7/24/2019 Genitori, Imparate a Dire No

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Genitori, imparatea dire no11 maggio 2011Giuliano Galletta

galletta@ilsecoloxix.it

Il manuale controcorrente di Aldo Naouri per sconfiggere la tirannia deibambini

IO SONO un sostenitore del metodo educativo del calcio-nel-sedere. A fare questa

impegnativa dichiarazione non di un padre-padrone della Barbagia ma di un raffinatopsicoanalista parigino. Aldo Naouri, pediatra e scrittore francese, la cita nel suo ultimo libroPiccoli tiranni (non) crescono. Manuale di educazione per i figli doggi (Codice edizioni,224 pagine, 23 euro) un vero e proprio atto di accusa contro leducazione permissiva,narcisista e consumistica che sembra prevalere nelle societ del capitalismo avanzato,producendo quella che Naouri chiama uninfatolatria, in cui genitori frustrati e privi diautorevolezza creano bambini nevrotici.

Ai pi piccoli viene concesso praticamente tutto e i pubblicitari proclamano con cinicoentusiasmo che sono proprio i bambini a indirizzare i consumi delle famiglie. Ma

leducazione ben altro spiega Naouri stabilire , o meglio, ristabilire, con il dovutorigore, i ruoli allinterno della famiglia dove i genitori sono la guida, amorevole ma severa,dei figli, non loro complici. Capirne e nutrirne le inclinazioni infatti non vuol direassecondarne capricci e desideri.

Quella del calcio nel sedere certamente una battuta ma lidea del libro che leducazionenon pu che essere prescrittiva, deve dare regole che servano a mettere il bambino nellecondizioni di affrontare la vita e le sue molteplici difficolt. Un po quello che diceva AntonioGramsci ottanta anni fa: Leducazione una lotta contro la natura per dominarla e creare

luomo adatto alla sua epoca. Ai tempi di Gramsci la tv era solo uninvenzione curiosa e undialogo come questo fra una mamma e un pediatra non sarebbe mai potuto avvenire:Dottore, come posso far capire alla bambina che ora di andare a letto quando mi dice chevuole continuare a guardare la televisione? Basta spegnere la televisione, signora. Dottore,mai lei la riaccende! Leggendo questo dialogo si direbbe che la madre abbia a che fare conunadolescente ribelle. La bambina di cui parla ha ventitr mesi e pesa meno di dieci chili.Naouri domenica sar al Salone del libro che si apre domani al Lingotto di Torino perchiudersi luned prossimo.

Naouri, la parola chiave della sua proposta educativa sembra essere no. Una parola

che i genitori di oggi hanno grandi difficolt a pronunciare.

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Se i genitori fossero ancora capaci di dire no forse non avrei mai scritto questo libro. Igenitori non riescono, non vogliono pi dire no. Perch? Per diverse ragioni. La prima, inordine di importanza e di ricorrenza, la paura di non essere amati dai figli a cui venganoimposte delle regole. La seconda ragione la paura di traumatizzare i propri figli, un terminetecnico ormai entrato nel linguaggio corrente dei genitori, il che non ha davvero nessun

senso. La terza che i genitori obbediscono a una sorta di ideologia che ci circonda: quelladella societ dei consumi. questa ideologia che, per una sua propria convenienza,incoraggia i genitori a mettersi a servizio dei figli, facendone cos dei consumatori ideali.Tutto ci viene per mascherato dietro nobili principi e buoni sentimenti democratici chevorrebbero in teoria mettere i figli alla pari dei genitori. Per quanto mi riguarda si tratta disemplice malafede.

Lo status di piccoli tiranni provoca ai bambini un forte disagio psichico, ritiene chetale disagio sia in aumento?

Certo che aumenter. Ci troviamo di fronte a unalleanza effettiva tra le ideologie di sinistrae il neo liberismo. Entrambe contestano lidea stessa di limite: dire no a un bambinosignifica imporgli dei limiti. Si pu sempre spiegare che il bambino ne ha bisogno, che oggi ibambini nascono in un mondo iper-protettivo, ma con le stesse pulsioni ancestrali di chinasceva in un mondo ostile. Bisogna quindi aiutarli a disfarsi della parte inadeguata diqueste pulsioni. Ma impossibile mettersi daccordo: le ideologie, non la scienza,governano il mondo.

Lei condanna la medicalizzazione dei problemi infantili. Cosa pensa della sindromeAdhd, il deficit di attenzione e iperattivit?

una sindrome piuttosto recente. Non esisteva quando il padre e la madre avevano delleposizioni diverse, riconosciute come tali anche legalmente. Si voluto cancellare ladifferenza tra i sessi, considerata unintollerabile ingiustizia. La figura paterna si comesvuotata, e il bambino ora non ha pi i mezzi che aveva prima per rendersi autonomo dallamadre.

Il metodo Montessori insegnava che la disciplina nasce dalla libert del bambino. daccordo?

La libert dei bambini difesa da Maria Montessori una libert che vive entro certi limiti,ampi ma precisi. Bisogna considerare che la sua era una reazione ai metodi vittoriani, alloradominanti, che soffocavano il bambino. Tuttavia la Montessori non ha mai accettato, comeaccade invece oggi, che di fronte al tentativo del bambino di imporre la propria volont,credendosi onnipotente, si reagisca con una passivit che porta inevitabilmenteallanarchia.

Anche i nonni a volte possono diventare pericolosi?

S, se si intromettono troppo nella vita dei propri figli diventati a loro volta genitori,mantenendoli in una specie di infanzia permanente. I nonni si devono mettere a

disposizione dei figli, rispettandone le decisioni e il loro modo di fare, anche quando nonsono daccordo. Quando i nipoti sono a casa dei nonni allora s che questi ultimi possono

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fare come meglio credono, dicendo ai bambini, se il caso, che a casa dei nonni si fa cos,senza per mai criticare i genitori.

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