Gazzettino 98 b

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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 98 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 29 marzo 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” È primavera Come passare la Pasqua per chi resta in città alle pagine 8 e 9

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Come passare la Pasqua per chi resta in città Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 98 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 29 marzo 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” alle pagine 8 e 9 NOTIZIE IN BREVENOTIZIEINBREVE Le foto di Carletti a Siena

Transcript of Gazzettino 98 b

Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 98 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.itChiuso in redazione il 29 marzo 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

È primaveraCome passare la Pasqua per chi resta in città

alle pagine 8 e 9

NOTIZIE IN BREVENOTIZIE IN BREVE

Marco Romano a Casole

Il Quattrocento svelato

Le foto di Carletti a SienaÈ stata inaugurata sabato 27 marzo al Museo della Collegiata di Casole d’Elsa, la mo-stra “Marco Romano e il contesto artistico senese tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento”. «La rassegna è stata voluta da Casole d’Elsa», spiega il sindaco Piero Pii, «perché come Comune della provincia di Siena vantiamo un legame particolare con Marco Romano, uno dei massimi scultori del Trecento, di cui abbiamo il privilegio di possedere eccellenti opere: il Monumento al Porrina, la più importante testimonianza artistica presente a Casole, e una straordinaria Testa di Profeta marmorea, acquistata di recente dal Comune per il Museo». La mostra, importante occasione che valorizza la Val d’Elsa e il suo patrimonio artistico, è stata realizzata grazie ad un’ampia collabo-razione che vede il Comune di Casole d’Elsa insieme alla Fondazione Musei Senesi, Amministrazione Provinciale di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la par-rocchia di Santa Maria Assunta e la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico di Siena e Grosseto. L’esposizione, curata da Alessandro Bagnoli, con il Monumento al Porrina e la Testa di Profeta, presenta alcuni tra i principali capolavori di Marco Ro-mano e mira a ricostruire il contesto artistico senese fra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, quando lo scultore operò producendo opere di straordinaria importanza a Siena, Casole d’Elsa, Cremona, Venezia.

Carlo Carletti, fotografo da Siena da oramai 25 anni, si è laureato per la se-conda volta nella sua storia, e nella storia del Wpja, fotografo dell’anno secon-do la Wedding photojournalistic association. Un riconoscimento di portata mondiale che consacra Carletti al top del fotogiornalismo internazionale. Il reportage foto-giornalistico scopre con Carletti l’eccellenza di nuovi scatti: quelli delle cerimonie. Provate a fare un giro per le accoglienti stanze di Gal-leria Istantanea, al numero 80 di via delle Terme a Siena, e vi accorgerete come ancora oggi c’è ci crede nella sacra ritualità delle nozze, nobilitandola come circostanza di creazione artistica. “Il fotografo di matrimoni” (ingresso gratuito) è l’ultima rassegna iconografica nata dal genio di Carletti, già nel 2006 artista dell’anno secondo la Wpja. Sulle pareti di Istantanea, gli scatti di Carletti offrono immagini senza tempo, docilmente asservite alla riscoperta dell’aura intima e genuina dello sposalizio stesso. La tecnica di Carletti diven-ta saggio di foto-reportage, rendendo le nozze storia emotiva imperdibile ma anche pubblicazione editoriale di pregio. Non a caso, Carletti ha realizzato le fotografie in esposizione in un formato molto particolare, l’80x100, per esal-tare la qualità dell’immagine.

Si è aperta lo scorso fine settimana la mostra curata da Max Seidel Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento che ha come sede principale il Complesso Museale di Santa Maria della Scala ma che porterà il pubblico a godere di itinerari particolari alla scoperta di una Siena che nei pri-mi decenni del Quattrocento visse, parallelamente a Firenze, una straordinaria stagione artistica, che vide il trascorrere dal Gotico al Rinascimento. La mostra è aperta tutti i giorni secondo le seguenti modalità: Complesso muse-ale Santa Maria della Scala tutti i giorni compresi i festivi: 10.30-19.30; Duomo dal lunedì al sabato 10.30-20.00, domenica e festivi 13.30-18.00 (le visite sono sospese durante lo svolgimento delle cerimonie religiose), Cripta e Battistero 9.30-20, Oratorio di San Bernardino 13.30-19, Pinacoteca Nazionale di Siena lunedì 8.30-13.30. Da martedì a sabato 8.15-19.15. Domenica e festivi 8.30-13.15. L’ingresso alle diverse sedi espositive sarà consentito entro e non oltre un’ora antecedente gli orari di chiusura per ciascuna sede. Biglietteria unica: Piazza Duomo – Orario: 9,00-18,30. Informazioni e prenotazioni obbligatorie per i gruppi allo 0577 286300 (lunedì – venerdì: 9-17) e [email protected]. Le prenotazioni per i singoli visitatori sono possibili anche attraverso il sito:www.rinascimentosiena.it.

NOTIZIE IN BREVE

Tanta gente in Fortezza per vedere l’antiquariato

Bilancio più che soddisfacente per la XIII Mostra Mercato dell’Antiquariato & Fine Art, in Fortezza Medicea. Alla chiusura della mostra infatti arriva-no dati positivi sull’affluenza. Soddisfazione fra le decine di espositori per l’interesse del pubblico, i contatti e i rapporti con esperti e collezionisti entrati in Fortezza Medicea. I giorni di maggiore affluenza

sono stati quelli del fine settimana. D’altronde, la presenza di decine di galleristi di ogni parte d’Italia e di altre nazioni, i movimenti dimostrano il succes-so della Mostra dell’Antiquariato che, con una varia offerta, per stile, periodi e valore degli oggetti, ha incontrato il consenso di un pubblico vasto. La ras-segna senese si conferma quindi un’importante oc-casione per elevare l’immagine del territorio. Strategico per il buon esito della mostra è stato il sostegno della Banca Monte dei Paschi che ha con-tribuito a rendere possibile e a far vivere negli anni la Mostra Mercato, evento ormai sempre più impor-tante all’interno del comparto.«I positivi risultati, la partecipazione di decine di espositori e una crescita di visitatori rispetto alle pre-cedenti edizioni – dice Daniela Bindi presidente del Comitato Promotore, – qualificano la Mostra Merca-to come importante appuntamento del settore che di-versifica le occasioni del territorio. Sono state vincenti le scelte della Fortezza Medicea e del periodo; la varia offerta, per stile, periodi e valore degli oggetti, ha in-contrato un vasto consenso. Questo ed altro offrono le premesse per pensare positivamente al futuro». Ma il successo della mostra ha dimostrato anche che

il mercato dell’arte antica resiste alla crisi meglio di altri settori e le previsioni anticipano che il trend per il comparto, dipinti, ma anche mobili e altri oggetti d’arte, nel 2010 non potrà che migliorare. Lo confer-mano l’alta affluenza alla mostra e la disponibilità ad acquistare beni di valore: il comparto sembra quindi reagire bene alle difficoltà che colpiscono altri sce-nari. «Le tendenze», dice Daniela Bindi, «danno ra-gione alle nostre scelte di promuovere un’iniziativa di livello. Un’azione tanto più valida oggi perché in periodi di difficoltà è necessario essere presenti sul mercato e attirare la domanda con proposte origina-li e di qualità».Grande interesse per le opere presentate dalla Ban-ca Monte dei Paschi di Siena che, sponsor esclusivo, ha partecipato offrendo l’eccezionale ricomposizio-ne dell’altarolo di Tino di Camaino, fra i massimi esponenti dell’arte del XIII-XIV secolo. Un’efficace sinergia attivata dalla Banca ha riavvicinato in For-tezza Medicea il trittico raffigurante la Madonna col Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e San Gio-vanni Battista di proprietà della Banca Mps, ed un altarolo con Cristo in pietà fra i due dolenti prove-niente dalla Collezione Salini di Siena.

Bilancio più che soddisfacente per la XIII Mostra Mercato dell’Antiquariato & Fine Art

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Il “pianeta” Circe

Per capire la cultura antica

Al ContrArio

Visto che è l’unica ricchezza della quale possiamo disporre, sarebbe il caso che delle parole facessimo un uso avveduto. Durante la balorda campagna elettorale si è coniato un concetto allettante: la Città-Toscana. Per individuare l’obiettivo di una re-gione che consenta spostamenti rapidi, circolazione facile, un ventaglio di scelte a portata di mano in tempi ragionevoli. Il posto di lavoro raggiungibile senza affrontare fastidiosissime code. Un week-end godibile senza incappare in angoscianti colonne. Uno spettacolo da mettere in calendario senza al-manaccare più di tanto con gli orari. La Toscana è ben lungi da questa fluidità. Ma parlare di Regione-città o di città-Toscana ha senso? Accade spesso che le parole più collegate a realtà che ci stanno a cuore diventano prive di significato quando più labile si fa il referente, più indeterminabile l’oggetto. Ora che le città stanno perdendo misura e struttura, ora che l’effetto urbano è dilagato come una marmellata, il termine ricompare come meta da raggiungere su una vasta scala, chissà quando. Sarebbe già molto che la Toscana diventasse una Regione di città, cia-scuna forte di suoi caratteri. Invece no. Si preferisce appiccicare due parole sommamente impegnative e ibridarle in un rassicurante concetto. Il bello è che questa parola, tra le più dense che la civiltà comu-nale abbia declinato, è applicata anche a operazioni parziali e grevi, che non dovrebbero esser pensate perché acquisiscano una dimensione di autonoma città. Da noi si parla a vanvera, di tanto in tanto, di Città dell’Arbia, come se si dovesse clonare una cit-tà che per fortuna tale è rimasta (e si chiama Siena). Se tutto può essere elevato o articolato, a piacere, al rango di città, tutto può non esserlo davvero. La parola abbandona definitivamente la cosa.

Una parolasprecata

Roberto Barzanti

Sul suo mito un libro di Maurizio Bettini e Cristiana Franco

La figura di Circe, la sua complessi-tà e la sua evoluzione tra raccon-ti, immagini e interpretazioni: è questo l’affascinante argo-mento trattato da Maurizio Bettini e Cristiana Franco nel libro Il Mito di Circe. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi.Figlia del sole e di una ninfa, ambiguamente oscillante fra dea e maga, Circe è una figura am-bivalente che non ha perduto il potere di generare racconti. Il libro mostra come la dea di Aiaie non è rimasta confinata nell’epi-sodio dell’incontro con Odisseo, come una delle tante manifestazioni narrative della figura così diffusa della strega cattiva, ma il suo potere di fascinazione ha continuato ad ispi-rare la creatività di pittori, scrittori e poeti fino ai nostri giorni: la figura di Circe è stata composta e ricomposta per secoli assumendo varie decli-nazioni, dalla perfida seduttrice fino ad arrivare, nel Novecento, alla figura della donna moderna, libera e consapevole.Il testo di Bettini e Franco è un viaggio attraver-so diversi codici culturali, questo è l’aspetto che ha più affascinato un “profano” come me, che di mondo classico non si è mai occupato. In questo libro, infatti, il mito diventa un coacervo di rap-porti, una via di accesso a una determinata socie-tà, in poche parole la manifestazione di un codice culturale. Ripercorrere la storia di un mito, le sue metamorfosi e la sua evoluzione significa quindi ripercorrere la storia del pensiero e della cultu-ra, significa restituire alle narrazioni tutta la loro complessità storica e culturale. In questa prospettiva i due autori leggono la “re-azione eroica” di Odisseo nei confronti di Circe, costruendo un metodo che dall’analisi di una nar-razione riesce a risalire a un dato culturale di una società determinata: quella greca dell’età classica. Odisseo affronta la dea in duello e la sottomette al proprio volere, secondo i due autori questa vicenda instaura sull’isola di Circe una dinamica

che ai greci dell’età arcaica e classica doveva apparire

come il ridefinirsi del giu-sto ordine delle cose. Prima dell’arrivo dell’eroe di Itaca l’isola di Circe è una terra di sole femmine ( Circe, le sue ninfe e ancelle) in cui il potere virile viene neutralizzato ogni

volta che si affaccia all’orizzonte . Ogni uomo che passa di lì perde la propria identità di essere uma-no maschio libero e indipen-dente, trasformandosi in belva sottomessa o in bestia di cortile,

in ogni caso al servizio della dea. Doveva giungere il guerriero di Itaca

per- ché l’incantesimo si rompesse e Circe, almeno una volta fosse sottomessa a una volontà maschile. L’episodio Omerico di Circe è quindi visto e analizzato da Bettini e Franco come qual-cosa di più di un racconto fantastico: è insieme una scena di riconoscimento e una narrativa esemplare. Il lieto fine del racconto, come sotto-linea Cristiana Franco, indica che l’intervento di Odisseo ha normalizzato una situazione anomala e pericolosa.Ma l’episodio Omerico di Circe è solo una parte del libro, il viaggio continua fino ad arrivare alle artiste del Novecento che in molti casi ristruttu-rano il mito e propongono storie di Aiaie concor-renziali rispetto a quella canonizzata dell’Odissea. In questi casi Circe diventa figura della donna moderna, libera e consapevole capace di conte-stare gli stereotipi della cultura eroica e patriarca-le, ma anche il simbolo dei rischi di isolamento e delle difficoltà di comunicazione con l’altro sesso insiti nella nuova condizione femminile. Insomma un libro che ci accompagna in un viag-gio affascinante che parte da una realtà lontana nello spazio e nel tempo come è la Grecia classica e che arriva fino all’oggi: “il mito infatti non è mai esaurito - c’è sempre un’altra versione da leggere, il mito non è mai concluso - c’è sempre un’altra versione da scrivere”.

Orlando Paris

Il Centro interdipartimentale di Studi Antropo-logici sulla Cultura Antica in collaborazione con il Dipartimento di Studi Classici dell’Università di Siena e la Scuola di Dottorato in “Antropolo-gia, Storia e Teoria della Cultura” organizza una serie di attività su vari temi legati all’antichità classica, secondo il seguente calendario:Mercoledì 14 aprile ore 15 presso l’Aula del Ri-fugio (Via del Rifugio, 4 Siena) presentazione del

libro di Donatella Puliga Ospitare Dio. Il mito di Filemone e Bauci tra Ovidio e noi, Il Nuovo Melangolo 2009Giovedì 22 aprile ore 11 presso il Centro AMA (Palazzina Glicine, San Niccolò, Via Roma, 56 Siena) lezione del prof. Gabriel Herman, do-cente di storia antica alla Hebrew University di Gerusalemme, su: “Come cavarsela”: Rituali e strategie del sotterfugio nel mondo greco?

«Soddisfazione per il risultato»Le dichiarazioni di Alberto Monaci, Marco Spinelli e Rosanna Pugnalini, i tre eletti del Pd in Consiglio Regionale

4 mercoledì 31 marzo 2010 4 6 3 NOTIZIE IN BREVEElEZIONI

Sono tre i candidati senesi del Partito democratico eletti in Consiglio regionale: Alberto Monaci, Marco Spinelli e Rosanna Pugnalini. Abbiamo raccolto le loro dichiarazioni a pochi minuti dalla conclusione dello spoglio dei voti.

«Considero quello di Siena un risultato assolutamente sod-disfacente – ha detto Alberto Monaci, – che dimostra come, nella realtà senese, il Partito de-mocratico sia ancora un punto di riferimento credibile e ac-creditato, anche se complessi-vamente lo stesso giudizio vale

per l’intera realtà della Toscana. Registriamo sicu-ramente una grandissima affermazione di Enrico

Rossi, a fronte di un consistente arretramento della lista Pdl-Lega Nord. Risultati che dobbiamo non solo ai nostri elettori ma anche alle tante persone che si sono impegnate per il partito, cui va il ringra-ziamento di tutti noi. Lavoro e sanità continueranno ad essere le nostre priorità, con una maggiore atten-zione alle infrastrutture».

«Sono soddisfatto del risultato del Partito democratico – è il commen-to di Marco Spinelli – che confer-ma come Siena continui ad essere protagonista nel panorama politico regionale. Noi del Pd sentiamo la responsabilità di dover rispondere ai problemi concreti dei cittadini,

facendo sì che la Toscana possa ricominciare a cor-

rere. Un senso di responsabilità nei confronti di tutti gli elettori ma anche di quanti, con la loro astensio-ne, hanno comunque inviato un segnale importante alla politica».

«Un grande risultato in Toscana per il Partito democratico e per Enrico Rossi – sono le parole di Rosanna Pugnalini. – Hanno vinto la credi-bilità di un candidato e il legame del nostro partito con i territori. La Toscana si dimostra ancora una volta la terra dove vincono le idee,

i programmi, la coesione sociale. Ci impegneremo in Consiglio regionale per far ripartire l’economia toscana, con grande attenzione al mondo del lavoro e alla qualità della vita di tutti i cittadini».

In un contesto nazionale di affluenza alle urne molto bassa, con la Toscana che registra un calo di presenza alle urne di oltre il 10 per cento, il Partito democra-tico, in provincia di Siena cresce e, con Enrico Rossi, coglie una grande vittoria. Il candidato del centro-sinistra, nel nostro territorio, raccoglie quasi 83mila preferenze, pari al 65 per cento circa e il Partito de-mocratico si attesta a oltre 57mila voti toccando sfio-rando il 51 per cento. «Enrico Rossi – sottolinea Meloni – si conferma tra i candidati più votati in Italia arrivando a sfiorare il 60 per cento dei consensi. Questo dimostra che abbiamo fatto due scelte vincenti: la prima per quanto riguarda il candidato presidente e la seconda per la coalizione, che si è dimostrata, fin da subito, compatta e unita attorno a Rossi con un’idea chiara e concreta della Toscana del futuro. Sicuramente è stato premiato, da-gli elettori toscani e senesi, per il lavoro coraggioso e lungimirante svolto in questi anni e per l’approccio sereno e costruttivo con il quale ha svolto la sua cam-pagna elettorale. Sono sicura che il nuovo Presidente saprà ripagare con i fatti e con scelte di governo lungi-

miranti la fiducia accordatagli».«Siena – prosegue Meloni – con il 65,1 per cento dei votanti è la provincia con l’affluenza più alta della To-scana. Qui da noi Rossi raccoglie uno straordinario successo personale e di coalizione, arrivando, come presidente a oltre il 65 per cento e, come centrosini-stra, a oltre il 66 per cento. Il dato più significativo lo registra il Pd, che si conferma la roccaforte demo-cratica in Italia. La provincia di Siena ‘stacca’ di circa 4 punti Firenze e Livorno, che oltrepassano di poco quota 46 per cento e di oltre 8 punti Pisa e Arezzo che non vanno oltre il 42. Nubi fosche, invece, si adden-sano nel cielo del Pdl che anche per questa tornata elettorale non riesce a convincere i senesi, ferman-dosi poco più del 28 per cento. Monica Faenzi non arriva neanche al 30 per cento, confermando tutta la debolezza e l’inconsistenza mostrata durante la cam-pagna elettorale. La Lega Nord in provincia di Siena non sfonda. Dopo una campagna mediatica urlata sui giornali, in controtendenza rispetto al dato nazionale, il Carroccio si ferma intorno al 6 per cento, cogliendo uno dei risultati più bassi ottenuti dal in Toscana».

Elisa Meloni commenta il risultato elettorale per la Regione: «Nubi fosche sul cielo del Pdl».

Pd: «Da noi la Lega non sfonda»

preoccupano le astensioni

Gli italiani sembrano essersi ulterior-mente disaffezionati alla politica. Lo di-mostrano i dati nazionali sull’astensio-nismo: gli italiani che si sono recati alle urne sono infatti stati il 64,21% del totale, in calo rispetto al dato del 72,01% delle Regionali del 2005. Anche la città di Siena si è allineata alla tendenza nazionale: i senesi che hanno espresso la loro prefe-renza sono stati infatti il 64,77% (sotto la media regionale), un dato che ha subito un netto calo di quasi 10 punti percentuali rispetto al 74,52% del 2005.

I risultati di Siena città Il commentodi Ceccuzzi

4 mercoledì 31 marzo 2010 4 74ElEZIONI

liste Voti

tosCAnA DemoCrAtiCA

ULIVO 13.603 48,80%

PDCI 970 3,48%

VERDI 956 3,43%

IDV 411 1,47%

Per lA tosCAnA

FORZA ITALIA 4.817 17,28%

AN 3.616 12,97%

UDC 1.307 4,69%

A sinistrA Per lA DemoCrAziA

PRC 1.810 6,49%

soCiAlisti e lAiCi - liste CiViChe

SOC.LAICI - L. CIV. 387 1,39%

sCheDe biAnChe: 514 sCheDe nulle: 547 Voti ContestAti: 1

totAle Voti: 28.939

In queste tabelle riportiamo i dati delle elezioni regionali del 2005 e i risultati elettorali delle elezioni regionali di questa set-timana. Non è possibile, se non indirettamente, fare un raffronto fra i due dati giacché completamente diversi sono gli schie-ramenti che si presentarono allora da quelli che si sono presentati oggi. Il dato riguarda le 50 sezioni del comune di Siena.

2010 Voti %

Sinistra Ecologia e Libertà 1093 4.54

Partito democratico - Riformisti Toscani 10287 42.71

Federazione della Sinistra e Verdi 933 3.87

Italia dei Valori 2083 8.65

UDC 1094 4.54

LISTA BONINO-PANNELLA 300 1.25

Il Popolo della Libertà 6763 28.08

Lega Nord 1535 6.37

totAle 24088 sezioni scrutinate 50 su 50

«La Toscana si afferma come la regio-ne più forte per il centrosinistra, grazie allo splendido risultato di Enrico Ros-si al quale rivolgo le congratulazioni e un augurio di buon lavoro. Il voto delle regionali premia il Pd toscano, il suo radicamento e la sua proposta di governo». Con queste parole Franco Ceccuzzi, segretario dell’Unione comu-nale del Pd di Siena commenta il voto alle regionali. «Sono basi solide per af-frontare la sfida della ripresa economica e della modernizzazione della regione, senza sottovalutare il dato dell’asten-sione che va analizzato e recuperato alla partecipazione, soprattutto in una terra di grande civismo come la Toscana. Chi non vota, infatti, pone un problema a tutte le forze politiche, e ancora di più a chi governa». «In provincia di Siena Enrico Rossi e la coalizione di centrosinistra – continua Ceccuzzi – raccolgono il consenso di due terzi degli elettori, mentre il Pd tor-na a superare il 50 per cento. I cittadini hanno scelto chi ha puntato ad unire le forze del lavoro e dell’impresa, chi si è impegnato per contrastare la crisi eco-nomica e per favorire l’integrazione, come conferma anche il voto delle aree della provincia più colpite dagli effetti della recessione. In città, con il 58 per cento, è netta l’affermazione di Enrico Rossi e del centrosinistra». «Il centrodestra nel capoluogo, che è ormai ridotto ai minimi termini – con-clude Ceccuzzi – paga il suo anonimato e la sua desistenza di legislatura a favore delle Liste Civiche e della Lega di Pic-cini, che infatti va meglio nelle zone della città storicamente più favorevoli al centrodestra. Il Pd ottiene un otti-mo risultato e cresce di due punti, un segnale importante che testimonia come la città abbia capito lo sforzo di cambia-mento e di rinnovamento avviato dopo il risultato insoddisfacente dello scorso anno. Spetta ora a tutto il centrosinistra mantenere una forte sintonia con la cit-tà, per costruire insieme un nuovo pro-getto, aperto e partecipato, per il futuro. Ringrazio tutti gli elettori che ci hanno espresso la loro fiducia, e i nostri volon-tari che hanno mostrato, anche stavolta, il lato migliore della politica».

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La Pasqua è forse la festa con maggiori tradizioni popolari, la festa in cui i riti religiosi (le processioni, la benedizione delle uova, le campane legate per il ven-erdi santo) si alternano alle pratiche profane divenute però esse stesse una sorta di rito primaverile (il pranzo pasquale, la scampagnata della pasquetta, il dono delle uova di cioccolato). In ogni regione d’Italia, così come in ogni zona della nostra provincia, la Pasqua viene festeggiata in forme del tutto particolari. Pren-diamo il venerdi santo con le sue processioni. A San Gimignano nella processione della Santa Croce sono le Confaternite, con i caratteristici costumi e copricapo, a dominare la scena così come a Piancastagnaio (dove il Cristo che in genere era il bestemmiatore più accanito porta, per espiazione, la croce a piedi nudi per tutte le vie del paese), Castiglion d’Orcia, Cetona e Buonconvento mentre a Chianciano Terme e in altre località si tiene la Giudeata, una forma particolare di processione che riprende un’antica tradizione che affonda le sue radici nel '600. Il suggestivo corteo è formato da una prima parte descrittiva composta da gruppi che rappre-sentano il Cireneo, i soldati romani a cavallo, Ponzio Pilato e il suo gruppo, le pie donne, la corte di Erode. Una banda musicale che suona musiche funerarie precede la parte del corteo che è composta dalle Sacre Effigi del Cristo morto e della Madonna addolorata. In forma analoga anche la processione in costume di Castelnuovo Berardenga.Sono invece del tutto simili gli altri riti legati alla Pasqua: la visita ai Sepolcri, il lavaggio dei piedi, il silenzio delle campane legate e il digiuno assoluto nel ven-erdì di Quaresima, la benedizione delle uova sode il sabato e la Messa Solenne della domenica. Se poi il senese decide di passare le feste altrove, diamo solo un’indicazione secca: la Sicilia. Infatti in questo periodo l’isola si trasforma in un immenso, fantastico e commovente palcoscenico dove prendono vita scenografie di gioia e dolore e dove, come nell’opera dei Pupi, si combatte la lotta del Bene contro il Male. Ogni comunità siciliana partecipa alle festività pasquali con dei rituali che le sono propri e che hanno origine da antichissime tradizioni. Tra i più famosi è quello della Processione dei Misteri di Trapani.Rechiamoci dunque all’estremo ovest dell’isola siciliana, a Trapani. La genesi della Processione sembra essere spagnola. Si tratta di una processione effettuata con imponenti gruppi di statue, appunto i "Misteri" (mestieri). Ogni venerdì di Quaresima si svolge la "scinnuta dei misteri" durante la quale il gruppo statuario che rappresenta la maestranza di turno viene posto in primo piano e addobba-to per l’occasione. Il Venerdì Santo ha luogo la processione più imponente du-rante la quale i diciotto gruppi lignei, accompagnati dall’urna del Cristo morto e dell’Addolorata vengono portati per le vie della città dalla folla in delirio. Immersi in questo fantastico palcoscenico non possiamo far altro che diventare attori noi stessi e prendere parte alla rappresentazione diventando per una volta protagonisti e non consumatori passivi di una Pasqua che troppo spesso ha visto tradito il suo vero significato.

Pasqua con chi vuoi

I grandi riti della religione

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Giunge quest’anno alla sua XXVIII Edizione la fiera regionale antiquaria “Cose del passato” di Buonconvento. La manifestazione si svolge nel centro storico, all’inter-no di locali dislocati nel borgo, da venerdì 2 a lunedì 5 aprile con orario 10-20. Le botteghe antiquarie saranno circa 30, provenienti, oltre che dalla Regione Toscana, anche da altre località italiane. Saranno esposti articoli di arredamento, oggettistica, stampe, libri antichi. Il per-corso della Fiera, articolato in più punti strategici del centro storico di Buoncon-vento, ricco di vie suggesti-ve, offre al visitatore uno splendido scenario del “borgo in mostra”, quello stesso che ha garantito l’in-gresso nel Club “I borghi più belli d’Italia”.La visita a Buonconvento durante il periodo pasquale offrirà al turista un’interessante occasione di incontro con la qualità delle esposizioni, ol-tre a rappresentare un’opportunità di svago, con l’immersione in un paesag-gio incantevole ricco di monumenti, castelli, pievi, palazzi storici con stu-pende architetture, preziose e raffinate decorazioni in stile liberty e decò. Sarà un momento propizio anche per visitare i Musei: il Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia, che raccoglie opere pittoriche dal XIV al XVIII secolo e il Museo della Mezzadria Senese, strutturato all’interno della vecchia “Tinaia”, un raro esempio di quell’unione fra la memoria, la riscoperta delle radici contadine, la tradizione mezzadrile e l’ausilio della tecnologia moderna, che hanno portato a compimento uno straordinario progetto multimediale.

lA PrimAVerA tArDA AD ArriVAre mentre sienA e lA ProVinCiA si ACCingono A festeggiAre le festiVità PAsquAli. i riti religiosi Con le ProCessioni e le giuDeAte Del VenerDì sAnto in moltissimi Centri DellA ProVinCiA. Per Chi Vuole AnDAre fuori regione lA metA Più trADizionAle è lA siCiliA Con i suoi riti e le sue ArCAiChe trADizioni religiose. Per Chi restA in ProVinCiA le solite mete Di PAsquettA: AmiAtA Per sCiAre e ChiAnti Per lA merenDA o il merCAto Delle Cose AntiChe A buonConVento.

Il passato è Buonconvento

tempo: la luna

è ancora marzolina

Sarà una Pasqua piovosa? Questo è quello che sembrano indi-care le previsioni del tempo. Sia il sito del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare (www.meteoam.it) , sia i siti www.ilme-teo.it e www.tempoitalia.it sembrano concordare su un fatto: sui cieli dell’Italia centrale non dovrebbe splendere il sole la dome-nica di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo. In particolare per il giorno di Pasqua sembrano essere previste piogge, seppur deboli, per tutto il corso della giornata. Notizie non molto migliori arrivano per quanto riguarda il Lunedì dell’Angelo, durante il quale si al-terneranno piogge deboli e schiarite, con temperature comunque inferiori alle medie stagionali.

4 mercoledì 31 marzo 2010 4 10 3 NOTIZIE IN BREVEEcONOmIa

Montepaschi, 220 milioni di utile

Bonucci dg di Monte Paschi Banque

Un bilancio sostanzialmente positivo nonostante si sia sentita la durezza della crisi

Un bilancio rigoroso quello presentato da Banca Monte dei Paschi, con un utile net-to in calo a 220 milioni e un margine di intermediazione che scende a 5,5 miliar-di, ma dal quale emerge una confermata leadership nella crescita dei volumi com-merciali, con quote di mercato in forte aumento. Nonostante la difficile congiun-tura economica, il Monte trova quindi lo slancio per affrontare con fiducia il 2010. La raccolta diretta cresce del 9,1%, gli im-pieghi del 4,9%, mentre gli oneri opera-tivi segnano un marcata diminuzione del 8%, a testimonianza di un’oculata gestio-ne della spesa. Dal lato operativo il Mutuo con Cap (a tasso variabile ma con un tetto massimo) ha riscosso molto successo tra la clientela, in quanto ha saputo interpretare le esi-genze delle famiglie italiane, da sempre desiderose di avere una casa propria, ma attente all’esigenza di garantirsi da una crescita esponenziale dei tassi. L’ ammon-tare di mutui erogati nel corso 2009 attra-

verso la rete commerciale ha superato i 14 miliardi di euro, confermando il favore da parte del mercato per il prodotto Mutuo Mps Protezione, che ha ricevuto anche il riconoscimento da parte dell’Osservatorio Finanziario quale miglio mutuo 2009.Nonostante la crisi globale, il Monte è ri-uscito anche a spingere sul rafforzamento del patrimonio, con l’indice Tier1 pari ora al 7,5%. Il Gruppo proseguirà su questa strada anche nel corso del 2010, finaliz-zando in tutto o in parte la cessione di im-mobili strumentali e non, un pacchetto di 3 miliardi di euro complessivi da mettere in gioco al momento opportuno. Sul versante del credito, il difficile qua-dro congiunturale ha avuto riflessi sulla crescita delle sofferenze, aumentate del 24% rispetto al 2008. A fronte di questa criticità, il Gruppo continua ad intrapren-dere in maniera immutata una politica di accantonamenti prudenziali e persegue azioni finalizzate a migliorare la qualità del credito.

la Fondazione mps sui dividendi della bancaLa Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha prodotto, per bocca del proprio presidente Gabriello Mancini, una nota sui dividendi di Banca Mps.«Verremmo meno al nostro ruolo di investitori istituzionali che guar-dano al lungo periodo – rileva Mancini – se non appoggiassimo la Banca Monte dei Paschi di Siena nella decisione adottata dal cda di non distribuire dividendi a valere sul Bilancio consuntivo 2009. Il rafforzamento del suo patrimonio è garanzia di quella continuità di crescita per la quale abbiamo sempre operato aderendo a importanti decisioni strategiche. L’esigenza di rafforzare il patrimonio della ban-ca deve essere pertanto considerata priorità assoluta per assicurare al Monte dei Paschi la necessaria solidità e tutte le premesse per gli sviluppi futuri. Ed un investitore istituzionale come la Fondazione non può che guardare lontano, senza farsi condizionare da situazioni contingenti, magari più facili e popolari, ma di corto respiro. Siamo consapevoli, come lo sono le istituzioni senesi, che ciò comporta nel breve periodo dei sacrifici, sacrifici aggravati dalla crisi economica estesa a livello mondiale. E il bilancio di Banca Mps non poteva non risentirne».«Certo abbiamo esercitato anche il nostro ruolo di azionisti – pro-segue Mancini – quando abbiamo auspicato che il dividendo venisse erogato. Un dovere a cui non ci siamo sottratti anche per un senso di responsabilità verso la comunità a cui la Fondazione fa riferimento. Nonostante ciò la fiducia che ci lega al management della banca e al suo modo di operare ci fa peraltro accogliere in modo positivo la delibera presa». «La mancata possibilità di usufruire di dividendi non ci coglie impre-parati, e proprio in previsione di questa eventualità avevamo imposta-to la nostra azione con significativi accantonamenti rafforzando il fon-do di stabilizzazione delle erogazioni per poter fare fronte, per quanto possibile, alle attività istituzionali. Un’attività che continueremo ad esercitare, anche se dovrà confrontarsi con minori risorse. Sarà uno stimolo per elevare ulteriormente la qualità dei progetti, su cui in-dirizzare il nostro sostegno. Privilegiando quei settori di intervento ritenuti strategici. La Fondazione continuerà ad agire non come un “forziere indistinto”, ruolo che ha sempre rifiutato, ma quale motore di sviluppo, privilegiando iniziative coerenti con l’attuale congiuntura e intensificando ulteriormente il proprio ruolo di sussidiarietà a fian-co delle istituzioni e dell’intera società senese». «Tutto ciò – conclude il presidente della Fondazione Mps – nella con-sapevolezza che il sacrificio di oggi costituisce la base per ulteriori obiettivi di sviluppo di Banca Mps che abbiamo sempre perseguito ed appoggiato, consapevoli e convinti che la prospettiva di lungo termine ci darà ragione».

Cambio al vertice per Monte Paschi Banque: Roberto Bonucci è il nuovo direttore gene-rale. Subentra a Romeo Carlo Cella che ha ricoperto lo stesso ruolo per 4 anni ed è stato scelto per ricoprire l’incarico di responsabi-le dell’Area Attività Internazionali di Banca Monte dei Paschi a Siena.Senese, 54 anni, laureato in Economia e Ban-ca, Bonucci proviene dalla carriera interna di Banca Mps ed è stato, tra l’altro, responsabile della Direzione Auditing di Banca Toscana e del Servizio Audit Operation di BMps. I ver-tici di Banca Monte dei Paschi di Siena han-no espresso a Cella la propria soddisfazione per i risultati conseguiti dalla Banca con sede a Parigi sotto la sua direzione ed augurano buon lavoro al successore Bonucci.

4 mercoledì 31 marzo 2010 4 114EcONOmIa

Cosa può mancare a Siena, tanto più in periodi di crisi? «Un piano strategico per orientare lo sviluppo nel medio lungo termine: con il progresso econo-mico, deve garantire l’equilibrio socio relazionale, la crescita culturale. Se ne devono fare carico le istituzioni del territorio ma, in mancanza della loro iniziativa, la sollecitazione può partire dalla società civile o dalla business community. Altre realtà ita-liane hanno il loro piano e Siena, se vuole cresce-re, deve decidere la sua strategia». Lo ha detto il professor Stefano Zamagni, economista nel gruppo della terza enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate, presidente Agenzia per le Onlus, chiamato da Banca Monteriggioni Credito Cooperativo ad un confronto nell’auditorium G. Burrini su “L’impresa moderna oltre i confini del profitto”. «Un dibattito sollecitato», ha detto Claudio Corsi presidente Ban-ca Monteriggioni, «dalla nostra convinzione che il mercato deve contribuire alla soluzione dei proble-mi sociali ed ambientali». «Non rifiutamo» ha conti-nuato il direttore generale Cram Roberto Mugnaini, «la competizione, ma lo sviluppo dece essere soste-nibile, senza depauperare il capitale, deve coniugare valore economico, produttività e pari opportunità. Si tratta di una nuova pelle del mercato, socialmente responsabile».«Nell’ambito nazionale e locale» per Zamagni «la crisi è figlia di errori ideologici. Il primo è l’efficien-za esasperata, causa di diseguaglianze: se sei più po-vero, non vali. I manager superpagati, invece, era-

no così efficienti che hanno fatto fallire le banche! L’altro errore è l’impresa, che può essere comprata e venduta secondo le convenienze: per contribuire allo sviluppo sostenibile e consentire agli altri di far-lo, deve durare».«In momenti di crisi, il rapporto delle imprese con le società deve servire a proteggere l’economia, so-stenere le famiglie e il lavoro» ha risposto l’assessore al patrimonio del Comune di Siena Massimo Bian-chi. «Politica, categorie, associazioni, sono coinvol-te nella ricerca degli strumenti che assicurano la crescita. Il Comune di Siena, con altre amministra-zioni della provincia, ha attuato misure di sostegno ai lavoratori; aiuti alle imprese con un aumento di capitale Fises e con strumenti per superare la diffi-cile congiuntura. Sarà mantenuto nel 2010 il livello degli investimenti del Comune, compatibilmente con i vincoli del patto di stabilità interno e le risor-se disponibili. Altra cosa utile per gli imprenditori è l’accelerazione dei pagamenti: nei primi 9 mesi 2009, i tempi del Comune per pagare fatture e spese si sono ridotti di 20 giorni rispetto al 2008».«Anche in periodi di crisi» per Vittorio Galgani vice presidente Fondazione Monte dei Paschi «non è necessario partire da zero. Esiste una parte di eco-nomia della nostra provincia che progetta ed opera uno sviluppo compatibile. Fondazione Mps coniu-ga etica ed economia, aiuta le iniziative che creano valore economico e sociale. L’attenzione ai diversi portatori d’interesse, non solo ai grandi gruppi, ha costruito le premesse per una crescita basata su so-stenibilità finanziaria, partecipazione all’economia reale». «La constatazione» per Massimo Guasconi presidente Camera di Commercio di Siena, «che soggetti diversi si confrontino sullo sviluppo solida-le è un indicatore della rete reticolare che avvicina istituzioni, cittadini e soggetti intersezione, come la Camera di Commercio. Questi ultimi sono impor-tanti nella nostra provincia, povera di grande azien-de ma ricca di Pmi. Un’impresa non è grande solo per il fatturato, ma per la ricchezza del suo capitale umano e per la capacità di aggregare conoscenze e competenze. In provincia, le reti ci sono, ma devono funzionare meglio. Certo, per distribuire ricchezza, prima bisogna crearla. Siamo ad un tasso di disoccu-pazione del 4%: basso rispetto alla media nazionale ma le competenze culturali e scientifiche di Siena, devono ancor più collaborare per uno sviluppo ba-sato sulla promozione della persona, valorizzazione di un ambiente socialmente superiore». Poi i contri-buti di Martino Bardotti presidente Confcoop Sie-na, Michele Frullanti presidente Csi Legacoop Sie-na, ha coordinato Maria Vella Università di Siena.

Una strategia contro la crisi“L’impresa moderna oltre i confini del profitto”: un dibattito promosso dalla Cram

NOTIZIE IN BREVETuRIsmO

ARIETECoraggio, il variabile marzo si avvia alla conclusione e la primaverà si stabilizzerà in men che non si dica. Sono ap-prezzabili i vostri sforzi di non eccedere in lamenti, insistete,

vi ricompenseranno con sole e bel tempo a volontà. Altri-menti fate causa ai meteorologi anche voi. Fiduciosi.

ToRoAncora qualche problema di salute ma sono gli ultimi fuochi prima della ripresa. Le allergie, qualche sbalzo di temperatura, insomma, an-cora piccoli fastidi. Con il sole

e qualche giorno di vacanza passerà tutto. Soprattutto se i giorni di vacanza saranno più d’uno. stanchi.

GEMELLII colleghi hanno già inizia-to a chiedere le ferie e a prenotare le vacanze. Voi proprio non li capite: si per-dono il gusto della scoperta e della ricerca. Voi, però,

attenti a non perdere il posto per via della mancata prenotazione. curiosi.

LEoNEContinueranno a farvi molti complimenti per la vostra cucina ma a voi iniziano a venire dei dubbi: non sarà tutta una scusa per non in-vitarvi a casa loro o fuori?

Contano sulla vostra ospitalità, voi provate a mettere alla prova la loro. signorili.

BILANCIAVi siete persi la partita di domenica scorsa e mancate dal campo di allenamento da tempo per impegni di lavoro (e anche un po’ di pigrizia?). è il momento di ripartire, e di

corsa. Sennò vi passeranno tutti davanti alla prima uscita. E non sarebbe neanche la prima volta. scattanti.

SAGITTARIoAvete mangiato solo strac-chino per giorni e adesso è la volta dei carciofi. Va bene stare attenti alle offerte dei supermercati di questi tempi ma così rischiate di

esagerare. Lo dicono anche i vostri a casa, ormai stremati. Provate almeno ad incrociare le offerte. tirchi.

ACQUARIoChe ne sarà quest’anno del solito viaggetto di primavera? I ponti ci sarebbero, le idee pure, non vi resta che convin-cerlo/la. Il lavoro, gli impegni, la crisi… proveranno a dis-

suadervi in ogni modo, ve lo anticipiamo. A voi resistere e partire, eventualmente anche senza di loro. Viaggiatori.

CANCRoSe la gatta non smette di miagolare notte e giorno e il cane ulula alla luna, forse è venuto il momento di sceglie-re: lasciarli liberi di andare incontro all’amore là oltre la

siepe oppure intervenire. Cosa preferireste se si trattasse si voi stessi? Bene, aprite quel cancello. romantici.

SCoRPIoNEMessi un po’ in crisi dalle immagini tv delle ultime settimane, sentite il biso-gno di fare qualcosa anche voi dopo tutti quei pro-grammi assurdi in tv? Va

bene le proteste e i sit-in, ma impegnatevi anche a non piazzarsi solo davanti alla tv. ParteciPi.

CAPRICoRNoState perdendo il sonno die-tro a tutti quei conteggi: con l’incentivo alla rottamazio-ne e quello per il risparmio energetico e dando indietro la Panda euro0 della nonna a

che cifra potreste arrivare per comprarvi la macchina nuo-va? Se non sognate una Ferrari, è fatta. calcolatori.

PESCIIl tempo migliora (?), la crisi rallenta (?), insomma i mo-tivi per rallegrarsi ci sareb-bero. Eppure non vi vediamo in forma, cari amici dei Pe-sci. Cosa vi turba ancora?

Vi aspettavate di meglio? Saturno consiglia: prendete il buono che c’è, intanto, poi si vedrà. ottimisti.

Da adottare Stellinail Gazzettino

inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

Editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Anna Maria Di Battista, Marcello Flores, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, Massimo Gorelli, Francesca Guglielmi, Nicola Panzieri.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

Stampa AL.SA.BA. Grafiche, Siena

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

VERGINEEh, sì, vi ci vuole proprio un orto, un giardino. Le finestre e le terrazze le avete già riem-pite di vasi e fiori ma adesso è venuto il momento di andare oltre. Pensate alle mille cose

che potreste fare con un pezzetto di terra a disposizione. E non pensateci e basta. Floreali.

Stellina è una bella volpinetta di 9 mesi, bianca schizzata di nero con un bel musetto rosa e la vi-vacità di una cucciolotta. I padroni l’hanno pre-sa cucciola di 2 mesi, ma non avendo tempo per farla uscire per la passeggiata, l’hanno relegata piccolo cortiletto dove era costretta a fare i suoi biso-gni… Alla fine l’hanno messa in strada perché non ave-vano nemmeno il tempo di pulire… Per informAzioni: Laura 339 8111506 Cinzia tel. 339 [email protected] http://www.adottaunpelosino.it/index.htmlhttp://www.adottaunpelosino.myblog.it

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4 mercoledì 31 marzo 2010 4 134Il magO dI OZ

Dopo il pareggio interno con il Genoa le chance di salvarsi sono tutte legate al risultato con l’Atalanta

Bergamo,la partita dell’anno

14 3

Lo stadio e la città ricordano Paolo De Luca

Siena-Genoa, un pareggio paradossale: zero a zero tra le peggiori difese del campionato. Un risultato che si spiega in vari modi: intanto la difesa del Siena non è più la banda del buco che si è vista fino a due mesi fa. Quella del Genoa, invece, ha lasciato molto agli attaccanti senesi: quasi tutto quel ben di Dio è stato sciupato da Ghezzal. Di testa, di piede, lisciando, sparando fuori, sbagliando controllo o passaggio: un campionario di orrori che il simpatico e generoso franco-algerino ha sciorinato davanti agli attoniti tifosi. Peccato, perché il Siena avrebbe potuto vincere e con merito. La squadra ha reagito allo schiaffo subito a Roma nello scontro diretto infrasettimanale e ha giocato un buon calcio, facendo l’impossibile per battere una squadra importante come il Genoa. In classifica si rosicchia un punticino a Udinese e Atalanta, per mantenere accesa una pallida speranza, legata soprattutto ai confronti diretti da giocare con entrambe le rivali. Una speranza che a sette giornate dal termine diventa sempre più fievole. Malesani non molla e cerca di tenere su di giri la squadra. Ha parlato di salvezza fissata a 40-41 punti, il che significa che il Siena dovrebbe trovarne 15 per arrivare a una quota del genere. Impossibile, a meno di non vincere le prossime 4 gare: Atalanta a Bergamo, Bari in casa, Catania e Udinese in trasferta. Impresa non da poco, che non sarebbe sufficiente: reste-rebbero tre punti da racimolare contro Palermo, Fiorentina e Inter. La salvezza del Sie-na, insomma, è appesa a un filo sottilissimo. Alberto Malesani è apparso nervoso a fine gara, quando ha polemizzato per via dei mugugni di qualche tifoso. Non dimentichi, Malesani, che il comportamento della tifoseria è esemplare: sta accompagnando con gli applausi un cammino che porta, a meno di miracoli, alla retrocessione. Se retrocessione sarà, Malesani avrà pesato meno di Giampaolo e della dirigenza che non c’è più, ma la gente ha il diritto di mugugnare. Altrove, la retrocessione viene salutata a forza di conte-stazioni feroci. A Siena la civiltà del pubblico si unisce alla capacità di analizzare le cause della brutta posizione in classifica, che porta ad assolvere la gestione di questa seconda parte di campionato. Assoluzione meritata, perché è chiaro a tutti che il Siena visto in campo da gennaio a oggi si sarebbe certamente salvato. Ora, sotto con l’Atalanta, con un solo risultato possibile: la vittoria. Non sarà facile, ma ci si deve provare.

Pancrazio Anfuso

Il 31 marzo di tre anni fa moriva Paolo De Luca. L’A.C. Siena prima della partita contro il Genoa ha voluto rendere omaggio con un messaggio letto dallo speaker a colui che resterà per sempre nella memoria dei tifosi senesi come “il presidente della serie A”. In un mondo del calcio nel quale sempre più spesso i valori fon-damentali sembrano venire meno, fa molto piacere notare come al commosso applauso tributato dai tifosi senesi alla memoria del loro “Presidentissimo” si siano associati anche i tifosi genoani presenti allo stadio. Per celebrare colui che, con la sua “lucida follia” e la sua grande passione ha reso grande il Siena, si terrà anche una cena presso la sede dei Fedelissimi. Alla cena, che si terrà venerdi 9 aprile, alle ore 20.30, sarà presente Ciro De Luca che si è dichiarato felice di que-sta opportunità che gli consente di ricordare, insieme agli amici tifosi, la grande figura del padre. L’intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza.

Basket Ball Generation, successo strepitoso per la giornata di domenica

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia troverete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it

4 mercoledì 31 marzo 2010 4 154

Mps, è l’ora di VareseBIaNcOVERdE

La Mens Sana procede nella sua marcia di avvi-cinamento ai Play Off e già da sabato prossimo (il campionato anticiperà di un giorno per la Pa-squa), potrebbe arrivare il primo posto matema-tico (o quasi), sempre che i biancoverdi vincano a Varese e Montegranaro perda a Roma. A quel punto ci sarebbe solo da salvare la differenza ca-nestri (+31) nello scontro con la Sigma. In poche parole il primo posto nelle regular season è cosa fatta ed è di basilare importanza. Ci sarà infatti un mese e mezzo di tempo per re-cuperare i giocatori acciaccati, in primis McInt-yre, quindi mettere a punto tutti i piccoli parti-colari che nelle serie di Play Off saranno fonda-mentali. Non ci sarà infatti molto tempo fra una partita per provare una nuova difesa o un nuovo attac-co. Il passo falso romano da questo punto di vi-sta è stato oltremodo salutare. Ha fatto capire a tutti (soprattutto ad alcuni spettatori dal palato troppo fino, per i quali è scontato che la Mens Sana vinca sempre), che nei Play Off ogni par-tita sarà durissima e che nessun avversario che la Montepaschi incrocerà regalerà qualcosa ai biancoverdi. Saranno tutte partite vere, durissime e fin da adesso è importante non lasciare nulla al caso, curando i minimi dettagli, sperando che la ma-lasorte non si accanisca contro la squadra con infortuni vari come è successo nel delicato mese di febbraio. Sarà questa una delle chiavi di volta della poule scudetto, che la Mens Sana vuole for-tissimamente far sua.Ma non andiamo troppo avanti. C’è da pensare a Varese adesso, squadra che per qualche setti-mana ha sognato addirittura i Play Off, prima di perdere domenica scorsa contro Ferrara, che ha riproposto con forza lo scenario della salvezza alla squadra di Gek Galanda. Due anni fa l’allora Cimberio riuscì nell’impresa di battere Siena (quella del secondo scudetto, il

primo di Pianigiani), ma i due punti non furono sufficienti ad evitare la retrocessione. Era il 17 aprile 2008, mentre come detto la Montepaschi andò a vincere il tricolore da lì a qualche settimana. A proposito di “vittorie di Pir-ro”, da segnalare la sconfitta pesante di Roma nell’ultimo turno di campionato a Cantù, che ha riportato i capitolini nella loro “mediocritas” di gioco, con coach Boniciolli che è uscito a testa bassa dal parquet lombardo. Per loro sarà basilare battere Montegranaro nel prossimo turno, altrimenti anche l’accesso ai Play Off tornerebbe in pe-ricolo.

bAsket bAll generAtionGrande successo per il BBG Play Day orga-nizzato dall’Associazione BasketBall Genera-tion in collaborazione con la Polisportiva Mens Sana 1871. Più di 500 bambini del minibasket di quattro diverse regioni (Toscana, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna) hanno animato ben quattro campi da gioco disputando altrettanti tornei. Le formazioni Aquilotti e Scoiattoli si sono dati battaglia sui parquet del PalaOrlandi di Monta-rioso, del PalaGiannelli e del PalaChigi di Viale Sclavo e della Palestra di Gabbricce di Castellina Scalo. Al termine dei giochi, tutti i partecipanti sono confluiti al PalaGiannelli dove hanno posato per la foto di gruppo insieme a Tomas Ress, Romain Sato e Lorenzo D’Ercole che hanno trascorso un po’ di tempo con i bambini firmando autografi.

Lello Ginanneschi