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II SESSIONE: TERAPIA DELLA MALATTIA IN FASE PRECOCE
LA RADIOTERAPIA COMPLEMENTARE
ALESSANDRO GAVARADIOTERAPIA ONCOLOGICA TREVISO
RUOLO RADIOTERAPIA
INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA
RADIOTERAPIA DOPO CHIRURGIA CONSERVATIVA
L’irradiazione della mammella in toto rappresenta il trattamento standard dopo chirurgia conservativa. (categoria di evidenza 1 del NCCN).
INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA
RADIOTERAPIA DOPO CHIRURGIA CONSERVATIVA
L’irradiazione delle stazioni sovra-infraclaveari omolaterali è raccomandatain pazienti con 4 o più linfonodi ascellari positivi. (categoria di evidenza 2Adel NCCN).
Quando 1-3 linfonodi ascellari sono positivi, l’eventuale indicazione al trattamento radiantesulle stazioni linfonodali può essere valutata in base alla copresenza di due o più fattori dirischio:• età della paziente,• dimensioni,• grading• stato recettoriale della neoplasia,• numero di linfonodi positivi. (categoria di evidenza 2B del NCCN).
INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA
RADIOTERAPIA DOPO MASTECTOMIA
• T3N+ e nei T4 qualsiasi N.T3N0 valutare in base ai fattori di rischio
• Tumore esteso alla parete toracica e/o al muscolo pettorale e/o o alla cute, indipendentemente dallo stato linfonodale• Tumore T1‐2 e numero di linfonodi ascellari positivi > 4• Margini positivi
MA LA RT PUO’ ESSERE OMESSA ?
MA LA RT PUO’ ESSERE OMESSA ?
RT QUANDO ?
INDICATORI di RADIOTERAPIA
DOSI E FRAZIONAMENTO
Dopo chirurgia conservativa il trattamento standard prevede la somministrazione di una dose di 50,0‐50,4 Gy con frazionamento convenzionale (2‐1,8 Gy/die, in 5 frazioni settimanali).Poiché la maggior parte delle recidive locali è documentata in corrispondenza o nelle immediate vicinanze del letto tumorale, al fine di ridurne l’incidenza, l’erogazione di un sovradosaggio al letto operatorio (boost) di 10‐16 Gy è pratica routinaria presso la maggior parte dei centri di radioterapia
I dati provenienti dalla pubblicazione dei risultati di studirandomizzati (56‐60) hanno dimostrato che dosi di 40 Gy in 15frazioni e 42.5 Gy in 16 frazionati hanno sicurezza e efficaciacomparabili al frazionamento convenzionale.Anche in questi casi viene erogato boost di 10‐16 Gy.
IPOFRAZIONAMENTO
PARTIAL BREAST IRRADIATION
RAZIONALE
Un dato a sostegno della irradiazione parziale dellamammella deriva dal fatto che la maggior parte dellerecidive locali (85-90%) si verifica nel quadrantemammario dove era localizzata la neoplasia primitiva.
Il rischio di sviluppare una recidiva omolaterale al difuori del quadrante interessato è simile a quello disviluppare un secondo tumore controlaterale.
U.Veronesi et al.: Ann.Surg.Oncol. 2001R Malmström et. al.: Cancer,2003
(34/38.5 Gy 10 fraz. bigiornaliere)
IORT
INDICAZIONI ALLA IORT
I MARGINI CHIRURGICI
La radicalità chirurgica riduce il tasso di recidiva.Margine indenne: non si osserva china sulla lesione neoplastica invasiva e/o eventuale componente duttale in situ.
I MARGINI CHIRURGICI
E’ auspicabile che lo stato finale dei margini sia sempre negativo. Poiché non sempre questo obiettivo può essere raggiunto, si ritiene che margini negativi debbano sempre essere ottenuti nei seguenti casi:‐ carcinoma lobulare infiltrante‐ presenza di estesa componente intraduttale‐ età ≤ 40 anni‐ dimensioni del T > 2 cm‐ grading nucleare G3‐ indicazione ad una chemioterapia adiuvante, con lungo intervallo chirurgia‐RT
RT TECNICA: TC SIMULAZIONE
RT TECNICA: TC SIMULAZIONE
RT TECNICA: DEFINIZIONE DEI VOLUMI
RT TECNICA: DISTRIBUZIONE DI DOSETecnica 3D‐conformazionale
RT TECNICA: DISTRIBUZIONE DI DOSEIMRT ‐ TOMOTHERAPY
RT TECNICA: CONTROLLO DEL RESPIRO
TOSSICITA’
CARCINOMA DUTTALE IN SITU
Diversi studi retrospettivi, quattro importanti studi prospettici randomizzati e i risultati di tre metaanalisi, hanno evidenziato un controllo locale maggiore quando l’intervento chirurgico conservativo è seguito dalla RT, con una riduzione intorno al 60% del rischio relativo di recidive locali a 10 anni.
CARCINOMA DUTTALE IN SITU
E’ indicata l’irradiazione di tutta la mammella.
La dose totale consigliata è di 50-50,4 Gy confrazionamento convenzionale (1.8-2 Gy/frazione).Il sovradosaggio (BOOST) ha determinato unmiglior controllo locale:• nelle pazienti più giovani (< 45 anni)• con DCIS di alto grado nucleare (DIN 3).
CARCINOMA LOBULARE IN SITU
E’ considerato un marcatore di rischio di un successivo carcinoma mammario, sia in situ che invasivo, e da alcuni Autori un vero e proprio precursore del carcinoma lobulare invasivo. Il rischio cumulativo di sviluppare un carcinoma mammario invasivo omolaterale o controlaterale, entro 20 anni, è rispettivamente, intorno al 18% e al 14%; nel 40% dei casi si tratta di carcinomi invasivi lobulari e nel 60 % duttali.L’unico trattamento locale attualmente consigliato è l’escissione chirurgica.
NON VI È INDICAZIONE ALLA RT COMPLEMENTARE.
INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA
ADIUVANTE: dopo chirurgia conservativadopo chururgia demolitiva
INTRAOPERATORIA
PALLIATIVA
INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA
ADIUVANTE: dopo chirurgia conservativadopo chururgia demolitiva
INTRAOPERATORIA
PALLIATIVA
ESCLUSIVA ?