"Mi metto al lavoro" - La guida del Placement

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mi metto al lavoro strumenti utili per un buon inizio Università Ca’Foscari Venezia Servizio Placement

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"Mi metto al lavoro - strumenti utili per un buon inizio" è la pratica guida creata dal Plament di Ca' Foscari ricca di consigli utili per muovere i primi passi nel mercato del lavoro

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mi metto al lavorostrumenti utili per un buon inizio

UniversitàCa’FoscariVeneziaServizio Placement

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Un ponte verso il mondo del lavoro. Anzi, uno dei ponti che Ca’ Foscari continua a costruire per accompagnare gli studenti nel passaggio tra la fine della formazione e l’inizio di una vita professionale. Le trasformazioni economiche cambiano infatti il panorama delle forme di impiego, le professionalità richieste, ma soprattutto ci richiedono sempre maggiore impegno per sostenere chi arriva da Ca’ Foscari nel percorso verso l’inserimento lavorativo.

L’Università deve svolgere un ruolo chiave, sia nella proposta di un’offerta formativa attenta alle richieste del mondo del lavoro e delle imprese, sia nell’avere delle strutture di servizio per i propri studenti e per i propri laureati nella ricerca del lavoro. Da anni il nostro Ateneo si è impegnato a fondo per svolgere al meglio le attività specifiche di placement attivando servizi specializzati e dedicati come l’organizzazione di recruiting day aziendali (Career Day, Finance Day, International Careers), la gestione di una banca dati per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la realizzazione di seminari di formazione e laboratori, e tanto altro.

Questa Guida è parte dello sforzo che Ca’ Foscari sta realizzando affinché l’Università sia, al termine di un percorso formativo di qualità, un trampolino di lancio verso il mondo del lavoro e delle professionalità. Si tratta di uno strumento utile, facile, pratico per affrontare le prime e più concrete prove di “avvicinamento” alla realtà lavorativa: un vademecum sempre valido su come si scrive un Curriculum Vitae, una lettera di presentazione, su come prepararsi al colloquio di lavoro, su quali sono i canali utili all’entrata nel mercato professionale, su come si presenta una candidatura e come si selezionano i settori lavorativi di interesse. Con in più, per un’apertura internazionale, un focus dedicato alla preparazione di Curriculum e lettera di presentazione in lingua inglese.

Il mercato internazionale è infatti visto dai nostri laureati con sempre crescente interesse. La disponibilità alla mobilità è un valore chiave che oggi può essere la discriminante verso un impiego più adatto alle capacità e aspettative di un neolaureato. Grande spazio è stato dato inoltre al tema delle competenze trasversali: come individuarle, svilupparle e metterle in pratica.

Con questa Guida, Ca’ Foscari dimostra nuovamente di essere all’avanguardia nel campo del placement. È stata tra i primi atenei in Italia a offrire ai propri laureati servizi di placement simili a quelli dei migliori atenei internazionali, si pensi ad esempio alla possibilità di realizzare un Video Curriculum, una modalità di ricerca del lavoro molto apprezzata sia dalle imprese che dagli studenti, o alla novità dell’International Careers, per presentare i nostri neolaureati a imprese e società di respiro internazionale. E questa Guida prosegue nella stessa direzione. Con la consapevolezza di voler dare ai nostri studenti le migliori opportunità e il massimo supporto.

Prof. Carlo Carraro Rettore, Università Ca’ Foscari Venezia

mi metto al lavorostrumenti utili per un buon inizio

Da dove cominciare?

- Anticipare: una regola d’oro nel processo di ricerca di un lavoro .................... 4

- Guardare oltre i confini ....................................................................................... 7

- Come valorizzare il tuo profilo ........................................................................... 8

- I canali utili ........................................................................................................ 12

Gli strumenti pratici

- Il Curriculum Vitae italiano ............................................................................... 18

- Curriculum europeo o cronologico? ................................................................ 19

- Il Curriculum Vitae per l’estero ......................................................................... 23

- La lettera di presentazione ............................................................................... 26

- La Cover Letter ................................................................................................. 29

- Parole chiave ..................................................................................................... 31

- Il Video CV .......................................................................................................... 32

Il colloquio di lavoro

- Come prepararsi al colloquio ........................................................................... 36

- Le tipologie di colloquio ................................................................................... 38

Il Servizio Stage e Placement

- Il Servizio Stage Italia ........................................................................................ 42

- Il Servizio Stage Estero .................................................................................... 44

- Come prepararsi allo stage ............................................................................. 46

- Il Servizio Placement........................................................................................ 48

Bibliografia e Sitografia ........................................................................................ 51

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Da dove cominciare?

Sia tu uno studente o un neolaureato, mi metto al lavoroè una Guida pensata per aiutarti a preparare l’ingresso nel mondo del lavoro.

La Guida è divisa in sezioni che puoi consultare a seconda delle tue necessità:

Da dove cominciare? troverai informazioni utili su come muovere i primi passi nel mercato del lavoro, partendo dalla conoscenza delle tue competenze per arrivare ad una panoramica sui canali da utilizzare per la ricerca di una professione

Gli strumenti pratici contiene indicazioni su come preparare al meglioi tuoi “biglietti da visita” (Curriculum Vitae, lettera di presentazione, Video CV) sia per il mercato italiano che per il mercato estero

Il colloquio di lavoro racchiude consigli utili per affrontare questo importante step di selezione approfondendo le varie tipologie di colloquio

Il Servizio Stage e Placement fornisce delle linee guida affinché lo stage (sia in Italia che all’estero) si riveli un’esperienza positiva e di crescita professionale e presenta tutte le opportunità e le iniziative del Servizio Placement di Ateneo dedicate agli studenti e ai neolaureati

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Anticipare: una regola d’oro nel processo di ricerca di un lavoro

L’entrata di un neolaureato nel mercato del lavoro dove domanda (da parte delle aziende) e offerta (da parte dei lavoratori) si incontrano, è un processo a più step attraverso il quale si cercano e scambiano informazioni.

Anticipare per raggiungere più efficacemente l’obiettivoDue principali obiettivi guidano una persona in questo processo. Il primo è quello di individuare tempestivamente le aziende interessate ad assumere, trovando anche un rapporto di lavoro che garantisca la migliore coerenza tra le caratteristiche e aspettative della persona e quelle della mansione che svolgerà e dell’organizzazione in cui lavorerà. Il secondo è che il profilo professionale offerto da un candidato sia sufficientemente competitivo da vincere la concorrenza di altri candidati, che in mercati del lavoro in cui il tasso di disoccupazione è alto, è anch’essa molto elevata.Come poter raggiungere i due obiettivi? Ovviamente l’investimento in capitale umano attraverso formazione e coerenti esperienze è essenziale. Ma questo viene fatto prima del momento vero e proprio della ricerca. E tuttavia anche se realizzato nel modo migliore non basta. Altrettanto importante è poter affrontare il processo di ricerca di un lavoro in modo efficace e professionale. Per questo motivo questo processo va preparato e pertanto va “anticipato”.Anticipare deriva dal latino ante càpere, ossia prendere, ottenere prima, quindi il suo significato è: fare una cosa prima del tempo previsto, avvantaggiandosi.Anticipare nella ricerca di un lavoro significa fare ogni cosa prima del tempo convenuto, quindi immaginare, simulare, pianificare il processo che un’organizzazione mette in atto per trovare un candidato, prima di affrontare il momento stesso in cui questo si realizzerà.

L’entrata del mondo del lavoro come un processo a più stepPer anticipare è necessario quindi conoscere come si svolge il processo di reclutamento e selezione dell’azienda a cui si è interessati, e dato che questa avrà proprie politiche specifiche, è utile poter raccogliere informazioni al riguardo. Nonostante le specificità aziendali, vi sono tuttavia aspetti di base ricorrenti nelle diverse realtà e pertanto è possibile agire d’anticipo, facendo riferimento alla struttura di base del processo, per poi lavorare in dettaglio per customizzare le proprie azioni rispetto all’azienda target. Qual è la struttura di base? Il processo di acquisizione di nuovo personale è articolato in tre principali step: 1 la fase di reclutamento, in cui un’azienda comunica una ricerca di personale, raccoglie curricula e fa un primo screening degli stessi; 2 la fase di selezione, attraverso la quale un’azienda vaglia la rosa dei candidati emersa dallo screening della fase precedente, mediante test e colloqui e sigla con il candidato il contratto di lavoro; 3 la fase di inserimento o socializzazione, ossia la fase in cui un neoassunto viene integrato nell’organizzazione e nella sua mansione.Il processo va anticipato concentrandosi su ciascuna fase, prevedendone lo svolgimento e pianificando quali azioni vanno attivate e soprattutto quali sono le informazioni che devono essere raccolte e predisposte per ciascuna di esse.La ricerca di un lavoro va quindi affrontata non in modo reattivo rispetto alle azioni delle aziende, ma piuttosto cercando di anticiparle, per questo è inoltre necessario informarsi e possedere una conoscenza approfondita di se stessi e dei propri obiettivi.

A cura della prof.ssa A. Comacchio, Dipartimento di Management

La filosofia dell’anticipare applicata ai tre step

1. Fase di reclutamento:- invia il tuo Curriculum anche in assenza di ricerca attiva da parte dell’azienda- informati sulla mansione e sul ruolo che vuoi ricoprire - conosci quali sono le caratteristiche che le aziende cercano nei candidati, queste riguardano

non solo le competenze tecniche-professionali, ma anche, e soprattutto, le competenze trasversali che si possono individuare attraverso bilanci di competenze, un’autoanalisi o un colloquio con l’orientatore

- informati sul brand, la cultura organizzativa, la mission dell’azienda e chiediti se l’ambiente è coerente con le tue caratteristiche personali, i tuoi obiettivi lavorativi e quindi con il tuo progetto professionale

2. Fase di selezione:- impara a comunicare le tue competenze tecniche e trasversali descrivendo e valorizzando le

esperienze che ti hanno permesso di maturarle e di applicarle- pensa per obiettivi, quindi identifica un tuo progetto professionale, i suoi milestones, e metti in

luce quanto è stato realizzato fino a un dato momento e cosa potrà essere sviluppato attraverso le future esperienze formative e lavorative. Ciò aiuta a comparare tale progetto con il tipo di lavoro offerto e ad essere proattivi nello scambio di informazioni e richieste con l’azienda

3. Fase di inserimento e socializzazione:- è un periodo di learning by doing che va pianificato, anche se l’organizzazione non lo fa, per

acquisire tutte le conoscenze utili sulla posizione e sul ruolo e poter arrivare in tempi brevi a una prestazione ai livelli desiderati non solo dall’organizzazione, ma anche da te.

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Guardare oltre i confini

Sempre più spesso i giovani neolaureati italiani sono attratti dall’idea di trovare un’occupazione, di fare un’esperienza di tirocinio o di continuare il loro percorso di studi (può essere un corso di laurea magistrale, un master o un dottorato) all’estero. Grazie alla libera mobilità all’interno dell’Unione Europea, trasferirsi in un altro Paese non è più un ostacolo. Bisogna tuttavia essere preparati ad affrontare questo passo se si vuole sfruttare al massimo questa esperienza.

Il tuo percorso comincia in ItaliaPer riuscire a portare a termine il tuo progetto di studio o lavoro oltre i confini italiani è necessaria una forte determinazione e motivazione. Prima di partire è quindi indispensabile mettere in chiaro i tuoi obiettivi e le tue aspirazioni.Per prima cosa documentati sulle possibilità di crescita sia accademica che professionale nel Paese in cui ti vuoi trasferire. Internet e il networking con persone che hanno già affrontato questa esperienza si rivelano estremamente d’aiuto. Raccogliere informazioni prima di fare la tua scelta è fondamentale: andare allo sbaraglio costa fatica e non sempre porta ai risultati desiderati.Allo stesso tempo devi avere già in mente un chiaro piano di studio o lavoro che si adatti alle tue reali capacità e competenze. Realizzare un progetto di vita all’estero significa anche organizzare le proprie attività in un’ottica di medio-lungo termine, tenendo anche conto di alcuni possibili ostacoli, in particolare la cultura, la lingua e la competitività del mercato professionale. È necessario infatti essere realisti e analizzare tutti i risvolti, sia positivi che negativi, che la tua scelta comporterebbe.

Estero = Valore aggiuntoScegliere di trascorrere un periodo all’estero rappresenta una grossa opportunità di formazione personale e professionale, valutata molto positivamente dalle aziende che prenderanno in mano il tuo Curriculum. Grazie alla tua esperienza oltre frontiera emergeranno delle abilità e delle competenze che renderanno il tuo profilo più alto e riusciranno a distinguerti da altre persone che non hanno mai varcato il confine. Innanzitutto il livello di lingua, che esercitata direttamente on-site ha un valore diverso rispetto a quella imparata in classe. Poi tutte quelle soft skill come l’autonomia, l’adattamento a situazioni nuove e distanti dal proprio ambiente di origine, la comunicazione, l’orientamento al risultato e lo spirito di iniziativa che possono essere poi trasferite nell’ambiente di lavoro.

Desk aziendali

L’Azienda ti cerca

Eventi di recruiting

International Careers

UniversitàCa’ Foscari Venezia

Servizio Stage all’estero

Il tuo futuro professionale oltre confine

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Come valorizzare il tuo profilo

Il primo passo verso la realizzazione di un obiettivo lavorativo è la conoscenza di te stesso che avviene attraverso una seria autovalutazione delle tue attitudini e delle tue competenze derivate dalle esperienze personali e professionali. Gioca un ruolo molto importante la presentazione del tuo profilo durante un processo di selezione, dove dovrai mettere in luce gli aspetti che ti contraddistinguono che non necessariamente derivano dal tuo percorso di studi. Queste sono le cosiddette soft skill o competenze trasversali che al giorno d’oggi rappresentano un ulteriore criterio per le aziende per individuare il candidato adatto. È quindi necessario essere in primo luogo consapevoli del proprio valore, del proprio patrimonio personale di risorse interne per promuoverlo in maniera efficace nel mercato del lavoro.

Cosa sono le competenze?Secondo una definizione di Richard Boyatzis, uno dei massimi esperti di intelligenza emotiva, una competenza è una “caratteristica intrinseca di un individuo causalmente correlata ad una prestazione efficace o superiore nella mansione”. Da questa definizione emergono due elementi importanti: il primo è che le competenze vengono descritte come delle risorse interne possedute dal soggetto, mentre il secondo aspetto interessante è che si mettono in moto di fronte alle esigenze o alle sfide che provengono dalle situazioni incontrate. Con il termine “competenza” ci si riferisce a risorse interne possedute di carattere generale relative ai processi di pensiero e di comportamento nei contesti sociali e professionali. Le competenze si concretizzano quando ci si trova davanti ad una situazione o un compito proposto e, grazie alla loro caratteristica generica, sono applicabili in contesti operativi diversi. Questo significa che quanto si acquisisce in uno specifico ambito manifesta la sua qualità anche nel corso delle esperienze successive. Da qui il loro alto grado di trasferibilità a

compiti e circostanze differenti tra loro. Un altro importante elemento che le contraddistingue è l’essere continuamente scolarizzabili, cioè, si possono imparare nel corso di tutta la vita. Le competenze infatti non sono statiche ma possono essere costantemente sviluppate e migliorate.

Come saperle individuare?Molte volte accade che sia difficile individuare immediatamente le proprie competenze. Un aiuto importante per comprendere l’oggetto della tua analisi può essere dato da quanto riportato nel Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01) che dà come definizione di competenza la “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”. Il primo passo è dedicare del tempo per una profonda riflessione su tutte le tue esperienze pregresse, siano di studio, di vita privata o extra-curriculari, grazie alle quali sei riuscito ad acquisire delle competenze trasversali. La valutazione può avvenire attraverso varie modalità che vanno dalle prove strutturate, come possono essere i questionari o “bilanci delle competenze”, ad un incontro con un orientatore. L’analisi del vissuto ha lo scopo di fare emergere un quadro delle tue risorse e delle aree da migliorare (sempre nei limiti della tua personalità) per elaborare un progetto professionale che si adatti al tuo profilo. Nell’analisi devi tenere conto non solo dei buoni risultati scaturiti da una specifica esperienza, ma anche dei motivi che ti hanno spinto a fare determinate scelte, delle difficoltà che hai incontrato, delle attitudini e degli interessi che hai sviluppato. Anche le esperienze più banali possono assumere un forte significato nella valutazione, quindi non sottovalutarle. Una traccia da seguire per analizzare e scoprire il fil rouge della tua vita potrebbe contenere i seguenti punti: - cosa ti ha spinto a scegliere il percorso di

studio (scuola superiore e università)?

- quali sono stati i risultati migliori che hai ottenuto durante questo percorso? E come li hai ottenuti?

- hai riscontrato particolari interessi per alcune materie o discipline? Se sì, elencale

- hai incontrato degli ostacoli lungo il tuo percorso? E come li hai superati?

- hai svolto delle esperienze extra-curriculari? Se sì, su che base hai orientato la tua scelta e quali criteri hai utilizzato?

- hai svolto esperienze di stage e/o di lavoro? Se sì, come hai avuto accesso a tali esperienze?

- sapresti identificare uno o più momenti di successo e/o di insuccesso durante la tua esperienza? A cosa attribuisci la causa di questi episodi?

- hai svolto delle esperienze rilevanti (soggiorni all’estero, volontariato, hobby, sport, viaggi) che sono state significative per il tuo percorso?

Lo step successivo sarà quello di individuare quali sono state le competenze che hai adottato in quel determinato contesto o quelle che ti sono mancate per raggiungere un buon risultato. Otterrai così un elenco di caratteristiche che rispecchierà il tuo profilo. Oltre ai tuoi punti di forza, prendi in considerazione anche le competenze in cui ti senti più debole cercando di trovare dei modi e dei contesti per svilupparle. Questi possono essere attività extra-curriculari (in cui puoi maturare competenze come il saper lavorare in gruppo, la comunicazione verbale, il creare dei network, l’iniziativa), oppure i primi “lavoretti” o gli stage (per l’organizzazione del tempo, l’orientamento ai risultati e la flessibilità).Ad implementare questa analisi potrebbe essere utile capire come ti vedono gli altri. Prova ad assumere un punto di vista esterno e confrontalo con l’immagine che hai di te, comprendendo quali sono le caratteristiche che ti contraddistinguono e in cosa consistono i tuoi tratti personali.Oltre ad aiutarti ad orientare la tua scelta di un percorso professionale, la riflessione sulle tue competenze può essere utile ad impostare una presentazione di te stesso in un Curriculum, in una lettera di presentazione e in un colloquio di lavoro dove dovrai mettere in luce i tuoi punti di forza per distinguerti dagli altri.Per approfondire come evidenziare al meglio le tue competenze nell’iter di ricerca del lavoro e selezione, consulta la parte della Guida dedicata agli strumenti pratici (pag. 18) e al colloquio (pag. 36).

Calcolare il proprio grado di impiegabilità Hai ora in mano una lista delle tue competenze e un’immagine più chiara di te. Il compito successivo è capire in quale settore professionale potresti impiegare il tuo bagaglio personale. Una panoramica sui molteplici sbocchi lavorativi che il contesto attuale offre viene messa a disposizione dalle guide alle professioni e dal web. Studia le attività e le mansioni previste per ogni profilo professionale, cercando di rilevare quali siano le competenze necessarie per affrontare quel lavoro. Per cominciare, tieni conto delle tue aspirazioni professionali che devono essere in coerenza con le tue ambizioni e con i tuoi interessi. Allo stesso tempo, ragiona sui tuoi eventuali limiti: un percorso che a prima vista risulta interessante può rivelarsi in un secondo tempo non in linea con le tue competenze tecniche e trasversali. A questo punto dovresti avere una rosa di professioni, o perlomeno di aree professionali, compatibili non solo con le tue conoscenze tecniche maturate durante il tuo percorso accademico, ma anche con le competenze trasversali da te possedute ed emerse durante la fase di autovalutazione. È da questo matching che ha inizio la vera e propria ricerca di lavoro.

Le competenze e il contesto lavorativoIl tuo voto di laurea non è più sufficiente a fare la differenza. Al giorno d’oggi i datori di lavoro vanno oltre le conoscenze tecniche e la compatibilità del tuo titolo con la posizione per cui ti candidi. È molto probabile che durante l’iter di selezione dovrai confrontarti con altri candidati che sono in possesso del tuo stesso background accademico. Oltre a questo elemento, che ha indubbiamente un forte peso nella scelta del recruiter, entrano in gioco anche le competenze trasversali grazie alle quali potrai emergere rispetto agli altri candidati. Vista la fluidità del mercato professionale, i datori di lavoro punteranno su una persona che sia in possesso di una serie di competenze che possano essere usate in diversi contesti e applicabili a diverse situazioni lavorative. Infatti, la figura ricercata dovrà avere la capacità di adattare le abilità acquisite durante determinate esperienze pregresse in situazioni nuove non ancora affrontate o in contesti operativi che non le sono familiari. Oltre ad abilità specifiche legate ad alcune professioni, si possono comunque individuare delle competenze “base” che sono comuni per molte aree professionali ritenute indispensabili

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dall’azienda. Quelle più ricercate riguardano la comunicazione, il team working, l’iniziativa, il problem solving e la flessibilità. Queste competenze hanno però un peso diverso a seconda delle dimensioni e della tipologia dell’azienda. Si può quindi dedurre che le peculiarità dell’ambiente di lavoro incidono sulla loro attivazione. La cosa più importante rimane però la tua capacità di valorizzare le competenze che sei consapevole di possedere. La concorrenza è elevata per cui è necessario puntare su ciò che tu consideri il tuo valore aggiunto.

BrEVE rEPErtorIo DELLE ComPEtEnzE PIù rIChIEStE

ABILItÀ DI AzIonE E ConSEGUImEntoorientamento all’efficienza È la capacità di percepire la relazione tra input ed output e comprende l’attenzione all’aumento dell’efficienza dell’azione. Pianificare È la capacità di identificare ed organizzare il futuro o di sviluppare azioni finalizzate. Iniziativa È la capacità di intraprendere azioni per ottenere un risultato senza che le azioni siano richieste o forzate dalla situazione. Attenzione ai dettagli È la capacità di ricercare ordine e prevedibilità riducendo l’incertezza. È spesso espressa attraverso una particolare attenzione ai preparativi dell’azione. Autocontrollo È la capacità di inibire i bisogni personali o i propri desideri in favore dei bisogni dell’organizzazione, della famiglia o del gruppo. Flessibilità È la capacità di adattarsi al mutare delle circostanze o a cambiare il proprio comportamento per meglio adattarsi alla situazione.

ABILItÀ DI GEStIonE DELLE PErSonEEmpatia È la capacità di capire gli altri. Persuasione È la capacità di convincere un’altra persona o più persone del valore del proprio punto di vista o del vantaggio che potrebbero trarre dall’accettare di assumere un certo atteggiamento, un’opinione, una posizione.Costruzione di reti relazionali È la capacità di costruire relazioni, sia del tipo uno a uno sia coalizioni, alleanze o complessi sistemi di relazioni tra gruppi.

Autostima È la capacità di dimostrare con continuità decisione e partecipazione attiva. Gestione dei conflitti È la capacità di stimolare gruppi o individui a risolvere i propri conflitti. Questa capacità può essere dimostrata sia quando la persona è parte in causa sia quando è semplicemente un terzo. Gestione dei gruppi È la capacità di stimolare i membri di un gruppo a lavorare insieme in maniera efficace. Sviluppo degli altri È la capacità di stimolare qualcuno a sviluppare le proprie capacità o a migliorare le proprie prestazioni nel conseguimento di un obiettivo. Comunicazione verbale È la capacità di spiegare, descrivere o comunicare qualche cosa ad altri attraverso una presentazione personale.

ABILItÀ DI rAGIonAmEnto AnALItICoUso di concetti È la capacità di utilizzare concetti per interpretare o spiegare una determinata situazione, concetti che devono essere presenti prima che la situazione o l’evento siano interpretati. Pensiero sistemico È la capacità di dare ordine ad un numero di eventi causali. riconoscimento di schemi È la capacità di riconoscere una struttura sottostante in un complesso di informazioni non organizzate o di dati che sembrano casuali. Costruzione di teorie È la capacità di inventare, sviluppare nuove teorie, modelli o schemi di riferimento che spieghino le informazioni disponibili e che predichino eventi futuri. Utilizzo di tecnologie È la capacità di utilizzare il computer o altri strumenti tecnologici avanzati per svolgere un compito, una funzione, un lavoro. Analisi quantitativa È la capacità di trarre significato attraverso l’uso di simboli aritmetici o matematici, metodi o teorie. obiettività sociale È la capacità di percepire le credenze, le emozioni ed i punti di vista di un’altra persona, specialmente quando questi sono diversi dai propri. Comunicazione scritta È la capacità di spiegare, descrivere o dire qualcosa agli altri attraverso documenti scritti (lettere, memo, rapporti, ecc.).

In collaborazione con il prof. F. GerliDipartimento di Management

Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Valeria FinocchiEtà: 29 anniCorso: Scuola dottorale interateneo in Storia delle Arti Azienda: Banca FriulAdria-Crédit Agricole, tirocinio (2008-2009)

Quali competenze stai sviluppando attraverso il dottorato di ricerca?L’esperienza del dottorato di ricerca mi permette, in primo luogo, di formulare e implementare procedure autonome di ricerca, di sviluppare capacità di analisi di fonti eterogenee e di riconoscere gli strumenti più idonei al mio percorso di studio, che si differenzia da quello che porta alla laurea per intensità di impegno e quantità di tempo dedicato alle attività di ricerca. Unitamente a questo, mi trovo a far parte di un gruppo che comprende docenti, ricercatori e altri dottorandi, con i quali ho partecipato, e sono tutt’ora impegnata, all’organizzazione di mostre, convegni e progetti. Questo mi permette di sviluppare anche capacità organizzative e relazionali che mi saranno estremamente utili in futuro.

Di cosa ti occupi? Il mio progetto di ricerca riguarda i sistemi di rappresentazione e auto-rappresentazione della città di Venezia, ovvero come essa si è rappresentata attraverso le espressioni artistiche nel corso della sua storia. L’obiettivo della ricerca è di definire criteri e strategie per la realizzazione di un “museo della città”; per questo prendo in considerazione, innanzitutto, le esposizioni permanenti e temporanee che hanno come oggetto storia e storia dell’arte veneziana; in secondo luogo analizzo esperienze simili, che riguardano altre città europee; infine mi concentro, nello specifico, su alcune manifestazioni artistiche veneziane di particolare rilevanza per il mio tema e propongo delle strategie per la loro implementazione in un contesto espositivo multimediale.

In che modo si attua la tua collaborazione con Banca FriulAdria? Sono entrata in contatto con Banca FriulAdria nell’autunno del 2008, pochi mesi dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici a Ca’ Foscari, grazie un tirocinio post-laurea durante il quale ho collaborato all’organizzazione di alcune manifestazioni culturali e di pubblicazioni. In particolare ho organizzato, in qualità di segretaria scientifica, la mostra “Nigra sum sed formosa. Sacro e bellezza dell’Etiopia cristiana”, realizzata in partnership tra Ca’ Foscari e FriulAdria. Al termine dello stage, nella primavera del 2009, ho continuato la collaborazione col Dipartimento di Storia delle Arti a Venezia e, poco dopo, ho iniziato il percorso di dottorato. In questo periodo, altre iniziative mi hanno permesso di collaborare con la Banca. In particolare la realizzazione della guida iPod per la mostra “Bruce Nauman. Topological Gardens” (Ca’ Foscari Esposizioni, 2009), la mostra “Russie! Memoria mistificazione immaginario.” (Ca’ Foscari Esposizioni, 2010) e il progetto, tutt’ora in corso, del Centro Multimediale e Laboratorio Arti Visive “Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone”.

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I canali utili

Hai fatto chiarezza sul percorso che vuoi intraprendere dopo la laurea, hai raccolto informazioni sulle professioni che puoi svolgere con il tuo titolo, hai riflettuto sulle tue competenze, hai considerato il tuo modo di approcciarti al lavoro e alle persone che ti circondano, e ora? Il passo successivo è quello di cominciare a ricercare un lavoro. Ma dove? Che mezzi utilizzare?

L’evoluzione del webL’uso di internet per la ricerca di lavoro è in costante crescita. Le possibilità e i siti per ricercare un’occupazione sono numerosi, ma bisogna sapere come muoversi in modo da evitare perdite di tempo e proposte di lavoro poco affidabili. I siti di recruiting online e i motori di ricerca per il lavoro racchiudono molte proposte (molto spesso pubblicate da agenzie per il lavoro che fanno da tramite) e permettono di compiere una ricerca dettagliata a seconda del ruolo e della zona geografica. È inoltre possibile iscriversi alle loro mailing list per essere contattati in caso vengano pubblicate offerte di lavoro in linea con quello che stai cercando. Molto utile è anche la creazione di un profilo all’interno di questi siti dove potrai caricare, e successivamente aggiornare, il tuo CV che potrà essere visionato dalle aziende. Una ricerca più mirata è quella che si effettua direttamente sul sito delle aziende nella parte di solito chiamata “Lavora con noi”. In questa sezione puoi visualizzare le posizioni aperte a cui candidarti. Qui avrai inoltre accesso ad un form da compilare con i tuoi dati anagrafici e il tuo profilo a cui allegare una copia del tuo CV per poter essere inserito nella banca dati aziendale ed essere contattato in futuro per eventuali proposte di lavoro. Anche gli alert giocano un ruolo fondamentale per essere sempre aggiornato su notizie riguardanti l’azienda che ti interessa: nei siti di recruiting, o semplicemente nei motori di ricerca più usati, compila i campi relativi al settore professionale preferito e le notizie arriveranno direttamente alla tua email. La ricerca del lavoro passa anche tramite i social

network che offrono vantaggi sia per le aziende che per i candidati. Sempre più spesso grandi imprese nazionali e internazionali pubblicano sul loro profilo opportunità di carriera. Essere presente su un social network visitato ogni giorno da milioni di utenti regala all’azienda molta visibilità a costi minimi rispetto alla pubblicità su media cartacei e dà inoltre la possibilità di trovare il candidato adatto visitando il suo profilo professionale. Un’offerta di lavoro pubblicata su siti specializzati o solo sul sito dell’azienda risulta al giorno d’oggi meno efficace di quanto non lo sia una comunicazione ”postata” nella pagina ufficiale dell’organizzazione in una di queste piattaforme a cui gli utenti accedono almeno una volta al giorno. Dal punto di vista del candidato, avere un profilo professionale all’interno di un social network, dove si possono ricavare informazioni sulla sua carriera, sulle sue esperienze extra-curriculari e sui suoi interessi, permette innanzitutto di essere rintracciato dal recruiter interessato al suo profilo ma anche di seguire in tempi reali le notizie e le novità che provengono dall’azienda preferita o di compiere un’azione di networking con chi già lavora all’interno dell’organizzazione. Tutto questo è a portata di click, semplicemente visitando il profilo dell’impresa sulla piattaforma. C’è il rischio però che i social network rivelino delle informazioni che escono dalla sfera professionale. È necessario quindi fare una scelta accurata di ciò che vuoi rendere visibile se intendi trasmettere un’impressione positiva al recruiter. Se credi che i social network siano i mezzi che userai di più per la ricerca del tuo lavoro, il consiglio è quello di creare due profili diversi, uno per la tua vita privata e uno per la sfera professionale. Negli ultimi anni, infine, stanno prendendo piede le virtual fair, career day che si svolgono esclusivamente online e a cui il candidato può partecipare direttamente dal proprio pc dopo aver effettuato la registrazione sul sito e inserito il proprio profilo e Curriculum in allegato. In un’area virtuale potrai incontrare le aziende con cui fai matching, raccogliere informazioni sulla loro attività, consegnare loro il tuo Curriculum e intrattenerti in una video chat con i recruiter.

Il Servizio PlacementOrganizza assieme al Servizio Placement di Ca’ Foscari il tuo piano di azioni per la ricerca del lavoro. Comincia con il prenotare una consulenza individuale con un operatore del Servizio per un colloquio di orientamento che servirà a definire meglio il tuo futuro professionale. L’orientatore saprà aiutarti a definire i tuoi obiettivi, ti fornirà supporto pratico nella stesura dei tuoi “biglietti da visita” (CV e lettera di presentazione), ti consegnerà guide e brochure sul mercato del lavoro e ti darà informazioni più approfondite sulle diverse professioni e sui loro canali d’accesso. Allo stesso tempo puoi sfruttare i workshop organizzati durante tutto l’anno per conoscere meglio gli strumenti di accesso al mercato del lavoro. Assicurati che il tuo CV aggiornato e rivisto dagli operatori sia inserito nella banca dati del Servizio, Il tuo profilo per il Placement: questo ti darà la possibilità di essere segnalato ad offerte di lavoro che corrispondono alle tue attitudini e alle tue aree di interesse. Potrai inoltre essere contatto tramite alert su opportunità professionali, progetti o iniziative interessanti promosse dal Servizio o dalle aziende. Il canale più diretto per la ricerca di lavoro che il Servizio Placement mette a disposizione ai suoi neolaureati è la bacheca di offerte di lavoro dell’area riservata del sito di Ateneo alle quali potrai candidarti direttamente. Gli annunci vengono aggiornati periodicamente e il Servizio si assicura che siano validi e provengano da recruiter affidabili. Online, nella parte del sito dedicata al Servizio Placement, troverai inoltre una lista di link utili tramite i quali potrai ricercare offerte di lavoro sia in Italia che all’estero. Nella stessa sezione, vengono infine segnalati i siti di aziende importanti che stanno al momento svolgendo campagne di recruiting. Il consiglio degli operatori è di anticipare i tempi e prenotare un appuntamento con il Servizio Placement già prima della laurea, anche se non stai ancora cercando un lavoro. L’Ufficio è una risorsa che può essere sfruttata ad ogni stadio della carriera universitaria. L’operatore ti offrirà un aiuto pratico per chiarire i tuoi obiettivi, facendoti risparmiare tempo e fatica al momento dell’entrata nel mondo del lavoro dopo la laurea.

Eventi di recruitingVengono organizzati regolarmente dall’Università Ca’ Foscari e da altri atenei nazionali e internazionali, associazioni professionali o società di ricerca e selezione durante il corso dell’anno accademico. I maggiori eventi di recruiting sono rappresentati dai Career Day che coinvolgono laureandi e neolaureati di tutte le aree disciplinari oppure, come sempre più spesso accade, iniziative dedicate a specifici settori come per esempio l’area finanziaria o il mercato internazionale. Se sei interessato a iniziare la tua carriera con un’azienda presente all’evento o se vuoi semplicemente saperne di più su un futuro professionale al suo interno visita gli stand aziendali dove potrai consegnare il tuo CV e svolgere brevi colloqui conoscitivi con i recruiter.I vantaggi di partecipare all’evento sono molti: è un modo efficace ed economico per consegnare la tua candidatura a molte aziende in un’unica giornata, per presentarti di persona ad un possibile futuro datore di lavoro, per raccogliere contatti e fare networking.Per sfruttare al meglio questa opportunità di recruiting, prepara un piano d’azione molto semplice che inizia ancora prima dello svolgimento dell’evento. Comincia con lo scrivere e aggiornare il tuo CV in italiano e in inglese (nel caso in cui l’evento sia di respiro internazionale). Il Servizio Placement è a tua disposizione per una revisione. Raccogli informazioni sulle aziende che vi partecipano: consulta il loro profilo aziendale (che puoi trovare nella pagina dell’evento) o visita direttamente il loro sito, in particolare l’area “Lavora con noi” per capire le competenze e le skill che cercano nei potenziali candidati. Dalla lista di aziende presenti, seleziona quelle che ritieni più interessanti in base ai tuoi obiettivi professionali, al tuo percorso di studi e al profilo che stanno cercando. Questo ti farà evitare di perdere tempo e fare lunghe code presso desk di aziende lontane dalle tue ambizioni professionali. Prepara delle domande da fare ai recruiter, in particolare riguardo al background che il candidato deve avere per lavorare con loro, al percorso di inserimento in azienda e alla possibilità di svolgere degli stage al loro interno. Evita di includere richieste di informazioni sul salario e su altri benefici: queste domande di solito vengono poste in fase di colloquio.

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Struttura una breve e chiara presentazione di te stesso che servirà per farti conoscere al selezionatore, ed infine, stampa molte copie del tuo CV da poter distribuire alla fiera.All’evento presentati in maniera adeguata, cercando di dare un’impressione curata e professionale. Comincia con visitare gli stand da te scelti, assisti alle presentazioni aziendali e agli eventi collaterali (laboratori, workshop) che di solito si svolgono in questa giornata. Durante il breve colloquio con il recruiter, dimostrati curioso ma anche già informato sulla sua azienda. Se disponibili, raccogli i biglietti da visita: ti serviranno come promemoria nel caso in cui volessi scrivere un follow-up all’azienda per sapere se il tuo Curriculum è stato di loro interesse.Oltre ai Career Day, gli atenei promuovono anche altre iniziative di recruiting per favorire l’incontro tra mondo del lavoro e neolaureati. Parliamo di presentazioni aziendali in cui i referenti descrivono la loro impresa, l’iter di selezione e le possibilità di crescita al loro interno, lasciando spazio alla raccolta di candidature e a brevi colloqui conoscitivi. Le presentazioni aziendali hanno una durata di mezza giornata e si svolgono di solito in Ateneo, ma talvolta anche in azienda tramite visite agli uffici e colloqui con il personale, e sempre più spesso assumono vesti meno formali, come per esempio la colazione in Ateneo assieme ai recruiter o il job shadow in azienda.

Il networkingNell’ambiente professionale, networking significa sfruttare i contatti che già possiedi per stabilirne dei nuovi con persone che operano in un campo o in un’azienda in cui vorresti lavorare. Lo scopo del networking è quello di recuperare più informazioni possibili sull’ambiente di lavoro (attività svolte, caratteristiche che si devono possedere per lavorare presso quella impresa, iter di selezione, ecc.) e aumentare la visibilità della tua candidatura per raggiungere l’obiettivo prefissato: essere inserito nell’azienda. Ci sono due tipi di networking. Quello che parte dall’”alto” avviene quando hai già identificato la persona a cui vuoi arrivare, ma non sai come approcciare –devi quindi rintracciare chi già la conosce– e quello che si sviluppa dal “basso”, da persone già conosciute che ti guidano verso un contatto a te non noto. Il networking si sviluppa oggigiorno soprattutto

tramite web. Vengono utilizzati principalmente i nuovi canali dei social network (con particolare riguardo a quelli professionali) dove tramite connessioni, cioè i contatti dell’utente, si può ottenere di essere presentati a qualcuno attraverso un contatto mutuo.Un buon networking, sia svolto online o di persona, funziona quando si mantiene un atteggiamento professionale e discreto nei rapporti con la rete dei contatti, e si riesce a comunicare in modo chiaro ed efficace quello che si ha da offrire, cioè le caratteristiche che ti contraddistinguono.

La candidatura spontaneaÈ il modo più diretto per farti conoscere dai possibili datori di lavoro, ma anche quello che richiede maggiore preparazione e sforzo. La candidatura spontanea non suppone che ci siano delle posizioni aperte all’interno dell’azienda. L’organigramma infatti potrebbe già essere al completo. Tuttavia, l’invio del tuo Curriculum non cade a vuoto. Innanzitutto è un modo per farti conoscere all’azienda e per dimostrare il tuo interesse nei loro confronti. Inoltre, molti datori di lavoro conservano i profili dei candidati nel caso in cui si aprissero delle nuove posizioni all’interno dell’organico. Spesso l’autocandidatura è questione di intuito: le aziende danno spesso degli input indiretti per fare capire che sono alla ricerca di personale: articoli e notizie in generale che riguardano per esempio l’ampliamento del loro organico, l’apertura di nuove sedi, l’introduzione di nuove figure professionali al loro interno contengono una “mascherata” richiesta di nuove risorse. Anche la campagna di autocandidatura presenta un iter ben preciso da seguire se si vuole che abbia successo. Per prima cosa, focalizzati sulle aziende che ritieni più interessanti per il tuo futuro professionale. La ricerca, oltre al web, potrebbe essere effettuata anche grazie a materiali come guide informative che vengono distribuiti dall’Ufficio Placement o allegate a specifici quotidiani. Una volta individuati i tuoi “obiettivi”, il passo successivo è conoscere il nome della persona incaricata a valutare le candidature, il responsabile del settore dell’azienda o un suo collaboratore. Per questo step, può esserti d’aiuto il sito web dell’organizzazione (dove spesso è presente un organigramma dei dipendenti e il numero del centralino da cui puoi recuperare l’email o il telefono del responsabile), oppure il networking,

effettuato sia di persona che online. È sempre consigliabile inserire nella tua candidatura il nome e il cognome del destinatario piuttosto che un appellativo generale (come per esempio: “Egregio Responsabile” / “Spettabile Azienda”, ecc.). La lettera/email di presentazione che accompagnerà il tuo CV dovrà essere mirata e parlare di quell’azienda nello specifico. Le candidature “a pioggia” potranno anche fare risparmiare tempo, ma passano inosservate perché non dimostrano nessun interesse particolare nei confronti dell’azienda per cui ti candidi e lasciano filtrare il messaggio: “un’azienda vale l’altra”. Fai seguire la candidatura spontanea da un follow-up con il destinatario dopo circa una settimana dall’invio del CV. Ancora una volta, questo denota il tuo vero interesse ad ottenere un breve colloquio conoscitivo con il responsabile del settore per cui ti sei candidato.

La stampaI quotidiani e i giornali specializzati rimangono ancora una buona risorsa da sfruttare per la ricerca del lavoro, nonostante attualmente vengano preferiti altri canali (vedi il web). Tra tutte le offerte che compaiono sulla

carta stampata bisogna saper distinguere. Per essere attendibile l’offerta deve contenere determinati elementi: il nome dell’azienda (questa tuttavia non compare nel caso in cui l’annuncio sia pubblicato tramite un’agenzia per il lavoro), l’area di inserimento e la descrizione del profilo del candidato, le competenze che questo deve avere, un riferimento (il numero di telefono, l’email o l’indirizzo di posta) dove poter spedire le candidature e il tipo di contratto che viene proposto. Un ulteriore fattore di credibilità è la presenza della legge sulla privacy e l’accoglienza delle candidature che provengono da entrambi i sessi. Diffida delle offerte che promettono ottime possibilità di guadagno subito o quelle in cui le attività da svolgere non sono ben definite. Per rispondere ad un’offerta di lavoro sarà necessario specificare dove è stata trovata (nome e giorno in cui è stata pubblicata su uno specifico quotidiano) citando inoltre, se richiesto, il numero di identificazione. Cerca infine di conservare una copia dell’annuncio per poter fare velocemente mente locale di dove hai trovato l’offerta nel caso in cui venissi chiamato per un colloquio.

I trend cambiano ma i consigli da seguire per organizzare una ricerca di lavoro mirata ed efficace rimangono sempre gli stessi. Pianifica il tuo calendario: dedica regolarmente almeno un’ora del tuo tempo ogni giorno per la ricerca di lavoro, considerala come un’operazione sistematica e un impegno giornaliero. Tieni traccia dell’invio delle tue candidature: registrale possibilmente in un’agenda, segnando le varie scadenze (che saranno utili per fissare un follow-up con il recruiter) e riportando i numeri di telefono dell’azienda. Nel caso in cui venissi contattato per un colloquio, grazie alla “registrazione” delle tue attività avrai la possibilità di recuperare velocemente tutti i passaggi della tua candidatura e dimostrarti preparato.

Tieniti informato: nei quotidiani o nelle riviste specializzate, vai oltre gli annunci di lavoro perché anche gli articoli nascondono informazioni utili sulla ricerca di personale da parte delle aziende e sulle nuove professioni emergenti.Sii flessibile: non fermarti solo alle professioni a cui puoi accedere direttamente con la tua laurea. Cerca di capire in quale altro settore o lavoro puoi impiegare le competenze che possiedi, in questo modo la rosa delle attività che puoi svolgere si amplierà di molto.Considera lo stage: è il più importante canale di reclutamento di neolaureati.Non spedire candidature “a pioggia” ma mirate: il selezionatore si accorgerà subito se sta leggendo un CV mandato “in serie” a più di un’azienda.

ComE orGAnIzzo LA rICErCA DI LAVoro

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Gli strumentipratici

Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Andrea marollaEtà: 28 anniCorso: Laurea Specialistica in InformaticaAzienda: CAME Cancelli Automatici S.p.A. – IT Department

Come sei entrato in contatto con Came Cancelli Automatici S.p.A.? Ho sostenuto il primo colloquio con Came in occasione del Career Day organizzato dall’Università Ca’ Foscari nell’anno 2010 che mi ha consentito di presentarmi alle aziende partecipatanti e soprattutto di trovare un lavoro che mi piace.

Come descriveresti il tuo lavoro ad un amico?Il mio lavoro è molto interessante poiché mi consente di mettermi in relazione con un gran numero di persone, di essere sempre aggiornato nel campo informatico e tecnologico ma anche di utilizzare le mie conoscenze per aiutare gli altri.

Cosa ti attrae del tuo lavoro?Il fatto che mi dia la possibilità di mettermi in relazione con un gran numero di persone, appartenenti a diversi Paesi del mondo e con diverse necessità. Inoltre si tratta di un lavoro molto vario, che mi permette di spaziare in molteplici campi di applicazione.

Cosa consiglieresti ad un neolaureato che vuole entrare in azienda?Di non aver paura ad esprimere le proprie idee nel cercare di risolvere i piccoli e grandi problemi che si presenteranno nel corso della carriera lavorativa. Inoltre, di cercare sempre di dare del proprio meglio per collaborare, nel proprio piccolo, ai progressi dell’azienda.

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Il Curriculum Vitae italiano

Il Curriculum Vitae è un riassunto delle tue esperienze formative e professionali, nonché delle tue competenze. È lo strumento con cui ti proponi nel mercato del lavoro e il tuo biglietto da visita da presentare al selezionatore per ottenere un colloquio. I responsabili delle risorse umane dedicano solo pochissimi minuti alla visione del tuo CV, devi quindi prestare molta attenzione e cura alla sua compilazione, in modo da renderlo scorrevole e chiaro.

Da dove iniziareRicercando nel web puoi trovare moltissimi modelli di Curriculum Vitae (a te la scelta tra CV europeo, conosciuto come Europass, o la versione cronologica) che puoi scaricare e compilare con i tuoi dati, le tue esperienze e le tue competenze. Per rendere il tuo CV più personale, distinguerti dagli altri candidati e aumentare le tue possibilità di fare una buona prima impressione ricorda di adattarlo a seconda dell’offerta di lavoro per cui ti candidi, cercando di mettere in evidenza le esperienze di lavoro e le capacità sociali e organizzative che il datore di lavoro sta cercando in quel momento, creando un vero e proprio matching tra ciò che tu hai da offrire e ciò che viene richiesto dall’offerta di lavoro. Questa operazione richiede sicuramente più tempo, ma è molto più efficace rispetto alla stesura di un unico CV da presentare a tutte le aziende. Un buon punto di partenza per modellarlo è l’offerta di lavoro in cui l’azienda fa riferimento, oltre alle attività previste dalla posizione, alle capacità e alle competenze sia sociali che organizzative richieste per quello specifico profilo. Assicurati quindi che il tuo CV contenga i riferimenti a questi requisiti (o almeno la tua volontà di acquisirli).

Informazioni chiare e significativeMetti in luce i tuoi punti di forza fornendo nel tuo Curriculum dei dati rilevanti per ogni tua esperienza. Questi possono essere dei riconoscimenti ottenuti durante gli studi (come per esempio un buon voto di laurea o una borsa di studio) oppure nelle tue esperienze professionali (la partecipazione ad un progetto importante o degli incarichi di responsabilità).Non è necessario includere tutte le tue esperienze all’interno del CV. Scegli quelle più significative e importanti per la posizione per cui ti candidi. Se sei un neolaureato con poca esperienza evidenzia anche i cosiddetti “lavoretti” che indicano che hai già avuto modo di rapportarti alla realtà del mondo del lavoro, mentre se hai già delle esperienze consolidate dai meno rilievo a queste attività.

Attenzione ai dettagliÈ molto importante che il Curriculum sia curato nei contenuti e nella forma. Sembrerà una considerazione banale, ma anche la grammatica conta. I selezionatori ritengono che un buon CV debba essere sintetico (si consiglia di non superare le due pagine per un neolaureato) e ben organizzato in modo da facilitare la lettura, individuare le esperienze chiave e incuriosire il recruiter. Anche l’impatto visivo offre un messaggio iniziale sulla tua personalità!

Il CV deve: ✓ essere conciso e chiaro✓ essere mirato in base all’azienda per cui ti candidi✓ dimostrare le tue potenzialita’, i tuoi punti di forza e i risultati ottenuti✓ soddisfare le caratteristiche proprie del prof ilo ricercato dall’azienda✓ essere sempre aggiornato✓ contenere il consenso al trattamento dei dati personali Il CV non deve:✗ citare esperienze o dettagli non rilevanti o signif icativi✗ contenere delle competenze che non possiedi✗ includere delle foto che non sono state scattate in un contesto formale✗ essere accompagnato da allegati a meno che non siano richiesti✗ avere un layout troppo decorativo✗ essere scritto in terza persona

Curriculum europeo o cronologico?

La scelta tra i due dipende molto dalle tue esigenze e da cosa vuoi mettere più in evidenza. Di seguito alcune informazioni utili sui due formati ed alcuni esempi.

Il CV europeoIl formato Europass è sicuramente quello più diffuso. È stato studiato per unificare, a livello europeo, le qualifiche dei cittadini membri e per promuoverne la mobilità. Per la sua compilazione devi seguire una struttura standard (puoi compilarlo direttamente online o scaricare il modello al sito www.europass.cedefop.europa.eu). È forse meno flessibile per via della sua impostazione già predefinita, ma dall’altro lato garantisce una semplice lettura grazie al suo layout molto chiaro. Questo consente al selezionatore di ritrovare subito le informazioni

di cui ha bisogno. La parte sulle competenze sociali e organizzative offre inoltre un quadro più completo del tuo profilo al recruiter.

Il CV cronologicoA differenza del CV Europass, il formato cronologico lascia più libertà dal punto di vista del layout. Infatti la sua struttura non è standard e nel redigerlo non sei obbligato a seguire un modello prestabilito, ma ne puoi creare uno tuo rispettando però i punti principali. Puoi quindi condensare le informazioni in poche righe in modo da avere un documento più breve da presentare al recruiter (può essere addirittura della lunghezza di una pagina). Inoltre, senza la presenza delle voci standard sulla parte sinistra del Curriculum, sei libero di esprimere le tue esperienze in modo più descrittivo e fluido.

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Se richiesta, qui inserirai una tua immagine in formato fototessera

Inserisci solo le aree professionali che sono in linea con la posizione per cui ti candidi. Iniziare sempre

con le esperienze più recenti. Anche lo stage rientra tra le esperienze professionali.

In questa parte vanno elencate anche ulteriori attività di formazione come i corsi extra-curriculari

Un esempio di CV europeo

Elenca sotto la tabella anche i tuoi corsi di lingua (specificando la data, dove si è svolto e il livello del certificato ottenuto) o i soggiorni all’estero

Le competenze sociali riguardano soprattutto il tuo modo di approcciarti agli altri (per esempio doti di comunicazione, ascolto, gestione delle relazioni, ecc.).L’importante è specificare in che contesto si sono maturate

Competenze più tecniche sul tuo modo di lavorare, per esempio l’attitudine al lavoro di gruppo, lo spirito di leadership, l’orientamento al risultato, ecc.

La legge sulla privacy è molto importante, deve esserci sempre!

Se spedito via email, la firma può essere scannerizzata o scritta semplicemente in Word

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Un esempio di CV cronologico

CURRICULUM VITAE CRONOLOGICO DI XY

Indirizzo: Via XY n°, CAP, Città Telefono: xxx xxxxxxxxx Cellulare: xxx xxxxxxxxx E-mail: [email protected] Data di nascita: xx / xx / xx Cittadinanza: italiana Patente: B, automunito

Esperienze lavorative: • Maggio 2011 – Luglio 2011: Tirocinio presso XY (Città) – servizi assicurativi

Principali mansioni: affiancamento del responsabile nelle attività di consulenza assicurativa. Grazie a questa esperienza ho acquisto competenze tecnico-amministrative e buone capacità relazionali con i clienti

• Settembre – Dicembre 2010: Stage presso la Camera di Commercio Italiana in Portogallo (Lisbona) Principali mansioni: collaborazione per la Fiera XY 2010. In particolare mi sono occupato dei contatti con gli espositori e della pianificazione del loro soggiorno a Lisbona. Quest’ultima mansione mi ha permesso di sviluppare delle buone doti organizzative

• Gennaio – Giugno 2008: Collaborazioni studentesche presso la Biblioteca di Area Economica dell’Università Ca’ Foscari Venezia Principali mansioni: accoglienza studenti e supporto nella ricerca di libri e riviste, catalogazione dei volumi. Durante questa collaborazione ho maturato delle buone capacità di ascolto e di comunicazione

• 2006 – 2007: attività saltuaria di cameriere di sala per matrimoni.

Percorso formativo: • Novembre 2008 – Marzo 2011: Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Aziende – indirizzo

Management delle Imprese Internazionali, Università Ca’ Foscari Venezia, con la tesi “XYZ”. Votazione: 110 e lode

• Settembre 2005 – Novembre 2008: Laurea Triennale in Economia Aziendale, Università Ca’ Foscari Venezia, con la tesi “XYZ”. Votazione 105/110

• 2000 – 2005: maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Statale “XY” di XY. Votazione: 74/100

Capacità linguistiche: • Madrelingua: Italiana • Inglese (scritto e parlato): buono. Certificato di livello B2 rilasciato dal’English Study Centre di

Londra (UK) dopo un corso avanzato di due mesi, Giugno – Agosto 2009 • Portoghese (scritto e parlato): buono

Capacità e competenze tecniche e informatiche: • Ottima conoscenza del sistema operativo Windows e del pacchetto Office, in particolare Word,

Excel e PowerPoint. In possesso della Patente Europea di Informatica (ECDL) conseguita nel 2004 • Buona conoscenza del pacchetto statistico EViews e del linguaggio di programmazione in MATLAB • Conoscenza discreta del programma di catalogazione bibliotecaria XY

Interessi: • Pattinaggio in linea: praticato dall’età di 15 anni. Conseguimento di un titolo provinciale nel 2003 • Attività di Scoutismo praticata dal 1998 al 2008 • Viaggi

Ulteriori informazioni: • Corso di Primo Soccorso frequentato nel 2007 presso la Croce Rossa di XY • Disponibile alla mobilità in tutto il territorio italiano e anche all’estero

Autorizzo l’utilizzo dei miei dati personali ai sensi del d.lgs. n.196/2003 Città, xx/xx/xxxx Firma Xxx Yyy

La struttura del CV cronologico è più flessibile perché non c’è un layout prestabilito da rispettare

Poiché il CV cronologico non comprende una parte specifica sulle competenze trasversali, potrai citarle direttamente all’interno delle esperienze lavorative e degli studi, precisando le attività che ti hanno aiutato a farle maturare

In questo modello puoi dare risalto anche ai tuoi interessi e ai tuoi hobby

Chi si appresta a mandare il Curriculum in un Paese estero, sia per motivi di studio che per candidarsi ad un’offerta di lavoro, deve scegliere con maggior attenzione quale modello di CV utilizzare per presentarsi al meglio. Se anche all’interno del mercato del lavoro italiano c’è bisogno di distinguersi dagli altri candidati non solo attraverso le competenze possedute, ma anche tramite il modo in cui ci si propone (il Curriculum e la lettera di presentazione sono il biglietto da visita per eccellenza), il mercato estero diventa ancora più competitivo: dovrai

confrontarti con persone che non solo hanno le tue stesse qualifiche, ma posseggono un livello linguistico più alto e una conoscenza maggiore del mercato professionale del Paese. A maggior ragione sarà necessario spendere del tempo per preparare nel modo migliore possibile la tua application. Una valida alternativa al Curriculum Europass in lingua è il formato cronologico molto diffuso nei Paesi anglosassoni, che risulta conciso e di facile lettura.

Il Curriculum Vitaeper l’estero

Top T i p s- la lunghezza del CV deve essere al massimo di due pagine- crealo su misura in base

all’offerta di lavoro per cui ti candidi- non e’ quasi mai necessario

inserire una fotograf ia- dati personali quali eta’,

data e luogo di nascita o nazionalita ’ non sono da menzionare (ci sono leggi severe contro la

discriminazione di eta’ e cittadinanza)- usa i bullet point per renderlo

piu ’ schematico e quindi veloce alla lettura

- metti in evidenza le attivita ’ extra-curriculari: hanno molta rilevanza in particolare nei Paesi anglosassoni

- inserisci i tuoi interessi e hobby per rendere piu ’ completo il tuo prof ilo

- sono fondamentali le referenze (in particolare

per il Regno Unito)

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Un esempio di CV cronologico per l’estero

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Name / Surname Street number, Via XY

City – Italy – +39 xxx xxxxxxx

[email protected]

PROFILE

A self-motivated and hard-working newly graduate from Ca’ Foscari University of Venice with a solid background in Finance, very keen to expand skills and knowledge. Good analytical abilities and a very proactive approach to achieving results. Well developed communication and inter-personal skills needed for team working. Currently looking for an opportunity in the Mutual Funds sector. WORK EXPERIENCE

Aug. - Oct. 2011 Name of the Employer – London – UK Global funds Department - Intern

• Built and maintained successful relationships with clients and fund companies • Created a new contacts database • Worked with the team leader to develop product ideas and increase the coverage of the mutual funds market • Realised several useful files on mutual fund related information Summer 2010 Name of the Employer – City – Italy Administration Department – Summer Intern

• Managed accounts payable • Solved business correspondences • Fostered liaisons with clients and implemented the network of contacts by 20% • Organised a new system of data entry of accounting information

2007 – 2010 Name of the Employer – City – Italy (Weekends only) Waiter

• Responsible for orders and general customer service and care • Helped organise staff rota and training EDUCATION

2009 – 2011 Ca’ Foscari University of Venice – Italy MSc Hons in Economics and Finance

Honours dissertation: Private Equity after the crisis Modules have included: Corporate Finance, Econometrics, Bank management, Credit analysis and Banking legislation 2006 – 2009 Ca’ Foscari University of Venice – Italy Bachelor in Economics and Finance

Honours thesis: Active versus Passive Fund Management Awarded “Best Thesis of 2009” by XY Foundation Modules have included: Macro and Microeconomics, Econometrics, Corporate Finance

Non è necessario inserire data di nascita, nazionalità e sesso

Inserisci qui una brevissima presentazione di te stesso, mettendo in evidenza i tuoi punti di forza e, nel caso in cui tu abbia già le idee molto chiare, menziona l’area in cui vorresti lavorare

Inizia sempre dall’esperienza più recente

Usa i bullet point per rendere più chiara la descrizione delle attività svolte

Enfatizza i traguardi da te raggiunti e gli incarichi di responsabilità che ti sono stati affidati (se possibile cerca di quantificare i tuoi risultati)

Inserisci solo le materie più caratterizzanti per il tuo corso di laurea

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POSITION OF RESPONSIBILITY 2009 – 2011 AIESEC Venezia – Vice-President Student Union

• Interacted with the global network to support AIESEC development • Supervised the AIESEC internship programme • Organised events to promote AIESEC activities and recruit new members ADDITIONAL SKILLS Languages: Mother tongue: Italian Good spoken and written English and French IT Skills: ECDL qualifications in MS Word, Excel, Access and Powerpoint (2009) Programming: MATLAB INTERESTS AND ACTIVITIES Travelling: Being a member of AIESEC gave me the chance to travel a lot around Europe (UK, Austria, Czech Republic) to attend seminars and meet other international members of the association. Football: I have been playing football since 1998. Moreover, from 2008 I have been teaching football to children between 8 and 12 years old. ADDITIONAL INFORMATION

Full driving licence Flexible regarding relocation REFEREES Prof. Name and Surname Name and Surname Department of Economics Manager Ca’ Foscari University of Venice Name of the Company Cannaregio 873 - 30121 - Venice Street number, Via XY - City Italy Italy [email protected] [email protected] +39 xxx xxxxxx +39 xxx xxxxxxx

Se scrivi il tuo CV per una candidatura nel Regno Unito non devi dimenticare di inserire le referenze (possono essere del professore della tesi o di un datore di lavoro/stage). Chiedi sempre prima il permesso di citarli nel tuo CV

Se hai svolto delle attività extra-curriculari rilevanti in cui ti è stata data molta responsabilità (collaborazione 150 ore, hai fatto parte di un gruppo, sei stato membro di un’associazione) mettile in evidenza qui. Queste sono considerate indispensabili per maturare capacità e competenze

Il curriculum di stampo anglosassone lascia spazio anche agli hobby e agli interessi

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La lettera di presentazione

La lettera di presentazione è essenziale per accompagnare la tua candidatura e per dare valore aggiunto al tuo Curriculum. È la prima cosa che il selezionatore leggerà e deve quindi colpire la sua attenzione e invogliarlo a visionare il tuo CV. È il mezzo con cui ti presenti e dimostri il tuo interesse per la posizione per cui ti candidi. Sempre più spesso, con l’invio elettronico del Curriculum, il contenuto dell’email sostituisce il testo della vecchia lettera di presentazione cartacea.

Una stesura mirataCome per il Curriculum Vitae, anche la lettera di presentazione deve essere modellata a seconda del destinatario. Prima di tutto bisogna capire quali sono le esigenze dell’azienda e il profilo che sta cercando. Il secondo step è quello di personalizzarla mettendo in luce le caratteristiche chiave che possiedi e che fanno emergere il tuo profilo dalle altre candidature, descrivendo non solo come esse possono essere fruibili per il ruolo specifico per cui ti candidi, ma anche esponendole come un valore aggiunto per l’azienda che vorrà assumerti. Ricorda: una lettera mirata dimostra una conoscenza più approfondita dell’azienda e quindi un maggiore interesse da parte tua a candidarti ad una posizione al suo interno.

I contenutiLa lettera di presentazione non deve essere una mera ripetizione delle informazioni che sono riportate nel tuo Curriculum Vitae. Devi considerarla invece come uno strumento grazie al quale puoi comunicare in modo più approfondito i tuoi punti di forza e la motivazione che ti spingono a candidarti per quel ruolo. La lettera non deve risultare prolissa: in 10 (massimo 15) righe dovresti riuscire a concentrare tutte quelle informazioni su di te che possano incuriosire il recruiter. I punti chiave che vanno sviluppati all’interno della lettera sono essenzialmente tre:- la presentazione sintetica del tuo profilo, soffermandoti sulle tue esperienze pregresse e le competenze che possano essere spendibili per quel ruolo specifico, in altre parole: perché ritieni di essere adatto alla posizione indicata;

- la motivazione che ti porta a scegliere quel determinato lavoro. In questa sezione devi dimostrare il tuo interesse nei confronti dell’azienda dando inoltre prova di aver raccolto informazioni su di essa e sul ruolo che viene ricercato. Questa parte deve contenere inoltre una riflessione su come questa opportunità di lavoro rientri nei tuoi piani professionali;- i tuoi obiettivi lavorativi e le tue aspettative, la tua voglia di crescere professionalmente, la tua apertura a imparare cose nuove e la disponibilità a metterti in gioco.

La forma Ciò che scrivi e come lo scrivi fa la differenza. La lettera di presentazione comunica al tuo potenziale datore di lavoro la professionalità, le competenze e la personalità che ti caratterizzano. Il tono della lettera deve essere cortese, ma non troppo formale. Lo stile deve essere chiaro e sintetico e il testo non deve contenere errori grammaticali. Se scrivi una lettera di presentazione cartacea dovrai rispettare una determinata struttura. È necessario infatti che la lettera contenga il nome del mittente, quello del destinatario, la data, l’oggetto e la firma.Nel caso in cui la tua candidatura venga spedita via email, la lettera dovrà essere più sintetica rispetto alle 10-15 righe della versione cartacea. Inoltre, si possono omettere l’indirizzo del mittente (che potrà finire in calce all’email), quello del destinatario e la data. Nell’oggetto dell’email dovrai specificare se si tratta di un’autocandidatura o di una risposta ad un annuncio, mentre nel testo (della lunghezza di circa 6/8 righe) dovrai mettere in evidenza il tuo percorso accademico e professionale e le tue motivazioni e interessi a lavorare presso quella specifica azienda. Anche nel caso dell’email, tieni sempre in mente di modellare il contenuto a seconda del destinatario. Verrà quindi allegato all’email il tuo Curriculum Vitae. In entrambi i casi, ricorda che una lettera strutturata bene, in modo chiaro e con un testo personalizzato, potrà darti più chance di distinguerti e di conseguenza di essere richiamato per un colloquio!

La lettera deve: - essere scritta a

d hoc

- essere sintetica

- evidenziare il valore aggiunto

che tu puoi apportare all’azienda

- esprimere le tue motivazioni

- risultare convincente Il tuo nome e cognome Il tuo indirizzo Il tuo numero di telefono La tua email

Nome e cognome del destinatario [È preferibile conoscere il nome della persona

a cui si indirizza la lettera e la sua posizione all’interno dell’azienda. Se non sai il nome del responsabile fai una ricerca nel sito o chiama l’azienda.

Nel caso in cui tu non riesca ad individuarlo puoi indirizzare la tua lettera al “Responsabile delle Risorse Umane”]

Nome della società e indirizzo

Data Oggetto: [Se si tratta di una risposta ad un annuncio bisognerà inserire il numero di riferimento, la data e dove si è letto. Se invece si manda un’autocandidatura spontanea scrivere semplicemente “Autocandidatura per l’area XY”] Egr. Dott. / Gentile Dott. XY [Se già si conosce il nome del destinatario] o Gentile Responsabile delle Risorse Umane [Se il destinatario è sconosciuto]

Primo paragrafo

In questo paragrafo devi presentarti: specifica chi sei (indicando prima di tutto il tuo titolo di laurea), e perché stai scrivendo. Fai riferimento a come sei riuscito a trovare questa offerta di lavoro (tramite annuncio in internet, in un giornale, ecc.). Se si tratta di un’autocandidatura, spiega cosa ti ha portato a scegliere questa azienda. Fai un accenno al tuo CV in allegato.

Secondo paragrafo

Usa questo paragrafo per descrivere il tuo background selezionando le esperienze più interessanti ai fini della candidatura: parla del tuo percorso di studi (se interessante, fai un accenno anche al titolo della tua tesi), delle tue prime esperienze nel mondo del lavoro, per esempio dello stage, e dei tuoi soggiorni all’estero. Ricorda di evidenziare le competenze che hai sviluppato durante queste situazioni (possono essere di tipo sociale, organizzativo, linguistico e informatico). Mentre presenti il tuo profilo, sottolinea i tuoi punti di forza e le tue conoscenze specifiche: considerali come un valore aggiunto che puoi apportare all’azienda. Questa è la parte dedicata al matching tra le tue competenze e abilità e quelle richieste dall’offerta di lavoro. Cerca di trovare dei punti in comune tra te e l’azienda. Visita il suo sito per conoscere meglio la mission e le caratteristiche ricercate nei suoi collaboratori (guarda per esempio le altre offerte di lavoro o semplicemente il company profile).

Terzo paragrafo

In questa parte della lettera devi esprimere le tue motivazioni e l’interesse per quella determinata azienda e/o posizione. Dimostra anche in questo paragrafo di aver svolto una ricerca sull’organizzazione. Spiega il motivo che ti ha portato a preferirla ad altre (per esempio la sua mission è in sintonia con i tuoi valori oppure c’è coerenza tra il loro modo di lavorare e il tuo modo di agire) e come questa scelta possa rientrare nel tuo progetto di crescita professionale. Dai prova di essere proattivo e aperto ad un eventuale periodo di formazione. In questo paragrafo puoi infine esprimere la tua disponibilità a possibili trasferimenti o a iniziare uno stage presso l’azienda.

Conclusione

La lettera si conclude con l’augurio da parte tua di fissare un appuntamento per discutere della tua candidatura e per far conoscere loro il tuo profilo.

Cordiali saluti La tua firma

Un esempio di lettera di presentazione

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Nome e Cognome del Mittente Via XY n°, CAP, Città Telefono: xxx xxxxxxxxx Cellulare: xxx xxxxxxxxx E-mail: [email protected]

Dott.ssa XY Responsabile delle Risorse Umane di XY

Via XY, Città XY

Città, xx/ xx/xx Oggetto: Candidatura per la posizione di responsabile Customer Care, ID 12/2011 Gentile dott.ssa XY, in riferimento alla vostra offerta per Responsabile Customer Care pubblicata sulla bacheca online all’interno del sito dell’Università Ca’ Foscari Venezia in data xx/xx/xxxx vorrei sottoporre alla sua cortese attenzione la mia candidatura. Come noterà dal mio Curriculum Vitae in allegato, ho recentemente conseguito la Laurea specialistica in Lingue e Letterature Europee e Postcoloniali presso l'Università Ca’ Foscari Venezia con una votazione di 110 e lode. Durante il mio percorso di studi universitario, e nei mesi successivi alla laurea, ho avuto l’opportunità di affacciarmi al mercato del lavoro grazie a due tirocini, rispettivamente presso un’agenzia di viaggi e nel settore Customer Care della grande azienda internazionale XY di Londra. Quest’ultima esperienza, in particolar modo, mi ha fatto maturare delle buone capacità organizzative e mi ha permesso di acquisire competenze adatte anche alla posizione da voi offerta. Considerando la mission della vostra Azienda “il cliente prima di tutto”, ritengo di avere i requisiti adatti per soddisfare i bisogni dei vostri utenti, specialmente quelli internazionali, cioè delle ottime doti di comunicazione e di ascolto e la conoscenza a livello ottimo di due lingue europee, l’inglese e il tedesco, ottenuta rispettivamente tramite il progetto Erasmus presso l’Università XY di Berlino e lo stage a Londra. Completano il mio profilo una forte motivazione e uno spiccato orientamento al risultato rivolto a mantenere alta la vostra fama di azienda customer-friendly. Sono fortemente motivata ad aumentare le mie conoscenze e capacità nell’ambito delle Customer Care e credo che la vostra Azienda mi possa offrire la possibilità di un percorso di crescita professionale stimolante, anche tramite un periodo di formazione o uno stage. Ringraziandola in anticipo per l’attenzione, rimango a disposizione per un riscontro e per un colloquio conoscitivo. Cordiali saluti XY Allegato: Curriculum Vitae

Anche all’estero vale la regola “Curriculum + lettera di presentazione” allo scopo di dare un’immagine più completa del proprio profilo e per approfondire aspetti che nel CV, per privilegiare una lettura veloce e rapida, non si sono potuti affrontare. La Cover Letter è un mezzo grazie al quale comunichi la tua motivazione e la ragione per cui ti candidi a quella specifica posizione. Ne consegue che la lettera di presentazione in lingua inglese segue le stesse linee guida, sia per la forma che per i contenuti, della lettera di accompagnamento in italiano (vedi pag. 26).

Deve quindi:- essere mirata e personalizzata rispetto

all’azienda o alla posizione per cui ti stai candidando

- mettere in risalto il matching tra le tue competenze e abilità e quelle richieste dall’azienda

- esprimere il tuo vero interesse a lavorare per quella struttura

La Cover Letter

Un esempio di lettera di presentazione

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Street number, Via XY City – Italy –

+39 xxx xxxxxxxx [email protected]

Mr/Ms Name and Surname His/her position in the company Name of the company Address Dear Mr/Ms XY Assistant Finance Manager Application I am writing to apply for the position of Assistant Finance Manager which was advertised on the XY website on November 11, 2011. This opening seems to fit very well with my education, experience and career interests. As you can see from my CV I possess a strong background in the financial sector. During my education at Ca’ Foscari University of Venice, Italy, I learnt about the intricacies of the financial market including focuses on Corporate Finance, Econometrics and Credit Analysis. In addition, my bachelor thesis on fund management was awarded with the prize “Best Thesis 2009”. As a trainee at XY, London, I successfully demonstrated my analytical and organizational abilities through the tasks assigned to me: I contributed to relationships with clients, created a new contacts database and implemented the network of new customers. Beside my studies I have also been committed in extra-curricular activities: being the vice-president of the student association AIESEC for two years gave me the chance to enhance my communication skills and teamwork ability. What attracts me most to your company is your commitment to clients, your aim to convey clear and trustworthy information to them and take care of their future investments, especially in a critical financial situation like the one we have been recently experiencing. I would bring to this position both preparation and experience in the financial area. I am confident that I can perform the job effectively thanks to my detail-oriented and highly motivated character. I welcome the prospect of discussing my application with you in the near future. Yours sincerely Xxx Yyy

È preferibile indirizzare la cover letter ad una persona in particolare. Se non si conosce il nome puoi telefonare direttamente in azienda o visitare il sito internet. Nel caso in cui tu non sia in grado di trovarlo, la lettera avrà come destinatario “the personell manager” / “the hiring manager” / “the recruiting representative”

Perché scrivi: precisa se stai rispondendo ad un’offerta di lavoro oppure se la tua è un’autocandidatura

Presentati: riassumi in poche righe il tuo background accademico e le tue esperienze extra-curriculari rilevanti per quella posizione. Ricorda sempre di associare ad ogni esperienza le competenze maturate

Dimostra interesse: questo paragrafo risponde alla domanda “perché ho scelto voi”. È la parte della lettera che dà prova della tua conoscenza dell’azienda. Qui sei libero di fare accenno alla mission, ai valori che condividete e ai motivi che ti spingono a voler lavorare presso di loro

Richiedi un follow-up: dai la disponibilità ad essere contattato dal recruiter per un eventuale colloquio conoscitivo. Se possiedi un suo contatto diretto non esitare a prendere l’iniziativa e ricontattarlo per sapere se ha già visionato la tua candidatura

Nelle lettere di stampo anglosassone l’oggetto va riportato subito dopo la formula di apertura e prima del corpo della lettera

Parole chiave

Un piccolo aiuto per arricchire e rendere più vario il vocabolario che userai per descrivere le tue attività e competenze nel CV, nella lettera di presentazione e nel Video CV.

PER LE ATT IVITA’

organizzato sviluppato incrementato potenziato ideatoanalizzato progettato elaborato pianif icato gestitocreato coordinato programmato strutturato costitu itovisionato approfondito esaminato aff iancato elaborato

PER LE COMPETENZE

Ho maturato… Attitudine a…Ho accresciuto…Ho acquisito… Buone doti di… Ho incrementato… Ho approfondito... Forte interesse per…Ho rafforzato…. Buona capacita ’ di… Abilita ’ a…Ho migliorato le mie doti di…Predisposizione a… Ho sviluppato…Spiccata inclinazione per…Propensione a… Dimestichezza con…

Un esempio di Cover Letter

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Il Video CV

Si tratta di un video, della durata massima di tre minuti, che si utilizza per presentare il proprio percorso formativo e professionale e consente di mettere in evidenza le proprie competenze e i punti di forza. È uno strumento nuovo, efficace e sempre più diffuso che favorisce l’inserimento nel mercato del lavoro nazionale e internazionale. Per essere un prodotto valido e serioè richiesto l’aiuto di professionisti che ti suggeriranno come porti in modo più opportuno davanti alla telecamera e come comunicare al meglio le caratteristiche che ti contraddistinguono e che per un datore di lavoro possono fare la differenza. Quali opportunità offre?Per il candidato il Video CV rappresenta un nuovo strumento da inviare al recruiter, assieme al Curriculum e alla lettera di presentazione. Il video ha lo scopo di evidenziare in maniera immediata non solo le competenze comunicative, ma anche, se girato in lingua, le conoscenze linguistiche. Al selezionatore darà invece l’opportunità di vedere e ascoltare in anteprima il candidato, anticipando così la prima fase del colloquio di selezione.

Come prepararsi?Per presentarti al meglio dovrai estrapolare dal tuo Curriculum Vitae le esperienze lavorative e formative più importanti e mettere in luce le competenze che ne sono scaturite.L’esposizione deve essere chiara, semplice, ordinata e concisa. Attenzione inoltre alla postura (eretta), alla respirazione (calma),

al tono di voce (sicuro e chiaro), all’abbigliamento (sobrio) e alla gestualità (contenuta). Ricordati che darai una migliore impressione di te se sarai spontaneo e disinvolto. Non imparare a memoria il discorso che farai davanti alla telecamera perché la presentazione rischierebbe di risultare meccanica e poco naturale. Qualche giorno prima della registrazione, fai delle prove anche senza l’uso della videocamera davanti allo specchio o con qualcuno disponibile ad ascoltare. Ripeti più volte la tua presentazione e memorizza i passaggi più importanti.

Cosa dire?Inizia il tuo Video CV presentandoti (il tuo nome, quanti anni hai e dove vivi). Successivamente descrivi il tuo background accademico: in cosa ti sei laureato, quando, la votazione finale e le materie che hai approfondito durante gli studi. L’esposizione prosegue poi con le tue esperienze lavorative (ricordati di non tralasciare gli stage o i cosiddetti “lavoretti” se sei un neolaureato), specificando la durata e le mansioni che hai esercitato. Un valore aggiunto sarà dato anche dall’esposizione delle proprie competenze trasversali, ovvero le doti acquisite o maturate durante tutte le esperienze vissute, siano esse accademiche, lavorative o personali. Cerca di contestualizzare le tue skill spiegando in che contesto sono state sviluppate e associandole ad una specifica esperienza. Un altro punto che non deve mancare riguarda le capacità e le competenze linguistiche ed informatiche. Un breve accenno alle tue aspettative e ai piani per il tuo futuro professionale completa il tuo Video CV.

Ore 10

Teatro Santa M

arta.

Beatrice, stud

entessa

dell’a rea linguistica

,

sta girando il su

o

Video CV

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Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Francesca munerEtà: 35 anniCorso: Laurea Vecchio Ordinamento in Lettere Azienda: Banca FriulAdria, Ufficio Comunicazione

Dopo la laurea qual è stato il tuo primo approccio con il mondo del lavoro? Hai sentito l’esigenza di ampliare la tua formazione? Ho effettuato delle esperienze lavorative in ambito museale già durante il percorso universitario, prima con Amici dei Musei e Monumenti veneziani e poi con Chorus Associazione Chiese di Venezia e per questo dopo la laurea ho cercato un’esperienza formativa nel campo della didattica museale e dell’organizzazione di progetti espositivi: mi sono inserita al settore Cultura del Comune di Padova prima con uno stage, poi con un contratto di collaborazione, seguendo l’ufficio Didattica e l’ufficio Mostre dei Musei Civici. Al contempo ho anche lavorato per una Galleria d’arte privata, organizzando mostre in collaborazione con enti pubblici e privati, e poi, per ampliare la mia formazione, ho conseguito un diploma di perfezionamento post-laurea in didattica museale.

Come sei venuta a conoscenza del fatto che FriulAdria stava ricercando collaboratori?In un certo senso ci siamo cercati, perché avevano bisogno di una figura con una formazione umanistica e con esperienza organizzativa per seguire le attività culturali/sociali della banca e soprattutto per realizzare progetti espositivi ed editoriali in proprio, cosa che non esisteva prima, e per catalogare il patrimonio artistico della banca, valorizzarlo e implementarlo con nuove acquisizioni.

Quali esperienze presenti nel tuo Curriculum hanno fatto la differenza?Direi l’aver lavorato sia per un ente pubblico, come il Comune di Padova, sia per un privato, a contatto con artisti e studiosi; essermi portata dietro un bagaglio relazionale già significativo; aver seguito la realizzazione di mostre e pubblicazioni dalla A alla Z, anche con la promozione delle stesse tramite ufficio stampa

ma, soprattutto, aver lavorato a contatto diretto con il pubblico, imparando a gestire gli aspetti organizzativi, quelli ideativi e quelli didattici nonché gli aspetti emotivi di fronte a una platea o gruppo che fosse... insomma, quando poi ho dovuto parlare a una conferenza stampa o a una premiazione per conto della banca avevo già rotto il ghiaccio da tempo!

Di cosa ti occupi?Progetti in ambito culturale e sociale, direttamente promossi dalla banca o sostenuti in collaborazione con enti e associazioni veneto-friulane o nazionali; editoria d’arte e storia; eventi espositivi in banca e fuori; cura del patrimonio artistico di FriulAdria e suo accrescimento; in generale comunicazione istituzionale esterna e interna oltre a collaborare con i colleghi, quando necessario, all’organizzazione di eventi interni/esterni che coinvolgono la banca (ad es. convention del personale, assemblea dei soci ecc).

Quali competenze ritieni di aver acquisito nella tua esperienza in FriulAdria?Competenze molto varie e articolate, da quelle relazionali in primis a quelle organizzative, oltre ad aver imparato a legare gli aspetti ideativi con quelli economici: costruire e rispettare un budget, ma anche mettere a frutto al meglio le opportunità date dalle varie parti coinvolte nei progetti.

Cosa consiglieresti ad un neolaureato/a che vuole inserirsi nel settore dei beni culturali?Di non aspettarsi nulla di pronto e confezionato da imparare, ma avere la voglia di ideare, creare e valorizzare partendo da ciò che si ha, costruendo nuovi percorsi e mostrando le cose sotto un’ottica diversa e inedita. Avere competenze multiple, con un occhio ai contenuti e uno al management dei beni culturali, che per l’Italia sono davvero fonte di grandi opportunità.

Il colloquio di lavoro

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Come prepararsi al colloquio

Da molti il colloquio è considerato come un ostacolo difficoltoso da affrontare, un test in cui si viene valutati e messi alla prova dal recruiter che ti sta davanti. Se c’è questo tipo di approccio, il momento della selezione rischia di caricarsi di ansia e di tensione e il candidato può compromettere la sua occasione di presentarsi con successo all’azienda e la possibilità di essere selezionato e/o assunto. Per affrontarlo con serenità, bisogna valutare il colloquio da un altro punto di vista, pensarlo come un incontro, uno scambio tra chi offre delle competenze specifiche (candidato) e chi le sta cercando (azienda). È necessario infine sottolineare che il colloquio è un duplice processo decisionale: l’organizzazione sceglie tra i candidati e chi cerca lavoro sceglie tra le varie opportunità lavorative del mercato.

Saper anticipare i tempiNon ci sarà mai un colloquio simile ad un altro durante la tua carriera professionale. Le variabili sono molte e spaziano dalla tipologia (individuale, di gruppo, test psico-attitudinale), alla natura dell’intervista (conoscitiva, motivazionale, tecnica) fino ad arrivare al contenuto delle domande che ti verranno poste. Il primo passo, in ogni caso, sarà arrivare preparati. È essenziale raccogliere quante più informazioni possibili sull’azienda presso la quale svolgerai il colloquio e sulle caratteristiche e competenze richieste ai potenziali candidati. Parte della ricerca è già stata svolta durante la preparazione della tua candidatura. Ancora una volta visita il sito dell’azienda, informandoti sulla sua mission e sui suoi valori. Per aziende di grandi dimensioni possono ritornare utili anche azioni di networking via social network contattando chi ha già lavorato presso quella società. Considera inoltre possibili contatti personali che potrebbero darti qualche informazione in più sull’azienda. La tua preparazione darà prova del tuo interesse per quell’organizzazione in particolare e della tua

personalità proattiva, in quanto ti sarai già informato sulla loro attività prima di conoscerli di persona. Prepara inoltre delle domande da fare al selezionatore riguardo all’azienda (“quante persone lavorano in questa sezione?”, “con quali altri uffici collaborate?”), alla posizione (quali sono i progetti/responsabilità che assegnate normalmente ad un neolaureato?”), alla carriera (“qual è il percorso di crescita professionale che voi offrite?”, “come è valutata la performance del dipendente?”). Evita le domande più inappropriate come: “qual è lo stipendio base di un neolaureato?”, “quali sono i benefit che offrite?”, “quanti giorni di vacanza sono concessi all’anno?”. Questi quesiti si potranno porre in un secondo momento, quando si è sicuri che il colloquio abbia avuto buon esito.

Sapersi presentare Prima di tutto, è buona regola non arrivare mai in ritardo ad un colloquio. Meglio essere lì qualche minuto in anticipo che presentarsi dopo l’orario prefissato. Se non conosci personalmente la sede dell’azienda, informati su come arrivarci e su quanto tempo si impiega per raggiungerla. Salva il numero di telefono del recruiter per avvisarlo nel caso in cui fossi in ritardo. Porta con te una copia del tuo Curriculum e, se richiesti, dei documenti ulteriori (certificati di corsi, copia del diploma di laurea, ecc.). Prima di affrontare il colloquio “ripassa” le informazioni che sono riportate nel tuo CV, in particolare le date, questo faciliterà la presentazione del tuo profilo accademico e professionale. Se nella tua carriera dovessero essere presenti dei dati meno favorevoli, o che potrebbero essere considerati come degli handicap per il tuo profilo (interruzione degli studi, cambio di corso di laurea, laurea conseguita dopo anni di fuori corso, ecc.) evita la reticenza o il silenzio, ma parlane apertamente in modo maturo motivando le tue scelte e dimostrando la volontà di migliorare in futuro.

È importante preparare anticipatamente delle risposte alle domande più ricorrenti in fase di colloquio e allenarsi ad esporle chiaramente. Ciò che dici dovrà trasmettere la tua motivazione, le tue competenze e il tuo potenziale. Da ogni area di investigazione, il selezionatore rileverà determinati aspetti del tuo profilo. Le domande inerenti la sfera degli studi serviranno a fargli capire se il tuo percorso studiorum fa matching con la mansione da svolgere e se le tue competenze tecniche sono abbastanza approfondite per ricoprire quel ruolo. I quesiti sull’esperienza lavorativa ed eventuali tappe significative del tuo sviluppo professionale faranno emergere il modo in cui lavori, le responsabilità che ti erano state affidate ed eventuali promozioni e riconoscimenti. Infine, le domande personali sono utili per testare il tuo grado di motivazione, la coerenza delle tue aspettative rispetto alla posizione offerta e le cosiddette soft skill (competenze trasversali). Potrebbe essere utile trovare per ogni capacità e competenza richiesta dalla posizione per cui ti candidi un collegamento diretto con le situazioni che ti hanno fatto maturare tali abilità. Ricorda che gli esempi pratici sono più efficaci rispetto ad informazioni astratte. Nel caso in cui tu non possedessi alcune delle skill richieste, dimostrati proattivo ed esprimi il desiderio di migliorare e di sviluppare un’esperienza di crescita professionale proprio in quella determinata area. A domande tipiche come: “perché si è candidato presso la nostra azienda?”, “quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti deboli?”, “quali sono i suoi obiettivi a lungo termine?”, “come si immagina una giornata di lavoro presso la nostra organizzazione?”, ed infine, “perché dovremmo scegliere proprio lei?”, preparati attraverso un attento processo di autovalutazione (vedi pag. 8). Al momento della tua presentazione, oltre ai punti di forza, affronta anche i tuoi punti deboli rivelandoti pronto a cambiare in meglio.Preparati infine a ricevere domande inaspettate e talvolta personali da parte del recruiter (“è sposato/a?”, “ha figli?”, “quanto ha guadagnato nel suo ultimo lavoro?”). Lo scopo è verificare la tua capacità di reagire in situazioni pressanti e di stress, la tua fiducia e la tua sincerità.

Saper comunicare La cosa fondamentale rimane comunque essere se stessi e non mentire mai. Il rapporto con l’azienda deve da subito essere basato su una reciproca fiducia. Se si comincia a recitare una parte, è molto probabile che si venga smascherati dal datore di lavoro fin da subito a causa di tanti segnali non verbali.È naturale essere un po’ agitati durante il colloquio, un buon recruiter lo comprenderà e cercherà di metterti a tuo agio. La troppa esuberanza, l’eccessiva timidezza o un comportamento sulla difensiva possono essere dei fattori discriminanti. Meglio mantenere un atteggiamento calmo e spontaneo e dimostrarti aperto al dialogo con il selezionatore. Ormai è risaputo che anche la comunicazione non verbale dice tanto di una persona. Un tono chiaro e deciso è sinonimo di sicurezza, così come una postura eretta e lo sguardo rivolto verso il selezionatore, mentre il troppo gesticolare può dare l’impressione di avere davanti un candidato un po’ troppo nervoso. È buona norma prestare attenzione al linguaggio del corpo per non dare un’immagine diversa da quello che si sta comunicando a voce al selezionatore. Comunicazione verbale e non verbale devono quindi essere coerenti e trasmettere lo stesso messaggio. È comunque importante tenere in mente che controllare il linguaggio non verbale è molto difficile, in particolare durante situazioni cariche di un certo livello di stress. Attraverso una gestualità istintiva e naturale, ma non esagerata, esprimi coinvolgimento, partecipazione e interesse e dai l’impressione di essere a tuo agio davanti al recruiter. Anche l’aspetto comunica molto della personalità di una persona. Evita tutti gli eccessi di personalismo, come un abbigliamento eccentrico o, per le donne, un trucco troppo pesante, che rischierebbero di far deviare l’attenzione del selezionatore dalla tua comunicazione verbale al tuo aspetto esteriore. È preferibile adottare uno stile sobrio, adeguato tuttavia all’azienda per cui ti candidi. Nell’abbigliamento scelto devi però sentirti a tuo agio e dimostrarti disinvolto per trasmettere sicurezza nel tuo modo di essere. L’aspetto infine deve sempre essere curato e in ordine.

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Le tipologie di colloquio

Non tutte le assunzioni passano attraverso un semplice e unico colloquio individuale. Per testare le tue competenze molte aziende utilizzano diversi criteri di selezione che frequentemente prevedono più di uno step. Se il colloquio conoscitivo si limita a domande sulla tua carriera accademica e professionale e viene utilizzato soprattutto da aziende di piccole e medie dimensioni, selezioni più strutturate e approfondite mirano a verificare competenze specifiche e tecniche e si svolgono principalmente in grandi organizzazioni dove al colloquio a volte partecipano addirittura consulenti esterni professionisti del settore recruiting.

Il colloquio conoscitivoHa una durata massima di 20/30 minuti e si può paragonare ad un’intervista centrata su una serie di domande con cui si vuole valutare la tua preparazione e la tua motivazione a lavorare presso quella specifica azienda. Lo scopo del colloquio è determinare il livello di compatibilità tra il tuo profilo e l’organizzazione. Durante il colloquio ti verranno fornite altresì informazioni sull’azienda e sulle attività che il neoassunto dovrà svolgere. Questo primo step può essere condotto dai responsabili delle risorse umane (potresti avere di fronte a te più di una persona) e rappresenta un momento per scambiarsi informazioni, un’occasione dove entrambe le parti hanno qualcosa da offrire: l’azienda una futura carriera professionale e il candidato le sue capacità e le competenze che lo contraddistinguono.La selezione può terminare con il colloquio conoscitivo oppure procedere con un secondo incontro dove verrai sottoposto ad un’ulteriore verifica delle tue conoscenze.

Il colloquio tecnicoSi svolge di norma dopo l’intervista conoscitiva. Nel colloquio tecnico, dove si valuta la tua conoscenza specifica in un determinato ambito professionale, devi dare prova delle tue capacità nell’affrontare le attività che svolgerai, se assunto. A differenza del primo colloquio, l’incontro viene tenuto dai responsabili della

specifica area di inserimento che mettono alla prova il candidato richiedendogli la risoluzione di una situazione problematica che si potrebbe creare all’interno dell’azienda. Oltre alle capacità di problem solving, verranno testate anche le tue conoscenze accademiche, le tue competenze trasversali e il tuo metodo di lavoro. Per affrontare questo tipo di colloquio è necessaria una preparazione più approfondita, e soprattutto tecnica, sulla materia specifica del lavoro per cui ti candidi. È molto probabile che in questa fase della selezione vengano testate anche le tue competenze linguistiche con alcune domande di carattere generale o più specialistiche.

Il colloquio di gruppoUtilizzato principalmente dalle grandi aziende come step iniziale della selezione per osservare come il candidato si comporta in una situazione di gruppo e in che modo mette in pratica le sue capacità nel perseguire un obiettivo o nell’elaborare un progetto comune entro i tempi previsti. Il fine del colloquio di gruppo è ricreare una situazione tipica della realtà aziendale. Il team, formato da circa 5 o 10 candidati, viene studiato direttamente dai recruiter che rimarranno in aula ad osservare e a prendere appunti. Le dinamiche che si innescano permettono di evidenziare nei candidati le loro abilità di leadership, di lavorare in gruppo, di mediazione, di gestione del conflitto e di pianificare un progetto. Anche in questo caso, il modo migliore per affrontare il colloquio di gruppo è essere te stesso. Il selezionatore si accorgerà subito se stai recitando una parte o se ti senti a tuo agio nel ruolo che hai assunto. Non c’è infatti un atteggiamento vincente da seguire durante il lavoro in team. Non è detto che chi dimostra un forte spirito di leadership o si riveli più estroverso rispetto agli altri sia poi scelto, poiché la selezione si basa di fatto sulle caratteristiche del profilo ricercato dalle aziende. In generale, ciò che i selezionatori giudicano un “buon candidato” è colui che riesce a contribuire in modo costruttivo e non invadente alla risoluzione del progetto, a comunicare con tutti i membri del team

accogliendo le opinioni altrui, coinvolgendo anche coloro che sono più introversi, e a mediare nel caso in cui ci fossero delle discussioni all’interno del gruppo. In altre parole, chi fa di tutto per assicurare la buona riuscita del progetto interagendo con tutti e coordinando i partecipanti potrà essere valutato positivamente. Chi supera il colloquio di gruppo sarà convocato per un’intervista individuale dove si discuterà della sua prestazione precedente e si analizzeranno, se ci sono, i punti deboli della sua perfomance.

I test psico-attitudinaliSono delle domande a riposta multipla a cui è necessario rispondere in un arco di tempo molto limitato. Queste prove si strutturano in test linguistici, matematici aritmetici e deduttivi e si utilizzano per misurare le tue capacità intellettive, nonché le tue attitudini verso una precisa professione. Test di questo tipo vengono impiegati per effettuare una prima scrematura importante e in situazioni in cui alla selezione sono presenti molti candidati. Sono test obiettivi e imparziali e non tengono conto di competenze più soggettive che possono emergere attraverso un colloquio individuale con il selezionatore. Il loro esito dipende da molti fattori, come la motivazione, la preparazione e il livello di ansia. È necessario saper gestire bene il tempo per la prova e non perderne troppo a riflettere su una domanda di cui non si sa la risposta. Chi ottiene i migliori risultati nei test è chiamato poi ad affrontare un’ulteriore selezione tramite il colloquio individuale.

Il dopo-colloquioDi norma, la stretta di mano finale con il recruiter è anticipata dalla domanda da parte del candidato sui tempi di attesa per l’esito della selezione. Dopo il colloquio, sii discreto nell’informarti sul feedback: attendi una o due settimane prima di contattare l’azienda (di solito alcune selezioni hanno un processo molto lungo) e soprattutto rispetta i tempi che il selezionatore ti ha dato. Ripensa alla tua performance e ripercorrila dal punto di vista del recruiter: valuta se sei stato sciolto e

spontaneo, se hai trasmesso entusiasmo, se eri intimidito dal selezionatore, se sei riuscito a dire tutto ciò che volevi e, più in generale, se ci sono stati dei momenti dell’intervista dove potevi fare meglio. Queste riflessioni ti saranno utili per migliorare eventuali prossimi colloqui. Se il feedback del colloquio è positivo da parte dell’azienda, pondera bene la tua scelta: non sei costretto ad accettare qualsiasi offerta anche se non in linea con i tuoi obiettivi professionali, ma tieni in mente, in particolare se sei alla ricerca di un primo impiego, che ogni lavoro può essere importante per farti maturare delle esperienze. Questo vale anche nel caso ti venga proposto uno stage: non rifiutare un’offerta di tirocinio a priori perché potrebbe fornirti le basi per una futura carriera nel campo di tuo interesse. Vedila invece come un’opportunità per professionalizzarti. Infatti, non è esclusa la possibilità che l’azienda possa decidere di assumerti alla fine dello stage.Nel caso in cui l’esito sia negativo, non considerare il colloquio un fallimento, ma prendilo come una prova che ti ha allenato per le prossime interviste.

IL CANDIDATO IDEALE…

- e’ puntuale

- evita di farsi accompagnare al colloquio da

amici o parenti

- indossa vestiti sobri e in linea con lo

stile

aziendale

- spegne il cellu lare durante l’ incontro con i

recruiter

- conosce gia ’ l’azienda per cui si candida

- ha un atteggiamento sicuro, convincente e

motivato

- le sue risposte non sono monosillabi

- non parla male del suo ex-datore di lavoro o

dei suoi colleghi

- non fa subito accenno al compenso che gli

spetta

- ammette i propri difetti ma si dimostra pront

o

a migliorare

- non telefona il giorno dopo del colloquio per

sapere com’e’ andata

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Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Fabio mionEtà: 25 anniCorso: Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Aziende Azienda: L’Oréal Italia

Come sei entrato in contatto con L’Oréal? Il mio primo contatto con L’Oréal è avvenuto grazie al Career Day organizzato a Novembre 2010 dal Servizio Placement dell’Università Ca’ Foscari. Ho consegnato il mio Curriculum ai referenti aziendali e sostenuto un breve colloquio conoscitivo.

Qual è stato l’iter di selezione?Ho affrontato un iniziale colloquio di gruppo (composto da 10 persone), a cui è seguito un secondo colloquio con la selezionatrice (singolarmente) e infine un terzo colloquio con la team manager a cui avrei dovuto far capo se fossi stato selezionato.

Di cosa ti occupi? È in linea con il tuo percorso di studi? Sono stato inserito in azienda mediante uno stage nel Marketing nella divisione prodotti di lusso seguendo i marchi Diesel, Ralph Lauren, Viktor & Rolf, Maison Martin Margiela. Con mia grande sorpresa, dopo poco meno di due mesi ho ricevuto una proposta di assunzione per l’area commerciale con un percorso di sviluppo carriera ben delineato dalle risorse umane che mi ha portato ad assumere il ruolo di sales account in Yves Saint Laurent beautè. Posso affermare che tutto ciò che sto facendo è pienamente in linea con il mio percorso di studi.

Quali sono le tue aspettative per il futuro lavorativo?Mi aspetto di crescere in questa prestigiosa azienda dove i giovani hanno un grande margine di sviluppo della propria carriera (non sempre così facile da trovare in altre aziende) e di togliermi delle soddisfazioni personali in ambito principalmente lavorativo. L’azienda delinea un percorso ben preciso all’assunzione, naturalmente contrapposto a risultati che vengono pretesi giorno per giorno. Io spero solo un giorno di trovarmi a guardare indietro con la consapevolezza di aver raggiunto ciò che volevo.

Il Servizio Stage e Placement

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Il Servizio Stage Italia

Lo stage (o tirocinio) è un periodo di orientamento e formazione teorico-pratica svolto in un contesto lavorativo che aiuta lo studente o neolaureato a mettere in opera le conoscenze apprese all’università e ad acquisire competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro.La normativa vigente che disciplina gli stage stabilisce non solo le modalità di organizzazione e i requisiti per l’avvio del tirocinio, ma anche diritti e doveri dello stagista, della struttura che lo ospita e della struttura che organizza lo stage. L’Università Ca’ Foscari garantisce ai suoi studenti e neolaureati l’avvio e la gestione delle attività di tirocinio attraverso il Servizio Stage.

ricercaloPuoi rivolgerti al Servizio per avere informazioni e un supporto nella prima fase di ricerca di un’offerta di stage coerente con il tuo percorso universitario. Per scegliere la struttura più adatta in cui svolgere il periodo di tirocinio avrai a disposizione, all’interno della tua area riservata del sito di Ca’ Foscari, una lista di offerte a cui poterti candidare attraverso la compilazione di un form online. Avrai inoltre la possibilità di consultare l’elenco delle aziende convenzionate con l’Ateneo oppure proporre un nuovo ente ospitante.

CandidatiIndividuate nella bacheca delle offerte di stage le proposte più idonee al tuo profilo accademico e ai tuoi interessi personali, puoi provvedere a candidarti autonomamente tramite l’apposita applicazione “Richiesta di segnalazione alle aziende”. Con questa procedura sarà possibile inviare i propri dati personali direttamente ai responsabili aziendali. Nel caso in cui tu sia interessato ad una particolare azienda o ente che al momento non ha attiva nessuna offerta di stage dovrai per prima cosa accertarti che l’azienda sia convenzionata con l’Ateneo attraverso il link “Elenco aziende convenzionate” e successivamente procedere autonomamente a contattare i referenti. Se l’azienda non ha ancora stipulato una convenzione con Ca’ Foscari, dovrai far compilare all’ente ospitante un form per attivarla.

AvvialoUna volta che sceglierai la struttura in cui svolgere lo stage, dovrai individuare un tutor universitario e un tutor aziendale con i quali andrai a compilare il progetto formativo che formalizzerà l’avvio del tirocinio. Procederai quindi alla compilazione online della modulistica prevista.

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Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Alice CeresaEtà: 29 anniCorso: Laurea Specialistica Economia e Gestione delle Aziende Azienda: OVS – Operatrice

Dopo la laurea qual è stato il tuo primo approccio con il mondo del lavoro? Ti sono state utili le iniziative promosse dal Servizio Stage e Placement di Ca’ Foscari?Mi sono laureata lo scorso luglio 2010, a partire da settembre ho iniziato a mandare curriculum alle varie aziende e a guardare le offerte di stage nel sito dell’Università. Mi sono candidata per alcune proposte ed è stato proprio grazie al Servizio Stage che sono stata contattata da OVS, l’azienda per cui attualmente lavoro.

Quale ruolo ricopri ora all’interno dell’azienda? È in linea con il tuo percorso di studi?Sono stata assunta con contratto di apprendistato come operatrice d’acquisto e posso dire che il ruolo da me ricoperto è abbastanza in linea con il mio percorso di studi.

Quali nuove competenze stai sviluppando grazie alla tua attività lavorativa? L’attività lavorativa che svolgo attualmente mi ha permesso di ampliare ulteriormente le mie capacità relazionali in quanto devo confrontarmi con fornitori italiani ed esteri, lavorare in team con le mie colleghe e rispondere in modo efficace alle richieste di clienti interni ed esterni. Inoltre ho ampliato conoscenze che mi permettono di gestire i processi di inserimento/codifica/creazione ordine e distribuzione degli articoli del reparto pelletteria e calzetteria donna OVS.

Quali sono le tue aspettative per il futuro lavorativo?Nei prossimi 4 anni mi aspetto di crescere professionalmente acquisendo nuove conoscenze e magari sperimentando ruoli nuovi sempre all’interno di questa azienda.

Ad uno studente in procinto di iniziare uno stage cosa suggeriresti? Il suggerimento che mi permetto di dare ad uno studente che si appresta ad iniziare uno stage è quello di entrare in punta di piedi nell’azienda in cui si viene inseriti, cercando di far tesoro di tutto quello che gli viene trasmesso. È molto importante dimostrarsi umili, desiderosi di imparare cose nuove, curiosi, oltre che disponibili ad aiutare i colleghi più esperti.

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Il Servizio Stage Estero

Il Servizio Stage Estero offre varie opportunità per poter svolgere un periodo formativo e professionalizzante in contesti di lavoro internazionali.Il tirocinio all’estero permette di conoscere altri mercati e diverse economie, familiarizzare con strutture e meccanismi socio-culturali di altri Paesi, comprendere e dialogare con nuove culture, migliorare le proprie conoscenze linguistiche. L’esperienza di stage rappresenta quindi uno degli aspetti più qualificanti del percorso formativo e tende a caratterizzare sempre di più il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro.Il network di enti convenzionati, in costante ampliamento, annovera aziende, ONG, camere di commercio, istituti di ricerca, associazioni culturali, musei, gallerie d’arte, scuole di lingua, ecc.

offerte di stage all’estero Le offerte sono rivolte a studenti e neolaureati e le mete di destinazione comprendono Paesi europei ed extra-europei. In occasione dei periodi di candidatura puoi consultare la bacheca dei partner ospitanti all’interno dell’area riservata del sito d’Ateneo.

LLP – Erasmus PlacementL’Erasmus Placement permette agli studenti iscritti di svolgere un tirocinio di tre mesi retribuito in Europa presso enti convenzionati (aziende, enti pubblici e privati).

LLP – Leonardo Da VinciIl Programma Leonardo Da Vinci offre la possibilità ai neolaureati di I e II livello di svolgere tirocini professionalizzanti in Europa. Gli stage prevedono un contributo finanziario a supporto della mobilità in base al Paese di destinazione.

Programma mAE-CrUIIl programma MAE-CRUI consiste in tirocini formativi della durata di 3 mesi, offerti periodicamente dal Ministero degli Affari Esteri presso ambasciate, consolati e istituti italiani di cultura all’estero su scala europea ed extra-europea. Lo scopo dei tirocini è quello di trasmettere allo stagista una conoscenza diretta e concreta del sistema delle relazioni internazionali nei settori politico, economico, socio-culturale, scientifico e della cooperazione allo sviluppo.

Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Lucia SinigagliaEtà: 29 anniCorso: Laurea Specialistica in Economia Azienda: Camera di Commercio Italo-Belga

Come sei entrata in Camera di Commercio Italo – Belga?Ho cominciato la collaborazione con la Camera di Commercio Italo – Belga nel settembre 2009 attraverso uno stage con borsa Leonardo offerto dall’Università Ca’ Foscari. In particolare sono stata inserita nell’Ufficio Europa, Master e Formazione nel quale sono tuttora. Al termine del Progetto Leonardo ho avuto un prolungamento dello stage e successivamente sono stata assunta.

Qual è il tuo ruolo?Mi occupo dell’Area Formazione per l’Italia. Sin dall’inizio del prolungamento dello stage sono diventata responsabile dell’organizzazione e della gestione dei corsi di formazione per italiani che la Camera di Commercio organizza a Bruxelles sui programmi europei e sulle tecniche di progettazione. Mi rapporto direttamente con il segretario generale per la pianificazione delle attività e coordino il lavoro di due stagisti.

In che modo ti è servita la tua formazione universitaria per affrontare questa esperienza?La mia formazione universitaria era di tipo teorico-scientifico e il suo sbocco naturale avrebbe previsto lavorare in centri di ricerca o continuare con un dottorato. In realtà preferisco lavorare in un ambiente più dinamico e attivo. Tuttavia devo riconoscere che grazie alla mia formazione universitaria sono arrivata preparata dal punto di vista organizzativo, gestionale e informatico al lavoro che sto facendo adesso. Inoltre la comprensione dei meccanismi di funzionamento delle istituzioni europee e la legislazione comunitaria hanno fatto parte del mio curriculum universitario.

Quali sono le tue aspettative per il futuro?Per il momento sto cogliendo le opportunità offerte dall’esperienza di Bruxelles, cercando di migliorare le mie competenze linguistiche, allargando i miei orizzonti, acquisendo maggiore professionalità e sperando di poter tornare un domani in un’Italia diversa, dove i giovani possano trovare un lavoro che riconosca il valore dell’individuo e della sua formazione e che permetta di guardare al futuro in un’ottica di lungo periodo.

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Come prepararsi allo stage

Lo stage costituisce un’occasione di conoscenza diretta del mondo del lavoro e ti consente di acquisire una specifica professionalità dandoti l’opportunità di sperimentare una situazione concreta di vita aziendale. Molte aziende, soprattutto quelle più grandi e strutturate, considerano lo stage come il primo, e più diretto, canale d’inserimento nel mondo del lavoro. Proprio per questi motivi è importante scegliere accuratamente la struttura presso cui svolgere il tirocinio e l’area di inserimento più idonea al tuo percorso formativo e agli interessi professionali.

Fissa un obiettivoLo stage deve essere coerente con il tuo profilo di studio: è infatti l’occasione in cui mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il tuo percorso accademico ed acquisire nuove capacità professionali. Perché l’esperienza di stage risulti positiva, le attività che andrai a svolgere, quelle cioè riportate nel progetto formativo, non devono essere né dequalificanti né di eccessiva responsabilità. Sarebbe preferibile, all’inizio dello stage, discutere con il tuo tutor aziendale per fissare gli obiettivi che vuoi raggiungere alla fine di questa esperienza, pianificare un piano di lavoro e individuare una tua posizione e ruolo all’interno dell’organizzazione. Un follow-up costante con il tuo responsabile ti sarà d’aiuto per monitorare l’andamento del tuo stage.

Sii flessibileDurante uno stage è normale svolgere anche attività di “basso profilo” come fare fotocopie, creare una tabella in Excel o inserire dei dati in un database. Sono compiti che devi essere pronto a svolgere ricordando che anche queste mansioni elementari servono per imparare a lavorare. La cosa importante è che queste attività non occupino la maggior parte del tuo tempo in ufficio. Se questo dovesse accadere,

discuti con il tuo tutor su come applicare al meglio le tue competenze. Flessibilità anche da un altro punto di vista, quello della mobilità. Nel caso in cui uno stage interessante richieda un trasferimento in un’altra città, è importante saper cogliere l’occasione e non fare della distanza un ostacolo insormontabile.

Dimostrati serio e motivatoMantieni un atteggiamento positivo e propositivo: ascoltare ed apprendere con attenzione i consigli provenienti dall’ambiente circostante è fondamentale non solo per suscitare una buona impressione ma soprattutto per migliorare le tue competenze e trovarti più preparato alla prossima esperienza lavorativa. Stai attento alle scadenze che ti vengono assegnate e affronta ogni mansione a te affidata seriamente.

raccogli informazioni e fai networkDurante il tuo stage cerca di imparare il più possibile su quel determinato settore professionale e sull’organizzazione in cui stai lavorando. Fai network, cioè, crea dei contatti con più persone possibili all’interno del tuo ambiente di lavoro perché la loro conoscenza potrebbe rivelarsi utile per la tua futura carriera professionale.Anche dopo aver seguito questi consigli è bene ricordare che lo stage non implica nessun obbligo di assunzione da parte dell’azienda ospitante. È meglio vivere l’esperienza pienamente, dimostrandoti aperto ad imparare e disponibile a metterti in gioco.

Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Daniele trevisanEtà: 31 anniCorso: Laurea Specialistica in TraduzioneAzienda: Language Link, Londra

Come sei entrato in contatto con Language Link? Dopo la laurea specialistica ho partecipato al progetto Leonardo e sono stato selezionato per Language Link di Londra.

Come descriveresti il tuo lavoro ad un amico? Il mio è un lavoro molto interessante. Ci occupiamo di molte cose tra cui promuovere la nostra scuola all’estero e offrire assistenza agli studenti ospiti. La nostra scuola promuove il Lifelong Learning Programme dell’Unione Europea attraverso il Progetto Leonardo da Vinci che ci vede impegnati con la gestione degli studenti incoming e outgoing. Nell’ambito dello stesso programma abbiamo sviluppato dei progetti Grundtvig con vari partner europei, con i quali organizziamo dei progetti nell’ambito dell’istruzione per adulti.

Cosa ti attrae del tuo lavoro? È dinamico, si ha a che fare con molte persone (sia ragazzi che adulti), si sviluppano progetti molto interessanti e stimolanti che mirano a migliorare le condizioni di studenti e adulti all’interno dell’Unione Europea.

Quali nuove competenze stai sviluppando grazie alla tua attività lavorativa?Da quando ho iniziato a lavorare in Language Link ho sviluppato varie competenze. Durante il primo anno di lavoro mi sono occupato della gestione della reception della scuola e ho svolto principalmente compiti amministrativi e contabili, ho migliorato le mie capacità di relazione con i clienti, ho perfezionato le mie competenze linguistiche, soprattutto a livello orale, e mi sono occupato della tenuta della contabilità dell’azienda tramite software. Successivamente mi sono inserito nel Mobility

Department. Qui ho appreso nuove conoscenze riguardo alla gestione di progetti finanziati dalla Commissione Europea (in particolare Leonardo Mobility, Leonardo e Grundtvig Partnership). Ho imparato a gestire un progetto dall’inizio alla fine, cioè dalla sua presentazione fino alla sua implementazione e conclusione e ultimamente mi sono anche stati affidati dei progetti da gestire in completa autonomia. Ho partecipato a vari meeting internazionali per l’attivazione di Grundtvig e Leonardo e ho collaborato all’organizzazione di incontri presso la nostra scuola.

Cosa consiglieresti ad un neolaureato che vuole entrare in azienda?Voglia di imparare e soprattutto flessibilità e pazienza perché molto spesso, avendo a che fare con persone di diversi target (partner, studenti, colleghi di lavoro, leader di gruppi) è difficile cercare di soddisfare i loro diversi bisogni.

Ad uno studente in procinto di iniziare uno stage all’estero cosa suggeriresti?È importante considerare lo stage all’estero come un’esperienza da cui sicuramente si imparerà qualcosa, indipendentemente dall’esito positivo o negativo. È fondamentale partire con entusiasmo e positività e non abbattersi di fronte alle difficoltà. I datori di lavoro valutano molto questi fattori, più delle competenze tecniche, perché queste ultime possono essere acquisite, mentre le prime no. È importante avere degli obiettivi e delle aspettative, ma è altrettanto fondamentale non perdere il contatto con la realtà ed essere consapevoli che in qualsiasi lavoro che si inizia, non importa quali qualifiche una persona abbia, si deve iniziare dal basso e salire piano piano, con l’impegno e la costanza. Alla fine sarete ripagati!

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Il Servizio Placement

Cosa può fare per te il Servizio Placement

oPPortUnItÀPlacement DeskSportello di consulenza per l’orientamento professionale e la formazione post-laurea e di supporto per la ricerca attiva di lavoro con lo scopo di promuovere nel laureando e/o neolaureato un processo di analisi e valutazione delle proprie motivazioni e risorse personali per sviluppare un adeguato progetto professionale.Il tuo profilo per il PlacementÈ una banca dati dei CV di neolaureati e laureandi impegnati nella ricerca del primo impiego. Le informazioni del profilo comprendono, oltre ai dati anagrafici e il percorso accademico, il livello di conoscenze linguistiche, informatiche, le aree di interesse lavorativo e la disponibilità alla mobilità. Il CV, una volta compilato, potrà essere utilizzato dal Servizio Placement per favorire la mediazione tra chi cerca e chi offre lavoro. offerte di LavoroÈ stata attivata una bacheca online dedicata alle offerte di lavoro suddivise per area disciplinare, a cui ci si candida autonomamente accedendo all’area riservata del sito di Ateneo ed inviando il proprio Curriculum direttamente all’indirizzo web indicato in calce all’offerta.Guida alle ProfessioniStrumento consultabile online che offre una panoramica delle principali professioni alle quali si può accedere dopo aver completato un percorso di studio presso l’Ateneo, e che illustra i legami tra formazione accademica e attività professionali. Nella Guida vengono rappresentati in modo chiaro gli sbocchi occupazionali possibili sulla base delle competenze acquisite durante il percorso formativo universitario.

InIzIAtIVE (Seminari, progetti, workshop ed eventi di recruiting)Pianeta LavoroCicli di seminari con esercitazioni pratiche sugli strumenti indispensabili per un efficace inserimento professionale: Curriculum Vitae, lettera di presentazione, colloquio di selezione,

orientamento alla cultura e all’organizzazione aziendale, preparazione al Video CV e sessione di riprese. L’idea diventa realtà… crea la tua impresaCorso di orientamento alla creazione di un’impresa per conoscere gli strumenti necessari a far diventare vincente l’idea di un’attività autonoma. I principali temi trattati sono: analisi delle risorse e delle competenze individuali, business plan, analisi di mercato, marketing e comunicazione, governance e responsabilità sociale d’impresa. Viene inoltre dedicato uno spazio alle principali informazioni su finanziamenti e progetti per l’imprenditoria giovanile.Workshop sulle professioniPresentazione delle realtà occupazionali, dell’evoluzione delle figure professionali e di quelle emergenti che il mercato richiede, con il coinvolgimento di esperti del settore.L’azienda ti cercaPresentazioni aziendali con finalità di recruiting. Incontri conoscitivi con l’impresa, focus sulle opportunità di inserimento lavorativo, sui piani di formazione e carriera in azienda, sulle modalità di selezione e valutazione dei potenziali candidati. Al termine della presentazione i partecipanti possono consegnare il proprio Curriculum e svolgere brevi colloqui conoscitivi con i responsabili delle risorse umane.Career DayEventi di un’intera giornata dedicati al recruiting, dove i laureandi e neolaureati possono incontrare personalmente i responsabili delle aziende presenti e conoscere da vicino il mondo del lavoro e le sue concrete opportunità.I partecipanti possono visitare gli stand delle aziende, presentare i propri CV, sostenere brevi colloqui conoscitivi ed acquisire informazioni sui profili professionali ricercati, sulle competenze richieste, sulle possibilità di carriera e sulle modalità di selezione. Durante l’evento sono organizzati anche laboratori, seminari e presentazioni aziendali.

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Interviste ad ex-Cafoscarini

Intervista a... Lucia BordigatoEtà: 27 anniCorso: Laurea Specialistica in Economia e Finanza, Mercati ed Intermediari Finanziari Azienda: Borsa Italiana S.p.A., Regulation and Post Trading

Come sei entrata in Borsa Italiana?Sono stata contattata direttamente dall’ufficio H&R di Borsa Italiana. Il mio Curriculum Vitae era stato fornito loro dal Servizio Placement dell’Università Ca’ Foscari a fronte della pubblicazione di un’offerta di lavoro. Dopo il conseguimento della Laurea Specialistica mi sono rivolta al Placement per una consulenza di orientamento al lavoro e, dopo vari colloqui individuali con gli operatori, il mio Curriculum è stato inserito nella relativa banca dati. I colloqui sostanzialmente mirano alla conoscenza del candidato, all’analisi del piano di studi e delle eventuali esperienze extra formative di studio e/o lavoro all’estero, oltre che all’approfondimento delle attitudini e preferenze in merito al primo impiego di lavoro. Il Servizio fornisce innanzitutto un valido supporto nella stesura del CV ed una serie di riferimenti (link utili, banche dati, siti internet, ecc.) per riuscire al meglio nella ricerca attiva del lavoro. In particolare, l’iscrizione nella banca dati si è rivelata un servizio davvero prezioso nel sistema di matching di offerta e domanda di lavoro. Viene inoltre garantito l’aggiornamento on-going delle eventuali esperienze lavorative post-laurea in modo da mantenere la posizione sempre in linea con l’effettivo stato di disponibilità o meno del neolaureato. L’inserimento in Borsa Italiana è avvenuto per mezzo di uno stage della durata inizialmente prevista di 12 mesi. Al decimo mese mi è stata proposta l’assunzione a tempo pieno e indeterminato.

Di cosa ti occupi? È in linea con il tuo percorso di studi?Mi occupo di regolamentazione, cioè del recepimento a livello di Regolamento dei

Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana della normativa primaria e secondaria che disciplina i mercati finanziari italiani, oltre che di adeguamento del Regolamento stesso sulla base di richieste di modifica che pervengono dalle esigenze dei clienti/stakeholder del mercato. Un’altra attività del mio lavoro riguarda inoltre la regolamentazione dei sistemi di post trading dei mercati. Sono specializzata in Economia e Finanza, Mercati e Intermediari e Finanziari: la mia preparazione, sia quantitativa che economico-aziendale e giuridica, mi ha permesso di essere molto versatile nel mio ruolo e di riuscire quindi a trattare i diversi contenuti di regolamentazione. Lo studio di tre lingue straniere si è rivelato ulteriore valore aggiunto per la mia candidatura e di fondamentale importanza per il lavoro che faccio.

Quali competenze ritieni di aver acquisito nella tua esperienza in Borsa Italiana?Borsa Italiana è una realtà lavorativa che porta ad essere in contatto con gran parte della industry italiana e straniera: si sviluppano quindi competenze sia trasversali che specifiche, che portano a mettersi in discussione ogni giorno e ad ampliare costantemente la propria conoscenza dei mercati.

Quali sono le tue aspettative per il futuro lavorativo?Mi auguro di continuare a crescere, sia professionalmente che umanamente, all’interno di questa realtà lavorativa.

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BibliografiaANTONI G., GIACONI N., Trovare il Lavoro che Piace. Guida di sopravvivenza per chi cerca o vuole

cambiare lavoro, 2006, Litografia Titanlito, Repubblica di San MarinoBOYATZIS R., 1982, The Competent Manager: A Model for Effective Performance, John Wiley &

Sons, New YorkBOYATZIS R., COWEN S., KOLB D. et al., 1995, Innovation in Professional Education, Jossey Bass,

San FranciscoCESOP COMMUNICATION s.r.l., Job Meeting. Dove è presente il tuo futuro, 2011, Industrie

Grafiche Labanti & Nanni, BolognaCOSTA M., 2011, Il Valore Oltre la Competenza, Pensa MultiMedia, Lecce, pp. 17-69JOBADVISOR Srl, career directory la guida gratuita al lavoro e ai master, 2011, Optima, MilanoMAGISTÀ A., Career Book Lavoro & Master 2011, 2011, Ilte S.P.A., Moncalieri (TO)MAGISTÀ A., Career Book Lavoro & Master cercare (e trovare) lavoro 2010, 2010, Web Color Srl,

Oricola (AQ)UNIONCAMERE, PROGETTO EXCELSIOR SISTEMA INFORMATIVO PER L’OCCUPAZIONE E LA

FORMAZIONE, 2010, Il monitoraggio dei fabbisogni professionali per favorire l’occupabilità, volume I

SitografiaDa dove cominciare?http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_post_secondaria/allegati/comp_trasversali.pdfhttp://www.kent.ac.uk/careers/sk/skillsintro.htmhttp://www.lavoro-blog.com/2011/06/29/networking-professionale-principianti/http://www.nonprofitlavoro.it/2007/12/03/test-psicoattitudinali/http://www.provinciarclavoro.it/orientamento_new/cercare-lavoro/i-canali-di-ricerca-del-lavoro

Gli strumenti praticihttp://en.wikipedia.org/wiki/Cover_letterhttp://formazionevenezia.blogspot.com/2008/10/lettera-di-presentazione-via-e-mail.htmlhttp://studentaffairs.stanford.edu/sites/default/files/cdc/files/CDC_Career_Handbook_2010-11.pdfhttp://www.asiru.org/materiale/orientatiallavoro3.htmhttp://www.bestcoverletters.com/cover-letters/Financialhttp://www.career.vt.edu/JobSearchGuide/CoverLetterSamples.htmlhttp://www.careers.cam.ac.uk/guide.asphttp://www.cv-resume.org/curriculum/curriculum-vitae/cronologico.phphttp://www.handimpresa.it/handimpresa/consigli/consigli.do?action=letterapresentazionehttp://www.kent.ac.uk/careers/cv.htmhttp://www.opsonline.it/psicologia-171-scrivere-lettera-motivazione.htmlhttp://www.prospects.ac.uk/http://www.st-andrews.ac.uk/careers/wiki/Main_Pagehttp://www.tolingo.it/manualetto/candidatura-traduzione/americano/curriculumhttp://www.ucl.ac.uk/silva/careers/images/ucl/documents/careers_service_guide_2011.pdf

Il colloquio di lavorohttp://www.area-lavoro.ch/dateien/Broschuere/b_rav_it.pdfhttp://www.arealavoro.org/il-colloquio-linguaggio-non-verbale.htmhttp://www.careernews.it/119-le-tipologie-di-interviste-di-selezione/http://www.cercalavoro.info/guide/come_affrontare_il_colloquio_di_lavoro/i_vari_tipi_di_colloquio.htmlhttp://www.cerco-lavoro.info/lavoro/colloquio.htmlhttp://www.manageronline.it/articoli/vedi/4718/gestualita-mimica/http://www.unionservicesrl.com/unionservice/img/tipologiecontratti/Prepararsi.pdf

International Careers

F inance Day

Career Day

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