Galileo Galilei (1564-1642) Nacque a Pisa. Attratto fin dalla tenera età dalle discipline...

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Galileo Galilei (1564-1642) Nacque a Pisa. Attratto fin dalla tenera età dalle discipline scientifiche, ottenne a soli 28 anni la cattedra di matematica a Padova Il 1609 segna una tappa decisiva nella sua vita. Proprio quell’anno infatti puntò verso il cielo il cannocchiale da lui stesso costruito ai fini della ricerca astronomica Nel 1616 ricevette dal cardinale Bellarmino l’ammonizione a non difendere la teoria copernicana, ma nel 1632 per i contenuti del «Dialogo…» incappò in un processo che Le scoperte che ne seguirono, rese note nel Sidereus Nuncius (1610), offrirono le prove del copernicanesimo, procurandogli potenti nemici, come gli aristotelici ma soprattutto la Chiesa

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Galileo Galilei(1564-1642)

Nacque a Pisa. Attratto fin dalla tenera età dalle discipline scientifiche, ottenne a soli 28 anni la cattedra di matematica a Padova Il 1609 segna una tappa decisiva nella sua vita. Proprio quell’anno infatti puntò verso il cielo il cannocchiale da lui stesso costruito ai fini della ricerca astronomica

Nel 1616 ricevette dal cardinale Bellarmino l’ammonizione a non difendere la teoria copernicana, ma nel 1632 per i contenuti del «Dialogo…» incappò in un processo che gli costò l’abiura e il carcere a vita, tramutato nel confino di Arcetri. Morì cieco

Le scoperte che ne seguirono, rese note nel Sidereus Nuncius (1610), offrirono le prove del copernicanesimo, procurandogli potenti nemici, come gli aristotelici ma soprattutto la Chiesa

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Il «Sidereus Nuncius» e le prove del copernicanesimo

Le montagne lunari: Galileo scoprì che la Luna non è perfettamente sferica come sostenevano gli antichi, ma presenta una superficie montuosa come la Terra, a riprova dell’omogeneità tra mondo sublunare e mondo celeste

Le macchie solari: Galileo scoprì che il Sole presentava sulla sua superficie delle chiazze scure, indice del fatto che esso era soggetto al divenire come la Terra, a riprova della mutevolezza del mondo celeste

Le fasi di Venere: da questa scoperta Galileo fu indotto a pensare che Venere ricevesse la luce dal Sole girandovi attorno, proprio come la Terra, e che quindi era un corpo opaco (privo di luce propria) al pari degli altri pianeti

I pianeti medicei: Galileo scoprì i 4 satelliti di Giove, battezzati pianeti medicei, che ruotavano attorno ad esso proprio come la Luna attorno alla Terra, confutando in tal modo l’idea che l’Universo avesse un solo centro

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Il «Dialogo intorno ai due massimi sistemi del mondo»

Cannocchiale di Galileo

Le scoperte fatte col cannocchiale non quietarono i sostenitori del vecchio sistema e proprio per questa ragione Galileo scrisse nel 1632 il «Dialogo…»

Esso si svolge tra tre personaggi: il copernicano Salviati, l’aristotelico Simplicio e lo spirito libero Sagredo, ed avviene in quattro giornate

Le prime due giornate sono dedicate alla distruzione della cosmologia aristotelica ed in particolare alla confutazione degli argomenti contro il moto terrestre Se la terra si muove, perché non provoca il lancio di oggetti lontano dalla sua superficie e perché non solleva un vento in direzione opposta al suo moto? Perché i corpi pesanti cadendo sulla Terra non si spostano in direzione opposta al suo movimento?

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Il principio di relativitàdel moto locale

Ad essi Galileo rispose con un celebre esempio:

Immaginiamo di trovarci nella stiva di una nave e di osservare in essa la presenza di mosche, farfalle e di un secchio da cui cade goccia a goccia acqua dentro un catino dalla bocca stretta, se la nave si muove a qualunque velocità «purché il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in là, voi non riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, né da alcuno di quelli potrete comprendere se la nave cammina o pure sta ferma»

Galileo espose così il suo principio di relatività del moto locale, per il quale tutto ciò che si trova sulla Terra partecipa del suo stesso moto e dalle osservazioni compiute al suo interno non si può stabilire se essa sia ferma oppure si muova

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La prova galileianadel moto terrestre

Nella quarta giornata Galileo espose l’argomento positivo per dimostrare il moto della Terra, facendo ricorso al fenomeno delle maree

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Le ragioni del processo

Realismo: Galileo rifiutò sempre di presentare le sue teorie come semplici ipotesi (strumentalismo), come invece gli era stato suggerito dal Card. Bellarmino, sostenendo al contrario che le sue scoperte e teorie descrivevano la realtà per come essa è (realismo)

Autonomia della Scienza: nelle Lettere copernicane Galileo sostenne che la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, base della religione, derivavano entrambe da Dio e non potevano contraddirsi, ma accadendo i contrasti dovevano risolversi rivedendo l’interpretazione della

Bibbia, poiché essa insegna “come si vadia in cielo e non come vadia il cielo” Libertà di ricerca: fondata sul metodo sperimentale fatto da sensate esperienze e certe dimostrazioni. Con l’esperimento (mentale o reale che sia) i dati dell’osservazione sono sottoposti all’esame della ragione

RIFIUTO DEL PRINCIPIO DI AUTORITÀ

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Galileotra leggi fisiche ed errori

Giunse a determinare oltre al principio di relatività del moto locale anche quello d’inerzia, per cui tutti i corpi conservano il proprio stato di quiete o di movimento a meno che non intervenga una forza esterna Commise però l’errore di considerare l’inerzia come riferita al moto circolare e non al moto rettilineo uniforme, credendo così che l’orbita dei pianeti fosse circolare e soprattutto che ciò bastasse a spiegare il loro movimento nello spazio. Pesò l’antico dogma della circolarità

Galileo fece decisive scoperte in campo

astronomico ma soprattutto fisico. Con i suoi studi sulla caduta dei gravi giunse alla determinazione del 2°

principio della dinamica. Infatti… dimostrò che il moto di un corpo in caduta libera è uniformemente accelerato indipendentemente dalla forma, dalla materia e dal peso (per Aristotele dal peso di un corpo dipendeva la velocità)

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Isaac Newton (1642-1727)

e il nuovo paradigma

Newton

La grandezza di Newton sta nell’aver unificato in una sola formula la forza che mantiene i pianeti nella loro orbita e quella che fa cadere i gravi sulla Terra, di aver unificato cioè le leggi di Keplero e quelle di Galileo. Newton infatti… dopo aver determinato i tre principi della dinamica e notato che il movimento dei pianeti nella loro orbita poteva essere pensato come una caduta continua…

giunse a formulare la Legge della gravitazione universale: i corpi si attraggono proporzionalmente al prodotto delle masse e in ragione inversa del quadrato delle distanze F = G m1m2 /r2

definendo così un nuovo paradigma a conferma dell’eliocentrismo

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I caratteri della nuova Scienza

Dalla rivoluzione scientifica e soprattutto da Galileo

emerse un nuovo modo d’intendere la natura e lo studio di

essa, emerse cioè una nuova concezione della…

Ordine oggettivo

Ordine causale

Insieme di relazioni

Insieme di leggi

Sapere sperimentale

Sapere matematico

Saper intersoggettivo

Saper oggettivo

NATURA SCIENZA