Miocardio non compatto - ANMCO€¦ · forma isolata nell’adulto (Engberding e Bender)
Genova, 7 maggio 2011 Congresso Regionale ANMCO Liguria La RANOLAZINA: quando e a chi? Roberto...
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Genova, 7 maggio 2011
Congresso Regionale ANMCO Liguria
La RANOLAZINA: quando e a chi?
Roberto DelfinoRoberto Delfino
ISCHEMIA MIOCARDICA
Sovraccarico intracellulare di Na+
Sovraccarico intracellulare di Ca+
+
Aumento della corrente tardiva del
Na+
2) Chaitman, Circulation 2006;113:2462-24723) Stone, Cardiol Clin 26 (2208) 603-614
ISCHEMIA GENERA ALTRA ISCHEMIA
3) Grafico elaborato da Stone, Cardiol Clin 26 (2208) 603-614
TERAPIE ANTI-ANGINOSE CONVENZIONALI
VasospasmoNitroglicerina,
Calcio-antagonisti
PostcaricoCalcio-antagonisti/NitratiFrequenza cardiacaBeta-bloccantiContrattilitàBeta-bloccantiPrecaricoNitroglicerina
Elaborato da 3) Stone, Cardiol Clin 26 (2008) 603-614 4) Gruen, Therapy (2008) 5(6),807-81521) Goodman and Gilman XI edizione, pp 827,837,838
• Il miocardio prelevato dal cuore scompensato o soggetto a rimodellamento post-infartuale presenta un patologico aumento di una componente della corrente di Na+ denominata corrente “persistente” o “tardiva” (in inglese: “Late N+Current”). • Tale anomalia è stata messa in relazione con alterazioni dell’omeostasi cellulare del Na+, considerate di elevato significato nella fisiopatologia della contrattilità. •In generale, l’aumento di INaL fa parte dei fenomeni che caratterizzano la risposta stereotipa del miocardio a stimoli patogenetici di varia natura e che ne condizionano il “rimodellamento” funzionale e strutturale. •La INaL rappresenta quindi un potenziale “bersaglio” terapeutico.
Miocardio scompensato e rimodellato
VALDIVIA CR, et Al: J Mol Cell Cardiol 2005;38:475-4832. HUANG B, etAl. J Cardiovasc Electrophysiol 2001;12:218-225
Una variazione del passaggio di ioni attraverso la membrana cellulare ha due conseguenze con
significato funzionale distinto:
1. cambia la velocità di variazione del potenziale di membrana (altera la durata del potenziale d’azione);2. cambia il bilancio dei flussi destinati a mantenere costante la composizione dell’ambiente intracellulare (omeostasi ionica).
VALDIVIA CR, et Al: J Mol Cell Cardiol 2005;38:475-4832. HUANG B, etAl. J Cardiovasc Electrophysiol 2001;12:218-225
Instabilità elettrica Aritmie
Apporto e fabbisogno di O2
Consumo di ATP Formazione di ATP
Disfunzione meccanica Tensione diastolica
Alterazione contrazione/rilasciamento
RANOLAZINA
RANOLAZINA INIBISCE LA CORRENTE TARDIVA DEL Na+ NEL MIOCARDIOCITA
ISCHEMICO
2) Chaitman, Circulation 2006, 113:2462-2472 6) Hasenfuss G, Maier LS. Clin Res Cardiol 2008; 97:222-26 21) Belardinelli L et al. Heart 2006; 92(suppl. IV):IV6-IV14
Sovraccarico di Ca2+
intracellulare
NCX
Sovraccarico di Na+
intracellulare
INA
tardivaISCHEMIA
Studi Clinici Principali
CARISACARISAN=823N=823
Angina Angina cronicacronica
Ranolazina vs placebo in aggiunta
alla terapia standard
ERICAERICAN=565N=565
Angina Angina cronicacronica
Ranolazina vs placebo in aggiunta ad
amlodipina 10 mg
MARISAMARISAN=191N=191
Angina Angina cronicacronica
Ranolazina monoterapiavs placebo
MERLIN-MERLIN-TIMI 36TIMI 36N=6560N=6560
Sindromi Sindromi Coronariche AcuteCoronariche Acute
Non-STENon-STERanolazina vs placebo
in aggiunta allaterapia standard
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316 9) Chaitman JACC 2004; 43:1375-82
10) Stone, JACC 2006; 48:566-75 11) Morrow JAMA, 2007; 297:1775-1783
Studio CARISA(Combination Assessment of Ranolazine In Stable Angina)
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
12 settimaneFollow up:
Disegno:
Durata dell’esercizio fisico alla concentrazione valle di ranolazina
Ranolazina 750 mg o 1000 mg bid o placebo per 12 settimane in aggiunta a:- amlodipina 5 mg/die- atenololo 50 mg/die- diltiazem 180 mg/dieNitrati sublinguali sono stati utilizzati al bisogno
N=823 con angina da sforzo da almeno 3 mesi
Randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, a gruppi paralleli
Obiettivo:
Endpoint primario:
Trattamento:
Popolazione:Valutare l’efficacia di ranolazina in pazienti con angina cronica, sintomatici nonostante dosi standard di amlodipina, atenololo o diltiazem
ETT
Settimane
Placebo bid
Ranolazina 750 mg bid
Ranolazina 1000 mg bid
2 6 12-2 0
Randomizzazione
Pazienti eleggibili stratificati in base al trattamento anti-angina di fondo:
Atenololo 50 mg qd (43%)
Amlodipina 5 mg qd (31%)
Diltiazem 180 mg qd (26%)
ValleValle/Picco Valle/Picco
5) Elaborato da Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
Disegno dello studio CARISA(Combination Assessment of Ranolazine In Stable Angina)
PlaceboRanolazina 750 mg bidRanolazina 1000 mg bid
Var
iazi
on
e d
al b
asal
e (s
eco
nd
i)
***
† §
††§§
**
****
50
100
150
Valle
Durata dell’esercizio
Tempo all’esordio dell’angina
Tempo al sottoslivellamento
di 1 mm dell’ST
Durata dell’esercizio
Tempo all’esordio dell’angina
Tempo al sottoslivellamento
di 1 mm dell’ST
Picco
** *
*p=0.03; **p=0.01; ***p=0.001; ****p=0.02; †p=0.002; §p=0.003; ††p<0.001; §§p=0.004 vs placebo
2) Chaitman, Circulation 2006; 113:2462-24725) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
CARISA: efficacia(Combination Assessment of Ranolazine In Stable Angina)
Nu
mer
o p
er s
etti
man
e
6
5
4
3
2
1
0 Basale A 12 sett.
Fase dello studio
Basale A 12 sett.
Attacchi di angina Consumo di nitroglicerina
p<0.006
p<0.001
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
PlaceboRanolazina 750 mg bidRanolazina 1000 mg bid
p<0.02
p<0.001
CARISA: efficacia(Combination Assessment of Ranolazine In Stable Angina)
Ranolazina 750 mg bid
Cminima Cmassima
PA sistolica a riposo NS NS
FC a riposo NS NS
PA sistolica a fine esercizio NS NS
FC a fine esercizio -3.1 (p=0.01) -2.3 (p=0.05)
CARISA: parametri emodinamici
Ranolazina non ha indotto variazioni clinicamente significative della PA e della FC
5) Elaborata da Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
CARISA: sicurezza e tollerabilità
Eventi avversi:
Placebo Ranolazina 750 mg Ranolazina 1000 mg
26.4% 31.2% 32.7%
I più comuni effetti avversi dose-correlati:
Stipsi, Vertigini, Nausea, Astenia
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
CARISA: Sicurezza e tollerabilità
ALTERAZIONI ECG
Modesti incrementi, senza un franco allungamento del QTc, né insorgenza di gravi aritmie ventricolari (torsione di punta):
- 6.1 ms per ranolazina 750 mg vs placebo
- 9.2 ms per ranolazina 1000 mg vs placebo
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
Ranolazina aggiunge efficacia anti-anginosa ed anti-ischemica in pazienti con angina cronica severa che continuano ad essere sintomatici nonostante l’assunzione di dosi standard di beta-bloccanti o Calcio-antagonisti
Gli effetti anti-anginosi ed anti-ischemici non dipendono dalle variazioni della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca
Il trattamento con ranolazina in aggiunta alla terapia con beta-bloccanti o Calcio-antagonisti è risultato ben tollerato
CARISA: conclusioni
5) Chaitman JAMA 2004; 291:303-316
22) Keating, Drugs 2008; 68(17): 2483-2503
Ranolazine Shortens Repolarization in Patients with Sustained Inward Sodium Current Due to Type-3 Long-QT Syndrome
La Sindrome del QT-Lungo tipo 3
• è una malattia genetica dovuta ad una mutazione di un gene per i canali del sodio
• si caratterizza per un aumento della corrente tardiva del sodio con con conseguente allungamento conseguente allungamento dell’intervallo QTdell’intervallo QT7) Moss, J Cardiovasc Electrophysiol 2008; 19(12):1289-1293
Ranolazina ha ridotto l’allungamento
dell’intervallo QTc ed ha migliorato il
rilasciamento diastolico nei pazienti con
sindrome del QT-lungo di tipo 3
Ranolazine Shortens Repolarization in Patients with Sustained Inward Sodium Current Due to Type-3 Long-QT Syndrome
7) Moss, J Cardiovasc Electrophysiol 2008; 19(12):1289-1293
Studio MERLIN-TIMI 36Metabolic Efficiency with Ranolazine for Less Ischemia in
Non-ST-elevation acute coronary syndromes (MERLIN)-TIMI 36
TIMI (Thrombolysis In Myocardial Infarction) group.
Valutazione dell’efficacia e della sicurezza
di Ranexa nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST.
Valutazione dell’efficacia e della sicurezza
di Ranexa nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST.
11) Morrow, JAMA 2007; 297:1775-1783
Terapia standard
RANDOMIZZATI (1:1)Doppio cieco
Holter x 7 gg da randomizzazione
Visite di follow-up: giorno 14, mese 4,
ogni 4 mesi
Endpoint primarioMorte cardiovascolare,
IM o ischemia ricorrente
Endpoint primarioMorte cardiovascolare,
IM o ischemia ricorrente
Visita finale
(n=6560)
DurataEvent-driven
(310 decessi, 730 eventi CV
maggiori) Follow-up
Media 348 gg
DurataEvent-driven
(310 decessi, 730 eventi CV
maggiori) Follow-up
Media 348 gg
UA/NSTEMI
Placebo ev/po
Ranolazinaev/po
Disegno dello Studio MERLIN-TIMI 36
11) Elaborato da Morrow, JAMA 2007; 297:1775-1783
Ischemia ricorrente
0 180 360 540
HR 0.87 (IC 95% 0.76 - 0.99)Log-Rank p=0.03
0
10
20Morti cardiovascolari
o infarto del miocardio
0
10
0 180 360 540
HR 0.99 (IC 95% 0.85 - 1.15)Log-Rank p=0.87
20
Giorni dalla randomizzazione
Placebo
Ranolazina
Perc
en
tuale
cu
mu
lati
va
MERLIN: componenti dell’endpoint primario di efficacia
Placebo 3281 2711 1458 335Ranolazina 3279 2694 1427 316
N. pazienti a rischio
Placebo 3281 2562 1297 296Ranolazina 3279 2570 1307 295
N. pazienti a rischio
Giorni dalla randomizzazione
Perc
en
tuale
cu
mu
lati
va
11) Morrow, JAMA 2007; 297:1775-1783
MERLIN-TIMI 36: sicurezza e tollerabilità
11) Morrow, JAMA 2007; 297:1775-1783
N (%) di pazienti
Ranolazina Placebo HR p(n=3268) (n=3273) (IC 95%)
Morte da tutte le cause 172 175 0.99 (0.80-1.22) 0.91
Mese 6 109 (3.4) 113 (3.5)
Mese 12 153 (5.3) 152 (5.1)
Mese 18 169 (7.0) 173 (7.4)
Morte o ricovero per cause 1046 (33.2) 1082 (33.4) 0.97 (0.89-1.06) 0.53cardiovascolari
Aritmia sintomatica documentata 99 (3.0) 102 (3.1) NA 0.84
Aritmia clinicamente significativa 2330 (73.7) 2650 (83.1) NA <0.001al monitoraggio Holter
0
2
4
6
8
10
0 24 48 72 96 120 144 168
Ore dalla randomizzazione
Incid
en
za d
i TV
>8
b
att
/min
(%)
Ranolazina
Placebo
p<0.001
MERLIN-TIMI 36: sicurezza e tollerabilità
La terapia con Ranolazina si è associata alla riduzione degli episodi
di tachicardia ventricolare all’HOLTER 7 gg
La terapia con Ranolazina si è associata alla riduzione degli episodi
di tachicardia ventricolare all’HOLTER 7 gg
12) Scirica BM et al. Circulation 2007; 116;1647-1652
MERLIN-TIMI 36obiettivi principali
3) SICUREZZA
Sindrome coronarica
acuta Eventi CV maggiori?
Ischemia ricorrente
MERLIN-TIMI 36: conclusioni
1) Efficacia nell’ischemia acuta
2) Efficacia nell’ischemia cronica
11) Elaborato da Morrow, JAMA 2007; 297:1775-1783
ObiettivoValutare l’efficacia di ranolazina in una popolazione di pazienti anginosi più ampia, mediante l’analisi di un sottogruppo di pazienti con sindrome coronarica acuta e precedente diagnosi di angina cronica, arruolati nel trial MERLIN-TIMI
PopolazioneDei 6560 pazienti arruolati nel trial, il 54% (n=3565) presentava una storia di angina cronica da 5.2 anni (valore medio)
MERLIN:efficacia in pazienti con angina cronica
13) Wilson SR, et al. J Am Coll Cardiol. 2009; 53;1510-1516
Endpoint primario
morte cardiovascolare,
infarto miocardico, ischemia ricorrente
Ischemia ricorrente
-14 %
p=0.017
HR 0.86 (IC 0.75-0.97)
-22 %
p=0.002
HR 0.78 (IC 0.67-0.91)
MERLIN: efficacia in pazienti con angina
cronica
13) Elaborato da Wilson SR, et al. J Am Coll Cardiol. 2009; 53;1510-1516
Ranolazina vs placebo
Ranolazina vs placebo
Ranolazina
PlaceboP
erc
en
tuale
pz.
(%
)25
20
15
10
5
0 Angina ingravescent
e
Incremento dellaterapia anti-
anginosa
Ischemia ricorrente
8.1
5.6
16.4
12.5
21.1
16.5
HR 0.77 0.77 0.7895% lC 0.59-1.00 0.64-0.92 0.67-0.91
Valore p 0.048 0.005 0.002
MERLIN: efficacia in pazienti con angina
cronica (endpoint secondari)
13) Wilson SR, et al. J Am Coll Cardiol. 2009; 53;1510-1516
Test da sforzo a 8 mesi nei pazienti con angina cronica del MERLIN-TIMI 36
Ranolazina(n=1190)
0.002 477±7 508±7 Tempo all’esordio di angina (sec.)
0.003 479±7 509±7 Tempo al sottoslivellamentodi 1 mm dell’ST (sec.)
0.002 482±7 514±7 Durata totale (sec.)
Valore p
Placebo(n=1173)
13) Wilson SR, et al. J Am Coll Cardiol. 2009; 53;1510-1516
MERLIN - CONCLUSIONI
Nei pazienti con angina cronica del MERLIN-TIMI, Ranolazina ha dimostrato
• di essere efficace nel ridurre l’angina in un numero molto più ampio di pazienti con angina cronica, rispetto ai precedenti studi
• di avere un buon profilo di sicurezza in pazienti con angina cronica stabile complicatasi con un evento acuto
13) Wilson SR, et al. J Am Coll Cardiol. 2009; 53;1510-1516
Ranolazina è un nuovo e originale farmaco anti-anginoso
approvato per il trattamento dell’angina cronica stabile
1) Nash, Lancet 2008; 372: 1335–41
Trattamento sintomatico dei pazienti con angina pectoris stabile non adeguatamente
controllati con le terapie anti-anginose di prima linea o che non le
tollerano
RANOLAZINA: Indicazione Terapeutica
8) RCP Ranexa
Dosaggio iniziale raccomandato: 375 mg due volte al giorno
Dopo 2-4 settimane la dose dovrebbe essere aumentata a 500 mg due volte al giorno e, in base alla risposta del paziente, aumentata ulteriormente fino alla dose massima raccomandata di 750 mg due volte al giorno
In caso di eventi avversi correlati al trattamento (capogiri, nausea o vomito) potrebbe essere necessario ridurre il dosaggio. Se dopo avere ridotto il dosaggio i sintomi non si risolvono si deve interrompere il trattamento
RANOLAZINA: Posologia
8) RCP Ranexa
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti
Insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min)
Insufficienza epatica moderata o grave Somministrazione concomitante di inibitori forti del CYP3A4
(es. itraconazolo, ketoconazolo, voriconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, claritromicina, telitromicina, nefazodone, succo di pompelmo)
Somministrazione concomitante di antiaritmici di classe Ia (es. chinidina, disopiramide, procainamide) o di classe III (es. dofetilide, sotalolo) diversi dall'amiodarone
RANOLAZINA: Controindicazioni
8) RCP Ranexa
RANOLAZINA: Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Procedere con cautela nel prescrivere o incrementare il dosaggio della ranolazina nei pazienti nei quali si prevede un'esposizione più elevata:
- somministrazione concomitante di inibitori moderati del CYP3A4 (diltiazem, fluconazolo, eritromicina)
- somministrazione concomitante di inibitori della P-gp (es. verapamil, ciclosporina)
- insufficienza epatica lieve
- insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina di 30-80 ml/min)
- pazienti anziani
- pazienti sottopeso (60 kg)
- pazienti con SCC moderato o grave (classe III–IV della NYHA)
8) RCP Ranexa
Sono stati osservati prolungamenti dell’intervallo QTc correlati alla dose e alla concentrazione plasmatica di ranolazina
Studi pivotal hanno messo in evidenza variazioni medie rispetto ai valori basali del QTcF (correzione di Fridericia) dopo dosi comprese tra 500 e 750 mg due volte al giorno, rispettivamente di 1.9 e 4.9 msec
Procedere con cautela nel trattamento dei pazienti con un'anamnesi personale o familiare positiva per la sindrome del QT
lungo congenita con prolungamento acquisito dell'intervallo QT trattati con farmaci che influiscono sull'intervallo QTc, come la terfenadina,
l'astemizolo o la mizolastina, l'eritromicina, gli antidepressivi triciclici, come l'imipramina, la doxepina o l'amitriptilina e alcuni antiaritmici, come la chinidina, la disopiramide o la procainamide. Gli ultimi tre farmaci, essendo antiaritmici di classe Ia sono controindicati.
RANOLAZINA: Prolungamento del QTc
8) RCP Ranexa
Libertà da angina durante il f-up a lungo termine
Caratteristica PCI + OMT OMTLibertà da angina %
Basale 12% 13%
1 Anno 66% 58%
3 Anni 72 % 67%
5 Anni 74 % 72%Il confronto tra gruppo PCI e gruppo con terapia medica è stato significativo ad un anno ( p < 0,001 ) e 3 anni ( p = 0.02 ) ma non al basale o dopo 5 anni
Boden NEJM 2007: 356, 1503 Studio Courage
Principali determinanti dello stato di salute e contributo proporzionale alla morte prematura
Predisposizione genetica; 30%
Modelli comportamentali;
40%
Assistenza sanitaria; 10%
Esposizione ambientale; 5%
Circostanze sociali; 15%
Schroeder SA 2007 NEJM 357: 1221