Gente di Bogliasco

gente di Bogliasco 1INFORMAZIONI DALLA PISCINA COMUNALE DI BOGLIASCO n. 25 • novembre 2012

gente di Bogliasco

N. 25 novembre 2012INFORMAZIONI DALLA PISCINA COMUNALE DI BOGLIASCO

— Presidente partiamo dal bilancio della sta-gione appena conclusa«Meraviglioso e “terribile” due lati della stessamedaglia, come sempre. Lo sportivo entusia-smante come quello precedente, per alcuniversi ancora di più perché avevamo menoaspettative ma i nostri giovani hanno ottenutorisultati straordinari, di cui siamo orgogliosi. L’al-tro quello societario/gestionale difficile e pe-sante. Sono anni duri, è molto complicatoriuscire a mantenere in piena efficienza con-tando solo sulle proprie forze un’organizzazionecome quella del Bogliasco questo ci ha datograndi preoccupazioni».

— Politica accorta“Necessità per pura sopravvivenza; un temposi riusciva a programmare con discreta preci-sione, con risorse prevedibili e disponibili: oggisi vive alla giornata, si naviga a vista e può suc-cedere di doversi assumere impegni senza

avere la certezza di poterli rispettare ciò è fontedi ansia e preoccupazione”.

— Non più solo il lavoro in vasca ma la capa-cità imprenditoriale di promuovere iniziativee far crescere tutto l’ambiente“Stiamo chiamando a raccolta tutte le forze percercare di mantenere questa società ai livelliqualitativi e non solo quelli sportivi che le com-petono livelli assoluti cui pochi in Italia possonoaccedere, ma soprattutto mantenere nel tempo:due Trofei del Giocatore consecutivi, due squa-dre in A1, sei squadre su sei alle finali scudettogiovanili. i più piccoli sempre ai vertici, il nuotosincronizzato che si è conquistato un posto trale grandi: è davvero dura e abbiamo bisognodell’aiuto di tutti. Dobbiamo assolutamente tro-vare il modo di confermarci. In tal senso l’inizia-tiva più importante che abbiamo messo in piediè stata sensibilizzare atleti, allenatori, dirigenti,che già fanno tanto e a titolo gratuito, affinché

partecipino in prima persona e coinvolganosempre più persone. Esattamente come è suc-cesso in occasione del primo turno di CoppaItalia: Daniele Bettini ci ha portato una sponso-rizzazione in natura che abbiamo trasformatoin omaggio a chi faceva una donazione è statoun successo grazie ad allenatori e ragazzi. Sonoiniziative che danno vera speranza ed energiaper affrontare gli impegni durante l’anno”.

— Per la prima volta il Bogliasco non si è pre-sentato in piazza, appuntamento fisso daqualche anno a questa parte“Non mancheremo e presto sarà organizzatauna festa premiazione ma siamo stati impegnatifino a settembre inoltrato per le Finali giovanilimaschili, quindi non siamo riusciti a trovare itempi ed i modi giusti, a questo aggiungiamo ladifficoltà economica che ci fa pensare ad unmomento più casalingo.

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Intervista a Claudio Gavazzi, Presidente Rari Nantes Bogliasco

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Premieremo i nostri atleti prima di Natale, acasa nostra, alla piscina Vassallo, un momentoforse meno ricco ma certamente più caldo edintimo”.

— Qual è il segreto di questa società“Il merito va agli allenatori ed a chi lavora dietrole quinte, sono loro che riescono a trasmetterela passione ed a formare grandi gruppi. C’èun’iniziativa, di cui però non voglio rovinare lasorpresa, che fa capo a dirigenti e tecnici chestanno mettendo a punto alcuni progetti neiquali i nostri atleti, pallanuoto e sincro, sarannoi promotori del Bogliasco nei confronti delmondo esterno, con passione e responsabilità”.

— Periodo elettorale, a chi verrà confermatoo a chi arriverà cosa chiede la Rari NantesBogliasco“Il rispetto che è dovuto ad una società, senzapresunzione o falsa modestia, che da un po’di anni si può definire di vertice assoluto ”.

— La campagna acquisti“Per la prima maschile ci sono sette giocatoriche hanno scelto altre strade in gran parte rim-piazzati dai nostri giovani, una scelta strategica

certamente non nuova, ma quest’anno un po’forzata sia per ragione economiche sia ancheperché abbiamo giovani che si sono davverodistinti nelle loro categorie: i tecnici hanno cosìritenuto che ci siano le qualità per poterli misu-rare con la prima squadra. Anche se per laprima femminile il rinnovamento è stato più con-tenuto nonostante siano arrivate atlete di valore

assoluto, largo alle nostre talentuose giovanis-sime forse sarebbe stato più saggio cercareancora un paio di rinforzi ma non è stato possi-bile fare di più. Sono però estremamente fidu-cioso perché lo spirito che ho visto in piscinaci porterà a disputare ottimi campionati”.

— Attenzione anche al nuoto sincronizzato“E’ un settore che sta crescendo in qualità equantità al punto tale che ci sta dando preoc-cupazione per gli spazi, stiamo stretti e stiamopensando di cercarne anche fuori dalla Vas-sallo, valutando ancora una volta l’aspetto eco-nomico e le ormai fisiologiche carenzeimpiantistiche”.

— Il rapporto con il paese“Una relazione intima e calorosa. Stiamo cer-cando di coinvolgere quella parte meno appas-sionata di pallanuoto, perchè la Rari Nantes siacosa di tutti”.

— Prospettive per la prossima stagione“Intanto di esserci ancora e con tutte le squa-dre, garantire la permanenza a questi livelli, cer-cando di evitare il rischio di ridimensionamentieccessivi. Abbiamo visto nostre gloriose con-sorelle costrette ad azioni preoccupanti. Il no-stro obiettivo è di mantenere integrità sportivae livello attuali, non sarà facile ma ci prove-remo”.Il Bogliasco ed il sociale, avete spalatofango durante l’alluvione, avete raccolto ge-neri alimentari per le spedizioni umanitariedi Music for Peace“Ci piacerebbe arrivare a dare continuità esiamo sensibili alle criticità o iniziative che sipresentano”.

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Jonathan Del Galdo torna alla Rari Nantes Bo-gliasco e lo fa in veste di allenatore della primasquadra maschile: ricomincia da dove avevaterminato.

— Mister che situazione hai trovato?“Il Bogliasco di sempre. Una squadra allestitacon molti giovani, si attinge dal vivaio, unabuona condizione”.

— Avevi scelto il ruolo di osservatore, ti seiributtato nella mischia, che campionatotrovi?“E’ difficile. Per lo scudetto vedo una squadrafavorita su tutte, la Pro Recco, per il restotante squadra al pari livello. Molte società sistanno affidando ai giovani ed è un bene mabisogna saper gestire la situazione al meglio”.

— Quella di offrire l’opportunità ai giovanidi debuttare in prima squadra è semprestata prerogativa della Rari Nantes Boglia-sco, ed è stata anche la tua storia perso-nale.“In alcuni di loro mi rivedo: ho cominciatoqui, ho esordito in prima squadra, sono statocapitano, poi allenatore, giovanili e primasquadra. E’ una bella sensazione, hai prospettive, dob-biamo essere bravi noi allenatori perchè dob-biamo far capire loro che non è facile, chedevono lavorare e che nulla è scontato. Laconsapevolezza che potrebbero giocare inuno dei campionati più difficili d’Europa”.

— Questo il lavoro in vasca ma qualcunodovrebbe fare di più per farlo sapere ancheai non diretti interessati.“E’ il nostro limite e dobbiamo affrontare que-sti temi in modo più serio. Alcune situazioni ciilludono: alle Olimpiadi la pallanuoto riscontragrande interesse ma rimane circoscritto aquella scadenza, è troppo poco ogni quattroanni”.

— A Bogliasco l’interesse non manca macontinuiamo ad invitare il pubblico.“Sicuramente, abbiamo bisogno di tutti, diquella atmosfera magica che si crea quando

la piscina Vassallo è straordinariamente ru-morosa”.

— Che cosa ti ha convinto a tornare?“Il cuore. Questa è la mia casa”.

— Obiettivi?“Portiamo tutti al massimo livello. Prima ci sal-viamo e poi vediamo”.

— Come si fa a conciliare lavoro, famiglia esport?“Bella domanda. E’ un circo, teniamo duro ece la faremo”.

— Sogno nel cassetto?“Vedere i ragazzi affermarsi: prima nella vita epoi nello sport. Seguire la loro crescita e pertutto questo sentirsi gratificati”.

CAMPIONATO ITALIANO DI PALLANUOTO SERIE A1 MSTAGIONE 2012-2013ROSA DELLA SQUADRA

Dinu Robert portiereDufour Massimo portiereBettini Daniele difensoreBoero Giacomo difensoreVergano Tommaso difensoreBrambilla Alessandro difensoreFerrero Pietro difensoreDi Somma Alessandro centrovascaGuidaldi Gianmarco centrovascaCamilleri Steven attaccanteSekulic Luka attaccanteDi Somma Edoardo attaccanteGavazzi Filippo attaccanteBarillari Lorenzo centroboaCocchiere Giacomo centroboa

Del Galdo tornaalla R.N.Bogliasco

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CAMPIONATO ITALIANO DI PALLANUOTO SERIE A1 FSTAGIONE 2012-2013ROSA DELLA SQUADRA

Falconi Carola portiereCasareto Benedetta portiereRossi Ilaria difensoreViacava Giulia difensoreBoero Virginia difensoreDufour Eugenia centrovascaDi Fiore Lorenza centrovascaMillo Alessia centrovascaMaggi Elena centrovascaGallone Serena attaccanteBianconi Roberta attaccanteLanzoni Gaia centroboa Trucco Francesca difensoreSignorelli India difensoreBogliolo Michela difensoreMillo Giulia attaccanteCocchiere Agnese centroboa


— Con sintesi: l’under 19...“Soddisfacente. Alle Finali poteva andare me-glio, il podio è sempre l’obiettivo, ma c’era-vamo e questo è il primo grande risultato”.

— La prima squadra...“Tra l’entusiasmante ed il fantastico”.

— Partiamo da qui, una stagione dominata,tranne una sconfitta, la promozione in A1.“Una cavalcata dalla prima alla penultima gior-nata, anche nei momenti di difficili siamo riu-sciti a trovare la soluzione. Quell’ultima partitaforse l’abbiamo vissuta con una sorta di ap-pagamento, che non apprezzo né condivido,forse avevamo già la testa ai playoff”.

— Impegni multipli e non solo per l’allenatore.“Ci sono ragazze che hanno giocato per due

anni consecutivi senza mai fermarsi: Boglia-sco e Nazionale. Sono state bravissime, sem-pre con sorriso,entusiasmo e voglia”.

— L’apporto prezioso di ognuno ha portatoa vincere per il secondo anno consecutivoil Trofeo del Giocatore.“Per una società piccola come la nostra èqualcosa di esaltante ed impagabile”.

— Una nuova stagione...“Eh si, un amico mi ha detto che la vittoria piùbella è sempre la prossima. E’ inutile guardarealla scorsa stagione, ci siamo divertiti, è statogratificante: ora ne comincia un’altra che spe-riamo sia ancora più esaltante”.

— C’è chi ha lasciato il Bogliasco e chi èarrivata.

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“Questa è una grande famiglia, ognunosvolge un compito fondamentale. Le ragazzeche hanno lasciato non potranno essere so-stituite dalle nuove ma chi è arrivata, il ritornodi Alessia Millo, Roberta Bianconi e ElenaMaggi, porterà se stessa e le proprie espe-rienze. Un modo concreto per continuare acrescere”.

— Amore e rigore, ma in concreto quali iprossimi obiettivi.“A livello giovanile spero in una conferma, ar-rivare in finale con tutte le formazioni. Con laprima squadra il ragionamento è più compli-cato: è un campionato difficile, dieci squadrepiuttosto equilibrate, è tutto aperto. Dipendeesclusivamente da noi”.

— Bettini anche capitano della prima ma-schile, a quando il dono dell’ubiquità.“Mi farebbe comodo. Ci saranno contempo-raneità per questo ho chiesto a Marco Sbolgidi poter collaborare, uno scambio fruttuoso”.

— I rapporti con il paese, ci tieni molto.“In una realtà come la nostra, due squadreche giocano ad altissimo livello per portare ilnome di Bogliasco in giro per l’Italia e perl’Europa è giusta la partecipazione attiva ditutti. Oltre al colore del tifo stiamo cercandodi coinvolgere l’economia del paese a soste-gno delle idee della società”.

— Sogno nel cassetto.“Portare entrambe le formazioni in Europa”.

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Under 19

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Under 20

— La definizione...“Una squadra eroica”.

— Perché?“Sono ragazzi con i quali ho cominciato ad allenare, li ho visti cresceree tutti insieme siamo riusciti a raccogliere i frutti del lavoro e dell’impe-gno di questi anni. Un argento che ci rende soddisfatti ma con la vogliadi fare ancora meglio e magari nei prossimi anni arrivare a conquistareil titolo”.

— Programmazione ed impegno...“Questo è un gruppo che è partito da lontano, nel 2008. Una squadramolto giovane ma completa e con la voglia di sacrificarsi: è stata unacavalcata memorabile. Sono ragazzi che non hanno mai saltato un alle-namento, attaccati ai colori della società. Eravamo consapevoli dei nostrilimiti ma anche di poter fare uno scherzo, ed è successo a Savona , insemifinale, li abbiamo battuti, poi loro hanno vinto lo scudetto: in quellapartita mancava un minuto alla fine, vincevamo di due gol, abbiamo co-minciato a ridere, avevamo capito di aver fatto qualcosa di speciale”.

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Under 17

Under 15 e 17L’allenatore Marco Sbolgi

Torneo delle Regioni

Under 15

— Il bilancio...“Stagione fantastica. Sei sue sei alle Finali per il secondo anno con-secutivo quindi produttività all’eccesso, tanto lavoro, è raggiungereil top ed il trofeo del Giocatore ne è la dimostrazione. E’ la quartavolta consecutiva per la Rari Nantes Bogliasco e due di fila non èda tutti. Ai ragazzi, dopo una vittoria, dico sempre teniamocela daconto, perché vincere a questi livelli è difficilissimo e confermarsi èfantastico”.

— A settembre con Filippo Gavazzi avete preso la residenza adOstia, impegnati nelle tre Finali, dell’under 20 abbiamo giàdetto...“Per gli under 17 c’è rammarico. Un bronzo è vinto, ricordiamocelosempre, ma per come sono andate le partite “me giaa u belin”,come direbbe Vassallo. Quella partita contro il Camogli che ci ècostata l’accoppiamento con la Canottieri, era già vinta e poi cosìnon è stato. Mi dispiace molto per gli under 15 e comunque meri-tano un otto. Siamo usciti dal podio per una partita storta, 4-3 è unrisultato assurdo, ma questi ragazzi potevano tranquillamente gio-carsi una medaglia e pensare che all’inizio dell’anno erano neofitidella pallanuoto. E poi anche se non mi piace parlare dei singoliquesta volta lo faccio. Fillo Gavazzi , 14 anni ha giocato attivamentedue Tornei con la Nazionale della sua leva, tre finali con juniores,allievi, ragazzi, due medaglie, l’esordio in serie A, il gol a Tempesti,la vittoria al Trofeo delle Regioni, considerato anche miglior gioca-tore. Edo Di Somma e Pietro Ferrero stanno lavorando con la Na-zionale ’94, l’obiettivo sono i Mondiali a dicembre, se lo meritano.Tommy Vergano campione europeo ’94 è presente e futuro ”.

— Le tue emozioni, a parte il dolore quando durante una partitasei scivolato a fianco della panchina e ti sei lussato la spalla...“Meglio a me che a un ragazzo, comunque sono in ripresa. Credo diessere alla tredicesima finale, questa volta tre di fila in dieci giorni,ognuno di questi appuntamenti ha un sapore buono, anche nel ne-gativo. Ti viene subito la voglia di ricominciare: quando sei lì è la verapallanuoto, ti guardi intorno e vedi tecnici che lavorano come te, ra-gazzi che soffrono come i tuoi, poi gli arbitri, la Federazione, è unamagia e non ti annoi mai”.

— Obiettivi?“Fare meglio, crescere, migliorarsi, vedere i nostri ragazzi affermarsia cominciare dall’acquagol: un altro ciclo”.

— Quest’anno anche l’impegno della femminile per rilevare mi-ster Bettini nelle concomitanze...“Non è facile sedersi su una panchina di una squadra che non è latua, ma lo faccio molto volentieri, mi stimola e mi piace. Non è laprima volta, quando mi chiamano rispondo e con il coltello in mezzoai denti.”

— Sogno nel cassetto?“Vincere ancora tanto con il Bogliasco, ma questo è concretamentepossibile. Sono felice non ho bisogno di sognare”.

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— Il bilancio?“Nel complesso una stagione più che positiva soprattutto con le under15, una squadra sottoleva e dalla panchina “corta”. Con l’under 17 ci èmancato il podio, siamo uscite ai quarti, alla fine un quinto posto ma sonocomunque soddisfatta: le ragazze hanno dato il massimo, come sempre”.

— Un pezzetto del Trofeo del Giocatore è anche vostro...“Riconfermarsi non è mai facile, è stata una bellissima notizia. Speriamoche anche il nostro sia stato un contributo importante”.

— Quindi medaglie sfuggite per un soffio?“Si ma l’under 15 è la categoria più difficile. Giocano tante partite enoi, come detto, eravamo un po’ “corte”. Alla sesta partita ci siamo ar-rivate affaticate ma non prive di orgoglio. C’è un buco generazionaledal ’98 al 2001, abbiamo attinto all’acquagol e nella partita dei quartidi finale sono state meravigliose: penalizzate da tante espulsioni, le pic-cole, senza paura, si sono buttate in acqua ed hanno dato il loro con-tributo. Abbiamo ricevuto i complimenti da parte di tanti per il gruppoed il gioco espresso, la dimostrazione è che Agnese Cocchiere, piùgiovane di due anni, è stata premiata come miglior giocatrice. Per l’un-der 17 partite tra le favorite, giocato un ottimo girone ma abbiamo sba-gliato una partita e questa formula non perdona ”.

— Un consiglio...“Premiare tutta la stagione e finale a quattro”.

— Il livello in Italia?“Cresciuto. Prima c’era solo la Liguria adesso realtà che non esiste-vano o avevano lasciato come Cosenza, Sis Roma, Pescara, ci sono estanno lavorando molto bene. Non molliamo perché la passione ci devefare andare avanti”.

— La femminile è stata risparmiata ma per i maschi è nato un mo-vimento d’opinione, mai più finali a settembre...“Uno shock per atleti, tecnici, famiglie”.

— Il momento più bello...“Tanti ma in particolare il viaggio in pullman per e da Cosenza, sem-brava un’odissea, invece è stata un esperienza bellissima, le ra-gazze, l’autista Maurizio nominato nostro conducente di fiducia edopo una settimana ricevere un messaggio dalle ragazze che chie-dono quando si ricomincia: la dimostrazione che questo sport ha ivalori della vita”.

— Quello meno bello...“Quando vedi le lacrime e capisci la delusione delle ragazze”.

— Lacrime sentite anche di Neyra Marsili che da giocatrice mastercon la Golfo Paradiso si è laureata vice campione mondiale...“Le sconfitte aiutano, rivedi la stagione, pensi ad un allenamento in cuinon ti sei impegnata ed hai subito voglia di ricominciare. Appuntamentoa giugno per gli Europei a Budapest”.

— E gli obiettivi con la Rari Nantes Bogliasco...“Di noi ne parlano tutti quindi vogliamo riconfermarci, quest’anno poiho in Alessia Millo una collaboratrice straordinaria. Il riconoscimentodi come lavoriamo arriva anche dalla scelta che ha fatto Rossella Ro-gondino, una ragazza di 15 anni di Bari, il fratello maggiore si è trasfe-rito a Genova per motivi di studio e lei non ci ha pensato due volte, ègià qui con noi. E’ la dimostrazione che a livello di pallanuoto giovanile,di prima squadra, di società, di paese siamo sempre di più una realtànazionale”.

— Bella responsabilità...“Un po’ per tutte cerco di esserci e di onorare al meglio questo impe-gno”.

— Sogno nel cassetto?“Di vivere un ciclo con queste ragazze e poi di vederle debuttare inprima squadra per continuare la storia del Bogliasco: dall’acquagol allaserie A1”.

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Un terzo posto a livello regionale, la squadra ha giocato tante bellepar-tite, tutti insieme: alcuni di loro sono passati di categoria altri sono ar-rivati dall’acquagol. Una nuova realtà con il cambio di allenatore, lasciaLillo Morbelli, arriva Gianluigi Burlando.

— Mister che ambiente hai trovato?“Una situazione ottimale: tanti ragazzi che hanno voglia di fare e di di-vertirsi, sono piccoli quindi è fondamentale l’aspetto ludico ma bisognapassare alla fase successiva. Alcuni sono già giocatori di buona qua-lità”.

— Fino a dove ci si può spingere?“Tutto è relativo alle capacità del ragazzo, si deve proseguire per gradi,partendo da dove sono e aggiungendo informazioni. E’ una fase didat-tica: automatizzare il movimento e poi allenarlo”.

— Obiettivi?“Ovviamente la partecipazione al Campionato”.

— Che cosa rappresenta per te la Rari Nantes Bogliasco?“Essere qui per me è un onore, è stato il mio primo pensiero espressoal presidente Gavazzi. Mi piace citare una frase di Yiannis Giannouris:quando si arriva in una nuova società bisogna pensare ad un contrattoper i prossimi 100 anni e comportarsi di conseguenza”.

— Sogno nel cassetto?“Poter organizzare un Torneo internazionale magari intitolato a GianniVassallo e portare i ragazzi all’estero: un tour nelle capitali della palla-nuoto”.

— Il bilancio?“Una stagione bella a cominciare dal numerodi bambini che hanno partecipato e che ci hapermesso di partecipare a Tornei ufficiali, com-preso l’Haba Waba, con più squadre”.

— Haba Waba, parola magica...“Mentre i piccoli, la squadra 2003, si sonocomportati benissimo, sono rimasto un po’ de-luso dai più grandi, 2001. E’ vero che siamousciti ai rigori, formula che già negli anni pas-sati ho avuto modo di contestare proponendoun ex aequo, ma quello che non mi è piaciutoè stato il comportamento di alcuni dei miei ra-gazzi: pensavano di essere fenomeni, giàgrandi campioni. Sono convinto che si potevafare meglio”.

—Siamo di fronte a partite di mini palla-nuoto...“A volte eccessive. Alcuni colleghi esageranoproponendo schemi evoluti.

E’ giusto dare regole ed indirizzi ma non di-mentichiamoci che sono bambini perché il ri-schio è che siano in pochi a giocare perchèqualcuno viene escluso, non è questo lo spi-rito giusto”.

— Mister Boldrini dal 1982 per piscine...“Ho cominciato a Camogli con Giumin Di Bar-tolo, poi Chiavari, Pro Recco, Rapallo e dasette anni a Bogliasco”.

— Quest’anno premiato all’Haba Wabacome uno degli allenatori sempre presente“Un bel riconoscimento in mezzo a tutti queibambini che vedo crescere, squadre anchestraniere che chiamavano il mio nome, cheemozione”.

— Un grande impegno cosa ricevi in cambio?“Tanto. I bambini più sono birichini, fatta salval’educazione, più mi sono simpatici. Devonodivertirsi, essere furbi, dote preziosa nella pal-lanuoto”.

— Prospettive?“Andiamo avanti , con Giovanna Rosi e Gia-como Cocchiere siamo pronti ad accoglieretutti i bimbi che vorranno venire a trovarci, leporte sono sempre aperte: lunedì, mercoledìe venerdì dalle 16.45 alle 18”.

— Sogno nel cassetto?“Sono appagato perché vedo i nostri bambiniche diventano ragazzi, atleti che conquistanoposizioni nel club ed in Nazionale”.

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— Il bilancio?“Abbiamo cominciato l’anno con qualche pro-blema di natura organizzativa, tante bambineiscritte, poi con l’aiuto di Aurora Sarno abbiamofatto fronte alle difficoltà e tutto è filato via liscio.Nonostante questa iniziale difficoltà siamo sod-disfatte. Abbiamo gettato le basi tecniche econ i balletti ci siamo tolte belle soddisfazioni”.

— Le piccole sono proprio piccole...“Partiamo dai sei anni, l’età migliore per comin-ciare”.

— Fino a dove ci si può spingere?“Per le esordienti B e C è fondamentale lavo-rare sull’impostazione tecnica, quello che ser-virà anche in futuro, ma cerchiamo anche difarle divertire, curiamo molto i balletti, i costumi,la coreografia”.

— E loro partecipano?“Sempre, mi hanno anche proposto alcune mu-siche e a me piace coinvolgerle”.

— Le competizioni?“A livello regionale e qualche appuntamento in-terregionale nel periodo estivo, l’appuntamentocon la gara di stelline per ottenere i brevetti per-sonali e dal mese di maggio i balletti”.

— Abbondanza anche per questa nuova sta-gione...

“Per fortuna, ma diversamente dallo scorsoanno e con l’aiuto di Ada Queirolo, riusciamoad occuparcene con maggiore cura”.

— I ricordi e le emozioni...“Ho nel cuore la squadra di esordienti C, il bal-letto sulla musica di Calimero, piccolissime emeravigliose”.

— Obiettivi?“Intanto che le bimbe si divertano, poi di con-fermare le soddisfazioni dei balletti e di supe-rare da subito lo scoglio delle stelline.Aspettiamo il calendario”.

— Virna Taccone lo scorso anno si è ri-messa costume, trucco e parrucca per tor-nare a competere, con soddisfazione, tiripeterai?“No solo allenatrice, frequento l’ultimo anno diUniversità e vorrei finire”.

— Ma se ci fosse bisogno?“Sempre pronta”.

— Sogno nel cassetto?“Punto sempre a fare divertire le bimbe oltreche ottenere i risultati”.

— Il bilancio?“Nel complesso bene nel senso che ci siamo confermate nelle primequindici società in Italia su un totale di sessanta ma non abbiamobrillato in nessuna delle categorie. Abbiamo però confermato OlimpiaBenvenuto in Nazionale, fresca di Mondiali juniores disputati a set-tembre in Grecia. Un miglioramento importante nella categoria esor-dienti A, conquistando più di dieci posizioni, ma è un gruppo nuovo esi deve abituare a tipologia e ritmo di lavoro”.

— Obiettivi?“Ripartire e vincere il più possibile. Abbiamo tante bambine, lavore-remo molto sul vivaio per avere squadre omogenee. E con le grandiper prenderci qualche rivincita”.

— Accoglienza permanente?“Volentieri, siamo in piscina tutti i giorni, dai cinque anni in poi. Pale-stra e acqua”.

— Sogno nel cassetto?“Mettercela tutta, con serietà e gioia”.

Il SincroAda Queirolo, allenatrice Juniores

Virna Taccone, allenatrice Esordienti

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Il bilancio?“Buono. All’inizio un gruppo un po’ disomoge-neo, abbiamo cercato un livello comune pertutte. Il risultato dei campionati anche, la RariNantes Bogliasco ha guadagnato 10 posizioninella classifica nazionale”.

I momenti più belli?“Le gare, le trasferte soprattutto quelle estive.Abbiamo creato un bel gruppo ed è stato, dopotanto lavoro, divertente”.

In particolare?Le scene comiche in albergo: la sera, a provarei balletti, lo stare tutte insieme: tante emozioni”.

Obiettivi?“Con le esordienti migliorare e puntare alle Finali,sfuggite lo scorso anno; con la categoria ra-gazze scalare la classifica”.

Qualche consiglio?“Programmare: un miglioramento personale edun lavoro di gruppo. Il nuoto sincronizzato haquesta caratteristica: si lavora tanto singolar-mente per portare tutte qualcosa al gruppo”.

Sogno nel cassetto?“Consolidare le basi per un nuovo ciclo, arrivarea giocarsi posizioni alte in classifica ed in tuttele categorie”.

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