! !

Luca Pianigiani, Ludovica Mazzei, Centro Ascolto della Regione Toscana!

Il rischio suicidario in adolescenza: una helpline telefonica!

Il fenomeno del suicidio!

Genere ed età delle persone morte per suicidio nel nostro Paese!•  In Italia, quasi l’80% dei morti per suicidio sono uomini.!•  La quota maggiore di suicidi si registra tra le persone anziane: circa 1/3 ha più di 70 anni. !•  I suicidi rappresentano solo lo 0,2% del totale dei decessi tra gli italiani >70aa !•  il 12% delle morti tra i giovani di 15-29 anni*: !

A.  per i maschi si registra un numero di vittime analogo a quello causato dai tumori (13% del totale) e inferiore solo a quello causato dagli incidenti stradali (35% del totale); !

B. - per le femmine si colloca al terzo posto con una proporzione analoga a quella delle malattie cardiovascolari (8% del totale). !!★  (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità, 2011. !!(a) Popolazione residente al 1 gennaio 2010. (1) I dati riportati nelle tavole del presente capitolo derivano dai modelli individuali compilati dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei carabinieri in base alle notizie contenute nel rapporto o verbale di denuncia di suicidio o tentativo di suicidio trasmesso all'Autorità giudiziaria.

Dati ISTAT 2010(1) Suicidi! Tentativi di suicidio!

N.! Per 100.000!abitanti (a)! N.! Per 100.000!

abitanti (a)!

ITALIA 3.048 5,1 3.101 5,1

Nord-Centro 2.252 5,7 2.317 5,9

Mezzogiorno 796 3,8 784 3,8

Nel mondo si registra un suicidio ogni 40”, oltre 800.000 p/y (Preventing suicide, WHO, 2014).!Il suicidio rappresenta una questione di primaria importanza per la sanita pubblica in Europa, con un tasso di prevalenza medio di 13,9 per 100.000 ogni anno!

0

3

5

8

10

3,93,6

5,1

6,4

1,6

4,4

6,5

5,7

9,6

3,1

5,3

7,4

5,1 4,84,1

2,8

0,9

4,3

5,54,8

3,54,2

suicidi!

Tentativi suicidi!

Il fenomeno del suicidio!

tasso std.100.000ab.!

http://www.istat.it/it/archivio/suicidi !

Suicidi e tentativi di suicidio denunciati alla Polizia di Stato e all'Arma dei carabinieri - Anno 2010!

0

2

4

6

8

1990-19921996-1998

2002-20042008-2010

1-9anni 10-19anni 20-29anni

Mortalità per suicidio toscana: 0-29aa !

Mortalità per suicidio - tassi standard per 100.000 residenti - Anni 1990 - 2012: Ars su dati RMR Anni 1 - 9 anni 10 - 19 anni 20 - 29 anni 1990-1992 0 1,9 5,9 1991-1993 0 1,0 6,7 1992-1994 0 0,9 7,2 1993-1995 0 0,8 6,3 1994-1996 0 1,5 5,4 1995-1997 0 1,3 5,1 1996-1998 0 1,8 4,9 1997-1999 0 1,6 4,7 1998-2000 0 1,7 4,7 1999-2001 0 1,5 5,3 2000-2002 0 1,0 6,1 2001-2003 0,13 0,9 5,6 2002-2004 0,13 1,0 5,1 2003-2005 0,12 1,2 4,0 2004-2006 0 1,2 4,4 2005-2007 0 1,4 4,6 2006-2008 0 1,2 4,2 2007-2009 0 1,3 3,4 2008-2010 0 0,8 2,8 2009-2011 0 0,9 3,3 2010-2012 0 1,0 4,7

Mortalità per suicidio - tassi standard per 100.000 residenti - Anni 2012: Ars su dati RMR

Anni 1 - 9 anni 10 - 19 anni 20 - 29 anni

maschi 0! 1,29 8,444508

femmine 0 0,691969 0,934669

https://www.ars.toscana.it/en/aree-dintervento/problemi-di-salute/salute-mentale/news/2683-suicidio-prevenzione-un-

imperativo-globale.html !

Il fenomeno del suicidio!

!Nel mondo, i dati sul suicidio rappresentano frequentemente una sottostima del fenomeno.!!I Tentati S. sono 10 volte più frequenti dei S., sono più comuni fra gli adolescenti e diminuiscono con l’ età.(Nock et al., 2008). Sono spesso mascherati come incidenti o non denunciati, benchè, la recidiva sia di circa 30 – 50%.!La stigmatizzazione associata ad essi dissuade numerose persone a chiedere aiuto.!!La condotta suicidaria può essere influenzata da un mix di fattori sociali, culturali, psicologici, ecc.!!- socio-culturali: disintegrazione delle relazioni sociali e l’anomia.!- familiari: l’alcolismo di uno o entrambi i genitori, la separazione dei genitori, gravi disturbi della personalità, l’assenza del genitore omologo, rottura precoce del legame familiare, ecc.!- individuali: insuccessi scolastici e professionali, isolamento, bullismo, fallimenti sentimentali, uso di droghe, tendenze autodistruttive, ritiro sociale, bassa stima di sé, senso di disperazione, ecc….!!Un precedente tentativo di suicidio costituisce il fattore predittivo più importante.!

Eurogenas- Linee Guida per la prevenzione al suicidio/Nock et al, 2008.

Tentativi di suicidio e condotta suicidaria in adolescenza!Il fenomeno del suicidio!

I dati Edit mostrano un incremento del livello di distress fra i ragazzi toscani (distress elevato: 22,1%, 2015; 16,0%, 2008), superiore a quanto registrato a livello internazionale (17,0%) (Peiper N, 2015). Un rapporto femmine/maschi di 2,4:1 e un incremento, in entrambi i generi, all’aumentare dell’età.

% elevato distress!

14aa! 19aa!

maschi! femmine! maschi! femmine!

10,5! 26,4! 19,8! 33,2!

Gli stati emotivi vissuti “spesso” o “sempre” nel corso degli ultimi 30gg sono caratterizzati prevalentemente da: nervosismo (70%); stato di agitazione (52,5%); sensazione di sforzo nel fare le cose (26,2%); sensazione di essere senza speranza (23,9%), inutile (19,8%); depresso (11,8%). Fra i ragazzi con elevato livello di distress si registra una maggior inclinazione alla messa in atto di comportamenti a rischio fra cui: fumo di tabacco (>50%); binge driking (38,5%), consumo di sostanze (34,4%), atteggiamenti da bullo (19,5%).

EDIT 2015: Distress e stato emotivo!

EDIT 2015: Bullismo e cyberbullismo

Le forme di prepotenza più frequenti: “prese in giro”(22%); offese (18,6%). Il cyber bullismo, interessa il 19,6% dei ragazzi (femmine: 25,7%; maschi: 12,8%). L’uso del cellulare attraverso minacce, foto, video e telefonate mute, risulta la modalità maggiormente utilizzata seguita dal web con la messa in rete di foto o video. Studi sull’argomento hanno dimostrato un’associazione fra eventi di bullismo e l’instaurarsi di forme depressive, condotte di aggressività, ansia individuale e sociale, iperattività e problemi di apprendimento.

Distribuzione % delle diverse forme di cyber bullismo subite calcolata sul numero delle risposte – analisi per genere - 2015

Distribuzione % delle prepotenze subite calcolata sul numero delle risposte – Confronto 2008-2011-2015

Luoghi comuni sul suicidio! “Non si può prevenire un suicidio” “Il suicidio è una reazione normale a una situazione anormale” “Parlare di suicidio con qualcuno aumenta il rischio di comportamento suicidio” “Le persone che parlano di suicidio non tenteranno di commetterlo né si suicideranno” “Le persone suicide sono determinate a morire” “La maggioranza dei suicidi avviene senza segnali di allarmi” “Solo le persone con disturbi mentali sono suicidi”

- Preventing suicide: a global imperative, World Health Organization, 2014."- Linee Guida per la Prevenzione del Suicidio, Eva Dumon & . Gwendolyn Portzky, Unit for Suicide Research – Ghent University, Progetto Euregenas."

Il fenomeno del suicidio!

fattori di rischio e interventi nei Sistemi Sanitari!

Rapporto ufficiale WHO: http://www.who.int/mental_health/suicideprevention/world_report_2014/en/

fattori di rischio e interventi nei Sistemi Sanitari!

Rapporto ufficiale WHO: http://www.who.int/mental_health/suicideprevention/world_report_2014/en/

Linee telefoniche di aiuto (helpline)!

In Italia esistono oltre 30 help line, che ricevono 130 mila chiamate l’anno*. La prima nasce a FIRENZE nel 1964 con “Voce Amica”. !Nel mondo, sono molti gli studi che hanno esaminato l’efficacia di queste linee telefoniche e la maggior parte di essi evidenzia un effetto positivo sul sostegno alla persona. (De Leo et al., 2002; Mishara et al., 2007; Kalafat et al., 2007; Leitner et al., 2008; Coveney et al., 2012….).!!Si nota, inoltre, che gli adolescenti cercano internet dei metodi per suicidarsi, in particolare metodi veloci e indolori. Il fatto grave è che esistono dei siti che rispondono a queste domande. !!Sempre piu persone hanno cercato aiuto online. !(Nicholas, 2004; Gould, 2002)!!Internet offre una serie di possibilita nella prevenzione del suicidio (informazioni, chat, forum, ecc…). !!In questa direzione, i “Servizi di salute mentale online” possono contribuire a rendere accessibile l’aiuto e ad abbassare la soglia d’accesso all’assistenza sanitaria e alla prevenzione. !(Christensen et al. E-Health Interventions for Suicide Prevention, Int J Environ Res Public Health. 2014 Aug; 11(8): 8193–8212).!

*http://pluraliweb.cesvot.it/telefono-amico !

Elementi chiave per la prevenzione del suicidio !

Esistenza di un legame significativo in grado di accompagnare e sostenere il giovane nei momenti di difficoltà.!

____________!promuovere la capacità di cogliere un significato e una direzione nelle proprie esperienze, emozioni, sottraendole ad un vissuto di caos.!

____________!La percezione di un senso profondo del valore di sè come persona!!

____________!Target globale 3.2 Il tasso di suicidio nei paesi sarà ridotto del 10% entro il 2020 (anno di riferimento: 2012 o 2013).!

Il Progetto Montagna in Salute !

Attraverso la DGR n. 461/2009 (“Un programma di prevenzione del disagio sociale in tre Società della Salute montane della Toscana”),!DGRT n.59/2011 (“Protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Unione Nazionale Comuni, Comunità Enti Montani (UNCEM).!DGRT n.1053/2012 (“Accordo di collaborazione tra RT, UNCEM Toscana e ANCI Toscana finalizzato al coordinamento delle attività a supporto della popolazione delle aree montane e svantaggiate) è stato avviato il “Progetto Montagna in Salute”.!

Azioni progettuali !•  costituzione Gruppi Operativi Locali !

•  azioni di sensibilizzazione sul disagio e la prevenzione del suicidio alla popolazione locale !

•  traduzione Linee Guida Media WHO!

•  numero verde prevenzione del disagio e del suicidio!

NV prevenzione del disagio e del suicidio!

presa in carico servizi territoriali !

attivazione servizi emergenza !

crisis counseling!supporto psicologico !

RT ha attivato (30/11/2011) una help_line dedicata ai cittadini con particolari condizioni di disagio psico-sociale (alcolismo, violenza su donne e minori, ecc..) e per la prevenzione del suicidio, sviluppando procedure operative specifiche in raccordo con i servizi territoriali.!

Obiettivi del numero verde!Intercettare persone con vissuto di disagio e rischio suicidario, in particolare gruppi vulnerabili, che non hanno accesso o non si rivolgono ai servizi socio-sanitari del proprio territorio.!!

Offrire consulenza e supporto a tutti coloro che hanno vicino una persona che vive un disagio !!

Accogliere ed analizzare la domanda dell’utente; orientarlo, ascoltarlo, supportarlo psicologicamente e reinserirlo nel percorso adeguato, accedendo ai servizi sociosanitari presenti nella sua zona!!

Contribuire all’analisi del fenomeno del disagio psico-sociale e della fruibilità dei servizi socio-sanitari, grazie al rilevamento dei dati.! Creare e validare un modello di analisi della domanda e supporto psicologico al rischio del suicidio, da applicare progressivamente ad altri territori toscani entro il 2016.!

Supportopsicologicotelefonico

Feedback immediato (h 9-18 ); !!Gratuità;!!Percezione di maggior controllo sulla situazione da parte dei chiamanti, possono interrompere l'interazione ogni volta che scelgono;!!Garanzia dell’anonimato: riduce la barriera psicologica che impedisce a molti di chiedere aiuto;!

Effetto disinibizione(Gilat, 2007), utile per chi si trova in una situazione di crisi e ha difficoltà a cercare un aiuto diretto!

!Superamento delle barriere legate alla distanza: chi chiama può ricevere aiuto ovunque si trovi;!!Punto di forza del NV: !L’ intervento è svolto da professionisti (psicoterapeuti) che garantiscono un intervento tempestivo, una stabilità della presa in carico telefonica e un invio territoriale adeguato."

Fonte: Latzer & Gilat, 2000, Lester, 2002; Reese, Conoley, e Brossart, 2002; Rosenbaum & Calhoun, 1977!

I giovani che sperimentano un disagio non cercano aiuto tra i professionisi per 4 ragioni:!

- sentono che non potrebbero contare sulla confidenzialità, !

- sentono che nessuna persona o servizio sarebbe in grado di aiutarli, !

- avvertono il problema come troppo personale per raccontarlo a qualcuno, !

- credono di poterlo gestire da soli. !

Non sorprende quindi che per mantenere confidenzialità e indipendenza la maggior parte cerchi informazioni su internet. !

Dubow EF, Lovko KR, Kausch DF (1990), Demographic differences in adolescents’ health concerns and perceptions of helping agents. J Clin Child Psychol 19:44!

Supporto psicologico telefonico!

Tempo: non definito a priori;!

Spazio: costruzione di un setting “ideale”;!

Comunicazione: canale verbale (scelta delle parole e loro significato) e paraverbale (timbro, volume, velocità eloquio, silenzi, sospiri, pause, vocalizzazioni);!

Ambiente: rumori e suoni di sottofondo.!

Le fasi del processo telefonico!

INCONTRO è la fase più rilevante dell’intero processo in quanto permette di gettare le basi della vera relazione con la persona assistita sviluppando uno “spazio relazionale” ovvero un luogo silenzioso ed accogliente ove l’elemento essenziale è l’ascolto.!ACCOGLIENZA porre particolare attenzione sia al contenuto della richiesta, sia agli aspetti emotivi che l’accompagnano e che spesso evidenziano il problema emergente che ha motivato la persona a telefonare. In questa fase è importante ascoltare in modo attivo. !ANALISI DELLA DOMANDA E RIFORMULAZIONE: L’attenzione è rivolta al vissuto che sottende il racconto, individuato attraverso tono, timbro, pause, velocita, ecc. che permettono di sintetizzare e restituire, attraverso le tecniche della riformulazione e della delucidazione, ciò che si e ascoltato e attuare un supporto emotivo. E’ in questa fase che viene focalizzato il problema e individuato un obiettivo comune su cui lavorare, nonché vengono offerte informazioni e indicazioni personalizzate, in un linguaggio comprensibile. Tale fase è cruciale per prospettare e concordare possibili soluzioni e per stimolare le risorse della persona affinché scelga in modo autonomo e consapevole la soluzione più adeguata al suo problema;!RIASSUMERE E VERIFICARE. Al termine del colloquio e importante riassumere quanto emerso e concordato durante il colloquio per verificare che la persona abbia effettivamente compreso le informazioni e le eventuali indicazioni fornite, utili per promuovere nuove consapevolezze e favorire un senso di responsabilità rispetto alla presa in carico ed al suo disagio. La responsabilità permette alla persona di attivare la volontà in tutte le sue manifestazioni e divenire soggetto del suo percorso di cura e allo psicologo di essere effettivamente l’accompagnatore che condivide il “piano”. !ACCOMPAGNARE Un servizio telefonico può chiudere una richiesta di aiuto già dalla prima telefonata oppure attraverso un processo che richiede più colloqui telefonici.!!Occorre valutare con attenzione il momento in cui raccogliere e se raccogliere i dati relativi alla persona/utente a garanzia dell’anonimato in modo da evitare di interrompere il flusso della conversazione telefonica lasciando la libertà di focalizzare il suo bisogno e di formulare una eventuale domanda (non so bene perché ho chiamato… ho trovato questo numero… pensavo che…).!

considerazioni conclusive!!

«per essere efficaci, i servizi sanitari giovanili devono essere percepiti come accessibili, gradevoli

e non stigmatizzanti»!!

********!“dobbiamo costruire una rete di servizi e di

professionisti che lavorano in continuità sui percorsi di prevenzione e presa in carico, sfruttando tutti canali di comunicazione a nostra disposizione”.!

!

!

grazie per l’attenzione!