNOVAZIONI IN IPOVISIONE

Dilva Drago

La relazione passera in rassegna le novità in ambito riabilitativo (ricerche in atto su

nuove tecnologie e nuove terapie) per poi fare il punto della situazione in merito alle

evidenze scientifiche nella riabilitazione dell’ipovisione ed alla sua collocazione nella

odierna gestione del SSN.

LA RIABILITAZIONE VISIVA IN REGIONE LOMBARDIA

Grazia Conforti

In attuazione della la legge 284/97, Regione Lombardia (RL) ha istituito nuovi centri

di riabilitazione funzionale visiva e ha potenziato i primi nuclei già esistenti sul

proprio territorio.

Ha realizzato inoltre una serie di iniziative e varati alcuni provvedimenti dedicati.

Nel 1999 è stata operata la ricognizione dei Centri di “ipovisione” operanti sul

territorio lombardo. Da tale ricognizione è stata ottenuta una mappatura dell’esistente

a cui è poi seguita l’istituzione di nuovi centri o il loro potenziamento.

L’Accordo Stato-Regioni del 2004 ha sancito, in sede di Conferenza Stato-Regioni tra

rappresentanti del Ministero della Salute e rappresentanti di sei Regioni (Piemonte,

Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio e Basilicata), l’adozione di schede per la

rilevazione delle attività dei centri, che da quel momento è diventata uniforme ed

omogenea su tutto il territorio nazionale.

L’attività di questi Centri è pertanto costantemente monitorata dalle Regioni ed i

risultati fanno parte di un flusso di informazioni tra Regioni e Ministero della salute,

il quale annualmente riferisce al Parlamento.

Attività dedicate svolte da Regine Lombardia:

Successivamente alla ricognizione dei Centri di ipovisione operanti sul territorio

lombardo del 1999, è stata varata la costituzione di un Gruppo di lavoro, a partire dai

primi nuclei di operatori di questi centri, per definire la tipologia delle attività dei

centri per l’educazione e la riabilitazione funzionale visiva, mediante la

predisposizione di Linee guida, che in questo ambito erano allora del tutto inesistenti,

in Italia.

Con Decreto n. 3091/2001 – furono approvate le Linee guida predisposte dal Gruppo di

lavoro:

a) Linee guida sulla riabilitazione funzionale e visiva dell'ipovedente

b) Linee guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva.

Nel 2001 è stato pubblicato un opuscolo dedicato, a carattere divulgativo sulla

prevenzione della cecità e sulla costituzione dei centri, distribuito su ampia scala

Pagina 25 di 28

SEMORI www.semori.it

(500.000 copie distribuite capillarmente attraverso le farmacie regionali). L’opuscolo è

nato nell’ambito di una campagna di informazione e prevenzione della disabilità visiva

e si prefiggeva, insieme agli obiettivi prioritari di educazione sanitaria, lo scopo di far

conoscere i centri di riabilitazione visiva che iniziavano ad aumentare sul territorio.

Nel 2002 RL, con la propria specificità acquisita in questo ambito, ha pubblicato con il

GISI, nella raccolta di articoli che hanno costituito il volume IPOVISIONE, ed. SOI.

Nel 2004 RL, in collaborazione con il centro di riabilitazione visiva – IRCCS E. Medea

”La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini, ha organizzato a Milano il Convegno dedicato

all’ipovisione “Progetto di rete per il trattamento dell’ipovisione in età evolutiva”.

Infine, nel 2007 RL ha finanziato ed ha partecipato attivamente all’organizzazione del

Corso per Operatori di Orientamento & Mobilità, dedicato a soggetti ipo e non-

vedenti, tenuto presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.

Attualmente i Centri di RL monitorati ai sensi della L. 284/97 sono 12 e ricoprono

sostanzialmente l’intero territorio regionale.

L’attività di Regione Lombardia si è esplicata, come sopra descritto, a tutti i livelli, sia

di “programmazione” interregionale-ministeriale, sia sul territorio lombardo, con l’

effettiva attuazione di quanto definito dalla legge 284/97.

DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELL’IPOVISIONE

Miroslav Kacerik

L’ipovisione è la condizione in cui si trova un soggetto che, a causa di una malattia

oculare o, in casi rari, neurologica, ha perduto la propria autonomia visiva, in

relazione alle personali attività quotidiane. Condizione in cui si ha una riduzione

dell’acuità visiva o del campo periferico, non correggibile con i mezzi convenzionali.

Sia pure con delle differenze evidenti, legate all’età e soprattutto alle esigenze

personali, per definizione, la persona ipovedente presenta un visus corretto pari o

inferiore ai 3/10 e/o un campo visivo alterato.

Nei paesi industrializzati, le malattie che possono determinare la condizione di

ipovisione sono soprattutto le malattie della retina: la degenerazione maculare legata

all’età, la degenerazione maculare miopica, la retinopatia diabetica, le malattie eredo-

familiari, il distacco della retina, le retinopatie infiammatorie. Anche il glaucoma,

come altre malattie oculari può condurre ad una situazione di grave handicap visivo.

La cataratta è, invece, la prima causa di ipovisione nei paesi in via di sviluppo.

In base al tipo di danno visivo i pazienti possono essere classificati in diversi gruppi,

(ipovisione centrale, ipovisione periferica e ipovisione mista),che presentano

problematiche diverse sia cliniche che riabilitative

APPROCCIO ALL’IPOVISIONE PEDIATRICA

Flavia Fabiani

Introduzione

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SEMORI www.semori.it

L’impatto sociale dell’ipovisione in età pediatrica è rilevante perché le disabilità visive

congenite ed infantili creano situazioni complesse che interferiscono con numerose

aree dello sviluppo e dell’apprendimento. Le patologie oculari congenite (cataratta,

glaucoma, retinoblastoma, retinopatia del prematuro) rappresentano oltre l’80% delle

cause di ipovisione nei bambini fino ai 5 anni di età e più del 60% sino al decimo anno.

Materiali e metodi

La prevenzione e la diagnosi precoce di possibili ostacoli alla maturazione della visione

garantiscono possibilità di trattamento e di efficaci protocolli riabilitativi.

Risultati

Gli AA. presentano la casistica personale ed i percorsi diagnostici – terapeutici con

particolare riguardo all’appropriatezza della metodologia e dell’approccio

multidisciplinare.

Parole chiave

IPOVISIONE – PREVENZIONE OCULARE – ETA’ PEDIATRICA

MISURA DELL’ACUITA’ VISIVA

Mariella Bana

Nella procedura di valutazione del paziente ipovedente, la misura dell’acutezza visiva

riveste un’importanza notevole, resta comunque scorretto pensare all’ipovisione come

una mera riduzione dell’acuità visiva; in quanto questo parametro rappresenta una

quantificazione della funzione maculare, cioè di una piccola area retinica deputata alla

visione distinta.La misurazione dell’acutezza visiva, è da tempo basata sulla

valutazione soggettiva della lettura degli ottotipi, questo comporta una difficile

standardizzazione della notazione, determinando difficoltà di giudizio nella rilevazione

di ogni eventuale minimo cambiamento dell’acutezza visiva del soggetto e in particolar

modo nel campo dell’ipovisione. La misurazione dell’acuità visiva nei pazienti

ipovedenti, risulta più difficile rispetto a quanto avviene nei soggetti normovedenti, in

quanto le risposte soggettive alle variazioni della correzione sono di solito incerte e

contraddittorie a fronte di difetti refrattivi spesso ampi ed irregolari.

Da ciò nasce l’esigenza di disporre di strumenti di valutazione dell’acutezza visiva

della massima precisione possibile, tali da eliminare definitivamente dubbi o errori di

valutazione.Un aiuto sostanziale ci viene dato dalle tavole ottotipiche a scansione

logaritmica.Verrà data definizione di acuità visiva, effettuata un’analisi dei comuni

ottotipi e delle notazioni dell’acuità visiva utilizzati, definizione di visione normale ed

effettuato un confronto fra ottotipi a progressione decimale e ottotipi a progressione

logaritmica, sia per vicino che per lontano.

Parole chiave: acuità visiva e ipovisione, logmar, ottotipi a progressione decimale e

ottotipi a progressione logaritmica

PROGRAMMI PER LA VALUTAZIONE MEDICO-LEGALE DELL’IPOVISIONE

Cesare Ferrari

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Una drastica riduzione delle capacità visive può risultare materialmente e

psicologicamente devastante in una persona che in precedenza era normovedente. Ma

ancor più frustrante può essere il non riuscire a dimostrare la reale entità del proprio

handicap visivo al momento di un accertamento medico-legale del grado d’ipovisione.

L’esame del campo visivo ne fornisce la dimostrazione più evidente. Se il programma

d’esame o la strategia utilizzati non sono mirati sul deficit da testare, otterremo un

esito che sottovaluta i reali problemi visivi del soggetto ipovedente, impedendogli così

di accedere alle agevolazioni previste dalle leggi in vigore.E’ necessario quindi

adottare strumenti che “pesino” adeguatamente le capacità visive residue. Il primo ad

interessarsi seriamente a questa problematica, fin dagli anni ’60, fu Ben Esterman,

che valutò quantitativamente il CV monoculare tramite una griglia di 100 aree, più

piccole al centro e più ampie in periferia, più concentrate nei quadranti centrali

inferiori ed a ridosso del meridiano orizzontale (aree visive più utilizzate nella vita

quotidiana). A questa versione monoculare, da applicarsi allo schermo tangente ed

alla perimetria sec Goldmann, seguì nel 1982 una versione binoculare, con una griglia

di 120 punti, da utilizzarsi con la PAC Humphrey e, negli anni successivi, anche con la

PAC Octopus. Con l’utilizzo della griglia binoculare, costituita, come abbiamo detto, da

120 punti, il difetto del CV non è più direttamente percentuale, a meno di un ulteriore,

semplice calcolo (punteggio dell’efficienza). Nella PAC la strategia è 1 Level Test (uno

stimolo d’intensità massimale presentato 2 volte in ognuno dei punti della griglia), e

proprio qui risiede il limite maggiore delle griglie di Esterman: non sono in grado di

rilevare gli scotomi relativi, nei quali lo stimolo d’intensità massimale è comunque

percepito, sottostimando in tal modo i reali deficit. Per tale motivo, negli anni ’90,

Zingirian e Gandolfo misero a punto un programma, noto come CV%, oggi disponibile

nei perimetri Humphrey 750i ed Octopus 900 oltre che nell’Oculus Twinfield II. Si

tratta di un programma binoculare, con un pattern di 100 punti, che considera

maggiormente l’area paracentrale (dai 5° ai 30°), soprattutto quella inferiore, ritenuta

funzionalmente più importante. Anche per questo non è testato il CV oltre i 60° e

“solo” 36/100 sono le locazioni al di fuori dei 30° (ben 62/120 nell’Esterman).

L’intensità della mira luminosa non è fissa ma dipende sia dall’età del paziente, sia

dal gradiente fisiologico della sensibilità. La strategia è sempre sopraliminare, però a

2 livelli (prima è presentata per due volte una mira leggermente sopra la soglia, se non

si ha una risposta il programma ricorre ad uno stimolo d’intensità massima). Potremo

avere, a questo punto, uno scotoma assoluto, se non vi sarà ancora una risposta, o uno

scotoma relativo, se il paziente vedrà la mira luminosa. Per il calcolo della percentuale

di CV residuo si attribuisce punteggio 1 per gli stimoli visti, 0,5 per gli scotomi relativi

e 0 per gli scotomi assoluti. Recentemente, per migliorare la valutazione del CV

periferico, è stata proposta dal dott. Corallo una implementazione del programma

CV%. Ciò s’è reso necessario per il fatto che tanti pazienti con visione tubulare (per

glaucoma o retinopatia pigmentosa), ma dotati di un discreto visus, risultino alla fine

del CV% molto meno gravi di pazienti affetti da maculopatie. I quali ultimi hanno

problemi di autonomia e di orientamento meno seri dei pazienti con il CV ridotto a

pochi gradi centrali. Il nuovo CV % “pesato” prevede l’effettuazione di una seconda

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fase in cui tutti i punti sono ritestati con mira V/4, per differenziare i difetti assoluti

“veri” da quelli che in realtà sarebbero dei “relativi profondi”, cioè assoluti con mira III

standard ma non con mira V. E’ poi effettuato un ricalcolo del punteggio finale, dando

un valore diverso ai due tipi di scotomi assoluti. Questo consente dunque di conferire

maggior rilevanza ai difetti periferici e di fare ricadere alcuni pazienti dall’ipovisione

grave alla cecità parziale e dalla cecità parziale a quella assoluta, con gli ovvi vantaggi

di una più favorevole categoria d’invalidità. Probabilmente dovrà passare ancora

qualche tempo prima che le case produttrici di perimetri inseriscano le necessarie

modifiche al software del CV%, col calcolo automatico del nuovo punteggio, ma

soprattutto prima che le normative in materia recepiscano questa variazione, facendo

ufficialmente riferimento alla nuova versione del programma.

Parole chiave: griglie di Esterman, CV%, valutazione medico-legale, perimetria ed

ipovisione. Note bibliografiche:

Colenbrander, A., Lieberman, M.F., Schainholz, D.C., Preliminary Implementation of the

Functional Vision Score on the Humphrey Field Analyzer. Proceedings of the International

Perimetric Society, Kyoto, 1992.

Corallo G, Bagnis A, Balestrero G, Guidi C: Proposta d’implementazione del programma

perimetrico “CV % screening”: primi risultati in pazienti con glaucoma in fase avanzata.

Oftalmologia Sociale N.1,2012.

Esterman, B., Grid for Scoring Visual Fields. I -Tangent Screen. Arch. Ophth. 77:780-786,

1967.

Esterman, B., Grid for Scoring Visual Fields. II -Perimeter. Arch. Ophth. 79:400-406, 1968.

Esterman B. Functional scoring of the binocular field. Ophthalmology;89(11):1226-34, 1982.

Gandolfo E, Zingirian M: A new proposal for classification and quantification of visual

disability. In: Mills RP, Heijl A (eds), Perimetry Update 1990/91, pp 545-549.

Amsterdam/Berkeley/Milano: Kugler & Ghedini, 1991.

NORMATIVA E RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN MATERIA DI DISABILITA’

VISIVA NELL’ACCERTAMENTO D’INVALIDITA’

Piero Attilio Bergamo

Fra le menomazioni civili rientrano, la cecità civile, il sordomutismo e l’invalidità

civile, cioè quelle condizioni invalidanti non derivanti da cause di guerra, di servizio o

di lavoro.

La cecità civile viene definita in modo descrittivo, ma comunque codificato: cieco

assoluto e cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi.

Sono considerati ciechi civili assoluti, le persone completamente prive della vista,

oppure con mera percezione della luce o del movimento della mano.

Sono considerati ciechi parziali, le persone con un residuo non superiore al totale di un

ventesimo in entrambi gli occhi, o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.

Le minorazioni visive di minore entità possono invece rientrare fra le invalidità civili e

quindi percentualizzate.

L’accertamento delle minorazioni civili è effettuato da specifiche commissioni. operanti

presso ogni Azienda ASL, attraverso criteri diversi da quelli adottati per la

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valutazione dello stato di handicap ai sensi della legge del 5 febbraio 1992, n. 104 e

produce un verbale di certificazione diverso.

La legge del 3 aprile 2001, n. 138 ha indicato una nuova classificazione delle disabilità

visive che considera sia il residuo visivo che il residuo perimetrico binoculare. Ne

risulta una nuova distinzione: ciechi totali, parziali, ipovedenti gravi, medio-gravi e

lievi. Oltre all’acutezza visiva, la nuova disposizione tiene in considerazione anche il

campo visivo.

La nuova classificazione è di natura tecnico-scientifica e non modifica la vigente

normativa in materia di prestazioni economiche e sociali in campo assistenziale.

Parole chiave: cecità civile, ciechi totali, ciechi parziali

DIALOGO AL BUIO

Ambra Bertoni

La non visione, come qualsiasi altro handicap grave, presenta alcune caratteristiche

imprescindibili utili allo svolgimento di una quotidianità il più normale possibile.

L’attenzione, la concentrazione e la memoria sono fondamentali per un’attiva

partecipazione alla vita, arricchimento cognitivo, nonché la difesa personale.

Un breve intervento su questi importanti punti chiarirà la loro funzione.

FISIOLOGIA DELLA LETTURA

Chiara Olga Pierrottet

Un’alterata capacità visivo-funzionale può compromettere il normale meccanismo

della lettura, potendo determinare in alcuni casi l’abbandono di questa attività, parte

integrante della vita quotidiana, dall’età scolare fino all’età senile. Un’opportuna

conoscenza della fisiologia di questo processo è essenziale per poter individuare

l’elemento maggiormente compromesso durante la lettura onde pianificare il percorso

riabilitativo dei pazienti ipovedenti, sia in caso di ipovisione centrale che periferica.

Verranno esaminati i movimenti saccadici nella lettura, l’importanza dello span

percettivo, i vantaggi del preview benefit, l’utilità del campo visivo di lettura e le

metodiche riabilitative più idonee.

STRATEGIE RIABILITATIVE: MICROPERIMETRIA E METODO FRANCESE

Maurizio Licata

BACKGROUND

La riabilitazione del paziente ipovedente e’ di fondamentale importanza per il corretto

uso dell’ ausilio prescritto.

MATERIALI E METODI

Viene descritto come e con quali procedure si stabilizza la PRL.

Viene spiegata come si articola una seduta riabilitativa e le tecniche usate.

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CONCLUSIONI

Le linee guida essenziali vengono delineate e documentate con casi clinici.

RIABILITAZIONE E PLASTICITA’ CEREBRALE NELL’ADULTO

Wilda Cusati

La DMLE nel mondo occidentale è la principale causa di cecità legale o di ipovisione

nei pazienti con più di 55 anni, in tutto il mondo secondo stime recenti colpisce circa

30 milioni di persone.La DMLE ha un fortissimo impatto sul benessere psico-fisico

della popolazione geriatrica e delle loro famiglie, i pazienti affetti da tale patologia

soffrono della perdita della visione centrale cosa che limita fortemente molte attività

della vita quotidiana come guidare, leggere, cucinare o dedicarsi ad un hobby. Le

alterazioni della percezione visiva nella DMLE sono principalmente metamorfopsie,

caratterizzate da una percezione distorta dovuta alla deformazione della retina. Negli

stadi avanzati della patologia, la percezione visiva è ulteriormente affetta dallo

sviluppo di una lesione maculare e conseguentemente dall’uso esclusivo della retina

periferica. Sia nella forma atrofica che in quella essudativa, infatti, si crea uno

scotoma centrale che determina una disabilità visiva relativa a diverse attività quali il

riconoscimento dei volti, la capacità di leggere e scrivere, la percezione dello spazio etc.

ovviamente la perdita di tali abilità comporta per i pazienti affetti notevoli difficoltà

nello svolgimento delle attività quotidiane e spesso la perdita della propria autonomia.

Lo sviluppo di uno scotoma centrale genera una fissazione di tipo eccentrico, un’area

retinica preferenziale per la fissazione, in una zona esterna alla lesione. Ad oggi è

comunemente accettato e confermato da numerosissimi studi l’esistenza di tali regioni

definite come PRL (Preferred Retinal Loci). Un’altra alterazione visiva riscontrabile

nei pazienti affetti da DMLE è il fenomeno dell’affollamento (crowding) e del filling in,

l’alterazione spaziale nonché la sindrome di Charles-Bonnet.

Studi recenti hanno evidenziato i cambiamenti anatomici e funzionali che subisce la

retina affetta da DMLE, in particolare nelle regioni periferiche delle retine affette da

DMLE è stato riscontrata un’evidente gemmazione dendritica di neuroni bipolari

collegati ai bastoncelli. Ciò suggerisce che è possibile una plasticità rilevante perfino

in età avanzata nella retina umana.

I disturbi della funzionalità visiva nei soggetti maculopatici non interessano soltanto i

fotorecettori e i meccanismi retinici della visione. La lesione maculare porta ad una

riorganizzazione dell'insieme del sistema visivo di tutte le vie ottiche, dalla retina alla

corteccia cerebrale, che costituisce una unità funzionale unitaria. Sono interessati la

visione del movimento, che integra visione temporale e visione spaziale, senso spaziale

e visione dei colori. I meccanismi di controllo oculo-motore che utilizzano

l'informazione visiva sono anch'essi interessati e modificati. Fino a qualche decennio fa

si pensava che la corteccia non fosse suscettibile di mutamenti dopo il periodo critico.

Numerosi studi hanno evidenziato invece che la corteccia cerebrale è capace di

adattamento in caso di alterazioni sensoriali e particolarmente visive. L’analisi della

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corteccia visiva di pazienti affetti da degenerazione maculare ha evidenziato come vi

sia una riorganizzazione a livello corticale che spiegherebbe l’adozione di un PRL.

Queste evidenze sostengono la base neurofisiologica della riabilitazione visiva nelle

ipovisioni, attraverso l’uso di aree retiniche eccentriche. La plasticità corticale negli

adulti risulta oggi ampiamente dimostrata sebbene ancora numerosi siano i punti da

chiarire per giungere ad una perfetta comprensione dei meccanismi descritti. Ampia

letteratura riguarda inoltre il concetto di apprendimento percettivo legato alla

plasticità sinaptica negli umani adulti. L’apprendimento percettivo (perceptual

learning) è definito come una modifica di lungo termine nella percezione e nel

comportamento in seguito ad allenamento o esperienze sensoriali. L’apprendimento

percettivo si avvantaggia della plasticità cerebrale cioè la capacità del cervello durante

tutta la vita di modificare la propria organizzazione funzionale ed anatomica.

Sulla scorta di recentissimi studi che indicano in sistemi di apprendimento percettivo

un sistema riabilitativo in grado di migliorare le performance visive ed in particolare

quelle legate alla lettura, si è implementato nel nostro protocollo riabilitativo questi

sistemi. Molte restano le domande sulla validità degli strumenti attualmente a

disposizione ma sicuramente i risultati raggiunti e lo sviluppo degli studi in materia

consentiranno di migliorare i protocolli riabilitativi nell’ipovisione da DMLE.

AUSILI OTTICI, ELETTRONICI E INFORMATICI

Mariella Bana, Maurizio Licata, Nicolò Ceccarelli

BACKGROUND

I vari ausili quali fondamento dell’ ipovisione.

MATERIALI E METODI

Vengono descritte analiticamente, caratteristiche e proprietà dei vari ausilii. Nozioni

di illuminotecnica.

CONCLUSIONI

Le linee guida essenziali vengono delineate e documentate.

ANALISI DEI BISOGNI E FRUIBILITA’ DEGLI AIUTI: UN CONTRIBUTO

PSICOLOGICO ALLA RIABILITAZIONE DISCUSSIONE DI CASI CLINICI

Valentina Franchi, Marianna Agliardi

La malattia è un evento che suscita in chi lo vive diversi stati d’animo, come la

confusione, la paura, la rabbia, l’impotenza, la tristezza. Tali vissuti spesso incidono,

tra l’altro, sulle modalità con cui le persone affrontano e si occupano dalla loro

malattia, potendo anche influire sull’alleanza al percorso di cura.

Gli interventi di tipo riabilitativo, forse più di altre forme di cura, si interfacciano con

tali questioni, in quanto spesso prevedono tempi lunghi e obiettivi focalizzati; la

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compliance, quindi, frequentemente è subordinata alla possibilità che il paziente

venga aiutato a tollerare l’attesa e il limite.

L’analisi dei bisogni del paziente e l’aiuto psicologico in genere costituiscono, in questo

senso, un contributo alla fruibilità degli aiuti di tipo riabilitativo, oltre che

rappresentare un’opportunità nell’ottica di un maggiore benessere psichico.

LABORATORIO SENSORIALE: VEDERE CON LE MANI

Selene Carboni

Nell’ambito del progetto riabilitativo e di educazione alla tattilità fine di bambini non

vedenti ed ipovedenti sviluppato con successo dal Centro di Ipovisione e Riabilitazione

Funzionale e Visiva degli Ospedali Riuniti di Bergamo si inserisce, fra gli altri metodi,

l’arteterapia. Il progetto, realizzato grazie all’elargizione di una borsa di studio da

parte di Arlino Onlus (Associazione di Ricerca a Livello Infantile e Adolescenziale di

Natura Oculare), ha visto la creazione di un laboratorio di modellazione della creta che

possiede un alto valore didattico e pedagogico.

Le attività, che vengono proposte in chiave ludica considerata l’età dei bambini,

tengono conto del grado di disabilità visiva, delle condizioni psicomotorie, cognitive ed

emotive del bambino. Gli obiettivi che il laboratorio si prefigge sono molteplici:

sviluppare alcune prerogative del pensiero, legate all’uso delle mani e alle esperienze

concrete, non virtuali, in quanto l’applicazione manuale è utile per apprendere e

consolidare concetti prima considerati astratti; riconoscere forme semplici e il loro

significato; sviluppare le abilità di esplorazione, di manipolazione con l’esercizio dei

sensi residui, collegando quello che viene toccato ad una specifica terminologia per

esprimere qualità e sensazioni; favorire la coordinazione udito-mano e occhio-mano nel

caso di bambini ipovedenti; sviluppare la motricità fine e lo sviluppo della

bimanualità.

Durante le attività di laboratorio è stato importante creare un rapporto di reciproca

fiducia tra l’educatore ed il bambino, fondamentale per facilitare lo sviluppo delle sue

funzioni cognitive affinché il bambino con deficit visivo possa sviluppare concetti atti a

riconoscere determinate caratteristiche (come ad es. la forma, le proporzioni, lo spazio,

ecc.) ed imparare ad archiviarle, elaborarle e riutilizzarle nella quotidianità, unendo

cioè conoscenza ed esperienza.