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XXXIIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (19 - 25 NOVEMBRE 2018) 19 L Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita. S. Abdia pro- feta; S. Barlaam; B. Giacomo Benfatti. Ap 1,1-5a; 2,1-5a; Sal 1,1-4.6; Lc 18,35-43. 20 M Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono. S. Teonesto; S. Edmondo; B. Maria Fortunata Viti. Ap 3,1-6.14-22; Sal 14,2-5; Lc 19,1- 10. 21 M Presentazione della B.V. Maria. Memoria (bianco). Il Signore si è ri- cordato della sua misericordia. S. Agapio; S. Gelasio. Zc 2,14-17; Sal da Lc 1,46-55; Mt 12,46-50. 22 G S. Cecilia, vergine e martire. Memoria (rosso). Hai fatto di noi, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti. Bb. Salvatore Lilli e c.; S. Benigno. Ap 5,1-10; Sal 149,1-6.9; Lc 19,41-44. 23 V Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse! S. Clemente I (m.f.); S. Colombano (m.f.); B. Margherita di Savoia. Ap 10,8-11; Sal 118, 14.24.72.103.111.131; Lc 19,45-48. 24 S Ss. Andrea Dung-Lac e c. Memoria (rosso). Benedetto il Signore, mia roccia. S. Firmina; Ss. Flora e Maria. Ap 11,4-12; Sal 143,1-2.9-10; Lc E-MAIL TELEFONO UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015 CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919 PADRE JANUSZ - 339-1082608 [email protected] PADRE LUCA - 331-7929220 [email protected] PADRE PAOLO - 366-7406672 [email protected] SANTE MESSE GIORNI FESTIVI CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30 - 17,30 SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00 COLLE LYDIA - 11,15 CARMINE - 10,00 GIORNI FERIALI SAN PIETRO - 08,30 CONCATTEDRALE - 17,30 SACRA FAMIGLIA - 09,15 CARMINE - 16,30 GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 476 - 18.11.2018 Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it 18 NOVEMBRE 2018 XXXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscu- rerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande po- tenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così an- che voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tut- te queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie pa- role non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li co- nosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Ve- gliare per non essere sorpresi. Dal Vangelo secondo Marco (13,24-32)

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XXXIIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (19 - 25 NOVEMBRE 2018)

19 L Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita. S. Abdia pro-feta; S. Barlaam; B. Giacomo Benfatti. Ap 1,1-5a; 2,1-5a; Sal 1,1-4.6; Lc 18,35-43.

20 M Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono. S. Teonesto; S. Edmondo; B. Maria Fortunata Viti. Ap 3,1-6.14-22; Sal 14,2-5; Lc 19,1-

10.

21 M Presentazione della B.V. Maria. Memoria (bianco). Il Signore si è ri-

cordato della sua misericordia. S. Agapio; S. Gelasio. Zc 2,14-17; Sal da Lc 1,46-55; Mt 12,46-50.

22 G S. Cecilia, vergine e martire. Memoria (rosso). Hai fatto di noi, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti. Bb. Salvatore Lilli e c.; S. Benigno. Ap 5,1-10; Sal 149,1-6.9; Lc 19,41-44.

23 V Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse! S. Clemente I (m.f.); S. Colombano (m.f.); B. Margherita di Savoia. Ap 10,8-11; Sal 118, 14.24.72.103.111.131; Lc 19,45-48.

24 S Ss. Andrea Dung-Lac e c. Memoria (rosso). Benedetto il Signore, mia roccia. S. Firmina; Ss. Flora e Maria. Ap 11,4-12; Sal 143,1-2.9-10; Lc

E-MAIL TELEFONO

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PADRE JANUSZ - 339-1082608

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PADRE LUCA - 331-7929220

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PADRE PAOLO - 366-7406672

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SANTE MESSE

GIORNI FESTIVI

CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30

- 17,30

SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00

COLLE LYDIA - 11,15

CARMINE - 10,00

GIORNI FERIALI

SAN PIETRO - 08,30

CONCATTEDRALE - 17,30

SACRA FAMIGLIA - 09,15

CARMINE - 16,30

GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 476 - 18.11.2018

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18 NOVEMBRE 2018 XXXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscu-

rerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande po-tenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così an-che voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tut-te queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie pa-role non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li co-nosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Ve-gliare per non essere sorpresi.

Dal Vangelo secondo Marco (13,24-32)

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18 NOVEMBRE 2018 XXXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

”Il Signore è vicino: vitale e nuovo come la primavera“

L'universo è fragile nella sua grande bellezza: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna si spegnerà, le stelle cadranno dal cielo... Eppure non è questa l'ultima verità delle parole di Gesù: se ogni giorno c'è un mondo che muore, ogni giorno c'è anche un mondo che nasce, un germoglio che spunta, foglioline di fico che annunciano l'estate. Quante volte si è spento il sole, le stelle sono cadute a grappoli dal nostro cielo, lasciandoci vuoti, poveri, senza sogni: una disgrazia, una delusione, la morte di una

persona cara, una sconfitta nell'amore. Fu necessario ripartire, un'infinita pazienza di ricominciare, guardare oltre l'inverno, all'estate che inizia con il quasi niente, una gemma su un ramo, guardare «alla speranza che viene a noi vestita di stracci perché le confezioniamo un abito da festa». Gesù non ama la paura (la sua umanissima pedagogia è semplice: non avere paura, non fare paura, liberare dalla paura), vuole raccontare non la fine ma il fine della sto-ria: Dio è vicino, è qui; bello, vitale e nuovo come la primavera del cosmo. Dalla pianta di fico imparate: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Gesù ci porta alla scuola delle piante, del fico, del germoglio, perché le leggi dello spirito e le leggi profonde della creazione coincidono. Così un albero e le sue gemme diventano personaggi di una rivelazione. «Ogni essere vivente, ogni cosa, perfino il granello di polvere è un messaggio di Dio» (Laudato si'). Imparate dalla sapienza degli alberi: quando il ramo si fa tenero, l'intenerirsi del ramo lo puoi percepire toccando; l'ammorbidirsi per la linfa' che riprende a gonfiare i suoi piccoli canali non è all'occhio che si rivela, ma al tatto: vai vicino, tocca con mano. I sensi sono il nostro radar per adden-trarci nella sapienza del mondo. Toccate. Guardate. Anzi: contemplate. E spuntano le foglie: piccole gemme che l'albero spinge fuori, che erompono al sole e all'aria, come un minimo parto, da dentro a fuori. Voi capite che l'estate è vicina. In realtà le gemme indicano la primavera, che però in Palestina è brevissima, pochi giorni ed è subito estate. Così anche voi sappiate che egli è vicino, alle porte. Da una gemma di fico imparate il futuro del mondo: «che non compiuto così com'è, ma è qualcosa che deve svilupparsi ancora oltre, e che deve essere inteso più in profondità. Il mondo è una realtà germinante», incamminata verso una pienezza profumata di frutti. Da una gemma imparate il futuro di Dio: che sta alla porta, e bussa; viene non come un dito puntato, ma come un abbrac-cio; non portando un'accusa ma un germogliare di vita.

25 NOVEMBRE 2018 NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO: SOLENNITÀ

”Un regno che libera, un re che si fa servitore“

Due re, uno di fronte all'altro. Pilato, la massima autorità civile e militare in Israele, il cui potere supre-mo è di infliggere la morte; Gesù che invece ha il potere, materno e creatore, di dare la vita in pienezza. Chi dei due è più libero, chi è più uomo? Pilato, circondato dalle sue legioni, prigioniero delle sue paure, oppure Gesù, un re disarmato che la verità ha fatto libero; che non ha paura, non fa paura, libera dalla paura, che insegna a dipendere solo da ciò che ami? Mi commuove ogni volta il coraggio di Gesù, la sua statura interiore, non lo vedi mai servile o impaurito, neppure davanti a Pilato, è se stesso fino in

fondo, libero perché vero. Dunque tu sei re? Pilato cerca di capire chi ha davanti, quel Galileo che parla e agisce in modo da non lasciare indifferente nessuno. La riposta: Sì, ma il mio regno non è di questo mondo. Forse riguarda un domani, un al di là? Ma allora perché pregare "venga il tuo regno", venga nelle case e nelle strade, venga presto? I regni della terra, si combattono, il potere di quaggiù ha l'anima della guerra, si nutre di violenza. Gesù invece non ha mai assoldato mercenari, non ha mai arruolato eserciti, non è mai entrato nei palazzi dei potenti, se non da prigioniero. «Metti via la spada» ha detto a Pietro, altrimenti la ragione sarà sempre del più forte, del più violento, del più crudele, del più armato. Il suo regno è differente non perché si disinteressa della storia, ma perché entra nella storia perché la storia diventi tutt'altra da quello che è. I servi dei re combattono per loro. Nel suo regno accade l'inverso, il re si fa servitore: non sono venuto per essere servito, ma per servire. Non spezza nessuno, spezza se stesso; non versa il sangue di nessuno, versa il suo sangue; non sacrifica nessuno, sacrifica se stesso per i suoi servi. «Il suo regno non è di questo mondo, ed è per questo che può essere in questo mondo, e può riprenderne le minime cose senza sciuparle, può riprendere ciò che è rotto e farne un canale». Pilato non può capire, prende l'af-fermazione di Gesù: io sono re, e ne fa il titolo della condanna, l'iscrizione derisoria da inchiodare sulla croce: questo è il re dei giudei. Voleva deriderlo e invece è stato profeta: il re è visibile là, sulla croce, con le braccia aper-te, dove dona tutto di sé e non prende niente. Dove muore ostinatamente amando. E Dio lo farà risorgere, perché quel corpo spezzato diventi canale per noi, e niente di quell'amore vada perduto. Pilato poi si affaccia con Gesù al balcone della piazza, al balcone dell'universo, lo presenta all'umanità: ecco l'uomo! E intende dire: ecco il volto alto e puro dell'uomo.

DOMENICA 18 NOVEMBRE 2018 XXXIIIª Domenica del T.O. Domenica di carità. Celebriamo oggi la giornata del povero. Tema: «Questo pove-ro grida e il Signore lo ascolta» (Sal 34,7). Il Salmo caratteriz-za con tre verbi l’atteggiamento del povero e il suo rapporto con Dio. Anzitutto, “gridare”. La condizione di povertà non si esaurisce in una parola, ma diventa un grido che attraversa i cieli e raggiunge Dio. Che cosa esprime il grido del povero se non la sua sofferenza e solitudine, la sua delusione e speranza? Possiamo chiederci: come mai questo grido, che sale fino al cospetto di Dio, non riesce ad arrivare alle nostre orecchie e i lascia indifferenti e impassibili? In una Giornata come questa, siamo chiamati a un serio esame di coscienza per capire se siamo davvero capaci di ascoltare i poveri. Un secondo verbo è “rispondere”. Il Signore, dice il Salmista, non solo ascolta il grido del povero, ma risponde. La sua risposta, come viene attestato in tutta la storia della salvezza, è una partecipazione piena d’amore alla condizione del povero. Un terzo verbo è “liberare”. Il povero della Bibbia vive con la certezza che Dio interviene a suo favore per restituirgli dignità. La povertà non è cercata, ma creata dall’egoismo, dalla superbia, dall’avidità e dall’ingiustizia. Mali antichi quanto l’uomo, ma pur sempre peccati che coinvolgono tanti innocenti, portando a conse-guenze sociali drammatiche. (dal messaggio del Papa France-sco per la giornata del povero 2108).

Pranzo delle famiglie presso l’Auditorio del B. Bronislao Markiewicz, c/o la Chiesa Santa Famiglia.

Alle ore 16.00 “partita con papà” c/o l’oratorio della Chiesa S. Famiglia.

VENERDÌ 23 NOVEMBRE Alle ore 20.30 incontro con i membri dei consigli parroc-

chiali economici, c/o l’Auditorio del B. Bronislao Mar-kiewicz, c/o la Chiesa Santa Famiglia.

DOMENICA 25 NOVEMBRE FESTA CRISTO RE Alle ore 11.30 c/o la Chiesa Cattedrale, festa Banda Musi-

cale e dei Carabinieri. SONO DISPONIBILI LE NUOVE AGENDE PER LE S. MESSE PER L'ANNO 2019. Le intenzioni si possono prenotare sia per i defunti che per i vivi, come ringra-ziamento nei giorni di anniversario, chiede le grazie necessarie, ecc.

CERCHIAMO QUALCUNO DI BUON CUORE CHE POSSA DONARE DELLE CHITARRE PER IL CORSO DI CHITARRA INIZIATO PRESSO NELL’ORATORIO

DI S. MICHELE NELLA NOSTRA PARROCCHIA. GRAZIE.

ATTIVITÀ DELLA PARROCCHIA

CONFESSIONI: durante le sante messe. Ogni mercoledì alle ore 09.00-12.00,

Chiesa del Carmine. Ogni primo venerdì, dalle ore 17.30-

20.00.

INCONTRI

Ogni giorno alle ore 07.45 le Lodi Mattu-tine, Cappella S. Famiglia. Alle ore 15.00 Coroncina alla Divina Misericordia Cap-pella della Santa Famiglia. Il Santo Rosario:

Alle ore 16.00 Chiesa del Carmine. Alle ore 17.30 Chiesa S. Famiglia

Alle ore 17.00 Chiesa Cattedrale per i defunti. Alle ore 19.45 i vespri nella Cap-pella Chiesa S. Famiglia.

Lunedì: Alle ore 19.00 AC c/o la sala S. Teresa di Calcutta. Alle ore 20.30 Gruppo di Padre Pio c/o la Chiesa di S. Pietro. Ore 18.00 gruppo Cerati in me.

Martedì: Dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Centro di ascolto Caritas. Ore 18.00 grup-po Cercati in Me. Alle ore 21.00 Pietre Vive.

Mercoledì: Oratorio, laboratorio Chitarra Alle ore 20.30 gruppo San Michele, Vizi Capitali.

Giovedì: oratorio, laboratorio Cucito. Alle ore 18.30 gruppo dei giovani.

Venerdì’ alle ore 15.00 catechismo per i ragazzi della Vª elementare. Oratorio, Laboratorio Cucina. Alle ore 19.00 prepa-razione alla Liturgia di Domenica, Santa Famiglia.

Sabato: dalle ore 10.00 alle ore 12.30 catechismo per i ragazzi della IVª elemen-tare.

Dalle ore 15.00 alle ore 17.30 catechismo per i ragazzi della IIIª elementare.

Domenica, alle 16.00 incontro con chieri-chetti, Chiesa S. Famiglia.

Alle ore 21.00 suoniamo le capanne della Chiesa S. Famiglia come gioia e gratitudine per la nascita del bambino. Fateci sapere e avvisateci

Un kilogrammo di prodotto da donare

a NOVEMBRE è: 300 gr di FORMAGGIO

+ 500 gr di LEGUMI