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OTTAVA DI PASQUA (24 - 30 APRILE 2017) 24 L Beato chi si rifugia in te, Signore. S. Fedele di Sigmaringa (m.f.); S. Ma- ria di Cleofa. At 4,23-31; Sal 2,1-9; Gv 3,1-8. 25 M S. Marco, evangelista. Festa (rosso). Canterò in eterno l’amore del Si- gnore. S. Franca. 1Pt 5,5b-14; Sal 88,2-3.6-7.16-17; Mc 16,15-20. 26 M Il povero grida e il Signore lo ascolta. S. Pascasio Radberto. At 5,17-26; Sal 33,2-9; Gv 3,16-21. 27 G Ascolta, Signore, il grido del povero. S. Zita; S. Liberale. At 5,27-33; Sal 33,2.9.17-20; Gv 3,31-36. 28 V Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa. S. Luigi Gri- gnion de Montfort (m.f.); S. Gianna Beretta Molla. At 5,34-42; Sal 26,1.4.13- 14; Gv 6,1-15. 29 S S. Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa. Festa (bianco). S. Tichico. 1Gv 1,5-2,2; Sal 102,1-4.8-9.13-14.17-18; Mt 11,25-30. 30 D IIIª Domenica di Pasqua / A (S. Pio V; S. Giuseppe B. Cottolengo). At 2,14a.22-33; Sal 15,1-2.5.7-11; 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35. Oggi ricordiamo Santa Maria Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa della Beata Vergine Maria della Misericordia, che si adoperò per manifestare il mistero TELEFONO, E-MAIL UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015 CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919 PADRE JANUSZ - 339-1082608 [email protected] PADRE ADAM - 347-9617965 [email protected] PADRE TOMMASO - 334-2668574 [email protected] PADRE MOSES - 389-6496609 [email protected] DIACONO MARIO - 329-6452781 SANTE MESSE GIORNI FESTIVI CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30 - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00 COLLE LYDIA - 11,15 CARMINE - 10,00 GIORNI FERIALI SAN PIETRO - 08,30 CONCATTEDRALE - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,15 CARMINE - 17,30 GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 394 – 23.04.2017 Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it 23 APRILE 2017 IIª DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA “Una fede difficile, ma mai solitaria” La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sa- bato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crede- rò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 19-31)

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OTTAVA DI PASQUA

(24 - 30 APRILE 2017)

24 L Beato chi si rifugia in te, Signore. S. Fedele di Sigmaringa (m.f.); S. Ma-ria di Cleofa. At 4,23-31; Sal 2,1-9; Gv 3,1-8.

25 M S. Marco, evangelista. Festa (rosso). Canterò in eterno l’amore del Si-gnore. S. Franca. 1Pt 5,5b-14; Sal 88,2-3.6-7.16-17; Mc 16,15-20.

26 M Il povero grida e il Signore lo ascolta. S. Pascasio Radberto. At 5,17-26; Sal 33,2-9; Gv 3,16-21.

27 G Ascolta, Signore, il grido del povero. S. Zita; S. Liberale. At 5,27-33; Sal 33,2.9.17-20; Gv 3,31-36.

28 V Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa. S. Luigi Gri-gnion de Montfort (m.f.); S. Gianna Beretta Molla. At 5,34-42; Sal 26,1.4.13-

14; Gv 6,1-15.

29 S S. Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa. Festa (bianco). S. Tichico. 1Gv 1,5-2,2; Sal 102,1-4.8-9.13-14.17-18; Mt 11,25-30.

30 D IIIª Domenica di Pasqua / A (S. Pio V; S. Giuseppe B. Cottolengo). At 2,14a.22-33; Sal 15,1-2.5.7-11; 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35.

Oggi ricordiamo Santa Maria Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa della Beata Vergine Maria della Misericordia, che si adoperò per manifestare il mistero

TELEFONO, E-MAIL

UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015

CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919

PADRE JANUSZ - 339-1082608

[email protected]

PADRE ADAM - 347-9617965

[email protected]

PADRE TOMMASO - 334-2668574

[email protected]

PADRE MOSES - 389-6496609

[email protected]

DIACONO MARIO - 329-6452781

SANTE MESSE

GIORNI FESTIVI

CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30

- 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00

COLLE LYDIA - 11,15

CARMINE - 10,00

GIORNI FERIALI

SAN PIETRO - 08,30

CONCATTEDRALE - 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,15

CARMINE - 17,30

GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 394 – 23.04.2017

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23 APRILE 2017 IIª DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA

“Una fede difficile, ma mai solitaria”

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sa-bato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si

trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crede-rò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 19-31)

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23 APRILE 2017 IIª DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA

”Il dito del risorto tocca le tue piaghe“

E Gesù viene! Il verbo è al presente, perché è il verbo del nostro tempo. Gesù viene ora, attraversa ogni porta chiusa, non si ferma davanti a nessun ostacolo che genera morte dentro. Gesù viene, dolce e tenero, ma cocciuto e fedele. Viene e sta, in mez-zo. Gesù non si mette ai margini del dolore dei suoi, del nostro dolore. Non si fa estraneo e giudice dei nostri sentimenti contrastanti. Gesù sta, in mezzo alla sua Chiesa. È nella Chiesa riunita, anche nella codardia e nell'angoscia, che Gesù ha

voglia di venire e di stare. I suoi gioiscono, perché lo vedono. Vedono che è proprio Lui, il Crocifisso. È questo il terrore più grande che essi portavano dentro, forse anche la nostra titubanza a credere in tante situa-zioni della vita. Forse pensiamo che credere nel Risorto significhi cancellare tutta una vita di stenti e di fati-che, di pene e di dure conquiste, di fallimenti e di paure, quasi a voler dire che è una vita senza senso e vissuta male. Magari spesa a lavorare come ciuchi o a cercare di tirare a campare. Finalmente, viene la Risurrezione, e tutto sparisce, come nuvola di fumo. Il lieto fine di un film americano, l'ha chiamato papa Francesco. Ma non è così, la Risurrezione non è questo. Gesù risorto dona la pace ai suoi, e subito mostra i segni della pas-sione. Che sono rimasti, per sempre, incisi indelebilmente nella sua carne trasfigurata. Il corpo del Risorto porta le piaghe della Croce, e le porta con sé anche in Paradiso. Questo significa che pure la sua storia vissuta tra noi, come uno dei tanti, uno che stava in mezzo e si confondeva tra la folla; pure la sua vita ordinaria di lavoratore, e anche le sue lunghe camminate, gli incontri, i prodigi, le parole; soprattutto, la sua passione e morte, sono vere e sono divine. E allora anche la nostra vita umana, tutta intera, compresa la tragedia della morte, è assunta nella sua carne risorta ed è resa santa. Nulla della nostra esistenza, come della sua, andrà mai perduto: solo le ferite lancinanti del peccato, che strazia lo spirito, perché la sua morte e risurrezione le ha annullate e redente. Il Risorto è il Crocifisso. Il Crocifisso è il Risorto. È dalla Croce che germina la pace, dono intimo e dolcissimo del Risorto. Pace e gioia: la Chiesa riunita nella propria passione le riceve come eredità magnifica della vita divina, anticipo di Paradiso. La fede sgorga da questa insuperabile mistura, da questa fusione mistica e misteriosa tra il dolore e la gioia, tra la morte e la vita, tra la sconfitta e la vittoria. Non sono le due facce della stessa medaglia. È piuttosto la goccia d'acqua che si perde nel vino nuovo delle nozze del Risorto.

30 APRILE 2017 IIIª DOMENICA DI PASQUA

”Emmaus, il villaggio eucaristico”

La liturgia di questa terza domenica di Pasqua è incentrata sul viaggio dei discepoli verso Emmaus, con Gesù, che solo più tardi, quando si siede a tavola e spezza il pane, come nell'ultima cena, lo riconoscono, mentre Lui scompare dai loro occhi. In questo racconto dettagliato del viaggio verso il villaggio eucaristico di Emmaus, c'è tutto l'itinerario pasquale che un cristiano è chiamato a fare, dopo aver speri-mentato nella sua vita la risurrezione vera del corpo e dello spirito. Si tratta di una

vera liturgia della messa itinerante, che parte dalla catechesi ed approda al banchetto eucaristico. La Pasqua è, infatti, la celebrazione sistematica della cena del Signore, memoriale della sua morte e risurrezione, attua-lizzazione di quel evento unico e irripetibile della storia della salvezza che è la morte e risurrezione del Signore. Il testo del Vangelo di Luca, ricco nei vari particolari ci aiuta ad entrare con maggiore responsabi-lità personale nel mistero annuale della Pasqua. Leggiamo e meditiamo con attenzione questo brano, uno dei più belli e ricco di stimoli per fare una pasqua nella sincerità del cuore. Molto spesso anche noi siamo come i discepoli di Emmaus "stolti e tardi nel credere", nell'aver fede. Ci lasciamo sopraffare dalle delusio-ni ed amarezze della vita e non riponiamo in Dio la nostra fiducia. E, nonostante l'insegnamento sistemati-co della Chiesa, non riusciamo a fare quel salto di qualità per affidarci totalmente alla parola del Signore, che è chiara e precisa, fino dall'Antico Testamento, circa la figura del Cristo, il messia che doveva patire e poi risorgere. Dio ha preparato il suo popolo allo scandalo della croce, ma quel popolo non ha capito e soprattutto non ha accettato il loro messia crocifisso. Anche oggi, questa fine ingloriosa di Gesù su patibo-lo della croce costituisce per molti un limite a credere in Dio. Il che si riversa sul fatto che non si accetta la croce e la sofferenza e se capita c'è la ribellione e il totale rifiuto. Ma quel Dio crocifisso è anche il Dio della vita, dell'amore e della risurrezione. La parola ultima non è il morire, ma il vivere e il risorgere con Cristo.

DOMENICA 23 APRILE II ªDOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA

ALLE ORE 15.00 c/o LA CHIESA CATTEDRALE,

L’ORA DELLA MISERICORDIA. Giovanni Paolo II, il 13 Giugno 2002, ha arricchito la festa della Divina Misericordia concedendo l'indulgenza plenaria al fedele che adempierà le seguenti condizioni:

1 - Essere battezzato e non scomunicato; 2 - Avere l'intenzione di ottenere l'indulgenza; 3 - Conversione del cuore ed esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale; 4 - Confessione individuale; 5 - Partecipare alla Santa Messa e Comunione Eucaristica; 6 - La Domenica della Divina Misericordia (la seconda di Pa-

squa) visitare una qualunque chiesa o oratorio e, durante la visita: • rinnovare la professione di fede, mediante la recita del

Credo (per riaffermare la propria identità cristiana); • recitare il Padre Nostro (per riaffermare la propria identità di figlio di Dio, ricevuta nel battesimo); • pregare secondo l'intenzione del Papa, per riaffermare la

propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e cen-tro visibile di unità è il Romano Pontefice (Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altra preghiera);

• partecipare ad una pratica di pietà svolta in onore della Divina Misericordia, o almeno recitare, alla presenza del Santissimo Sacramento dell'Eucarestia, pubblicamente esposto o custodito nel tabernacolo, oltre al Padre Nostro e al Credo una pia invocazione al Signore Gesù Misericor-dioso (per es. "Gesù Misericordioso, confido in te").

L’Adorazione del Santissimo Sacramento nella cappella della Chiesa Santa Famiglia è sospesa lunedì e martedì; riprenderà regolarmente mercoledì 26 aprile, alle ore 08.00.

DOMENICA 30 APRILE III ªDOMENICA DI PASQUA

Alle ore 11.00 nella Chiesa della S. Famiglia, la Prima messa celebrata da Padre Moses. A seguire la festa comunitaria parroc-chiale.

ATTIVITÀ DELLA PARROCCHIA

ADORAZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO

Lunedì - Venerdì, ore 08.00-20.00 cappella Chiesa S. Famiglia. Mercoledì, ore 09.00-12.00 Chiesa del Carmine Giovedì, ore 20.00-08.00 cappella Chiesa S. Famiglia. Sabato, ore 08.00-16.00 cappella Chiesa S. Famiglia.

CONFESSIONI durante le sante messe. Ogni primo venerdì, dalle ore

18.30-21.00,

INCONTRI

Ogni giorno alle ore 07.45 le Lodi Mattutine, Cappella S. Famiglia.

Alle ore 15.00 Coroncina alla Divina Misericordia Cappella della Santa Famiglia.

Il Santo Rosario: Alle ore 17.00 chiesa del Carmine, alle ore 17.30 chiesa s. Famiglia Alle ore 18.00 Chiesa Cattedrale.

Alle ore 19.45 i vespri nella Cap-pella Chiesa S. Famiglia.

Lunedì:. Alle ore 2100 Gruppo di Padre Pio c/o la Chiesa di S. Pie-tro.

Martedì: Dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Centro di ascolto Caritas.

Alle ore 21.00 Pietre vive, il cam-mino formativo per gli adulti.

Venerdì: Alle ore 19.15 la Prepara-zione alla liturgia della Parola di Dio, santa Famiglia

Sabato: dalle ore 10.00 alle ore 12.30 catechismo per i ragazzi della IVª elementare. Dalle ore 15.00 alle ore 17.30 catechismo per i ragazzi della IIIª elementare.

Domenica: pomeriggio oratorio.

Alle ore 21.00 suoniamo le capan-ne della chiesa s. Famiglia come gioia e gratitudine per la nascita del bambino. Fateci sapere e avvisateci

Un kilogrammo al mese

il prodotto da donare

ad APRILE è:

1 Kg di FARINA 00