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www.gazzetta.it lunedì 27 maggio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 - 123 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 123 ITALIA 9 771120 506000 30 5 2 7> OLIMPICO ASSEGNATO L’ULTIMO TROFEO STAGIONALE Contestata la Roma: agguato al pullman a Trigoria. Osvaldo insulta Andreazzoli SERVIZI PAGINE 12-19 3 Vlado Petkovic, 49, con l’aquila della Lazio ANSA La Lazio vola e piglia tutto Europa&derby COPPA ITALIA w IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Problemi per Massa a Montecarlo: si è scoperto che la sua Ferrari sarebbe intestata al cognato di Fini. PANCHINE 1 IL FUTURO TECNICO DELLE MILANESI Mazzarri, Inter chi resta Milan: Seedorf più lontano ALLE PAGINE 20-22-23 3 Walter Mazzarri, 51 anni, all’Inter dopo 4 stagioni al Napoli PANCHINE 2 I PROGETTI PER LA NUOVA STAGIONE Juve, modello tedesco Napoli: è il Benitez day ALLE PAGINE 21 E 24 3 Rafael Benitez, 53 anni, guiderà il Napoli dopo il Chelsea L’INTERVISTA L’ARBITRO DELLA FINALE DI CHAMPIONS Rizzoli: «Ho anche pianto Ma in Italia è più dura» CENITI A PAGINA 29 3 Nicola Rizzoli, 41 anni, di Bologna, arbitro e architetto INIZIATIVA GAZZETTA BUFFON IL MITO IN UN LIBRO A € 9,99 più il prezzo del quotidiano. FORMULA 1 A MONTECARLO Rosberg re trent’anni dopo papà Ferrari male ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI DA PAGINA 40 A PAGINA 45 3 Nico Rosberg, 27 anni GOLF A WENTWORTH Manassero sbanca il Pga Championship COCCHI A PAGINA 54, COMMENTO DI CAZZETTA A PAGINA 33 3 Matteo Manassero, 20 anni NIBALI IN TRIONFO BRESCIA IN FESTA PER L’ULTIMA TAPPA DEL GIRO 2013: IN 300 MILA IN PIAZZA PER INCORONARE IL SICILIANO Vincenzo Nibali, 28 anni, alza al cielo il Trofeo Senza Fine simbolo della vittoria al Giro AFP L’ITALIA IN ROSA GHISALBERTI, GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 2 A PAGINA 11 Vincenzo in estasi: «Sono ubriaco di felicità. Non ho mai avuto paura. Ora sfido Contador e Froome. E adesso basta pasta a colazione...» Cavendish chiude con la 5 a vittoria in volata IL NORMALE E L’ECCEZIONALE DI PIER BERGONZI A PAG. 33 Giallo gomme: 1000 km di test per la Mercedes www.forst.it L’ITALIA IN

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www.gazzetta.it lunedì 27 maggio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 ­ 123POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 123ITALIA

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OLIMPICO ASSEGNATO L’ULTIMO TROFEO STAGIONALE

Contestata la Roma: agguato al pullmana Trigoria. Osvaldo insulta Andreazzoli

SERVIZI PAGINE 12­19 3 Vlado Petkovic, 49, con l’aquila della Lazio ANSA

La Lazio volae piglia tuttoEuropa&derby

COPPA ITALIA

wIL ROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI

Problemi per Massaa Montecarlo: si è scopertoche la sua Ferrarisarebbe intestataal cognato di Fini.

PANCHINE 1 IL FUTURO TECNICO DELLE MILANESI

Mazzarri, Inter chi restaMilan: Seedorf più lontanoALLE PAGINE 20­22­23

3 Walter Mazzarri, 51 anni, all’Inter dopo 4 stagioni al Napoli

PANCHINE 2 I PROGETTI PER LA NUOVA STAGIONE

Juve, modello tedescoNapoli: è il Benitez dayALLE PAGINE 21 E 24

3 Rafael Benitez, 53 anni, guiderà il Napoli dopo il Chelsea

L’INTERVISTA L’ARBITRO DELLA FINALE DI CHAMPIONS

Rizzoli: «Ho anche piantoMa in Italia è più dura»CENITI A PAGINA 29

3 Nicola Rizzoli, 41 anni, di Bologna, arbitro e architetto

INIZIATIVA GAZZETTA

BUFFONIL MITOIN UN LIBROA € 9,99 più il prezzo

del quotidiano.

FORMULA 1 A MONTECARLO

Rosberg retrent’annidopo papàFerrari male

ALLIEVI, CREMONESI, IANIERIDA PAGINA 40 A PAGINA 45

3 Nico Rosberg, 27 anni

GOLF A WENTWORTH

Manasserosbanca il PgaChampionship

COCCHI A PAGINA 54, COMMENTODI CAZZETTA A PAGINA 33

3 Matteo Manassero, 20 anni

NIBALIIN TRIONFO

BRESCIA IN FESTA PER L’ULTIMA TAPPADEL GIRO 2013: IN 300 MILA

IN PIAZZA PER INCORONARE IL SICILIANO

Vincenzo Nibali, 28 anni,

alza al cielo il Trofeo

Senza Fine simbolo

della vittoria al Giro AFP

L’ITALIAIN

ROSAGHISALBERTI, GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 2 A PAGINA 11

Vincenzo in estasi: «Sono ubriaco di felicità.Non ho mai avuto paura. Ora sfido Contador

e Froome. E adesso basta pasta a colazione...»Cavendish chiude con la 5a vittoria in volata

IL NORMALE E L’ECCEZIONALE DI PIER BERGONZI A PAG. 33

Giallo gomme: 1000 kmdi test per la Mercedes

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rst.it

L’ITALIAIN

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2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Giro

69° GIRO D’ITALIAL’ULTIMA TAPPA È UNA PASSERELLA: SFRECCIA CAVENDISH E VINCENZO ENTRA NELLA STORIA

Trecentomila lungoil circuito di Brescia,12 milioni sulle straded’Italia. Il Giro di VincenzoNibali si chiude così, conl’abbraccio della Leonessaal primo siciliano in magliarosa. Un calore soffocanteper la partecipazioneriservata alla corsaGazzetta. Piazza dellaLoggia un salotto perfetto,la bomboniera del tifo.La gente si è impadronitadel Giro. È questa l’ereditàdel trionfo di Vincenzo.La sua cavalcata in rosacome quella di GianniBugno nel 1990, leaderdalla prima all’ultimatappa, da Bari a Milano:anche allora l’Italia uscivada un momento difficile,la partecipazione al Tourera una rarità e si stavaspegnendo l’era di Mosere Saronni. Con Nibali,l’Italia ritrova il suo postonel mondo del ciclismo.Vincenzo è amato dallagente. Figlio dell’Italia,figlio di tutti.Ieri, nella tappa conclusivada Riese Pio X a Brescia,abbiamo visto l’Italia instrada per il Giro.Il Giro dei bambini,dei tifosi. Ogni metroun nastro, un palloncino,una bandierina rosa.«Tutti eroi ieri», spiccavasu un cartello dopo la nevedelle Tre Cime. «Nibali seimagico come le Winx»,teneva in mano unabambina. Perfino ragazzepon­pon e cheerleeder rosa.La neve che ha abbracciatogli eroi delle Tre Cimelascia il posto al sole.Il circuito di Bresciasi rivela azzeccato: corto(4 km) e nel cuoredella città. Per tutta la genteche c’è, sembra il finaledel Tour a Parigi: così deveessere l’accoglienza alGiro, perché questa è storiad’Italia. La volata è di MarkCavendish, 5 su 5, il 100%delle tappe per gli sprinter.E dietro lottano le freccetricolori. Sacha Modolo erain testa ai 100 metri, primadel rush dell’inglese;poi Elia Viviani e GiacomoNizzolo. Godiamoci questafesta, ci mancava proprio.

Italia in festaCon Vincenzotorna grande

DI LUCA GIALANELLA

IlCommento 4IL PODIO

FINALE

S1° Vincenzo

Nibali3341,8 km

in 84h53’28”media 39,360

2° RigobertoUran

(Colombia)a 4’43’’

3° Cadel Evans(Australia)

a 5’52’’

Il giorno di Nibali«È il massimoSono ubriacodalla felicità»

A Brescia 300mila persone per il trionfo del siciliano«Paura? Mai avuta. E ora sfido Froome e Contador»

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTIBRESCIA

«È il coronamento diun sogno di una vita,

un’emozione fortissima.Eccezionale, la più gran­

de gioia possibile». Vin­cenzo Nibali taglia il

traguardo e si scio­glie. Il sorriso lasciaspazio alle lacrimedopo una giornatatrionfale. Lo Squaloha sfilato per i 206chilometri dell’ulti­ma tappa in comple­

to da gara rosa. Laprima e unica conces­

sione alla scaraman­zia. Mai, nelle altre do­

dici tappe da leader dellacorsa aveva osato tanto.

Sapeva di essere il più forte elo ha detto ad alta voce ma, dabuon siciliano, ha pensato chefosse meglio non sfidare il de­stino. Già freddo, neve, piog­gia e avversari avevano semi­nato trappole sulla strada. Ma

al

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3

LA LETTERADELLA MOGLIE

«Orgogliosadi dividerticon i tifosi»

= Caro Vincenzo,tante cose ti ho già dettoin questi giorni e altre mele sono conservateper i prossimi, quandofinalmente avremo unpo’ di tempo per noi.Adesso, però, mi piacel’idea di rendere pubblicialcuni pensieri, perchémentre ti guardavocommosso sul podioho realizzato che orati dovrò dividere ancoradi più con i tifosi.E contrariamente aquanto avrei pensatotempo fa, ne sono felice.Non è l’unicaconvinzione che mi haicostretto a cambiare:prima di conoscerti l’ideadi vivere un rapporto dicoppia con un uomo cosìspesso «in fuga» non miavrebbe sfiorata.Ora, mi sembra del tuttonormale. Hai vintoil Giro, amore mio.Sei stato tu a insegnarmiquanto sia importantenell’immaginario dellabrava gente italiana.Ora che sei entrato nellastoria della corsa, vorreisolo dire a tutti come ladimensione del Nibalipersonaggio siasovrapponibile a quelladel Vincenzo privatoche amo: la cortesia, lagenerosità e la timidezzache ti si leggono in facciasul podio fanno partedi te. Sono timorosa dirileggermi sulla Gazzetta,perché mi sembreràdi aver scritto un saccodi cavolate: ma volevodirle, a te e a tutti quelliche magari non ticonoscono, ma ti sonoaffezionati. Prima dipartire per la nostravacanza, che saràrigorosamente al mare;di neve e montagne,per un po’, non vogliamosentir parlare.

Rachele

ieri mattina ormai la vittoriaera sua, sigillata dall’epica im­presa del giorno prima sotto laneve delle Tre Cime di Lavare­do. Viene da pensare che se ie­ri avesse avuto un problema,persino una caduta, tutto ilgruppo si sarebbe fermato peraspettarlo e accompagnarlo altraguardo.

Nibali, si sente di dire che ora ilpiù forte corridore al mondoper i grandi giri è lei?Sorride. «Ditelo voi. Con Con­tador e Froome sarà lotta duranelle prossime corse a tappe».

Il ciclismo, con le sue imprese,ha ritrovato ossigeno.«Straordinario, c’è stata mol­tissima gente lungo tutto ilpercorso nonostante il mal­tempo. Brescia è stata l’apote­osi, non c’era un buco in tuttoil circuito. Io non ho mai vistocosì tanta gente al Giro. Ma ilbello è che per un lungo trattoabbiamo costeggiato l’auto­strada e c’era gente che tiravagiù i finestrini e ci salutava.

Mai vista una cosa del gene­re».

Quando ha cominciato a capi­re che avrebbe vinto il Giro?«Dopo la crono di Saltara. Latemevo, invece non solo nonho perso nulla, ma mi sonotrovato in rosa. Chi mai loavrebbe detto alla vigilia dellapartenza da Napoli...?».

Come ha preparato questotrionfo?«Lavorando bene giorno pergiorno, senza segreti. Non hofatto tantissimi chilometri eparte della preparazione l’hofatta correndo».

Si è mai sentito vulnerabile?«No, e questo è merito anchedei compagni che hanno fattoil possibile e l’impossibile per­ché non accadesse».

Momenti di difficoltà?«A parte le due cadute di Pe­scara, la tappa di Marina diAscea. Sono arrivato davantima non ero al top. Poi nelle

prime tappe ho sofferto perl’allergia al polline. Soprattut­to agli occhi, più che ai bron­chi, ho avuto dei fastidi».

Quindi la pioggia l’ha favorita.«Un po’, però ci ho messo mol­to di mio. A volte fin troppo,così dopo le due cadute sonoandato più cauto».

Ripensando alle Tre Cime?«Sono arrivato sul bus talmen­te fuso che mi sono dimentica­to di bere la borraccia di inte­gratori. Meno male che era difatto l’ultima tappa dura».

A livello morale, che peso haper lei il Trofeo Senza Fine?«È spettacolare, la sua bellez­za è uguale al suo peso. Sì, inun certo senso mi sento unaguida, ma in gruppo ci sonotanti giovani come me chehanno valori etici forti».

Un successo da condividerecon...?«Tutti. La gente, la mia squa­dra, la mia famiglia. Con tutti

quelli che mi hanno aiutato finda ragazzino in Sicilia e mihanno insegnato l’etica dellosport. Quando sono arrivatoin Toscana poi non ho trovatoun gruppo sportivo, ma unaseconda famiglia».

Che cosa ha provato quandoha sentito l’inno di Mameli?«Ero nel pallone. Non capivopiù niente. Mi sembrava di es­sere ubriaco di gioia».

Però cantava.«Andavo dietro ai miei cugini.Non so tutte le parole, mimancano alcuni pezzi».

Come ha costruito questotrionfo? Martinelli, il suo d.s.,ha detto che qualcosa è cam­biato alla Tirreno­Adriatico.«Non lo so, di certo quello èstato un momento molto im­portante. Freddo e pioggiahanno reso anche quella gior­nata indimenticabile».

Quali doti maggiormente ap­prezza di Martinelli?«Ho un ottimo rapporto conlui che, con Vinokourov, mi hafortemente voluto all’Astana.Mi piace la sua tranquillità al­la vigilia e nella gestione dellecorse. Rispecchia molto, so­prattutto come persona, i mieivecchi direttori, quelli diquando ero ragazzino. Ha una

voce e un modo di fare che midanno serenità».

Che importanza ha Rachele,sua moglie, in questo trionfo?«È molto importante, così co­me è importante la mia fami­glia. Tornando dal traguardoalle premiazioni ho incrociatomio padre che non avevo an­cora visto, è stato molto emo­zionante. I miei genitori sonoarrivati da Messina in auto».

Vincenzo, al risveglio che co­sa farà?«Colazione: cappuccio e brio­che. Basta pasta, non ne possopiù. Poi chissà che da domaniriesca anche a prendermi unpo’ di riposo. Che dite, me losono meritato? Oh, poi la sta­gione non è finita. Ci sono laVuelta e il Mondiale che sem­bra messo lì apposta. Devo ar­rivarci preparato a puntino».Ora c’è chi lo paragona a unarockstar. No, Vincenzo è unfuoriclasse di un grande sport.Basta e avanza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

« A Saltara erosicuro di perdereinvece ho presola maglia.Lì ho capito...

« È anche meritodei compagnie di Martinelli.Ma adesso bastapasta a colazione

bacioVincenzo Nibali, 28 anni,

davanti al pubblico di Brescia.A sinistra bacia il Trofeo

Senza Fine, che qui sottoriceve dalla madrina AlessiaVentura LAPRESSE­AP­CALABRÒ

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4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5

96° GIRO D’ITALIACARTOLINE DALL’ULTIMA TAPPA

1 2

Una giornata tutta rosaIl sognoè realtàE scoppiala baldoriaNibali si regala una domenicaspeciale: festeggiamenti a basedi compagni, tifosi e Gazzetta

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESIBRESCIA

Rosa come una mattinasenza neve, come un mezzo­giorno senza fuoco, come untramonto intramontabile. Ro­sa come una pedalata che è an­che un po’ una processione,che è anche un po’ una festa,che è anche un po’ una cerimo­nia, che è anche un po’ una fa­ticaccia, perché si tratta di ol­tre duecento chilometri di stra­da. Rosa come un primato chesi moltiplica per nove se consi­deriamo lui, Vincenzo Nibali, egli otto compagni, che si molti­plica per massaggiatori e mec­canici e direttori sportivi e au­tisti, una rosa di squadra. Rosa

come un sogno nato quandocominciò a pedalare su una bi­ciclettina emersa da un magaz­zino, rosa come una voglia na­ta fin dalla prima corsa quandoarrivò secondo, rosa come unavaligia quando decise di emi­grare dalla Sicilia alla Toscana,rosa come un obiettivo, comeun traguardo, come una meta.Rosa come un Giro d’Italia spe­ciale, particolare, strano, unGiro d’Italia indimenticabile,un Giro d’Italia freddo come sefosse gennaio. Rosa come unciclismo che certe volte, più dicosì, non si può proprio fare nésopportare. Rosa come unamaglia che è simbolo, bandie­ra, sorriso, energia, volontà,storia, bicicletta, Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 4

8 71 La parata dell’Astana: Nibali con i settecompagni rimasti BIONDI

2 Sul bus del team prima del via BIONDI

3 Con la Gazzetta: è lui l’uomo copertina BIONDI

4 A colloquio con il suo direttore sportivoBeppe Martinelli, al quinto trionfo al Girocon cinque corridori diversi BIONDI

5 Il saluto al pubblico di Riese Pio Xalla partenza LAPRESSE

6 Con due tifosi del fan club «I Cannibali» BIONDI

7 Il nuovo re: dal trono rosa saluta i tifosi BETTINI

8 All’ultima firma prima della partenza AP

5

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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

96° GIRO D’ITALIAFINALMENTE L’ABBRACCIO CON I GENITORI DOPO QUASI CINQUE MESI

v

ide

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RA

Le suesquadre

Pro’dal 2005

VINCENZONIBALINato il

14/11/1984a Messina

Italia

FassaBortolo

2005Liquigas2006-2012

Astana2013

I trionfi

Le vittorie

30

1 tappaal Giro 2011

(a tavolino)

2 tappeal Giro 2013

1 tappaal Giro 2010

Vuelta 2010Giro 2013

Tirreno-Adriatico2012 e 2013

Girodel Trentino

2008 e 2013

Al GiroPrimo 2013

Secondo 2011Terzo 2010

Al TourTerzo 2012

In magliarosa

3 tappenel 2010

13 tappenel 2013

story

Dalle rotelleal podio del Tour:così è diventatore del Giro

LA PRIMA BICIL’esordio a 3 anniLa bicicletta nel destino:ecco Vincenzo Nibali a Messinacon la prima biciclettina

PROVE DI MAGLIA ROSAL’assaggio al Giro 2010A 25 anni, aiuta Basso a vincereil Giro. ma si gode anche una tappa,3 giorni in rosa e il 3° posto finale

IL TRIONFO IN SPAGNALa Vuelta lo consacraDopo il podio al Giro, va in Spagna:alla Vuelta domina e chiudein bellezza il suo magico 2010

IL PODIO AL TOUR 2012Dietro a Wiggo e FroomeRinuncia al Giro dopo il 2° posto2011: al Tour mette paura allamaglia gialla Wiggins e a Froome

I 2700 km d’amoredi mamma e papà«Fatecelo toccare»Giovanna e Salvatore Nibali in auto dalla Sicilia a Bresciaper abbracciare Enzino: «Da piccolo gli segammo la bici»

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESIBRESCIA

Hanno fatto il Giro d’Ita­lia. Anche loro. Partenza sabatoall’alba, da Messina, in macchi­na. Pane, Gazzetta e diesel. Pri­ma tappa per fondisti: Messina­Mastromarco, in provincia diPistoia, mille km compreso iltraghetto per il continente. Se­conda tappa per velocisti: Ma­stromarco­Brescia, 350 km. Ar­rivo con largo anticipo su quellodei corridori. Poi tribuna rossa,poi «Processo alla tappa», poiPalazzo Loggia, poi festa con lasquadra. Oggi terza tappa: Bre­scia­Mastromarco, altri 350km. Domani quarta e ultimatappa: Mastromarco­Messina,gli ultimi mille. Totale: 2700km.

Smeraldi Giovanna ha gli stessiocchi del suo Enzino: due sme­raldi neri. È Magna Grecia. Sal­vatore ha la stessa tenacia e for­se la stessa fede del suo Enzino.È normanno. Era dal 6 gennaioche Giovanna e Salvatore nonabbracciavano il loro Enzino.Avevano già fatto un altro Girod’Italia, ma più piccolo: Messi­na­Serra San Bruno­Messina,in occasione della terza tappadel Giro. «Ma al traguardo diSerra San Bruno — raccontano—, siccome diluviava, non cel’hanno fatto neanche toccare,il nostro Enzino. Ma è giusto co­sì: con quell’acqua, rischiava diprendersi qualche malanno».Enzino. «Enzino, da piccolo,era terribile — ricordano —. Bi­sticciava con i compagni, mari­nava la scuola, andava in giro,scappava, non si trovava. Fin­ché lo scoprimmo ai biliardini.Allora andammo a parlare conil proprietario della sala, e lominacciammo: “Lei, il nostroEnzino, non lo deve far proprioentrare, ma solo uscire”». Quel­l’Enzino. «Un giorno che facevaacqua da tutte le parti, il nego­zio si allagò. Salvammo il salva­bile. Tirammo fuori tutta lamerce. Emerse una biciclettina.La prima biciclettina di Enzi­no». Che Enzino. «La bici­cletta sembrava l’unica co­sa che lo interessasse pro­fondamente. Così, ungiorno che Enzino fece ilmonellino», queste paro­le sono di mamma Gio­vanna, «presi una sega egliela tagliai», questeparole invece sono di pa­pà Salvatore, «ma l’aveva com­binata davvero grossa», aggiun­ge mamma Giovanna, «insom­ma, ci stava», sentenzia papàSalvatore.

Vetrine Per il loro Giro d’Italia,Giovanna e Salvatore hannotirato giù la saracinesca del lo­ro negozio di videocassette:

«Sulle due vetrine abbiamo at­taccato due poster di Enzino inmaglia rosa e due cartelli in cuiabbiamo spiegato perché:“chiuso per Giro d’Italia”. Nonsarà mica la fine del mondo».La sosta in Toscana serve per

tenere i contatti con la fami­glia: l’altro figlio, Anto­

nio, under 23 nella Ma­stromarco, che adessoabita nella casa in cuistava Vincenzo fino aun anno fa, nonché iconiugi Franceschi,che accolsero in casaEnzino quando emi­grò da Messina, a 16anni, e lo coltivaronocome un figlio. E inmacchina, Giovanna eSalvatore dividono chi­lometri ed emozionicon Giovanna e Gabrie­le Ambruno: «In Fran­cia, per poterlo vede­

re, dicemmo di essere isuoi zii. O non capivano

o non era abbastanza. Alloragiurammo di essere i suoi geni­tori. Funzionò». Gabriele Am­bruno, infermiere al Policlinicodi Messina, ha un miele piùunico che raro: «Quindici alve­ari di qui e quindici di là, nelMessinese. Di qui: fiori di aran­cio e mandarino. Di là: acacia.Una miscela straordinaria. En­

zino è cresciuto con questomiele». Cresciuto bene. «Enzopedala anche con la testa. Ci staregalando emozioni potenti,fortissime, indescrivibili. Il Gi­ro d’Italia non sai mai come va­da a finire finché non è comple­tamente finito. Notti quasi inbianco. Giorni tra quotidiani,tv e radio. La tappa delle Tre Ci­me di Lavaredo l’abbiamo vis­suta alla radio. Ma descritta co­sì bene che ci sembrava di ve­derla in tv, anzi di più, di esserein strada, anzi di più, di pedala­re con loro».

Sindaco I telefoni di Giovanna eSalvatore scottano. «Tutti quelliche hanno i nostri numeri, cihanno chiamati. Enzino è l’or­goglio di Messina, ma che dico,della Sicilia, ma che dico, delSud, ma che dico, dell’Italia.Messina è senza sindaco: ma cicredete che si stanno organiz­zando per fare sindaco lui?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Su Gazzetta.it leparole della moglie Rachele,che descrive le qualità diVincenzo e non vede l’ora diandare in vacanza. E poi leparole dello Squalo, oltrealle immagini più belle dellafesta in piazza della Loggia.

Gazzetta.it

L’EMOZIONE DI NIBALIE LA FESTA ROSAIN PIAZZA DELLA LOGGIA

Vincenzo Nibali si godeil bacio di mamma

Giovanna e papàSalvatore. Sotto, la

maglia rosa commossadurante l’inno BETTINI

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7

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8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

96° GIRO D’ITALIAIL BRITANNICO SI RIPRENDE LA MAGLIA ROSSA ALL’ULTIMO GIORNO

DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIOBRESCIA

Quello che è quasi nasco­sto in un angolo, nella grandesala del bellissimo PalazzoLoggia, è Rob Hayles. Adessofa il commentatore per Bbc, mac’è stato un tempo – non troppolontano ­ in cui era un campio­ne della pista e con Mark Ca­vendish, per la Gran Bretagna,vinceva l’oro mondiale del­l’Americana. Succedeva a LosAngeles, nel 2005. Mark ha ap­pena finito l’interminabile tra­fila delle interviste. Lo vede elo abbraccia. Gli regala unamaglia rossa e si vede lontanoun miglio che è commosso. Loraccontiamo per spiegare chi èMark Cavendish. L’uomo piùveloce del mondo in bici spingesui pedali con una determina­zione feroce, ma ha un cuoregrande come la sua dimensio­ne di sprinter, che è quella diun fuoriclasse assoluto.

Gioia Ieri «Cannonball» ha fattouna cosa enorme, vincendo aBrescia il quinto sprint di que­sto Giro, fiaccando le speranzedei nostri Sacha Modolo, EliaViviani e Giacomo Nizzolo.

Nella stessa grande corsa a tap­pe aveva fatto anche meglio (6,al Tour), ma la particolarità èche stavolta non ne ha sbaglia­ta una, di volata. Ha avuto cin­que occasioni e le ha centratetutte: l’apertura di Napoli,Margherita di Savoia, Treviso,Cherasco (che lui considera co­me la più bella) e la chiusura diBrescia. Una percentuale di vit­torie del 100% che per un velo­cista è pazzesca. L’ultima tappadel Giro poi non l’aveva maivinta, anche perché da quandoè diventato il migliore di tuttiin volata la corsa rosa si erasempre chiusa a cronometro.Lacuna colmata.

Traguardo E un’altra lacunacolmata è stata la vittoria dellamaglia rossa della classifica apunti. Una classifica già sua aTour e Vuelta, e adesso con iltris rientra in club ristrettissi­mo (Merckx, Abdujaparov, Ja­labert, Petacchi). «Sono felice.Ricordo la delusione delloscorso anno, quando l’avevopersa da Rodriguez all’ultimogiorno e per un solo punto. AlTour e alla Vuelta vincerla erastato più facile. Sono orgoglio­so di me e di tutta l’Omega.Non potevo perdere, anchesenza Steegmans che si era riti­rato. Ha funzionato tutto e perstare sicuri abbiamo curato an­che gli sprint intermedi, nel­l’ultima tappa e non solo (equalche giorno fa aveva anche“cazziato” il brasiliano Andria­to che lo disturbava in una diqueste volate, ndr)».

Eroe Gli fanno vedere le imma­gini del giorno prima alle TreCime di Lavaredo. Lui che arri­va morto di fatica e più simile aun pupazzo di neve che a un ci­clista. Lo chiamano eroe. «Ehi,se ero un eroe io, vuol dire che

Cavendishcala lo SlamSuper Mark fa 5 su 5«Come si fa? Vinceremi dà dipendenza»Imbattuto in volata, centra la classifica a punti ancheal Giro dopo Tour e Vuelta: «Ma quanto è stata dura»

« L’anno scorso hoperso la classificaa punti per unsoffio: stavoltanon potevo fallire

« Tempo infame,non ha fatto scontia nessunoMa la squadrami ha protetto

MARKCAVENDISH

Nato il21/05/1985a Douglas

(Isola di Man, Gb)

Vittorie

GranBretagna

102

Altre vittorieMilano-Sanremo

2009Mondiale in linea

2011Mondiale pista

2005 e 2008

Vincitoreclassifica

a puntiVuelta 2010

Tour 2011Giro 2013

In rosa4 giorni

(1 nel 2013)

Tappe Giro15

Tappe Tour23

Tappe Vuelta3

Columbia2008-2009

Sparkasse2006

T-Mobile2007

Htc2010-2011

Sky2012

Omega2013

Le squadre

lo siamo stati tutti. Quel tempoinfame non ha fatto sconti anessuno. Io magari ho fatto piùimpressione perché ero unodei più lenti… E’ stato incredi­bilmente duro questo Girod’Italia, adesso non posso farealtro che riposarmi (e oggi loaspetta un barbecue in Toscanacon gli amici di sempre, Scian­dri in testa, ndr)… Non avreifatto niente però senza l’Ome­ga­Quick Step, che mi ha pro­tetto anche in montagna. E poipensate a Trentin, per esem­pio. Non ha grandissima espe­rienza come ultimo uomo, ma

a Brescia è stato fantastico».

Dipendenza Con Cavendish – redella Sanremo 2009 e iridato2011 ­ non la si smette mai difare conti su conti. Ha vinto 15tappe al Giro d’Italia, e neigrandi giri arriva a un totale di41 (come Hinault) con le 3 allaVuelta e alle 23 al Tour (di cui,a 28 anni, è stato già eletto mi­gliore sprinter di sempre). Da­vanti ha soltanto Merckx (64),Cipollini (57), Petacchi (48) eBinda (43): qualcuno se la sen­te di giurare, al termine di unGiro così, che il primato del

4LE TAPPE

15Le volate

al Girovinte da Cav:

2 nel 2008,3 nel 2009,2 nel 2011,3 nel 2012

e 5 nel 2013

Cannibale non sia in pericolo?E allora resta «la» domanda:l’uomo più veloce del mondodove trova la motivazione perrestare tale? «Semplice. I’m ad­dicted to winning». Significa:«Ho una dipendenza dallavittoria». Chiudiamo conuna dolce curiosità: lacompagna Peta Todd, ve­nuta al Giro più volte, ierinon c’era. «Doveva festeg­giare il suo addio al nubilato»,ha sorriso Mark. Per «Cannon­ball» dunque in vista anche lostriscione delle nozze...

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La famiglia italiana della frutta

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9

COME LUI

LA CORSA AI RAGGI XDATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA

4/5 1a NAPOLI­NAPOLI 130 CAVENDISH CAVENDISH CAVENDISH VISCONTI VIVIANI

5/5 2a ISCHIA­FORIO (cronosquadre) 17,4 SKY PUCCIO CAVENDISH VISCONTI PUCCIO

6/5 3a SORRENTO­MARINA DI ASCEA 222 PAOLINI PAOLINI PAOLINI WAUTERS ARU

7/5 4a POLICASTRO BUSS.­SERRA S. BRUNO 246 BATTAGLIN PAOLINI PAOLINI VISCONTI ARU

8/5 5a COSENZA­MATERA 203 DEGENKOLB PAOLINI PAOLINI VISCONTI ARU

9/5 6a MOLA DI BARI­MARGHERITA DI SAVOIA 169 CAVENDISH PAOLINI CAVENDISH VISCONTI ARU

10/5 7a MARINA DI SAN SALVO­PESCARA 177 HANSEN INTXAUSTI CAVENDISH VISCONTI MAJKA

11/5 8a GABICCE MARE SALTARA (cron.) 54.8 DOWSETT NIBALI CAVENDISH VISCONTI KELDERMAN

12/5 9a SAN SEPOLCRO­FIRENZE 172 BELKOV NIBALI EVANS PIRAZZI KELDERMAN

13/5 RIPOSO a Cordenons

14/5 10a CORDENONS­ALTOPIANO DEL MONTASIO 168 URAN NIBALI EVANS PIRAZZI MAJKA

15/5 11a TARVISIO­VAJONT (1963­2013) 182 NAVARDAUSKAS NIBALI EVANS PIRAZZI MAJKA

16/5 12a LONGARONE­TREVISO 129 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA

17/5 13a BUSSETO­CHERASCO 254 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA

18/5 14a CERVERE­BARDONECCHIA 180 SANTAMBROGIO NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA

19/5 15a CESANA TOR.­LES GRANGES DU GALIBIER 145 VISCONTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR

20/5 RIPOSO a Valloire (Francia)

21/5 16a VALLOIRE­IVREA 239 INTXAUSTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR

22/5 17a CARAVAGGIO­VICENZA 216 VISCONTI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR

23/5 18a MORI­POLSA (cronoscalata) 20,6 NIBALI NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA

24/5 19a PONTE DI LEGNO­VAL MARTELLO 160 Tappa annullata NIBALI CAVENDISH PIRAZZI MAJKA

25/5 20a SILANDRO­TRE CIME DI LAVAREDO 211 NIBALI NIBALI NIBALI PIRAZZI BETANCUR

Ieri 21a RIESE PIO X­BRESCIA 206 CAVENDISH NIBALI CAVENDISH PIRAZZI BETANCUR

L’IMPRESA PIÙ BELLA

Trofeo Bonacossaa Cannonball

Grazie alle 5 volate e alla

maglia rossa, Mark Cavendish

ha ricevuto il Trofeo Bonacossa

per l’impresa più bella del Giro.

Il premio, che ricorda Alberto

Bonacossa, uno dei padri

dell’olimpismo e della Gazzetta,

e il figlio Cesare, è assegnato

da una giuria di giornalisti

presieduta da Andrea Monti,

direttore della Gazzetta.

PRIMO SULLE TRE CIME

Nibali conquistail Trofeo Torriani

Vincendo la tappa delle

Tre Cime di Lavaredo (Cima

Coppi), Vincenzo Nibali ha vinto

il Trofeo Torriani, in ricordo

dello storico patron della corsa

rosa morto nel ‘96. Il premio va

al corridore che si impone nella

tappa che comprende la vetta

più alta. Questa è la 17a edizione

del riconoscimento: l’albo d’oro

è aperto da Enrico Zaina.

RICORDATO IL «LEONE»

Giro per MagniPremio alle figlie

Il Giro 2013 era

dedicato a Fiorenzo Magni,

il «Leone delle Fiandre»

morto il 19 ottobre. Il grande

toscano lo vinse nel ‘48, ‘51 e

‘55. Ieri Mauro Vegni,

direttore di organizzazione,

in rappresentanza dell’Aiocc

(associazione organizzatori),

ha consegnato un trofeo

alle figlie Beatrice e Tiziana.

SPRINT DA RE A TREVISO LA 100a

1 Apre a Napoli: sprint vincente su Viviani emaglia rosa BETTINI 2 Bis a Margherita di Savoiaancora su Viviani BETTINI 3 A Treviso la vittorianumero 100 ANSA 4 Il poker a Cherasco BETTINI

1

2

3

4

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10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

96° GIRO D’ITALIALA GUIDA

GLI ARRIVATI CANNONDALE, LOTTO E MOVISTAR AL COMPLETO

GARMIN SHARP

D.S.: Wegelius

1 HESJEDAL Can

2 DANIELSON Usa

3 DEKKER Ola

4 HAAS Aus

5 HUNTER S.Af

6 MILLAR Gb

7 NAVARDAUSKAS Lit

8 STETINA Usa

9 VANDEVELDE Usa

AG2R ­ LA MONDIALE

D.S.: Biondi

11 POZZOVIVO Ita

12 APPOLLONIO Ita

13 BELLETTI Ita

14 BERARD Fra

15 BETANCUR GOMEZ Col

16 BONNAFOND Fra

17 DUPONT Fra

18 GASTAUER Lus

19 GEORGES Fra

ANDRONI GIOCATTOLI ­ VENEZUELA

D.S.: Savio

21 PELLIZOTTI Ita

22 ERMETI Ita

23 FELLINE Ita

24 GAVAZZI Ita

25 GIL MARTINEZ Ven

26 RODRIGUEZ Ven

27 ROSA Ita

28 RUBIANO CHAVEZ Col

29 SELLA Ita

ASTANA PRO TEAM

D.S.: Martinelli

31 NIBALI Ita

32 AGNOLI Ita

33 ARU Ita

34 GRUZDEV Kaz

35 KANGERT Est

36 KESSIAKOFF Sve

37 TIRALONGO Ita

38 VANOTTI Ita

39 ZEITS Kaz

BARDIANI VALVOLE ­ CSF INOX

D.S.: Reverberi

41 MODOLO Ita

42 BATTAGLIN Ita

43 BOEM Ita

44 BONGIORNO Ita

45 CANOLA Ita

46 COLBRELLI Ita

47 LOCATELLI Ita

48 PIRAZZI Ita

49 ZARDINI Ita

BLANCO PRO CYCLING TEAM

D.S.: Boven

51 GESINK Ola

52 BOBRIDGE Aus

53 CLEMENT Ola

54 GARATE Spa

55 KELDERMAN Ola

56 KRUIJSWIJK Ola

57 MARTENS Ger

58 TJALLINGII Ola

59 WYNANTS Bel

BMC RACING TEAM

D.S.: Baldato

61 EVANS Aus

62 BLYTHE Gb

63 CUMMINGS Gb

64 LODEWYCK Bel

65 MORABITO Svi

66 OSS Ita

67 PHINNEY Usa

68 SANTAROMITA Ita

69 WYSS Svi

CANNONDALE PRO CYCLING

D.S.: Zanatta

71 CARUSO D. Ita

72 DALL'ANTONIA Ita

73 LONGO BORGHINI Ita

74 MARANGONI Ita

75 SABATINI Ita

76 SALERNO Ita

77 SARMIENTO TUNARROSA Col

78 VIVIANI Ita

79 WURF Aus

COLOMBIA

D.S.: Tebaldi

81 ATAPUMA HURTADO Col

82 AVILA VANEGAS Col

83 CHALAPUD GOMEZ Col

84 DUARTE AREVALO Col

85 DUQUE Col

86 MARENTES TORRES Col

87 OSPINA NAVARRO Col

88 PANTANO Col

89 QUINTERO Col

EUSKALTEL EUSKADI

D.S.: Gerrikagoitia

91 SANCHEZ GONZALEZ Spa

92 AZANZA SOTO Spa

93 MARTINEZ DE ESTEBAN Spa

94 MESTRE Por

95 MINGUEZ AYALA Spa

96 TAMOURIDIS Gre

97 URTASUN PEREZ Spa

98 VERDUGO MARCOTEGUI Spa

99 VRECER Slo

FDJ

D.S.: Gayant

100 BOUHANNI Fra

101 CASAR Fra

102 FISCHER Bra

103 JEANNESSON Fra

104 LE BON Fra

105 MOUREY Fra

106 PICHON Fra

107 ROLLIN Can

109 ROUX Fra

KATUSHA

D.S.: Schmidt

111 PAOLINI Ita

112 BELKOV Rus

113 BRUTT Rus

114 CARUSO G. Ita

115 GUSEV Rus

116 IGNATENKO Rus

117 KOZONTCHUCK Rus

118 TROFIMOV Rus

119 VICIOSO ARCOS Spa

LAMPRE MERIDA

D.S.: Maini

121 SCARPONI Ita

122 CATTANEO Ita

123 DURASEK Cro

124 FERRARI Ita

125 NIEMIEC Pol

126 PIETROPOLLI Ita

127 POZZATO Ita

128 SERPA PEREZ Col

129 STORTONI Ita

LOTTO BELISOL

D.S.: Leysen

131 BAK Dan

132 BELLEMAKERS Ola

133 BULGAC Ola

134 DE GREEF Bel

135 DEHAES Bel

136 DOCKX Bel

137 HANSEN Aus

138 REYNES MIMO Spa

139 WILLEMS Bel

MOVISTAR TEAM

D.S.: Arrieta

141 CAPECCHI Ita

142 COBO ACEBO Spa

143 DOWSETT Gb

144 HERRADA LOPEZ Spa

145 INTXAUSTI ELORRIAGA Spa

146 KARPETS Rus

147 LASTRAS GARCIA Spa

148 VENTOSO ALBERDI Spa

149 VISCONTI Ita

OMEGA PHARMA ­ QUICKSTEP

D.S.: Bramati

151 CAVENDISH Gb

152 BRAMBILLA Ita

153 GOLAS Pol

154 KEISSE Bel

155 PAUWELS Bel

156 PINEAU Fra

157 STEEGMANS Bel

158 TRENTIN Ita

159 VERMOTE Bel

ORICA GREENEDGE

D.S.: Stephens

161 GOSS Aus

162 DURBRIDGE Aus

163 HOWARD Aus

164 KEUKELEIRE Bel

165 LANCASTER Aus

166 MEIER Can

167 MOURIS Ola

168 TUFT Can

169 WEENING Ola

RADIOSHACK LEOPARD

D.S.: Azevedo

171 BENNETT Nzl

172 HONDO Ger

173 KISERLOVSKI Cro

174 MACHADO Por

175 NIZZOLO Ita

176 OLIVIERA Por

177 POPOVYCH Ucr

178 ROULSTON Nzl

179 SERGENT Nzl

SKY PROCYCLING

D.S.: Ljungqvist

181 WIGGINS Gb

182 CATALDO Ita

183 HENAO MONTOYA Col

184 KNEES Ger

185 PATE Usa

186 PUCCIO Ita

187 SIUTSOU Bie

188 URAN URAN Col

189 ZANDIO ECHAIDE Spa

TEAM ARGOS ­ SHIMANO

D.S.: Engels

191 DEGENKOLB Ger

192 DAMUSEAU Fra

193 DE BACKER Bel

194 DE KORT Ola

195 GRETSCH Ger

196 JI CHENG Cina

197 LUDVIGSSON Sve

198 MEZGEC Slo

199 TIMMER Ola

TEAM SAXO ­ TINKOFF

D.S.: Frost

201 MAJKA Pol

202 BENNATI Ita

203 BOARO Ita

204 BRESCHEL Dan

205 CHRISTENSEN Dan

206 KROON Ola

207 PETROV Rus

208 PIRES Por

209 SUTHERLAND Aus

VACANSOLEIL ­ DCM PRO C. TEAM

D.S.: Van Poppel

211 MARCATO Ita

212 BOLE Slo

213 KEIZER Ola

214 LAMMERTINK Ola

215 LIGTHART Ola

216 RUIJGH Ola

217 VALLS FERRI Spa

218 VEUCHELEN Bel

219 WAUTERS Bel

VINI FANTINI ­ SELLE ITALIA

D.S.: Scinto

221 GARZELLI Ita

222 ANDRIATO Bra

223 CHICCHI Ita

224 DI LUCA Ita

225 GATTO Ita

226 PRONI Ita

227 RABOTTINI Ita

228 SANTAMBROGIO Ita

229 TABORRE Ita

CLASSIFICA FINALE DUE COLOMBIANI TRA I PRIMI CINQUE

Scarponi 4°, Santambrogio 9°, Pozzovivo 10°

Nella classifica finaleScarponi è 4° per la terza voltain carriera. Due colombiani trai primi 5 e due polacchi tra i 7

CLASSIFICA DI TAPPA:1. Mark CAVENDISH (Gb, OmegaPharma­Quickstep), 41 punti;2. Modolo 20; 3. Visconti 19;4. Viviani 16; 5. Nizzolo 14; 6. Mezgec(Slo) 12; 7. Ferrari 10.

CLASSIFICA GENERALE: 1. MarkCAVENDISH (Gb, Omega Pharma­Quickstep) 158 punti; 2. Nibali 128;3. Evans (Aus) 111; 4. Betancur (Col)108; 5. Visconti 105; 6. Uran (Col) 102.

CLASSIFICA GENERALE:1. Stefano PIRAZZI (Bardiani Valvole­Csf Inox) 82 punti; 2. Visconti 45;3. Nibali 45; 4. Rodriguez (Ven) 41;5. Betancur (Col) 37; 6. Chalapud (Col)31; 7. Uran (Col) 26; 8. Santambrogio18; 9. Duarte (Col) 17; 10. Weening (Ola)14; 11. Sella 13; 12. Hansen (Aus) 12;13. Pantano (Col) 12; 14. Brutt (Rus) 10;15. Navardauskas (Lit) 9; 16. Wauters(Bel) 9; 17. Machado (Por);18. Bongiorno 9; 19. Sanchez (Spa) 8.

MONTAGNA PIRAZZI

CLASSIFICA DI TAPPA:1. BARDIANI VALVOLE­CSF INOX16h30’27’’; 2. Team Argos; 3. Movistar;4. Ag2r La Mondiale; 5. Lampre

CLASSIFICA GENERALE: 1. SKYPROCYCLING 254h34’25’’; 2. Astana a4’29’’; 3. Movistar a 7’27’’.

WINNING TEAM SKY

CLASSIFICA GENERALE:1. Carlos BETANCUR (Col, Ag2r LaMondiale) 85h00’56’’; 2. Majka (Pol) a0’41’’; 3. Kelderman (Ola) a 12’50’’;4. Atapuma (Col) a 21’28’’; 5. Rosa a32’55’’; 6. Aru a 1h17’25’’; 7. Felline a1h23’31’’; 8. Pantano (Col) a 1h28’09’’;9. Damuseau (Fra) a 1h35’26’’;10. Bongiorno a 2h04’36’’; 11. Puccio a2h07’33’’; 12. Keukeleire (Bel) a2h08’53’’; 13. Oliveira (Por) a 2h18’06’’;14. Navardauskas (Lit) a 2h26’59’’.

GIOVANI BETANCUR

CLASSIFICA DI TAPPA:1. BARDIANI VALVOLE­CSF INOX 25punti; 2. Omega Pharma 21; 3. Movistar21; 4. Cannondale 18; 5. Radioshack 17;6. Team Argos 16; 7. Lampre 15;

CLASSIFICA GENERALE:1. MOVISTAR TEAM 281 punti; 2. Sky276; 3. Ag2r La Mondiale 273;4. Lampre 268; 5. Astana 265; 6. Bmc232; 7. Katusha 196; 8. Vini Fantini 195;9. Radioshack 194.

SQUADRE MOVISTAR

POSCORRIDORE TEMPO

1 CAVENDISH (GB) in 5h30 09”'

alla media di 37,437 km/h

2 MODOLO (ITA) a 0"

3 VIVIANI (ITA)

4 NIZZOLO (ITA)

5 MEZGEC (SLO)

6 FERRARI (ITA)

7 DEHAES (BEL)

8 BELLETTI (ITA)

9 VISCONTI (ITA)

10 PAOLINI (ITA)

11 LANCASTER (AUS)

12 VENTOSO (SPA)

13 TAMOURIDIS (GRE)

14 HUNTER (S.A)

15 CANOLA (ITA)

16 DUQUE (COL)

17 ANDRIATO (BRA)

18 RUBIANO (COL)

19 MARCATO (ITA)

20 TRENTIN (ITA)

21 ROLLIN (CAN)

22 GRETSCH (GER)

23 DE BACKER (BEL)

24 COLBRELLI (ITA)

25 AVILA (COL)

26 PUCCIO (ITA)

27 SCARPONI (ITA)

28 SANTAMBROGIO (ITA)

29 POZZOVIVO (ITA)

30 FELLINE (ITA)

31 EVANS (AUS)

32 APPOLLONIO (ITA)

33 MAJKA (POL)

34 INTXAUSTI (SPA)

35 SABATINI (ITA)

36 WYSS (SVI)

37 LUDVIGSSON (SVE)

38 KISERLOVSKI (CRO)

39 DE KORT (OLA)

40 NIEMIEC (POL)

41 BETANCUR (COL)

42 POZZATO (ITA)

43 KESSIAKOFF (SVE)

44 ROSA (ITA)

45 NIBALI (ITA)

46 HENAO (COL)

47 URAN (COL)

48 D. CARUSO (ITA)

49 KANGERT (EST)

50 GARATE (SPA)

51 TROFIMOV (RUS)

52 PELLIZOTTI (ITA)

53 DALL'ANTONIA (ITA) a 12"

54 CATALDO (ITA) a 14"

55 SANCHEZ (SPA)

56 HONDO (GER) a 16"

57 ZANDIO (SPA)

58 STETINA (USA)

59 HANSEN (AUS) a 18"

60 KRUIJSWIJK (OLA)

61 AZANZA (SPA)

62 GRUZDEV (KAZ) a 28"

63 WILLEMS (BEL)

64 TJALLINGII (OLA) a 34"

65 ZEITS (KAZ) a 37"

66 KEISSE (BEL) a 39"

67 DURBRIDGE (AUS) a 40"

68 KEUKELEIRE (BEL)

69 MARANGONI (ITA)

70 CLEMENT (OLA) a 44"

71 BAK (DAN)

72 DE GREEF (BEL)

73 KNEES (GER)

74 LASTRAS (SPA)

75 BELLEMAKERS (OLA)

76 SUTHERLAND (AUS)

77 DEKKER (OLA)

78 MARTINEZ (SPA)

79 RODRIGUEZ (VEN)

80 DOCKX (BEL)

81 RUIJGH (OLA)

82 REYNES (SPA)

83 SANTAROMITA (ITA)

84 OSS (ITA)

85 VALLS (SPA)

86 KELDERMAN (OLA)

87 MORABITO (SVI)

88 MARTENS (GER)

89 LONGO BORGHINI (ITA)

90 SALERNO (ITA)

91 TIMMER (OLA)

92 VERDUGO (SPA)

93 DUPONT (FRA)

94 GASTAUER (LUS)

95 DURASEK (CRO)

96 STORTONI (ITA)

97 SERPA (COL)

98 LE BON (FRA)

99 MOUREY (FRA)

100 DOWSETT (GB)

101 BOARO (ITA)

102 DAMUSEAU (FRA)

103 BRUTT (RUS)

104 GATTO (ITA)

105 GARZELLI (ITA)

106 OLIVEIRA (POR)

107 WEENING (OLA)

108 GUSEV (RUS)

109 TUFT (CAN)

110 PAUWELS (BEL) a 53"

111 VERMOTE (BEL) a 58"

112 AGNOLI (ITA) a 1'03"

113 RABOTTINI (ITA)

114 PRONI (ITA)

115 COBO (SPA)

116 DANIELSON (USA)

117 PIRES (POR)

118 VANDEVELDE (USA)

119 BONGIORNO (ITA)

120 PIETROPOLLI (ITA) a 1'20"

121 POPOVYCH (UCR)

122 BLYTHE (GB)

123 WURF (AUS) a 1'25"

124 VEUCHELEN (BEL) a 1'38"

125 WAUTERS (BEL)

126 DUARTE (COL)

127 SIUTSOU (BIE)

128 HERRADA (SPA)

129 NAVARDAUSKAS (LIT)

130 LAMMERTINK (OLA)

131 MINGUEZ (SPA)

132 ZARDINI (ITA)

133 CUMMINGS (GB)

134 ERMETI (ITA)

135 PANTANO (COL)

136 BONNAFOND (FRA)

137 ATAPUMA (COL)

138 MOURIS (OLA) a 1'43"

139 BOEM (ITA) a 1'48"

140 BRAMBILLA (ITA) a 1'51"

141 PINEAU (FRA)

142 GOLAS (POL)

143 G. CARUSO (ITA) a 2'12"

144 ARU (ITA) a 2'17"

145 BENNETT (NZL) a 2'20"

146 SERGENT (NZL)

147 KEIZER (OLA)

148 LIGTHART (OLA)

149 MEIER (CAN)

150 CHRISTENSEN (DAN)

151 SARMIENTO (COL)

152 LOCATELLI (ITA)

153 KARPETS (RUS)

154 FISCHER (BRA)

155 PICHON (FRA)

156 TIRALONGO (ITA) a 2'32"

157 VRECER (SLO)

158 PIRAZZI (ITA)

159 CAPECCHI (ITA)

160 SELLA (ITA)

161 CHALAPUD (COL)

162 MACHADO (POR)

163 IGNATENKO (RUS)

164 BULGAC (OLA)

165 PATE (USA)

166 MARENTES (COL) a 3'17"

167 MESTRE (POR)

168 PETROV (RUS) a 7'02"

ORDINE D’ARRIVO

Modolo 2°Per Vivianiterzo podio

POS. CORRIDORE TEMPO

1 NIBALI (ITA) in 84h53’28”

alla media di 39,360 km/h

2 URAN (COL) a 4'43"

3 EVANS (AUS) a 5'52"

4 SCARPONI (ITA) a 6'48"

5 BETANCUR (COL) a 7'28"

6 NIEMIEC (POL) a 7'43"

7 MAJKA (POL) a 8'09"

8 INTXAUSTI (SPA) a 10'26"

9 SANTAMBROGIO (ITA) a 10'32"

10 POZZOVIVO (ITA) a 10'59"

11 PELLIZOTTI (ITA) a 11'35"

12 SANCHEZ (SPA) a 12'13"

13 TROFIMOV (RUS) a 12'55"

14 KANGERT (EST) a 12'57"

15 KISERLOVSKI (CRO) a 14'27"

16 HENAO (COL) a 18'19"

17 KELDERMAN (OLA) a 20'18"

18 ATAPUMA (COL) a 28'56"

19 D. CARUSO (ITA) a 30'56"

20 MOUREY (FRA) a 32'22"

21 DE GREEF (BEL) a 33'20"

22 MARTINEZ (SPA) a 37'14"

23 ROSA (ITA) a 40'23"

24 HERRADA (SPA) a 40'34"

25 PETROV (RUS) a 41'54"

26 KRUIJSWIJK (OLA) a 42'36"

27 SERPA (COL) a 44'17"

28 DUARTE (COL) a 47'37"

29 VALLS (SPA) a 54'29"

30 SANTAROMITA (ITA) a 56'52"

31 GARATE (SPA) a 58'21"

32 DUPONT (FRA) a 1h02'05"

33 AZANZA (SPA) a 1h07'21"

34 MORABITO (SVI) a 1h10'16"

35 VISCONTI (ITA) a 1h10'47"

36 MACHADO (POR) a 1h12'10"

37 SIUTSOU (BIE) a 1h13'17"

38 WEENING (OLA) a 1h17'18"

39 AGNOLI (ITA) a 1h18'46"

40 IGNATENKO (RUS) a 1h20'46"

41 G. CARUSO (ITA) a 1h22'00"

42 ARU (ITA) a 1h24'53"

43 FELLINE (ITA) a 1h30 59"

44 PIRAZZI (ITA) a 1h33'42"

45 RUBIANO (COL) a 1h34'47"

46 PANTANO (COL) a 1h35'37"

47 KARPETS (RUS) a 1h36'00"

48 CLEMENT (OLA) a 1h38'38"

49 DANIELSON (USA) a 1h39'17"

50 RODRIGUEZ (VEN) a 1h39'22"

51 GASTAUER (LUS) a 1h40'31"

52 STETINA (USA) a 1h42'37"

53 DAMUSEAU (FRA) a 1h42'54"

54 RUIJGH (OLA) a 1h44'41"

55 RABOTTINI (ITA) a 1h44'44"

56 STORTONI (ITA) a 1h47'10"

57 CATALDO (ITA) a 1h49'35"

58 SELLA (ITA) a 1h52 02"

59 PAOLINI (ITA) a 1h57'35"

60 KNEES (GER) a 1h59 02"

61 PIRES (POR) a 1h59'27"

62 GOLAS (POL) a 2h03'06"

63 MARTENS (GER) a 2h04'25"

64 VERDUGO (SPA) a 2h04'57"

65 GUSEV (RUS) a 2h05'07"

66 VENTOSO (SPA) a 2h05'43"

67 LONGO BORGHINI (ITA) a 2h06 59"

68 DURASEK (CRO) a 2h08 02"

69 GRETSCH (GER) a 2h08'14"

70 CAPECCHI (ITA) a 2h11'19"

71 BONGIORNO (ITA) a 2h12'04"

72 HANSEN (AUS) a 2h14'40"

73 PUCCIO (ITA) a 2h15'01"

74 KEUKELEIRE (BEL) a 2h16'21"

75 ROLLIN (CAN) a 2h17'45"

76 MARCATO (ITA) a 2h17'54"

77 PAUWELS (BEL) a 2h20'10"

78 DE KORT (OLA) a 2h20'49"

79 DUQUE (COL) a 2h21'24"

80 PIETROPOLLI (ITA) a 2h21'51"

81 OLIVEIRA (POR) a 2h25'34"

82 ZANDIO (SPA) a 2h26'25"

83 VEUCHELEN (BEL) a 2h31'39"

84 WYSS (SVI) a 2h32 56"

85 LASTRAS (SPA) a 2h33'46"

86 SALERNO (ITA) a 2h34'25"

87 NAVARDAUSKAS (LIT) a 2h34'27"

88 PRONI (ITA) a 2h36'35"

89 COLBRELLI (ITA) a 2h36'44"

90 KESSIAKOFF (SVE) a 2h37'04"

91 SARMIENTO (COL) a 2h37'50"

92 VRECER (SLO) a 2h38'43"

93 SABATINI (ITA) a 2h40'29"

94 CHALAPUD (COL) a 2h41'16"

95 BAK (DAN) a 2h42'00"

96 HONDO (GER) a 2h42'21"

97 SUTHERLAND (AUS) a 2h44'50"

98 GATTO (ITA) a 2h44'53"

99 TIRALONGO (ITA) a 2h45'35"

100 BOARO (ITA) a 2h46'42"

101 KEIZER (OLA) a 2h48'45"

102 LOCATELLI (ITA) a 2h49'20"

103 BRUTT (RUS) a 2h51'24"

104 DOCKX (BEL) a 2h52'14"

105 BRAMBILLA (ITA) a 2h52'48"

106 ZEITS (KAZ) a 2h52'59"

107 BONNAFOND (FRA) a 2h53'09"

108 GARZELLI (ITA) a 2h53'18"

109 REYNES (SPA) a 2h54'12"

110 VANDEVELDE (USA) a 2h56'49"

111 BELLEMAKERS (OLA) a 2h57'11"

112 LUDVIGSSON (SVE) a 2h57'42"

113 DALL'ANTONIA (ITA) a 3h00'15"

114 MARANGONI (ITA) a 3h00'24"

115 LE BON (FRA) a 3h00'57"

116 COBO (SPA) a 3h01'32"

117 WILLEMS (BEL) a 3h03'04"

118 TRENTIN (ITA) a 3h03'23"

119 VIVIANI (ITA) a 3h04'25"

120 POZZATO (ITA) a 3h05'27"

121 LANCASTER (AUS) a 3h06'56"

122 BENNETT (NZL) a 3h07'01"

123 MEZGEC (SLO) a 3h10'39"

124 PINEAU (FRA) a 3h12'42"

125 MODOLO (ITA) a 3h15'47"

126 CHRISTENSEN (DAN) a 3h17'16"

127 CAVENDISH (GB) a 3h19'16"

128 WURF (AUS) a 3h19'38"

129 TIMMER (OLA) a 3h19'44"

130 NIZZOLO (ITA) a 3h19'54"

131 TJALLINGII (OLA) a 3h21'02"

132 VERMOTE (BEL) a 3h21'52"

133 POPOVYCH (UCR) a 3h21'56"

134 PATE (USA) a 3h23'47"

135 BULGAC (OLA) a 3h25'33"

136 DEKKER (OLA) a 3h26'28"

137 BOEM (ITA) a 3h29'53"

138 ZARDINI (ITA) a 3h30'03"

139 CANOLA (ITA) a 3h33'22"

140 OSS (ITA) a 3h34'46"

141 HUNTER (S.A) a 3h35'17"

142 DURBRIDGE (AUS) a 3h37'21"

143 MEIER (CAN) a 3h37'26"

144 BELLETTI (ITA) a 3h38'31"

145 MESTRE (POR) a 3h39'17"

146 GRUZDEV (KAZ) a 3h40'15"

147 FISCHER (BRA) a 3h40'46"

148 DOWSETT (GB) a 3h40'57"

149 CUMMINGS (GB) a 3h44'28"

150 FERRARI (ITA) a 3h46'26"

151 ERMETI (ITA) a 3h46'45"

152 TAMOURIDIS (GRE) a 3h47'23"

153 SERGENT (NZL) a 3h47'31"

154 TUFT (CAN) a 3h50'01"

155 LAMMERTINK (OLA) a 3h53'10"

156 DEHAES (BEL) a 3h57'40"

157 DE BACKER (BEL) a 3h59'30"

158 WAUTERS (BEL) a 4h03'29"

159 KEISSE (BEL) a 4h04'57"

160 MOURIS (OLA) a 4h06'33"

161 LIGTHART (OLA) a 4h06'50"

162 MARENTES (COL) a 4h10'25"

163 PICHON (FRA) a 4h13'50"

164 AVILA (COL) a 4h17'09"

165 ANDRIATO (BRA) a 4h23'10"

166 MINGUEZ (SPA) a 4h24'54"

167 BLYTHE (GB) a 4h28'23"

168 APPOLLONIO (ITA) a 4h28'36"

L’ALBO D’ORO DEL GIRO DA GANNA A NIBALI

Italia 68 volte rosaQuello di Nibali è il 68°

successo italiano.1909 Ganna 1910 Galetti 1911Galetti 1912 Atala (a squadre)1913 Oriani 1914 Calzolari 1915­1918 non disputato 1919Girardengo 1920 Belloni 1921Brunero 1922 Brunero 1923Girardengo 1924 Enrici 1925Binda 1926 Brunero 1927 Binda1928 Binda 1929 Binda1930 Marchisio 1931 Camusso1932 Pesenti 1933 Binda1934 Guerra 1935 Bergamaschi1936 Bartali 1937 Bartali1938 Valetti 1939 Valetti1940 Coppi 1941­1945 nondisputato 1946 Bartali1947 Coppi 1948 Magni1949 Coppi 1950 Koblet1951 Magni 1952 Coppi1953 Coppi 1954 Clerici (Svi)1955 Magni 1956 Gaul (Lus)1957 Nencini 1958 Baldini1959 Gaul (Lus) 1960 Anquetil(Fra) 1961 Pambianco 1962Balmamion 1963 Balmamion1964 Anquetil (Fra) 1965 Adorni1966 Motta 1967 Gimondi 1968Merckx (Bel) 1969 Gimondi 1970Merckx (Bel) 1971 Petterson(Sve) 1972 Merckx (Bel) 1973Merckx (Bel) 1974 Merckx (Bel)1975 Bertoglio 1976 Gimondi1977 Pollentier (Bel) 1978 DeMuynck (Bel) 1979 Saronni 1980

Hinault (Fra) 1981 Battaglin 1982Hinault (Fra) 1983 Saronni 1984Moser 1985 Hinault (Fra) 1986Visentini 1987 Roche (Irl) 1988Hampsten (Usa) 1989 Fignon(Fra) 1990 Bugno 1991Chioccioli 1992 Indurain (Spa)1993 Indurain (Spa) 1994 Berzin(Rus) 1995 Rominger (Svi) 1996Tonkov (Rus) 1997 Gotti 1998Pantani 1999 Gotti 2000 Garzelli2001 Simoni 2002 Savoldelli2003 Simoni 2004 Cunego2005 Savoldelli 2006 Basso2007 Di Luca 2008 Contador(Spa) 2009 Menchov (Rus) 2010Basso 2011 Scarponi (a tavolinodopo la squalifica di Contador)2012 Hesjedal (Can) 2013 Nibali.

A PUNTI CAVENDISH

Fausto Coppi, 5 volte re del Giro

DA RIESE PIO X

Pasta Zarae il Giro

Ieri la tappaè partita a RiesePio X dallostabilimento PastaZara, primoesportatoreitaliano e secondoproduttore, esponsor di unteam femminile.«Abbiamo dato unmessaggio forteall’Italia» ha dettoil presidente FurioBragagnolo.

Elia Viviani, 3° dopo 2secondi posti BETTINI

TRIONFA MARTIN

Gavazzi è 2°Ultima tappaa Sanchez

Ottimo 2° posto

di Francesco Gavazzi

(Astana) nella 5a e

ultima tappa del Giro

del Belgio davanti

all’iridato Philippe

Gilbert (ancora a

secco nel 2013): i due

sono stati anticipati

di 7” dallo spagnolo

Luis Leon Sanchez

(Blanco), che ha

chiuso la corsa 2° a

36” dal tedesco Tony

Martin (Omega), con

Gavazzi 6° a 1’36”.

TERZO CENTRO

A Maloriil Girodi Baviera

Grazie al

successo nella crono

di sabato, Adriano

Malori (Lampre

Merida) ha vinto il Giro

della Baviera con 23”

sul britannico Geraint

Thomas (6° Diego

Ulissi a 43”). Ultima

tappa ad Heinrich

Haussler (Iam). Per il

25enne parmense, un

giorno in rosa al Giro

2012, è il quinto

centro della carriera,

il terzo dell’anno.

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11

96° GIRO D’ITALIABATTUTI MA FELICI

DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIOTwitter@cirogazzettaBRESCIA

La storicità del podio del96o Giro d’Italia non finisce inVincenzo Nibali, che è il primosiciliano in trionfo e anche l’ita­liano nato più a sud a riuscirci.La storicità di questo podio è Ri­goberto Uran, primo colombia­no in assoluto tra i primi tre. Edè anche Cadel Evans, primo au­straliano sul podio e più anzia­no a farcela dell’era moderna a36 anni e 3 mesi. Lo batte soloBartolomeo Aymo, 3o nel 1928a 37 anni, 8 mesi e 10 giorni.

Promessa Uran incas­sa subito un assist dalconnazionale CarlosBetancur, maglia bian­ca di miglior giovane:«Rigoberto vincerà unGiro prima di me». Luiconferma: «Sì, torneròqui. Magari già l’annoprossimo. Per vince­re». E che sia possibile

lo conferma la progressione:nel 2012 Uran fu settimo (mi­glior giovane), quest’anno l’habattuto solo l’«ingiocabile» Ni­bali, alla fine di un Giro che peril Team Sky non è andato se­condo i piani. Alla partenza diNapoli erano tutti per Wiggins,che voleva indossare il rosa fir­mato dall’amico Paul Smith so­pra al giallo del Tour 2012.Quello che è successo è già sto­ria: dopo la cronosquadre vin­ta, Wiggo ne ha passate diogni, tra cadute, incidenti mec­canici, maltempo, difficoltà epaura pura in discesa, fino alritiro per malattia al mattinodella frazione Busseto­Chera­

sco. Nella tappa di Pescara neha fatto le spese lo stesso Uran,che fu fermato per aspettare ilcapitano e perse 1’36”: «Manon ho rimpianti, Nibali nonl’avrei battuto comunque. Hovinto una tappa bellissima, sulMontasio, e ottenuto il migliorrisultato possibile. Saranno or­gogliosi anche in Colombia,qui mi sento un po’ il simbolodi una generazione che sta ot­tenendo ottimi risultati».

Soddisfatto A trovare Evans so­no venuti la moglie Chiara Pas­serini, e il figlioletto Robel, cheresta buonissimo in braccio alpapà. È la prima volta che sifanno vedere al Giro, segnodella concentrazione con laquale Evans ha perseguito ilmiglior risultato possibile. «Horipensato al problema tecnicoavuto sabato alla Tre Cime diLavaredo (non gli entravanodei rapporti dai due chilometridalla fine all’arrivo, ndr), econfermo che sarei riuscito astare con Uran e arrivare se­condo. Sarebbe stato il risulta­to perfetto alle spalle di un Ni­bali imbattibile». Completatoun personale e piccolo «triple­te», essendo riuscito a salire sulpodio dei tre grandi giri. Al Gi­ro lo ha fatto al 3o tentativo, do­po l’esordio del 2002 (un gior­no in rosa) e l’assalto del 2010,quando fiaccato dalla febbreperse il braccio di ferro con

Basso sullo Zoncolan e sidovette accontentaredel 5o posto. «Vediamola cosa dalla giusta pro­spettiva: al Giro nonpensavo neppure di ve­nirci a inizio anno. E sepenso a come andavo al­la Tirreno­Adriatico, eradifficile immaginarequesta festa. Bene così».

© RIPRODUZIONE RISERVATA Evans, 36, col figlio Robel BETTINI

Super Uraned Evansnella storiaColombia e Australia: 1o podioCadel è il più anziano dal 1928

IL BILANCIO GRANDE SODDISFAZIONE

Da Papa Francescoal pubblico: trionfoassoluto per il GiroAcquarone (RcsSport): «A Bresciafolla incredibile.Il ritorno a Milano?Se ci chiamano...»

La prima immagine è giàun simbolo: Papa Francescoche alla vigilia del Giro benedi­ce la maglia rosa. Il bilancio diRcs Sport, che organizza il Giroper conto della Gazzetta, co­mincia così. Si confrontano,con i cronisti, i vertici dellastruttura: Michele Acquarone,direttore generale di Rcs Sport;Mauro Vegni, direttore di orga­nizzazione; Matteo Pastore, di­rezione relazioni esterne e di­ritti media (quasi 1.600 glioperatori accreditati); RobertoSalvador, responsabile dellalogistica; Marco Gobbi Pansa­na, direttore del marketing edella comunicazione.

Record Pastore parte dai nume­ri: «Il Giro è stato visto in 174paesi, compresa la Cina che alvia aveva per la prima volta unportacolori, Ji Cheng. La Rai,che lo mostrava per la primavolta in HD, ha avuto ascolti increscita con percentuali a duecifre. Sulle strade, pensiamo diaver superato i 12 milioni dispettatori del 2012. Siamo pas­

sati in 500 comuni. E voglioringraziare i 29 sponsor che cihanno sostenuto. A cominciareda Balocco, che per il primoanno ha firmato la rosa».

Tempo A Vegni hanno chiestose non sia il caso, viste le diffi­coltà dovute al maltempo, dipensare a un Giro d’Italia (chenel 2014 partirà il 10 maggioda Belfast: tre tappe in tutto inIrlanda) con meno vette sopra i2.000 metri. «Siamo stati sfor­tunati ma il tempo fa parte delciclismo. E noi non abbando­neremo le nostre montagnestoriche». A proposito del caso­doping di Di Luca, Acquaroneha detto: «Non ne voglio piùparlare, un episodio così nonpuò oscurare la bellezza diquesto Giro. Di certo, qualcosadeve cambiare nel sistema an­tidoping. Noi contribuiamoeconomicamente ma abbiamopoche notizie in merito». E Ve­gni: «Mi è piaciuta molto la re­azione del gruppo. La condan­na è stata vera, unanime. L’at­mosfera è cambiata». E sull’ar­rivo finale del Giro 2014,Acquarone è chiaro: «Bresciaha risposto con un entusiasmoincredibile. Milano è in pole,ma non ci ha chiesto ancoraniente. Se non lo farà a breve,guarderemo altrove».

c.sco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rigoberto Uran, 26 anni AP

Uran, Nibali e Evans brindano sul podio REUTERS

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1922Vado

1936Torino

1937Genoa

1938Juventus

1939Inter

1940Fiorentina

1941Venezia

1942Juventus

1943Torino

1958Lazio

1959Juventus

1960Juventus

1961Fiorentina

1962Napoli

1963Atalanta

1964Roma

1965Juventus

1966Fiorentina

1967Milan

1968Torino

1969Roma

1970Bologna

1971Torino

1972Milan

1973Milan

1974Bologna

1975Fiorentina

1976Napoli

1977Milan

1978Inter

1979Juventus

1980Roma

1981Roma

La Roma finisce k.o.Lulic-gol vale ancheper l’Europa League

CHAMPIONS

Lulic appoggia in rete dopo che il portiere della Roma Lobont hasmanacciato un cross di Candreva. È il gol-vittoria: la Lazio può alzare lasua sesta Coppa Italia LAPRESSE-REUTERS

ESTASI LAESTASI LA

La squadra di Petkovic dimostra gioco e personalità:sesta Coppa Italia. Per i giallorossi traversa di Totti

Il Napoli ai gruppiIl Milan va al playoff

SCUDETTO

La Juventus è campioned’Italia. I bianconeri hannoconquistato il ventinovesimotricolore della loro storia —

il secondo consecutivo — con tregiornate di anticipo, battendo incasa il Palermo alla 35a. Quelladella Juve è stata una cavalcataininterrotta: i bianconeri nonhanno mai ceduto lo scettrodel primo posto in classifica.Palermo, Siena e Pescara sonoretrocesse in Serie B.

LUIGI GARLANDOROMA

Sarà la Lazio a volare neicieli d’Europa, con la sua aqui-la. Il gol di Lulic che ha speditoin bacheca la sesta Coppa Ita-lia spalanca anche l’accesso al-l’Europa League e dà senso atutta la stagione. Giusto così,perché la Lazio ha meritato dipiù in una brutta finale, dimo-strando logica di gioco e perso-nalità superiori alla Roma. Eperché per lunghi tratti dell’an-nata la creatura di Petkovic hamostrato buon calcio e nonmeritava di chiudere a manivuote.

Fallimento Roma Per la Roma,il secondo derby perso nellastagione certifica il fallimen-to. Dall’incoscienza del profe-ta Zeman al buon senso del-l’umano-troppo-umano An-dreazzoli non è cambiato nul-la. Fa impressione vedere chela somma di tanti singoli diqualità produca un gioco di co-sì bassa qualità. Un misteromatematico, quasi. Impressio-nante che una squadra chepuò permettersi in panca Pja-nic, Florenzi e Osvaldo riescaa giocare tanto male. Non ba-sta disegnare il 4-2-3-1 di Spal-letti per evocarne la magia. Làc’era un Pizarro che si abbassa-va a far nascere il gioco, qui c’èBradley. La Roma di ieri è unacosa lunga e senza senso, spes-so spaccata in due, tra i gioco-lieri davanti che attendono in-vano la palla e quelli dietroche battagliano e faticano afarla salire. Allegri o non Alle-gri, questa squadra ha bisognodi una solida guida tecnica edi un’idea per far fruttare tan-te potenzialità. Così è unospreco.

Osvaldo fuori Destro, preferitoa Osvaldo, cioè un centravantipiù portato ad aggredire glispazi, esaspera le differenzetattiche: Lazio che cerca il pos-sesso con la sua mediana den-sa (4-1-4-1), Roma che tendea raccogliersi per poi srotolar-si di corsa. Con il fido 4-2-3-1,Andreazzoli accetta la sfidadoppia: riuscire a rialzare lapalla con i rudi Bradley e DeRossi in impostazione ed evita-re di soffrire sulle fasce. La Ro-ma non neutralizza i rischi e ilprimo tempo lo vince ai puntila Lazio. Totti che si abbassaper raccogliere la palla è la pro-va della sofferenza gialloros-sa. Lamela e Marquinho fatica-no ad entrare in azione, De-stro vive di lunghe attese.

Lazio con le ali È sulle bandeche la Lazio impone il predo-minio. Il 4-2-3-1 di Andreazzo-li diventa 4-4-1-1 con la coper-tura di Lamela e Marquinhoche non sono nati per farlo. In-fatti non sempre rincorrono iterzini. Non è un caso che lamigliore occasione lazialesgorghi da una sovrapposizio-ne di Radu, incornata da Klose(35’). A destra, le sovrapposi-zioni di Konko sono ancorapiù puntuali e lo spompo Bal-zaretti è in imbarazzo. I mezzipericoli che crea la Roma sonocasuali: un’incursione atipicain area di Bradley (10’); unadiscesa di Marquinhos, centra-le riadattato esterno, messofuori da Destro (45’). Sensa-zione: con la qualità di Pjanicin un centrocampo più densola Roma ci guadagnerebbe.

La Juventus, come il Napolisecondo classificato, accededirettamente alla fase a gruppidella Champions League,

che partirà il 17 e 18 settembre(sesta e ultima giornata il 10 e 11dicembre). Il Milan, che ha chiusoil campionato al terzo posto,si giocherà invece l’accessoal tabellone principaledi Champions tramite il playoff:gara di andata il 20 o 21 agosto,ritorno il 27 o 28.

ALBOD’ORO/1

4

Il colpo vincente di Lulic

COPPA ITALIALA FINALEULTIMO VERDETTO

Juve, il bis di ConteAncora Champions

12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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POSSESSO PALLA PALLE RECUPERATE

LAZIO 65LAZIO 48,1%

TIRI FUORITIRI IN PORTA

DI A.FR.

ROMA 51,9%

23’ Cross di Lulic, Mauri calcia al volo, Klose sibutta in scivolata, ma non aggancia.25’ Marquinho per Destro che calcia debole.GOL! 26’ Candreva affonda a destra e crossa,Lulic irrompe sul secondo palo e mette in rete.28’ Punizione-cross di Totti: la palla rimbalzadavanti a Marchetti che la smanaccia sulla traversa.48’ Contropiede di Mauri che calcia su Lobont.

1 Lobont; 3 Marquinhos, 29 Burdisso, 5 Ca-stan, 42 Balzaretti (dal 31’ s.t. 9 Osvaldo); 16 DeRossi, 4 Bradley; 8 Lamela, 10 Totti, 7 Mar-quinho (dal 38’ s.t. 27 Dodò); 22 Destro.PANCHINA 13 Goicoechea, 55 Svedkauskas,23 Piris, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 15 Pjanic, 77Tachtsidis, 20 Perrotta, 48 Florenzi, 17 Lopez.ALLENATORE Andreazzoli.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI Tachtsidis dal 46’ s.t. per proteste dal-la panchina.AMMONITI Balzaretti per gioco scorretto, Mar-quinho per c.n.r., Burdisso e Totti per proteste.

IIIII

ROMA 54

la Moviola

4’ Lulic calcia dal limite, Lobont in tuffo respinge,poi Klose appoggia a lato.10’ Incursione di Bradley in area, diagonale fuori.35’ Cross di Radu, Klose di testa impegna Lobont.45’ Discesa di Marquinhos che va al cross dalfondo, Destro mette alto di testa.

SECONDO TEMPO

TIRI EFFETTUATI

EUROPA LEAGUE

BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 metri BARICENTRO MEDIO 52,7 metri

SUPERCOPPA

IIIIIIIIIII

PRIMO TEMPO 0-0

FOCUS TECNICO

(4-2-3-1)22 Marchetti; 29 Konko, 20 Biava, 27 Cana,26 Radu; 24 Ledesma (dal 9’ s.t. 6 Mauri); 87Candreva, 23 Onazi (dal 47’ s.t. 2 Ciani), 8Hernanes (dal 39’ s.t. 15 Gonzalez), 19 Lulic;11 Klose.PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 33Stankevicius, 3 Dias, 17 Pereirinha, 4 Crec-co, 7 Ederson, 99 Floccari, 18 Kozak.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 9’ s.t. 4-2-3-1.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ledesma, Hernanes, Klose pergioco scorretto, Lulic per c.n.r.

1982Inter

1983Juventus

1984Roma

1985Sampdoria

1986Roma

1987Napoli

1988Sampdoria

1989Sampdoria

1990Juventus

1991Roma

1992Parma

1993Torino

1994Sampdoria

1995Juventus

1996Fiorentina

1997Vicenza

1998Lazio

1999Parma

2000Lazio

2001Fiorentina

2002Parma

2003Milan

2004Lazio

2005Inter

2006Inter2007

Roma2008

Roma2009

Lazio2010

Inter2011

Inter2012

Napoli2013

Lazio

La Lazio ai gruppiFiorentina al playoff

Contro la Juventusin America o a Torino

IIIII

AZIOZIO

MARCATORI Lulic al 26’ s.t.ARBITRO Orsato di Schio.NOTE paganti 60.000, incasso euro 2.900.000. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 1-3.Angoli 1-4. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’.

LAZIO 5

Balzaretti su Candreva,la trattenuta è reciproca

L’ammonizione a Ledesma dopo appena 41secondi (forbice da dietro su Marquinho) èun’occasione per l’arbitro Orsato per dimostrareche non farà sconti. Partita molto spezzettata (48falli fischiati, nella finale di Champions sono stati17...) e tanti gialli, tutti ineccepibili. Lo meritavaforse Onazi, più volte duro su Totti. Al 37’ p.t.Candreva va giù in area giallorossa, ma conBalzaretti la trattenuta è reciproca. Sempre pertrattenuta rischia qualcosa Biava su Marquinho al12’ del secondo tempo, ma il brasiliano dellaRoma ha il merito di non protestare. Nelrecupero, espulso Tachtsidis dalla panchina, perqualche parola di troppo rivolta all’arbitro.

MOMENTI CHIAVE

(4-1-4-1)

PALLONI TOCCATI

La Lazio, conquistando laCoppa Italia, ha guadagnatoanche l’accesso diretto alla fase agruppi dell’Europa League, che

parte il 19 settembre (sesta eultima giornata il 12 dicembre). LaFiorentina, quarta classificata incampionato, dovrà passare dalplayoff: andata il 22 agosto,ritorno il 29. L’Udinese, quinta inA, comincerà invece dal terzoturno preliminare di EuropaLeague, in campo 1 e 8 agosto.

La Juventus, campioned’Italia, e la Lazio, vincitrice dellaCoppa Italia, si sfideranno per laconquista della Supercoppa 2013

che precederà l’avvio delprossimo campionato. Esclusa latrasferta a Pechino (in base alcontratto coi cinesi, a questopunto, si è obbligati a recarsi nel2014) perché i bianconeri sonoimpegnati in tournée in America:si potrebbe giocare negli Usa il10 11 agosto oppure il 18 a Torino.

Mossa Pektovic L’infortunio diLedesma all’8’ della ripresa dàuna scossa alla partita, perchéPetkovic spinge la Lazio anco-ra più avanti: 4-2-3-1, con Her-nanes basso e Mauri perno deltridente. È il momento chiave,i due pugili sono al centro delring. Tira aria da k.o. Lo mettea segno la Lazio nel modo piùprevedibile: mungendo anco-ra una volta le fasce. L’ottimoCandreva penetra a destra,l’omologo Lulic chiude in retesul secondo palo (26’). Un pa-io di minuti più tardi la Romasbatte contro la traversa. Maancora una volta è tutto casua-le: una punizione-cross di Tot-ti che impazzisce davanti aMarchetti. Lamela, la grandedelusione, resta un fantasma.Andreazzoli non fa nulla perrianimarlo: cambi tristi, una

pedina per un’altra, senza toc-care il disegno, senza un azzar-do fantasioso. Mauri si divorail raddoppio (48’), poi la festacon l’aquila Olimpia sul brac-cio di Pektovic. De Rossi pian-ge, Osvaldo insulta ferocemen-te Andreazzoli e scalcia rabbio-samente un pannello (che di-ce Prandelli?), chiudendo difatto la sua storia romana. Me-no male che poi la Roma sfilatra due ali di laziali che applau-dono. Avevamo iniziato la sta-gione a Pechino con un squa-dra (il Napoli) che aveva diser-tato la premiazioni dei vincito-ri (la Juve). Così va meglio. E,per favore, non paragonate laqualità tecnica di questa finalea quella di Wembley o ci vieneun magone che ci passa a Ca-podanno.

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LAZIO 5

ROMA

ALBOD’ORO/2

la Sfida

98

ANTONIOCANDREVA26 ANNILAZIO

3CROSS

1

04

Juve in trionfo nel 2012 sul Napoli

ROMA 6

ANDREA SCHIANCHI

Il ritorno sulla terra è bru-sco. Dopo lo spettacolo di Wem-bley, finale di Champions Lea-gue, ecco lo spettacolino del-l’Olimpico, finale di Coppa Ita-lia. La differenza tra il calcio eu-ropeo e quello nostrano è evi-dente: da noi ritmi sempre piùbassi, qualità tecniche decisa-mente inferiori e una lampantemancanza di benzina nei mu-scoli. Difficile divertirsi, con si-mili premesse, a meno che nonci si limiti a giudicare in base alrisultato. C’è un dato che, piùdegli altri, spiega il momentac-cio del calcio italiano: a Wem-bley, in una partita combattu-tissima tra Borussia Dortmunde Bayern Monaco, l’arbitro Riz-zoli ha fischiato soltanto 17 fal-li; all’Olimpico l’arbitro Orsatoha fischiato ben 48 interventiscorretti (e c’erano tutti). Ov-vio che la partita perda di rit-mo e di vivacità, quando a farlada padrone sono il pressing e ifalli tattici. In Italia si pensa adistruggere il gioco altrui, inEuropa si costruisce il proprio.

Cross La Lazio vince sfruttandole fasce laterali. E’ lì, ai limitidel prato, che matura il succes-so. Candreva azzanna Balzaret-ti, Lulic mette in affanno Mar-quinhos. Dall’altra parte Lame-la e Marquinho non fanno al-trettanto. E’ sufficiente osserva-re il numero complessivo deicross per stabilire dove si spez-za l’equilibrio: la Roma ne effet-tua solo 8, la Lazio addirittura20. Andate a riguardarvi il goldecisivo di Lulic: Candreva sene va sulla destra, piazza il pal-lone al centro e trova il bosnia-co pronto al tocco finale. Azio-ne cominciata su un lato e con-clusa sull’altro. La Roma, inve-ce, non riesce mai a imprimerevelocità alle iniziative nelle zo-ne esterne. Candreva è il lazia-le che tocca più volte il pallone:98. Il segnale è chiaro: lui è ilgrimaldello per aprire la scato-letta giallorossa. Lamela,l’omologo romanista di Candre-

va, è un’ombra: solo 55 tocchie un tiro-mozzarella in porta.Troppo poco se l’obiettivo èquello di alzare la coppa.

Grinta La Lazio si fa preferire an-che nei duelli individuali: 13dribbling riusciti contro i 9 deigiallorossi. E, questo sì che èun dato importante, la squadradi Petkovic dimostra di averegrinta e determinazione inquantità industriali. Sono 46 icontrasti vinti dai biancocele-sti contro i 36 dei romanisti, 56i palloni recuperati contro 36.Insomma, se la qualità non è al-tissima perlomeno i lazialisgobbano e sudano. I romani-sti, nemmeno quello.

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Troppi falli: 48!Poco spettacolo,ma Candreva vola

LAZIO

1

12

ERIKLAMELA21 ANNIROMA

55

1ROMA 5

B O U T I Q U E SGENÈVE • PARIS • LONDON • BERLIN • NEW YORK

BAL HARBOUR • BEVERLY HILLS • LAS VEGASMOSCOW • DUBAI • TOKYO • HONG KONG • SINGAPORE

SAINT TROPEZ • CANNES • COURCHEVEL • GSTAAD

T H E A R T O F F U S I O N

13LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Alla fine, i buoni vincono sempre.VINCENZO NIBALI VINCITORE DEL 96° GIRO D’ITALIA

Fate i buoni

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GLI ARBITRI ORSATO 6,5 Sceglie la linea dura. Ammonizioni come nespole, direbbe Biscardi. Alla fine ha ragione lui, la partita non gli sfugge di mano. Di Liberatore 6 - Tonolini 6; Damato 6 - Banti 6

s.v.

6,5

5

CONTRASTI OK 0/0PASSAGGI OK 2/3LANCI 0

PASSAGGI OK 1/1TIRI 0RECUPERI 1

CONTRASTI OK 7/12PASSAGGI OK 26/30LANCI 0

5

5,5

PASSAGGI OK 28/30 TIRI 3 RECUPERI 13

TIRI 0DRIBBLING OK 0/1SPONDE 1

6,5

CONTRASTI OK 8/8PASSAGGI OK 14/16LANCI 1

PASSAGGI OK 16/21TIRI 1RECUPERI 4

6

PASSAGGI OK 24/29TIRI 1RECUPERI 4

PASSAGGI OK 8/10TIRI 2RECUPERI 1

s.v.

CONTRASTI OK 1/4PASSAGGI OK 22/25LANCI 2

PASSAGGI OK 44/51TIRI 0RECUPERI 9

PASSAGGI OK 11/17TIRI 1DRIBBLING OK 3/4

CONTRASTI OK 5/9PASSAGGI OK 22/27LANCI 3

CONTRASTI OK 2/2PASSAGGI OK 16/17LANCI 1

CONTRASTI OK 3/8PASSAGGI OK 24/31LANCI 0

TIRI 2DRIBBLING OK 2/3SPONDE 3

s.v.

4

TIRI 5DRIBBLING OK 0/1SPONDE 3

h

PARATE 4RINVII 23USCITE 6

TIRI 3DRIBBLING OK 1/4SPONDE 3

PARATE 5RINVII 13USCITE 3

6,5

CONTRASTI OK 5/6PASSAGGI OK 13/17LANCI 0

Comparesulla scenadel delitto,la deviazionedi Lobont lomanda fuori giri.Da una suavolata, però,era nata la pallagol di Destro.

PASSAGGI OK 32/37TIRI 0RECUPERI 6

PASSAGGI OK 6/9TIRI 2RECUPERI 4

5,5

CONTRASTI OK 2/2PASSAGGI OK 0/0LANCI 0

5

CONTRASTI OK 1/5PASSAGGI OK 23/25LANCI 2

TIRI 2DRIBBLING OK 3/8SPONDE 3

6

La fascia destra della Laziocome snodo decisivo. Candreva«martella». Dai e dai, il muro —anzi, il muretto — viene giù.Candreva va, Lulic raccoglie.

5

4,5

6 5,5

6

6 5Spreca troppeenergienel tentativodi far beccarea Ledesmail secondo giallo.Casuale traversasu cross.Tiri innocui.Tutto qua.

PASSAGGI OK 31/40 TIRI 1 RECUPERI 5

il migliore Candreva

Biava6,5

Hernanes

Partecipaal mischionedegli ultimiminuti,quando c’èda battagliare,e non si sottrae,ci dà dentrocome tutti.

BurdissoCandreva«pompa» corsae palloni eBalzarettifinisce aggirato,per non direspiaccicato.«Balza» pocosi alza, questoè il problema.

4

6,5Konko

6,5

6,5

h LAZIO

Pochi minuti,a partitaincattivita,e Dodò,col soprannomegentile chesi ritrova,faticaad ambientarsi.

Difensore conla schiena dritta,perché con ildorso respingepiù di un tiro,ma è riduttivodipingerlo così:Biava è bravoa tutto tondo.

6Onazi

Il Profetanon è in venadi profeziee le cifregli attribuisconocinque passaggisbagliati,che sono tantiper unodel suo livello.

Al posto giustonel momentogiusto e condiscreta dosedi buona sorte:senza l’aiutinodi Lobont,lo storico golnon arriverebbe.

Il gol sbagliatoagli sgocciolipesa comeun macigno.Non è da luiemozionarsidavanti allaporta. Eppursi emozionae manca il 2-0.

Gonzalez

Si concentrasu Klose,tiene lineae posizione.Difensorepulito, che nonha bisognodi scadere nellacattività. Trai meno peggiori.

È sul binariosbagliato,la fascia destradella Lazio èad alta velocità.S’arrangiacome può,soffre la fragilitàdi Balzaretti.

ROMA

Rabbioso,furioso,malmostoso,come dimostrala mossadi kung-fual fischio finale.Meno male chese la piglia conun cartellone.

Dodò

MarchettiFa da«bodyguard»a Candreva,gli copre le spallee gli permettedi guidaresenza pensieri.Più tatticoche tecnico,ma va bene così.

Un’unicaconcessione,quando permettea Marquinhosdi accomodarsisul fondoper il cross.È un attimo.Per il resto,Radu radicale.

Ledesma

Marquinhos

Ha corsa,forza e visione.Unico difetto,il tocco in più:faccia l’ultimosforzo,smisti la pallaun attimo primae diventeràgrande.

È un alberoal qualeappoggiarsi.Peccato per i golche potevanoesseree che non sonoarrivati, ma che«krapfen» l’assistper Mauri.

Mauri

Più passa iltempo, più glisale il sanguealla testa. Trovala «burdissata»:tentadi accoppareMauri, mal’arbitro non vedee non sente.

Lontano dallaporta, lontanoda se stesso,dal suo talento,che è notevole.Ai confinidel nulla e,sia chiaro,non è tuttacolpa sua.

Totti

Marquinho

Migliore per modo di dire, perchéqualcuno bisogna pur indicare.E allora scegliamo l’americano aRoma, che se non altro si battecon lo spirito del «marine».

Vince un derby mediocreperché è più organizzata,perché a differenza dellaRoma ha un’idea di gioco.

Non trattieneun pallone,la respinta comeunica risorsa.Per un po’gli va dritta,poi sul crossdi Candrevafa l’assista Lulic.

Sciupa di testal’unica vera pallache gli capitae offre il Destroalle critiche.Lo cercanopoco e male,e lui pocosi fa trovare.

Osvaldo

Non la paratona,ma tante paratein sicurezza.Gran riflessoe gran fortunasul tiro-crossdi Totti:la palla schizzasulla traversa.

La Romaè pericolosaquanto un gattinobagnato eCana banchettacon Destroe con qualunqueromanistagli capiti a tiro.Le nozze di Cana.

RaduLedesmacontro Totti,i due capitanise le dannodi brutto.Ledesmapiù di lotta chedi governo,al punto che allafine si fa male.

KloseFa in tempoa respingerequalche pallone.La Roma provaa buttarlain caciara,con spioventialla spera in Dio.Ciani risponde.

BalzarettiQualchetocchettoe tackle. Non unodegli inserimentiche lo hannoreso famoso.De Rossisfocato,periferico.Passeggiatore.

Lamela

Lobont

Destro

Cana

Lulic Ciani

Castan De Rossi

f

il migliore Bradley

BIAVA-CANACOPPIA DOCBENE ONAZI

T

6

Gazzetta.it

DI SEBASTIANO VERNAZZAle Pagelle

v

Roma svuotata, appesantita,sconclusionata. Roma senzaun gioco definito. Romabuttata lì. Roma battuta.

Gazza

4Le gare utiliconsecutive

in Coppa Italiaper la Roma

primadella sconfitta

di ieri

BALZARETTIE LAMELAAI MARGINI

4 6,5

5

l’allenatoreAndreazzoli

l’allenatorePetkovic

EX BIANCOCELESTE

VIDEOINTERVISTEE FOTOGALLERY DELDERBY DELL’OLIMPICO

NUMERO

BRASILE: L’ANNUNCIODI NEYMAR E IL PARITRA PATO E SEEDORF

FIGC PRO TERREMOTATI

Palestra in EmiliaOggi il via ai lavori

Oggi alle 15,30 il presidentedella Figc, Giancarlo Abete, e il d.g.Antonello Valentini, parteciperanno a San Possidonio (Modena) allacerimonia di posa della prima pietra della nuova palestra distruttadal terremoto di un anno fa. L’impianto è stato costruito con i fondidi Figc, Prandelli e giocatori dellaNazionale.

EURO UNDER 19

Italia già eliminatachiude con la Russia

L’Italia Under 19 chiude oggila Fase Elite di qualificazione all’Europeo. Gli azzurri, già eliminati, giocano con la Russia.

CAMPIONATO IN CINA

Lippi senza freniNove vittorie su dieci

Non sbaglia un colpo ilGuangzhou Evergrande di Marcello Lippi. Vittoria per 1 0 sul campodell'Hangzhou Greentown grazie algol di Zhang al 13', e nona vittoria indieci gare di campionato. In classifica Guangzhou primo a quota 28, apari punti con lo Shandong Lunengche ha una partita in più.

Taccuino

«Palla a Totti,e vediamoche si inventaFrance’». Èl’unico sistemadi gioco.Il 4-2-3-1 è unguscio vuoto,contenitoresenzacontenuto.Pochimovimenti,zero idee.

Saggioè l’allenatoreche mettei suoi giocatorinelle miglioricondizioni peresprimersi.È quel chefa Petkovic.Nella Lazionon c’è genteabbandonataa se stessa.

Tre gol di Marco Di Vaiolanciano Montreal alla vittoriaper 5 3 su Philadelphia nella Mlsamericana. L’ex attaccante diLazio e Bologna va in testa allaclassifica cannonieri con 9 gol eMontreal consolida il 2˚ postonella Eastern Conference.

COPPA ITALIA LA FINALE

4

Di Vaio scatenatoTripletta in Usa

Un gol di Lulic al 28’s.t. decide la finale di CoppaItalia, conquistata per la 6a

volta dai biancocelesti chesi assicurano così anchel’Europa League. Sul sito leimmagini più belle dellaserata all’Olimpico e leparole dei protagonisti.

Neymar annuncial’arrivo al Barça e ringraziail Santos, realizzando laprofezia di quando a 13 annidiceva: «Giocherò inSpagna». Sempre in Brasile,invece, finisce 1-1 la sfidatra il Corinthians di Pato e ilBotafogo di Seedorf cheregala a Rafa Marquesl’assist del vantaggio.

De Rossi parla con Klose EIDON

15LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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il personaggioIL TECNICO LAZIALE

Trionfo di Petkovictra gioia e mistero:«Resto? Vedremo»«Questo è il successo più importante della mia carrieraIl futuro? Aspettiamo, ho ancora un anno di contratto...»Lulic: «Dedico il trofeo a mia moglie: aspetta un bambino»

L’allenatore sigode il trionfo: èstato l’uomo in piùdella Lazio pertutta la stagione

STEFANO CIERIROMA

Vlado, fortissimamenteVlado. Ma, anche, enigmatica-mente Vlado. La sesta CoppaItalia della Lazio è figlia di tan-ti protagonisti, da Klose a Her-nanes, da Candreva a Marchet-ti, da Ledesma a Biava. Ma so-pra tutto e tutti c’è il volto sere-no, onesto e affabile del suo al-lenatore. L’uomo che ha resopossibile questo miracolo, iltecnico che ha rigenerato un or-ganico che pareva giunto al ca-polinea, il mago che è riuscito aregalare alla Lazio il trofeo piùbello di sempre, perché ottenu-to ai danni della rivale di unavita. Un uomo che ora è il ritrat-to della felicità, anche se — nel

momento più bello — allungapure qualche ombra sulla suapermanenza sulla panchinabiancoceleste.

Si scrive Petkovic, si legge LulicLa sesta Coppa Italia laziale por-ta la sua firma perché questa La-zio è la sua Lazio. Una squadrache ha meno individualità ri-spetto ad altre formazioni (laRoma, per esempio), ma chenel corso dell’intera stagione èstata più squadra di tanti avver-sari più forti. In campionato la

magia è durata per mezza sta-gione, in Coppa Italia il miraco-lo si è realizzato fino in fondo.Ma questo trofeo porta la firmadi Petkovic anche perché a rea-lizzare il gol partita è stato ilsuo pupillo, l’allievo predi-letto, il giocatore che più diogni altro incarna lo spiri-to che l’allenatore chiedeai suoi giocatori: SenadLulic. Erano insieme nel2008 quando Petkovic persecon il Bellinzona la sua primafinale (di Coppa Svizzera).Lui era l’allenatore di quellasquadra che, pur giocandoin Serie B (alla fine di quel-l’annata sarebbe statapromossa in A), arrivòsino alla finale dellaCoppa nazionale, sal-vo poi perdere col Basi-lea. Lulic era in campo

a stantuffare sulla fascia sini-stra. Come ieri. Per entrambi lavittoria dell’Olimpico è stata lachiusura del cerchio, per Petkoancor di più perché, a differen-za di Lulic, di finali ne perse pu-re un’altra, l’anno successivo. Ein quell’occasione non alla gui-da di una piccola squadra, madel quotato Young Boys (con-tro il Sion).

Coppa e saluti? Sembrava unamaledizione, un sortilegio im-possibile da spezzare per Petko-vic. E invece... «Sì, questa è lagioia più grande — grida alla fi-ne l’allenatore —, il risultato piùimportante della mia carriera.Ho vinto due campionati (unocol Bellinzona, l’altro col Mal-cantone Agno, ndr), ma solleva-re al cielo un trofeo prestigiosocome la Coppa Italia è un’altracosa. Lo dedico alla mia fami-glia e a tutto il gruppo. I ragazzisono stati eccezionali nel corsodell’intera stagione: questo è ilpremio a tutto il loro lavoro, dalritiro estivo fino ai quattro gior-ni trascorsi a Norcia in questasettimana». Eppure, sul volto diPetko, accanto alla soddisfazio-ne c’è anche un velo di amarez-za. Che, forse, potrebbe aprirescenari tutti da verificare neiprossimi giorni. «Se resto? Ades-so pensiamo a festeggiare, poivaluteremo tutto con calma».Una risposta che lascia aperta laporta a qualsiasi soluzione, an-che se il tecnico aggiunge: «Houn altro anno di contratto, quin-di...». Per il suo allievo, per l’uo-mo che gli ha consentito di met-tere le mani sulla sua prima Cop-pa, invece, c’è spazio solo per lagioia: «Ancora non mi rendoconto di cosa abbiamo fatto —dice Lulic —. Il gol? Bravo Can-dreva, io mi sono trovato nel po-sto giusto al momento giusto.Lo dedico a mia moglie cheaspetta un bambino».

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Vlado in trionfoVladimir Petkovic, 49 anni,

celebra il primo trofeoin Italia. In alto con l’aquila

Olympia. a sinistra conla maglia creata per

l’occasione ANSA

LO SPETTACOLO PRESIDENTE DEL SENATO

(ma.cec) L’esibizione delsudcoreano Psy, che haintrodotto la finale (l’inno è poistato cantatodall’applauditissima MalikaAyane), è risultatasgraditissima al pubblicodell’Olimpico. Nessunasorpresa. Si sapeva che i tifosidi Roma e Lazio avevanocontestato sulle radio e i socialla scelta della Lega e diTelecom di affidare al«modaiolo» Psy una vetrinadel genere in una città comeRoma. E così le «hit» proposte(«Gangnam style» e«Gentleman») sono statesommerse dai fischi. Che quelladel pubblico fosse una scelta«ideologica» lo si è capito dalmomento dell’annunciodell’artista, quando il suo voltoè apparso sul maxischermo:fischi continui. Terminati soloquando Psy, alla fine, hamormorato un rapido grazie,allontanandosi subito dal palco.Impressioni? Il prossimo annomeglio scegliere l’artista con piùattenzione. Senza pensare allemode del momento.

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Non c’era il presidentedella Repubblica Napolitano; ètoccato così a Pietro Grasso(accolto dal picchetto d’onoredi Polizia e Carabinieri)rappresentare il mondopolitico all’Olimpico. Con lui,anche i ministri Idem, Kyengee Saccomanni. In campo nonc’era il Palermo, squadra di cuiGrasso è tifoso («spero chefaccia come la Juve e in unanno torni in A»), ma ilpresidente del Senato hapotuto trascorrere unpomeriggio di moderatasoddisfazione. Non tanto perquello che hanno offerto lesquadre in campo ma perl’ordine pubblico: «Ho vistodue tifoserie corrette el’accesso allo stadio è statotranquillo grazie a un ottimoservizio d’ordine». Non ci sonostati cori razzisti, e anchequesto è un piccolo successo:«Dobbiamo andare verso idiritti di tutti senza differenzedi religione, di razza e digenere. Il calcio può aiutare inquesto percorso».

Marco Calabresi© RIPRODUZIONE RISERVATA

COPPA ITALIA LA FINALE

Fischi per PsyApplausiper Malika

Pietro Grasso consola Totti ANSA

Grasso:«Il calcio aiutia unire tutti»

Il cantante Psy, 35 anni ANSA

16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17

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DAVIDE STOPPINIROMA

Potenza di una Coppa, lamagia vera: Claudio Lotito si av-vicina sotto la curva Nord, la fe-sta è in corso. All’inizio sono fi-schi, mugugni, facce poco sim-patiche. Poi una delegazionedella curva lo prende sotto brac-cio: colloquio fitto, armistiziofirmato, così il presidente puògodersi la scena da vicino. Sce-ne da Lazio, scene da Lotito.Che un giorno diceva: «Tantomi contesteranno anche doves-si vincere lo scudetto». Ieri seraha conquistato il terzo trofeodella sua era, secondo presiden-te più vincente della storia bian-coceleste dopo Sergio Cragnot-

ti, almeno per numero di coppe.E allora val bene pure una picco-la bugia: «Io con la tifoseria nonho mai rotto».

La festa da Ponte Milvio a FormelloIn campo i coriandoli partiva-no, Lotito intanto stringeva for-te quella maglia preparata allafaccia della scaramanzia: «Sem-pre più i primi della capitale». Ementre Francesco Totti sfilavaper ritirare la medaglia dellosconfitto, lui stendeva la t-shirtquasi a mo’ di sfottò, certamen-te con un orgoglio dentro gran-de così. «Siamo i più forti, l’ab-biamo dimostrato in campo —ha detto il presidente —. Que-sto successo è la conferma chele mie scelte sono azzeccate. So-no stato preso in giro per l’arri-

vo del mental coach, ero statocriticato per la scelta di manda-re la squadra in ritiro a Norcia.E invece ecco il risultato». Il ri-sultato è una squadra in delirioe una festa che è durata tutta lanotte: Hernanes e compagnihanno lasciato l’Olimpico a bor-do di un pullman scoperto e sisono diretti prima verso PonteMilvio, dove è stato un tripudiodi sciarpe biancocelesti, infinein direzione Formello. Eppurele dichiarazioni di VladimirPetkovic sul futuro qualche om-bra sulla festa l’hanno gettata.«Ma ora non fatemi questa do-manda, non fatemi dire nullasu questo — ancora Lotito —.Petkovic ha un contratto, poi èchiaro che dovremo parlare. Lofaremo, ci incontreremo, gli

esporrò quello che ho in testa,per esempio le mie idee sul set-tore giovanile». Anche se sonoaltri i punti che l’allenatore vuo-le chiarire. Lotito ha provato arassicurarlo almeno sul frontedel mercato: «Rinforzerò la La-zio, su questo non ci sono dub-bi. Il mio obiettivo è renderlacompetitiva anche in Europa, èun impegno che mi prendo».

Siparietto con Hernanes E il gio-chino è sembrato fatto apposta,perché mentre parlava Lotitotre metri più in là Hernanes fa-ceva felici i tifosi: «Il giorno piùbello della mia carriera, sperodi vincere altri trofei con que-sta maglia, ho un contratto finoal 2015 e sto qui». Il mercatoperò, si sa, è storia lunga e dun-que non si può dare nulla perscontato. «Io non ho messo invendita nessuno — ha ribadito

Lotito —. Poi se qualcuno do-vesse chiedere di essere cedu-to, io non posso farci nulla». Ementre il presidente si girava,ha incrociato lo sguardo delProfeta e i due se ne sono anda-ti a braccetto. «Dimmi, che vuoifare?», gli ha sussurrato il pri-mo. Il secondo ha sorriso, la ri-sposta gliela darà più in là.

Gioia Klose Il d.s. Igli Tare, intan-to, ha annunciato: «Si è chiusoun ciclo, da qui in avanti arrive-ranno solo giocatori di massimo25-26 anni. L’obiettivo sarà laqualificazione alla Champions».Un’eccezione alla giovane età sa-rà ancora Miro Klose: «Resteròqui, certamente, dobbiamo con-tinuare tutti insieme». La CoppaItalia ha emozionato pure un uo-mo di ghiaccio come lui: «È perla Lazio e per la sua gente — hadetto l’attaccante —. Questosuccesso non è paragonabile anessun altro, è davvero qualco-sa di diverso. Un voto alla stagio-ne? Quando si alza qualcosa, ilresto non conta. L’importanteera vincere, abbiamo lavoratotutto l’anno per questo e ci sia-mo riusciti. Abbiamo fatto la sto-ria della Lazio, ma ci metteremodue o tre settimane per capirlo».Per la verità, c’è chi pare aver af-frettato i tempi.

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«

6I successi

in Coppa Italiaper la Lazio su7 finali (l’unico

k.o. nel 1961contro la

Fiorentina).I precedenti

trofei vinti: nel1958 (contro la

Fiorentina),1998 (Milan),2000 (Inter),

2004 (Juventus)e 2009 (Samp

ai rigori)

18Le sfide

in Coppa Italiatra Roma e

Lazio.Giallorossi in

vantaggio: 10 levittorie (una ai

rigori e una atavolino) contro

le 6 deibiancocelesti

38Le reti

complessive neiderby di CoppaItalia (21 Roma,

17 Lazio). LaRoma, sempre a

segno negliultimi 7 derby

giocati incoppa, resta asecco dopo 40

anni: 0-0 il 9settembre 1973nel primo turno.

3I derby

nelle finali diCoppa Italia. In

precedenzavittoria dellaJuventus nel

1938 (2-1 e 3-1sul Torino) e del

Milan nel 1977(2-0 sull’Inter)

PAPA FRANCESCO «GIOCA» IL DERBYE INTERROGA I GIOVANISSIMI FEDELI:«CHI SA LA RISPOSTA VINCE LA COPPA»

1 Il presidente Lotito e il capitano Mauri baciano la Coppa: per Lotito è il terzo trofeo da quando è alla guida del club (due Coppe Italia e una Supercoppa);2 Il centrocampista argentino Cristian Ledesma, stremato dalla fatica, si inginocchia sulla coreografia della Curva Nord nella festa finale all’Olimpico;3 I tifosi laziali in delirio invadono le vie del centro di Roma dopo la vittoria della Coppa: c’è chi si fa il bagno nella fontana di Piazza del Popolo LAPRESSE/ANSA

DELIRIO BIANCOCELESTE IL PRESIDENTE IN TRIONFO, ESPLODE LA GIOIA IN CITTÀ

Si è chiuso unciclo, d’ora in poiarriverannosolo giocatoridi 25-26 anni

«Questo successo è la conferma che le mie scelte sono azzeccate»Hernanes: «Resto qui. Voglio vincere altri trofei con questa maglia»

clic

IGLI TARE

I NUMERI

Aggredita troupedi Mediaset.Ritrovate asce,picconie bombe carta

COPPA ITALIA LA FINALE

4

ORDINE PUBBLICO DUEMILA AGENTI IMPEGNATI ALLO STADIO, LA ZONA ROSSA HA RETTO BENE MA DOPO LA PARTITA CI SONO STATI ALTRI INCIDENTI

DIRETTORE SPORTIVO LAZIO

ANDREA PUGLIESEROMA

La zona rossa stavolta haretto bene. I duemila agenti mes-si in campo dalla Questura han-no evitato punti di contatto tra letifoserie, rendendo quasi serenoun pomeriggio che rischiava didiventare esplosivo. Già sabatosera la polizia aveva ritrovato sot-to Ponte della Musica due zainipieni di picconi, asce, bastoni emateriale infiammabile. Una ron-cola, petardi e bombe-carta sonostate invece rinvenute ieri a Pon-

te Duca D’Aosta. Alcuni piccoli di-sordini ci sono comunque stati adue ore dalla partita, quando uncorteo di tifosi giallorossi ha pro-vato ad alleggerire il cordone dipolizia, replicati nel finale: iden-tificato un tifoso di Ferrara cheha lanciato una monetina e spu-tato contro dei giornalisti, che,in tribuna, stavano litigando tradi loro. Aggredita all’esterno del-lo stadio una troupe di Mediaset,salvata dalla polizia. Ma non ètutto: a due ore dalla fine del ma-tch 20 romanisti hanno colpitocon un lancio di pietre un mezzodella Polizia in via Cavour e han-no danneggiato le auto in sosta.Provavano a raggiungere i festeg-giamenti dei laziali. E 200 ultràgiallorossi hanno aspettato a Tri-goria il pullman della squadra,con dentro anche alcuni big co-me Pjanic, Destro e Burdisso: uo-va e pietre contro il mezzo, rottoun vetro del pullman davanti

agli agenti in assetto antisom-mossa. E poi cori contro Sabati-ni, Baldini e De Rossi. Da registra-re una carica in piazza Cavourper dividere le due tifoserie. Fer-mati due tifosi della Roma al Co-losseo, hanno danneggiato alcu-ne auto e attaccato un gruppo diforze dell’ordine.

Coreografie Davanti a un parter-re di livello (il presidente del Se-nato Grasso, il ministro delloSport Idem, dell’IntegrazioneKyenge e dell’Economia Sacco-manni, il presidente del Coni Ma-lagò, il sindaco di Roma Aleman-no, il presidente federale Abetee quello di Lega Beretta), è poicominciata la sfida del tifo, in unOlimpico con ampi spazi vuoti.Anche sugli spalti ha vinto la cur-va laziale, «dipinta» a spicchibianchi e celesti e con un immen-so telo centrale con un centurio-ne romano con il vessillo del-

l’aquila e la scritta «Hic manebi-mus optime» (citazione di TitoLivio, «Qui staremo benissi-mo»). Coreografia a cui la Sudha risposto con fumogeni e duestriscioni: «La coerenza comeideale vale più di una finale.Mantenere questa via è la nostracoreografia. Curva Sud» e «Il cie-lo si oscurò con i colori di Ro-ma».

Striscioni Poi la sfida degli stri-scioni: tesserati, avvocati, Trilus-sa, dentro ci è finito un po’ di tut-to. Spesso con un botta e rispo-sta, quello giallorosso «Voi lagrinta, noi l’amore per avere unastella sul cuore» (riferimento al-l’eventuale decima coppa) poi ilbiancoceleste «La storia è sem-pre quella, sul petto vuoi una stel-la», con chiaro riferimento allastella di David, simbolo del-l’ebraismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Agguato a Trigoria: sassi contro il pullman giallorosso

1 2

Lotito, pace e festa coi tifosi«Lazio più forte per l’Europa»

3

Papa Francesco, appassionato dicalcio e tifoso del San Lorenzo, in unmomento dell’omelia di ieri aveva fatto unriferimento al derby Roma-Lazio, che sisarebbe poi giocato nel pomeriggio. Tuttoè successo durante la prima visita delPontefice a una parrocchia romana, in areaPrima Porta. Papa Bergoglio ha cosìinterrogato i ragazzi che assistevano allamessa: «Gesù ci ha salvato, e camminacon noi. Che fa per noi? Questa domandaè difficile. Chi la sa vince il derby...».

Gli ultras gettano la refurtiva dopo l’assalto alla troupe di Mediaset ANSA

18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Page 19: gazzetta_20130527

17Le finali

di Coppa Italiaper la Roma,

la più presentedi sempre

(il bilancio è di 9trofei vintie 8 persi).

Giallorossi 7volte in finalenelle ultime 11

edizioni

5Gli annitrascorsi

dall’ultimotrofeo

conquistatodalla Roma. Era

il 2008 e igiallorossi

vinsero la nonaCoppa Italia altermine di una

stagione iniziatacol trionfo nella

Supercoppaitaliana e

suggellata dalsecondo posto

in A e dai quartiin Champions

« Queste sconfittecostringonoa delle riflessioniche certamenteverranno fatte

SPROFONDO GIALLOROSSO LA DELUSIONE DEI LEADER

I NUMERI

FRANCO BALDINIDIRETTORE GENERALE ROMA

1 Totti sfila tra i laziali che onorano gli sconfitti: la Roma ha fallito l’assalto alla decimaCoppa Italia; 2 La disperazione di De Rossi sotto gli occhi di Lamela; 3 Nel gesto di Totti,che si sfila la medaglia, il fallimento della Roma, l’anno prossimo senza Europa ANSA/IPP

L’attaccante contro il tecnico che dice: «Il gruppo è da rifondare»Le lacrime di Totti e la voglia di rivincita di Pallotta: «Vinceremo presto»

4

MASSIMO CECCHINIROMA

È qualcosa di più di unasconfitta: è una catastrofe spor-tiva. L’istantanea romanista diquesta caduta è tutta nella fac-cia di Osvaldo - a sorpresa inpanchina in avvio - che al fi-schio finale esce insultando An-dreazzoli e dando un pugno alpannello Rai per le interviste.Nello spogliatoio, poi, lo devo-no calmare, visto che prende acalci tutto quello che gli è ac-canto. Gli altri piangono: sututti De Rossi, Burdisso, Balza-retti, che lo farà anche metten-dosi a sedere per terra fuoridallo stadio, consolato dallamoglie, l’etoile Abbagnato. Lelacrime di Totti si specchianoin quelle di sua figlia Chanel,inconsolabile tra le braccia disua madre Ilary Blasi. Poi labimba e suo fratello Cristian lovanno a trovare nel ventre del-lo stadio e il capitano è costret-to a ricomporsi.

Pallotta e Malagò Mentre a Tri-goria 200 tifosi si radunanoper aspettare la squadra, primadi ripartire per gli Usa, il presi-dente Pallotta scende a conso-lare la squadra. «Credeteci, vin-ceremo presto», il senso delsuo discorso. L’impatto del suo

discorso sulla squadra lo faccia-mo commentare a un anonimogiocatore. «Ci ha detto due ca-volate, ma non lo siamo statineppure a sentire». Se Osvaldoneppure va in tribuna a ritirarela medaglia d’argento - e il c.t.Prandelli, codice etico alla ma-no, forse non gradirà - Totti vie-ne consolato da Giovanni Mala-gò, presidente del Coni, che glisussurra: «Una giornata così cimancava, ma supereremo an-che questa». Possibile, ma re-sta il dato di una Lazio che, intre derby su tre, ha sempre gio-cato meglio. E il risultato è che,per la terza volta consecutiva,la Roma made in Usa non gio-cherà in Europa. D’altronde ilbilancio è chiaro: in due stagio-ni le sconfitte sono state 29.Un’enormità. Non è un casoche già nel dopo partita girinovoci di dimissioni di Baldini,smentite, anche se a Trigoria isussurri raccontano come - se ild.g. facesse un passo indietro -

il presidente Pallotta accette-rebbe la nuova situazione.«Tutte le responsabilità sonomie - dice infatti Baldini -. Hoavuto carta bianca. Ci manca-no un paio di giocatori con de-terminate caratteristiche, sonosicuro che trovando un tecnicomeno percepito come supplen-te come lo è stato Andreazzolipossa aiutare a tirar fuori quel-le caratteristiche. Da questa sta-gione abbiamo avuto molto me-no di quello che aspettavamo,potevamo aspirare a qualcosadi più. Questa partita avrebbepotuto far considerare la stagio-ne soddisfacente, ma ora il bi-lancio non è positivo. Il proget-to comunque continua con Pal-lotta, che ha tutta la voglia delmondo di proseguire. Lui conti-nuerà a fare investimenti. Cer-to, queste sconfitte costringo-no a delle riflessioni che verran-no fatte». Sembra l’anticameradell’addio, visto che a Londrac’è il Tottenham che lo aspettae a Parigi, qualora il Psg sce-gliesse Capello, si aprirebbeun’altra bella situazione.

Andreazzoli e il futuro Andreaz-zoli, criticato per le scelte, salu-ta così. «Rifarei tutto senza dub-bio, compresa la scelta di De-stro. Penso che questa squadrasia da rifondare. Nella costru-zione occorrono calciatori di-versi morfologicamente». OraRoma deve sbrigarsi a pensareal futuro. Allegri pare un po’ al-lontanarsi, tant’è vero che sitorna a parlare di allenatori co-me Bielsa o Rijkaard. Ma oc-chio ai ritorni di fiamma. Se igiallorossi mettessero sul piat-to un paio di giocatori, il Bolo-gna potrebbe anche liberarePioli. Da sempre l’allenatoreprediletto dal d.s. Sabatini. Co-me dire, sotto il cielo gialloros-so la confusione è grande alme-no quanto l’amarezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

32

1

Baldini: «Roma, colpa mia»0svaldo insulta Andreazzoli

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19LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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100% 50% 100% 50% 100%

40% 100% 50% 50% 30% 70% 100% 100% 100% 10%

Inter futura, via ai ballottaggiKovacic sì, rebus Handa e GuarinL’ideale per il tecnico sarebbe un gruppo di 17-18 giocatori. Senza Europa larosa va sfoltita: a rischio Silvestre, Pereira, Schelotto, Kuzmanovic e Alvarez

50% 60% 100% 50% 100% 50% 80%GIOCATORE PER GIOCATORE LA PERCENTUALE DI PERMANENZA, LA SCADENZA DEL CONTRATTO E LE CIFRE STAGIONALI

50% 50% 90%

30% 30% 100% 40% 50%SILVESTREDifensore28 anni201320 presenze0 gol

Centrocampista32 anni201448 presenze4 gol

Centrocampista28 anni201336 presenze0 gol

Centrocampista26 anni201647 presenze10 gol

Centrocampista19 anni201718 presenze0 gol

MUDINGAYICentrocampista31 anni201314 presenze0 gol

OBICentrocampista22 anni20174 presenze1 gol

SCHELOTTOCentrocampista24 anni201712 presenze1 gol

Centrocampista34 anni20143 presenze0 gol

Attaccante30 anni201430 presenze10 gol

Attaccante33 anni201426 presenze9 gol

Attaccante31 anni201539 presenze22 gol

Attaccante35 anni201315 presenze3 gol

L’AGENDA A GIORNI IL TECNICO SCOPRIRÀ LA PINETINA

Difensore27 anni201523 presenze1 gol

Difensore22 anni201644 presenze1 gol

Difensore26 anni201635 presenze2 gol

Difensore27 anni201640 presenze1 gol

Difensore25 anni201545 presenze3 gol

HANDANOVICPortiere30 anni201648 presenze— gol

ZANETTIDifensore39 anni201348 presenze0 gol

ALVAREZCentrocampista25 anni201625 presenze7 gol

Centrocampista18 anni201713 presenze1 gol

CAMBIASSO DUNCANCentrocampista20 anni201621 presenze1 gol (Livorno)

GARGANO GUARIN KOVACIC

KUZMANOVICCentrocampista25 anni201713 presenze0 gol

STANKOVIC CASSANO LONGOAttaccante21 anni201518 presenze3 gol (Espanyol)

MILITO PALACIO ROCCHI

SPARTA PRAGA K.O.

Ieri vertice dell’allenatore con BrancaNel fine settimana la presentazione

CHIVUDifensore32 anni2014 più uno14 presenze1 gol

JONATHAN JUAN JESUS

WalterMazzarri,52 anni. Haguidato ancheReggina,Sampdoriae Napoli ANSA

Difensore21 anni20162 presenze0 gol

NAGATOMO PEREIRA RANOCCHIACARRIZOPortiere29 anni20131 presenza— gol

CASTELLAZZIPortiere37 anni20145 presenze— gol

SAMUELDifensore35 anni201322 presenze1 gol

BENASSI

LATINA Allo stadioFrancioni di Latina, l’Inter habattuto 2-0 lo Sparta Praga eha conquistato la sestaedizione del torneointernazionale «LazioCup-Trofeo Fiuggi»,manifestazione riservata allacategoria Allievi. La squadraallenata da Gianmario Corti,che lo scorso anno èdiventata campione d’Italiadei Giovanissimi, solo nellaripresa è riuscita a prevaleresulla fortissima squadraceca, grazie alle reti diAppiah e De Micheli. Glistatunitensi dell’Eastern NewYork si sono aggiudicati lacoppa fair play, intitolata aMirko Fersini, il giovane17enne della Lazio che persela vita per le conseguenze diun incidente stradale nel2012.

MILANO Un primoincontro ieri a San Vincenzotra Walter Mazzarri e MarcoBranca, seguito oggi dalpunto tra il direttore tecnicoe Piero Ausilio, direttoresportivo nerazzurro. Scioltoil nodo allenatore, l’Interentra nella fase operativa. Abreve il tecnico livornesesarà a Milano e salirà adAppiano Gentile per vederele strutture della sua nuova«casa», il Centro tecnicoAngelo Moratti. Saràl’occasione anche perincontrare il presidenteMassimo Moratti, fare unaltro summit con la dirigenzanerazzurra e fissare la datadella presentazione allastampa, che dovrebbeavvenire nella seconda metàdella settimana.Scomparendo dai radarcome succede ogni estate,

Mazzarri poi andrà in feriesino a fine mese. Visto chel’Inter arriverà nel ritiroestivo di Pinzolo il 10 luglio, èprobabile che la squadra siritrovi un paio di giorni primaalla Pinetina per i consuetitest atletici.

Parla Frustalupi Ieri al suofianco c’era il fidato viceNicolò Frustalupi — figliodell’ex interista Mario — chea «La Nazione» haraccontato: «Mancanoancora le firme, ma seguiròMazzarri anche in questabellissima avventura. Per luiè una grande occasione, masono certo che anche l’Interabbia colto nel segno. Io poisono molto contento, è lapiazza dove ho sempresognato di arrivare».

m.d.v.-l.t.© RIPRODUZIONE RISERVATA

MATTEO DALLA VITELUCA TAIDELLIMILANO

Chi sì e chi no. Chi resta echi va. Detto che ne arriveran-no cinque (Laxalt, Campagna-ro, Botta, Andreolli e Icardi),detto che l’Europa sarà solo intelevisione, detto che WalterMazzarri raggruppa in un plo-tone di 17-18 uomini i suoi sol-dati scelti, ecco che la stermina-ta «rosa» dell’Inter dovrà esse-re sfoltita per forza. Ed è perquesto che — già da ieri con ilprimo incontro fra il nuovo tec-nico e Branca — comincerannoa spuntare punti interrogativisu alcuni giocatori: sia per pre-cisa richiesta di WM e sia per-ché il mercato può riservare col-pi a sorpresa. Naturalmente inuscita, perché è (anche) di que-sto che stiamo parlando.

Terza linea Handanovic è basedalla quale ripartire, ci man-cherebbe. Solo che resta il chio-do fisso dell’eventuale offerto-na: pare che il Barcellona si siaindirizzato su Ter Stegen, male antenne vanno tenute dritte,e l’Inter (che per ora non ha ri-cevuto alcuna richiesta ufficia-le) lo sa. Carrizo è in bilico, ec’è anche il caso che — vistoche Mazzarri lo voleva già inpassato — riemerga Castellaz-zi, che ha ancora un anno dicontratto. Difesa: Chivu e Sa-muel (il primo con contratto, ilsecondo in scadenza) devonodecidere se proseguire. Consi-derando che Zanetti starà fuorifino a fine 2013, ecco che Jona-than (seguito dal Mazzarri na-poletano in alternativa a Me-sto) potrebbe anche avereun’altra chance anche se daquella parte l’Inter cercherà untitolare fisso (Isla o Basta). Na-gatomo resta, Silvestre se neandrà e per Ranocchia occhioal capitolo-Juve o altro: devearrivare una grossa offerta af-

finché l’Inter se ne pri-vi, ma anche l’idea di

scambio con Isla stesso non ècampata per aria. Pereira:Tottenham e Monaco sonda-no, a 12 si chiuderebbe perun giocatore pagato 11 mi-lioni. A quel punto un manci-no — in entrata — sarebbedoveroso (Zuniga è destroma gioca a sinistra, e di fatti

lui stesso ammette di giocareda una parte nel Napoli e dal-l’altra nella nazionale colom-biana).

Seconda linea In mezzo alcampo, intoccabile Kovacice virtualmente incedibileGuarin. Perché? Semplice:se arrivano 20 milioni peril colombiano, se ne ripar-la, perché è vero che le suequalità sono note ma è an-che vero che il club neraz-zurro dovrà capire quan-ta voglia ha ancora luiper accettare un anno

senza Champions (ciòche in Inghilterra e

Spagna trove-rebbe). Cam-biasso resta,

Gargano e Mudingayi verran-no riscattati, Obi piace all’Udi-nese ma l’Inter vorrebbe tener-lo, Stankovic deve ascoltare ipropri acciacchi e decidere. Be-nassi andrà in prestito, Kuznon ha convinto, Schelotto erastato cercato dal tecnico a Na-poli ma un’eventuale offerta fa-rebbe pendere la bilancia versol’uscita. Poi, Alvarez: dipendese WM lo considera partentedalla corsia o interno incurso-re, e su questo verrà deciso sedare ascolto all’Atletico Ma-drid. Rientra Duncan: Mazzar-ri lo valuterà in ritiro.

Prima linea Rientra Longo: conStrama sarebbe rimasto, conWM chissà. Milito (pronto ver-so fine anno) resta, Rocchi do-vrebbe salutare (l’Inter cercaun’altra punta, più fisica), Pala-cio confermatissimo e su Cassa-no è dura fare previsioni: la sto-ria dei due è nota (a Genova),FantAntonio ha un contrattoma anche la sirena del Monaco.Quindi, chissà. In tutto questoarriva Icardi, e con Mazzarri icentravanti toccano le stelle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO

MBAYE

Gli Allievi di Cortivincono il «Fiuggi»

Chi resta con Mazzarri

20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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« Voglio allenareuna grande,una squadrache giochila Champions

«

RAFA BENITEZ

Ora penso soloal Napoli: stomolto benein città e sonocresciuto tantoEDINSON CAVANI

STASERA AL FERRARIS

Oggi il tecnico vede De Laurentiis per l’ok sul contratto. E Cavani: «Vado via? Si valuterà col patron»

Oggi al Ferraris (ore20.45) di Genova si giocheràun derby speciale, «SLAnciodi vita», presentato da Puff egiocato dai protagonisti diSamp e Genoa della stagione1990-91. Il ricavato andràalla Fondazione Vialli eMauro che lo devolverà adAriSLA, la Fondazione per laRicerca sulla SclerosiLaterale Amiotrofica. Perl’occasione la Asics harealizzato la maglia dellaSamp, replica di quellastorica dello scudetto 1991.

MERCATO

SUL SUO FUTURO

Benitez-Napoli, il giorno è arrivato

Contro la Slac’è Samp-Genoacon le star del ’91

SUL RAPPORTO CON NAPOLI

MIMMO MALFITANONAPOLI

Sette giorni saranno statisufficienti per trovare l’intesa,tant’è che nella giornata di og-gi Aurelio De Laurentiis e RafaBenitez si confronteranno nuo-vamente, dopo una settimana,per definire il contratto bienna-le, da 3,5 milioni a stagione,che chiuderà il discorso sullasuccessione di Mazzarri. La fir-ma, invece, verrà apposta suldocumento non prima di mer-coledì, dopo che la bozza del-l’accordo verrà tramutata nelcontratto definitivo, che com-prende una serie di bonus lega-ti ai risultati. Il tecnico spagno-lo è rientrato dagli Stati Uniti,dopo la tournée col Chelsea, ul-timo atto prima dell’addio alclub inglese, col quale ha vintodue settimane fa l’Europa Lea-gue. Prima di mettersi in viag-gio per la capitale inglese, Beni-tez ha rilasciato alcune dichia-razioni, lasciando intendereche Napoli è ormai cosa fatta:«Voglio allenare un grandeclub, che giochi la ChampionsLeague. Al Chelsea ho vissutouna magnifica esperienza e so-no soddisfatto di me stesso, per-ché all’inizio avevo tutti i tifosicontro. Il merito di aver vintol’Europa League è anche di que-sto gruppo di calciatori fantasti-ci», ha detto Rafa.

Arrivo a Napoli Dunque, tuttoquanto riguarda il contrattoverrà definito oggi, prima cheAurelio De Laurentiis si imbar-cherà per Los Angeles, dove sifermerà fino a metà giugno,per impegni cinematografici.Con il presidente, a Londra, cisono il consigliere delegato, An-drea Chiavelli, e Riccardo Bi-gon, il direttore sportivo che,dopo l’addio di Mazzarri, do-vrebbe vedere valorizzato il la-voro avviato con l’acquisto diquei giovani che l’ex allenatorenon ha mai voluto considerare(Vargas e Fernandez, in primoluogo). La presentazione uffi-ciale del nuovo tecnico potreb-

be essere rinviata a metà giu-gno, quando il presidente rien-trerà dagli Stati Uniti: difficil-mente, lui delegherà uno deisuoi dirigenti per l’accoglienzaal tecnico e al suo staff. Intan-to, nell’attesa che De Laurenti-is ritorni, Riccardo Bigon inizie-rà a lavorare insieme con Beni-tez per avviare le prime trattati-ve di mercato. In cima alle pre-ferenze dell’allenatore spagno-lo c’è Dzeko, l’attaccante delManchester City, indicato co-me il sostituto di Cavani nel ca-so dovesse andare via.

Cavani Dall’Uruguay, è ritorna-to a parlare proprio Edinson Ca-vani. L’attaccante s’è concessoun breve periodo di riposo pri-ma di rispondere alla convoca-zione della nazionale di Taba-

rez, impegnata nelle qualifica-zioni del Mondiale brasiliano.«Sto ricaricando le batterie perla prossima stagione», ha dettoil capocannoniere della Serie Ache ha chiarito anche il suo pen-siero sul futuro: «Al momento,penso soltanto al Napoli: se de-vo andare via, poi, si valuteràcon De Laurentiis. Sto molto be-ne in città. Ho acquisito anchemolta più esperienza, sono cre-sciuto molto», ha aggiunto Ca-vani. In realtà, il suo desiderioè quello di andare al Real Ma-drid. Obbiettivo che è stato con-fermato da suo padre nei gior-ni scorsi. L’operazione potreb-be subire un’accelerazione seFlorentino Perez, il presidentedei madridisti, venderà Gonza-lo Higuain alla Juve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Rafael Benitez, 53 anni EIDON Edinson Cavani, 26 anni FORTE

DÉCLARAT IONPARFUM POUR HOMME

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21LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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BoatengAl Milan

dal 2010:quest’anno per

lui 37 partitecon 3 gol

MARCO PASOTTOMILANO

Un reparto da rimodula-re. Da ricomporre. E soprattut-to da integrare. Il Milan dellaprossima stagione avrà bisognodi innesti non soltanto in difesae a centrocampo, ma anche inavanti. Paradossale, se pensia-mo che l’attacco è stata la zonadel campo col rendimento mi-gliore lungo l’annata. Eppure ècosì, per una serie di ragioni. Laprima è l’infortunio di Pazzini.Il ginocchio destro terrà fermoGiampaolo dai 4 ai 6 mesi. Lasensazione è che al Pazzo saràsufficiente il minimo della pe-na per tornare a disposizione,ma significa comunque rientra-re a fine settembre. E anche sela prognosi migliorasse ulterior-mente, sarebbe comunque co-stretto a saltare il preliminaredi Champions (20-21 e 27-28agosto) e l’avvio di campionato(25 agosto). Senza considerareche arriverebbe da una lungainattività, e in più dopo aver sal-tato la preparazione estiva.

Sotto tono Le altre ragioni sonotre, tutte legate al mercato. An-diamo in ordine di certezza. Do-po una stagione da dimentica-re, l’avventura di Bojan è giun-ta ai titoli di coda. Il catalano

ha concluso il prestito, ha salu-tato tutti a Milanello e si appre-sta a far ritorno al campo basedi Barcellona. Bojan era arriva-to su espressa richiesta di Alle-gri, ma il rendimento è statoampiamente al di sotto delle at-tese, e a meno di sconti clamo-rosi il Milan non lo riscatterà.Poi c’è Robinho, il giocatore più

umorale di tutta la rosa. Primagiura amore eterno, poi gli vie-ne nuovamente voglia di vitada spiaggia. Fatto che sta ades-so il Santos, dopo la cessione diNeymar, potrebbe accontenta-re le richieste del Milan (a gen-naio la trattativa si arenò a 9 mi-lioni). Infine c’è da monitorarela situazione di Boateng. A par-

te un paio di squilli, anche lasua stagione è stata ampiamen-te al di sotto delle attese, e inpresenza di un’offerta adegua-ta via Turati potrebbe dare ilvia libera alla sua partenza. Inquesti giorni si è parlato del Mo-naco.

Due strade Per motivi diversi,

ballano dunque quattro nomi:Pazzini, Bojan, Robinho e Boa-teng. Ecco allora accendersi i ri-flettori sul mercato in entrata.Anche in questo caso una cer-tezza c’è, e risponde al nome diSaponara, 21enne talento ingrado di giocare trequartista co-sì come seconda punta. Gli altrinomi sul taccuino? Con Bojan eRobinho sul piede di partenza,balla un attaccante esterno. Ilprimo nome della lista conti-nua a essere quello di Cerci, at-tualmente in comproprietà fraTorino e Fiorentina. Alessio pia-ce sia a Galliani che ad Allegri.L’altra opzione porta a Ilicic,che ha il contratto in scadenzanel 2016 ma è appena retroces-so col Palermo.

Indizi Spostandoci al centro del-l’attacco, tutti gli indizi riman-dano a Simone Zaza. Potrebbeessere lui il vice Balotelli in atte-sa di Pazzini, e comunque il Mi-lan gli ha messo gli occhi addos-so ben prima che il Pazzo venis-se operato. Zaza è reduce daun’ottima stagione con l’Ascoli(18 gol), in prestito dalla Samp-doria. In settimana è previstoun incontro fra club blucerchia-to e giocatore, che però nonsembra intenzionato a rinnova-re (scadrà nel 2014). Il Milandovrà vigilare, perché sulle trac-ce di Simone ci sono altre bigcome Juve e Napoli. In via Tura-ti comunque stanno alla fine-stra: l’affare Poli, sempre moltocaldo, potrebbe essere un’occa-sione per allargare il discorso aZaza. Chissà, magari in tempoper il debutto internazionaledel Milan, previsto per il 27 lu-glio a Ginevra col Benfica nel-l’ambito della Guinness Interna-tional Champions Cup, torneoche ad agosto, dopo l’Audi Cupa Monaco di Baviera, porterà irossoneri negli Usa con un paiodi partite: si parla di Inter eChelsea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RobinhoAl Milan

dal 2010,quest’annoha giocato

28 gare (2 gol)

BojanAl Milan

dal 2012:quest’anno

per lui 27partite e 3 gol

Pazzini costretto a un lungo stop, Bojan, Robinho e Boateng potenzialipartenti: il club rossonero prepara il piano per rinnovare il reparto

S

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POSSIBILIUSCITE

MERCATO

AVitamine per l’attaccoMilan su Zaza, Cerci e Ilicic

Da sinistra,Simone Zaza,21 anni,Alessio Cerci,25, e JosipIlicic, 25LAPRESSE

22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZIMILANELLO (Varese)

E’ il più anziano della squadra. Ha più pre-senze di tutti (33, come Luca Marrone), solo Ma-nolo Gabbiadini ha segnato in Under 21 più dilui: 10 gol contro 9. Alberto Paloschi vuole chiu-dere in bellezza una lunga storia d’amore. Ha 23anni, compiuti il 4 gennaio, dal 2008 sta in Un-der. E a Milanello (è in comproprietà tra Milan eChievo) è il padrone di casa.

Con Pippo Inutile chiedergli del futuro, perchéqui si evita il discorso mercato. Ma è normale chevedendo la lunga indisponibilità di Pazzini el’ascesa del suo idolo Pippo Inzaghi, l’idea di rioc-cupare quelle stanze che ora sono «temporary»un po’ gli viene. «Pippo è il mio idolo e ha fatto lastoria, con gli Allievi va bene, da un attaccantecosì potrei imparare molto. Ma ora sono concen-trato solo sull’Europeo, vorrei vincerlo. Dobbia-mo partire col piglio giusto». Paloschi parte die-tro nelle gerarchie di Mangia, ma non sembrarischiare: «Sono consapevole di aver dato tutto.Sempre. Anche al Chievo dove ho un rammari-co: non essere arrivato in doppia cifra». L’arrivodi Destro e Verratti gli toglie ulteriore spazio:«Non li considero degli intrusi, ma due grandigiocatori, che portano qualità. Sono ben accet-ti». Nessun dubbio neppure sulle gerarchie mila-niste che lo vedono dietro El Shaarawy e Balotel-li. Non pensa mai di essere stato meno fortunatodi loro? «Sono due campioni che al Milan si sonoimposti. E io rifarei tutte le scelte che ho fatto.Sono andato a giocare con continuità».

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AlbertoPaloschi

è nato a Chiari(Brescia) il 4

gennaio 1990.Attaccante,

è alto 182 cmper 82 kg

CARRIERAPrimi passi nelMilan, con cuiha esordito in

prima squadranel 2007-08.

Poi tre anni incomproprietà a

Parma. Nelgennaio 2011 si

è trasferito incomproprietà alGenoa, e poi alChievo (prima

prestito e quindicomproprietà)

TRA UNDER E SOGNO ROSSONERO

ALESSANDRA BOCCICARLO LAUDISAMILANO

Un’attesa piena di voci echiacchiere, come è stato sem-pre in questi giorni. La prioritàdella Roma è ancora quella diassicurarsi Massimiliano Alle-gri per la prossima stagione,ma la priorità di Allegri, e diGalliani, è di capire prima checosa intenda fare Silvio Berlu-sconi. Che oggi e nei prossimigiorni sarà preso da impegnipolitici, e non potrà incontrar-si con il suo braccio destro cal-cistico e l’allenatore fino a gio-vedì. La Roma pare pronta adaspettare, ma il tempo sembragiocare a favore dei piani del-l’a.d. rossonero, che vorrebbeconvincere Berlusconi a con-fermare Allegri.

Contratti La situazione è in di-venire: è passata una settima-na dalla grande arrabbiaturadi Berlusconi, che potrebbe es-sersi decantata. L’arrivo di See-dorf presenta diverse difficol-tà, anche di tipo economico.L’olandese ha un altro anno dicontratto con il Botafogo a 3,5milioni: ovviamente l’ingag-gio da allenatore esordientenon sarebbe della stessa enti-tà, e non è detto che l’ex nume-

ro dieci del Milan sia pronto adimezzare e oltre lo stipendiopur di sedersi sulla panchinarossonera. Ci sono tanti detta-gli da sistemare per un even-tuale cambio della guardia.Talmente tanti, che a questopunto Berlusconi potrebbenon ritenerlo più opportunonell’immediato. Oltretutto Se-edorf non ha ancora cambiato

pelle: sta ancora giocando,mentre sia Capello che Leonar-do, i casi comunemente acco-stati a quello dell’ultimo pupil-lo di Berlusconi, al momentodi vestire i panni dell’allenato-re avevano già smesso da tem-po quelli del giocatore, e ave-vano accumulato un po’ diesperienza come dirigenti.

Silenzi Seedorf è un caso a par-te, e d’altronde ha sempre col-tivato la diversità come un va-lore nella sua carriera: potreb-be arrivare al Milan come scel-ta di rivoluzione totale, nel mo-dulo, nei sistemi di gioco e digestione. Berlusconi dovrà de-cidere se è il momento giustoper provare con un uomo nuo-vo, ora che la ristrutturazioneè iniziata, ma la squadra nonha ancora una fisionomia ac-quisita. Il presidente mediterànei prossimi giorni, quando an-che le elezioni comunali saran-no state archiviate. IntantoGalliani continua a tessere lasua strategia in silenzio: ieri èrientrato da Londra, mentrel’allenatore si è trattenuto an-che dopo la finale di Cham-pions League e rientrerà in Ita-lia soltanto oggi. Si è parlatodi una telefonata di Baldini aGalliani, ma dal Milan non ar-rivano conferme. Visto tuttoquello che sta succedendo, èlogico che il dirigente della Ro-ma cerchi informazioni sul fu-turo. La Roma non può aspet-tare in eterno, mentre Gallianie Allegri sembrano trovarsi be-nissimo alla finestra. FinchéBerlusconi non avrà detto lasua, sarà difficile stanarli. E iltempo corre, forse a favore del-lo status quo.

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Il numero due rossonero aspetta che evapori la rabbia di BerlusconiPiù lontana l’ipotesi Seedorf, voci di una telefonata di Baldini all’a.d. «Rifarei la scelta di andare

al Chievo, ma con un tecnicocome Pippo imparerei molto»

LA SCHEDA

MERCATO

4Idea Paloschi«Prima o poiio con Inzaghi»

L’attendismo di Gallianiavvicina Allegri e Milan

Massimiliano Allegri e Clarence Seedorf in una foto di tre anni fa AP

23LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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2Gli juventini

in doppiacifra

quest’anno incampionato:

Vidal e Vucinic,entrambi a

quota 10 gol

34I gol degli

attaccantidella Juve in

Serie A:10 Vucinic,

9 Quagliarella,8 Matri,

7 Giovinco.I bianconeri

hanno chiusocon 71 gol

0I gol

decisividi Giovinco in

campionato

13I giocatori

a segnoin campionato.

Contando anchele coppe,

sono stati15 i giocatori

della Juventusentrati nel

tabellino deimarcatori

PARTITA DEL CUORE LA NAZIONALE CANTANTI CONTRO I CAMPIONI PER LA RICERCA: IL SINDACO DI FIRENZE NELLA SQUADRA DI AGNELLI, BUFFON E CONTE

Diamanti e Jovetic trequartisti con MarchisioHiguain è il sogno per il ruolo di centravanti

L’IDEA PER IL 2013-14

«Ho fatto l’arbitroper 4 anni, mi haaiutato a prenderedecisioni nelleriunioni più difficili»

RCS

I NUMERI

GABRIELLA MANCINI

Larghe intese alla Partitadel Cuore di domani sera a Tori-no (si comincia alle 20.30, in di-retta su Rai 1) tra la NazionaleCantanti e i Campioni per la Ri-cerca: con Andrea Agnelli, Con-te e Buffon ci sarà anche il sin-daco di Firenze Matteo Renzi,che ha appena pubblicato il li-bro Oltre la rottamazione in cuitraspare la sua passione per ilcalcio.

Che cosa ci fa un tifoso violatra gli juventini?«Diciamo che vado allo Juven-tus Stadium a prendere le misu-re per la finale di Europa Lea-gue con la Fiorentina...».

In quale ruolo giocherà?«Giocare è un’espressione for-te. Trotterello come avevo giàfatto al Tardini e al Franchi, di-ciamo centropanchina arretra-to. Io faccio numero, gli altri inumeri. È una bella occasioneper fare beneficenza, è impor-tante esserci».

Però ha un passato da arbitro.«Dai 16 ai 20 anni, Seconda ca-tegoria in Garfagnana. Nonc’era il cellulare... c’era quellodella Polizia, per fortuna nonsono mai venuti a prendermi.Allora si parlava di un arbitromolto promettente: era Gianlu-ca Rocchi. Arbitrare è una meta-fora della vita, fa crescere uma-namente e nel carattere: pren-dere una decisione in un secon-do contro il parere di tutti miaiuta nelle riunioni più ostiche.Nicchi mi ha consegnato la tes-sera ad honorem e ne sono feli-ce».

Ma la vittoria del Milan a Sienacome l’ha presa?«Non parlo degli ex colleghi.

Peccato, la Fiorentina se lo me-ritava un posto in Champions:ero pronto ad aprire lo stadio sefosse andata bene, sarà per laprossima volta».

Si è sentito con il premier Enri-co Letta, milanista?«Ci siamo inviati sms... ma ilmio è irripetibile!».

Il giocatore che l’ha convinto dipiù della Viola?«Tutti. Borja Valero superiorealle aspettative. Jovetic forse al-la Juve? No comment. Comun-que abbiamo Pepito Rossi, scu-sate se è poco».

Il campione che ha nel cuore?«Sono cresciuto urlando nelsonno il nome di Antognoni,

mia mamma era preoccupata.Il 1˚ aprile 2014 compirà 60 an-ni e gli organizzeremo una bel-la festa in città».

Nel suo libro ci sono riferimential calcio come specchio dell’Ita-lia, a cominciare da Balotelli edEl Shaarawy.«Un Paese in contraddizione.La Bossi-Fini ha impostato poli-tiche sull’immigrazione basatesulla paura, è una legge tropporigida, non guarda lontano. Ba-lotelli ed El Shaarawy rappre-sentano i sogni di molti bambi-ni, ma la politica non se ne ac-corge, pensa che la coppia d’at-tacco sia Bossi-Fini».

Lei si è scusato con Balotelliquando è stato insultato dopola vittoria a Siena.«Una persona si può contestareper ciò che dice, ma mai per ilcolore della pelle. Questo è unoscandalo razzista. E la Fiorenti-na grazie ai Della Valle si è sem-pre battuta per il fair play: sia-mo stati i primi a organizzare ilTerzo Tempo».

In tribuna d’onore, però, eranoscoppiati disordini nella sfidacontro il Milan.«Siamo anche stati i primi aemettere il Daspo in tribunad’onore. È il destino di Firenzevivere nella particolarità».

Come si può combattere que-sta aggressività dilagante?«Con l’educazione. Bisogna co-minciare a livello giovanile, in-vece spesso vedo genitori esagi-tati. Lo stadio non è uno sfoga-toio personale. La Partita delCuore, che invita ad aiutare laricerca, è importante».

Scenderà in campo contro laNazionale Cantanti: lei qualemusica ascolta?«Amo quella italiana, seguoKekko dei Modà, che però tifaNapoli».

Un’ultima curiosità: perché haposato per «Chi» facendo il ver-so a Fonzie?«Per gioco, mi piace scherzare.Chesterton scriveva: "Gli angelipossono volare perché non siprendono troppo sul serio". Mipiace l’autoironia. Sarà così an-che domani sera: non credo chevengano allo stadio per me!».

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G.B. OLIVEROMILANO

Non aveva bisogno di stu-diare due squadre che cono-sce benissimo, ma sabato seraa Wembley Antonio Conte haassistito con grande interessealla finale di Champions traBayern e Borussia. Come previ-sto, Heynckes e Klopp hannoschierato le rispettive forma-zioni con il 4-2-3-1, un modu-lo che Conte vorrebbe propor-re con la sua Juve nella prossi-ma stagione. Il 3-5-2 non saràaccantonato, ma in Europa ladifesa a tre è una soluzione po-co adottata e comunque danessuna delle squadre più for-ti. E’ prematuro adesso valuta-re come Conte gestirà la rosa,anche perché il mercato po-trebbe modificarla pesante-mente dal punto di vista tatti-co. Ma l’idea del tecnico èquella di tenere entrambe leopzioni: difesa a tre (da usareprevalentemente in campiona-to) e a quattro (più europea)da scegliere in base al rendi-mento, agli impegni, agli av-versari.

Pirlo sì, Pirlo no Del 3-5-2 si sagià tutto: pregi e difetti. Le ca-renze che Marotta e Paraticicercheranno di risolvere sul

mercato riguardano l’attacco(ecco perché la Juve, dopoaver già preso Llorente, sta cer-cando una seconda punta e an-che un centravanti) e gli ester-ni (in particolare a sinistra,ma pure a destra se Lichtstei-ner ricevesse una ricca offerta.L’interesse per Zuniga, che pia-ce all’Inter, resta forte). Nel3-5-2 continuerebbe a esserecentrale in tutti i sensi il ruolodi Andrea Pirlo, che dovrebbegestire i tempi di gioco. Nel4-2-3-1, invece, Pirlo potreb-be anche restare fuori: sareb-be estremamente difficile perlui svolgere le mansioni difen-sive che vengono chieste aidue centrali che si muovonodavanti all’area di Buffon. Perquel ruolo sono perfetti Vidale Pogba, non a caso gli unicidue giocatori davvero incedibi-li della rosa.

Tre acquisti in avanti Ma ciòche manca per proporre il4-2-3-1 sono gli esterni offensi-vi. Già nella stagione appenaconclusa Conte avrebbe volu-to schierare a volte la squadracon il 4-3-3, ma la continuaindisponibilità di Pepe ha co-stretto il tecnico a insisteresul 3-5-2. Il Bayern ha vinto

la Champions con le giocate diRibery e Robben, la Juve vor-rebbe almeno provare a diver-

tirsi con due giocatori di quali-tà che possano partire larghiper poi stringere e magari an-che incrociarsi alle spalle dellaprima punta. In quella posizio-ne, in base alle trattative aper-te, Conte potrebbe piazzareAlessandro Diamanti e StevanJovetic: bravi nel dribbling, ot-timi tiratori, uno mancino, l’al-tro destro. E decisamente me-no cari dei top-player in giroper il mondo. In mezzo ai due,in posizione centrale, si muo-verebbe Marchisio che ha giàricoperto quel ruolo nel3-5-1-1 con cui Conte ha chiu-

so la stagione. Il centravanti sa-rebbe Vucinic in questo mo-mento e Higuain nell’ambizio-so progetto bianconero, cheperò non può prescindere daun’attenta gestione delle risor-se economiche e magari dauna cessione illustre. In fon-do, al di là delle operazioni dicontorno per le riserve, il mer-cato bianconero potrebbe pro-prio concludersi con questi trecolpi: Jovetic, Higuain e Dia-manti. Per una Juve con mag-giore qualità, una Juve più eu-ropea.

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MERCATO

4

Renzi: «Io viola gioco coi bianconeri»

ProgettoEuroJuveLargo al 4-2-3-1Conte studiai modelli tedeschi

Domania TorinoMatteo Renzi,38 anni, domanisera sarà allaPartita delCuore a Torino.L’incasso andràa Telethon eall’IstitutoCandiolo. Persostenere lalotta controil cancrosi può donareal 45501fino a giovedì

Sopra AntonioConte, tecnicodella Juve dal2011: ha vintodue scudettie unaSupercoppaitaliana.A sinistraGonzaloHiguain, 25anni, al RealMadrid dal2007 EIDON/IPP

24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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ALESSANDRA GOZZINIMIRKO GRAZIANO

L’agente di Stevan Jove-tic rintracciato a Londra a trat-tarne la cessione può sembrareun punto a sfavore della Juve,e invece non lo: dall’altra partedel tavolo, nella City, nel gior-no della finale di Champions,stava infatti seduta un’impo-nente rappresentanza bianco-nera, Andrea Agnelli, il presi-dente, su tutti. C’erano poi Con-te, l’allenatore che sempre piùparteciperà ai blitz mercato, eFabio Paratici, il giovane d.s.che aveva già corteggiato Jo-Joai tempi della Samp. Dalla lun-ga chiacchierata è emerso chenon ci saranno (almeno a bre-ve) contatti diretti tra i dueclub, può sembrare un altropunto a sfavore della Juve, e in-vece non lo è: sarà infatti il ma-nager del giocatore a fare datramite e collante. Raccoglieràla proposta bianconera e la gi-rerà alla proprietà viola.

Apertura Da questa parte, cioèda Firenze, hanno ormai capi-to che la Juve sarà sicuro inter-locutore, e all’agente non è sta-ta (finora) manifestata alcunapreclusione. A questo punto, laFiorentina semmai ha fretta diconoscere l’offerta bianconera,

fare le proprie contro-richie-ste, e se il puzzle collimasse,chiudere l’affare a guardare al-trove (quanto incassato dallacessione di Jovetic verrebbe in-teramente reinvestito», An-drea Della Valle, martedì 21maggio). Nelle prossime oreverrà così fissato il vertice Ra-madani-Fiorentina, le parti diconseguenza si vedranno e av-vieranno i negoziati: succede-rà tutto in questa settimana,dunque è legittimo parlare di«settimana decisiva». Nessunoha più interesse ad allungare itempi: smania Jovetic, ha pre-mura di chiudere la Juve, ed èimpaziente di definire il pro-prio corso futuro anche la Fio-rentina, che ripartirà da PepitoRossi, cui verrà affiancato unnuovo partner.

Contropartite La contrattazionepartirà dalla proposta di pac-chetto juventino: soldi (fino an-che a 18 milioni) e almeno ungiocatore. Borsino dei pezzi

esposti nella vetrina biancone-ra: scende Isla (c’è la concor-renza dell’Inter), scende Gio-vinco (per problemi di valuta-zione del cartellino), stabili Ma-tri e Quagliarella (che comun-que Montella accoglierebbestra-volentieri), sale Marrone,giovane potenziale sfruttabilein difesa o come vice Pizarro,se la recente frattura col cilenofosse destinata a non rientrare.Si trovasse un accordo su que-ste basi, col gradimento di Con-te già ampiamente espresso, e

col sì ormai scontato di Jo-Jo(la Juve, nei desideri della pun-ta viene prima di Chelsea, Citye Liverpool, i più concreti con-correnti), l’operazione potreb-be poi decollare in fretta: Jove-tic è il primo rinforzo individua-to per la Juventus 2012-2013,concetto ribadito anche nell’ul-timo appuntamento londinese.

Mulumbu per la Viola Il motto diADV, quello secondo il qualeogni incasso dalle uscite verràreinvestito sul mercato in en-trata, si può qui riutilizzare perparlare di un altro colpo che iviola potrebbero avere in can-na: ormai inglobato anche Jo-aquin, il prossimo asse porte-rebbe di nuovo in Inghilterra.Si sa dell’interesse del WestBromwich per El Hamdaoui, lanews è che (aggiungendo unconguaglio) la Fiorentina po-trebbe chiedere e ottenere incambio Youssouf Mulumbu,mediano classe’ 87, congolesedi passaporto comunitario.

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FaliRamadaniIl procuratorealla Fiorentina

gestisce gliinteressi di

Jovetic, Ljajic eSeferovic, che

adessoè in prestito

al Novara

BeppeMarotta

L’a.d. della Juvecorteggia da

tempo StevanJovetic.

Altrettantodecisivo

l’apporto deld.s. Fabio

Paratici

AndreaDella Valle

Il presidenteviola ha aperto

alla cessionedi Jo-Jo

in bianconero:«Juventus,

Manchester,Liverpool, pernoi è uguale»

AndreaAgnelli

Classe 1975,è presidente

della Juve dal2010. Ha

incontratoRamadani a

Londra, primadella finale di

Champions

Dopo il vertice a Londra, Ramadani sarà il tramite con laFiorentina: è Marrone (più 18 milioni) la contropartita ideale

SS

SS

QUIFIRENZE

QUITORINO

A

MERCATO

A

i milioni più bonusdi stipendio annuo di StevanJovetic, legato alla Fiorentinafino al giugno del 2016

2,5

Intanto i violahanno puntatoMulumbu, classe’87, mediano delWest Bromwich

Jovetic, l’offerta giustaè in mano al manager

Stevan Jovetic, 23 anni, attaccante montenegrino, in Italia dal 2008 IPP

25LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZIMILANELLO (Va)

Si può discutere soltantosul nuovo look, ma il talento diLorenzo Insigne è davvero fuo-ri dal comune. Lo scugnizzo si èpresentato al ritiro dell’Under21 con i capelli biondi, ma alprimo test ha ancora una voltadimostrato che basta un atti-mo. Appunto, contro la Pro Se-sto, serie D, Lorenzito regalaspettacolo e tre perle in 25 mi-nuti, tre tiri a giro che non la-sciano scampo a Bonassi. DevisMangia sa che sulla qualità delreparto offensivo può contarea occhi chiusi. Oggi arriveran-no Destro, Florenzi e Sapona-

ra, oltre agli altri impegnati neiplayoff di B.

Partita Ieri per la prima voltal’Under ha giocato: due tempidi 40 minuti. Ma prima c’è sta-ta la protesta degli attivisti del-la campagna «Cartellino Ros-so», contrari all’Europeo in Isra-ele. «Ai giovani palestinesi so-no negati da tempo i diritti fon-damentali. Israele non deve sta-re nell’Uefa». Il dirigente Mari-nelli ha cercato di spiegare cheper l’Italia è impossibile nonpartire. Poi la squadra ha maci-nato gioco testando il pallonedell’Europeo. Solito modulo,4-4-2, spazio a chi lascia gli ulti-mi dubbi al ct. Con Fedato eCrimi, utilizzato ancora da ter-

zino destro, in evidenza. Man-gia ha schierato subito Borini(c’era suo papà dietro la rete) ela voglia matta di Fabio di gio-care si è vista tutta. Agonismo emassimo impegno per uno deileader di questo gruppo. Il pri-mo tempo è stato di Insigne,

con Immobile a litigare con por-ta e pallone alla ricerca del gol.La ripresa è stata di Sansone,bel gol, Crimi, altrettanto bel-lo, e del portiere avversario Ho-eohu che ha negato la gioia aGabbiadini.

Scelte Mangia ha lasciato a ri-poso solo Marrone, che ha lavo-rato a parte tutta la settimana,e Sala che aveva rimediato unabotta. Le chance dell’italianodi Germania (è all’Amburgo)non sono tante. Ma le scelte delc.t. che entro mezzanotte do-vrà dare la lista dei 23 (mancaanche la Russia), sono tutt’al-tro che definite. Ieri sera il tec-nico ha seguito con attenzionei playoff di B (l’Empoli vorreb-be trattenere i gioielli Regini eSaponara, ma l’Italia li recla-ma) e ha fatto un ultimo puntocon Arrigo Sacchi che ha segui-to tutte le Under con attenzio-ne. Rischiano Baselli, Capua-no, Fedato, Frascatore, Roma-gnoli, oltre al citato Sala. Un re-ality. Si ha la sensazione chesoltanto uno di questi riusciràa restare a Milanello. Gli altritorneranno a casa con tanto do-lore, soprattutto di Mangia.

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Ha siglato 3 gol nel test. Oggiattesa la lista dei 23 per l’Euro

CONTRO LA PRO SESTO

NAZIONALI

Il 31 amichevolecon San Marino,il 7 giugno la garamondiale a Praga,poi tutti in Brasile

Test con la Pro Sesto:5 0, gol di Insigne (7’, 19’ e 25’ p.t.),Crimi (6’ s.t.), Sansone (12’ s.t.).U21 (4-4-2) Colombi; Crimi,Bianchetti, Capuano, Biraghi;Fedato, Baselli, Bertolacci, Insigne;Immobile, Borini. s.t. Leali; Donati,Romagnoli, Bianchetti (dal 15’Capuano), Frascatore; Sansone,Crimi (dal 15’ Bertolacci), Baselli,Insigne (dal 10’ Fedato); Paloschi,Gabbiadini. C.t. Mangia. PRO(4-2-3-1) Bonassi; Caovilla,Baresi, A. Cortinovis, Pavani;Laribi, Conforto; Valtulina,Battaglino, Amelotti; Moretti.s.t. Hoeohu; Vangi, Manucci, A.Cortinovis, Castelnuovo; Kate,Lombardo; Tempesta, Rampinini,Ricci; R. Cortinovis. All. Di Gioia.

DA OGGI A COVERCIANO SONO 31 I GIOCATORI CONVOCATI, NE RESTERANNO 23 PER IL TORNEO IN SUDAMERICA

Repubblica Ceca e Confederations: Prandelli al via

Insigne sempre più anima dell’UnderA segno ancheCrimi e Sansone

MILANO

Tutti in vacanza trannegli azzurri. Dopo i test atleticidi lunedì e martedì scorsi, l’Ita-lia di Prandelli entra ufficial-mente in ritiro in vista del-l’amichevole contro San Mari-no, (31 maggio), della gara diqualificazione mondiale in Re-pubblica Ceca (7 giugno) e del-la Confederations Cup, che scat-

terà il 15 giugno, con gli azzur-ri in campo il giorno dopo con-tro il Messico. Il ritrovo è fissa-to per le 12 di oggi a Covercia-no. Laziali (Marchetti e Can-dreva) e romanisti (De Rossi eOsvaldo) si aggregheranno il2 giugno, avendo prolungatola loro stagione fino alla finaledi Coppa Italia, disputata ap-punto ieri. Come consuetudi-ne sarà Cesare Prandelli a da-re il benvenuto a stampa, ra-

dio e televisioni: il commissa-rio tecnico della Nazionale par-lerà alle 13.30. Sono 31 i gioca-tori convocati, otto torneran-no a casa prima della trasfertabrasiliana.PORTIERI: Agazzi (Cagliari),Buffon (Juventus), Marchetti(Lazio), Sirigu (Psg).DIFENSORI: Abate (Milan),Antonelli (Genoa), Astori (Ca-gliari), Barzagli (Juventus),Bonucci (Juventus), Chiellini

(Juventus), De Sciglio (Mi-lan), Maggio (Napoli), Ogbon-na (Torino), Ranocchia (In-ter).CENTROCAMPISTI: Aquilani(Fiorentina), Bonaventura(Atalanta), Candreva (Lazio),Cerci (Torino), De Rossi (Ro-ma), Diamanti (Bologna),Giaccherini (Juventus), Mar-chisio (Juventus), Montolivo(Milan), Pirlo (Juventus), Poli(Sampdoria).ATTACCANTI: Balotelli (Mi-lan), El Shaarawy (Milan), Gi-lardino (Bologna), Giovinco(Juventus), Osvaldo (Roma),Sau (Cagliari).

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Lorenzo Insigne, 21 anni, attaccante del Napoli e dell’Under 21 ANSA

Cesare Prandelli, 55 anni ANSA

27LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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1 Lewandowski contro Ribery: il Borussia non vuollasciarlo al Bayern; 2 Götze, già biancorosso; 3 Robben:doveva partire, ora potrebbe restare REUTERS/EPA

Dopo la festa, Jupp chiede l’ultimo sforzo perla Coppa: in Germania mai riuscita la tripletta

GLI UOMINI DELL’ATTACCO DI PEP IL RETROSCENA

Il Bayern aveva preso Götze al suo posto. Caso Lewandowski: per Heynckes è già bavarese, ma il Borussia non ci sta

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L’ereditàHeynckes

(f.li.) Non dovevagiocarsi a Londra questafinale, anche perché Wembleyera stata sede 2011: è statauna decisione improvvisa diMichel Platini per i 150 annidella federcalcio inglese.Partita entusiasmante ecorretta, atmosfera splendida.E Platini ha confessato agliamici: «Una finale dovrebbeessere sempre così: stadioinglese, due squadretedesche, un arbitro italiano. Eun presidente francese...».D'accordo, ma meglio nonabituarsi troppo.

Finale a Londraper una sceltadi Michel Platini

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MONDO DOPO LA CHAMPIONS

Real e Chelseasperano ancoranel giallonero.E Mourinho locorteggia via sms

I conti dellavittoria: almeno65 milioni in piùper i bavaresi, 60invece al Borussia

Hoeness: «Se ilfair play dell’Uefasarà rispettato,ci ritroveremoancora in finale»

IL FUTURO LE MOSSE DI MERCATO DEI CAMPIONI D’EUROPA: SE ARRIVA SUBITO IL POLACCO PARTE GOMEZ, PRESI I MEDIANI KIRCHOFF E RODE

DAL NOSTRO INVIATOLONDRA

Una magnifica grana, diquelle che non è male avere.Però rimane una grana. ArjenRobben era dato in partenza:troppi infortuni, egoismi, cilec-che davanti alla porta, insoffe-renza alla panchina dove erafinito per scelta tecnica fino al-l’infortunio di Toni Kroos. Eanche un tipo di giocatore nonideale per i sistemi di Guardio-la. Turchia e Italia erano le pos-sibili destinazioni. Ma adessoè diventato l’eroe di Wembley,quindi sarà più difficile il di-vorzio. Che, se avverrà, coste-rà al Bayern un sostanziosabuonuscita. Il sostituto di Rob-ben è Mario Götze, già presopagando la clausola di 37 mi-lioni all’insaputa del BorussiaDortmund. L’altra sera, nel da-re la benedizione al suo succes-sore, Jupp Heynckes si è an-che lasciato scappare che «do-po Götze prima o poi arriveràanche Robert Lewandowski eil Bayern avrà un potenziale of-fensivo eccezionale». Siccomeerano parole ufficiali, al Borus-sia non hanno gradito. «Sareb-be meglio che si concentrasse

sulla formazione da opporreallo Stoccarda, non è suo com-pito occuparsi dei nostri affa-ri», ha detto il d.g. gialloneroWatzke.

Solita storia La situazione del-l’attaccante polacco è nota: da

febbraio si sussurra che abbiafirmato con i rossi, per que-st’anno o per il prossimo.Lewa non rinnoverà con i gial-loneri (scadenza 2014), ma isuoi attuali boss non intendo-no cederlo ai rivali dopo loscippo di Götze e stanno cer-cando di chiudere con le big

europee che lo hanno chiesto.Sicuramente Real Madrid eChelsea: Mourinho sta com-battendo la solita battaglia diconvincimento psicologico, at-traverso le lusinghe via sms.Al Bayern sono tranquilli:aspettano, non hanno bisognourgente del polacco. C’è più at-

tesa invece su Götze: perché ègiovane (20 anni), tecnico,adatto e voluto da Guardiola.Ha anche già giocato da falsocentravanti in nazionale. Il ra-gazzo ha saltato la finale perinfortunio, è stato accusato didebolezza psicologica dopogli insulti ricevuti in seguito altrasferimento. Aveva annun-ciato di essere a Londra con ilgruppo da tifoso, invece ha di-sertato il volo di venerdì perun impegno dal dentista ed èarrivato sabato con un jet pri-vato. In tutte le immagini hamostrato di partecipare emoti-vamente alla finale, dalla pan-china, ma non ha pronunciatoparola. È la novità più attesa.Altri movimenti riguardanopanchina e futuro: presi duecentrocampisti difensivi comeJan Kirchoff del Mainz e Seba-stian Rode dell’Eintracht, en-trambi del ’90. SostituirannoTimoshchuk, che torna allo Ze-nit. Per Claudio Pizarro c’è uninteressamento del BorussiaDortmund, Mario Gomez par-te se arriva subito Lewan-dowski. Neymar, andato alBarcellona, non è mai stato unobiettivo del Bayern.

p.f.a.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTILONDRA

Quando ha sentito unavoce che lo chiamava con il suonome per intero, davanti a1.200 invitati, il signor Heync-kes ha capito che stava pioven-do sul suo capo una sentenzaterribilmente seria: «Josef! Vin-citore della Champions! E la-sciati un po’ andare...». Era l’as-sistente dell’allenatore, Her-mann Gerland, che reclamavaun sorriso; allora zio Jupp,68enne, di nuovo campioned’Europa dopo 15 anni, si è but-tato in un balletto sul palco conBastian Schweinsteiger, men-tre gli altri giocatori hanno lan-ciato l’ululato del successo:Jupp, Jupp, Jupp. La felicità el’imbarazzo del momento nonhanno tolto a Heynckes la con-sueta, lucida spietatezza: «La-scio al mio successore una squa-dra che funziona perfettamen-te. Il Bayern deve dimostrareche può continuare a mietere

successi, questo gruppo può se-gnare un’era». Tieni Pep, l’ulti-mo regalo del tuo omonimo Jo-sef: una minaccia più che un au-gurio.

Champagne Alla festa londine-se dei nuovi campioni d’Euro-pa, nell’hotel Grosvenor Houseappena sgomberato dalla Ue-fa, si sono visti anziani che dan-zavano come adolescenti conuna confidenza sospetta con

Shakira e la waka-waka. KarlHeinz Rummenigge ha fatto ro-teare una bottiglia di champa-gne sopra la testa e incendiatoil party: «Bevete e divertitevi,trasformate la notte in giorno.La Coppa di Germania si puòvincere anche con un alto tassoalcolico nel sangue». E l’allena-tore, più compassato. «Eh no,facciamo un altro sforzo e di-vertiamoci di più la settimanaprossima, dopo la finale di Ber-

lino, sabato contro lo Stoccar-da». Perché zio Jupp, che giàsei anni fa si era messo in pen-sione ed era stato poi riattivatoper emergenza dal Bayern, vor-rebbe chiudere con la tripletta.Nessuno ci è mai riuscito in Ger-mania e non sia mai che ci arri-vi Guardiola tra un anno.

Il grande freddo Così, quando ie-ri alle 17.41 il gruppo è atterra-to a Monaco, non c’è stata nes-suna sfilata e nemmeno unosanna dal balcone. Favoritoda una pioggia fredda e vento-sa, lo spegnersi dell’entusia-smo pubblico è stato dichiara-to quando la squadra è salitasul bus ed è tornata in sede, perpoi sciogliersi. A Dortmund in-vece è andata diversamente:circa 15 mila persone allo sta-dio per l’accoglienza degli scon-fitti, una canzone triste(«You’ll never walk alone») e la-crimose dichiarazioni di rito.Ma secondo Uli Hoeness, presi-dente bavarese, «se il fair playfinanziario della Uefa sarà se-

riamente rispettato, noi e il Bo-russia potremo ritrovarci anco-ra in finale». Tra due anni la se-de sarà Berlino, Angela Merkelpotrebbe andare all’Olympia-stadion in bici. Quasi 23 milio-ni di tedeschi hanno visto lapartita tra tv pubblica e a paga-mento: è il record per la Cham-pions, battuti i 16,7 della finaledell’anno scorso, quando i ba-varesi persero all’Allianz Arenacontro il Chelsea.

Pioggia di soldi Almeno 65 mi-lioni arriveranno in cassa delBayern, quasi 60 invece in quel-la del Borussia Dortmund. «Perla prima volta nella nostra esi-stenza supereremo i 400 milio-ni di giro d’affari», ha dettoRummenigge. E i giocatori sa-ranno lautamente ricompensa-ti. È stato stabilito un budget di6 milioni per i premi in caso ditripletta, si va da 200 mila a300 mila a testa, secondo le pre-senze. E anche i dipendentiavranno stipendio doppio. Lagara a farsi fotografare con laCoppa l’altra notte ha contagia-to anche i tifosi celebri comeBoris Becker o lo sciatore FelixNeureuther. Finché alle tre emezza, ora di Londra, ArjenRobben ha preso il trofeo e loha portato via, decretando la fi-ne dello show. Nessuno haobiettato, era stato l’olandese arendere fantastica la notte. Mala coppa poi è finita a letto conRibery e la moglie.

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«Guardiola, lascioil Bayern perfetto:può aprire un’era»

Da scaricato a eroe: e ora chi cede Robben?

Jupp Heynckes, 68 anni, balla insieme a Schweinsteiger REUTERS

Lahme e Heynckesscendono dall’aereodel Bayern con laChampions AP

28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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l’arbitro italiano

«Missione compiutaE alla fine ho piantoMa in Italia è più dura»

NicolaRizzoliè nato a

Mirandola(Modena) il 5ottobre 1971,

appartiene allasezione di

Bologna ed è unarchitetto

SHa debuttato

in Serie A nel2002, dirigendoVenezia-Perugia

(0-2) ed èdiventato

stabilmentefischietto di A

nel 2010

SIl 1 gennaio

2007 entra nellalista degli

arbitriinternaziona-

li: nel 2008dirige Sporting

Lisbona-Basilea(2-0), suo primo

match diChampions

SHa diretto tre

partite degliEuropei

2012, tra cui ilquarto di finale

Spagna-Francia(2-0) e dal 2012

fa parte dellalista di 52 arbitri

preselezionatiper i Mondiali

2014

SRizzoli è il sesto

arbitro italianoche ha diretto

una finale diCoppa Campionio Champions: il

primo è statoConcetto LoBello nel 1968

«

«Il fischio più difficile? Il rigore. E Dante non andava ammonitoLa finale di Champions non è complicata come una gara di A»

Robben e Kloppmi hanno fattoi compimenti.Ma che gioia il"bravo" di Collina

NICOLA RIZZOLI

MERCATO LA CONFERMA SU TWITTER

FRANCIA

Psg, Ibra spara: «Non so se resto»Verdetti dopo l’ultima giornata: Lione in Cham

pions, Nizza in Europa League, retrocedono Troyes,Nancy e Brest. Ibra capocannoniere a 30 gol (l’ultimoad averne fatti tanti fu Papin nel ’90): «Se Ancelotti vavia, non so se resto», ha detto a fine gara. 38a Giorna-ta Ajaccio Nizza 0 2, Lorient Psg 1 3, Bordeaux Evian 2 1, Lilla St. Etienne 1 1, Marsiglia Reims0 0, Lione Rennes 2 0, Bastia Sochaux 0 0,Brest Nancy 1 2, Tolosa Montpellier 2 0, Valenciennes Troyes 2 1. Classifica Psg 83; Marsiglia 71; Lione67; Nizza 64; St. Etienne 63; Lilla 62; Bordeaux 55; Lorient 53; Montpellier 52; Tolosa 51; Valenciennes 48;Bastia 47; Rennes, 46; Reims 43; Sochaux 41; Ajaccio,Evian 40; Nancy 38; Troyes 37; Brest 29.

PORTOGALLO

Beffa Benfica: Coppa al Vitoria(m.m.d.s.) Un’altra beffa per il Benfica: in finale

di Coppa del Portogallo perde 2 1 con il Vitoria Guimaraes: al gol di Gaitan dopo 30’ hanno risposto Soudani(79’) e Ricardo (81’). È la prima volta che il club bianconero vince il trofeo.

SCOZIASuper Hooper, stravince il Celtic

Il Celtic si aggiudica la Coppa di Scozia battendoper 3 0 l’Hibernian: doppietta di Hooper e rete di Ledley. È l’FA Cup numero 36 per i biancoverdi.

A una giornata dal termine della Liga, nettoscatto del Valencia per l’ultimo posto inChampions: 1 0 al Granada con gol di Soldado,mentre la Real Sociedad pareggia al 92’ con il Reale si fa staccare di due punti.

37a GIORNATA Ieri Getafe-Rayo 1-2, Valencia-Granada1-0, Osasuna-Siviglia 2-1, Real S.-Real M. 3-3, Malaga-Deportivo 3-1, Espanyol-Barcellona 0-2, Valladolid-Celta 0-2, A. Madrid-Maiorca 0-0, Betis-Saragozza 4-0,A. Bilbao-Levante 0-1. CLASSIFICA Barcellona 97; RealM. 82; A. Madrid 73; Valencia 65; Real S. 63; Malaga 57;Betis 55: Rayo 52; Siviglia, Getafe 47; Levante 45;Espanyol, A. Bilbao 44; Valladolid 43; Granada, Osasuna39; Deportivo 35; Celta, Saragozza 34; Maiorca 33.

SPAGNA

CRESCIUTO AL BAYERN

NICOLA RIZZOLI

L’ex attaccante del Santosguadagnerà 7 milioni all’anno

CARRIERAIN ASCESA

MILANELLO È nato aMonaco e cresciuto nel Bayern.Adesso gioisce: «Soprattuttoper i miei amici Contento eAlaba, che continuo a sentire. Eanche per il Bayern, che lomerita. È un marchio nelmondo. Una società completache adotta lo stesso metrodalle giovanili alla primasquadra, crede nei giovani e lifa crescere nel migliore deimodi». Nicola Sansone, dalritiro dell’Under 21, ha paroled’elogio per il club in cui si èformato. «La differenza tra loroe noi? Il settore giovanile, lestrutture e ora la squadra. Nonsi arriva per caso tre volte infinale di Champions. Credo chel’ingaggio di Guardiolarafforzerà il marchio. Perché aquesta formazione oggi nonserve l’allenatore, per quanto èforte. Quando ero lì, guardavopiù Ribery che Robben, masono contento che sabato siastato lui a decidere». OraSansone, 6 gol nell’ultima SerieA («Il più bello alla Juve, vengoda una famiglia interista»)giocando da seconda punta(con Mangia fa l’esterno destronel 4 4 2) pensa ad altro:«All’Europeo dove vorreiandare in fondo, al Parma dovesto benissimo (preferisco il vinoitaliano alla birra tedesca), aDonadoni che mi ha dato tantoe presto allenerà il Milan, aBiabiany che è il più velocedella Serie A: ha qualità chehanno in pochi e meriterebbeuna grande squadra».

Francesco Velluzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO LA FINALE DI WEMBLEY

Taccuino

4

Valencia, sprint ChampionsCi pensa sempre Soldado

L’ex Sansone«A Monaconon si vinceper caso»

DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO CENITILONDRA

«È accaduto al termine del-la premiazione. Ero solo, guar-davo lo stadio e lo spettacolo deitifosi: applaudivano anche quel-li del Borussia. La tensione si èsciolta e mi sono commosso». La-crime di gioia per Nicola Rizzo-li. Lacrime per una finale inse-guita con tenacia negli ultimi an-ni. Lacrime per una gara in cuile decisioni arbitrali hanno avu-to il loro peso. «Ero convinto diaver fatto bene, ma ho aspettatoil giudizio di Pierluigi Collina.Se avessi sbagliato qualcosa,non m’avrebbe fatto sconti. An-zi, proprio perché italiano e cre-sciuto con lui, sarebbe stato an-cora più duro. Così, quando è en-trato nello spogliatoio, ho tratte-nuto il fiato. Mi ha guardato, unpaio di secondi di silenzio. Nonpassavano mai. Poi la sentenza:"Bravo, bravi tutti. Adesso godi-tela, Nicola". Ed è iniziata la fe-sta». Perché, nella Londra terradi conquista dei tedeschi primae dei soli bavaresi dopo, c’era unpezzo d’Italia che girava a testaalta. Rizzoli più Rocchi e Taglia-vento, gli assistenti Stefani e Fa-verani (e la riserva Cariolato) eil loro clan. Compagne, papà (diRizzoli), mogli, colleghi arbitri(Romeo e Morganti) e amici: cir-ca una ventina. Alloggiati distan-ti, con la squadra di Rizzoli nel-l’albergo che aveva ospitato lanazionale inglese diventatacampione del mondo nel 1966.La finale positiva ha regalato algruppo una domenica da ricor-dare.

Lacrime a fine partita. Ma, du-rante, ha mai avvertito la ten-sione?«Al contrario, c’era una atmosfe-ra tranquilla. I giocatori sonostati davvero bravi a collaboraree mi hanno permesso di stare aimargini, senza intervenire trop-po. Ho fischiato solo 17 volte,davvero poche».

Spesso ha preferito concede-re il vantaggio...«Fermare un’azione è un pecca-to: il calcio è più bello se non èspezzettato. Non sempre un ar-bitro ha questa possibilità. Incampo mi sono reso conto che sipoteva fare».

In Serie A non sempre si può...«È una questione di cultura. InUefa, anche le nostre squadre sisintonizzano su modelli diver-si, dove il rispetto dell’avversa-rio è sacro. Un giocatore sa cheil rosso potrebbe costargli diver-se giornate di stop. E poi, prote-ste minime. Tutto è più sempli-ce».

Non ci dirà che una finaleChampions non è nulla rispet-to alle complicazioni italiane?«È così. Adesso lasci stare l’impor-tanza della sfida. Sotto questoaspetto non ci sono paragoni,stessa cosa per la pressione me-

diatica. Eppure da un punto di vi-sta tecnico in A si fa più fatica».

A Wembley ha preso decisioniimportanti. La più difficile?«Il rigore al Borussia. Visto allatv è semplice. In campo, però,ero coperto. Lo stesso Reus nonmi faceva vedere la palla. Ho ca-pito la dinamica e fischiato.L’esperienza aiuta...».

Klopp, tecnico del Borussia, siè lamentato: voleva il secondogiallo per Dante...«A me ha fatto i complimenti.Capisco comunque che si possadiscutere. Il fallo non era volon-tario, non fermava un’azione im-portante e non c’era cattiveria.È stata una negligenza: per il re-golamento non è previsto il gial-lo in casi simili. Un secondo car-tellino si dà quando non ci so-no dubbi. Col rigore l’ammoni-zione è automatica? Ma que-sta, mi perdoni, è una fesseria.Bisogna sempre valutare cosa sifischia. Ad esempio, su un crossa difesa schierata il tocco di brac-cio è penalty senza giallo...».

E le scintille tra Ribery eLewandowski?«Sì, potevo ammonirli. Poi ho vi-sto che si erano subito chiariti.Quando accade, l’arbitro non de-ve esasperare gli animi. Nella ri-presa queste condizioni eranosvanite e Ribery ha avuto il gial-lo».

C’è poi il primo gol del Bayernbuono per centimetri...«Merito di questo signore qui afianco...». Rizzoli indica Favera-

ni, lui sorride e spiega. «Ho ri-schiato, lo ammetto. Noi assi-stenti viviamo sempre sul filo.In quell’azione stavo seguendoMandzukic: era in fuorigioco. Ri-bery dà invece a Robben: quan-do l’ho messo a fuoco era avantidi un metro, ma ho consideratola velocità della giocata e quelladell’olandese. Mi sono detto:"Se è irregolare lo è per centime-tri" e non ho alzato la bandieri-na».

Tutto questo in un secondo,Faverani?«Certo, il fuorigioco è complica-to da gestire. E dalla nuova sta-gione la regola diventerà anco-ra più ostica. Spesso leggo com-menti tipo: "Come ha fatto anon vedere?". In tv è facile, dalvivo è un’altra cosa».

Vale anche per l’arbitro, veroRizzoli?«Se sono critiche costruttiveben vengano, l’impressione èche qualche volta si coprano al-tre mancanze».

Ritorniamo a Wembley: altri ri-cordi?«Robben mi ha cercato dopo lagara per dirmi: "Questa finale tele sai meritata. E sei stato davve-ro bravo". Me la cavo a giocare eprovo un po’ d’invidia per questicampioni. Proprio Robben conSchweinsteiger e Reus erano imiei preferiti della finale».

Traguardi per il futuro?«Le 200 gare in A e il Mondialein Brasile».

Sta infatti partendo per Riocon Rocchi...«Sì, abbiamo il raduno Fifa».

Ne ha fatta di strada dalla pri-ma partita...«Vorrei incontrare quel dirigen-te che 25 anni fa mi disse: "Tunon puoi arbitrare, conosco gen-te importante all’Aia. Ti facciosmettere"...».

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Neymar conferma«Ho deciso,vado al Barça»

Nicola Sansone, 21 anni, exBayern Monaco, ha segnato 6gol nell’ultima A col Parma FORTE

Nicola Rizzoli, internazionale dal 2007, ammonisce Dante a Londra REUTERS

MAURICIO CANNONERIO DE JANEIRO

La notizia era nell’aria, ma ora non ci sonopiù dubbi: Neymar lascerà il Santos e, fra pocheore, diventerà ufficialmente un giocatore delBarcellona. Lo ha annunciato lo stesso giocato-re su Twitter: «Non potevo aspettare ancora perdare l’annuncio, ho già preso la mia decisione.Lunedì (oggi per chi legge, ndr) firmerò per ilBarcellona». La presentazione ufficiale dovreb-be avvenire il 3 giugno, il giorno dopo l’amiche-vole pre Confederations Cup tra Brasile e Inghil-terra. Per la conferma, però, bisognerà aspetta-re il via libera della federazione brasiliana, chedovrà consentire al calciatore di lasciare il ritirodella Seleção per farvi ritorno il 4 giugno.

Dinho consigliere Secondo alcune indiscrezioni,è stato Ronaldinho, che ben conosce il Barcello-na, a consigliare a Neymar di accettare l’offertadei blaugrana. Il 21enne fuoriclasse guadagne-rà 7 milioni di euro a stagione, che si aggiungo-no ai ricavi pubblicitari (circa il 20 per cento inpiù di quanto incassato in Brasile) e ad altri dirit-ti di immagine. Secondo alcuni, comunque, l’of-ferta del Real Madrid era superiore a quella deicatalani e si aggirava intorno agli 11 milioni.

O Rei Pelé aveva detto che avrebbe perfino paga-to Neymar di tasca sua affinché rimanesse alSantos, squadra in cui «O Rei» ha giocato fino al’74. Anche Evaristo de Macedo, ex attaccante diBarcellona, Real Madrid e nazionale brasiliana,prevede ottimi tempi per Neymar in Catalogna:«Gioca con la Seleção e ha esperienza interna-zionale: non avrà problemi di adattamento».

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29LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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«

4Le coppeeuropee

vinte dacalciatoreda Zola: 2

SupercoppeEuropee (nel

1993 col Parmae nel 1998 col

Chelsea); laCoppa Uefa

1994-95 (colParma); la

Coppa delleCoppe 1997-98

(col Chelsea)

1Lo scudettoconquistato nel

1989-90col Napoli

35Le presenze in

Nazionale dal1991 al 1997: ha

partecipato alMondiale 1994 eall’Europeo 1996

2Le salvezzecol West Ham,alla sua prima

esperienzacome allenatore

in Premier dal2008 al 2010

Dirò ai giocatoridi non perdersinei corridoidi Wembley:è un labirinto...

Il salto in Inghilterraper i padroni di Udinevarrebbe 100 milioni

Il suo Watford sfida il Crystal Palace: playoffpromozione col tifo della popstar e dei Pozzo

GIANFRANCO ZOLA

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AR

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RA I NUMERI

MONDO INGHILTERRA

ALLENATORE WATFORD

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4Zola: «La Premierme l’ha chiestapure Elton John»

DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO BOLDRINIWATFORD (Inghilterra)

È atteso anche EltonJohn alla finale playoff Wa-tford-Crystal Palace, in paliol’ultimo posto per salire in Pre-mier: il re del pop ha inviatoun sms a Gianfranco Zola pro-mettendo che farà il possibileper esserci oggi, alle 16, aWembley. In tribuna ci sarà lafamiglia Pozzo — proprietariadel club — al completo, piùFrancesco Guidolin e tutto ilclan Zola. Ci saranno anchedue secondini della prigionedove il centravanti Troy Dee-ney ha scontato la scorsa esta-te quattro dei dieci mesi ai qua-li era stato condannato per ris-sa. Deeney, 20 gol finora, hainfatti invitato ben 96 personee due di loro lavorano al peni-tenziario di Thorn Cross. Incampo, vecchie conoscenzedel nostro calcio, come l’ex ro-manista Marco Cassetti, Fer-nando Forestieri e Cristian Bat-tocchio. Zola è un habitué diWembley: sei partite tra Italiae Chelsea e il gol all’Inghilter-

ra con l’azzurro della Naziona-le il 12 febbraio 1997.

Zola, quanto vale questa garanella sua carriera di allenato-re?«È la più importante in assolu-to. Ci giochiamo la promozio-ne in Premier, traguardo diprestigio dal punto di vistasportivo e fondamentale sulpiano economico».

Il suo stato d’animo?«Sono motivatissimo. Ho buo-ne sensazioni: negli ultimi alle-namenti la squadra mi è sem-brata molto caricata. In questedue settimane di vigilia abbia-mo potuto recuperare le forze.Sarà la partita numero 49 diun campionato logorante, in

cui, in pratica, dalla sesta gior-nata in poi abbiamo disputatoaltrettante finali».

Il Crystal Palace ha un talentocome Wilfried Zaha, già acqui-stato dal Manchester United.«Zaha è un lusso in Champion-ship. Con una doppietta ha tra-scinato la squadra in finale.Ma tutto il Crystal Palace va ri-spettato, a cominciare dall’al-lenatore. Ian Holloway è unesperto dei playoff. Sa comegestire queste situazioni».

Ha in mente il discorso da farenegli spogliatoi?«Dirò di giocare il nostro cal-cio e di controllare la tensio-ne, ma poi mi verrà in mentequalcosa. Improvviserò. E faròanche una raccomandazioneparticolare: attenzione a nonperdervi per i corridoi di Wem-bley. È un labirinto».

Qual è la magia di Wembley?«L’atmosfera che respiri. An-che i fili d’erba raccontano lastoria del calcio».

Se il Watford dovesse vincere

a Wembley, ritroverà una Pre-mier diversa da quella che ave-va lasciato ai tempi del WestHam: Ferguson si è ritirato,Mancini è stato esonerato, alChelsea è in arrivo Mourinho.«Mi dispiace per Mancini, nonmeritava di essere trattato co-sì. Moyes raccoglie un’ereditàpesante, ma si sapeva che Fer-guson voleva lui come erede.Mourinho sostituirà Fergusonsoprattutto a livello mediati-co».

Ci sarà tutta la famiglia Pozzoa Wembley.«Avere persone e dirigenti co-me loro è un punto di forza.Conoscono il calcio e le miglio-ri strategie aziendali. Possia-mo parlare di modello Pozzo».

È vero che ha un buon rappor-to con Elton John?«Ci sentiamo spesso via sms. Èil presidente onorario del Wa-tford e segue con assiduità lasquadra. Mi ha fatto i compli-menti dopo la semifinale conil Leicester, promettendo chefarà il possibile per venire aWembley».

Il Bayern ha vinto la Cham-pions: il suo giudizio sulla fina-le?«Abbiamo visto il meglio delcalcio. Il Bayern è una corazza-ta, ma il Borussia ha dato spet-tacolo. È la squadra che nell’ul-tima stagione mi ha entusia-smato di più».

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v

il boom

Gianfranco Zola, 46 anni, dal 2006 nella Hall of fame inglese REUTERS

CARLO LAUDISAtwitter@carlolaudisaMILANO

Non è un caso che oggi lafamiglia Pozzo assista allo spa-reggio tra il Watford e il Cry-stal Palace. Non è soltanto unaquestione d’affetto per il grup-po di Gianfranco Zola. Il ritor-no in Premier League del clublondinese infatti vale all’incir-ca 100 milioni di euro. E se con-sideriamo che l’Udinese nell’ul-timo stagione ne ha fatturati65 con un incasso dai diritti tvdi 41 milioni, si può dedurreche questa partita può cambia-re in maniera sostanziale gliequilibri economici della hol-ding della famiglia Pozzo.

Epicentro Sinora l’Udinese èstata la capofila indiscussa,mentre il Granada (pur alla se-conda stagione nella Liga) nonpuò ambire a certi target, vistala grave crisi del calcio spagno-lo. Così gli equilibri attuali po-trebbero essere facilmente sov-vertiti se oggi tutto andasseper il verso giusto.

Gli introiti In Premier League èdavvero un’altra storia. Con ilnuovo contratto con BSkyB eBritish Telecom le venti socie-tà della massima divisione in-glese incasseranno a partiredalla prossima stagione circa1,8 miliardi di euro, cioè quasiil doppio di quanto introita at-

tualmente la A. A ciò aggiun-giamo il sistema meritocraticoinglese che garantisce una divi-sione con quasi impercettibilidifferenze tra i club primari egli altri. Insomma, se si salveràil Watford potrà portare a casaanche 90 milioni di euro, sen-za considerare gli altri effettidi crescita in termini di spon-sor e di incassi da botteghino.In tutto un centinaio di milio-ni, appunto. In caso di retroces-sione, ci sarebbe un paracadu-te di 60 milioni in 4 anni.

La holding Se si pensa che la fa-miglia Pozzo ha investito 25milioni di euro un anno fa perl’acquisizione del Watford sicomprende bene la rilevanza fi-nanziaria di quest’operazioneoltre Manica. I conti tornanogià e al lavoro in panchina diZola va unito quello dietro lascrivania di Gianluca Nani (exBrescia) per dedurre che, anco-ra una volta, i Pozzo hanno fat-to i passi giusti al momento giu-sto. Se consideriamo le tre so-cietà controllate sono circa120 i giocatori tesserati tra Udi-nese, Granada e Watford, ap-punto. Un capitale tecnico chesupera di gran lunga anchequello delle superpotenze eu-ropee. E che è destinato ad ac-quisire sempre maggior valo-re, senza dimenticare mai ilprogetto per il nuovo stadio aUdine. La prova di una stagio-ne ricca di ambizioni.

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32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

S i potrebbe scrivere un trattato suiplayoff. Importati dal basket, collaudati

in Serie C, ancora oggi fanno imprecare chi èarrivato davanti (in effetti sui punti di van­taggio si potrebbe ragionare...), strappandoal tempo stesso un sorriso a chi li ha raggiuntiin extremis. Proprio come queste finaliste: Li­vorno ed Empoli. Una cosa mette tutti d’ac­cordo: non hanno mai deluso.Questa ottava edizione in Serie B parla tosca­no. E’ il trionfo del Granducato, nel pieno ri­spetto del campionato. A cominciare dai pro­tagonisti. Chi è stato il giovane lanciato qui earrivato ai vertici del calcio nazionale? E’ Sa­

ponara, «ceduto» a gennaio al Milan e autoredi una doppietta in semifinale. Il campionatoè stato rispettato anche nei nomi delle finali­ste. Ricordate l’ultima giornata? Il Livorno hafallito la promozione diretta perdendo sulcampo del Sassuolo, l’Empoli ha salvato iplayoff. Una terza e l’altra quarta. Entrambecapaci di pareggiare all’andata a Brescia e No­vara e di non perdere in casa al ritorno. Oratocca a loro: mercoledì a Empoli, domenica aLivorno. Senza scomodare Guelfi e Ghibelli­ni, siamo pur sempre nella terra dei campani­li e la rivalità è sottile. Ma c’è.Il pepe lo mette Ciccio Tavano, protagonista della

vittoria del Livorno nei playoff del 2009 con 3 gol,adesso stella dell’Empoli (il totale di 4 reti in que­sti spareggi è il top) e da tempo fischiatissimoquando incrocia le maglie amaranto. Storie di To­scana. Storie da playoff. Scontati nell’esito, mainella disputa. Il Livorno merita la A per quello cheha fatto vedere in 42 giornate (80 punti, micanoccioline) e per aver marciato nonostante l’in­fortunio di una delle sue stelle (Siligardi), l’Empo­li non ha nulla da perdere dopo una stagione ini­ziata in un incubo (2 punti nelle prime 9 gare). Ilpiatto è bello ricco. No, non ci possono deludereadesso.

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playoffSerieBdi NICOLA BINDA

GLI INTRECCI DI SAPONARA E TAVANONEL DERBY TOSCANO PER ANDARE IN A

MANASSERO, IL CAMPIONE DI OGGICHE IPOTECA GIÀ IL DOMANI

D a qualche parte, lassù, Seve Ballesterosavrà sorriso vedendo Matteo Manassero

vincere il BMW Pga Championship, il più gran­de appuntamento europeo dopo il British Open.A Seve, che al Pga aveva trionfato 2 volte, saràvenuto sicuramente in mente quel bambinettoche senza timori reverenziali, a Gardagolf, losfidava negli approcci da bordo green. E forsestarà pensando che, sì, l’eredità che in tanti in­travedono, è in buone mani.Dall’altra parte dell’Oceano, probabilmente,starà sorridendo Tom Watson, il vincitoredi 6 major, che lo tenne a battesi­mo sul palcoscenico internaziona­le, a Turnberry, nell’Open del2009, quando Matteo, a soli 16anni, chioma lunga e freddezzainsospettabile, superò il taglio echiuse al 13° posto. Certe immagininon si dimenticano.Davanti alla tv, invece, si è commosso Co­stantino Rocca, l’unico italiano, prima di ieri,ad aver alzato il trofeo di Wentworth. Sonopassati 17 anni, ma alla fine il testimone è sta­to consegnato. Rocca è il grande campione diieri. Manassero domina il presente e ipotecail domani. La sua impresa non ha eguali. Vin­cendo ha frantumato l’ennesimo record: ha

trionfato a Wentworth a soli 20 anni e 37 giorni,abbattendo il primato di Bernard Gallacher, cheera di 20 anni e 97 giorni e resisteva dal 1969.Ha battuto alla quarta buca di play off un ossoduro come Simon Khan, vincitore nel 2010. E loha fatto alla sua maniera: giocando d’attacco esenza paure. Determinato sul tee, coraggiosonei tiri al green, spietato con il putter. Matteo siè confermato fantasioso: nella scelta della stra­tegia e, soprattutto, nella gestione dell’emer­genza, quando c’è da effettuare il colpo impossi­bile, quello che più che dalle pagine dei manualiviene dalla testa, e ancor più spesso dal cuore.Manassero, tirato a lucido anche nel fisico, alquarto successo sul Tour, ha ora la certezza che

nulla gli è impossibile: un major, laRyder Cup, l’Olimpiade. Ogni tra­guardo è una sfida, non un limite. Edè bello sapere che la compagnia è an­cora di primissimo livello. FrancescoMolinari che chiude al 9° posto ha so­lo da recriminare per come ha buttatovia il torneo, mentre il fratello Edoar­do (19°) può trarre fiducia dal segnalepiù importante che gli arriva da Wen­tworth: e cioè che il momento buio

può essere messo definitivamente allespalle. Manca veramente poco.

Lo sport italiano, non solo il golf, ha treformidabili portabandiera.

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ilGolf

di STEFANO CAZZETTA

NIBALI, VINCE UN UOMO NORMALECAPACE DI IMPRESE ECCEZIONALI

C i voleva il cuore della Provincia. È ci volevaun uomo come Vincenzo Nibali, forte della

sua straordinaria normalità. A Brescia, in unapiazza della Loggia piena come un melograno, ècome se il grande pubblico si fosse riconciliatocon il ciclismo. Quello delle facce stravolte di fati­ca, quello di mamma Giovanna e papà SalvatoreNibali che risalgono l’Italia in auto perché nonhanno mai preso un aereo... Quello di Mark Ca­vendish che vuole fortissimamente vincere anchel’ultima volata. Quello di Uran che abbraccia Vin­cenzo e gli racconta di quanto sia felice di esseresecondo (primo colombiano sul podio) battuto dauno come lui. Quello di Cadel Evans che va sulpodio (primo australiano) a 36 anni con Robel, ilsuo splendido scricciolo d’uomo. Ci sono stati Gi­ro più spettacolari sul piano tecnico, ci sono staticampioni ancor più carismatici, ma l’edizione cheha miracolosamente portato 168 corridori da Na­poli a Brescia può essere ricordata come una dellepiù intense a memoria d’uomo.

La passione per Nibali è cresciuta, tappa dopotappa, con quella gradualità coerente che è poi lacifra stilistica di Vincenzo. La sua carriera è parti­colarmente credibile perché non ha salti mortali.Ha fatto un gradino alla volta. Il timidissimo e ta­lentuoso ragazzo con la valigia, ha portato i suoisogni da Messina alla Toscana, quando aveva 16anni, per trasformarli in un progetto che ora ha,anche per tutti noi, contorni più chiari.Dopo aver vinto la Vuelta 2010, dopo il secondoposto al Giro 2011 e il terzo al Tour 2012, Vincen­zo aggiunge il suo nome al Trofeo Senza Fine delGiro e firma la maglia rosa a caratteri cubitali.Dall’avvio di Napoli in poi non ha sbagliato nien­te. Ha messo in difficoltà Wiggins alla prima di­scesa bagnata e nella crono di Saltara ha prenota­to la vittoria finale. Poi ha gestito con grande in­telligenza (e un pizzico di generosità) le primetappe alpine per uscire definitivamente allo sco­perto vincendo la cronoscalata della Polsa e so­prattutto la tappa delle Tre Cime di Lavaredo.Quel suo pugno sinistro nel cielo puntinato di ne­ve è la foto simbolo di questo Giro. Anzi è la fotosimbolo di un ciclismo che si riappropria delle ra­dici e torna ad abbracciare e farsi abbracciare dal­la gente.A Brescia, nell’apoteosi rosa della passione, il pen­siero va anche a due persone che non ci sono piùe che ieri avrebbero avuto il cuore felice: FiorenzoMagni, perché apprezzava il coraggio di Vincen­zo, e Candido Cannavò perché possiamo soltantoimmaginare cosa avrebbe scritto per il primo sici­liano in maglia rosa...Non capita spesso di concludere un Giro d’Italiacon la fame di altre tappe. Ci fosse stata un’altrasettimana come le tre che abbiamo vissuto sarem­mo stati tutti felici. Tranne i corridori, forse, chehanno dato tutto e qualcosa di più. L’eredità dellacorsa Gazzetta è un uomo normale capace di nu­meri eccezionali dal quale ripartire. Il giovanemessinese che aveva grandi sogni e poche paroleè diventato un campione di poche parole e ora èun fuoriclasse che trova sempre le parole giuste.

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ilGiro

di PIER BERGONZI

Ora c’è anche Vincenzo Nibali sul trofeo BETTINI

laVignettaDI STEFANO FROSINI

Neymar che colpoma questo Barçaè riformabile?Il brasiliano e Messi un tandem super.Sulla carta. Perché con Ibra, Villa e...

Leo Messi e Neymar al Mondiale per club: ora saranno compagni AP

C onsiderato da qualcunol’erede di Pelé, Neymar è

di sicuro un talento destinatoad affermarsi nel tempo, per­ché possiede nel Dna qualchetraccia in embrione del fuori­classe assoluto. Può diventareil numero uno al mondo? Perquanto il brasiliano promettabene, l’esito della rincorsa nonè scontato, dipende da un cer­to numero di variabili. Serveun periodo di rodaggio, c’èsempre il rischio di qualchecrisi di rigetto. E’ ancora prestoper capire.Il passaggio dal Sudamericaall’Europa non è semplice, lo siè visto in passato anche nel ca­so di campioni apparentemen­te predestinati al successo. A21 anni, Neymar ha già fattodiverse cose importanti. Unpaio di stagioni fa, col Santos,ha vinto la Coppa Libertadoresda protagonista. E’ stato anchecapocannoniere della Cham­pions latinoamericana, e si di­verte molto a segnare, in tutti imodi possibili, anche se il gol èsolo una parte — certo rile­vante — del suo ricco reperto­rio. Nella Seleçao ha segnatouna ventina di gol in 32 appa­rizioni, ed è la pedina fonda­mentale nella squadra che Fe­lipao Scolari prepara al Mon­diale da giocare in casa nel2014.Fino all’ultimo, il Real Madridha cercato di intromettersi nel­l’operazione e di disturbare iltrasferimento al Barça del pic­colo asso brasiliano. Anchesenza scomodare i fantasmidel vecchio Santiago Berna­beu e di Alfredo Di Stefano —clamorosamente strappato daiblancos ai blaugrana negli an­ni Cinquanta — era lecito at­tendersi un colpo di coda sullalinea del traguardo. Ancheperché Florentino Perez staandando incontro a una con­ferma del mandato e Neymar èun campione mediatico, che

sposta attenzioni, portandosidietro sponsor e pubblicità.Da un paio d’anni il presidentedel Barcellona, Sandro Rosell,s’è preso a cuore la questione,convinto che l’arrivo di Ney­mar al Camp Nou possa accen­dere un circolo virtuoso comeera successo con Ronaldinhonel 2003. L’ideologo del Barça,Johan Cruijff, ha subito diluitogli entusiasmi, sostenendo chedue capi sulla stessa barca nonfunzionano, e che bisogna im­parare dal passato. Forse pen­sava alla breve e poco feliceparentesi di Ibra accanto aMessi, con relativi problemi dicoesistenza in campo e nellospogliatoio. L’arrivo di Ney­mar — secondo acquisto piùcaro della storia blaugrana do­po lo stesso Ibra — offre solu­zioni concrete per lo sviluppodi un piano B, nel gioco delBarcellona, troppo Messidi­pendente.Quest’anno diverse volte —soprattutto in Champions — ilBarça ha pagato la mancanzadi alternative al monolite delsuo tiqui­taca. Pensiamo allasfida di San Siro col Milan e altracollo col Bayern. Sullo sfon­do resta vivo un domandone:questo Barça è riformabile?Gli inserimenti di corpi estra­nei come Chygrynskiy e San­chez, oltre a Ibrahimovic, spin­gono la risposta verso il no. Leposizioni di Villa, compagno dimolti blaugrana in nazionale,e di Fabregas, cresciuto nellaMasìa, non rinforzano il frontedell’ottimismo. Per avere suc­cesso, l’inserimento di Neymarha bisogno di un vistoso ritoc­co degli schemi di gioco delBarça e dell’appoggio di Messi.Se funziona, il tandem conNeymar può essere in assolutoil più forte del pianeta. Ma sela squadra non saprà girare be­ne attorno a loro, bisogneràdare ragione al vecchio Johane pensare che uno dei due fe­nomeni, a Barcellona, è ditroppo.

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l’Analisi

di ALESSANDRO DE CALÒ

IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit

EDOARDO MOLINARIGolfista

Per chi avesse ancoradei dubbi, da oggi@manasseromatteo entraa far parte della storia delgolf! #nellastoriaa20anni#fenomeno@DodoMolinari

FERNANDO ALONSOPilota della Ferrari

E la cosa più importante,Felipe dopo un controllo inospedale è a casa, pensagià alla prossima gara.#Forzaferrari@alo oficial

VALENTINO ROSSIPilota Yamaha MotoGP

Magica atmosfera.#monacogp@ValeYellow46

FABIAN CANCELLARA/1Fuoriclasse del ciclismo

me piase #ryanair. Sono inaereo. il beo e che ho dueveneti che parlano dialettocompresso tutti intorno me#deventomatto@Confraternita_C

FABIAN CANCELLARA/2Me capio un casso...!!! E undialetto troppo duro chehann. ma mi fa ridere.@f cancellara

MARTIN CASTROGIOVANNIColonna del rugby azzurro

E’ anche tua amore grazieper starmi vicino@giuliacandiago@castrito81

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34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUCI ISPIRATORELAMBRUGHI:UNA SERATA NOBUDEL DOMINA

HYSAJ SPINGEMORO SUPERBOLISUZZO E LUDI:QUANTA FATICA

GLI ARBITRI Mariani 7Perfetto, anche sullasimulazione di Maccarone.Schenone 6,5 -Gava 6,5;Nasca 6,5- Palazzino 6,5.

GLI ARBITRI Di Bello 5,5Disinvolto con i cartellini, non èsolare la punizione da cui nascel’1-1 di Paulinho. Stellone 6-Citro6; Giancola 6-Gavillucci 6.

LIVORNOEMPOLI

DAL NOSTRO INVIATOGAETANO IMPARATOEMPOLI (Firenze)

Avanti Empoli, la finale ètua. Strameritata. Ci arrivi perla saggezza di Sarri, la voglia diSaponara e una doppietta pe-santissima a suggellare la suacrescita continua, con un Tava-no che non sbaglia mai due ga-re di fila e un Maccarone... aldente anche se non si infila nel-la casella dei realizzatori. VaiEmpoli, anche se la difesa ti fatribolare nella serata in cuischizzi con la trazione anterio-re e una mediana furba, scaltra.Il Novara graffia, si agita, mapiù si muove e sgomita e più èimbrigliato. Torna in gara peruna furbata di Seferovic (rubapalla a Tonelli e si gira piazzan-do di prima un tiro preciso cheriapre i giochi). Il pari lo sfioraun paio di volte (Ludi e Lazza-ri) con Aglietti che si regala unfinale col 4-2-4 maledicendo lapartenza in cui, il golletto del

vantaggio, avrebbe cambiatocopione ad una serata (ed unaimpresa) che resta notevole.

La svolta Vietato attaccare l’Em-poli, senza stare attenti a guar-darsi le spalle. La svolta dellagara la costruiscono i tre in mez-zo: Moro-Valdifiori e Croce (re-cuperato in extremis). Passa po-co in quella zona, ribattono qua-si tutto: Moro innesca con unaverticalizzazione Tavano, tenu-to in gioco da Crescenzi (tantavoglia, ma spesso mal indirizza-ta). Da lì, l’Empoli si prende lafinale, perché la difesa di Agliet-ti va in bambola e il raddoppiodi Saponara glielo confeziona-no praticamente sotto il naso,dopo gli sviluppi di un angolo.Vittoria legittimata dalla traver-sa di Tonelli (di testa), dal con-tropiede di Maccarone sul 3-1di Saponara, da un conto delleazioni gol che è di 8-3. Inappel-labile.

Sarri di parola Aveva anticipato:«Non farò tatticismi, ce la gio-chiamo». Ed è stato di parola,troppo furbo ed amante del belcalcio per non sapere che, sepunti a difenderti bastando unpareggio, alla fine piangi lacri-me amare. L’unico rammarico?Il gol subito dopo 7 ore e 20’ diinviolabilità casalinga e una di-fesa che s’è regalata qualche di-strazione di troppo, specie sul2-1. E in prospettiva Livorno,con quell’attacco che si ritrovaNicola...

Aglietti fatalista In pratica, la rin-corsa, s’arresta insieme al cam-pionato, e di per sé è una impre-sona. Prima ad essere pericolo-si con Seferovic, la pausa nelcuore del primo tempo, lasciatracce indelebili e la virata sul4-2-4 è solo l’ennesima (com-prensibile) trovata per salvareil salvabile. Ma resta la grandecavalcata: Novara esce a testaalta.

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DAL NOSTRO INVIATOROBERTO PELUCCHILIVORNO

I playoff sono così, azze-rano le distanze, danno altrospessore ai valori tecnici. Il Li-vorno va in finale contro l’Em-poli con due 1-1, ma a restarenegli occhi è soltanto il Bre-scia, che avrebbe meritato divincere per il modo in cui ha az-zannato la gara di ritorno e hatenuto testa a un Livorno chedurante la stagione gli avevadato 18 punti (e un 3-0 senzastoria appena venti giorni fa) eche, invece, stavolta ha balbet-tato, rischiando di chiuderequi l’avventura. L’ha salvatoPaulinho con una punizione de-viata dalla barriera quando ilBrescia era meritatamente invantaggio grazie al gol di Cor-via.

Che partenza Primo tempo delBrescia nettamente superioreagli avversari. Calori non è riu-

scito a recuperare il capitanoZambelli, ma Caracciolo sì. Pe-rò, invece del tridente annun-ciato, ha optato per un 4-3-1-2con Rossi trequartista e Scagliaa fare da valletto a Budel insie-me con Finazzi. Centrocampotosto, di qualità e battaglia. Bre-scia tutt’altro che attendista,ma subito propositivo, svegliodi gambe e pieno di buone in-tenzioni. E in quel Brescia tuttoidee, il Livorno si è smarrito, in-capace di trovare una manovrafluida, uno sbocco logico al pro-prio gioco. Così, per venti minu-ti si è assistito a una partita ascacchi, senza lo straccio di ti-ro, ma con il Livorno troppo ti-tubante, impaurito. Così è sta-to il Brescia a regalare i primibrividi, con Corvia che nellastessa azione ha impegnatoMazzoni e poi, di testa, ha cen-trato il palo. Al 34’ punizionedi Scaglia dalla trequarti, col-po testa di Daprelà sporcato daun difensore e ancora grandedeviazione di Mazzoni in ango-lo. Livorno alla corde, racchiu-so nel proprio orticello a vede-re gli altri comandare.

Grazie Paulinho Al 38’ prima oc-casione per i toscani: Paulinhoha allargato a sinistra per Lam-brughi, cross rasoterra e, dadue passi, Schiattarella ha ap-poggiato in rete, ma il gol è sta-to annullato per fuorigioco(giusto). Nella ripresa Pau-linho ha cominciato a dare se-gni della propria classe (traver-sa) e Emerson ha centrato inpieno il palo su punizione da25 metri. In mezzo, però, c’èstato il gol di Corvia, ben lancia-to da Rossi. Il Livorno ha reagi-to con rabbia e ha guadagnatoun’altra punizione (dubbia),quella che Paulinho ha messoalle spalle di Arcari con il con-tributo della barriera. L’1-1vuol dire finale, ma control’Empoli servirà il Livorno dicampionato.

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11PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Corvia (B) all’11’, Paulinho (L)al 20’ s.t.

LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni; Bernardi-ni, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci,Duncan, Lambrughi (dal 15’ s.t. Gemiti); Belin-gheri (dal 7’ s.t. Gentsoglou); Dionisi (dal 48’s.t. Decarli), Paulinho. PANCHINA Aldegani,Salviato, Bigazzi, Dell’Agnello. ALLENATORENicola.

BRESCIA (4-3-3) Arcari; Lasik, De Ma-io, Caldirola, Daprelà (dal 45’ s.t. Picci); Fi-nazzi, Budel, Scaglia; Rossi (dal 23’ s.t. Feli-pe), And. Caracciolo, Corvia (dal 46’ s.t. Mi-trovic). PANCHINA Russo, Ant. Caracciolo,Benali, Arias. ALLENATORE Calori.

ARBITRO Di Bello di Brindisi.AMMONITI Duncan (L) e Budel (B) per com-portamento non regolamentare; Corvia (B)e Dionisi (L) per proteste; De Maio (B) e Sca-glia (B) per gioco scorretto.NOTE paganti 9.677, incasso di 87.967 euro.Tiri in porta 3 (con una traversa e un palo)-6(con un palo). Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 1-0.Angoli 4-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

di RO.PE.di G.IMP.

PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Tavano (E) al 18’, Saponara (E)al 22’, Seferovic (N) al 37’ p.t.; Saponara (E)al 25’, Mchedlidze (E) al 48’ s.t.

EMPOLI (4-3-1-2) Bassi; Laurini (dal 21’s.t. Romeo), Tonelli, Regini, Hysaj; Moro, Val-difiori, Croce (dal 27’ s.t. Signorelli); Sapona-ra; Maccarone (dal 39’ s.t. Mchedlidze), Ta-vano. PANCHINA Pelagotti, Gigliotti, Puccia-relli, Casoli. ALLENATORE Sarri.

NOVARA (4-3-3) Bardi; Perticone, Li-suzzo, Ludi, Crescenzi; Marianini (dal 37’ s.t.Fernandes), Buzzegoli (dal 26’ s.t. Rubino),Pesce; Gonzalez, Seferovic, Lazzari (dal 12’s.t. Mehmeti). PANCHINA Montipo, Parravici-ni, Ghiringhelli, Colombo. ALLENATOREAglietti.

ARBITRO Mariani di Aprilia.AMMONITI Buzzegoli (N), Ludi (N), Moro (E) eGonzalez (N) per gioco scorretto; Tonelli (E),Pesce (N) e Maccarone (E) per c.n.r.NOTE paganti 7.609, incasso di 41.563 euro.Tiri in porta 6 (con una traversa)-3. Tiri fuori5-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-3. Recuperi:p.t. 1’, s.t. 4’.

BRESCIA

RITORNO SEMIFINALI PLAYOFF

LIVORNO 6MAZZONI 7 Reattivo su Corvia eDaprelà, graziato dal palo.BERNARDINI 6 Monta la guardiasu Caracciolo e non sbaglia.EMERSON 6,5 Gran salvataggio inavvio, clamoroso il palo da 25metri. Non impeccabile sul gol.CECCHERINI 6 Qualche brivido,ma regge decentemente.SCHIATTARELLA 6 Giustoannullargli il gol, non spinge tanto.LUCI 6,5 Il più lucido al centro.DUNCAN 6 La sua forza si fasentire, certe volte troppo.LAMBRUGHI 5 Spinge poco, si fasaltare da Corvia sull’1 0.GEMITI 6 Con lui arrivano piùcross in area.BELINGHERI 5 Si trascina datempo un guaio fisico e si vede.GENTSOGLOU 6 Entra e il suoaiuto è preziosissimo.DIONISI 6 Bada più coprire che adaffondare. (Decarli s.v.).

h 7,5 IL MIGLIOREPAULINHO

Una traversa e il gol su punizioneche vale la finale.

All. NICOLA 6 Ci aspettavamo unLivorno più coraggioso, così lafinale diventa problematica.

BRESCIA 7ARCARI s.v. Non fa una parata,tradito dalla barriera sull’1 1.LASIK 6 Quando Paulinho sisveglia, diventa dura stargli dietro.DE MAIO 6,5 Attento, pulito,sbaglia una volta e rischia grosso.CALDIROLA 6 Regge a faticaquando Paulinho passa da lì.DAPRELÀ 6 Avvio difficile conDionisi, ma lo contiene.PICCI 6 Per poco non segna il 2 1.FINAZZI 6,5 Dà sostanza alcentrocampo.BUDEL 7 Se all’andata non avevabrillato, all’Ardenza comanda.SCAGLIA 7 Ottimo anche in unruolo non suo.ROSSI 6,5 Le sue sono giocateutili, serve l’assist a Corvia.FELIPE 6 Entra e sfiora il gol.AND. CARACCIOLO 6,5 Nonsegna, ma si sbatte là davanti.

h 7,5 IL MIGLIORECORVIA

Impegna Mazzoni e prende il palo.Suo il gol che fa sognare Bresciaper un po’. (Mitrovic s.v.).

All. CALORI 7 Fa il padrone incasa d’altri, meritava di vincere.

EMPOLI 7,5BASSI 6 Determinante sullo 0 0,non chiude su Seferovic.LAURINI 6 Complice della gaffesul gol, nega il pari a Lazzari.ROMEO 6,5 E’ fresco, difende suGonzalez quando attaccano in 4TONELLI 5 Regala la palla aSeferovic che riapre la gara.REGINI 6 Il più attento dei centrali.HYSAJ 6,5 Osa anche il tiro.MORO 7 Superbo il palloneverticale per Tavano.VALDIFIORI 6,5 Tiene la mediana.CROCE 6,5 Trita tutto alle spalle diSaponara. (Signorelli s.v.).

h 7,5 IL MIGLIORESAPONARA

Grande doppietta: un tiro di primae un rigore in movimento. Lepartitissime lo esaltano.

MACCARONE 7 L’assist del terzogol e una simulazione di troppo.MCHEDLIDZE 6,5 Gran bel gol:dribbling e rasoiata in area.TAVANO 7,5 Pallonetto gol e lapalla per sbloccare Saponara.ALL. SARRI 7,5 Onore al coraggio:gli basta non perdere, se la giocada subito senza paure, catenacci,catenelle e filo spinato. Bravo.

NOVARA 5BARDI 5,5 Paratona dalladistanza, può poco sui gol.PERTICONE 5,5 Nervoso, puòspingere poco, arranca un po’.LISUZZO 5 Soffre e manda altauna ribattuta per il 2 2.LUDI 5 Caparbio, osa il tiro ma èavvolto dal «due con» empolese.CRESCENZI 5 Spinge, lotta, matiene in gioco Tavano sul gol.MARIANINI 5 Si perde tra compitidifensivi e supporto (Fernandess.v.).BUZZEGOLI 5,5 Gira, anche avuoto ma argina un po’. Valdifiori.RUBINO 5 Non aumenta ilcoefficiente offensivo.PESCE 5 Poca fase difensiva.GONZALEZ 5 Raramente in gara.

h 6,5 IL MIGLIORESEFEROVIC

Spreca sullo 0 0, ma ruba es’inventa il gol della speranza.

LAZZARI 6 Dà un pallonestupendo in verticale, poi scema.MEHMETI 5,5 Va nelle zolle diLazzari, meno incisivo.All. AGLIETTI 5,5 Per esserciarrivato merita 7, per la gara 5.Fate voi la media...

NOVARA

Il futuro milanista firma una doppiettaSeferovic sul 2-0 aveva riaperto la garaChiude Mchedlidze: gran poker Sarri

IL PROGRAMMA

Pali, traverse, occasioni e tanti brividiE’ decisiva la punizione del brasiliano:fatale ad Arcari la deviazione in barriera

IL RECORD

La finale sarà giocatamercoledì (andata a Empoli) edomenica (ritorno a Livorno):le partite iniziano alle 20.45.Con due pareggi il Livorno èpromosso in Serie A, mentrel’Empoli deve vincere almenouno dei due incontri. Se dopola partita di ritorno c’è parità dipunti e di gol (quelli in casavalgono come quelli segnatifuori) passa il Livorno, che si èpiazzato meglio. Ricordiamoche nemmeno in finale, in casodi parità, sono previsti i tempisupplementari.

Andando a segno iericontro il Novara, Tavano èdiventato il giocatore che harealizzato più gol nelle 8edizioni dei playoff di Serie B:4 gol (tre con il Livorno nel2008 09, uno con l’Empoli alNovara). In testa insiemeall’attaccante dell’Empoli cisono anche Elvis Abbruscato(1 gol col Torino nel 2006, 3col Lecce nel 2008) e NicolaPozzi (tutti e 4 con la Sampnella scorsa stagione). SegueDiamanti con 3 gol, tutti con ilLivorno nel 2009.

SERIE B

le Pagelle

Finale Empoli-Livorno

Sprint Tavanopoi SaponaraAglietti crolla:ciao Novara

Riccardo Saponara, 21 anni, due gol dopo gli 11 in campionato LAPRESSE

Mercoledì andataDomenica ritornosempre alle 20.45

Corvia illudeun bel BresciaPoi Paulinholancia Nicola

1

Tavano con 4 golcapocannonieredei playoff di B

le Pagelle

4

Paulinho (secondo da sin.), 27 anni, 2 reti nei playoff e 21 in tutto LAPRESSE

35LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LA SITUAZIONE DOMENICA IL RITORNOANDATA PLAYOUT CRISTINI RISPONDE A BONVISSUTO

Vecchi si illude con un rigore di CampoLa squadra di Brini ribalta il risultato:prima Della Rocca, poi con una prodezza

In gol due giocatori partiti in panchinaPrina merita il vantaggio grazie a GarinE Gustinetti acciuffa il pari solo al 94’

REGOLAMENTO

Ecco il regolamento dellaPrima divisione.PLAYOFF Da stabilire duepromozioni. Domenica c’è ilritorno delle semifinali: in casodi parità di punti e gol va infinale la squadra megliopiazzata, ossia quella che giocail ritorno in casa. Nellesemifinali, in caso di parità dipunti e gol, non ci sono isupplementari: ci sarannoeventualmente solo in finale.PLAYOUT Da stabilire quattroretrocessioni. Domenica c’è ilritorno: in caso di parità dipunti e gol (non ci sonosupplementari) si salva lasquadra meglio piazzata, quellache gioca il ritorno in casa.

PRIMA DIVISIONE GIRONE A ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF

Letizia gioielloCarpi: la finaleè a un passoAlto Adige k.o.

Lecce in salvoScatto EntellaMa in extremisc’è D’Ambrosio

I supplementarisoltanto in finaleLa Reggiana spreca

Cuneo, un pari prezioso

ALTO ADIGE-CARPI 1-2MARCATORI Campo (AA) su rigore al10’, Della Rocca (C) al 26’ p.t.; Letizia(C) al 22’ s.t.ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone 5;Iacoponi 6, Kiem 6, Cappelletti 6,5,Bassoli 5,5; Furlan 6 (dal 25’ s.t. Pasi5,5), Bertoni 6, Uliano 6; Campo 6(dal 40’ s.t. Turchetta 6,5), Maritato6, Thiam 5,5 (dal 31’ s.t. Testardis.v.). (Grandi, Tagliani, Branca, Fink).All. Vecchi 5,5.CARPI (4-2-3-1) Sportiello 5; Letizia6,5, Poli 6, Terigi 6, Sperotto 5,5;Bianco 6,5, Pasciuti 6 (dal 36’ s.t.Gagliolo s.v.); Melara 7, Concas 6,5(dal 27’ s.t. Perini s.v.), Di Gaudio 7;Della Rocca 7 (dal 31’ s.t. Arma s.v.).(Trini, Potenza, Viola, Kabine). All.Brini 6,5.ARBITRO Chiffi di Padova 5,5.NOTE paganti 1.772, incasso noncomunicato. Espulso il tecnicoVecchi al 44’ p.t.; mmoniti Sportiello,Pasciuti, Terigi e Melara. Angoli 5-2.

FRANCESCO BERTAGNOLLIBOLZANO

Il Carpi passa al Drusoed ipoteca la finale, per l’AltoAdige la gara d’andata deiplayoff assomiglia alla fined’un sogno. Questo l’esito deiprimi novanta minuti d’una se-

mifinale che pareva equilibra-ta ed incerta e che, invece, gliemiliani mettono dalla pro-pria parte grazie ad una garasolida e concreta, vinta con sa-gacia e sfruttando gli episodifavorevoli. Eppure in un pri-mo tempo a ritmi alti e spetta-colare era stato l’Alto Adige apassare dopo appena dieci mi-nuti, facendo intendere ben al-tro finale. Su un lungo rilanciodi Furlan uno Sportiello in net-to vantaggio sugli avversari silasciava sottrarre la palla daMaritato, poi atterrato dal por-tiere emiliano. Rigore edespulsione? Chiffi propendesolo per la prima ipotesi fra leproteste dei padroni di casa.Trasformazione di Campo e1-0 parziale.

Reazione Il Carpi accusa il col-po e Cappelletti spreca la palladel 2-0 incornando da pochipassi troppo centralmente,poi è di Gaudio a sfiorare il pa-reggio con una serpentina re-spinta all’ultimo dalla difesadi casa. E’ il preludio al pareg-gio, trovato da Della Rocca ditesta su assist al bacio di DiGaudio. Sembra fuorigioconetto, ma Chiffi ed il suo colla-boratore non sono dello stessoavviso. Lì finisce la partita del-l’Alto Adige ed il Carpi potreb-be trovare il vantaggio primadel riposo, quando Concasspreca da dentro l’area sparan-do su Marcone. Cala il ritmonella ripresa ed il Carpi si limi-ta a controllare gli sterili attac-chi dei padroni di casa. A deci-dere il match, e probabilmen-te la qualificazione, è Letiziache, allo scoccare dell’ultimoquarto di gara, nel tentativo dicrossare da 40 metri sorpren-de un Marcone comunque col-pevole. Maritato e Pasi fallisco-no nell’assedio finale le occa-sioni per il 2-2.

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ENTELLA-LECCE 1-1MARCATORI Garin (E) al 30’,D’Ambrosio (L) al 49’ s.t.ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6; De Col6,5, Cesar 6,5, Russo 6, Cecchini 6(dal 33’ s.t. Falcier s.v.); Staiti 7, DiTacchio 6,5, Volpe 6,5; Vannucchi 6;Cori 5,5 (dal 22’ s.t. Garin 7), Guerra 6(dal 45’ s.t. Hamlili s.v.). (Conti, Argeri,Raggio Garibaldi, Ballardini). All. Prina6,5.LECCE (4-3-1-2) Benassi 5,5; Diniz 6,5,Martinez 6,5, Esposito 6, Tomi 6 (dal34’ p.t. D’Ambrosio 6,5); Giacomazzi 6,De Rose 6, Memushaj 6; Bogliacino6,5; Foti 5,5 (dal 16’ s.t. Chiricò 5,5),Pià 5,5 (dal 31’ s.t. Chevanton s.v.).(Bleve, Vanin, Zappacosta, Falco). All.Gustinetti 6.ARBITRO Saia di Palermo 5,5.NOTE paganti 1.800, incasso di 18.570euro. Amm. Guerra, De Rose,Memushaj e Vannucchi. Angoli 4-6.

DAL NOSTRO INVIATOGIUSEPPE CALVICHIAVARI (Genova)

E adesso chi avrà il corag-gio di chiamarli panchinari?Buttati nella mischia nel corsodella partita, Hernam Pablo Ga-rin e Dario D’Ambrosio regala-no le emozioni che valgono ilpareggio tra Entella e Lecce.

Trema la squadra di Gustinetti,che si salva in pieno recupero emantiene, per il ritorno, il van-taggio di gestire due risultati.In spaccata, su due palloni va-ganti dinanzi a Benassi e Paro-ni, l’attaccante argentino (incampo dal 22’ s.t. al posto di Co-ri) e l’esterno difensivo (dopo34 minuti subentrato all’infor-tunato Tomi) salgono sull’alta-lena della speranza. Archiviatoun tempo senza sussulti - a par-te un sinistro di Bogliacino inavvio e il gol annullato a Guer-ra al 37’ per fuorigioco -, l’Entel-la merita il vantaggio, al 30’ del-la ripresa. Bogliacino sbaglia indisimpegno e su ripartenza e ti-ro di Staiti, respinto dal palo, èbravo Garin ad anticipare tutti.All’ultimo respiro, su calciod’angolo di Memushaj e «spiz-zata» di Russo, arriva il graffiodi D’Ambrosio, appostato sulsecondo palo.

Possesso Entella Prina crea unacorsia preferenziale a destra:Staiti si accentra per favorire lesovrapposizioni di De Col. Mal’ombelico dell’Entella è sem-pre Vannucchi, abile nel cam-biare posizione ma in sofferen-za per la marcatura di De Rosee Giacomazzi. Il Lecce marchia-to Gustinetti, all’esordio, è piùequilibrato rispetto alla versio-ne Toma. Mancano le incursio-ni sulle fasce ma Bogliacinonon solo illumina con lanci masi sacrifica pure nell’interdizio-ne. Giacomazzi e Memushaj sialternano negli inserimenti inarea avversaria, dove Foti e Piàpungono poco. Trascinata daquasi 2.000 tifosi, è più intra-prendente l’Entella; si mostraimpaurito il Lecce, «pizzicato»a fine gara da un centinaio ditifosi giallorossi. Passata in van-taggio, la formazione di Prina èancora pericolosa con Guerra eFalcier. Poi la pugnalata, or-mai inattesa, di D’Ambrosio.

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Dario D’Ambrosio, 24 anni,esulta dopo l’1-1: è il primo golcon la maglia del Lecce LEZZI

Andrea Della Rocca, 28 anni, è alCarpi da gennaio: quinto gol dopoi 9 con il Portogruaro LIVERANI

GDS

REGGIANA-CUNEO 1-1MARCATORI Bonvissuto (R) al 2’,Cristini (C) al 34’ p.t.REGGIANA (4-4-2) Bellucci 7; Aya 5,5,Cossentino 5,5, Bani 5, Magliocchetti5,5 (dal 28’ s.t. Iraci s.v.); Antonelli 5,Zanetti 6 (dal 1’ s.t. Cavalieri 5),Ardizzone 6, Matteini 5 (dal 20’ s.t.Ferrara 6); Bonvissuto 6, Sprocati5,5. (Tomasig, Mei, Parola,Marcheggiani). All. Zauli 5,5.CUNEO (4-5-1) F. Rossi 6; Donida 6,Carretto 5,5, De Franco 5,5, Arcari5,5 (dal 38’ s.t. Ferri s.v.); Garavelli5,5, Cristini 6,5 (dal 38’ s.t. Danuccis.v.), Longhi 6, Lodi 6, Di Quinzio 6;Torri 6,5 (dal 32’ s.t. Ferrario s.v.).(Negretti, Passerò, Palazzolo,Martini). All. Ferraris 6 (E. Rossisqualificato).ARBITRO Cifelli di Campobasso 6.NOTE paganti 2.655, incasso di

31.959 euro. Ammoniti Bonvissuto,Carretto, Longhi, Di Quinzio eFerrario. Angoli 13-4.

EZIO FANTICINIREGGIO EMILIA

Un gol lampo di Antoni-no Bonvissuto (primo stagio-nale alla 12ª gara) non bastaalla Reggiana per vincere la ga-ra d’andata. Il Cuneo pareggiacon Cristini e nel ritorno avràa disposizione due risultati sutre, mentre i granata soltantocon un successo potranno evi-tare la retrocessione in Secon-

da (sarebbe la prima, sul cam-po, in 94 anni di storia).

La partita Il rapido vantaggio èstato firmato dall’attaccante,che ha trovato lo stacco vincen-te su angolo di Sprocati. Il Cu-neo non ha accusato il colpo eha cominciato a costruire azio-ni pericolose, mentre la Reg-giana è finita in black out. Bel-lucci si è superato due volte suTorri, ma al 34’ non ha potutonulla sul guizzo di Cristini, abi-le a sfruttare il sonno della di-fesa. Dopo un tempo la Reggia-na ha perso Zanetti: anzichéParola, Zauli ha schierato Ca-valieri, i granata hanno attac-cato senza idee, divorandosiperò la palla del 2-1 al 25’: as-sist di Ferrara ma Bonvissutonon è riuscito a battere Rossi.

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Il Rosa è il colore dei numeri uno.

Di chi sta avanti. Di chi è irraggiungibile.

Ma il Rosa non è solo un colore.

È anche un sapore. Quello della vittoria.

Quello di chi non ha eguali.

Come il sapore di Rio Mare.

Solo i migliori vestono di rosa.

36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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Splendida doppietta per l’attaccanteMoscati riapre i giochi nella ripresa:è un livornese a fare il dispetto a Pagliari

Decide il difensore cresciuto nel MilanL’ex Schetter entra e sfiora il pareggioPartita spigolosa, ma la spunta Auteri

ANDATA PLAYOUT / 2 BOTTA E RISPOSTA CORSETTI-CORVESI

PRIMA DIVISIONE GIRONE B ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF

ANDATA PLAYOUT / 1 IL DERBY PUGLIESE

Che bel GattoIl Pisa esultaMa il Perugiaresta in corsa

Baldan in golLa Nocerina vaverso la finaleCede il Latina

Il Sorrento in fugaMa il Prato rimedia

Barletta gran finaleL’Andria al tappeto

PISA-PERUGIA 2-1MARCATORI Gatto (Pi) all’8’ e al 48’p.t.; Moscati (Pe) all’11’ s.t.PISA (4-4-2) Sepe 6; Sbraga 6,Suagher 6,5, Colombini 6, Sabato 6;Buscè 6,5 (dal 15’ s.t. Fondi 6),Barberis 6,5, Favasuli 6, Rizzo 7;Scappini 5 (dal 15’ s.t. Perez 6), Gatto7,5 (dal 32’ s.t. Benedetti 5). (Pugliesi,Rozzio, Carini, Tulli). All. Pagliari 7.PERUGIA (4-3-3) Koprivec 5,5; Cangi6, Russo 6,5, Massoni 6, Liviero 5(dal 1’ s.t. Giani 6); Moscati 6,5 (dal23’ s.t. Lebran 6), Esposito 5,5, Nicco6,5; Politano 5 (dal 16’ s.t. Rantier 6),Ciofani 6, Fabinho 6,5. (Pinti, Dettori,Italiano, Tozzi Borsoi). All. Camplone6.ARBITRO Maresca di Napoli 6,5.NOTE paganti 9.934, incasso di139.013 euro. Espulso Massoni al 20’s.t.; ammoniti Perez, Esposito ePolitano. Angoli 2-5.

DAL NOSTRO INVIATOALESSIO DA RONCHPISA

Vince il Pisa, ma è pro-prio ai toscani che resta in boc-ca un retrogusto amaro. Lasquadra di Pagliari mette ingrande difficoltà il Perugia, loporta sul limite del tracollo perben due volte, ma chiude con il

vantaggio minimo, per nientesicuro in vista della sfida di ri-torno, e con il pensiero fisso algran tiro di Rizzo al 17’ del se-condo tempo che ha mandatola palla a schiantarsi sulla tra-versa a portiere battuto.

Che idea Le idee sono semprepreziose, fruttano spesso piùdei soldi. Un’idea di Pagliariha trasformato un’ala promet-tente come Leonardo Gatto inun attaccante letale. 21 anni,prodotto del vivaio atalantino,Gatto ha velocità e qualità, hamesso in crisi il Perugia condue splendidi gol: il primo, suassist di Buscè, con controllospalle alla porta e tiro in giratadi sinistro, il secondo con unaconclusione di destro dalla di-stanza, potente e improvvisa.Due reti che hanno siglato unprimo tempo a senso unico,con due altre occasioni perScappini.

Beffa sfiorata Il Pisa pressa,mette in crisi la regia di Esposi-to, attacca a folate. Rizzo difen-de a sinistra, ma sorprende at-taccando al centro. Barberis,20 anni, sostituisce Mingazzi-ni senza timore. Il Perugia vuo-le attaccare sulle corsie latera-li, invece è lì che soffre. Fa-binho si spreme, ma viene spes-so triplicato, Politano è un fan-tasma. Liviero viene spazzatovia da Buscè. Eppure il Perugiaresta in gioco: Nicco, inesauri-bile, ispira Moscati, micidialedi destro. Un livornese chespezza il volo del Pisa. Rizzo in-venta una giocata strepitosa, silibera tra tre avversari e spara:traversa. Massoni stende Pe-rez, seconda ammonizione edespulsione. Pare la fine, inveceè l’inizio della riscossa: il Pisaha speso troppo. Camplone si-stema i suoi con un coraggioso4-2-3 così Rantier e Fabinhosfiorano pure il gol beffa.

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NOCERINA-LATINA 1-0MARCATORE Baldan al 23’ s.t.NOCERINA (4-3-3) De Lucia 6; Garufo6, Baldan 7, Scardina 6,5, Chiosa 5,5(dall’11’ s.t. Pepe 6); Corapi 6,5 (dal45’ s.t. Diagouraga s.v.), A. Bruno 6,De Liguori 5,5 (dall’11’ s.t. Daffara6,5); Mazzeo 6, Evacuo 6, Negro 7.(Ragni, Russo, Andelkovic, Gavilan).All. Auteri 7.LATINA (4-3-3) Bindi 5,5; Milani 6,Cottafava 6,5, De Giosa 6,5,Bruscagin 5,5; Burrai 6 (dal 14’ s.t.Ricciardi 6), Cejas 6, Sacilotto 6;Barraco 6 (dal 33’ s.t. Schetter 6),Jefferson 6 (dal 18’ s.t. Danilevicius5), Kolawole 6. (Ioime, Cafiero, Agius,Gerbo). All. Sanderra 6.ARBITRO Ghersini di Genova 6.NOTE spettatori 7.000 circa, incassoe paganti non comunicati. AmmonitiCottafava, A. Bruno, Sacilotto eDanilevicius. Angoli 3-5.

DAL NOSTRO INVIATONICOLA BERARDINONOCERINA INFERIORE (Salerno)

Ci pensa Marco Baldan,19enne difensore in prestitodal Milan, a spingere la Noceri-na verso la finale. Il suo gol, ilsecondo stagionale, fissa la vit-toria sul Latina a metà ripresa.Un successo inseguito con de-

terminazione e lucidità daicampani, più reattivi nella ri-presa. I laziali, dopo un buonprimo tempo, perdono tonoproprio quando sono chiamatia raddrizzare il risultato.

La chiave Sfida subito a visoaperto. Nocerina aggressiva,Latina geometrico. La squadradi Sanderra sfiora il vantaggioall’8’: sul cross di Milani dalladestra, il pallone sfugge a DeLucia, il tocco ravvicinato diBarraco è fuori bersaglio. Il La-tina si impossessa del centro-campo. La Nocerina (rigore re-clamato al 15’ per interventodi De Giosa su Evacuo) anna-spa in fase di impostazione.Un’insidiosa punizione di Maz-zeo (28’, fuori) rilancia la for-mazione di Auteri. Il Latina siricompatta abilmente in chia-ve difensiva. Gara molto spigo-losa: il primo cartellino giallo,su Cottafava, arriva però solopoco prima dell’intervallo.

Cambio di rotta Nella ripresa laNocerina sgomma in avanti.Auteri inserisce Daffara e Pe-pe al posto di De Liguori eChiosa: la mossa rende più of-fensivo l’assetto (a tratti un4-2-4). Nel Latina entrano Ric-ciardi e Danilevicius (out Bur-rai e Jefferson) ma la novità ri-guarda Barraco arretrato acentrocampo. Insiste la Noceri-na che passa al 23’: punizionedi Negro dalla sinistra, sul pal-lone respinto da Bindi si avven-ta Baldan per la botta vincen-te. Sanderra innesta l’ex Schet-ter che al 36’ prova il colpo conun tiro sopra la traversa. Inprecedenza, con Ricciardi eKolawole, gli altri pericoli cre-ati dal Latina, che però non siinfiamma di rabbia. La Noceri-na controlla e incassa la vitto-ria voluta a tutti i costi.

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Marco Baldan, 19 anni, esultadopo la rete al Latina: è il suosecondo gol stagionale TANOPRESS

SORRENTO-PRATO 1-1MARCATORI Corsetti (S) su rigore al31’ p.t.; Corvesi (P) al 19’ s.t.SORRENTO (4-2-3-1) Rossi 6,5;Ciampi 5, Nocentini 6, Di Nunzio 6,Bonomi 6; Arcuri 5,5 (dal 26’ s.t.Konan 5), Salvi 6; Corsetti 6 (dal 32’s.t. A. Esposito 5), Guitto 6,5,Tortolano 6,5; Bernardo 6. (Polizzi,Balzano, Fusar Bassini, Beati,Terminiello). All. Papagni 6.PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Beduschi 5(dal 37’ p.t. Bagnai 6), Malomo 6,Ghinassi 6, Lamma 6; Corvesi 6,5,Disabato 6 (dal 41’ s.t. Bisoli s.v.),Casini 6; Silva Reis 5,5; Papini 5,5(dall’11’ s.t. Essabr 5), Napoli 6.(Brunelli, Carminati, Di Dio, Tiboni).All. V. Esposito 6.ARBITRO Aureliano di Bologna 6.NOTE paganti 717, incasso di 9.033

euro. Ammoniti Beduschi, Tortolano,Corvesi e Lamma. Angoli 5-3.

ANTONINO SINISCALCHISORRENTO (Napoli)

L’1-1 va bene al Prato edè una mezza delusione per ilSorrento in vista del ritorno:la squadra di Papagni solo conuna vittoria si potrà salvare. Irossoneri danno tutto nel pri-mo tempo, passano in vantag-gio su rigore (31’, inutile fallodi Beduschi su Tortolano) gra-zie a Corsetti, ma è un fuoco di

paglia. Nella prima mezzoradella ripresa la squadra di Pa-pagni cala nel ritmo e nellagrinta incoraggiando il Pratoad assumere l’iniziativa fino astrappare il pari. Al 19’ Corve-si, approfittando una difesamal piazzata, trafigge Rossidopo una ripartenza di Napolie Silva Reis.

Assalto Solo nel finale il Sor-rento, sotto la spinta di Torto-lano e Guitto, si rende ancorainsidioso e il nuovo entratoAlessio Esposito tira addosso aLayeni da pochi passi una buo-na palla-gol (45’). Da ricorda-re, nel corso del primo tempo,due occasioni sprecate da Cor-setti (10’ e 17’) e un palo di Na-poli su punizione deviata dal-la barriera (12’).

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Leonardo Gatto, 21 anni, autoredi una doppietta: in campionatoaveva segnato 4 gol DAPRESS

BARLETTA-ANDRIA 2-0MARCATORI Allegretti al 41’, LaMantia al 45’ s.t.BARLETTA (3-5-2) Liverani 6; Romeo6 (dal 40’ s.t. Burzigotti s.v.),Camilleri 6, Di Bella 6 (dal 17’ s.t.Calapai 6); Molina 5,5, Prutsch 5,5(dal 14’ s.t. Dall’Oglio 6), Allegretti 7,5,Dezi 6,5, Pippa 6; La Mantia 6,5,Cicerelli 6. (Pane, Simoncelli,Carretta, Meduri). All. Orlandi 6.ANDRIA (4-4-2) Rossi 6; Lorenzini5,5, Migliaccio 6, Zaffagnini 6,Contessa 6; D’Errico 5,5, La Rosa4,5, Giorgino 5,5, Taormina 6 (dal 26’s.t. De Giorgi 6); Innocenti 5,5, Sy 5,5(dall’11’ s.t. Liccardo 6). (Sansonna,Tartaglia, Loiodice, Branzani,Maccan). All. Cosco 5,5.ARBITRO Bruno di Torino 6.

NOTE paganti 2.942, incasso di31.500 euro. Espulso La Rosa al 5’s.t.; ammoniti Prutsch, Allegretti,Lorenzini e Liccardo. Angoli 7-2.

MATTEO TABACCOBARLETTA

Il derby della paura se loaggiudica il Barletta. Una ga-ra per niente spettacolare ebloccata fino a 5’ dalla fine,quando una magia su punizio-ne di Allegretti sblocca l’in-contro. E dopo 4’ arriva ancheil raddoppio di La Mantia.

I gol Partita brutta, con pocheemozioni, anche se a quelle cipensano le due tifoserie. Al 12’è Camilleri che prova di testa,mentre al 20’ è Cicerelli chemanda a lato di poco. La ripre-sa si apre con l’espulsione delcentrocampista dell’AndriaLa Rosa, ma neanche l’uomoin piu per il Barletta dà fiatoalla gara. Poi, nel finale, arri-va la punizione di Allegrettiche fulmina l’immobile Ros-si. A questo punto l’Andriacommette l’errore di sbilan-ciarsi troppo per cercare il pa-reggio e così subisce in con-tropiede la rete di La Mantia.Ora per l’Andria si fa dura:nella gara di ritorno di dome-nica prossima deve vincerecon almeno due gol di scarto.

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37LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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GIRONE B

PLAYOUT

GIRONE A

LA SITUAZIONE DOMENICA IL RITORNO

Sono decisivi i due attaccantiBoldini, un discreto debutto

SERIE D

Pagliari azzecca ogni mossaSul 2-0 c’è l’errore di Cappa

Due lampi per un giusto pariCappellacci ha la bestia nera

Rigore negato, fuori RastelliGara decisa da una prodezza

La stella del Monza è decisiva, nel derby d’Abruzzo cade il Chieti. Pari ok di Venezia e Aprilia

La quarta fase dei playoffe il ritorno dei playout.PLAYOFFSanthià-Virtus Vecomp 4-5 dopoi rigori (1-1); Matera-Casertana3-4 dopo i rigori (0-0); Viterbese-Castelfranco 0-5. Domenica insemifinale anche la TorreNeapolis (vincente Coppa Italia).PLAYOUTA Verbano-Novese 2-0 (andata0-3); Asti-Tortona 0-0 (0-0).C Cerea-Sanvitese 0-1 (1-1);Montebelluna-Giorgione 0-0 (1-1).D Riccione-Pavullese 1-1 (1-1);Forcoli-Castenaso 0-1 (1-1).E Pontevecchio-Flaminia 1-2 (1-1).F Renato Curi-Celano 1-2 (0-0).G Budoni-Selargius 1-1 (1-2);Anziolavinio-Hyria Nola 2-2 (1-3).H Nardò-Sant’Antonio A. 0-0 (0-0).I Agropoli-Sambiase 2-3 (2-0,giocata sabato);Palazzolo-Ragusa 0-1 (1-1).VERDETTI Retrocedono inEccellenza: Verbano, Tortona,Cerea, Giorgione, Pavullese,Forcoli, Pontevecchio, RenatoCuri, Budoni, Anziolavinio,Sant’Antonio Abate, Sambiase ePalazzolo.

SECONDA DIVISIONE ANDATA SEMIFINALI PLAYOFF

GIRONE A: VALLE D’AOSTA-RIMINI 0-2MARCATORI Palazzi al 10’, Morga al 34’ s.t.VALLE D’AOSTA (4-3-3) Frattali 6,5; Jidayi 6, Emiliano6,5, Benedetto 5,5, Miceli 5; Panepinto 5 (dal 12’ s.t.Bentoglio 5,5), Nocciola 5,5, Gentile 5; Iocolano 5,5,Sinato 5, De Vincenziis 5,5 (dal 18’ s.t. Esposito s.v.;dal 32’ s.t. Temelin s.v.). (Costantino, Fiore, Furno,Cuneaz). All. Zichella 5.RIMINI (4-4-2) Scotti 7; Gasperoni 5,5 (dal 32’ s.t.Ferrari 6), A. Brighi 6,5, Rosini 6,5, Palazzi 7; Spighi6,5 (dal 36’ s.t. Mandorlini s.v.), M. Brighi 6,5, Onescu6,5, Baldazzi 6 (23’ s.t. Valeriani 6); Taddei 7, Morga7,5. (Semprini, Maita, Marras, Maio). All. D’Angelo 7.ARBITRO Ros di Pordenone 6,5.NOTE spettatori 250 circa, incasso di 1.824 euro.Ammoniti Benedetto, Iocolano, Rosini, Onescu,Emiliano, Valeriani e Taddei. Angoli 4-7.

SAN GIUSTO CANAVESE (To) Il Rimini vince 2 0 comein campionato il 27 gennaio scorso e prenota lafinale. Al Valle d’Aosta serve un miracolo: devevincere con almeno tre gol di scarto per nontornare in D dopo 12 mesi. Le reti nella ripresa: al10’ Palazzi di testa, poi al 34’ Morga (dopo unagran parata di Scotti su Emiliano) ha infilato a tuper tu con Frattali (in sospetto fuorigioco).

Andrea Bucci

GIRONE B: GAVORRANO-HINTERREGGIO 2-1MARCATORI Carraro (G) al 5’, Khoris (H) all’8’, Fiore (G)al 17’ p.t.GAVORRANO (3-4-2-1) Addario 6; Mazzanti 6, Miano 6,5,Fatticcioni 6; Tognarelli 5,5 (dal 18’ s.t. Lo Sicco 6),Zane 6, Fiore 7, Romiti 5,5; Della Latta 6, Carraro 8;Nocciolini 6. (Cavallai, Rosati, Viola, Cartella, Ropolo,Alderotti). All. Orrico 6,5.HINTEREGGIO (4-4-2) Mengoni 5,5; Angelino 5,5, Ungaro6, Franceschini 5,5, Impagliazzo 5; Vicari 6, Lavrendi6,5, Kras 6, Aliperta 5 (dal 24’ s.t. Gioia 6); Cruz (dal 25’s.t. Broso 6), Khoris 6. (Maggio, Marguglio, Messina,Figliomeni, Carbonaro). All. Venuto 6,5.ARBITRO Abisso di Palermo 6.NOTE paganti 293, incasso di 2.474 euro. EspulsoKhoris al 44’ s.t.; ammoniti Impagliazzo, Kras, Fiore,Carraro, Ungaro e Nocciolini. Angoli 5-2.

GAVORRANO (Gr) Succede tutto nella primamezzora: apre le danze un grande Carraro,risponde Khoris con un guizzo su cross di Cruz,prima del gol di testa di Fiore che fissa il 2 1. Poicala il sipario sullo spettacolo, con le squadreimpegnate a non farsi male in vista del ritorno,quando al Gavorrano basterà un pareggio per lasalvezza mentre l’Hinterreggio dovrà vincere, masenza il cannoniere Khoris espulso nel finale.

Alfredo Faetti

Al solito Godeasreplica BrighentiIl Renate in salvo

Gasbarroni e L’Aquila, doppio colpo

Denis Godeas, 37 anni, punta del Venezia: 18 gol in tutto

Playoff e playoutCastelfranco okRiccione in salvo

Segna ImprotaPoi c’è CarcioneIl Fattori è amico

Croce va in reteTeramo rimediagrazie a Foglia

Paolo Favaretto, 46 anni, tecnico dell’Aprilia D’ANNIBALE

Girone A: il colpo del RiminiDecidono Palazzi e MorgaIl Valle d’Aosta è spacciato

Girone B: tre gol nei primi 17’Il Gavorrano strappa il 2-1Hinterreggio: fa tutto Khoris

L’ipoteca di Astasulla finaleRabbia Bassano

RENATE-VENEZIA 1- 1MARCATORI Godeas (V) al 45’ p.t.; Brighenti (R) al 28’ s.t.RENATE (4-3-3) R. Galli 6,5; Adobati 6,5, Ferrari 5,5,Gavazzi 6, Morotti 6; Mastrototaro 5,5 (dal 15’ s.t.Santonocito 6,5), N. Galli 5,5, Mantovani 6,5; Gaeta 6 (dal1’ s.t. Malivojevic 6,5), Brighenti 7, Zanetti 6. (Santurro,Zita, Adorni, Bergamini, Storani). All. Boldini 6,5.VENEZIA (4-3-1-2) Zandrini 6,5; Cabeccia 6, Miale 6,5,Battaglia 6, Bertolucci 6 (dal 22’ s.t. Campagna 6); Cenetti6, Carloto 6,5, Maracchi 5,5; Lauria 6 (dal 37’ s.t.Margarita s.v.); Godeas 6,5, Bocalon 6 (dal 27’ s.t. M.Marconi 6). (Menegon, Masi, Princivalli, Taddei). All. Sottili6,5.ARBITRO Sacchi di Macerata 5,5.NOTE spettatori 400 circa, paganti e incasso non comuni-cati. Ammoniti Bocalon, Battaglia e N. Galli. Angoli 5–3.

FRANCO CANTU’MEDA (Monza)

E’ finita con un giusto pari la sfida tra Re-nate e Venezia, decisa dalle parate dei portieri edalle prodezze degli attaccanti, Denis Godeas(18 gol in questa stagione) e Andrea Brighenti(21). Per Boldini un buon debutto dopo l’esone-ro di Sala. L’1-0 allo scadere del primo tempo:cross dalla destra di Cenetti e mezza rovesciatadi Godeas. Brighenti invece sfrutta l’assist di Ma-livojevic con un gran tiro sotto la traversa. Ospi-ti più propositivi nel primo tempo (a favore divento) con Riccardo Galli impegnato più volte evicini al vantaggio già al 12’ con Lauria che hacolpito il palo. Ma l’occasione migliore capita alRenate con Nicolò Galli che al 20’ costringe Zan-drini alla super parata. Renate più incisivo nellaripresa ma il Venezia limita i danni e a conqui-sta un risultato importante. Da segnalare cheuna cinquantina di tifosi del Venezia non sonopotuti entrare e si sono sistemati sulla collinettaall'esterno dello stadio esponendo lo striscione:«Curva Sud, sprovvisti tessera del tifoso».

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L’AQUILA–CHIETI 2–0MARCATORI Improta al 23’ p.t.; Carcione al 37’ s.t.L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Petta 6 (dal 41’ s.t. Ligorio s.v.),Pomante 6,5, Ingrosso 6, Rapisarda 6; Iannini 7, Carcione 7,Menicozzo 6,5; Ciotola 6,5 (dal 25’ s.t. D’Amico 6,5),Infantino 7 (dal 30’ s.t. Ripa s.v.), Improta 7. (Gerosi, Gizzi,Triarico, Colussi). All. Pagliari 6,5.CHIETI (4-2-3-1) Cappa 5; Bigoni 6,5, Pepe 6, Gigli 5,5,Gandelli 5,5; Vitone 5, Del Pinto 6,5; Verna 5, Mungo 5,5 (dal29’ s.t. Rinaldi s.v.), Alessandro 5 (dal 15’ s.t. Berardino 5,5);De Sousa 6. (Savut, Cardinali, Di Filippo, Petagine,Capogna). All. De Patre 5,5.ARBITRO Minelli di Varese 6.NOTE spettatori 2.500 circa, paganti nc, incasso di 27.430euro. Ammoniti Verna, Pepe, Petta e D’Amico. Angoli 2-4.

ALESSANDRO FALLOCCOL’AQUILA

È proprio il caso di dirlo, ai playoff L’Aquilasfata il tabù Fattori, spesso terra di conquista pertutto il girone di ritorno, e si aggiudica il derbyd’Abruzzo. Da una parte un Chieti fresco e mano-vriero, per ampi tratti padrone del campo e forsepunito con un passivo troppo pesante alla luce,soprattutto, di un raddoppio regalato. Dall’altraL’Aquila esperto e cinico, capace di attendere epungere al momento giusto con due lampi, unoper tempo. Grazie anche all’intuizione del tecni-co Pagliari, che azzecca il ritorno al 4-3-3. Davan-ti al pubblico delle grandi occasioni (più di 300gli ospiti), parte bene il Chieti, ma al 23’ L’Aquilapassa alla prima occasione: torre di Infantino perImprota che dalla lunetta fulmina Cappa. Il Chie-ti accusa il colpo e L’Aquila per poco non raddop-pia, con Ciotola e ancora con Improta. Nella ri-presa il Chieti spinge ma al 37’ L’Aquila chiude iconti: destro tagliato su punizione defilata dellospecialista Carcione, Cappa è inguardabile emanda il pallone in porta.

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TERAMO-APRILIA 1-1MARCATORI Croce (A) al 18’ p.t.; Foglia (T) al 13’ s.t.TERAMO (4-4-2) Serraiocco 6; Scipioni 6,5, Ferrani 6,Speranza 6, Chovet 5,5; Ambrosini 5,5, Valentini 6,Novinic 5,5 (dal 7’ s.t. Iazzetta 5,5), Foglia 6,5 (dal 28’ s.t.Petrella 6); Bucchi 6 (dal 42’ p.t. Coletti 6), Olcese 5,5.(Santi, De Fabbritiis, Caidi, De Stefano). All. Cappellacci 6.APRILIA (4-3-1-2) Di Vincenzo 5; Corsi 6, Mariotti 6,Sembroni 6, Frigerio 6; Sassano 5,5 (dal 36’ p.t. Hanine6), Amadio 6,5, Croce 6,5 (dal 24’ s.t. Marfisi 5); Criaco5,5 (dal 38’ s.t. Ferri s.v.); Ferrari 5,5, Gomes 6. (Caruso,Cane, Carta, Lattanzio). All. Favaretto 6.ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6.NOTE spettatori 2.400 circa, paganti nc, incasso di28.239 euro. Espulso Marfisi al 46’ s.t.; ammonitiScipioni, Iazzetta e Ferrari. Angoli 12-3.

GIANCARLO ANTONELLITERAMO

L’Aprilia si conferma bestia nera per il Te-ramo. Dopo aver vinto entrambe le gare di cam-pionato, la squadra laziale strappa un pareggioche significa seria ipoteca per la finale. Partitaequilibrata e pareggio giusto. Al 18’, come unfulmine a ciel sereno, arriva il gol dell’Aprila:assist di Criaco per Croce che con un diagonalesupera Serraiocco. Il Teramo accusa il colpo,poi comincia a scuotersi e al 33’ Bucchi (poiuscito per infortunio) impegna Di Vincenzo.Nella ripresa il Teramo è ancora più determina-to e al 13’ pareggia con Foglia, che approfitta diuna respinta maldestra del portiere su cross diScipioni. La squadra abruzzese continua a pre-mere ma non riesce più a rendersi davvero peri-colosa, se si eccettua un tentativo di Petrella al47’ sventato in angolo. Commenta l’allenatoredi casa Cappellacci: «Pareggio giusto». E Fava-retto: «Bravi i miei a non perdere la testa».

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Andrea Gasbarroni, 31 anni, 18 gol in campionato DAPRESS Giovanni Pagliari, 51 anni, allenatore de L’Aquila LIVERANI

GDS

Ecco il regolamento del-la Seconda divisione.

PLAYOFF Da stabilire due pro-mozioni. Domenica c’è il ritor-no delle semifinali: in caso diparità di punti e gol va in fina-le la squadra meglio piazzata,ossia quella che gioca il ritor-no in casa. Nelle semifinali, incaso di parità, non ci sono sup-plementari: ci saranno even-tualmente solo nelle finali.

PLAYOUT Da stabilire tre retro-cessioni. Domenica c’è il ritor-no: chi perde retrocede, in ca-so di parità di punti e gol (nonci sono supplementari) va in fi-nale la squadra meglio piazza-ta, ossia quella che gioca il ri-torno in casa. In finale (anda-ta sul campo della vincentedel girone B), in caso di parità,si va ai rigori: chi vince è salvo,chi perde retrocede.

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MONZA–BASSANO 1-0MARCATORE Gasbarroni al 16’ s.t.MONZA (4-3-2-1) Castelli 6; Franchino 6,5, Franchini 6,Cattaneo 6,5, Anghileri 6,5 (dal 41’ s.t. Bugno s.v.); Vita 6,5,Grauso 6,5, Valagussa 7; Gasbarroni 7, Finotto 6 (dal 22’ s.t.Calliari s.v.; dal 30’ s.t. Nitride 6); De Cenco 6,5. (Pazzagli,Giorgi, Laraia, Bi Zamble). All. Asta 6,5.BASSANO (4-3-3) Cano 6,5; Basso 6, Bertoli 6, Ghosheh 6,Bizzotto 5,5; Mateos 5,5 (dal 32’ s.t. Proietti 6), Carteri 6,Correa 6,5; Ferretti 6, Longobardi 5 (dal 21’ s.t. Zizzari 6),Berrettoni 5,5 (dal 35’ s.t. De Gasperi s.v.). (David, Toninelli,Zanella, Furlan). All. Rastelli 6.ARBITRO Ripa di Nocera 6.NOTE spettatori 2.000 circa, paganti nc, incasso di 22.213euro. Espulso il tecnico Rastelli al 29’ s.t.; ammonitiGhosheh, Cattaneo, Mateos, Grauso, De Cenco eBerrettoni. Angoli 1-7.

MATTEO DEL BUEMONZA

Il solito Andrea Gasbarroni trasforma inoro l’episodio che rende in discesa la strada delMonza verso la finale: ai brianzoli basterà pareg-giare a Bassano. Una gara molto equilibrata e gio-cata soprattutto a centrocampo non poteva cheessere decisa dalla giocata di un singolo: Astadeve quindi ringraziare Gasbarroni, che al 61’ haraccolto un diagonale di Vita sporcato dalla dife-sa e non ha lasciato scampo a Cano, facendoesplodere il Brianteo. In precedenza il numerouno del Bassano si era dovuto superare su un ten-tativo ravvicinato di De Cenco e su una staffilatadell’inesauribile Valagussa, migliore in campo. IlBassano non si è dimostrato inferiore al Monza: iveneti, che hanno sfiorato la rete con Longobar-di e con una rovesciata di Zizzari, hanno avutoun miglior palleggio, ma non sono mai riusciti adimpensierire Castelli. Nel finale Rastelli è statoespulso per proteste: l’arbitro ha sorvolato su uncontatto in area tra Franchino e Berrettoni.

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39LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Rosberg cala l’assoma c’è il giallo gommeAlonso, che sofferenzaLa Mercedes sbanca un GP lotteria, con la grossa polemicadei test segreti. Il ferrarista (7°) perde altri 12 punti da Vettel

FORMULA 1GP MONACO

Frecce scattantiAl via le Mercedes di Rosberg (a sin.) e Hamiltonchiudono la porta alla Red Bull di Vettel COLOMBO

La prima safety carAl 30° giro safety car in pista per l’incidente diMassa. Il più penalizzato è Hamilton: da 2° a 4° IPP

Alonso e Perez sgomitanoAl 44° giro Perez attacca Alonso alla chicane deltunnel: lo spagnolo taglia il cordolo ed è punito IPP

PINO ALLIEVIMONTECARLO (Monaco)

Di padre in figlio. Tren­t’anni dopo Keke arriva NicoRosberg a dominare il GranPremio di Monaco, riportan­do la Mercedes ai vertici del­la Formula 1. Un trionfo as­soluto, quello del biondo Ni­co quasi­sosia di LeonardoDiCaprio. Primo da giovedì adomenica in tutte le prove,ad ogni giro di gara, adogni ripartenza dopodue safety car e una ban­diera rossa. In poche pa­role, è come se Rosbergavesse vinto tre volte.Senza un errore, una sba­vatura. Semplicementeperfetto, con le gommeche stavolta hanno resistitoper l’intera distanza della ga­ra tanto che non c’è stato al­cun problema a tenere a di­stanza gli avversari sin dalvia, sin dalla prima di tantis­sime curve, con infiniti cam­bi di direzione e di marcia, inun toboga infernale rac­chiuso tra due barrieremetalliche di guard­rail.

Leader Bravo Rosberg,brava la Mercedes, lasola tra le grandimarche ancora al­l’asciutto nel 2013.Nico ha dato unadimostrazione diforza che lo col­loca obbligato­riamente tra igrandi. Perdue anni siera messod i e t r oS c h u m a ­cher e tuttia pensareche Mi­chael fos­

se bollito. Poi è arrivato insquadra il velocissimo Ha­milton: Rosberg gli ha presole misure e (sinora) lo ha ri­dimensionato in modo pe­rentorio, quasi feroce perl’inglese che rischia di finireun’altra volta dallo psicolo­go, tanto da aver detto a finegara (quarto) una frase di re­sa: «Non mi sono piaciuto».Ovvio...

Flop Nel giorno della Merce­des targata Lauda­Wolff laFerrari è finita k.o.. Alonso siè distinto – stavolta – per isorpassi subiti invece che perquelli fatti. La F138 non ave­va né trazione né ritmo eFernando è stato spettatoredelle prodezze altrui, rime­diando tre sverniciate in trecurve diverse da Perez, Sutile Button: non è da lui. Ma haavuto la fortuna che poiRaikkonen sia stato messok.o. da Perez, con lo stesso

messicano che ha dovuto al­zare bandiera bianca pochigiri dopo. Altrimenti sarebbestato 9°, invece di 7°. Peggioè andata a Massa, che scatta­va da fondo griglia ed era 16°quando ha sbattuto a SantaDevota in un incidente­foto­copia di quello di sabato, colsospetto di un guasto tecni­co.

Botti È stata una gara bruttacome quasi tutti i GP di Mo­naco, con i piloti in proces­sione, impossibilitati a supe­rarsi in un tracciato anacro­nistico. Hamilton, che era se­condo, ha perso 2 posizionicon la prima safety­car senzapiù recuperare, mentre Vet­tel e Webber sono rimasti se­condo e terzo statici e impo­tenti. Idem dietro, salvo lasosta per foratura di Raikko­nen provocata da Perez (Ki­mi è poi giunto 10°) e l’arre­sto di Perez dopo averne fat­te di tutti i colori. In mezzo labandiera rossa per il bottoChilton­Maldonado e la se­conda safety car per il tam­ponamento di Grosjean suRicciardo.

Caso gomme Tra due domeni­che in Canada si tornerà(quasi) alla normalità. Havinto bene, la Mercedes? Be­nissimo. Ma ora si dirà che è

stata avvantaggiata dai 3giorni di test a Montmelò,dopo il GP di Spagna. Proveautorizzate dalla Fia su ri­chiesta «in emergenza» dellaPirelli. Motivo per cui, stanteappunto questa emergenza,la Mercedes ha fatto 1.000km con Rosberg e Hamiltoncon la vettura attuale, sullaquale si erano verificate con­dizioni rischiose per le gom­me: almeno così si è indotti apensare, visto che stiamoparlando di un regolamentoparallelo, segreto a tutti. Fer­rari e Red Bull hanno invecefatto reclamo alla Fia soste­nendo che bisognava prova­re con la macchina del 2011,come ha fatto la Ferrari (conuna vettura clienti non gui­data dai piloti titolari) dopoil Bahrain. Altarini che esco­no solo ora, in un sistema dimisteri che fa venire la nau­sea. Questa è la F.1...

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Fernando passatoda Perez, Sutil eButton. Lo graziasolo la foraturadi Raikkonen

Ferrari e Red Bullfanno reclamocontro la Stella,che nei test hausato l’auto 2013

SFestain casaNico Rosberg,27 anni, sultraguardo e neldopogara. Iltedesco vive aMontecarlo EPA

2Vittorie di Nico

Prima di ieri aveva vintosolo nel 2012 in Cina,sempre su Mercedes

9Trionfi su 10 dalla poleNelle ultime 10 edizioni del GP

Monaco, in 9 occasioni havinto chi era partito dalla pole

Gran Casi

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41

Chilton spinge MaldonadoAl 46° giro bandiera rossa e stop della gara per loschianto di Maldonado, spinto fuori da Chilton IPP

Grosjean vola su RicciardoAl 63° giro Grosjean, che già aveva sbattuto inprova, salta sulla Toro Rosso di Ricciardo IPP

Perez­Raikkonen autoscontroAl 69° giro Perez attacca anche Raikkonen, mastavolta non c’è spazio. Danneggiati entrambi IPP

Nico, vale come una laureaRosberg, al centro, sempre al comando, trionfa suVettel (a sin.) e Webber. Prima volta a Monaco EPA

ilPersonaggioNICO ROSBERG

«Non pensavo a papàsolo alla mia vittoria»«Da bimbo guardavo la corsa in tv e sognavo Senna col casco giallo»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIMONTECARLO

In testa dall’inizio allafine, dopo essere stato padro­ne di tutte le sessioni di prove.Un fine settimana perfetto senon fosse per le voci velenoseche hanno accompagnato lascoperta del test Pirelli aMontmelò dove lui e il com­pagno di squadra hanno per­corso 1000 km con gommeche serviranno in futuro (dicela Pirelli) e una Mercedes sen­za novità aerodinamica (ga­rantisce il team). «Di quel testdovete chiedere alla Pirelli ionon voglio commentare».

Sogno E’ l’unico momento incui un’ombra di broncio velail sorriso di Nico Rosberg, ilnuovo re di Montecarlo, tren­t’anni esatti dopo la vittoriadel padre. «È come un sognoche si avvera — esclama Ro­sberg junior — quando erobambino davanti alla tv, spe­ravo un giorno di correre evincere questa corsa speciale.Il mio primo ricordo è Senna,il suo casco giallo che guidavauna macchina biancorossa. Èuna gioia che ripaga dalle dif­ficoltà passate sinora». Tuttiquei GP, 3 di fila, dove erapartito in pole e dopo pochigiri si trovava già in affanno.«È un pensiero fisso che incorsa riaffiorava spesso. No,non ho pensato ai 30 anni dal­la vittoria di mio padre. Ciò acui pensavo è che stavo vin­cendo con una freccia d’ar­gento!». Dopo Cina 2012, Mo­naco 2013, e allora qualcuno

chiede se con ieri sia uscito dal­l’ombra di un padre iridato.«Mai sentita una responsabili­tà particolare, mi sono sempreritenuto fortunato ad avere unpapà campione del mondo».

Sospetti Gioisce pure TotoWolff: dopo 4 tentativi la suaMercedes ha centrato il bersa­glio grosso. «Abbiamo domina­to, Nico è stato bravissimo so­prattutto nelle ripartenze, la te­lemetria indicava il colore bluper le sue gomme: erano fred­dissime. Un successo meritato».Il boss nega che i 1000 km sianostati un vantaggio. «È un testvoluto dalla Pirelli, ci siamo fer­mati in Spagna con tutti i mo­torhome, dov’era il segreto? E

poi la Pirelli ci ha comunicatosolo 8­10 giorni prima il luogodel collaudo, non c’era il tem­po anche avessimo voluto diportare cose nuove. La prote­sta? C’è un team 3 volte iridatoche non è contento che vincia­mo! Non so che cosa succede­rà ma so che nessuno ci potràtogliere questo successo». Ha­milton invece, complice la pri­ma sosta obbligata per la Sa­fety Car dell’incidente di Mas­sa, è giù dal podio: «Ma non èsfortuna, è solo colpa mia. Quinon sono riuscito a dare ilmassimo. Poi ho sbagliato aconteggiare il distacco che do­vevo tenere da Rosberg per ilpit. Ma queste sono le corse».

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Rosberg e, dietro, Pierre Casiraghi, il Principe Alberto e la moglie Charlene REUTERS

dHA

DETTO

SHamilton

«Sono giù dalpodio? Ma nonmi appello alla

sfortuna, èstata soltanto

colpa mia.Questo fine

settimana nonsono riuscito a

dare il massimo.Ma queste sono

le corse»

casoPirelli

Quei 1000 kmche possonofinire in tribunaleDAL NOSTRO INVIATO

MONTECARLO

L’unica cosa sicura è che nessuno potràcancellare la vittoria di Nico Rosberg in questoGP di Monaco. Non è poco dopo che ieri matti­na si era sparsa la notizia di un test segreto del­la Mercedes a Montmelò nei giorni successivial GP di Spagna. Ma per spiegare il caso biso­gna tornare a inizio maggio, quando la Pirelliha chiesto alla Fia di effettuare un test con vet­ture 2013. Via libera concesso perché contem­plato nell’accordo firmato a suo tempo.

Mistero Ma, secondo la Fia, del test non se ne èsaputo più nulla sino a sabato pomeriggio,quando è stato Charlie Whiting (pare) ad infor­mare i piloti che il mercoledì successivo aMontmelò la Mercedes aveva girato con unavettura di quest’anno sulla quale si erano alter­nati Rosberg e Hamilton. I due avevano saggia­to coperture per il futuro (per il Canada?). Unanotizia che ha indotto Ferrari e Red Bull adavanzare reclamo perviolazione dell’articolo22.4 H del regolamentosportivo, che disciplinai test (sono vietati du­rante l’anno con vettureche non siano vecchiedi almeno 2 stagioni) ela galleria del vento.

Attacco La Fia ha accu­sato Mercedes e Pirellidi non aver informatodel test e di non aver dato la stessa opportunitàagli altri team, investendo della questione icommissari del GP, che ora dovranno stabilirese archiviare le proteste o portare il caso davan­ti al Tribunale d’appello. La Pirelli, forte di unamail di marzo che dava la possibilità a qualsiasisquadra di percorrere 1000 km di collaudi(quelli percorsi dalla Mercedes), ha sostenutodi non aver fornito ai tedeschi alcuna informa­zione sulle gomme provate, che la decisionesulla macchina da utilizzare era responsabilitàdel team e la segretezza del test legittima. Mer­cedes, dal canto suo, ha confermato di aver solomesso a disposizione la vettura e di aver rispet­tato la clausola dell’accordo tra fornitore e Fia,senza cancellare il sospetto di aver, ad esempio,provato la rinnovata sospensione posteriore,usata a Monaco. Insomma, il solito pasticcio...

a.cr.

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Paul Hembery ANSA

famigliad’oro

Trent’anni fail trionfo di Keke

Keke Rosberg, papà diNico nonché iridato 1982,vinse a Montecarlo nel 1983con la Williams AP

inò

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42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43

FORMULA 1 GP MONACO

le pagelle DI PINO ALLIEVI

Nervi molto saldiper un capolavoro

zoom sulla corsa

PIT STOP GIRI VELOCI

Il primo dato indica la gommadi partenza. SSN=supersoftnuove; SSU=supersoft usate;SN=soft nuove; SU=soft usate;DT=drive trough; R=ripartenza;NC=non classificato. Traparentesi i giri delle soste.L’ultimo dato, per ogni pilota, èil numero totale di pit stop.

Rosberg SSU SU (31) R: SSU(47) 1; Vettel SSU SN (30) R:SSU (47) 1; Webber SSU SN (25)R: SSU (47) 1; Hamilton SSU SU(31) R: SSU (47) 1; Sutil SSU SN(30) R: SSU (47) 1; Button SSUSN (25) R: SSU (47) 1; AlonsoSSU SN (28) R: SSU (47) 1;Vergne SSU SN (29) R: SSU (47)1; Di Resta SSN SN (9) R: SSN(47) 1; Raikkonen SSU SN (26)R: SN (47) SSU (70) 2;Hülkenberg SSN SN (27) R: SN(47) 1; Bottas SSN SN (30) R:SSN (47) 1; Gutierrez SN SSN(28) R: SSN (47) SSN (63) 2;Chilton SSN SN (23) R: SN (47)DT (48) SSN (63) 3; Van derGarde SSN SSN (1) SN (24) SN(35) R: SN (47) 3; Perez SSU SN(29) R: SSU (47) 1; Grosjean SNSSN (30) R: SSN (47) SSU (62) 2NC; Ricciardo SN SSN (22) R:SSN (47) 1 NC; Bianchi SSN SN(22) SN (35) 2 NC; MaldonadoSSN SSN (1) SN (30) 2 NC;Massa SN SSN (26) 1 NC; PicSSN 0 NC

1. Vettel 1’16”577 (77°)2. Raikkonen 1’17”392 (78°)3. Hamilton 1’18”133 (76°)4. Webber 1’18”262 (77°)5. Sutil 1’18”292 (74°)6. Rosberg 1’18”327 (74°)7. Gutierrez 1’18”685 (71°)8. Button 1’18”720 (76°)9. Chilton 1’19”016 (78°)10. Vergne 1’19”151 (77°)11. Di Resta 1’19”215 (77°)12. Alonso 1’19”340 (77°)13. Ricciardo 1’19”426 (26°)14. Perez 1’19”530 (27°)15. Hülkenberg 1’19”853 (29°)16. Massa 1’20”064 (28°)17. Van der Garde 1’20”494 (50°)18. Bianchi 1’20”617 (49°)19. Maldonado 1’20”881 (8°)20. Bottas 1’20”921 (68°)21. Grosjean 1’20”969 (57°)22. Pic 1’22”772 (4°)

Sebastian Vettel, 25 LAPRESSE

Hamilton surclassato dal compagnoLewis non si trova a suo agio con questa Mercedes. Sutil vince il GP delle macchine di serie B

Non è facilereggere latensione per 3giorni di fila aMontecarlo. Non èfacile tenersi fuoridal caos, dallapressione di una marcacome la Mercedes. Nicoc’è riuscito. Sempre il piùrapido, col capolavoro diuna gara in 3 tronconi corsicon i nervi saldi. E l’arrivo insquadra di un pilota velocecome Hamilton gli ha datoancora più sprint. SplendidoEPA

7MaldonadoUn voto alpericoloscampato dopola leggerezza diChilton che loha mandato asbattere.PoverinoEIDON

7,5RaikkonenEra quinto,Perez gli forauna gomma, siritrova 16° erimonta sinoal 10° posto.SolitofenomenoANSA

7WebberHa fatto la suagara senzainfamia né lode,difendendosida chi gli eraalle spalle,senzainfastidireVettel LAPRESSE

7VergneOttavo con laToro Rosso,subito dopo laFerrari. Checosa si potevapretendere dipiù? IntantocresceAFP

6Di RestaIl pilota che nonride mai sipiazza nonocon una bellarimonta dal 17°posto in griglia.Ma Sutil è altracosa, quiEPA

5ButtonPerez lo faimpazzire trasorpassi epressione. Siriscatta nelfinalesuperandoAlonso. Troppopoco IPP

5PerezQuandocontrolleràla suaaggressivitàprenderà 8.Qualcuno deveinsegnarglicome si correMINOZZI

2GrosjeanQuattroincidenti in 3giorni e 10 postiin griglia aMontreal per ilvolo suRicciardo.Valsecchispera… EIDON

7,5 SutilPiazzarsi quinto con la Force Indiaè come aver vinto il GP di Monacodelle macchine di serie B.Bravissimo, deciso, calcolatore, suun tracciato che lo esalta LIVERANI

7,5 VettelUn leone in gabbia. Voglioso disfasciare le sbarre e scappare.Secondo, con ulteriore allungomondiale su Raikkonen e Alonso:può bastare COLOMBO

5 HamiltonIl ricordo di Lewis modello Sennaa Monaco è sbiadito. Rosberg lostordisce, lo ridicolizza. Conquesta Mercedes non si trova.Lo ammette. Quasi una resa AP

5 AlonsoLa più brutta gara dell’anno.Tre sorpassi patiti o quasi: Perez,Sutil, Button. Non ha volutorischiare, pensava al MondialeCOLOMBO

classifiche

ARRIVO

POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO

(CAMBI GOMME)

1. ROSBERG GER Mercedes in 2h17’52”056 (1)

media 113,378 km/h

2. VETTEL GER Red Bull­Renault a 3"888 (1)

3. WEBBER AUS Red Bull­Renault a 6"314 (1)

4. HAMILTON GB Mercedes a 13"894 (1)

5. SUTIL GER Force India­Mercedes a 21"477 (1)

6. BUTTON GB McLaren­Mercedes a 23"103 (1)

7. ALONSO SPA Ferrari a 26"734 (1)

8. VERGNE FRA Toro Rosso­Ferrari a 27"223 (1)

9. DI RESTA GB Force India­Mercedes a 27"608 (1)

10. RAIKKONEN FIN Lotus­Renault a 36"582 (2)

11. HÜLKENBERG GER Sauber­Ferrari a 42"572 (1)

12. BOTTAS FIN Williams­Renault a 42"691 (1)

13. GUTIERREZ MES Sauber­Ferrari a 43"212 (2)

14. CHILTON GB Marussia­Cosworth a 49"885 (2)

15. VAN DER GARDE OLA Caterham­Renault a 1'02"590 (3)

16. PEREZ MES McLaren­Mercedes a 6 giri (1)

RITIRATI: all’8° giro PIC (FRA/Caterham­Renault) motore; al29° giro MASSA (BRA/Ferrari) incidente; al 45° giroMALDONADO (VEN/Williams­Renault) incidente; al 59° giroBIANCHI (FRA/Marussia­Cosworth) incidente; al 62° giroRICCIARDO (AUS/Toro Rosso­Ferrari) incidente; al 64° giroGROSJEAN (FRA/Lotus­Renault) incidente

DISTANZA GARA: 78 giri pari a 260,520 km

GIRO PIÙ VELOCE: il 77° di VETTEL in 1’16”577, media 157,018km/h

LEADER DELLA CORSA: dalla partenza all’arrivo ROSBERG

NOTE: gara sospesa in regime di bandiere rosse al 46° girodopo l’incidente che ha coinvolto Maldonado e Chilton;ripartenza dopo 20’ dietro la safety car. Safety car in pistaanche dal 30° al 38° giro e dal 63° al 67° giro. Drive throughper Chilton, ritenuto colpevole dell’incidente con Maldonado

GENERALEPILOTI

POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON

1. VETTEL GER 107 15 25 12 25 12 18

2. RAIKKONEN FIN 86 25 6 18 18 18 1

3. ALONSO SPA 78 18 ­ 25 4 25 6

4. HAMILTON GB 62 10 15 15 10 ­ 12

5. WEBBER AUS 57 8 18 ­ 6 10 15

6. ROSBERG GER 47 ­ 12 ­ 2 8 25

7. MASSA BRA 45 12 10 8 ­ 15 ­

8. DI RESTA GB 28 4 ­ 4 12 6 2

9. GROSJEAN FRA 26 1 8 2 15 ­ ­

10. BUTTON GB 25 2 ­ 10 1 4 8

11. SUTIL GER 16 6 ­ ­ ­ ­ 10

12. PEREZ MES 12 ­ 2 ­ 8 2 ­

13. RICCIARDO AUS 7 ­ ­ 6 ­ 1 ­

14. HÜLKENBERG GER 5 ­ 4 1 ­ ­ ­

15. VERGNE FRA 5 ­ 1 ­ ­ ­ 4

16. GUTIERREZ MES 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

17. BOTTAS FIN 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

18. MALDONADO VEN 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

19. BIANCHI FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

20. PIC FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

21. CHILTON GB 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

22. VAN DER GARDE OLA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

COSTRUTTORI

1. RED BULL 164 23 43 12 31 22 33

2. FERRARI 123 30 10 33 4 40 6

3. LOTUS 112 26 14 20 33 18 1

4. MERCEDES 109 10 27 15 12 8 37

5. FORCE INDIA 44 10 ­ 4 12 6 12

6. MCLAREN 37 2 2 10 9 6 8

7. TORO ROSSO 12 ­ 1 6 ­ 1 4

8. SAUBER 5 ­ 4 1 ­ ­ ­

9. WILLIAMS 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

10. MARUSSIA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

11. CATERHAM 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­

h9,5NicoRosberg

4I NUMERI

50Podi

di VettelNel dettaglio

sono 28 vittorie,13 secondi e 9

terzi posti. Iltedesco è 13° a

una lunghezzada Hamilton e

Hakkinen.Al comando

MichaelSchumacher,con 155 podi

23Gare

consecutivea punti perRaikkonenKimi eguaglia

al 2° postoFernando

Alonso, a puntidal GP Europa

2011 al GPUngheria 2012

di g.cor.

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44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

FORMULA 1 GP MONACO

Alonso non se l’aspettava:«Lento e chiuso da piloticon niente da perdere»«Perez? Io l’ho evitato, Kimi no. Correvo così nel 2008 e 2009...Ho preso 6 punti, potevano essere zero. In Canada sarà diverso»

LA RABBIA IL FINLANDESE FURIOSO PER L’ATTACCO DEL MESSICANO CHE LO HA COSTRETTO AD UNA SOSTA IMPREVISTA

Raikkonen: «Perez è uno stupido»

il Film

Giornata nera:viene superatoaddiritturadalla Force India

AL 57° GIROSutil, capolavoro al LoewsAlonso lascia la porta aperta al Loews, Sutil (Force India) nonsi fa pregare e lo infila con una manovra da applausi IPP DA TV

AL 70° GIROButton alla Rascasse, senza troppi complimentiAlonso si allarga di nuovo, Button ne approfitta, lo affianca allaRascasse e lo supera di slancio. Fernando si deve accodare IPP DA TV

dHANNODETTO

SWebber

«Difficile partirein seconda fila:

ho provato asuperare Lewis

alla prima curvama non c’era

spazio. Poi hocercato disalvare le

gomme»

SButton

«Nel finaleho avuto

l’opportunità disuperare

Fernando Alonsoalla Rascasse:

moltodivertente. Così

ho chiuso al6° posto»

SSutil

«Il quinto postoè qualcosa di

fantastico.È proprio il

risultato di cuiavevamo

bisogno e nesono felice.

L’auto è andatamolto bene»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIMONTECARLO

Un punto alla fine lo hastrappato, portando a 23 le gareutili consecutive, a una corsa dalrecord di Schumi. Ma KimiRaikkonen dopo il GP era furiosoper l’attacco di Sergio Perez allachicane del Porto che lo ha co­stretto a 8 giri dalla fine a una im­prevista sosta per sostituire lagomma posteriore sinistra. «Quel­

l’idiota ha provato a colpirmi e arovinarmi la gara», aveva gridatovia radio Kimi. Che poi ha rincara­to: «È arrivato a una velocità spro­positata. Una manovra stupida:mi ha fatto perdere punti impor­tanti da Vettel». Il messicano, riti­rato per surriscaldamento dei fre­ni, era di tutt’altro parere: «Nonmi ha lasciato spazio, come ha fat­to Alonso. Poco intelligente vistoche si sta giocando il titolo». Tran­ciante la controreplica di Kimi.«Dice che è colpa mia? Non sa di

che cosa sta parlando. Non è laprima volta che colpisce qualcunoin gara, crede che gli avversaridebbano farsi da parte. Per essereaggressivi devi essere anche intel­ligente e lui non lo è». A completa­re la giornata no della Lotus iltamponamento di Grosjean aidanni di Ricciardo. «Per noi Da­niel ha frenato tardi», la difesa diEric Boullier. Diversa l’opinionedei giudici che hanno punito ilfrancese al 3o incidente in 3 GP: aMontreal partirà 10 posizioni in­dietro. «Mai pensato di provareValsecchi? Non ancora», la sibilli­na risposta di Boullier.

© RIPRODUZIONE RISERVATAPerez in primo piano, dietro Raikkonen LAPRESSE

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERIMONTECARLO

Una giornataccia. Capita,ma se ti chiami Fernando Alon­so, uno che sbaglia pochissi­mo, che non si arrende mai,che prima di farsi passare leprova tutte per evitarlo, la noti­zia fa decisamente rumore. Nelgiorno in cui la Ferrari dimo­stra di avere il fiatone su que­sta pista piena di curvette damarce basse, dove la trazioneconta tantissimo e ogni errorecosta caro («Se non vinciamoqui dal 2001 una ragione ci sa­rà» si interroga Stefano Dome­nicali), Alonso disputa una

corsa anonima, senza morden­te, con tanti sorpassi subiti, quidove il sorpasso è merce rara.

Fernando, in questa gara, oltrealla Ferrari è sembrato man­casse anche il vero Alonso. Hasubito qualche sorpasso ditroppo.«Sutil è stato bravo a passarmilì al Loews, mi ha sorpreso. Èstata una manovra molto ri­schiosa, ma è andata bene per­ché io non ho resistito. Non ciha provato con Perez, perché

sapeva che altrimenti sarebbe­ro rimasti tutte e due al Loews.Avrei potuto finire con 0 punti,invece ne ho presi 6 e se vinco ilMondiale per un punto in Bra­sile mi ricorderò di questa do­manda».

È tornato il sole, ma non si è ri­vista la Ferrari di giovedì.«Semplicemente non abbiamomai avuto il ritmo per stare da­vanti. A volte il sabato non sia­mo abbastanza veloci, ma ingenere recuperiamo la dome­

nica. Qui non è successo ed èquello che dovremo cercare dicapire. Giovedì le cose sembra­vano andare meglio, ma forseerano gli altri troppo nascosti».

E dopo che al via non c’è statonessun miracolo…«Spesso partiamo bene, quinon è stato così. Ma poi nonsiamo stati veloci neanche ingara e a qual punto mi sonotrovato in mezzo a piloti chenon avendo nulla da perderecomplicano le cose».

Parla di Perez?«Lui in Bahrain ha quasi butta­to fuori Button e ha spinto fuo­ri anche me. Qui se io non ta­glio la chicane ci tocchiamo eperdo punti per il campionato.Poi ha un contatto con Kimiche perde punti preziosi. Cor­revo anche io così nel 2008 e2009 quando non lottavo per ilcampionato. Prendi rischigrossi, non hai nulla da perde­re. Sapete quali sono le sole co­se positive della giornata? Laprima è che Felipe non si è fat­to male, la seconda è che havinto Rosberg e la terza è chel’auto di Perez è parcheggiataalla Rascasse».

Quel suo taglio alla chicane èstato punito dai commissari.«Ci sta, ma ho tagliato per evi­tare il contatto».

Si aspetterebbe dei commis­sari più severi?«Gli arbitri ci sono, il sistema dipunizioni pure. Poi ovviamen­te io penso una cosa, la genteun’altra e alla McLaren sem­brano tutti felici di come vannole cose».

Ha perso tanti punti da Vettel.«Sì, ma almeno ne ho guada­gnati un po’ su Kimi e poi non ènormale che uno per tutta lastagione vada a podio. Questacomunque è una gara unica, sigira come in un trenino, aMontreal ritroveremo una pi­sta normale e noi torneremo inbuona forma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SDelusione

Per FernandoAlonso, 31 anni,il 7° posto di ieri

rappresenta ilpeggior risultato

a Montecarloda quando è

alla FerrariCOLOMBO

«Felipe illeso,Rosberg vince eSergio k.o. allaRascasse: eccotre cose positive»

ROSSI CONQUISTATO

«Sarebbebello provarea guidare quiVedremo...»

Rossi con Ecclestone LAPRESSE

DAL NOSTRO INVIATO

MONTECARLO

I tifosi hanno urlato il suonome dalle rocce sopra la Ra­scasse dove erano aggrappati,dalle tribune, dai balconi dellecase costruite sul rettilineo dipartenza. I meccanici Ferrarigli sono corsi incontro per salu­tarlo, quelli Lotus hanno obbli­gato Eric Boullier, il team prin­cipal, a scattare una foto digruppo sulla griglia, mentreBernie Ecclestone lo ha chia­mato nel motorhome, Jean To­dt lo ha abbracciato sussurran­dogli «Io ti seguo sempre,sai?», Sebastien Loeb gli haparlato, mentre Rubens Barri­chello attendeva di intervistar­lo. Valentino Rossi appare etutta la scena è per lui. «Bellis­simo esserci, da tanto volevovenire, poi Luca Filippi che eraa vederci a Le Mans mi ha invi­tato e ne ho approfittato».

Sogno Porsche Ha l’aria delbambino che scarta il giocatto­lo, Valentino, che a intervalliperde tra la folla la fidanzataLinda e deve recuperarla. Arri­va alla Rascasse e gli si illumi­nano gli occhi, dall’alto dei boxFilippi gli illustra la traiettoriedell’ultima chicane e lui escla­ma: «Ma quanto è stretto!».Poi, sulla griglia parla conMark Webber, suo grande tifo­so, abbraccia Fernando Alonso(«Tifo per lui, ma la Ferrari de­ve migliorare in qualifica sevuole puntare al Mondiale: ilrivale resta Vettel»), si chinaper farsi vedere da Lewis Ha­milton che gli fa il segno delpollice. «Il mio unico GP daspettatore è stata l’Australia2004, eravamo lì per i test, neavevo approfittato. Ma questoè uno spettacolo unico». Tantoche… «Ho visto che Loeb eOgier ci hanno corso con laPorsche Cup. Perché no? Ma­gari il prossimo anno. Mi piace­rebbe vedere com’è guidarequi». Ma ora c’è da concentrar­si sulla sfida del Mugello di do­menica. «Speriamo venga unabella gara, vorrei salire sul po­dio, anche se adesso è dura. Pe­rò darò tutto».

p.i.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il brasiliano Tony Kanaan, 38 anni, ha

vinto la sua prima 500 Miglia di Indianapolis.

Secondo Carlos Munoz, 3° Ryan Hunter­Reay,

superato a 3 giri dalla fine prima della safety

Indy500miglia

Kanaan trionfa a 38 anni

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45

FORMULA 1 GP MONACO

IL LEADER IRIDATO RIMPIANTI IN CASA RED BULL PER LA DIFFICOLTA’ DI SUPERARE DOPO LA QUALIFICA IN SECONDA FILA

Vettel: «Ero più veloce, potevo vincere»«All’inizio il passoMercedes era dacrociera. Sperodi poter provareanch’io le gomme»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIMONTECARLO

Non ha vinto ma, guar­dando la classifica, è come selo avesse fatto. Perché Seba­stian Vettel lascia il Principa­to con 17 punti in più su KimiRaikkonen e 12 su FernandoAlonso. «Ma se avessi fatto unlavoro migliore in qualificaavrei potuto vincere – non na­sconde un pizzico di ramma­

rico il campione del mondo –perché avevo il passo per riu­scirci, il guaio è che qui non sipuò superare. Davvero un pec­cato perché avevo fatto unapartenza mega. Chissà, magaril’anno prossimo abbattonoqualche palazzo e rendono lapista più larga», sorride il tede­sco. «All’inizio ero sorpresodalla lentezza con cui avanza­vano le… frecce d’argento. An­davamo a passo di crociera!Ma era chiara la loro strategia,quella di allungare lo stint ilpiù possibile, mettere insiemeil maggior numero di giri pos­sibile per poter completare lacorsa con una sola sosta. Cosache senza l’interruzione perl’incidente di Maldonado sa­rebbe stata per la verità diffici­le per loro e anche per noi. In­

somma avevo il ritmo ma nonpotevo passare e dovevo con­servare le gomme. Solo nel fi­nale mi sono divertito a spin­gere un po’, ho anche avutouna discussione con il mio in­gegnere di pista con il quale miscuso, ma d’altronde doveva­mo fare un tentativo per vede­re le reali prestazioni della vet­tura. Con tutto ciò non è miaintenzione accusare Rosberg,ha agito con fair play e ha meri­tato certamente questa vittoriaal cento per cento».

Replica Ross Brawn dall’altraparte della barricata compren­de il pensiero di Vettel: «E’chiaro che ci siamo comportaticosì per salvaguardare glipneumatici dopo tutti i guaiche avevano avuto nelle corse

Sebastian Vettel, 25 anni, tedesco, 3 volte campione del mondo EPA

Massa forse vittimadi un guaio meccanico«Voglio dimenticare»In ospedale per controlli dopo il secondo urto a St. Devote:«Ho solo male al collo». Domenicali: «Si riprenderà in fretta»

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERIMONTECARLO (Monaco)

Ancora a muro, dopo sa­bato. Nello stesso identicopunto. Ma questa volta a FelipeMassa è andata peggio, con laFerrari distrutta sul lato sini­stro dopo un primo impattocontro il guardrail e un secon­do contro gli airfence dellacurva St. Devote. Il brasiliano èstato portato in ospedale con ilcollo dolorante, dopo essere ri­masto a lungo seduto a bordopista. Fortunatamente, un paiodi ore dopo Felipe era già sullavia di casa con un collarino eparecchio dolore alla muscola­tura, fortemente sollecitataper la seconda volta in pocopiù di 24 ore per le brusche de­celerazioni.

Serenità «Sono andato in ospe­dale per gli accertamenti e for­tunatamente non è stato rile­vato niente di anomalo. Sto be­ne, a parte un po’ di dolore alcollo, ma nulla di grave. Ades­so cercherò di riprendermi e ditornare al 100 per cento perMontreal. Voglio solo lasciar­mi alle spalle questo bruttoweekend e pensare a fare unbel campionato».

Rottura Di primo acchito,quanto accaduto al 29o giro èsembrato il replay dell’inciden­te delle terze libere, quandoMassa aveva frenato su un dos­so e le ruote anteriori si eranobloccate, facendogli perdere ilcontrollo. Invece si è trattato diun cedimento tecnico, comeconferma il d.t. Pat Fry: «I dueepisodi hanno una natura mol­to diversa. A differenza di sa­bato, sembra che la causa siada attribuire a un problemasulla parte anteriore sinistradella vettura. È presto per direcosa sia accaduto, i prossimigiorni a Maranello cercheremodi capire esattamente le cau­se».

Sospensione La prima ipotesi èche a cedere sia stato il punto­ne della sospensione anterioresinistra, «ma non si tratta di unproblema di montaggio: erastato fatto correttamente»,spiega Stefano Domenicali. Peril responsabile della Ges, nonci sarà un problema Massa:«Felipe deve solo riprendersidal dolore. É uno che ha sem­pre dimostrato di reagire e tor­nare in pista in Canada sarà lamedicina migliore. In questomomento l’ipotesi terzo pilotanon è in considerazione».

Protesta Poi, dopo un excursussulla gara («è accaduto tutto ilpeggio, ma di sicuro non ave­vamo un buon passo, dovremocapire perché e reagire»), Do­menicali affronta il tema delgiorno, con la protesta formale

della Ferrari alla Fia contro iltest Pirelli effettuato dallaMercedes. «Quello che voglia­mo sapere è se l’articolo 22.4sia stato rispettato, se sia possi­bile girare o meno con l’auto diquest’anno. Se la Fia dirà di sì,noi che siamo i paladini deitest, siamo pronti da domanimattina a tornare a provare.Ma vogliamo una risposta defi­nitiva e chiarificatrice sui dub­bi. Che non abbiamo... Qualepunizione potrà essere inflit­ta? Sarà interessante scoprirlo,non esiste un precedente e cisono tante possibilità, seppurnon espresse chiaramente.Non so se il test abbia aiutato laMercedes, anche se 3 giorni inpista servono. Comunque com­plimenti a loro, hanno disputa­to un weekend molto forte».

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Felipe Massa, 32 anni, intontito dopo il botto. Il medico, a destra, gli ha appena messo il collare LAPRESSE

L’ALTRA POLEMICA

Maldonado duro«Chilton andavapunito di più»

MONTECARLO (p.i.) Si èspaventato Maldonado per ilbruttissimo volo al 45o giro dellasua Williams contro le barriereal Tabaccaio per il contatto conChilton. «Ho avuto paura. Nonmi aspettavo mi chiudessecosì. È stato pericoloso, in unpunto molto veloce», ha dettoPastor. Poi ha attaccato icommissari, che hanno punitol’inglese solo con un drivethrough. «Credo dovrebberorivedere attentamente quelloche è successo».

NELLE TERZE LIBEREIl precedente di sabatoGià sabato Felipe si era schiantatoa Santa Devota, rimanendo fuoridalle qualifiche IPP DA TV

Bottigemelli

IERI IN GARAFiancata sinistra k.o.Al 29° giro, a Santa Devota Felipeperde la F138, schiantandosicontro le barriere ANSA­IPP DA TV

Questa volta il vero eroe èstato Rosberg. Non perché havinto, ma per come ha vinto.Da campione. Veloce comenon si era mai visto. Freddodopo ogni ripartenza. Capaceall’inizio di tenere a distanzaHamilton. Ero convinto cheLewis alla Mercedes l’avrebbedemolito, invece Nico mi hasorpreso. Ha fatto tre pole eha sbancato Montecarlo. Puòdiventare un pilota da titolo.Non mi aspettavo invece unagara così da Alonso e dallaFerrari. Soprattutto per ilpasso, che era inferiore allealtre volte. Mentre Perez stavafacendo una corsa esaltante,prima di rovinare tutto conquell’entrata su Raikkonen,che infatti era infuriato. Ilnostro bilancio è statonegativo, anche per gliincidenti di Grosjean. Ho unbel ricordo di Montecarlo, enon per le discoteche. Dueanni fa ho vinto gara-1 in GP2.Guidavo una Caterham. Nellequalifiche ero terzo, ma misono ritrovato in prima filaper la retrocessione di unavversario. Me l’hanno dettomentre mangiavo il gelato. Alvia ero nervoso. Però ho fattouna grande partenza, sonoandato in testa, ho gestito ildistacco prima del pit stop,sono rimasto calmo quando èentrata la safety car e hovinto, piazzando il giro velocealla fine. Quando contava,non ho fallito. Quel giorno hocapito che potevo essere unvincente. In GP2 mi portavosempre dietro un librodell’Iliade e negli intervallileggevo qualche brano diOmero. Le storie di eroismomi ispirano. È bello che ditutti i personaggi venganoesaltate solo le qualitàmigliori. Quando corro, misento come un cavaliere inbattaglia. Ho letto anche iracconti di Artù, Harry Potter,Twilight, Eragon. Storie didraghi, di vampiri, di maghi,di imprese. Le prossime sperodi scriverle in F.1.*campione GP2 2012e terzo pilota Lotus

Riservaspeciale

Il nuovo Nicocome un eroedi Omero

DI DAVIDE VALSECCHI*

precedenti, sapevamo che nonpotevamo spingere e che co­munque qui non ci avrebberopassato. Per questo non misento di dire che siamo fuoridal tunnel. Su altre piste que­

sta strategia non potremmo at­tuarla». Vettel, dal canto suo èconvinto come un po’ tutti nelpaddock che la Mercedes unaiuto da quel test a Montmelòlo abbia avuto: «L’ho scoperto

ieri (sabato, n.d.r.) e ovvia­mente sono rimasto sorpreso.Non ne so molto ma di certo sec’è un regolamento che ti vie­ta di girare (con la macchina2013; n.d.r.) e tu lo fai, beh,non è molto bello, no? Non di­co che abbiano vinto qui perquel test ma è certo che conquesta normativa che non tipermette di girare durantel’anno, l’esperienza che si ac­cumula è notevole! Come sipuò rimediare? Io spero che ciconsentano di fare altrettan­to». E comunque malgrado ilsecondo posto Vettel un mes­saggio agrodolce alla Pirelli loriserva comunque. «So che inCanada avremo delle novità alivello di gomme, perché que­ste non sono sicure, abbiamovisto dei casi di gomme dela­minate, pezzi che volavanovia. So che Pirelli sta lavoran­do duro per risolvere i guai.Vediamo se ci riescono…».

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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47

Il podio di gara­1 a Donington: da sinistra Marco Melandri (2°), il vincitore Tom Sykes e Sylvain Guintoli (3°) ALEX PHOTO

GIOIA SUPERSPORT

Podio Mv37 annidopo AgoRolfo rimonta finoal terzoposto nelnome di Castiglioni

L’arrivo del GP Europa, 5a gara (su 15)del Mondiale a Donington (m 4023)Gara­1: 1. Sykes (GB­Kawasaki) in34’10”881; 2. Melandri (Ita­Bmw) a2”379; 3. Guintoli (Fra­Aprilia) a 3”808;4. Rea (GB­Honda) a 6”760; 5. Baz (Fra­Kawasaki) a 13”649; 6. Giugliano (Ita­Aprilia) 15”551; 7. Laverty (Irl­Aprilia) a17”453; 8. Davies (GB­Bmw) a 19”138;9. Cluzel (Fra­Suzuki) a 27”738; 10. Fa­brizio (Ita­Aprilia) a 30”817; 11. Badovini(Ita­Ducati) a 31”611; 12. Checa (Spa­Ducati) a 31”816; 13. Canepa (Ita­Duca­ti) a 31”930; 14. Neukirchner (Ger­Du­cati) a 43”025; 15. Iannuzzo (Ita­Bmw)a 4 giri.Gara­2: 1. Sykes in 34’06”921; 2. Guin­toli a 8”35; 3. Laverty a 10”738; 4. Giu­gliano a 12”257; 5. Melandri a 15”976; 6.Davies a 16”475; 7. Baz a 27”524; 8. Ca­nepa a 30”186; 9. Cluzel a 30”501; 10.Fabrizio a 30”885; 11. Rea a 31”529; 12.Neukirchner a 46”782; 13. Camier a54”509; 14. Sandi a 1’05”789; 15. Lundha 1’20.431; 16. Iannuzzo a 1’20.719.

la guida

Giugliano 4o postoche vale in gara­2Il «deb» Canepa 8o

ENI SUPERBIKE GP EUROPAQUINTA TAPPA DEL MONDIALE 2013

4PORTIMAO

IL 9/6

SRivoluzionein classifica

Lavertyscavalcato

Il Mondiale pilotidopo 5 gare

1. Guintoli173 punti

2. Sykes 1693. Laverty 149

4. Melandri 1275. Davies 112

6. Baz 957. Rea 89

8. Fabrizio 869. Giugliano 7213. Badovini 37

14. Checa 3316. Clementi 14

17. Sandi 1418. Canepa 11

19. Lai 821. Iannuzzo 7Costruttori:

1. Aprilia p. 2082. Kawasaki

1803. Bmw 175

4. Honda 965. Suzuki 82

PROSSIMAGARA

Il 9 giugnoin Portogallo

(Portimao)

SSupersport

a LowesPiegato

SofuogluArrivo dellaSupersport:

1. Lowes (GB­Yamaha) in

33’37”7672. Sofuoglu

(Tur­Kawasaki)a 11”105

3. Rolfo (Mv)a 14”528

4. Zanetti(Honda)

a 19”9995. Scassa(Kawasaki)

a 20”1208. Antonelli(Kawasaki)

a 27”395

Mondiale(dopo 5 gare):1. Lowes p. 952. Sofuoglu 65

3. Foret 614. Zanetti 536. Scassa 45

7. Rolfo 38

DONINGTON

Ci sono imprese che sem­brano carezze del destino.Mentre a Schiranna (Varese)un folto gruppo di appassionatiricordava con una romanticasgasata la memoria del presi­dente Claudio Castiglioni, laMv Agusta a Donington riassa­porava il podio Mondiale col 3o

posto Supersport di RobertoRolfo. Era dall’agosto 1976,con l’ultimo successo di Giaco­mo Agostini al Nürburgring,che il glorioso marchio italiano(75 allori) non volava così alto.

Rimonta Rolfo, piemontese di33 anni, alla quinta uscita conla splendida 3 cilindri volutaproprio da Castiglioni per ri­lanciare la produzione, partivain 6a fila col 16o tempo. «Supe­ravo gli altri come birilli. É co­me se una forza misteriosa mistesse spingendo all’attacco —ha raccontato Rolfo, che ha al­l’attivo anche un 2 posto nelMondiale GP 250, nel 2003 —.Avevo fallito le qualifiche, maero convinto di poter risalire lachina, magari non fino al po­dio. Ce lo meritiamo, io e lasquadra».

Guidabile La Mv ha affidato lagestione corse alla strutturache nel 2011 ha dominato ilMondiale con la Yamaha e lan­ciato Chaz Davies, ora con laBmw in Superbike. «La F3 —continua Rolfo — ha una cicli­stica fantastica. Nella rimontami ha permesso grandi sorpas­si. Ci manca ancora qualcosa inaccelerazione, ma ci stanno la­vorando: se troviamo qualchecavallo Yamaha, Kawasaki eHonda presto non dormirannosonni tranquilli».

Ritorno La gara è stata domina­ta da Sam Lowes con laYamaha del team Yakchnich, ilmilionario russo che ha porta­to la Superbike a Mosca. Mal’Italia finalmente si è vegliata:dietro Rolfo sono arrivati Lo­renzo Zanetti (Honda) e LucaScassa (Kawasaki).

p.g.

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Sykes adesso è imbattibileanche in corsa: doppietta!Imprendibile il pilota della Kawasaki, ma Guintoli (due podi) resistePer Melandri un bel 2o posto. Naufragio Ducati: la spalla ferma Checa

PAOLO GOZZIDONINGTON (Gran Bretagna)

Nel 2008, sotto il diluvio,il debuttante Tom Sykes si get­tò all’arrembaggio di TroyBayliss, mito ducatista, sfio­rando l’impresa. Aveva solo 22anni, non lo conosceva nessu­no, ma lì si guadagnò il passa­porto per il Mondiale. Cinqueanni dopo Donington può di­ventare un’altra pietra miliareper il funambolo britannico.Con una Kawasaki sempre piùtemibile ha firmato la primadoppietta della carriera (8 suc­cessi in totale) senza lasciareagli avversari neanche unacurva.

Disputa Ad un terzo di Mondia­le Sykes ha quasi annullato lapartenza al rallentatore: l’Apri­lia e Sylvain Guintoli hanno di­feso il primato per soli 4 punti.La sfida Kawasaki­Aprilia va inscena anche davanti alla Cortedi Disciplina della Fim, che do­vrà decidere se confermare il3o posto di Monza a Sykes o alfrancese, dopo il taglio di chi­cane di Tom alla Roggia. Balla­

no 6 punti, ma l’inerzia ora èper la Kawasaki: nelle ultime 7gare Sykes ha conquistato 39punti più di Guintoli, che nonvince dal via in Australia.

Frenata Questa gara poteva di­ventare il trampolino per Mar­co Melandri, galvanizzato daltrionfo a Monza. Invece, dopouna prima gara eccellente, 2o

in rimonta, la punta Bmw è fi­nito fuori pista nel finale di ga­ra­2 mentre tentava disperata­mente di agguantare il podio.É rimasto in piedi, ma ha chiu­so solo 5o. Melandri ha perso19 punti da Sykes e 5 da Guin­toli tornando a ­46 dalla vetta:con 500 punti in palio nulla ècompromesso. Come nonbastasse, ieri sera Marcoha subìto un colpo du­rissimo: dopo averconfidato che entrol’anno sarebbe diven­tato padre, ha ricevu­to dall’Italia la notiziache la sua compagnaManuela aveva perso ilbimbo. Grande dolore.

Lavoro Alla Bmw, in­tanto, serve un salto di

qualità. Prima di Portimao(dove si corre tra 2 settimane),la Casa tedesca proverà ad Ara­gon (Spagna) per migliorareingresso e velocità in curva conpiastre di sterzo e forcellonemodificati. Chissà se basterà.La Kawasaki non vinceva 2 ga­re nella stessa domenica dalGiappone 2000 col collaudato­re Izutsu. Sykes l’anno scorsoaveva lasciato il Mondiale aMax Biaggi per mezzo punto,causa il costante degrado della

gomma nei finali. Ma conmigliorie elettroniche e

le nuove Pirelli da17 pollici adessoarriva in fondo

senza problemi.E ieri, vista la fa­

cilità con cui ha do­minato, fa sospettare che ne­anche abbia spinto al limite.

Rincorsa La cattiva qualifica(6o) ha limitato Melandri, che

nella prima uscita è arrivatoin zona podio quando ilfuggitivo Sykes aveva quasi3” di vantaggio e mancava­no solo 5 giri alla fine. «Ser­

virà partire meglio», dicevaMarco prima del secondo via,

dove invece ha perso un’altraposizione: così ha rovinato legomme nel disperato recupe­ro, fino all’errore che gli è co­stato podio e 5 preziosi punti.

Deriva L’Aprilia tiene botta conla consistenza di Guintoli, ere­de di Biaggi, mentre EugeneLaverty ha preso paga (7o) an­che dall’arrembante «satellite»Davide Giugliano nel concitatofinale di gara­1. «Ha rischiatodue volte di farmi cadere, gui­dava da pazzo», ha accusatoLaverty, ma Giugliano avevasolo difeso la traiettoria. Il23enne romano ha poi scalatoaltre 2 posizioni (4o) grazie al­l’errore di Melandri. Peggio èandata alla Ducati, su una pi­sta «sua» (17 successi). L’infor­tunio alla spalla sinistra di Car­los Checa sta mandando a pic­co il Mondiale della Panigale.Dopo aver saltato Monza, quiha fatto 12o e poi ha di nuovogettato la spugna. Non consolal’8o posto del tester Niccolò Ca­nepa in gara­2. La Ducati ha ri­nunciato a Biaggi, ma adesso èsenza pilota di punta: inspie­gabile.

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SGiro d’onore

L’inglese TomSykes, 27 anni,

festeggiala prima

doppiettastagionale,

ottenutaproprio sul

circuito di casaALEX PHOTO

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48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Se Nicholas Mazzarino è l’anima di Cantùe Joe Ragland la ragione tecnica della rinascita,Pietro Aradori è sicuramente l’immagine dellasua caparbietà, tenacia e carattere. Non a caso ilsuo idolo sportivo numero uno è Jonah Lomu,l’ex rugbista neozelandese che più di ogni altrosimboleggiava lo spirito di lottatore. Ci sono sta­ti momenti in questi playoff in cui l’ex senese èparso in trance agonistica, uno dei pochi gioca­tori italiani (gli altri gli stanno accanto in questapagina...) capaci di vincere una partita da soli.Un percorso per nulla facile e per niente sconta­to. Sul talento, dubbi pochi, sin dall’inizio. Ciòche gli è sempre mancato sono costanza e capa­cità di lettura delle situazioni, entrambe coseche però arrivano col tempo e con l’esperienza.E un pizzico di fiducia, mai trovata con Pianigia­ni a Siena (e in Nazionale), men che meno a Mi­lano e Roma a inizio carriera. Il bresciano ha so­lamente 24 anni, anche se è nel grande giro dauna vita (ha debuttato in A nel 2007 a 19 anni),può e deve ancora crescere tanto.

Arma Ma in questi playoff può e deve essere l’ar­ma in più della nuova Lenovo. Se il pickand roll tra Ragland e Tyus è diventato ilpane quotidiano dei brianzoli, sono isuoi canestri magari fuori dal coro, conquell’ormai immarcabile tiro in allonta­namento, che possono dare l’elementod’imprevedibilità necessario per usciredalle secche. Cosa che ad esempionon è accaduta in gara­1 a Romaquando si è dannatamente inte­stardito in lunghissimi palleg­gi che sono sfociati in palleperse o tiri forzati. Il suo spiri­to da combattente a volte loporta ad andare oltre le righe.Ma è anche la sua forza. Spesso de­vastante, come in questi playoff al­l’italiana.

m.o.

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BASKET SERIE A E NBA

A TREVISO CONVEGNO SUL FUTURO TRA I MATURI BASKETTARI

Benetton e i proprietari di ieri: assist al basket di oggi

In alto, da sinistra: Roberto Allievi, Guido Borghi, Giorgio Buzzavo, Paolo Bedin (Dir. Gen. Lega calcioSerie B), Paolo Magnoni. In prima fila, da sinistra: Massimo Bergami (Prof. Università di Bologna),Gianni Petrucci, Renato Villalta, Gilberto Benetton, Edi Snaidero, Luigi Brugnaro, Cino Marchese

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTITREVISO

I maturi baskettari si sonoritrovati pensando al basket dioggi. Sotto la spinta di GiorgioBuzzavo, Cino Marchese e Pao­lo Magnoni, in Ghirada, a Trevi­so, decine di giocatori, allena­tori, arbitri del passato si sonoritrovati per il puro piacere distare assieme. Ma stavolta, c’èstato anche un momento «poli­tico», un incontro al quale sonostati invitati alcuni grandi pro­prietari del passato (presentiGilberto Benetton, Edi Snaide­ro, Guido Borghi, Roberto Allie­vi: notevoli tutti i loro interven­ti) centrato sulla relazione deldirettore generale della serie Bdi calcio, Paolo Bedin, e di Mas­simo Bergami, direttore dellaBusiness School dell’Universitàdi Bologna. Molti gli spunti in­teressanti, peccato non fossero

stati invitati i proprietari di og­gi, ai quali le riflessioni eranodirette.

Petrucci «I proprietari si devonomettere assieme – ha detto ilpresidente Fip, Petrucci – nelcalcio magari litigano ma si ve­dono ogni settimana, da noi no.Sono il primo tifoso di una Lega­basket forte, noi dobbiamo legi­ferare ma i proprietari devonoessere protagonisti ed esserepropositivi. La B di calcio è laLega migliore, un ruolo crucialeè il carisma del presidente Abo­di». Ha poi parlato della volontàdi introdurre un «lodo Petrucci»anche nel basket, con wild cardper facilitare il ritorno dellegrandi città. Misureremo questeparole proprio su Treviso che hatutto per tornare nel basket divertice. Dipende solo dalla Fip.Tra le tante idee che il basketpotrebbe mutuare dalla serie Bdi calcio, quelle più stimolanti

vengono da come è stato adatta­to all’Italia il concetto di tettosalariale e gestiti i premi perl’utilizzo dei giovani e degli ita­liani. Il salary cap, in un sistemache occulta una maggioranzacospicua degli stipendi in con­tratti di immagine, è poco appli­cabile (Angelo Rovati, si è ricor­dato, proponeva di introdurre

la figura del restricted freeagent, cioè la facoltà della socie­tà che ha un giocatore di pareg­giare l’offerta di una antagoni­sta e trattenerlo, anche comemezzo di emersione dei contrat­ti), una cosa da fare subito è in­vertire le regole della Lega2 per­ché diventi un campionato perunder con degli over e non vice­

versa come adesso.

Cambiamento Nella gestionedel cambiamento, che il basketnon dia l’impressione di una di­rezione univoca è evidente an­che a un docente universitario«esterno», come è chiaro che lesquadre che partono senza ave­re le risorse per finire il campio­

nato, dice Bergomi: «Possonocreare illusioni e falsare i risul­tati» così come il mercato sem­pre aperto, in un momento diincertezza, aumenta l’immagi­ne negativa di instabilità. L’ap­pello costante alla produzionedi giovani italiani come unicastrada per competere soprattut­to in un momento di crisi è statoil leit motiv della giornata. Do­ve Gilberto Benetton ha volutosottolineare la sua speranza cheil basket a Treviso torni al verti­ce, al di la delle illazioni contra­rie, e Renato Villalta, neo presi­dente Virtus, ha fatto una di­chiarazione stile corazzata Pe­temkin: «Ieri sera ho visto lapartita in televisione dopo anni,le immagini della Rai eranoschifosissime. Se vogliamoqualche soldo in più, bisognalavorare anche sull’immaginedel nostro prodotto». 92 minutidi applausi.

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Playoff colore azzurroLuigi Datome (Roma)

Il miglior marcatorelegge Gatsby eha la Nba nel futuro

MARIO CANFORA

Il ragazzetto che a 19 anni andò a Scafatiper crescere e farsi le ossa, a Roma è diventatogrande. Talmente grande da diventare mvp delcampionato e, finora, capocannoniere assolutodei playoff. «Che belle queste semifinali connoi azzurri: Pietro, Daniel, peccato non ci sianoanche Ale Gentile e Cinciarini. È bello soprat­tutto per il movimento, finalmente non si parlasolo di americani, tra i protagonisti oggi c’ètantissima Italia», racconta Gigi, definito dalg.m. romano Nicola Alberani «un leader spa­ziale, è il capitano vero, proprio come uno selo immagina».

Timbro Nella straordinaria stagione del­l’Acea, Datome ha messo un timbro indele­bile. Ed è incredibile come sia miglioratotecnicamente. Sia in attacco, col suotiro in allontanamento immarcabi­le, sia in difesa, visto che orapensa pure ad alzare i gomiticon l’avversario di turno. Fer­marlo è difficile, semmai si puòlimitarlo. Ma fino a un certopunto. Nei playoff, ha finito cin­que volte su otto con 20 o più pun­ti. E nelle altre tre ha scritto 15, 15 e19. Aspetta gara­2 contro Cantù leg­gendo «Il grande Gatsby», libro consi­gliatogli da un altro suo amicone, Da­niele Cavaliero. «Non ho mai giocatouna semifinale scudetto, vorrei provar­ci», ricordò dopo la nomina a mvp dellaA. Ora, come è giusto che sia, i sogni sispingono anche oltre. E quello piùgrande ancora deve arrivare. Non è unmistero, Datome ha la Nba nel miri­no. Boston e Milwaukee sono le fran­chigie che per un anno intero si sonointeressate a lui, lo hanno visto, rivi­sto. Un contratto arriverà. Gigi èpronto, a fine stagione lascerà Ro­ma a malincuore. Davanti ai sognic’è ben poco da fare...

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4I NUMERI

19.4Punti nei

playoffDatome è il

migliorrealizzatore dei

playoff. Avevachiuso lastagione

regolare al 3o

posto con 17.4.

7.1Media votoNelle 8 partitegiocate, per la

Gazzetta 4 volteè stato il

migliore diRoma.

Pietro Aradori (Cantù)

Il Lomu brianzolopuò far saltareil banco di Roma

4I NUMERI

14Punti nei

playoffAradori ha

alzato la propriamedia dopo i13.5 punti in

stagioneregolare.

6.6Media votoPer la Gazzetta

è stato ilmigliore due

volte su 6partite (due leha saltate per

infortunio).

Daniel Hackett (Siena)

Coppa o playoffDiventa decisivonei momenti clou

PAOLO BARTEZZAGHI

Gigi Datome, Pietro Aradori e Daniel Hac­kett furono, in quest’ordine, i migliori realizza­tori dell’Under 20 di Pino Sacripanti che nel2007 vinse il bronzo europeo a Gorizia. Il figliodi Rudy, ex giocatore in A­1 e A­2, aveva appenafinito la prima stagione a Southern California.Allora si rasava in capelli. Aveva già una notevo­le attitudine difensiva. Al college difese «faccia afaccia» su James Harden, stellina di Arizona Sta­te. Lo fermò. Harden è stato il terzo miglior mar­catore dell’ultima stagione regolare Nba. Questiplayoff stanno dimostrando quanto Hackett siacresciuto e diventato un giocatore di alto livel­lo. Come nelle finali di Coppa Italia, conclu­se con il trofeo e il titolo di miglior giocato­re, Daniel ha la capacità di diventare pro­tagonista nei momenti che contano. Lesue cifre nei playoff sono raddoppiate:in stagione regolare, giocava 22 mi­nuti di media con 8.2 punti e 2.9 as­sist; nei playoff i minuti sono di­ventati 30.5 con 15 punti di me­dia e 4.6 assist. Nessuno giocapiù di lui, segna più di lui, ha piùassist nella Mens Sana.

Decisivo Sempre a Milano, in gara­7,ha giocato una delle sue migliori parti­te. Ha segnato 25 punti, Siena ha elimina­to quella Milano che avrebbe potuto ave­re Hackett la scorsa estate. Lui scelse Sie­na perché gli avrebbe garantito più spa­zio, un ruolo chiaro. Non sarebbe statouno dei tanti, ma uno di quelli su cui con­tare sempre, soprattutto nei momenti de­cisivi. Come anche a Varese in gara­1 dellesemifinali: partito maluccio, ma nel finaleè stato tra i migliori. Punti, falli subiti, libe­ri. Anche a Varese, come a Milano, è statotra i più insultati. Ma alla fine, come aMilano, tra i più rispettati. A questo pun­to, potrebbe rispolverare l’idea mai sopi­ta della Nba. Magari partecipando a unaSummer League. Prima dell’Europeo.

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4I NUMERI

15Punti nei

playoffHackett ha

quasiraddoppiato la

media punti: nesegnava 8.2 in

stagioneregolare.

7.2Media votoDei tre Hackett

ha la mediavoto più alta per

la Gazzetta percui 4 volte è

stato il migliore.

GIANNI PETRUCCIPRESIDENTE FIP

« Con Hackett,Datome e Aradoriabbiamo unaNazionalefortissima

oggi ore 20 gara­2 (RaiSport 2)

ROMA­CANTÙDopo la vittoria all’overtime 82­75, squadreal completo, 3180 biglietti già venduti.

domaniVARESE­SIENADomani gara­2 dell’altra semifinale dopo lavittoria della Mens Sana in gara­1 a Masnago80­72.

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49

PALLAVOLO IL FATTO

Trento festeggia il terzo scudetto: domenica 12 maggio 2013 TARANTINI

Bivio Trento:autoriduzioneo partenzaDa Ankara, dal Giappone e dalla Russiaassalto alle stelle del presidente Mosna

NICOLA BALDOTRENTO

L’assalto è partito. Damezzo mondo stanno arrivan­do a Trento, e direttamente aigiocatori, offerte per lasciarela città del Concilio fresca ditricolore. Un assalto inevitabi­le dopo la decisione del presi­dente Diego Mosna di ridurreil budget: in settimana an­dranno in scena degli incontrifra il numero 1 della societàcon l’allenatore Stoytchev epraticamente tutti i giocatoridella rosa. Sul tavolo la richie­sta di decurtarsi l’ingaggio perfar respirare le casse societa­rie, se si troveranno degli ac­cordi allora l’ossatura del se­stetto in maglia bianca noncambierà.

Dalla Turchia Altrimenti qual­cuna delle diverse offerte pio­vute finirà per essere accetta­ta. Richieste giunte soprattut­to dall’estero, dalla Turchia alGiappone. Una delle squadredella V. Premier League nip­ponica, infatti, ha bussato alleporte di Matey Kaziyski perprospettargli un futuro inestremo Oriente. Mentre dallaTurchia, sponda HalkbankAnkara, si è in stand by per ve­dere cosa deciderannoStoytchev e Juantorena. I duerappresentano un obiettivoper la formazione vincitrice aidanni di Latina della CoppaCev. Nel Paese della Mezzalu­na, dove dovrebbe sbarcarecome opposto Leandro Vissot­to, è però stato contattato an­che Flavio Gulinelli. Ma unadecisione verrà presa solo do­po gli incontri fra Mosna e Ra­do Stoytchev, che l’accordoper un rinnovo con la TrentinoVolley l’aveva già trovato setti­mane fa. Ma ora bisognerà ve­dere di che entità saranno lerinunce. Diverso il discorso le­gato a Juantorena: l’italo­cu­bano, fresco papà di Victoria,vorrebbe restare in Italia ecampionati distanti, comequello russo, ad esempio, nontrovano il suo gradimento.

Da Macerata Ma non solo dal­l’estero, anche dal campiona­to italiano arrivano offerte aTrento. È il caso della LubeMacerata interessata non soloa Raphael in regia,bensì ancheal centrale azzurro (e marchi­giano) Emanuele Birarelli perquale sarebbe stata avanzataun’offerta. Il che vorrebbe dire

per la Lube tenere Henno co­me libero e sacrificare uno deicentrali stranieri Stankovic ePodrascanin sull’altare dei treitaliani in campo. Difficile pe­rò sarà strappare Birarelli daTrento, dove è legato ancorada un lungo vincolo ed è unodi quelli che sembra vogliasposare il nuovo corso dellasocietà quattro volte campio­ne del mondo. Questo senzadimenticare le diverse richie­ste di prestiti per i giovani diTrento come, ad esempio, Mo­dena e Città di Castello inte­ressate al prestito di Lanza.Per la Diatec, insomma, iniziauna delle settimane più lun­ghe e delicate. Che si è apertaperò con una vittoria: l’under17 di Francesco Conci ha vin­to, a Bolzano, il torneo inter­nazionale Euregiocup supe­rando, in finale, Segrate.

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MERCATO

Coscione in PugliaOggi Vibo sì all’A­1?

(an.gal.) Contratto di un anno conopzione sul secondo per ManuelCoscione a Castellana. L’arrivo del33enne palleggiatore ex Vibo, allasua 14a stagione in A 1, libera l’azzurro Marco Falaschi, che dopo 3stagioni lascia la Puglia. Comeschiacciatore possibilità per Horstink da affiancare ad Alex Ferreira.Sulla sponda Materdomini (A 2):conferma per Castellano. Oggi conferenza stampa di Pippo Callipo accetterà di tornare in A 1? Pare che igrandi club gli prestino giovani talenti italiani.PER I MONDIALI (a.a.) Si è conclusa la 1a fase delle qualificazione europea ai Mondiali 2014. Passano direttamente alle terza fase maschile:Croazia, Slovenia, Estonia, Belgio,Grecia e Macedonia; alla secondafase: Olanda, Israele, Bielorussia,Romani, Svezia e Ucraina. Nel femminile che si disputerà in Italia allaterza fase: Croazia, Bielorussia,Belgio, Ucraina, Slovacchia e Estonia; alla seconda fase: Montenegro,Israele, Svizzera, Ungheria, Greciae Lettonia. Finisce in parità il bilancio delle amichevoli tra la Polonia diAnastasi e Gardini e la Serbia. A Milicz 3 1, a Twardogora 1 3.COPPA DELL’EMIRO (a.a.) L’AlRayyan di Matey Kaziyski allenatoda Ljubo Travica ha vinto la Coppadell’Emiro del Qatar. Ha superato infinale il Police 3 1.

Taccuino

L’eterno Duncanha ancora fameSpurs, la finale è lìIl 37enne gioca come un ragazzino e trascina SanAntonio al 3­0 su Memphis. «Voglio un altro titolo»

Tim Duncan,37 anni, 17stagioni congli Spurs, 94gare di playoffcon almeno 20punti e 10rimbalzi AFP

MASSIMO ORIANI

Lo hanno soprannomi­nato Old Man Riverwalk, unmix tra la famosa canzone de­gli anni ‘20 e la passeggiatalungo fiume di San Antonio.Tim Duncan ha 37 anni ma daqualche tempo non li dimostrapiù. Eppure sino all’anno scor­so sembrava finito, l’inevitabi­le declino di un giocatore cheaveva dato tutto e vinto di più.Quattro anelli alle dita, anchese pure l’ultimo è ormai ingial­lito, dopo 6 anni, un’eternitànel basket. Fra otto giorni TheBig Fundamental salterà acentrocampo per la palla a duecontro Chris Bosh o Roy Hib­bert in gara­1 delle finali Nba,a caccia del quinto trionfo.Perché nessuno ha mai rimon­tato da 0­3 in una serie diplayoff Nba (107­0 i preceden­ti). E nemmeno Memphis riu­scirà a scrivere la prima pagi­na di una storia inedita, nondopo aver sprecato 18 punti divantaggio in gara­3, arrivatigrazie a una partenza sprintdurante la quale i texani sem­bravano essere rimasti barri­cati all’Alamo, perdendo pal­lone dopo pallone nel primoquarto.

Terapia La calma è dipinta sulvolto dell’ex vecchietto carai­bico. Così Timmy se li è messiin spalla e li ha portati alla vit­toria, con l’ennesimo supple­mentare d’autore (7 punti rea­lizzati). Certo, come dicononegli Usa, Padre Tempo è im­battuto. Non esistono giocato­ri che a 37 anni ringiovanisco­no e giocano meglio di quantonon facessero a 27. Il viaggioestivo a Dusseldorf per sotto­porsi alla terapia che arricchi­sce di piastrine il plasma pri­ma di reintrodurlo nella partesofferente (le ginocchia in

questo caso) sicuramente haun peso specifico notevole. Manon è tutto. Dietro c’è un’eticadel lavoro unica, il metteresempre il bene comune primadei suoi interessi e delle sue ci­fre. Tim è l’epitome dell’uomosquadra. Un esempio? Il suosalario 2013, 9.6 milioni didollari, di gran lunga il piùbasso tra quelli del quintettoideale della stagione regolare(Bryant ha intascato quasi iltriplo, Chris Paul, LeBron eDurant il doppio).

Divorzio Eppure non è un mo­mento facile per l’ex promessadel nuoto di St.Croix. Nei gior­ni scorsi è emersa la notiziadel divorzio dalla moglie Amy,con la quale ha avuto due figli

nei 12 anni d’unione. Un voltonon noto al grande pubblicoquanto Vanessa Bryant, vistala riservatezza di Tim. In cam­po però le sue prestazioni nonne hanno risentito. I 24 punti,10 rimbalzi, 5 assist e 2 stop­pate nei 44’ di gara­3 al FedExForum ne sono la dimostrazio­ne lampante. «Lo voglio forte­mente – diceva poi Duncan –Voglio tornare alle finali, vo­glio vincere un altro titolo. E’passato tanto tempo dall’ulti­mo». Mentre le certezze sugliHeat sembrano un pelo menogranitiche, in Texas sonopronti alla prossima sfida.Quella che potrebbe consoli­dare la leggenda di un cam­pione già immortale.

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LEGADUE LE SEMIFINALI PROMOZIONE AL MEGLIO DI 5 PARTITE

Brescia e Pistoia sull’1­0Trento e Casale k.o. nel finale

Ieri si sono giocate le ga­re­1 delle semifinali promo­zione al meglio di 5 partite.Domani le gare­2 nelle stessesedi, venerdì le gare­3 a Tren­to e Casale.

BRESCIA­TRENTO 84­81(18­19; 46­37; 63­58)CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Fer­nandez 9 (2/3, 1/7), Jenkins 16 (3/4, 2/5),Giddens 15 (4/8, 0/2), Barlos 18 (4/5,2/4), Brkic 13(4/7, 1/2); Loschi 3 (1 /1),Stojkov 5 (1/1, 1/1) Lombardi, Cuccaro­lo 5 (1/1), Scanzi. N.e.: Dalovic, Vinati.All.: Martelossi.BITUMCALOR TRENTO : Forray 4 (1/2,0/2), Umeh 19 (4/8, 3/8), Elder 19 (6/10,2/6), Dordei 13 (3/5, 1/2), Pascolo 2 (1/3,0/1); Garri 21 (8/11, 0/2), Conte 3 (0/2,1/2), Spanghero , Basile. N.e.: Gorreri,Zaharie. All.: Buscaglia.ARBITRI: Ursi, Rossi, Gagliardi.NOTE ­ T.l.: Bre 22/27, Tre 14/16. Rimb.:Bre 30 (Giddens 11), Tre 28 (Garri 8).Ass.: Bre 14 (Fernandez 6), Tre 15(Umeh 5). Progr.: 5’ 9­8, 15’ 33­27, 25’

71­68, 35’ 69­68. Usciti per 5 falli: Pa­scolo 37’38”. Spett.:2550. (a.ban.)

PISTOIA­CASALE 82­76(28­22, 46­48; 68­62)GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Saccag­gi 4 (1/1 da 3), Graves 21 (6/12, 1/2), Hicks22 (8/13, 1/2), Toppo 5 (2/5), Fajardo 5(1/5); Meini 4 (0/1, 1/2), Rullo 14 (4/7, 1/2),Cortese 5 (1/6, 1/3), Galanda 2 (1/3, 0/1).Ne.: Grillini, Borra, Caroli. All.: Moretti.NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Green13 (4/10, 0/4), Ware 29 (4/9, 5/8), Ferrero

2 (1/1, 0/3), Butkevicius 6 (3/8), Martino­ni 5 (2/3); Pierich 5 (0/1, 1/6), Malaven­tura 14 (3/5, 2/4), Antonelli 2 (1/3). N.e.:Monaldi. All.: Griccioli.ARBITRI: Pascotto, Ciaglia, Morelli.NOTE ­ T.l.: Pis 18/22, Cas 16/21. Rimb.:Pis 45 (Toppo 13), Cas 28 (Butkevicius11). Ass.: Pis 9 (Graves 3), Cas 8 (trecon 2). (e.c.)

VTB LEAGUE Il Cska Mosca di EttoreMessina ha battuto il Khimki 74­72 ingara­1 delle semifinali di Vtb League.La serie, al meglio di 5 partite, ora è1­1. Domani gara­3. Nel Cska, infortu­nio a una tibia per Milos Teodosic: po­trebbe non rientrare.

IN SPAGNA (pe.m.) Lo sciopero dei gio­catori non c’è stato e, dopo le gare­2dei quarti, il Real Madrid è la primaqualificata per le semifinali. Domani legare­3. Risultati: Bilbao­Barcellona90­89 (Hamilton 19; Lorbek 20), serie1­1; Obradoiro­Real Madrid 58­74(Corbacho 11; Carroll 25), 0­2; Sara­gozza­Valencia 122­120 d3ts (Roll 19;Doelmann 29), 1­1; Canarias­Vitoria83­78 d1ts (Toolson 17; Nocioni 13), 1­1.

J.R. Giddens, 28, ala di Brescia

Il grande basket Nbavi aspetta ogni mattina suGazzetta.it. Trovate onlinegli highlights di tutte lepartite delle finali diConference, assieme allegiocate più belle sulparquet: la migliorschiacciata della notte, lastoppata più bella, lagiocata fondamentale,l'assist più efficace, lastoppata chiave, il recuperopiù importante. Oltre a unfocus sul giocatore che hadeciso la partita, allagiocata più bella delgiocatore non statunitensee alle conferenze stampadei protagonisti nel dopogara. E non perdete le 5giocate più belle dellagiornata e le azioni chiaveriviste al rallentatore. Egiovedì appuntamento con«Nba Show».

Gazzetta.it

GIOCATE PIÙ BELLEE HIGHLIGHTS NBAONLINE OGNI MATTINA

4STANOTTE

GARA­4

SFinale OvestSan Antonio

­Memphis3­0

Stanotte (ore 3,diretta SkySport 2) la

finale Ovestcontinua a

Memphis con ilprimo matchpoint per gli

Spurs.Gara­3:

Memphis­SanAntonio 93­

104 dts(Conley 20,

Gasol 16; Parker26, Duncan 24,

Ginobili 19),serie 0­3.

Finale EstMiami­Indiana

1­1Ieri notte si è

giocata aIndianapolis

gara­3 con laserie in parità.Domani gara­4

sempre aIndianapolis.

PanchineHornacek

ai Suns?Phoenix

dovrebbeannunciare nelle

prossime orel’ingaggio di JeffHornacek comecapo allenatore.

L’ex guardia diUtah è stato

assistente sullapanchina dei

Jazz dal 2007all’ultimastagione.

Hornacek iniziòla carriera Nba

da giocatoreproprio con iSuns, che loscelsero nel

draft del 1986

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50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

IPPICA LA GRANDE GIORNATA DI STOCCOLMA

A SAN SIRO LE OAKS

Charity showE’ nata una stella

Charity domina, imbattuta dopo 4 corse DE NARDIN

ENRICO LANDONI

Buon sangue non mente. Quello di Holy Mo­on (Hernando), mamma della vincitrice delloscorso anno, Cherry Collect, e della trionfatricedelle Oaks Charity Line. È dunque la saura dellascuderia Effevi la nuova stella del galoppo italia­no. Impressionante è stata infatti la facilità con cuiha regolato la vincitrice del Regina Elena, DancerDestination, generosa nell’attacco tentato ai 700finali che ha subito innestato la fatale ripartenzadel gioiello di casa Villa, e l’inglese d’allenamentoWhippy Cream. È così giunto il quarto successo inaltrettante apparizioni, che ha peraltro regalato alfantino Fabio Branca la millesima vittoria in car­riera e al suo allenatore, Stefano Botti, il magicotriplete, dopo Presidente della Repubblica, conVedelago Derby, con Biz the Nurse. «Siamo davve­ro soddisfatti – dice Botti ­ sapevamo poi del suoottimo feeling con il terreno e la distanza, sgraditainvece a Dancer Destination. Ci godiamo ora ilsuccesso e un po’ di riposo». Quello dei giusti e deicampioni, proprio come Charity Line e un vero as­so della sella, come il veterano Mariolino Esposito,che ha trionfato nel Vittadini con Principe Adepto.4ª corsa ­ Oaks ­ (gr. 2) ­ m 2400: 1 Charity Line (F. Branca);2 Dancer Destination; 3 Whippy Cream; 4 Licia; Tot.: 1,70;1,12, 1,42, 1,44 (6,47) Tris: 17,135ª corsa ­ Pr. Vittadini ­ (gr. 2) ­ m 1600: 1 Principe Adepto(M. Esposito); 2 Libano; 3 Douce Vie; 4 Malossol; Tot.: 10,14;5,50, 4,01 (36,26) Trio: 244,54.

IN FRANCIA

Test DettoriBloccato peril colesterolo!

(m.f.) Alla fine il segretosembra essere stato svelato eper fortuna ha dei contorniquasi comici. Il rientro diLanfranco Dettori, dopo 6 mesidi squalifica per positività allacocaina, era previsto lunedìscorso a Lingfield ma era statobloccato dall’ente francese cheaveva giudicato il fantinoitaliano. Motivo? Uno dei tretest non era chiaro, addiritturanon negativo secondo vociinsistenti. Invece alla fineDettori, tornato in Francia perchiarire la situazione, avrebbesaputo che il valore anomalo diquel test era relativo alcolesterolo troppo alto!causato quasi certamentedalla robusta cena della seraprecedente il controllo,trascorsa a casa dell’amico ecollega Olivier Peslier. Aquesto punto, finalmente,Frankie può sperareconcretamente di essercisabato a Epsom nel Derbyinglese.A TRIESTE Peter Pan Ke(Romanelli) ha vinto in 1.16.2 ilPr, Presidente della Repubblica(m 2060) davanti a PedroAlonso Nino, Pacific Model e.ParsifalOGGI QUINTÉ A FOLLONICAAl Dei Pini (inizio convegno alle15.30) scegliamo Polpettine(13), Prodddcella Marina (15),Pan di Girifalco (12), PerfectFont (14), Poker Op (9) ePilcinella Vald (16). SI CORREANCHE Tr. Palermo (15.10).Gal.: Grosseto (15.40).

Pascià Lest ritornal’erede di VarenneDopo 2 sconfitte, sbanca l’Elite dei 4 anni in 1’10”5Elitlopp: Nesta vince la batteria, ma la finale è amara

MATTEO PIERELLI

E arrivò il giorno dellaconsacrazione internazionale.Sulla pista e nel convegno do­ve 11 anni fa papà Varennescriveva una delle pagine piùbelle della sua leggenda (se­conda vittoria di fila nell’Eli­tlopp), Pascià Lest tira fuoridal cilindro una prova da ricor­dare e domina da campionel’Elite dei 4 anni a Stoccolma.

Pioggia Sotto il diluvio, l’allie­vo di Holger Ehlert, con insulky Enrico Bellei, come sem­pre sfrutta la sua velocità ini­ziale per prendere il comando,poi argina lungo il percorsoDigital Ink (chilometro in1.10.9) e nel finale controlla in1.10.5 (record della corsa) l’al­tro italiano Pablo di Jesolo, fi­nito molto forte all’esterno ditutti. Quarto Probo Op che hacorso sempre in terza parigliaesterna. Per Pascià Lest è il pri­mo successo del 2013 e il nonoGP della carriera dopo Aste eAllevatori 2011 ed ElwoodMedium, Giovanardi, Città diNapoli, Nazionale, Marangonie Derby 2012.

Nesta sfortunato Ma la giorna­ta poteva essere addiritturatrionfale per i nostri colori.

Solo la cattiva sorte ha ferma­to Nesta Effe nell’Elitlopp. Do­po aver vinto alla grande lasua batteria, il figlio di Naglo èstato sfortunatissimo nella fi­nale. Al via Roberto Vecchionelo ha sistemato alle spalle delfavorito Sebastian K. Sembra­va la scia migliore del mondo,ma lo svedese è crollato in ret­ta e Nesta è rimasto chiuso ingabbia, senza lo spazio persprintare (finirà settimo) cheinvece ha avuto il sorprenden­te Nahar che ha così conqui­stato la prova più importantedella sua carriera davanti ad

Arch Madness con Timoko ter­zo. Nahar era finito secondonella batteria in cui il nostroMack Grace Sm non è andatooltre un deludente quinto po­sto dopo corsa favorevole allespalle del vincitore SebastianK.

FYRAARINGSELITEN ­ m 1609: 1 PasciàLest (E. Bellei) 1.10.5; 2 Pablo di Jesolo;3 Digital Ink; 4 Probo Op; Tot. in Italia:2,08; 1,20, 2,60, 1,31 (49,89) Trio: 55,37.ELITLOPP ­ (finale) ­ m 1609: 1 Nahar(R. Bergh) 1.10.1; 2 Arch Madness; 3 Ti­moko; 4 Brad de Veluwe; Tot.: 6,20;2,55, 12,45, 3,41 (208,74) Trio:1.228,98.

La vittoria di Pascià Lest ed Enrico Bellei ieri nell’Elite dei 4 anni a Stoccolma FORNI

4I NUMERI

94GP vinti dai

VarenniniDi questi 94

Gran Premi, 70sono stati

conquistati inItalia e 24 sullepiste straniere

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51

Gay si sentegià al top«Vado comesei anni fa»«Il 10”02 di New York è ungran tempo: forse niente garefino ai Trials perché sto bene»

COPPA CAMPIONI CLUB

La Fiamme Gialleregine d’Europa

(g.l.g.) A Vila Real de San Antonio (Por) le Fiamme Gialle bissanol’impresa e si confermano squadracampione d’Europa per club (condedica ad Antonietta Di Martino). Igialloverdi, in testa dopo la 1a giornata, nella 2a soffrono, ma grazie anchea due successi (di Marani nei 200 edi Benedetti negli 800) respingono ilLuch Mosca. Gibilisco, all’esordio, èsecondo nell’asta con 5.30 in una gara condizionata dal vento. Uomini.200 ( 2.0): 1. Marani 21”33. 800: 1.Benedetti 1’50”24. 3000: 3. Floriani8’15”86. 110 hs ( 1.7): 3. Tedesco14”08. 3000 sp: 3. Nasti 8’44”25.Asta: 2. Gibilisco 5.30. Triplo: 7.Quattrociocchi 15.73. Disco: 3. Faloci 59.95. 4x400: 2. F. Gialle (Tricca,Lorenzi, Galvan, Barberi) 3’08”55.Classifica: 1. F. Gialle 126; 2. LuchMosca (Rus) 122; 3. Castellon (Spa)107.

UNIVERSITARI A CASSINO

Vitobello a 1.85

Così a Cassino (Fr) nella 2a

giornata degli Universitari. Uomini.400 hs: Piccolo 51”26. Martello:Falloni 70.35. Marcia 5 km: Macchia20’42”53. Donne. 200 (+0.6): Amidei24”20. 800: Cornelli 2’08”75. Alto:Vitobello 1.85. Lungo: Salvetti 6.08( 0 2). Giavellotto: Purgato 48.15.Marcia 5 km: Curiazzi 23’16”84.

MULTIPLE A GOETZIS

Doppietta canadese

(si.g.) Doppietta canadese aGoetzis (Aut) con Damian Warner eBrianna Theisen. Michele Calvi, nonlontano dal personale. Uomini. De­cathlon: Warner (Can) 8307; Chinin(Bra) 8182; Nixon (Usa) 8136; 13.

CALVI 7431. Donne. Eptathlon:Theisen (Can) 6376 (mpm ’13); Broersen (Ola) 6345; Schippers (Ola)6287.

IN KENYA

Un 20enne fa 1’43”9

(si.g.) Al 20enne Jeremiah Mutai gli 800 dei campionati della Poliziaa Nairobi (Ken) in 1’43”9, quasi 5” diprogresso sul personale: fino all’anno scorso ostacolista (2° ai Mondialialli/i 2009 nei 400 hs), ha battuto G.Rono (1’45”0). Escluso Rudisha, nessuno mai così veloce in altura. Uo­mini. 1500: Choge 3’37”2. Donne.800: Sum 2’00”1; Jepkosgei 2’00”5.

A MANCHESTER

Kipsiro ok, Gebre k.o.

(d.m.) A Moses Kipsiro laManchester Run (km 10, 40.000 partecipanti). Terzo Haile Gebrselassie.Uomini: 1. Kipsiro (Uga) 27’52”; 2. WKipsang (Ken) 27’53”; 3. Gebrselassie (Eti) 28’00”; 5. Lebid (Ucr) 28’28”.Donne: 1. Dibaba (Eti) 30’49”; 2. Prokopcuka (Let) 32’21”; 3. Daunay (Fra)32’33”.

STRADA ITALIA (m.m., w.b.) AdArezzo (Scalata al Castello, km 10).Uomini: 1. J. Kosgei (Ken) 28’51”; 3. LaRosa 29’18”. Donne: 1. Jepkurgat(Ken) 16’41”; 4. Francario 17’07”; 5. S.La Barbera 17’23”. A Faenza (100 kmPassatore). Donne: 1. Vraijc (Cro)8h06’50”; 2. Sanna 8h27’37”.

PISTORIUS Secondo la Polizia sudafricana, l’inchiesta sulla morte diReeva Steenkamp, fidanzata diOscar Pistorius, non si concluderàprima di agosto: il 4 giugno, l’apparizione dell’olimpico al tribunale diPretoria, non dovrebbe durare più di10’. Intanto, secondo il City Press,Pistorius dovrà pagare una multaper mancate dichiarazioni fiscali.

Taccuino

Tyson Gay, 29 anni, detiene il miglior crono 2013 con 9”86 EPA

DAL NOSTRO CORRISPONENTE

MASSIMO LOPES PEGNANEW YORK

Gli occhi sono quelli disempre: tristi. Ma lo sguardonon deve ingannare, perché ilTyson Gay del 2013 promettedi essere uno d’annata. Quegliocchi li sgrana, mentre dice:«E’ la prima volta che mi sentocosì bene dal 2007. E’ dura an­dare in pista sapendo di esserelimitato nel fisico. Invece, ora èdiverso. So che questa sarà unabuona stagione e se gli altri mibatteranno non avrò rimpian­ti». Il rimpianto di cui parla èquello di Londra: 4° a 1/100 daJustin Gatlin e addio alla me­daglia olimpica, l’unica, da sin­golarista (di qualunque colo­re), che manchi alla sua riccacollezione. Spiega: «Non averpotuto staccare dai blocchi al

cento per cento è la cosa che miha fatto più male. Mi sono sve­gliato molte mattine non riu­scendo a scacciare quell’idea diessere arrivato a un soffio dalpodio. Comunque non ho maipensato di buttarmi in un bur­rone per quello».

Bolt Ora gli occhi s’infiamma­no, mentre racconta di nonaver perso la fiducia nei suoimezzi e che le motivazioni,quelle, ci sono sempre: «Meritodella famiglia, del mio allena­tore e di ciò che detta il miocuore.E poi nell’atletica contaquello che fai oggi, perché deituoi record precedenti e dellemedaglie del passato la gente siscorda in fretta, non conoscen­do la tua sofferenza. E poi midà una mano Mr. Bolt». Scusi?«Sì, perché lui, ma anche tuttigli altri rivali, ti costringono aspingere al massimo. Usain è

un vero guerriero, uno dei po­chi che non molla mai e non cista a perdere». Poi naturalmen­te c’è il chiodo fisso di riprovar­ci a Rio fra tre anni. Dice: «So­no tanti tre anni, ma proprioper aver corso poco in certe sta­gioni, credo di avere ancoraenergie e stimoli». Intanto cer­ca di centellinarsi: «A voltepenso più alla salute che al ri­sultato. Non voglio rischiare».

La gara Un po’ ciò che è succes­so sabato pomeriggio a NewYork sotto l’acqua, con raffichedi vento e clima autunnale.Chiarisce: «Il 10”02 con ventocontrario e queste condizioniclimatiche? Un tempo che misoddisfa moltissimo, perchénon ho dato tutto. Mi interessa­va solo la vittoria. Sono moltopiù avanti nella preparazionerispetto all’anno passato, an­che se mi sono dovuto fermare

per un po’ di giorni a causa diun problema inguinale. Il 9”86realizzato a Kingston due setti­mane fa mi ha reso felice. Ora,è possibile che fino ai Trials difine giugno non scenda in pi­sta. L’anno scorso mi sono qua­lificato con una gara nellegambe e adesso sono già a quo­ta due. Nei prossimi giorni de­ciderò se doppiare la distanza:pure nei 200 mi sto allenandocon profitto». La sua tipica vo­ce monocorde cambia ritmoquando gli chiedono se pensadi poter ancora battere i gran­di. Si accalora: «Sono convintodi essere tuttora uno dei più ve­loci al mondo. Sono andato inGiamaica e mi sono sentito diappartenere a quel gruppo disprinter eccezionali. Dipende­rà solo dalla mia salute. Lo ri­peto, Bolt riesce a tirarmi fuoriil meglio».

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52 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

Seppi a fatica Tutt’altro chefacile l’esordio di AndreasSeppi che va a folate e finisceper vincere al quinto set unmatch semplice contro il nu­mero 62 del mondo LeonardoMayer. Dopo l’apatia del setd’apertura, l’altoatesino a fati­ca prende in mano una partitadecisamente incolore: «Dopotanti match brutti, ci volevauna vittoria del genere. Nei

momenti importanti si vedeche non sono in fiducia, chefaccio fatica e che cerco sem­pre le soluzioni più facili.Spesso invece di spingere ri­mango mezzo metro più indie­tro. Fisicamente sto bene, laparte tennistica è un po’ da ri­vedere». Seppi arriva a domi­nare la partita senza fare nien­te di particolare, poi quando èavanti un break nel quarto, sisfalda; arriva a servire per ilmatch sul 6­5, ma gioca solo dirimessa, con paura. Mayer lofulmina ancora una volta al tiebreak. Nel quinto set Seppisembra spento come a Madride Roma, va sotto di un breakma poi riordina le idee e aiuta­to dagli errori dell’argentino,arpiona in extremis una parti­ta sudata (3 ore e 49 minuti)che fa morale.

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BATTUTO BUSTA

La 15a di Federerinizia sul velluto

Roger Federer inizia la 15a

cavalcata al Roland Garros con unsuccesso facile facile sullospagnolo Carreno Busta in 80’

TENNISROLANDGARROS

SERENA OK, VENUS K.O.

Sorelle WilliamsDestini diversi

Le strade delle Williamssono sempre più divergenti.Serena è una furia e impallina in 51minuti la georgiana Anna Tatishvili

perdendo appena 7 punti nelprimo set. Chi invece pare nonreggere più gli scambi prolungatiè Venus Williams, cancellata alladistanza da Urszula Radwanska.Due set tiratissimi, conclusi al tiebreak, poi Venere mancal’aggancio da 5 1 a 5 pari e perde6 4 dopo 3 ore e 19’.

Errani, partenzacon il sorrisoSeppi che faticaLa romagnola, finalista nel 2012, battela Rus in 54’. Andreas elimina Mayer in 5 set

LUCA MARIANANTONI

L’ansia del debutto dural’inezia di un punto, il primo:un passante di rovescio con cuiArantxa Rus tenta di spaventa­re Sara Errani, nuovamente incampo al Roland Garros a 12mesi dalla cavalcata che la por­tò in finale. Ci vuole ben altroper fermare la romagnola; Sa­rita è più pungente del freddo epiù veloce del vento nel blocca­re in appena 54 minuti (27 perset) la spilungona olandese dalnome spagnolo in onore dellaSanchez: «Avevo tanta tensio­ne addosso, ma penso sia nor­male. Difendo una valanga dipunti e la ricetta giusta per an­dare avanti è pensare esclusi­vamente al tennis. Gioco tantitornei durante l’anno e mi de­vo convincere che questo è co­

me gli altri, è uno dei tanti. Lepartite non nascono facili, vo­glio farmi trovare pronta».

Senza storia Il primo dei setteipotetici match verso la finale èun monologo senza storia. Trauno schiaffo di dritto e un crossstretto di rovescio, Sara ci infi­la anche qualche palla corta.Sul 3­0 restituisce un break,poi infila 8 game e sul 5­0 delsecondo set si mette a respira­re, perché ormai la gara è in di­rittura d’arrivo. Sara è spietatae chiude con l’85% di prime ri­manendo aggressiva sulla se­conda della Rus che ottiene ap­pena 2 punti su 21.

Salvata dal tennis «Ho giocatobene, la Rus mi ha regalatoqualcosa, ha fatto molti doppifalli, il resto ce l’ho messo dimio. Sono felice per come sono

stata in campo. Per essere piùsolida devo riuscire ad allenta­re la tensione. Cerco di vivere ilritorno a Parigi il più serena­mente possibile. Non è facileperché la gente si aspetta mol­to da me. C’è una sola ricettache mi può salvare e cioè pen­sare al tennis, giocare a tennis,rifugiarmi nel tennis».C’è chi gli fa notare che nel suosettore è già sparita Nadia Pe­trova (n° 11), ma Sara fa fintadi non conoscere affatto il ta­bellone che ora le propone Yu­lia Putintseva. «Come non vo­glio guardare al 2012, non amoneppure soffermarmi su quelleche, sulla carta, potrebbero es­sere le mie avversarie future. Iltorneo è lungo e questi calcolinon servono a niente. Mi devofar trovare pronta perché le av­versarie saranno sempre piùforti e motivate». Sara Errani, 26 anni, ha appena raggiunto il numero 5 del mondo EPA

Il derby spagnolo tra Feliciano Lopez eMarcel Granollers sospeso per oscuritàdopo due set per parte.ROLAND GARROS (10.100.000 e, terra).Uomini, primo turno: SEPPI b. Mayer(Arg) 6­7 (4) 6­4 6­3 6­7 (2) 6­4; Kavcic(Slo) b. Duckworth (Aus) 6­2 6­2 6­2;Raonic (Can) b. Malisse (Bel) 6­2 6­14­6 6­4; Llodra (Fra) b. Darcis (Bel)6­4 4­6 6­1, 6­4; Anderson (Saf) b.Marchenko (Ucr) 6­3 7­5 6­4; Sousa(Por) b. Soeda (Giap) 6­1 6­3 6­2; Fer­rer (Spa) b. Matosevic (Aus) 6­4 6­36­4; Bautista (Spa) b. Muller (Lus) 6­36­4 6­2; Chardy (Fra) b. Becker (Ger)6­4 6­2 7­5; Simon (Fra) b. Hewitt(Aus) 3­6 1­6 6­4 6­1 7­5; Hajek (Cec)b. Kudla (Usa) 6­2 5­7 6­0 6­4; Quer­rey (Usa) b. Lacko (Slk) 6­3 6­4 6­4;Devvarman (India) b. Munoz (Spa) 6­36­3 7­5; Federer (Svi) b. Carreno(Spa) 6­2 6­2 6­3; Troicki (Ser) b.Blake (Usa) 6­4 6­2 6­2.Donne, primo turno: S. Williams (Usa)b. Tatishvili (Geo) 6­0 6­1; Garcia (Fra)b. Beygelzimer (Ucr) 6­3 6­4; Pavlyu­chenkova (Rus) b. Hlavackova (Cec)4­6 7­6 (5) 6­4; Cetkovska (Cec) b.Puchkova (Rus) 6­0 6­2; Burdette(Usa) b. Vekic (Cro) 6­3 6­4; Pfizen­maier (Ger) b. Minella (Lus) 7­5 6­1;Ivanovic (Ser b. Martic (Cro) 6­1 3­66­3; Puig (P.Ric.) b. Petrova (Rus) 3­67­5 6­4; Rogers (Usa) b. Pavlovic(Fra) 6­3, 6­4 Putintseva (Kaz) b. Mo­rita (Giap) 6­2 6­3; ERRANI b. Rus(Ola) 6­1 6­2; Voskoboeva (Kaz) b. Min(Usa) 4­6 6­4 7­5; Razzano (Fra) b.Feuerstein (Fra) 7­6 (6) 6­4; Lisicki(Ger) b. Arvidsson (Sve) 6­3 6­4; Cir­stea (Rom) b. Bertens (Ola) 5­7 7­56­2.OGGI (dalle 11) Centrale: Li Na (Cina) c.Medina Garrigues (Spa); Nadal (Spa)c. Brands (Ger); Berdych (Cec) c.Monfils (Fra); Hsieh Su­Wei (Taiw) c.Sharapova (Rus). Lenglen: A. Radwan­ska (Pol) c. Peer (Isr); Tsonga (Fra) c.Bedene (Slo); Wozniacki (Dan) c. Rob­son (Gb); Stakhovsky (Ucr) c. Gasquet(Fra). Numero 1: Foretz­Gacon (Fra) c.VINCI; Benneteau (Fra) c. Berankis(Lit); Nieminen (Fin) c. Mathieu (Fra);PENNETTA c. Flipkens (Bel) . Numero14: Beck (Ger) c. FOGNINI.TV Diretta Eurosport. Eurosport 2 eRaiSport.

la guida

Petrova già fuoriOggi c’è Nadale gioca Fognini

TROFEO BONFIGLIO A MILANO I NUOVI CAMPIONI

Zverev genio precocefa meglio di QuinziDonne: vola la BencicIl tedesco, ultimo erede di una famigliadi tennisti, diventa il più giovanevincitore: ha 16 anni e 36 giorni

CRISTIAN SONZOGNI

È durato dodici mesi ilrecord di precocità di Gianlui­gi Quinzi al Trofeo Bonfiglio.Meglio di lui, sui campi del TcMilano Bonacossa, ha fatto ilbiondo tedesco AlexanderZverev, terzo prodotto di unafamiglia di tennisti che ha co­me elemento di punta il pro­fessionista Mischa (ex top 50Atp). A 16 anni e 36 giorni,Zverev è diventato il più gio­vane vincitore della storia deltorneo, dopo una maratona ditre ore e 23’ contro il diciot­tenne serbo Laslo Djere (7­65­7 7­5).

Wild card Una partita emo­zionante, quella che ha decisoi Campionati internazionalid’Italia juniores, con più erro­ri che colpi vincenti, ma cheha mostrato nel complesso untennis di qualità. Entrambi iprotagonisti hanno accusato itipici passaggi a vuoto dei gio­catori in formazione, ma neimomenti cruciali. Quella diZverev è anche una vittoriadegli organizzatori, che glihanno dato la possibilità digiocare attraverso una wildcard. L’esito del match decisi­vo, inoltre, è una piccola con­solazione per i due azzurri Fi­

lippo Baldi e Stefano Napoli­tano, battuti dal futuro vinci­tore rispettivamente negliottavi e nei quarti. «ControDjere – ha detto il ragazzo diAmburgo – è stato un incontrodurissimo, per merito del mioavversario e per le condizionimolto diverse da quelle deigiorni precedenti. Solo conBaldi avevo fatto altrettantafatica». Nel torneo femminiletutto secondo copione, con iltrofeo nelle mani della sedi­cenne svizzera Belinda Ben­cic, numero 2 del tabellone: difronte alla russa Kasatkina, lafavorita è partita lentamente(3­5) prima di piazzare diecigame consecutivi per il 7­56­0 finale.

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Il tedesco Alexander Zverev PANUNZIO

Sara: «Ho giocatobene, ma peressere più solidadevo scioglierela tensione»

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53

Senza problemi «morali»?«E’ tutto lecito, come prenderedel ferro se si hanno valorisballati».

Cosa si aspetta dall’imminentetour?«Cerco conferme: in questastagione abbiamo ben figuratoa novembre contro Nuova Ze­landa e Australia, abbiamo di­sputato un buon Sei Nazioni,ora ci attende il compito più ar­duo: ci sono diversi infortuna­ti, la stanchezza si farà sentiree ci aspettano avversari di tuttorispetto. Voglio una squadraambiziosa».

Il primo nodo resta all’apertu­ra...«C’è Orquera e rimpiazziamoBurton con Di Bernardo. Giocabene da mesi e in questo mo­

mento non mi interessa se ha33 anni. Con lui non ragionoesclusivamente in prospettiva.Oggi non possiamo rinunciarea un giocatore così. E l’età nonè necessariamente un proble­ma: guardate quella media delTolone campione d’Europa».

E poi? Il tanto decantato pro­getto mirato decollerà mai?«La sfida è formare atleti di

RUGBY VERSO IL TOUR ESTIVO

«Di Bernardo per navigare a vista»Le scelte di Brunel: «Ha 33 anni e mi dà garanzie all’apertura. Poi penseremo al futuro»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNIBORMIO (Sondrio)

Anche a Bormio, fino asabato sede (inedita) del radu­no che porterà la Nazionale altorneo di giugno in Sudafrica,il solo argomento che lo ha di­stratto dal rugby è stato il vino.«Intorno a Sondrio — dice daintenditore — ho visto vignetisvilupparsi in verticale comemai prima. La resa è ottima: vi­ni robusti ma non robustissimi,intorno ai 13°». Jacques Brunelnon cambia. E per l’ovale az­zurro, visti i recenti risultati, èsolo un bene.

Brunel, perché Bormio?«Perché stiamo già cercandosoluzioni per il percorso cheporterà alla Coppa del Mondo2015. Qui, a 1200 metri, ci sia­mo trovati bene. C’è da siste­mare un po’ il campo. Ed evita­re che nevichi a primaverainoltrata, com’è successo...».

Dodici mesi fa avevate sceltoOrzinuovi, nel bresciano, persfruttare l’unica struttura ita­liana per la crioterapia: è un’esperienza archiviata?«Tutt’altro: nella pratica rige­nerativa e anti­infortunistica atemperature fino ­140° credosempre molto. Tanto è vero cheda novembre, imitando il Gal­les e altre squadre, avremo adisposizione un furgone adat­tato itinerante che ci seguiràpraticamente ovunque e che cipermetterà di stare sottozeroin qualsiasi momento».

ruolo. Sarà un processo lungo,che in ogni caso non darà fruttiprima della prossima Coppadel Mondo. Quindi, ora navi­ghiamo a vista».

Con chi?«Abbiamo convocato Ambrosi­ni nella Nazionale Emergenti,Buso è infortunato, poi aspet­tiamo che i Ragusi e i Padovaniabbiamo spazi per esprimersi».

E Iannone?«In Sudafrica sarà all’ala, nonvoglio bruciarlo. Lo vedremoalle Zebre».

Qualcuno avrebbe preferito ungruppo con più giovani: peresempio, perché ancora Mau­ro Bergamasco e non un Fer­rarini?«Ho cercato di combinare gio­ventù ed esperienza. Mauro,

per tante ragioni, merita di es­serci senza discussioni. E perFerrarini, come per Ambrosinie Ragusi, la Emergenti sarà unbel banco di prova».

Non era il caso di buttare subi­to nella mischia due comeEsposito e Campagnaro?«Sono in Cile per il Mondialinounder 20: concluderanno unpercorso».

Perché rinuncia a Benvenuti?«Perché è reduce da una sta­gione opaca. Ha bisogno di ri­lanciarsi e di cambiare atteg­giamento. Approvo la sua deci­sione di andare in Francia».

E Castrogiovanni fa bene adandare proprio al Tolone?«La città è piena di passione: sipiaceranno reciprocamente».

La preoccupa vedere MircoBergamasco senza squadra?«In Francia, per assurdo, è an­cora considerato uno stranie­ro. Non è un momento facile».

Apporterà cambiamenti nelsuo staff?«Non sono previsti. Il presiden­te Gavazzi ha lottato per avereDe Carli, ma io sono contentoresti a Perpignan un’altra sta­

gione. Si completerà. E anchel’eventuale arrivo di Mehrtensè o era più un sogno del presi­dente».

L’ha irritata il comportamentodegli Wasps che non le hannoconcesso Masi a Bormio?«Non mi è piaciuto, ma era unloro diritto. Gli inglesi sonofatti così».

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Jacques Brunel,59 anni, allavoro a BormioBREGANI

« Iannone, per ora,solo all’ala. Eguardo con moltaattenzione allaEmergenti

« Da novembreavremo unfurgone adattatoal seguito per lacrioterapia

La Nazionale, dopo i sei giorni di lavoroin Valtellina, si ritroverà giovedì a Ro­ma dove sabato partirà per il Sudafri­ca. Il torneo prevede l’8 giugno a Dur­ban la sfida al Sudafrica, il 15 a Nel­spruit quella a Samoa e il 22 in sede dadefinirsi a una delle due Nazionali giàaffrontate o alla Scozia. Il gruppo lasettimana scorsa ha lavorato senzaMasi (trattenuto dagli Wasps in Inghil­terra), Canale (sabato diventato papàdi Thiago) e, da martedì, senza Zanni,volato a Londra dove ieri ha giocatocoi Barbarians. In più il debuttante Ce­daro ha rimpiazzato l’infortunato Min­to: «Con lui in seconda linea – spiegaBrunel – sarà Furno a fare il jolly anche

in terza, come avrebbe fatto Minto».Altri tre gli esordienti, tutti delle Zebre:Manici, Chillon e Sarto: «Da parte loro– dice il c.t. – ho visto un’ottima attitu­dine».I convocati ­ Piloni sinistri: Alb. De Mar­chi, Rizzo, Aguero. Tallonatori: Ghiral­dini, Giazzon, Manici. Piloni destri: Ca­strogiovanni, Cittadini. Seconde linee:Bortolami, Bernabò, A. Pavanello, Ce­daro. Terze ala: Zanni, Barbieri, Ma.Bergamasco, Furno. Terze centro: Pa­risse, Vosawai. Mediani di mischia: Bo­tes, Gori, Alb. Chillon. Aperture: Orque­ra, Di Bernardo. Ali: Venditti, McLean,Iannone, Sarto. Centri: Canale, Garcia,Sgarbi, Morisi. Estremo: Masi.

L’8 giugno sfida agli Springboks

Tra i 32 convocati, ci sono 4 esordientiGiovedì a Roma, sabato la partenza

NEI BARBARIANS

Zanni e Lo Cicero sconfittiAdesso tocca anche a Castro

Ieri a TwickenhamInghilterra Barbarians (con Zannie Lo Cicero titolari) 40 12 (5 metea 2) e, per i padroni di casa, 20punti di Burns. Sabato laselezioni a inviti (con Parisse,Ghiraldini e Castrogiovanni)sfiderà a Honk Kong i BritishLions (privi di Hartley chesabato, nella finale inglese, hainsultato l’arbitro ed è statosqualificato 11 settimane). I tre

azzurri raggiungeranno laNazionale in Sudafrica. IntantoCastrogiovanni, che ha chiusocol Leicester dopo sette anni, èstato salutato dai tifosi (foto).PACIFIC CUP A Edmonton:Canada Usa 16 9.SERIE A E’ Recco Capitolina lafinale promozione di serie A(domenica in campo neutro).Eliminate Lyons Piacenza eValpolicella.

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54 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

GOLF PGA CHAMPIONSHIP

UN SUCCESSO ALL’ANNO PER IL RAGAZZO PRODIGIO

A VALENCIA 2010Il primo successoIl primo trionfo di Matteo Manassero è al Castello Masterdel 2010 a Valencia: aveva appena 17 anni SCACCINI

IN MALESIA 2011Il bis un anno dopoA Kuala Lumpur, alla vigilia del diciottesimo compleanno,conquista il Malaysian Open, secondo titolo European AP

A SINGAPORE 2012Il fantastico trisDopo una stagione difficile, Matteo ritrova il sorriso alSingapore Open, uno dei tornei più ricchi del Tour REUTERS

4I

RISULTATI

SF. Molinari

chiude 9°Edoardo

è 19°Così al Pga

Championshiptorneo

European Toural Wentworth

Club di VirginiaWater (par 72).1. MANASSERO

­10 (69 71 6969, 278; 791,660

euro); 2. ­10Khan (Ing 69 72

71 66; 412,560euro), Warren

(Sco, 69 70 70 ;412,560); 4. ­9

Canizares (Spa,69 70 68 72,279; 219,450

euro), Jimenez(Spa 76 69 67

67, 279; 219,450euro); 6. ­8 Els(Saf, 72 69 72

67, 280;142.500),

Kingston (Saf,66 77 69 68),

Pepperell (Ing,71 69 71 69); 9.­7 F. MOLINARI

(70 68 73 70,281, 96.267

euro), Ramsey(Sco, 71 75 66

69), Westwood(Ing, 70 71 6773). 19. ­5 E.

MOLINARI 71 7169 72, 283;

55,385TADINI (73 71 74

74, 292; 11,638euro).

UmbriaOpen

Molteni 2°Lo spagnolo

Jesus Legarrea(65 67 65, ­16)

ha dominatonell’UmbriaOpen (Alps

Tour) al GolfClub Perugia

(par 71).Gregory

Molteni, alsecondo posto

con 206 colpi(69 71 66, ­7).

IL PREDECESSORE

Rocca colpì17 anni fa«Me lo sonogoduto tutto»

L’esultanza di Rocca a Wentworth ‘96

Gigante MannyWentworth, show e trionfoManassero è nella storiaDopo 4 buche di playoff piega Kahn: è il più giovane vincitore delPga: «Che gioia vedere il mio nome insieme a quelli di Seve e Rocca»

RORY MCILROYn. 2 al mondoMassive congrats to@ManasseroMatteo!!Makes me feel like an oldman! #phenomTante congratulazioni a@ManasseroMatteo!! Mi faisentire un vecchietto!Fenomeno @McIlroyRory

FRANCESCO MOLINARIazzurro di golfFantastico Matteo! È unonore conoscerti e vedertifare queste cose@ManasseroMatteo@BMWPGA2013 @F_Molinari

TwitTwitIL CINGUETTIO DEL GIORNO

IL PRESIDENTE FIG

Chimenti esulta«Come se avessevinto un Major»

Il presidente dellaFedergolf Fanco Chimentiesulta per il trionfo diManassero «Per il golf italiano èuna vittoria eccezionale. Matteoha mostrato, ad appenavent’anni, l’esperienza di unveterano, trovando lecontromisure giuste ad ognisituazione di gioco, anche la piùcomplicata. Il successo inquesto torneo lo consideroequivalente a quello in un majore del resto sono in molti aconsiderare il PGA Champioshipalla stregua di un major. Sonosempre più convinto cheManassero riuscirà a darci unagrandissima soddisfazione aiGiochi di Rio»

FEDERICA COCCHI

Domanda facile: quantitrofei aveva collezionato TigerWoods quando aveva 20 anni?Zero. Se avete sbagliato la rispo­sta ecco un’altra chance: quantitornei ha conquistato MatteoManassero nei suoi primi 20 an­ni di permanenza sul pianeta,15 dei quali trascorsi sui campida golf? Quattro.Ecco, non per fare paragoni bla­sfemi, perché Tiger poi si è rifat­to con gli interessi 14 majorcompresi ma, insomma, il suc­cesso incredibile di Matteo Ma­nassero nel Pga Championshipdi Wentworth profuma di sto­ria. Diciassette anni dopo Co­stantino Rocca, finalmente unaltro nome, un’altra foto, un al­tro bastone da golf andranno adarricchire il corridoio della«gloria» nella club house delWentworth Club, tempio delgolf alle porte di Londra. «Cre­do di essere la persona più felicedel mondo, in questo momen­to», ha detto Manassero subitodopo il putt del trionfo e poi:«L’orgoglio più grande per me èvedere il mio nome vicino aquello di due grandi come Seve(Ballesteros, ndr) e Rocca».

Maratona Più che un giro digolf, quello di ieri è stato unamaratona, di più, una maratonacon gli ultimi 4 chilometri corsisu un filo. Perché lequattro buche di spa­reggio che Matteoha affrontato, perun totale di circa seiore e mezzo di gio­co, sembravano piùun’operazione diequilibrismo estre­mo, che non unagara di golf. Parti­ti in tre a ­10, Ma­nassero e SimonKhan si sono su­bito ritrovati so­li. Lo scozzese èstato eliminato finendo inacqua alla prima buca.L’esperienza del 41enne in­glese, diventato professio­nista due anni prima cheManny nascesse e vincito­

re a Wentworth nel 2010, con­tro la freschezza e lo smisuratotalento del veronese, tre succes­si nello European Tour. Fino aieri. Fino a che Matteo, supe­rando Khan, non si è piazzato intesta alla Race To Dubai stabi­lendo anche l’ennesimo recorddi precocità: il più giovane vin­citore del Pga Championship.

Amatissimo Non è solo la gio­vane età, ma il talento insiemeall’umiltà che Matteo dimo­

stra a ogni torneo lo rendonoamatissimo anche oltre i con­

fini italiani. Piace alle ra­gazzine, piace alle mam­me, piace ai papà malatidi golf che lanciano im­properi in campo pratica,piace ai colleghi. tantoche Twitter ieri era una

collezione di pacche sullespalle virtuali per Manas­

sero. McIlroy compreso chegli ha scritto: «Sei grande, mifai sentire un vecchio». E poile congratulazioni del Milan,

la squadra di cui è tifoso sfega­tato. E quelle del presidente del­la Juventus Andrea Agnelli, cheè anche vicepresidente del Ro­yal Park I Roveri, il club di Mat­teo: «Un talento in cui abbiamocreduto».

Grato Il 20enne veronese rin­grazia: «Per tutta la settimana ilpubblico con me è stato fanta­stico – ha detto rimirando il tro­feo luccicante –. Ho sentito ilsostegno, mi ha aiutato nei mo­menti difficili». E dire che Mat­teo giocava contro un inglese:«Hanno apprezzato il mio im­pegno. a loro non interessa didove sei. Hanno solo voglia divedere una bella gara e gliel’ab­biamo data». Matteo, sorrisi,classe e trofei. La storia conti­nua, ci sono ancora tanti capi­toli da scrivere.

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MatteoManassero,20 anni, con iltrofeo. Ilveronese è intesta alla Raceto Dubai AFP

(stec) «Bellissimo, emo­zionante». Costantino Rocca èun uomo felice: 17 anni dopola sua storica impresa, un altroitaliano conquista il PgaChampionship. «Non ho persoun colpo ­ aggiunge ­ e ho sof­ferto e gioito. Matteo ha con­dotto una gara perfetta. Ma iolo sapevo: anzi, sabato avevopronosticato un triplete italia­no. L’appuntamento è solo ri­mandato».

Proprio qui La carriera di Roccas’impennò proprio a Wentwor­th. «Ma per me era diverso ­.Pur avendo già giocato inRyder, molti pensavano chefossi ancora un caddie ­ scher­za ­. Matteo invece è già un gio­catore affermato, nonostanteabbia solo 20 anni. E’ incredi­bile come abbia saputo gestirela gara, la tensione, le emozio­ni. Wentworth è un campo dif­ficilissimo, ti può mandare intilt il cervello. Guai a fidarti:daqualche parte c’è la trappolache ti punisce. Le buche dalla15 alla 18 sono un esame seve­rissimo e Matteo lo ha supera­to alla grande. Matteo può vin­cere qualunque torneo, ma de­ve rimanere con i piedi per ter­ra e rimare quel bravo ragazzoche è. Così arriverà ancora piùlontano». Cosa ha pensatoquando ha visto Matteo imbu­care il putt della vittoria? «Hopensato che era un grande spotper il golf italiano e che di eredicosì ne voglio almeno 20. Poisono andato con la memoria al1996. Il mio Pga era comincia­to con un doppio bogey e siconcluse con un birdie­birdiealla 17 e alla 18». A farne lespese fu un certo Nick Faldo e ilmondo scoprì che CostantinoRocca non era più un caddie.

IL COMMENTO

&DI STEFANO CAZZETTA

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 55

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

Beach volley IN ARGENTINA

Lupo­Nicolaiun gran terzo postoMARIO SALVINI

Daniele Lupo e PaoloNicolai prima si arrabbiano,per l’occasione sprecata insemifinale. Poi si esaltano,vincono la finalina e chiudo­no al terzo posto il GrandSlam di Corrientes, in Argen­tina. Un altro gran risultato,per gli azzurri, entrambi dapoco entrati nel gruppo spor­tivo dell’Aeronautica. Per lo­ro è il 4° podio in carriera, il2° in questa stagione, dopo ilsecondo posto a Fuhzou, inCina. E’ il 16° podio della sto­ria del beach azzurro, che an­cora ­ e fin dal 1987 ­ aspettaquel successo mai arrivato.

Rimpianto e sorrisi I neo avierinella notte tra sabato e do­menica avevano vinto neiquarti contro i polacchi Fija­lek­Prudel (2­1). Quindi ierisera hanno recriminato, e pa­recchio, per la semifinalepersa contro gli statunitensiGibb­Patterson.Perché ave­vano vinto il primo set 21­19(ed erano stati 20­16).E nelsecondo erano arrivati avanti11­8. Decisivo uno straordi­nario recupero di Jake Gibb.Una palla smanacciata difianco alla panchina e riman­data in qualche modo nelcampo dei nostri. Dove è at­terrata a filo rete, con gli az­zurri a guardarsi increduli.Un colpo che è valso il 20­19Usa. Poi un altro muro diGibb (uno che ha una grande

storia: ha avuto un tumorenel 2002 e un altro nel 2010)ha fatto 1­1. Nel tie break gliamericani sono arrivati perprimi al match ball. E alla ter­za occasione hanno chiuso.Così per il 3° posto i nostrihanno trovato i brasiliani Pe­dro e Bruno (il cui nomecompleto è Bruno Oscar Sch­midt: è nipote della leggendadel basket Oscar), a loro vol­ta superati in semifinale dailettoni Smedins­Samoilovs.Paolo e Daniele hanno domi­nato il primo 21­13 e strap­pato via 23­21 il secondo.Mai come ora con loro due (eil loro c.t. Paulao) avevamoavuto una costanza di risul­tati di così alto livello.

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Paolo Nicolai, 25 anni a muro FIVB

BoxeSupermedi Ibf e Wba

Froch riunifica(r.g.) All’O2 Arena di Londra, il supermedioinglese Carl Froch (31­2) mantiene la cinturaIbf e conquista quella Wba battendo il dane­se Mikkel Kessler (46­3) ai punti dopo unalotta spettacolare. Froch si è preso una ri­vincita dalla sconfitta del 2010. A Buenos Ai­res (Arg) Omar Andres Narvaez (39­1­2), 37anni, ha mantenuto il titolo supermosca Wbobattendo con verdetto a maggioranza (2­1Felipe Orucuta (Mes, 27­2), 27 anni, dimo­stratosi rivale di tutto rispetto. L’argentinoha disputato il 25° match iridato e la 23a dife­sa mondiale.

DIMESSO (r.g.) L’ex iridato Wba massimi leg­geri Denis Lebedev (Rus. 25­2) scalzato daGuillermo Jones (Pan, 39­3­2), è stato di­messo dall’ospedale di Mosca, dopo le cure,escludendo conseguenze al viso e agli oc­chi. Il mancino russo intende chiedere la ri­vincita.

CanoaSELEZIONE (a.fr.) Nella terza e ultima provadi selezione nazionale per la Coppa del Mon­do, Daniele Molmenti chiude 5° (un tocco mil­limetrico gli toglie la vittoria) nel K1 dominatodagli azzurri con Romeo che vince davanti aDe Gennaro. La gara vale come qualifica agliEuropei di Cracovia (Pol, 6­9 giugno) a cuil’olimpionico partecipa di diritto. Tra oggi elunedì i convocati. Le classifiche. K1 uomini: 1.Romeo, 2. G. De Gennaro, 5. Molmenti, 9.Raiba, 14. Paolini; donne: 1. Krageli (Slo), 2.Horn, 6. Giai Pron. C1 uomini: 1. Savsek (Slo),6. Colazingari; 7. Cipressi; donne: 1. Louen(Ger), 5. Sabattini. C2 uomini: 1. Bozic­Taljat(Slo), 2. Camporesi­Ferrari, 3. Benetti­Ci­pressi.

CanottaggioEuropei junioresItalia sette medaglieMINSK (Biel) Sette medaglie (2 ori, 4 argentie un bronzo), 11 equipaggi in finale, 3 quartiposti: è il bottino dell’Italia dei d.t. Colamonici(uomini) e Romagnoli (donne) agli EuropeiJuniores di Minsk. Azzurri al 2o posto del me­dagliere con la Romania leader della classifi­ca. I due ori sono arrivati dal quattro con diGerosa­Mancini­Pagani­Piffaretti, timonie­re D’Aniello e dal quattro senza di Caprina­Abagnale­Lovisolo­Di Seyssel (SC Armida).Importate anche l’argento dell’otto femmini­le.

CricketSERIE A (c.b.) Omologata Capannelle Ro­ma­Trentino: pareggio tecnico per pioggia.Terza giornata: Genoa­Capannelle Roma106­107; Pianoro­Bologna 263­101; King­sgrove Milano­Trentino 285­208. Classifica:Kingsgrove 60; Capannelle 50; Pianoro 40;Trentino 37; Bologna 12; Genoa 8.

FootballSERIE A­1 IFL (m.l.) Week 8. Turno con 3gare interdivisionali. Risultati: Marines La­zio­Seamen Milano 37­34; Rhinos Milano­Warriors Bologna 28­21; Panthers Parma­Hogs Reggio Emilia 53­0. Classifiche. GironeA: Parma 857 (6­1); Seamen Mi 714 (5­2); Rhi­nos Mi, Bolzano 285 (2­5). Girone B: Bologna,Ancona 571 (4­3); Reggio Emilia 429 (3­4);Lazio 285 (2­5).

GhiaccioKOSTNER KAZAKA Carolina Kostner nelweekend ha partecipato a un doppio presti­gioso Gala in Kazakistan (ad Almaty e Asta­na per un totale di oltre 10.000 spettatori) inonore dell’argento mondiale Denis Ten.

Hockey ghiaccioPLAYOFF NHL E’ Boston l’avversaria di Pit­tsburgh nella finale della Eastern Conferen­ce dei playoff Nhl. Sabato (semifinali). Ea­stern: Boston­NY Rangers 3­1 (serie 4­1).Western: Chicago­Detroit 4­1 (serie 2­3).

Hockey pistaCORREGGIO PROMOSSO Dopo 3 anniCorreggio torna in A­1: nel ritorno della fina­le a Pieve San Giacomo (Cr) gli emiliani han­no battuto 7­6 (al golden gol) il Pieve 010San Daniele Po. L’ SPV Viareggio già statopromosso dopo la stagione regolare.

NuotoRIVOLTA (al.f.) A Gallarate Matteo Rivoltanuota i 100 farfalla all’aperto in 52”99.

CIELO E MOROZOV (al.f.) A Irvine (Usa).Uomini: 50 sl Morozov (Rus) 21”78. A Phoenix(Usa). Uomini: 50 sl Cielo (Bra) 22”01. A Van­couver (Can). Uomini: 200 mx Lochte2’00”15. Donne: 200 ra Van Beilen 2’29”51;100 fa Thomas (17) 58”78.

RANA GIAPPONESE (al.f.) A Sagamihara(Giap). Uomini: 50 sl K. Itou 22”36; 50 doIrie 25”17; 200 ra Kohinata 2’10”43; 100 faUmemoto 52”44. Donne: 200 ra Kaneto2’23”83 (3° t. 2013); 100 fa Hoshi 58”56.

PallamanoBRAVA ITALDONNE (an.gal.) Bella vittoriaper l’Italia che ha vinto il Torneo internazio­nale «4 Naciòns» a Carballo (Spa). Dopoaver superato 23­22 la Catalogna in semifi­nale, l’Italia ha sconfitto 27­ 22 la Galizia.

EURO 2014 A Veszprem (Ung) sorteggiati igironi di qualificazione agli Europei donne diUngheria e Croazia (7­21/12/2014): Italia nelgruppo 4 con Olanda, Spagna e Turchia.Passano le prime 2.

SoftballCAMPIONATO (m.c.) Bollate in fuga. Primadi ritorno. Gir. A: Nuoro­Legnano 0­3, 2­7;Bussolengo­ La Loggia 2­9 (5°), 2­7; Bollate­Collecchio 6­1, 13­1 (4°). Class.: Bollate 909(20­2); La Loggia 667 (14­7); Nuoro 437 (7­9);Bussolengo 411 (7­10); Legnano 350 (7­13);Collecchio 157 (3­16). Gir. B: Roma­Caserta1­11 (4°), sosp. 1°; Bologna­Forlì 4­2, 1­6. Ri­posa: Unione Fermana. Class.: Caserta 714(15­6); Bologna 667 (14­7) Unione Fermana611 (11­7); Forlì 428 (9­13) Roma 0 (0­17).

TamburelloCAMPIONATO Così ieri: Carpeneto­Castel­laro 13­4; Callianetto­Cavrianese (sabato)13­2; Castiglione­Sommacampagna 13­7;Cremolino­Medole (sabato) 6­13; Solferino­Monte 2­13 riposa Mezzolombardo. Casti­glione­Carpeneto sospesa sul 9­9 recupero5/6 ore 16.30. Classifica: Callianetto, Monte34; Sommacampagna 21; Castellaro, Carpe­neto* 19; Solferino 15; Cavrianese 14; Cre­molino 12; Castiglione*, Medole 9; Mezzolom­bardo 6. * una partita in meno

TennistavoloTRICOLORI I campionati italiani assoluti aRiva del Garda: singolo maschile a Mihai Bo­bocica (4­0 su Stoyanov). Nel singolo fem­minile successo di Wang Yu (4­3 su Lisa Ri­dolfi). Nel doppio maschile titolo a NiagolStoyanov e Mihai Bobocica (3­2 su RechDaldosso­Mutti). Nel doppio donne CristianaDumitrache e Chiara Colantoni si sono impo­ste 3­1 su Veronica Mosconi e Le Thi HongLoan. Nel doppio misto Mihai Bobocica­NikoStefanova hanno sconfitto 3­1 Niagol Sto­yanov e Lisa Ridolfi.

Tiro a segnoA MONACO Così ieri in Coppa del Mondo aMonaco (Ger). Pistola libera uomini: 1. Zlatic(Ser) 196.7; 2. Mai Jiajie (Cina) 195.1; 3. Carre­ra (Spa) 175.1; 18. Giordano 553; 31. Bruno548. Pistola sportiva donne: 1. Yuan Jing (Ci­na) 7­1; 2. Zhang Jingjng (Cina) 3. Diethelm(Sui) 7­1; 29. Genovesi 573; 60. Ricci 559; 65.Chiaberto 558.

TuffiTANIA TERZA (al.f.) Tania Cagnotto chiudela trasferta in Messico per le World Series diGuadalajara con un 3o posto dai 3 metri: con335.90 punti è dietro alle cinesi He Zi(370.05) e Wang Han (354.75).

VarieMaratona pacesospesa per spariUna sparatoria fra gang di narcotraffican­ti in una favelas di Rio, in Brasile, ha obbli­gato le autorità a sospendere una «mara­tona per la pace» organizzata nel quartie­re. E’ successo a pochi minuti prima dallapartenza della Sfida per la Pace nel Com­plexo do Alemao, obbligando alla sospen­sione dell’iniziativa.

VelaVento di Sardegnal’Italia alla Ostar(r.ra.) Parte oggi dall’Inghilterra la 14a edizio­ne della Ostar regata in solitario sulla rottaPlymouth (Gb)–Newport Rhode Island (Usa).Tra i 18 concorrenti che sfideranno le circa2900 miglia nell’Atlantico settentrionale an­che Andrea Mura su Vento di Sardegna. Laregata si preannuncia impegnativa fin dallapartenza a causa di una burrasca.

Tartaglini a segno(r.ra.) Flavia Tartaglini a Medemblick (Olan­da) ha vinto la Delta Lloyd Regatta Eurosaf(circuito europeo per le classi olimpiche)nella classe RS:X femminile. La velista roma­na, portacolori delle Fiamme Gialle, ad aprileaveva vinto a Palma di Maiorca la penultimatappa del circuito mondiale. Alle spalle del­l’azzurra hanno chiuso l’israeliana Davidovi­ch e la spagnola Manchòn. Nel 49er FX Con­ti– Clapcich 9°, nel 49er Plazzi–Molineris 6°.

Baseball CAMPIONATO

Nettuno vincee vola in vetta(m.c.) Nettuno fa l’enplein aRimini e vola in vetta alla clas­sifica, approfittando della vit­toria di San Marino su Bolo­gna. In gara2 i laziali di Bagia­lemani, sorretti da De Santis,risolvono con un big­inning dasei punti al sesto sul calo diCorradini. Esordio con infortu­nio per l’interno dei Pirati Go­mez. Godo, con un super San­chez (3/3, 2 hr e 8pbc) rispon­de a Ronchi.8° turno, gara1: Godo­Ronchi 2­13 al 7° (v. Yepez 12so, p. DelBianco; hr Cecotti 3p. al 1° e2p. al 7°). Gara2: Rimini­Nettu­no 0­6. (v. R. De Santis 5bv­5so, p. Corradini); T&ASan Marino­Unipol Bologna5­1 (v. Magrane, p. D’Angelo);Toshiba Grosseto­PalfingerReggio Emilia sosp. al 2°; Par­ma­Novara rinv.; Godo­Ronchi14­4 all’8° (v. Galeotti, p. Petra­lia; hr Sanchez 4p. al 4° e 1p. al7°). Classifica: Bologna, Nettu­no 812 (13­3); Rimini 750(12­4); San Marino 687(11­5); Parma 461 (6­7); Reg­gio E. 384 (5­8); Ronchi e Go­do 286 (4­10); Novara, Grosse­to 200 (3­12).

Onelio Fondin, Nettuno CB/OLDMAN

Nuoto A STRISCIA LA NOTIZIA

Oggi il Tapiroalla Pellegrini

Stasera a Striscia la NotiziaValerio Staffelli consegnerà ilTapiro d’oro a Federica Pelle­grini, la motivazione è per lafine della quasi biennale lovestory con Filippo Magnini, masoprattutto perché è stata de­finita una mangiatrice di uo­mini. La nuotatrice ha confer­mato che fra lei e Magnini tut­to è finito e si è detta dispia­ciuta per le voci false chegiravano su una sua storia conil preparatore atletico MatteoGiunta, che è anche il cuginodi Magnini. Federica ha ag­giunto che comunque i rap­porti con il suo ex sono buoni,tanto è vero che verso i Mon­diali di Barcellona continue­ranno ad allenarsi insiemesotto la guida di Philippe Lu­cas. E sul gossip che da semprela insegue, ribadisce: «Pensosolo allo sport e mi sto prepa­rando per le prossime gare».La stessa Pellegrini ha postatosu Twitter la notizia del «pre­mio», con queste parole«Adesso ce l’ho anch’io!!! Lu­nedì su striscia la notizia!!!Grazie @VStaffelli!!!!».

Federica Pellegrini col Tapiro

Scherma COPPA DEL MONDO

Avola secondoa L’Avana

Secondo posto per GiorgioAvola nella tappa di Coppa delMondo di fioretto a L’Avana.Con qualche rimpianto. In fi­nale Avola ha ceduto 15­14 aImboden dopo essere stato invantaggio 13­6 ed essere col­pito dai crampi. E’ il terzo po­dio stagionale per Avola, beneanche Daniele Garozzo, out aiquarti. Nella prova di sciabolafemminile a Tianjin (Cina),lontane dal podio Irene Vecchie Lucrezia Sinigaglia, fuori neisedicesimi. Spada: Diego Con­falonieri è il migliore degli az­zurri, 7°.Risultati. Fioretto uomini a L’Avana. Fi­nale: Imboden (Usa) b. Avola 15­14. Se­mifinali: Imboden (Usa) b. Khovanskiy(Rus) 15­8; Avola b. Chida (Giap) 15­14.Quarti: Chida (Giap) b. Garozzo 15­6.Sciabola donne a Tjanjin. Finale:Dyachenko (Rus) b. Zagunis (Usa) 15­11.Semifinali: Dyachenko (Rus) b. Lembach(Fra) 15­8 Zagunis (Usa)b. Kim (Kor) 15­13. Ottavi: Kim (S.Cor) b. Sinigaglia 15­3;Galiakbarova (Rus) b. Vecchi 15­14.Spada uomini a Buenos Aires (Arg). Fina­le: Limardo (Ven) b. Beran (R.Ceca) 15­14. Semifinali Beran (R.Ceca) b. Acker­mann (Ger) 12­10; Limardo (Ven) b.Zawrotniak (Pol) 15­12. Quarti: Beran(Cze) b. Confalonieri 7­6.

Giorgio Avola, 24 anni BIZZI

Triathlon CHALLENGE RIMINI

Fontana beffatoda Mc Cormack

(al.f.) Dopo quattro ore di fati­che, soltanto tre secondi sepa­rano alla fine Daniel Fontanadal successo al primo Challen­ge Rimini che ha visto al nastrodi partenza 1100 atleti. L’au­straliano Chris Mc Cormack,due volte iridato di Ironman,beffa in volata l’azzurro autoredi una bella ma troppo dispen­diosa rimonta negli ultimi chi­lometri di corsa che ha soffertol’ultimo e decisivo allungo del­l’australiano. «Mi sono manca­te le forze per rispondere al­l’ultimo allungo di Macca —ha detto Fontana dopo il tra­guardo — ho gareggiato pervincere, a caldo questo piazza­mento ha un gusto un po’ ama­ro, ma so di aver fatto tutto ilpossibile per batterlo». Hachiuso al terzo posto Alessan­dro Degasperi, mentre in cam­po femminile si è imposta l’un­gherese Erika Csomor.Risultati. Uomini: 1. Mc Cormack (Aus)4h01’57 ; 2. Fontana 4h02’00”; 3. Dega­speri 4h03’41”. Donne: 1. Csomor (Ung)4h39’34”; 2. Riesler (Ger) 4h41’36”; 3.Lindholm (Sve) 4h44’32”.

Daniel Fontana e Mc Cormack

Equitazione LA CHIUSURA ROMANA

Gaudiano sfiora il GPa Piazza di SienaROBERTO PARRETTAROMA

L’ultimo italiano restaancora, per la miseria di 8centesimi, Arnaldo Bologni,nell’ormai lontanissimo 1994.Emanuele Gaudiano e la suaCocoshynskhy si sono inchi­nati solo al grande binomiobritannico composto da NickSkelton e Big Star, che hannovinto il Gran Premio Città diRoma, prova che ieri ha chiu­so l’edizione numero 81 delloCsio di Piazza di Siena.

Barrage Al barrage sono en­trati in quattordici, con Nata­le Chiaudani su Camiro 19 araddoppiare la presenza ita­liana e, al pari del netto sulpercorso, è stato il tempo a fa­re la differenza: 41.23 perSkelton (che qui aveva giàvinto nel 2006), 41.31 perGaudiano. «Ci ho provato»,ha poi detto il ventiseiennerappresentante del grupposportivo della Forestale. «So­no molto contento della ca­valla, che ha saltato benissi­mo sia nel primo, che nel se­condo giro. Conoscendo lavelocità di Skelton, mi sonodetto che bisognava provarci.Sulla combinazione l’ho ri­messa in galoppo perché lagabbia era molto corta e hopreferito non rischiare l’erro­re: lì ho lasciato la vittoria.Una dedica? A tutte le perso­ne che mi hanno aiutato que­sta settimana e agli amici. Un

secondo posto non è male, la­voreremo per migliorare».

Presidente Il pienone sui gra­doni e sul prato dal lato dellaCasina di Raffaello ha regala­to alla presidente della Fise,Antonella Dallari, una bellaemozione: «Abbiamo cam­biato look, logistica, offertomaggiori servizi ai cavalieri eai loro staff. Vengo dal campoe conosco molto bene questotipo di esigenze».

RISULTATI Categoria a due fasi 1.45mt. Tab A: R Smith (Balourado­Gbr)0, 26.89; Lucia Vizzini (Lismeen Lan­cer­Ita) 0, 27.19; Pilar Cordon (DinkyToy­Spa) 0, 27.23. GP Città di Roma: 1N. Skelton (Big Star­Gbr) 0, 41.31; 2E. Gaudiano (Cocoshynskhy­Ita) 0,41.31; 3 R. Smith (Voila­Gbr) 0, 45.38.

Gaudiano in azione ieri GRASSO

Gravissimo luttoper StefanoArcobelli

Un gravissimo lutto ha

colpito la famiglia del nostro

collega Stefano Arcobelli.

Si è spenta, all’età di 78 anni,

la madre Maria Ciccia.

I funerali avranno luogo oggi

alle 16 nella Chiesa della

Madonna del Rosario a

Paternò (Catania).

Tutta la redazione della

Gazzetta è vicina a Stefano e

alla famiglia con grande

affetto.

La Direzione, le Redazioni e le Segreterie de LaGazzetta dello Sport, Sportweek e Gazzetta.itpartecipano con grande affetto al dolore di Stefano e dei familiari, per la scomparsa dell'amatamamma

Maria Ciccia Arcobelli- Milano, 26 maggio 2013.

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56 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giornoA CURA DI GIORGIO DELL'[email protected]

_la crisi dell’acciaieria

Ma se ora l’Ilva chiudeil Paese cosa rischia?

C’è qualcuno che ha inten­zione di comprarsi l’Ilva, lagrande acciaieria di Taranto,come si evince da una dichiara­zione di ieri del ministro delloSviluppo, Flavio Zanonato. Ilpassaggio è questo: «Il polo del­l’acciaio, e l’Ilva in particolare,deve rimanere italiano, dobbia­mo fare di tutto per farlo rima­nere italiano. È una questionestrategica: dalla siderurgica di­pende la meccanica, per rimane­re competitiva deve avere accia­io prodotto in luoghi abbastan­za vicini».

1Come mai esce fuori questastoria di qualcuno — suppongostraniero — che si vuole com­prare l’Ilva?La Procura di Taranto ha calco­lato quanto hanno risparmiatoi Riva evitando di mettere in at­to le bonifiche obbligatorie. Fi­niti i calcoli, hanno disposto ilsequestro della somma venutafuori: otto miliardi e cento mi­lioni di euro. Non credo chenella storia giudiziaria del Pae­se la magistratura abbiamomai tentato di metter le manisu un capitale simile.

2Mi faccia capire: i giudici di Ta­ranto hanno sequestrato ai Ri­va otto miliardi e cento milio­ni? E dove li hanno trovati? Inqualche cassetto? E i Riva nonsi sono opposti?I Riva, compreso il vecchio Emi­lio, sono agli arresti domiciliarida una decina di mesi. Uno diloro è latitante. La Procura hadeciso di sequestrare gli otto

miliardi e cento milioni, ma fi­nora è riuscita a trovare pocomeno di un miliardo. «Abbiamocercato in dodici città. Da Po­tenza a Milano. Abbiamo visita­to 16 banche diverse, bloccato eaggredito depositi, titoli, parte­cipazioni societarie, immobili.Presto apriremo le cassette disicurezza». C’è però un punto,nell’ordinanza di sequestro,che mette a repentaglio tutta lafabbrica. I giudici hanno colpi­to i beni della società che pos­siede l’83% dell’Ilva, e che sichiama Riva Fire, «e in via resi­duale gli immobili dell’Ilva chenon siano strettamente indi­spensabili all’esercizio dell’atti­vità produttiva». Cioè, dicono igiudici: sequestriamo gli ottomiliardi e cento milioni, pren­dendoci, se i contanti non ba­stano, gli immobili di Riva Fire,e se gli immobili di Riva Firenon bastano, prendiamoci i be­ni della stessa Ilva, purché nonsiano indispensabili alla produ­zione. Però il cda dell’Ilva ha ri­sposto che tutti gli immobilidell’Ilva sono necessari allaproduzione e che l’ordinanza di

sequestro mette di fatto la fab­brica nell’impossibilità di pro­durre. Sono seguite le dimissio­ni di tutti i consiglieri, compre­so l’insospettabile Enrico Bon­di, già risanatore di Parmalat emesso lì a fare l’amministratoredelegato da poche settimane.Bondi sarà oggi a Roma per in­contrare il ministro Zanonato.Domani dovrebbe esserci unvertice con lo stesso Letta. Il ri­schio che l’Ilva chiuda per sem­pre esiste. La preoccupazione, ol’insinuazione, del ministro so­no un nuovo elemento di confu­sione. Tutto questo baillammeprepara l’ingresso di uno stra­niero nel complesso tarantino?

3Chiunque arrivasse dovrebbemettere questi otto miliardiper bonificare.Si direbbe di sì. Ma la legge va­rata in tutta fretta dal prece­dente ministro Clini ne preve­deva tre, da imputare ai Riva, edava tempo per il risanamentofino al 2017, con il cosiddetto«cronoprogramma», cioè c’era­

no delle scadenze, il governoavrebbe controllato, eccetera.

4Che soluzioni ci sono?Tutto è reso più difficile dal fat­to che anche qui è in corso unoscontro feroce tra coloro chegiudicano più importantel’ambiente e coloro che metto­no al primo posto il lavoro. Ilgiudice Patrizia Todisco, lea­der suo malgrado degli am­bientalisti, ha poi davvero ra­gione al cento per cento? Gira­no statistiche dalle quali sievince che a Taranto, benchéavvelenata, si muore meno cheda altre parti, se chiude Taran­to deve allora chiudere più omeno tutto il sistema indu­striale italiano, inquinanteovunque. La soluzione più ov­via sarebbe quella suggerita daCarlo De Benedetti: lo Stato sipiglia l’acciaieria, risana e poivende. Per statalizzare l’Ilva,però, ci vuole il permesso diBruxelles.

5Che cosa stiamo rischiando,sul serio, in caso di chiusura?L’Ilva di Taranto dà lavoro,compreso l’indotto, a 24 milapersone. Se si considera tutto ilgruppo, i posti a rischio sareb­be 40 mila. Federacciai ha cal­colato i danni finanziari: senzal’Ilva dovremmo cominciare acomprare all’estero anche i cin­que milioni di tonnellate di ac­ciaio che adesso le industrieprendono a Taranto. Fa un dan­no di 2,5­3,5 miliardi. Le man­cate esportazioni ci costereb­bero 1,2­2 miliardi l’anno. Labilancia commerciale peggio­rerebbe di 3,7­5,5 miliardi. Inuovi costi per la logistica, pergli oneri finanziari, per gli am­mortizzatori sociali, il calo deiconsumi dovuto al tracollo deiredditi, più lo spopolamentodella città, destinata a scende­re da poco meno di 200 mila a30 mila abitanti, valgono anco­ra un danno di altri 4­5 miliar­di. Un danno minimo di 11,5 emassimo di 16 miliardi l’anno.Senza contare le ripercussionisociali.

L’Ilva di Taranto dà lavoro, compreso l’indotto a 24 mila persone ANSA

ACONSUMI

GIÙ

SLa spesa

alimentareindietro

di 20 anniLa crisi

modifica leabitudini dispesa degliitaliani. Se i

consumi peralimentari e

bevande nonalcoliche

tornano indietrodi 20 anni al

livello del 1992,aumentano

quelle per lebollette per la

casa, icombustibili e

l’energia eschizzano quelle

per lecomunicazioni.

È quanto silegge nelle

tabelle allegateal Rapporto

annualedell’Istat che

riportano ivalori

concatenati al2005, dalle quali

emerge che,dopo il picco di

quasi 130miliardi nel2006, nella

spesa per ilcibo si è tornati

nel 2012 ai 117miliardi del

1992, vale adire un calo di

quasi il 10%in 6 anni

notizieTascabili

Mercoledì si decide sulla procedura

L’Ue all’Italia: deficit okVerso stop a infrazione

Mancano 2 giorni a mercoledì, ma l’Italia può giàtirare un sospiro di sollievo e considerarsi fuori dallaprocedura di infrazione europea per deficit eccessivo. L’orientamento favorevole della Commissione Ueè stato reso noto ieri grazie alle indiscrezioni sullabozza del documento di «raccomandazione» cheverrà sottoposto ai 27. Alla notizia rimbalzata daBruxelles, Letta ha fatto trapelare soddisfazione:«Una buona notizia per il Paese». Si calcola infatti chesi libereranno 8 10 miliardi per le emergenze delPaese. Sul tema il leader del Pd Epifani ha aggiunto:«Serve una terapia choc o sarà allarme sociale».

Francia: caccia all’altro aggressore

Il massacro di LondraUno dei killer del soldatogià arrestato in Kenya

Alta tensione a Londra dopo l’uccisione diun soldato a colpi di mannaia da due britannici diorigine nigeriana convertiti all’Islam radicale. Ierila notizia di un accoltellamento non lontano dalluogo dell’attacco ha alzato l’allerta, ma la poliziaha poi riferito che non c’è legame tra i due fatti.C’è, invece, la conferma che un killer era statoarrestato in Kenya nel 2010 perché sospettatodi volersi unire ad estremisti in Somalia. E inFrancia è caccia all’uomo che ha aggredito unsoldato sabato a Parigi: il ministro dell’InternoValls ha detto che si tratta di terrorismo.

Angelus sul prete ucciso a Palermo

Il Papa striglia i mafiosi«Don Puglisi ha vinto»

«I mafiosi volevano sconfiggere don Puglisiperché sottraeva loro i giovani, ma è lui che ha vinto».Le parole che Papa Francesco ha pronunciato ieriper celebrare la beatificazione del prete palermitanoucciso da Cosa Nostra hanno ricordato quelle diGiovanni Paolo II nel 1993 ad Agrigento: «Preghiamoperché il Signore li converta, non possono fare inostri figli schiavi». Al mattino, Bergoglio avevavisitato la parrocchia romana di Santi Zaccaria eElisabetta, all’estrema periferia nord, e improvvisatouna omelia con botta e risposta su Maria: «La realtàsi capisce meglio dalle periferie che dal centro».

Soldati inglesi portano fiori a Woolwich (Londra)dove è stato ucciso il loro collega Lee Rigby EPA

LE ELEZIONI COMUNALI A ROMA IL DATO PIÙ ALLARMANTE: ­20% IN SOLI CINQUE ANNI. OGGI LE URNE RIAPRONO FINO ALLE 15

Amministrative, crolla l’affluenzaVota il 44,67%, ­15% rispetto al 2008

FONDI ALLE SCUOLE MATERNE PRIVATE

Referendum di BolognaSolo il 29% ai seggi«Caos organizzativo»

Nonostante gli inviti e le aspettative è statabassa l’affluenza alle urne, a Bologna, per ilreferendum consultivo sui fondi che il Comuneeroga alle scuole materne private. In totale hannovotato 85.934 persone, il 28,71% degli aventidiritto. Soddisfatto, però, il comitato promotoreArticolo 33. «L’affluenza è di gran lunga superioreal numero di cittadini direttamente coinvoltidalla decisione portata alle urne con ilreferendum, dunque la città intera ha compresola portata collettiva di questa questione».Non sono però mancati gli ostacoli organizzativiper i promotori: «In molti luoghi— secondo lelamentele espresse — il personale del Comunenon era in grado di guidare le persone al proprioseggio di riferimento». A un’ora e mezza dallachiusura dei seggi, con 50 scrutinati su 199,era davanti l’opzione «A», cioè quellache chiedeva di togliere i finanziamenti.

Sette milioni chiamati al­le urne, ma tanti, troppi, hannopreferito fare altro nell’ultimadomenica di maggio. Ieri l’af­fluenza della prima giornata divoto per le elezioni comunali èstata parecchio deludente. Alle22 aveva votato il 44,67% de­gli aventi diritto ed è il con­fronto con l’ultima tornata a ri­sultare fragoroso: nelle prece­denti amministrative alla stes­sa ora la cifra superava il 60%.Il trend negativo ha, comun­que, segnato tutta la giornata ealle 19 il dato era solo del34,36%. Percentuali ovunquein calo, con un crollo al di sopradi ogni aspettativa a Roma: lì è

andato alle urne il 37,69%, ri­spetto al 57,20 del 2008. Tra­dotto: si scende incredibilmen­te giù di 20 punti. Oggi alle 7riaprono i seggi fino alle 15,mentre in caso di ballottaggiosi voterà il 9 e 10 giugno.

Paure e curiosità Eppure l’ele­zione è importante e corposa:riguarda 564 comuni. Ben 14 icapoluoghi di provincia, tra cuipure Brescia, Siena e Vicenza.Si vota anche in Valle d’Aostaper il rinnovo del Consiglio re­gionale, ma solo in provincia diBrindisi c’è stata tensione: nel­la piccola a Carovigno ieri si èsaputo di un incendio doloso

che ha danneggiato la residen­za estiva del senatore Pdl Vitto­rio Zizza, sindaco uscente ecandidato al consiglio. Ma ilturno ha regalato anche curio­sità diffuse, a partire da unaraffica di multe per propagan­da elettorale non consentita al­l’ingresso delle sezioni di votoa Castellamare di Stabia (doveun candidato che pretendevala prova del voto tramite cellu­lare è stato accompagnato incommissariato). E pure l’aper­tura dei seggi al fotofinish aSulmona (L’Aquila) dove leschede elettorali sono state ri­stampate dopo un errore rile­vato sabato. Batte tutti il casodi Montesano Salentino (Lec­ce): lì c’è una sola lista in lizza equindi un solo candidato. Sap­piamo già che il sindaco si chia­merà Silvana Serrano.

cont.

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il sindaco di Roma, Gianni Alemanno (a sinistra), e il suosfidante di centrosinistra, Ignazio Marino, ieri ai seggi AP

Caos a Taranto:il cda lascia e ilgoverno lancial’allarme: «Se siferma il polo, addioalla siderurgia».Si stimano danniper 3,5 miliardi

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 57

ALTRI MONDI

Bruciata vivadal fidanzatoLui confessa:«Ero geloso»Cosenza, delitto della 16enneIl ragazzo crolla: «L’ho fattoperché lei non mi voleva più»

Fabiana Luzzi, la 16enne uccisa venerdì in provincia di Cosenza ANSA

APRIMO

NEGLI USA

S«Fast

and Furios»sbanca

il box officeIl sesto capitolo

della saga«Fast andFurious»,

appena uscitonegli Stati Uniti,

e le sue corseautomobilistiche

mozzafiatoprendono subitola vetta del box

officeamericano con98,5 milioni di

dollari nei primitre giorni in cuiera sul grande

schermo. Dietroal film con Vin

Diesel (nellafoto) e Paul

Walker, un’altranew entry: la

commedia «Unanotte da leoni

3» che haraccolto 42,1milioni e che

uscirà nelle saleitaliane il 30

maggio. Terzogradino del

podio per il filmdi fantascienza«Star Trek IntoDarkness» con

38 milioni nelweekend e

156,8 in totale

DANIELE VAIRA

Ha confessato sabatonotte davanti al magistrato:«Sì, l’ho uccisa io ed era ancoraviva quando le ho dato fuoco».D.M., 17 anni, ha raccontatocosì l’omicidio della fidanzatasedicenne Fabiana Luzzi a Co­rigliano Calabro, paese inprovincia di Cosenza, avvenu­to 24 ore prima. Un racconto diparole secche, quasi che il pro­tagonista della vicenda fosseun altro. Ma quello che sem­brava interessarlo di più, nelcorso dell’interrogatorio, eradi andare a dormire. «Sonostanco — ha detto più volte —voglio andare a letto». I carabi­nieri lo hanno tenuto per oresotto torchio, da ben primache, in nottata, scattasse il fer­mo per omicidio volontario. Daquando, cioè, gli investigatorisi erano resi conto che la vicen­da della scomparsa di Fabianae quella delle strane ustioni sulvolto e sul dorso delle mani del

diciassettenne si sovrappone­vano. Già da venerdì pomerig­gio, i militari stavano cercandodi chiarire il perché della scom­parsa della sedicenne, uscitadall’istituto per ragionieri chefrequentava e mai arrivata acasa. Nelle ore immediatamen­te successive alcune amichedella giovane avevano parlato

di quel ragazzo andato a pren­derla col motorino davanti ascuola. E, quando quello stessogiovane i carabinieri se lo sonoritrovato in ospedale con ustio­ni al volto ed alle mani, sonoiniziati i sospetti.

La rabbia Le domande sonoproseguite per tutta la giornata

di sabato, fino alla confessio­ne: «Abbiamo litigato, lei hacercato di aggredirmi ed io l’hocolpita più volte con un coltel­lo. Poi sono andato a casa, sonoriuscito, mi sono procuratouna tanica di benzina e sonotornato a darle fuoco quandoera ancora viva». All’originedella lite un rapporto contra­stato fatto di alti e bassi e, hadetto lui, di gelosie reciproche.Un legame che anche i genitoridella 16enne avevano osteg­giato. Adesso il ragazzo è rin­chiuso nel carcere minorile diCatanzaro. Dolore e rabbia so­no i sentimenti che hanno in­vaso Corigliano. Amici e cono­scenti della ragazza le hannolasciato centinaia di messaggisu Facebook. Cuoricini, foto,poesie per ricordare una «stellache è volata via» e «una ragaz­za che sorrideva sempre». Nonsono mancati i commenti con­tro il fidanzato: «Non c’è per­dono, tanta crudeltà merite­rebbe la pena di morte».

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Sabato della settimanascorsa Repubblica ha messoin prima pagina un’inchiestaintitolata «Ecco l’agendarossa di Borsellino dopo lastrage». Il riferimento era a undiscusso mistero che riguardale indagini sull’attentato cheuccise il giudice Borsellino e auna sua agenda che non èmai stata ritrovata: adessole immagini di un videogirato dopo l’attentato,spiegava Repubblica,mostravanoqualcuno cherimuovevadall’areadell’attentatoquell’agenda.Ma una rapidaverifica dellaPolizia scientificae dei magistrati di

Caltanissetta ha dimostratomercoledì che quello nelleimmagini è un parasole dicartone, non un’agenda. Perdiverse ore i maggiori siti dinews americani, e quindianche quelli italiani, hannoscritto che i morti seguiti altornado in Oklahoma di

lunedì erano 91. Ma i contierano stati sbagliati e lacifra è stata poi correttaa 24. Il direttore dellarete TV2000 ha

ammesso che «erauna notizia verama vera solo inparte e in partenon vera» e siè scusato «peraver intaccatola verità dei

fatti e per lepersone

coinvolte», dopo averannunciato che PapaFrancesco aveva praticato unesorcismo nei confronti di unmalato, notizia ripresa ilgiorno dopo da tutti iquotidiani. Non era unesorcismo, solo una preghieracon le mani appoggiate sullatesta della persona inquestione, ha spiegatoil responsabile stampa delVaticano. L’agenzia di stampaAnsa e molti siti di giornalihanno scritto che il soldatoucciso a Londra da unfanatico islamista sichiamava «Drummer LeeRigby»: lo stesso hanno dettoalcuni telegiornali nazionali.Ma il nome era soltantoLee Rigby: «drummer»(tamburino) è il titolomilitare dell’uomo.

Le notiziechenon loerano

L’esorcismodel ponteficeannunciatoe poi smentito

DI LUCA SOFRI

I PREMI DEL FESTIVAL 2013

A Cannes trionfa«La vie d’Adele»Deluso SorrentinoPalma d’oro al film sull’amoresaffico di Kechiche. Dernmiglior attore, regina la Bejo

EMANUELE BIGI

Il 66° Festival di Cannes ha eletto il suo redallo scettro inconfondibile (la Palma d’oro) epurtroppo non è di nazionalità italiana. Paolo Sor­rentino e il suo La grande bellezza tornano a casa abocca asciutta. Nonostante sia stato apprezzatodalla critica internazionale il film del regista napo­letano non ha conquistato la giuria capitanata daSteven Spielberg. Il re di questa edizione 2013sventola la bandiera della Tunisia e porta il nomedi Abdellatif Kechiche che con il suo La vied’Adele ha entusiasmato tutti. Il pubblico delGrand Théâtre Lumière si è alzato in piedi e nonsmetteva di applaudire quando Spielberg ha fattoil suo nome. Ma con lui ci sono due regine: le bra­vissime attrici, visibilmente emozionate, AdeleExarchopoulos e Lea Seydoux, interpreti diuna storia d’amore passionale e struggente. «Unpremio che eccezionalmente va anche a loro», di­ce il papà di E.T. Emozionata e incredula era anchela francese Berenice Bejo, vincitrice della Palmaper la migliore interpretazione femminile in ThePast, dell’iraniano Asghar Farhadi. «Non me loaspettavo proprio». Il veterano Bruce Dern,padre alla ricerca di un riscatto in Ne­braska di Alexander Payne, riceve il pre­mio per la miglior performance maschile.Peccato per il giovane e talentuoso OscarIsaac, cantante folk in Inside a Llewin Da­vis dei fratelli Coen. In compenso iregisti di Non è un paese per vecchiottengono il Gran Premio dellaGiuria, ritirato proprio dal loro at­tore. Erano nella lista dei migliorifilm del festival il giapponese LikeFather, Like Son di Kore­Eda Hi­rokazu e il cinese A Touch of Sindi Jia Zhangke che rispettiva­mente ricevono il Premio dellaGiuria e quello per la sceneg­giatura (consegnato dalla no­stra Asia Argento). Inaspetta­to invece è il riconoscimentoper la regia al messicanoOmar Escalante per il violentoHeli.

IL SUICIDIO IN UN BOSCO

Perugia, uccideun bracciantee poi si impicca

Si è suicidato FrancescoCristofari, il 50enne diMarsciano, in provincia diPerugia, ritenuto l’autoredell’omicidio di RobertoBurnelli, ucciso, sabato, nelsuo capannone, mentre stavacaricando frutta e verdura sulsuo furgone per recarsi almercato. Il killer gli avevatagliato la gola, dopo averlocolpito alla testa con unbastone. A dare l’allarme unasua dipendente, ex moglie delsospettato, che arrivando inazienda aveva sentito un urlo evisto scappare l’ex marito.Cristofari si è impiccato nonlontano da dove aveva lasciatoil furgone usato per la fuga, inun punto di boscaglia fitta.

Su Facebookla rabbia degliamici «Non c’èpietà per chil’ha ammazzata»

Per il futuro di Rcs siapre una settimana decisiva:oggi il patto di sindacato,giovedì l’assemblea dei sociche dovrà decidere se ricapi­talizzare la società o lasciareRcs in mano al curatore falli­mentare.

Molti sono i fattori che han­no condotto la nostra societàin questa situazione: la cadu­ta della raccolta pubblicita­ria in seguito alla crisi econo­mica e finanziaria, la perdu­rante bassa propensione allalettura degli italiani, il prepo­tente sviluppo in Internet dinuovi canali informativi piùcongeniali a gusti e abitudinidei lettori di nuova genera­zione, gli errori del manage­ment avallati dagli azionisti.

Mentre nei primi tre casi po­co è imputabile a cause inter­ne, nel comportamento di

management e azionisti non sipossono non rilevare macro­scopici errori: dall’errata valu­tazione degli andamenti di unmercato editoriale che si mo­dificava aggredito dalla crisi,alla lentezza nell’interveniresu settori di business che daanni presentavano difficoltà amantenere i conti in attivo, acausa anche della complessitàdi una parte dell’ azionariatoche cercava di assicurarsi quo­te di potere e rappresentanzaall’interno del Gruppo.

Ma l’errore principale delgruppo dirigente, all’originedegli attuali problemi patri­moniali di Rcs è stato certa­mente l’acquisto del gruppospagnolo Recoletos realizzatonel 2007 a un prezzo fuorimercato indebitandosi fino al

collo. Un investimento daicontorni ambigui e misteriosiche ha visto coinvolti a variotitolo tutti gli attori che in que­sta settimana dovranno deci­dere se dare continuità alla so­cietà o se consegnarla alla giu­stizia amministrativa, an­ch’essa colpevole di non avervigilato all’epoca su una socie­tà quotata in borsa che vedevaoperare come venditore ecompratore in un teatrino dipersonaggi che si intrecciava­no a filo doppio.

I lavoratori di Rcs Media­group, giornalisti e poligrafi­ci, sono consapevoli della deli­catezza della situazione e han­no sin qui dato prova di re­sponsabilità siglando accordi,spesso anche dolorosi, chehanno creato e creano i neces­

chiedono un mutuo in banca.Oggi le banche fanno la vocegrossa per rinegoziare il de­bito, chiedendo tassi d’inte­resse stratosferici e imponen­do tappe di rientro forzatodel debito. Da qui ipotesi dicessioni, riduzioni dei costi,cassa integrazione: idee scia­gurate che vedono coinvolti800 lavoratori che nulla han­no avuto a che fare con gli er­rori di gestione suddetti, maanzi in tanti casi si sono op­posti ­ non ascoltati ­ a talidecisioni.

Per questa settimana noi ciaspettiamo da tutti voi la se­rietà che è dovuta da chi deveessere il motore della ripar­tenza economica e rivendicadi essere al servizio della cre­scita sociale, civile e cultura­le del Paese.

Rsu RcsMediaGruop(Quotidiani)

COMUNICATO SINDACALEsari presupposti per il rilanciodi un Gruppo editoriale che daoltre un secolo, attraverso lesue testate quotidiane e perio­diche e la produzione libraria,ha raccontato la storia del no­stro Paese, contribuendo inmaniera significativa allo svi­luppo della democrazia e allacrescita culturale dei cittadiniitaliani.

Siamo certi che anche i princi­pali azionisti del Gruppo, pro­tagonisti anch’essi della storiacivile ed economica di questoPaese e che nelle numerose in­terviste rilasciate ai Medianon mancano di affermare illoro ruolo al servizio della Na­zione, sono consapevoli delvalore non solo economico diRcs per la società italiana eche sapranno tenerne conto

nel momento delle decisionievitando il rischio della proce­dura concorsuale. Tenendo al­tresì conto di tutti gli errori ele omissioni che sono staticompiuti ai danni di questoGruppo e di chi con dedizionevi lavora ogni giorno.

Una parola anche per i nostrigrandi creditori e in buonaparte azionisti del presente edel passato, le banche. Pro­prio loro non lesinarono il cre­dito a basso prezzo quando sitrattò di acquisire Recoletos,aprirono il portafoglio per unmiliardo di euro senza battereciglio, anzi strizzando l’oc­chiolino ­ un atteggiamentoben diverso da quello riserva­to di solito ai comuni mortaliche vengono vessati da millerichieste e difficoltà quando

Il regista Abdellatif Kechiche con Lea Seydouxe Adele Exarchopoulos premiati ieri a Cannes AFP

PLa diva

Uma Thurman,43 anni: ieri

l’attriceamericana ha

consegnatola Palma d’oro

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58 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013

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FIRENZE : tel. 055/55.23.41,fax 055/55.23.42.34

GENOVA : tel. 010/218783MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l.tel. 039/394.60.11,fax 039/394.60.55

NAPOLI : tel. 081/497.7711,fax 081/497.7712

OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 -071/72.76.084

PARMA : Publiedi srltel. 0521/46.41.11,fax 0521/22.97.72

RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.rl.tel. 0541/56.207,fax 0541/24.003

ROMA : In Fieri s.r.l.tel. 06/98.18.48.96,fax 06/92.91.16.48

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Rubriche in abbinata facoltativa:n. 4: euro 4,42 sul Corriere dellaSera; euro 1,67 sulla Gazzettadello Sport; euro 5,00 sulle duetestate.

n.16: euro 1,67 sul Corriere dellaSera; euro 0,83 sulla Gazzettadello Sport; euro 2,08 sulle duetestate.

n.22: euro 4,08 sul Corriere dellaSera; euro 2,92 sulla Gazzettadello Sport; euro 4,67 sulle duetestate.

n.23: euro 4,08 sul Corriere dellaSera; euro 2,92 sulla Gazzettadello Sport; euro 5,00 sulle duetestate.

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LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 59

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

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ROMA

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min max DopodomaniIeri Oggi

Il sole oggi

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10 19

5:40 20:59 5:39 20:34 5:40 21:00 5:38 20:35 10mag. 17mag. 25mag. 1 giu.

In prevalenza sereno o poco nuvoloso. SuTriveneto, Liguria di Levante e Alta Toscana locali

addensamenti e alcune piogge. Sulle valli delCentro qualche nebbia fino al primo mattino. In

Sardegna dal pomeriggio nuvole e piogge sparse.

In Sicilia sereno o poco nuvoloso. In Sardegna,sul Meridione e al Centro alternanza di nuvole,piogge e schiarite. Al Nord nuvole in gradualeaumento e probabilità di piogge soprattutto dalpomeriggio, anche con rovesci e temporali.

Al Nord varie precipitazioni, anche con rovesci otemporali e nevicate sulle Alpi ad alta quota, mapure qualche schiarita. Altrove in prevalenzasereno o poco nuvoloso eccezion fatta per localiaddensamenti e al più qualche breve pioggia.

ALTRI MONDI

11.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND-BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra

15.00 CALCIO:FAN CLUBMILAN

16.30 CALCIO:FAN CLUB LAZIO

17.00 CALCIO:FAN CLUB NAPOLI

17.30 CALCIO:FAN CLUB JUVENTUS

18.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND -BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra

2.00 CALCIO:BENFICA - CHELSEAEuropa LeagueDa Amsterdam, Olanda

17.30 FERRARI CHALLENGE:TROFEO PIRELLIGara 2. Da Brno, Repubblica Ceca

20.30 INDYCAR:INDIANAPOLIS

21.30 BASKET:MEMPHIS GRIZZLIES -SAN ANTONIO SPURSNBA, Playoff, gara 3

0.00 BOXE: ITALIA -GRAN BRETAGNA

1.00 RUGBY:LEICESTER TIGERS -NORTHAMPTONAVIVA Premiership

SKY SPORT 3

10.00 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra

CALCIO20.45 GENOA - SAMPDORIA

Derby SLAncio di VitaSky Sport 1, Sky SuperCalcio

BASEBALL22.00 OAKLAND

ATHLETICS -SAN FRANCISCOGIANTSMLB. ESPN America

BASKET20.00 ROMA - CANTÙ

Serie A maschileSemifinale, gara 2Rai Sport 2

3.00 MEMPHISGRIZZLIES -SAN ANTONIO SPURSNBA. Finale ovest, gara 4Sky Sport 2

SKY SPORT 2

7.30 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra.

11.00 FERRARI CHALLENGE:COPPA SHELLGara 1. Da Brno, Repubblica Ceca

11.30 RUGBY:STADE FRANCAIS -LEINSTER RUGBYAmlin Challenge Cup.

14.00 GOLF: BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra

16.30 RUGBY:LEICESTER TIGERS -NORTHAMPTONAVIVA Premiership

12.00 CALCIO:LIVORNO - BRESCIASerie B

14.15 CALCIO:CHELSEA - EVERTONPremier League

16.30 CALCIO:EMPOLI - NOVARASerie B

19.00 CALCIO:BORUSSIADORTMUND -BAYERNMONACOChampions LeagueDa Londra, Inghilterra

0.00 CALCIO:GENOA - SAMPDORIADerby SLAncio di Vita

3.00 GOLF:BMWPGACHAMPIONSHIPPGA European TourDa Surrey, Inghilterra

HOCKEY2.00 DETROIT

REDWINGS -CHICAGOBLACKHAWKSNHLPlayoff, gara 6ESPN America

TENNIS11.00 ROLAND GARROS

Eurosporte Eurosport 2

15.00 ROLAND GARROSRai Sport 1

SKY SPORT 1

8.30 CALCIO:BENFICA -CHELSEAEuropa LeagueDa Amsterdam, Olanda

IN DIRETTA

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

OroscopoLE PAGELLE

Gazzetta.it

Abbiamo chiesto un giudizio sulla super coppiache avrà il Barcellonal'anno prossimo. A Messi(46 gol in Liga) s'aggiungeNeymar (14 in 17 gare nelBrasileirao). Per il 47%dei lettori Messi continuerà a segnare tanto, Neymar dovrà ambientarsi; ilresto dei votanti diviso: sipesteranno i piedi; no,segneranno 70 80 gol.

IL SONDAGGIO

Il voto alla coppia:Neymar con Messi,il Barça svolterà?

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/4 ­ 20/5

Toro 7,5

La Luna vi motiva eincastra i pezzi delpuzzle del vostrolunedì, rendendoloincoraggiante.Sudombelico ricco diinventiva.

24/8 ­ 22/9

Vergine 8

IL MIGLIORELa fortuna vuoldarvisi. E così,possedendo lei,possedete ancheogni successofinanziario,lavorativo, suino.

21/3 ­ 20/4

Ariete 5,5

Lunedì avaro. Nellavoro, in amore, dienergie. No azzardi,niente lagne, siatefattivi. Fornicazione incalo come l’affluenzaalle urne.

21/5 ­ 21/6

Gemelli 6+

Amatevi da soli erilassatevi: pareretel’effetto sfigo­ammosciante dellaLuna. Potete peròspendere, amare, congiubilo. Fornicare no.

22/6 ­ 22/7

Cancro 5,5

Molti di voi sonostancherrimi. Per viadel troppo lavoro,delle tensioni, dellespese. E c’è purel’embargo suino:si fornica poco.

23/7 ­ 23/8

Leone 6,5

Con metodo svizzerosbrigate tutto ameraviglia. Ma ilfratello iperteso diAlien che vive in voiemerge: nienterudezze! Manco suine.

20/2 ­ 20/3

Pesci 7+

Bella Luna, che viporta successo,serenità e tanti stimoligiusti. Colloqui, viaggie p.r. vi premiano,l’amore così così.Ormoni roventi.

22/12 ­ 20/1

Capricorno 7,5

Grande lunedì, purchécontrolliate i possibilisbalzi d’umore. Ognistart up è favorito,voi siete fattivi,il sudombelico muyspigliato.

21/1 ­ 19/2

Acquario 6,5

Qualcuno potrebbeostacolarvi e mettervigli zebedei nelloschiaccianoci, nellavoro e nei rapportiprivati. Ma il suino invoi è indomito!

23/11 ­ 21/12

Sagittario 7

Potreste incassaresoldi. O spenderlibene. Ma siateobiettivi nei giudizi. Laluna offre degustazionida nouvelle suin: cheraffinatezza.

23/10 ­ 22/11

Scorpione 7

Il cielo sopra di voi èazzurro come la Lazioe rosa come Nibali(Scorpio pur’isso):lavoro e affetti OK,vigore su, mafornicazione ni.

23/9 ­ 22/10

Bilancia 6­

Nonostante il vostrotrend in ascesa, laLuna oggi vi stira glizebedei, comefacessero pilates. Èun lunedì mogio.Sudombelically too.

GERMAN DENIS

La punta argentinadell’Atalanta è nataa Lomas de Zamorail 10 settembre 1981.Ha giocato conCesena, Napolie Udinese in Italia

È scattata da La Rochelle(Fra), la World Series dituffi dalle grandi altezze,disciplina inserita nelprogramma mondiale diBarcellona. Il 14 luglio ilcircuito farà tappa aMalcesine, dove sidisputerà una delle 8tappe. Molto suggestivele immagini dei voli dallatorre della città francese:guardate foto e video

FOTO E VIDEO

Francia, che tuffidalle grandi altezzePure dalla torre

La tiratura di domenica 26 maggioè stata di 329.686 copie

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Testata registrata presso iltribunale di Milano n. 419dell’1 settembre 1948ISSN 1120-5067

CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011

COLLATERALI*con DVD Pokemon N. 1 e 3,10 - DVD Scudetto JuventusN. 3 e 12,19 - con libro Agnelli e 11,19 - con libro Buffon e11,19 - con libro scudetto Juventus e 11,19 - con Lambor-ghini Collection N. 2 e 6,19 - con DVD Mennea e 12,19 -con Pooh, Una Storia in Musica N. 6e 12,19 - con il Mondodi Crozza N. 7 e 12,10 - con libro Pietro Mennea e 14,19 -con Motocross N. 7 e 12,19 - con Pesca Magazine N. 2 e5,19 - con I Miti della F1 ai Raggi X N. 11 e 6,19 - con Sub: laMagia del Mondo Sommerso N. 13 e 12,19 - con Le GrandiBattaglie N. 15 e 11,19 - con Passione Rally N. 8 e 5,19 -con Wrestling Heroes N. 22e 12,19 - con i mitici Bud Spen-cer & Terence Hill N. 22 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 25e 4,19 - con I Love Travel N. 34 e 5,19 - con Orologi ForzeArmate N. 41 e 16,19 - con Ferrari Racing Collection N. 53e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,90

PROMOZIONI

ARRETRATIRichiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E.Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p.n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppiodel prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

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60 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013