gazzetta_20130527
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www.gazzetta.it lunedì 27 maggio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 123POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 123ITALIA
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OLIMPICO ASSEGNATO L’ULTIMO TROFEO STAGIONALE
Contestata la Roma: agguato al pullmana Trigoria. Osvaldo insulta Andreazzoli
SERVIZI PAGINE 1219 3 Vlado Petkovic, 49, con l’aquila della Lazio ANSA
La Lazio volae piglia tuttoEuropa&derby
COPPA ITALIA
wIL ROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI
Problemi per Massaa Montecarlo: si è scopertoche la sua Ferrarisarebbe intestataal cognato di Fini.
PANCHINE 1 IL FUTURO TECNICO DELLE MILANESI
Mazzarri, Inter chi restaMilan: Seedorf più lontanoALLE PAGINE 202223
3 Walter Mazzarri, 51 anni, all’Inter dopo 4 stagioni al Napoli
PANCHINE 2 I PROGETTI PER LA NUOVA STAGIONE
Juve, modello tedescoNapoli: è il Benitez dayALLE PAGINE 21 E 24
3 Rafael Benitez, 53 anni, guiderà il Napoli dopo il Chelsea
L’INTERVISTA L’ARBITRO DELLA FINALE DI CHAMPIONS
Rizzoli: «Ho anche piantoMa in Italia è più dura»CENITI A PAGINA 29
3 Nicola Rizzoli, 41 anni, di Bologna, arbitro e architetto
INIZIATIVA GAZZETTA
BUFFONIL MITOIN UN LIBROA € 9,99 più il prezzo
del quotidiano.
FORMULA 1 A MONTECARLO
Rosberg retrent’annidopo papàFerrari male
ALLIEVI, CREMONESI, IANIERIDA PAGINA 40 A PAGINA 45
3 Nico Rosberg, 27 anni
GOLF A WENTWORTH
Manasserosbanca il PgaChampionship
COCCHI A PAGINA 54, COMMENTODI CAZZETTA A PAGINA 33
3 Matteo Manassero, 20 anni
NIBALIIN TRIONFO
BRESCIA IN FESTA PER L’ULTIMA TAPPADEL GIRO 2013: IN 300 MILA
IN PIAZZA PER INCORONARE IL SICILIANO
Vincenzo Nibali, 28 anni,
alza al cielo il Trofeo
Senza Fine simbolo
della vittoria al Giro AFP
L’ITALIAIN
ROSAGHISALBERTI, GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 2 A PAGINA 11
Vincenzo in estasi: «Sono ubriaco di felicità.Non ho mai avuto paura. Ora sfido Contador
e Froome. E adesso basta pasta a colazione...»Cavendish chiude con la 5a vittoria in volata
IL NORMALE E L’ECCEZIONALE DI PIER BERGONZI A PAG. 33
Giallo gomme: 1000 kmdi test per la Mercedes
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rst.it
L’ITALIAIN
2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Giro
69° GIRO D’ITALIAL’ULTIMA TAPPA È UNA PASSERELLA: SFRECCIA CAVENDISH E VINCENZO ENTRA NELLA STORIA
Trecentomila lungoil circuito di Brescia,12 milioni sulle straded’Italia. Il Giro di VincenzoNibali si chiude così, conl’abbraccio della Leonessaal primo siciliano in magliarosa. Un calore soffocanteper la partecipazioneriservata alla corsaGazzetta. Piazza dellaLoggia un salotto perfetto,la bomboniera del tifo.La gente si è impadronitadel Giro. È questa l’ereditàdel trionfo di Vincenzo.La sua cavalcata in rosacome quella di GianniBugno nel 1990, leaderdalla prima all’ultimatappa, da Bari a Milano:anche allora l’Italia uscivada un momento difficile,la partecipazione al Tourera una rarità e si stavaspegnendo l’era di Mosere Saronni. Con Nibali,l’Italia ritrova il suo postonel mondo del ciclismo.Vincenzo è amato dallagente. Figlio dell’Italia,figlio di tutti.Ieri, nella tappa conclusivada Riese Pio X a Brescia,abbiamo visto l’Italia instrada per il Giro.Il Giro dei bambini,dei tifosi. Ogni metroun nastro, un palloncino,una bandierina rosa.«Tutti eroi ieri», spiccavasu un cartello dopo la nevedelle Tre Cime. «Nibali seimagico come le Winx»,teneva in mano unabambina. Perfino ragazzeponpon e cheerleeder rosa.La neve che ha abbracciatogli eroi delle Tre Cimelascia il posto al sole.Il circuito di Bresciasi rivela azzeccato: corto(4 km) e nel cuoredella città. Per tutta la genteche c’è, sembra il finaledel Tour a Parigi: così deveessere l’accoglienza alGiro, perché questa è storiad’Italia. La volata è di MarkCavendish, 5 su 5, il 100%delle tappe per gli sprinter.E dietro lottano le freccetricolori. Sacha Modolo erain testa ai 100 metri, primadel rush dell’inglese;poi Elia Viviani e GiacomoNizzolo. Godiamoci questafesta, ci mancava proprio.
Italia in festaCon Vincenzotorna grande
DI LUCA GIALANELLA
IlCommento 4IL PODIO
FINALE
S1° Vincenzo
Nibali3341,8 km
in 84h53’28”media 39,360
2° RigobertoUran
(Colombia)a 4’43’’
3° Cadel Evans(Australia)
a 5’52’’
Il giorno di Nibali«È il massimoSono ubriacodalla felicità»
A Brescia 300mila persone per il trionfo del siciliano«Paura? Mai avuta. E ora sfido Froome e Contador»
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTIBRESCIA
«È il coronamento diun sogno di una vita,
un’emozione fortissima.Eccezionale, la più gran
de gioia possibile». Vincenzo Nibali taglia il
traguardo e si scioglie. Il sorriso lasciaspazio alle lacrimedopo una giornatatrionfale. Lo Squaloha sfilato per i 206chilometri dell’ultima tappa in comple
to da gara rosa. Laprima e unica conces
sione alla scaramanzia. Mai, nelle altre do
dici tappe da leader dellacorsa aveva osato tanto.
Sapeva di essere il più forte elo ha detto ad alta voce ma, dabuon siciliano, ha pensato chefosse meglio non sfidare il destino. Già freddo, neve, pioggia e avversari avevano seminato trappole sulla strada. Ma
al
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
LA LETTERADELLA MOGLIE
«Orgogliosadi dividerticon i tifosi»
= Caro Vincenzo,tante cose ti ho già dettoin questi giorni e altre mele sono conservateper i prossimi, quandofinalmente avremo unpo’ di tempo per noi.Adesso, però, mi piacel’idea di rendere pubblicialcuni pensieri, perchémentre ti guardavocommosso sul podioho realizzato che orati dovrò dividere ancoradi più con i tifosi.E contrariamente aquanto avrei pensatotempo fa, ne sono felice.Non è l’unicaconvinzione che mi haicostretto a cambiare:prima di conoscerti l’ideadi vivere un rapporto dicoppia con un uomo cosìspesso «in fuga» non miavrebbe sfiorata.Ora, mi sembra del tuttonormale. Hai vintoil Giro, amore mio.Sei stato tu a insegnarmiquanto sia importantenell’immaginario dellabrava gente italiana.Ora che sei entrato nellastoria della corsa, vorreisolo dire a tutti come ladimensione del Nibalipersonaggio siasovrapponibile a quelladel Vincenzo privatoche amo: la cortesia, lagenerosità e la timidezzache ti si leggono in facciasul podio fanno partedi te. Sono timorosa dirileggermi sulla Gazzetta,perché mi sembreràdi aver scritto un saccodi cavolate: ma volevodirle, a te e a tutti quelliche magari non ticonoscono, ma ti sonoaffezionati. Prima dipartire per la nostravacanza, che saràrigorosamente al mare;di neve e montagne,per un po’, non vogliamosentir parlare.
Rachele
ieri mattina ormai la vittoriaera sua, sigillata dall’epica impresa del giorno prima sotto laneve delle Tre Cime di Lavaredo. Viene da pensare che se ieri avesse avuto un problema,persino una caduta, tutto ilgruppo si sarebbe fermato peraspettarlo e accompagnarlo altraguardo.
Nibali, si sente di dire che ora ilpiù forte corridore al mondoper i grandi giri è lei?Sorride. «Ditelo voi. Con Contador e Froome sarà lotta duranelle prossime corse a tappe».
Il ciclismo, con le sue imprese,ha ritrovato ossigeno.«Straordinario, c’è stata moltissima gente lungo tutto ilpercorso nonostante il maltempo. Brescia è stata l’apoteosi, non c’era un buco in tuttoil circuito. Io non ho mai vistocosì tanta gente al Giro. Ma ilbello è che per un lungo trattoabbiamo costeggiato l’autostrada e c’era gente che tiravagiù i finestrini e ci salutava.
Mai vista una cosa del genere».
Quando ha cominciato a capire che avrebbe vinto il Giro?«Dopo la crono di Saltara. Latemevo, invece non solo nonho perso nulla, ma mi sonotrovato in rosa. Chi mai loavrebbe detto alla vigilia dellapartenza da Napoli...?».
Come ha preparato questotrionfo?«Lavorando bene giorno pergiorno, senza segreti. Non hofatto tantissimi chilometri eparte della preparazione l’hofatta correndo».
Si è mai sentito vulnerabile?«No, e questo è merito anchedei compagni che hanno fattoil possibile e l’impossibile perché non accadesse».
Momenti di difficoltà?«A parte le due cadute di Pescara, la tappa di Marina diAscea. Sono arrivato davantima non ero al top. Poi nelle
prime tappe ho sofferto perl’allergia al polline. Soprattutto agli occhi, più che ai bronchi, ho avuto dei fastidi».
Quindi la pioggia l’ha favorita.«Un po’, però ci ho messo molto di mio. A volte fin troppo,così dopo le due cadute sonoandato più cauto».
Ripensando alle Tre Cime?«Sono arrivato sul bus talmente fuso che mi sono dimenticato di bere la borraccia di integratori. Meno male che era difatto l’ultima tappa dura».
A livello morale, che peso haper lei il Trofeo Senza Fine?«È spettacolare, la sua bellezza è uguale al suo peso. Sì, inun certo senso mi sento unaguida, ma in gruppo ci sonotanti giovani come me chehanno valori etici forti».
Un successo da condividerecon...?«Tutti. La gente, la mia squadra, la mia famiglia. Con tutti
quelli che mi hanno aiutato finda ragazzino in Sicilia e mihanno insegnato l’etica dellosport. Quando sono arrivatoin Toscana poi non ho trovatoun gruppo sportivo, ma unaseconda famiglia».
Che cosa ha provato quandoha sentito l’inno di Mameli?«Ero nel pallone. Non capivopiù niente. Mi sembrava di essere ubriaco di gioia».
Però cantava.«Andavo dietro ai miei cugini.Non so tutte le parole, mimancano alcuni pezzi».
Come ha costruito questotrionfo? Martinelli, il suo d.s.,ha detto che qualcosa è cambiato alla TirrenoAdriatico.«Non lo so, di certo quello èstato un momento molto importante. Freddo e pioggiahanno reso anche quella giornata indimenticabile».
Quali doti maggiormente apprezza di Martinelli?«Ho un ottimo rapporto conlui che, con Vinokourov, mi hafortemente voluto all’Astana.Mi piace la sua tranquillità alla vigilia e nella gestione dellecorse. Rispecchia molto, soprattutto come persona, i mieivecchi direttori, quelli diquando ero ragazzino. Ha una
voce e un modo di fare che midanno serenità».
Che importanza ha Rachele,sua moglie, in questo trionfo?«È molto importante, così come è importante la mia famiglia. Tornando dal traguardoalle premiazioni ho incrociatomio padre che non avevo ancora visto, è stato molto emozionante. I miei genitori sonoarrivati da Messina in auto».
Vincenzo, al risveglio che cosa farà?«Colazione: cappuccio e brioche. Basta pasta, non ne possopiù. Poi chissà che da domaniriesca anche a prendermi unpo’ di riposo. Che dite, me losono meritato? Oh, poi la stagione non è finita. Ci sono laVuelta e il Mondiale che sembra messo lì apposta. Devo arrivarci preparato a puntino».Ora c’è chi lo paragona a unarockstar. No, Vincenzo è unfuoriclasse di un grande sport.Basta e avanza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
« A Saltara erosicuro di perdereinvece ho presola maglia.Lì ho capito...
« È anche meritodei compagnie di Martinelli.Ma adesso bastapasta a colazione
bacioVincenzo Nibali, 28 anni,
davanti al pubblico di Brescia.A sinistra bacia il Trofeo
Senza Fine, che qui sottoriceve dalla madrina AlessiaVentura LAPRESSEAPCALABRÒ
4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
96° GIRO D’ITALIACARTOLINE DALL’ULTIMA TAPPA
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Una giornata tutta rosaIl sognoè realtàE scoppiala baldoriaNibali si regala una domenicaspeciale: festeggiamenti a basedi compagni, tifosi e Gazzetta
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESIBRESCIA
Rosa come una mattinasenza neve, come un mezzogiorno senza fuoco, come untramonto intramontabile. Rosa come una pedalata che è anche un po’ una processione,che è anche un po’ una festa,che è anche un po’ una cerimonia, che è anche un po’ una faticaccia, perché si tratta di oltre duecento chilometri di strada. Rosa come un primato chesi moltiplica per nove se consideriamo lui, Vincenzo Nibali, egli otto compagni, che si moltiplica per massaggiatori e meccanici e direttori sportivi e autisti, una rosa di squadra. Rosa
come un sogno nato quandocominciò a pedalare su una biciclettina emersa da un magazzino, rosa come una voglia nata fin dalla prima corsa quandoarrivò secondo, rosa come unavaligia quando decise di emigrare dalla Sicilia alla Toscana,rosa come un obiettivo, comeun traguardo, come una meta.Rosa come un Giro d’Italia speciale, particolare, strano, unGiro d’Italia indimenticabile,un Giro d’Italia freddo come sefosse gennaio. Rosa come unciclismo che certe volte, più dicosì, non si può proprio fare nésopportare. Rosa come unamaglia che è simbolo, bandiera, sorriso, energia, volontà,storia, bicicletta, Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3 4
8 71 La parata dell’Astana: Nibali con i settecompagni rimasti BIONDI
2 Sul bus del team prima del via BIONDI
3 Con la Gazzetta: è lui l’uomo copertina BIONDI
4 A colloquio con il suo direttore sportivoBeppe Martinelli, al quinto trionfo al Girocon cinque corridori diversi BIONDI
5 Il saluto al pubblico di Riese Pio Xalla partenza LAPRESSE
6 Con due tifosi del fan club «I Cannibali» BIONDI
7 Il nuovo re: dal trono rosa saluta i tifosi BETTINI
8 All’ultima firma prima della partenza AP
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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
96° GIRO D’ITALIAFINALMENTE L’ABBRACCIO CON I GENITORI DOPO QUASI CINQUE MESI
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Le suesquadre
Pro’dal 2005
VINCENZONIBALINato il
14/11/1984a Messina
Italia
FassaBortolo
2005Liquigas2006-2012
Astana2013
I trionfi
Le vittorie
30
1 tappaal Giro 2011
(a tavolino)
2 tappeal Giro 2013
1 tappaal Giro 2010
Vuelta 2010Giro 2013
Tirreno-Adriatico2012 e 2013
Girodel Trentino
2008 e 2013
Al GiroPrimo 2013
Secondo 2011Terzo 2010
Al TourTerzo 2012
In magliarosa
3 tappenel 2010
13 tappenel 2013
story
Dalle rotelleal podio del Tour:così è diventatore del Giro
LA PRIMA BICIL’esordio a 3 anniLa bicicletta nel destino:ecco Vincenzo Nibali a Messinacon la prima biciclettina
PROVE DI MAGLIA ROSAL’assaggio al Giro 2010A 25 anni, aiuta Basso a vincereil Giro. ma si gode anche una tappa,3 giorni in rosa e il 3° posto finale
IL TRIONFO IN SPAGNALa Vuelta lo consacraDopo il podio al Giro, va in Spagna:alla Vuelta domina e chiudein bellezza il suo magico 2010
IL PODIO AL TOUR 2012Dietro a Wiggo e FroomeRinuncia al Giro dopo il 2° posto2011: al Tour mette paura allamaglia gialla Wiggins e a Froome
I 2700 km d’amoredi mamma e papà«Fatecelo toccare»Giovanna e Salvatore Nibali in auto dalla Sicilia a Bresciaper abbracciare Enzino: «Da piccolo gli segammo la bici»
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESIBRESCIA
Hanno fatto il Giro d’Italia. Anche loro. Partenza sabatoall’alba, da Messina, in macchina. Pane, Gazzetta e diesel. Prima tappa per fondisti: MessinaMastromarco, in provincia diPistoia, mille km compreso iltraghetto per il continente. Seconda tappa per velocisti: MastromarcoBrescia, 350 km. Arrivo con largo anticipo su quellodei corridori. Poi tribuna rossa,poi «Processo alla tappa», poiPalazzo Loggia, poi festa con lasquadra. Oggi terza tappa: BresciaMastromarco, altri 350km. Domani quarta e ultimatappa: MastromarcoMessina,gli ultimi mille. Totale: 2700km.
Smeraldi Giovanna ha gli stessiocchi del suo Enzino: due smeraldi neri. È Magna Grecia. Salvatore ha la stessa tenacia e forse la stessa fede del suo Enzino.È normanno. Era dal 6 gennaioche Giovanna e Salvatore nonabbracciavano il loro Enzino.Avevano già fatto un altro Girod’Italia, ma più piccolo: MessinaSerra San BrunoMessina,in occasione della terza tappadel Giro. «Ma al traguardo diSerra San Bruno — raccontano—, siccome diluviava, non cel’hanno fatto neanche toccare,il nostro Enzino. Ma è giusto così: con quell’acqua, rischiava diprendersi qualche malanno».Enzino. «Enzino, da piccolo,era terribile — ricordano —. Bisticciava con i compagni, marinava la scuola, andava in giro,scappava, non si trovava. Finché lo scoprimmo ai biliardini.Allora andammo a parlare conil proprietario della sala, e lominacciammo: “Lei, il nostroEnzino, non lo deve far proprioentrare, ma solo uscire”». Quell’Enzino. «Un giorno che facevaacqua da tutte le parti, il negozio si allagò. Salvammo il salvabile. Tirammo fuori tutta lamerce. Emerse una biciclettina.La prima biciclettina di Enzino». Che Enzino. «La bicicletta sembrava l’unica cosa che lo interessasse profondamente. Così, ungiorno che Enzino fece ilmonellino», queste parole sono di mamma Giovanna, «presi una sega egliela tagliai», questeparole invece sono di papà Salvatore, «ma l’aveva combinata davvero grossa», aggiunge mamma Giovanna, «insomma, ci stava», sentenzia papàSalvatore.
Vetrine Per il loro Giro d’Italia,Giovanna e Salvatore hannotirato giù la saracinesca del loro negozio di videocassette:
«Sulle due vetrine abbiamo attaccato due poster di Enzino inmaglia rosa e due cartelli in cuiabbiamo spiegato perché:“chiuso per Giro d’Italia”. Nonsarà mica la fine del mondo».La sosta in Toscana serve per
tenere i contatti con la famiglia: l’altro figlio, Anto
nio, under 23 nella Mastromarco, che adessoabita nella casa in cuistava Vincenzo fino aun anno fa, nonché iconiugi Franceschi,che accolsero in casaEnzino quando emigrò da Messina, a 16anni, e lo coltivaronocome un figlio. E inmacchina, Giovanna eSalvatore dividono chilometri ed emozionicon Giovanna e Gabriele Ambruno: «In Francia, per poterlo vede
re, dicemmo di essere isuoi zii. O non capivano
o non era abbastanza. Alloragiurammo di essere i suoi genitori. Funzionò». Gabriele Ambruno, infermiere al Policlinicodi Messina, ha un miele piùunico che raro: «Quindici alveari di qui e quindici di là, nelMessinese. Di qui: fiori di arancio e mandarino. Di là: acacia.Una miscela straordinaria. En
zino è cresciuto con questomiele». Cresciuto bene. «Enzopedala anche con la testa. Ci staregalando emozioni potenti,fortissime, indescrivibili. Il Giro d’Italia non sai mai come vada a finire finché non è completamente finito. Notti quasi inbianco. Giorni tra quotidiani,tv e radio. La tappa delle Tre Cime di Lavaredo l’abbiamo vissuta alla radio. Ma descritta così bene che ci sembrava di vederla in tv, anzi di più, di esserein strada, anzi di più, di pedalare con loro».
Sindaco I telefoni di Giovanna eSalvatore scottano. «Tutti quelliche hanno i nostri numeri, cihanno chiamati. Enzino è l’orgoglio di Messina, ma che dico,della Sicilia, ma che dico, delSud, ma che dico, dell’Italia.Messina è senza sindaco: ma cicredete che si stanno organizzando per fare sindaco lui?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Su Gazzetta.it leparole della moglie Rachele,che descrive le qualità diVincenzo e non vede l’ora diandare in vacanza. E poi leparole dello Squalo, oltrealle immagini più belle dellafesta in piazza della Loggia.
Gazzetta.it
L’EMOZIONE DI NIBALIE LA FESTA ROSAIN PIAZZA DELLA LOGGIA
Vincenzo Nibali si godeil bacio di mamma
Giovanna e papàSalvatore. Sotto, la
maglia rosa commossadurante l’inno BETTINI
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7
8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
96° GIRO D’ITALIAIL BRITANNICO SI RIPRENDE LA MAGLIA ROSSA ALL’ULTIMO GIORNO
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIOBRESCIA
Quello che è quasi nascosto in un angolo, nella grandesala del bellissimo PalazzoLoggia, è Rob Hayles. Adessofa il commentatore per Bbc, mac’è stato un tempo – non troppolontano in cui era un campione della pista e con Mark Cavendish, per la Gran Bretagna,vinceva l’oro mondiale dell’Americana. Succedeva a LosAngeles, nel 2005. Mark ha appena finito l’interminabile trafila delle interviste. Lo vede elo abbraccia. Gli regala unamaglia rossa e si vede lontanoun miglio che è commosso. Loraccontiamo per spiegare chi èMark Cavendish. L’uomo piùveloce del mondo in bici spingesui pedali con una determinazione feroce, ma ha un cuoregrande come la sua dimensione di sprinter, che è quella diun fuoriclasse assoluto.
Gioia Ieri «Cannonball» ha fattouna cosa enorme, vincendo aBrescia il quinto sprint di questo Giro, fiaccando le speranzedei nostri Sacha Modolo, EliaViviani e Giacomo Nizzolo.
Nella stessa grande corsa a tappe aveva fatto anche meglio (6,al Tour), ma la particolarità èche stavolta non ne ha sbagliata una, di volata. Ha avuto cinque occasioni e le ha centratetutte: l’apertura di Napoli,Margherita di Savoia, Treviso,Cherasco (che lui considera come la più bella) e la chiusura diBrescia. Una percentuale di vittorie del 100% che per un velocista è pazzesca. L’ultima tappadel Giro poi non l’aveva maivinta, anche perché da quandoè diventato il migliore di tuttiin volata la corsa rosa si erasempre chiusa a cronometro.Lacuna colmata.
Traguardo E un’altra lacunacolmata è stata la vittoria dellamaglia rossa della classifica apunti. Una classifica già sua aTour e Vuelta, e adesso con iltris rientra in club ristrettissimo (Merckx, Abdujaparov, Jalabert, Petacchi). «Sono felice.Ricordo la delusione delloscorso anno, quando l’avevopersa da Rodriguez all’ultimogiorno e per un solo punto. AlTour e alla Vuelta vincerla erastato più facile. Sono orgoglioso di me e di tutta l’Omega.Non potevo perdere, anchesenza Steegmans che si era ritirato. Ha funzionato tutto e perstare sicuri abbiamo curato anche gli sprint intermedi, nell’ultima tappa e non solo (equalche giorno fa aveva anche“cazziato” il brasiliano Andriato che lo disturbava in una diqueste volate, ndr)».
Eroe Gli fanno vedere le immagini del giorno prima alle TreCime di Lavaredo. Lui che arriva morto di fatica e più simile aun pupazzo di neve che a un ciclista. Lo chiamano eroe. «Ehi,se ero un eroe io, vuol dire che
Cavendishcala lo SlamSuper Mark fa 5 su 5«Come si fa? Vinceremi dà dipendenza»Imbattuto in volata, centra la classifica a punti ancheal Giro dopo Tour e Vuelta: «Ma quanto è stata dura»
« L’anno scorso hoperso la classificaa punti per unsoffio: stavoltanon potevo fallire
« Tempo infame,non ha fatto scontia nessunoMa la squadrami ha protetto
MARKCAVENDISH
Nato il21/05/1985a Douglas
(Isola di Man, Gb)
Vittorie
GranBretagna
102
Altre vittorieMilano-Sanremo
2009Mondiale in linea
2011Mondiale pista
2005 e 2008
Vincitoreclassifica
a puntiVuelta 2010
Tour 2011Giro 2013
In rosa4 giorni
(1 nel 2013)
Tappe Giro15
Tappe Tour23
Tappe Vuelta3
Columbia2008-2009
Sparkasse2006
T-Mobile2007
Htc2010-2011
Sky2012
Omega2013
Le squadre
lo siamo stati tutti. Quel tempoinfame non ha fatto sconti anessuno. Io magari ho fatto piùimpressione perché ero unodei più lenti… E’ stato incredibilmente duro questo Girod’Italia, adesso non posso farealtro che riposarmi (e oggi loaspetta un barbecue in Toscanacon gli amici di sempre, Sciandri in testa, ndr)… Non avreifatto niente però senza l’OmegaQuick Step, che mi ha protetto anche in montagna. E poipensate a Trentin, per esempio. Non ha grandissima esperienza come ultimo uomo, ma
a Brescia è stato fantastico».
Dipendenza Con Cavendish – redella Sanremo 2009 e iridato2011 non la si smette mai difare conti su conti. Ha vinto 15tappe al Giro d’Italia, e neigrandi giri arriva a un totale di41 (come Hinault) con le 3 allaVuelta e alle 23 al Tour (di cui,a 28 anni, è stato già eletto migliore sprinter di sempre). Davanti ha soltanto Merckx (64),Cipollini (57), Petacchi (48) eBinda (43): qualcuno se la sente di giurare, al termine di unGiro così, che il primato del
4LE TAPPE
15Le volate
al Girovinte da Cav:
2 nel 2008,3 nel 2009,2 nel 2011,3 nel 2012
e 5 nel 2013
Cannibale non sia in pericolo?E allora resta «la» domanda:l’uomo più veloce del mondodove trova la motivazione perrestare tale? «Semplice. I’m addicted to winning». Significa:«Ho una dipendenza dallavittoria». Chiudiamo conuna dolce curiosità: lacompagna Peta Todd, venuta al Giro più volte, ierinon c’era. «Doveva festeggiare il suo addio al nubilato»,ha sorriso Mark. Per «Cannonball» dunque in vista anche lostriscione delle nozze...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La famiglia italiana della frutta
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9
COME LUI
LA CORSA AI RAGGI XDATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA
4/5 1a NAPOLINAPOLI 130 CAVENDISH CAVENDISH CAVENDISH VISCONTI VIVIANI
5/5 2a ISCHIAFORIO (cronosquadre) 17,4 SKY PUCCIO CAVENDISH VISCONTI PUCCIO
6/5 3a SORRENTOMARINA DI ASCEA 222 PAOLINI PAOLINI PAOLINI WAUTERS ARU
7/5 4a POLICASTRO BUSS.SERRA S. BRUNO 246 BATTAGLIN PAOLINI PAOLINI VISCONTI ARU
8/5 5a COSENZAMATERA 203 DEGENKOLB PAOLINI PAOLINI VISCONTI ARU
9/5 6a MOLA DI BARIMARGHERITA DI SAVOIA 169 CAVENDISH PAOLINI CAVENDISH VISCONTI ARU
10/5 7a MARINA DI SAN SALVOPESCARA 177 HANSEN INTXAUSTI CAVENDISH VISCONTI MAJKA
11/5 8a GABICCE MARE SALTARA (cron.) 54.8 DOWSETT NIBALI CAVENDISH VISCONTI KELDERMAN
12/5 9a SAN SEPOLCROFIRENZE 172 BELKOV NIBALI EVANS PIRAZZI KELDERMAN
13/5 RIPOSO a Cordenons
14/5 10a CORDENONSALTOPIANO DEL MONTASIO 168 URAN NIBALI EVANS PIRAZZI MAJKA
15/5 11a TARVISIOVAJONT (19632013) 182 NAVARDAUSKAS NIBALI EVANS PIRAZZI MAJKA
16/5 12a LONGARONETREVISO 129 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA
17/5 13a BUSSETOCHERASCO 254 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA
18/5 14a CERVEREBARDONECCHIA 180 SANTAMBROGIO NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA
19/5 15a CESANA TOR.LES GRANGES DU GALIBIER 145 VISCONTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR
20/5 RIPOSO a Valloire (Francia)
21/5 16a VALLOIREIVREA 239 INTXAUSTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR
22/5 17a CARAVAGGIOVICENZA 216 VISCONTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR
23/5 18a MORIPOLSA (cronoscalata) 20,6 NIBALI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA
24/5 19a PONTE DI LEGNOVAL MARTELLO 160 Tappa annullata NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA
25/5 20a SILANDROTRE CIME DI LAVAREDO 211 NIBALI NIBALI NIBALI PIRAZZI BETANCUR
Ieri 21a RIESE PIO XBRESCIA 206 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR
L’IMPRESA PIÙ BELLA
Trofeo Bonacossaa Cannonball
Grazie alle 5 volate e alla
maglia rossa, Mark Cavendish
ha ricevuto il Trofeo Bonacossa
per l’impresa più bella del Giro.
Il premio, che ricorda Alberto
Bonacossa, uno dei padri
dell’olimpismo e della Gazzetta,
e il figlio Cesare, è assegnato
da una giuria di giornalisti
presieduta da Andrea Monti,
direttore della Gazzetta.
PRIMO SULLE TRE CIME
Nibali conquistail Trofeo Torriani
Vincendo la tappa delle
Tre Cime di Lavaredo (Cima
Coppi), Vincenzo Nibali ha vinto
il Trofeo Torriani, in ricordo
dello storico patron della corsa
rosa morto nel ‘96. Il premio va
al corridore che si impone nella
tappa che comprende la vetta
più alta. Questa è la 17a edizione
del riconoscimento: l’albo d’oro
è aperto da Enrico Zaina.
RICORDATO IL «LEONE»
Giro per MagniPremio alle figlie
Il Giro 2013 era
dedicato a Fiorenzo Magni,
il «Leone delle Fiandre»
morto il 19 ottobre. Il grande
toscano lo vinse nel ‘48, ‘51 e
‘55. Ieri Mauro Vegni,
direttore di organizzazione,
in rappresentanza dell’Aiocc
(associazione organizzatori),
ha consegnato un trofeo
alle figlie Beatrice e Tiziana.
SPRINT DA RE A TREVISO LA 100a
1 Apre a Napoli: sprint vincente su Viviani emaglia rosa BETTINI 2 Bis a Margherita di Savoiaancora su Viviani BETTINI 3 A Treviso la vittorianumero 100 ANSA 4 Il poker a Cherasco BETTINI
1
2
3
4
10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
96° GIRO D’ITALIALA GUIDA
GLI ARRIVATI CANNONDALE, LOTTO E MOVISTAR AL COMPLETO
GARMIN SHARP
D.S.: Wegelius
1 HESJEDAL Can
2 DANIELSON Usa
3 DEKKER Ola
4 HAAS Aus
5 HUNTER S.Af
6 MILLAR Gb
7 NAVARDAUSKAS Lit
8 STETINA Usa
9 VANDEVELDE Usa
AG2R LA MONDIALE
D.S.: Biondi
11 POZZOVIVO Ita
12 APPOLLONIO Ita
13 BELLETTI Ita
14 BERARD Fra
15 BETANCUR GOMEZ Col
16 BONNAFOND Fra
17 DUPONT Fra
18 GASTAUER Lus
19 GEORGES Fra
ANDRONI GIOCATTOLI VENEZUELA
D.S.: Savio
21 PELLIZOTTI Ita
22 ERMETI Ita
23 FELLINE Ita
24 GAVAZZI Ita
25 GIL MARTINEZ Ven
26 RODRIGUEZ Ven
27 ROSA Ita
28 RUBIANO CHAVEZ Col
29 SELLA Ita
ASTANA PRO TEAM
D.S.: Martinelli
31 NIBALI Ita
32 AGNOLI Ita
33 ARU Ita
34 GRUZDEV Kaz
35 KANGERT Est
36 KESSIAKOFF Sve
37 TIRALONGO Ita
38 VANOTTI Ita
39 ZEITS Kaz
BARDIANI VALVOLE CSF INOX
D.S.: Reverberi
41 MODOLO Ita
42 BATTAGLIN Ita
43 BOEM Ita
44 BONGIORNO Ita
45 CANOLA Ita
46 COLBRELLI Ita
47 LOCATELLI Ita
48 PIRAZZI Ita
49 ZARDINI Ita
BLANCO PRO CYCLING TEAM
D.S.: Boven
51 GESINK Ola
52 BOBRIDGE Aus
53 CLEMENT Ola
54 GARATE Spa
55 KELDERMAN Ola
56 KRUIJSWIJK Ola
57 MARTENS Ger
58 TJALLINGII Ola
59 WYNANTS Bel
BMC RACING TEAM
D.S.: Baldato
61 EVANS Aus
62 BLYTHE Gb
63 CUMMINGS Gb
64 LODEWYCK Bel
65 MORABITO Svi
66 OSS Ita
67 PHINNEY Usa
68 SANTAROMITA Ita
69 WYSS Svi
CANNONDALE PRO CYCLING
D.S.: Zanatta
71 CARUSO D. Ita
72 DALL'ANTONIA Ita
73 LONGO BORGHINI Ita
74 MARANGONI Ita
75 SABATINI Ita
76 SALERNO Ita
77 SARMIENTO TUNARROSA Col
78 VIVIANI Ita
79 WURF Aus
COLOMBIA
D.S.: Tebaldi
81 ATAPUMA HURTADO Col
82 AVILA VANEGAS Col
83 CHALAPUD GOMEZ Col
84 DUARTE AREVALO Col
85 DUQUE Col
86 MARENTES TORRES Col
87 OSPINA NAVARRO Col
88 PANTANO Col
89 QUINTERO Col
EUSKALTEL EUSKADI
D.S.: Gerrikagoitia
91 SANCHEZ GONZALEZ Spa
92 AZANZA SOTO Spa
93 MARTINEZ DE ESTEBAN Spa
94 MESTRE Por
95 MINGUEZ AYALA Spa
96 TAMOURIDIS Gre
97 URTASUN PEREZ Spa
98 VERDUGO MARCOTEGUI Spa
99 VRECER Slo
FDJ
D.S.: Gayant
100 BOUHANNI Fra
101 CASAR Fra
102 FISCHER Bra
103 JEANNESSON Fra
104 LE BON Fra
105 MOUREY Fra
106 PICHON Fra
107 ROLLIN Can
109 ROUX Fra
KATUSHA
D.S.: Schmidt
111 PAOLINI Ita
112 BELKOV Rus
113 BRUTT Rus
114 CARUSO G. Ita
115 GUSEV Rus
116 IGNATENKO Rus
117 KOZONTCHUCK Rus
118 TROFIMOV Rus
119 VICIOSO ARCOS Spa
LAMPRE MERIDA
D.S.: Maini
121 SCARPONI Ita
122 CATTANEO Ita
123 DURASEK Cro
124 FERRARI Ita
125 NIEMIEC Pol
126 PIETROPOLLI Ita
127 POZZATO Ita
128 SERPA PEREZ Col
129 STORTONI Ita
LOTTO BELISOL
D.S.: Leysen
131 BAK Dan
132 BELLEMAKERS Ola
133 BULGAC Ola
134 DE GREEF Bel
135 DEHAES Bel
136 DOCKX Bel
137 HANSEN Aus
138 REYNES MIMO Spa
139 WILLEMS Bel
MOVISTAR TEAM
D.S.: Arrieta
141 CAPECCHI Ita
142 COBO ACEBO Spa
143 DOWSETT Gb
144 HERRADA LOPEZ Spa
145 INTXAUSTI ELORRIAGA Spa
146 KARPETS Rus
147 LASTRAS GARCIA Spa
148 VENTOSO ALBERDI Spa
149 VISCONTI Ita
OMEGA PHARMA QUICKSTEP
D.S.: Bramati
151 CAVENDISH Gb
152 BRAMBILLA Ita
153 GOLAS Pol
154 KEISSE Bel
155 PAUWELS Bel
156 PINEAU Fra
157 STEEGMANS Bel
158 TRENTIN Ita
159 VERMOTE Bel
ORICA GREENEDGE
D.S.: Stephens
161 GOSS Aus
162 DURBRIDGE Aus
163 HOWARD Aus
164 KEUKELEIRE Bel
165 LANCASTER Aus
166 MEIER Can
167 MOURIS Ola
168 TUFT Can
169 WEENING Ola
RADIOSHACK LEOPARD
D.S.: Azevedo
171 BENNETT Nzl
172 HONDO Ger
173 KISERLOVSKI Cro
174 MACHADO Por
175 NIZZOLO Ita
176 OLIVIERA Por
177 POPOVYCH Ucr
178 ROULSTON Nzl
179 SERGENT Nzl
SKY PROCYCLING
D.S.: Ljungqvist
181 WIGGINS Gb
182 CATALDO Ita
183 HENAO MONTOYA Col
184 KNEES Ger
185 PATE Usa
186 PUCCIO Ita
187 SIUTSOU Bie
188 URAN URAN Col
189 ZANDIO ECHAIDE Spa
TEAM ARGOS SHIMANO
D.S.: Engels
191 DEGENKOLB Ger
192 DAMUSEAU Fra
193 DE BACKER Bel
194 DE KORT Ola
195 GRETSCH Ger
196 JI CHENG Cina
197 LUDVIGSSON Sve
198 MEZGEC Slo
199 TIMMER Ola
TEAM SAXO TINKOFF
D.S.: Frost
201 MAJKA Pol
202 BENNATI Ita
203 BOARO Ita
204 BRESCHEL Dan
205 CHRISTENSEN Dan
206 KROON Ola
207 PETROV Rus
208 PIRES Por
209 SUTHERLAND Aus
VACANSOLEIL DCM PRO C. TEAM
D.S.: Van Poppel
211 MARCATO Ita
212 BOLE Slo
213 KEIZER Ola
214 LAMMERTINK Ola
215 LIGTHART Ola
216 RUIJGH Ola
217 VALLS FERRI Spa
218 VEUCHELEN Bel
219 WAUTERS Bel
VINI FANTINI SELLE ITALIA
D.S.: Scinto
221 GARZELLI Ita
222 ANDRIATO Bra
223 CHICCHI Ita
224 DI LUCA Ita
225 GATTO Ita
226 PRONI Ita
227 RABOTTINI Ita
228 SANTAMBROGIO Ita
229 TABORRE Ita
CLASSIFICA FINALE DUE COLOMBIANI TRA I PRIMI CINQUE
Scarponi 4°, Santambrogio 9°, Pozzovivo 10°
Nella classifica finaleScarponi è 4° per la terza voltain carriera. Due colombiani trai primi 5 e due polacchi tra i 7
CLASSIFICA DI TAPPA:1. Mark CAVENDISH (Gb, OmegaPharmaQuickstep), 41 punti;2. Modolo 20; 3. Visconti 19;4. Viviani 16; 5. Nizzolo 14; 6. Mezgec(Slo) 12; 7. Ferrari 10.
CLASSIFICA GENERALE: 1. MarkCAVENDISH (Gb, Omega PharmaQuickstep) 158 punti; 2. Nibali 128;3. Evans (Aus) 111; 4. Betancur (Col)108; 5. Visconti 105; 6. Uran (Col) 102.
CLASSIFICA GENERALE:1. Stefano PIRAZZI (Bardiani ValvoleCsf Inox) 82 punti; 2. Visconti 45;3. Nibali 45; 4. Rodriguez (Ven) 41;5. Betancur (Col) 37; 6. Chalapud (Col)31; 7. Uran (Col) 26; 8. Santambrogio18; 9. Duarte (Col) 17; 10. Weening (Ola)14; 11. Sella 13; 12. Hansen (Aus) 12;13. Pantano (Col) 12; 14. Brutt (Rus) 10;15. Navardauskas (Lit) 9; 16. Wauters(Bel) 9; 17. Machado (Por);18. Bongiorno 9; 19. Sanchez (Spa) 8.
MONTAGNA PIRAZZI
CLASSIFICA DI TAPPA:1. BARDIANI VALVOLECSF INOX16h30’27’’; 2. Team Argos; 3. Movistar;4. Ag2r La Mondiale; 5. Lampre
CLASSIFICA GENERALE: 1. SKYPROCYCLING 254h34’25’’; 2. Astana a4’29’’; 3. Movistar a 7’27’’.
WINNING TEAM SKY
CLASSIFICA GENERALE:1. Carlos BETANCUR (Col, Ag2r LaMondiale) 85h00’56’’; 2. Majka (Pol) a0’41’’; 3. Kelderman (Ola) a 12’50’’;4. Atapuma (Col) a 21’28’’; 5. Rosa a32’55’’; 6. Aru a 1h17’25’’; 7. Felline a1h23’31’’; 8. Pantano (Col) a 1h28’09’’;9. Damuseau (Fra) a 1h35’26’’;10. Bongiorno a 2h04’36’’; 11. Puccio a2h07’33’’; 12. Keukeleire (Bel) a2h08’53’’; 13. Oliveira (Por) a 2h18’06’’;14. Navardauskas (Lit) a 2h26’59’’.
GIOVANI BETANCUR
CLASSIFICA DI TAPPA:1. BARDIANI VALVOLECSF INOX 25punti; 2. Omega Pharma 21; 3. Movistar21; 4. Cannondale 18; 5. Radioshack 17;6. Team Argos 16; 7. Lampre 15;
CLASSIFICA GENERALE:1. MOVISTAR TEAM 281 punti; 2. Sky276; 3. Ag2r La Mondiale 273;4. Lampre 268; 5. Astana 265; 6. Bmc232; 7. Katusha 196; 8. Vini Fantini 195;9. Radioshack 194.
SQUADRE MOVISTAR
POSCORRIDORE TEMPO
1 CAVENDISH (GB) in 5h30 09”'
alla media di 37,437 km/h
2 MODOLO (ITA) a 0"
3 VIVIANI (ITA)
4 NIZZOLO (ITA)
5 MEZGEC (SLO)
6 FERRARI (ITA)
7 DEHAES (BEL)
8 BELLETTI (ITA)
9 VISCONTI (ITA)
10 PAOLINI (ITA)
11 LANCASTER (AUS)
12 VENTOSO (SPA)
13 TAMOURIDIS (GRE)
14 HUNTER (S.A)
15 CANOLA (ITA)
16 DUQUE (COL)
17 ANDRIATO (BRA)
18 RUBIANO (COL)
19 MARCATO (ITA)
20 TRENTIN (ITA)
21 ROLLIN (CAN)
22 GRETSCH (GER)
23 DE BACKER (BEL)
24 COLBRELLI (ITA)
25 AVILA (COL)
26 PUCCIO (ITA)
27 SCARPONI (ITA)
28 SANTAMBROGIO (ITA)
29 POZZOVIVO (ITA)
30 FELLINE (ITA)
31 EVANS (AUS)
32 APPOLLONIO (ITA)
33 MAJKA (POL)
34 INTXAUSTI (SPA)
35 SABATINI (ITA)
36 WYSS (SVI)
37 LUDVIGSSON (SVE)
38 KISERLOVSKI (CRO)
39 DE KORT (OLA)
40 NIEMIEC (POL)
41 BETANCUR (COL)
42 POZZATO (ITA)
43 KESSIAKOFF (SVE)
44 ROSA (ITA)
45 NIBALI (ITA)
46 HENAO (COL)
47 URAN (COL)
48 D. CARUSO (ITA)
49 KANGERT (EST)
50 GARATE (SPA)
51 TROFIMOV (RUS)
52 PELLIZOTTI (ITA)
53 DALL'ANTONIA (ITA) a 12"
54 CATALDO (ITA) a 14"
55 SANCHEZ (SPA)
56 HONDO (GER) a 16"
57 ZANDIO (SPA)
58 STETINA (USA)
59 HANSEN (AUS) a 18"
60 KRUIJSWIJK (OLA)
61 AZANZA (SPA)
62 GRUZDEV (KAZ) a 28"
63 WILLEMS (BEL)
64 TJALLINGII (OLA) a 34"
65 ZEITS (KAZ) a 37"
66 KEISSE (BEL) a 39"
67 DURBRIDGE (AUS) a 40"
68 KEUKELEIRE (BEL)
69 MARANGONI (ITA)
70 CLEMENT (OLA) a 44"
71 BAK (DAN)
72 DE GREEF (BEL)
73 KNEES (GER)
74 LASTRAS (SPA)
75 BELLEMAKERS (OLA)
76 SUTHERLAND (AUS)
77 DEKKER (OLA)
78 MARTINEZ (SPA)
79 RODRIGUEZ (VEN)
80 DOCKX (BEL)
81 RUIJGH (OLA)
82 REYNES (SPA)
83 SANTAROMITA (ITA)
84 OSS (ITA)
85 VALLS (SPA)
86 KELDERMAN (OLA)
87 MORABITO (SVI)
88 MARTENS (GER)
89 LONGO BORGHINI (ITA)
90 SALERNO (ITA)
91 TIMMER (OLA)
92 VERDUGO (SPA)
93 DUPONT (FRA)
94 GASTAUER (LUS)
95 DURASEK (CRO)
96 STORTONI (ITA)
97 SERPA (COL)
98 LE BON (FRA)
99 MOUREY (FRA)
100 DOWSETT (GB)
101 BOARO (ITA)
102 DAMUSEAU (FRA)
103 BRUTT (RUS)
104 GATTO (ITA)
105 GARZELLI (ITA)
106 OLIVEIRA (POR)
107 WEENING (OLA)
108 GUSEV (RUS)
109 TUFT (CAN)
110 PAUWELS (BEL) a 53"
111 VERMOTE (BEL) a 58"
112 AGNOLI (ITA) a 1'03"
113 RABOTTINI (ITA)
114 PRONI (ITA)
115 COBO (SPA)
116 DANIELSON (USA)
117 PIRES (POR)
118 VANDEVELDE (USA)
119 BONGIORNO (ITA)
120 PIETROPOLLI (ITA) a 1'20"
121 POPOVYCH (UCR)
122 BLYTHE (GB)
123 WURF (AUS) a 1'25"
124 VEUCHELEN (BEL) a 1'38"
125 WAUTERS (BEL)
126 DUARTE (COL)
127 SIUTSOU (BIE)
128 HERRADA (SPA)
129 NAVARDAUSKAS (LIT)
130 LAMMERTINK (OLA)
131 MINGUEZ (SPA)
132 ZARDINI (ITA)
133 CUMMINGS (GB)
134 ERMETI (ITA)
135 PANTANO (COL)
136 BONNAFOND (FRA)
137 ATAPUMA (COL)
138 MOURIS (OLA) a 1'43"
139 BOEM (ITA) a 1'48"
140 BRAMBILLA (ITA) a 1'51"
141 PINEAU (FRA)
142 GOLAS (POL)
143 G. CARUSO (ITA) a 2'12"
144 ARU (ITA) a 2'17"
145 BENNETT (NZL) a 2'20"
146 SERGENT (NZL)
147 KEIZER (OLA)
148 LIGTHART (OLA)
149 MEIER (CAN)
150 CHRISTENSEN (DAN)
151 SARMIENTO (COL)
152 LOCATELLI (ITA)
153 KARPETS (RUS)
154 FISCHER (BRA)
155 PICHON (FRA)
156 TIRALONGO (ITA) a 2'32"
157 VRECER (SLO)
158 PIRAZZI (ITA)
159 CAPECCHI (ITA)
160 SELLA (ITA)
161 CHALAPUD (COL)
162 MACHADO (POR)
163 IGNATENKO (RUS)
164 BULGAC (OLA)
165 PATE (USA)
166 MARENTES (COL) a 3'17"
167 MESTRE (POR)
168 PETROV (RUS) a 7'02"
ORDINE D’ARRIVO
Modolo 2°Per Vivianiterzo podio
POS. CORRIDORE TEMPO
1 NIBALI (ITA) in 84h53’28”
alla media di 39,360 km/h
2 URAN (COL) a 4'43"
3 EVANS (AUS) a 5'52"
4 SCARPONI (ITA) a 6'48"
5 BETANCUR (COL) a 7'28"
6 NIEMIEC (POL) a 7'43"
7 MAJKA (POL) a 8'09"
8 INTXAUSTI (SPA) a 10'26"
9 SANTAMBROGIO (ITA) a 10'32"
10 POZZOVIVO (ITA) a 10'59"
11 PELLIZOTTI (ITA) a 11'35"
12 SANCHEZ (SPA) a 12'13"
13 TROFIMOV (RUS) a 12'55"
14 KANGERT (EST) a 12'57"
15 KISERLOVSKI (CRO) a 14'27"
16 HENAO (COL) a 18'19"
17 KELDERMAN (OLA) a 20'18"
18 ATAPUMA (COL) a 28'56"
19 D. CARUSO (ITA) a 30'56"
20 MOUREY (FRA) a 32'22"
21 DE GREEF (BEL) a 33'20"
22 MARTINEZ (SPA) a 37'14"
23 ROSA (ITA) a 40'23"
24 HERRADA (SPA) a 40'34"
25 PETROV (RUS) a 41'54"
26 KRUIJSWIJK (OLA) a 42'36"
27 SERPA (COL) a 44'17"
28 DUARTE (COL) a 47'37"
29 VALLS (SPA) a 54'29"
30 SANTAROMITA (ITA) a 56'52"
31 GARATE (SPA) a 58'21"
32 DUPONT (FRA) a 1h02'05"
33 AZANZA (SPA) a 1h07'21"
34 MORABITO (SVI) a 1h10'16"
35 VISCONTI (ITA) a 1h10'47"
36 MACHADO (POR) a 1h12'10"
37 SIUTSOU (BIE) a 1h13'17"
38 WEENING (OLA) a 1h17'18"
39 AGNOLI (ITA) a 1h18'46"
40 IGNATENKO (RUS) a 1h20'46"
41 G. CARUSO (ITA) a 1h22'00"
42 ARU (ITA) a 1h24'53"
43 FELLINE (ITA) a 1h30 59"
44 PIRAZZI (ITA) a 1h33'42"
45 RUBIANO (COL) a 1h34'47"
46 PANTANO (COL) a 1h35'37"
47 KARPETS (RUS) a 1h36'00"
48 CLEMENT (OLA) a 1h38'38"
49 DANIELSON (USA) a 1h39'17"
50 RODRIGUEZ (VEN) a 1h39'22"
51 GASTAUER (LUS) a 1h40'31"
52 STETINA (USA) a 1h42'37"
53 DAMUSEAU (FRA) a 1h42'54"
54 RUIJGH (OLA) a 1h44'41"
55 RABOTTINI (ITA) a 1h44'44"
56 STORTONI (ITA) a 1h47'10"
57 CATALDO (ITA) a 1h49'35"
58 SELLA (ITA) a 1h52 02"
59 PAOLINI (ITA) a 1h57'35"
60 KNEES (GER) a 1h59 02"
61 PIRES (POR) a 1h59'27"
62 GOLAS (POL) a 2h03'06"
63 MARTENS (GER) a 2h04'25"
64 VERDUGO (SPA) a 2h04'57"
65 GUSEV (RUS) a 2h05'07"
66 VENTOSO (SPA) a 2h05'43"
67 LONGO BORGHINI (ITA) a 2h06 59"
68 DURASEK (CRO) a 2h08 02"
69 GRETSCH (GER) a 2h08'14"
70 CAPECCHI (ITA) a 2h11'19"
71 BONGIORNO (ITA) a 2h12'04"
72 HANSEN (AUS) a 2h14'40"
73 PUCCIO (ITA) a 2h15'01"
74 KEUKELEIRE (BEL) a 2h16'21"
75 ROLLIN (CAN) a 2h17'45"
76 MARCATO (ITA) a 2h17'54"
77 PAUWELS (BEL) a 2h20'10"
78 DE KORT (OLA) a 2h20'49"
79 DUQUE (COL) a 2h21'24"
80 PIETROPOLLI (ITA) a 2h21'51"
81 OLIVEIRA (POR) a 2h25'34"
82 ZANDIO (SPA) a 2h26'25"
83 VEUCHELEN (BEL) a 2h31'39"
84 WYSS (SVI) a 2h32 56"
85 LASTRAS (SPA) a 2h33'46"
86 SALERNO (ITA) a 2h34'25"
87 NAVARDAUSKAS (LIT) a 2h34'27"
88 PRONI (ITA) a 2h36'35"
89 COLBRELLI (ITA) a 2h36'44"
90 KESSIAKOFF (SVE) a 2h37'04"
91 SARMIENTO (COL) a 2h37'50"
92 VRECER (SLO) a 2h38'43"
93 SABATINI (ITA) a 2h40'29"
94 CHALAPUD (COL) a 2h41'16"
95 BAK (DAN) a 2h42'00"
96 HONDO (GER) a 2h42'21"
97 SUTHERLAND (AUS) a 2h44'50"
98 GATTO (ITA) a 2h44'53"
99 TIRALONGO (ITA) a 2h45'35"
100 BOARO (ITA) a 2h46'42"
101 KEIZER (OLA) a 2h48'45"
102 LOCATELLI (ITA) a 2h49'20"
103 BRUTT (RUS) a 2h51'24"
104 DOCKX (BEL) a 2h52'14"
105 BRAMBILLA (ITA) a 2h52'48"
106 ZEITS (KAZ) a 2h52'59"
107 BONNAFOND (FRA) a 2h53'09"
108 GARZELLI (ITA) a 2h53'18"
109 REYNES (SPA) a 2h54'12"
110 VANDEVELDE (USA) a 2h56'49"
111 BELLEMAKERS (OLA) a 2h57'11"
112 LUDVIGSSON (SVE) a 2h57'42"
113 DALL'ANTONIA (ITA) a 3h00'15"
114 MARANGONI (ITA) a 3h00'24"
115 LE BON (FRA) a 3h00'57"
116 COBO (SPA) a 3h01'32"
117 WILLEMS (BEL) a 3h03'04"
118 TRENTIN (ITA) a 3h03'23"
119 VIVIANI (ITA) a 3h04'25"
120 POZZATO (ITA) a 3h05'27"
121 LANCASTER (AUS) a 3h06'56"
122 BENNETT (NZL) a 3h07'01"
123 MEZGEC (SLO) a 3h10'39"
124 PINEAU (FRA) a 3h12'42"
125 MODOLO (ITA) a 3h15'47"
126 CHRISTENSEN (DAN) a 3h17'16"
127 CAVENDISH (GB) a 3h19'16"
128 WURF (AUS) a 3h19'38"
129 TIMMER (OLA) a 3h19'44"
130 NIZZOLO (ITA) a 3h19'54"
131 TJALLINGII (OLA) a 3h21'02"
132 VERMOTE (BEL) a 3h21'52"
133 POPOVYCH (UCR) a 3h21'56"
134 PATE (USA) a 3h23'47"
135 BULGAC (OLA) a 3h25'33"
136 DEKKER (OLA) a 3h26'28"
137 BOEM (ITA) a 3h29'53"
138 ZARDINI (ITA) a 3h30'03"
139 CANOLA (ITA) a 3h33'22"
140 OSS (ITA) a 3h34'46"
141 HUNTER (S.A) a 3h35'17"
142 DURBRIDGE (AUS) a 3h37'21"
143 MEIER (CAN) a 3h37'26"
144 BELLETTI (ITA) a 3h38'31"
145 MESTRE (POR) a 3h39'17"
146 GRUZDEV (KAZ) a 3h40'15"
147 FISCHER (BRA) a 3h40'46"
148 DOWSETT (GB) a 3h40'57"
149 CUMMINGS (GB) a 3h44'28"
150 FERRARI (ITA) a 3h46'26"
151 ERMETI (ITA) a 3h46'45"
152 TAMOURIDIS (GRE) a 3h47'23"
153 SERGENT (NZL) a 3h47'31"
154 TUFT (CAN) a 3h50'01"
155 LAMMERTINK (OLA) a 3h53'10"
156 DEHAES (BEL) a 3h57'40"
157 DE BACKER (BEL) a 3h59'30"
158 WAUTERS (BEL) a 4h03'29"
159 KEISSE (BEL) a 4h04'57"
160 MOURIS (OLA) a 4h06'33"
161 LIGTHART (OLA) a 4h06'50"
162 MARENTES (COL) a 4h10'25"
163 PICHON (FRA) a 4h13'50"
164 AVILA (COL) a 4h17'09"
165 ANDRIATO (BRA) a 4h23'10"
166 MINGUEZ (SPA) a 4h24'54"
167 BLYTHE (GB) a 4h28'23"
168 APPOLLONIO (ITA) a 4h28'36"
L’ALBO D’ORO DEL GIRO DA GANNA A NIBALI
Italia 68 volte rosaQuello di Nibali è il 68°
successo italiano.1909 Ganna 1910 Galetti 1911Galetti 1912 Atala (a squadre)1913 Oriani 1914 Calzolari 19151918 non disputato 1919Girardengo 1920 Belloni 1921Brunero 1922 Brunero 1923Girardengo 1924 Enrici 1925Binda 1926 Brunero 1927 Binda1928 Binda 1929 Binda1930 Marchisio 1931 Camusso1932 Pesenti 1933 Binda1934 Guerra 1935 Bergamaschi1936 Bartali 1937 Bartali1938 Valetti 1939 Valetti1940 Coppi 19411945 nondisputato 1946 Bartali1947 Coppi 1948 Magni1949 Coppi 1950 Koblet1951 Magni 1952 Coppi1953 Coppi 1954 Clerici (Svi)1955 Magni 1956 Gaul (Lus)1957 Nencini 1958 Baldini1959 Gaul (Lus) 1960 Anquetil(Fra) 1961 Pambianco 1962Balmamion 1963 Balmamion1964 Anquetil (Fra) 1965 Adorni1966 Motta 1967 Gimondi 1968Merckx (Bel) 1969 Gimondi 1970Merckx (Bel) 1971 Petterson(Sve) 1972 Merckx (Bel) 1973Merckx (Bel) 1974 Merckx (Bel)1975 Bertoglio 1976 Gimondi1977 Pollentier (Bel) 1978 DeMuynck (Bel) 1979 Saronni 1980
Hinault (Fra) 1981 Battaglin 1982Hinault (Fra) 1983 Saronni 1984Moser 1985 Hinault (Fra) 1986Visentini 1987 Roche (Irl) 1988Hampsten (Usa) 1989 Fignon(Fra) 1990 Bugno 1991Chioccioli 1992 Indurain (Spa)1993 Indurain (Spa) 1994 Berzin(Rus) 1995 Rominger (Svi) 1996Tonkov (Rus) 1997 Gotti 1998Pantani 1999 Gotti 2000 Garzelli2001 Simoni 2002 Savoldelli2003 Simoni 2004 Cunego2005 Savoldelli 2006 Basso2007 Di Luca 2008 Contador(Spa) 2009 Menchov (Rus) 2010Basso 2011 Scarponi (a tavolinodopo la squalifica di Contador)2012 Hesjedal (Can) 2013 Nibali.
A PUNTI CAVENDISH
Fausto Coppi, 5 volte re del Giro
DA RIESE PIO X
Pasta Zarae il Giro
Ieri la tappaè partita a RiesePio X dallostabilimento PastaZara, primoesportatoreitaliano e secondoproduttore, esponsor di unteam femminile.«Abbiamo dato unmessaggio forteall’Italia» ha dettoil presidente FurioBragagnolo.
Elia Viviani, 3° dopo 2secondi posti BETTINI
TRIONFA MARTIN
Gavazzi è 2°Ultima tappaa Sanchez
Ottimo 2° posto
di Francesco Gavazzi
(Astana) nella 5a e
ultima tappa del Giro
del Belgio davanti
all’iridato Philippe
Gilbert (ancora a
secco nel 2013): i due
sono stati anticipati
di 7” dallo spagnolo
Luis Leon Sanchez
(Blanco), che ha
chiuso la corsa 2° a
36” dal tedesco Tony
Martin (Omega), con
Gavazzi 6° a 1’36”.
TERZO CENTRO
A Maloriil Girodi Baviera
Grazie al
successo nella crono
di sabato, Adriano
Malori (Lampre
Merida) ha vinto il Giro
della Baviera con 23”
sul britannico Geraint
Thomas (6° Diego
Ulissi a 43”). Ultima
tappa ad Heinrich
Haussler (Iam). Per il
25enne parmense, un
giorno in rosa al Giro
2012, è il quinto
centro della carriera,
il terzo dell’anno.
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11
96° GIRO D’ITALIABATTUTI MA FELICI
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIOTwitter@cirogazzettaBRESCIA
La storicità del podio del96o Giro d’Italia non finisce inVincenzo Nibali, che è il primosiciliano in trionfo e anche l’italiano nato più a sud a riuscirci.La storicità di questo podio è Rigoberto Uran, primo colombiano in assoluto tra i primi tre. Edè anche Cadel Evans, primo australiano sul podio e più anziano a farcela dell’era moderna a36 anni e 3 mesi. Lo batte soloBartolomeo Aymo, 3o nel 1928a 37 anni, 8 mesi e 10 giorni.
Promessa Uran incassa subito un assist dalconnazionale CarlosBetancur, maglia bianca di miglior giovane:«Rigoberto vincerà unGiro prima di me». Luiconferma: «Sì, torneròqui. Magari già l’annoprossimo. Per vincere». E che sia possibile
lo conferma la progressione:nel 2012 Uran fu settimo (miglior giovane), quest’anno l’habattuto solo l’«ingiocabile» Nibali, alla fine di un Giro che peril Team Sky non è andato secondo i piani. Alla partenza diNapoli erano tutti per Wiggins,che voleva indossare il rosa firmato dall’amico Paul Smith sopra al giallo del Tour 2012.Quello che è successo è già storia: dopo la cronosquadre vinta, Wiggo ne ha passate diogni, tra cadute, incidenti meccanici, maltempo, difficoltà epaura pura in discesa, fino alritiro per malattia al mattinodella frazione BussetoChera
sco. Nella tappa di Pescara neha fatto le spese lo stesso Uran,che fu fermato per aspettare ilcapitano e perse 1’36”: «Manon ho rimpianti, Nibali nonl’avrei battuto comunque. Hovinto una tappa bellissima, sulMontasio, e ottenuto il migliorrisultato possibile. Saranno orgogliosi anche in Colombia,qui mi sento un po’ il simbolodi una generazione che sta ottenendo ottimi risultati».
Soddisfatto A trovare Evans sono venuti la moglie Chiara Passerini, e il figlioletto Robel, cheresta buonissimo in braccio alpapà. È la prima volta che sifanno vedere al Giro, segnodella concentrazione con laquale Evans ha perseguito ilmiglior risultato possibile. «Horipensato al problema tecnicoavuto sabato alla Tre Cime diLavaredo (non gli entravanodei rapporti dai due chilometridalla fine all’arrivo, ndr), econfermo che sarei riuscito astare con Uran e arrivare secondo. Sarebbe stato il risultato perfetto alle spalle di un Nibali imbattibile». Completatoun personale e piccolo «triplete», essendo riuscito a salire sulpodio dei tre grandi giri. Al Giro lo ha fatto al 3o tentativo, dopo l’esordio del 2002 (un giorno in rosa) e l’assalto del 2010,quando fiaccato dalla febbreperse il braccio di ferro con
Basso sullo Zoncolan e sidovette accontentaredel 5o posto. «Vediamola cosa dalla giusta prospettiva: al Giro nonpensavo neppure di venirci a inizio anno. E sepenso a come andavo alla TirrenoAdriatico, eradifficile immaginarequesta festa. Bene così».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Evans, 36, col figlio Robel BETTINI
Super Uraned Evansnella storiaColombia e Australia: 1o podioCadel è il più anziano dal 1928
IL BILANCIO GRANDE SODDISFAZIONE
Da Papa Francescoal pubblico: trionfoassoluto per il GiroAcquarone (RcsSport): «A Bresciafolla incredibile.Il ritorno a Milano?Se ci chiamano...»
La prima immagine è giàun simbolo: Papa Francescoche alla vigilia del Giro benedice la maglia rosa. Il bilancio diRcs Sport, che organizza il Giroper conto della Gazzetta, comincia così. Si confrontano,con i cronisti, i vertici dellastruttura: Michele Acquarone,direttore generale di Rcs Sport;Mauro Vegni, direttore di organizzazione; Matteo Pastore, direzione relazioni esterne e diritti media (quasi 1.600 glioperatori accreditati); RobertoSalvador, responsabile dellalogistica; Marco Gobbi Pansana, direttore del marketing edella comunicazione.
Record Pastore parte dai numeri: «Il Giro è stato visto in 174paesi, compresa la Cina che alvia aveva per la prima volta unportacolori, Ji Cheng. La Rai,che lo mostrava per la primavolta in HD, ha avuto ascolti increscita con percentuali a duecifre. Sulle strade, pensiamo diaver superato i 12 milioni dispettatori del 2012. Siamo pas
sati in 500 comuni. E voglioringraziare i 29 sponsor che cihanno sostenuto. A cominciareda Balocco, che per il primoanno ha firmato la rosa».
Tempo A Vegni hanno chiestose non sia il caso, viste le difficoltà dovute al maltempo, dipensare a un Giro d’Italia (chenel 2014 partirà il 10 maggioda Belfast: tre tappe in tutto inIrlanda) con meno vette sopra i2.000 metri. «Siamo stati sfortunati ma il tempo fa parte delciclismo. E noi non abbandoneremo le nostre montagnestoriche». A proposito del casodoping di Di Luca, Acquaroneha detto: «Non ne voglio piùparlare, un episodio così nonpuò oscurare la bellezza diquesto Giro. Di certo, qualcosadeve cambiare nel sistema antidoping. Noi contribuiamoeconomicamente ma abbiamopoche notizie in merito». E Vegni: «Mi è piaciuta molto la reazione del gruppo. La condanna è stata vera, unanime. L’atmosfera è cambiata». E sull’arrivo finale del Giro 2014,Acquarone è chiaro: «Bresciaha risposto con un entusiasmoincredibile. Milano è in pole,ma non ci ha chiesto ancoraniente. Se non lo farà a breve,guarderemo altrove».
c.sco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rigoberto Uran, 26 anni AP
Uran, Nibali e Evans brindano sul podio REUTERS
1922Vado
1936Torino
1937Genoa
1938Juventus
1939Inter
1940Fiorentina
1941Venezia
1942Juventus
1943Torino
1958Lazio
1959Juventus
1960Juventus
1961Fiorentina
1962Napoli
1963Atalanta
1964Roma
1965Juventus
1966Fiorentina
1967Milan
1968Torino
1969Roma
1970Bologna
1971Torino
1972Milan
1973Milan
1974Bologna
1975Fiorentina
1976Napoli
1977Milan
1978Inter
1979Juventus
1980Roma
1981Roma
La Roma finisce k.o.Lulic-gol vale ancheper l’Europa League
CHAMPIONS
Lulic appoggia in rete dopo che il portiere della Roma Lobont hasmanacciato un cross di Candreva. È il gol-vittoria: la Lazio può alzare lasua sesta Coppa Italia LAPRESSE-REUTERS
ESTASI LAESTASI LA
La squadra di Petkovic dimostra gioco e personalità:sesta Coppa Italia. Per i giallorossi traversa di Totti
Il Napoli ai gruppiIl Milan va al playoff
SCUDETTO
La Juventus è campioned’Italia. I bianconeri hannoconquistato il ventinovesimotricolore della loro storia —
il secondo consecutivo — con tregiornate di anticipo, battendo incasa il Palermo alla 35a. Quelladella Juve è stata una cavalcataininterrotta: i bianconeri nonhanno mai ceduto lo scettrodel primo posto in classifica.Palermo, Siena e Pescara sonoretrocesse in Serie B.
LUIGI GARLANDOROMA
Sarà la Lazio a volare neicieli d’Europa, con la sua aqui-la. Il gol di Lulic che ha speditoin bacheca la sesta Coppa Ita-lia spalanca anche l’accesso al-l’Europa League e dà senso atutta la stagione. Giusto così,perché la Lazio ha meritato dipiù in una brutta finale, dimo-strando logica di gioco e perso-nalità superiori alla Roma. Eperché per lunghi tratti dell’an-nata la creatura di Petkovic hamostrato buon calcio e nonmeritava di chiudere a manivuote.
Fallimento Roma Per la Roma,il secondo derby perso nellastagione certifica il fallimen-to. Dall’incoscienza del profe-ta Zeman al buon senso del-l’umano-troppo-umano An-dreazzoli non è cambiato nul-la. Fa impressione vedere chela somma di tanti singoli diqualità produca un gioco di co-sì bassa qualità. Un misteromatematico, quasi. Impressio-nante che una squadra chepuò permettersi in panca Pja-nic, Florenzi e Osvaldo riescaa giocare tanto male. Non ba-sta disegnare il 4-2-3-1 di Spal-letti per evocarne la magia. Làc’era un Pizarro che si abbassa-va a far nascere il gioco, qui c’èBradley. La Roma di ieri è unacosa lunga e senza senso, spes-so spaccata in due, tra i gioco-lieri davanti che attendono in-vano la palla e quelli dietroche battagliano e faticano afarla salire. Allegri o non Alle-gri, questa squadra ha bisognodi una solida guida tecnica edi un’idea per far fruttare tan-te potenzialità. Così è unospreco.
Osvaldo fuori Destro, preferitoa Osvaldo, cioè un centravantipiù portato ad aggredire glispazi, esaspera le differenzetattiche: Lazio che cerca il pos-sesso con la sua mediana den-sa (4-1-4-1), Roma che tendea raccogliersi per poi srotolar-si di corsa. Con il fido 4-2-3-1,Andreazzoli accetta la sfidadoppia: riuscire a rialzare lapalla con i rudi Bradley e DeRossi in impostazione ed evita-re di soffrire sulle fasce. La Ro-ma non neutralizza i rischi e ilprimo tempo lo vince ai puntila Lazio. Totti che si abbassaper raccogliere la palla è la pro-va della sofferenza gialloros-sa. Lamela e Marquinho fatica-no ad entrare in azione, De-stro vive di lunghe attese.
Lazio con le ali È sulle bandeche la Lazio impone il predo-minio. Il 4-2-3-1 di Andreazzo-li diventa 4-4-1-1 con la coper-tura di Lamela e Marquinhoche non sono nati per farlo. In-fatti non sempre rincorrono iterzini. Non è un caso che lamigliore occasione lazialesgorghi da una sovrapposizio-ne di Radu, incornata da Klose(35’). A destra, le sovrapposi-zioni di Konko sono ancorapiù puntuali e lo spompo Bal-zaretti è in imbarazzo. I mezzipericoli che crea la Roma sonocasuali: un’incursione atipicain area di Bradley (10’); unadiscesa di Marquinhos, centra-le riadattato esterno, messofuori da Destro (45’). Sensa-zione: con la qualità di Pjanicin un centrocampo più densola Roma ci guadagnerebbe.
La Juventus, come il Napolisecondo classificato, accededirettamente alla fase a gruppidella Champions League,
che partirà il 17 e 18 settembre(sesta e ultima giornata il 10 e 11dicembre). Il Milan, che ha chiusoil campionato al terzo posto,si giocherà invece l’accessoal tabellone principaledi Champions tramite il playoff:gara di andata il 20 o 21 agosto,ritorno il 27 o 28.
ALBOD’ORO/1
4
Il colpo vincente di Lulic
COPPA ITALIALA FINALEULTIMO VERDETTO
Juve, il bis di ConteAncora Champions
12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
POSSESSO PALLA PALLE RECUPERATE
LAZIO 65LAZIO 48,1%
TIRI FUORITIRI IN PORTA
DI A.FR.
ROMA 51,9%
23’ Cross di Lulic, Mauri calcia al volo, Klose sibutta in scivolata, ma non aggancia.25’ Marquinho per Destro che calcia debole.GOL! 26’ Candreva affonda a destra e crossa,Lulic irrompe sul secondo palo e mette in rete.28’ Punizione-cross di Totti: la palla rimbalzadavanti a Marchetti che la smanaccia sulla traversa.48’ Contropiede di Mauri che calcia su Lobont.
1 Lobont; 3 Marquinhos, 29 Burdisso, 5 Ca-stan, 42 Balzaretti (dal 31’ s.t. 9 Osvaldo); 16 DeRossi, 4 Bradley; 8 Lamela, 10 Totti, 7 Mar-quinho (dal 38’ s.t. 27 Dodò); 22 Destro.PANCHINA 13 Goicoechea, 55 Svedkauskas,23 Piris, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 15 Pjanic, 77Tachtsidis, 20 Perrotta, 48 Florenzi, 17 Lopez.ALLENATORE Andreazzoli.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI Tachtsidis dal 46’ s.t. per proteste dal-la panchina.AMMONITI Balzaretti per gioco scorretto, Mar-quinho per c.n.r., Burdisso e Totti per proteste.
IIIII
ROMA 54
la Moviola
4’ Lulic calcia dal limite, Lobont in tuffo respinge,poi Klose appoggia a lato.10’ Incursione di Bradley in area, diagonale fuori.35’ Cross di Radu, Klose di testa impegna Lobont.45’ Discesa di Marquinhos che va al cross dalfondo, Destro mette alto di testa.
SECONDO TEMPO
TIRI EFFETTUATI
EUROPA LEAGUE
BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 metri BARICENTRO MEDIO 52,7 metri
SUPERCOPPA
IIIIIIIIIII
PRIMO TEMPO 0-0
FOCUS TECNICO
(4-2-3-1)22 Marchetti; 29 Konko, 20 Biava, 27 Cana,26 Radu; 24 Ledesma (dal 9’ s.t. 6 Mauri); 87Candreva, 23 Onazi (dal 47’ s.t. 2 Ciani), 8Hernanes (dal 39’ s.t. 15 Gonzalez), 19 Lulic;11 Klose.PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 33Stankevicius, 3 Dias, 17 Pereirinha, 4 Crec-co, 7 Ederson, 99 Floccari, 18 Kozak.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 9’ s.t. 4-2-3-1.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ledesma, Hernanes, Klose pergioco scorretto, Lulic per c.n.r.
1982Inter
1983Juventus
1984Roma
1985Sampdoria
1986Roma
1987Napoli
1988Sampdoria
1989Sampdoria
1990Juventus
1991Roma
1992Parma
1993Torino
1994Sampdoria
1995Juventus
1996Fiorentina
1997Vicenza
1998Lazio
1999Parma
2000Lazio
2001Fiorentina
2002Parma
2003Milan
2004Lazio
2005Inter
2006Inter2007
Roma2008
Roma2009
Lazio2010
Inter2011
Inter2012
Napoli2013
Lazio
La Lazio ai gruppiFiorentina al playoff
Contro la Juventusin America o a Torino
IIIII
AZIOZIO
MARCATORI Lulic al 26’ s.t.ARBITRO Orsato di Schio.NOTE paganti 60.000, incasso euro 2.900.000. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 1-3.Angoli 1-4. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’.
LAZIO 5
Balzaretti su Candreva,la trattenuta è reciproca
L’ammonizione a Ledesma dopo appena 41secondi (forbice da dietro su Marquinho) èun’occasione per l’arbitro Orsato per dimostrareche non farà sconti. Partita molto spezzettata (48falli fischiati, nella finale di Champions sono stati17...) e tanti gialli, tutti ineccepibili. Lo meritavaforse Onazi, più volte duro su Totti. Al 37’ p.t.Candreva va giù in area giallorossa, ma conBalzaretti la trattenuta è reciproca. Sempre pertrattenuta rischia qualcosa Biava su Marquinho al12’ del secondo tempo, ma il brasiliano dellaRoma ha il merito di non protestare. Nelrecupero, espulso Tachtsidis dalla panchina, perqualche parola di troppo rivolta all’arbitro.
MOMENTI CHIAVE
(4-1-4-1)
PALLONI TOCCATI
La Lazio, conquistando laCoppa Italia, ha guadagnatoanche l’accesso diretto alla fase agruppi dell’Europa League, che
parte il 19 settembre (sesta eultima giornata il 12 dicembre). LaFiorentina, quarta classificata incampionato, dovrà passare dalplayoff: andata il 22 agosto,ritorno il 29. L’Udinese, quinta inA, comincerà invece dal terzoturno preliminare di EuropaLeague, in campo 1 e 8 agosto.
La Juventus, campioned’Italia, e la Lazio, vincitrice dellaCoppa Italia, si sfideranno per laconquista della Supercoppa 2013
che precederà l’avvio delprossimo campionato. Esclusa latrasferta a Pechino (in base alcontratto coi cinesi, a questopunto, si è obbligati a recarsi nel2014) perché i bianconeri sonoimpegnati in tournée in America:si potrebbe giocare negli Usa il10 11 agosto oppure il 18 a Torino.
Mossa Pektovic L’infortunio diLedesma all’8’ della ripresa dàuna scossa alla partita, perchéPetkovic spinge la Lazio anco-ra più avanti: 4-2-3-1, con Her-nanes basso e Mauri perno deltridente. È il momento chiave,i due pugili sono al centro delring. Tira aria da k.o. Lo mettea segno la Lazio nel modo piùprevedibile: mungendo anco-ra una volta le fasce. L’ottimoCandreva penetra a destra,l’omologo Lulic chiude in retesul secondo palo (26’). Un pa-io di minuti più tardi la Romasbatte contro la traversa. Maancora una volta è tutto casua-le: una punizione-cross di Tot-ti che impazzisce davanti aMarchetti. Lamela, la grandedelusione, resta un fantasma.Andreazzoli non fa nulla perrianimarlo: cambi tristi, una
pedina per un’altra, senza toc-care il disegno, senza un azzar-do fantasioso. Mauri si divorail raddoppio (48’), poi la festacon l’aquila Olimpia sul brac-cio di Pektovic. De Rossi pian-ge, Osvaldo insulta ferocemen-te Andreazzoli e scalcia rabbio-samente un pannello (che di-ce Prandelli?), chiudendo difatto la sua storia romana. Me-no male che poi la Roma sfilatra due ali di laziali che applau-dono. Avevamo iniziato la sta-gione a Pechino con un squa-dra (il Napoli) che aveva diser-tato la premiazioni dei vincito-ri (la Juve). Così va meglio. E,per favore, non paragonate laqualità tecnica di questa finalea quella di Wembley o ci vieneun magone che ci passa a Ca-podanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LAZIO 5
ROMA
ALBOD’ORO/2
la Sfida
98
ANTONIOCANDREVA26 ANNILAZIO
3CROSS
1
04
Juve in trionfo nel 2012 sul Napoli
ROMA 6
ANDREA SCHIANCHI
Il ritorno sulla terra è bru-sco. Dopo lo spettacolo di Wem-bley, finale di Champions Lea-gue, ecco lo spettacolino del-l’Olimpico, finale di Coppa Ita-lia. La differenza tra il calcio eu-ropeo e quello nostrano è evi-dente: da noi ritmi sempre piùbassi, qualità tecniche decisa-mente inferiori e una lampantemancanza di benzina nei mu-scoli. Difficile divertirsi, con si-mili premesse, a meno che nonci si limiti a giudicare in base alrisultato. C’è un dato che, piùdegli altri, spiega il momentac-cio del calcio italiano: a Wem-bley, in una partita combattu-tissima tra Borussia Dortmunde Bayern Monaco, l’arbitro Riz-zoli ha fischiato soltanto 17 fal-li; all’Olimpico l’arbitro Orsatoha fischiato ben 48 interventiscorretti (e c’erano tutti). Ov-vio che la partita perda di rit-mo e di vivacità, quando a farlada padrone sono il pressing e ifalli tattici. In Italia si pensa adistruggere il gioco altrui, inEuropa si costruisce il proprio.
Cross La Lazio vince sfruttandole fasce laterali. E’ lì, ai limitidel prato, che matura il succes-so. Candreva azzanna Balzaret-ti, Lulic mette in affanno Mar-quinhos. Dall’altra parte Lame-la e Marquinho non fanno al-trettanto. E’ sufficiente osserva-re il numero complessivo deicross per stabilire dove si spez-za l’equilibrio: la Roma ne effet-tua solo 8, la Lazio addirittura20. Andate a riguardarvi il goldecisivo di Lulic: Candreva sene va sulla destra, piazza il pal-lone al centro e trova il bosnia-co pronto al tocco finale. Azio-ne cominciata su un lato e con-clusa sull’altro. La Roma, inve-ce, non riesce mai a imprimerevelocità alle iniziative nelle zo-ne esterne. Candreva è il lazia-le che tocca più volte il pallone:98. Il segnale è chiaro: lui è ilgrimaldello per aprire la scato-letta giallorossa. Lamela,l’omologo romanista di Candre-
va, è un’ombra: solo 55 tocchie un tiro-mozzarella in porta.Troppo poco se l’obiettivo èquello di alzare la coppa.
Grinta La Lazio si fa preferire an-che nei duelli individuali: 13dribbling riusciti contro i 9 deigiallorossi. E, questo sì che èun dato importante, la squadradi Petkovic dimostra di averegrinta e determinazione inquantità industriali. Sono 46 icontrasti vinti dai biancocele-sti contro i 36 dei romanisti, 56i palloni recuperati contro 36.Insomma, se la qualità non è al-tissima perlomeno i lazialisgobbano e sudano. I romani-sti, nemmeno quello.
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Troppi falli: 48!Poco spettacolo,ma Candreva vola
LAZIO
1
12
ERIKLAMELA21 ANNIROMA
55
1ROMA 5
B O U T I Q U E SGENÈVE • PARIS • LONDON • BERLIN • NEW YORK
BAL HARBOUR • BEVERLY HILLS • LAS VEGASMOSCOW • DUBAI • TOKYO • HONG KONG • SINGAPORE
SAINT TROPEZ • CANNES • COURCHEVEL • GSTAAD
T H E A R T O F F U S I O N
13LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Alla fine, i buoni vincono sempre.VINCENZO NIBALI VINCITORE DEL 96° GIRO D’ITALIA
Fate i buoni
GLI ARBITRI ORSATO 6,5 Sceglie la linea dura. Ammonizioni come nespole, direbbe Biscardi. Alla fine ha ragione lui, la partita non gli sfugge di mano. Di Liberatore 6 - Tonolini 6; Damato 6 - Banti 6
s.v.
6,5
5
CONTRASTI OK 0/0PASSAGGI OK 2/3LANCI 0
PASSAGGI OK 1/1TIRI 0RECUPERI 1
CONTRASTI OK 7/12PASSAGGI OK 26/30LANCI 0
5
5,5
PASSAGGI OK 28/30 TIRI 3 RECUPERI 13
TIRI 0DRIBBLING OK 0/1SPONDE 1
6,5
CONTRASTI OK 8/8PASSAGGI OK 14/16LANCI 1
PASSAGGI OK 16/21TIRI 1RECUPERI 4
6
PASSAGGI OK 24/29TIRI 1RECUPERI 4
PASSAGGI OK 8/10TIRI 2RECUPERI 1
s.v.
CONTRASTI OK 1/4PASSAGGI OK 22/25LANCI 2
PASSAGGI OK 44/51TIRI 0RECUPERI 9
PASSAGGI OK 11/17TIRI 1DRIBBLING OK 3/4
CONTRASTI OK 5/9PASSAGGI OK 22/27LANCI 3
CONTRASTI OK 2/2PASSAGGI OK 16/17LANCI 1
CONTRASTI OK 3/8PASSAGGI OK 24/31LANCI 0
TIRI 2DRIBBLING OK 2/3SPONDE 3
s.v.
4
TIRI 5DRIBBLING OK 0/1SPONDE 3
h
PARATE 4RINVII 23USCITE 6
TIRI 3DRIBBLING OK 1/4SPONDE 3
PARATE 5RINVII 13USCITE 3
6,5
CONTRASTI OK 5/6PASSAGGI OK 13/17LANCI 0
Comparesulla scenadel delitto,la deviazionedi Lobont lomanda fuori giri.Da una suavolata, però,era nata la pallagol di Destro.
PASSAGGI OK 32/37TIRI 0RECUPERI 6
PASSAGGI OK 6/9TIRI 2RECUPERI 4
5,5
CONTRASTI OK 2/2PASSAGGI OK 0/0LANCI 0
5
CONTRASTI OK 1/5PASSAGGI OK 23/25LANCI 2
TIRI 2DRIBBLING OK 3/8SPONDE 3
6
La fascia destra della Laziocome snodo decisivo. Candreva«martella». Dai e dai, il muro —anzi, il muretto — viene giù.Candreva va, Lulic raccoglie.
5
4,5
6 5,5
6
6 5Spreca troppeenergienel tentativodi far beccarea Ledesmail secondo giallo.Casuale traversasu cross.Tiri innocui.Tutto qua.
PASSAGGI OK 31/40 TIRI 1 RECUPERI 5
il migliore Candreva
Biava6,5
Hernanes
Partecipaal mischionedegli ultimiminuti,quando c’èda battagliare,e non si sottrae,ci dà dentrocome tutti.
BurdissoCandreva«pompa» corsae palloni eBalzarettifinisce aggirato,per non direspiaccicato.«Balza» pocosi alza, questoè il problema.
4
6,5Konko
6,5
6,5
h LAZIO
Pochi minuti,a partitaincattivita,e Dodò,col soprannomegentile chesi ritrova,faticaad ambientarsi.
Difensore conla schiena dritta,perché con ildorso respingepiù di un tiro,ma è riduttivodipingerlo così:Biava è bravoa tutto tondo.
6Onazi
Il Profetanon è in venadi profeziee le cifregli attribuisconocinque passaggisbagliati,che sono tantiper unodel suo livello.
Al posto giustonel momentogiusto e condiscreta dosedi buona sorte:senza l’aiutinodi Lobont,lo storico golnon arriverebbe.
Il gol sbagliatoagli sgocciolipesa comeun macigno.Non è da luiemozionarsidavanti allaporta. Eppursi emozionae manca il 2-0.
Gonzalez
Si concentrasu Klose,tiene lineae posizione.Difensorepulito, che nonha bisognodi scadere nellacattività. Trai meno peggiori.
È sul binariosbagliato,la fascia destradella Lazio èad alta velocità.S’arrangiacome può,soffre la fragilitàdi Balzaretti.
ROMA
Rabbioso,furioso,malmostoso,come dimostrala mossadi kung-fual fischio finale.Meno male chese la piglia conun cartellone.
Dodò
MarchettiFa da«bodyguard»a Candreva,gli copre le spallee gli permettedi guidaresenza pensieri.Più tatticoche tecnico,ma va bene così.
Un’unicaconcessione,quando permettea Marquinhosdi accomodarsisul fondoper il cross.È un attimo.Per il resto,Radu radicale.
Ledesma
Marquinhos
Ha corsa,forza e visione.Unico difetto,il tocco in più:faccia l’ultimosforzo,smisti la pallaun attimo primae diventeràgrande.
È un alberoal qualeappoggiarsi.Peccato per i golche potevanoesseree che non sonoarrivati, ma che«krapfen» l’assistper Mauri.
Mauri
Più passa iltempo, più glisale il sanguealla testa. Trovala «burdissata»:tentadi accoppareMauri, mal’arbitro non vedee non sente.
Lontano dallaporta, lontanoda se stesso,dal suo talento,che è notevole.Ai confinidel nulla e,sia chiaro,non è tuttacolpa sua.
Totti
Marquinho
Migliore per modo di dire, perchéqualcuno bisogna pur indicare.E allora scegliamo l’americano aRoma, che se non altro si battecon lo spirito del «marine».
Vince un derby mediocreperché è più organizzata,perché a differenza dellaRoma ha un’idea di gioco.
Non trattieneun pallone,la respinta comeunica risorsa.Per un po’gli va dritta,poi sul crossdi Candrevafa l’assista Lulic.
Sciupa di testal’unica vera pallache gli capitae offre il Destroalle critiche.Lo cercanopoco e male,e lui pocosi fa trovare.
Osvaldo
Non la paratona,ma tante paratein sicurezza.Gran riflessoe gran fortunasul tiro-crossdi Totti:la palla schizzasulla traversa.
La Romaè pericolosaquanto un gattinobagnato eCana banchettacon Destroe con qualunqueromanistagli capiti a tiro.Le nozze di Cana.
RaduLedesmacontro Totti,i due capitanise le dannodi brutto.Ledesmapiù di lotta chedi governo,al punto che allafine si fa male.
KloseFa in tempoa respingerequalche pallone.La Roma provaa buttarlain caciara,con spioventialla spera in Dio.Ciani risponde.
BalzarettiQualchetocchettoe tackle. Non unodegli inserimentiche lo hannoreso famoso.De Rossisfocato,periferico.Passeggiatore.
Lamela
Lobont
Destro
Cana
Lulic Ciani
Castan De Rossi
f
il migliore Bradley
BIAVA-CANACOPPIA DOCBENE ONAZI
T
6
Gazzetta.it
DI SEBASTIANO VERNAZZAle Pagelle
v
Roma svuotata, appesantita,sconclusionata. Roma senzaun gioco definito. Romabuttata lì. Roma battuta.
Gazza
4Le gare utiliconsecutive
in Coppa Italiaper la Roma
primadella sconfitta
di ieri
BALZARETTIE LAMELAAI MARGINI
4 6,5
5
l’allenatoreAndreazzoli
l’allenatorePetkovic
EX BIANCOCELESTE
VIDEOINTERVISTEE FOTOGALLERY DELDERBY DELL’OLIMPICO
NUMERO
BRASILE: L’ANNUNCIODI NEYMAR E IL PARITRA PATO E SEEDORF
FIGC PRO TERREMOTATI
Palestra in EmiliaOggi il via ai lavori
Oggi alle 15,30 il presidentedella Figc, Giancarlo Abete, e il d.g.Antonello Valentini, parteciperanno a San Possidonio (Modena) allacerimonia di posa della prima pietra della nuova palestra distruttadal terremoto di un anno fa. L’impianto è stato costruito con i fondidi Figc, Prandelli e giocatori dellaNazionale.
EURO UNDER 19
Italia già eliminatachiude con la Russia
L’Italia Under 19 chiude oggila Fase Elite di qualificazione all’Europeo. Gli azzurri, già eliminati, giocano con la Russia.
CAMPIONATO IN CINA
Lippi senza freniNove vittorie su dieci
Non sbaglia un colpo ilGuangzhou Evergrande di Marcello Lippi. Vittoria per 1 0 sul campodell'Hangzhou Greentown grazie algol di Zhang al 13', e nona vittoria indieci gare di campionato. In classifica Guangzhou primo a quota 28, apari punti con lo Shandong Lunengche ha una partita in più.
Taccuino
«Palla a Totti,e vediamoche si inventaFrance’». Èl’unico sistemadi gioco.Il 4-2-3-1 è unguscio vuoto,contenitoresenzacontenuto.Pochimovimenti,zero idee.
Saggioè l’allenatoreche mettei suoi giocatorinelle miglioricondizioni peresprimersi.È quel chefa Petkovic.Nella Lazionon c’è genteabbandonataa se stessa.
Tre gol di Marco Di Vaiolanciano Montreal alla vittoriaper 5 3 su Philadelphia nella Mlsamericana. L’ex attaccante diLazio e Bologna va in testa allaclassifica cannonieri con 9 gol eMontreal consolida il 2˚ postonella Eastern Conference.
COPPA ITALIA LA FINALE
4
Di Vaio scatenatoTripletta in Usa
Un gol di Lulic al 28’s.t. decide la finale di CoppaItalia, conquistata per la 6a
volta dai biancocelesti chesi assicurano così anchel’Europa League. Sul sito leimmagini più belle dellaserata all’Olimpico e leparole dei protagonisti.
Neymar annuncial’arrivo al Barça e ringraziail Santos, realizzando laprofezia di quando a 13 annidiceva: «Giocherò inSpagna». Sempre in Brasile,invece, finisce 1-1 la sfidatra il Corinthians di Pato e ilBotafogo di Seedorf cheregala a Rafa Marquesl’assist del vantaggio.
De Rossi parla con Klose EIDON
15LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
il personaggioIL TECNICO LAZIALE
Trionfo di Petkovictra gioia e mistero:«Resto? Vedremo»«Questo è il successo più importante della mia carrieraIl futuro? Aspettiamo, ho ancora un anno di contratto...»Lulic: «Dedico il trofeo a mia moglie: aspetta un bambino»
L’allenatore sigode il trionfo: èstato l’uomo in piùdella Lazio pertutta la stagione
STEFANO CIERIROMA
Vlado, fortissimamenteVlado. Ma, anche, enigmatica-mente Vlado. La sesta CoppaItalia della Lazio è figlia di tan-ti protagonisti, da Klose a Her-nanes, da Candreva a Marchet-ti, da Ledesma a Biava. Ma so-pra tutto e tutti c’è il volto sere-no, onesto e affabile del suo al-lenatore. L’uomo che ha resopossibile questo miracolo, iltecnico che ha rigenerato un or-ganico che pareva giunto al ca-polinea, il mago che è riuscito aregalare alla Lazio il trofeo piùbello di sempre, perché ottenu-to ai danni della rivale di unavita. Un uomo che ora è il ritrat-to della felicità, anche se — nel
momento più bello — allungapure qualche ombra sulla suapermanenza sulla panchinabiancoceleste.
Si scrive Petkovic, si legge LulicLa sesta Coppa Italia laziale por-ta la sua firma perché questa La-zio è la sua Lazio. Una squadrache ha meno individualità ri-spetto ad altre formazioni (laRoma, per esempio), ma chenel corso dell’intera stagione èstata più squadra di tanti avver-sari più forti. In campionato la
magia è durata per mezza sta-gione, in Coppa Italia il miraco-lo si è realizzato fino in fondo.Ma questo trofeo porta la firmadi Petkovic anche perché a rea-lizzare il gol partita è stato ilsuo pupillo, l’allievo predi-letto, il giocatore che più diogni altro incarna lo spiri-to che l’allenatore chiedeai suoi giocatori: SenadLulic. Erano insieme nel2008 quando Petkovic persecon il Bellinzona la sua primafinale (di Coppa Svizzera).Lui era l’allenatore di quellasquadra che, pur giocandoin Serie B (alla fine di quel-l’annata sarebbe statapromossa in A), arrivòsino alla finale dellaCoppa nazionale, sal-vo poi perdere col Basi-lea. Lulic era in campo
a stantuffare sulla fascia sini-stra. Come ieri. Per entrambi lavittoria dell’Olimpico è stata lachiusura del cerchio, per Petkoancor di più perché, a differen-za di Lulic, di finali ne perse pu-re un’altra, l’anno successivo. Ein quell’occasione non alla gui-da di una piccola squadra, madel quotato Young Boys (con-tro il Sion).
Coppa e saluti? Sembrava unamaledizione, un sortilegio im-possibile da spezzare per Petko-vic. E invece... «Sì, questa è lagioia più grande — grida alla fi-ne l’allenatore —, il risultato piùimportante della mia carriera.Ho vinto due campionati (unocol Bellinzona, l’altro col Mal-cantone Agno, ndr), ma solleva-re al cielo un trofeo prestigiosocome la Coppa Italia è un’altracosa. Lo dedico alla mia fami-glia e a tutto il gruppo. I ragazzisono stati eccezionali nel corsodell’intera stagione: questo è ilpremio a tutto il loro lavoro, dalritiro estivo fino ai quattro gior-ni trascorsi a Norcia in questasettimana». Eppure, sul volto diPetko, accanto alla soddisfazio-ne c’è anche un velo di amarez-za. Che, forse, potrebbe aprirescenari tutti da verificare neiprossimi giorni. «Se resto? Ades-so pensiamo a festeggiare, poivaluteremo tutto con calma».Una risposta che lascia aperta laporta a qualsiasi soluzione, an-che se il tecnico aggiunge: «Houn altro anno di contratto, quin-di...». Per il suo allievo, per l’uo-mo che gli ha consentito di met-tere le mani sulla sua prima Cop-pa, invece, c’è spazio solo per lagioia: «Ancora non mi rendoconto di cosa abbiamo fatto —dice Lulic —. Il gol? Bravo Can-dreva, io mi sono trovato nel po-sto giusto al momento giusto.Lo dedico a mia moglie cheaspetta un bambino».
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Vlado in trionfoVladimir Petkovic, 49 anni,
celebra il primo trofeoin Italia. In alto con l’aquila
Olympia. a sinistra conla maglia creata per
l’occasione ANSA
LO SPETTACOLO PRESIDENTE DEL SENATO
(ma.cec) L’esibizione delsudcoreano Psy, che haintrodotto la finale (l’inno è poistato cantatodall’applauditissima MalikaAyane), è risultatasgraditissima al pubblicodell’Olimpico. Nessunasorpresa. Si sapeva che i tifosidi Roma e Lazio avevanocontestato sulle radio e i socialla scelta della Lega e diTelecom di affidare al«modaiolo» Psy una vetrinadel genere in una città comeRoma. E così le «hit» proposte(«Gangnam style» e«Gentleman») sono statesommerse dai fischi. Che quelladel pubblico fosse una scelta«ideologica» lo si è capito dalmomento dell’annunciodell’artista, quando il suo voltoè apparso sul maxischermo:fischi continui. Terminati soloquando Psy, alla fine, hamormorato un rapido grazie,allontanandosi subito dal palco.Impressioni? Il prossimo annomeglio scegliere l’artista con piùattenzione. Senza pensare allemode del momento.
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Non c’era il presidentedella Repubblica Napolitano; ètoccato così a Pietro Grasso(accolto dal picchetto d’onoredi Polizia e Carabinieri)rappresentare il mondopolitico all’Olimpico. Con lui,anche i ministri Idem, Kyengee Saccomanni. In campo nonc’era il Palermo, squadra di cuiGrasso è tifoso («spero chefaccia come la Juve e in unanno torni in A»), ma ilpresidente del Senato hapotuto trascorrere unpomeriggio di moderatasoddisfazione. Non tanto perquello che hanno offerto lesquadre in campo ma perl’ordine pubblico: «Ho vistodue tifoserie corrette el’accesso allo stadio è statotranquillo grazie a un ottimoservizio d’ordine». Non ci sonostati cori razzisti, e anchequesto è un piccolo successo:«Dobbiamo andare verso idiritti di tutti senza differenzedi religione, di razza e digenere. Il calcio può aiutare inquesto percorso».
Marco Calabresi© RIPRODUZIONE RISERVATA
COPPA ITALIA LA FINALE
Fischi per PsyApplausiper Malika
Pietro Grasso consola Totti ANSA
Grasso:«Il calcio aiutia unire tutti»
Il cantante Psy, 35 anni ANSA
16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17
DAVIDE STOPPINIROMA
Potenza di una Coppa, lamagia vera: Claudio Lotito si av-vicina sotto la curva Nord, la fe-sta è in corso. All’inizio sono fi-schi, mugugni, facce poco sim-patiche. Poi una delegazionedella curva lo prende sotto brac-cio: colloquio fitto, armistiziofirmato, così il presidente puògodersi la scena da vicino. Sce-ne da Lazio, scene da Lotito.Che un giorno diceva: «Tantomi contesteranno anche doves-si vincere lo scudetto». Ieri seraha conquistato il terzo trofeodella sua era, secondo presiden-te più vincente della storia bian-coceleste dopo Sergio Cragnot-
ti, almeno per numero di coppe.E allora val bene pure una picco-la bugia: «Io con la tifoseria nonho mai rotto».
La festa da Ponte Milvio a FormelloIn campo i coriandoli partiva-no, Lotito intanto stringeva for-te quella maglia preparata allafaccia della scaramanzia: «Sem-pre più i primi della capitale». Ementre Francesco Totti sfilavaper ritirare la medaglia dellosconfitto, lui stendeva la t-shirtquasi a mo’ di sfottò, certamen-te con un orgoglio dentro gran-de così. «Siamo i più forti, l’ab-biamo dimostrato in campo —ha detto il presidente —. Que-sto successo è la conferma chele mie scelte sono azzeccate. So-no stato preso in giro per l’arri-
vo del mental coach, ero statocriticato per la scelta di manda-re la squadra in ritiro a Norcia.E invece ecco il risultato». Il ri-sultato è una squadra in delirioe una festa che è durata tutta lanotte: Hernanes e compagnihanno lasciato l’Olimpico a bor-do di un pullman scoperto e sisono diretti prima verso PonteMilvio, dove è stato un tripudiodi sciarpe biancocelesti, infinein direzione Formello. Eppurele dichiarazioni di VladimirPetkovic sul futuro qualche om-bra sulla festa l’hanno gettata.«Ma ora non fatemi questa do-manda, non fatemi dire nullasu questo — ancora Lotito —.Petkovic ha un contratto, poi èchiaro che dovremo parlare. Lofaremo, ci incontreremo, gli
esporrò quello che ho in testa,per esempio le mie idee sul set-tore giovanile». Anche se sonoaltri i punti che l’allenatore vuo-le chiarire. Lotito ha provato arassicurarlo almeno sul frontedel mercato: «Rinforzerò la La-zio, su questo non ci sono dub-bi. Il mio obiettivo è renderlacompetitiva anche in Europa, èun impegno che mi prendo».
Siparietto con Hernanes E il gio-chino è sembrato fatto apposta,perché mentre parlava Lotitotre metri più in là Hernanes fa-ceva felici i tifosi: «Il giorno piùbello della mia carriera, sperodi vincere altri trofei con que-sta maglia, ho un contratto finoal 2015 e sto qui». Il mercatoperò, si sa, è storia lunga e dun-que non si può dare nulla perscontato. «Io non ho messo invendita nessuno — ha ribadito
Lotito —. Poi se qualcuno do-vesse chiedere di essere cedu-to, io non posso farci nulla». Ementre il presidente si girava,ha incrociato lo sguardo delProfeta e i due se ne sono anda-ti a braccetto. «Dimmi, che vuoifare?», gli ha sussurrato il pri-mo. Il secondo ha sorriso, la ri-sposta gliela darà più in là.
Gioia Klose Il d.s. Igli Tare, intan-to, ha annunciato: «Si è chiusoun ciclo, da qui in avanti arrive-ranno solo giocatori di massimo25-26 anni. L’obiettivo sarà laqualificazione alla Champions».Un’eccezione alla giovane età sa-rà ancora Miro Klose: «Resteròqui, certamente, dobbiamo con-tinuare tutti insieme». La CoppaItalia ha emozionato pure un uo-mo di ghiaccio come lui: «È perla Lazio e per la sua gente — hadetto l’attaccante —. Questosuccesso non è paragonabile anessun altro, è davvero qualco-sa di diverso. Un voto alla stagio-ne? Quando si alza qualcosa, ilresto non conta. L’importanteera vincere, abbiamo lavoratotutto l’anno per questo e ci sia-mo riusciti. Abbiamo fatto la sto-ria della Lazio, ma ci metteremodue o tre settimane per capirlo».Per la verità, c’è chi pare aver af-frettato i tempi.
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«
6I successi
in Coppa Italiaper la Lazio su7 finali (l’unico
k.o. nel 1961contro la
Fiorentina).I precedenti
trofei vinti: nel1958 (contro la
Fiorentina),1998 (Milan),2000 (Inter),
2004 (Juventus)e 2009 (Samp
ai rigori)
18Le sfide
in Coppa Italiatra Roma e
Lazio.Giallorossi in
vantaggio: 10 levittorie (una ai
rigori e una atavolino) contro
le 6 deibiancocelesti
38Le reti
complessive neiderby di CoppaItalia (21 Roma,
17 Lazio). LaRoma, sempre a
segno negliultimi 7 derby
giocati incoppa, resta asecco dopo 40
anni: 0-0 il 9settembre 1973nel primo turno.
3I derby
nelle finali diCoppa Italia. In
precedenzavittoria dellaJuventus nel
1938 (2-1 e 3-1sul Torino) e del
Milan nel 1977(2-0 sull’Inter)
PAPA FRANCESCO «GIOCA» IL DERBYE INTERROGA I GIOVANISSIMI FEDELI:«CHI SA LA RISPOSTA VINCE LA COPPA»
1 Il presidente Lotito e il capitano Mauri baciano la Coppa: per Lotito è il terzo trofeo da quando è alla guida del club (due Coppe Italia e una Supercoppa);2 Il centrocampista argentino Cristian Ledesma, stremato dalla fatica, si inginocchia sulla coreografia della Curva Nord nella festa finale all’Olimpico;3 I tifosi laziali in delirio invadono le vie del centro di Roma dopo la vittoria della Coppa: c’è chi si fa il bagno nella fontana di Piazza del Popolo LAPRESSE/ANSA
DELIRIO BIANCOCELESTE IL PRESIDENTE IN TRIONFO, ESPLODE LA GIOIA IN CITTÀ
Si è chiuso unciclo, d’ora in poiarriverannosolo giocatoridi 25-26 anni
«Questo successo è la conferma che le mie scelte sono azzeccate»Hernanes: «Resto qui. Voglio vincere altri trofei con questa maglia»
clic
IGLI TARE
I NUMERI
Aggredita troupedi Mediaset.Ritrovate asce,picconie bombe carta
COPPA ITALIA LA FINALE
4
ORDINE PUBBLICO DUEMILA AGENTI IMPEGNATI ALLO STADIO, LA ZONA ROSSA HA RETTO BENE MA DOPO LA PARTITA CI SONO STATI ALTRI INCIDENTI
DIRETTORE SPORTIVO LAZIO
ANDREA PUGLIESEROMA
La zona rossa stavolta haretto bene. I duemila agenti mes-si in campo dalla Questura han-no evitato punti di contatto tra letifoserie, rendendo quasi serenoun pomeriggio che rischiava didiventare esplosivo. Già sabatosera la polizia aveva ritrovato sot-to Ponte della Musica due zainipieni di picconi, asce, bastoni emateriale infiammabile. Una ron-cola, petardi e bombe-carta sonostate invece rinvenute ieri a Pon-
te Duca D’Aosta. Alcuni piccoli di-sordini ci sono comunque stati adue ore dalla partita, quando uncorteo di tifosi giallorossi ha pro-vato ad alleggerire il cordone dipolizia, replicati nel finale: iden-tificato un tifoso di Ferrara cheha lanciato una monetina e spu-tato contro dei giornalisti, che,in tribuna, stavano litigando tradi loro. Aggredita all’esterno del-lo stadio una troupe di Mediaset,salvata dalla polizia. Ma non ètutto: a due ore dalla fine del ma-tch 20 romanisti hanno colpitocon un lancio di pietre un mezzodella Polizia in via Cavour e han-no danneggiato le auto in sosta.Provavano a raggiungere i festeg-giamenti dei laziali. E 200 ultràgiallorossi hanno aspettato a Tri-goria il pullman della squadra,con dentro anche alcuni big co-me Pjanic, Destro e Burdisso: uo-va e pietre contro il mezzo, rottoun vetro del pullman davanti
agli agenti in assetto antisom-mossa. E poi cori contro Sabati-ni, Baldini e De Rossi. Da registra-re una carica in piazza Cavourper dividere le due tifoserie. Fer-mati due tifosi della Roma al Co-losseo, hanno danneggiato alcu-ne auto e attaccato un gruppo diforze dell’ordine.
Coreografie Davanti a un parter-re di livello (il presidente del Se-nato Grasso, il ministro delloSport Idem, dell’IntegrazioneKyenge e dell’Economia Sacco-manni, il presidente del Coni Ma-lagò, il sindaco di Roma Aleman-no, il presidente federale Abetee quello di Lega Beretta), è poicominciata la sfida del tifo, in unOlimpico con ampi spazi vuoti.Anche sugli spalti ha vinto la cur-va laziale, «dipinta» a spicchibianchi e celesti e con un immen-so telo centrale con un centurio-ne romano con il vessillo del-
l’aquila e la scritta «Hic manebi-mus optime» (citazione di TitoLivio, «Qui staremo benissi-mo»). Coreografia a cui la Sudha risposto con fumogeni e duestriscioni: «La coerenza comeideale vale più di una finale.Mantenere questa via è la nostracoreografia. Curva Sud» e «Il cie-lo si oscurò con i colori di Ro-ma».
Striscioni Poi la sfida degli stri-scioni: tesserati, avvocati, Trilus-sa, dentro ci è finito un po’ di tut-to. Spesso con un botta e rispo-sta, quello giallorosso «Voi lagrinta, noi l’amore per avere unastella sul cuore» (riferimento al-l’eventuale decima coppa) poi ilbiancoceleste «La storia è sem-pre quella, sul petto vuoi una stel-la», con chiaro riferimento allastella di David, simbolo del-l’ebraismo.
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Agguato a Trigoria: sassi contro il pullman giallorosso
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Lotito, pace e festa coi tifosi«Lazio più forte per l’Europa»
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Papa Francesco, appassionato dicalcio e tifoso del San Lorenzo, in unmomento dell’omelia di ieri aveva fatto unriferimento al derby Roma-Lazio, che sisarebbe poi giocato nel pomeriggio. Tuttoè successo durante la prima visita delPontefice a una parrocchia romana, in areaPrima Porta. Papa Bergoglio ha cosìinterrogato i ragazzi che assistevano allamessa: «Gesù ci ha salvato, e camminacon noi. Che fa per noi? Questa domandaè difficile. Chi la sa vince il derby...».
Gli ultras gettano la refurtiva dopo l’assalto alla troupe di Mediaset ANSA
18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
17Le finali
di Coppa Italiaper la Roma,
la più presentedi sempre
(il bilancio è di 9trofei vintie 8 persi).
Giallorossi 7volte in finalenelle ultime 11
edizioni
5Gli annitrascorsi
dall’ultimotrofeo
conquistatodalla Roma. Era
il 2008 e igiallorossi
vinsero la nonaCoppa Italia altermine di una
stagione iniziatacol trionfo nella
Supercoppaitaliana e
suggellata dalsecondo posto
in A e dai quartiin Champions
« Queste sconfittecostringonoa delle riflessioniche certamenteverranno fatte
SPROFONDO GIALLOROSSO LA DELUSIONE DEI LEADER
I NUMERI
FRANCO BALDINIDIRETTORE GENERALE ROMA
1 Totti sfila tra i laziali che onorano gli sconfitti: la Roma ha fallito l’assalto alla decimaCoppa Italia; 2 La disperazione di De Rossi sotto gli occhi di Lamela; 3 Nel gesto di Totti,che si sfila la medaglia, il fallimento della Roma, l’anno prossimo senza Europa ANSA/IPP
L’attaccante contro il tecnico che dice: «Il gruppo è da rifondare»Le lacrime di Totti e la voglia di rivincita di Pallotta: «Vinceremo presto»
4
MASSIMO CECCHINIROMA
È qualcosa di più di unasconfitta: è una catastrofe spor-tiva. L’istantanea romanista diquesta caduta è tutta nella fac-cia di Osvaldo - a sorpresa inpanchina in avvio - che al fi-schio finale esce insultando An-dreazzoli e dando un pugno alpannello Rai per le interviste.Nello spogliatoio, poi, lo devo-no calmare, visto che prende acalci tutto quello che gli è ac-canto. Gli altri piangono: sututti De Rossi, Burdisso, Balza-retti, che lo farà anche metten-dosi a sedere per terra fuoridallo stadio, consolato dallamoglie, l’etoile Abbagnato. Lelacrime di Totti si specchianoin quelle di sua figlia Chanel,inconsolabile tra le braccia disua madre Ilary Blasi. Poi labimba e suo fratello Cristian lovanno a trovare nel ventre del-lo stadio e il capitano è costret-to a ricomporsi.
Pallotta e Malagò Mentre a Tri-goria 200 tifosi si radunanoper aspettare la squadra, primadi ripartire per gli Usa, il presi-dente Pallotta scende a conso-lare la squadra. «Credeteci, vin-ceremo presto», il senso delsuo discorso. L’impatto del suo
discorso sulla squadra lo faccia-mo commentare a un anonimogiocatore. «Ci ha detto due ca-volate, ma non lo siamo statineppure a sentire». Se Osvaldoneppure va in tribuna a ritirarela medaglia d’argento - e il c.t.Prandelli, codice etico alla ma-no, forse non gradirà - Totti vie-ne consolato da Giovanni Mala-gò, presidente del Coni, che glisussurra: «Una giornata così cimancava, ma supereremo an-che questa». Possibile, ma re-sta il dato di una Lazio che, intre derby su tre, ha sempre gio-cato meglio. E il risultato è che,per la terza volta consecutiva,la Roma made in Usa non gio-cherà in Europa. D’altronde ilbilancio è chiaro: in due stagio-ni le sconfitte sono state 29.Un’enormità. Non è un casoche già nel dopo partita girinovoci di dimissioni di Baldini,smentite, anche se a Trigoria isussurri raccontano come - se ild.g. facesse un passo indietro -
il presidente Pallotta accette-rebbe la nuova situazione.«Tutte le responsabilità sonomie - dice infatti Baldini -. Hoavuto carta bianca. Ci manca-no un paio di giocatori con de-terminate caratteristiche, sonosicuro che trovando un tecnicomeno percepito come supplen-te come lo è stato Andreazzolipossa aiutare a tirar fuori quel-le caratteristiche. Da questa sta-gione abbiamo avuto molto me-no di quello che aspettavamo,potevamo aspirare a qualcosadi più. Questa partita avrebbepotuto far considerare la stagio-ne soddisfacente, ma ora il bi-lancio non è positivo. Il proget-to comunque continua con Pal-lotta, che ha tutta la voglia delmondo di proseguire. Lui conti-nuerà a fare investimenti. Cer-to, queste sconfitte costringo-no a delle riflessioni che verran-no fatte». Sembra l’anticameradell’addio, visto che a Londrac’è il Tottenham che lo aspettae a Parigi, qualora il Psg sce-gliesse Capello, si aprirebbeun’altra bella situazione.
Andreazzoli e il futuro Andreaz-zoli, criticato per le scelte, salu-ta così. «Rifarei tutto senza dub-bio, compresa la scelta di De-stro. Penso che questa squadrasia da rifondare. Nella costru-zione occorrono calciatori di-versi morfologicamente». OraRoma deve sbrigarsi a pensareal futuro. Allegri pare un po’ al-lontanarsi, tant’è vero che sitorna a parlare di allenatori co-me Bielsa o Rijkaard. Ma oc-chio ai ritorni di fiamma. Se igiallorossi mettessero sul piat-to un paio di giocatori, il Bolo-gna potrebbe anche liberarePioli. Da sempre l’allenatoreprediletto dal d.s. Sabatini. Co-me dire, sotto il cielo gialloros-so la confusione è grande alme-no quanto l’amarezza.
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Baldini: «Roma, colpa mia»0svaldo insulta Andreazzoli
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19LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
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40% 100% 50% 50% 30% 70% 100% 100% 100% 10%
Inter futura, via ai ballottaggiKovacic sì, rebus Handa e GuarinL’ideale per il tecnico sarebbe un gruppo di 17-18 giocatori. Senza Europa larosa va sfoltita: a rischio Silvestre, Pereira, Schelotto, Kuzmanovic e Alvarez
50% 60% 100% 50% 100% 50% 80%GIOCATORE PER GIOCATORE LA PERCENTUALE DI PERMANENZA, LA SCADENZA DEL CONTRATTO E LE CIFRE STAGIONALI
50% 50% 90%
30% 30% 100% 40% 50%SILVESTREDifensore28 anni201320 presenze0 gol
Centrocampista32 anni201448 presenze4 gol
Centrocampista28 anni201336 presenze0 gol
Centrocampista26 anni201647 presenze10 gol
Centrocampista19 anni201718 presenze0 gol
MUDINGAYICentrocampista31 anni201314 presenze0 gol
OBICentrocampista22 anni20174 presenze1 gol
SCHELOTTOCentrocampista24 anni201712 presenze1 gol
Centrocampista34 anni20143 presenze0 gol
Attaccante30 anni201430 presenze10 gol
Attaccante33 anni201426 presenze9 gol
Attaccante31 anni201539 presenze22 gol
Attaccante35 anni201315 presenze3 gol
L’AGENDA A GIORNI IL TECNICO SCOPRIRÀ LA PINETINA
Difensore27 anni201523 presenze1 gol
Difensore22 anni201644 presenze1 gol
Difensore26 anni201635 presenze2 gol
Difensore27 anni201640 presenze1 gol
Difensore25 anni201545 presenze3 gol
HANDANOVICPortiere30 anni201648 presenze— gol
ZANETTIDifensore39 anni201348 presenze0 gol
ALVAREZCentrocampista25 anni201625 presenze7 gol
Centrocampista18 anni201713 presenze1 gol
CAMBIASSO DUNCANCentrocampista20 anni201621 presenze1 gol (Livorno)
GARGANO GUARIN KOVACIC
KUZMANOVICCentrocampista25 anni201713 presenze0 gol
STANKOVIC CASSANO LONGOAttaccante21 anni201518 presenze3 gol (Espanyol)
MILITO PALACIO ROCCHI
SPARTA PRAGA K.O.
Ieri vertice dell’allenatore con BrancaNel fine settimana la presentazione
CHIVUDifensore32 anni2014 più uno14 presenze1 gol
JONATHAN JUAN JESUS
WalterMazzarri,52 anni. Haguidato ancheReggina,Sampdoriae Napoli ANSA
Difensore21 anni20162 presenze0 gol
NAGATOMO PEREIRA RANOCCHIACARRIZOPortiere29 anni20131 presenza— gol
CASTELLAZZIPortiere37 anni20145 presenze— gol
SAMUELDifensore35 anni201322 presenze1 gol
BENASSI
LATINA Allo stadioFrancioni di Latina, l’Inter habattuto 2-0 lo Sparta Praga eha conquistato la sestaedizione del torneointernazionale «LazioCup-Trofeo Fiuggi»,manifestazione riservata allacategoria Allievi. La squadraallenata da Gianmario Corti,che lo scorso anno èdiventata campione d’Italiadei Giovanissimi, solo nellaripresa è riuscita a prevaleresulla fortissima squadraceca, grazie alle reti diAppiah e De Micheli. Glistatunitensi dell’Eastern NewYork si sono aggiudicati lacoppa fair play, intitolata aMirko Fersini, il giovane17enne della Lazio che persela vita per le conseguenze diun incidente stradale nel2012.
MILANO Un primoincontro ieri a San Vincenzotra Walter Mazzarri e MarcoBranca, seguito oggi dalpunto tra il direttore tecnicoe Piero Ausilio, direttoresportivo nerazzurro. Scioltoil nodo allenatore, l’Interentra nella fase operativa. Abreve il tecnico livornesesarà a Milano e salirà adAppiano Gentile per vederele strutture della sua nuova«casa», il Centro tecnicoAngelo Moratti. Saràl’occasione anche perincontrare il presidenteMassimo Moratti, fare unaltro summit con la dirigenzanerazzurra e fissare la datadella presentazione allastampa, che dovrebbeavvenire nella seconda metàdella settimana.Scomparendo dai radarcome succede ogni estate,
Mazzarri poi andrà in feriesino a fine mese. Visto chel’Inter arriverà nel ritiroestivo di Pinzolo il 10 luglio, èprobabile che la squadra siritrovi un paio di giorni primaalla Pinetina per i consuetitest atletici.
Parla Frustalupi Ieri al suofianco c’era il fidato viceNicolò Frustalupi — figliodell’ex interista Mario — chea «La Nazione» haraccontato: «Mancanoancora le firme, ma seguiròMazzarri anche in questabellissima avventura. Per luiè una grande occasione, masono certo che anche l’Interabbia colto nel segno. Io poisono molto contento, è lapiazza dove ho sempresognato di arrivare».
m.d.v.-l.t.© RIPRODUZIONE RISERVATA
MATTEO DALLA VITELUCA TAIDELLIMILANO
Chi sì e chi no. Chi resta echi va. Detto che ne arriveran-no cinque (Laxalt, Campagna-ro, Botta, Andreolli e Icardi),detto che l’Europa sarà solo intelevisione, detto che WalterMazzarri raggruppa in un plo-tone di 17-18 uomini i suoi sol-dati scelti, ecco che la stermina-ta «rosa» dell’Inter dovrà esse-re sfoltita per forza. Ed è perquesto che — già da ieri con ilprimo incontro fra il nuovo tec-nico e Branca — comincerannoa spuntare punti interrogativisu alcuni giocatori: sia per pre-cisa richiesta di WM e sia per-ché il mercato può riservare col-pi a sorpresa. Naturalmente inuscita, perché è (anche) di que-sto che stiamo parlando.
Terza linea Handanovic è basedalla quale ripartire, ci man-cherebbe. Solo che resta il chio-do fisso dell’eventuale offerto-na: pare che il Barcellona si siaindirizzato su Ter Stegen, male antenne vanno tenute dritte,e l’Inter (che per ora non ha ri-cevuto alcuna richiesta ufficia-le) lo sa. Carrizo è in bilico, ec’è anche il caso che — vistoche Mazzarri lo voleva già inpassato — riemerga Castellaz-zi, che ha ancora un anno dicontratto. Difesa: Chivu e Sa-muel (il primo con contratto, ilsecondo in scadenza) devonodecidere se proseguire. Consi-derando che Zanetti starà fuorifino a fine 2013, ecco che Jona-than (seguito dal Mazzarri na-poletano in alternativa a Me-sto) potrebbe anche avereun’altra chance anche se daquella parte l’Inter cercherà untitolare fisso (Isla o Basta). Na-gatomo resta, Silvestre se neandrà e per Ranocchia occhioal capitolo-Juve o altro: devearrivare una grossa offerta af-
finché l’Inter se ne pri-vi, ma anche l’idea di
scambio con Isla stesso non ècampata per aria. Pereira:Tottenham e Monaco sonda-no, a 12 si chiuderebbe perun giocatore pagato 11 mi-lioni. A quel punto un manci-no — in entrata — sarebbedoveroso (Zuniga è destroma gioca a sinistra, e di fatti
lui stesso ammette di giocareda una parte nel Napoli e dal-l’altra nella nazionale colom-biana).
Seconda linea In mezzo alcampo, intoccabile Kovacice virtualmente incedibileGuarin. Perché? Semplice:se arrivano 20 milioni peril colombiano, se ne ripar-la, perché è vero che le suequalità sono note ma è an-che vero che il club neraz-zurro dovrà capire quan-ta voglia ha ancora luiper accettare un anno
senza Champions (ciòche in Inghilterra e
Spagna trove-rebbe). Cam-biasso resta,
Gargano e Mudingayi verran-no riscattati, Obi piace all’Udi-nese ma l’Inter vorrebbe tener-lo, Stankovic deve ascoltare ipropri acciacchi e decidere. Be-nassi andrà in prestito, Kuznon ha convinto, Schelotto erastato cercato dal tecnico a Na-poli ma un’eventuale offerta fa-rebbe pendere la bilancia versol’uscita. Poi, Alvarez: dipendese WM lo considera partentedalla corsia o interno incurso-re, e su questo verrà deciso sedare ascolto all’Atletico Ma-drid. Rientra Duncan: Mazzar-ri lo valuterà in ritiro.
Prima linea Rientra Longo: conStrama sarebbe rimasto, conWM chissà. Milito (pronto ver-so fine anno) resta, Rocchi do-vrebbe salutare (l’Inter cercaun’altra punta, più fisica), Pala-cio confermatissimo e su Cassa-no è dura fare previsioni: la sto-ria dei due è nota (a Genova),FantAntonio ha un contrattoma anche la sirena del Monaco.Quindi, chissà. In tutto questoarriva Icardi, e con Mazzarri icentravanti toccano le stelle.
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MERCATO
MBAYE
Gli Allievi di Cortivincono il «Fiuggi»
Chi resta con Mazzarri
20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
« Voglio allenareuna grande,una squadrache giochila Champions
«
RAFA BENITEZ
Ora penso soloal Napoli: stomolto benein città e sonocresciuto tantoEDINSON CAVANI
STASERA AL FERRARIS
Oggi il tecnico vede De Laurentiis per l’ok sul contratto. E Cavani: «Vado via? Si valuterà col patron»
Oggi al Ferraris (ore20.45) di Genova si giocheràun derby speciale, «SLAnciodi vita», presentato da Puff egiocato dai protagonisti diSamp e Genoa della stagione1990-91. Il ricavato andràalla Fondazione Vialli eMauro che lo devolverà adAriSLA, la Fondazione per laRicerca sulla SclerosiLaterale Amiotrofica. Perl’occasione la Asics harealizzato la maglia dellaSamp, replica di quellastorica dello scudetto 1991.
MERCATO
SUL SUO FUTURO
Benitez-Napoli, il giorno è arrivato
Contro la Slac’è Samp-Genoacon le star del ’91
SUL RAPPORTO CON NAPOLI
MIMMO MALFITANONAPOLI
Sette giorni saranno statisufficienti per trovare l’intesa,tant’è che nella giornata di og-gi Aurelio De Laurentiis e RafaBenitez si confronteranno nuo-vamente, dopo una settimana,per definire il contratto bienna-le, da 3,5 milioni a stagione,che chiuderà il discorso sullasuccessione di Mazzarri. La fir-ma, invece, verrà apposta suldocumento non prima di mer-coledì, dopo che la bozza del-l’accordo verrà tramutata nelcontratto definitivo, che com-prende una serie di bonus lega-ti ai risultati. Il tecnico spagno-lo è rientrato dagli Stati Uniti,dopo la tournée col Chelsea, ul-timo atto prima dell’addio alclub inglese, col quale ha vintodue settimane fa l’Europa Lea-gue. Prima di mettersi in viag-gio per la capitale inglese, Beni-tez ha rilasciato alcune dichia-razioni, lasciando intendereche Napoli è ormai cosa fatta:«Voglio allenare un grandeclub, che giochi la ChampionsLeague. Al Chelsea ho vissutouna magnifica esperienza e so-no soddisfatto di me stesso, per-ché all’inizio avevo tutti i tifosicontro. Il merito di aver vintol’Europa League è anche di que-sto gruppo di calciatori fantasti-ci», ha detto Rafa.
Arrivo a Napoli Dunque, tuttoquanto riguarda il contrattoverrà definito oggi, prima cheAurelio De Laurentiis si imbar-cherà per Los Angeles, dove sifermerà fino a metà giugno,per impegni cinematografici.Con il presidente, a Londra, cisono il consigliere delegato, An-drea Chiavelli, e Riccardo Bi-gon, il direttore sportivo che,dopo l’addio di Mazzarri, do-vrebbe vedere valorizzato il la-voro avviato con l’acquisto diquei giovani che l’ex allenatorenon ha mai voluto considerare(Vargas e Fernandez, in primoluogo). La presentazione uffi-ciale del nuovo tecnico potreb-
be essere rinviata a metà giu-gno, quando il presidente rien-trerà dagli Stati Uniti: difficil-mente, lui delegherà uno deisuoi dirigenti per l’accoglienzaal tecnico e al suo staff. Intan-to, nell’attesa che De Laurenti-is ritorni, Riccardo Bigon inizie-rà a lavorare insieme con Beni-tez per avviare le prime trattati-ve di mercato. In cima alle pre-ferenze dell’allenatore spagno-lo c’è Dzeko, l’attaccante delManchester City, indicato co-me il sostituto di Cavani nel ca-so dovesse andare via.
Cavani Dall’Uruguay, è ritorna-to a parlare proprio Edinson Ca-vani. L’attaccante s’è concessoun breve periodo di riposo pri-ma di rispondere alla convoca-zione della nazionale di Taba-
rez, impegnata nelle qualifica-zioni del Mondiale brasiliano.«Sto ricaricando le batterie perla prossima stagione», ha dettoil capocannoniere della Serie Ache ha chiarito anche il suo pen-siero sul futuro: «Al momento,penso soltanto al Napoli: se de-vo andare via, poi, si valuteràcon De Laurentiis. Sto molto be-ne in città. Ho acquisito anchemolta più esperienza, sono cre-sciuto molto», ha aggiunto Ca-vani. In realtà, il suo desiderioè quello di andare al Real Ma-drid. Obbiettivo che è stato con-fermato da suo padre nei gior-ni scorsi. L’operazione potreb-be subire un’accelerazione seFlorentino Perez, il presidentedei madridisti, venderà Gonza-lo Higuain alla Juve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Rafael Benitez, 53 anni EIDON Edinson Cavani, 26 anni FORTE
DÉCLARAT IONPARFUM POUR HOMME
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21LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
BoatengAl Milan
dal 2010:quest’anno per
lui 37 partitecon 3 gol
MARCO PASOTTOMILANO
Un reparto da rimodula-re. Da ricomporre. E soprattut-to da integrare. Il Milan dellaprossima stagione avrà bisognodi innesti non soltanto in difesae a centrocampo, ma anche inavanti. Paradossale, se pensia-mo che l’attacco è stata la zonadel campo col rendimento mi-gliore lungo l’annata. Eppure ècosì, per una serie di ragioni. Laprima è l’infortunio di Pazzini.Il ginocchio destro terrà fermoGiampaolo dai 4 ai 6 mesi. Lasensazione è che al Pazzo saràsufficiente il minimo della pe-na per tornare a disposizione,ma significa comunque rientra-re a fine settembre. E anche sela prognosi migliorasse ulterior-mente, sarebbe comunque co-stretto a saltare il preliminaredi Champions (20-21 e 27-28agosto) e l’avvio di campionato(25 agosto). Senza considerareche arriverebbe da una lungainattività, e in più dopo aver sal-tato la preparazione estiva.
Sotto tono Le altre ragioni sonotre, tutte legate al mercato. An-diamo in ordine di certezza. Do-po una stagione da dimentica-re, l’avventura di Bojan è giun-ta ai titoli di coda. Il catalano
ha concluso il prestito, ha salu-tato tutti a Milanello e si appre-sta a far ritorno al campo basedi Barcellona. Bojan era arriva-to su espressa richiesta di Alle-gri, ma il rendimento è statoampiamente al di sotto delle at-tese, e a meno di sconti clamo-rosi il Milan non lo riscatterà.Poi c’è Robinho, il giocatore più
umorale di tutta la rosa. Primagiura amore eterno, poi gli vie-ne nuovamente voglia di vitada spiaggia. Fatto che sta ades-so il Santos, dopo la cessione diNeymar, potrebbe accontenta-re le richieste del Milan (a gen-naio la trattativa si arenò a 9 mi-lioni). Infine c’è da monitorarela situazione di Boateng. A par-
te un paio di squilli, anche lasua stagione è stata ampiamen-te al di sotto delle attese, e inpresenza di un’offerta adegua-ta via Turati potrebbe dare ilvia libera alla sua partenza. Inquesti giorni si è parlato del Mo-naco.
Due strade Per motivi diversi,
ballano dunque quattro nomi:Pazzini, Bojan, Robinho e Boa-teng. Ecco allora accendersi i ri-flettori sul mercato in entrata.Anche in questo caso una cer-tezza c’è, e risponde al nome diSaponara, 21enne talento ingrado di giocare trequartista co-sì come seconda punta. Gli altrinomi sul taccuino? Con Bojan eRobinho sul piede di partenza,balla un attaccante esterno. Ilprimo nome della lista conti-nua a essere quello di Cerci, at-tualmente in comproprietà fraTorino e Fiorentina. Alessio pia-ce sia a Galliani che ad Allegri.L’altra opzione porta a Ilicic,che ha il contratto in scadenzanel 2016 ma è appena retroces-so col Palermo.
Indizi Spostandoci al centro del-l’attacco, tutti gli indizi riman-dano a Simone Zaza. Potrebbeessere lui il vice Balotelli in atte-sa di Pazzini, e comunque il Mi-lan gli ha messo gli occhi addos-so ben prima che il Pazzo venis-se operato. Zaza è reduce daun’ottima stagione con l’Ascoli(18 gol), in prestito dalla Samp-doria. In settimana è previstoun incontro fra club blucerchia-to e giocatore, che però nonsembra intenzionato a rinnova-re (scadrà nel 2014). Il Milandovrà vigilare, perché sulle trac-ce di Simone ci sono altre bigcome Juve e Napoli. In via Tura-ti comunque stanno alla fine-stra: l’affare Poli, sempre moltocaldo, potrebbe essere un’occa-sione per allargare il discorso aZaza. Chissà, magari in tempoper il debutto internazionaledel Milan, previsto per il 27 lu-glio a Ginevra col Benfica nel-l’ambito della Guinness Interna-tional Champions Cup, torneoche ad agosto, dopo l’Audi Cupa Monaco di Baviera, porterà irossoneri negli Usa con un paiodi partite: si parla di Inter eChelsea.
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RobinhoAl Milan
dal 2010,quest’annoha giocato
28 gare (2 gol)
BojanAl Milan
dal 2012:quest’anno
per lui 27partite e 3 gol
Pazzini costretto a un lungo stop, Bojan, Robinho e Boateng potenzialipartenti: il club rossonero prepara il piano per rinnovare il reparto
S
S
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POSSIBILIUSCITE
MERCATO
AVitamine per l’attaccoMilan su Zaza, Cerci e Ilicic
Da sinistra,Simone Zaza,21 anni,Alessio Cerci,25, e JosipIlicic, 25LAPRESSE
22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZIMILANELLO (Varese)
E’ il più anziano della squadra. Ha più pre-senze di tutti (33, come Luca Marrone), solo Ma-nolo Gabbiadini ha segnato in Under 21 più dilui: 10 gol contro 9. Alberto Paloschi vuole chiu-dere in bellezza una lunga storia d’amore. Ha 23anni, compiuti il 4 gennaio, dal 2008 sta in Un-der. E a Milanello (è in comproprietà tra Milan eChievo) è il padrone di casa.
Con Pippo Inutile chiedergli del futuro, perchéqui si evita il discorso mercato. Ma è normale chevedendo la lunga indisponibilità di Pazzini el’ascesa del suo idolo Pippo Inzaghi, l’idea di rioc-cupare quelle stanze che ora sono «temporary»un po’ gli viene. «Pippo è il mio idolo e ha fatto lastoria, con gli Allievi va bene, da un attaccantecosì potrei imparare molto. Ma ora sono concen-trato solo sull’Europeo, vorrei vincerlo. Dobbia-mo partire col piglio giusto». Paloschi parte die-tro nelle gerarchie di Mangia, ma non sembrarischiare: «Sono consapevole di aver dato tutto.Sempre. Anche al Chievo dove ho un rammari-co: non essere arrivato in doppia cifra». L’arrivodi Destro e Verratti gli toglie ulteriore spazio:«Non li considero degli intrusi, ma due grandigiocatori, che portano qualità. Sono ben accet-ti». Nessun dubbio neppure sulle gerarchie mila-niste che lo vedono dietro El Shaarawy e Balotel-li. Non pensa mai di essere stato meno fortunatodi loro? «Sono due campioni che al Milan si sonoimposti. E io rifarei tutte le scelte che ho fatto.Sono andato a giocare con continuità».
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AlbertoPaloschi
è nato a Chiari(Brescia) il 4
gennaio 1990.Attaccante,
è alto 182 cmper 82 kg
CARRIERAPrimi passi nelMilan, con cuiha esordito in
prima squadranel 2007-08.
Poi tre anni incomproprietà a
Parma. Nelgennaio 2011 si
è trasferito incomproprietà alGenoa, e poi alChievo (prima
prestito e quindicomproprietà)
TRA UNDER E SOGNO ROSSONERO
ALESSANDRA BOCCICARLO LAUDISAMILANO
Un’attesa piena di voci echiacchiere, come è stato sem-pre in questi giorni. La prioritàdella Roma è ancora quella diassicurarsi Massimiliano Alle-gri per la prossima stagione,ma la priorità di Allegri, e diGalliani, è di capire prima checosa intenda fare Silvio Berlu-sconi. Che oggi e nei prossimigiorni sarà preso da impegnipolitici, e non potrà incontrar-si con il suo braccio destro cal-cistico e l’allenatore fino a gio-vedì. La Roma pare pronta adaspettare, ma il tempo sembragiocare a favore dei piani del-l’a.d. rossonero, che vorrebbeconvincere Berlusconi a con-fermare Allegri.
Contratti La situazione è in di-venire: è passata una settima-na dalla grande arrabbiaturadi Berlusconi, che potrebbe es-sersi decantata. L’arrivo di See-dorf presenta diverse difficol-tà, anche di tipo economico.L’olandese ha un altro anno dicontratto con il Botafogo a 3,5milioni: ovviamente l’ingag-gio da allenatore esordientenon sarebbe della stessa enti-tà, e non è detto che l’ex nume-
ro dieci del Milan sia pronto adimezzare e oltre lo stipendiopur di sedersi sulla panchinarossonera. Ci sono tanti detta-gli da sistemare per un even-tuale cambio della guardia.Talmente tanti, che a questopunto Berlusconi potrebbenon ritenerlo più opportunonell’immediato. Oltretutto Se-edorf non ha ancora cambiato
pelle: sta ancora giocando,mentre sia Capello che Leonar-do, i casi comunemente acco-stati a quello dell’ultimo pupil-lo di Berlusconi, al momentodi vestire i panni dell’allenato-re avevano già smesso da tem-po quelli del giocatore, e ave-vano accumulato un po’ diesperienza come dirigenti.
Silenzi Seedorf è un caso a par-te, e d’altronde ha sempre col-tivato la diversità come un va-lore nella sua carriera: potreb-be arrivare al Milan come scel-ta di rivoluzione totale, nel mo-dulo, nei sistemi di gioco e digestione. Berlusconi dovrà de-cidere se è il momento giustoper provare con un uomo nuo-vo, ora che la ristrutturazioneè iniziata, ma la squadra nonha ancora una fisionomia ac-quisita. Il presidente mediterànei prossimi giorni, quando an-che le elezioni comunali saran-no state archiviate. IntantoGalliani continua a tessere lasua strategia in silenzio: ieri èrientrato da Londra, mentrel’allenatore si è trattenuto an-che dopo la finale di Cham-pions League e rientrerà in Ita-lia soltanto oggi. Si è parlatodi una telefonata di Baldini aGalliani, ma dal Milan non ar-rivano conferme. Visto tuttoquello che sta succedendo, èlogico che il dirigente della Ro-ma cerchi informazioni sul fu-turo. La Roma non può aspet-tare in eterno, mentre Gallianie Allegri sembrano trovarsi be-nissimo alla finestra. FinchéBerlusconi non avrà detto lasua, sarà difficile stanarli. E iltempo corre, forse a favore del-lo status quo.
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Il numero due rossonero aspetta che evapori la rabbia di BerlusconiPiù lontana l’ipotesi Seedorf, voci di una telefonata di Baldini all’a.d. «Rifarei la scelta di andare
al Chievo, ma con un tecnicocome Pippo imparerei molto»
LA SCHEDA
MERCATO
4Idea Paloschi«Prima o poiio con Inzaghi»
L’attendismo di Gallianiavvicina Allegri e Milan
Massimiliano Allegri e Clarence Seedorf in una foto di tre anni fa AP
23LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
2Gli juventini
in doppiacifra
quest’anno incampionato:
Vidal e Vucinic,entrambi a
quota 10 gol
34I gol degli
attaccantidella Juve in
Serie A:10 Vucinic,
9 Quagliarella,8 Matri,
7 Giovinco.I bianconeri
hanno chiusocon 71 gol
0I gol
decisividi Giovinco in
campionato
13I giocatori
a segnoin campionato.
Contando anchele coppe,
sono stati15 i giocatori
della Juventusentrati nel
tabellino deimarcatori
PARTITA DEL CUORE LA NAZIONALE CANTANTI CONTRO I CAMPIONI PER LA RICERCA: IL SINDACO DI FIRENZE NELLA SQUADRA DI AGNELLI, BUFFON E CONTE
Diamanti e Jovetic trequartisti con MarchisioHiguain è il sogno per il ruolo di centravanti
L’IDEA PER IL 2013-14
«Ho fatto l’arbitroper 4 anni, mi haaiutato a prenderedecisioni nelleriunioni più difficili»
RCS
I NUMERI
GABRIELLA MANCINI
Larghe intese alla Partitadel Cuore di domani sera a Tori-no (si comincia alle 20.30, in di-retta su Rai 1) tra la NazionaleCantanti e i Campioni per la Ri-cerca: con Andrea Agnelli, Con-te e Buffon ci sarà anche il sin-daco di Firenze Matteo Renzi,che ha appena pubblicato il li-bro Oltre la rottamazione in cuitraspare la sua passione per ilcalcio.
Che cosa ci fa un tifoso violatra gli juventini?«Diciamo che vado allo Juven-tus Stadium a prendere le misu-re per la finale di Europa Lea-gue con la Fiorentina...».
In quale ruolo giocherà?«Giocare è un’espressione for-te. Trotterello come avevo giàfatto al Tardini e al Franchi, di-ciamo centropanchina arretra-to. Io faccio numero, gli altri inumeri. È una bella occasioneper fare beneficenza, è impor-tante esserci».
Però ha un passato da arbitro.«Dai 16 ai 20 anni, Seconda ca-tegoria in Garfagnana. Nonc’era il cellulare... c’era quellodella Polizia, per fortuna nonsono mai venuti a prendermi.Allora si parlava di un arbitromolto promettente: era Gianlu-ca Rocchi. Arbitrare è una meta-fora della vita, fa crescere uma-namente e nel carattere: pren-dere una decisione in un secon-do contro il parere di tutti miaiuta nelle riunioni più ostiche.Nicchi mi ha consegnato la tes-sera ad honorem e ne sono feli-ce».
Ma la vittoria del Milan a Sienacome l’ha presa?«Non parlo degli ex colleghi.
Peccato, la Fiorentina se lo me-ritava un posto in Champions:ero pronto ad aprire lo stadio sefosse andata bene, sarà per laprossima volta».
Si è sentito con il premier Enri-co Letta, milanista?«Ci siamo inviati sms... ma ilmio è irripetibile!».
Il giocatore che l’ha convinto dipiù della Viola?«Tutti. Borja Valero superiorealle aspettative. Jovetic forse al-la Juve? No comment. Comun-que abbiamo Pepito Rossi, scu-sate se è poco».
Il campione che ha nel cuore?«Sono cresciuto urlando nelsonno il nome di Antognoni,
mia mamma era preoccupata.Il 1˚ aprile 2014 compirà 60 an-ni e gli organizzeremo una bel-la festa in città».
Nel suo libro ci sono riferimential calcio come specchio dell’Ita-lia, a cominciare da Balotelli edEl Shaarawy.«Un Paese in contraddizione.La Bossi-Fini ha impostato poli-tiche sull’immigrazione basatesulla paura, è una legge tropporigida, non guarda lontano. Ba-lotelli ed El Shaarawy rappre-sentano i sogni di molti bambi-ni, ma la politica non se ne ac-corge, pensa che la coppia d’at-tacco sia Bossi-Fini».
Lei si è scusato con Balotelliquando è stato insultato dopola vittoria a Siena.«Una persona si può contestareper ciò che dice, ma mai per ilcolore della pelle. Questo è unoscandalo razzista. E la Fiorenti-na grazie ai Della Valle si è sem-pre battuta per il fair play: sia-mo stati i primi a organizzare ilTerzo Tempo».
In tribuna d’onore, però, eranoscoppiati disordini nella sfidacontro il Milan.«Siamo anche stati i primi aemettere il Daspo in tribunad’onore. È il destino di Firenzevivere nella particolarità».
Come si può combattere que-sta aggressività dilagante?«Con l’educazione. Bisogna co-minciare a livello giovanile, in-vece spesso vedo genitori esagi-tati. Lo stadio non è uno sfoga-toio personale. La Partita delCuore, che invita ad aiutare laricerca, è importante».
Scenderà in campo contro laNazionale Cantanti: lei qualemusica ascolta?«Amo quella italiana, seguoKekko dei Modà, che però tifaNapoli».
Un’ultima curiosità: perché haposato per «Chi» facendo il ver-so a Fonzie?«Per gioco, mi piace scherzare.Chesterton scriveva: "Gli angelipossono volare perché non siprendono troppo sul serio". Mipiace l’autoironia. Sarà così an-che domani sera: non credo chevengano allo stadio per me!».
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G.B. OLIVEROMILANO
Non aveva bisogno di stu-diare due squadre che cono-sce benissimo, ma sabato seraa Wembley Antonio Conte haassistito con grande interessealla finale di Champions traBayern e Borussia. Come previ-sto, Heynckes e Klopp hannoschierato le rispettive forma-zioni con il 4-2-3-1, un modu-lo che Conte vorrebbe propor-re con la sua Juve nella prossi-ma stagione. Il 3-5-2 non saràaccantonato, ma in Europa ladifesa a tre è una soluzione po-co adottata e comunque danessuna delle squadre più for-ti. E’ prematuro adesso valuta-re come Conte gestirà la rosa,anche perché il mercato po-trebbe modificarla pesante-mente dal punto di vista tatti-co. Ma l’idea del tecnico èquella di tenere entrambe leopzioni: difesa a tre (da usareprevalentemente in campiona-to) e a quattro (più europea)da scegliere in base al rendi-mento, agli impegni, agli av-versari.
Pirlo sì, Pirlo no Del 3-5-2 si sagià tutto: pregi e difetti. Le ca-renze che Marotta e Paraticicercheranno di risolvere sul
mercato riguardano l’attacco(ecco perché la Juve, dopoaver già preso Llorente, sta cer-cando una seconda punta e an-che un centravanti) e gli ester-ni (in particolare a sinistra,ma pure a destra se Lichtstei-ner ricevesse una ricca offerta.L’interesse per Zuniga, che pia-ce all’Inter, resta forte). Nel3-5-2 continuerebbe a esserecentrale in tutti i sensi il ruolodi Andrea Pirlo, che dovrebbegestire i tempi di gioco. Nel4-2-3-1, invece, Pirlo potreb-be anche restare fuori: sareb-be estremamente difficile perlui svolgere le mansioni difen-sive che vengono chieste aidue centrali che si muovonodavanti all’area di Buffon. Perquel ruolo sono perfetti Vidale Pogba, non a caso gli unicidue giocatori davvero incedibi-li della rosa.
Tre acquisti in avanti Ma ciòche manca per proporre il4-2-3-1 sono gli esterni offensi-vi. Già nella stagione appenaconclusa Conte avrebbe volu-to schierare a volte la squadracon il 4-3-3, ma la continuaindisponibilità di Pepe ha co-stretto il tecnico a insisteresul 3-5-2. Il Bayern ha vinto
la Champions con le giocate diRibery e Robben, la Juve vor-rebbe almeno provare a diver-
tirsi con due giocatori di quali-tà che possano partire larghiper poi stringere e magari an-che incrociarsi alle spalle dellaprima punta. In quella posizio-ne, in base alle trattative aper-te, Conte potrebbe piazzareAlessandro Diamanti e StevanJovetic: bravi nel dribbling, ot-timi tiratori, uno mancino, l’al-tro destro. E decisamente me-no cari dei top-player in giroper il mondo. In mezzo ai due,in posizione centrale, si muo-verebbe Marchisio che ha giàricoperto quel ruolo nel3-5-1-1 con cui Conte ha chiu-
so la stagione. Il centravanti sa-rebbe Vucinic in questo mo-mento e Higuain nell’ambizio-so progetto bianconero, cheperò non può prescindere daun’attenta gestione delle risor-se economiche e magari dauna cessione illustre. In fon-do, al di là delle operazioni dicontorno per le riserve, il mer-cato bianconero potrebbe pro-prio concludersi con questi trecolpi: Jovetic, Higuain e Dia-manti. Per una Juve con mag-giore qualità, una Juve più eu-ropea.
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MERCATO
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Renzi: «Io viola gioco coi bianconeri»
ProgettoEuroJuveLargo al 4-2-3-1Conte studiai modelli tedeschi
Domania TorinoMatteo Renzi,38 anni, domanisera sarà allaPartita delCuore a Torino.L’incasso andràa Telethon eall’IstitutoCandiolo. Persostenere lalotta controil cancrosi può donareal 45501fino a giovedì
Sopra AntonioConte, tecnicodella Juve dal2011: ha vintodue scudettie unaSupercoppaitaliana.A sinistraGonzaloHiguain, 25anni, al RealMadrid dal2007 EIDON/IPP
24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
ALESSANDRA GOZZINIMIRKO GRAZIANO
L’agente di Stevan Jove-tic rintracciato a Londra a trat-tarne la cessione può sembrareun punto a sfavore della Juve,e invece non lo: dall’altra partedel tavolo, nella City, nel gior-no della finale di Champions,stava infatti seduta un’impo-nente rappresentanza bianco-nera, Andrea Agnelli, il presi-dente, su tutti. C’erano poi Con-te, l’allenatore che sempre piùparteciperà ai blitz mercato, eFabio Paratici, il giovane d.s.che aveva già corteggiato Jo-Joai tempi della Samp. Dalla lun-ga chiacchierata è emerso chenon ci saranno (almeno a bre-ve) contatti diretti tra i dueclub, può sembrare un altropunto a sfavore della Juve, e in-vece non lo è: sarà infatti il ma-nager del giocatore a fare datramite e collante. Raccoglieràla proposta bianconera e la gi-rerà alla proprietà viola.
Apertura Da questa parte, cioèda Firenze, hanno ormai capi-to che la Juve sarà sicuro inter-locutore, e all’agente non è sta-ta (finora) manifestata alcunapreclusione. A questo punto, laFiorentina semmai ha fretta diconoscere l’offerta bianconera,
fare le proprie contro-richie-ste, e se il puzzle collimasse,chiudere l’affare a guardare al-trove (quanto incassato dallacessione di Jovetic verrebbe in-teramente reinvestito», An-drea Della Valle, martedì 21maggio). Nelle prossime oreverrà così fissato il vertice Ra-madani-Fiorentina, le parti diconseguenza si vedranno e av-vieranno i negoziati: succede-rà tutto in questa settimana,dunque è legittimo parlare di«settimana decisiva». Nessunoha più interesse ad allungare itempi: smania Jovetic, ha pre-mura di chiudere la Juve, ed èimpaziente di definire il pro-prio corso futuro anche la Fio-rentina, che ripartirà da PepitoRossi, cui verrà affiancato unnuovo partner.
Contropartite La contrattazionepartirà dalla proposta di pac-chetto juventino: soldi (fino an-che a 18 milioni) e almeno ungiocatore. Borsino dei pezzi
esposti nella vetrina biancone-ra: scende Isla (c’è la concor-renza dell’Inter), scende Gio-vinco (per problemi di valuta-zione del cartellino), stabili Ma-tri e Quagliarella (che comun-que Montella accoglierebbestra-volentieri), sale Marrone,giovane potenziale sfruttabilein difesa o come vice Pizarro,se la recente frattura col cilenofosse destinata a non rientrare.Si trovasse un accordo su que-ste basi, col gradimento di Con-te già ampiamente espresso, e
col sì ormai scontato di Jo-Jo(la Juve, nei desideri della pun-ta viene prima di Chelsea, Citye Liverpool, i più concreti con-correnti), l’operazione potreb-be poi decollare in fretta: Jove-tic è il primo rinforzo individua-to per la Juventus 2012-2013,concetto ribadito anche nell’ul-timo appuntamento londinese.
Mulumbu per la Viola Il motto diADV, quello secondo il qualeogni incasso dalle uscite verràreinvestito sul mercato in en-trata, si può qui riutilizzare perparlare di un altro colpo che iviola potrebbero avere in can-na: ormai inglobato anche Jo-aquin, il prossimo asse porte-rebbe di nuovo in Inghilterra.Si sa dell’interesse del WestBromwich per El Hamdaoui, lanews è che (aggiungendo unconguaglio) la Fiorentina po-trebbe chiedere e ottenere incambio Youssouf Mulumbu,mediano classe’ 87, congolesedi passaporto comunitario.
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FaliRamadaniIl procuratorealla Fiorentina
gestisce gliinteressi di
Jovetic, Ljajic eSeferovic, che
adessoè in prestito
al Novara
BeppeMarotta
L’a.d. della Juvecorteggia da
tempo StevanJovetic.
Altrettantodecisivo
l’apporto deld.s. Fabio
Paratici
AndreaDella Valle
Il presidenteviola ha aperto
alla cessionedi Jo-Jo
in bianconero:«Juventus,
Manchester,Liverpool, pernoi è uguale»
AndreaAgnelli
Classe 1975,è presidente
della Juve dal2010. Ha
incontratoRamadani a
Londra, primadella finale di
Champions
Dopo il vertice a Londra, Ramadani sarà il tramite con laFiorentina: è Marrone (più 18 milioni) la contropartita ideale
SS
SS
QUIFIRENZE
QUITORINO
A
MERCATO
A
i milioni più bonusdi stipendio annuo di StevanJovetic, legato alla Fiorentinafino al giugno del 2016
2,5
Intanto i violahanno puntatoMulumbu, classe’87, mediano delWest Bromwich
Jovetic, l’offerta giustaè in mano al manager
Stevan Jovetic, 23 anni, attaccante montenegrino, in Italia dal 2008 IPP
25LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZIMILANELLO (Va)
Si può discutere soltantosul nuovo look, ma il talento diLorenzo Insigne è davvero fuo-ri dal comune. Lo scugnizzo si èpresentato al ritiro dell’Under21 con i capelli biondi, ma alprimo test ha ancora una voltadimostrato che basta un atti-mo. Appunto, contro la Pro Se-sto, serie D, Lorenzito regalaspettacolo e tre perle in 25 mi-nuti, tre tiri a giro che non la-sciano scampo a Bonassi. DevisMangia sa che sulla qualità delreparto offensivo può contarea occhi chiusi. Oggi arriveran-no Destro, Florenzi e Sapona-
ra, oltre agli altri impegnati neiplayoff di B.
Partita Ieri per la prima voltal’Under ha giocato: due tempidi 40 minuti. Ma prima c’è sta-ta la protesta degli attivisti del-la campagna «Cartellino Ros-so», contrari all’Europeo in Isra-ele. «Ai giovani palestinesi so-no negati da tempo i diritti fon-damentali. Israele non deve sta-re nell’Uefa». Il dirigente Mari-nelli ha cercato di spiegare cheper l’Italia è impossibile nonpartire. Poi la squadra ha maci-nato gioco testando il pallonedell’Europeo. Solito modulo,4-4-2, spazio a chi lascia gli ulti-mi dubbi al ct. Con Fedato eCrimi, utilizzato ancora da ter-
zino destro, in evidenza. Man-gia ha schierato subito Borini(c’era suo papà dietro la rete) ela voglia matta di Fabio di gio-care si è vista tutta. Agonismo emassimo impegno per uno deileader di questo gruppo. Il pri-mo tempo è stato di Insigne,
con Immobile a litigare con por-ta e pallone alla ricerca del gol.La ripresa è stata di Sansone,bel gol, Crimi, altrettanto bel-lo, e del portiere avversario Ho-eohu che ha negato la gioia aGabbiadini.
Scelte Mangia ha lasciato a ri-poso solo Marrone, che ha lavo-rato a parte tutta la settimana,e Sala che aveva rimediato unabotta. Le chance dell’italianodi Germania (è all’Amburgo)non sono tante. Ma le scelte delc.t. che entro mezzanotte do-vrà dare la lista dei 23 (mancaanche la Russia), sono tutt’al-tro che definite. Ieri sera il tec-nico ha seguito con attenzionei playoff di B (l’Empoli vorreb-be trattenere i gioielli Regini eSaponara, ma l’Italia li recla-ma) e ha fatto un ultimo puntocon Arrigo Sacchi che ha segui-to tutte le Under con attenzio-ne. Rischiano Baselli, Capua-no, Fedato, Frascatore, Roma-gnoli, oltre al citato Sala. Un re-ality. Si ha la sensazione chesoltanto uno di questi riusciràa restare a Milanello. Gli altritorneranno a casa con tanto do-lore, soprattutto di Mangia.
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Ha siglato 3 gol nel test. Oggiattesa la lista dei 23 per l’Euro
CONTRO LA PRO SESTO
NAZIONALI
Il 31 amichevolecon San Marino,il 7 giugno la garamondiale a Praga,poi tutti in Brasile
Test con la Pro Sesto:5 0, gol di Insigne (7’, 19’ e 25’ p.t.),Crimi (6’ s.t.), Sansone (12’ s.t.).U21 (4-4-2) Colombi; Crimi,Bianchetti, Capuano, Biraghi;Fedato, Baselli, Bertolacci, Insigne;Immobile, Borini. s.t. Leali; Donati,Romagnoli, Bianchetti (dal 15’Capuano), Frascatore; Sansone,Crimi (dal 15’ Bertolacci), Baselli,Insigne (dal 10’ Fedato); Paloschi,Gabbiadini. C.t. Mangia. PRO(4-2-3-1) Bonassi; Caovilla,Baresi, A. Cortinovis, Pavani;Laribi, Conforto; Valtulina,Battaglino, Amelotti; Moretti.s.t. Hoeohu; Vangi, Manucci, A.Cortinovis, Castelnuovo; Kate,Lombardo; Tempesta, Rampinini,Ricci; R. Cortinovis. All. Di Gioia.
DA OGGI A COVERCIANO SONO 31 I GIOCATORI CONVOCATI, NE RESTERANNO 23 PER IL TORNEO IN SUDAMERICA
Repubblica Ceca e Confederations: Prandelli al via
Insigne sempre più anima dell’UnderA segno ancheCrimi e Sansone
MILANO
Tutti in vacanza trannegli azzurri. Dopo i test atleticidi lunedì e martedì scorsi, l’Ita-lia di Prandelli entra ufficial-mente in ritiro in vista del-l’amichevole contro San Mari-no, (31 maggio), della gara diqualificazione mondiale in Re-pubblica Ceca (7 giugno) e del-la Confederations Cup, che scat-
terà il 15 giugno, con gli azzur-ri in campo il giorno dopo con-tro il Messico. Il ritrovo è fissa-to per le 12 di oggi a Covercia-no. Laziali (Marchetti e Can-dreva) e romanisti (De Rossi eOsvaldo) si aggregheranno il2 giugno, avendo prolungatola loro stagione fino alla finaledi Coppa Italia, disputata ap-punto ieri. Come consuetudi-ne sarà Cesare Prandelli a da-re il benvenuto a stampa, ra-
dio e televisioni: il commissa-rio tecnico della Nazionale par-lerà alle 13.30. Sono 31 i gioca-tori convocati, otto torneran-no a casa prima della trasfertabrasiliana.PORTIERI: Agazzi (Cagliari),Buffon (Juventus), Marchetti(Lazio), Sirigu (Psg).DIFENSORI: Abate (Milan),Antonelli (Genoa), Astori (Ca-gliari), Barzagli (Juventus),Bonucci (Juventus), Chiellini
(Juventus), De Sciglio (Mi-lan), Maggio (Napoli), Ogbon-na (Torino), Ranocchia (In-ter).CENTROCAMPISTI: Aquilani(Fiorentina), Bonaventura(Atalanta), Candreva (Lazio),Cerci (Torino), De Rossi (Ro-ma), Diamanti (Bologna),Giaccherini (Juventus), Mar-chisio (Juventus), Montolivo(Milan), Pirlo (Juventus), Poli(Sampdoria).ATTACCANTI: Balotelli (Mi-lan), El Shaarawy (Milan), Gi-lardino (Bologna), Giovinco(Juventus), Osvaldo (Roma),Sau (Cagliari).
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Lorenzo Insigne, 21 anni, attaccante del Napoli e dell’Under 21 ANSA
Cesare Prandelli, 55 anni ANSA
27LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
1 Lewandowski contro Ribery: il Borussia non vuollasciarlo al Bayern; 2 Götze, già biancorosso; 3 Robben:doveva partire, ora potrebbe restare REUTERS/EPA
Dopo la festa, Jupp chiede l’ultimo sforzo perla Coppa: in Germania mai riuscita la tripletta
GLI UOMINI DELL’ATTACCO DI PEP IL RETROSCENA
Il Bayern aveva preso Götze al suo posto. Caso Lewandowski: per Heynckes è già bavarese, ma il Borussia non ci sta
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L’ereditàHeynckes
(f.li.) Non dovevagiocarsi a Londra questafinale, anche perché Wembleyera stata sede 2011: è statauna decisione improvvisa diMichel Platini per i 150 annidella federcalcio inglese.Partita entusiasmante ecorretta, atmosfera splendida.E Platini ha confessato agliamici: «Una finale dovrebbeessere sempre così: stadioinglese, due squadretedesche, un arbitro italiano. Eun presidente francese...».D'accordo, ma meglio nonabituarsi troppo.
Finale a Londraper una sceltadi Michel Platini
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MONDO DOPO LA CHAMPIONS
Real e Chelseasperano ancoranel giallonero.E Mourinho locorteggia via sms
I conti dellavittoria: almeno65 milioni in piùper i bavaresi, 60invece al Borussia
Hoeness: «Se ilfair play dell’Uefasarà rispettato,ci ritroveremoancora in finale»
IL FUTURO LE MOSSE DI MERCATO DEI CAMPIONI D’EUROPA: SE ARRIVA SUBITO IL POLACCO PARTE GOMEZ, PRESI I MEDIANI KIRCHOFF E RODE
DAL NOSTRO INVIATOLONDRA
Una magnifica grana, diquelle che non è male avere.Però rimane una grana. ArjenRobben era dato in partenza:troppi infortuni, egoismi, cilec-che davanti alla porta, insoffe-renza alla panchina dove erafinito per scelta tecnica fino al-l’infortunio di Toni Kroos. Eanche un tipo di giocatore nonideale per i sistemi di Guardio-la. Turchia e Italia erano le pos-sibili destinazioni. Ma adessoè diventato l’eroe di Wembley,quindi sarà più difficile il di-vorzio. Che, se avverrà, coste-rà al Bayern un sostanziosabuonuscita. Il sostituto di Rob-ben è Mario Götze, già presopagando la clausola di 37 mi-lioni all’insaputa del BorussiaDortmund. L’altra sera, nel da-re la benedizione al suo succes-sore, Jupp Heynckes si è an-che lasciato scappare che «do-po Götze prima o poi arriveràanche Robert Lewandowski eil Bayern avrà un potenziale of-fensivo eccezionale». Siccomeerano parole ufficiali, al Borus-sia non hanno gradito. «Sareb-be meglio che si concentrasse
sulla formazione da opporreallo Stoccarda, non è suo com-pito occuparsi dei nostri affa-ri», ha detto il d.g. gialloneroWatzke.
Solita storia La situazione del-l’attaccante polacco è nota: da
febbraio si sussurra che abbiafirmato con i rossi, per que-st’anno o per il prossimo.Lewa non rinnoverà con i gial-loneri (scadenza 2014), ma isuoi attuali boss non intendo-no cederlo ai rivali dopo loscippo di Götze e stanno cer-cando di chiudere con le big
europee che lo hanno chiesto.Sicuramente Real Madrid eChelsea: Mourinho sta com-battendo la solita battaglia diconvincimento psicologico, at-traverso le lusinghe via sms.Al Bayern sono tranquilli:aspettano, non hanno bisognourgente del polacco. C’è più at-
tesa invece su Götze: perché ègiovane (20 anni), tecnico,adatto e voluto da Guardiola.Ha anche già giocato da falsocentravanti in nazionale. Il ra-gazzo ha saltato la finale perinfortunio, è stato accusato didebolezza psicologica dopogli insulti ricevuti in seguito altrasferimento. Aveva annun-ciato di essere a Londra con ilgruppo da tifoso, invece ha di-sertato il volo di venerdì perun impegno dal dentista ed èarrivato sabato con un jet pri-vato. In tutte le immagini hamostrato di partecipare emoti-vamente alla finale, dalla pan-china, ma non ha pronunciatoparola. È la novità più attesa.Altri movimenti riguardanopanchina e futuro: presi duecentrocampisti difensivi comeJan Kirchoff del Mainz e Seba-stian Rode dell’Eintracht, en-trambi del ’90. SostituirannoTimoshchuk, che torna allo Ze-nit. Per Claudio Pizarro c’è uninteressamento del BorussiaDortmund, Mario Gomez par-te se arriva subito Lewan-dowski. Neymar, andato alBarcellona, non è mai stato unobiettivo del Bayern.
p.f.a.© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTILONDRA
Quando ha sentito unavoce che lo chiamava con il suonome per intero, davanti a1.200 invitati, il signor Heync-kes ha capito che stava pioven-do sul suo capo una sentenzaterribilmente seria: «Josef! Vin-citore della Champions! E la-sciati un po’ andare...». Era l’as-sistente dell’allenatore, Her-mann Gerland, che reclamavaun sorriso; allora zio Jupp,68enne, di nuovo campioned’Europa dopo 15 anni, si è but-tato in un balletto sul palco conBastian Schweinsteiger, men-tre gli altri giocatori hanno lan-ciato l’ululato del successo:Jupp, Jupp, Jupp. La felicità el’imbarazzo del momento nonhanno tolto a Heynckes la con-sueta, lucida spietatezza: «La-scio al mio successore una squa-dra che funziona perfettamen-te. Il Bayern deve dimostrareche può continuare a mietere
successi, questo gruppo può se-gnare un’era». Tieni Pep, l’ulti-mo regalo del tuo omonimo Jo-sef: una minaccia più che un au-gurio.
Champagne Alla festa londine-se dei nuovi campioni d’Euro-pa, nell’hotel Grosvenor Houseappena sgomberato dalla Ue-fa, si sono visti anziani che dan-zavano come adolescenti conuna confidenza sospetta con
Shakira e la waka-waka. KarlHeinz Rummenigge ha fatto ro-teare una bottiglia di champa-gne sopra la testa e incendiatoil party: «Bevete e divertitevi,trasformate la notte in giorno.La Coppa di Germania si puòvincere anche con un alto tassoalcolico nel sangue». E l’allena-tore, più compassato. «Eh no,facciamo un altro sforzo e di-vertiamoci di più la settimanaprossima, dopo la finale di Ber-
lino, sabato contro lo Stoccar-da». Perché zio Jupp, che giàsei anni fa si era messo in pen-sione ed era stato poi riattivatoper emergenza dal Bayern, vor-rebbe chiudere con la tripletta.Nessuno ci è mai riuscito in Ger-mania e non sia mai che ci arri-vi Guardiola tra un anno.
Il grande freddo Così, quando ie-ri alle 17.41 il gruppo è atterra-to a Monaco, non c’è stata nes-suna sfilata e nemmeno unosanna dal balcone. Favoritoda una pioggia fredda e vento-sa, lo spegnersi dell’entusia-smo pubblico è stato dichiara-to quando la squadra è salitasul bus ed è tornata in sede, perpoi sciogliersi. A Dortmund in-vece è andata diversamente:circa 15 mila persone allo sta-dio per l’accoglienza degli scon-fitti, una canzone triste(«You’ll never walk alone») e la-crimose dichiarazioni di rito.Ma secondo Uli Hoeness, presi-dente bavarese, «se il fair playfinanziario della Uefa sarà se-
riamente rispettato, noi e il Bo-russia potremo ritrovarci anco-ra in finale». Tra due anni la se-de sarà Berlino, Angela Merkelpotrebbe andare all’Olympia-stadion in bici. Quasi 23 milio-ni di tedeschi hanno visto lapartita tra tv pubblica e a paga-mento: è il record per la Cham-pions, battuti i 16,7 della finaledell’anno scorso, quando i ba-varesi persero all’Allianz Arenacontro il Chelsea.
Pioggia di soldi Almeno 65 mi-lioni arriveranno in cassa delBayern, quasi 60 invece in quel-la del Borussia Dortmund. «Perla prima volta nella nostra esi-stenza supereremo i 400 milio-ni di giro d’affari», ha dettoRummenigge. E i giocatori sa-ranno lautamente ricompensa-ti. È stato stabilito un budget di6 milioni per i premi in caso ditripletta, si va da 200 mila a300 mila a testa, secondo le pre-senze. E anche i dipendentiavranno stipendio doppio. Lagara a farsi fotografare con laCoppa l’altra notte ha contagia-to anche i tifosi celebri comeBoris Becker o lo sciatore FelixNeureuther. Finché alle tre emezza, ora di Londra, ArjenRobben ha preso il trofeo e loha portato via, decretando la fi-ne dello show. Nessuno haobiettato, era stato l’olandese arendere fantastica la notte. Mala coppa poi è finita a letto conRibery e la moglie.
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«Guardiola, lascioil Bayern perfetto:può aprire un’era»
Da scaricato a eroe: e ora chi cede Robben?
Jupp Heynckes, 68 anni, balla insieme a Schweinsteiger REUTERS
Lahme e Heynckesscendono dall’aereodel Bayern con laChampions AP
28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
l’arbitro italiano
«Missione compiutaE alla fine ho piantoMa in Italia è più dura»
NicolaRizzoliè nato a
Mirandola(Modena) il 5ottobre 1971,
appartiene allasezione di
Bologna ed è unarchitetto
SHa debuttato
in Serie A nel2002, dirigendoVenezia-Perugia
(0-2) ed èdiventato
stabilmentefischietto di A
nel 2010
SIl 1 gennaio
2007 entra nellalista degli
arbitriinternaziona-
li: nel 2008dirige Sporting
Lisbona-Basilea(2-0), suo primo
match diChampions
SHa diretto tre
partite degliEuropei
2012, tra cui ilquarto di finale
Spagna-Francia(2-0) e dal 2012
fa parte dellalista di 52 arbitri
preselezionatiper i Mondiali
2014
SRizzoli è il sesto
arbitro italianoche ha diretto
una finale diCoppa Campionio Champions: il
primo è statoConcetto LoBello nel 1968
«
«Il fischio più difficile? Il rigore. E Dante non andava ammonitoLa finale di Champions non è complicata come una gara di A»
Robben e Kloppmi hanno fattoi compimenti.Ma che gioia il"bravo" di Collina
NICOLA RIZZOLI
MERCATO LA CONFERMA SU TWITTER
FRANCIA
Psg, Ibra spara: «Non so se resto»Verdetti dopo l’ultima giornata: Lione in Cham
pions, Nizza in Europa League, retrocedono Troyes,Nancy e Brest. Ibra capocannoniere a 30 gol (l’ultimoad averne fatti tanti fu Papin nel ’90): «Se Ancelotti vavia, non so se resto», ha detto a fine gara. 38a Giorna-ta Ajaccio Nizza 0 2, Lorient Psg 1 3, Bordeaux Evian 2 1, Lilla St. Etienne 1 1, Marsiglia Reims0 0, Lione Rennes 2 0, Bastia Sochaux 0 0,Brest Nancy 1 2, Tolosa Montpellier 2 0, Valenciennes Troyes 2 1. Classifica Psg 83; Marsiglia 71; Lione67; Nizza 64; St. Etienne 63; Lilla 62; Bordeaux 55; Lorient 53; Montpellier 52; Tolosa 51; Valenciennes 48;Bastia 47; Rennes, 46; Reims 43; Sochaux 41; Ajaccio,Evian 40; Nancy 38; Troyes 37; Brest 29.
PORTOGALLO
Beffa Benfica: Coppa al Vitoria(m.m.d.s.) Un’altra beffa per il Benfica: in finale
di Coppa del Portogallo perde 2 1 con il Vitoria Guimaraes: al gol di Gaitan dopo 30’ hanno risposto Soudani(79’) e Ricardo (81’). È la prima volta che il club bianconero vince il trofeo.
SCOZIASuper Hooper, stravince il Celtic
Il Celtic si aggiudica la Coppa di Scozia battendoper 3 0 l’Hibernian: doppietta di Hooper e rete di Ledley. È l’FA Cup numero 36 per i biancoverdi.
A una giornata dal termine della Liga, nettoscatto del Valencia per l’ultimo posto inChampions: 1 0 al Granada con gol di Soldado,mentre la Real Sociedad pareggia al 92’ con il Reale si fa staccare di due punti.
37a GIORNATA Ieri Getafe-Rayo 1-2, Valencia-Granada1-0, Osasuna-Siviglia 2-1, Real S.-Real M. 3-3, Malaga-Deportivo 3-1, Espanyol-Barcellona 0-2, Valladolid-Celta 0-2, A. Madrid-Maiorca 0-0, Betis-Saragozza 4-0,A. Bilbao-Levante 0-1. CLASSIFICA Barcellona 97; RealM. 82; A. Madrid 73; Valencia 65; Real S. 63; Malaga 57;Betis 55: Rayo 52; Siviglia, Getafe 47; Levante 45;Espanyol, A. Bilbao 44; Valladolid 43; Granada, Osasuna39; Deportivo 35; Celta, Saragozza 34; Maiorca 33.
SPAGNA
CRESCIUTO AL BAYERN
NICOLA RIZZOLI
L’ex attaccante del Santosguadagnerà 7 milioni all’anno
CARRIERAIN ASCESA
MILANELLO È nato aMonaco e cresciuto nel Bayern.Adesso gioisce: «Soprattuttoper i miei amici Contento eAlaba, che continuo a sentire. Eanche per il Bayern, che lomerita. È un marchio nelmondo. Una società completache adotta lo stesso metrodalle giovanili alla primasquadra, crede nei giovani e lifa crescere nel migliore deimodi». Nicola Sansone, dalritiro dell’Under 21, ha paroled’elogio per il club in cui si èformato. «La differenza tra loroe noi? Il settore giovanile, lestrutture e ora la squadra. Nonsi arriva per caso tre volte infinale di Champions. Credo chel’ingaggio di Guardiolarafforzerà il marchio. Perché aquesta formazione oggi nonserve l’allenatore, per quanto èforte. Quando ero lì, guardavopiù Ribery che Robben, masono contento che sabato siastato lui a decidere». OraSansone, 6 gol nell’ultima SerieA («Il più bello alla Juve, vengoda una famiglia interista»)giocando da seconda punta(con Mangia fa l’esterno destronel 4 4 2) pensa ad altro:«All’Europeo dove vorreiandare in fondo, al Parma dovesto benissimo (preferisco il vinoitaliano alla birra tedesca), aDonadoni che mi ha dato tantoe presto allenerà il Milan, aBiabiany che è il più velocedella Serie A: ha qualità chehanno in pochi e meriterebbeuna grande squadra».
Francesco Velluzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO LA FINALE DI WEMBLEY
Taccuino
4
Valencia, sprint ChampionsCi pensa sempre Soldado
L’ex Sansone«A Monaconon si vinceper caso»
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO CENITILONDRA
«È accaduto al termine del-la premiazione. Ero solo, guar-davo lo stadio e lo spettacolo deitifosi: applaudivano anche quel-li del Borussia. La tensione si èsciolta e mi sono commosso». La-crime di gioia per Nicola Rizzo-li. Lacrime per una finale inse-guita con tenacia negli ultimi an-ni. Lacrime per una gara in cuile decisioni arbitrali hanno avu-to il loro peso. «Ero convinto diaver fatto bene, ma ho aspettatoil giudizio di Pierluigi Collina.Se avessi sbagliato qualcosa,non m’avrebbe fatto sconti. An-zi, proprio perché italiano e cre-sciuto con lui, sarebbe stato an-cora più duro. Così, quando è en-trato nello spogliatoio, ho tratte-nuto il fiato. Mi ha guardato, unpaio di secondi di silenzio. Nonpassavano mai. Poi la sentenza:"Bravo, bravi tutti. Adesso godi-tela, Nicola". Ed è iniziata la fe-sta». Perché, nella Londra terradi conquista dei tedeschi primae dei soli bavaresi dopo, c’era unpezzo d’Italia che girava a testaalta. Rizzoli più Rocchi e Taglia-vento, gli assistenti Stefani e Fa-verani (e la riserva Cariolato) eil loro clan. Compagne, papà (diRizzoli), mogli, colleghi arbitri(Romeo e Morganti) e amici: cir-ca una ventina. Alloggiati distan-ti, con la squadra di Rizzoli nel-l’albergo che aveva ospitato lanazionale inglese diventatacampione del mondo nel 1966.La finale positiva ha regalato algruppo una domenica da ricor-dare.
Lacrime a fine partita. Ma, du-rante, ha mai avvertito la ten-sione?«Al contrario, c’era una atmosfe-ra tranquilla. I giocatori sonostati davvero bravi a collaboraree mi hanno permesso di stare aimargini, senza intervenire trop-po. Ho fischiato solo 17 volte,davvero poche».
Spesso ha preferito concede-re il vantaggio...«Fermare un’azione è un pecca-to: il calcio è più bello se non èspezzettato. Non sempre un ar-bitro ha questa possibilità. Incampo mi sono reso conto che sipoteva fare».
In Serie A non sempre si può...«È una questione di cultura. InUefa, anche le nostre squadre sisintonizzano su modelli diver-si, dove il rispetto dell’avversa-rio è sacro. Un giocatore sa cheil rosso potrebbe costargli diver-se giornate di stop. E poi, prote-ste minime. Tutto è più sempli-ce».
Non ci dirà che una finaleChampions non è nulla rispet-to alle complicazioni italiane?«È così. Adesso lasci stare l’impor-tanza della sfida. Sotto questoaspetto non ci sono paragoni,stessa cosa per la pressione me-
diatica. Eppure da un punto di vi-sta tecnico in A si fa più fatica».
A Wembley ha preso decisioniimportanti. La più difficile?«Il rigore al Borussia. Visto allatv è semplice. In campo, però,ero coperto. Lo stesso Reus nonmi faceva vedere la palla. Ho ca-pito la dinamica e fischiato.L’esperienza aiuta...».
Klopp, tecnico del Borussia, siè lamentato: voleva il secondogiallo per Dante...«A me ha fatto i complimenti.Capisco comunque che si possadiscutere. Il fallo non era volon-tario, non fermava un’azione im-portante e non c’era cattiveria.È stata una negligenza: per il re-golamento non è previsto il gial-lo in casi simili. Un secondo car-tellino si dà quando non ci so-no dubbi. Col rigore l’ammoni-zione è automatica? Ma que-sta, mi perdoni, è una fesseria.Bisogna sempre valutare cosa sifischia. Ad esempio, su un crossa difesa schierata il tocco di brac-cio è penalty senza giallo...».
E le scintille tra Ribery eLewandowski?«Sì, potevo ammonirli. Poi ho vi-sto che si erano subito chiariti.Quando accade, l’arbitro non de-ve esasperare gli animi. Nella ri-presa queste condizioni eranosvanite e Ribery ha avuto il gial-lo».
C’è poi il primo gol del Bayernbuono per centimetri...«Merito di questo signore qui afianco...». Rizzoli indica Favera-
ni, lui sorride e spiega. «Ho ri-schiato, lo ammetto. Noi assi-stenti viviamo sempre sul filo.In quell’azione stavo seguendoMandzukic: era in fuorigioco. Ri-bery dà invece a Robben: quan-do l’ho messo a fuoco era avantidi un metro, ma ho consideratola velocità della giocata e quelladell’olandese. Mi sono detto:"Se è irregolare lo è per centime-tri" e non ho alzato la bandieri-na».
Tutto questo in un secondo,Faverani?«Certo, il fuorigioco è complica-to da gestire. E dalla nuova sta-gione la regola diventerà anco-ra più ostica. Spesso leggo com-menti tipo: "Come ha fatto anon vedere?". In tv è facile, dalvivo è un’altra cosa».
Vale anche per l’arbitro, veroRizzoli?«Se sono critiche costruttiveben vengano, l’impressione èche qualche volta si coprano al-tre mancanze».
Ritorniamo a Wembley: altri ri-cordi?«Robben mi ha cercato dopo lagara per dirmi: "Questa finale tele sai meritata. E sei stato davve-ro bravo". Me la cavo a giocare eprovo un po’ d’invidia per questicampioni. Proprio Robben conSchweinsteiger e Reus erano imiei preferiti della finale».
Traguardi per il futuro?«Le 200 gare in A e il Mondialein Brasile».
Sta infatti partendo per Riocon Rocchi...«Sì, abbiamo il raduno Fifa».
Ne ha fatta di strada dalla pri-ma partita...«Vorrei incontrare quel dirigen-te che 25 anni fa mi disse: "Tunon puoi arbitrare, conosco gen-te importante all’Aia. Ti facciosmettere"...».
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Neymar conferma«Ho deciso,vado al Barça»
Nicola Sansone, 21 anni, exBayern Monaco, ha segnato 6gol nell’ultima A col Parma FORTE
Nicola Rizzoli, internazionale dal 2007, ammonisce Dante a Londra REUTERS
MAURICIO CANNONERIO DE JANEIRO
La notizia era nell’aria, ma ora non ci sonopiù dubbi: Neymar lascerà il Santos e, fra pocheore, diventerà ufficialmente un giocatore delBarcellona. Lo ha annunciato lo stesso giocato-re su Twitter: «Non potevo aspettare ancora perdare l’annuncio, ho già preso la mia decisione.Lunedì (oggi per chi legge, ndr) firmerò per ilBarcellona». La presentazione ufficiale dovreb-be avvenire il 3 giugno, il giorno dopo l’amiche-vole pre Confederations Cup tra Brasile e Inghil-terra. Per la conferma, però, bisognerà aspetta-re il via libera della federazione brasiliana, chedovrà consentire al calciatore di lasciare il ritirodella Seleção per farvi ritorno il 4 giugno.
Dinho consigliere Secondo alcune indiscrezioni,è stato Ronaldinho, che ben conosce il Barcello-na, a consigliare a Neymar di accettare l’offertadei blaugrana. Il 21enne fuoriclasse guadagne-rà 7 milioni di euro a stagione, che si aggiungo-no ai ricavi pubblicitari (circa il 20 per cento inpiù di quanto incassato in Brasile) e ad altri dirit-ti di immagine. Secondo alcuni, comunque, l’of-ferta del Real Madrid era superiore a quella deicatalani e si aggirava intorno agli 11 milioni.
O Rei Pelé aveva detto che avrebbe perfino paga-to Neymar di tasca sua affinché rimanesse alSantos, squadra in cui «O Rei» ha giocato fino al’74. Anche Evaristo de Macedo, ex attaccante diBarcellona, Real Madrid e nazionale brasiliana,prevede ottimi tempi per Neymar in Catalogna:«Gioca con la Seleção e ha esperienza interna-zionale: non avrà problemi di adattamento».
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29LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
«
4Le coppeeuropee
vinte dacalciatoreda Zola: 2
SupercoppeEuropee (nel
1993 col Parmae nel 1998 col
Chelsea); laCoppa Uefa
1994-95 (colParma); la
Coppa delleCoppe 1997-98
(col Chelsea)
1Lo scudettoconquistato nel
1989-90col Napoli
35Le presenze in
Nazionale dal1991 al 1997: ha
partecipato alMondiale 1994 eall’Europeo 1996
2Le salvezzecol West Ham,alla sua prima
esperienzacome allenatore
in Premier dal2008 al 2010
Dirò ai giocatoridi non perdersinei corridoidi Wembley:è un labirinto...
Il salto in Inghilterraper i padroni di Udinevarrebbe 100 milioni
Il suo Watford sfida il Crystal Palace: playoffpromozione col tifo della popstar e dei Pozzo
GIANFRANCO ZOLA
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MONDO INGHILTERRA
ALLENATORE WATFORD
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4Zola: «La Premierme l’ha chiestapure Elton John»
DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO BOLDRINIWATFORD (Inghilterra)
È atteso anche EltonJohn alla finale playoff Wa-tford-Crystal Palace, in paliol’ultimo posto per salire in Pre-mier: il re del pop ha inviatoun sms a Gianfranco Zola pro-mettendo che farà il possibileper esserci oggi, alle 16, aWembley. In tribuna ci sarà lafamiglia Pozzo — proprietariadel club — al completo, piùFrancesco Guidolin e tutto ilclan Zola. Ci saranno anchedue secondini della prigionedove il centravanti Troy Dee-ney ha scontato la scorsa esta-te quattro dei dieci mesi ai qua-li era stato condannato per ris-sa. Deeney, 20 gol finora, hainfatti invitato ben 96 personee due di loro lavorano al peni-tenziario di Thorn Cross. Incampo, vecchie conoscenzedel nostro calcio, come l’ex ro-manista Marco Cassetti, Fer-nando Forestieri e Cristian Bat-tocchio. Zola è un habitué diWembley: sei partite tra Italiae Chelsea e il gol all’Inghilter-
ra con l’azzurro della Naziona-le il 12 febbraio 1997.
Zola, quanto vale questa garanella sua carriera di allenato-re?«È la più importante in assolu-to. Ci giochiamo la promozio-ne in Premier, traguardo diprestigio dal punto di vistasportivo e fondamentale sulpiano economico».
Il suo stato d’animo?«Sono motivatissimo. Ho buo-ne sensazioni: negli ultimi alle-namenti la squadra mi è sem-brata molto caricata. In questedue settimane di vigilia abbia-mo potuto recuperare le forze.Sarà la partita numero 49 diun campionato logorante, in
cui, in pratica, dalla sesta gior-nata in poi abbiamo disputatoaltrettante finali».
Il Crystal Palace ha un talentocome Wilfried Zaha, già acqui-stato dal Manchester United.«Zaha è un lusso in Champion-ship. Con una doppietta ha tra-scinato la squadra in finale.Ma tutto il Crystal Palace va ri-spettato, a cominciare dall’al-lenatore. Ian Holloway è unesperto dei playoff. Sa comegestire queste situazioni».
Ha in mente il discorso da farenegli spogliatoi?«Dirò di giocare il nostro cal-cio e di controllare la tensio-ne, ma poi mi verrà in mentequalcosa. Improvviserò. E faròanche una raccomandazioneparticolare: attenzione a nonperdervi per i corridoi di Wem-bley. È un labirinto».
Qual è la magia di Wembley?«L’atmosfera che respiri. An-che i fili d’erba raccontano lastoria del calcio».
Se il Watford dovesse vincere
a Wembley, ritroverà una Pre-mier diversa da quella che ave-va lasciato ai tempi del WestHam: Ferguson si è ritirato,Mancini è stato esonerato, alChelsea è in arrivo Mourinho.«Mi dispiace per Mancini, nonmeritava di essere trattato co-sì. Moyes raccoglie un’ereditàpesante, ma si sapeva che Fer-guson voleva lui come erede.Mourinho sostituirà Fergusonsoprattutto a livello mediati-co».
Ci sarà tutta la famiglia Pozzoa Wembley.«Avere persone e dirigenti co-me loro è un punto di forza.Conoscono il calcio e le miglio-ri strategie aziendali. Possia-mo parlare di modello Pozzo».
È vero che ha un buon rappor-to con Elton John?«Ci sentiamo spesso via sms. Èil presidente onorario del Wa-tford e segue con assiduità lasquadra. Mi ha fatto i compli-menti dopo la semifinale conil Leicester, promettendo chefarà il possibile per venire aWembley».
Il Bayern ha vinto la Cham-pions: il suo giudizio sulla fina-le?«Abbiamo visto il meglio delcalcio. Il Bayern è una corazza-ta, ma il Borussia ha dato spet-tacolo. È la squadra che nell’ul-tima stagione mi ha entusia-smato di più».
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v
il boom
Gianfranco Zola, 46 anni, dal 2006 nella Hall of fame inglese REUTERS
CARLO LAUDISAtwitter@carlolaudisaMILANO
Non è un caso che oggi lafamiglia Pozzo assista allo spa-reggio tra il Watford e il Cry-stal Palace. Non è soltanto unaquestione d’affetto per il grup-po di Gianfranco Zola. Il ritor-no in Premier League del clublondinese infatti vale all’incir-ca 100 milioni di euro. E se con-sideriamo che l’Udinese nell’ul-timo stagione ne ha fatturati65 con un incasso dai diritti tvdi 41 milioni, si può dedurreche questa partita può cambia-re in maniera sostanziale gliequilibri economici della hol-ding della famiglia Pozzo.
Epicentro Sinora l’Udinese èstata la capofila indiscussa,mentre il Granada (pur alla se-conda stagione nella Liga) nonpuò ambire a certi target, vistala grave crisi del calcio spagno-lo. Così gli equilibri attuali po-trebbero essere facilmente sov-vertiti se oggi tutto andasseper il verso giusto.
Gli introiti In Premier League èdavvero un’altra storia. Con ilnuovo contratto con BSkyB eBritish Telecom le venti socie-tà della massima divisione in-glese incasseranno a partiredalla prossima stagione circa1,8 miliardi di euro, cioè quasiil doppio di quanto introita at-
tualmente la A. A ciò aggiun-giamo il sistema meritocraticoinglese che garantisce una divi-sione con quasi impercettibilidifferenze tra i club primari egli altri. Insomma, se si salveràil Watford potrà portare a casaanche 90 milioni di euro, sen-za considerare gli altri effettidi crescita in termini di spon-sor e di incassi da botteghino.In tutto un centinaio di milio-ni, appunto. In caso di retroces-sione, ci sarebbe un paracadu-te di 60 milioni in 4 anni.
La holding Se si pensa che la fa-miglia Pozzo ha investito 25milioni di euro un anno fa perl’acquisizione del Watford sicomprende bene la rilevanza fi-nanziaria di quest’operazioneoltre Manica. I conti tornanogià e al lavoro in panchina diZola va unito quello dietro lascrivania di Gianluca Nani (exBrescia) per dedurre che, anco-ra una volta, i Pozzo hanno fat-to i passi giusti al momento giu-sto. Se consideriamo le tre so-cietà controllate sono circa120 i giocatori tesserati tra Udi-nese, Granada e Watford, ap-punto. Un capitale tecnico chesupera di gran lunga anchequello delle superpotenze eu-ropee. E che è destinato ad ac-quisire sempre maggior valo-re, senza dimenticare mai ilprogetto per il nuovo stadio aUdine. La prova di una stagio-ne ricca di ambizioni.
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S i potrebbe scrivere un trattato suiplayoff. Importati dal basket, collaudati
in Serie C, ancora oggi fanno imprecare chi èarrivato davanti (in effetti sui punti di vantaggio si potrebbe ragionare...), strappandoal tempo stesso un sorriso a chi li ha raggiuntiin extremis. Proprio come queste finaliste: Livorno ed Empoli. Una cosa mette tutti d’accordo: non hanno mai deluso.Questa ottava edizione in Serie B parla toscano. E’ il trionfo del Granducato, nel pieno rispetto del campionato. A cominciare dai protagonisti. Chi è stato il giovane lanciato qui earrivato ai vertici del calcio nazionale? E’ Sa
ponara, «ceduto» a gennaio al Milan e autoredi una doppietta in semifinale. Il campionatoè stato rispettato anche nei nomi delle finaliste. Ricordate l’ultima giornata? Il Livorno hafallito la promozione diretta perdendo sulcampo del Sassuolo, l’Empoli ha salvato iplayoff. Una terza e l’altra quarta. Entrambecapaci di pareggiare all’andata a Brescia e Novara e di non perdere in casa al ritorno. Oratocca a loro: mercoledì a Empoli, domenica aLivorno. Senza scomodare Guelfi e Ghibellini, siamo pur sempre nella terra dei campanili e la rivalità è sottile. Ma c’è.Il pepe lo mette Ciccio Tavano, protagonista della
vittoria del Livorno nei playoff del 2009 con 3 gol,adesso stella dell’Empoli (il totale di 4 reti in questi spareggi è il top) e da tempo fischiatissimoquando incrocia le maglie amaranto. Storie di Toscana. Storie da playoff. Scontati nell’esito, mainella disputa. Il Livorno merita la A per quello cheha fatto vedere in 42 giornate (80 punti, micanoccioline) e per aver marciato nonostante l’infortunio di una delle sue stelle (Siligardi), l’Empoli non ha nulla da perdere dopo una stagione iniziata in un incubo (2 punti nelle prime 9 gare). Ilpiatto è bello ricco. No, non ci possono deludereadesso.
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playoffSerieBdi NICOLA BINDA
GLI INTRECCI DI SAPONARA E TAVANONEL DERBY TOSCANO PER ANDARE IN A
MANASSERO, IL CAMPIONE DI OGGICHE IPOTECA GIÀ IL DOMANI
D a qualche parte, lassù, Seve Ballesterosavrà sorriso vedendo Matteo Manassero
vincere il BMW Pga Championship, il più grande appuntamento europeo dopo il British Open.A Seve, che al Pga aveva trionfato 2 volte, saràvenuto sicuramente in mente quel bambinettoche senza timori reverenziali, a Gardagolf, losfidava negli approcci da bordo green. E forsestarà pensando che, sì, l’eredità che in tanti intravedono, è in buone mani.Dall’altra parte dell’Oceano, probabilmente,starà sorridendo Tom Watson, il vincitoredi 6 major, che lo tenne a battesimo sul palcoscenico internazionale, a Turnberry, nell’Open del2009, quando Matteo, a soli 16anni, chioma lunga e freddezzainsospettabile, superò il taglio echiuse al 13° posto. Certe immagininon si dimenticano.Davanti alla tv, invece, si è commosso Costantino Rocca, l’unico italiano, prima di ieri,ad aver alzato il trofeo di Wentworth. Sonopassati 17 anni, ma alla fine il testimone è stato consegnato. Rocca è il grande campione diieri. Manassero domina il presente e ipotecail domani. La sua impresa non ha eguali. Vincendo ha frantumato l’ennesimo record: ha
trionfato a Wentworth a soli 20 anni e 37 giorni,abbattendo il primato di Bernard Gallacher, cheera di 20 anni e 97 giorni e resisteva dal 1969.Ha battuto alla quarta buca di play off un ossoduro come Simon Khan, vincitore nel 2010. E loha fatto alla sua maniera: giocando d’attacco esenza paure. Determinato sul tee, coraggiosonei tiri al green, spietato con il putter. Matteo siè confermato fantasioso: nella scelta della strategia e, soprattutto, nella gestione dell’emergenza, quando c’è da effettuare il colpo impossibile, quello che più che dalle pagine dei manualiviene dalla testa, e ancor più spesso dal cuore.Manassero, tirato a lucido anche nel fisico, alquarto successo sul Tour, ha ora la certezza che
nulla gli è impossibile: un major, laRyder Cup, l’Olimpiade. Ogni traguardo è una sfida, non un limite. Edè bello sapere che la compagnia è ancora di primissimo livello. FrancescoMolinari che chiude al 9° posto ha solo da recriminare per come ha buttatovia il torneo, mentre il fratello Edoardo (19°) può trarre fiducia dal segnalepiù importante che gli arriva da Wentworth: e cioè che il momento buio
può essere messo definitivamente allespalle. Manca veramente poco.
Lo sport italiano, non solo il golf, ha treformidabili portabandiera.
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ilGolf
di STEFANO CAZZETTA
NIBALI, VINCE UN UOMO NORMALECAPACE DI IMPRESE ECCEZIONALI
C i voleva il cuore della Provincia. È ci volevaun uomo come Vincenzo Nibali, forte della
sua straordinaria normalità. A Brescia, in unapiazza della Loggia piena come un melograno, ècome se il grande pubblico si fosse riconciliatocon il ciclismo. Quello delle facce stravolte di fatica, quello di mamma Giovanna e papà SalvatoreNibali che risalgono l’Italia in auto perché nonhanno mai preso un aereo... Quello di Mark Cavendish che vuole fortissimamente vincere anchel’ultima volata. Quello di Uran che abbraccia Vincenzo e gli racconta di quanto sia felice di esseresecondo (primo colombiano sul podio) battuto dauno come lui. Quello di Cadel Evans che va sulpodio (primo australiano) a 36 anni con Robel, ilsuo splendido scricciolo d’uomo. Ci sono stati Giro più spettacolari sul piano tecnico, ci sono staticampioni ancor più carismatici, ma l’edizione cheha miracolosamente portato 168 corridori da Napoli a Brescia può essere ricordata come una dellepiù intense a memoria d’uomo.
La passione per Nibali è cresciuta, tappa dopotappa, con quella gradualità coerente che è poi lacifra stilistica di Vincenzo. La sua carriera è particolarmente credibile perché non ha salti mortali.Ha fatto un gradino alla volta. Il timidissimo e talentuoso ragazzo con la valigia, ha portato i suoisogni da Messina alla Toscana, quando aveva 16anni, per trasformarli in un progetto che ora ha,anche per tutti noi, contorni più chiari.Dopo aver vinto la Vuelta 2010, dopo il secondoposto al Giro 2011 e il terzo al Tour 2012, Vincenzo aggiunge il suo nome al Trofeo Senza Fine delGiro e firma la maglia rosa a caratteri cubitali.Dall’avvio di Napoli in poi non ha sbagliato niente. Ha messo in difficoltà Wiggins alla prima discesa bagnata e nella crono di Saltara ha prenotato la vittoria finale. Poi ha gestito con grande intelligenza (e un pizzico di generosità) le primetappe alpine per uscire definitivamente allo scoperto vincendo la cronoscalata della Polsa e soprattutto la tappa delle Tre Cime di Lavaredo.Quel suo pugno sinistro nel cielo puntinato di neve è la foto simbolo di questo Giro. Anzi è la fotosimbolo di un ciclismo che si riappropria delle radici e torna ad abbracciare e farsi abbracciare dalla gente.A Brescia, nell’apoteosi rosa della passione, il pensiero va anche a due persone che non ci sono piùe che ieri avrebbero avuto il cuore felice: FiorenzoMagni, perché apprezzava il coraggio di Vincenzo, e Candido Cannavò perché possiamo soltantoimmaginare cosa avrebbe scritto per il primo siciliano in maglia rosa...Non capita spesso di concludere un Giro d’Italiacon la fame di altre tappe. Ci fosse stata un’altrasettimana come le tre che abbiamo vissuto saremmo stati tutti felici. Tranne i corridori, forse, chehanno dato tutto e qualcosa di più. L’eredità dellacorsa Gazzetta è un uomo normale capace di numeri eccezionali dal quale ripartire. Il giovanemessinese che aveva grandi sogni e poche paroleè diventato un campione di poche parole e ora èun fuoriclasse che trova sempre le parole giuste.
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ilGiro
di PIER BERGONZI
Ora c’è anche Vincenzo Nibali sul trofeo BETTINI
laVignettaDI STEFANO FROSINI
Neymar che colpoma questo Barçaè riformabile?Il brasiliano e Messi un tandem super.Sulla carta. Perché con Ibra, Villa e...
Leo Messi e Neymar al Mondiale per club: ora saranno compagni AP
C onsiderato da qualcunol’erede di Pelé, Neymar è
di sicuro un talento destinatoad affermarsi nel tempo, perché possiede nel Dna qualchetraccia in embrione del fuoriclasse assoluto. Può diventareil numero uno al mondo? Perquanto il brasiliano promettabene, l’esito della rincorsa nonè scontato, dipende da un certo numero di variabili. Serveun periodo di rodaggio, c’èsempre il rischio di qualchecrisi di rigetto. E’ ancora prestoper capire.Il passaggio dal Sudamericaall’Europa non è semplice, lo siè visto in passato anche nel caso di campioni apparentemente predestinati al successo. A21 anni, Neymar ha già fattodiverse cose importanti. Unpaio di stagioni fa, col Santos,ha vinto la Coppa Libertadoresda protagonista. E’ stato anchecapocannoniere della Champions latinoamericana, e si diverte molto a segnare, in tutti imodi possibili, anche se il gol èsolo una parte — certo rilevante — del suo ricco repertorio. Nella Seleçao ha segnatouna ventina di gol in 32 apparizioni, ed è la pedina fondamentale nella squadra che Felipao Scolari prepara al Mondiale da giocare in casa nel2014.Fino all’ultimo, il Real Madridha cercato di intromettersi nell’operazione e di disturbare iltrasferimento al Barça del piccolo asso brasiliano. Anchesenza scomodare i fantasmidel vecchio Santiago Bernabeu e di Alfredo Di Stefano —clamorosamente strappato daiblancos ai blaugrana negli anni Cinquanta — era lecito attendersi un colpo di coda sullalinea del traguardo. Ancheperché Florentino Perez staandando incontro a una conferma del mandato e Neymar èun campione mediatico, che
sposta attenzioni, portandosidietro sponsor e pubblicità.Da un paio d’anni il presidentedel Barcellona, Sandro Rosell,s’è preso a cuore la questione,convinto che l’arrivo di Neymar al Camp Nou possa accendere un circolo virtuoso comeera successo con Ronaldinhonel 2003. L’ideologo del Barça,Johan Cruijff, ha subito diluitogli entusiasmi, sostenendo chedue capi sulla stessa barca nonfunzionano, e che bisogna imparare dal passato. Forse pensava alla breve e poco feliceparentesi di Ibra accanto aMessi, con relativi problemi dicoesistenza in campo e nellospogliatoio. L’arrivo di Neymar — secondo acquisto piùcaro della storia blaugrana dopo lo stesso Ibra — offre soluzioni concrete per lo sviluppodi un piano B, nel gioco delBarcellona, troppo Messidipendente.Quest’anno diverse volte —soprattutto in Champions — ilBarça ha pagato la mancanzadi alternative al monolite delsuo tiquitaca. Pensiamo allasfida di San Siro col Milan e altracollo col Bayern. Sullo sfondo resta vivo un domandone:questo Barça è riformabile?Gli inserimenti di corpi estranei come Chygrynskiy e Sanchez, oltre a Ibrahimovic, spingono la risposta verso il no. Leposizioni di Villa, compagno dimolti blaugrana in nazionale,e di Fabregas, cresciuto nellaMasìa, non rinforzano il frontedell’ottimismo. Per avere successo, l’inserimento di Neymarha bisogno di un vistoso ritocco degli schemi di gioco delBarça e dell’appoggio di Messi.Se funziona, il tandem conNeymar può essere in assolutoil più forte del pianeta. Ma sela squadra non saprà girare bene attorno a loro, bisogneràdare ragione al vecchio Johane pensare che uno dei due fenomeni, a Barcellona, è ditroppo.
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l’Analisi
di ALESSANDRO DE CALÒ
IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit
EDOARDO MOLINARIGolfista
Per chi avesse ancoradei dubbi, da oggi@manasseromatteo entraa far parte della storia delgolf! #nellastoriaa20anni#fenomeno@DodoMolinari
FERNANDO ALONSOPilota della Ferrari
E la cosa più importante,Felipe dopo un controllo inospedale è a casa, pensagià alla prossima gara.#Forzaferrari@alo oficial
VALENTINO ROSSIPilota Yamaha MotoGP
Magica atmosfera.#monacogp@ValeYellow46
FABIAN CANCELLARA/1Fuoriclasse del ciclismo
me piase #ryanair. Sono inaereo. il beo e che ho dueveneti che parlano dialettocompresso tutti intorno me#deventomatto@Confraternita_C
FABIAN CANCELLARA/2Me capio un casso...!!! E undialetto troppo duro chehann. ma mi fa ridere.@f cancellara
MARTIN CASTROGIOVANNIColonna del rugby azzurro
E’ anche tua amore grazieper starmi vicino@giuliacandiago@castrito81
34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LUCI ISPIRATORELAMBRUGHI:UNA SERATA NOBUDEL DOMINA
HYSAJ SPINGEMORO SUPERBOLISUZZO E LUDI:QUANTA FATICA
GLI ARBITRI Mariani 7Perfetto, anche sullasimulazione di Maccarone.Schenone 6,5 -Gava 6,5;Nasca 6,5- Palazzino 6,5.
GLI ARBITRI Di Bello 5,5Disinvolto con i cartellini, non èsolare la punizione da cui nascel’1-1 di Paulinho. Stellone 6-Citro6; Giancola 6-Gavillucci 6.
LIVORNOEMPOLI
DAL NOSTRO INVIATOGAETANO IMPARATOEMPOLI (Firenze)
Avanti Empoli, la finale ètua. Strameritata. Ci arrivi perla saggezza di Sarri, la voglia diSaponara e una doppietta pe-santissima a suggellare la suacrescita continua, con un Tava-no che non sbaglia mai due ga-re di fila e un Maccarone... aldente anche se non si infila nel-la casella dei realizzatori. VaiEmpoli, anche se la difesa ti fatribolare nella serata in cuischizzi con la trazione anterio-re e una mediana furba, scaltra.Il Novara graffia, si agita, mapiù si muove e sgomita e più èimbrigliato. Torna in gara peruna furbata di Seferovic (rubapalla a Tonelli e si gira piazzan-do di prima un tiro preciso cheriapre i giochi). Il pari lo sfioraun paio di volte (Ludi e Lazza-ri) con Aglietti che si regala unfinale col 4-2-4 maledicendo lapartenza in cui, il golletto del
vantaggio, avrebbe cambiatocopione ad una serata (ed unaimpresa) che resta notevole.
La svolta Vietato attaccare l’Em-poli, senza stare attenti a guar-darsi le spalle. La svolta dellagara la costruiscono i tre in mez-zo: Moro-Valdifiori e Croce (re-cuperato in extremis). Passa po-co in quella zona, ribattono qua-si tutto: Moro innesca con unaverticalizzazione Tavano, tenu-to in gioco da Crescenzi (tantavoglia, ma spesso mal indirizza-ta). Da lì, l’Empoli si prende lafinale, perché la difesa di Agliet-ti va in bambola e il raddoppiodi Saponara glielo confeziona-no praticamente sotto il naso,dopo gli sviluppi di un angolo.Vittoria legittimata dalla traver-sa di Tonelli (di testa), dal con-tropiede di Maccarone sul 3-1di Saponara, da un conto delleazioni gol che è di 8-3. Inappel-labile.
Sarri di parola Aveva anticipato:«Non farò tatticismi, ce la gio-chiamo». Ed è stato di parola,troppo furbo ed amante del belcalcio per non sapere che, sepunti a difenderti bastando unpareggio, alla fine piangi lacri-me amare. L’unico rammarico?Il gol subito dopo 7 ore e 20’ diinviolabilità casalinga e una di-fesa che s’è regalata qualche di-strazione di troppo, specie sul2-1. E in prospettiva Livorno,con quell’attacco che si ritrovaNicola...
Aglietti fatalista In pratica, la rin-corsa, s’arresta insieme al cam-pionato, e di per sé è una impre-sona. Prima ad essere pericolo-si con Seferovic, la pausa nelcuore del primo tempo, lasciatracce indelebili e la virata sul4-2-4 è solo l’ennesima (com-prensibile) trovata per salvareil salvabile. Ma resta la grandecavalcata: Novara esce a testaalta.
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DAL NOSTRO INVIATOROBERTO PELUCCHILIVORNO
I playoff sono così, azze-rano le distanze, danno altrospessore ai valori tecnici. Il Li-vorno va in finale contro l’Em-poli con due 1-1, ma a restarenegli occhi è soltanto il Bre-scia, che avrebbe meritato divincere per il modo in cui ha az-zannato la gara di ritorno e hatenuto testa a un Livorno chedurante la stagione gli avevadato 18 punti (e un 3-0 senzastoria appena venti giorni fa) eche, invece, stavolta ha balbet-tato, rischiando di chiuderequi l’avventura. L’ha salvatoPaulinho con una punizione de-viata dalla barriera quando ilBrescia era meritatamente invantaggio grazie al gol di Cor-via.
Che partenza Primo tempo delBrescia nettamente superioreagli avversari. Calori non è riu-
scito a recuperare il capitanoZambelli, ma Caracciolo sì. Pe-rò, invece del tridente annun-ciato, ha optato per un 4-3-1-2con Rossi trequartista e Scagliaa fare da valletto a Budel insie-me con Finazzi. Centrocampotosto, di qualità e battaglia. Bre-scia tutt’altro che attendista,ma subito propositivo, svegliodi gambe e pieno di buone in-tenzioni. E in quel Brescia tuttoidee, il Livorno si è smarrito, in-capace di trovare una manovrafluida, uno sbocco logico al pro-prio gioco. Così, per venti minu-ti si è assistito a una partita ascacchi, senza lo straccio di ti-ro, ma con il Livorno troppo ti-tubante, impaurito. Così è sta-to il Brescia a regalare i primibrividi, con Corvia che nellastessa azione ha impegnatoMazzoni e poi, di testa, ha cen-trato il palo. Al 34’ punizionedi Scaglia dalla trequarti, col-po testa di Daprelà sporcato daun difensore e ancora grandedeviazione di Mazzoni in ango-lo. Livorno alla corde, racchiu-so nel proprio orticello a vede-re gli altri comandare.
Grazie Paulinho Al 38’ prima oc-casione per i toscani: Paulinhoha allargato a sinistra per Lam-brughi, cross rasoterra e, dadue passi, Schiattarella ha ap-poggiato in rete, ma il gol è sta-to annullato per fuorigioco(giusto). Nella ripresa Pau-linho ha cominciato a dare se-gni della propria classe (traver-sa) e Emerson ha centrato inpieno il palo su punizione da25 metri. In mezzo, però, c’èstato il gol di Corvia, ben lancia-to da Rossi. Il Livorno ha reagi-to con rabbia e ha guadagnatoun’altra punizione (dubbia),quella che Paulinho ha messoalle spalle di Arcari con il con-tributo della barriera. L’1-1vuol dire finale, ma control’Empoli servirà il Livorno dicampionato.
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11PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Corvia (B) all’11’, Paulinho (L)al 20’ s.t.
LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni; Bernardi-ni, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci,Duncan, Lambrughi (dal 15’ s.t. Gemiti); Belin-gheri (dal 7’ s.t. Gentsoglou); Dionisi (dal 48’s.t. Decarli), Paulinho. PANCHINA Aldegani,Salviato, Bigazzi, Dell’Agnello. ALLENATORENicola.
BRESCIA (4-3-3) Arcari; Lasik, De Ma-io, Caldirola, Daprelà (dal 45’ s.t. Picci); Fi-nazzi, Budel, Scaglia; Rossi (dal 23’ s.t. Feli-pe), And. Caracciolo, Corvia (dal 46’ s.t. Mi-trovic). PANCHINA Russo, Ant. Caracciolo,Benali, Arias. ALLENATORE Calori.
ARBITRO Di Bello di Brindisi.AMMONITI Duncan (L) e Budel (B) per com-portamento non regolamentare; Corvia (B)e Dionisi (L) per proteste; De Maio (B) e Sca-glia (B) per gioco scorretto.NOTE paganti 9.677, incasso di 87.967 euro.Tiri in porta 3 (con una traversa e un palo)-6(con un palo). Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 1-0.Angoli 4-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
di RO.PE.di G.IMP.
PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Tavano (E) al 18’, Saponara (E)al 22’, Seferovic (N) al 37’ p.t.; Saponara (E)al 25’, Mchedlidze (E) al 48’ s.t.
EMPOLI (4-3-1-2) Bassi; Laurini (dal 21’s.t. Romeo), Tonelli, Regini, Hysaj; Moro, Val-difiori, Croce (dal 27’ s.t. Signorelli); Sapona-ra; Maccarone (dal 39’ s.t. Mchedlidze), Ta-vano. PANCHINA Pelagotti, Gigliotti, Puccia-relli, Casoli. ALLENATORE Sarri.
NOVARA (4-3-3) Bardi; Perticone, Li-suzzo, Ludi, Crescenzi; Marianini (dal 37’ s.t.Fernandes), Buzzegoli (dal 26’ s.t. Rubino),Pesce; Gonzalez, Seferovic, Lazzari (dal 12’s.t. Mehmeti). PANCHINA Montipo, Parravici-ni, Ghiringhelli, Colombo. ALLENATOREAglietti.
ARBITRO Mariani di Aprilia.AMMONITI Buzzegoli (N), Ludi (N), Moro (E) eGonzalez (N) per gioco scorretto; Tonelli (E),Pesce (N) e Maccarone (E) per c.n.r.NOTE paganti 7.609, incasso di 41.563 euro.Tiri in porta 6 (con una traversa)-3. Tiri fuori5-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-3. Recuperi:p.t. 1’, s.t. 4’.
BRESCIA
RITORNO SEMIFINALI PLAYOFF
LIVORNO 6MAZZONI 7 Reattivo su Corvia eDaprelà, graziato dal palo.BERNARDINI 6 Monta la guardiasu Caracciolo e non sbaglia.EMERSON 6,5 Gran salvataggio inavvio, clamoroso il palo da 25metri. Non impeccabile sul gol.CECCHERINI 6 Qualche brivido,ma regge decentemente.SCHIATTARELLA 6 Giustoannullargli il gol, non spinge tanto.LUCI 6,5 Il più lucido al centro.DUNCAN 6 La sua forza si fasentire, certe volte troppo.LAMBRUGHI 5 Spinge poco, si fasaltare da Corvia sull’1 0.GEMITI 6 Con lui arrivano piùcross in area.BELINGHERI 5 Si trascina datempo un guaio fisico e si vede.GENTSOGLOU 6 Entra e il suoaiuto è preziosissimo.DIONISI 6 Bada più coprire che adaffondare. (Decarli s.v.).
h 7,5 IL MIGLIOREPAULINHO
Una traversa e il gol su punizioneche vale la finale.
All. NICOLA 6 Ci aspettavamo unLivorno più coraggioso, così lafinale diventa problematica.
BRESCIA 7ARCARI s.v. Non fa una parata,tradito dalla barriera sull’1 1.LASIK 6 Quando Paulinho sisveglia, diventa dura stargli dietro.DE MAIO 6,5 Attento, pulito,sbaglia una volta e rischia grosso.CALDIROLA 6 Regge a faticaquando Paulinho passa da lì.DAPRELÀ 6 Avvio difficile conDionisi, ma lo contiene.PICCI 6 Per poco non segna il 2 1.FINAZZI 6,5 Dà sostanza alcentrocampo.BUDEL 7 Se all’andata non avevabrillato, all’Ardenza comanda.SCAGLIA 7 Ottimo anche in unruolo non suo.ROSSI 6,5 Le sue sono giocateutili, serve l’assist a Corvia.FELIPE 6 Entra e sfiora il gol.AND. CARACCIOLO 6,5 Nonsegna, ma si sbatte là davanti.
h 7,5 IL MIGLIORECORVIA
Impegna Mazzoni e prende il palo.Suo il gol che fa sognare Bresciaper un po’. (Mitrovic s.v.).
All. CALORI 7 Fa il padrone incasa d’altri, meritava di vincere.
EMPOLI 7,5BASSI 6 Determinante sullo 0 0,non chiude su Seferovic.LAURINI 6 Complice della gaffesul gol, nega il pari a Lazzari.ROMEO 6,5 E’ fresco, difende suGonzalez quando attaccano in 4TONELLI 5 Regala la palla aSeferovic che riapre la gara.REGINI 6 Il più attento dei centrali.HYSAJ 6,5 Osa anche il tiro.MORO 7 Superbo il palloneverticale per Tavano.VALDIFIORI 6,5 Tiene la mediana.CROCE 6,5 Trita tutto alle spalle diSaponara. (Signorelli s.v.).
h 7,5 IL MIGLIORESAPONARA
Grande doppietta: un tiro di primae un rigore in movimento. Lepartitissime lo esaltano.
MACCARONE 7 L’assist del terzogol e una simulazione di troppo.MCHEDLIDZE 6,5 Gran bel gol:dribbling e rasoiata in area.TAVANO 7,5 Pallonetto gol e lapalla per sbloccare Saponara.ALL. SARRI 7,5 Onore al coraggio:gli basta non perdere, se la giocada subito senza paure, catenacci,catenelle e filo spinato. Bravo.
NOVARA 5BARDI 5,5 Paratona dalladistanza, può poco sui gol.PERTICONE 5,5 Nervoso, puòspingere poco, arranca un po’.LISUZZO 5 Soffre e manda altauna ribattuta per il 2 2.LUDI 5 Caparbio, osa il tiro ma èavvolto dal «due con» empolese.CRESCENZI 5 Spinge, lotta, matiene in gioco Tavano sul gol.MARIANINI 5 Si perde tra compitidifensivi e supporto (Fernandess.v.).BUZZEGOLI 5,5 Gira, anche avuoto ma argina un po’. Valdifiori.RUBINO 5 Non aumenta ilcoefficiente offensivo.PESCE 5 Poca fase difensiva.GONZALEZ 5 Raramente in gara.
h 6,5 IL MIGLIORESEFEROVIC
Spreca sullo 0 0, ma ruba es’inventa il gol della speranza.
LAZZARI 6 Dà un pallonestupendo in verticale, poi scema.MEHMETI 5,5 Va nelle zolle diLazzari, meno incisivo.All. AGLIETTI 5,5 Per esserciarrivato merita 7, per la gara 5.Fate voi la media...
NOVARA
Il futuro milanista firma una doppiettaSeferovic sul 2-0 aveva riaperto la garaChiude Mchedlidze: gran poker Sarri
IL PROGRAMMA
Pali, traverse, occasioni e tanti brividiE’ decisiva la punizione del brasiliano:fatale ad Arcari la deviazione in barriera
IL RECORD
La finale sarà giocatamercoledì (andata a Empoli) edomenica (ritorno a Livorno):le partite iniziano alle 20.45.Con due pareggi il Livorno èpromosso in Serie A, mentrel’Empoli deve vincere almenouno dei due incontri. Se dopola partita di ritorno c’è parità dipunti e di gol (quelli in casavalgono come quelli segnatifuori) passa il Livorno, che si èpiazzato meglio. Ricordiamoche nemmeno in finale, in casodi parità, sono previsti i tempisupplementari.
Andando a segno iericontro il Novara, Tavano èdiventato il giocatore che harealizzato più gol nelle 8edizioni dei playoff di Serie B:4 gol (tre con il Livorno nel2008 09, uno con l’Empoli alNovara). In testa insiemeall’attaccante dell’Empoli cisono anche Elvis Abbruscato(1 gol col Torino nel 2006, 3col Lecce nel 2008) e NicolaPozzi (tutti e 4 con la Sampnella scorsa stagione). SegueDiamanti con 3 gol, tutti con ilLivorno nel 2009.
SERIE B
le Pagelle
Finale Empoli-Livorno
Sprint Tavanopoi SaponaraAglietti crolla:ciao Novara
Riccardo Saponara, 21 anni, due gol dopo gli 11 in campionato LAPRESSE
Mercoledì andataDomenica ritornosempre alle 20.45
Corvia illudeun bel BresciaPoi Paulinholancia Nicola
1
Tavano con 4 golcapocannonieredei playoff di B
le Pagelle
4
Paulinho (secondo da sin.), 27 anni, 2 reti nei playoff e 21 in tutto LAPRESSE
35LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LA SITUAZIONE DOMENICA IL RITORNOANDATA PLAYOUT CRISTINI RISPONDE A BONVISSUTO
Vecchi si illude con un rigore di CampoLa squadra di Brini ribalta il risultato:prima Della Rocca, poi con una prodezza
In gol due giocatori partiti in panchinaPrina merita il vantaggio grazie a GarinE Gustinetti acciuffa il pari solo al 94’
REGOLAMENTO
Ecco il regolamento dellaPrima divisione.PLAYOFF Da stabilire duepromozioni. Domenica c’è ilritorno delle semifinali: in casodi parità di punti e gol va infinale la squadra megliopiazzata, ossia quella che giocail ritorno in casa. Nellesemifinali, in caso di parità dipunti e gol, non ci sono isupplementari: ci sarannoeventualmente solo in finale.PLAYOUT Da stabilire quattroretrocessioni. Domenica c’è ilritorno: in caso di parità dipunti e gol (non ci sonosupplementari) si salva lasquadra meglio piazzata, quellache gioca il ritorno in casa.
PRIMA DIVISIONE GIRONE A ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF
Letizia gioielloCarpi: la finaleè a un passoAlto Adige k.o.
Lecce in salvoScatto EntellaMa in extremisc’è D’Ambrosio
I supplementarisoltanto in finaleLa Reggiana spreca
Cuneo, un pari prezioso
ALTO ADIGE-CARPI 1-2MARCATORI Campo (AA) su rigore al10’, Della Rocca (C) al 26’ p.t.; Letizia(C) al 22’ s.t.ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone 5;Iacoponi 6, Kiem 6, Cappelletti 6,5,Bassoli 5,5; Furlan 6 (dal 25’ s.t. Pasi5,5), Bertoni 6, Uliano 6; Campo 6(dal 40’ s.t. Turchetta 6,5), Maritato6, Thiam 5,5 (dal 31’ s.t. Testardis.v.). (Grandi, Tagliani, Branca, Fink).All. Vecchi 5,5.CARPI (4-2-3-1) Sportiello 5; Letizia6,5, Poli 6, Terigi 6, Sperotto 5,5;Bianco 6,5, Pasciuti 6 (dal 36’ s.t.Gagliolo s.v.); Melara 7, Concas 6,5(dal 27’ s.t. Perini s.v.), Di Gaudio 7;Della Rocca 7 (dal 31’ s.t. Arma s.v.).(Trini, Potenza, Viola, Kabine). All.Brini 6,5.ARBITRO Chiffi di Padova 5,5.NOTE paganti 1.772, incasso noncomunicato. Espulso il tecnicoVecchi al 44’ p.t.; mmoniti Sportiello,Pasciuti, Terigi e Melara. Angoli 5-2.
FRANCESCO BERTAGNOLLIBOLZANO
Il Carpi passa al Drusoed ipoteca la finale, per l’AltoAdige la gara d’andata deiplayoff assomiglia alla fined’un sogno. Questo l’esito deiprimi novanta minuti d’una se-
mifinale che pareva equilibra-ta ed incerta e che, invece, gliemiliani mettono dalla pro-pria parte grazie ad una garasolida e concreta, vinta con sa-gacia e sfruttando gli episodifavorevoli. Eppure in un pri-mo tempo a ritmi alti e spetta-colare era stato l’Alto Adige apassare dopo appena dieci mi-nuti, facendo intendere ben al-tro finale. Su un lungo rilanciodi Furlan uno Sportiello in net-to vantaggio sugli avversari silasciava sottrarre la palla daMaritato, poi atterrato dal por-tiere emiliano. Rigore edespulsione? Chiffi propendesolo per la prima ipotesi fra leproteste dei padroni di casa.Trasformazione di Campo e1-0 parziale.
Reazione Il Carpi accusa il col-po e Cappelletti spreca la palladel 2-0 incornando da pochipassi troppo centralmente,poi è di Gaudio a sfiorare il pa-reggio con una serpentina re-spinta all’ultimo dalla difesadi casa. E’ il preludio al pareg-gio, trovato da Della Rocca ditesta su assist al bacio di DiGaudio. Sembra fuorigioconetto, ma Chiffi ed il suo colla-boratore non sono dello stessoavviso. Lì finisce la partita del-l’Alto Adige ed il Carpi potreb-be trovare il vantaggio primadel riposo, quando Concasspreca da dentro l’area sparan-do su Marcone. Cala il ritmonella ripresa ed il Carpi si limi-ta a controllare gli sterili attac-chi dei padroni di casa. A deci-dere il match, e probabilmen-te la qualificazione, è Letiziache, allo scoccare dell’ultimoquarto di gara, nel tentativo dicrossare da 40 metri sorpren-de un Marcone comunque col-pevole. Maritato e Pasi fallisco-no nell’assedio finale le occa-sioni per il 2-2.
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ENTELLA-LECCE 1-1MARCATORI Garin (E) al 30’,D’Ambrosio (L) al 49’ s.t.ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6; De Col6,5, Cesar 6,5, Russo 6, Cecchini 6(dal 33’ s.t. Falcier s.v.); Staiti 7, DiTacchio 6,5, Volpe 6,5; Vannucchi 6;Cori 5,5 (dal 22’ s.t. Garin 7), Guerra 6(dal 45’ s.t. Hamlili s.v.). (Conti, Argeri,Raggio Garibaldi, Ballardini). All. Prina6,5.LECCE (4-3-1-2) Benassi 5,5; Diniz 6,5,Martinez 6,5, Esposito 6, Tomi 6 (dal34’ p.t. D’Ambrosio 6,5); Giacomazzi 6,De Rose 6, Memushaj 6; Bogliacino6,5; Foti 5,5 (dal 16’ s.t. Chiricò 5,5),Pià 5,5 (dal 31’ s.t. Chevanton s.v.).(Bleve, Vanin, Zappacosta, Falco). All.Gustinetti 6.ARBITRO Saia di Palermo 5,5.NOTE paganti 1.800, incasso di 18.570euro. Amm. Guerra, De Rose,Memushaj e Vannucchi. Angoli 4-6.
DAL NOSTRO INVIATOGIUSEPPE CALVICHIAVARI (Genova)
E adesso chi avrà il corag-gio di chiamarli panchinari?Buttati nella mischia nel corsodella partita, Hernam Pablo Ga-rin e Dario D’Ambrosio regala-no le emozioni che valgono ilpareggio tra Entella e Lecce.
Trema la squadra di Gustinetti,che si salva in pieno recupero emantiene, per il ritorno, il van-taggio di gestire due risultati.In spaccata, su due palloni va-ganti dinanzi a Benassi e Paro-ni, l’attaccante argentino (incampo dal 22’ s.t. al posto di Co-ri) e l’esterno difensivo (dopo34 minuti subentrato all’infor-tunato Tomi) salgono sull’alta-lena della speranza. Archiviatoun tempo senza sussulti - a par-te un sinistro di Bogliacino inavvio e il gol annullato a Guer-ra al 37’ per fuorigioco -, l’Entel-la merita il vantaggio, al 30’ del-la ripresa. Bogliacino sbaglia indisimpegno e su ripartenza e ti-ro di Staiti, respinto dal palo, èbravo Garin ad anticipare tutti.All’ultimo respiro, su calciod’angolo di Memushaj e «spiz-zata» di Russo, arriva il graffiodi D’Ambrosio, appostato sulsecondo palo.
Possesso Entella Prina crea unacorsia preferenziale a destra:Staiti si accentra per favorire lesovrapposizioni di De Col. Mal’ombelico dell’Entella è sem-pre Vannucchi, abile nel cam-biare posizione ma in sofferen-za per la marcatura di De Rosee Giacomazzi. Il Lecce marchia-to Gustinetti, all’esordio, è piùequilibrato rispetto alla versio-ne Toma. Mancano le incursio-ni sulle fasce ma Bogliacinonon solo illumina con lanci masi sacrifica pure nell’interdizio-ne. Giacomazzi e Memushaj sialternano negli inserimenti inarea avversaria, dove Foti e Piàpungono poco. Trascinata daquasi 2.000 tifosi, è più intra-prendente l’Entella; si mostraimpaurito il Lecce, «pizzicato»a fine gara da un centinaio ditifosi giallorossi. Passata in van-taggio, la formazione di Prina èancora pericolosa con Guerra eFalcier. Poi la pugnalata, or-mai inattesa, di D’Ambrosio.
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Dario D’Ambrosio, 24 anni,esulta dopo l’1-1: è il primo golcon la maglia del Lecce LEZZI
Andrea Della Rocca, 28 anni, è alCarpi da gennaio: quinto gol dopoi 9 con il Portogruaro LIVERANI
GDS
REGGIANA-CUNEO 1-1MARCATORI Bonvissuto (R) al 2’,Cristini (C) al 34’ p.t.REGGIANA (4-4-2) Bellucci 7; Aya 5,5,Cossentino 5,5, Bani 5, Magliocchetti5,5 (dal 28’ s.t. Iraci s.v.); Antonelli 5,Zanetti 6 (dal 1’ s.t. Cavalieri 5),Ardizzone 6, Matteini 5 (dal 20’ s.t.Ferrara 6); Bonvissuto 6, Sprocati5,5. (Tomasig, Mei, Parola,Marcheggiani). All. Zauli 5,5.CUNEO (4-5-1) F. Rossi 6; Donida 6,Carretto 5,5, De Franco 5,5, Arcari5,5 (dal 38’ s.t. Ferri s.v.); Garavelli5,5, Cristini 6,5 (dal 38’ s.t. Danuccis.v.), Longhi 6, Lodi 6, Di Quinzio 6;Torri 6,5 (dal 32’ s.t. Ferrario s.v.).(Negretti, Passerò, Palazzolo,Martini). All. Ferraris 6 (E. Rossisqualificato).ARBITRO Cifelli di Campobasso 6.NOTE paganti 2.655, incasso di
31.959 euro. Ammoniti Bonvissuto,Carretto, Longhi, Di Quinzio eFerrario. Angoli 13-4.
EZIO FANTICINIREGGIO EMILIA
Un gol lampo di Antoni-no Bonvissuto (primo stagio-nale alla 12ª gara) non bastaalla Reggiana per vincere la ga-ra d’andata. Il Cuneo pareggiacon Cristini e nel ritorno avràa disposizione due risultati sutre, mentre i granata soltantocon un successo potranno evi-tare la retrocessione in Secon-
da (sarebbe la prima, sul cam-po, in 94 anni di storia).
La partita Il rapido vantaggio èstato firmato dall’attaccante,che ha trovato lo stacco vincen-te su angolo di Sprocati. Il Cu-neo non ha accusato il colpo eha cominciato a costruire azio-ni pericolose, mentre la Reg-giana è finita in black out. Bel-lucci si è superato due volte suTorri, ma al 34’ non ha potutonulla sul guizzo di Cristini, abi-le a sfruttare il sonno della di-fesa. Dopo un tempo la Reggia-na ha perso Zanetti: anzichéParola, Zauli ha schierato Ca-valieri, i granata hanno attac-cato senza idee, divorandosiperò la palla del 2-1 al 25’: as-sist di Ferrara ma Bonvissutonon è riuscito a battere Rossi.
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Il Rosa è il colore dei numeri uno.
Di chi sta avanti. Di chi è irraggiungibile.
Ma il Rosa non è solo un colore.
È anche un sapore. Quello della vittoria.
Quello di chi non ha eguali.
Come il sapore di Rio Mare.
Solo i migliori vestono di rosa.
36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Splendida doppietta per l’attaccanteMoscati riapre i giochi nella ripresa:è un livornese a fare il dispetto a Pagliari
Decide il difensore cresciuto nel MilanL’ex Schetter entra e sfiora il pareggioPartita spigolosa, ma la spunta Auteri
ANDATA PLAYOUT / 2 BOTTA E RISPOSTA CORSETTI-CORVESI
PRIMA DIVISIONE GIRONE B ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF
ANDATA PLAYOUT / 1 IL DERBY PUGLIESE
Che bel GattoIl Pisa esultaMa il Perugiaresta in corsa
Baldan in golLa Nocerina vaverso la finaleCede il Latina
Il Sorrento in fugaMa il Prato rimedia
Barletta gran finaleL’Andria al tappeto
PISA-PERUGIA 2-1MARCATORI Gatto (Pi) all’8’ e al 48’p.t.; Moscati (Pe) all’11’ s.t.PISA (4-4-2) Sepe 6; Sbraga 6,Suagher 6,5, Colombini 6, Sabato 6;Buscè 6,5 (dal 15’ s.t. Fondi 6),Barberis 6,5, Favasuli 6, Rizzo 7;Scappini 5 (dal 15’ s.t. Perez 6), Gatto7,5 (dal 32’ s.t. Benedetti 5). (Pugliesi,Rozzio, Carini, Tulli). All. Pagliari 7.PERUGIA (4-3-3) Koprivec 5,5; Cangi6, Russo 6,5, Massoni 6, Liviero 5(dal 1’ s.t. Giani 6); Moscati 6,5 (dal23’ s.t. Lebran 6), Esposito 5,5, Nicco6,5; Politano 5 (dal 16’ s.t. Rantier 6),Ciofani 6, Fabinho 6,5. (Pinti, Dettori,Italiano, Tozzi Borsoi). All. Camplone6.ARBITRO Maresca di Napoli 6,5.NOTE paganti 9.934, incasso di139.013 euro. Espulso Massoni al 20’s.t.; ammoniti Perez, Esposito ePolitano. Angoli 2-5.
DAL NOSTRO INVIATOALESSIO DA RONCHPISA
Vince il Pisa, ma è pro-prio ai toscani che resta in boc-ca un retrogusto amaro. Lasquadra di Pagliari mette ingrande difficoltà il Perugia, loporta sul limite del tracollo perben due volte, ma chiude con il
vantaggio minimo, per nientesicuro in vista della sfida di ri-torno, e con il pensiero fisso algran tiro di Rizzo al 17’ del se-condo tempo che ha mandatola palla a schiantarsi sulla tra-versa a portiere battuto.
Che idea Le idee sono semprepreziose, fruttano spesso piùdei soldi. Un’idea di Pagliariha trasformato un’ala promet-tente come Leonardo Gatto inun attaccante letale. 21 anni,prodotto del vivaio atalantino,Gatto ha velocità e qualità, hamesso in crisi il Perugia condue splendidi gol: il primo, suassist di Buscè, con controllospalle alla porta e tiro in giratadi sinistro, il secondo con unaconclusione di destro dalla di-stanza, potente e improvvisa.Due reti che hanno siglato unprimo tempo a senso unico,con due altre occasioni perScappini.
Beffa sfiorata Il Pisa pressa,mette in crisi la regia di Esposi-to, attacca a folate. Rizzo difen-de a sinistra, ma sorprende at-taccando al centro. Barberis,20 anni, sostituisce Mingazzi-ni senza timore. Il Perugia vuo-le attaccare sulle corsie latera-li, invece è lì che soffre. Fa-binho si spreme, ma viene spes-so triplicato, Politano è un fan-tasma. Liviero viene spazzatovia da Buscè. Eppure il Perugiaresta in gioco: Nicco, inesauri-bile, ispira Moscati, micidialedi destro. Un livornese chespezza il volo del Pisa. Rizzo in-venta una giocata strepitosa, silibera tra tre avversari e spara:traversa. Massoni stende Pe-rez, seconda ammonizione edespulsione. Pare la fine, inveceè l’inizio della riscossa: il Pisaha speso troppo. Camplone si-stema i suoi con un coraggioso4-2-3 così Rantier e Fabinhosfiorano pure il gol beffa.
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NOCERINA-LATINA 1-0MARCATORE Baldan al 23’ s.t.NOCERINA (4-3-3) De Lucia 6; Garufo6, Baldan 7, Scardina 6,5, Chiosa 5,5(dall’11’ s.t. Pepe 6); Corapi 6,5 (dal45’ s.t. Diagouraga s.v.), A. Bruno 6,De Liguori 5,5 (dall’11’ s.t. Daffara6,5); Mazzeo 6, Evacuo 6, Negro 7.(Ragni, Russo, Andelkovic, Gavilan).All. Auteri 7.LATINA (4-3-3) Bindi 5,5; Milani 6,Cottafava 6,5, De Giosa 6,5,Bruscagin 5,5; Burrai 6 (dal 14’ s.t.Ricciardi 6), Cejas 6, Sacilotto 6;Barraco 6 (dal 33’ s.t. Schetter 6),Jefferson 6 (dal 18’ s.t. Danilevicius5), Kolawole 6. (Ioime, Cafiero, Agius,Gerbo). All. Sanderra 6.ARBITRO Ghersini di Genova 6.NOTE spettatori 7.000 circa, incassoe paganti non comunicati. AmmonitiCottafava, A. Bruno, Sacilotto eDanilevicius. Angoli 3-5.
DAL NOSTRO INVIATONICOLA BERARDINONOCERINA INFERIORE (Salerno)
Ci pensa Marco Baldan,19enne difensore in prestitodal Milan, a spingere la Noceri-na verso la finale. Il suo gol, ilsecondo stagionale, fissa la vit-toria sul Latina a metà ripresa.Un successo inseguito con de-
terminazione e lucidità daicampani, più reattivi nella ri-presa. I laziali, dopo un buonprimo tempo, perdono tonoproprio quando sono chiamatia raddrizzare il risultato.
La chiave Sfida subito a visoaperto. Nocerina aggressiva,Latina geometrico. La squadradi Sanderra sfiora il vantaggioall’8’: sul cross di Milani dalladestra, il pallone sfugge a DeLucia, il tocco ravvicinato diBarraco è fuori bersaglio. Il La-tina si impossessa del centro-campo. La Nocerina (rigore re-clamato al 15’ per interventodi De Giosa su Evacuo) anna-spa in fase di impostazione.Un’insidiosa punizione di Maz-zeo (28’, fuori) rilancia la for-mazione di Auteri. Il Latina siricompatta abilmente in chia-ve difensiva. Gara molto spigo-losa: il primo cartellino giallo,su Cottafava, arriva però solopoco prima dell’intervallo.
Cambio di rotta Nella ripresa laNocerina sgomma in avanti.Auteri inserisce Daffara e Pe-pe al posto di De Liguori eChiosa: la mossa rende più of-fensivo l’assetto (a tratti un4-2-4). Nel Latina entrano Ric-ciardi e Danilevicius (out Bur-rai e Jefferson) ma la novità ri-guarda Barraco arretrato acentrocampo. Insiste la Noceri-na che passa al 23’: punizionedi Negro dalla sinistra, sul pal-lone respinto da Bindi si avven-ta Baldan per la botta vincen-te. Sanderra innesta l’ex Schet-ter che al 36’ prova il colpo conun tiro sopra la traversa. Inprecedenza, con Ricciardi eKolawole, gli altri pericoli cre-ati dal Latina, che però non siinfiamma di rabbia. La Noceri-na controlla e incassa la vitto-ria voluta a tutti i costi.
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Marco Baldan, 19 anni, esultadopo la rete al Latina: è il suosecondo gol stagionale TANOPRESS
SORRENTO-PRATO 1-1MARCATORI Corsetti (S) su rigore al31’ p.t.; Corvesi (P) al 19’ s.t.SORRENTO (4-2-3-1) Rossi 6,5;Ciampi 5, Nocentini 6, Di Nunzio 6,Bonomi 6; Arcuri 5,5 (dal 26’ s.t.Konan 5), Salvi 6; Corsetti 6 (dal 32’s.t. A. Esposito 5), Guitto 6,5,Tortolano 6,5; Bernardo 6. (Polizzi,Balzano, Fusar Bassini, Beati,Terminiello). All. Papagni 6.PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Beduschi 5(dal 37’ p.t. Bagnai 6), Malomo 6,Ghinassi 6, Lamma 6; Corvesi 6,5,Disabato 6 (dal 41’ s.t. Bisoli s.v.),Casini 6; Silva Reis 5,5; Papini 5,5(dall’11’ s.t. Essabr 5), Napoli 6.(Brunelli, Carminati, Di Dio, Tiboni).All. V. Esposito 6.ARBITRO Aureliano di Bologna 6.NOTE paganti 717, incasso di 9.033
euro. Ammoniti Beduschi, Tortolano,Corvesi e Lamma. Angoli 5-3.
ANTONINO SINISCALCHISORRENTO (Napoli)
L’1-1 va bene al Prato edè una mezza delusione per ilSorrento in vista del ritorno:la squadra di Papagni solo conuna vittoria si potrà salvare. Irossoneri danno tutto nel pri-mo tempo, passano in vantag-gio su rigore (31’, inutile fallodi Beduschi su Tortolano) gra-zie a Corsetti, ma è un fuoco di
paglia. Nella prima mezzoradella ripresa la squadra di Pa-pagni cala nel ritmo e nellagrinta incoraggiando il Pratoad assumere l’iniziativa fino astrappare il pari. Al 19’ Corve-si, approfittando una difesamal piazzata, trafigge Rossidopo una ripartenza di Napolie Silva Reis.
Assalto Solo nel finale il Sor-rento, sotto la spinta di Torto-lano e Guitto, si rende ancorainsidioso e il nuovo entratoAlessio Esposito tira addosso aLayeni da pochi passi una buo-na palla-gol (45’). Da ricorda-re, nel corso del primo tempo,due occasioni sprecate da Cor-setti (10’ e 17’) e un palo di Na-poli su punizione deviata dal-la barriera (12’).
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Leonardo Gatto, 21 anni, autoredi una doppietta: in campionatoaveva segnato 4 gol DAPRESS
BARLETTA-ANDRIA 2-0MARCATORI Allegretti al 41’, LaMantia al 45’ s.t.BARLETTA (3-5-2) Liverani 6; Romeo6 (dal 40’ s.t. Burzigotti s.v.),Camilleri 6, Di Bella 6 (dal 17’ s.t.Calapai 6); Molina 5,5, Prutsch 5,5(dal 14’ s.t. Dall’Oglio 6), Allegretti 7,5,Dezi 6,5, Pippa 6; La Mantia 6,5,Cicerelli 6. (Pane, Simoncelli,Carretta, Meduri). All. Orlandi 6.ANDRIA (4-4-2) Rossi 6; Lorenzini5,5, Migliaccio 6, Zaffagnini 6,Contessa 6; D’Errico 5,5, La Rosa4,5, Giorgino 5,5, Taormina 6 (dal 26’s.t. De Giorgi 6); Innocenti 5,5, Sy 5,5(dall’11’ s.t. Liccardo 6). (Sansonna,Tartaglia, Loiodice, Branzani,Maccan). All. Cosco 5,5.ARBITRO Bruno di Torino 6.
NOTE paganti 2.942, incasso di31.500 euro. Espulso La Rosa al 5’s.t.; ammoniti Prutsch, Allegretti,Lorenzini e Liccardo. Angoli 7-2.
MATTEO TABACCOBARLETTA
Il derby della paura se loaggiudica il Barletta. Una ga-ra per niente spettacolare ebloccata fino a 5’ dalla fine,quando una magia su punizio-ne di Allegretti sblocca l’in-contro. E dopo 4’ arriva ancheil raddoppio di La Mantia.
I gol Partita brutta, con pocheemozioni, anche se a quelle cipensano le due tifoserie. Al 12’è Camilleri che prova di testa,mentre al 20’ è Cicerelli chemanda a lato di poco. La ripre-sa si apre con l’espulsione delcentrocampista dell’AndriaLa Rosa, ma neanche l’uomoin piu per il Barletta dà fiatoalla gara. Poi, nel finale, arri-va la punizione di Allegrettiche fulmina l’immobile Ros-si. A questo punto l’Andriacommette l’errore di sbilan-ciarsi troppo per cercare il pa-reggio e così subisce in con-tropiede la rete di La Mantia.Ora per l’Andria si fa dura:nella gara di ritorno di dome-nica prossima deve vincerecon almeno due gol di scarto.
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30.31maggio | 1.2 giugno 2013
37LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
GIRONE B
PLAYOUT
GIRONE A
LA SITUAZIONE DOMENICA IL RITORNO
Sono decisivi i due attaccantiBoldini, un discreto debutto
SERIE D
Pagliari azzecca ogni mossaSul 2-0 c’è l’errore di Cappa
Due lampi per un giusto pariCappellacci ha la bestia nera
Rigore negato, fuori RastelliGara decisa da una prodezza
La stella del Monza è decisiva, nel derby d’Abruzzo cade il Chieti. Pari ok di Venezia e Aprilia
La quarta fase dei playoffe il ritorno dei playout.PLAYOFFSanthià-Virtus Vecomp 4-5 dopoi rigori (1-1); Matera-Casertana3-4 dopo i rigori (0-0); Viterbese-Castelfranco 0-5. Domenica insemifinale anche la TorreNeapolis (vincente Coppa Italia).PLAYOUTA Verbano-Novese 2-0 (andata0-3); Asti-Tortona 0-0 (0-0).C Cerea-Sanvitese 0-1 (1-1);Montebelluna-Giorgione 0-0 (1-1).D Riccione-Pavullese 1-1 (1-1);Forcoli-Castenaso 0-1 (1-1).E Pontevecchio-Flaminia 1-2 (1-1).F Renato Curi-Celano 1-2 (0-0).G Budoni-Selargius 1-1 (1-2);Anziolavinio-Hyria Nola 2-2 (1-3).H Nardò-Sant’Antonio A. 0-0 (0-0).I Agropoli-Sambiase 2-3 (2-0,giocata sabato);Palazzolo-Ragusa 0-1 (1-1).VERDETTI Retrocedono inEccellenza: Verbano, Tortona,Cerea, Giorgione, Pavullese,Forcoli, Pontevecchio, RenatoCuri, Budoni, Anziolavinio,Sant’Antonio Abate, Sambiase ePalazzolo.
SECONDA DIVISIONE ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF
GIRONE A: VALLE D’AOSTA-RIMINI 0-2MARCATORI Palazzi al 10’, Morga al 34’ s.t.VALLE D’AOSTA (4-3-3) Frattali 6,5; Jidayi 6, Emiliano6,5, Benedetto 5,5, Miceli 5; Panepinto 5 (dal 12’ s.t.Bentoglio 5,5), Nocciola 5,5, Gentile 5; Iocolano 5,5,Sinato 5, De Vincenziis 5,5 (dal 18’ s.t. Esposito s.v.;dal 32’ s.t. Temelin s.v.). (Costantino, Fiore, Furno,Cuneaz). All. Zichella 5.RIMINI (4-4-2) Scotti 7; Gasperoni 5,5 (dal 32’ s.t.Ferrari 6), A. Brighi 6,5, Rosini 6,5, Palazzi 7; Spighi6,5 (dal 36’ s.t. Mandorlini s.v.), M. Brighi 6,5, Onescu6,5, Baldazzi 6 (23’ s.t. Valeriani 6); Taddei 7, Morga7,5. (Semprini, Maita, Marras, Maio). All. D’Angelo 7.ARBITRO Ros di Pordenone 6,5.NOTE spettatori 250 circa, incasso di 1.824 euro.Ammoniti Benedetto, Iocolano, Rosini, Onescu,Emiliano, Valeriani e Taddei. Angoli 4-7.
SAN GIUSTO CANAVESE (To) Il Rimini vince 2 0 comein campionato il 27 gennaio scorso e prenota lafinale. Al Valle d’Aosta serve un miracolo: devevincere con almeno tre gol di scarto per nontornare in D dopo 12 mesi. Le reti nella ripresa: al10’ Palazzi di testa, poi al 34’ Morga (dopo unagran parata di Scotti su Emiliano) ha infilato a tuper tu con Frattali (in sospetto fuorigioco).
Andrea Bucci
GIRONE B: GAVORRANO-HINTERREGGIO 2-1MARCATORI Carraro (G) al 5’, Khoris (H) all’8’, Fiore (G)al 17’ p.t.GAVORRANO (3-4-2-1) Addario 6; Mazzanti 6, Miano 6,5,Fatticcioni 6; Tognarelli 5,5 (dal 18’ s.t. Lo Sicco 6),Zane 6, Fiore 7, Romiti 5,5; Della Latta 6, Carraro 8;Nocciolini 6. (Cavallai, Rosati, Viola, Cartella, Ropolo,Alderotti). All. Orrico 6,5.HINTEREGGIO (4-4-2) Mengoni 5,5; Angelino 5,5, Ungaro6, Franceschini 5,5, Impagliazzo 5; Vicari 6, Lavrendi6,5, Kras 6, Aliperta 5 (dal 24’ s.t. Gioia 6); Cruz (dal 25’s.t. Broso 6), Khoris 6. (Maggio, Marguglio, Messina,Figliomeni, Carbonaro). All. Venuto 6,5.ARBITRO Abisso di Palermo 6.NOTE paganti 293, incasso di 2.474 euro. EspulsoKhoris al 44’ s.t.; ammoniti Impagliazzo, Kras, Fiore,Carraro, Ungaro e Nocciolini. Angoli 5-2.
GAVORRANO (Gr) Succede tutto nella primamezzora: apre le danze un grande Carraro,risponde Khoris con un guizzo su cross di Cruz,prima del gol di testa di Fiore che fissa il 2 1. Poicala il sipario sullo spettacolo, con le squadreimpegnate a non farsi male in vista del ritorno,quando al Gavorrano basterà un pareggio per lasalvezza mentre l’Hinterreggio dovrà vincere, masenza il cannoniere Khoris espulso nel finale.
Alfredo Faetti
Al solito Godeasreplica BrighentiIl Renate in salvo
Gasbarroni e L’Aquila, doppio colpo
Denis Godeas, 37 anni, punta del Venezia: 18 gol in tutto
Playoff e playoutCastelfranco okRiccione in salvo
Segna ImprotaPoi c’è CarcioneIl Fattori è amico
Croce va in reteTeramo rimediagrazie a Foglia
Paolo Favaretto, 46 anni, tecnico dell’Aprilia D’ANNIBALE
Girone A: il colpo del RiminiDecidono Palazzi e MorgaIl Valle d’Aosta è spacciato
Girone B: tre gol nei primi 17’Il Gavorrano strappa il 2-1Hinterreggio: fa tutto Khoris
L’ipoteca di Astasulla finaleRabbia Bassano
RENATE-VENEZIA 1- 1MARCATORI Godeas (V) al 45’ p.t.; Brighenti (R) al 28’ s.t.RENATE (4-3-3) R. Galli 6,5; Adobati 6,5, Ferrari 5,5,Gavazzi 6, Morotti 6; Mastrototaro 5,5 (dal 15’ s.t.Santonocito 6,5), N. Galli 5,5, Mantovani 6,5; Gaeta 6 (dal1’ s.t. Malivojevic 6,5), Brighenti 7, Zanetti 6. (Santurro,Zita, Adorni, Bergamini, Storani). All. Boldini 6,5.VENEZIA (4-3-1-2) Zandrini 6,5; Cabeccia 6, Miale 6,5,Battaglia 6, Bertolucci 6 (dal 22’ s.t. Campagna 6); Cenetti6, Carloto 6,5, Maracchi 5,5; Lauria 6 (dal 37’ s.t.Margarita s.v.); Godeas 6,5, Bocalon 6 (dal 27’ s.t. M.Marconi 6). (Menegon, Masi, Princivalli, Taddei). All. Sottili6,5.ARBITRO Sacchi di Macerata 5,5.NOTE spettatori 400 circa, paganti e incasso non comuni-cati. Ammoniti Bocalon, Battaglia e N. Galli. Angoli 5–3.
FRANCO CANTU’MEDA (Monza)
E’ finita con un giusto pari la sfida tra Re-nate e Venezia, decisa dalle parate dei portieri edalle prodezze degli attaccanti, Denis Godeas(18 gol in questa stagione) e Andrea Brighenti(21). Per Boldini un buon debutto dopo l’esone-ro di Sala. L’1-0 allo scadere del primo tempo:cross dalla destra di Cenetti e mezza rovesciatadi Godeas. Brighenti invece sfrutta l’assist di Ma-livojevic con un gran tiro sotto la traversa. Ospi-ti più propositivi nel primo tempo (a favore divento) con Riccardo Galli impegnato più volte evicini al vantaggio già al 12’ con Lauria che hacolpito il palo. Ma l’occasione migliore capita alRenate con Nicolò Galli che al 20’ costringe Zan-drini alla super parata. Renate più incisivo nellaripresa ma il Venezia limita i danni e a conqui-sta un risultato importante. Da segnalare cheuna cinquantina di tifosi del Venezia non sonopotuti entrare e si sono sistemati sulla collinettaall'esterno dello stadio esponendo lo striscione:«Curva Sud, sprovvisti tessera del tifoso».
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L’AQUILA–CHIETI 2–0MARCATORI Improta al 23’ p.t.; Carcione al 37’ s.t.L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Petta 6 (dal 41’ s.t. Ligorio s.v.),Pomante 6,5, Ingrosso 6, Rapisarda 6; Iannini 7, Carcione 7,Menicozzo 6,5; Ciotola 6,5 (dal 25’ s.t. D’Amico 6,5),Infantino 7 (dal 30’ s.t. Ripa s.v.), Improta 7. (Gerosi, Gizzi,Triarico, Colussi). All. Pagliari 6,5.CHIETI (4-2-3-1) Cappa 5; Bigoni 6,5, Pepe 6, Gigli 5,5,Gandelli 5,5; Vitone 5, Del Pinto 6,5; Verna 5, Mungo 5,5 (dal29’ s.t. Rinaldi s.v.), Alessandro 5 (dal 15’ s.t. Berardino 5,5);De Sousa 6. (Savut, Cardinali, Di Filippo, Petagine,Capogna). All. De Patre 5,5.ARBITRO Minelli di Varese 6.NOTE spettatori 2.500 circa, paganti nc, incasso di 27.430euro. Ammoniti Verna, Pepe, Petta e D’Amico. Angoli 2-4.
ALESSANDRO FALLOCCOL’AQUILA
È proprio il caso di dirlo, ai playoff L’Aquilasfata il tabù Fattori, spesso terra di conquista pertutto il girone di ritorno, e si aggiudica il derbyd’Abruzzo. Da una parte un Chieti fresco e mano-vriero, per ampi tratti padrone del campo e forsepunito con un passivo troppo pesante alla luce,soprattutto, di un raddoppio regalato. Dall’altraL’Aquila esperto e cinico, capace di attendere epungere al momento giusto con due lampi, unoper tempo. Grazie anche all’intuizione del tecni-co Pagliari, che azzecca il ritorno al 4-3-3. Davan-ti al pubblico delle grandi occasioni (più di 300gli ospiti), parte bene il Chieti, ma al 23’ L’Aquilapassa alla prima occasione: torre di Infantino perImprota che dalla lunetta fulmina Cappa. Il Chie-ti accusa il colpo e L’Aquila per poco non raddop-pia, con Ciotola e ancora con Improta. Nella ri-presa il Chieti spinge ma al 37’ L’Aquila chiude iconti: destro tagliato su punizione defilata dellospecialista Carcione, Cappa è inguardabile emanda il pallone in porta.
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TERAMO-APRILIA 1-1MARCATORI Croce (A) al 18’ p.t.; Foglia (T) al 13’ s.t.TERAMO (4-4-2) Serraiocco 6; Scipioni 6,5, Ferrani 6,Speranza 6, Chovet 5,5; Ambrosini 5,5, Valentini 6,Novinic 5,5 (dal 7’ s.t. Iazzetta 5,5), Foglia 6,5 (dal 28’ s.t.Petrella 6); Bucchi 6 (dal 42’ p.t. Coletti 6), Olcese 5,5.(Santi, De Fabbritiis, Caidi, De Stefano). All. Cappellacci 6.APRILIA (4-3-1-2) Di Vincenzo 5; Corsi 6, Mariotti 6,Sembroni 6, Frigerio 6; Sassano 5,5 (dal 36’ p.t. Hanine6), Amadio 6,5, Croce 6,5 (dal 24’ s.t. Marfisi 5); Criaco5,5 (dal 38’ s.t. Ferri s.v.); Ferrari 5,5, Gomes 6. (Caruso,Cane, Carta, Lattanzio). All. Favaretto 6.ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6.NOTE spettatori 2.400 circa, paganti nc, incasso di28.239 euro. Espulso Marfisi al 46’ s.t.; ammonitiScipioni, Iazzetta e Ferrari. Angoli 12-3.
GIANCARLO ANTONELLITERAMO
L’Aprilia si conferma bestia nera per il Te-ramo. Dopo aver vinto entrambe le gare di cam-pionato, la squadra laziale strappa un pareggioche significa seria ipoteca per la finale. Partitaequilibrata e pareggio giusto. Al 18’, come unfulmine a ciel sereno, arriva il gol dell’Aprila:assist di Criaco per Croce che con un diagonalesupera Serraiocco. Il Teramo accusa il colpo,poi comincia a scuotersi e al 33’ Bucchi (poiuscito per infortunio) impegna Di Vincenzo.Nella ripresa il Teramo è ancora più determina-to e al 13’ pareggia con Foglia, che approfitta diuna respinta maldestra del portiere su cross diScipioni. La squadra abruzzese continua a pre-mere ma non riesce più a rendersi davvero peri-colosa, se si eccettua un tentativo di Petrella al47’ sventato in angolo. Commenta l’allenatoredi casa Cappellacci: «Pareggio giusto». E Fava-retto: «Bravi i miei a non perdere la testa».
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Andrea Gasbarroni, 31 anni, 18 gol in campionato DAPRESS Giovanni Pagliari, 51 anni, allenatore de L’Aquila LIVERANI
GDS
Ecco il regolamento del-la Seconda divisione.
PLAYOFF Da stabilire due pro-mozioni. Domenica c’è il ritor-no delle semifinali: in caso diparità di punti e gol va in fina-le la squadra meglio piazzata,ossia quella che gioca il ritor-no in casa. Nelle semifinali, incaso di parità, non ci sono sup-plementari: ci saranno even-tualmente solo nelle finali.
PLAYOUT Da stabilire tre retro-cessioni. Domenica c’è il ritor-no: chi perde retrocede, in ca-so di parità di punti e gol (nonci sono supplementari) va in fi-nale la squadra meglio piazza-ta, ossia quella che gioca il ri-torno in casa. In finale (anda-ta sul campo della vincentedel girone B), in caso di parità,si va ai rigori: chi vince è salvo,chi perde retrocede.
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MONZA–BASSANO 1-0MARCATORE Gasbarroni al 16’ s.t.MONZA (4-3-2-1) Castelli 6; Franchino 6,5, Franchini 6,Cattaneo 6,5, Anghileri 6,5 (dal 41’ s.t. Bugno s.v.); Vita 6,5,Grauso 6,5, Valagussa 7; Gasbarroni 7, Finotto 6 (dal 22’ s.t.Calliari s.v.; dal 30’ s.t. Nitride 6); De Cenco 6,5. (Pazzagli,Giorgi, Laraia, Bi Zamble). All. Asta 6,5.BASSANO (4-3-3) Cano 6,5; Basso 6, Bertoli 6, Ghosheh 6,Bizzotto 5,5; Mateos 5,5 (dal 32’ s.t. Proietti 6), Carteri 6,Correa 6,5; Ferretti 6, Longobardi 5 (dal 21’ s.t. Zizzari 6),Berrettoni 5,5 (dal 35’ s.t. De Gasperi s.v.). (David, Toninelli,Zanella, Furlan). All. Rastelli 6.ARBITRO Ripa di Nocera 6.NOTE spettatori 2.000 circa, paganti nc, incasso di 22.213euro. Espulso il tecnico Rastelli al 29’ s.t.; ammonitiGhosheh, Cattaneo, Mateos, Grauso, De Cenco eBerrettoni. Angoli 1-7.
MATTEO DEL BUEMONZA
Il solito Andrea Gasbarroni trasforma inoro l’episodio che rende in discesa la strada delMonza verso la finale: ai brianzoli basterà pareg-giare a Bassano. Una gara molto equilibrata e gio-cata soprattutto a centrocampo non poteva cheessere decisa dalla giocata di un singolo: Astadeve quindi ringraziare Gasbarroni, che al 61’ haraccolto un diagonale di Vita sporcato dalla dife-sa e non ha lasciato scampo a Cano, facendoesplodere il Brianteo. In precedenza il numerouno del Bassano si era dovuto superare su un ten-tativo ravvicinato di De Cenco e su una staffilatadell’inesauribile Valagussa, migliore in campo. IlBassano non si è dimostrato inferiore al Monza: iveneti, che hanno sfiorato la rete con Longobar-di e con una rovesciata di Zizzari, hanno avutoun miglior palleggio, ma non sono mai riusciti adimpensierire Castelli. Nel finale Rastelli è statoespulso per proteste: l’arbitro ha sorvolato su uncontatto in area tra Franchino e Berrettoni.
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39LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Rosberg cala l’assoma c’è il giallo gommeAlonso, che sofferenzaLa Mercedes sbanca un GP lotteria, con la grossa polemicadei test segreti. Il ferrarista (7°) perde altri 12 punti da Vettel
FORMULA 1GP MONACO
Frecce scattantiAl via le Mercedes di Rosberg (a sin.) e Hamiltonchiudono la porta alla Red Bull di Vettel COLOMBO
La prima safety carAl 30° giro safety car in pista per l’incidente diMassa. Il più penalizzato è Hamilton: da 2° a 4° IPP
Alonso e Perez sgomitanoAl 44° giro Perez attacca Alonso alla chicane deltunnel: lo spagnolo taglia il cordolo ed è punito IPP
PINO ALLIEVIMONTECARLO (Monaco)
Di padre in figlio. Trent’anni dopo Keke arriva NicoRosberg a dominare il GranPremio di Monaco, riportando la Mercedes ai vertici della Formula 1. Un trionfo assoluto, quello del biondo Nico quasisosia di LeonardoDiCaprio. Primo da giovedì adomenica in tutte le prove,ad ogni giro di gara, adogni ripartenza dopodue safety car e una bandiera rossa. In poche parole, è come se Rosbergavesse vinto tre volte.Senza un errore, una sbavatura. Semplicementeperfetto, con le gommeche stavolta hanno resistitoper l’intera distanza della gara tanto che non c’è stato alcun problema a tenere a distanza gli avversari sin dalvia, sin dalla prima di tantissime curve, con infiniti cambi di direzione e di marcia, inun toboga infernale racchiuso tra due barrieremetalliche di guardrail.
Leader Bravo Rosberg,brava la Mercedes, lasola tra le grandimarche ancora all’asciutto nel 2013.Nico ha dato unadimostrazione diforza che lo colloca obbligatoriamente tra igrandi. Perdue anni siera messod i e t r oS c h u m a cher e tuttia pensareche Michael fos
se bollito. Poi è arrivato insquadra il velocissimo Hamilton: Rosberg gli ha presole misure e (sinora) lo ha ridimensionato in modo perentorio, quasi feroce perl’inglese che rischia di finireun’altra volta dallo psicologo, tanto da aver detto a finegara (quarto) una frase di resa: «Non mi sono piaciuto».Ovvio...
Flop Nel giorno della Mercedes targata LaudaWolff laFerrari è finita k.o.. Alonso siè distinto – stavolta – per isorpassi subiti invece che perquelli fatti. La F138 non aveva né trazione né ritmo eFernando è stato spettatoredelle prodezze altrui, rimediando tre sverniciate in trecurve diverse da Perez, Sutile Button: non è da lui. Ma haavuto la fortuna che poiRaikkonen sia stato messok.o. da Perez, con lo stesso
messicano che ha dovuto alzare bandiera bianca pochigiri dopo. Altrimenti sarebbestato 9°, invece di 7°. Peggioè andata a Massa, che scattava da fondo griglia ed era 16°quando ha sbattuto a SantaDevota in un incidentefotocopia di quello di sabato, colsospetto di un guasto tecnico.
Botti È stata una gara bruttacome quasi tutti i GP di Monaco, con i piloti in processione, impossibilitati a superarsi in un tracciato anacronistico. Hamilton, che era secondo, ha perso 2 posizionicon la prima safetycar senzapiù recuperare, mentre Vettel e Webber sono rimasti secondo e terzo statici e impotenti. Idem dietro, salvo lasosta per foratura di Raikkonen provocata da Perez (Kimi è poi giunto 10°) e l’arresto di Perez dopo averne fatte di tutti i colori. In mezzo labandiera rossa per il bottoChiltonMaldonado e la seconda safety car per il tamponamento di Grosjean suRicciardo.
Caso gomme Tra due domeniche in Canada si tornerà(quasi) alla normalità. Havinto bene, la Mercedes? Benissimo. Ma ora si dirà che è
stata avvantaggiata dai 3giorni di test a Montmelò,dopo il GP di Spagna. Proveautorizzate dalla Fia su richiesta «in emergenza» dellaPirelli. Motivo per cui, stanteappunto questa emergenza,la Mercedes ha fatto 1.000km con Rosberg e Hamiltoncon la vettura attuale, sullaquale si erano verificate condizioni rischiose per le gomme: almeno così si è indotti apensare, visto che stiamoparlando di un regolamentoparallelo, segreto a tutti. Ferrari e Red Bull hanno invecefatto reclamo alla Fia sostenendo che bisognava provare con la macchina del 2011,come ha fatto la Ferrari (conuna vettura clienti non guidata dai piloti titolari) dopoil Bahrain. Altarini che escono solo ora, in un sistema dimisteri che fa venire la nausea. Questa è la F.1...
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Fernando passatoda Perez, Sutil eButton. Lo graziasolo la foraturadi Raikkonen
Ferrari e Red Bullfanno reclamocontro la Stella,che nei test hausato l’auto 2013
SFestain casaNico Rosberg,27 anni, sultraguardo e neldopogara. Iltedesco vive aMontecarlo EPA
2Vittorie di Nico
Prima di ieri aveva vintosolo nel 2012 in Cina,sempre su Mercedes
9Trionfi su 10 dalla poleNelle ultime 10 edizioni del GP
Monaco, in 9 occasioni havinto chi era partito dalla pole
Gran Casi
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41
Chilton spinge MaldonadoAl 46° giro bandiera rossa e stop della gara per loschianto di Maldonado, spinto fuori da Chilton IPP
Grosjean vola su RicciardoAl 63° giro Grosjean, che già aveva sbattuto inprova, salta sulla Toro Rosso di Ricciardo IPP
PerezRaikkonen autoscontroAl 69° giro Perez attacca anche Raikkonen, mastavolta non c’è spazio. Danneggiati entrambi IPP
Nico, vale come una laureaRosberg, al centro, sempre al comando, trionfa suVettel (a sin.) e Webber. Prima volta a Monaco EPA
ilPersonaggioNICO ROSBERG
«Non pensavo a papàsolo alla mia vittoria»«Da bimbo guardavo la corsa in tv e sognavo Senna col casco giallo»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIMONTECARLO
In testa dall’inizio allafine, dopo essere stato padrone di tutte le sessioni di prove.Un fine settimana perfetto senon fosse per le voci velenoseche hanno accompagnato lascoperta del test Pirelli aMontmelò dove lui e il compagno di squadra hanno percorso 1000 km con gommeche serviranno in futuro (dicela Pirelli) e una Mercedes senza novità aerodinamica (garantisce il team). «Di quel testdovete chiedere alla Pirelli ionon voglio commentare».
Sogno E’ l’unico momento incui un’ombra di broncio velail sorriso di Nico Rosberg, ilnuovo re di Montecarlo, trent’anni esatti dopo la vittoriadel padre. «È come un sognoche si avvera — esclama Rosberg junior — quando erobambino davanti alla tv, speravo un giorno di correre evincere questa corsa speciale.Il mio primo ricordo è Senna,il suo casco giallo che guidavauna macchina biancorossa. Èuna gioia che ripaga dalle difficoltà passate sinora». Tuttiquei GP, 3 di fila, dove erapartito in pole e dopo pochigiri si trovava già in affanno.«È un pensiero fisso che incorsa riaffiorava spesso. No,non ho pensato ai 30 anni dalla vittoria di mio padre. Ciò acui pensavo è che stavo vincendo con una freccia d’argento!». Dopo Cina 2012, Monaco 2013, e allora qualcuno
chiede se con ieri sia uscito dall’ombra di un padre iridato.«Mai sentita una responsabilità particolare, mi sono sempreritenuto fortunato ad avere unpapà campione del mondo».
Sospetti Gioisce pure TotoWolff: dopo 4 tentativi la suaMercedes ha centrato il bersaglio grosso. «Abbiamo dominato, Nico è stato bravissimo soprattutto nelle ripartenze, la telemetria indicava il colore bluper le sue gomme: erano freddissime. Un successo meritato».Il boss nega che i 1000 km sianostati un vantaggio. «È un testvoluto dalla Pirelli, ci siamo fermati in Spagna con tutti i motorhome, dov’era il segreto? E
poi la Pirelli ci ha comunicatosolo 810 giorni prima il luogodel collaudo, non c’era il tempo anche avessimo voluto diportare cose nuove. La protesta? C’è un team 3 volte iridatoche non è contento che vinciamo! Non so che cosa succederà ma so che nessuno ci potràtogliere questo successo». Hamilton invece, complice la prima sosta obbligata per la Safety Car dell’incidente di Massa, è giù dal podio: «Ma non èsfortuna, è solo colpa mia. Quinon sono riuscito a dare ilmassimo. Poi ho sbagliato aconteggiare il distacco che dovevo tenere da Rosberg per ilpit. Ma queste sono le corse».
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Rosberg e, dietro, Pierre Casiraghi, il Principe Alberto e la moglie Charlene REUTERS
dHA
DETTO
SHamilton
«Sono giù dalpodio? Ma nonmi appello alla
sfortuna, èstata soltanto
colpa mia.Questo fine
settimana nonsono riuscito a
dare il massimo.Ma queste sono
le corse»
casoPirelli
Quei 1000 kmche possonofinire in tribunaleDAL NOSTRO INVIATO
MONTECARLO
L’unica cosa sicura è che nessuno potràcancellare la vittoria di Nico Rosberg in questoGP di Monaco. Non è poco dopo che ieri mattina si era sparsa la notizia di un test segreto della Mercedes a Montmelò nei giorni successivial GP di Spagna. Ma per spiegare il caso bisogna tornare a inizio maggio, quando la Pirelliha chiesto alla Fia di effettuare un test con vetture 2013. Via libera concesso perché contemplato nell’accordo firmato a suo tempo.
Mistero Ma, secondo la Fia, del test non se ne èsaputo più nulla sino a sabato pomeriggio,quando è stato Charlie Whiting (pare) ad informare i piloti che il mercoledì successivo aMontmelò la Mercedes aveva girato con unavettura di quest’anno sulla quale si erano alternati Rosberg e Hamilton. I due avevano saggiato coperture per il futuro (per il Canada?). Unanotizia che ha indotto Ferrari e Red Bull adavanzare reclamo perviolazione dell’articolo22.4 H del regolamentosportivo, che disciplinai test (sono vietati durante l’anno con vettureche non siano vecchiedi almeno 2 stagioni) ela galleria del vento.
Attacco La Fia ha accusato Mercedes e Pirellidi non aver informatodel test e di non aver dato la stessa opportunitàagli altri team, investendo della questione icommissari del GP, che ora dovranno stabilirese archiviare le proteste o portare il caso davanti al Tribunale d’appello. La Pirelli, forte di unamail di marzo che dava la possibilità a qualsiasisquadra di percorrere 1000 km di collaudi(quelli percorsi dalla Mercedes), ha sostenutodi non aver fornito ai tedeschi alcuna informazione sulle gomme provate, che la decisionesulla macchina da utilizzare era responsabilitàdel team e la segretezza del test legittima. Mercedes, dal canto suo, ha confermato di aver solomesso a disposizione la vettura e di aver rispettato la clausola dell’accordo tra fornitore e Fia,senza cancellare il sospetto di aver, ad esempio,provato la rinnovata sospensione posteriore,usata a Monaco. Insomma, il solito pasticcio...
a.cr.
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Paul Hembery ANSA
famigliad’oro
Trent’anni fail trionfo di Keke
Keke Rosberg, papà diNico nonché iridato 1982,vinse a Montecarlo nel 1983con la Williams AP
inò
42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43
FORMULA 1 GP MONACO
le pagelle DI PINO ALLIEVI
Nervi molto saldiper un capolavoro
zoom sulla corsa
PIT STOP GIRI VELOCI
Il primo dato indica la gommadi partenza. SSN=supersoftnuove; SSU=supersoft usate;SN=soft nuove; SU=soft usate;DT=drive trough; R=ripartenza;NC=non classificato. Traparentesi i giri delle soste.L’ultimo dato, per ogni pilota, èil numero totale di pit stop.
Rosberg SSU SU (31) R: SSU(47) 1; Vettel SSU SN (30) R:SSU (47) 1; Webber SSU SN (25)R: SSU (47) 1; Hamilton SSU SU(31) R: SSU (47) 1; Sutil SSU SN(30) R: SSU (47) 1; Button SSUSN (25) R: SSU (47) 1; AlonsoSSU SN (28) R: SSU (47) 1;Vergne SSU SN (29) R: SSU (47)1; Di Resta SSN SN (9) R: SSN(47) 1; Raikkonen SSU SN (26)R: SN (47) SSU (70) 2;Hülkenberg SSN SN (27) R: SN(47) 1; Bottas SSN SN (30) R:SSN (47) 1; Gutierrez SN SSN(28) R: SSN (47) SSN (63) 2;Chilton SSN SN (23) R: SN (47)DT (48) SSN (63) 3; Van derGarde SSN SSN (1) SN (24) SN(35) R: SN (47) 3; Perez SSU SN(29) R: SSU (47) 1; Grosjean SNSSN (30) R: SSN (47) SSU (62) 2NC; Ricciardo SN SSN (22) R:SSN (47) 1 NC; Bianchi SSN SN(22) SN (35) 2 NC; MaldonadoSSN SSN (1) SN (30) 2 NC;Massa SN SSN (26) 1 NC; PicSSN 0 NC
1. Vettel 1’16”577 (77°)2. Raikkonen 1’17”392 (78°)3. Hamilton 1’18”133 (76°)4. Webber 1’18”262 (77°)5. Sutil 1’18”292 (74°)6. Rosberg 1’18”327 (74°)7. Gutierrez 1’18”685 (71°)8. Button 1’18”720 (76°)9. Chilton 1’19”016 (78°)10. Vergne 1’19”151 (77°)11. Di Resta 1’19”215 (77°)12. Alonso 1’19”340 (77°)13. Ricciardo 1’19”426 (26°)14. Perez 1’19”530 (27°)15. Hülkenberg 1’19”853 (29°)16. Massa 1’20”064 (28°)17. Van der Garde 1’20”494 (50°)18. Bianchi 1’20”617 (49°)19. Maldonado 1’20”881 (8°)20. Bottas 1’20”921 (68°)21. Grosjean 1’20”969 (57°)22. Pic 1’22”772 (4°)
Sebastian Vettel, 25 LAPRESSE
Hamilton surclassato dal compagnoLewis non si trova a suo agio con questa Mercedes. Sutil vince il GP delle macchine di serie B
Non è facilereggere latensione per 3giorni di fila aMontecarlo. Non èfacile tenersi fuoridal caos, dallapressione di una marcacome la Mercedes. Nicoc’è riuscito. Sempre il piùrapido, col capolavoro diuna gara in 3 tronconi corsicon i nervi saldi. E l’arrivo insquadra di un pilota velocecome Hamilton gli ha datoancora più sprint. SplendidoEPA
7MaldonadoUn voto alpericoloscampato dopola leggerezza diChilton che loha mandato asbattere.PoverinoEIDON
7,5RaikkonenEra quinto,Perez gli forauna gomma, siritrova 16° erimonta sinoal 10° posto.SolitofenomenoANSA
7WebberHa fatto la suagara senzainfamia né lode,difendendosida chi gli eraalle spalle,senzainfastidireVettel LAPRESSE
7VergneOttavo con laToro Rosso,subito dopo laFerrari. Checosa si potevapretendere dipiù? IntantocresceAFP
6Di RestaIl pilota che nonride mai sipiazza nonocon una bellarimonta dal 17°posto in griglia.Ma Sutil è altracosa, quiEPA
5ButtonPerez lo faimpazzire trasorpassi epressione. Siriscatta nelfinalesuperandoAlonso. Troppopoco IPP
5PerezQuandocontrolleràla suaaggressivitàprenderà 8.Qualcuno deveinsegnarglicome si correMINOZZI
2GrosjeanQuattroincidenti in 3giorni e 10 postiin griglia aMontreal per ilvolo suRicciardo.Valsecchispera… EIDON
7,5 SutilPiazzarsi quinto con la Force Indiaè come aver vinto il GP di Monacodelle macchine di serie B.Bravissimo, deciso, calcolatore, suun tracciato che lo esalta LIVERANI
7,5 VettelUn leone in gabbia. Voglioso disfasciare le sbarre e scappare.Secondo, con ulteriore allungomondiale su Raikkonen e Alonso:può bastare COLOMBO
5 HamiltonIl ricordo di Lewis modello Sennaa Monaco è sbiadito. Rosberg lostordisce, lo ridicolizza. Conquesta Mercedes non si trova.Lo ammette. Quasi una resa AP
5 AlonsoLa più brutta gara dell’anno.Tre sorpassi patiti o quasi: Perez,Sutil, Button. Non ha volutorischiare, pensava al MondialeCOLOMBO
classifiche
ARRIVO
POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO
(CAMBI GOMME)
1. ROSBERG GER Mercedes in 2h17’52”056 (1)
media 113,378 km/h
2. VETTEL GER Red BullRenault a 3"888 (1)
3. WEBBER AUS Red BullRenault a 6"314 (1)
4. HAMILTON GB Mercedes a 13"894 (1)
5. SUTIL GER Force IndiaMercedes a 21"477 (1)
6. BUTTON GB McLarenMercedes a 23"103 (1)
7. ALONSO SPA Ferrari a 26"734 (1)
8. VERGNE FRA Toro RossoFerrari a 27"223 (1)
9. DI RESTA GB Force IndiaMercedes a 27"608 (1)
10. RAIKKONEN FIN LotusRenault a 36"582 (2)
11. HÜLKENBERG GER SauberFerrari a 42"572 (1)
12. BOTTAS FIN WilliamsRenault a 42"691 (1)
13. GUTIERREZ MES SauberFerrari a 43"212 (2)
14. CHILTON GB MarussiaCosworth a 49"885 (2)
15. VAN DER GARDE OLA CaterhamRenault a 1'02"590 (3)
16. PEREZ MES McLarenMercedes a 6 giri (1)
RITIRATI: all’8° giro PIC (FRA/CaterhamRenault) motore; al29° giro MASSA (BRA/Ferrari) incidente; al 45° giroMALDONADO (VEN/WilliamsRenault) incidente; al 59° giroBIANCHI (FRA/MarussiaCosworth) incidente; al 62° giroRICCIARDO (AUS/Toro RossoFerrari) incidente; al 64° giroGROSJEAN (FRA/LotusRenault) incidente
DISTANZA GARA: 78 giri pari a 260,520 km
GIRO PIÙ VELOCE: il 77° di VETTEL in 1’16”577, media 157,018km/h
LEADER DELLA CORSA: dalla partenza all’arrivo ROSBERG
NOTE: gara sospesa in regime di bandiere rosse al 46° girodopo l’incidente che ha coinvolto Maldonado e Chilton;ripartenza dopo 20’ dietro la safety car. Safety car in pistaanche dal 30° al 38° giro e dal 63° al 67° giro. Drive throughper Chilton, ritenuto colpevole dell’incidente con Maldonado
GENERALEPILOTI
POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON
1. VETTEL GER 107 15 25 12 25 12 18
2. RAIKKONEN FIN 86 25 6 18 18 18 1
3. ALONSO SPA 78 18 25 4 25 6
4. HAMILTON GB 62 10 15 15 10 12
5. WEBBER AUS 57 8 18 6 10 15
6. ROSBERG GER 47 12 2 8 25
7. MASSA BRA 45 12 10 8 15
8. DI RESTA GB 28 4 4 12 6 2
9. GROSJEAN FRA 26 1 8 2 15
10. BUTTON GB 25 2 10 1 4 8
11. SUTIL GER 16 6 10
12. PEREZ MES 12 2 8 2
13. RICCIARDO AUS 7 6 1
14. HÜLKENBERG GER 5 4 1
15. VERGNE FRA 5 1 4
16. GUTIERREZ MES 0
17. BOTTAS FIN 0
18. MALDONADO VEN 0
19. BIANCHI FRA 0
20. PIC FRA 0
21. CHILTON GB 0
22. VAN DER GARDE OLA 0
COSTRUTTORI
1. RED BULL 164 23 43 12 31 22 33
2. FERRARI 123 30 10 33 4 40 6
3. LOTUS 112 26 14 20 33 18 1
4. MERCEDES 109 10 27 15 12 8 37
5. FORCE INDIA 44 10 4 12 6 12
6. MCLAREN 37 2 2 10 9 6 8
7. TORO ROSSO 12 1 6 1 4
8. SAUBER 5 4 1
9. WILLIAMS 0
10. MARUSSIA 0
11. CATERHAM 0
h9,5NicoRosberg
4I NUMERI
50Podi
di VettelNel dettaglio
sono 28 vittorie,13 secondi e 9
terzi posti. Iltedesco è 13° a
una lunghezzada Hamilton e
Hakkinen.Al comando
MichaelSchumacher,con 155 podi
23Gare
consecutivea punti perRaikkonenKimi eguaglia
al 2° postoFernando
Alonso, a puntidal GP Europa
2011 al GPUngheria 2012
di g.cor.
44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
FORMULA 1 GP MONACO
Alonso non se l’aspettava:«Lento e chiuso da piloticon niente da perdere»«Perez? Io l’ho evitato, Kimi no. Correvo così nel 2008 e 2009...Ho preso 6 punti, potevano essere zero. In Canada sarà diverso»
LA RABBIA IL FINLANDESE FURIOSO PER L’ATTACCO DEL MESSICANO CHE LO HA COSTRETTO AD UNA SOSTA IMPREVISTA
Raikkonen: «Perez è uno stupido»
il Film
Giornata nera:viene superatoaddiritturadalla Force India
AL 57° GIROSutil, capolavoro al LoewsAlonso lascia la porta aperta al Loews, Sutil (Force India) nonsi fa pregare e lo infila con una manovra da applausi IPP DA TV
AL 70° GIROButton alla Rascasse, senza troppi complimentiAlonso si allarga di nuovo, Button ne approfitta, lo affianca allaRascasse e lo supera di slancio. Fernando si deve accodare IPP DA TV
dHANNODETTO
SWebber
«Difficile partirein seconda fila:
ho provato asuperare Lewis
alla prima curvama non c’era
spazio. Poi hocercato disalvare le
gomme»
SButton
«Nel finaleho avuto
l’opportunità disuperare
Fernando Alonsoalla Rascasse:
moltodivertente. Così
ho chiuso al6° posto»
SSutil
«Il quinto postoè qualcosa di
fantastico.È proprio il
risultato di cuiavevamo
bisogno e nesono felice.
L’auto è andatamolto bene»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIMONTECARLO
Un punto alla fine lo hastrappato, portando a 23 le gareutili consecutive, a una corsa dalrecord di Schumi. Ma KimiRaikkonen dopo il GP era furiosoper l’attacco di Sergio Perez allachicane del Porto che lo ha costretto a 8 giri dalla fine a una imprevista sosta per sostituire lagomma posteriore sinistra. «Quel
l’idiota ha provato a colpirmi e arovinarmi la gara», aveva gridatovia radio Kimi. Che poi ha rincarato: «È arrivato a una velocità spropositata. Una manovra stupida:mi ha fatto perdere punti importanti da Vettel». Il messicano, ritirato per surriscaldamento dei freni, era di tutt’altro parere: «Nonmi ha lasciato spazio, come ha fatto Alonso. Poco intelligente vistoche si sta giocando il titolo». Tranciante la controreplica di Kimi.«Dice che è colpa mia? Non sa di
che cosa sta parlando. Non è laprima volta che colpisce qualcunoin gara, crede che gli avversaridebbano farsi da parte. Per essereaggressivi devi essere anche intelligente e lui non lo è». A completare la giornata no della Lotus iltamponamento di Grosjean aidanni di Ricciardo. «Per noi Daniel ha frenato tardi», la difesa diEric Boullier. Diversa l’opinionedei giudici che hanno punito ilfrancese al 3o incidente in 3 GP: aMontreal partirà 10 posizioni indietro. «Mai pensato di provareValsecchi? Non ancora», la sibillina risposta di Boullier.
© RIPRODUZIONE RISERVATAPerez in primo piano, dietro Raikkonen LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERIMONTECARLO
Una giornataccia. Capita,ma se ti chiami Fernando Alonso, uno che sbaglia pochissimo, che non si arrende mai,che prima di farsi passare leprova tutte per evitarlo, la notizia fa decisamente rumore. Nelgiorno in cui la Ferrari dimostra di avere il fiatone su questa pista piena di curvette damarce basse, dove la trazioneconta tantissimo e ogni errorecosta caro («Se non vinciamoqui dal 2001 una ragione ci sarà» si interroga Stefano Domenicali), Alonso disputa una
corsa anonima, senza mordente, con tanti sorpassi subiti, quidove il sorpasso è merce rara.
Fernando, in questa gara, oltrealla Ferrari è sembrato mancasse anche il vero Alonso. Hasubito qualche sorpasso ditroppo.«Sutil è stato bravo a passarmilì al Loews, mi ha sorpreso. Èstata una manovra molto rischiosa, ma è andata bene perché io non ho resistito. Non ciha provato con Perez, perché
sapeva che altrimenti sarebbero rimasti tutte e due al Loews.Avrei potuto finire con 0 punti,invece ne ho presi 6 e se vinco ilMondiale per un punto in Brasile mi ricorderò di questa domanda».
È tornato il sole, ma non si è rivista la Ferrari di giovedì.«Semplicemente non abbiamomai avuto il ritmo per stare davanti. A volte il sabato non siamo abbastanza veloci, ma ingenere recuperiamo la dome
nica. Qui non è successo ed èquello che dovremo cercare dicapire. Giovedì le cose sembravano andare meglio, ma forseerano gli altri troppo nascosti».
E dopo che al via non c’è statonessun miracolo…«Spesso partiamo bene, quinon è stato così. Ma poi nonsiamo stati veloci neanche ingara e a qual punto mi sonotrovato in mezzo a piloti chenon avendo nulla da perderecomplicano le cose».
Parla di Perez?«Lui in Bahrain ha quasi buttato fuori Button e ha spinto fuori anche me. Qui se io non taglio la chicane ci tocchiamo eperdo punti per il campionato.Poi ha un contatto con Kimiche perde punti preziosi. Correvo anche io così nel 2008 e2009 quando non lottavo per ilcampionato. Prendi rischigrossi, non hai nulla da perdere. Sapete quali sono le sole cose positive della giornata? Laprima è che Felipe non si è fatto male, la seconda è che havinto Rosberg e la terza è chel’auto di Perez è parcheggiataalla Rascasse».
Quel suo taglio alla chicane èstato punito dai commissari.«Ci sta, ma ho tagliato per evitare il contatto».
Si aspetterebbe dei commissari più severi?«Gli arbitri ci sono, il sistema dipunizioni pure. Poi ovviamente io penso una cosa, la genteun’altra e alla McLaren sembrano tutti felici di come vannole cose».
Ha perso tanti punti da Vettel.«Sì, ma almeno ne ho guadagnati un po’ su Kimi e poi non ènormale che uno per tutta lastagione vada a podio. Questacomunque è una gara unica, sigira come in un trenino, aMontreal ritroveremo una pista normale e noi torneremo inbuona forma».
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SDelusione
Per FernandoAlonso, 31 anni,il 7° posto di ieri
rappresenta ilpeggior risultato
a Montecarloda quando è
alla FerrariCOLOMBO
«Felipe illeso,Rosberg vince eSergio k.o. allaRascasse: eccotre cose positive»
ROSSI CONQUISTATO
«Sarebbebello provarea guidare quiVedremo...»
Rossi con Ecclestone LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
MONTECARLO
I tifosi hanno urlato il suonome dalle rocce sopra la Rascasse dove erano aggrappati,dalle tribune, dai balconi dellecase costruite sul rettilineo dipartenza. I meccanici Ferrarigli sono corsi incontro per salutarlo, quelli Lotus hanno obbligato Eric Boullier, il team principal, a scattare una foto digruppo sulla griglia, mentreBernie Ecclestone lo ha chiamato nel motorhome, Jean Todt lo ha abbracciato sussurrandogli «Io ti seguo sempre,sai?», Sebastien Loeb gli haparlato, mentre Rubens Barrichello attendeva di intervistarlo. Valentino Rossi appare etutta la scena è per lui. «Bellissimo esserci, da tanto volevovenire, poi Luca Filippi che eraa vederci a Le Mans mi ha invitato e ne ho approfittato».
Sogno Porsche Ha l’aria delbambino che scarta il giocattolo, Valentino, che a intervalliperde tra la folla la fidanzataLinda e deve recuperarla. Arriva alla Rascasse e gli si illuminano gli occhi, dall’alto dei boxFilippi gli illustra la traiettoriedell’ultima chicane e lui esclama: «Ma quanto è stretto!».Poi, sulla griglia parla conMark Webber, suo grande tifoso, abbraccia Fernando Alonso(«Tifo per lui, ma la Ferrari deve migliorare in qualifica sevuole puntare al Mondiale: ilrivale resta Vettel»), si chinaper farsi vedere da Lewis Hamilton che gli fa il segno delpollice. «Il mio unico GP daspettatore è stata l’Australia2004, eravamo lì per i test, neavevo approfittato. Ma questoè uno spettacolo unico». Tantoche… «Ho visto che Loeb eOgier ci hanno corso con laPorsche Cup. Perché no? Magari il prossimo anno. Mi piacerebbe vedere com’è guidarequi». Ma ora c’è da concentrarsi sulla sfida del Mugello di domenica. «Speriamo venga unabella gara, vorrei salire sul podio, anche se adesso è dura. Però darò tutto».
p.i.
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Il brasiliano Tony Kanaan, 38 anni, ha
vinto la sua prima 500 Miglia di Indianapolis.
Secondo Carlos Munoz, 3° Ryan HunterReay,
superato a 3 giri dalla fine prima della safety
Indy500miglia
Kanaan trionfa a 38 anni
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45
FORMULA 1 GP MONACO
IL LEADER IRIDATO RIMPIANTI IN CASA RED BULL PER LA DIFFICOLTA’ DI SUPERARE DOPO LA QUALIFICA IN SECONDA FILA
Vettel: «Ero più veloce, potevo vincere»«All’inizio il passoMercedes era dacrociera. Sperodi poter provareanch’io le gomme»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIMONTECARLO
Non ha vinto ma, guardando la classifica, è come selo avesse fatto. Perché Sebastian Vettel lascia il Principato con 17 punti in più su KimiRaikkonen e 12 su FernandoAlonso. «Ma se avessi fatto unlavoro migliore in qualificaavrei potuto vincere – non nasconde un pizzico di ramma
rico il campione del mondo –perché avevo il passo per riuscirci, il guaio è che qui non sipuò superare. Davvero un peccato perché avevo fatto unapartenza mega. Chissà, magaril’anno prossimo abbattonoqualche palazzo e rendono lapista più larga», sorride il tedesco. «All’inizio ero sorpresodalla lentezza con cui avanzavano le… frecce d’argento. Andavamo a passo di crociera!Ma era chiara la loro strategia,quella di allungare lo stint ilpiù possibile, mettere insiemeil maggior numero di giri possibile per poter completare lacorsa con una sola sosta. Cosache senza l’interruzione perl’incidente di Maldonado sarebbe stata per la verità difficile per loro e anche per noi. In
somma avevo il ritmo ma nonpotevo passare e dovevo conservare le gomme. Solo nel finale mi sono divertito a spingere un po’, ho anche avutouna discussione con il mio ingegnere di pista con il quale miscuso, ma d’altronde dovevamo fare un tentativo per vedere le reali prestazioni della vettura. Con tutto ciò non è miaintenzione accusare Rosberg,ha agito con fair play e ha meritato certamente questa vittoriaal cento per cento».
Replica Ross Brawn dall’altraparte della barricata comprende il pensiero di Vettel: «E’chiaro che ci siamo comportaticosì per salvaguardare glipneumatici dopo tutti i guaiche avevano avuto nelle corse
Sebastian Vettel, 25 anni, tedesco, 3 volte campione del mondo EPA
Massa forse vittimadi un guaio meccanico«Voglio dimenticare»In ospedale per controlli dopo il secondo urto a St. Devote:«Ho solo male al collo». Domenicali: «Si riprenderà in fretta»
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERIMONTECARLO (Monaco)
Ancora a muro, dopo sabato. Nello stesso identicopunto. Ma questa volta a FelipeMassa è andata peggio, con laFerrari distrutta sul lato sinistro dopo un primo impattocontro il guardrail e un secondo contro gli airfence dellacurva St. Devote. Il brasiliano èstato portato in ospedale con ilcollo dolorante, dopo essere rimasto a lungo seduto a bordopista. Fortunatamente, un paiodi ore dopo Felipe era già sullavia di casa con un collarino eparecchio dolore alla muscolatura, fortemente sollecitataper la seconda volta in pocopiù di 24 ore per le brusche decelerazioni.
Serenità «Sono andato in ospedale per gli accertamenti e fortunatamente non è stato rilevato niente di anomalo. Sto bene, a parte un po’ di dolore alcollo, ma nulla di grave. Adesso cercherò di riprendermi e ditornare al 100 per cento perMontreal. Voglio solo lasciarmi alle spalle questo bruttoweekend e pensare a fare unbel campionato».
Rottura Di primo acchito,quanto accaduto al 29o giro èsembrato il replay dell’incidente delle terze libere, quandoMassa aveva frenato su un dosso e le ruote anteriori si eranobloccate, facendogli perdere ilcontrollo. Invece si è trattato diun cedimento tecnico, comeconferma il d.t. Pat Fry: «I dueepisodi hanno una natura molto diversa. A differenza di sabato, sembra che la causa siada attribuire a un problemasulla parte anteriore sinistradella vettura. È presto per direcosa sia accaduto, i prossimigiorni a Maranello cercheremodi capire esattamente le cause».
Sospensione La prima ipotesi èche a cedere sia stato il puntone della sospensione anterioresinistra, «ma non si tratta di unproblema di montaggio: erastato fatto correttamente»,spiega Stefano Domenicali. Peril responsabile della Ges, nonci sarà un problema Massa:«Felipe deve solo riprendersidal dolore. É uno che ha sempre dimostrato di reagire e tornare in pista in Canada sarà lamedicina migliore. In questomomento l’ipotesi terzo pilotanon è in considerazione».
Protesta Poi, dopo un excursussulla gara («è accaduto tutto ilpeggio, ma di sicuro non avevamo un buon passo, dovremocapire perché e reagire»), Domenicali affronta il tema delgiorno, con la protesta formale
della Ferrari alla Fia contro iltest Pirelli effettuato dallaMercedes. «Quello che vogliamo sapere è se l’articolo 22.4sia stato rispettato, se sia possibile girare o meno con l’auto diquest’anno. Se la Fia dirà di sì,noi che siamo i paladini deitest, siamo pronti da domanimattina a tornare a provare.Ma vogliamo una risposta definitiva e chiarificatrice sui dubbi. Che non abbiamo... Qualepunizione potrà essere inflitta? Sarà interessante scoprirlo,non esiste un precedente e cisono tante possibilità, seppurnon espresse chiaramente.Non so se il test abbia aiutato laMercedes, anche se 3 giorni inpista servono. Comunque complimenti a loro, hanno disputato un weekend molto forte».
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Felipe Massa, 32 anni, intontito dopo il botto. Il medico, a destra, gli ha appena messo il collare LAPRESSE
L’ALTRA POLEMICA
Maldonado duro«Chilton andavapunito di più»
MONTECARLO (p.i.) Si èspaventato Maldonado per ilbruttissimo volo al 45o giro dellasua Williams contro le barriereal Tabaccaio per il contatto conChilton. «Ho avuto paura. Nonmi aspettavo mi chiudessecosì. È stato pericoloso, in unpunto molto veloce», ha dettoPastor. Poi ha attaccato icommissari, che hanno punitol’inglese solo con un drivethrough. «Credo dovrebberorivedere attentamente quelloche è successo».
NELLE TERZE LIBEREIl precedente di sabatoGià sabato Felipe si era schiantatoa Santa Devota, rimanendo fuoridalle qualifiche IPP DA TV
Bottigemelli
IERI IN GARAFiancata sinistra k.o.Al 29° giro, a Santa Devota Felipeperde la F138, schiantandosicontro le barriere ANSAIPP DA TV
Questa volta il vero eroe èstato Rosberg. Non perché havinto, ma per come ha vinto.Da campione. Veloce comenon si era mai visto. Freddodopo ogni ripartenza. Capaceall’inizio di tenere a distanzaHamilton. Ero convinto cheLewis alla Mercedes l’avrebbedemolito, invece Nico mi hasorpreso. Ha fatto tre pole eha sbancato Montecarlo. Puòdiventare un pilota da titolo.Non mi aspettavo invece unagara così da Alonso e dallaFerrari. Soprattutto per ilpasso, che era inferiore allealtre volte. Mentre Perez stavafacendo una corsa esaltante,prima di rovinare tutto conquell’entrata su Raikkonen,che infatti era infuriato. Ilnostro bilancio è statonegativo, anche per gliincidenti di Grosjean. Ho unbel ricordo di Montecarlo, enon per le discoteche. Dueanni fa ho vinto gara-1 in GP2.Guidavo una Caterham. Nellequalifiche ero terzo, ma misono ritrovato in prima filaper la retrocessione di unavversario. Me l’hanno dettomentre mangiavo il gelato. Alvia ero nervoso. Però ho fattouna grande partenza, sonoandato in testa, ho gestito ildistacco prima del pit stop,sono rimasto calmo quando èentrata la safety car e hovinto, piazzando il giro velocealla fine. Quando contava,non ho fallito. Quel giorno hocapito che potevo essere unvincente. In GP2 mi portavosempre dietro un librodell’Iliade e negli intervallileggevo qualche brano diOmero. Le storie di eroismomi ispirano. È bello che ditutti i personaggi venganoesaltate solo le qualitàmigliori. Quando corro, misento come un cavaliere inbattaglia. Ho letto anche iracconti di Artù, Harry Potter,Twilight, Eragon. Storie didraghi, di vampiri, di maghi,di imprese. Le prossime sperodi scriverle in F.1.*campione GP2 2012e terzo pilota Lotus
Riservaspeciale
Il nuovo Nicocome un eroedi Omero
DI DAVIDE VALSECCHI*
precedenti, sapevamo che nonpotevamo spingere e che comunque qui non ci avrebberopassato. Per questo non misento di dire che siamo fuoridal tunnel. Su altre piste que
sta strategia non potremmo attuarla». Vettel, dal canto suo èconvinto come un po’ tutti nelpaddock che la Mercedes unaiuto da quel test a Montmelòlo abbia avuto: «L’ho scoperto
ieri (sabato, n.d.r.) e ovviamente sono rimasto sorpreso.Non ne so molto ma di certo sec’è un regolamento che ti vieta di girare (con la macchina2013; n.d.r.) e tu lo fai, beh,non è molto bello, no? Non dico che abbiano vinto qui perquel test ma è certo che conquesta normativa che non tipermette di girare durantel’anno, l’esperienza che si accumula è notevole! Come sipuò rimediare? Io spero che ciconsentano di fare altrettanto». E comunque malgrado ilsecondo posto Vettel un messaggio agrodolce alla Pirelli loriserva comunque. «So che inCanada avremo delle novità alivello di gomme, perché queste non sono sicure, abbiamovisto dei casi di gomme delaminate, pezzi che volavanovia. So che Pirelli sta lavorando duro per risolvere i guai.Vediamo se ci riescono…».
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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47
Il podio di gara1 a Donington: da sinistra Marco Melandri (2°), il vincitore Tom Sykes e Sylvain Guintoli (3°) ALEX PHOTO
GIOIA SUPERSPORT
Podio Mv37 annidopo AgoRolfo rimonta finoal terzoposto nelnome di Castiglioni
L’arrivo del GP Europa, 5a gara (su 15)del Mondiale a Donington (m 4023)Gara1: 1. Sykes (GBKawasaki) in34’10”881; 2. Melandri (ItaBmw) a2”379; 3. Guintoli (FraAprilia) a 3”808;4. Rea (GBHonda) a 6”760; 5. Baz (FraKawasaki) a 13”649; 6. Giugliano (ItaAprilia) 15”551; 7. Laverty (IrlAprilia) a17”453; 8. Davies (GBBmw) a 19”138;9. Cluzel (FraSuzuki) a 27”738; 10. Fabrizio (ItaAprilia) a 30”817; 11. Badovini(ItaDucati) a 31”611; 12. Checa (SpaDucati) a 31”816; 13. Canepa (ItaDucati) a 31”930; 14. Neukirchner (GerDucati) a 43”025; 15. Iannuzzo (ItaBmw)a 4 giri.Gara2: 1. Sykes in 34’06”921; 2. Guintoli a 8”35; 3. Laverty a 10”738; 4. Giugliano a 12”257; 5. Melandri a 15”976; 6.Davies a 16”475; 7. Baz a 27”524; 8. Canepa a 30”186; 9. Cluzel a 30”501; 10.Fabrizio a 30”885; 11. Rea a 31”529; 12.Neukirchner a 46”782; 13. Camier a54”509; 14. Sandi a 1’05”789; 15. Lundha 1’20.431; 16. Iannuzzo a 1’20.719.
la guida
Giugliano 4o postoche vale in gara2Il «deb» Canepa 8o
ENI SUPERBIKE GP EUROPAQUINTA TAPPA DEL MONDIALE 2013
4PORTIMAO
IL 9/6
SRivoluzionein classifica
Lavertyscavalcato
Il Mondiale pilotidopo 5 gare
1. Guintoli173 punti
2. Sykes 1693. Laverty 149
4. Melandri 1275. Davies 112
6. Baz 957. Rea 89
8. Fabrizio 869. Giugliano 7213. Badovini 37
14. Checa 3316. Clementi 14
17. Sandi 1418. Canepa 11
19. Lai 821. Iannuzzo 7Costruttori:
1. Aprilia p. 2082. Kawasaki
1803. Bmw 175
4. Honda 965. Suzuki 82
PROSSIMAGARA
Il 9 giugnoin Portogallo
(Portimao)
SSupersport
a LowesPiegato
SofuogluArrivo dellaSupersport:
1. Lowes (GBYamaha) in
33’37”7672. Sofuoglu
(TurKawasaki)a 11”105
3. Rolfo (Mv)a 14”528
4. Zanetti(Honda)
a 19”9995. Scassa(Kawasaki)
a 20”1208. Antonelli(Kawasaki)
a 27”395
Mondiale(dopo 5 gare):1. Lowes p. 952. Sofuoglu 65
3. Foret 614. Zanetti 536. Scassa 45
7. Rolfo 38
DONINGTON
Ci sono imprese che sembrano carezze del destino.Mentre a Schiranna (Varese)un folto gruppo di appassionatiricordava con una romanticasgasata la memoria del presidente Claudio Castiglioni, laMv Agusta a Donington riassaporava il podio Mondiale col 3o
posto Supersport di RobertoRolfo. Era dall’agosto 1976,con l’ultimo successo di Giacomo Agostini al Nürburgring,che il glorioso marchio italiano(75 allori) non volava così alto.
Rimonta Rolfo, piemontese di33 anni, alla quinta uscita conla splendida 3 cilindri volutaproprio da Castiglioni per rilanciare la produzione, partivain 6a fila col 16o tempo. «Superavo gli altri come birilli. É come se una forza misteriosa mistesse spingendo all’attacco —ha raccontato Rolfo, che ha all’attivo anche un 2 posto nelMondiale GP 250, nel 2003 —.Avevo fallito le qualifiche, maero convinto di poter risalire lachina, magari non fino al podio. Ce lo meritiamo, io e lasquadra».
Guidabile La Mv ha affidato lagestione corse alla strutturache nel 2011 ha dominato ilMondiale con la Yamaha e lanciato Chaz Davies, ora con laBmw in Superbike. «La F3 —continua Rolfo — ha una ciclistica fantastica. Nella rimontami ha permesso grandi sorpassi. Ci manca ancora qualcosa inaccelerazione, ma ci stanno lavorando: se troviamo qualchecavallo Yamaha, Kawasaki eHonda presto non dormirannosonni tranquilli».
Ritorno La gara è stata dominata da Sam Lowes con laYamaha del team Yakchnich, ilmilionario russo che ha portato la Superbike a Mosca. Mal’Italia finalmente si è vegliata:dietro Rolfo sono arrivati Lorenzo Zanetti (Honda) e LucaScassa (Kawasaki).
p.g.
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Sykes adesso è imbattibileanche in corsa: doppietta!Imprendibile il pilota della Kawasaki, ma Guintoli (due podi) resistePer Melandri un bel 2o posto. Naufragio Ducati: la spalla ferma Checa
PAOLO GOZZIDONINGTON (Gran Bretagna)
Nel 2008, sotto il diluvio,il debuttante Tom Sykes si gettò all’arrembaggio di TroyBayliss, mito ducatista, sfiorando l’impresa. Aveva solo 22anni, non lo conosceva nessuno, ma lì si guadagnò il passaporto per il Mondiale. Cinqueanni dopo Donington può diventare un’altra pietra miliareper il funambolo britannico.Con una Kawasaki sempre piùtemibile ha firmato la primadoppietta della carriera (8 successi in totale) senza lasciareagli avversari neanche unacurva.
Disputa Ad un terzo di Mondiale Sykes ha quasi annullato lapartenza al rallentatore: l’Aprilia e Sylvain Guintoli hanno difeso il primato per soli 4 punti.La sfida KawasakiAprilia va inscena anche davanti alla Cortedi Disciplina della Fim, che dovrà decidere se confermare il3o posto di Monza a Sykes o alfrancese, dopo il taglio di chicane di Tom alla Roggia. Balla
no 6 punti, ma l’inerzia ora èper la Kawasaki: nelle ultime 7gare Sykes ha conquistato 39punti più di Guintoli, che nonvince dal via in Australia.
Frenata Questa gara poteva diventare il trampolino per Marco Melandri, galvanizzato daltrionfo a Monza. Invece, dopouna prima gara eccellente, 2o
in rimonta, la punta Bmw è finito fuori pista nel finale di gara2 mentre tentava disperatamente di agguantare il podio.É rimasto in piedi, ma ha chiuso solo 5o. Melandri ha perso19 punti da Sykes e 5 da Guintoli tornando a 46 dalla vetta:con 500 punti in palio nulla ècompromesso. Come nonbastasse, ieri sera Marcoha subìto un colpo durissimo: dopo averconfidato che entrol’anno sarebbe diventato padre, ha ricevuto dall’Italia la notiziache la sua compagnaManuela aveva perso ilbimbo. Grande dolore.
Lavoro Alla Bmw, intanto, serve un salto di
qualità. Prima di Portimao(dove si corre tra 2 settimane),la Casa tedesca proverà ad Aragon (Spagna) per migliorareingresso e velocità in curva conpiastre di sterzo e forcellonemodificati. Chissà se basterà.La Kawasaki non vinceva 2 gare nella stessa domenica dalGiappone 2000 col collaudatore Izutsu. Sykes l’anno scorsoaveva lasciato il Mondiale aMax Biaggi per mezzo punto,causa il costante degrado della
gomma nei finali. Ma conmigliorie elettroniche e
le nuove Pirelli da17 pollici adessoarriva in fondo
senza problemi.E ieri, vista la fa
cilità con cui ha dominato, fa sospettare che neanche abbia spinto al limite.
Rincorsa La cattiva qualifica(6o) ha limitato Melandri, che
nella prima uscita è arrivatoin zona podio quando ilfuggitivo Sykes aveva quasi3” di vantaggio e mancavano solo 5 giri alla fine. «Ser
virà partire meglio», dicevaMarco prima del secondo via,
dove invece ha perso un’altraposizione: così ha rovinato legomme nel disperato recupero, fino all’errore che gli è costato podio e 5 preziosi punti.
Deriva L’Aprilia tiene botta conla consistenza di Guintoli, erede di Biaggi, mentre EugeneLaverty ha preso paga (7o) anche dall’arrembante «satellite»Davide Giugliano nel concitatofinale di gara1. «Ha rischiatodue volte di farmi cadere, guidava da pazzo», ha accusatoLaverty, ma Giugliano avevasolo difeso la traiettoria. Il23enne romano ha poi scalatoaltre 2 posizioni (4o) grazie all’errore di Melandri. Peggio èandata alla Ducati, su una pista «sua» (17 successi). L’infortunio alla spalla sinistra di Carlos Checa sta mandando a picco il Mondiale della Panigale.Dopo aver saltato Monza, quiha fatto 12o e poi ha di nuovogettato la spugna. Non consolal’8o posto del tester Niccolò Canepa in gara2. La Ducati ha rinunciato a Biaggi, ma adesso èsenza pilota di punta: inspiegabile.
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SGiro d’onore
L’inglese TomSykes, 27 anni,
festeggiala prima
doppiettastagionale,
ottenutaproprio sul
circuito di casaALEX PHOTO
48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Se Nicholas Mazzarino è l’anima di Cantùe Joe Ragland la ragione tecnica della rinascita,Pietro Aradori è sicuramente l’immagine dellasua caparbietà, tenacia e carattere. Non a caso ilsuo idolo sportivo numero uno è Jonah Lomu,l’ex rugbista neozelandese che più di ogni altrosimboleggiava lo spirito di lottatore. Ci sono stati momenti in questi playoff in cui l’ex senese èparso in trance agonistica, uno dei pochi giocatori italiani (gli altri gli stanno accanto in questapagina...) capaci di vincere una partita da soli.Un percorso per nulla facile e per niente scontato. Sul talento, dubbi pochi, sin dall’inizio. Ciòche gli è sempre mancato sono costanza e capacità di lettura delle situazioni, entrambe coseche però arrivano col tempo e con l’esperienza.E un pizzico di fiducia, mai trovata con Pianigiani a Siena (e in Nazionale), men che meno a Milano e Roma a inizio carriera. Il bresciano ha solamente 24 anni, anche se è nel grande giro dauna vita (ha debuttato in A nel 2007 a 19 anni),può e deve ancora crescere tanto.
Arma Ma in questi playoff può e deve essere l’arma in più della nuova Lenovo. Se il pickand roll tra Ragland e Tyus è diventato ilpane quotidiano dei brianzoli, sono isuoi canestri magari fuori dal coro, conquell’ormai immarcabile tiro in allontanamento, che possono dare l’elementod’imprevedibilità necessario per usciredalle secche. Cosa che ad esempionon è accaduta in gara1 a Romaquando si è dannatamente intestardito in lunghissimi palleggi che sono sfociati in palleperse o tiri forzati. Il suo spirito da combattente a volte loporta ad andare oltre le righe.Ma è anche la sua forza. Spesso devastante, come in questi playoff all’italiana.
m.o.
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BASKET SERIE A E NBA
A TREVISO CONVEGNO SUL FUTURO TRA I MATURI BASKETTARI
Benetton e i proprietari di ieri: assist al basket di oggi
In alto, da sinistra: Roberto Allievi, Guido Borghi, Giorgio Buzzavo, Paolo Bedin (Dir. Gen. Lega calcioSerie B), Paolo Magnoni. In prima fila, da sinistra: Massimo Bergami (Prof. Università di Bologna),Gianni Petrucci, Renato Villalta, Gilberto Benetton, Edi Snaidero, Luigi Brugnaro, Cino Marchese
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTITREVISO
I maturi baskettari si sonoritrovati pensando al basket dioggi. Sotto la spinta di GiorgioBuzzavo, Cino Marchese e Paolo Magnoni, in Ghirada, a Treviso, decine di giocatori, allenatori, arbitri del passato si sonoritrovati per il puro piacere distare assieme. Ma stavolta, c’èstato anche un momento «politico», un incontro al quale sonostati invitati alcuni grandi proprietari del passato (presentiGilberto Benetton, Edi Snaidero, Guido Borghi, Roberto Allievi: notevoli tutti i loro interventi) centrato sulla relazione deldirettore generale della serie Bdi calcio, Paolo Bedin, e di Massimo Bergami, direttore dellaBusiness School dell’Universitàdi Bologna. Molti gli spunti interessanti, peccato non fossero
stati invitati i proprietari di oggi, ai quali le riflessioni eranodirette.
Petrucci «I proprietari si devonomettere assieme – ha detto ilpresidente Fip, Petrucci – nelcalcio magari litigano ma si vedono ogni settimana, da noi no.Sono il primo tifoso di una Legabasket forte, noi dobbiamo legiferare ma i proprietari devonoessere protagonisti ed esserepropositivi. La B di calcio è laLega migliore, un ruolo crucialeè il carisma del presidente Abodi». Ha poi parlato della volontàdi introdurre un «lodo Petrucci»anche nel basket, con wild cardper facilitare il ritorno dellegrandi città. Misureremo questeparole proprio su Treviso che hatutto per tornare nel basket divertice. Dipende solo dalla Fip.Tra le tante idee che il basketpotrebbe mutuare dalla serie Bdi calcio, quelle più stimolanti
vengono da come è stato adattato all’Italia il concetto di tettosalariale e gestiti i premi perl’utilizzo dei giovani e degli italiani. Il salary cap, in un sistemache occulta una maggioranzacospicua degli stipendi in contratti di immagine, è poco applicabile (Angelo Rovati, si è ricordato, proponeva di introdurre
la figura del restricted freeagent, cioè la facoltà della società che ha un giocatore di pareggiare l’offerta di una antagonista e trattenerlo, anche comemezzo di emersione dei contratti), una cosa da fare subito è invertire le regole della Lega2 perché diventi un campionato perunder con degli over e non vice
versa come adesso.
Cambiamento Nella gestionedel cambiamento, che il basketnon dia l’impressione di una direzione univoca è evidente anche a un docente universitario«esterno», come è chiaro che lesquadre che partono senza avere le risorse per finire il campio
nato, dice Bergomi: «Possonocreare illusioni e falsare i risultati» così come il mercato sempre aperto, in un momento diincertezza, aumenta l’immagine negativa di instabilità. L’appello costante alla produzionedi giovani italiani come unicastrada per competere soprattutto in un momento di crisi è statoil leit motiv della giornata. Dove Gilberto Benetton ha volutosottolineare la sua speranza cheil basket a Treviso torni al vertice, al di la delle illazioni contrarie, e Renato Villalta, neo presidente Virtus, ha fatto una dichiarazione stile corazzata Petemkin: «Ieri sera ho visto lapartita in televisione dopo anni,le immagini della Rai eranoschifosissime. Se vogliamoqualche soldo in più, bisognalavorare anche sull’immaginedel nostro prodotto». 92 minutidi applausi.
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Playoff colore azzurroLuigi Datome (Roma)
Il miglior marcatorelegge Gatsby eha la Nba nel futuro
MARIO CANFORA
Il ragazzetto che a 19 anni andò a Scafatiper crescere e farsi le ossa, a Roma è diventatogrande. Talmente grande da diventare mvp delcampionato e, finora, capocannoniere assolutodei playoff. «Che belle queste semifinali connoi azzurri: Pietro, Daniel, peccato non ci sianoanche Ale Gentile e Cinciarini. È bello soprattutto per il movimento, finalmente non si parlasolo di americani, tra i protagonisti oggi c’ètantissima Italia», racconta Gigi, definito dalg.m. romano Nicola Alberani «un leader spaziale, è il capitano vero, proprio come uno selo immagina».
Timbro Nella straordinaria stagione dell’Acea, Datome ha messo un timbro indelebile. Ed è incredibile come sia miglioratotecnicamente. Sia in attacco, col suotiro in allontanamento immarcabile, sia in difesa, visto che orapensa pure ad alzare i gomiticon l’avversario di turno. Fermarlo è difficile, semmai si puòlimitarlo. Ma fino a un certopunto. Nei playoff, ha finito cinque volte su otto con 20 o più punti. E nelle altre tre ha scritto 15, 15 e19. Aspetta gara2 contro Cantù leggendo «Il grande Gatsby», libro consigliatogli da un altro suo amicone, Daniele Cavaliero. «Non ho mai giocatouna semifinale scudetto, vorrei provarci», ricordò dopo la nomina a mvp dellaA. Ora, come è giusto che sia, i sogni sispingono anche oltre. E quello piùgrande ancora deve arrivare. Non è unmistero, Datome ha la Nba nel mirino. Boston e Milwaukee sono le franchigie che per un anno intero si sonointeressate a lui, lo hanno visto, rivisto. Un contratto arriverà. Gigi èpronto, a fine stagione lascerà Roma a malincuore. Davanti ai sognic’è ben poco da fare...
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4I NUMERI
19.4Punti nei
playoffDatome è il
migliorrealizzatore dei
playoff. Avevachiuso lastagione
regolare al 3o
posto con 17.4.
7.1Media votoNelle 8 partitegiocate, per la
Gazzetta 4 volteè stato il
migliore diRoma.
Pietro Aradori (Cantù)
Il Lomu brianzolopuò far saltareil banco di Roma
4I NUMERI
14Punti nei
playoffAradori ha
alzato la propriamedia dopo i13.5 punti in
stagioneregolare.
6.6Media votoPer la Gazzetta
è stato ilmigliore due
volte su 6partite (due leha saltate per
infortunio).
Daniel Hackett (Siena)
Coppa o playoffDiventa decisivonei momenti clou
PAOLO BARTEZZAGHI
Gigi Datome, Pietro Aradori e Daniel Hackett furono, in quest’ordine, i migliori realizzatori dell’Under 20 di Pino Sacripanti che nel2007 vinse il bronzo europeo a Gorizia. Il figliodi Rudy, ex giocatore in A1 e A2, aveva appenafinito la prima stagione a Southern California.Allora si rasava in capelli. Aveva già una notevole attitudine difensiva. Al college difese «faccia afaccia» su James Harden, stellina di Arizona State. Lo fermò. Harden è stato il terzo miglior marcatore dell’ultima stagione regolare Nba. Questiplayoff stanno dimostrando quanto Hackett siacresciuto e diventato un giocatore di alto livello. Come nelle finali di Coppa Italia, concluse con il trofeo e il titolo di miglior giocatore, Daniel ha la capacità di diventare protagonista nei momenti che contano. Lesue cifre nei playoff sono raddoppiate:in stagione regolare, giocava 22 minuti di media con 8.2 punti e 2.9 assist; nei playoff i minuti sono diventati 30.5 con 15 punti di media e 4.6 assist. Nessuno giocapiù di lui, segna più di lui, ha piùassist nella Mens Sana.
Decisivo Sempre a Milano, in gara7,ha giocato una delle sue migliori partite. Ha segnato 25 punti, Siena ha eliminato quella Milano che avrebbe potuto avere Hackett la scorsa estate. Lui scelse Siena perché gli avrebbe garantito più spazio, un ruolo chiaro. Non sarebbe statouno dei tanti, ma uno di quelli su cui contare sempre, soprattutto nei momenti decisivi. Come anche a Varese in gara1 dellesemifinali: partito maluccio, ma nel finaleè stato tra i migliori. Punti, falli subiti, liberi. Anche a Varese, come a Milano, è statotra i più insultati. Ma alla fine, come aMilano, tra i più rispettati. A questo punto, potrebbe rispolverare l’idea mai sopita della Nba. Magari partecipando a unaSummer League. Prima dell’Europeo.
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4I NUMERI
15Punti nei
playoffHackett ha
quasiraddoppiato la
media punti: nesegnava 8.2 in
stagioneregolare.
7.2Media votoDei tre Hackett
ha la mediavoto più alta per
la Gazzetta percui 4 volte è
stato il migliore.
GIANNI PETRUCCIPRESIDENTE FIP
« Con Hackett,Datome e Aradoriabbiamo unaNazionalefortissima
oggi ore 20 gara2 (RaiSport 2)
ROMACANTÙDopo la vittoria all’overtime 8275, squadreal completo, 3180 biglietti già venduti.
domaniVARESESIENADomani gara2 dell’altra semifinale dopo lavittoria della Mens Sana in gara1 a Masnago8072.
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49
PALLAVOLO IL FATTO
Trento festeggia il terzo scudetto: domenica 12 maggio 2013 TARANTINI
Bivio Trento:autoriduzioneo partenzaDa Ankara, dal Giappone e dalla Russiaassalto alle stelle del presidente Mosna
NICOLA BALDOTRENTO
L’assalto è partito. Damezzo mondo stanno arrivando a Trento, e direttamente aigiocatori, offerte per lasciarela città del Concilio fresca ditricolore. Un assalto inevitabile dopo la decisione del presidente Diego Mosna di ridurreil budget: in settimana andranno in scena degli incontrifra il numero 1 della societàcon l’allenatore Stoytchev epraticamente tutti i giocatoridella rosa. Sul tavolo la richiesta di decurtarsi l’ingaggio perfar respirare le casse societarie, se si troveranno degli accordi allora l’ossatura del sestetto in maglia bianca noncambierà.
Dalla Turchia Altrimenti qualcuna delle diverse offerte piovute finirà per essere accettata. Richieste giunte soprattutto dall’estero, dalla Turchia alGiappone. Una delle squadredella V. Premier League nipponica, infatti, ha bussato alleporte di Matey Kaziyski perprospettargli un futuro inestremo Oriente. Mentre dallaTurchia, sponda HalkbankAnkara, si è in stand by per vedere cosa deciderannoStoytchev e Juantorena. I duerappresentano un obiettivoper la formazione vincitrice aidanni di Latina della CoppaCev. Nel Paese della Mezzaluna, dove dovrebbe sbarcarecome opposto Leandro Vissotto, è però stato contattato anche Flavio Gulinelli. Ma unadecisione verrà presa solo dopo gli incontri fra Mosna e Rado Stoytchev, che l’accordoper un rinnovo con la TrentinoVolley l’aveva già trovato settimane fa. Ma ora bisognerà vedere di che entità saranno lerinunce. Diverso il discorso legato a Juantorena: l’italocubano, fresco papà di Victoria,vorrebbe restare in Italia ecampionati distanti, comequello russo, ad esempio, nontrovano il suo gradimento.
Da Macerata Ma non solo dall’estero, anche dal campionato italiano arrivano offerte aTrento. È il caso della LubeMacerata interessata non soloa Raphael in regia,bensì ancheal centrale azzurro (e marchigiano) Emanuele Birarelli perquale sarebbe stata avanzataun’offerta. Il che vorrebbe dire
per la Lube tenere Henno come libero e sacrificare uno deicentrali stranieri Stankovic ePodrascanin sull’altare dei treitaliani in campo. Difficile però sarà strappare Birarelli daTrento, dove è legato ancorada un lungo vincolo ed è unodi quelli che sembra vogliasposare il nuovo corso dellasocietà quattro volte campione del mondo. Questo senzadimenticare le diverse richieste di prestiti per i giovani diTrento come, ad esempio, Modena e Città di Castello interessate al prestito di Lanza.Per la Diatec, insomma, iniziauna delle settimane più lunghe e delicate. Che si è apertaperò con una vittoria: l’under17 di Francesco Conci ha vinto, a Bolzano, il torneo internazionale Euregiocup superando, in finale, Segrate.
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MERCATO
Coscione in PugliaOggi Vibo sì all’A1?
(an.gal.) Contratto di un anno conopzione sul secondo per ManuelCoscione a Castellana. L’arrivo del33enne palleggiatore ex Vibo, allasua 14a stagione in A 1, libera l’azzurro Marco Falaschi, che dopo 3stagioni lascia la Puglia. Comeschiacciatore possibilità per Horstink da affiancare ad Alex Ferreira.Sulla sponda Materdomini (A 2):conferma per Castellano. Oggi conferenza stampa di Pippo Callipo accetterà di tornare in A 1? Pare che igrandi club gli prestino giovani talenti italiani.PER I MONDIALI (a.a.) Si è conclusa la 1a fase delle qualificazione europea ai Mondiali 2014. Passano direttamente alle terza fase maschile:Croazia, Slovenia, Estonia, Belgio,Grecia e Macedonia; alla secondafase: Olanda, Israele, Bielorussia,Romani, Svezia e Ucraina. Nel femminile che si disputerà in Italia allaterza fase: Croazia, Bielorussia,Belgio, Ucraina, Slovacchia e Estonia; alla seconda fase: Montenegro,Israele, Svizzera, Ungheria, Greciae Lettonia. Finisce in parità il bilancio delle amichevoli tra la Polonia diAnastasi e Gardini e la Serbia. A Milicz 3 1, a Twardogora 1 3.COPPA DELL’EMIRO (a.a.) L’AlRayyan di Matey Kaziyski allenatoda Ljubo Travica ha vinto la Coppadell’Emiro del Qatar. Ha superato infinale il Police 3 1.
Taccuino
L’eterno Duncanha ancora fameSpurs, la finale è lìIl 37enne gioca come un ragazzino e trascina SanAntonio al 30 su Memphis. «Voglio un altro titolo»
Tim Duncan,37 anni, 17stagioni congli Spurs, 94gare di playoffcon almeno 20punti e 10rimbalzi AFP
MASSIMO ORIANI
Lo hanno soprannominato Old Man Riverwalk, unmix tra la famosa canzone degli anni ‘20 e la passeggiatalungo fiume di San Antonio.Tim Duncan ha 37 anni ma daqualche tempo non li dimostrapiù. Eppure sino all’anno scorso sembrava finito, l’inevitabile declino di un giocatore cheaveva dato tutto e vinto di più.Quattro anelli alle dita, anchese pure l’ultimo è ormai ingiallito, dopo 6 anni, un’eternitànel basket. Fra otto giorni TheBig Fundamental salterà acentrocampo per la palla a duecontro Chris Bosh o Roy Hibbert in gara1 delle finali Nba,a caccia del quinto trionfo.Perché nessuno ha mai rimontato da 03 in una serie diplayoff Nba (1070 i precedenti). E nemmeno Memphis riuscirà a scrivere la prima pagina di una storia inedita, nondopo aver sprecato 18 punti divantaggio in gara3, arrivatigrazie a una partenza sprintdurante la quale i texani sembravano essere rimasti barricati all’Alamo, perdendo pallone dopo pallone nel primoquarto.
Terapia La calma è dipinta sulvolto dell’ex vecchietto caraibico. Così Timmy se li è messiin spalla e li ha portati alla vittoria, con l’ennesimo supplementare d’autore (7 punti realizzati). Certo, come dicononegli Usa, Padre Tempo è imbattuto. Non esistono giocatori che a 37 anni ringiovaniscono e giocano meglio di quantonon facessero a 27. Il viaggioestivo a Dusseldorf per sottoporsi alla terapia che arricchisce di piastrine il plasma prima di reintrodurlo nella partesofferente (le ginocchia in
questo caso) sicuramente haun peso specifico notevole. Manon è tutto. Dietro c’è un’eticadel lavoro unica, il metteresempre il bene comune primadei suoi interessi e delle sue cifre. Tim è l’epitome dell’uomosquadra. Un esempio? Il suosalario 2013, 9.6 milioni didollari, di gran lunga il piùbasso tra quelli del quintettoideale della stagione regolare(Bryant ha intascato quasi iltriplo, Chris Paul, LeBron eDurant il doppio).
Divorzio Eppure non è un momento facile per l’ex promessadel nuoto di St.Croix. Nei giorni scorsi è emersa la notiziadel divorzio dalla moglie Amy,con la quale ha avuto due figli
nei 12 anni d’unione. Un voltonon noto al grande pubblicoquanto Vanessa Bryant, vistala riservatezza di Tim. In campo però le sue prestazioni nonne hanno risentito. I 24 punti,10 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate nei 44’ di gara3 al FedExForum ne sono la dimostrazione lampante. «Lo voglio fortemente – diceva poi Duncan –Voglio tornare alle finali, voglio vincere un altro titolo. E’passato tanto tempo dall’ultimo». Mentre le certezze sugliHeat sembrano un pelo menogranitiche, in Texas sonopronti alla prossima sfida.Quella che potrebbe consolidare la leggenda di un campione già immortale.
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LEGADUE LE SEMIFINALI PROMOZIONE AL MEGLIO DI 5 PARTITE
Brescia e Pistoia sull’10Trento e Casale k.o. nel finale
Ieri si sono giocate le gare1 delle semifinali promozione al meglio di 5 partite.Domani le gare2 nelle stessesedi, venerdì le gare3 a Trento e Casale.
BRESCIATRENTO 8481(1819; 4637; 6358)CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Fernandez 9 (2/3, 1/7), Jenkins 16 (3/4, 2/5),Giddens 15 (4/8, 0/2), Barlos 18 (4/5,2/4), Brkic 13(4/7, 1/2); Loschi 3 (1 /1),Stojkov 5 (1/1, 1/1) Lombardi, Cuccarolo 5 (1/1), Scanzi. N.e.: Dalovic, Vinati.All.: Martelossi.BITUMCALOR TRENTO : Forray 4 (1/2,0/2), Umeh 19 (4/8, 3/8), Elder 19 (6/10,2/6), Dordei 13 (3/5, 1/2), Pascolo 2 (1/3,0/1); Garri 21 (8/11, 0/2), Conte 3 (0/2,1/2), Spanghero , Basile. N.e.: Gorreri,Zaharie. All.: Buscaglia.ARBITRI: Ursi, Rossi, Gagliardi.NOTE T.l.: Bre 22/27, Tre 14/16. Rimb.:Bre 30 (Giddens 11), Tre 28 (Garri 8).Ass.: Bre 14 (Fernandez 6), Tre 15(Umeh 5). Progr.: 5’ 98, 15’ 3327, 25’
7168, 35’ 6968. Usciti per 5 falli: Pascolo 37’38”. Spett.:2550. (a.ban.)
PISTOIACASALE 8276(2822, 4648; 6862)GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Saccaggi 4 (1/1 da 3), Graves 21 (6/12, 1/2), Hicks22 (8/13, 1/2), Toppo 5 (2/5), Fajardo 5(1/5); Meini 4 (0/1, 1/2), Rullo 14 (4/7, 1/2),Cortese 5 (1/6, 1/3), Galanda 2 (1/3, 0/1).Ne.: Grillini, Borra, Caroli. All.: Moretti.NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Green13 (4/10, 0/4), Ware 29 (4/9, 5/8), Ferrero
2 (1/1, 0/3), Butkevicius 6 (3/8), Martinoni 5 (2/3); Pierich 5 (0/1, 1/6), Malaventura 14 (3/5, 2/4), Antonelli 2 (1/3). N.e.:Monaldi. All.: Griccioli.ARBITRI: Pascotto, Ciaglia, Morelli.NOTE T.l.: Pis 18/22, Cas 16/21. Rimb.:Pis 45 (Toppo 13), Cas 28 (Butkevicius11). Ass.: Pis 9 (Graves 3), Cas 8 (trecon 2). (e.c.)
VTB LEAGUE Il Cska Mosca di EttoreMessina ha battuto il Khimki 7472 ingara1 delle semifinali di Vtb League.La serie, al meglio di 5 partite, ora è11. Domani gara3. Nel Cska, infortunio a una tibia per Milos Teodosic: potrebbe non rientrare.
IN SPAGNA (pe.m.) Lo sciopero dei giocatori non c’è stato e, dopo le gare2dei quarti, il Real Madrid è la primaqualificata per le semifinali. Domani legare3. Risultati: BilbaoBarcellona9089 (Hamilton 19; Lorbek 20), serie11; ObradoiroReal Madrid 5874(Corbacho 11; Carroll 25), 02; SaragozzaValencia 122120 d3ts (Roll 19;Doelmann 29), 11; CanariasVitoria8378 d1ts (Toolson 17; Nocioni 13), 11.
J.R. Giddens, 28, ala di Brescia
Il grande basket Nbavi aspetta ogni mattina suGazzetta.it. Trovate onlinegli highlights di tutte lepartite delle finali diConference, assieme allegiocate più belle sulparquet: la migliorschiacciata della notte, lastoppata più bella, lagiocata fondamentale,l'assist più efficace, lastoppata chiave, il recuperopiù importante. Oltre a unfocus sul giocatore che hadeciso la partita, allagiocata più bella delgiocatore non statunitensee alle conferenze stampadei protagonisti nel dopogara. E non perdete le 5giocate più belle dellagiornata e le azioni chiaveriviste al rallentatore. Egiovedì appuntamento con«Nba Show».
Gazzetta.it
GIOCATE PIÙ BELLEE HIGHLIGHTS NBAONLINE OGNI MATTINA
4STANOTTE
GARA4
SFinale OvestSan Antonio
Memphis30
Stanotte (ore 3,diretta SkySport 2) la
finale Ovestcontinua a
Memphis con ilprimo matchpoint per gli
Spurs.Gara3:
MemphisSanAntonio 93
104 dts(Conley 20,
Gasol 16; Parker26, Duncan 24,
Ginobili 19),serie 03.
Finale EstMiamiIndiana
11Ieri notte si è
giocata aIndianapolis
gara3 con laserie in parità.Domani gara4
sempre aIndianapolis.
PanchineHornacek
ai Suns?Phoenix
dovrebbeannunciare nelle
prossime orel’ingaggio di JeffHornacek comecapo allenatore.
L’ex guardia diUtah è stato
assistente sullapanchina dei
Jazz dal 2007all’ultimastagione.
Hornacek iniziòla carriera Nba
da giocatoreproprio con iSuns, che loscelsero nel
draft del 1986
50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
IPPICA LA GRANDE GIORNATA DI STOCCOLMA
A SAN SIRO LE OAKS
Charity showE’ nata una stella
Charity domina, imbattuta dopo 4 corse DE NARDIN
ENRICO LANDONI
Buon sangue non mente. Quello di Holy Moon (Hernando), mamma della vincitrice delloscorso anno, Cherry Collect, e della trionfatricedelle Oaks Charity Line. È dunque la saura dellascuderia Effevi la nuova stella del galoppo italiano. Impressionante è stata infatti la facilità con cuiha regolato la vincitrice del Regina Elena, DancerDestination, generosa nell’attacco tentato ai 700finali che ha subito innestato la fatale ripartenzadel gioiello di casa Villa, e l’inglese d’allenamentoWhippy Cream. È così giunto il quarto successo inaltrettante apparizioni, che ha peraltro regalato alfantino Fabio Branca la millesima vittoria in carriera e al suo allenatore, Stefano Botti, il magicotriplete, dopo Presidente della Repubblica, conVedelago Derby, con Biz the Nurse. «Siamo davvero soddisfatti – dice Botti sapevamo poi del suoottimo feeling con il terreno e la distanza, sgraditainvece a Dancer Destination. Ci godiamo ora ilsuccesso e un po’ di riposo». Quello dei giusti e deicampioni, proprio come Charity Line e un vero asso della sella, come il veterano Mariolino Esposito,che ha trionfato nel Vittadini con Principe Adepto.4ª corsa Oaks (gr. 2) m 2400: 1 Charity Line (F. Branca);2 Dancer Destination; 3 Whippy Cream; 4 Licia; Tot.: 1,70;1,12, 1,42, 1,44 (6,47) Tris: 17,135ª corsa Pr. Vittadini (gr. 2) m 1600: 1 Principe Adepto(M. Esposito); 2 Libano; 3 Douce Vie; 4 Malossol; Tot.: 10,14;5,50, 4,01 (36,26) Trio: 244,54.
IN FRANCIA
Test DettoriBloccato peril colesterolo!
(m.f.) Alla fine il segretosembra essere stato svelato eper fortuna ha dei contorniquasi comici. Il rientro diLanfranco Dettori, dopo 6 mesidi squalifica per positività allacocaina, era previsto lunedìscorso a Lingfield ma era statobloccato dall’ente francese cheaveva giudicato il fantinoitaliano. Motivo? Uno dei tretest non era chiaro, addiritturanon negativo secondo vociinsistenti. Invece alla fineDettori, tornato in Francia perchiarire la situazione, avrebbesaputo che il valore anomalo diquel test era relativo alcolesterolo troppo alto!causato quasi certamentedalla robusta cena della seraprecedente il controllo,trascorsa a casa dell’amico ecollega Olivier Peslier. Aquesto punto, finalmente,Frankie può sperareconcretamente di essercisabato a Epsom nel Derbyinglese.A TRIESTE Peter Pan Ke(Romanelli) ha vinto in 1.16.2 ilPr, Presidente della Repubblica(m 2060) davanti a PedroAlonso Nino, Pacific Model e.ParsifalOGGI QUINTÉ A FOLLONICAAl Dei Pini (inizio convegno alle15.30) scegliamo Polpettine(13), Prodddcella Marina (15),Pan di Girifalco (12), PerfectFont (14), Poker Op (9) ePilcinella Vald (16). SI CORREANCHE Tr. Palermo (15.10).Gal.: Grosseto (15.40).
Pascià Lest ritornal’erede di VarenneDopo 2 sconfitte, sbanca l’Elite dei 4 anni in 1’10”5Elitlopp: Nesta vince la batteria, ma la finale è amara
MATTEO PIERELLI
E arrivò il giorno dellaconsacrazione internazionale.Sulla pista e nel convegno dove 11 anni fa papà Varennescriveva una delle pagine piùbelle della sua leggenda (seconda vittoria di fila nell’Elitlopp), Pascià Lest tira fuoridal cilindro una prova da ricordare e domina da campionel’Elite dei 4 anni a Stoccolma.
Pioggia Sotto il diluvio, l’allievo di Holger Ehlert, con insulky Enrico Bellei, come sempre sfrutta la sua velocità iniziale per prendere il comando,poi argina lungo il percorsoDigital Ink (chilometro in1.10.9) e nel finale controlla in1.10.5 (record della corsa) l’altro italiano Pablo di Jesolo, finito molto forte all’esterno ditutti. Quarto Probo Op che hacorso sempre in terza parigliaesterna. Per Pascià Lest è il primo successo del 2013 e il nonoGP della carriera dopo Aste eAllevatori 2011 ed ElwoodMedium, Giovanardi, Città diNapoli, Nazionale, Marangonie Derby 2012.
Nesta sfortunato Ma la giornata poteva essere addiritturatrionfale per i nostri colori.
Solo la cattiva sorte ha fermato Nesta Effe nell’Elitlopp. Dopo aver vinto alla grande lasua batteria, il figlio di Naglo èstato sfortunatissimo nella finale. Al via Roberto Vecchionelo ha sistemato alle spalle delfavorito Sebastian K. Sembrava la scia migliore del mondo,ma lo svedese è crollato in retta e Nesta è rimasto chiuso ingabbia, senza lo spazio persprintare (finirà settimo) cheinvece ha avuto il sorprendente Nahar che ha così conquistato la prova più importantedella sua carriera davanti ad
Arch Madness con Timoko terzo. Nahar era finito secondonella batteria in cui il nostroMack Grace Sm non è andatooltre un deludente quinto posto dopo corsa favorevole allespalle del vincitore SebastianK.
FYRAARINGSELITEN m 1609: 1 PasciàLest (E. Bellei) 1.10.5; 2 Pablo di Jesolo;3 Digital Ink; 4 Probo Op; Tot. in Italia:2,08; 1,20, 2,60, 1,31 (49,89) Trio: 55,37.ELITLOPP (finale) m 1609: 1 Nahar(R. Bergh) 1.10.1; 2 Arch Madness; 3 Timoko; 4 Brad de Veluwe; Tot.: 6,20;2,55, 12,45, 3,41 (208,74) Trio:1.228,98.
La vittoria di Pascià Lest ed Enrico Bellei ieri nell’Elite dei 4 anni a Stoccolma FORNI
4I NUMERI
94GP vinti dai
VarenniniDi questi 94
Gran Premi, 70sono stati
conquistati inItalia e 24 sullepiste straniere
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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51
Gay si sentegià al top«Vado comesei anni fa»«Il 10”02 di New York è ungran tempo: forse niente garefino ai Trials perché sto bene»
COPPA CAMPIONI CLUB
La Fiamme Gialleregine d’Europa
(g.l.g.) A Vila Real de San Antonio (Por) le Fiamme Gialle bissanol’impresa e si confermano squadracampione d’Europa per club (condedica ad Antonietta Di Martino). Igialloverdi, in testa dopo la 1a giornata, nella 2a soffrono, ma grazie anchea due successi (di Marani nei 200 edi Benedetti negli 800) respingono ilLuch Mosca. Gibilisco, all’esordio, èsecondo nell’asta con 5.30 in una gara condizionata dal vento. Uomini.200 ( 2.0): 1. Marani 21”33. 800: 1.Benedetti 1’50”24. 3000: 3. Floriani8’15”86. 110 hs ( 1.7): 3. Tedesco14”08. 3000 sp: 3. Nasti 8’44”25.Asta: 2. Gibilisco 5.30. Triplo: 7.Quattrociocchi 15.73. Disco: 3. Faloci 59.95. 4x400: 2. F. Gialle (Tricca,Lorenzi, Galvan, Barberi) 3’08”55.Classifica: 1. F. Gialle 126; 2. LuchMosca (Rus) 122; 3. Castellon (Spa)107.
UNIVERSITARI A CASSINO
Vitobello a 1.85
Così a Cassino (Fr) nella 2a
giornata degli Universitari. Uomini.400 hs: Piccolo 51”26. Martello:Falloni 70.35. Marcia 5 km: Macchia20’42”53. Donne. 200 (+0.6): Amidei24”20. 800: Cornelli 2’08”75. Alto:Vitobello 1.85. Lungo: Salvetti 6.08( 0 2). Giavellotto: Purgato 48.15.Marcia 5 km: Curiazzi 23’16”84.
MULTIPLE A GOETZIS
Doppietta canadese
(si.g.) Doppietta canadese aGoetzis (Aut) con Damian Warner eBrianna Theisen. Michele Calvi, nonlontano dal personale. Uomini. Decathlon: Warner (Can) 8307; Chinin(Bra) 8182; Nixon (Usa) 8136; 13.
CALVI 7431. Donne. Eptathlon:Theisen (Can) 6376 (mpm ’13); Broersen (Ola) 6345; Schippers (Ola)6287.
IN KENYA
Un 20enne fa 1’43”9
(si.g.) Al 20enne Jeremiah Mutai gli 800 dei campionati della Poliziaa Nairobi (Ken) in 1’43”9, quasi 5” diprogresso sul personale: fino all’anno scorso ostacolista (2° ai Mondialialli/i 2009 nei 400 hs), ha battuto G.Rono (1’45”0). Escluso Rudisha, nessuno mai così veloce in altura. Uomini. 1500: Choge 3’37”2. Donne.800: Sum 2’00”1; Jepkosgei 2’00”5.
A MANCHESTER
Kipsiro ok, Gebre k.o.
(d.m.) A Moses Kipsiro laManchester Run (km 10, 40.000 partecipanti). Terzo Haile Gebrselassie.Uomini: 1. Kipsiro (Uga) 27’52”; 2. WKipsang (Ken) 27’53”; 3. Gebrselassie (Eti) 28’00”; 5. Lebid (Ucr) 28’28”.Donne: 1. Dibaba (Eti) 30’49”; 2. Prokopcuka (Let) 32’21”; 3. Daunay (Fra)32’33”.
STRADA ITALIA (m.m., w.b.) AdArezzo (Scalata al Castello, km 10).Uomini: 1. J. Kosgei (Ken) 28’51”; 3. LaRosa 29’18”. Donne: 1. Jepkurgat(Ken) 16’41”; 4. Francario 17’07”; 5. S.La Barbera 17’23”. A Faenza (100 kmPassatore). Donne: 1. Vraijc (Cro)8h06’50”; 2. Sanna 8h27’37”.
PISTORIUS Secondo la Polizia sudafricana, l’inchiesta sulla morte diReeva Steenkamp, fidanzata diOscar Pistorius, non si concluderàprima di agosto: il 4 giugno, l’apparizione dell’olimpico al tribunale diPretoria, non dovrebbe durare più di10’. Intanto, secondo il City Press,Pistorius dovrà pagare una multaper mancate dichiarazioni fiscali.
Taccuino
Tyson Gay, 29 anni, detiene il miglior crono 2013 con 9”86 EPA
DAL NOSTRO CORRISPONENTE
MASSIMO LOPES PEGNANEW YORK
Gli occhi sono quelli disempre: tristi. Ma lo sguardonon deve ingannare, perché ilTyson Gay del 2013 promettedi essere uno d’annata. Quegliocchi li sgrana, mentre dice:«E’ la prima volta che mi sentocosì bene dal 2007. E’ dura andare in pista sapendo di esserelimitato nel fisico. Invece, ora èdiverso. So che questa sarà unabuona stagione e se gli altri mibatteranno non avrò rimpianti». Il rimpianto di cui parla èquello di Londra: 4° a 1/100 daJustin Gatlin e addio alla medaglia olimpica, l’unica, da singolarista (di qualunque colore), che manchi alla sua riccacollezione. Spiega: «Non averpotuto staccare dai blocchi al
cento per cento è la cosa che miha fatto più male. Mi sono svegliato molte mattine non riuscendo a scacciare quell’idea diessere arrivato a un soffio dalpodio. Comunque non ho maipensato di buttarmi in un burrone per quello».
Bolt Ora gli occhi s’infiammano, mentre racconta di nonaver perso la fiducia nei suoimezzi e che le motivazioni,quelle, ci sono sempre: «Meritodella famiglia, del mio allenatore e di ciò che detta il miocuore.E poi nell’atletica contaquello che fai oggi, perché deituoi record precedenti e dellemedaglie del passato la gente siscorda in fretta, non conoscendo la tua sofferenza. E poi midà una mano Mr. Bolt». Scusi?«Sì, perché lui, ma anche tuttigli altri rivali, ti costringono aspingere al massimo. Usain è
un vero guerriero, uno dei pochi che non molla mai e non cista a perdere». Poi naturalmente c’è il chiodo fisso di riprovarci a Rio fra tre anni. Dice: «Sono tanti tre anni, ma proprioper aver corso poco in certe stagioni, credo di avere ancoraenergie e stimoli». Intanto cerca di centellinarsi: «A voltepenso più alla salute che al risultato. Non voglio rischiare».
La gara Un po’ ciò che è successo sabato pomeriggio a NewYork sotto l’acqua, con raffichedi vento e clima autunnale.Chiarisce: «Il 10”02 con ventocontrario e queste condizioniclimatiche? Un tempo che misoddisfa moltissimo, perchénon ho dato tutto. Mi interessava solo la vittoria. Sono moltopiù avanti nella preparazionerispetto all’anno passato, anche se mi sono dovuto fermare
per un po’ di giorni a causa diun problema inguinale. Il 9”86realizzato a Kingston due settimane fa mi ha reso felice. Ora,è possibile che fino ai Trials difine giugno non scenda in pista. L’anno scorso mi sono qualificato con una gara nellegambe e adesso sono già a quota due. Nei prossimi giorni deciderò se doppiare la distanza:pure nei 200 mi sto allenandocon profitto». La sua tipica voce monocorde cambia ritmoquando gli chiedono se pensadi poter ancora battere i grandi. Si accalora: «Sono convintodi essere tuttora uno dei più veloci al mondo. Sono andato inGiamaica e mi sono sentito diappartenere a quel gruppo disprinter eccezionali. Dipenderà solo dalla mia salute. Lo ripeto, Bolt riesce a tirarmi fuoriil meglio».
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52 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
Seppi a fatica Tutt’altro chefacile l’esordio di AndreasSeppi che va a folate e finisceper vincere al quinto set unmatch semplice contro il numero 62 del mondo LeonardoMayer. Dopo l’apatia del setd’apertura, l’altoatesino a fatica prende in mano una partitadecisamente incolore: «Dopotanti match brutti, ci volevauna vittoria del genere. Nei
momenti importanti si vedeche non sono in fiducia, chefaccio fatica e che cerco sempre le soluzioni più facili.Spesso invece di spingere rimango mezzo metro più indietro. Fisicamente sto bene, laparte tennistica è un po’ da rivedere». Seppi arriva a dominare la partita senza fare niente di particolare, poi quando èavanti un break nel quarto, sisfalda; arriva a servire per ilmatch sul 65, ma gioca solo dirimessa, con paura. Mayer lofulmina ancora una volta al tiebreak. Nel quinto set Seppisembra spento come a Madride Roma, va sotto di un breakma poi riordina le idee e aiutato dagli errori dell’argentino,arpiona in extremis una partita sudata (3 ore e 49 minuti)che fa morale.
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BATTUTO BUSTA
La 15a di Federerinizia sul velluto
Roger Federer inizia la 15a
cavalcata al Roland Garros con unsuccesso facile facile sullospagnolo Carreno Busta in 80’
TENNISROLANDGARROS
SERENA OK, VENUS K.O.
Sorelle WilliamsDestini diversi
Le strade delle Williamssono sempre più divergenti.Serena è una furia e impallina in 51minuti la georgiana Anna Tatishvili
perdendo appena 7 punti nelprimo set. Chi invece pare nonreggere più gli scambi prolungatiè Venus Williams, cancellata alladistanza da Urszula Radwanska.Due set tiratissimi, conclusi al tiebreak, poi Venere mancal’aggancio da 5 1 a 5 pari e perde6 4 dopo 3 ore e 19’.
Errani, partenzacon il sorrisoSeppi che faticaLa romagnola, finalista nel 2012, battela Rus in 54’. Andreas elimina Mayer in 5 set
LUCA MARIANANTONI
L’ansia del debutto dural’inezia di un punto, il primo:un passante di rovescio con cuiArantxa Rus tenta di spaventare Sara Errani, nuovamente incampo al Roland Garros a 12mesi dalla cavalcata che la portò in finale. Ci vuole ben altroper fermare la romagnola; Sarita è più pungente del freddo epiù veloce del vento nel bloccare in appena 54 minuti (27 perset) la spilungona olandese dalnome spagnolo in onore dellaSanchez: «Avevo tanta tensione addosso, ma penso sia normale. Difendo una valanga dipunti e la ricetta giusta per andare avanti è pensare esclusivamente al tennis. Gioco tantitornei durante l’anno e mi devo convincere che questo è co
me gli altri, è uno dei tanti. Lepartite non nascono facili, voglio farmi trovare pronta».
Senza storia Il primo dei setteipotetici match verso la finale èun monologo senza storia. Trauno schiaffo di dritto e un crossstretto di rovescio, Sara ci infila anche qualche palla corta.Sul 30 restituisce un break,poi infila 8 game e sul 50 delsecondo set si mette a respirare, perché ormai la gara è in dirittura d’arrivo. Sara è spietatae chiude con l’85% di prime rimanendo aggressiva sulla seconda della Rus che ottiene appena 2 punti su 21.
Salvata dal tennis «Ho giocatobene, la Rus mi ha regalatoqualcosa, ha fatto molti doppifalli, il resto ce l’ho messo dimio. Sono felice per come sono
stata in campo. Per essere piùsolida devo riuscire ad allentare la tensione. Cerco di vivere ilritorno a Parigi il più serenamente possibile. Non è facileperché la gente si aspetta molto da me. C’è una sola ricettache mi può salvare e cioè pensare al tennis, giocare a tennis,rifugiarmi nel tennis».C’è chi gli fa notare che nel suosettore è già sparita Nadia Petrova (n° 11), ma Sara fa fintadi non conoscere affatto il tabellone che ora le propone Yulia Putintseva. «Come non voglio guardare al 2012, non amoneppure soffermarmi su quelleche, sulla carta, potrebbero essere le mie avversarie future. Iltorneo è lungo e questi calcolinon servono a niente. Mi devofar trovare pronta perché le avversarie saranno sempre piùforti e motivate». Sara Errani, 26 anni, ha appena raggiunto il numero 5 del mondo EPA
Il derby spagnolo tra Feliciano Lopez eMarcel Granollers sospeso per oscuritàdopo due set per parte.ROLAND GARROS (10.100.000 e, terra).Uomini, primo turno: SEPPI b. Mayer(Arg) 67 (4) 64 63 67 (2) 64; Kavcic(Slo) b. Duckworth (Aus) 62 62 62;Raonic (Can) b. Malisse (Bel) 62 6146 64; Llodra (Fra) b. Darcis (Bel)64 46 61, 64; Anderson (Saf) b.Marchenko (Ucr) 63 75 64; Sousa(Por) b. Soeda (Giap) 61 63 62; Ferrer (Spa) b. Matosevic (Aus) 64 6364; Bautista (Spa) b. Muller (Lus) 6364 62; Chardy (Fra) b. Becker (Ger)64 62 75; Simon (Fra) b. Hewitt(Aus) 36 16 64 61 75; Hajek (Cec)b. Kudla (Usa) 62 57 60 64; Querrey (Usa) b. Lacko (Slk) 63 64 64;Devvarman (India) b. Munoz (Spa) 6363 75; Federer (Svi) b. Carreno(Spa) 62 62 63; Troicki (Ser) b.Blake (Usa) 64 62 62.Donne, primo turno: S. Williams (Usa)b. Tatishvili (Geo) 60 61; Garcia (Fra)b. Beygelzimer (Ucr) 63 64; Pavlyuchenkova (Rus) b. Hlavackova (Cec)46 76 (5) 64; Cetkovska (Cec) b.Puchkova (Rus) 60 62; Burdette(Usa) b. Vekic (Cro) 63 64; Pfizenmaier (Ger) b. Minella (Lus) 75 61;Ivanovic (Ser b. Martic (Cro) 61 3663; Puig (P.Ric.) b. Petrova (Rus) 3675 64; Rogers (Usa) b. Pavlovic(Fra) 63, 64 Putintseva (Kaz) b. Morita (Giap) 62 63; ERRANI b. Rus(Ola) 61 62; Voskoboeva (Kaz) b. Min(Usa) 46 64 75; Razzano (Fra) b.Feuerstein (Fra) 76 (6) 64; Lisicki(Ger) b. Arvidsson (Sve) 63 64; Cirstea (Rom) b. Bertens (Ola) 57 7562.OGGI (dalle 11) Centrale: Li Na (Cina) c.Medina Garrigues (Spa); Nadal (Spa)c. Brands (Ger); Berdych (Cec) c.Monfils (Fra); Hsieh SuWei (Taiw) c.Sharapova (Rus). Lenglen: A. Radwanska (Pol) c. Peer (Isr); Tsonga (Fra) c.Bedene (Slo); Wozniacki (Dan) c. Robson (Gb); Stakhovsky (Ucr) c. Gasquet(Fra). Numero 1: ForetzGacon (Fra) c.VINCI; Benneteau (Fra) c. Berankis(Lit); Nieminen (Fin) c. Mathieu (Fra);PENNETTA c. Flipkens (Bel) . Numero14: Beck (Ger) c. FOGNINI.TV Diretta Eurosport. Eurosport 2 eRaiSport.
la guida
Petrova già fuoriOggi c’è Nadale gioca Fognini
TROFEO BONFIGLIO A MILANO I NUOVI CAMPIONI
Zverev genio precocefa meglio di QuinziDonne: vola la BencicIl tedesco, ultimo erede di una famigliadi tennisti, diventa il più giovanevincitore: ha 16 anni e 36 giorni
CRISTIAN SONZOGNI
È durato dodici mesi ilrecord di precocità di Gianluigi Quinzi al Trofeo Bonfiglio.Meglio di lui, sui campi del TcMilano Bonacossa, ha fatto ilbiondo tedesco AlexanderZverev, terzo prodotto di unafamiglia di tennisti che ha come elemento di punta il professionista Mischa (ex top 50Atp). A 16 anni e 36 giorni,Zverev è diventato il più giovane vincitore della storia deltorneo, dopo una maratona ditre ore e 23’ contro il diciottenne serbo Laslo Djere (7657 75).
Wild card Una partita emozionante, quella che ha decisoi Campionati internazionalid’Italia juniores, con più errori che colpi vincenti, ma cheha mostrato nel complesso untennis di qualità. Entrambi iprotagonisti hanno accusato itipici passaggi a vuoto dei giocatori in formazione, ma neimomenti cruciali. Quella diZverev è anche una vittoriadegli organizzatori, che glihanno dato la possibilità digiocare attraverso una wildcard. L’esito del match decisivo, inoltre, è una piccola consolazione per i due azzurri Fi
lippo Baldi e Stefano Napolitano, battuti dal futuro vincitore rispettivamente negliottavi e nei quarti. «ControDjere – ha detto il ragazzo diAmburgo – è stato un incontrodurissimo, per merito del mioavversario e per le condizionimolto diverse da quelle deigiorni precedenti. Solo conBaldi avevo fatto altrettantafatica». Nel torneo femminiletutto secondo copione, con iltrofeo nelle mani della sedicenne svizzera Belinda Bencic, numero 2 del tabellone: difronte alla russa Kasatkina, lafavorita è partita lentamente(35) prima di piazzare diecigame consecutivi per il 7560 finale.
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Il tedesco Alexander Zverev PANUNZIO
Sara: «Ho giocatobene, ma peressere più solidadevo scioglierela tensione»
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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53
Senza problemi «morali»?«E’ tutto lecito, come prenderedel ferro se si hanno valorisballati».
Cosa si aspetta dall’imminentetour?«Cerco conferme: in questastagione abbiamo ben figuratoa novembre contro Nuova Zelanda e Australia, abbiamo disputato un buon Sei Nazioni,ora ci attende il compito più arduo: ci sono diversi infortunati, la stanchezza si farà sentiree ci aspettano avversari di tuttorispetto. Voglio una squadraambiziosa».
Il primo nodo resta all’apertura...«C’è Orquera e rimpiazziamoBurton con Di Bernardo. Giocabene da mesi e in questo mo
mento non mi interessa se ha33 anni. Con lui non ragionoesclusivamente in prospettiva.Oggi non possiamo rinunciarea un giocatore così. E l’età nonè necessariamente un problema: guardate quella media delTolone campione d’Europa».
E poi? Il tanto decantato progetto mirato decollerà mai?«La sfida è formare atleti di
RUGBY VERSO IL TOUR ESTIVO
«Di Bernardo per navigare a vista»Le scelte di Brunel: «Ha 33 anni e mi dà garanzie all’apertura. Poi penseremo al futuro»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNIBORMIO (Sondrio)
Anche a Bormio, fino asabato sede (inedita) del raduno che porterà la Nazionale altorneo di giugno in Sudafrica,il solo argomento che lo ha distratto dal rugby è stato il vino.«Intorno a Sondrio — dice daintenditore — ho visto vignetisvilupparsi in verticale comemai prima. La resa è ottima: vini robusti ma non robustissimi,intorno ai 13°». Jacques Brunelnon cambia. E per l’ovale azzurro, visti i recenti risultati, èsolo un bene.
Brunel, perché Bormio?«Perché stiamo già cercandosoluzioni per il percorso cheporterà alla Coppa del Mondo2015. Qui, a 1200 metri, ci siamo trovati bene. C’è da sistemare un po’ il campo. Ed evitare che nevichi a primaverainoltrata, com’è successo...».
Dodici mesi fa avevate sceltoOrzinuovi, nel bresciano, persfruttare l’unica struttura italiana per la crioterapia: è un’esperienza archiviata?«Tutt’altro: nella pratica rigenerativa e antiinfortunistica atemperature fino 140° credosempre molto. Tanto è vero cheda novembre, imitando il Galles e altre squadre, avremo adisposizione un furgone adattato itinerante che ci seguiràpraticamente ovunque e che cipermetterà di stare sottozeroin qualsiasi momento».
ruolo. Sarà un processo lungo,che in ogni caso non darà fruttiprima della prossima Coppadel Mondo. Quindi, ora navighiamo a vista».
Con chi?«Abbiamo convocato Ambrosini nella Nazionale Emergenti,Buso è infortunato, poi aspettiamo che i Ragusi e i Padovaniabbiamo spazi per esprimersi».
E Iannone?«In Sudafrica sarà all’ala, nonvoglio bruciarlo. Lo vedremoalle Zebre».
Qualcuno avrebbe preferito ungruppo con più giovani: peresempio, perché ancora Mauro Bergamasco e non un Ferrarini?«Ho cercato di combinare gioventù ed esperienza. Mauro,
per tante ragioni, merita di esserci senza discussioni. E perFerrarini, come per Ambrosinie Ragusi, la Emergenti sarà unbel banco di prova».
Non era il caso di buttare subito nella mischia due comeEsposito e Campagnaro?«Sono in Cile per il Mondialinounder 20: concluderanno unpercorso».
Perché rinuncia a Benvenuti?«Perché è reduce da una stagione opaca. Ha bisogno di rilanciarsi e di cambiare atteggiamento. Approvo la sua decisione di andare in Francia».
E Castrogiovanni fa bene adandare proprio al Tolone?«La città è piena di passione: sipiaceranno reciprocamente».
La preoccupa vedere MircoBergamasco senza squadra?«In Francia, per assurdo, è ancora considerato uno straniero. Non è un momento facile».
Apporterà cambiamenti nelsuo staff?«Non sono previsti. Il presidente Gavazzi ha lottato per avereDe Carli, ma io sono contentoresti a Perpignan un’altra sta
gione. Si completerà. E anchel’eventuale arrivo di Mehrtensè o era più un sogno del presidente».
L’ha irritata il comportamentodegli Wasps che non le hannoconcesso Masi a Bormio?«Non mi è piaciuto, ma era unloro diritto. Gli inglesi sonofatti così».
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Jacques Brunel,59 anni, allavoro a BormioBREGANI
« Iannone, per ora,solo all’ala. Eguardo con moltaattenzione allaEmergenti
« Da novembreavremo unfurgone adattatoal seguito per lacrioterapia
La Nazionale, dopo i sei giorni di lavoroin Valtellina, si ritroverà giovedì a Roma dove sabato partirà per il Sudafrica. Il torneo prevede l’8 giugno a Durban la sfida al Sudafrica, il 15 a Nelspruit quella a Samoa e il 22 in sede dadefinirsi a una delle due Nazionali giàaffrontate o alla Scozia. Il gruppo lasettimana scorsa ha lavorato senzaMasi (trattenuto dagli Wasps in Inghilterra), Canale (sabato diventato papàdi Thiago) e, da martedì, senza Zanni,volato a Londra dove ieri ha giocatocoi Barbarians. In più il debuttante Cedaro ha rimpiazzato l’infortunato Minto: «Con lui in seconda linea – spiegaBrunel – sarà Furno a fare il jolly anche
in terza, come avrebbe fatto Minto».Altri tre gli esordienti, tutti delle Zebre:Manici, Chillon e Sarto: «Da parte loro– dice il c.t. – ho visto un’ottima attitudine».I convocati Piloni sinistri: Alb. De Marchi, Rizzo, Aguero. Tallonatori: Ghiraldini, Giazzon, Manici. Piloni destri: Castrogiovanni, Cittadini. Seconde linee:Bortolami, Bernabò, A. Pavanello, Cedaro. Terze ala: Zanni, Barbieri, Ma.Bergamasco, Furno. Terze centro: Parisse, Vosawai. Mediani di mischia: Botes, Gori, Alb. Chillon. Aperture: Orquera, Di Bernardo. Ali: Venditti, McLean,Iannone, Sarto. Centri: Canale, Garcia,Sgarbi, Morisi. Estremo: Masi.
L’8 giugno sfida agli Springboks
Tra i 32 convocati, ci sono 4 esordientiGiovedì a Roma, sabato la partenza
NEI BARBARIANS
Zanni e Lo Cicero sconfittiAdesso tocca anche a Castro
Ieri a TwickenhamInghilterra Barbarians (con Zannie Lo Cicero titolari) 40 12 (5 metea 2) e, per i padroni di casa, 20punti di Burns. Sabato laselezioni a inviti (con Parisse,Ghiraldini e Castrogiovanni)sfiderà a Honk Kong i BritishLions (privi di Hartley chesabato, nella finale inglese, hainsultato l’arbitro ed è statosqualificato 11 settimane). I tre
azzurri raggiungeranno laNazionale in Sudafrica. IntantoCastrogiovanni, che ha chiusocol Leicester dopo sette anni, èstato salutato dai tifosi (foto).PACIFIC CUP A Edmonton:Canada Usa 16 9.SERIE A E’ Recco Capitolina lafinale promozione di serie A(domenica in campo neutro).Eliminate Lyons Piacenza eValpolicella.
54 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
GOLF PGA CHAMPIONSHIP
UN SUCCESSO ALL’ANNO PER IL RAGAZZO PRODIGIO
A VALENCIA 2010Il primo successoIl primo trionfo di Matteo Manassero è al Castello Masterdel 2010 a Valencia: aveva appena 17 anni SCACCINI
IN MALESIA 2011Il bis un anno dopoA Kuala Lumpur, alla vigilia del diciottesimo compleanno,conquista il Malaysian Open, secondo titolo European AP
A SINGAPORE 2012Il fantastico trisDopo una stagione difficile, Matteo ritrova il sorriso alSingapore Open, uno dei tornei più ricchi del Tour REUTERS
4I
RISULTATI
SF. Molinari
chiude 9°Edoardo
è 19°Così al Pga
Championshiptorneo
European Toural Wentworth
Club di VirginiaWater (par 72).1. MANASSERO
10 (69 71 6969, 278; 791,660
euro); 2. 10Khan (Ing 69 72
71 66; 412,560euro), Warren
(Sco, 69 70 70 ;412,560); 4. 9
Canizares (Spa,69 70 68 72,279; 219,450
euro), Jimenez(Spa 76 69 67
67, 279; 219,450euro); 6. 8 Els(Saf, 72 69 72
67, 280;142.500),
Kingston (Saf,66 77 69 68),
Pepperell (Ing,71 69 71 69); 9.7 F. MOLINARI
(70 68 73 70,281, 96.267
euro), Ramsey(Sco, 71 75 66
69), Westwood(Ing, 70 71 6773). 19. 5 E.
MOLINARI 71 7169 72, 283;
55,385TADINI (73 71 74
74, 292; 11,638euro).
UmbriaOpen
Molteni 2°Lo spagnolo
Jesus Legarrea(65 67 65, 16)
ha dominatonell’UmbriaOpen (Alps
Tour) al GolfClub Perugia
(par 71).Gregory
Molteni, alsecondo posto
con 206 colpi(69 71 66, 7).
IL PREDECESSORE
Rocca colpì17 anni fa«Me lo sonogoduto tutto»
L’esultanza di Rocca a Wentworth ‘96
Gigante MannyWentworth, show e trionfoManassero è nella storiaDopo 4 buche di playoff piega Kahn: è il più giovane vincitore delPga: «Che gioia vedere il mio nome insieme a quelli di Seve e Rocca»
RORY MCILROYn. 2 al mondoMassive congrats to@ManasseroMatteo!!Makes me feel like an oldman! #phenomTante congratulazioni a@ManasseroMatteo!! Mi faisentire un vecchietto!Fenomeno @McIlroyRory
FRANCESCO MOLINARIazzurro di golfFantastico Matteo! È unonore conoscerti e vedertifare queste cose@ManasseroMatteo@BMWPGA2013 @F_Molinari
TwitTwitIL CINGUETTIO DEL GIORNO
IL PRESIDENTE FIG
Chimenti esulta«Come se avessevinto un Major»
Il presidente dellaFedergolf Fanco Chimentiesulta per il trionfo diManassero «Per il golf italiano èuna vittoria eccezionale. Matteoha mostrato, ad appenavent’anni, l’esperienza di unveterano, trovando lecontromisure giuste ad ognisituazione di gioco, anche la piùcomplicata. Il successo inquesto torneo lo consideroequivalente a quello in un majore del resto sono in molti aconsiderare il PGA Champioshipalla stregua di un major. Sonosempre più convinto cheManassero riuscirà a darci unagrandissima soddisfazione aiGiochi di Rio»
FEDERICA COCCHI
Domanda facile: quantitrofei aveva collezionato TigerWoods quando aveva 20 anni?Zero. Se avete sbagliato la risposta ecco un’altra chance: quantitornei ha conquistato MatteoManassero nei suoi primi 20 anni di permanenza sul pianeta,15 dei quali trascorsi sui campida golf? Quattro.Ecco, non per fare paragoni blasfemi, perché Tiger poi si è rifatto con gli interessi 14 majorcompresi ma, insomma, il successo incredibile di Matteo Manassero nel Pga Championshipdi Wentworth profuma di storia. Diciassette anni dopo Costantino Rocca, finalmente unaltro nome, un’altra foto, un altro bastone da golf andranno adarricchire il corridoio della«gloria» nella club house delWentworth Club, tempio delgolf alle porte di Londra. «Credo di essere la persona più felicedel mondo, in questo momento», ha detto Manassero subitodopo il putt del trionfo e poi:«L’orgoglio più grande per me èvedere il mio nome vicino aquello di due grandi come Seve(Ballesteros, ndr) e Rocca».
Maratona Più che un giro digolf, quello di ieri è stato unamaratona, di più, una maratonacon gli ultimi 4 chilometri corsisu un filo. Perché lequattro buche di spareggio che Matteoha affrontato, perun totale di circa seiore e mezzo di gioco, sembravano piùun’operazione diequilibrismo estremo, che non unagara di golf. Partiti in tre a 10, Manassero e SimonKhan si sono subito ritrovati soli. Lo scozzese èstato eliminato finendo inacqua alla prima buca.L’esperienza del 41enne inglese, diventato professionista due anni prima cheManny nascesse e vincito
re a Wentworth nel 2010, contro la freschezza e lo smisuratotalento del veronese, tre successi nello European Tour. Fino aieri. Fino a che Matteo, superando Khan, non si è piazzato intesta alla Race To Dubai stabilendo anche l’ennesimo recorddi precocità: il più giovane vincitore del Pga Championship.
Amatissimo Non è solo la giovane età, ma il talento insiemeall’umiltà che Matteo dimo
stra a ogni torneo lo rendonoamatissimo anche oltre i con
fini italiani. Piace alle ragazzine, piace alle mamme, piace ai papà malatidi golf che lanciano improperi in campo pratica,piace ai colleghi. tantoche Twitter ieri era una
collezione di pacche sullespalle virtuali per Manas
sero. McIlroy compreso chegli ha scritto: «Sei grande, mifai sentire un vecchio». E poile congratulazioni del Milan,
la squadra di cui è tifoso sfegatato. E quelle del presidente della Juventus Andrea Agnelli, cheè anche vicepresidente del Royal Park I Roveri, il club di Matteo: «Un talento in cui abbiamocreduto».
Grato Il 20enne veronese ringrazia: «Per tutta la settimana ilpubblico con me è stato fantastico – ha detto rimirando il trofeo luccicante –. Ho sentito ilsostegno, mi ha aiutato nei momenti difficili». E dire che Matteo giocava contro un inglese:«Hanno apprezzato il mio impegno. a loro non interessa didove sei. Hanno solo voglia divedere una bella gara e gliel’abbiamo data». Matteo, sorrisi,classe e trofei. La storia continua, ci sono ancora tanti capitoli da scrivere.
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MatteoManassero,20 anni, con iltrofeo. Ilveronese è intesta alla Raceto Dubai AFP
(stec) «Bellissimo, emozionante». Costantino Rocca èun uomo felice: 17 anni dopola sua storica impresa, un altroitaliano conquista il PgaChampionship. «Non ho persoun colpo aggiunge e ho sofferto e gioito. Matteo ha condotto una gara perfetta. Ma iolo sapevo: anzi, sabato avevopronosticato un triplete italiano. L’appuntamento è solo rimandato».
Proprio qui La carriera di Roccas’impennò proprio a Wentworth. «Ma per me era diverso .Pur avendo già giocato inRyder, molti pensavano chefossi ancora un caddie scherza . Matteo invece è già un giocatore affermato, nonostanteabbia solo 20 anni. E’ incredibile come abbia saputo gestirela gara, la tensione, le emozioni. Wentworth è un campo difficilissimo, ti può mandare intilt il cervello. Guai a fidarti:daqualche parte c’è la trappolache ti punisce. Le buche dalla15 alla 18 sono un esame severissimo e Matteo lo ha superato alla grande. Matteo può vincere qualunque torneo, ma deve rimanere con i piedi per terra e rimare quel bravo ragazzoche è. Così arriverà ancora piùlontano». Cosa ha pensatoquando ha visto Matteo imbucare il putt della vittoria? «Hopensato che era un grande spotper il golf italiano e che di eredicosì ne voglio almeno 20. Poisono andato con la memoria al1996. Il mio Pga era cominciato con un doppio bogey e siconcluse con un birdiebirdiealla 17 e alla 18». A farne lespese fu un certo Nick Faldo e ilmondo scoprì che CostantinoRocca non era più un caddie.
IL COMMENTO
&DI STEFANO CAZZETTA
a pagina 33
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 55
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Beach volley IN ARGENTINA
LupoNicolaiun gran terzo postoMARIO SALVINI
Daniele Lupo e PaoloNicolai prima si arrabbiano,per l’occasione sprecata insemifinale. Poi si esaltano,vincono la finalina e chiudono al terzo posto il GrandSlam di Corrientes, in Argentina. Un altro gran risultato,per gli azzurri, entrambi dapoco entrati nel gruppo sportivo dell’Aeronautica. Per loro è il 4° podio in carriera, il2° in questa stagione, dopo ilsecondo posto a Fuhzou, inCina. E’ il 16° podio della storia del beach azzurro, che ancora e fin dal 1987 aspettaquel successo mai arrivato.
Rimpianto e sorrisi I neo avierinella notte tra sabato e domenica avevano vinto neiquarti contro i polacchi FijalekPrudel (21). Quindi ierisera hanno recriminato, e parecchio, per la semifinalepersa contro gli statunitensiGibbPatterson.Perché avevano vinto il primo set 2119(ed erano stati 2016).E nelsecondo erano arrivati avanti118. Decisivo uno straordinario recupero di Jake Gibb.Una palla smanacciata difianco alla panchina e rimandata in qualche modo nelcampo dei nostri. Dove è atterrata a filo rete, con gli azzurri a guardarsi increduli.Un colpo che è valso il 2019Usa. Poi un altro muro diGibb (uno che ha una grande
storia: ha avuto un tumorenel 2002 e un altro nel 2010)ha fatto 11. Nel tie break gliamericani sono arrivati perprimi al match ball. E alla terza occasione hanno chiuso.Così per il 3° posto i nostrihanno trovato i brasiliani Pedro e Bruno (il cui nomecompleto è Bruno Oscar Schmidt: è nipote della leggendadel basket Oscar), a loro volta superati in semifinale dailettoni SmedinsSamoilovs.Paolo e Daniele hanno dominato il primo 2113 e strappato via 2321 il secondo.Mai come ora con loro due (eil loro c.t. Paulao) avevamoavuto una costanza di risultati di così alto livello.
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Paolo Nicolai, 25 anni a muro FIVB
BoxeSupermedi Ibf e Wba
Froch riunifica(r.g.) All’O2 Arena di Londra, il supermedioinglese Carl Froch (312) mantiene la cinturaIbf e conquista quella Wba battendo il danese Mikkel Kessler (463) ai punti dopo unalotta spettacolare. Froch si è preso una rivincita dalla sconfitta del 2010. A Buenos Aires (Arg) Omar Andres Narvaez (3912), 37anni, ha mantenuto il titolo supermosca Wbobattendo con verdetto a maggioranza (21Felipe Orucuta (Mes, 272), 27 anni, dimostratosi rivale di tutto rispetto. L’argentinoha disputato il 25° match iridato e la 23a difesa mondiale.
DIMESSO (r.g.) L’ex iridato Wba massimi leggeri Denis Lebedev (Rus. 252) scalzato daGuillermo Jones (Pan, 3932), è stato dimesso dall’ospedale di Mosca, dopo le cure,escludendo conseguenze al viso e agli occhi. Il mancino russo intende chiedere la rivincita.
CanoaSELEZIONE (a.fr.) Nella terza e ultima provadi selezione nazionale per la Coppa del Mondo, Daniele Molmenti chiude 5° (un tocco millimetrico gli toglie la vittoria) nel K1 dominatodagli azzurri con Romeo che vince davanti aDe Gennaro. La gara vale come qualifica agliEuropei di Cracovia (Pol, 69 giugno) a cuil’olimpionico partecipa di diritto. Tra oggi elunedì i convocati. Le classifiche. K1 uomini: 1.Romeo, 2. G. De Gennaro, 5. Molmenti, 9.Raiba, 14. Paolini; donne: 1. Krageli (Slo), 2.Horn, 6. Giai Pron. C1 uomini: 1. Savsek (Slo),6. Colazingari; 7. Cipressi; donne: 1. Louen(Ger), 5. Sabattini. C2 uomini: 1. BozicTaljat(Slo), 2. CamporesiFerrari, 3. BenettiCipressi.
CanottaggioEuropei junioresItalia sette medaglieMINSK (Biel) Sette medaglie (2 ori, 4 argentie un bronzo), 11 equipaggi in finale, 3 quartiposti: è il bottino dell’Italia dei d.t. Colamonici(uomini) e Romagnoli (donne) agli EuropeiJuniores di Minsk. Azzurri al 2o posto del medagliere con la Romania leader della classifica. I due ori sono arrivati dal quattro con diGerosaManciniPaganiPiffaretti, timoniere D’Aniello e dal quattro senza di CaprinaAbagnaleLovisoloDi Seyssel (SC Armida).Importate anche l’argento dell’otto femminile.
CricketSERIE A (c.b.) Omologata Capannelle RomaTrentino: pareggio tecnico per pioggia.Terza giornata: GenoaCapannelle Roma106107; PianoroBologna 263101; Kingsgrove MilanoTrentino 285208. Classifica:Kingsgrove 60; Capannelle 50; Pianoro 40;Trentino 37; Bologna 12; Genoa 8.
FootballSERIE A1 IFL (m.l.) Week 8. Turno con 3gare interdivisionali. Risultati: Marines LazioSeamen Milano 3734; Rhinos MilanoWarriors Bologna 2821; Panthers ParmaHogs Reggio Emilia 530. Classifiche. GironeA: Parma 857 (61); Seamen Mi 714 (52); Rhinos Mi, Bolzano 285 (25). Girone B: Bologna,Ancona 571 (43); Reggio Emilia 429 (34);Lazio 285 (25).
GhiaccioKOSTNER KAZAKA Carolina Kostner nelweekend ha partecipato a un doppio prestigioso Gala in Kazakistan (ad Almaty e Astana per un totale di oltre 10.000 spettatori) inonore dell’argento mondiale Denis Ten.
Hockey ghiaccioPLAYOFF NHL E’ Boston l’avversaria di Pittsburgh nella finale della Eastern Conference dei playoff Nhl. Sabato (semifinali). Eastern: BostonNY Rangers 31 (serie 41).Western: ChicagoDetroit 41 (serie 23).
Hockey pistaCORREGGIO PROMOSSO Dopo 3 anniCorreggio torna in A1: nel ritorno della finale a Pieve San Giacomo (Cr) gli emiliani hanno battuto 76 (al golden gol) il Pieve 010San Daniele Po. L’ SPV Viareggio già statopromosso dopo la stagione regolare.
NuotoRIVOLTA (al.f.) A Gallarate Matteo Rivoltanuota i 100 farfalla all’aperto in 52”99.
CIELO E MOROZOV (al.f.) A Irvine (Usa).Uomini: 50 sl Morozov (Rus) 21”78. A Phoenix(Usa). Uomini: 50 sl Cielo (Bra) 22”01. A Vancouver (Can). Uomini: 200 mx Lochte2’00”15. Donne: 200 ra Van Beilen 2’29”51;100 fa Thomas (17) 58”78.
RANA GIAPPONESE (al.f.) A Sagamihara(Giap). Uomini: 50 sl K. Itou 22”36; 50 doIrie 25”17; 200 ra Kohinata 2’10”43; 100 faUmemoto 52”44. Donne: 200 ra Kaneto2’23”83 (3° t. 2013); 100 fa Hoshi 58”56.
PallamanoBRAVA ITALDONNE (an.gal.) Bella vittoriaper l’Italia che ha vinto il Torneo internazionale «4 Naciòns» a Carballo (Spa). Dopoaver superato 2322 la Catalogna in semifinale, l’Italia ha sconfitto 27 22 la Galizia.
EURO 2014 A Veszprem (Ung) sorteggiati igironi di qualificazione agli Europei donne diUngheria e Croazia (721/12/2014): Italia nelgruppo 4 con Olanda, Spagna e Turchia.Passano le prime 2.
SoftballCAMPIONATO (m.c.) Bollate in fuga. Primadi ritorno. Gir. A: NuoroLegnano 03, 27;Bussolengo La Loggia 29 (5°), 27; BollateCollecchio 61, 131 (4°). Class.: Bollate 909(202); La Loggia 667 (147); Nuoro 437 (79);Bussolengo 411 (710); Legnano 350 (713);Collecchio 157 (316). Gir. B: RomaCaserta111 (4°), sosp. 1°; BolognaForlì 42, 16. Riposa: Unione Fermana. Class.: Caserta 714(156); Bologna 667 (147) Unione Fermana611 (117); Forlì 428 (913) Roma 0 (017).
TamburelloCAMPIONATO Così ieri: CarpenetoCastellaro 134; CallianettoCavrianese (sabato)132; CastiglioneSommacampagna 137;CremolinoMedole (sabato) 613; SolferinoMonte 213 riposa Mezzolombardo. CastiglioneCarpeneto sospesa sul 99 recupero5/6 ore 16.30. Classifica: Callianetto, Monte34; Sommacampagna 21; Castellaro, Carpeneto* 19; Solferino 15; Cavrianese 14; Cremolino 12; Castiglione*, Medole 9; Mezzolombardo 6. * una partita in meno
TennistavoloTRICOLORI I campionati italiani assoluti aRiva del Garda: singolo maschile a Mihai Bobocica (40 su Stoyanov). Nel singolo femminile successo di Wang Yu (43 su Lisa Ridolfi). Nel doppio maschile titolo a NiagolStoyanov e Mihai Bobocica (32 su RechDaldossoMutti). Nel doppio donne CristianaDumitrache e Chiara Colantoni si sono imposte 31 su Veronica Mosconi e Le Thi HongLoan. Nel doppio misto Mihai BobocicaNikoStefanova hanno sconfitto 31 Niagol Stoyanov e Lisa Ridolfi.
Tiro a segnoA MONACO Così ieri in Coppa del Mondo aMonaco (Ger). Pistola libera uomini: 1. Zlatic(Ser) 196.7; 2. Mai Jiajie (Cina) 195.1; 3. Carrera (Spa) 175.1; 18. Giordano 553; 31. Bruno548. Pistola sportiva donne: 1. Yuan Jing (Cina) 71; 2. Zhang Jingjng (Cina) 3. Diethelm(Sui) 71; 29. Genovesi 573; 60. Ricci 559; 65.Chiaberto 558.
TuffiTANIA TERZA (al.f.) Tania Cagnotto chiudela trasferta in Messico per le World Series diGuadalajara con un 3o posto dai 3 metri: con335.90 punti è dietro alle cinesi He Zi(370.05) e Wang Han (354.75).
VarieMaratona pacesospesa per spariUna sparatoria fra gang di narcotrafficanti in una favelas di Rio, in Brasile, ha obbligato le autorità a sospendere una «maratona per la pace» organizzata nel quartiere. E’ successo a pochi minuti prima dallapartenza della Sfida per la Pace nel Complexo do Alemao, obbligando alla sospensione dell’iniziativa.
VelaVento di Sardegnal’Italia alla Ostar(r.ra.) Parte oggi dall’Inghilterra la 14a edizione della Ostar regata in solitario sulla rottaPlymouth (Gb)–Newport Rhode Island (Usa).Tra i 18 concorrenti che sfideranno le circa2900 miglia nell’Atlantico settentrionale anche Andrea Mura su Vento di Sardegna. Laregata si preannuncia impegnativa fin dallapartenza a causa di una burrasca.
Tartaglini a segno(r.ra.) Flavia Tartaglini a Medemblick (Olanda) ha vinto la Delta Lloyd Regatta Eurosaf(circuito europeo per le classi olimpiche)nella classe RS:X femminile. La velista romana, portacolori delle Fiamme Gialle, ad aprileaveva vinto a Palma di Maiorca la penultimatappa del circuito mondiale. Alle spalle dell’azzurra hanno chiuso l’israeliana Davidovich e la spagnola Manchòn. Nel 49er FX Conti– Clapcich 9°, nel 49er Plazzi–Molineris 6°.
Baseball CAMPIONATO
Nettuno vincee vola in vetta(m.c.) Nettuno fa l’enplein aRimini e vola in vetta alla classifica, approfittando della vittoria di San Marino su Bologna. In gara2 i laziali di Bagialemani, sorretti da De Santis,risolvono con un biginning dasei punti al sesto sul calo diCorradini. Esordio con infortunio per l’interno dei Pirati Gomez. Godo, con un super Sanchez (3/3, 2 hr e 8pbc) risponde a Ronchi.8° turno, gara1: GodoRonchi 213 al 7° (v. Yepez 12so, p. DelBianco; hr Cecotti 3p. al 1° e2p. al 7°). Gara2: RiminiNettuno 06. (v. R. De Santis 5bv5so, p. Corradini); T&ASan MarinoUnipol Bologna51 (v. Magrane, p. D’Angelo);Toshiba GrossetoPalfingerReggio Emilia sosp. al 2°; ParmaNovara rinv.; GodoRonchi144 all’8° (v. Galeotti, p. Petralia; hr Sanchez 4p. al 4° e 1p. al7°). Classifica: Bologna, Nettuno 812 (133); Rimini 750(124); San Marino 687(115); Parma 461 (67); Reggio E. 384 (58); Ronchi e Godo 286 (410); Novara, Grosseto 200 (312).
Onelio Fondin, Nettuno CB/OLDMAN
Nuoto A STRISCIA LA NOTIZIA
Oggi il Tapiroalla Pellegrini
Stasera a Striscia la NotiziaValerio Staffelli consegnerà ilTapiro d’oro a Federica Pellegrini, la motivazione è per lafine della quasi biennale lovestory con Filippo Magnini, masoprattutto perché è stata definita una mangiatrice di uomini. La nuotatrice ha confermato che fra lei e Magnini tutto è finito e si è detta dispiaciuta per le voci false chegiravano su una sua storia conil preparatore atletico MatteoGiunta, che è anche il cuginodi Magnini. Federica ha aggiunto che comunque i rapporti con il suo ex sono buoni,tanto è vero che verso i Mondiali di Barcellona continueranno ad allenarsi insiemesotto la guida di Philippe Lucas. E sul gossip che da semprela insegue, ribadisce: «Pensosolo allo sport e mi sto preparando per le prossime gare».La stessa Pellegrini ha postatosu Twitter la notizia del «premio», con queste parole«Adesso ce l’ho anch’io!!! Lunedì su striscia la notizia!!!Grazie @VStaffelli!!!!».
Federica Pellegrini col Tapiro
Scherma COPPA DEL MONDO
Avola secondoa L’Avana
Secondo posto per GiorgioAvola nella tappa di Coppa delMondo di fioretto a L’Avana.Con qualche rimpianto. In finale Avola ha ceduto 1514 aImboden dopo essere stato invantaggio 136 ed essere colpito dai crampi. E’ il terzo podio stagionale per Avola, beneanche Daniele Garozzo, out aiquarti. Nella prova di sciabolafemminile a Tianjin (Cina),lontane dal podio Irene Vecchie Lucrezia Sinigaglia, fuori neisedicesimi. Spada: Diego Confalonieri è il migliore degli azzurri, 7°.Risultati. Fioretto uomini a L’Avana. Finale: Imboden (Usa) b. Avola 1514. Semifinali: Imboden (Usa) b. Khovanskiy(Rus) 158; Avola b. Chida (Giap) 1514.Quarti: Chida (Giap) b. Garozzo 156.Sciabola donne a Tjanjin. Finale:Dyachenko (Rus) b. Zagunis (Usa) 1511.Semifinali: Dyachenko (Rus) b. Lembach(Fra) 158 Zagunis (Usa)b. Kim (Kor) 1513. Ottavi: Kim (S.Cor) b. Sinigaglia 153;Galiakbarova (Rus) b. Vecchi 1514.Spada uomini a Buenos Aires (Arg). Finale: Limardo (Ven) b. Beran (R.Ceca) 1514. Semifinali Beran (R.Ceca) b. Ackermann (Ger) 1210; Limardo (Ven) b.Zawrotniak (Pol) 1512. Quarti: Beran(Cze) b. Confalonieri 76.
Giorgio Avola, 24 anni BIZZI
Triathlon CHALLENGE RIMINI
Fontana beffatoda Mc Cormack
(al.f.) Dopo quattro ore di fatiche, soltanto tre secondi separano alla fine Daniel Fontanadal successo al primo Challenge Rimini che ha visto al nastrodi partenza 1100 atleti. L’australiano Chris Mc Cormack,due volte iridato di Ironman,beffa in volata l’azzurro autoredi una bella ma troppo dispendiosa rimonta negli ultimi chilometri di corsa che ha soffertol’ultimo e decisivo allungo dell’australiano. «Mi sono mancate le forze per rispondere all’ultimo allungo di Macca —ha detto Fontana dopo il traguardo — ho gareggiato pervincere, a caldo questo piazzamento ha un gusto un po’ amaro, ma so di aver fatto tutto ilpossibile per batterlo». Hachiuso al terzo posto Alessandro Degasperi, mentre in campo femminile si è imposta l’ungherese Erika Csomor.Risultati. Uomini: 1. Mc Cormack (Aus)4h01’57 ; 2. Fontana 4h02’00”; 3. Degasperi 4h03’41”. Donne: 1. Csomor (Ung)4h39’34”; 2. Riesler (Ger) 4h41’36”; 3.Lindholm (Sve) 4h44’32”.
Daniel Fontana e Mc Cormack
Equitazione LA CHIUSURA ROMANA
Gaudiano sfiora il GPa Piazza di SienaROBERTO PARRETTAROMA
L’ultimo italiano restaancora, per la miseria di 8centesimi, Arnaldo Bologni,nell’ormai lontanissimo 1994.Emanuele Gaudiano e la suaCocoshynskhy si sono inchinati solo al grande binomiobritannico composto da NickSkelton e Big Star, che hannovinto il Gran Premio Città diRoma, prova che ieri ha chiuso l’edizione numero 81 delloCsio di Piazza di Siena.
Barrage Al barrage sono entrati in quattordici, con Natale Chiaudani su Camiro 19 araddoppiare la presenza italiana e, al pari del netto sulpercorso, è stato il tempo a fare la differenza: 41.23 perSkelton (che qui aveva giàvinto nel 2006), 41.31 perGaudiano. «Ci ho provato»,ha poi detto il ventiseiennerappresentante del grupposportivo della Forestale. «Sono molto contento della cavalla, che ha saltato benissimo sia nel primo, che nel secondo giro. Conoscendo lavelocità di Skelton, mi sonodetto che bisognava provarci.Sulla combinazione l’ho rimessa in galoppo perché lagabbia era molto corta e hopreferito non rischiare l’errore: lì ho lasciato la vittoria.Una dedica? A tutte le persone che mi hanno aiutato questa settimana e agli amici. Un
secondo posto non è male, lavoreremo per migliorare».
Presidente Il pienone sui gradoni e sul prato dal lato dellaCasina di Raffaello ha regalato alla presidente della Fise,Antonella Dallari, una bellaemozione: «Abbiamo cambiato look, logistica, offertomaggiori servizi ai cavalieri eai loro staff. Vengo dal campoe conosco molto bene questotipo di esigenze».
RISULTATI Categoria a due fasi 1.45mt. Tab A: R Smith (BalouradoGbr)0, 26.89; Lucia Vizzini (Lismeen LancerIta) 0, 27.19; Pilar Cordon (DinkyToySpa) 0, 27.23. GP Città di Roma: 1N. Skelton (Big StarGbr) 0, 41.31; 2E. Gaudiano (CocoshynskhyIta) 0,41.31; 3 R. Smith (VoilaGbr) 0, 45.38.
Gaudiano in azione ieri GRASSO
Gravissimo luttoper StefanoArcobelli
Un gravissimo lutto ha
colpito la famiglia del nostro
collega Stefano Arcobelli.
Si è spenta, all’età di 78 anni,
la madre Maria Ciccia.
I funerali avranno luogo oggi
alle 16 nella Chiesa della
Madonna del Rosario a
Paternò (Catania).
Tutta la redazione della
Gazzetta è vicina a Stefano e
alla famiglia con grande
affetto.
La Direzione, le Redazioni e le Segreterie de LaGazzetta dello Sport, Sportweek e Gazzetta.itpartecipano con grande affetto al dolore di Stefano e dei familiari, per la scomparsa dell'amatamamma
Maria Ciccia Arcobelli- Milano, 26 maggio 2013.
56 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
ALTRI MONDI
Il fatto del giornoA CURA DI GIORGIO DELL'[email protected]
_la crisi dell’acciaieria
Ma se ora l’Ilva chiudeil Paese cosa rischia?
C’è qualcuno che ha intenzione di comprarsi l’Ilva, lagrande acciaieria di Taranto,come si evince da una dichiarazione di ieri del ministro delloSviluppo, Flavio Zanonato. Ilpassaggio è questo: «Il polo dell’acciaio, e l’Ilva in particolare,deve rimanere italiano, dobbiamo fare di tutto per farlo rimanere italiano. È una questionestrategica: dalla siderurgica dipende la meccanica, per rimanere competitiva deve avere acciaio prodotto in luoghi abbastanza vicini».
1Come mai esce fuori questastoria di qualcuno — suppongostraniero — che si vuole comprare l’Ilva?La Procura di Taranto ha calcolato quanto hanno risparmiatoi Riva evitando di mettere in atto le bonifiche obbligatorie. Finiti i calcoli, hanno disposto ilsequestro della somma venutafuori: otto miliardi e cento milioni di euro. Non credo chenella storia giudiziaria del Paese la magistratura abbiamomai tentato di metter le manisu un capitale simile.
2Mi faccia capire: i giudici di Taranto hanno sequestrato ai Riva otto miliardi e cento milioni? E dove li hanno trovati? Inqualche cassetto? E i Riva nonsi sono opposti?I Riva, compreso il vecchio Emilio, sono agli arresti domiciliarida una decina di mesi. Uno diloro è latitante. La Procura hadeciso di sequestrare gli otto
miliardi e cento milioni, ma finora è riuscita a trovare pocomeno di un miliardo. «Abbiamocercato in dodici città. Da Potenza a Milano. Abbiamo visitato 16 banche diverse, bloccato eaggredito depositi, titoli, partecipazioni societarie, immobili.Presto apriremo le cassette disicurezza». C’è però un punto,nell’ordinanza di sequestro,che mette a repentaglio tutta lafabbrica. I giudici hanno colpito i beni della società che possiede l’83% dell’Ilva, e che sichiama Riva Fire, «e in via residuale gli immobili dell’Ilva chenon siano strettamente indispensabili all’esercizio dell’attività produttiva». Cioè, dicono igiudici: sequestriamo gli ottomiliardi e cento milioni, prendendoci, se i contanti non bastano, gli immobili di Riva Fire,e se gli immobili di Riva Firenon bastano, prendiamoci i beni della stessa Ilva, purché nonsiano indispensabili alla produzione. Però il cda dell’Ilva ha risposto che tutti gli immobilidell’Ilva sono necessari allaproduzione e che l’ordinanza di
sequestro mette di fatto la fabbrica nell’impossibilità di produrre. Sono seguite le dimissioni di tutti i consiglieri, compreso l’insospettabile Enrico Bondi, già risanatore di Parmalat emesso lì a fare l’amministratoredelegato da poche settimane.Bondi sarà oggi a Roma per incontrare il ministro Zanonato.Domani dovrebbe esserci unvertice con lo stesso Letta. Il rischio che l’Ilva chiuda per sempre esiste. La preoccupazione, ol’insinuazione, del ministro sono un nuovo elemento di confusione. Tutto questo baillammeprepara l’ingresso di uno straniero nel complesso tarantino?
3Chiunque arrivasse dovrebbemettere questi otto miliardiper bonificare.Si direbbe di sì. Ma la legge varata in tutta fretta dal precedente ministro Clini ne prevedeva tre, da imputare ai Riva, edava tempo per il risanamentofino al 2017, con il cosiddetto«cronoprogramma», cioè c’era
no delle scadenze, il governoavrebbe controllato, eccetera.
4Che soluzioni ci sono?Tutto è reso più difficile dal fatto che anche qui è in corso unoscontro feroce tra coloro chegiudicano più importantel’ambiente e coloro che mettono al primo posto il lavoro. Ilgiudice Patrizia Todisco, leader suo malgrado degli ambientalisti, ha poi davvero ragione al cento per cento? Girano statistiche dalle quali sievince che a Taranto, benchéavvelenata, si muore meno cheda altre parti, se chiude Taranto deve allora chiudere più omeno tutto il sistema industriale italiano, inquinanteovunque. La soluzione più ovvia sarebbe quella suggerita daCarlo De Benedetti: lo Stato sipiglia l’acciaieria, risana e poivende. Per statalizzare l’Ilva,però, ci vuole il permesso diBruxelles.
5Che cosa stiamo rischiando,sul serio, in caso di chiusura?L’Ilva di Taranto dà lavoro,compreso l’indotto, a 24 milapersone. Se si considera tutto ilgruppo, i posti a rischio sarebbe 40 mila. Federacciai ha calcolato i danni finanziari: senzal’Ilva dovremmo cominciare acomprare all’estero anche i cinque milioni di tonnellate di acciaio che adesso le industrieprendono a Taranto. Fa un danno di 2,53,5 miliardi. Le mancate esportazioni ci costerebbero 1,22 miliardi l’anno. Labilancia commerciale peggiorerebbe di 3,75,5 miliardi. Inuovi costi per la logistica, pergli oneri finanziari, per gli ammortizzatori sociali, il calo deiconsumi dovuto al tracollo deiredditi, più lo spopolamentodella città, destinata a scendere da poco meno di 200 mila a30 mila abitanti, valgono ancora un danno di altri 45 miliardi. Un danno minimo di 11,5 emassimo di 16 miliardi l’anno.Senza contare le ripercussionisociali.
L’Ilva di Taranto dà lavoro, compreso l’indotto a 24 mila persone ANSA
ACONSUMI
GIÙ
SLa spesa
alimentareindietro
di 20 anniLa crisi
modifica leabitudini dispesa degliitaliani. Se i
consumi peralimentari e
bevande nonalcoliche
tornano indietrodi 20 anni al
livello del 1992,aumentano
quelle per lebollette per la
casa, icombustibili e
l’energia eschizzano quelle
per lecomunicazioni.
È quanto silegge nelle
tabelle allegateal Rapporto
annualedell’Istat che
riportano ivalori
concatenati al2005, dalle quali
emerge che,dopo il picco di
quasi 130miliardi nel2006, nella
spesa per ilcibo si è tornati
nel 2012 ai 117miliardi del
1992, vale adire un calo di
quasi il 10%in 6 anni
notizieTascabili
Mercoledì si decide sulla procedura
L’Ue all’Italia: deficit okVerso stop a infrazione
Mancano 2 giorni a mercoledì, ma l’Italia può giàtirare un sospiro di sollievo e considerarsi fuori dallaprocedura di infrazione europea per deficit eccessivo. L’orientamento favorevole della Commissione Ueè stato reso noto ieri grazie alle indiscrezioni sullabozza del documento di «raccomandazione» cheverrà sottoposto ai 27. Alla notizia rimbalzata daBruxelles, Letta ha fatto trapelare soddisfazione:«Una buona notizia per il Paese». Si calcola infatti chesi libereranno 8 10 miliardi per le emergenze delPaese. Sul tema il leader del Pd Epifani ha aggiunto:«Serve una terapia choc o sarà allarme sociale».
Francia: caccia all’altro aggressore
Il massacro di LondraUno dei killer del soldatogià arrestato in Kenya
Alta tensione a Londra dopo l’uccisione diun soldato a colpi di mannaia da due britannici diorigine nigeriana convertiti all’Islam radicale. Ierila notizia di un accoltellamento non lontano dalluogo dell’attacco ha alzato l’allerta, ma la poliziaha poi riferito che non c’è legame tra i due fatti.C’è, invece, la conferma che un killer era statoarrestato in Kenya nel 2010 perché sospettatodi volersi unire ad estremisti in Somalia. E inFrancia è caccia all’uomo che ha aggredito unsoldato sabato a Parigi: il ministro dell’InternoValls ha detto che si tratta di terrorismo.
Angelus sul prete ucciso a Palermo
Il Papa striglia i mafiosi«Don Puglisi ha vinto»
«I mafiosi volevano sconfiggere don Puglisiperché sottraeva loro i giovani, ma è lui che ha vinto».Le parole che Papa Francesco ha pronunciato ieriper celebrare la beatificazione del prete palermitanoucciso da Cosa Nostra hanno ricordato quelle diGiovanni Paolo II nel 1993 ad Agrigento: «Preghiamoperché il Signore li converta, non possono fare inostri figli schiavi». Al mattino, Bergoglio avevavisitato la parrocchia romana di Santi Zaccaria eElisabetta, all’estrema periferia nord, e improvvisatouna omelia con botta e risposta su Maria: «La realtàsi capisce meglio dalle periferie che dal centro».
Soldati inglesi portano fiori a Woolwich (Londra)dove è stato ucciso il loro collega Lee Rigby EPA
LE ELEZIONI COMUNALI A ROMA IL DATO PIÙ ALLARMANTE: 20% IN SOLI CINQUE ANNI. OGGI LE URNE RIAPRONO FINO ALLE 15
Amministrative, crolla l’affluenzaVota il 44,67%, 15% rispetto al 2008
FONDI ALLE SCUOLE MATERNE PRIVATE
Referendum di BolognaSolo il 29% ai seggi«Caos organizzativo»
Nonostante gli inviti e le aspettative è statabassa l’affluenza alle urne, a Bologna, per ilreferendum consultivo sui fondi che il Comuneeroga alle scuole materne private. In totale hannovotato 85.934 persone, il 28,71% degli aventidiritto. Soddisfatto, però, il comitato promotoreArticolo 33. «L’affluenza è di gran lunga superioreal numero di cittadini direttamente coinvoltidalla decisione portata alle urne con ilreferendum, dunque la città intera ha compresola portata collettiva di questa questione».Non sono però mancati gli ostacoli organizzativiper i promotori: «In molti luoghi— secondo lelamentele espresse — il personale del Comunenon era in grado di guidare le persone al proprioseggio di riferimento». A un’ora e mezza dallachiusura dei seggi, con 50 scrutinati su 199,era davanti l’opzione «A», cioè quellache chiedeva di togliere i finanziamenti.
Sette milioni chiamati alle urne, ma tanti, troppi, hannopreferito fare altro nell’ultimadomenica di maggio. Ieri l’affluenza della prima giornata divoto per le elezioni comunali èstata parecchio deludente. Alle22 aveva votato il 44,67% degli aventi diritto ed è il confronto con l’ultima tornata a risultare fragoroso: nelle precedenti amministrative alla stessa ora la cifra superava il 60%.Il trend negativo ha, comunque, segnato tutta la giornata ealle 19 il dato era solo del34,36%. Percentuali ovunquein calo, con un crollo al di sopradi ogni aspettativa a Roma: lì è
andato alle urne il 37,69%, rispetto al 57,20 del 2008. Tradotto: si scende incredibilmente giù di 20 punti. Oggi alle 7riaprono i seggi fino alle 15,mentre in caso di ballottaggiosi voterà il 9 e 10 giugno.
Paure e curiosità Eppure l’elezione è importante e corposa:riguarda 564 comuni. Ben 14 icapoluoghi di provincia, tra cuipure Brescia, Siena e Vicenza.Si vota anche in Valle d’Aostaper il rinnovo del Consiglio regionale, ma solo in provincia diBrindisi c’è stata tensione: nella piccola a Carovigno ieri si èsaputo di un incendio doloso
che ha danneggiato la residenza estiva del senatore Pdl Vittorio Zizza, sindaco uscente ecandidato al consiglio. Ma ilturno ha regalato anche curiosità diffuse, a partire da unaraffica di multe per propaganda elettorale non consentita all’ingresso delle sezioni di votoa Castellamare di Stabia (doveun candidato che pretendevala prova del voto tramite cellulare è stato accompagnato incommissariato). E pure l’apertura dei seggi al fotofinish aSulmona (L’Aquila) dove leschede elettorali sono state ristampate dopo un errore rilevato sabato. Batte tutti il casodi Montesano Salentino (Lecce): lì c’è una sola lista in lizza equindi un solo candidato. Sappiamo già che il sindaco si chiamerà Silvana Serrano.
cont.
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il sindaco di Roma, Gianni Alemanno (a sinistra), e il suosfidante di centrosinistra, Ignazio Marino, ieri ai seggi AP
Caos a Taranto:il cda lascia e ilgoverno lancial’allarme: «Se siferma il polo, addioalla siderurgia».Si stimano danniper 3,5 miliardi
LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 57
ALTRI MONDI
Bruciata vivadal fidanzatoLui confessa:«Ero geloso»Cosenza, delitto della 16enneIl ragazzo crolla: «L’ho fattoperché lei non mi voleva più»
Fabiana Luzzi, la 16enne uccisa venerdì in provincia di Cosenza ANSA
APRIMO
NEGLI USA
S«Fast
and Furios»sbanca
il box officeIl sesto capitolo
della saga«Fast andFurious»,
appena uscitonegli Stati Uniti,
e le sue corseautomobilistiche
mozzafiatoprendono subitola vetta del box
officeamericano con98,5 milioni di
dollari nei primitre giorni in cuiera sul grande
schermo. Dietroal film con Vin
Diesel (nellafoto) e Paul
Walker, un’altranew entry: la
commedia «Unanotte da leoni
3» che haraccolto 42,1milioni e che
uscirà nelle saleitaliane il 30
maggio. Terzogradino del
podio per il filmdi fantascienza«Star Trek IntoDarkness» con
38 milioni nelweekend e
156,8 in totale
DANIELE VAIRA
Ha confessato sabatonotte davanti al magistrato:«Sì, l’ho uccisa io ed era ancoraviva quando le ho dato fuoco».D.M., 17 anni, ha raccontatocosì l’omicidio della fidanzatasedicenne Fabiana Luzzi a Corigliano Calabro, paese inprovincia di Cosenza, avvenuto 24 ore prima. Un racconto diparole secche, quasi che il protagonista della vicenda fosseun altro. Ma quello che sembrava interessarlo di più, nelcorso dell’interrogatorio, eradi andare a dormire. «Sonostanco — ha detto più volte —voglio andare a letto». I carabinieri lo hanno tenuto per oresotto torchio, da ben primache, in nottata, scattasse il fermo per omicidio volontario. Daquando, cioè, gli investigatorisi erano resi conto che la vicenda della scomparsa di Fabianae quella delle strane ustioni sulvolto e sul dorso delle mani del
diciassettenne si sovrapponevano. Già da venerdì pomeriggio, i militari stavano cercandodi chiarire il perché della scomparsa della sedicenne, uscitadall’istituto per ragionieri chefrequentava e mai arrivata acasa. Nelle ore immediatamente successive alcune amichedella giovane avevano parlato
di quel ragazzo andato a prenderla col motorino davanti ascuola. E, quando quello stessogiovane i carabinieri se lo sonoritrovato in ospedale con ustioni al volto ed alle mani, sonoiniziati i sospetti.
La rabbia Le domande sonoproseguite per tutta la giornata
di sabato, fino alla confessione: «Abbiamo litigato, lei hacercato di aggredirmi ed io l’hocolpita più volte con un coltello. Poi sono andato a casa, sonoriuscito, mi sono procuratouna tanica di benzina e sonotornato a darle fuoco quandoera ancora viva». All’originedella lite un rapporto contrastato fatto di alti e bassi e, hadetto lui, di gelosie reciproche.Un legame che anche i genitoridella 16enne avevano osteggiato. Adesso il ragazzo è rinchiuso nel carcere minorile diCatanzaro. Dolore e rabbia sono i sentimenti che hanno invaso Corigliano. Amici e conoscenti della ragazza le hannolasciato centinaia di messaggisu Facebook. Cuoricini, foto,poesie per ricordare una «stellache è volata via» e «una ragazza che sorrideva sempre». Nonsono mancati i commenti contro il fidanzato: «Non c’è perdono, tanta crudeltà meriterebbe la pena di morte».
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Sabato della settimanascorsa Repubblica ha messoin prima pagina un’inchiestaintitolata «Ecco l’agendarossa di Borsellino dopo lastrage». Il riferimento era a undiscusso mistero che riguardale indagini sull’attentato cheuccise il giudice Borsellino e auna sua agenda che non èmai stata ritrovata: adessole immagini di un videogirato dopo l’attentato,spiegava Repubblica,mostravanoqualcuno cherimuovevadall’areadell’attentatoquell’agenda.Ma una rapidaverifica dellaPolizia scientificae dei magistrati di
Caltanissetta ha dimostratomercoledì che quello nelleimmagini è un parasole dicartone, non un’agenda. Perdiverse ore i maggiori siti dinews americani, e quindianche quelli italiani, hannoscritto che i morti seguiti altornado in Oklahoma di
lunedì erano 91. Ma i contierano stati sbagliati e lacifra è stata poi correttaa 24. Il direttore dellarete TV2000 ha
ammesso che «erauna notizia verama vera solo inparte e in partenon vera» e siè scusato «peraver intaccatola verità dei
fatti e per lepersone
coinvolte», dopo averannunciato che PapaFrancesco aveva praticato unesorcismo nei confronti di unmalato, notizia ripresa ilgiorno dopo da tutti iquotidiani. Non era unesorcismo, solo una preghieracon le mani appoggiate sullatesta della persona inquestione, ha spiegatoil responsabile stampa delVaticano. L’agenzia di stampaAnsa e molti siti di giornalihanno scritto che il soldatoucciso a Londra da unfanatico islamista sichiamava «Drummer LeeRigby»: lo stesso hanno dettoalcuni telegiornali nazionali.Ma il nome era soltantoLee Rigby: «drummer»(tamburino) è il titolomilitare dell’uomo.
Le notiziechenon loerano
L’esorcismodel ponteficeannunciatoe poi smentito
DI LUCA SOFRI
I PREMI DEL FESTIVAL 2013
A Cannes trionfa«La vie d’Adele»Deluso SorrentinoPalma d’oro al film sull’amoresaffico di Kechiche. Dernmiglior attore, regina la Bejo
EMANUELE BIGI
Il 66° Festival di Cannes ha eletto il suo redallo scettro inconfondibile (la Palma d’oro) epurtroppo non è di nazionalità italiana. Paolo Sorrentino e il suo La grande bellezza tornano a casa abocca asciutta. Nonostante sia stato apprezzatodalla critica internazionale il film del regista napoletano non ha conquistato la giuria capitanata daSteven Spielberg. Il re di questa edizione 2013sventola la bandiera della Tunisia e porta il nomedi Abdellatif Kechiche che con il suo La vied’Adele ha entusiasmato tutti. Il pubblico delGrand Théâtre Lumière si è alzato in piedi e nonsmetteva di applaudire quando Spielberg ha fattoil suo nome. Ma con lui ci sono due regine: le bravissime attrici, visibilmente emozionate, AdeleExarchopoulos e Lea Seydoux, interpreti diuna storia d’amore passionale e struggente. «Unpremio che eccezionalmente va anche a loro», dice il papà di E.T. Emozionata e incredula era anchela francese Berenice Bejo, vincitrice della Palmaper la migliore interpretazione femminile in ThePast, dell’iraniano Asghar Farhadi. «Non me loaspettavo proprio». Il veterano Bruce Dern,padre alla ricerca di un riscatto in Nebraska di Alexander Payne, riceve il premio per la miglior performance maschile.Peccato per il giovane e talentuoso OscarIsaac, cantante folk in Inside a Llewin Davis dei fratelli Coen. In compenso iregisti di Non è un paese per vecchiottengono il Gran Premio dellaGiuria, ritirato proprio dal loro attore. Erano nella lista dei migliorifilm del festival il giapponese LikeFather, Like Son di KoreEda Hirokazu e il cinese A Touch of Sindi Jia Zhangke che rispettivamente ricevono il Premio dellaGiuria e quello per la sceneggiatura (consegnato dalla nostra Asia Argento). Inaspettato invece è il riconoscimentoper la regia al messicanoOmar Escalante per il violentoHeli.
IL SUICIDIO IN UN BOSCO
Perugia, uccideun bracciantee poi si impicca
Si è suicidato FrancescoCristofari, il 50enne diMarsciano, in provincia diPerugia, ritenuto l’autoredell’omicidio di RobertoBurnelli, ucciso, sabato, nelsuo capannone, mentre stavacaricando frutta e verdura sulsuo furgone per recarsi almercato. Il killer gli avevatagliato la gola, dopo averlocolpito alla testa con unbastone. A dare l’allarme unasua dipendente, ex moglie delsospettato, che arrivando inazienda aveva sentito un urlo evisto scappare l’ex marito.Cristofari si è impiccato nonlontano da dove aveva lasciatoil furgone usato per la fuga, inun punto di boscaglia fitta.
Su Facebookla rabbia degliamici «Non c’èpietà per chil’ha ammazzata»
Per il futuro di Rcs siapre una settimana decisiva:oggi il patto di sindacato,giovedì l’assemblea dei sociche dovrà decidere se ricapitalizzare la società o lasciareRcs in mano al curatore fallimentare.
Molti sono i fattori che hanno condotto la nostra societàin questa situazione: la caduta della raccolta pubblicitaria in seguito alla crisi economica e finanziaria, la perdurante bassa propensione allalettura degli italiani, il prepotente sviluppo in Internet dinuovi canali informativi piùcongeniali a gusti e abitudinidei lettori di nuova generazione, gli errori del management avallati dagli azionisti.
Mentre nei primi tre casi poco è imputabile a cause interne, nel comportamento di
management e azionisti non sipossono non rilevare macroscopici errori: dall’errata valutazione degli andamenti di unmercato editoriale che si modificava aggredito dalla crisi,alla lentezza nell’interveniresu settori di business che daanni presentavano difficoltà amantenere i conti in attivo, acausa anche della complessitàdi una parte dell’ azionariatoche cercava di assicurarsi quote di potere e rappresentanzaall’interno del Gruppo.
Ma l’errore principale delgruppo dirigente, all’originedegli attuali problemi patrimoniali di Rcs è stato certamente l’acquisto del gruppospagnolo Recoletos realizzatonel 2007 a un prezzo fuorimercato indebitandosi fino al
collo. Un investimento daicontorni ambigui e misteriosiche ha visto coinvolti a variotitolo tutti gli attori che in questa settimana dovranno decidere se dare continuità alla società o se consegnarla alla giustizia amministrativa, anch’essa colpevole di non avervigilato all’epoca su una società quotata in borsa che vedevaoperare come venditore ecompratore in un teatrino dipersonaggi che si intrecciavano a filo doppio.
I lavoratori di Rcs Mediagroup, giornalisti e poligrafici, sono consapevoli della delicatezza della situazione e hanno sin qui dato prova di responsabilità siglando accordi,spesso anche dolorosi, chehanno creato e creano i neces
chiedono un mutuo in banca.Oggi le banche fanno la vocegrossa per rinegoziare il debito, chiedendo tassi d’interesse stratosferici e imponendo tappe di rientro forzatodel debito. Da qui ipotesi dicessioni, riduzioni dei costi,cassa integrazione: idee sciagurate che vedono coinvolti800 lavoratori che nulla hanno avuto a che fare con gli errori di gestione suddetti, maanzi in tanti casi si sono opposti non ascoltati a talidecisioni.
Per questa settimana noi ciaspettiamo da tutti voi la serietà che è dovuta da chi deveessere il motore della ripartenza economica e rivendicadi essere al servizio della crescita sociale, civile e culturale del Paese.
Rsu RcsMediaGruop(Quotidiani)
COMUNICATO SINDACALEsari presupposti per il rilanciodi un Gruppo editoriale che daoltre un secolo, attraverso lesue testate quotidiane e periodiche e la produzione libraria,ha raccontato la storia del nostro Paese, contribuendo inmaniera significativa allo sviluppo della democrazia e allacrescita culturale dei cittadiniitaliani.
Siamo certi che anche i principali azionisti del Gruppo, protagonisti anch’essi della storiacivile ed economica di questoPaese e che nelle numerose interviste rilasciate ai Medianon mancano di affermare illoro ruolo al servizio della Nazione, sono consapevoli delvalore non solo economico diRcs per la società italiana eche sapranno tenerne conto
nel momento delle decisionievitando il rischio della procedura concorsuale. Tenendo altresì conto di tutti gli errori ele omissioni che sono staticompiuti ai danni di questoGruppo e di chi con dedizionevi lavora ogni giorno.
Una parola anche per i nostrigrandi creditori e in buonaparte azionisti del presente edel passato, le banche. Proprio loro non lesinarono il credito a basso prezzo quando sitrattò di acquisire Recoletos,aprirono il portafoglio per unmiliardo di euro senza battereciglio, anzi strizzando l’occhiolino un atteggiamentoben diverso da quello riservato di solito ai comuni mortaliche vengono vessati da millerichieste e difficoltà quando
Il regista Abdellatif Kechiche con Lea Seydouxe Adele Exarchopoulos premiati ieri a Cannes AFP
PLa diva
Uma Thurman,43 anni: ieri
l’attriceamericana ha
consegnatola Palma d’oro
58 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013
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5:40 20:59 5:39 20:34 5:40 21:00 5:38 20:35 10mag. 17mag. 25mag. 1 giu.
In prevalenza sereno o poco nuvoloso. SuTriveneto, Liguria di Levante e Alta Toscana locali
addensamenti e alcune piogge. Sulle valli delCentro qualche nebbia fino al primo mattino. In
Sardegna dal pomeriggio nuvole e piogge sparse.
In Sicilia sereno o poco nuvoloso. In Sardegna,sul Meridione e al Centro alternanza di nuvole,piogge e schiarite. Al Nord nuvole in gradualeaumento e probabilità di piogge soprattutto dalpomeriggio, anche con rovesci e temporali.
Al Nord varie precipitazioni, anche con rovesci otemporali e nevicate sulle Alpi ad alta quota, mapure qualche schiarita. Altrove in prevalenzasereno o poco nuvoloso eccezion fatta per localiaddensamenti e al più qualche breve pioggia.
ALTRI MONDI
11.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND-BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra
15.00 CALCIO:FAN CLUBMILAN
16.30 CALCIO:FAN CLUB LAZIO
17.00 CALCIO:FAN CLUB NAPOLI
17.30 CALCIO:FAN CLUB JUVENTUS
18.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND -BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra
2.00 CALCIO:BENFICA - CHELSEAEuropa LeagueDa Amsterdam, Olanda
17.30 FERRARI CHALLENGE:TROFEO PIRELLIGara 2. Da Brno, Repubblica Ceca
20.30 INDYCAR:INDIANAPOLIS
21.30 BASKET:MEMPHIS GRIZZLIES -SAN ANTONIO SPURSNBA, Playoff, gara 3
0.00 BOXE: ITALIA -GRAN BRETAGNA
1.00 RUGBY:LEICESTER TIGERS -NORTHAMPTONAVIVA Premiership
SKY SPORT 3
10.00 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra
CALCIO20.45 GENOA - SAMPDORIA
Derby SLAncio di VitaSky Sport 1, Sky SuperCalcio
BASEBALL22.00 OAKLAND
ATHLETICS -SAN FRANCISCOGIANTSMLB. ESPN America
BASKET20.00 ROMA - CANTÙ
Serie A maschileSemifinale, gara 2Rai Sport 2
3.00 MEMPHISGRIZZLIES -SAN ANTONIO SPURSNBA. Finale ovest, gara 4Sky Sport 2
SKY SPORT 2
7.30 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra.
11.00 FERRARI CHALLENGE:COPPA SHELLGara 1. Da Brno, Repubblica Ceca
11.30 RUGBY:STADE FRANCAIS -LEINSTER RUGBYAmlin Challenge Cup.
14.00 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra
16.30 RUGBY:LEICESTER TIGERS -NORTHAMPTONAVIVA Premiership
12.00 CALCIO:LIVORNO - BRESCIASerie B
14.15 CALCIO:CHELSEA - EVERTONPremier League
16.30 CALCIO:EMPOLI - NOVARASerie B
19.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND -BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra
0.00 CALCIO:GENOA - SAMPDORIADerby SLAncio di Vita
3.00 GOLF:BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra
HOCKEY2.00 DETROIT
REDWINGS -CHICAGOBLACKHAWKSNHLPlayoff, gara 6ESPN America
TENNIS11.00 ROLAND GARROS
Eurosporte Eurosport 2
15.00 ROLAND GARROSRai Sport 1
SKY SPORT 1
8.30 CALCIO:BENFICA -CHELSEAEuropa LeagueDa Amsterdam, Olanda
IN DIRETTA
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
OroscopoLE PAGELLE
Gazzetta.it
Abbiamo chiesto un giudizio sulla super coppiache avrà il Barcellonal'anno prossimo. A Messi(46 gol in Liga) s'aggiungeNeymar (14 in 17 gare nelBrasileirao). Per il 47%dei lettori Messi continuerà a segnare tanto, Neymar dovrà ambientarsi; ilresto dei votanti diviso: sipesteranno i piedi; no,segneranno 70 80 gol.
IL SONDAGGIO
Il voto alla coppia:Neymar con Messi,il Barça svolterà?
www.gazzetta.it
DI ANTONIO CAPITANI
21/4 20/5
Toro 7,5
La Luna vi motiva eincastra i pezzi delpuzzle del vostrolunedì, rendendoloincoraggiante.Sudombelico ricco diinventiva.
24/8 22/9
Vergine 8
IL MIGLIORELa fortuna vuoldarvisi. E così,possedendo lei,possedete ancheogni successofinanziario,lavorativo, suino.
21/3 20/4
Ariete 5,5
Lunedì avaro. Nellavoro, in amore, dienergie. No azzardi,niente lagne, siatefattivi. Fornicazione incalo come l’affluenzaalle urne.
21/5 21/6
Gemelli 6+
Amatevi da soli erilassatevi: pareretel’effetto sfigoammosciante dellaLuna. Potete peròspendere, amare, congiubilo. Fornicare no.
22/6 22/7
Cancro 5,5
Molti di voi sonostancherrimi. Per viadel troppo lavoro,delle tensioni, dellespese. E c’è purel’embargo suino:si fornica poco.
23/7 23/8
Leone 6,5
Con metodo svizzerosbrigate tutto ameraviglia. Ma ilfratello iperteso diAlien che vive in voiemerge: nienterudezze! Manco suine.
20/2 20/3
Pesci 7+
Bella Luna, che viporta successo,serenità e tanti stimoligiusti. Colloqui, viaggie p.r. vi premiano,l’amore così così.Ormoni roventi.
22/12 20/1
Capricorno 7,5
Grande lunedì, purchécontrolliate i possibilisbalzi d’umore. Ognistart up è favorito,voi siete fattivi,il sudombelico muyspigliato.
21/1 19/2
Acquario 6,5
Qualcuno potrebbeostacolarvi e mettervigli zebedei nelloschiaccianoci, nellavoro e nei rapportiprivati. Ma il suino invoi è indomito!
23/11 21/12
Sagittario 7
Potreste incassaresoldi. O spenderlibene. Ma siateobiettivi nei giudizi. Laluna offre degustazionida nouvelle suin: cheraffinatezza.
23/10 22/11
Scorpione 7
Il cielo sopra di voi èazzurro come la Lazioe rosa come Nibali(Scorpio pur’isso):lavoro e affetti OK,vigore su, mafornicazione ni.
23/9 22/10
Bilancia 6
Nonostante il vostrotrend in ascesa, laLuna oggi vi stira glizebedei, comefacessero pilates. Èun lunedì mogio.Sudombelically too.
GERMAN DENIS
La punta argentinadell’Atalanta è nataa Lomas de Zamorail 10 settembre 1981.Ha giocato conCesena, Napolie Udinese in Italia
È scattata da La Rochelle(Fra), la World Series dituffi dalle grandi altezze,disciplina inserita nelprogramma mondiale diBarcellona. Il 14 luglio ilcircuito farà tappa aMalcesine, dove sidisputerà una delle 8tappe. Molto suggestivele immagini dei voli dallatorre della città francese:guardate foto e video
FOTO E VIDEO
Francia, che tuffidalle grandi altezzePure dalla torre
La tiratura di domenica 26 maggioè stata di 329.686 copie
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