Gaia, l'inconsapevole

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A cosa servono le foto proibite di Gaia? Cosa vengono a fare tanti uomini a casa sua?Un thriller erotico emozionante.Per adulti - VM 18 years old

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  • GAIA linconsapevole

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    Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti da ritenersi puramente casuale.

    Giovanna S. - 2014

  • GAIA

    linconsapevole

    A partire da una certa et ogni furbo appare pericoloso.

    Elias Canetti

    1 - Col cazzo, Nino, quello non scemo, te lo dico io. Nino sbuff: - Io non ho detto questo: ho detto solo che un tipo strano!

    ricord, ai pochi che ancora si attardavano in quella calda domenica di sole, ch al massimo centro di Latina si sarebbe del tutto svuotato.

  • - Vorrei essere strano come lui! rise Nino Si preso la pi bella del paese, vive beato e si gode la famiglia. Chi sta meglio di lui? - continu a seguire con lo sguardo il culo piacevole di Gaia, la passare la domenica mattina. Era una bella donna, trentacinque anni o poco pi, e il marito non era da meno, nonostante i sedici anni in pi, rimaneva un bel lto, interessante, dalla conversazione piacevole e schietta. Certo, era venuto dalla citt e aveva colto il fiore pi bello (questo, ai paesani, non andava gi). Anche quando non avevano nulla da ridire, non si arrendevano, ed ecco che definivano "strana" una situazione che di strano aveva solo

    normalit. Ciro apr la portiera alla sua bella signora, qualche volta era anche galante, comunque sempre protettivo e affettuoso con lei.

    pi da figlia che da dolce met. Era molto comprensivo con lei e aveva imparato a non pretendere pi di quanto potesse dare. Una volta a bordo si gust le belle gambe della sua signora che spuntavano, eccitanti, dalla gonna elegantemente corta. La loro figliola era dalla nonna e Ciro godette al pensiero di un possibile, focoso, dopo pranzo. Purtroppo, gi alle quindici, Gaia si addorment sul divano ma in una posa talmente discinta, che Ciro ne approfitt per farle una serie di foto di nascosto. Il suo corpo era esuberante e sensuale. Non aveva tolto la gonna e, di sopra, indossava una canotta a fiori.

  • I grossi seni trasbordavano gonfi dalla stoffa sottile; Gaia toglieva il reggipetto appena arrivava a casa. Con la scusa di prendersi cura del suo riposo, Ciro, la aiut a mettersi pi comoda, ponendole un cuscino sotto la testa, per, nel frattempo, fece in modo che la gonna salisse e un capezzolo facesse capolino da una spallina troppo tesata. Ciro sedette di nuovo a tavola e aspett alcuni minuti. Gaia era completamente assopita. Riprese a fotografarla ma con pi libidine . Spost la gonna affinch le mutandine di sua moglie fossero in bella mostra, quasi inghiottite dallo spacco della sua intimit . Stava per smettere, quando Gaia, si volt verso la spalliera del divano, scoprendo tutto il sedere. La gonna sal ancora pi su, adesso era solo una fascia, alta sulle natiche, mentre queste, da sotto, esplodevano libere. Il filo sottile degli slip era ridotto a un perizoma; non faceva che arricchire lo spettacolo. Le gambe piegate in avanti, permisero al marito di scattare foto eccezionali del culo e della figa, parzialmente esposta, resa scura dalla naturale peluria. Ciro intervenne assai delicatamente con le dita, e tir le

    di pi tra le carnose grandi labbra della moglie. Gongolava. Quelle foto eccellenti superavano ogni sua aspettativa, probabilmente, nella loro spontaneit, sarebbero state ancora pi belle di tante altre, scattate in posa, con Gaia sveglia e partecipe. Leccandosi i baffi, pens a quanto piacere gli avrebbero fruttato quelle immagini. Alla fine, copr la donna con un lenzuolo e corse in camera sua a riversare le immagini sul PC, per poi cancellarle subito dalla fotocamera, per prudenza.

  • Poco dopo, nel silenzio del pomeriggio, armeggiando con le immagini di Gaia, si masturb incapace di resistere.

  • 2 - Alle quindici lo vado a prendere. disse Ciro, sperando di indurre la moglie a innescare la solita sequenza. La ragazza sarebbe stata portata dalla nonna, dove avrebbe passato volentieri il pomeriggio, con i cuginetti; Gaia si sarebbe vestita in maniera provocante e si sarebbe truccata in modo raffinato. La donna sapeva gi come sarebbe andata, la cosa si ripeteva da un paio di anni,

    dolcetto. Si sarebbe chiacchierato del pi e del meno; poi suo

    in giardinoinvitata a seguirli, se voleva. Gaia era gi ammaestrata e doveva rispondere di no, anche se con grande cortesia. Il marito le aveva spiegato tutto... (o quasi). I due uomini si ritiravano da qualche parte della casa o del giardino e si trattenevano, indisturbati, in seduta. Gaia non aveva mai capito in cosa consistevano quelle sedute del marito. Lui diceva che si trattava di una specie di psicologia, che li intervistava in privato per scrivere un trattato, insomma: niente interessante per lei. Per un pizzico di curiosit la pervadeva, dato che le cose strana. Le persone che venivano erano sempre diverse, uomini di ogni et e non ritornavano mai. Mai! Questa era la cosa pi strana. Avevano in comune, tutti, lo stesso vizio: la spogliavano, letteralmente, cogli occhi. Di

  • qualsiasi argomento chiacchierassero, quegli uomini se la mangiavano con lo sguardo, e lo facevano in maniera insistente, senza discrezione, insomma. Senza rispetto per il marito. Quegli strani ospiti guardavano le cosce, i seni, il culo, anche con sfrontatezza. Suo marito lasciava fare, bonario, e la rassicurava, le diceva di non farci caso: sue belt tornava utile alla terapia. Li rilassava mettendoli a proprio agio e li faceva sentire sicuri di se; in questo modo si abbattevano le barriere create dai loro complessi e dalle loro frustrazioni. A dire il vero il marito, cui piaceva giocare, a letto con Gaia, commentare gli sguardi vogliosi: era proprio il primo a invitarla a vestirsi in modo provocante, desiderabile. A quale ? In paese, per strada, era quasi impossibile, troppe malelingue pronte a tagliare, a cucire... in casa sua, con degli estranei che venivano da fuori,

    lei si concedeva i completini pi eccentrici, le calze a rete os, i tacchi a spillo delle scarpe rosse.

    sava per non sembrano, anzi, ne di volermi saltare

    La cosa non era spiacevole, in fondo. Rompeva la monotonia della vita di provincia e, col tempo, lei stessa ci aveva preso gusto a rendersi pi arrapante, quasi volgare, a volte discinta. Tanto, aveva il permesso del marito , che accettava la cosa di buon grado. Dopo la tradizionale chiacchierata, quasi tutti si ritiravano a malavoglia, in solitudine , con Ciro. Mandavano via, tranquilli, rilassati.

  • Tutti avevano bisogno del bagno ma naturale, poveretti, dovevano fare il viaggio in treno e si sa, quelle toelette le usano tutti gli sporcaccioni.

  • 3 Lo studio di Francesco era elegante e sobrio. Erano anni che non si vedevano ma lui fu ugualmente molto gentile con Gaia e l'aspett, nonostantufficio fosse chiuso; aveva voluto riceverla in privato, per sottolineare la loro vecchia amicizia e la sua discrezione. - troppo ricorrente, perch, infine, non mi insospettissi. Per questo motivo mi sono organizzata e ho registrato tutto!

    avvocato cerc di capire di pi la situazione; ora che avevano superato il limite della soggezione, era meglio parlar chiaro: - Insomma, Gaia, scusa se te lo chiedo, ma tu non ti eri mai accorta di niente, insomma... nel passato intendo... - Capisco la tua perplessit. - rispose - Vedi, Francesco, dopo un paio di anni di matrimonio, mio marito inizi a farmi certi discorsi... mi istigava. Soprattutto quando ero eccitata, insomma a letto, per intenderci, faceva domande strane. Mi chiedeva se lo avessi mai tradito, mi chiedeva dei rapporti precedenti, poi pass a domande sempre pi intime su... adesso, a freddo, provava un notevole disagio a riferire certi atteggiamenti - Beh, sul pene degli "altri": su come scopavano, come venivano... cose di questo tipo! Questo succedeva nell'intimit. Al momento mi sembrava un modo per cercare l'eccitazione. - Gaia abbass gli occhi, nonostante Francesco fosse veramente un vecchio amico. Le sembrava che quelle confessioni, piacevoli e innocue nei momenti di passione, divenissero volgari e colpevoli, raccontate a freddo, in un asettico studio legale.

  • - Poi, una volta si spinse oltre: ci incontrammo con un giovane, un estraneo. Facemmo un giro in macchina e, infine, ci fermammo. Lui mi chiese di sedere dietro, insieme a quello. Lo feci! guard Francesco con gli occhi pieni di vergogna Non giudicarmi male, ti prego, l'idea in quel momento mi intrigava...

    corpo... con le mie parti intime. Il poveretto non era certo un gigol, anzi, anche lui era impacciato e timido, credo che a

    presenza di Ciro, che sedeva davanti, imperturbabile.

    addosso, mi tocc sempre pi le parti intime. Ciro mi aveva fatto mettere una gonna svasata... Fattosi coraggio, inizi a baciare e a succhiare dappertutto, anche, il mio sesso, diciamo, fino al punto massimo del mio piacere.

    per non lasciarsi coinvolgere dal racconto di Gaia, non era facile resistere; il membro tendeva a farsi duro e lui accavallava sempre pi spesso le

    - Ciro, ascoltava tutto dal sediolino di guida continu Gaia -

    quello, ma non me lo ricordo. Ero su di giri! Riusc a convincermi a tirargli fuori il pene, ricordo che era abbastanza piccolo. Quello ovviamente era gi molto eccitato. Quando lo liberai dai pantaloni, Ciro mi invit a fargli il sesso orale... quello non si trattenne e venne quasi subito, in bocca, non riuscii neppure a tirarmi in dietro, anzi. Lui, appena inizi a godere, mi trat tenne per la nuca. - Gaia si agit sulla sedia, imbarazzata. - Ebbene, sai cosa fece Ciro, dopo? Si volt in fretta e mi baci, subito. Non ho dubbi, lo sperma di quello la bevve pure lui, lo fece apposta! -

  • 4 Gaia continu; spieg che poi, a freddo aveva riflettuto su

    momento le era anche piaciuto ma lei non accettava situazioni cos estreme. Da quel momento, aveva fatto di tutto per evitare quel tipo di incontri. - cerc di farmi desistere, poi abbass la guardia e si accontent di . Parlavamo sempre di sesso promiscuo, di incontri e di desideri, per si accontentava di farmi foto, piccoli filmat i, cose abbastanza innocenti, per una coppia. Un paio di anni fa, iniziarono le strane visite degli "amici"! - Ok! - disse Francesco Capisco, ritieni sempre opportuno che io guardi il video? - E certo, - disse Gaia - se non ti disturba... - No, no, per devo avvisarti di non crearti false illusioni, difficilmente un filmato ha significato probatorio in Tribunale. - Gaia gli sorrise: - farlo vedere a te, per farti capire quanto subdola la mente di mio marito. - La signora consegn la chiavetta a Francesco e, subito, le immagini cominciarono a scorrere. Il video ritr aeva Ciro che, man mano, prendeva confidenza con un uomo sulla quarantina. L'altro era restio ma poi, una volta che Ciro gli aveva abbassato i pantaloni, si eccit e partecip, senza pi problemi , a quella evidente "seduta" omosessuale.

  • Ciro era quello trainante tra i due uomini ; si toccarono reciprocamente il membro, dopo qualche minuto, Ciro si inginocchi per prendere in bocca l'affare dell'altro, che adesso sembrava non aspettare di meglio. Il marito di Gaia si appoggi al tavolo dello studio, offrendo

    qualche reticenza; ci mise molto a penetrarlo, si aiut con le dita bagnate di saliva. Il viso di Ciro si fece contratto, ma solo per poco, superato il dolore, accettava egregiamente le spinte del maschio. Al contrario: era evidente che cercasse di inarcarsi meglio per permettere una pi profonda penetrazione. Il rapporto termin infoiato e scaric il suo piacere, dentro, con evidente soddisfazione.

    uomo si era fatto Ciro, direttamente in piedi. Mentre questi si asciugava con dei fazzolettini, si massaggiava il sedere, appena profanatorivest, soddisfatto. Adesso la confidenza tra i due era aumentata. - Quindi me lo prometti: farai del tuo meglio? - disse lo sconosciuto. Nella stanza silenziosa, il microfono aveva registrato fedelmente il loro dialogo. - Ma scherzi? - rispose lui - E' interesse mio. Te l'ho gi spiegato pi volte: Gaia ci sta ma non rapida come noi, come un uomo intendo... lei ha i suoi tempi, deve "digerire" l'idea, capisci?

    - Ciro non si offese ma prese la volgarit come un complimento. - Non preoccuparti... hai visto le foto, i video che pubblichiamo, no? Le piace, le piace assai... e credo che anche

  • tu gli piaci. Gi stasera le parlo di te... la faccio incuriosire, le racconto come scopi...

    altra volgarit sulle forme di Gaia. - Bravo. Hai capito! Hai visto, oggi pomeriggio, come esibiva le cosce? E le calze a rete? Lei sa tutto! Altrimenti perch si sarebbe messa tanto in mostra? E tu le piaci, me ha detto prima; gi adesso, sono sicuro, sar pazza di piacere, sapendo che abbiamo fottuto noi. Magari pure pentita di non avere partecipato... Sono sicuro, la prossima volta te la faccio scopare, in tutti i buchi! Francesco la guard ambiguo, poi disse: - Amica mia, non sar facile dimostrare che eri all'oscuro di tutto, vedrai. Per il momento, possiamo solo cornificarlo, per vendetta, come ai vecchi tempi... ricordi? - e si alz, per farle vedere la patta tesa dei suoi calzoni. Gaia non si stup, invece, con gesto lento e disinvolto, si fece scorrere le mutande nere lungo le cosce, fino a lasciarle a terra. Le allontan coi tacchi a spillo poi si avvicin lentamente al suo vecchio boy friend: - Cornificarlo? ridacchi la donna mentre gli sbottonava la cintura Assurdo... se gli raccontassi tutto quello che faremo ne sarebbe entusiasta... ma sono stufa: voglio un vero uomo, adesso. Gaia scese e si accovacci subito davanti a Francesco. - Solo una cosa: come hai fatto a filmare tutto cos bene? E con una telecamera nascosta, poi? chiese, mentre iniziavano a bruciargli le tempie. Gaia, controvoglia, si liber la bocca, appena riempita:

  • - Telecamera nascosta? rise di cuore Ma cosa dici? Mi bastato chiedere a Ciro... gli ho detto che sarei stata felice di vedere cosa diavolo ci faceva con tutti quegli uomini che venivano a casa. E infatti: - , comincio gi adesso a provare la felicit! -

    FINE

    Giovanna S. - 2014