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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 1 giugno 2015 anno 119 - numero 127 euro 1,40 9 771120 506000 50 6 0 1> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano www.gazzetta.it t / Ga / Ga / Ga zzettaTv canale 59 v GLI ULTIMI VERDETTI DEL CAMPIONATO SUPER LAZIO! E’ CHAMPIONS Pioli 3° va ai preliminari, Napoli battuto 4-2, è solo 5° Incredibile Higuain: rimonta da 0-2 a 2-2 poi sbaglia il rigore del vantaggio BIANCHI, BREGA, DALLA VITE ALLE PAGINE 14-15-16-17 ICARDI PRENDE TONI L’INTER SI CONSOLA COL CAPOCANNONIERE L’argentino ne fa 2: è sul trono dei bomber Il 4-3 nerazzurro sull’Empoli non basta per l’Europa: Mihajlovic gela l’ultima speranza Icardi è arrivato a quota 22 e fa festa con Wanda e la figlia 14 BERARDINO, CIERI, MALFITANO, G. MONTI, SCHIANCHI VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 9 Viola quarti, nuvoloni su Garcia Samp, Ferrero sceglie Zenga RISULTATI & CLASSIFICA 38 a E ULTIMA GIORNATA JUVENTUS 87 ROMA 70 LAZIO 69 FIORENTINA 64 NAPOLI 63 GENOA* 59 SAMPDORIA 56 INTER 55 TORINO 54 MILAN 52 PALERMO 49 SASSUOLO 49 VERONA 46 CHIEVO 43 EMPOLI 42 UDINESE 41 ATALANTA 37 CAGLIARI 34 CESENA 24 PARMA (-7) 19 ATALANTA-MILAN 1-3 CAGLIARI-UDINESE 4-3 FIORENTINA-CHIEVO 3-0 INTER-EMPOLI 4-3 NAPOLI-LAZIO 2-4 ROMA-PALERMO 1-2 SAMPDORIA-PARMA 2-2 SASSUOLO-GENOA 3-1 TORINO-CESENA 5-0 VERONA-JUVENTUS 2-2 GREGORI, MARABINI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 32 A 39 Più forte di tutto: Alberto vince il Giro che consacra Aru La festa dello spagnolo in una Milano invasa dai tifosi del ciclismo: ora assalto al Tour Indimenticabili anche le imprese del sardo L'ARTICOLO A PAGINA 31 L'ANALISI di Pier Bergonzi TRA HINAULT E IL SOGNO TRIPLETE... Potenza del Giro d’Italia! Ci ha regalato 3 settimane di spettacolo a due ruote, brividi forti, lacrime e un podio di qualità che è la sintesi perfetta del ciclismo attuale. Dovevate vederli il Pistolero Contador, il giovane Aru e l’elegante Landa a regalar sorrisi davanti alla marea di tifosi sotto quel cielo di Milano così bello quand’è bello. 29 CONTADOR MATADOR MOTOGP E’ Lorenzo il re d’Italia Iannone e Rossi sul podio 42 FALSAPERLA, SCHEMBARI, ZAMAGNI DAPAGINA 42 A 47 Caso Fifa, Blatter difeso dai familiari. «Vi garantisco che mio padre non è corrotto», ha detto suo figlio PierSepp. IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w Campione d’Italia e Champions GRAZIANO, RICCI ALLE PAGINE 10-11 JUVE, LA BBC MADE IN ITALY CONTRO L’ATTACCO BARÇA TRE FENOMENI DA 120 RETI A sinistra Buffon, Bonucci e Chiellini. A destra Messi, Suarez e Neymar 10 PERSONAGGI, STORIE, FATTI 1 Nazionale, Conte chiama Caligiuri e Sansone: gol nati in Germania LICARI A PAGINA 28 Basket, Moss mattatore Milano piega Sassari e pareggia il conto CHIABOTTI A PAGINA 50 Ippica: che Demuro! Rivince il Derby di Tokyo «vietato» agli stranieri FERRANTE A PAGINA 51 2 3 Champions Preliminari Champions Europa League Retrocesse Contador portato in trionfo dalla squadra e dal patron Tinkoff coi capelli rosa IL COMMENTO di Luigi Garlando IL PIPITA, RAFA E I RIMPIANTI L'ARTICOLO A PAGINA 31 Al preliminare di Champions League ci va la Lazio. Grazie a una doppietta all’Empoli, l’interista Mauro Icardi affianca l’eterno Luca Toni sul trono di capocannoniere. Ecco gli ultimi verdetti di campo, serviti in un tripudio di emozioni. Pioli, alla prima stagione alla Lazio, festeggia con Klose (13 reti) il terzo posto *per ora senza licenza Uefa www.forst.it

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DIARIOS ITALIA FUTBOL

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 1 giugno 2015 anno 119 - numero 127 euro 1,40

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GLI ULTIMI VERDETTI DEL CAMPIONATO

SUPER LAZIO!E’ CHAMPIONS

Pioli 3° va ai preliminari, Napoli battuto 4-2, è solo 5°Incredibile Higuain: rimonta da 0-2 a 2-2 poi sbaglia il rigore del vantaggio

BIANCHI, BREGA, DALLA VITE ALLE PAGINE 14-15-16-17

ICARDI PRENDE TONIL’INTER SI CONSOLACOL CAPOCANNONIERE

L’argentino ne fa 2: è sul trono dei bomberIl 4-3 nerazzurro sull’Empoli non basta per l’Europa: Mihajlovic gela l’ultima speranza

Icardi è arrivato a quota 22 e fa festa con Wanda e la figlia

14

BERARDINO, CIERI, MALFITANO, G. MONTI, SCHIANCHI VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 9

Viola quarti, nuvoloni su GarciaSamp, Ferrero sceglie Zenga

RISULTATI & CLASSIFICA38a E ULTIMA GIORNATA

JUVENTUS 87ROMA 70LAZIO 69FIORENTINA 64NAPOLI 63GENOA* 59SAMPDORIA 56INTER 55TORINO 54MILAN 52

PALERMO 49SASSUOLO 49VERONA 46CHIEVO 43EMPOLI 42UDINESE 41ATALANTA 37CAGLIARI 34CESENA 24PARMA (-7) 19

ATALANTA-MILAN 1-3CAGLIARI-UDINESE 4-3FIORENTINA-CHIEVO 3-0INTER-EMPOLI 4-3NAPOLI-LAZIO 2-4ROMA-PALERMO 1-2SAMPDORIA-PARMA 2-2SASSUOLO-GENOA 3-1TORINO-CESENA 5-0VERONA-JUVENTUS 2-2

GREGORI, MARABINI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 32 A 39

Più forte di tutto:Alberto vince il Giro

che consacra AruLa festa dello spagnolo in una Milano invasa

dai tifosi del ciclismo: ora assalto al Tour Indimenticabili anche le imprese del sardo

L'ARTICOLO A PAGINA 31

L'ANALISI di Pier Bergonzi

TRA HINAULT E IL SOGNO TRIPLETE...Potenza del Giro d’Italia! Ci ha regalato 3 settimane di spettacolo a due ruote, brividi forti, lacrime e un podio di qualità che è la sintesi perfetta del ciclismo attuale. Dovevate vederli il Pistolero Contador, il giovane Aru e l’elegante Landa a regalar sorrisi davanti alla marea di tifosi sotto quel cielo di Milano così bello quand’è bello.

29

CONTADORMATADOR

MOTOGPE’ Lorenzo il re d’Italia

Iannone e Rossi sul podio

42

FALSAPERLA, SCHEMBARI, ZAMAGNI DAPAGINA 42 A 47

Caso Fifa, Blatter difesodai familiari. «Vi garantisco

che mio padre non è corrotto», ha detto suo

figlio PierSepp.IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

wCampione d’Italia e Champions

GRAZIANO, RICCI ALLE PAGINE 10-11

JUVE, LA BBC MADE IN ITALYCONTRO L’ATTACCO BARÇATRE FENOMENI DA 120 RETI

A sinistra Buffon, Bonucci e Chiellini. A destra Messi, Suarez e Neymar

10 PERSONAGGI,STORIE, FATTI

1 Nazionale, Conte chiamaCaligiuri e Sansone:gol nati in Germania LICARI A PAGINA 28

Basket, Moss mattatoreMilano piega Sassarie pareggia il contoCHIABOTTI A PAGINA 50

Ippica: che Demuro!Rivince il Derby di Tokyo«vietato» agli stranieriFERRANTE A PAGINA 51

2

3

Champions

Preliminari Champions

Europa League

Retrocesse

Contador portato in trionfo dalla squadra e dal patron Tinkoff coi capelli rosa

IL COMMENTO di Luigi Garlando

IL PIPITA, RAFAE I RIMPIANTI

L'ARTICOLO A PAGINA 31

Al preliminare di Champions League ci va la Lazio. Grazie a una doppietta all’Empoli, l’interista Mauro Icardi affianca l’eterno Luca Toni sul trono di capocannoniere. Ecco gli ultimi verdetti di campo, serviti in un tripudio di emozioni.

Pioli, alla prima

stagione alla Lazio,

festeggia con

Klose (13 reti) il

terzo posto

*per ora senza licenza Uefa

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I VERDETTI LA PROSSIMA SERIE A GLI APPUNTAMENTI IN ITALIACAMPIONE D'ITALIAJuventusIN CHAMPIONS LEAGUEJuventus e RomaAL PLAYOFF DI CHAMPIONSLazioIN EUROPA LEAGUEFiorentina e Napoli,Sampdoria al 3° preliminare

AtalantaCarpiChievoEmpoliFiorentinaFrosinoneGenoaInterJuventus

LazioMilanNapoliPalermoRomaSampdoriaSassuoloTorinoUdinese

Verona,La vincitricedei playoffdi Serie B

RETROCESSECagliari, Cesena, ParmaCAPOCANNONIERIIcardi (Inter)e Toni (Verona)

2 agosto Primo turno eliminatorio Coppa Italia8 agosto Finale Supercoppa Juventus-Lazio a Shanghai*9 agosto Secondo turno eliminatorio Coppa Italia15 agosto Terzo turno eliminatorio Coppa Italia22 agosto Prima giornata di Serie B22-23 agosto Prima giornata di Serie A29 agosto Seconda giornata di Serie B29-30 agosto Seconda giornata di Serie A

22gol

*Se la Juve vince la Champions, sarà impegnata l'11 agostonella Supercoppa europea e la Supercoppa Italiana sarà posticipata

DA NON PERDEREORA JUVE-BARÇAE CROAZIA-ITALIALA SERIE A TORNERÀIL 22-23 AGOSTO

Higuain sbagliail rigore che valela ChampionsChe regalo a Pioli1In una gara c’è tutto l’illusionismodel mondo Benitez: squilibrio tatticocontro l’attenta tenuta biancoceleste

Napoli k.o.Lazio gode

PAROLO ACCENDEE KLOSE SIGILLA:POI È SOLO FESTA� 1 Ad aprire la serata ci pensa Marco Parolo, 30 anni, con un sinistro dalla distanza LAPRESSE � 2 L’esultanza di Antonio Candreva, 28 anni, che in contropiede sorprende la difesa del Napoli e infila lo 0-2 ACTION

IMAGES � 3 Stefano Pioli si coccola Miroslav Klose, 36 anni, autore del definitivo 2-4 Lazio FOTOPRESS

1 2 3

Sebastiano Vernazza INVIATO A NAPOLI

@GazzaVernazza

G iusto così, al playoff di Champions accede laLazio, che delle due contendenti è stata lasquadra più logica, lineare e continua. Il Na-

poli scavalcato dalla Fiorentina e «retrocesso» alquinto posto deve accontentarsi dell’Europa Lea-gue: un fallimento, che ci obbliga alla rivalutazionedi Walter Mazzarri. Rafa Benitez lascia il Napolimolto più in basso del punto in cui l’aveva preso.Mazzarri gliel’aveva consegnato al secondo posto,Champions diretta inclusa. Il biennio «rafaelita» sichiude con un terzo e un quinto posto, con unaCoppa Italia e una Supercoppa italiana, vittorieguastate dalla fuoriuscita dalla Champions un’esta-te fa e dall’eliminazione in semifinale di Europa Le-ague contro una squadra ucraina. Troppe contrad-dizioni, bilancio tecnico in rosso rispetto alle attesee alle potenzialità. Premiato l’equilibrio di Stefano

Pioli, allenatore low profile, ma di alto rendimento.

PIPITA L’INCOMPIUTO Quella di ieri potrebbeconcorrere per il titolo di partita più pazza dellastagione. La Lazio è andata all’intervallo sul 2-0,ma nei primi venti minuti della ripresa il Napoli hamesso a ferro e fuoco i sedici metri davanti a Mar-chetti e ha riacciuffato il 2-2 con una doppietta diHiguain. Lo stesso Pipita però ha fallito il rigore delpossibile 3-2 e questo è stato il momento topico,anzi emblematico delle due stagioni di Benitez. Hi-guain nel bene e nel male, si potrebbe sintetizzarecon uno slogan. Grande attaccante, ma forse nongrandissimo. Qui e ora, a caldo, ci viene da scriverecosì, anche perché lo stesso Higuain, in Argentina-Germania finale del Mondiale, sullo 0-0 si era man-giato il gol del vantaggio. Un attaccante «emozio-nale», nel senso che a dispetto dell’atteggiamentoda duro il Pipita negli attimi di frontiera si emozio-na e si impappina. Il rigore l’ha calciato male, difretta, e il pallone ha sorvolato di brutto la traversa.Uno sbaglio da almeno 9 milioni, più altri 40 in ca-so di qualificazione alla fase a gironi. Un errore cherischia di diventare la foto di una carriera, Higuainl’incompiuto.

PARTITA DOPPIA Il Pipita come giocatore simbolodel rovescio, ma pure la partita di ieri sera è stataparadigmatica del Rafa-Napoli, una formazione damontagne russe, discese ardite e risalite. Primotempo imbarazzante per disequilibrio tattico. Presidue gol inammissibili. Sul primo, fase difensiva contemplativa: diversi giocatori azzurri sono rima-sti a guardare gli avversari scambiarsi il pallone,fino al non imparabile tiro di Parolo, deviato sì daInler, ma con Andujar sfarfalleggiante. Il secondorappresenta tutto quello che non si deve fare: Kou-libaly ha passato la palla a Lopez pressato sulla tre-quarti, Lulic ha anticipato il mediano e ha lanciatoCandreva nel vuoto, perché nessuna copertura è

scattata. Un obbrobrio. Nella ripresa la trasforma-zione: Napoli furioso, Gabbiadini per Inler conHamsik centrocampista puro, la doppietta di Hi-guain, l’espulsione di Parolo compensata però infretta, in 8’, dal rosso a Ghoulam. Fino al bivio delrigore. O di qua o di là, e il Napoli è rimasto al diqua, prigioniero dei suoi limiti e delle sue contrad-dizioni. In quell’istante è cominciato il «tutti a ca-sa», e la rete del nuovo vantaggio laziale è statacrudele e significativa, perché a mettere Onazi da-vanti a Andujar ha provveduto Maggio con un toc-co in scivolata. Non bastava il penalty gettato via, civoleva l’assist all’incontrario.

IL «PIOLISMO» Tanto Benitez è stato sfacciato eribaldo nel suo offensivismo, come sedifendersi bene fosse roba per codar-di, così Pioli si è dimostrato lucido ecalcolatore col suo finto 3-4-3, siste-ma-esca per gonzi. In tanti campionatidi 3-4-3 veri ne abbiamo visti soltantodue, il 3-4-3 dell’Udinese di Zaccheroni eil 3-4-3 del Genoa di Gasperini. Questodella Lazio al San Paolo era più che altro un5-4-1, con gli esterni alti e bassi a scivolareindietro. Tanti si sono stupiti per l’opacità del-la prova di Anderson, ma Felipe ha immolato ilsuo talento per la causa. Difficile essere creativi,se in primis si hanno obblighi contenitivi. Forse ènato un genere, il «piolismo». L’efficacia della La-zio si spiega col mix di generi: Pioli ha impastatostili diversi, per non dire antitetici. Per esemplifi-care, si colgono elementi di Trapattoni (la pru-denza) e di Zeman (i tagli offensivi, le ripartenzealte e feroci). Tutto si mischia e tutto si tienenella Lazio. Il Napoli «rafaelita» resterà invecenella memoria come un’illusione ottica, quelche poteva essere e che non fu. Rafa l’illusio-nista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MOVIOLAdi FRANCESCOCENITI

MAGGIO STESOMA FUORI AREA:NON ERA RIGORE OKAY I 2 ROSSI

La serata di Rocchi poteva deragliare alla mezz’ora della ripresa quando è stato concesso un rigore al Napoli per il contatto tra Lulic e Maggio. L’arbitro chiede aiuto all’assistente per capire se il fallo (c’è, tocco del laziale con braccio e fianco sulla gamba dell’avversario) avviene in area: Padovan lo rassicura e Rocchi indica il dischetto. In realtà l’impatto è fuori di qualche centimetro: Higuain calcia alle stelle pallone e probabili polemiche. Per il resto, il fischietto di Firenze tiene bene la sfida (nervosa). Nella ripresa le 2 espulsioni sono ok: doppia ammonizione sia per Parolo (da cartellino su Callejon e David Lopez), sia per Ghoulam (da arancione l’entrata su Djordjevic e subito dopo intervento duro su Ledesma).

Il rigore sbagliato da Gonzalo Higuain, quando il risultato era sul 2-2. Sotto, l’esultanza di Ogenyi Onazi, che realizza il 3-2 per la Lazio LIVERANI/REUTERS

Serie ARUltima giornata

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3LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE COPPE EUROPEE30 giugno-23 luglio 1° e 2° turno di qualificazione Champions ed Europa League17 luglio Sorteggio 3° turno qualificazione champions ed Europa League28-29 luglio Andata 3° turno qualificazione Champions30 luglio Andata 3° turno qualificazione Europa League4-5 agosto Ritorno 3° turno di qualificazione Champions6 agosto Ritorno 3° turno di qulificazione Europa League7 agosto Sorteggio Playoff di Champions ed Europa League11 agosto Finale Supercoppa europea Barcellona/Juventus-Siviglia18-19 agosto Andata playoff Champions

20 agosto Andata playoff Europa League25-26 agosto Ritorno playoff Champions27 agosto Sorteggio gironi di Champions27 agosto Ritorno playoff Europa League28 agosto Sorteggio gironi di Europa League15-16 settembre Primo turno gironi Champions17 settembre Primo turno gironi Europa League

LE NAZIONALI12 giugno Croazia-Italia a Spalato(qualificazioni Europei 2016)16 giugno Italia-Portogallo a Ginevra(amichevole)17 giugno Inizio fase finale Europei Under 21(Repubblica Ceca, fino al 30 giugno)3 settembre Italia-Malta(a Firenze, qualificazioni Europei 2016)6 settembre Italia-Bulgaria(a Palermo, qualificazioni Europei 2016)

IL MERCATODal 1 luglioal 31 agosto(entro giugnorisoluzionicomproprietà)

AntonioContec.t. Italia

IL MERCATODal 1 luglioal 31 agosto(entro giugnorisoluzionicomproprietà)

AntonioContec.t. Italia

10i gol segnati da Marco Parolo in campionato: è la prima volta che il biancoceleste raggiunge la doppia cifra

IL TRAGUARDO

fIL PERSONAGGIO

GONZALO HIGUAINI due gol della speranza il dischetto traditore: la notte triste del Pipita1Doveva azzannareil 3° posto, l’ha buttato via. Ora avràil coraggio di partire?

12’ Ci prova Higuain L’attaccante argentino si accentra dalla fasciadestra e tira di sinistro. Marchetti non blocca la palla ma riesce arecuperarla prima dell’intervento di Hamsik.

24’ Clamorosa occasione per il Napoli Higuain lancia Callejon a tuper tu con Marchetti, l’attaccante spagnolo supera con un toccorasoterra il portiere laziale in uscita ma la palla sfila a pochi centimetri dal palo.

33’ Vantaggio della Lazio Parolo riceve palla da Candreva e da circa 20 metri calcia di sinistro. Il pallone leggermente deviatoda Inler si impenna e si insacca sotto la traversa. Andujar riescesoltanto a toccare ma non a evitare il gol.

46’ Bis di Candreva Micidiale contropiede biancoceleste. Lulic inanticipo recupera palla nella propria metà campo e verticalizza per Candreva che si invola verso Andujar e lo batte con un precisorasoterra di destro.

10’ Il Napoli accorcia Hamsik recupera palla e serve Callejon sulladestra, cross in mezzo rasoterra e Higuain da un metro insacca.

12’ Mertens sfiora il pareggio Callejon lancia Mertens in profondità.Il belga prende la mira e con un sinistro rasoterra supera Marchettima De Vrij con un salvataggio sulla linea evita il 2-2

17’ Parolo espulso Il centrocampista della Lazio interviene fallosamente su David Lopez e prende la seconda ammonizione.

19’ Pareggio del Napoli! Koulibaly ruba palla e serve Mertens. Dribbling del belga e cross, Higuain controlla e fulmina Marchetti.

25’ Rosso anche per Ghoulam Doppio giallo per il difensore del Napoli che interviene fallosamente su Ledesma.

31’ Higuain sbaglia un rigore! Fallo di Lulic su Maggio, Rocchi assegna il calcio di rigore, ma l’argentino lo calcia alto sulla traversa.

40’ Lazio di nuovo avanti Contropiede biancoceleste, Maggio inscivolata allunga soltanto il pallone sul quale si avventa Onazi che con un tocco supera De Sanctis.

47’ Poker Lazio Punizione dalla destra e Klose di testa insacca.

LAZIONAPOLI

2 4

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

MARCATORI Parolo (L) al 33’, Candreva (L) al 46’ p.t.; Higuain (N) al 10’ e al 19’, Onazi (L) al 40’, Klose (L) al 47’ s.t.

ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE Paganti 49.085, incasso di 1.111.689,94 euro; abbonati n.c. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 4-0. In fuorigioco 4-0. Angoli 4-2. Recuperi p.t. 1’, s.t. 5’

NAPOLI (4-2-3-1) Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Da. Lopez (Gabbiadini dall’8’ s.t.), Inler; Callejon (D. Zapata dal 44’ s.t.), Hamsik, Mertens (Insigne dal 32’ s.t.); Higuain PANCHINA Contini, Colombo, Strinic, Henrique, Jorginho, Mesto, Gargano.ALLENATORE Benitez.ESPULSI Ghoulam al 25’ del s.t. per doppia ammonizione.AMMONITI Andujar per proteste. BARICENTRO MEDIO 51,7 MCAMBI DI SISTEMA dal 26’ s.t. 4-2-3

LAZIO (3-4-3) Marchetti; Mauricio, DeVrij, Gentiletti; Basta, Cataldi (Onazi dal 38’ s.t.), Parolo, Lulic; Candreva, Djordjevic (Klose dal 32’ s.t.), Felipe Anderson (Ledesma dal 20’ s.t.).PANCHINA Berisha, Strakosha, Ciani, Braafheid, Mauri, Keita, Cana, Perea, Novaretti. ALLENATORE Pioli.ESPULSI Parolo al 17’ del s.t. per doppia ammonizione.AMMONITI Djordjevic, Lulic e Candreva per g.s., Mauricio per c.n.r.BARICENTRO MOLTO BASSO 45,4 MCAMBI DI SISTEMA dal 20’ s.t. 5-3-1

LA SUA GARAAI RAGGI X

1Gonzalo Higuain, 27 anni:in questo campionato l’argentino ha segnato 18 reti

TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

1

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4

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5

3

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1

3

PASSAGGI POSITIVI

22

PALLE PERSE

11

Recupero

Minuti giocati

96’

4I rigori sbaglitida HiguainL’argentino in questo campionato ha fallito dagli 11 metri contro:Chievo, Atalanta,Milan e Lazio

Gianluca MontiNAPOLI

A desso Gonzalo Higuainnon potrà andar via daNapoli. Da ieri ha con-

tratto un debito con i tifosi az-zurri e anche se le sirene di squa-dre inglesi (Arsenal e Manche-ster United) e spagnole (AtleticoMadrid) suoneranno per tuttal’estate, lui dovrà fare in modo dinon ascoltarle. Se il Napoli non èandato ai preliminari Cham-pions è anche, se non soprattut-to, per colpa sua. Non bastano29 gol in una stagione se poi fal-lisci il rigore decisivo a pochi mi-nuti dalla fine dell’ultima parti-ta, per di più dopo aver realizza-to una doppietta che aveva aper-to il cuore dei cinquantamila delSan Paolo alla speranza.

POKER DI ERRORI Invece, le il-lusioni del Napoli sono volatevia con quel pallone scaraventa-to in Curva B dal Pipita, giuntoal quarto errore dal dischetto incampionato dopo quelli conChievo, Atalanta e Milan. Sol-tanto contro i rossoneri il flop diHiguain dagli undici metri erastato ininfluente. Per il resto, lasua imprecisione è costata dav-vero cara al Napoli. Sembravauna favola a lieto fine quella delcentravanti azzurro che nellanotte dedicata alla memoria diun argentino napoletano comeBruno Pesaola (commovente lostriscione della Curva B mentreil Napoli aveva dimenticato illutto al braccio e lo ha indossato

soltanto prima del ritardato fi-schio di inizio) era tornato bom-ber vero. Una doppietta da rapi-natore d’area e l’assist a Callejonnel primo tempo stavano perrendere il Pipita protagonistaassoluto della serata. Invece, quando ha guardato negli occhiMarchetti ha tremato. Invece diangolare ha cercato solo la po-tenza. Ne ha messa troppa in undestro che per il Napoli è statoun pugno in pieno viso.

CENA DELLE BEFFE Le responsa-bilità della sconfitta di ieri pos-sono essere ascritte a Higuain,ma il 5° posto è il fallimento delprogetto Napoli. De Laurentiis(che ha cenato con Benitez e lasquadra in una saletta del SanPaolo) è stato punito per nonaver investito sul mercato estivoe la gente glielo ha ricordato pri-

ma e dopo la gara (cori e stri-scioni hanno evidenziato laspaccatura tra club e tifoseria).Benitez porta a Madrid il caricodi 54 gol al passivo, mai il Napo-li da quando è tornato in A neaveva subiti tanti. I calciatorinon sono immuni da critiche:anche contro la Lazio troppi er-rori difensivi e poca lucidità neimomenti chiave (l’espulsione diGhoulam grida vendetta).Adesso bisognerà ripartire dallemacerie di una stagione natamale e finita peggio. Da Bilbaofino a ieri si sono succeduti erro-ri e colpi di sfortuna. A questi ul-timi non si può porre rimedio,ma il Napoli deve strutturarsimeglio. A oggi non c’è ancora und.s. per impostare un mercatoche si annuncia difficile. Urgesubito programmazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

47I gol segnati nell’ultima giornata di campionato. Nei tornei a 20 squadre, solo nel 1950-51 si segnò di più: 54 gol al 38° turno

IL RECORD

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5LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il fallimento è stato totale. Chiude tristemente la sua esperienza napoletana, lasciando in eredità un’Europa League che non soddisfa nessuno.

ANDUJARAlmeno due gol li ha sulla coscienza. Sul primo di Parolo e sul quarto di Klose, è poco attento, si muove in notevole ritardo.

5

5

IL TECNICOBENITEZ

NAPOLI

5

� PARATE 1� RINVII 4� PRESE ALTE 0

GHOULAM Ha avuto lo sventura d’incrociare Candreva che gli è andato via con una semplicità assoluta. Commette un’ingenuità e viene espulso.

4,5

� CONTRASTI 0� CROSS 3� PASSAGGI 39

MAGGIO Spinge senza soste nel primo tempo, limitando del tutto Felipe Anderson. Ha il merito di procurarsi il rigore sprecato, poi, da Higuain.

6

� CONTRASTI 3� CROSS 4� PASSAGGI 36

DAVID LOPEZ Deve soltanto rincorrere gli avversari, di più non è in grado di fare. Lascia troppo spazio alla manovra di Parolo.

5

� TIRI 1� RECUPERI 4� PASSAGGI 51

MERTENS E’ sicuramente tra i più attivi, prova a creare la superiorità numerica, ma Basta lo segue dappertutto. I suoi assist sono poco sfruttati.

6

� TIRI 1� CROSS 8� DRIBBLING 2

ALBIOL Sul gol di Klose si comporta come un dilettante, sbagliando il tempo dello stacco. Non è impeccabile nemmeno su quello di Onazi.

5

� CONTRASTI 3� LANCI 9� PASSAGGI 81

INLER E’ poco ispirato, il suo giro palla non produce nulla di concreto. Cataldi è più veloce e lo salta con estrema facilità.

5

� TIRI 1� RECUPERI 3� PASSAGGI 32

HIGUAINL’errore dal dischetto vale più della doppietta, perché ha negato, forse, la Champions al Napoli. E’ il quarto rigore sbagliato quest’anno.

6

� TIRI 4� SPONDE 5� DRIBBLING 1

CALLEJON Non può limitarsi a giocare soltanto venti minuti, quelli iniziali della ripresa. Suo l’assist per il primo gol del Pipita.

5,5

� TIRI 2� RECUPERI 5� DRIBBLING 0

GABBIADINIPerlomeno ha dato un pò di vivacità alla fase offensiva. Con lui in campo, Higuain ha avuto più spazi ed ha realizzato la doppietta.

6

� TIRI 1� SPONDE 2� DRIBBLING 0

CHE DISASTRO KOULIBALYMERTENS SPINGEINLER È NULLO

ROCCHI Ha visto giusto in occasione delle due espulsioni, un po’ meno sul rigore: il fallo è fuori area ma non è assistito da Padovan.

� CONTRASTI 1 � LANCI 5� PASSAGGI 67

Un vero disastro, ha sbagliato l’impossibile, anche gli appoggi ravvicinati, quelli più semplici. Onazi lo uccellain occasione del gol.

4

IL PEGGIOREKOULIBALY

� TIRI 0 � SPONDE 6� PASSAGGI 50

Ha disputato i primi venti minuti della ripresa da vero talento, ispirando la rimonta dei suoi. Poi, è ritornatosui livelli standard degli ultimi mesi.

6

IL MIGLIOREHAMSIK

LE PAGELLE di MIMMO MALFITANO

Il preliminare di Champions l’ha ampiamente meritato. Se l’è giocata preoccupandosi il giusto e colpendo in contropiede, inesorabilmente.

MARCHETTIA un certo punto ha visto spuntare gli avversari da tutte le parti, ma non ha perso la calma.

7

6

IL TECNICOPIOLI

LAZIO

7

� PARATE 4� RINVII 6� PRESE ALTE 2

BASTANon si è mai arreso, ha lottato in fase difensiva e si è proposto pure nelle ripartenze. Mertens gli è andato via poche volte.

7

� TIRI 2� CROSS 1� PASSAGGI 34

DJORDJEVIC Si ritrova da solo a doversi confrontare con i centrali avversari. Albiol gli lascia pochi palloni, ma lui si rende utile nei recuperi.

5,5

� TIRI 0� SPONDE 2� DRIBBLING 0

MAURICIOEsce spesso in chiusura su Hamsik e l’anticipo gli riesce. Non disdegna qualche legnata nel momento migliore del Napoli.

6

� CONTRASTI 3� LANCI 2� PASSAGGI 26

CATALDI Grande personalità, ha giocato un numero considerevole di palloni, proponendo anche qualche buon assist per i tagli di Candreva.

7

� TIRI 1� RECUPERI 8� PASSAGGI 46

LEDESMA Pioli lo inserisce dopo l’espulsione di Parolo per assicurare esperienza e tecnica al centrocampo. Amministra il gioco favorendo la difesa.

6

� TIRI 0� RECUPERI 5� PASSAGGI 11

DE VRIJIl Pipita lo brucia sui due gol, ma ha il merito di salvare sulla linea la conclusione di Mertens che avrebbe potuto anticipare il pareggio.

6

� CONTRASTI 4� LANCI 4� PASSAGGI 18

PAROLO Segna un gol ed è un titolo di merito, ma poi sbaglia anche tanto. Da un suo errore nasce il primo gol di Higuain. Infine si fa anche espellere.

5,5

� TIRI 2� RECUPERI 5� PASSAGGI 25

KLOSEMai dargli la possibilità di colpire, perché lo fa senza sconti. Perfetto lo stacco sul quarto gol che lascia sulle gambe Albiol.

7

� TIRI 3� SPONDE 0� DRIBBLING 0

GENTILETTI Come tutti i compagni soffre nei primi 20’ della ripresa, poi ritrova la calma e va a chiudere tra Callejon e Maggio.

6

� CONTRASTI 1� LANCI 5� PASSAGGI 35

LULICSpettacolare l’assist che lancia Candreva in gol. Poi commette il fallo di rigore su Maggio che avrebbe potuto condannare la Lazio.

6

� TIRI 0� CROSS 1� PASSAGGI 27

ONAZIGli sono bastati due minuti per trovare il guizzo per chiudere la partita. Bello il diagonale col quale sorprende Andujar.

7

� TIRI 1� RECUPERI 1� PASSAGGI 4

BRAVO CATALDIBASTA LOTTATOREFELIPE ANDERSONÈ UN FANTASMA

� TIRI 0 � DRIBBLING 0� PASSAGGI 6

Non è mai incisivo, non ha mai saltato Maggio e ha commesso due gravi errori: sul secondo, ha dato il via al pareggio napoletano.

4,5

IL PEGGIOREFELIPE

ANDERSON

� TIRI 1 � DRIBBLING 1� PASSAGGI 23

La differenza l’ha fatta lui, appoggiando a Parolo il pallone per il primo gol e realizzando la sua decima rete in campionato ripartendo a velocità supersonica.

7,5

IL MIGLIORECANDREVA

CARIOLATO 6 PADOVAN 5

MAZZOLENI 6 IRRATI 6

6

Serie ARUltima giornata

INSIGNEDiciotto minuti sono pochini, ma lui non dà nessun contributo. Basta lo tiene lontano dall’area di rigore.

5

� TIRI 1� SPONDE 1� DRIBBLING 0

D. ZAPATASei minuti in tutto, non si è notato nemmeno che fosse in campo.

s.v.

� TIRI 0� RECUPERI 0� PASSAGGI 0

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6 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ANALISI TECNICA

La lezione della LazioPrima ci si difendepoi si contrattacca1Pioli vince lasciando il possesso palla agli avversari. Ma il Napoli non riesce ad approfittarne

Andrea Schianchi

S tefano Pioli è orgogliosa-mente figlio del calcio al-l’italiana, quello in cui lo

stopper marcava il centravantiavversario e i terzini, prima dipensare ad attaccare, si preoc-cupavano di difendere sulle alinemiche. Contro il Napoli hafatto tesoro di questa lezione,imparata da esperti del settorecome Trapattoni e Bagnoli, epur con gli accorgimenti che lamodernità suggerisce ha dise-gnato la sua Lazio con un soloobiettivo in testa: occupare glispazi davanti al proprio portie-re e ripartire velocemente incontropiede. Gli è andata be-ne, anche perché Benitez e isuoi ragazzi si sono svegliaticon colpevole ritardo.

POCO POSSESSO Di fatto la La-zio ha difeso con una linea dicinque uomini, tre centrali edue laterali che erano costan-temente aiutati dai rientri diCandreva e Felipe Anderson.In mezzo al campo, due media-ni a fare legna e, quando possi-bile, verticalizzare per l’unicoattaccante di ruolo Djordjevic.Una tattica saggia e figlia del

fatto che alla Lazio vanno benedue risultati su tre. Ovvio che,in simili condizioni, non si pos-sa giochicchiare a centrocam-po o tenere a lungo il pallone,tant’è vero che la squadra diPioli, alla fine, avrà soltanto il37 per cento di possesso-palla.Ma il risultato sancisce che lescelte di Pioli sono corrette.

POCHE IDEE Il Napoli, invece,dimostra di soffrire tremenda-mente ogni volta che deve «fa-re» la partita: quando gli avver-sari aspettano, si fa notte.Mancano, alla squadra di Beni-tez, idee geniali in mezzo alcampo e le azioni, alla lunga, sisviluppano sempre sulle fascelaterali. La Lazio, con le doppiecerniere a destra e a sinistra,chiude i varchi: è vero che ri-nuncia a un elemento a centro-campo, ma è altrettanto veroche non consente alle ali delNapoli di volare negli spazi.Certo, se Higuain avesse tra-sformato il rigore, probabil-mente adesso staremmo rac-contando un’altra storia, ma ilcalcio non si scrive «al condi-zionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARUltima giornata

8� i palloni recuperati da AntonioCandreva: determinante il suo lavoro sulla fascia.

Pioli mette la firma«L’inizio di un cicloIl futuro è nostro»1L’allenatore della Lazio: «Entrare in Champions non è un miracolo. La mia è una squadra speciale»

L’UOMO CHIAVE

L’urlo di Candreva«Questa impresaè strameritata»1«Sul rigore di Higuain abbiamo pensato al peggio, però ce la siamo cavata alla grande»

Stefano CieriINVIATO A NAPOLI

U na rincorsa lunga, anzilunghissima. Iniziata tralo scetticismo generale lo

scorso luglio e finita in gloria ie-ri a Napoli al termine di unapartita che definire rocambole-sca è poco. Ma alla fine è giustocosì. Perché nei novanta, incre-dibili minuti del San Paolo, c’è ilriassunto di tutta la stagionedella Lazio di Pioli. Fatta di altie bassi, di acuti impensabili e dicadute improvvise. Di occasionisprecate e di recuperi inattesi.Ma anche e soprattutto di capa-cità di credere fino in fondo adun sogno che poi è diventato unobiettivo e che alla fine, quandoormai sembrava svanito, è statoraggiunto: la qualificazione inChampions League a distanzadi otto anni dall’ultima appari-zione biancoceleste nella regi-na delle competizioni europee.

IN PARADISO Un terzo posto fi-nale (è la dodicesima volta cheil club biancoceleste finisce sulpodio della Serie A) che ha tantiprotagonisti. Ma solo uno ne

riassume in maniera davveroefficace tutti i pregi: StefanoPioli. Il tecnico che ha dovutofare una gavetta lunga così; l’al-lenatore che ha dovuto convin-cere tutti con i fatti, perché a pa-role era più difficile, non aven-do l’accento esotico o il nomeroboante. E così Pioli ha final-mente ottenuto un grande risul-tato anche da allenatore, dopo itanti collezionati da giocatorecon la Juve. Sì, perché ottenere

la qualificazione in ChampionsLeague, che peraltro dovrà pas-sare attraverso le forche caudi-ne di un difficile preliminare adagosto, è stato quasi come vin-cere uno scudetto o una coppa.Non porterà trofei in bachecaquesto terzo posto, ma andrà inarchivio come una vittoria dafesteggiare al pari dei trofei piùimportanti. E i tifosi biancocele-sti (assenti al San Paolo per mo-tivi di ordine pubblico) lo han-no fatto nella notte a Formello,dove hanno atteso fino a tardaora l’arrivo del pullman dellasquadra, per festeggiare i propribeniamini. Esattamente comeavevano fatto quasi due mesi fadopo l’altra vittoria al San Pao-lo, quella che aveva regalato lafinale di Coppa Italia. E’ statafesta grande per tutti, in parti-colare per lui, per Stefano Pioli,l’autore del miracolo Lazio.

GRUPPO UNITO «Abbiamo duepossibilità: continuare a ram-maricarci oppure reagire» ave-va detto l’allenatore alla squa-dra dopo la sconfitta-beffa nelderby. «La reazione c’è stata –commenta raggiante il tecnico–. Ci siamo complicati da soli lavita, ma alla fine va benissimocosì. No, non è un miracolo, è ilrisultato di un lavoro che abbia-mo iniziato quasi un anno fa eche alla fine ha dato i suoi frutti.Questo terzo posto è meritato fino in fondo. Sapevo di avereuna squadra speciale, stavoltalo ha dimostrato per l’ennesimavolta. Andiamo in Championscon pieno merito e abbiamo po-sto le basi per un futuro ancoramigliore. Questo risultato puòessere l’inizio di un ciclo impor-tante». Poi c’è spazio (anzi no)per le polemiche di giornata. «Ilrigore? Non l’ho visto, franca-mente non m’interessa. E co-munque anche se il Napoli aves-se segnato ci sarebbe stato tem-po per recuperare. Questa Lazionon muore mai».

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STEFANO PIOLI ALLENATORE LAZIO

IL RIGORE SBAGLIATO?SE IL NAPOLI AVESSE SEGNATO CI SAREBBE

STATO TEMPOPER RECUPERARE

Nicola BerardinoINVIATO A NAPOLI

L’uomo del destino èscattato nello sprintper portare la Lazio

in Champions. AntonioCandreva, romano di Torde’ Cenci, ha scovato larotta giusta per arrivare altraguardo che esalta lastagione della squadra diPioli. Il capocannonieredella scorsa stagione (12gol) è rispuntato da prota-gonista nella gara dell’an-no. Prima il pallone smi-stato per il sinistro fulmi-nante di Parolo che ha si-glato il vantaggio. Poi, suititoli di coda dei 45 minutiiniziali, Candreva è sgu-sciato per andare a infila-re il raddoppio, il suo de-cimo gol in questo cam-pionato. Ma non è finita lì.Secondo tempo pazzesco,la Lazio schiva il colpo delk.o. e rispunta vittoriosa nel finale con i gol di Ona-zi e Klose. Cosi la squadradi Pioli festeggia la Cham-pions.

GIOIA INEDITA «Abbiamofatto una grandissima impre-sa, si chiude un anno gran-dissimo. Ce lo meritiamo, ve-nire a Napoli e fare questapartita non è da tutti. Il rigo-re di Higuain? Eravamo indieci, abbiamo pensato alpeggio, poi per fortuna è an-data bene. Questa impresaha un valore grandissimo,perché dopo la sconfitta nelderby eravamo amareggiati,ci tenevamo a chiudere il di-scorso qualificazione unasettimana fa. Abbiamo fattouna grande partita contro ungrande avversario» ha dettol’esterno a fine partita. Conla Champions finalmenteraggiunta a 28 anni. Nellostesso giorno in cui è stato ri-convocato in azzurro daConte (con Parolo e Mar-chetti). C’è il volto raggiantedi Candreva sulla Lazio chesi gode un terzo posto da fa-vola.

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Antonio Candreva, 28 anni

Stefano Pioli, 49 anni, tecnico della Lazio dal giugno 2014 LAPRESSE

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7LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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9LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Napoli spiazzato Senza Champions è dura per Emery1Ora De Laurentiis accelera per il dopo Benitez Offerto un triennale al basco, resta in ballo Mihajlovic

IL FUTURO AZZURRO UNA PANCHINA PER TRE

Mimmo Malfitano NAPOLI

I l progetto andrà avanti,con maggiori ambizioni,dopo la fine del ciclo legato

a Rafa Benitez. Ieri il vice presi-dente del Real Madrid, secon-do quanto riportato da As, gliavrebbe di fatto dato il benve-nuto: «Carlo Ancelotti è un fe-nomeno reale. Lo ringraziamo.Fino a tre giorni fa per me è sta-to il miglior allenatore delmondo, come due anni fa è sta-to José Mourinho, e come da questa settimana sarà Rafa Be-nitez». De Laurentiis ora è sem-pre più convinto dell’importan-za di rendere internazionale ilprodotto Napoli. Tecnicamen-te, certo, ma lui lavora pure al-l’immagine e al marketing, vor-rebbe esportare il marchio delclub ovunque nel mondo. Laquestione tecnica terrà bancoin queste settimane, dopo ladelusione per il k.o. con la La-zio e il mancato approdo inChampions. Le ultime ore han-no aperto ad alcune novità cheriguardano Unai Emery, il tec-nico del Siviglia, e Jurgen

Klopp, che ha chiuso la sua av-ventura con il Borussia Dort-mund. Ma la trattativa avviatacon Sinisa Mihajlovic non è sta-ta per niente accantonata. L’exdoriano è stato il primo allena-tore a essere stato contattatoda De Laurentiis per il dopo Be-nitez, ma l’idea di affidare ilnuovo progetto ad un tecnicogià vincente pare che lo convin-ca di più.

TUTTO SU EMERY Il contattocol tecnico del Siviglia è già sta-to avviato. De Laurentiis ne haparlato con Quillon, il suo pro-curatore (lo stesso di Benitez),nell’incontro avuto due setti-mane fa a Napoli. Si era credu-to, in un primo momento, chele parti si fossero incontrate per

discutere della questione Beni-tez, invece hanno parlato delrientro di Pepe Reina e, appun-to, di Emery. La situazione è ri-masta sospesa fino a mercole-dì, giorno della finale di Euro-pa League, vinta dal Siviglia sulDnipro, per non creare turbati-va nei giorni precedenti la ga-ra. Adesso che la stagione si èconclusa, De Laurentiis ha de-ciso di dare un’accelerata ed èpronto a offrire al tecnico spa-gnolo un contratto triennale.Emery, tuttavia, vuole primacapire l’importanza del proget-to, perché comunque dovrebberinunciare a giocare la Cham-pions e competere con il Napoliin Europa League. E la sconfit-ta con la Lazio potrebbe crearequalche problema nella tratta-tiva.

CONTESO Insomma, non c’ènulla di definito, Emery non haancora risposto al presidentenapoletano, anche perché c’è ilMilan. Adriano Galliani per so-stituire Inzaghi aspetta la ri-sposta di Ancelotti ma intantonon molla il tecnico del Sivi-glia. In questo caso, però, le ga-ranzie dovrebbero essere a pro-

va di bomba: il Milan è fuori dal giro europeo e solo un pro-getto vincente potrebbe con-vincere l’allenatore basco adaccettare l’offerta. Inoltre nelleultime ore è spuntata anchel’esistenza di una clausola re-scissoria di 1,5 milioni di euroche dovrebbe essere versata alSiviglia per liberare il suo alle-natore.

SUGGESTIONE KLOPP Una bat-tuta di Franz Beckenbauer aSky Germania, dopo la finaledella coppa tedesca, ha fattonascere ieri speranze subito pe-rò attenuatesi dalla traduzionecorretta delle parole del Kaiser.Al quale è stato chiesto, parlan-do di Klopp come sostituto diGuardiola, se immaginasse l’al-lenatore che lascia il Borussia

più a sud, intendendo Monaco:«Sud? Quanto a sud? A Napo-li?». Klopp, che di recente hadato l’addio al Borussia Dort-mund è un vecchio pallino diDe Laurentiis che già due annifa aveva provato a convincerlo.Quella di Klopp resta una sug-gestione, in attesa di capire leintenzioni di De Laurentiis.

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EDUARDO FERNANDEZ VICEPRESIDENTE REAL MADRID

«ANCELOTTI ERA IL MIGLIORE, COME È

STATO MOURINHO, COME DA QUESTA SETTIMANA

SARÀ BENITEZ»

2 3

Serie ARUltima giornata

� 1 Rafa Benitez, 55 anni, con un cornetto portafortuna prima della partita: purtroppo per il Napoli, non è servito; � 2-3-4 I candidati a prendere il posto di Rafa: il tecnico del Siviglia Unai Emery, 43 anni; l’ormai ex allenatore del Dortmund Jurgen Klopp, 47; quello uscente dalla Samp Sinisa Mihajlovic, 46 ANSA/REUTERS/AFP

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4

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francesi del Monaco e quella del Bernabeu, se-rata storica, esaltante, da migliore in campo.Gigi insegue l’unico trofeo che gli manca, e conla Champions League in tasca sarebbe più faci-le inseguire anche il sogno Pallone d’Oro. Gior-gio Chiellini ha seminato qua e là distrazionipreoccupanti, ma nell’ultimo periodo sembraaver ritrovato la miglior condizione, sia fisicache mentale. E’ l’uomo di fiducia di Massimilia-

no Allegri, che al Chiello non ri-nuncia mai, perché specialistanell’«intimidire» le punte avver-sarie grazie a una prepotenza fi-sica con pochi eguali in Europa.Infine, Leo Bonucci, lo stakano-vista bianconero: 51 presenze inquesta stagione (50 gare da 90’)e 4605 minuti in campo; nessu-no come lui fra i campioni d’Ita-lia. Sabato, a Berlino, serviràperò anche la collaborazionedi Lichtsteiner ed Evra per inver-tire una tendenza negativa chevede i bianconeri con almeno ungol al passivo nelle ultime settegare disputate. «Impresa diffici-le, ma la Champions è possibile,a prescindere dalla forza del loroattacco, questa Juve ha cuore,carattere e organizzazione», ur-lano in coro da Torino. C’è poi

una piccola vendetta che covano gli azzurri diAllegri. Juventus-Barcellona è un po’ come Ita-lia-Spagna. A Euro 2012 gli azzurri ne beccaro-no quattro in finale, e fra gli spagnoli c’erano ivari Xavi, Iniesta, Busquets, Alba e Piqué, tuttiblaugrana anche oggi. Fra gli azzurri, in campoBuffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Pirlo e Marchisio...

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Gigi-Leo, la prima voltaBBC: il muro di Berlino 1Buffon, Bonucci e Chiellini: scuola italiana per arginare i fenomeni. La sfida tra il capitano e l’argentino è un inedito

Mirko GrazianoMILANO

L eo Messi, Luis Suarez e Neymar da SilvaSantos Júnior, probabilmente tre dei cin-que-sei attaccanti più forti del mondo. È

difficile trovare nella storia del calcio interna-zionale, soprattutto moderna, una simile pri-ma linea. Arte, imprevidibilità, personalità efiuto del gol: quei tre marziani, sul piatto, met-tono tutto questo e tanto altro. Già, come fer-marli? Maniere legali alla mano, la situazione èpiuttosto problematica. Ma se qualcuno puòriuscirci, quella è la scuola italiana. Parecchigrandi campioni hanno paragonato la Serie A auna vera e propria università per gli attaccanti.E la Juventus, là dietro, dispone del più presti-gioso e antico ateneo.

MURO AZZURRO Buffon, Bonucci e Chiellini,ecco il muro azzurro con il quale MassimilianoAllegri, altro alfiere della straordinaria tradi-zione di casa nostra a livello di panchina, cer-cherà di reggere l’urto di 120 gol stagionali, novantasei dei quali firmati solo da Messi eNeymar. Una curiosità, i tre colossi bianconerinon hanno mai affrontato il fuoriclasse argen-tino in gare ufficiali, anche se Giorgio Chielliniera presente nell’agosto 2005 aBarcellona, Trofeo Gamper,quando l’allora 18enne Messivenne schierato titolare, accantoa Ronaldinho, dall’ex milanistaRijkaard. Sulla panchina della Juventus c’era Fabio Capello, chesentenziò così sulla Pulce: «Maivisto un 18enne con tanta quali-tà, può fare ciò che vuole con lapalla...». Suarez ha incrociatodue volte Buffon e Chiellini (unaai tempi dell’Ajax, in Europa Lea-gue, l’altra al Mondiale 2014) euna Bonucci (in Brasile appun-to): non li ha mai trafitti. L’unicosegno personale l’uruguaiano loha lasciato coi suoi dentoni sullaspalla sinistra di Chiellini. Ney-mar, invece, ha fatto male alla«BBC» durante l’ultima Confede-rations Cup (2013), nel 4-2 rifila-to dai brasiliani di Scolari alla banda Prandelli:l’asso paulista «pennellò» su punizione.

BORSINO Buffon è reduce da una stagionestraordinaria. Ancora oggi, a 37 anni, è uno deimigliori portieri del mondo, secondo solo a Neuer per la gran parte degli addetti ai lavori.Un fenomeno che ha sfoderato il meglio nellegare più delicate, su tutte quella interna con i

I tre pilastri della difesa bianconera che affronterà il Barcellona: da sinistra, il portiere e capitano Gianluigi Buffon, 37 anni, e i due difensori Leonardo Bonucci, 28, e Giorgio Chiellini, 30 LIVERANI/LAPRESSE/AFP

Dalla Serie A alla Champions LeagueRVerso la finale di Berlino

Juve-Barcellona

1Mancano 5 giorni alla finaledi Champions tra Juventus e Barcellona, alle 20.45 del 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino

Finale -5QUI VINOVO

Marchisio, Evra e Bonucci recuperatiDomani c’è Khedira?

MILANO

L a Juventus torna al lavorooggi dopo 24 ore di riposoassoluto. E’ il «media day»

a Torino, giornalisti di tutto ilmondo ospiti allo Juve Stadiumper una serie di interviste liberevolute dall’Uefa.

ACCIACCATI OKAY Intanto, ar-rivano solo buone notizie dal-l’infermeria. Sono okay Mar-chisio, Bonucci ed Evra, rien-trati dalla trasferta di Veronaacciaccati. «Solo botte, nientedi preoccupante» fanno sapereda Vinovo. E allora via imme-diatamente alle prove tattiche,

con l’undici anti Barcellonapraticamente fatto: Buffon inporta; Lichtsteiner ed Evra ter-zini; Bonucci-Chiellini coppiacentrale; Pirlo in regia, Marchi-sio e Pogba interni; Pereyra allespalle di Morata e Tevez. Oggiprovino fondamentale per An-drea Barzagli, alle prese conuna lesione di primo grado allacoscia destra: il difensore dellaNazionale si era fatto male nelprimo tempo della gara internacon il Napoli e insegue almenoun posto in panchina controMessi e compagni.

ECCO KHEDIRA Fra domani egiovedì potrebbe sbarcare a To-rino Sami Khedira, neoacquistofirmato Marotta. Il nazionaletedesco ha chiuso il suo rappor-to con il Real Madrid, ha giàsvolto la prima parte delle visitemediche e ora è atteso in sedeper mettere la sua firma su uncontratto quadriennale da circa4 milioni più bonus a stagione.

m.gra.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il centrocampista tedesco, di originitunisine, Sami Khedira, 28 anni EPA

QUI BARCELLONA

Iniesta acciaccatotiene tutti in ansiaMa c’è ottimismo

INVIATO A BARCELLONA

U na grande gioia in arrivo,una piccola preoccupa-zione presente. Andres

Iniesta diventerà padre per laseconda volta nelle prossimeore, ma, intanto, deve fare iconti con le sue precarie condi-zioni fisiche. Quella di ieri erala prima di due giornate di ripo-so concesse da Luis Enrique aisuoi uomini dopo il trionfo inCopa del Rey. Domani appunta-mento al centro tecnico di SanJoan Despì per allenamento eMedia Day. Parlerà anche Inie-sta e sapremo direttamente dal-l’interessato qualcosa di più sul-

le condizioni del suo polpacciodestro, uscito malconcio sabatosera e precauzionalmente fa-sciato da una serie di ghiaccioligià sulla panchina del CampNou. Non sembra nulla di gra-ve, Andres ha chiesto subito ilcambio appena ha sentito il do-lore, ma è chiaro che a sei gior-ni da una finale di Championsqualsiasi contrattempo assumeuna rilevanza differente.

ATTESA Iniesta alla fine dellapartita è andato dal re Felipe VIa prendere la coppa con Xavi epoi ha festeggiato sul prato coni compagni e portando la primafiglia a cavalluccio senza mo-strare impedimento alcuno.Quindi ha twittato la propria fe-licità per il 23° trofeo conqui-stato col Barça (poi ci sonoquelli con la nazionale…) sen-za far menzione alcuna al pol-paccio ferito. A occhio a Berlinoci sarà. Nei prossimi giorni laconferma.

f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il centrocampista spagnolo Andres Iniesta, 31 anni EPA

Il morso di Suarez a Chiellini in Italia-Uruguay dell’ultimo Mondiale in Brasile

VECCHI «AMICI»

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11LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roba dell’altro mondoLa MSN vale 120 reti1La squadra di Luis Enrique polverizza record con le punte: Messi il marziano, Suarez il generoso e Neymar l’irridente

Filippo Maria RicciINVIATO A BARCELLONA

@filippomricci

«I o ho avuto la fortuna di giocare congrandi attaccanti, però forti come que-sti tre con la maglia del Barcellona non

ne ho mai visti». Andres Iniesta non ha aggettivisufficienti per descrivere il tridente del Barça,quello che qui chiamano MSN, un Messenger

che porta gol e gol e ancora gol. Messi, Suareze Neymar sabato sera sono arrivati a 120 reti

stagionali, 58 per l’argentino, 38 per il bra-siliano, 24 per l’uruguaiano. Per dareun’idea della mostruosità della cifra, la

Juventus che lotta per il triplete esatta-mente come il Barcellona è ferma a 103 reti.

Cifra raggiunta con tutti i suoi giocatori, noncon i soli tre attaccanti. Se si considera l’intera

rosa il Barça di Luis Enrique ha fatto 172 reti,2,91 di media a partita. Su 59 uscite soltantoquattro volte i catalani non hanno trovato la viadella porta, la Juventus di Allegri otto volte su56.

STORIA BLAUGRANA Iniesta ha iniziato a gioca-re nel Barça quando davanti c’erano Overmars,Kluivert e Saviola. Ha visto arrivare Ronal-dinho, affiancato da Eto’o e Giuly sostituito poidal giovane Messi. Guardiola ha provato con Henry, Messi ed Eto’o e nel suo primo anno iltridente lo ripagò con cento gol, record del clubfino a quest’anno. Poi Pep provò con Ibrahimo-vic e Pedro al posto dei due francofoni e i golscesero a 84. Con Villa e Pedro al fianco di Messiarrivarono 98 reti, la stessa cifra ottenuta conAlexis Sanchez al posto del Guaje. Con Vilanovaun altro calo e la scorsa stagione con Martino ilBarcellona ha toccato minimo storico: il triden-

te Sanchez-Messi-Neymar segnò 77 reti, col bra-siliano che appena arrivato si fermò a 15, addi-rittura 23 in meno rispetto a questa sua secondamagnifica stagione.

NEYMAR E SUAREZ L’evoluzione del brasiliano,il miglioramento del suo rapporto con Leo Messie l’adattamento a stile di gioco e vita in Europa èuna delle chiavi che hanno portato a questi 120gol. E occhio perché oltre alle reti il MSN ha pro-dotto anche qualcosa come 55 assist: 27 dell’in-credibile Messi, 7 di Neymar e 21 di Suarez. Chemerita un capitolo a parte. Perché il suo inseri-mento, tutt’altro che scontato e obbligatoria-mente tardivo visto che si è perso i primi tre mesidella stagione per la squalifica dopo il morso aChiellini al Mondiale, è l’altro fattore decisivo.Suarez a Liverpool era il protagonista assoluto espesso solitario. Arrivando a Barcellona ha sa-puto vestire i panni del collaboratore: a testimo-niarlo ci sono i suoi assist ma anche il lavoro, lacorsa, le sportellate che hanno aperto la stradaai due piccoli che gli girano intorno. E la grandecapacità di sacrificio di Luis è anche una dellechiavi dell’equilibrio del Barcellona, che comeai tempi di Guardiola è in grado di pressare altis-simo e recuperare in fretta la palla, e difendeanche meglio rispetto al periodo di Pep: in 19trasferte di Liga il Barça ha incassato appena 10reti.

NEYMAR NEL MIRINO A margine dei gol, va re-gistrata la polemica e la divisione di pensierosullo stile di gioco di Neymar. Che agli sgocciolidel 3-1 all’Athletic di sabato ha provato a saltareil suo marcatore Bustinza con un sombrero azio-nato dal tacco. Il dribbling funambolico non èriuscito anche per una manata in faccia dell’av-versario e quando Ney è finito a terra tanti com-pagni di Bustinza lo hanno assalito verbalmentee non solo, con conseguente parapiglia. Fa abba-stanza ridere che nella terra del tiqui-taca, delgioco spettacolare, delle squadrette di provinciache affrontano a viso aperto i super campioni evengono seppellite di gol ed elogi non si tolleriun gesto tecnico beffardo sì ma votato alla gioiadel pubblico. «Detto che io avrei reagito anchepeggio dei giocatori dell’Athletic – ha detto sa-bato Luis Enrique – bisogna sottolineare che Neymar non lo fa con cattiveria o con l’intenzio-ne di umiliare gli avversari ma per divertire lagente. È un problema culturale: in Brasile si puòfare, qui in Spagna no, la gente la prende male.Cercheremo di parlare con lui per correggere lasituazione». Frase che a molti ha fatto pensareche Luis Enrique abbia deciso di restare anche ilprossimo anno. Magari più per godersi il suomagico tridente che per convincere Neymar adribbling meno esotici.

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Il tridente delle meraviglie su cui punta il Barcellona per la finale di sabato a Berlino: da sinistra, l’argentino Lionel Messi, 27 anni, l’uruguaiano Luis Suarez, 28, e il brasiliano Neymar 23 AP/GETTY/REUTERS

: tre contro tre

1i gol del tridente Barça in questa stagione, record per il calcio spagnolo. Nel dettaglio: Messi 58, Neymar 38, Suarez 24; 55 gli assist120

FINALISTE A CONFRONTO

Pulce senza freni: 5 mila minutiBonucci lo stakanovista Juve 1I bianconeri hanno giocato 55 gare contro le 59 degli spagnoli e i probabili titolari della finale hanno un minutaggio inferiore nelle gambe. Messi è stato il più impiegato

JUVENTUS GIOCATORE MINUTI GIOCATIBONUCCI 4.605

MARCHISIO 4.251

BUFFON 4.170

CHIELLINI 3.998

TEVEZ 3.948

LICHTSTEINER 3.895

VIDAL 3.545

POGBA 3.250

EVRA 2.935

PIRLO 2.583

MORATA 2.216

TOTALE 39.396

BARCELLONA GIOCATORE MINUTI GIOCATIMESSI 5.226

NEYMAR 4.716

PIQUÉ 4.282

MASCHERANO 4.246

JORDI ALBA 4.134

BUSQUETS 3.993

RAKITIC 3.667

SUAREZ 3.666

DANI ALVES 3.654

INIESTA 3.115

TER STEGEN 2.170

TOTALE 42.869

I n questa complicata sfidacol Barcellona c’è una voceche è nettamente sbilan-

ciata a favore della Juventus: iminuti giocati dai suoi uominirispetto a quelli degli avversa-ri. La squadra di Allegri ha di-sputato 55 partite contro le 59del Barcellona grazie a unaCoppa Italia decisamente piùsnella rispetto alla legnosaCoppa del Re, ma le quattrogare di differenza potevano te-oricamente essere assorbite dai catalani con un pizzico diturnover.

CANNIBALE MESSI E Luis En-rique così aveva pensato, a ini-zio stagione. Tanto che solo il18 gennaio, alla ventinovesi-ma uscita dei suoi, ha ripetutola stessa formazione. Ma se giàprima c’era parecchia genteche riposava poco, da gennaioin poi la giostra si è fermata. Omeglio, ha continuato a giraremontando sempre gli stessi ca-valli. Allora ecco che il canni-bale Leo Messi si presenta aBerlino con 5.226 minuti nellegambe: unico rappresentantedelle due rose ad aver sfondato

il muro dei 5.000 minuti.Quando è finito in panchina aSan Sebastian il 5 gennaioscorso (Barcellona sconfitto1-0...), Messi se l’è presa tal-mente tanto che Luis Enriqueha capito che non lo avrebbepiù potuto togliere. Poi è statoil turno di Neymar a lamentar-si: di nuovo Lucho è venuto apatti con la sua voglia di turno-ver e infatti il brasiliano è aquota 4.716 minuti, più dellostakanovista Bonucci, il piùutilizzato da Allegri, cinquan-ta partite intere più una mezzaper lui. Che i due uomini piùbrillanti del Barcellona, 96 retistagionali in coppia, siano an-che i più utilizzati è decisa-mente indicativo.

ACCIACCHI E RIPOSO Il con-cetto di undici titolare nelBarça sembra scolpito: anchePiqué, Mascherano e Jordi Al-ba sono sopra i 4.000 minuti,con Busquets a un passo dallameta (3.993). Nella Juventusoltre a Bonucci solo Buffon e

Marchisio hanno giocato più di4.000 minuti (Chiellini è prati-camente lì, 3.998), con Evra,Pirlo e Morata che non arriva-no nemmeno a 3.000. Allegrioltre che per alcune scelte stra-tegiche precise ha dovuto ruo-tare per gli infortuni di Pirlo ePogba, per gli acciacchi e la fa-tica post Mondiale di Vidal, perl’età di Evra. Morata è stato alungo la riserva di Llorente einfatti a tutt’oggi ha giocatoquasi 500 minuti in meno delconnazionale. Pereyra è il verododicesimo uomo: per l’argen-tino addirittura cinquanta pre-senze ma senza arrivare ai3.000 minuti, titolare sempresostituito o primo cambio dellapanchina. Da come hanno cor-so contro l’Athletic Bilbao (sisono rilassati giusto dopo il3-0) quelli del Barcellona nonsembrano affaticati, però i mi-nuti nelle gambe ci sono. Ve-dremo se conteranno qualcosaa Berlino.

m.gra.-f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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12 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A sinistra Carlo Ancelotti, 55 anni, sulla panchina del Milan dal 2001 al 2009. Sopra, Sinisa Mihajlovic, 46 anni: in Italia il tecnico serbo ha allenato Bologna, Catania e Fiorentina prima della Sampdoria GETTY

Il Milan aspetta Ancelottie intanto studia il piano B1In attesa della risposta di Carlo, la società valuta le altre candidature da Mihajlovic a Conte. Ma attenzione pure a Brocchi

G.B. OliveroMILANO

P er comprendere megliola confusione che regnanel Milan, vale la pena di

riassumere la situazione. C’èun allenatore sotto contrattoche da un anno, e fino al 30giugno 2016, incassa dal club200 mila euro al mese senza la-vorare: Clarence Seedorf. C’èun allenatore virtualmente esonerato che però spera anco-ra in una miracolosa riconfer-ma: Pippo Inzaghi. C’è un alle-natore che sta subendo un cor-teggiamento insistito ma cheperò, pur riflettendoci, ha altrecose in testa come un’operazio-ne da affrontare e un nipotinoin arrivo: Carlo Ancelotti. C’èun allenatore che ha vissutouna bella stagione alla guidadella Primavera rossonera eadesso è combattuto tra il desi-derio di essere chiamato sullapanchina più importante e lapaura che accada davvero conil rischio (altissimo) di bruciar-si: Cristian Brocchi. E poi ci so-

no allenatori che più o menosanno di piacere al Milan, masanno anche di dover eventual-mente aspettare per ricevereun’offerta: Mihajlovic, Conte,Emery, Montella, Sarri.

LA TENTAZIONE Il campo prin-cipale è a Vancouver dove Car-lo Ancelotti attende di subireun intervento chirurgico, pro-babilmente mercoledì. Propriomercoledì è attesa la sua rispo-sta al Milan, ma una delle va-riabili è legata ai tempi di recu-pero dopo l’operazione e alloraAncelotti potrebbe far aspetta-re il club per qualche altro gior-no. Ma è giusto sottolineareche le perplessità del tecniconon dipendono dalle sue con-dizioni fisiche, ma da una seriedi considerazioni differenti.Secondo quanto ha riferitoAdriano Galliani dopo la lungatrasferta a Madrid, le possibili-tà che Ancelotti dica sì al Milansono pari al 50%: c’è spazio persognare, certo, ma è meglionon farsi troppe illusioni. Carlovuole bene al club e sarebbe fe-lice di dare una mano in un

momento difficile, ma la di-sponibilità economica del Mi-lan (in attesa dell’eventuale in-gresso di nuovi soci) è relativae quindi non è semplice esserecompetitivi in tempi brevi.

GLI ALTRI Così nelle ultime oreè salita nuovamente la candi-datura di Sinisa Mihajlovic,che piace anche al Napoli mache vorrebbe aspettare per ca-pire gli sviluppi in casa Milan.Conte, in assoluto la primascelta già un anno fa, è una so-luzione troppo complicata.Emery affascina, ma ci sonoanche molte incognite legateall’inserimento in un calcio chenon conosce e in un ambienteparticolare. Sarri è scivolatodietro nella lista dei tecnici in

corsa per la panchina rossone-ra, mentre Montella è stabile.

E PIPPO... Inzaghi, intanto,aspetta. Con grande dignità:«Mi reputo un uomo molto for-tunato perché la vita mi ha da-to tantissimo da calciatore e al-lenatore adesso. Ecco perchého vissuto bene tutta la situa-zione. Non mi arrabbio maiperché la più bella riposta mela dà la gente che incontro perstrada: arrivare al cuore dellepersone è la cosa più bella».Pippo è convinto che, in caso dirisposta negativa di Ancelotti,possa esserci la possibilità diuna riconferma. E Brocchi nonsi pone il problema: sente levoci, certo, legge i giornali e sache potrebbe arrivare unachiamata. Pare che a Berlusco-ni piaccia l’idea di puntare sudi lui. Ma è proprio il presiden-te che appare confuso: sullacessione delle quote minorita-rie, sull’allenatore del futuro.In fondo era lui che aveva dato8 in pagella a Inzaghi ed è pas-sato solo qualche mese.

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RNell’elenco del clubanche Montella, Emery e Sarri. E Inzaghi non smette di sperare

IL FLOP DELLA PUNTA

Il rebus Destro:rientra alla Roma ma dopo chissà1Il Milan potrebbe chiederlo ancorain prestito in base a chi sarà il nuovo tecnico rossonero

Marco PasottoMILANO

P urtroppo è rimasto fer-mo a queste parole,scandite nel dopogara

con la Roma tre settimane fa:«Segnare è l’unica cosa checonta». Fermo nel senso chenelle partite successive lepulsazioni di Mattia Destrosono tornate a farsi impercet-tibili: non pervenuto controil Sassuolo, confinato in pan-china con Toro e Atalanta.Mattia triste y solitario (finalsarebbe francamente eccessi-vo). Triste perché l’avventurainiziata con la scampanellatadi Galliani al citofono si èconclusa senza soddisfazio-ni: di squadra e personali.Solitario perché adesso il fu-turo dell’attaccante è ungrande punto di domanda, eal momento Mattia non hapiste particolarmente privi-legiate.

TOMBA Le incertezze nasco-no evidentemente dal rendi-mento offerto al Milan. Par-tiamo dai numeri, che dico-no: 15 presenze, di cui 11 datitolare, per 842 minuti incampo e 3 gol (ovvero unoogni tre partite circa), e unamedia voto poco entusia-smante di 5,62. Cifre moltocrude, ed è vero che Mattia inalcune partite non ha datol’impressione di voler spacca-re il mondo. Ma gettare lacroce soltanto addosso a luisarebbe ingiusto e riduttivo.Quella che avrebbe dovutoessere la squadra per rilan-ciarsi, si è rivelata la situazio-ne peggiore per uno che dimestiere fa la prima punta. IlMilan quest’anno è stato latomba dei centravanti. Nonse n’è salvato uno, a parteMenez che infatti interpretail ruolo in totale anarchia.Torres è stato persino costret-to a cambiare di nuovo aria.Il gioco di Inzaghi ha sempreavuto negli esterni gli inter-

preti più importanti e l’attaccan-te centrale non è mai riuscito adiventare il terminale delleazioni. Dopo le prime partitetrascorse a cercare di capire co-me uscirne, Destro aveva ancheprovato a dire: «Se occorre, cer-cherò di cambiare io modo digiocare». Offerta generosa, ma a24 anni non ci si può snaturare.

SCENARI Ora resta da capireche cosa succederà. Senz’altro,in termini pratici, Mattia torne-rà alla Roma, che lo aveva la-sciato al Milan in prestito condiritto di riscatto fissato a 16 mi-lioni. Superfluo dire che il clubrossonero non intende riscat-tarlo, nemmeno a cifre inferio-ri. Semmai, a seconda dell’alle-natore che verrà, potrebbe ri-chiederlo in prestito ai giallo-rossi (con Pazzini in scadenzaun centravanti comunque servi-rà). Ma qui occorre capire checosa ne penserebbe la Roma,per la quale Destro non rientrapiù nei programmi, ma è sen-z’altro un giocatore da cui rica-vare denaro.

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3� i gol di Destro con la maglia del Milan: uno ogni 280 minuti. Nella prima parte di stagione Mattia ne aveva messi a segno 5 in 16 partite con la Roma

Mattia Destro, 24 anni ANSA

Serie ARLe manovre rossonere

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13LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TRE VOLTES-WORKSAlberto Contador, Fabio Aru e Mikel Landa hanno

regalato spettacolo sulle strade del Giro d’Italia 2015,

hanno infiammato gli animi dei tifosi e alla fine sono

saliti sul podio a braccia alzate, con il sorriso e la gioia

di essere entrati nella leggenda. Tre campioni, una sola

bicicletta: Specialized S-Works Tarmac.

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foto @BrakeThrough Media

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14

Inter, tutto su IcardiMa Mihajlovic spegnel’ultima speranzadi andare in Europa

1Quattro gol con l’Empoli, 2 dell’argentino che aggancia Toni in testa alla classifica marcatori, unica gioia di una stagione da dimenticare

INTER 7

Un tiro, due sponde, l’altruismo nel darla a Palacio per l’1-0 e il suo 2-0. Poi il secondo gol che gli vale la testa (in coabitazione) del trono dei bomber. Certezza.

7,5

IL MIGLIOREICARDI

HANDANOVIC 5,5 Resta fregato nell’1-2. Spiazzato nel 2-2. Ferma due volte il 2-3 ma sul suo palo prende il 3-4.NAGATOMO 6 Quasi-gol, romba in affondo, pasticcia dietro. RANOCCHIA 5 Tutto bene finché non devia l’assist di Croce per il 2-1 e libera Pucciarelli. Dopo, un altro liscio.FELIPE 6 Resa dopo 20’. Regge. Ultimo atto della carriera? SANTON 6 Rientra dopo un mese: alza il telepass per Croce sull’1-2. Molle. Ma davanti serve tutti bene.JUAN JESUS 5,5 Prima a sinistra, poi centrale: sull’1-2 è scavalcato e non su Mchedlidze. Idem dopo.BROZOVIC 6,5 Sempre libero a destra, alterna bei cross a errori banali, infila il 3-2 primo gol italiano.MEDEL 6 Saponara come missione: bene. Tira pure. Muretto. KOVACIC 7 Serpentina dolce, un no-look che avvia l’1-0 e l’assist chic del 2-0. E’ roba vera. (Podolski s.v.) HERNANES 6 Acceso nel finale. Un tunnel preso, la tamponata a Laurini, un tiro assurdo. PALACIO 7 Sempre a tirar la carretta e anche a far gol e male agli altri. Esemplare. (Dimarco s.v.) ALL. MANCINI 6,5 Primo tempo buio. Nella ripresa, altra Inter: 26 tiri totali.

PALACIO ESEMPLARE, MALE RANOCCHIAGUERRIERO MCHEDLIDZE, DISASTRO BARBA

DAMATO Vede bene Hernanes-Laurini nel cuore dell’area:il primo abbatte il secondo. Coi cartellini va ok, la gestionenon lo fa tremare.

GIALLATINI 6 - VIVENZI 6BANTI 6,5 - PEZZUTO 6

LE PAGELLE di MATTEO DALLA VITE

EMPOLI 6

Gli manca la spada, pare Braveheartpettinato: segna, quasi raddoppia (lo farà dopo). Insomma, guerreggia e c’è sempre nei momenti in cui l’Inter abbassa la guardia

7

IL MIGLIOREMCHEDLIDZE

BASSI 5,5 Ottimo su Nagatomo, Icardi e Palacio, bravo su Santon. Poi arriva lo tsunami nerazzurro.LAURINI 6 Bella spinta a destra, esce perché ammaccato.MARIO RUI 6 Va a sinistra, con Hysaj poi a destra: rumba.RUGANI 5 Mastice credibile fino a quando sbilancia tutti sull’1-0. E sul 2-0 e dopo? Mangiato. BARBA 4,5 Sul suo fianco c’è mal opposizione, finisce morso da Palacio sull’1-0 e corroso dal 2-0.TONELLI 5,5 Sbaglia un contrasto decisivo ed è gol-Inter.HYSAJ 5,5 Dalla sua parte l’Inter picchia di più e bene: anche lui coinvolto nella dormita dell’1-0. VECINO 6,5 Scudiero di Valdifiori, fra Kovacic e l’out destro: quando spinge sa fare benone. VALDIFIORI 6 Ci vede benissimo: professione regista ben svolta.CROCE 6,5 Assatanato. E’ lui che mette sempre la marcia in più (anche sull’1-2).SAPONARA 5 Bel tunnel a Hernanes. Altro? Fuffa zoppicante.VERDI 6,5 Si mette sulla trequarti e serve la palla per Pucciarelli.PUCCIARELLI 6,5 Corre tanto in attesa dell’infilata: la trova facendo il Giamburrasca davanti a Ranocchia.ALL. SARRI 6 Ha un bel giocattolo che se la gioca comunque vada. Dietro lo tradiscono..

6,5

Serie ARUltima giornata

Fabio BianchiMILANO

@fabiowhites

F uochi d’artificio a San Si-ro. Qualcosa da festeggia-re c’è: il titolo di re del gol

di Mauro Icardi in coabitazionecon Luca Toni. L’argentino haavuto due occasioni per pren-derselo da solo. In un caso è sta-to sfortunato, nell’altro si èmangiato un gol da due passi.Va bene così, Toni se lo merita-va almeno quanto Icardi, che èstata la vera nota positiva in questa tormentata stagionedell’Inter che anche nell’ultimaesibizione ha confermato diavere l’inno più azzeccato dellaSerie A. Inter pazza. E incom-piuta. Fuochi d’artificio a SanSiro sotto forma di tiri e gol, manon si festeggia l’Europa. Quel-la è attaccata a improbabili spe-ranze di licenze Uefa non con-cesse. Altrimenti sarà Genoa(molto difficile). O la Samp diMihajlovic (più facile). Proba-bile che Mancini non si disperidi restare dentro i confini, an-che se questa è la prima annatadelle 12 cominciate dall’inizioche non porta una sua squadrain Europa. Non si dispererà per-ché qui, ovvio, c’è da costruire.E senza troppi impegni si lavorameglio. Thohir ha promesso ungrande mercato. Servirà. So-prattutto servirà blindare al piùpresto Icardi, centravanti dirazza che ha persino imparato a

essere generoso. Vedi l’assist aPalacio per l’1-0 che ha fattoesplodere la partita. Le esigen-ze sono note. Vedremo.

GENTE DA INTER Intanto anchela sfida con un discreto Empoliha dato indicazioni al tecnico suchi è da Inter. Kovacic per esem-pio. E’ uno di quelli che ha mer-cato e potrebbe essere sacrifica-to per far cassa. Il suo non è sta-to un gran campionato, ma lavoglia e la qualità mostrate nel-l’ultima vetrina dà l’impressio-ne che il ragazzo vorrebbe farparte del nuovo progetto. Comelui, anche Brozovic. Il croato ètornato sulle sue prime presta-zioni e ha anche firmato il goldel 3-2 nel momento più delica-to. Anche Santon, al rientro do-po un mese, ha sostituito l’in-fortunato Felipe e ha mostratobuone cose. Medel si sa che puòdare e cosa no. Comunque unapedina importante. Insomma,l’ossatura ci sarebbe.

POI, LA PIOGGIA DI GOL In que-sta notte di fine stagione, l’Interha mostrato antichi difetti enuove potenzialità. Nel primoround ha faticato a prendere inmano il pallino della manovra,per il gran pressing e la velocitàdell’Empoli di Sarri. Ma ha co-munque avuto almeno un paiodi occasioni che Bassi ha prov-veduto a disinnescare. Palacio,sempre uno dei più attivi, hadato due zuccate che potevanoavere un esito migliore ma sono

finite sopra la traversa. Insom-ma, Inter attiva e sfortunata.Empoli combattivo ma inesi-stente oltre la tre quarti. Sem-brava che il pallone non doves-se entrare mai. Invece nel se-condo round è arrivata unapioggia di gol. Dopo il tè, si so-no svegliati Hernanes e soprat-tutto Kovacic. Due infilate deicentrocampisti per Icardi han-no prodotto il doppio vantaggioin 8 minuti. Bravo l’argentino aservire Palacio, appunto, per ilprimo gol. E bravo poi ad antici-pare con un preciso piatto nel-l’angolo l’uscita di Bassi. Menobrava la difesa empolese ha la-sciare i buchi in mezzo. Qui pe-rò è uscita la solita pazza Interche ha concesso a Mchedlidze(il migliore dei suoi) e Puccia-relli nelle prime due avventure

in area della gara di pareggiareil conto. Non bene la difesa ne-razzurra, proprio no. Qui peròl’Inter è stata brava a ributtarsiin avanti e sfornare una quanti-tà di tiri industriali: alla fine sene conteranno 26, 7 nelo spec-chio. Brozovic ha approfittatodi un rimpallo tra Icardi e To-nelli per infilare Bassi cin unsecco diagonale. E poi Icardi,servito da Hernanes, ha trovatoil modo di agguantare Toni. Labotta di Mchedlidze dal limiteha chiuso i fuochi d’artificio.Ah, L’Inter ha giocato con lanuova maglia, che con le righelarghe torna all’antico. Pren-diamolo come un messaggio.Perché come diceva una stri-scione: «Per il 2015-16 va benetutto, ma non così».

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15LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

77

8

18

88

10

Marcello Brozovic

Rodrigo Palacio

Gary Medel

Hernanes

Mateo Kovacic

9

7

6

2

2

DESTINATARI

2

GOL

3

TIRI NELLO SPECCHIO

TIRI TOTALI

7

TIRI NELLO SPECCHIO

3

TIRI FUORI

4

OCCASIONI CREATE

3

ASSIST

1

DRIBBLING

0

SPONDE

8

PASSAGGI

27

I PUNTI DA CUIHA CALCIATO IN PORTA

IL PUNTO DA CUI HA SEGNATO

PASSAGGI EFFETTUATI

918 88

77

10

8TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

122

24

4 6 58

11 1

11

1

1

1 1

1

2

INTER 4 3 EMPOLI

P. T. 0-0 MARCATORI Palacio (I) al 4’, Icardi (I) all’8’, Mchedlidze (E) al 14’, Pucciarelli (E) al 17’, Brozovic (I) al 25’, Icardi (I) al 32’, Mchedlidze (E) al 43’ s.t.

ARBITRO Damato di Barletta NOTE spettatori 32.036, incasso, abbonati e quota n.c. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 19-2. In fuorigioco 2-2. Angoli 6-1. Rec.: p.t. 2’, s.t. 3’.

INTER (4-3-1-2) Handanovic; Nagatomo, Ranocchia, Felipe (dal 21’ p.t. Santon), Juan Jesus; Brozovic, Medel, Kovacic (dal 38’ s.t. Podolski); Hernanes; Icardi, Palacio (dal 45’ Dimarco). PANCHINA Carrizo, Andreolli, Podolski, Kuzamonovic, Obi, Gnoukouri, Puscas, Donkor, Bonazzoli, Correia. ALL. Mancini.CAMBI DI SISTEMA dal 38’ s.t. 4-2-3-1BARICENTRO BASSO 48,7 METRIESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

EMPOLI (4-3-1-2) Bassi; Laurini (dal 9’ s.t. Mario Rui), Rugani, Barba (dal 24’ s.t. Tonelli), Hysaj; Croce, Valdifiori, Vecino; Saponara (dal 43’ p.t. Verdi); Mchedlidze, Pucciarelli.PANCHINA Pugliesi, Sepe, Signorelli, Tavano, Diousse, Piu, Brillante, Zielinski, Somma.ALLENATORE Sarri.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 43,8 METRIESPULSI nessuno. AMMONITI Barba, Valdifiori per gioco scorretto.

RINCORSA OKDUE GOL E SALE SUL TRONO

1Mauro Icardi è arrivato a 22 reti in campionato, il suo top in Serie A: nel 2012-13 l’argentino si era fermato a 10 gol con la maglia della Sampdoria, mentre l’anno scorso, al debutto con l’Inter, ne aveva segnato uno di meno (9)

Mauro Icardi, 22 anni, con la doppietta di ieri all’Empoli è salito a quota 22 gol insieme a Luca Toni AP

BOMBER

fIL PERSONAGGIO

L’ARGENTINO CAPOCANNONIEREMaurito, leader coi gol«Un traguardo inseguitoRinnovo? Resterò qui»

1L’attaccante e il futuro: «Voglio fare una stagione migliore: l’obiettivo è vincere o arrivare più in alto possibile»

Matteo BregaMILANO

L a Nord aspetta solo lui perapplaudirlo. E per ringra-ziarlo. Dopo aver espresso

i propri malumori contro Lotito,lo Stato italiano e questa stagio-ne, il cuore del tifo interista sistringe per salutare Mauro Icar-di. Lui, il re (a metà, con LucaToni) dei marcatori della SerieA con 22 gol si ferma nell’ango-lo sotto la Nord a festeggiare iltitolo individuale.

FOTO RICORDO Entrano in cam-po Wanda Nara, i tre figli che lamoglie ha avuto nel precedentematrimonio con Maxi Lopez e lapiccola Francesca, la primoge-nita della coppia più glam della

Milano nerazzurra. La creaturi-na era già entrata in campo inbraccio a papà e ritorna da fi-glioletta del leader. Non Maxi-mo, ci mancherebbe, non vor-remmo solleticare la malizia.Semmai il leader pratico di unasquadra che per tutta la stagio-ne si è aggrappata a lui (in tut-to, 27 gol tra campionato e cop-pe). Quel giocatore che Manci-ni vuole trattenere e che la so-cietà tratterrà visto che lo stessoMauro è legato ormai a Milano.Il rinnovo è a distanza fiscale,sul «quanto» non si discute più

(3 milioni a salire più bonus fi-no al 2019, obiettivo 4 milionicon la qualificazione in Cham-pions e diritti d’immagine a me-tà con il club). Semmai si bofon-chia sul «quando» annunciarlo.

VACANZE RINVIATE Ecco per-ché nonostante il «liberi tutti»,Icardi e famiglia non partirannosubito per le vacanze, ma aspet-teranno perché vorrebbero par-tire dopo aver sistemato tutto.L’Atletico Madrid di Simeone lovorrebbe, ma non ha colpito alcuore di Icardi che non sarebbe

ingolosito solo da uno stipendiomigliore.

«VOGLIO RESTARE QUI» «Vole-vamo vincere – ha commentato–. Dopo il primo gol i compagnisi sono messi a disposizione peraiutarmi a raggiungere questo traguardo che ho inseguito tut-ta la stagione. Vorrei congratu-larmi con Toni che fa bene ognianno». Qualcuno gli chiede del-l’assist a Palacio, anche se inquell’occasione non sarebbestato semplice segnare. «Maga-ri se avessi calciato, il portiereavrebbe parato. Contava vince-re e con Palacio meglio piazzatoera giusto passargli la palla».Tempo di classifiche: il gol piùbello? «Quello annullato col Ce-sena in rovesciata – sorrideMauro –. Ma per un attaccantesono tutti belli. Ora mi riposeròun po’ e in futuro arriverà ancheil tempo di pensare alla nazio-nale argentina». Poi spazio altema-rinnovo: «Voglio restarequi e resterò qui. In settimana ciincontreremo per trovare l’ac-cordo, sono ottimista. Vogliamofare una stagione migliore, an-dranno via alcuni giocatori mane arriveranno altri. L’obiettivoè vincere qualcosa o arrivarepiù in alto possibile». Di lui haparlato anche Mancini: «Può di-ventare uno dei migliori attac-canti del mondo. Pure control’Empoli avrebbe potuto segna-re 3-4 gol».

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L’ALLENAMENTOSI FA DURO? SU CON

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16 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«In futuro non potremo più concedere così tantigol, perché vince chi subisce meno». I fischi a Ranocchia: «Deve reggere la pressione»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELL’INTER

Matteo Brega

«V oglio fare una squa-dra forte, possibil-mente con Icardi e

Kovacic«.. Roberto Mancini si-

stema le mani avanti visto cheda oggi sarà solo mercato perquaranta giorni buoni, primadell’inizio della nuova stagio-ne. «Kovacic però non può gio-care così bene come nel secon-do tempo in maniera alternata,lo deve fare per 35-36 partitedi campionato – ha detto delcroato richiesto dal Liverpool –e stare sottotono solo 2-3 volte.Mateo incedibile come Touré?No, è diversa la situazione. E suYaya vedremo di capire neiprossimi giorni perché c’erastata un’apertura del City (ma

l’ivoriano ha detto: “Restoqui”). Thoir ci supporterà intutto, è arrivato il momento diriportare l’Inter dove merita».

DIFESA La vittoria contro l’Em-poli non cancella la pessimaannata («Quando sono arriva-to mi aspettavo una stagionemigliore») e rimarca cose buo-ne e cose meno buone. «Siamodiventati una squadra seppurcon diversi limiti – ha ammesso-. In futuro non potremo piùconcedere così tanti gol perchénel calcio vince chi subisce me-no”. Regola semplice. “Bisognaanche passare da momenti disofferenza come questi per cre-scere. Dobbiamo lavorare peressere più attenti dietro senzaperdere l’anima propositiva».A un certo punto lo stadio èesploso in un fischio unico con-tro Ranocchia (che ha divisoJuan Jesus e Medel dopo aversubito il 2-2): «La fascia di ca-pitano è un peso? Bisognachiedere a lui – risponde ilMancio -. Ma chi gioca nell’In-ter e in questo stadio deve sa-per reggere la pressione».

MERCATO Da oggi comincia ilmercato con il d.s. Ausilio chia-mato ad accelerare le trattativeper fornire a Mancini la squa-dra base fin dal 3 luglio. MarcoFassone ieri sera è stato abba-stanza chiaro a Sky: «Benatia èuna missione impossibile, macercheremo di regalare al tec-nico giocatori importanti. Icar-di? E’ al centro del nostro pro-getto, così come Mancini». Aldi là dell’ufficialità, l’Inter con-tinuerà a sondare Benatia cheè entrato nel mirino anche del-la Juventus. E Ausilio prose-guirà nella ricerca di un paio dicentrocampisti centrali: seTouré salta, sotto con Kondog-bia e Thiago Motta, ma occhiosempre a Felipe Melo, Allan eLucas Leiva.

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«Sono troppo legato a questa città, non sopporterei di deluderla. Per prendere uno come me ci vuole coraggio...»

SARRIE IL FUTURO:

«NON VORREIRESTARE

E SCIUPARETUTTO»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELL’EMPOLI

Matteo Dalla Vite

«P er prendere me? Civuole coraggio sì. Sela mia filosofia non è

riproducibile in un grandeclub? Finché i grandi club han-no 23 stranieri su 25 sì, ma segli italiani sono di più, beh, al-lora vedrete che l’identità c’è,esiste, si trova». Applausi aMaurizio Sarri, su tutti i fronti.

SOLO DA CHI E’ CONVINTOForse saluterà l’Empoli, ma dicerto il calcio italiano ha trova-to uno concreto, che sa ragio-nare anche calcio. «La mia filo-sofia – riprende il tecnico del-l’Empoli – è poter pretendere lastessa cosa da un giovane ap-pena arrivato come da uno che

ha vinto la Coppa dei Campio-ni. Non so se lascerò Empoli,m’interessa solo chi è convintodavvero di avermi e di voler-mi». Ha vissuto il match quasitutto in piedi. «Primo tempotutti attenti alla fase difensiva.Poi, partita spettacolare, diquelle che fanno gioire il pub-blico e arrabbiare gli allenato-ri».

NON VOGLIO SCIUPARE La do-manda è: rimarrà un altro an-no? «L’altra sera ci siamo visticon il d.s. Carli. Dopo cinqueminuti ci siamo detti: “Siamocotti, prendiamoci tre giorni divacanza e poi ne riparliamo insettimana”. Ho salutato i gio-catori, chiedendomi quanti diquesti giocatori ci saranno l’an-no prossimo. La mia aspirazio-ne? Chi fa questo mestiere de-ve averla. L’unica perplessità èche sono legato a Empoli e chela città mi vuole bene: non sop-porterei mai rovinare tutto,sciupare questa bella annata».Addio vicino? Sarri sa sorpren-dere, l’ha detto anche Eto’o.

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MANCINI«BRAVO KOVACIC MA GIOCHI COSI’PER 35 PARTITE»

HANNO DETTO

RODRIGO PALACIOATTACCANTE INTER

SPERIAMOCHE ARRIVINO

GIOCATORI FORTI, CHE CI AIUTINO

A MIGLIORARE

JUAN JESUSDIFENSORE INTER

UNA PARTITA COSÌ VA CHIUSA PRIMA.

PER LA STAGIONE MI DO 5. MA IO STO QUI

FINO AL 2050

FEDERICO DIMARCODIFENSORE INTER

SOGNAVO L’ESORDIO IN A DA QUANDO

AVEVO 5 ANNI. VEDERE SAN SIRO DAL CAMPO È FANTASTICO

Serie ARUltima giornata

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17LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GLI ANTICIPI DI SABATO

MARCATORI Pereyra (J) al 42’ p.t.; Toni (V) al 3’, Llorente (J) all’11’, J. Gomez (V) al 48’ s.t.

VERONA (4-3-3) Rafael 7; Sala 6, Marquez 5,5, Moras 6, Agostini 6; Greco 5,5 (dal 14’ s.t. Obbadi 6), Tachtsidis 6 (dal 40’ s.t. Saviola s.v.), Hallfredsson 6,5; Jankovic 6 (dal 29’ s.t. Valoti 6), Toni 7, J. Gomez 7,5. All. Mandorlini 7.

JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon 5,5; Padoin 6, Bonucci 6, Ogbonna 5,5, Evra 6 (dal 14’ s.t Lichtsteiner 6); Marchisio 6 (dal 1’ s.t. Sturaro 6), Pirlo 6,5, Pogba 5,5; Pereyra 7,5 (dal 33’ s.t. Pepe 5); Llorente 7, Tevez 5,5. All. Allegri 6.

ARBITRO Di Bello di Brindisi 5,5.NOTE Espulso Pepe (J) al 47’ s.t. per gioco scorretto. Ammoniti Tachtsidis, Marquez, J. Gomez e Tevez.

Pereyra-LlorenteMa il Verona riprende la Juve

VERONA 2

JUVENTUS 2

MARCATORI Baselli (A) al 21’, Pazzini (M) su rigore al 36’, Bonaventura (M) al 38’ p.t.; Bonaventura (M) al 35’ s.t.

ATALANTA (4-3-3) Sportiello 6; Zappacosta 6,5 (dal 34’ s.t. D’Alessandro s.v.), Benalouane 5, A. Masiello 5, Del Grosso 6 (dal 27’ p.t. Cherubin 5,5); Grassi 6, Cigarini 6, Baselli 6,5 (dal 21’ s.t. Scaloni 6); Moralez 6,5, Denis 5, A. Gomez 6. All. Reja 6.

MILAN (4-3-3) Abbiati 6,5; De Sciglio 5,5 (dal 37’ s.t. Calabria s.v.), Mexes 6, Paletta 5,5, Bocchetti 5,5; Van Ginkel 5,5, De Jong 5,5, Bonaventura 7 (dal 45’ s.t. Di Molfetta s.v.); Honda 5,5, Pazzini 6,5, El Shaarawy 6 (dal 23’ s.t. Poli 6,5). All. Inzaghi 6,5.

ARBITRO Pinzani di Empoli 6,5.NOTE Ammoniti Masiello, Cigarini, D’Alessandro.

Subito BaselliPoi il tris del Milancon Bonaventura

ATALANTA 1

MILAN 3

LE ALTRE PERLE,DA PALERMOALLA BAVIERA � 1 Con il Palermo, nel 2003-04 vince la classifica marcatori della Serie B (30 gol) OMEGA

� 2 Nel 2005-06, prima stagione alla Fiorentina, è re del gol in A, con 31 centri in 38 gare OMEGA

� 3 Il Bayern lo ingaggia nel 2007 e anche a Monaco al primo colpo è il miglior goleador della Bundesliga (24 gol) EPA

1 2 3

GIUDICE PRIMAVERA

Lazio, due squalificatiInzaghi, solo diffida� Il giudice sportivo del campionato Primavera ha squalificato per una giornata Borecki e Seck (Lazio), Russo (Spezia). Stop per un turno anche a Fabio Ripert, tecnico in seconda della Lazio per «atteggiamento provocatorio e irrispettoso nei confronti degli avversari». Simone Inzaghi, allenatore biancoceleste, se la cava con una diffida dopo le veementi proteste e l’espulsione durante il playoff di sabato con il Palermo. Oggi intanto a Savona (ore 14.30, Sala Sibilla della Fortezza del Priamar) verrà sorteggiato il tabellone delle Final Eight (dal 9 al 16 giugno a Genova, Chiavari e Savona): Fiorentina, Inter Roma, e Torino teste di serie, non potranno accoppiarsi al primo turno con squadre affrontate nel girone. Quindi, al primo turno, non ci saranno derby di Milano o Roma.

SCUDETTO CALCIO A 5

Donne: Ternana-Lazio E mercoledì si replicaFerrara-Pescara� (m.cal.) Così come lo scorso anno, saranno Ternana e Lazio a giocarsi lo scudetto femminile: eliminate rispettivamente Real Statte e Montesilvano. Gara-1 lunedì 8 in Umbria, gara-2 e l’eventuale «bella» a Fiano Romano (tutte le finali in diretta su RaiSport 2). Mercoledì (ore 20, RaiSport2) a Ferrara gara-2 della finale maschile: il Kaos cerca il riscatto dopo il k.o. di Pescara.

DOMANI ALLO STADIUM

Torino si preparaalla Partita del Cuore� Domani alle 20, allo Juventus Stadium di Torino, Nazionale Cantanti e Campioni per la ricerca si sfidano nella Partita del Cuore. In campo anche Ale Del Piero, Pavel Nedved, Max Allegri, Andrea Agnelli e John Elkann.

TACCUINO

Toni da record: è il bomberpiù vecchio di sempre in A 1L’attaccante del Verona ha vinto il titolo di capocannoniere ex aequo con Icardi a 38 anni. Battuto il primato di Hubner del 2002

I precedentipiù «anziani»

DARIO HUBNERCon il Piacenza, nel 2001-02, vinse il titolo di capocannoniere (alla pari con Trezeguet) all’età di 35 anni e 7 giorni con 24 reti.

LUIS VINICIOStagione 1965-66, vince la classifica cannonieri l’attaccante del Vicenza, che chiude con 25 gol all’età di 34 anni e 2 mesi.

GUNNAR NORDAHLNel 1954-55 il centravanti svedese del Milan vinse il titolo di capocannoniere con 27 reti all’età di 33 anni e 8 mesi.

Marco GuidiMILANO

E ora non chiedetegli di ab-bassare i «toni». Non oggi,non quest’anno. A 38 anni

e cinque giorni, Luca Toni puòcontinuare a festeggiare allasua maniera. Mano all’orec-chio, è diventato ieri il più vec-chio capocannoniere della sto-ria della Serie A. Certo, il trofeostagionale arriva ex aequo conMaurito Icardi, il bomber delfuturo. Toni si pensava fosse or-mai solo quello del passato. Dei31 gol a Firenze nel 2005-06 odei 24 in Bundesliga col Bayernnel 2007-08. Sbagliato. Luca èancora lì, a giocarsela alla paricon un ragazzino di 16 anni piùgiovane di lui. Che l’ha rag-giunto al rush finale, ma nonsuperato. Merito dei 22 gol in38 gare col Verona. L’ultimo sa-bato, al portiere meno battutodella Serie A, contro la squadracampione d’Italia. Il corona-mento di un percorso eccezio-nale, che l’ha portato a supera-re il record di Dario Hubner cheresisteva dal 2002.

NO ITURBE, NO PARTY? La re-surrezione di Toni non iniziaperò quest’anno. Siamo sem-pre a Verona, ma nell’estate2013. Luca è reduce da una sta-gione di alti e bassi alla Fioren-tina, dove era arrivato dall’Al-Nasr, squadra di Dubai in cui sicredeva fosse andato a guada-gnare gli ultimi (lauti) stipendidella sua carriera. Già il ritornoin Italia era stata una sorpresa,perché le ultime avventure con

Genoa e Juventus non eranostate granché. Scaduto il con-tratto con la Viola, ecco il neo-promosso Hellas. Una scom-messa. Ma è qui che Toni sco-pre l’elisir di lunga vita. Nonandava in doppia cifra dal2009, al primo anno al Bente-godi ne fa 20. Mandorlini glicostruisce un sistema intorno,con Iturbe a spaccare le difeseavversarie con le sue accelera-zioni, Romulo a sfruttare glispazi aperti dallo stesso Toni eonesti gregari a remare tutti

dalla stessa parte. Risultato?Salvezza tranquilla con 62 golfatti. Il mercato successivo sof-fia a Toni i fidi Iturbe e Romulo.La critica è dubbiosa: come fa-rà Luca a segnare ancora?

CHE STAGIONE E infatti Toniinizia col freno a mano tirato.Un solo gol nelle prime ottogiornate, appena sei al giro diboa di fine andata. Tevez è giàlontano, a quota 13. L’Apacheha però la Champions in testa,Allegri gli risparmia qualchepartita e dalle retrovie arrivaforte pure Icardi. Qui però scat-ta qualcosa. Toni inizia a segna-re a raffica: 16 gol in 19 garenel girone di ritorno. Nessunocome lui. Nemmeno Carlitos,che perde il confronto direttoall’ultima giornata. Toni bucaBuffon, Tevez si fa parare il ri-gore da Rafael. Sulla stradaverso il titolo di capocannonie-re resta solo Icardi, impegnatoieri sera contro l’Empoli. L’at-taccante argentino dell’Intermette piede in campo a quota20. Con tre gol o più lo scettrodi re dei bomber è solo suo. Chissà se Luca era davanti allatv, a tremare a ogni occasionecapitata sui piedi di Maurito.Che passa un tempo a prenderele misure, poi segna. Uno, duegol. Non il terzo. Finisce 22 pa-ri, capocannonieri ex aequo.Proprio come Hubner con Tre-zeguet nel 2002, la favola delbomber intramontabile si spo-sa con quella dell’emergente.Tutti felici e contenti, tranneTevez. Che però a Berlino puòvivere un altro tipo di fiaba.

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GIOCATORE (SQUADRA) NAZ STAGIONE

22 IMMOBILE (TORINO) ITA 2013-14

29 CAVANI (NAPOLI) URU 2012-13

28 IBRAHIMOVIC (MILAN) SVE 2011-12

28 DI NATALE (UDINESE) ITA 2010-11

29 DI NATALE (UDINESE) ITA 2009-10

25 IBRAHIMOVIC (INTER) SVE 2008-09

21 DEL PIERO (JUVE) ITA 2007-08

26 TOTTI (ROMA) ITA 2006-07

31 TONI (FIORENTINA) ITA 2005-06

24 LUCARELLI (LIVORNO) ITA 2004-05

GLI ULTIMI ANNI

Luca Toni, 38 anni, è alla seconda stagione con il Verona ANSA

Magic+3RCampionato

Simone Inzaghi, 39 anni LAPRESSE

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18 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROMA 1

PALERMO 2PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Vazquez (P) su rigore al 34’ p.t.; Totti (R) al 40’, Belotti (P) al 49’ s.t.

ROMA (4-3-1-2) Skorupski; Florenzi, Spolli, Astori, Balzaretti; Uçan, De Rossi, Paredes (dal 36’ p.t. Nainggolan); Ljajic (dal 6’ s.t. Pjanic); Doumbia (dal 24’ s.t. Iturbe), Totti. PANCHINA Lobont, Cole, Balzaretti, Yanga-Mbiwa, Holebas, Manolas, Pellegrini, Verde, Sanabria, Ibarbo. ALL. Garcia.CAMBIO MODULO nessuno. BARICENTRO BASSO 49,9 M.ESPULSI nessuno.AMMONITI Astori e Iturbe per gioco scorretto.

PALERMO (3-5-2) Sorrentino; Vitiello, Gonzalez, Terzi; Quaison, Jajalo (dal 34’ s.t. Rispoli), Maresca, Chochev (dal 19’ s.t. Della Rocca), Lazaar (dal 14’ s.t. Emerson); Vazquez, Belotti. PANCHINA Ujkani, Fulignati, Andelkovic, Milanovic, Rigoni, Daprelà, Dybala, Joao Silva, Bentivegna. ALL. Iachini.CAMBIO MODULO nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 47,2 M.ESPULSI nessuno.AMMONITI Jajalo per gioco scorretto, Belotti per c.n.r.

ARBITRO Nasca di Bari.NOTE spett. 44.752 (abb. 27.654), incasso euro 1.344.435 (quota 603.989). Tiri in porta 2-5 (un palo). Tiri fuori 3-6. Angoli 2-5. Fuorigioco 6-1. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.

Roma, poca bellezzaVazquez, gol per Conte1Solo un lampo di Totti, ora a 299 reti in carriera (l’Uefa gliene toglie una). L’italoargentino e Belotti in fuorigioco danno la vittoria al Palermo

Massimo CecchiniROMA

P uò essere che Garcia ab-bia ragioni inoppugnabiliquando dice che la Juve è

«irraggiungibile» e «non si pos-sono illudere» i tifosi dicendo ilcontrario. Certo è però che lesue parole, dopo aver perso 1-2contro un Palermo B (cioè inavvio senza i titolari Dybala,Andelkovic, Rispoli e Rigoni)virtualmente in vacanza e averfatto 15 punti in meno dellascorsa stagione, perdono un po’di valore, anche per la presta-zione senz’anima messa in ve-trina davanti a oltre 45.000persone che avrebbero solo vo-glia di far festa dopo la vittorianel derby. Decide la rete (infuorigioco) di Belotti nell’ulti-ma azione, dopo il vantaggio diVazquez su rigore pareggiatoda capitan Totti, ancora unavolta capocannoniere giallo-

rosso con 10 gol e a quota 299in giallorosso (c’è chi dice 300,ma l’Uefa assegna una rete inmeno: quella al Bayer Leverku-sen nel 2004, autogol). Tuttoquesto in una prova complessi-vamente deficitaria da partedella Roma, soprattutto da chisi aspettava un po’ di spettacoloda seconde linee di gran lusso edi gran costo (il fischiatissimoDoumbia, Paredes, Uçan in-nanzitutto). L’unica bella noti-zia per i giallorossi è il ritornoin campo di Balzaretti, assentedal 10 novembre 2013, mentre irosanero sfoggiano come fioreall’occhiello l’aver fatto, nel ri-torno, più punti in trasferta chein casa. Partita con poca bellez-za, soprattutto se si pensa cheancora una volta gli ultrà han-no insultato il presidente Pal-lotta e il d.s. Baldissoni, pren-dendosela persino con l’ex pre-sidente Rosella Sensi.

TOTTI GOL Garcia sceglie un

modulo con Ljajic trequartistadietro la coppia, male assortita,Totti-Doumbia. L’ivoriano an-cora una volta delude, mentre ilcapitano trova l’unico spuntosolo sui titoli di coda, chiuden-do però almeno la stagione indoppia cifra. In mediana i babyParedes e Uçan danno poca ve-locità, mentre Florenzi e Balza-retti almeno ci provano. Maleinvece la coppia composta da

Astori e Spolli, che commette ilsuo quinto fallo da rigore in Asu cross di Chochev. Il penalty èsegnato dal migliore in campo,Vazquez, al 10° gol, che dà cosìottime notizie al c.t. Conte, per-ché riesce a far girare l’orche-stra rosanero con buon ritmo,grazie anche alla buona provain due ruoli di Quaison, utileprima sulla fascia e poi da inter-no. Iachini, alla centesima pan-

china in A, si dimostra abile aimperniare la difesa su Gonza-lez, mentre Maresca smista lapalla bene davanti alla difesa.Ne consegue che tocca Skorup-ski meritarsi nella prima frazio-ne la palla di migliore dei suoicon una gran parata su colpo ditesta dello stesso Maresca.

LA TERNA SBAGLIA Conclusiprimi 45’ senza un tiro nellospecchio della porta (alla finesaranno 2), la Roma si svegliaun po’ nella ripresa soprattuttograzie all’inserimento di Pjanic,oltre a quello di Nainngolan. Lamigliore occasione però è sem-pre del Palermo, quando Belot-ti liscia davanti al portiere unbuon cross del subentrato DellaRocca. Tutto però ruota attornoa Vazquez che - oltre a colpireun palo esterno da angolo - atti-ra fuori De Rossi e smista per gliinserimenti degli interni e i ta-gli dei giocatori di fascia. Buonper i giallorossi che i ritmi si al-

ROMA 5

Entra in campo e accende l’interruttore della luce. La Roma trova giocate e palleggio, affacciandosi finalmente anche dalle parti di Sorrentino.

6,5

IL MIGLIOREPJANIC

SKORUPSKI 6 Salva il risultato su Maresca, si ripete su Belotti.FLORENZI 6 Spinge ad intermittenza, ma nella ripresa di fatto è l’attaccante più pericoloso.SPOLLI 5,5 All’esordio, è sfortunato sul rigore. Ma sembra ruvido.ASTORI 4,5 Imbarazzante su tempi di uscita, si addormenta sul 2-1.BALZARETTI 6 Torna in campo dopo 567 giorni, non ha ritmo e palleggio. Ma tanta voglia.PAREDES 5,5 Non entra in partita, troppo scolastico in ogni cosa.NAINGGOLAN 6,5 Regala energia in mezzo. Suo l’assist per Totti.DE ROSSI 5,5 Bassissimo, spesso è il terzo centrale. Non incide.UÇAN 5,5 Prova a regalare verticalità e palleggio. Non eccelle.LJAJIC 5,5 Trequartista, a volte si scambia con Totti. Non lascia il segno.DOUMBIA 4,5 Fischiatissimo. Tecnica e corsa da rivedere. Fatica a sembrare un giocatore.ITURBE 5,5 Intraprendente, la solita voglia e i soliti limiti. Tecnici e mentali. Giallo assurdo.TOTTI 6 Si pesta i piedi con Ljajic, poi si illumina con il 243° gol in A e il 299° in carriera.ALL. GARCIA 5 La Roma manca ancora di motivazioni. Di chi sarà la colpa?

PJANIC ACCENDE LA LUCE, ASTORI DORMEQUAISON ESPLOSIVO, VAZQUEZ GENIETTO

NASCA Indovina il rigore di Spolli, fa bene a non darlosubito su Gonzalez. Tradito sul fuorigioco di Belotti, dubbidue tocchi rosanero di mano nel finale.

IORI 6-SEGNA 5GUIDA 6-FABBRI 5,5

LE PAGELLE di ANDREA PUGLIESE

PALERMO 6,5

Sarà anche lento, ma l’italo-argentino gioca spesso tra le linee andando a disegnare calcio. Segna, colpisce un palo e regala intuizioni per Quaison e Belotti.

7

IL MIGLIOREVAZQUEZ

SORRENTINO 6 Si distende bene su Pjanic e nulla può su Totti.VITIELLO 5,5 Dei tre dietro sembra il meno sicuro nei disimpegni.GONZALEZ 6,5 Buona gestione del reparto, rilancia l’azione.TERZI 6,5 Copre bene e chiude con 8 palle recuperate e 2 intercetti.QUAISON 6,5 Si sacrifica in un ruolo non suo: è talmente esplosivo che nessuno se ne accorge.MARESCA 6,5 Sfiora il gol di testa, è l’orologio di un Palermo che gioca e riparte.JAJALO 6 Fraseggia spesso con Quaison, la coppia a destra funziona (RISPOLI s.v.)CHOCHEV 6 Buono l’inserimento nello spazio sul rigore, poi poco altro da segnalare.DELLA ROCCA 5,5 Serve subito una assist d’oro a Belotti, poi rischia un rigore ingenuo.LAZAAR 6 A sinistra spinge meno di altre volte, ma è quello che mette dentro più palloni (6).EMERSON 5,5 Sembra poter incidere subito ed invece si perde strada facendo. Confusionario.BELOTTI 6 Non vede palla per 93’, poi segna il suo sesto gol in Serie A. Ma era fuorigioco.ALL. IACHINI 6,5 Festeggia le cento panchine con una vittoria. Palermo ordinato e bello a vedersi.

6

L’esultanza di Andrea Belotti, 21 anni, dopo il gol della vittoria palermitana, il suo sesto in stagione REUTERS

Serie ARUltima giornata

zino, consentendo a Florenzi eBalzaretti si restare stabilmentealti, facendo così scivolare DeRossi nella posizione di terzocentrale. La pressione produceil gol del pari, con Totti che, ser-vito da Nainggolan, scavalcacon classe il portiere. E’ il mo-mento migliore per i gialloros-si, che impegnano Sorrentinocon Pjanic (40’) e reclamanoper due falli di mano in area diGonzalez e Della Rocca. Quan-do il pari sembra scritto, però,sempre su cross di Vazquez èBelotti a segnare in fuorigioco,ma nessuno fa una piega. Nep-pure il pubblico che alla fine hadovuto riservare le uniche esul-tanze agli inutili gol del Napolialla Lazio. Come dire, gioie daGrande Raccordo Anulare. E seil Palermo può festeggiare unmeritato 11° posto a pari meri-to, l’impressione è che la Roma,per esultare davvero, in futurodovrà dare molto di più.

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Francesco Totti, 38 anni, firma l’1-1 col «cucchiaio», la sua specialità AFP

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19LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rudi Garcia, 51 anni, francese, seconda stagione alla Roma LAPRESSE

Davide StoppiniROMA

C hissà se anche quello disabato è stato uno showper Rudi Garcia, una

parte da recitare, con qualcu-no da motivare e qualcun altroda infastidire. Perché ci sareb-be ormai da dubitare di qualsi-asi uscita pubblica del france-se, così perennemente al limi-te tra il Rudi uomo e il Garciaallenatore. Il secondo, l’alle-natore, ieri ha ribattuto sul ta-sto dolente: «La Roma ha unpresidente fantastico – ha det-to –, io ho solo fatto in modo diproteggere tutti. Dopo Juve-Roma c’era una verità specifi-ca, in questa città bisogna lot-tare contro il pessimismo. Senon avessi detto che avremmovinto lo scudetto, probabil-mente non saremmo arrivatineppure in Europa League. Lasintonia con la proprietà? C’èe non cambierà. Io resto quifinché non mi cacceranno. So-no più contento di questa sta-gione che della scorsa».

NIENTE TV Magari non è cosìper la società, che alle paroledel francese sulla Juve irrag-giungibile ci ha creduto ecco-me. Non è così per i tifosi dellaRoma. Quelli del «vogliamoundici Garcia» fino a pochesettimane fa, gli stessi che ierisera all’annuncio delle forma-zioni hanno riservato al fran-cese una buona dose di fischi,per la verità senza risparmiaredai cori il d.g. Baldissoni e lasocietà. La verità fa male, sa-rebbe così se fosse da scrivercisu una canzone. Per dire: Pal-lotta, in attesa di cantarnequattro di persona a Garcianell’incontro di giovedì a Lon-dra, ha chiesto alla tv di casadi togliere dalla programma-zione le repliche della confe-renza stampa. «Orecchio nonsente» e cuore non duole? For-se. Nell’attesa il d.s. Sabatini,che va in onda su una modula-zione di frequenza differenterispetto al francese, ci ha tenu-to a precisare che «l’allenatoreha lavorato benissimo, in que-sta stagione qualche problemac’è stato. Diciamo che conquelle parole non gli è riuscitobene il saggio di fine anno».Una puntura, prima del mixbastone-carota: «E’ evidenteche non condividiamo tutto,ma alcune cose sì. Le sue pun-tualizzazioni sulla Juventussono frustranti per chi fasport: su questo ci confronte-remo, questi rapporti di forzanon li sottoscriviamo. Ma non

credo che Garcia volesse met-tere le mani avanti, magari èsolo spaventato dalla pressio-ne. Noi, in ogni caso, non ab-biamo intenzione né di cam-biarlo, né di metterlo in di-scussione».

NAINGGOLAN E...METEO Chis-sà, magari Garcia sarà felice diascoltare da Sabatini che «il ri-scatto di Nainggolan è un’ope-razione complessa, ma la por-teremo a casa, è un giocatoreche fa parte dei piani per il fu-turo». Oppure sarà turbato nelsentire Giulini, presidente delCagliari, dire che «dalla Romapretendiamo rispetto, l’ultimavolta che ci hanno chiamato cihanno detto che siamo una so-cietà di Serie B». Di sicuro ilbelga è indispensabile per laRoma, se è vero che Garcia èstato costretto a mandarlo incampo anche ieri sera, pure

nel mezzo di una partita insi-gnificante per la classifica.Partita che Rudi ha vissuto al-la sua maniera, prendendo ap-punti dal minuto 5 del primotempo, lamentandosi con ilquarto uomo per un paio di ri-gori non concessi nel finale,facendo il giro di campo con lasquadra. Ma qualcosa nonquadra. E il futuro prossimoresta tutto da scrivere. Non sipuò escludere neppure lo sce-nario di una rottura, tra l’alle-natore e la società, almeno agiudicare dall’eco che le frasidel francese hanno avuto. Ilmeteo del giorno dopo non èmigliorato rispetto alla gran-dinata di sabato. Il tempo re-sta nuvoloso, almeno fino agiovedì. In fondo lo sa pureGarcia. E dietro quel «restofinché non mi cacceranno» c’èun mondo da scoprire.

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«A Roma finché non mi cacceranno»1Garcia sicuro, ma la frase sulla Juve «irraggiungibile» fa infuriare Sabatini: «Non gli è riuscito il saggio finale»

� ROMA (pug) Alla fine c’è da capire se Iachini è più felice per la prestazione o per la vittoria. Comunque il tecnico rosanero festeggia al meglio le 100 panchine in A. «Vittoria meritata, frutto di una gara attenta e organizzata. Come sempre abbiamo cercato il risultato tramite il gioco, aggredendo l’avversario e concedendo poco. Peccato per il pari di Totti in sospetto fuorigioco, ma siamo stati bravi a crederci». Già, chiudendo una stagione ottima. «Eravamo una neopromossa con tanti giovani, il mio Palermo è da 8. L’unico rammarico sono i 21 legni, con un po’ di fortuna in più potevamo arrivare più in alto. Belotti? Ha fatto i suoi gol, è in crescita. Può consacrarsi anche in A».

Iachini contento:«Al mio Palermodo 8 in pagella»

Serie ARUltima giornata

RUDI GARCIAALLENATORE DELLA ROMA

LA SINTONIA COL CLUB C’È E NON CAMBIERÀ.

SONO PIÙ CONTENTO DI QUESTA STAGIONE CHE

DELLA SCORSA

HO SOLO FATTO IN MODO DI PROTEGGERE

TUTTI. IN QUESTA CITTÀ BISOGNA LOTTARE

CONTRO IL PESSIMISMO

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20 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’ALLENATORE

Montella, che abbraccio«Stavolta questo stadiomi ha messo dei dubbi»1Il tecnico viola sul suo futuro: «Con il club ci siamo detti tutto, prendendoci qualche giorno. Il quarto posto è un gran risultato»

Giovanni SardelliFIRENZE

P iù che i tre giorni del con-dor, saranno i tre giornidell’Aeroplanino. Entro

mercoledì, Montella darà unarisposta ai vertici viola: i se-gnali continuano a puntare sul-la voglia di separazione più chesul ritrovato entusiasmo, ma lasoluzione del giallo arriverà traun po’. La Fiorentina chiudeper il terzo anno consecutivo alquarto posto. Un piccolo mira-colo secondo Montella, irripe-tibile senza un super budgetche permetta di rifondare unasquadra che a detta dello stessoallenatore è giunta al corona-mento di un ciclo tecnico. Il no-do è sempre quello.

L’AEROPLANINO VOLA Il me-glio a partita finita. La squadrasi stringe intorno a Montella, locerca con tutti i suoi elementi.Lo staff tecnico fa lo stesso. Ab-bracci, sorrisi, gioia. C’è da fe-steggiare un altro campionatoda protagonista. Ma l’impres-sione che le emozioni sianoamplificate dal possibile addiorimane molto forte. Poi l’alle-

natore viene sollevato e lancia-to in alto dai giocatori. L’Aero-planino vola davvero. Se versoaltri lidi, saranno le prossime72 ore a dirlo. «Stasera lo sta-dio mi ha messo qualche dub-bio in più», ha detto lui a caldo.Poi il giro di campo, terminatosotto la Fiesole che applaudetutti. L’immagine resta bella, aprescindere. «Abbiamo fattouna grande stagione, il quartoposto è un grande traguardo -spiega Montella -. E dopo esse-re usciti dall’Europa League abbiamo fatto 5 vittorie conse-cutive. Questo è un gruppo dispessore, ho ritrovato le sensa-zioni del primo anno. Una gio-ia vera, una condivisione constaff e tifoseria, la voglia di sta-re insieme. Solo così potremofare più delle nostre possibili-tà. Le emozioni possono condi-zionare, ma devo cercare di ri-manere anche pratico».

FUTURO Montella conferma gliincontri con la società di sabatoscorso. «Ci siamo visti, il con-fronto è stato diretto, ma nonchiarificatore. Abbiamoespresso le nostre valutazioni.Anche quando non la pensia-mo nella stessa maniera ci sti-

miamo. Il patron Andrea DellaValle mi ha trasmesso entusia-smo e passione. Il presidenteesecutivo Cognigni è più cinicoe pratico, un po’ come sono io.Ci siamo detti tutto prenden-doci qualche giorno. La notte eil riposo porteranno consiglio».

TIMORI La paura del tecnico èabbastanza chiara. La valuta-zione che difficilmente possa-no arrivare gli stessi risultati.«Per avere coinvolgimento sideve parlare chiaro e dimenti-care quanto fatto nel triennio.Il percorso tecnico è già andatooltre quello che poteva fare. Sideve ripartire e non è detto sipossa fare dallo stesso livello.Magari parti più indietro maarrivi più lontano. Vediamo,abbiate pazienza. Ci rispettia-

mo, faremo le scelte migliori.Mi hanno consigliato di ripo-sarmi prima di vederci di nuo-vo (ride), sono un po’ stanco».Il poker degli allenatori moni-torati parla sempre di PauloSousa, Ventura, Sarri e Dona-doni.

PRADÉ Anche il d.s. viola spie-ga. «Le parti in causa si stimanoe rispettano. La parola chiave ègià stata usata da tutti: entu-siasmo. Serve la voglia del pri-mo giorno, a prescindere dalpercorso tecnico. Qualcosa do-vremo cambiare, il gioco puòessere diventato un po’ preve-dibile. Ma sono dettagli. Fare-mo vedere a Montella le nostreidee e vedremo quali sarannole sue risposte».

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Vincenzo Montella, 40 anni, sulla panchina della Fiorentina dal 2012 ANSA

DANIELE PRADÉD.S. FIORENTINA

«LA PAROLA CHIAVEÈ ENTUSIASMO.

DAREMO A MONTELLALE NOSTRE IDEE

E ASPETTEREMO»

MANUEL PASQUALCAPITANO FIORENTINA

«CI HANNO DETTO “ANNO FALLIMENTARE”.

ANNI FA IL QUARTO POSTO SAREBBE STATO

SANTIFICATO»

FIORENTINA 6,5

Lo sloveno finisce il campionato da protagonista. E con 10 centri tra Serie A e coppe. Nessuno in stagione ha fatto meglio di lui in casa viola.

7

IL MIGLIOREILICIC

TATARUSANU 6 Respinge con la faccia un tiro di Pellissier. E viene salvato dal palo sul sinistro al volo dell’attaccante del Chievo.TOMOVIC 6 Macina i soliti chilometri sulla corsia di destra.RODRIGUEZ 6 Serata tranquilla. Le punte del Chievo non graffiano.SAVIC 5,5 Ancora una prova balbettante. Da più di un mese in crisi d’identità. VARGAS 6,5 Montella lo propone da esterno basso. Un tuffo nel passato. Il peruviano sfiora il gol con un paio di bolidi dalla distanza.MATI FERNANDEZ 5,5 Tanta quantità ma poca qualità. (Basanta s.v.)BADELJ 6 Salva la sua pagella realizzando il gol del 3-0.VALERO 6 Prova a dare ordine alla manovra ma anche nell’ultimo turno di campionato lo spagnolo non incanta.PIZARRO 6 Si piazza in mezzo al campo a distribuire palloni.SALAH 6,5 Venticinque minuti da Speedy servendo l’assist a Ilicic e spaccando spesso a metà la difesa del Chievo. Esce per broncospasmo su base allergica.BERNARDESCHI 6,5 Un gol alla Paolo Rossi. Il ragazzo ha talento.GILARDINO 6 Va a segno anche lui ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Bernardeschi.MONTELLA 6 Alla fine raccoglie anche un coro da parte dei tifosi viola. Ora ha due giorni di tempo per decidere il suo futuro.

VARGAS VINTAGE,«TATA» DI FACCIACOFIE ESPULSO,MEGLIO PELLISSIER

VALERI Giustoannullare il gol aGilardino per la

posizione irregolare di Bernardeschi. Corretto il doppio giallo a Cofie.FAVERANI 6 - STEFANI 6,5DOVERI 6 - LA PENNA 6

CHIEVO 5

Centra il palo con una conclusione al volo da manuale del calcio. Nonostante l’età ha ancorail senso del gol.

6,5

IL MIGLIOREPELLISSIER

BIZZARRI 5,5 Pasticcia sul gol di Bernardeschi. Però se la cava alla grande sulle conclusioni di Vargas e Ilicic.SCHELOTTO 5,5 Da terzino destro non convince.DAINELLI 6 Una partita da ex, a tutta grinta.ZUKANOVIC 5,5 Si fa saltare spesso dal giovane Bernardeschi.SARDO 6 Fa a sportellare con Gilardino ma resta sempre in piedi.FREY 5,5 Troppo timido quando deve accompagnare la manovra. Eppure Maran quasi lo spinge in avanti.BOTTA 5 Immaturo. Si mangia una comoda occasione da gol che avrebbe potuto riaprire la partita.(Meggiorini s.v.) IZCO 6 Un onesto gregario in mezzo al campo. Però non sfigura contro i centrocampisti della Fiorentina.COFIE 5 Si becca il rosso dopo due ammonizioni per gioco scorretto. Ha tanta forza ma deve imparare a gestirla.BIRAGHI 5,5 Maran lo propone in una posizione più alta ma non incide mai in fase conclusiva.BIRSA 5,5 Ha qualità. Ma la mette in mostra di rado.PALOSCHI 5 Mai un guizzo negli ultimi venti metri. Eppure Savic non era nella serata giusta.ALL. MARAN 6 La salvezza del Chievo è figlia delle sue intuizioni tattiche.

6

LE PAGELLEdi L.CAL.La Fiorentina va in quarta

Ilicic-gol: Napoli superato1Quinta vittoria in fila, la Viola chiude dietro la zona ChampionsPrimo gol in A per Bernardeschi e Badelj, per il Chievo finale triste

FIORENTINA 3

CHIEVO 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Ilicic al 12’ p.t.; Bernardeschi al 31’, Badelj al 48’s.t.

FIORENTINA (4-3-1-2)Tatarusanu; Tomovic, G. Rodriguez, Savic, Vargas; Mati Fernandez (dal 36’ s.t. Basanta), Badelj, B. Valero; Ilicic (dal 25’ s.t. Pizarro); Gilardino, Salah (dal 27’ p.t. Bernardeschi).PANCHINA Rosati, Lezzerini, Richards, Rosi, Pasqual, Bagadur, Aquilani, Diamanti, Gomez. ALLENATORE Montella.CAMBI SISTEMA dal 25’ s.t. 4-4-2BARICENTRO BASSO 49,9 MAMMONITI Badelj e Bernardeschi per gioco scorretto.

CHIEVO (4-4-2)Bizzarri; Schelotto, Dainelli (dal 25’ s.t. Zukanovic), Sardo, Frey; Botta (dal 35’ s.t. Meggiorini), Izco, Cofie, Biraghi (dal 22’ s.t. Birsa); Paloschi, Pellissier.PANCHINA Bardi, Seculin, Vajushi, Pozzi. ALLENATORE Maran.CAMBI SISTEMA dal 24’ s.t. 4-4-1. BARICENTRO MOLTO BASSO 45,7 MESPULSI Cofie al 24’ s.t. per doppia ammonizione.AMMONITI Dainelli per gioco scorretto.

ARBITRO Valeri di Roma.NOTE Spettatori paganti 9.039, incasso di 108.718 euro; abbonati 23.160, quota 385.150 euro. Tiri in porta 13-3. Tiri fuori 7-5. Angoli 4-3. In fuorigioco 3-2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

Luca CalamaiFIRENZE

Q uinta vittoria consecuti-va e quarto posto finalein classifica. Un bel mo-do per chiudere il sipario

e andare in vacanza. La Fioren-tina si congeda in un clima difesta davanti a trentamila tifo-si. Certo, dopo i rimpianti per ledue semifinali di coppa allasquadra di Montella resta unpizzico di amaro in bocca an-che guardando al campionato.Forse c’erano i margini per sca-lare un’altra posizione e mette-re le mani sulla zona Cham-pions. Ma ormai il pianeta violaè già proiettato nel futuro. Iltecnico resta o se ne va? L’ulti-matum della famiglia Della Val-le scadrà mercoledì mattina.Ma non c’è grande ottimismosulla possibilità di portareavanti il matrimonio. Tra l’al-tro, il 3-0 al Chievo (sommatoagli altri successi in questosprint) alimenta il dibattito suun tema acceso nelle ultimesettimane da Montella: questogruppo viola ha chiuso un ci-clo? L’aeroplanino ritiene ne-cessario voltare pagina, dandoil via a una rivoluzione. Ovvia-mente costosa. La proprietà, in-vece, è convinta che questa Fio-rentina abbia margini di cresci-ta. E le cinque vittorie finalidanno forza al pensiero dellafamiglia Della Valle.

CAPOCANNONIERE Uno che haancora tanto da dare alla causaviola è Josip Ilicic. Sei mesi daoggetto misterioso, poi un fina-le scoppiettante. Montella hacucito un ruolo ad hoc per lui:trequartista libero di andaredove lo porta l’istinto. Libero davincoli tattici, Ilicic diventa de-vastante. È lui ad andare a se-

gno dopo 12 minuti correggen-do di destro (il suo piede «sba-gliato») un delizioso assist diuno scatenato Salah. A proposi-to, dopo pochi minuti l’egizia-no è costretto a chiedere il cam-bio per un fastidio allo stoma-co. A lui un grande applauso.La Fiorentina spera di blindarlonei prossimi 10 giorni. Diceva-

mo di Ilicic, bravo a muoversitra le linee. Il centro contro ilChievo lo fa salire a 10 reti sta-gionali. Come Gomez. Nessunoha fatto meglio in viola. Con osenza Montella, lo sloveno avràun ruolo nobile nel 2015-16.

BERNA Grandi margini di cre-scita ha anche il giovane Ber-nardeschi che realizza il 2-0,primo gol in A, raccogliendouna respinta di Bizzarri. Il ta-lento di Carrara, classe ’94, èuno dei progetti più interessan-ti del calcio italiano. Ha persoalcuni mesi a causa di una frat-tura di un malleolo ma non si èsmarrito. Anzi, sembra tornatopiù forte. La Fiorentina da mesigli sta offrendo di allungare ilcontratto in scadenza nel 2017.Lui e il suo procuratore tempo-reggiano. Si dice che Bernarde-schi sia nel mirino della Juve.Ma i Della Valle sono convintidi ripartire a luglio con i nuovicontratti di Babacar e Bernar-deschi. I talenti intorno ai qualiimmaginare il futuro. Baste-ranno questi «messaggi» a con-vincere Montella a tornare suisuoi passi? Difficile. Non im-possibile.

CHIEVO La terza rete invece larealizza Badelj, uno dei più di-scussi della stagione. Una delleoperazioni più criticate sulmercato. Ma, per una notte,non c’è spazio per polemiche.La curva Fiesole che ha ospitatoGiancarlo Antognoni, alla fineha cori per tutti. Firenze con osenza Montella ha tanta vogliadi vincere qualcosa. Fa festa an-che il Chievo, che ha conquista-to da tempo la salvezza e che aluglio ripartirà da Maran. Untecnico con buone idee. Forse cisarà anche Pellissier, che ha re-galato l’unica emozione cen-trando il palo con Tatarusanuimmobile. Un altro terribilevecchietto del gol.

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Serie ARUltima giornata

Josip Ilicic, 27 anni, bomber stagionale viola con 10 reti. Dietro, Gilardino ANSA

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21LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Una Samp a rilentoMa per l’Europabasta anche il pari1I doriani fanno 2-2 col Parma: con il Genoa per ora out, il 7° posto è sufficiente per il 3° turno preliminare

SAMPDORIA 5,5

Sta bene, e si vede: sempre deciso, e decisivo per stoppare Varela vicino all’1-0. Senza la sua sicurezza, dietro come sarebbe finita?

7

IL MIGLIORESILVESTRE

VIVIANO 6 Istinto e reattività: era stato decisivo su colpo di testa di Nocerino. Uscita un po’ così su PalladinoDE SILVESTRI 6,5 Contributo offensivo costante - 4° gol in campionato - ma difende bene.ROMAGNOLI 6,5 Come sempre gli scappa qualche errore qua e là (e anche Palladino sul gol), ma la testa è giusta per segnare e dare un assist.REGINI 6 Attacca la fascia più del solito: lucidità intermittente, ma ha corsa per rientrare.ACQUAH 5 Deve sdoppiarsi per aiutare De Silvestri su Varela, ma Nocerino gli va via, e quasi segna.CORREA 6 A volte gigioneggia, però è sua la traversa da cui nasce il 2-1.OBIANG 5,5 Da centrale è molto basico: gioca facile, anche troppo.DUNCAN 5,5 Gamba più ingolfata del solito e un assist un po’ «trovato». (Palombo s.v.)SORIANO 5 Da trequartista non trova le coordinate nel traffico di uomini Parma dietro la linea della palla. MURIEL 4,5 Poco cercato, pochissimo ispirato.BERGESSIO 5,5 Impatto ininfluente, non per sue colpe.ETO’O 5 Servito più addosso che in velocità, si va a prendere la palla ma si allontana dalla zona calda. Un tiro velenoso e stop.ALL. MIHAJLOVIC 5,5 Alla fine è il meno contento di tutti.

REGINI CORRESORIANO CONFUSOGOBBI SOLIDONOCERINO OKAY

MASSA Aiutatodai collaboratoriche vedono bene

la posizione regolare di Palladino che scatta per l’1-1 e il pallone entrato (appena) prima dell’intervento folle di GhezzalPETRELLA 6 - PASSERI 6,5 TOMMASI 6 - ABISSO 6,5

PARMA 6,5

Dà la scossa trotterellando qua e là: è suo il cambio di passo per quasi tutte le ripartenze e il tiro che fa tremare subito la Samp, colpendo la traversa (Mariga s.v.).

7

IL MIGLIOREMAURI

MIRANTE 6 Non tradisce distrazioni da ex: sicuro su girata di Eto’o che prova a fregarlo sul suo palo. Forse uscita imperfetta sull’1-0IACOBUCCI 6 Un po’ di gloria anche per luiCASSANI 6 Non gioca troppi palloni, ma raramente sono banaliLUCARELLI 6,5 Comandante fuori ma anche dentro il campo: custodisce le pareti dell’argineFEDDAL 6,5 Modi spicci, risultato soddisfacenteGOBBI 6,5 Solido in fase difensiva, non si accontenta di giocare solo prudenteLILA 6 Regini lo attacca, lui cerca spazi per far male (poco) puntando verso il centroGHEZZAL 5 Anche i compagni dicono «è matto»: ma cosa fa sul gol di Palladino?JORQUERA 6,5 Guarda da lontano Obiang, dà sempre un’occhiata a Soriano: più facile cercare equilibri che trovare qualcuno che vada in profonditàNOCERINO 6 Il più vicino a Palladino, tira più lui di Palladino e sfiora anche il golVARELA 6,5 Bel duello con De Silvestri, bellissimo il gol.PALLADINO 6,5 Il progetto è arrivare da dietro per aiutarlo, ma è spesso troppo solo: però alla chance non perdona, nonostante Ghezzal provi a togliergli il gol ALL. DONADONI 7 E ora dategli una squadra per soffrire un po’ meno

6

LE PAGELLEdi A.E.

PANCHINA BLUCERCHIATA

Sinisa saluta con qualche fischio E Ferrero vede Zenga per il sì 1Mihajlovic oggi ufficializzerà l’addio: «La Samp mi resterà nel cuore». Il club ha scelto il suo erede: l’Uomo Ragno ha superato la concorrenza di Sarri e Paulo Sousa

Andrea ElefanteINVIATO A GENOVA

S e ne vanno così, in unanotte di festeggiamentimolto tiepidi e il sibilo di

qualche fischio, in principio esoprattutto alla fine. SinisaMihajlovic se ne va dalla Sampper la seconda volta: la prima fuda giocatore, oggi dirà addio daallenatore che ha saldato tutti isuoi debiti, compreso quello di«costringere» chi resterà a riti-rare fuori il passaporto dal cas-setto. Perché ora sì, salvo altricataclismi o improbabili resur-rezioni in extremis del Genoa sipuò dire: la Samp se ne va inEuropa (League) e a fine luglioriattraverserà frontiere che lesono sconosciute dalla stagione2010-11, per il preliminare chetocca alla sesta classificata. Epazienza se in realtà è arrivatasolo settima, fra l’altro per unsolo punto (sull’Inter): que-st’anno va così, ci si può sentirein Europa anche per grazia rice-vuta — dal Genoa, appunto —per una strana storia di licenzesaltate e con un pareggio affan-noso contro una squadra retro-cessa da tempo. Che ha saputotrovare un modo per non perde-

re la faccia fino all’ultima goc-cia di sudore del suo campiona-to, ma che almeno fino al 9 giu-gno non saprà da che serie do-vrà ricominciare l ’annoprossimo. Non è giusto quasiniente, ma va così.

ORECCHIO A SAN SIRO Più giu-sto è stato il risultato della par-tita: il Parma non avrebbe meri-tato di perderla dopo averla ri-messa in piedi due volte, la Samp non avrebbe meritato divincerla dopo aver faticatotroppo per governarla, con unorecchio sempre teso al risulta-to di San Siro, fedele ai suoi ul-timi due mesi abbondanti daclaudicante. La legge del finaledi campionato — è semprequello che si tende a ricordare,dimenticando il molto che èsuccesso prima — è costataqualche fischio ingiusto aMihajlovic, ma sono i risultatirecenti, comprese le bruttezzeassortite di ieri, a non renderegiustizia al suo lavoro: ultimitre punti in casa proprio conl’Inter, il 22 marzo, e da alloraappena una vittoria nelle ulti-me 10 partite, con le ultime 6 adifesa sempre colpita. Ieri, il 17°pareggio: quasi uno ogni duepartite, score da squadra diven-

tata troppo anonima se si ricor-da com’era stata in inverno.

COPERTA CORTA Anche con uncentrocampo da corsa e da lotta(dentro Duncan e fuori Palom-bo), Mihajlovic si è ritrovato astrattonare la solita copertacorta, perché Obiang non è unplay e Soriano non è un tre-quartista: a quel punto valevaquasi la pena tentare subito lacarta Correa, fatto sta che laSamp non ha fatto altro che ru-minare un calcio faticoso, cer-cando inutilmente spazi e rim-balzando contro il muro di unParma stracompatto, tuttocambi di gioco e ripartenze alveleno. Così la squadra di Do-nadoni aveva avvicinato il goltre volte nel primo tempo: testadi Nocerino, traversa di Mauri eVarela stoppato in extremis daSilvestre. Così ha pareggiato laprima volta, con una fuga diPalladino, a cavallo dei cinci-schiamenti di troppo denuncia-ti sui gol della Samp: zuccatacon carambola di Romagnoli ezampata di De Silvestri dopopalla-flipper in area gialloblù.Poi è arrivato il gran destro diVarela, e abbiamo pensato tuttiche in fondo era giusto così.

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SAMPDORIA 2 2 PARMA

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Romagnoli (S) all’8’, Palladino (P) al 29’, De Silvestri (S) al 34’, Varela (P) al 43’ s.t.

ARBITRO Massa di Imperia NOTE Paganti 2.836 incasso euro 35.577,80; abb. 18.077 quota euro 123.197. Tiri in p. 7-3. Tiri f.i 5-6. Fuorig. 3-1. Angoli 7-4. Rec. 2’ p.t., 3’ s.t.

SAMPDORIA (4-3-1-2) Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Acquah (dal 1’ s.t. Correa), Obiang, Duncan (dal 42’ s.t. Palombo); Soriano; Muriel (dal 31’ s.t. Bergessio), Eto’o.PANCHINA Romero, A. Coda, Munoz, Cacciatore, Rizzo, Wszolek, Marchionni, Okaka, Djordievic.ALLENATORE Mihajlovic.BARICENTRO MOLTO ALTO 56.8 M.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

PARMA (4-5-1)Mirante (dal 27’ s.t. Iacobucci); Cassani, Lucarelli, Feddal, Gobbi; Lila (dal 12’ s.t. Ghezzal), Mauri (dal 37’ s.t. Mariga), Jorquera, Nocerino, Varela; Palladino.PANCHINA Bertozzi, Costa, Prestia, Mendes, Esposito, Broh, Galloppa, Haraslin, M. Coda. ALLENATORE DonadoniBARICENTRO MOLTO BASSO 42.5 M. CAMBI DI SISTEMA nessunoESPULSI nessunoAMMONITI Jorquera per g. s.

Alessio Romagnoli, 20 anni, realizza il gol dell’1-0 della Sampdoria RATTINI

Filippo GrimaldiGENOVA

P ossibile? Una follia, ma èsuccesso. Fischi suMihajlovic prima del via,

ma Sinisa è già il passato. Oggia Roma il presidente sampdo-riano Massimo Ferrero, insie-me al suo fedele braccio destroAntonio Romei, incontrerà a pranzo Walter Zenga, candida-to numero uno a raccoglierel’eredità del tecnico serbo. Nel-le ultime ore, al di là del depi-staggio del numero uno blucer-chiato, che sabato sera (ospitetelevisivo di Fabio Fazio) avevafatto grandi elogi di RobertoDonadoni (stimato, sì, ma nonin cima alla lista dei desideridella Samp), il nome dell’exportiere blucerchiato (che gio-cò a Genova dal ’94 al ’96) haripreso quota, in una rosa checomprende anche Paulo Sousa(allenatore del Basilea) e Mau-rizio Sarri, tecnico dell’Empoli.Ieri sera, a fine gara, lo stessoDonadoni ha spiegato che«nulla è ancora deciso del miofuturo prossimo, ma sicura-mente gli elogi di un presiden-te di Serie A fanno piacere».

IDENTIKIT I motivi di questaimprovvisa virata verso Zenga(che già nella serata odierna po-

trebbe portare all’attesissima fu-mata bianca) sono principal-mente economici. L’ingaggio diPaulo Sousa, innanzitutto, è at-tualmente intorno al milione dieuro, ma non sembra facile cheriesca a liberarsi dal Basilea.Non solo: il portoghese, frescodel trionfo in campionato con il

club svizzero, ha fama di tecnicoparticolarmente duro ed esigen-te (sedute-fiume e controllipressanti sulla vita notturna deigiocatori). Così, dopo un anno emezzo di lavoro sotto la guida diMihajlovic la società pare inten-zionata a cambiare anche inquesto senso. Più democrazia, in

un certo senso. Sarri, che da unaparte risponderebbe all’iden-tikit ideale per la sua stessa ideadi calcio, ha però alcune contro-indicazioni (agli occhi blucer-chiati). Innanzitutto vorrebbepuntare su un progetto a mediotermine basato sui giovani,mentre in certi ruoli (un esem-pio: Silvestre al centro della di-fesa) la Samp ha già fatto scelteben diverse. Non solo: il suo pre-sidente, Fabrizio Corsi, non sa-rebbe (ovviamente) disposto aprivarsi del suo allenatore a co-sto zero, ma soltanto dietroun’adeguata buonuscita. E, aqueste condizioni, per ora la Samp ha fatto raffreddare la suacandidatura.

CHI SI RIVEDE Così, alla fine,sono risalite le quotazioni dell’exUomo Ragno, che non allena inItalia dal 23 novembre 2009, quando venne esonerato dal Pa-lermo, ma possiede comunque ilcarisma giusto per raccogliere l’eredità – sotto alcuni aspettiscomoda e pesante – di Mihajlo-vic. Zenga (oltre ad avere mo-strato sin dall’inizio entusiasmodi fronte a quest’offerta) è l’uni-co svincolato, e per di più con uningaggio (inferiore al milione dieuro) confacente ai parametrieconomici del club di Corte Lam-bruschini. Intanto ieri nel suo di-scorso di congedo, Mihajlovic(che stamane rilascerà un comu-nicato ufficiale sul suo addio) havoluto ribadire la crescita co-stante della sua Samp nell’ulti-mo anno e mezzo: «Sono arriva-to con la squadra penultima e cisiamo salvati con largo anticipo.Quest’anno, a parte le ultimedue settimane, siamo semprestati nei primi sei posti. I fischi?Ciascuno è libero di pensare ciòche vuole. Io rimarrò sempre le-gato alla Samp».

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Sinisa Mihajlovic, 46 anni, e il presidente Massimo Ferrero, 63 LAPRESSE

Serie ARUltima giornata

RZenga non allena in Italia dal novembre 2009: venne esonerato dal Palermo

RSarri risponde all’identikit ma chiede un progettoa medio termine sui giovani

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22 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ENGIE, protagonistamondiale dell’energia,investe anche nellapassione sportiva.Grazie per aver condivisocon noi l’energia del Giro.

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23LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SASSUOLO 3

GENOA 1PRIMO TEMPO 3-1MARCATORI Berardi (S) al 3’, Zaza (S) al 18’ e 32’, Pavoletti (G) 41’ p.t.

SASSUOLO (4-3-3) Pomini; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini, Magnanelli, Missiroli; Berardi (dal 36’ s.t. Floro Flores), Zaza (dal 36’ s.t. Floccari), Sansone (dal 45’ s.t. Bianco).PANCHINA Consigli, Polito, Fontanesi, Longhi, Gazzola, Natali, Chibsah, Brighi, Lazarevic.ALLENATORE Di Francesco.CAMBI DI SISTEMA 5-3-2 dal 45’.BARICENTRO MOLTO BASSO 44,6 METRIAMMONITI Magnanelli, Sansone, Floccari per c.n.r.

GENOA (4-3-3) Lamanna; Roncaglia, De Maio, Izzo, Edenilson; Rincon, Bertolacci (dal 25’s.t. Laxalt), Kucka; Iago (dal 29’ s.t. Tambè), Pavoletti, Lestienne (dal 36’ s.t. Panico). PANCHINA Sommariva, Burdisso, Prisco, Gulli, Mandragora, Soprano, Giglione, Perotti.ALLENATORE Gasperini.CAMBI DI SISTEMA 4-3-2 dal 27’. BARICENTRO ALTO 55,9 METRIESPULSI Izzo per g.s. al 27’ s.t..AMMONITI Roncaglia, Rincon per gioco scorretto, Bertolacci, per proteste, Pavoletti per c.n.r.

ARBITRO Cervellera di Taranto.NOTE paganti 7.139, incasso 69.869 euro. Tiri in porta 6-7. fuori 5-8. fuorigioco 1-1. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

In alto i compagni del Sassuolo abbracciano Berardi dopo l’1-0. A sinistra Zaza dribbla il portiere Lamanna e deposita in rete: è il gol del 2-0. A destra Pavoletti (un ex) segna il gol del bandiera per il Genoa GETTY-ANSA

SASSUOLO 7,5

Chiude la sua stagione azzurra con una doppietta, il terzo gol è il suo capolavoro: semirovesciata alla Gigi Riva. Voto abbassato per il rigore sprecato nella ripresa. Floccari s.v.

7,5

IL MIGLIOREZAZA

POMINI 7 Di Francesco gli regala la scena, lui la prende con 4 parate non facili.VRSALJKO 6 Sale e scende che è un piacere ma il cross buono non lo mette mai.CANNAVARO 6,5 Fa a sportellate con Pavoletti, lasciandogli solo la palla dell’1-3.ACERBI 6,5 Puntuale nelle chiusure e nelle diagonali, evita qualche guaio dietro.PELUSO 6,5 Fa l’assist del terzo gol e si procura il rigore, più incisivo davanti che in difesa.BIONDINI 6,5 Va alla caccia di tutti i palloni, il suo break innesca il raddoppio.MAGNANELLI 6 Stavolta meno guerriero del solito, ma il suo lo produce.MISSIROLI 6,5 Il suo lancio di 40 metri manda in porta Berardi, sempre sul pezzoBERARDI 7 Grande gol, chiude con 15 gol la stagione dopo i 16 dell’esordio. Totale 31 a 20 anni. Non male. Floro flores s.v.SANSONE 6,5 Cerca il gol per festeggiare la convocazione ma ci va solo vicino. Bianco s.v.ALL. DI FRANCESCO 7,5 Prima firma il prolungamento poi firma la quarta vittoria di fila. Bel colpo e bel record.

POMINI SI ESALTA, SANSONE È FRIZZANTE DE MAIO E RONCAGLIA GIÀ IN VACANZA

CERVELLERA Corretti i cartellini ma un po’ confusionarionella gestione. Il rigore su Peluso c’è, ne manca uno suKucka. Annulla il gol di Magnanelli per invasione sul

penalty di Zaza.BIANCHI 6 GALLONI 6 GIACOMELLI 6 AURELIANO 6

LE PAGELLE di A.TO.

GENOA 5,5

Produce una gara da ex vero, puntigliosa e vogliosa. Riesce a segnare in mischia confermando i progressi da cannoniere dimostrati negli ultimi tempi.

6,5

IL MIGLIOREPAVOLETTI

LAMANNA 6 Sui primi due gol non esce a tempo, salva la pelle parando il rigore di ZazaRONCAGLIA 4 Pessimo, non ne azzecca uno. Zaza lo scherza sul secondo gol, sempre fuori posizione.DE MAIO 4,5 Anche lui balla tremendamente dietro.IZZO 5 Dietro non è il peggiore però va in tilt nell’azione dell’espulsione.EDENILSON 5,5 Chiamato a fare il quarto difensore, dimostra di non essere nè carne nè pesce.RINCON 6 Qualche volata e qualche fallo di troppo, da un suo tiro nasce l’azione del gol genoano.BERTOLACCI 5,5 Non è nella serata buona, il suo gioco si vede ma non illumina i compagni.LAXALT 6 Subentrato, cerca il gol con un bel tiro sotto la traversa ma Pomini sventa.KUCKA 6 Nel primo tempo lotta e meriterebbe un rigore, poi cala alla distanza.IAGO 5 Cerca le sponde lontano dalla porta, un tiro bloccato è tutto quello che fa in attacco.TAMBE’ 5,5 Si fa vedere solo in un accenno di rissa con Sansone.LESTIENNE 5 Leggero e fuori dai ritmi della gara. (Panico s.v.)ALL. GASPERINI 5,5 I tre gol nella prima mezzora lo puniscono ma non era qui che doveva certificare la bontà del suo lavoro.

5,5

Il Sassuolo fa grande festaVince e blinda Di Francesco1Genoa battuto 3-1: Berardi gol, per Zaza doppietta e rigore sbagliatoIl tecnico neroverde firma fino al 2017: «Così finiranno le chiacchiere»

Andrea TosiINVIATO A REGGIO EMILIA

Q uattro gol, un rigore sba-gliato e un’espulsionefirmano la classica parti-ta di fine stagione che si

chiude alla grande per il Sas-suolo e i suoi gemelli Zaza&Be-rardi, premiata ditta specializ-zata nelle segnature in doppiacifra. I due bomber (11 e 15 retitotali) trascinano la squadraneroverde al quarto successo difila mettendo k.o. un Genoa di-stratto in difesa. La sconfittadel Mapei non oscura la stagio-ne del Grifone che profuma co-munque d’Europa, invece ilsuccesso del Sassuolo confer-ma la crescita del club dentro efuori il campo, il salto di qualitàè forse arrivato troppo tardi persognare in grande ma consentedi vincere il campionato dellaparte destra della classificaconsegnando ai numeri un pro-

gresso rispetto all’anno passatocon cinque posizioni guada-gnate insieme ad un +15 punti.

FUTURO CON EDF Tutto questosuggella una magnifica giorna-ta per il Sassuolo che nel pome-riggio ha ufficializzato sul suosito il prolungamento del rap-porto con Eusebio Di Francescofino al giugno 2017. Non è unrinnovo ma un’estensione per-ché l’allenatore abruzzese erasotto contratto col club nero-verde fino al 2016. «Sono sod-disfatto di questa firma chemette a tacere troppe chiac-chiere e che mi consente di da-

re continuità ad un progettotecnico in evoluzione — recitaDi Francesco. Questa vittoriadimostra che abbiamo giocatofino alla fine dell’ultima parti-ta». Inoltre, il Sassuolo festeg-gia la convocazione di tre suoititolari per lo stage della Nazio-nale in vista della partita con laCroazia. Con Zaza e Acerbi, giànel giro di Conte, c’è NicolaSansone che avvera la premo-nizione del suo patron Squinzidatata settembre dell’annopassato quando Mister Mapeiindicò proprio nell’esterno cre-sciuto nel Bayern un potenzialeazzurro.

GOL DIFFICILE Lo show dei ge-melli neroverdi si consuma nel-la prima mezzora. Dopo 3’ Mis-siroli pesca lungo Berardi chesfonda dalla sinistra e coniu-gando velocità e il suo magicomancino non dà scampo alladifesa genoana con un diago-nale d’autore. Il raddoppio ar-

riva a breve: De Maio perdepalla, Biondini e Berardi la la-vorano d’astuzia per la percus-sione di Zaza che brucia Ronca-glia e Lamanna infilando nellaporta vuota. Poi il tris è il capo-lavoro di Zaza, sempre bravissi-mo a segnare i gol difficili, sta-volta l’attaccante insacca conuna semirovesciata su cross albacio di Peluso. Troppa graziaper il Sassuolo. Il Genoa trovaPomini attento e accorcia pri-ma della pausa col gol dell’ex,cioè Pavoletti, lesto a converti-re una respinta corta del por-tiere su conclusione di Rincon.Nella ripresa solo due brividi: ilrigore sprecato da Zaza per unfallo su Peluso, para bene La-manna (il gol di Magnanellisulla respinta viene annullatoper invasione), e l’espulsione diIzzo che placca Sansone lancia-to in area. Per il Genoa è unasconfitta che non brucia i suoi3.500 tifosi festanti al seguito.

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1000� Seconda doppietta in Serie A per Simone Zaza: la seconda spettacolare rete realizzata ieri al Genoa in mezza rovesciata è la numero 1000 di questo torneo

Gasp: «Questa squadra è storiaUna stagione alla pari con le big»� REGGIO EMILIA La cosa più bella che Gasperini ha visto nella serata reggiana è stata la curva ospiti, con dentro non meno di 3mila cuori rossoblu a battere per i suoi. «E questa è la vittoria più bella: aver ritrovato la nostra gente vale più dei risultati». E anche più del risultato del Mapei Stadium che non toglie nulla, dice Gasperini, «a una stagione straordinaria: abbiamo 59 punti ed è una quota che non avrei mai pensato di raggiungere. Siamo stati protagonisti di vittorie che rimarranno, abbiamo giocato allapari con tutte e il sesto posto, per una società come il Genoa, è un traguardo che dà grande soddisfazione». Non guarda la Samp, Gasperini («arriveremo davanti», disse) guarda il Genoa e

il futuro, non senza rimarcare la pesantezza del verdetto che potrebbe togliere l’Europa ai rossoblu («ma non è ancora detto») e si volta indietro appena un attimo. Per parlare di svagatezze difensive che avrebbero condannato i suoi. «Abbiamo concesso al Sassuolo spazi che a una squadra con le qualità del Sassuolo non puoi concedere», dice, ma gli piace più ricordare quello che ha funzionato che quello che non ha funzionato. «Siamo arrivati qui contati e rimaneggiati, ma abbiamo provato a fare la gara, anche quando siamo rimasti in dieci, e questo dà la misura del buon lavoro che abbiamo fatto».

Stefano Fogliani© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO AL CONI

Licenza Uefa, caos GrifoneMercoledì l’udienza finale1Dopo il forfait di giovedì, Preziosinon ha speranze E non ha ancora scelto l’arbitro

Alessandro Catapano

U dienza no, udienza forse,udienza sì. Anche se èinutile. Mercoledì alle 16

andrà in scena il replay dellariunione di giovedì scorso, sal-

tata per l’assenza clamorosadell’arbitro scelto dal Genoa,l’avvocato Carlo Bottari. Dopogiorni di riflessioni amare —«Inaudito!», aveva tuonato gio-vedì — Franco Frattini, che inqualità di presidente dell’Orga-no arbitrale delle licenze Uefapresiede personalmente il col-legio che deve giudicare il ri-corso del Grifone, ha infineconcesso l’udienza bis, nono-stante la lista delle aventi dirit-to sia già stata inviata dalla Figcall’Uefa. Frattini, infatti, non neaveva alcuna intenzione. Hacambiato idea ieri mattina, do-po la lettura dei giornali, dove

già si gridava all’ingiustiziaperpetrata dal Collegio di ga-ranzia del Coni, che l’ex mini-stro degli Esteri presiede. «Vo-lete davvero discuterne? E sia».Ma sarà un’udienza inutile, se ilConi confermerà le intenzionidei giorni scorsi. Perché il ricor-so del Genoa è arrivato al Colle-gio oltre la scadenza dei termi-ni (incredibile, no?) e quindi,prima che respinto nel merito,potrebbe essere dichiarato«inammissibile». Cosa che evi-terebbe a Preziosi di dover spie-gare ai suoi tifosi perché tutti igradi della giustizia sportivaitaliana hanno sentenziato che

il Genoa non ha i requisiti perpartecipare alla prossima Euro-pa League (aprendo le porte al-la Samp, sempre che l’Uefa nonabbia da ridire).

COMMEDIA Una storia grotte-sca. Se non ci fossero in ballo i

milioni di euro che la competi-zione potenzialmente garanti-sce e la credibilità degli attori inscena — il Genoa, la Figc, il Co-ni, l’Uefa — e se non si avesse ilrispetto dovuto a centinaia dimigliaia di tifosi, questa storiadella licenza Uefa del Grifone

andrebbe trattata per quelloche è, una classica commediaall’italiana. In cui c’è un club che inizialmente si disinteressadelle scadenze fissate dalla Figcper presentare la documenta-zione necessaria a ottenere lalicenza; poi, quando la squadrascala la classifica, prova a rime-diare, anche se l’Uefa su certeinadempienze non transige; einfatti il responso della Com-missione di primo grado dellaFigc è negativo; come quellodel secondo grado, cui il Genoafa appello. A quel punto, pursenza speranze, il club ricorreal Coni, ma fuori tempo massi-mo. E quando Frattini fissal’udienza, l’arbitro del Genoanon si presenta. Una roba maivista. Ora l’udienza bis, ma ilclub non ha ancora scelto il so-stituto di Bottari. Ha tempo fi-no alle 10 di mercoledì. Lo farà?

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Il presidente genoano Enrico Preziosi e Giorgio Squinzi, patron Sassuolo ANSA

Serie ARUltima giornata

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24 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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25LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cagliari, poker d’addioE Giulini pensa a Strama1Il presidente si gode la vittoria sull’Udinese e progetta il futuroGli ultrà contestano il club e osannano Conti, che lascerà l’isola

VENTURA AL NONO POSTO

Spettacolo, gol e lacrime: il Toro chiude con 5 gol1Apre Martinez e Maxi Lopez fa la doppietta: il Cesena è già in vacanza. Da Darmian a Glik, tanti granata nel mirino delle big

TORINO 7,5

Firma una doppietta, undici gol in maglia granata da quando a gennaio è arrivato a Torino, serve un paio di assist sciupati da Martinez

8

IL MIGLIOREMAXI LOPEZ

ICHAZO s.v. Un idolo in Uruguay, debutta quando ormai non ci sperava più in attesa che la società decida se riconfermarloMAKSIMOVIC 6,5 E’ uomo mercatoanche se spesso passa inosservato.GLIK 7,5 Il voto è alla stagione, 7 gol da difensore oltre a fermare i più forti attaccanti del campionato (Jansson s.v.)MORETTI 7,5 Alla faccia del «vecchietto», ha giocato più di tutti, festeggia con il 5° gol in A.DARMIAN 7,5 Quattro anni sopra le righe, un esempio (Gaston Silva s.v.)BENASSI 7 Una sassata alle spalle

di Bressan.GAZZI 6,5 Un motorino per un anno intero, fatica meno del previsto.VIVES 7 Gioca da trequartista, un tiro rimpallato, un assist e tanta sostanza.PERES 6,5 Agisce sulla corsia di sinistra, primo tempo anonimo, accelera nella ripresa, un assist anche per lui.MARTINEZ 7,5 Un gol e una traversa, sempre di testa. Ritrova il gol sui titoli di coda, belle giocate ma sciupa ancora tanto.ROSSO 6 L’emozione del debutto all’Olimpico al posto di Maxi Lopez per il gioiellino della PrimaveraALL. VENTURA 7,5 E’ mancata la ciliegina, non la torta, da Bilbao al derby.

MORETTI È UN ESEMPIO, PERES MOTORINO. MUDINGAYI NON SI ARRENDE, DEFREL NON SI VEDE MAI

DI PAOLO Partita di ordinaria amministrazione, nessun episodio dubbio, un solo cartellino giallo, ben supportato dai collaboratori

LE PAGELLE di FRA.BRA.

6 OLIVERI 6INTAGLIATA 6

CALVARESE 6GHERSINI 6

CESENA 4,5

Muove i primi passi in granata dieci anni fa. Altra mobilità e grinta rispetto a oggi, si impegna anche l’ultimo giorno (Moncini s.v.)

6

IL MIGLIOREMUDINGAYI

BRESSAN 5,5 Si augurava una serata più tranquilla. Si oppone quando può al tiro al bersaglio, non perfetto su Benassi.VOLTA 5 Dovrebbe frenare Peres, si trova Vives dalle sue parti e fatica.NICA 5 Preferito a Capelli sale a centrocampo per francobollare Darmian, osso duro (Ze Eduardo s.v.)KRAJNC 4,5 Preso tra Martinez e Maxi Lopez gli viene il capogiroMAGNUSSON 5 Stesso discorso del compagno di reparto, patisce la velocità del venezuelanoDE FEUDIS 5 Apprezzato a Torino il

polmone bianconero regala metri a Benassi sul terzo gol.DEFREL 5 Uomo mercato, 9 gol non sono pochi. E lui è uno dei pochi a non arrendersi.BRIENZA 5 Prova a innescare Defrel ma le maglie granata sono strette e il piede non sempre preciso.TABANELLI 5,5 Dovrebbe spingere sulla corsia ma ha già il suo da fare a tenere a bada Peres.DJURIC 5 Contro la difesa granata c’è poco da fare. Gira a vuoto alla ricerca di un pallone giocabile (Dalmonte s.v.)ALL. DI CARLO 5,5 Cambia modulo dopo 20’ per arginare il Toro ma il Cesena è da tempo fuori dal campionato.

TORINO 5 0 CESENA

PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Martinez al 10’, Maxi Lopez al 16’, Benassi al 31’ p.t., Moretti al 4’, Maxi Lopez al 25’ s.t.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano NOTE paganti 8.495, inc. 120.315 euro, abb. 10.074, quota 124.428 euro. Tiri in porta 8-0. Tiri fuori 7-2. Angoli 5-1. In fuorigioco 1-1. Rec. 2’ p.t. 0’ s.t.

TORINO (3-5-2) Ichazo; Maksimovic, Glik (dal 36’ s.t. Jansson), Moretti; Darmian (dal 34’s.t. Silva), Benassi, Gazzi, Vives, Peres; Martinez, Maxi Lopez (dal 30’ s.t. Rosso) PANCHINA Padelli, Zaccagno, Bonifazi, Basha, Alv. Gonzalez, Morra, AmauriALLENATORE VenturaCAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO MOLTO BASSO 46,8 METRIESPULSI nessunoAMMONITI nessuno

CESENA (4-2-3-1) Bressan; Volta, Nica (dal 42’ s.t. Ze Eduardo), Krajnc, Magnusson; De Feudis, Mudingayi (dal 30’ s.t. Moncini); Defrel, Brienza, Tabanelli; Djuric (dal 40’ s.t. Dalmonte) PANCHINA Leali, Agliardi, Carbonero, Gasperi, Mordini, Capelli, Dalmonte, Rodriguez ALLENATORE Di CarloCAMBI DI SISTEMA dal 20’ del primo tempo 3-5-2BARICENTRO BASSO 50,3 METRIESPULSI nessunoAMMONITO Defrel gioco scorretto

Francesco BramardoTORINO

S pettacolo, gol come sepiovesse, e alla fine piovedavvero sull’Olimpico,

per festeggiare una stagione so-pra le righe. Miglior sparring-partner il Torino non potevatrovare, un avversario senza sti-moli il Cesena. Tra un applausoe un rimpianto, con Darmianche saluta in lacrime, la preoc-cupazione dei 18 mila presentiva al mercato. Un anno fa sonostate cedute due punte di dia-mante (Cerci e Immobile) que-st’anno è la difesa il reparto chefa gola ai top club (Darmian,

Glik e Maksimovic). In caso dicessioni non sarà facile mante-nere alta la qualità della squa-dra. Ai saluti il Toro ha ancoradivertito, con la coppia d’attac-co tutto pepe Maxi Lopez-Mar-tinez, con il centrocampo solidoe attento e la difesa impenetra-bile. Cinque gol senza storia,ma avrebbero potuto esseremolti di più.

SI CAMBIA Serata di saluti enostalgia per l’ultima passerelladi molti giocatori di entrambele squadre, due obiettivi sfuma-ti con qualche rimpianto, laqualificazione in Europa Lea-gue per il Toro, la permanenzain A per il Cesena. Da domani

bisognerà capire il futuro degliallenatori, probabile la ricon-ferma di Ventura ed eventualerinnovo in corsa, in autunno;per Di Carlo due concorrenti,Drago, ex Crotone e Marino, Vi-cenza. C’è poi l’elenco dei gio-

catori incerti, almeno tre richie-sti dall’estero in casa granata,Darmian (Bayern, Barcellona,Inter e Napoli), Glik e Maksi-movic, Defrel, Leali e Magnus-son tra i bianconeri. Il Torino hafinito la stagione sulle gambeundici mesi dopo il raduno del30 giugno, 53 partite ufficiali,una rosa ridotta al lumicino pervia di alcune scelte tecniche in-vernali discutibili, 14 giocatoriimpiegati con rendimento co-stante, 47 partite per lo staka-novista Moretti, 46 Quagliarel-la e Darmian. Giocatori affida-bili anche per il ct Conte che perlo stage azzurro ha convocatoPadelli, Darmian e Moretti.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMaxi Lopez, 31 anni LAPRESSE

CAGLIARI 7

Che fosse bravo si sapeva. Ma ora sappiamo che questo ’97 è un giocatore. Lanci millimetrici, personalità, corsa, pressing. Il Cagliari ha un talento in casa.

7

IL MIGLIOREBARELLA

BRKIC 6 Uscite e reattività anche se ne prende tre. Il club vuole tenerlo.BALZANO 6,5 Lotta dall’inizio alla fine. Spirito da guerriero, sempre.DIAKITE’ 6 Rude e spigoloso.ROSSETTINI 6 Nell’anticipo eccelle. Poi saluta a fine primo tempo.GONZALEZ 6 Soffre solo nel finale.MURRU 5,5 Qualche spunto buono, ma si fa uccellare da Aguirre.JOAO PEDRO 6,5 La punizione-gol è un capolavoro, poi va a intermittenza.AVELAR 6 Spinge e corre nella bagarre finale.CRISETIG 6 Preciso e ordinato, l’anno prossimo, però, deve fare il salto di qualità.MPOKU 6,5 Heurtaux se lo ricorderà, ha fiammate da campione, qualche pausa di troppo, ma quando sembra in riserva segna un gran gol.SAU 7 Sarebbe un lusso ripartire da lui. Piedi fatati, senso del gol (sono 7), e bei movimenti. Peccato sia mancato a lungo.LONGO 5 Non incide, come nel resto della stagione. Zero gol. Esce, fischiato, dopo 45’.COP 5 Ha fisico e posizione, ma sciaguratamente divora un gol facile.ALL. FESTA 6,5 Ha fatto 13 punti in 7 partite. Chapeau. Si è fatto rispettare da uno spogliatoio difficilissimo. Se non resta qui, farà comunque l’allenatore. Complimenti.

BARELLA, TALENTO VERO. FISCHI A LONGOFERNANDES C’È. AGUIRRE, CHE SCOPERTA!

MANGANIELLO Dirige bene, e con ottimo temperamento,la sua seconda partita in A. Giusti i gialli, ma grazia Diakitéper un’entrata dura su Fernandes. Non era una gara

difficile ma il suo lo fa. ZAPPATORE 6 - CANGIANO 6; PERUZZO 6 - SACCHI 6

LE PAGELLE di FR.VEL.

UDINESE 5,5

Gioca titolare e dimostra di avere grandi piedi e tanta classe. Lotta più degli altri. Il gol è un pezzo di bravura. Deve acquisire maggiore continuità.

6

IL MIGLIOREFERNANDES

SCUFFET 5,5 Non puoi avere 6 se ne becchi quattro, ma fa due miracoli.PIRIS 6 Il migliore dietro e non è una novità.HEURTAUX 5,5 Non è al top e si vede. Soffre i brevilinei.GEIJO 6 Va all’assalto finale.DANILO 5 Grave l’errore nel primo tempo che consente a Sau di segnare.PASQUALE 5,5 Non dà spinta in avvio, si riscatta con il duetto con Thereau per il 4-3.WIDMER S.V. In campo 7 secondi.AGUIRRE 6 Gran numero su Murru e bel gol. Ma l’esterno sulla fascia non può farlo.WAGUE 5 L’esperimento da centrocampista non può funzionare, anche dietro non esalta.BADU 5 Tanta confusione, è un classico per lui, non riesce mai a dare sostanza.PERICA 5 E’ la torre del futuro? Al momento non ci si può contare. Infatti all’intervallo va in doccia.PONTISSO 6 Scelta obbligata, Strama non ha centrocampisti, si piazza davanti alla difesa e regge. Un classe 1997 da guardare.THEREAU 6 Prima stagione a Udine in doppia cifra. Bel gol. Vai Cyril.ALL. STRAMACCIONI 5,5 Gli mancano tutti e perde pure Widmer, ma la squadra non lotta come fa il Cagliari e chiude male.

6,5

CAGLIARI 4

UDINESE 3PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Sau (C) al 13’, Joao Pedro (C) al 19’, Aguirre (U) al 44’ p.t.;Mpoku (C) al 34’, Bruno Fernandes (U) al 36’, Bruno Fernandes (U) autogol al 40’, Thereau (U) al 43’ s.t.

CAGLIARI (4-3-1-2) Brkic; Balzano, Diakité, Rossettini (dal 1’ s.t. Gonzalez), Murru; Barella, Crisetig, Joao Pedro (dal 25’ s.t. Avelar); Mpoku; Sau, Longo (dal 13’ s.t. Cop) ALL. Festa PANCHINA Cragno, Carboni, Caio Rangel, Dessena, MuroniBARICENTRO BASSO 49,5 METRICAMBI DI SISTEMA nessunoESPULSI nessunoAMMONITI Avelar

UDINESE (4-4-2) Scuffet; Piris, Heurtaux (dal 31’ s.t. Gejio), Danilo, Pasquale; Widmer (dal 5’ p.t. Aguirre), Bruno Fernandes, Wague, Badu; Perica (dal 1’ s.t. Pontisso), Thereau ALL. StramaccioniPANCHINA Meret, Parisan, Bubnjic, Jankto, Gabriel Silva, Neuton, Prtajin, SantanaBARICENTRO BASSO 49,8 METRICAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-1-4-1, dal 31’ s.t. 4-4-2, dal 36’ s.t. 4-3-3ESPULSI nessunoAMMONITI Wague, Danilo, Aguirre, Bruno Fernandes

ARBITRO Manganiello di PineroloNOTE Spettatori 7 mila, abbonati e incasso non comunicati. Tiri in porta 6-5. Fuori 5-3. Fuorigioco 1-2. Angoli 4-5. Recuperi 1’ p.t. 3’ s.t.

Francesco VelluzziINVIATO A CAGLIARI

C agliari-Udinese è come una matrioska.Dentro una partita ce ne sono tante. Che siaprono una alla volta. Una, la più impor-

tante, forse perché la più assordante, la giocano itifosi, i soliti Sconvolts dall’inizio alla fine. Ed èun campionario di volgarità, offese, e cori, anchecontro la squadra, che risparmiano solo due per-sone: Andrea Cossu e Daniele Conti. E si capisceche il rapporto è importante. Una la giocano lo-ro, i tre senatori del Cagliari (c’èanche Pisano), esclusi dopol’uscita di Zeman e in borghesedavanti al tunnel. Sono amati,qui. A tal punto che due ragazzesi sono fatte tutta la tribuna perdistribuire i volantini coloraticon le loro foto, le presenze(Conti 464, Cossu 257, Pisano241) e la scritta «I sardi non di-menticano». L’addio è tutto lo-ro, con Conti (andrà a Frosino-ne?) che piange e fa il giro dicampo con i due amici. In salastampa il presidente TommasoGiulini dà la sentenza: «Conti il prossimo annonon giocherà nel Cagliari». Ha chiuso, male, lasua peggior stagione.

PARTITA Una partita vera, anche divertente, sigioca sul campo. La vince il Cagliari per 4-3 di-mostrando che Festa ha saputo trasmettere lagrinta giusta a una squadra scarica. La vince per-ché ha più voglia, perché Sau è un gran giocatoree Barella, il migliore sul prato verde, lo divente-rà. Tre colpi da biliardo (due in 6 minuti nel pri-mo tempo quando l’Udinese sbanda di brutto) e

un autogol dello sfortunato Bruno Fernandes che, con la voglia matta di dimostrare che meri-tava qualcosa in più, l’aveva rimessa in piedi conuna perla da campione. Ma Strama non ha nessu-no (deve anche far debuttare il ’97 friulano Pon-tisso che se la cava eccome davanti alla difesa), eil 3-5-2 disegnato in partenza con Molla Wague afare da fastidiosa zanzara al folletto Mpoku reg-ge 7 secondi perché Widmer saltando si fa malealla caviglia. Si gioca a 4, cambiando il cambiabi-le. Ma l’Udinese, sotto gli occhi di patron Pozzo,va in vacanza con la peggior stagione da quandola A è a 20 squadre.

CIAO STRAMA Oggi sarà divor-zio con Strama che regala lagiacca ai tifosi. «E’ la cartolinapiù bella che mi porto. Mi hannoemozionato». Errori? «Non averfatto il salto di qualità». Ma unafrecciata la dà: «Chi alleneràl’Udinese dovrà sposare in pienole scelte della società». Ma se sichiude una porta per Stramapuò aprirsi un portone. E qui sigioca un’altra partita. C’è purelui in ballo per Cagliari. Insiemea Ventura (un sogno) e Pasquale

Marino. Giulini dà l’identikit del tecnico: «Ci vuo-le organizzazione di gioco, bisogna trasmetteregrinta e un’ottima preparazione atletica. Ripar-tiamo dai giovani Barella, Donsah e da Sau e ri-vorremmo Brkic». A dire il vero il Cagliari, se l’Atalanta dovesse subire penalizzazioni per l’in-chiesta scommesse, avrebbe ancora piccole spe-ranze di ripescaggio. Ma Giulini ne ha pure per laRoma con la quale si gioca la partita per Nainggo-lan, Astori e Ibarbo: «Hanno detto da un mese chesiamo in B, non mi piace, meritiamo rispetto».

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Il pianto di Daniele Conti, 36 anni, che lascia Cagliari dopo 16 GETTY

Serie ARUltima giornata

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26 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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27LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A fine mese ci sarannole «pagelle» per lasquadra arbitrale:

non dovrebbero esserci sor-prese sul designatore (Mes-sina verso la riconferma),mentre è da decidere se sa-ranno due o tre le dismissio-ni dalla A (rischiano Peruz-zo, Tommasi, Russo e l’in-fortunato Celi).CAGLIARI-UDINESE 4-3Manganiello di PineroloTanti gol, ma pochi episodida moviola. Manganiello(Can B) se la cava gestendola partita con personalità (5ammoniti). FIORENTINA-CHIEVO 3-0Valeri di Roma

Tranquilla l’ultima per Vale-ri. Qualche dubbio sul goldi Bernardeschi che però, almomento del tiro di Mati, èin pratica allineato con l’ul-timo difensore. Questionedi millimetri, in casi similigiusto lasciare correre.Niente da dire sul giallo cheporta all’espulsione di Co-fie. Il centrocampista delChievo sbaglia il tempo del-l’intervento su Ilicic: il suo èun pestone sulla caviglia,giusto ammonire. INTER-EMPOLI 4-3Damato di BarlettaIn avvio di ripresa protestaHernanes dopo un contattocon Laurini: l’arbitro fischia

fallo in attacco e ha ragioneperché è l’interista ad anda-re contro l’avversario. Qual-che dubbio sul primo goldell’Inter: c’è Icardi davveroal limite (forse ha un piedein fuorigioco) sul lancio diKovacic, ma vale il discorsofatto per Bernardeschi.ROMA-PALERMO 1-2Nasca di BariIl Palermo sblocca il risulta-to con un rigore: giusto,Spolli va in scivolata sulcross di Chochev e colpisceil pallone con il braccio te-nuto alto. Il difensore si giu-stifica indicando il viso co-me punto d’impatto, ma leimmagini lo smentiscono:tocco col gomito. La Romain precedenza aveva prote-stato per una deviazione colbraccio di Gonzalez sul tirodi Totti, ma la palla sbatte

più sul torace. Nella finaleTotti pareggia: sembra in li-nea. Da annullare, invece,per fuorigioco il gol vittoriadi Belotti. E ci sono pure unpaio d’interventi dubbi inarea del Palermo. SAMPDORIA-PARMA 2-2Massa di ImperiaAccade una cosa pazzescasul gol di Palladino: il pallo-ne è destinato in rete dopoaver scavalcato Viviano, maGhezzal, nel tentativo di ru-bare la rete al compagno, sitrasforma in difensore spaz-zando il pallone che peròsupera (di poco) la linea.SASSUOLO-GENOA 3-1Cervellera di TarantoRegolare il vantaggio delSassuolo: Berardi non è infuorigioco. Okay anche larete di Pavoletti: c’è Biondi-ni a tenerlo in posizione re-

golare. Nella ripresa entra-ta da arancione di Rinconsu Berardi: ammonito. Net-ta la trattenuta di Izzo suPeluso: giusto il rigore. Sulsuccessivo tiro di Zaza (pa-rato), c’è Magnanelli a riba-dire in rete, ma l’arbitro an-nulla perché era entrato inarea prima del tiro. Da re-golamento il rigore sarebbestato ripetuto se Zaza aves-se fatto gol. Poco dopo, Izzostende Sansone lanciato arete: giusto il rosso per lachiara occasione da gol ne-gata.TORINO-CESENA 5-0Di Paolo di AvezzanoTutto facile per l’arbitro(Can B) che visto il punteg-gio evita di assegnare recu-pero nella ripresa.

NAPOLI-LAZIO A PAGINA 2

LA MOVIOLAdi FRANCESCO [email protected]

GHEZZAL DIFENSORE AGGIUNTOMA LA RETE DEL PARMA E’ OKAYSPOLLI: RIGORE. BELOTTI: OFFSIDE

TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTEX-2-1-1-1-2-2-X-1-1-X-X-X-X

TOTOGOL - COLONNA VINCENTENon ancora disponibile

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

CONCORSI N. 44 DEL 30/05/2015

ATALANTA-MILAN 1-3Baselli (A), Pazzini (M) rigore, Bonaventura (M), Bonaventura (M)CAGLIARI-UDINESE 4-3Sau (C), Joao Pedro (C), Aguirre (U), M’Poku (C), Fernandes (U), Fernandes (U) autorete, Thereau (U)FIORENTINA-CHIEVO 3-0Ilicic (F), Bernardeschi (F), Badelj (F)

INTER-EMPOLI 4-3Palacio (I), Icardi (I), Mchedlidze (E), Pucciarelli (E), Brozovic (I), Icardi (I), Mchedlidze (E)

NAPOLI-LAZIO 2-4Parolo (L), Candreva (L), Higuain (N), Higuain (N), Onazi (L), Klose (L)

ROMA-PALERMO 1-2Vazquez (P) rigore, Totti (R), Belotti (P)SAMPDORIA-PARMA 2-2Romagnoli (S), Palladino (P), De Silvestri (S), Varela (P)SASSUOLO-GENOA 3-1Berardi (S), Zaza (S), Zaza (S), Pavoletti (G)TORINO-CESENA 5-0Martinez (T), Maxi Lopez (T), Benassi (T), Moretti (T), Maxi Lopez (T)VERONA-JUVENTUS 2-2Pereyra (J), Toni (V), Llorente (J), Gomez (V)

SQUADRE PT PARTITE RETI RIGORI PUNTI'13-14

E DIFFERENZA

POSIZIONESTAGIONE

13-14 IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.

RETI FAVORE CONTRO

G V N P G V N P G V N P F S F S F S T. R. T. R.

JUVENTUS 87 19 16 3 0 19 10 6 3 38 26 9 3 45 11 27 13 72 24 48 9 6 5 2 102 (-15) 1

ROMA 70 19 10 7 2 19 9 6 4 38 19 13 6 31 14 23 17 54 31 23 7 6 5 5 85 (-15) 2

LAZIO 69 19 12 1 6 19 9 5 5 38 21 6 11 40 18 31 20 71 38 33 5 3 6 4 56 (+13) 9

FIORENTINA 64 19 9 6 4 19 9 4 6 38 18 10 10 30 17 31 29 61 46 15 7 2 3 3 65 (-1) 4

NAPOLI 63 19 11 5 3 19 7 4 8 38 18 9 11 46 28 24 26 70 54 16 9 4 2 2 78 (-15) 3

GENOA* 59 19 9 6 4 19 7 5 7 38 16 11 11 33 21 29 26 62 47 15 7 5 8 3 44 (+15) 14

SAMPDORIA 56 19 7 10 2 19 6 7 6 38 13 17 8 23 15 25 27 48 42 6 2 2 7 6 45 (+11) 12

INTER 55 19 7 7 5 19 7 6 6 38 14 13 11 33 23 26 25 59 48 11 7 5 6 2 60 (-5) 5

TORINO 54 19 8 7 4 19 6 5 8 38 14 12 12 25 14 23 31 48 45 3 6 3 8 7 57 (-3) 7

MILAN 52 19 9 5 5 19 4 8 7 38 13 13 12 30 19 26 31 56 50 6 11 11 6 4 57 (-5) 8

PALERMO 49 19 8 6 5 19 4 7 8 38 12 13 13 30 25 23 30 53 55 -2 7 5 5 4 in B in B

SASSUOLO 49 19 7 8 4 19 5 5 9 38 12 13 13 25 22 24 35 49 57 -8 9 7 5 4 34 (+15) 17

VERONA 46 19 7 5 7 19 4 8 7 38 11 13 14 27 30 22 35 49 65 -16 6 4 8 5 54 (-8) 10

CHIEVO 43 19 4 9 6 19 6 4 9 38 10 13 15 16 19 12 22 28 41 -13 2 1 4 2 36 (+7) 16

EMPOLI 42 19 6 8 5 19 2 10 7 38 8 18 12 26 22 20 30 46 52 -6 3 3 2 1 in B in B

UDINESE 41 19 6 5 8 19 4 6 9 38 10 11 17 26 29 17 27 43 56 -13 1 1 9 8 44 (-3) 13

ATALANTA 37 19 4 7 8 19 3 9 7 38 7 16 15 22 33 16 24 38 57 -19 5 4 9 6 50 (-13) 11

CAGLIARI 34 19 4 4 11 19 4 6 9 38 8 10 20 24 36 24 32 48 68 -20 7 4 4 3 39 (-5) 15

CESENA 24 19 3 7 9 19 1 5 13 38 4 12 22 19 31 17 42 36 73 -37 6 5 10 7 in B in B

PARMA (-7) 19 19 5 4 10 19 1 4 14 38 6 8 24 19 27 14 48 33 75 -42 2 2 6 5 58 (-39) 6

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B. * Senza licenza Uefa

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

Si chiude il campionato anche per i fischietti, un po’ in affanno nelle ultime giornate (qualche errore di troppo), ma nel complesso stagione sufficiente. Ieri è andata bene: la svista sul rigore del Napoli poteva innescare molte polemiche

Ghezzal «rinvia» sul tiro di Palladino: palla dentro di poco LAPRESSE

22 RETI Icardi (4, Inter); Toni (4, Verona)20 RETI Tevez (2, Juventus)18 RETI Higuain (3, Napoli)16 RETI Menez (8, Milan)15 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Berardi (6, Sassuolo)14 RETI Di Natale (1, Udinese)13 RETI Iago Falquè (2, Genoa); Klose (Lazio); Dybala (3, Palermo); Quagliarella (3, Torino)11 RETI Callejon (Napoli); Zaza (1, Sassuolo)10 RETI Maccarone (1, Empoli); Candreva (2), Felipe Anderson e Parolo (Lazio); Vazquez (1, Palermo); Thereau (Udinese)9 RETI Pinilla (1, Atalanta; 3 nel Genoa); Defrel (Cesena); Paloschi (Chievo); Mauri (Lazio); Rigoni (Palermo); Eder (1, Sampdoria); Maxi Lopez (Torino; 1 nel Chievo)8 RETI Denis (3, Atalanta); Brienza (3, Cesena); Ilicic (1, Fiorentina); Palacio (Inter); Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Hamsik (Napoli); Ljajic (1) e Totti (4, Roma)7 RETI Sau (Cagliari); Pellissier (1, Chievo); Saponara (1, Empoli); Babacar e Rodriguez (1, Fiorentina); Pavoletti (Genoa; 1 nel Sassuolo); Llorente, Matri (7 nel Genoa) e Vidal (2, Juventus); Bonaventura (Milan); Glik (Torino)6 RETI Farias (Cagliari); Salah (Fiorentina); Bertolacci (Genoa); Guarin (Inter); Honda (Milan); Mertens (1) e Zapata (Napoli); Belotti (1, Palermo); Gomez (Verona)5 RETI Moralez (Atalanta); Ekdal e Joao Pedro (Cagliari); Rodriguez (1, Cesena); Pucciarelli e Tonelli (Empoli); Niang (Genoa); Hernanes,Kovacic e Osvaldo (Inter; ora è nel Boca Juniors); Cassano (1, Parma); Florenzi (1), Nainggolan e Pjanic (Roma); Sansone (Sassuolo); Nico Lopez (Verona)4 RETI Avelar (3) e Cop (Cagliari); Meggiorini (Chievo); Mchedlidze (Empoli); Cuadrado (ora è nel Chelsea), Gilardino e Gomez (Fiorentina); Perotti (2, Genoa); Pereyra e Pirlo (Juventus); Antonelli (3 nel Genoa) e Pazzini (3, Milan); Palladino (Parma); De Silvestri, Muriel, Okaka e Soriano (Sampdoria); Missiroli (Sassuolo)3 RETI Boakye, Gomez e Zappacosta (Atalanta); Mpoku e Rossettini (Cagliari); Carbonero (Cesena); Rugani (Empoli); Bonucci, De Ceglie (3 nel Parma), Lichtsteiner e Marchisio (1, Juventus); Biglia (1) e Lulic (Lazio); De Jong e El Shaarawy (Milan); De Guzman (Napoli); Chochev (Palermo); Nocerino (1) e Varela (Parma); Obiang (Sampdoria); Acerbi e Taider (Sassuolo); Benassi, Bruno Peres, El Kaddouri e Martinez (Torino); Fernandes (Udinese); Tachtsidis (Verona)2 RETI 53 giocatori1 RETE 88 giocatoriRETI SEGNATE in questo turno 47 (2 rigori, 1 autorete); RETI TOTALI 1024 (83 rigori, 33 autoreti)

Serie ARUltima giornata

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28 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nicola Sansone, 23 anni, attaccante del Sassuolo GETTY IMAGES Daniel Caligiuri, 27, esterno del Wolfsburg, qui dopo un gol all’Inter ANSA

VERSO L’EUROPEO

Berardi-Ruganisubito in UnderOggi la pre-lista

1Di Biagio avanti con i fedelissimiAlle 11 i convocatima 20 Euro-nomisono quasi sicuri

Luigi Di Biagio, 43 anni, c.t. dell’Italia Under 21 dal 2013 LIVERANI

Luca Bianchin@lucabianchin7

I l dialogo è importante intutte le famiglie. Conte eDi Biagio nelle scorse

settimane si sono sentiti e leconvocazioni... parlano an-che per loro. Nell’elenco deiconvocati per lo stage si sa-rebbero inseriti alla perfe-zione Rugani, Romagnoli,Berardi, Sturaro, Cataldi eSportiello. Giovani di quali-tà, in un buon momento diforma, alla fine di una sta-gione tra positiva ed eccel-lente. Niente, quei nomi nonci sono perché il 17 giugnocomincerà l’Europeo Under21 in Repubblica Ceca: giu-sto che tutti si concentrinosull’appuntamento più im-portante dell’estate. A DiBiagio la decisione di Conteavrà fatto sicuramente pia-cere.

DE SCIGLIO-ELSHA Oggi alle11 il c.t. degli azzurrini co-municherà l’elenco dei con-vocati per il ritiro: saranno27-28 nomi, cortesementeinvitati a trovarsi martedìprima di cena ad AppianoGentile, dove si allenerannofino al 15 giugno, giornodella partenza per la Repub-blica Ceca. C’era una do-manda nell’aria: Perin, DeSciglio, Verratti ed El Shaa-rawy, i ‘92 da Nazionale A,sarebbero stati aggregati algruppo Under per l’Euro-peo? Per Verratti si è capito

presto: no secco. Per Perin si èsaputo sabato: sarebbe statochiamato, ma l’operazione allaspalla lo terrà lontano dai guan-ti per almeno due mesi. Per DeSciglio ed El Shaarawy si è intu-ito ieri: Conte li ha chiamati perlo stage, improbabile rinforzinol’Under. Resta, soprattutto perDe Sciglio, una possibilità resi-duale: completare lo stage e,venerdì, trasferirsi ad Appiano.

20/23 Niente di drammatico:l’Under se la giocherà con il gruppo che ha scalato le qualifi-cazioni. A una settimana dallescelte, Di Biagio ha le idee piut-tosto chiare. Venti nomi sui 23della Repubblica Ceca sono so-stanzialmente sicuri. Interes-sante capire che accadrà a cen-trocampo: Benassi, Baselli eCrisetig meriterebbero di esser-ci ma uno dei tre, forse, dovràessere tagliato.

PortieriSicuri: Bardi (Chievo), Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta). Possibili convocati per il ritiro: Cra-gno (Cagliari).

DifensoriSicuri: Bianchetti (Spezia), Biraghi (Chievo), Romagnoli (Sampdoria), Rugani (Empoli), Zappacosta (Atalan-ta).Molto probabile: Sabelli (Bari). Possibili convocati per il ritiro: Barba (Empoli), Goldaniga (Perugia), Izzo (Genoa), Murru (Cagliari).

CentrocampistiSicuri: Battocchio (Entella), Cataldi (Lazio), Sturaro (Juve), Viviani (Latina). Molto probabile: Benassi (Torino).Possibili convocati per il ritiro: Dezi (Crotone), Fossati (Perugia), Molina (Atalanta), Rizzo (Sampdoria).

AttaccantiSicuri: Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Trotta (Avellino).Molto probabili: Longo (Cagliari), Verdi (Empoli).Possibili convocati per il ritiro: Fedato(Modena).

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Italia corazzata, arrivano i tedeschiSansone e Caligiuri1I due attaccanti nati in Germania fra le novitàMa Conte rilancia anche El Shaarawy e Paloschi

LA LISTA

I 34 azzurri convocati da Conte per lo stage a Coverciano resteranno nel centro federale da questa sera a giovedì. Per la gara di qualificazione con la Croazia, 12 giugno a Spalato, sarà fatta una nuova convocazione per l’assenza degli juventini impegnati nella finale di Champions il 6 giugno. Gli azzurri giocheranno anche il 16 con il Portogallo a Ginevra. La lista. PORTIERI Sirigu (Psg), Marchetti (Lazio), Padelli (Torino).DIFENSORI Ranocchia (Inter), Astori (Roma), Acerbi (Sassuolo), Moretti e Darmian (Torino), Rossettini (Cagliari), De Sciglio (Milan), De Silvestri (Samp), Pasqual (Fiorentina), Criscito (Zenit).CENTROCAMPISTI De Rossi, Florenzi (Roma), Valdifiori (Empoli), Verratti (Psg), Parolo (Lazio), Bertolacci (Genoa), Giaccherini (Sunderland), Soriano (Samp), Poli e Bonaventura (Milan).ATTACCANTI Candreva (Lazio), Caligiuri (Wolfsburg), Gabbiadini (Napoli), Pelle’ (Southampton), Immobile (Borussia Dortmund), Zaza e Sansone (Sassuolo), El Shaarawy (Milan), Vazquez (Palermo), Insigne (Napoli), Paloschi (Chievo).

A Covercianofino a giovedìIl 12 con la Croazia

Fabio Licari

D ue novità assolute, manon sorprendenti viste leindiscrezioni, nella lista

dei 34 azzurri selezionati daAntonio Conte per lo stage:Sansone e il «tedesco» Caligiu-ri. In più arriva Insigne, che ilc.t. avrebbe convocato già mesifa prima dell’infortunio, e ri-tornano Giaccherini, El Shaa-rawy e De Sciglio. La vera sor-presa è Paloschi in attacco. Indifesa, indisponibili i milanistiAntonelli e Abate, il c.t. ha scel-to De Silvestri e Criscito, più lacoppia centrale già convocatacontro l’Albania: Acerbi e Ros-settini. Niente da fare per gliUnder 21 Rugani e Romagnoli(che restano con Di Biagio) néper Saponara: probabilmentea Conte servono altre confer-me prima di una chiamata az-zurra per l’empolese. Comun-que, aspettando il rientro deglijuventini dopo la finale di Ber-lino, il gruppo si infoltisce.

TEST PER «ELSHA» Lo stagerientra da sempre nel progettotecnico di Conte. I club si sono

opposti a quello invernale, manon hanno potuto rifiutarequesta «tre giorni» nella qualeil c.t. spiegherà le sue idee e lasua filosofia di gioco, valutan-do anche il possibile inseri-mento di qualcuno nella listaper la Croazia (il 12) e perl’amichevole con la Svizzera (il16). Quando torneranno gli ju-ventini (Buffon, Bonucci,Chiellini, Barzagli, Pirlo, Mar-chisio, forse Matri), Conte do-vrà aggiungere una ventina diazzurri alla lista definitiva. Iltest è importante, per esempio,per il milanista El Shaarawy,considerata l’esclusione di Cer-ci: Conte cerca un esterno allaRobben, che possa fare la dop-

pia fase, per dare più soluzionioffensive al 3-5-2. E magari fa-re qualche nuovo esperimentotattico dopo il 4-4-2 «particola-re», quasi obliquo con una fa-scia più offensiva, visto control’Albania.

ALLA SCOPERTA DI CALIGIURISarà valutato con curiosità Da-niel Caligiuri, esterno offensi-vo del Wolfsburg, doppio pas-saporto, reduce da una bellastagione. E sarà accolto a brac-cia aperte Giaccherini, tornatoin campo nel Sunderland dopoun lungo stop: per Conte è uninterprete ideale del ruolo dimezzala. Anche Insigne puòoffrire variabili significative inattacco. Confermati il play Val-difiori, dopo la bella prova conl’Inghilterra, e naturalmentel’italoargentino Vazquez, eccoSansone che nel tridente delSassuolo, con Zaza (convoca-to) e Berardi, ha conquistato leattenzioni di Conte. Infine l’ir-riducibile Paloschi del Chievo.

MERET: UN UNDER 19 Mancanotre milanisti: Abate e Antonellierano in bilico (bronchite e pu-balgia hanno impedito la chia-mata), mentre l’esclusione diCerci è per scelta tecnica, dopol’ennesima panchina. NeanchePerin, infortunato, poteva ri-spondere alla chiamata: conSirigu e Marchetti è tornato iltorinista Padelli. A Conte sa-rebbe piaciuto avere Giovincoma, con il campionato in corso,il club canadese non ha conces-so il viaggio. Ai 34 selezionatisarà aggregato il portiere del-l’Under 19 Alex Meret (Udine-se). Appuntamento stasera en-tro le 22 per l’inizio del radu-no. Da domani doppia sedutaquotidiana per tre giorni. Poi,tra venerdì e sabato, Conte co-municherà i convocati per Spa-lato e Ginevra, con allenamen-ti da lunedì 8 a Coverciano.

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In attesa degli juventini, in difesa Rossettinie Acerbi. Tornano ancheGiaccherini e De Sciglio

Ai 34 convocati per lo stage si aggiunge il portiere Meret dell’Udinese, under 19

LE SCELTE

NazionaliR

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29LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Blatter interrogato?E dal Sudafrica: «Sì,pagammo 10 milioni»1L’organizzatore del Mondiale 2010: «Ma non fu una tangente». La figlia di Sepp: «Papà non è un corrotto»

GERMANIA

Karlsruhe-Amburgovale la Bundesliga1 Lo spareggio finì 1-1 all’andata, i padroni di casa ci credono

FRANCIA

Il Psg sogna la Champions«Amico Platini, aiutaci tu»Alessandro GrandessoPARIGI

@agrandesso

D ice che se la sogna puredi notte, il presidenteNasser Al Khelaifi. E a

vincere la Champions Leagueci proverà di nuovo la prossimastagione, anche perché più dicosì, in Francia, non si può fare.Il Psg regna ormai in tutte lecompetizioni nazionali e aspet-ta solo l’autorizzazione dal-l’Uefa per investire di nuovo avalanga sul mercato, tentandocosì l’assalto al trofeo più ambi-to. Per ora però il club dell’emi-ro del Qatar ha sempre le manilegate, anche se non sembrapiù rassegnato a subire i detta-mi del fair-play finanziario.

INGIUSTIZIA UEFA Dopo la vit-toria della coppa di Francia, acompletare una quaterna stori-ca in Francia, il presidente del

Psg si è presentato ai giornalistiper ribadire il nuovo corso,sempre meno diplomatico, del-l’emiro Al Thani: «Quest’annosiamo andati oltre gli obiettivi– ha spiegato Al Khelaifi - e saràdifficile fare meglio. Ma laChampions me la sogno ognisera e lavoriamo duro per vin-cerla. Il Chelsea ci ha messodieci anni per arrivarci, ma noidobbiamo fare i conti anchecon il fair-play finanziario che èingiusto e va cambiato». Il Psgin effetti avrebbe già i conti inregola, grazie a un’aggressivapolitica commerciale in Fran-cia e all’estero che ha compen-sato il dimezzamento a 100 mi-lioni dello sponsor del ministe-ro del turismo qatarino da par-te dei gendarmi di Platini. Ilbudget per il prossimo annodovrebbe salire a 530 milionidi euro. Insomma, non ci fossel’Uefa di mezzo, che l’annoscorso impose un tetto al mon-te stipendi e al mercato, il Psg

sarebbe disposto a spenderesenza contare pur di appagare isogni di gloria di Al Thani, sa-bato in tribuna per godersi ilsuccesso sull’Auxerre, poco di-stante dal presidente Hollan-de.

POLEMICA Al Khelaifi invia unmessaggio direttamente al pre-sidente dell’Uefa: «Così com’è

il fair-play finanziario non è piùaccettabile perché non possia-mo muoverci come in passatoinvece fecero gli altri grandiclub europei. Non voglio crearepolemiche, ma spero che il mioamico Platini possa capire ecambiare le regole, anche per-ché la concorrenza sarà semprepiù spietata, in particolare coni club inglesi che potranno pre-sto beneficiare del nuovo con-tratto miliardario sui diritti te-levisivi. Io invece attendo anco-ra indicazioni per sapere quan-to posso spendere». I primisegnali sono attesi tra una set-timana e proprio in Premier Le-ague il Psg ha individuato laprima preda, quel Di Maria acui dovette rinunciare un annofa per colpa dell’Uefa. L’argen-tino andrebbe a rinforzare unarosa che Al Khelaifi vuole blin-dare, azzerando le voci di mer-cato delle ultime settimane:«Cavani è felice con noi, comeIbrahimovic che ha ancora unanno di contratto. Su Motta so-no fiducioso di poter trovare unaccordo e Verratti non si muo-ve da qui, rappresenta il nostrofuturo». Un futuro che l’emiroAl Thani pretende trionfanteanche in Champions.

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MONDIALE UNDER 20

Mali, che sorpresaBattuto il Messico� La sorpresa nella notte tra sabato e domenica nel mondiale Under 20 in Nuova Zelanda arriva dal successo del Mali contro il Messico; vincono anche Colombia, Portogallo e Uruguay. Prima giornata. Girone C: Qatar-Colombia 0-1, Portogallo-Senegal 3-0; Girone D: Messico-Mali 0-2, Uruguay-Serbia 1-0. Nella notte: Nigeria-Brasile, Corea del Nord-Ungheria (girone E); Germania-Fiji e Uzbekistan-Honduras (girone F).

RUSSIA

Rimosso presidentedella federazione� MOSCA Il presidente della Federcalcio russa (Rfs), Nikolai Tolstykh, è stato rimosso dal suo incarico. La decisione è stata presa a maggioranza dall’assemblea riunita ieri a Mosca. Tolstykh era in carica dal 2012 e il suo mandato sarebbe terminato

nel 2016. Il vicepresidente Nikita Simonian assumerà l’incarico «ad interim». Intanto circola già il nome dell’attuale ministro dello Sport, Vitali Mutko, come il possibile successore di Tolstykh.

PORTOGALLO

Coppa allo SportingBraga k.o. ai rigori� Dopo sette anni lo Sporting Lisbona torna ad alzare un trofeo: ha vinto ieri la Coppa del Portogallo battendo 5-3 ai rigori il Braga. Dopo essere stato sotto per 2-0 per 84’, i leones hanno segnato 2 reti in 6’ con Slimani e Montero. Dal dischetto fatali al Braga gli errori di Pinto, Eder e Agra.

EX DI TORO E ASCOLI

Walter Casagrandesta meglio� SAN PAOLO Walter Casagrande Junior, ex attaccante di Ascoli e Torino, vittima di un infarto venerdì ha lasciato ieri il reparto di terapia intensiva e resta ricoverato presso l’ospedale «Total Cor», nella regione di San Paolo.

TACCUINO

Fabio Licari

B latter contro il mondo. Esoprattutto contro Platiniche ha avuto «zero rispet-

to per me». Anche la figlia Co-rinna va in soccorso del papàvincitore: «Mai in un’elezioneha detto una parola contro unaltro candidato». Ma la crisi deirapporti personali, che sarà cri-si Fifa-Uefa nell’immediato fu-turo, è niente rispetto alle con-seguenze delle due inchiesteparallele. Dal Sudafrica, peresempio, arriva l’ammissioneche i 10 milioni di dollari sonostati pagati «ma non era unatangente». Come no. In Inghil-terra le banche coinvolte apro-no un’indagine interna. E c’è la

possibilità che il presidente Fifasia interrogato dagli inquirentisvizzeri.

«NIENTE WHISKY» Nella rico-struzione di Blatter, la famosavisita mattutina di Platini sem-bra una scena da film. DiceBlatter al Sonntagsblick: «Lanotte prima del voto, Platini hascritto una mail a tutte le fede-razioni dicendo che dovevanovotare contro di me e scegliereil principe Alì, nonostante l’Eu-ropa non avesse un proprio can-didato. Giovedì mi ha chiestoun incontro, siamo andati nelmio ufficio, si è seduto e mi hadetto: “Prendiamoci un buonwhisky fra amici”. “No, nientewhisky, ma ti ascolto”, la mia ri-sposta. E allora mi ha detto se-

rio: “Sepp, fai il Congresso e al-la fine annuncia le tue dimissio-ni, ti faremo una grande festa epotrai conservare il tuo ufficioqui alla Fifa”. C’è stato zero ri-spetto nei miei confronti». Allostesso giornale ha parlato Co-rinna: «Papà non è un corrotto,non ha mai preso una tangente.Le critiche che lo hanno distur-bato sono quelle personali, inparticolare di Platini».

SUDAFRICA AMMETTE Tragi-commedia a parte, dal Sudafri-ca, dal presidente federale Dan-ny Jordaan, organizzatore delMondiale, arriva al «Sunday In-dependent» una conferma: i 10milioni di dollari sono stati pa-gati alla Concacaf, come dicel’Fbi. Solo che non si sarebbetrattato della tangente in cam-bio del voto per assegnare la se-de, con pagamenti passati daconti Fifa: «Non ho pagato népreso mai una tangente in vitamia. Il pagamento risale al 2008, il Mondiale ci è stato as-segnato nel 2004. Come pote-vamo aver pagato una tangenteper voti a quattro anni di distan-za?». Per gli inquirenti, Warnerè stato pagato dopo perché alSudafrica mancavano i fondi.Jordaan invece dice che quelloera un «contributo» per lo svi-luppo del calcio nella Concacaf.

SOLDI ALLE CAYMAN Per il«New York Times» ci sono inter-rogativi anche sui 2,2 milioni didollari che da Zurigo, negli ulti-mi 13 anni, sono finiti alla fede-razione delle Isole Cayman peruna nuova sede e due campi dacalcio, in un Paese con 60milaabitanti. Dove però vive il vice-presidente Fifa Jeffrey Webb,ora agli arresti a Zurigo. A pro-posito di tangenti, le due ban-che britanniche coinvolte nelpassaggio di denaro sospetto,Standard Chartered e Barclays,hanno dato il via a indagini in-terne.

BLATTER INTERROGATO? Loscandalo ora può allargarsi daicomponenti dell’Esecutivo alla Fifa stessa. Nei giorni scorsi so-no stati interrogati dal pm diZurigo i membri dell’Esecutivonon residenti in Svizzera: dallospagnolo Villar al turco Erzik.Non è escluso che adesso gli in-quirenti si rivolgano a chi vivetra Zurigo e Nyon, cioè Blatter ePlatini. Di sicuro la Fifa è stataperquisita e sono stati prelevatidocumenti e file elettronici. Po-trebbero essere ipotizzati i reatidi amministrazione infedele ericiclaggio.

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Sepp Blatter, 79 anni, presidente della Fifa. E’ al suo quinto mandato, è stato rieletto venerdì EPA

RIl boss della Fifa hasvelato il tentativodi Platini di indurloa dimissioni «morbide»

RI giudici di Zurigo hanno già sentitolo spagnolo Villare il turco Erzik: ora tocca a Sepp?

Pierfrancesco Archetti

I l vecchio Wildparksta-dion ha 60 anni di vita eil progetto per una rico-

struzione più moderna giàpresentato. Stasera nel «par-co selvaggio» di Karlsruhe,dove un tempo la nobiltàcacciava i cervi, verrannopuntati i mirini sull’Ambur-go, mai retrocesso in 128 an-ni di esistenza, antenaticompresi, e pure unico clubsempre presente in Bunde-sliga dalla nascita, nel ‘63.Quando il Karlsruhe fre-quentava le coppe, i suoi ti-fosi videro al Wildparksta-dion anche un 7-0 al Valen-cia: sono passati quasi 22 an-

ni ma ancora lo chiamano «ilmiracolo». All’andata i tedeschiavevano perso 3-1, al ritorno se-gnò quattro gol Edgar Schmitt,da quella sera e per sempre Eu-ro-Eddy. Il Karlsruhe, terzo inseconda divisione, riparte oggidall’1-1 in trasferta con la ter-z’ultima della Bundesliga. Conil pari senza gol sarà promosso;l’allenatore Kauczinski ovvia-mente dice che giocherà «pervincere», ai rivali mancherannoWestermann e Kacar squalifica-ti e forse anche Olic, reduce dauno shock anafilattico. Il Ksc la-sciò sei anni fa la Bundesliga, tre stagioni fa retrocesse in ter-za serie dopo aver perso unplayoff con il Regensburg: allafine scoppiarono violenti inci-denti e la polizia stasera (ore19, diretta Sky Supercalcio eCalcio 1) ha mobilitato 1100agenti. Per l’Amburgo è l’ultimachiamata, frase già sentita trop-pe volte.

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SCOZIA

Sconfitta con rissaI Rangers bocciati 1Il Motherwell si aggiudica il playoffe resta in Premier

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

I l sogno finisce in rissa.Le ultime immagini diMotherwell-Rangers,

3-0 per i padroni di casa coni gol di Johnson, Ainsworthe Sutton, sono quelle del tu-nisino Mohsni travestito dapugile thailandese: gancioal mento a Erwin, poi calcio-ni agli avversari che cercanodi intervenire. La follia diMohsni rischia di creareguai seri: in campo sono ap-pena entrati i fans delMotherwell per festeggiarela permanenza in Premier-ship e la polizia fatica a ri-portare la calma.

Altro che ritorno dell’Old Firm,uno dei più bollenti derby almondo: le sfide con il Celtic,coppe permettendo, sono rin-viate di almeno un anno. Le fi-nali playoff sono state disastro-se per i Rangers: 1-3 in casa difronte a 49 mila spettatori, 0-3ieri. La risalita del club di Gla-sgow, fallito nel 2012, si è fer-mata all’ultimo ostacolo: dopodue promozioni di fila, la squa-dra di McCall non è riuscita acompletare la rimonta. Unabella notizia per i tifosi del Cel-tic, che sui social si sono scate-nati per prendere i giro gli odia-ti rivali, ma pessima per un cal-cio scozzese impoverito dallacrisi dei Rangers e non buonaper l’economia nazionale. L’OldFirm vale infatti 200 milioni dieuro l’anno e produce 3 milaposti di lavoro, il triplo del festi-val di Edimburgo. Un bagno didenaro, ma il calcio, scandalipermettendo, è uno sport.

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Al Khelaifi con Ibra e dietro Verratti

MondoRIl caso Fifa

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30 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA7 Gazzetta News7.15 Gazzetta News7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.15 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News

9.05 Campioni a confronto9.30 Condò Confidential10.05 The Speedgang-La banda dei motori11.05 Perfection: momenti di gloria11.30 Campioni a confronto12.05 Sport Science13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News14 Gazzetta News

POMERIGGIO14.30 Offside15 The Speedgang-La banda dei motori15.45 Sfide senza limiti16.10 Sport Science17.05 Bomber - Totti18 Perfection: momenti di gloria18.30 Tuttogol19 Gazzetta News

SERA20 Offside20.30 Tuttogol21.05 Perfection: momenti di gloria21.35 Senza appello23 Gazzetta News23.30 Gazzetta News24 Offside0.30 Gazzetta News

Su il sipario, ci sono Leo e Gallinari 1 L’ex tecnico di Milan e Inter e il giocatore Nba sono gli ospiti di «Senza Appello» su GazzettaTv

Gabriella Mancini

T utti i commenti dell’ulti-ma giornata di campio-nato su GazzettaTv, cana-

le 59 del digitale terrestre. Ilpunto sulle italiane nelle euro-coppe del prossimo anno, le ul-time su Juventus e Barcellonain attesa della finale di Cham-pions, il mercato di Milan e In-ter, il valzer degli allenatoridestinato a scatenare l’effettodomino, i campioni nel mirinodelle squadre italiane e tantoaltro ancora.

RETROSCENA Il primo appun-tamento è per le 14.30 con Off-side, in studio i nostri LuigiGarlando e Nino Morici. In pri-mo piano anche la situazionedel Parma, tutti i retroscena le-gati alla 38a giornata e unosguardo alla Nazionale con iconvocati di Antonio Conte invista della sfide con Croazia ePortogallo. La replica è previ-sta per le 20.

SALOTTO Gran soirée a SenzaAppello con ospiti d’eccezione.Brasiliano, campione del mon-do nel ’94 dopo la mitica finalecontro gli azzurri di Arrigo

Sacchi a Pasadena, ha giocatonel Milan, ha allenato rossone-ri e nerazzurri, parla sei lingue(compreso un po’ di giappone-se) e si è sposato con Anna Bil-lò, giornalista di Sky. L’avetecapito, nel nostro salotto c’èLeonardo Nascimento deAraùjo, Leonardo per tutti, cheha anche ricoperto il ruolo didirettore sportivo nel Paris Sa-int Germain. Con lui un com-

mento complessivo sul cam-pionato, i più e i meno di unastagione, e un occhio partico-lare alle sue ex squadre chestanno attraversando un peri-odo di cambiamenti decisiviper il futuro. Non mancheran-no i suoi interventi sul calciointernazionale, a partire dalParis Saint Germain di Ibrahi-movic e Cavani che in questastagione ha vinto la Ligue 1, la

Leonardo, 45 anni, brasiliano, campione del mondo ’94. Con il Milan ha vintoil campionato nel 1999, da allenatore con l’Inter la Coppa Italia nel 2011 LAPRESSE

Coppa di Lega, la Supercoppadi Francia e la Coppa di Fran-cia, è il primo club francese acentrare questo poker strepito-so. L’international Leo, che do-mani parteciperà alla Partitadel Cuore con la NazionaleCantanti, dirà la sua anche suJuventus-Barcellona e sull’at-taccante brasiliano Neymar.

CHE TIFOSO Altro ospite pre-stigioso è il cestista Nba DaniloGallinari, ala dei Denver Nug-gets e della Nazionale. Gallina-ri, che in aprile si è tolto unabella soddisfazione realizzan-do 47 punti in una partita con-tro Dallas - la vetta più alta perun italiano in Nba - racconteràla sua esperienza negli StatiUniti e il ritorno dopo un lungoinfortunio. E un’altra soddisfa-zione se l’è tolta qualche gior-no fa a Milano: da vero tifoso èandato a vedere Casa Milan,perché la sua è una passionenata da bambino e pazienza sei tempi sono grigi, quelli mi-gliori arriveranno. L’appunta-mento è per le 21.35, Gazzetta-Tv (canale 59), in studio Vivia-na Guglielmi e il responsabiledella redazione calcio Luigi Garlando.

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clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in onda!R

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31LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione QuotidianiSede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - MilanoResponsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea [email protected] - fax 02.62051000© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANITutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di leggeDIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIAMILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281DISTRIBUZIONEm-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306SERVIZIO CLIENTICasella Postale 10601 - 20110 Milano CP IsolaTel. 02.63798511 - email: [email protected]À RCS MEDIAGROUP S.P.A.DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848www.rcscommunicationsolutions.it

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DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maurizio Costa

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Laura Cioli,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Stefano Simontacchi

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

A l preliminare diChampions League ci vala Lazio. Grazie a unadoppietta all’Empoli,l’interista Mauro Icardi

affianca l’eterno Luca Toni sul trono di capocannoniere. Ecco gli ultimi verdetti di campo, serviti in un tripudio di emozioni. Il campionato ha sparato i fuochi d’artificio in coda, come si conviene. Al San Paolo si è giocato un thriller più che una partita. Napoli sotto di due gol, ripescato per le orecchie da Higuain che fa 2-2 con la Lazio in dieci. Non basta. Il Pipita adagia sul dischetto il rigore della sentenza, ma poi lo calcia nella notte. La Lazio vince 4-2 e il Napoli si ritrova addirittura quinto, sorpassato dalla Fiorentina e fuori dalla Champions. Pazzesco.

La carezza invece del pugno. La fragile opposizione di Andujar alla parabola del primo gol di Parolo, le dita della mano piegate dal pallone sono la perfetta metafora della stagione del Napoli. Troppo molle, troppa leggerezza: un imperdonabile sperpero di potenzialità e orizzonti. Il rigore del Pipita è solo l’ultima perla di una lunga collana. Il Napoli ha infierito su se stesso con accanimento: prima De Laurentiis con un mercato imperfetto (difesa, mediana) che ha impedito il perfezionamento del progetto tattico; poi Benitez che in due anni non è mai riuscito a trovare l’equilibrio tattico per impedire ai Candreva di far male in ripartenza e che, trasmettendo da mesi la sua voglia di fuga, ha indebolito le motivazioni del gruppo; infine la squadra che non ha mai espresso un vero leader e, lontana anni luce dalla ferocia

costituzionale della Juve, ha dissipato mille punti contro le piccole. Higuain è leader tecnico, ma non lo è mai stato di cuore. Ha dato tanto a questo Napoli, certo, ma forse non lo ha mai sposato fino in fondo, sempre troppo nostalgico di tornare in scenari più galattici. Dopo aver sbagliato il gol della vita nella finale mondiale, ha fallito quelli che potevano portare il Napoli in finale di Europa League e, ieri, quelli che potevano proiettarlo in Champions League. La punizione crudele è stata quella di subire anche il gol di Klose: un tedesco. Come in Brasile. L’intera stagione si è chiusa come un cerchio. E l’ha strozzato. Solo nel ‘46-47 il Napoli aveva subito più dei 54 gol attuali. Quindici punti in meno degli ultimi due campionati: le guance di Rafa sono rosse anche d’imbarazzo.

La Lazio del bravo Pioli ha rischiato di naufragare, come le succede quando il mare si fa grosso. Non è una squadra di capitani e nelle tempeste emozionali trema. Vedi il derby. Appena è girato il vento, Parolo si è trasformato da eroe (gol) in possibile colpevole (errore fatale e espulsione). Il totem Felipe Anderson è scoppiato in lacrime. E’ qui che Lotito dovrà rafforzare la ciurma, dotandola del simil-Touré che cerca Mancini. Quando invece il mare è liscio, la Lazio veleggia che è una bellezza, pensate alle 8 vittorie di fila. Pioli ha espresso il miglior calcio del torneo. Per questo merita la Champions: il giusto premio alla grande qualità di gioco e di uomini cui Pioli ha saputo dare una forma tattica sostenibile. La Lazio ha segnato 71 reti, solo una in meno della Juve ipertrofica, ritenuta fuori concorso da Garcia. A proposito, alla fine Allegri ha staccato la seconda di 17 punti, esattamente come la Juve dei 102 punti. Ricordate Conte? «Se questa Juve avesse la cattiveria della mia...». Evidentemente non era poi così necessaria.

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Il campionato

LE GUANCE DI RAFALA QUALITÀ DI PIOLIVERDETTO GIUSTO

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L’ANALISIdi LUIGI GARLANDOANDO

Potenza del Giro d’Italia! Ciha regalato 3 settimane dispettacolo a due ruote,brividi forti, lacrime e unpodio di qualità che è la

sintesi perfetta del ciclismo attuale. Dovevate vederli il Pistolero Contador, il giovane Aru e l’elegante Landa a regalar sorrisi davanti alla marea di tifosi sotto quel cielo di Milano così bello quand’è bello.

Da Torino a Milano, l’ultima tappa ha accarezzato i padiglioni dell’Expoprima di tuffarsi nel circuito di corso Sempione con l’Arco della Pace sullo sfondo. E lì, ad aspettare i protagonisti di una corsa esigente e tirata come non si ricordava da tanto tempo, c’era il commovente popolo del ciclismo. Tanta, davvero tanta gente riconciliata allo sport più popolare (è l’unico per il quale non si paga il biglietto) anche per il carisma di Alberto Contador e le imprese di Fabio Aru. Quell’ultimo chilometro di Corso Sempione, tra gli alberi gonfi di primavera e due ali di tifosi gonfi di passione ci apparso come la degna cornice di una corsa capolavoro.

Idealmente pensiamo che le leggendarie Miss del Giro abbiano baciato tutti i corridori che hanno tagliato il traguardo di Milano. Da Contador fino a Marco Coledan, «maglia nera» a oltre 6 ore (più di una tappa di ritardo...) i 163 atleti capaci di concludere questo Giro sono altrettanti eroi. Mauro Vegni e lo staff di Rcs Sport hanno disegnato un Giro coraggioso e modernissimo, con tantissimi metri di dislivello ben distribuiti. Il risultato è nel film della corsa: 21 tappe come capitoli di un romanzo.

E in ognuno un colpo di scena.

Certo, dopo la cronometro Treviso-Valdobbiadene, era facile prevedere l’epilogo rosa. Alberto Contador, il grande favorito della vigilia, ha dato lì il colpo decisivo. Ma la cavalcata sulle montagne delle Alpi non è stata per nulla scontata e ci ha offerto il finale di Aru che è molto più di una promessa di futuro. È uno scintillante presente.

Su Aru abbiamo detto e scritto tutto il bene possibile ed è tutto meritato. Il suo non è un secondo posto (con la maglia bianca di miglior giovane) qualsiasi. Non lo è per come è maturato, crisi del Mortirolo compresa, e perché Fabio ha perso dal numero uno assoluto dei Grandi Giri degli Anni Duemila. Contador è venuto tre volte al Giro e per tre volte ha vinto (2008, 2011 e 2015). Soltanto Bernard Hinault, l’ultimo dei grandissimi, ci era riuscito. Ha fatto meglio di Miguel Indurain che dall’Italia era tornato con due primi e un terzo posto. E’ vero che la maglia rosa del 2011 gli è stata tolta per la squalifica postuma. Ma per luie per chi segue il ciclismo quel Giro lo aveva vinto e quella decisione, a corsa conclusa (col diritto di correrla!), continua ad apparirci assurda.

Ora Alberto andrà al Tour de France per cercare una doppietta che manca dal 1998 (Pantani). La sua sfida alta e coraggiosa a noi piace molto. Contador ha grande rispetto per la sacralità del ciclismo e nella sua testa si fa strada l’idea del salto triplo. Se riuscirà ad essere protagonista in Francia siamo convinti che tenterà anche l’assalto alla Vuelta. Potrebbe diventare il primo campione a centrare il «triplete» della bici o almeno salire sul podio dei tre Grandi Giri. Nessuno ci è mai riuscito. Il primo passo è fatto. Da Matador.

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Il Giro d’Italia

SUPER CONTADORTRA HINAULTE IL SOGNO TRIPLETEL’ANALISIdi PIER BERGONZIemail: [email protected]

twitter: @pierbergonzi

ONZIrcs.it

onzi

N ei giorni scorsi anche io ho seguito levicende riguardanti la Fifa. La rielezione alla presidenza del signor

Blatter è incredibile. Per fortuna, il mondo

La piaga nei cantieri del Mondiale 2022 di calcio

LA FIFA, I NEPALESI SFRUTTATI IN QATAR: UN ALTRO SCANDALOL’AVVENTUROSOdi REINHOLD MESSNERERERERRRERERRERRRERERERERERRRERRERERERRRRRRERRREEEEEEEEE

dell’alpinismo non è nelle mani di un’associazione in Svizzera il cui presidente fa quel che vuole e passa indenne attraverso ogni scandalo. È assurdo che ciò accada per uno sport che suscita tanta passione in tutto il mondo. I gravi episodi di corruzione ora emersi dovevano spingere a un grande rinnovamento. E anche a ripensare a quanto deciso in questi ultimi anni. Soprattutto, all’assegnazione del Mondiale al Qatar. Il che ci riporta al Nepal e a

un insopportabile scandalo nello scandalo. Per la costruzione delle strutture necessarie al Mondiale sono stati infatti reclutati lavoratori dai più poveri Paesi asiatici. Compreso appunto il Nepal, colpito dal disastroso terremoto che ha fatto almeno 9.000 vittime e le cui drammatiche conseguenze dureranno ancora a lungo. Soltanto a 500 dei non meno di 40.000 lavoratori nepalesi reclutati per i lavori legati al Mondiale 2022 è stato concesso di tornare in patria per le cerimonie funebri

dei parenti. Perché in Qatar quei lavoratori sono privati del passaporto, costretti a lavorare in condizioni impossibili per le altissime temperature e a vivere in condizioni igieniche inaccettabili.È scandaloso che il mondo del calcio chiuda gli occhi su questo sfruttamento da parte di uno Stato pieno di soldi e sulla totale mancanza di misure di sicurezza sul lavoro, che ha già portato a 1.200 morti (e se ne prevedono altri 3.000 fino al 2022). Ora i nepalesi saranno ancor più costretti ad accettare anche le peggiori condizioni, pur di aiutare le famiglie colpite dal terremoto.

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MAURO BERGAMASCOGiocatore di Rugby@MauroBergamasco

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter

LUIGI DATOMEGiocatore dei Boston Celtics� Cadaques. Posto incantevole. Anche se Salvador non era in casa.@GigiDatome

MARTIN BRUNDLEEx pilota di Formula 1� E poi il sole è uscito. Paga sempre avere fede@MBrundleF1

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32 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La certezza di chi è in A«Il Bologna va in finale»1I due tecnici già promossi si dividono sull’altra semifinaleCastori si schiera con il Pescara, Stellone sceglie il Vicenza

Nicola Binda@NickBinda

L oro ce l’hanno fatta, eadesso si godono lo spet-tacolo. Fabrizio Castori e

Roberto Stellone la Serie Al’hanno conquistata in campio-nato e adesso questi playoff livivono con curiosità. Già: co-me andrà a finire? Domani se-ra si gioca il ritorno delle semi-finali. Il Vicenza deve battereal Menti un Pescara che, dopol’1-0 dell’andata, va in finaleanche con il pareggio. Il Bolo-gna invece dovrebbe crollare incasa dopo la vittoria per 1-0 intrasferta: l’Avellino infatti devevincere con almeno due gol discarto per restare in corsa. Co-me dire: una semifinale incer-ta e l’altra meno. Vero Castori eStellone?

VICENZA-PESCARA I pareridei due tecnici su questa parti-ta è discordante. Castori infattidice Pescara: «Non sarà facileper il Vicenza. Il Pescara è for-te, in forma, ha il morale alto e

forse gioca meglio fuori che incasa. E poi l’1-0 dell’andata èpesante: è un risultato che haazzerato il vantaggio del mi-glior piazzamento in campio-nato». Di altro parere Stellone,

che preferisce il Vicenza: «Od-do ha dato una bella scossa allasua squadra con tre vittorie difila che hanno anche riportatoun grande entusiasmo in città,però in casa il Vicenza è moltotosto, sa farsi valere e inoltreritrova Cocco e Di Gennaro,quindi è il mio favorito per laqualificazione».

BOLOGNA-AVELLINO Su que-sta partita invece i tecnici diCarpi e Frosinone non preve-dono sorprese, visto come so-no andati i 90’ del Partenio-Lombardi. Stellone la vede co-sì: «All’andata l’Avellino ha pa-gato la fatica di La Spezia, doveaveva fatto un’impresa giocan-do in dieci per quasi 80’ e vin-cendo. Adesso serve un veromiracolo, non è facile andare avincere 2-0 sul campo di unasquadra esperta come il Bolo-gna, che quindi è il mio princi-pale candidato per la finale».Castori in questo caso è d’ac-cordo: «La vittoria dell’andataè una fortissima ipoteca per laqualificazione. Il Bologna adAvellino ha dato prova dellesue qualità e ha spazzato viatutte le polemiche. Mi sembradurissima per l’Avellino andarea vincere con due gol di scarto,anche perché la squadra di Ra-stelli mi pare un po’ stanca».

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FABRIZIO CASTORIALLENATORE DEL CARPI

IL PESCARA È FORTEE IN FORMA, HA IL

MORALE ALTO E GIOCA MEGLIO IN TRASFERTA

CHE IN CASA

ROBERTO STELLONEALLENATORE DEL FROSINONE

IL VICENZA IN CASAÈ TOSTO E POI RITROVA

DUE GIOCATORI FONDAMENTALI COME COCCO E DI GENNARO

DOMANI LE GARE DI RITORNOSEMIFINALI FINALEPLAYOFF

PLAYOUTRITORNO

sabato 6 giugnoore 18.30

5 e 9 giugnoore 20.30

BOLOGNA

VICENZA

AVELLINO

PESCARA

PERUGIA

PESCARA

SPEZIA

AVELLINO

1

2

1

0

0

1

1

2

A R

MODENA

ENTELLA 2

2

A R

A R

RITORNODomani

d.t.s.

ore 21

ore 18.30

GDS

� VICENZA Vola la prevendita: venduti già 10.300 biglietti. Dal campo non buone le notizie per Marino: Manfredini non è recuperabile (problema al tendine d’Achille del piede destro), Brighenti è ancora sofferente per un colpo al ginocchio destro. In attacco Cocco sembra aver risolto il problema all’inguine, ma niente da fare per Spinazzola. In porta gioca Bremec vista la squalifica di Vigorito.

VICENZA

Si va verso l’esauritoManfredini sta fuori

� PESCARA Tifosi pronti all’esodo per Vicenza: già 600 i biglietti venduti, ma si aspetta il tutto esaurito. Pullman e auto pronte per raggiungere il Menti, dove si rinnoverà lo storico gemellaggio tra le due tifoserie. Ieri allenamento al mattino per la squadra di Oddo con Melchiorri a riposo e allenamento in palestra. La sua presenza in campo è in bilico: se non ce la fa, gioca Sansovini.

PESCARA

C’è l’esodo dei tifosiMelchiorri in dubbio

� BOLOGNA Delio Rossi ha provato Cacia nella squadra titolare: possibile rilancio per il bomber. Niente allenamento ma esami clinici per Maietta, che ha una contusione al ginocchio destro: se non ce la fa, tocca a Ferrari che formerà con Mbaye, Oikonomou e Masina una difesa di 4 giocatori under 21. Procede bene la prevendita: venduti 16mila biglietti, attesi almeno 20mila fans.

BOLOGNA

Rossi, test per CaciaDifesa di under 21?

� AVELLINO Rastelli ha concesso ieri un giorno di riposo all’Avellino. Con Pisacane squalificato (inflitta anche un’ammenda di 3 mila euro al club), in difesa sarà ballottaggio tra Fabbro e Vergara, mentre a centrocampo rientra Arini. Oggi provino per Castaldo, che sabato ha svolto una seduta di lavoro differenziata. Malgrado il k.o., i tifosi ci credono: partono circa in 2.000.

AVELLINO

Stop per PisacaneCastaldo verso il sì

Serie BRIl dibattito

IL REGOLAMENTO DEGLI SPAREGGIPLAYOFF In caso di parità (di punti e di reti) al 90’, va in finale la squadra che si è piazzata meglio in campionato (niente supplementari), ossia quella che gioca il ritorno in casa. Lo stesso regolamento vale nella finale per la Serie A. PLAYOUT In caso di parità (di punti e di reti) al 90’, resta in B la squadra che si è piazzata meglio (niente supplementari), ossia quella che gioca il ritorno in casa.

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33LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Como in finaledopo i rigoriIl solito Ganzbatte il Matera1La squadra di Auteri tira fuori due volteL’attaccante decide dopo il gol di Defendi

MATERA-COMO 3-5

Dopo i calci di rigore(1-1 al 90’ e al 120’)

MARCATORI Coletti (M) al 34’ p.t.; Defendi (C) al 10’ s.t.MATERA (3-4-3) Bifulco 6,5; D’Aiello 5,5, Faisca 6, Mucciante 6 (dal 7’ p.t.s. Flores 6); Bernardi 5, Coletti 6,5, Iannini 5,5, Di Noia 6,5 (dal 24’ s.t. Ferretti 5,5); Carretta 6,5, Diop 6, Madonia 5 (dall’8’ p.t.s. Ashong 6). (Russo, Pagliarini, Petitti, D’Angelo). All. Auteri 5,5.COMO (4-4-2) Crispino 6; Ambrosini 6, Giosa 6,5, Cassetti 6, Fautario 6; Casoli 6,5 (dal 12’ p.t.s. Rolando 6), Castiglia 7, Fietta 6,5, Cristiani 6,5 (dal

12’ s.t.s. Maritato 6); Ganz 6,5, Defendi 7 (29’ s.t. Le Noci 6). (Falcone, Lebran, Ardito, Marconi). All. Sabatini 6,5.ARBITRO Marini di Roma 5.NOTE paganti 6.374, incasso di 95.000 euro. Espulso Bernardi al 38’ s.t.; ammoniti Cassetti, Mucciante, Bernardi, Fietta e Giosa. Angoli 3-10.

Massimiliano AnconaINVIATO A MATERA

C omo in finale. Matera invacanza. SimoneandreaGanz, alle 18.40, realiz-

za il rigore del 5-3. Quello che

manda la squadra lombarda al-l’ultimo atto dei playoff con vi-sta sulla B: andata domenica alSinigaglia contro il Bassano.Ganz junior, dunque. Ancoralui. Dopo i due gol che hannoribaltato il Benevento e quellodell’1-1 ai lucani nell’andata,sigilla una sfida decisa dai ri-gori, ma che il Como, tuttosommato, ha meritato di vince-re. Perché più del Matera – conMadonia e Mucciante in condi-zioni precarie e senza gli squa-lificati Mazzarani e Letizia – hacercato il successo. La squadradi Auteri si è confermata avver-saria degna. Il gol su punizione(Crispino non incolpevole) dallimite di Coletti dopo 34’ l’haillusa, poi ha patito un eviden-te calo fisico dopo l’1-1 dell’ot-timo Defendi. L’attaccante la-riano è bravo a segnare in ele-vazione dopo 10’ della ripresasfruttando l’errore di D’Aiello,che lo smarca colpendo maledi testa su angolo di Fietta.

LA CHIAVE Sabatini torna al 4-4-2 (dopo le ultime gare col 3-5-2) e, in qualche modo, diso-rienta Auteri, il cui consueto 3-4-3 gira intorno a Coletti e aIannini. Il Como copre così me-glio gli spazi, mentre il Materasi affida alla velocità di Diop eCarretta. È quest’ultimo a im-pegnare Crispino con un tiro alvolo su lancio di Coletti (20’),tre minuti dopo che Cristiani,dopo aver saltato netto Faisca,si è fatto ribattere la conclusio-ne da Bifulco in uscita. Nella ri-presa, il Como dimostra di ave-re più gamba. Va un paio di vol-te vicino al gol ed è agevolatodall’espulsione di Bernardi perdoppio giallo (il primo eccessi-vo) decisa da un arbitro ingiornata negativa. Il Comopassa subito al 3-5-2 e fallisce il2-1 con Le Noci, che mandafuori tutto solo davanti a Biful-co (43’). Auteri nel primo tem-po supplementare riassetta isuoi inserendo Ashong e Florese virando su un 3-4-2 che ri-schia poco o nulla pur provan-do a pungere.

RIGORI La sequenza dal di-schetto è fatale al Matera (Flo-res e Ferretti calciano fuori, Diop e Coletti segnano), chesognava il ritorno in B dopo 36anni. Mentre in riva al lago (Bi-fulco para su Castiglia, si ar-rende a Le Noci, Maritato, Cas-setti e Ganz) si insegue una Bassente dal 2003-04.

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Il Como festeggia la conquista della quarta finale playoff per la B LAPRESSE

Gioia BassanoGrandi è l’eroeLa Reggianasbaglia troppo1Asta ringrazia il portiere e va in finaleLa squadra di Colombo fallisce 3 rigori

BASSANO-REGGIANA 4-2

Dopo i calci di rigore(1-1 dopo il 90’ e il 120’)

MARCATORI Pietribiasi (B) al 20’, Angiulli (R) al 42’ p.t.BASSANO (4-2-3-1) Grandi 8; Toninelli 7, Priola 6,5, Bizzotto 7, Se-menzato 6; Cenetti 6 (dal 1’ s.t.s. Zanella 6), Davì 6; Furlan 5, Nolè 6 (dal 37’ s.t. Casarini 6), Iocolano 7; Pietribiasi 6,5 (dal 1’ p.t.s. Maistrello 6). (Scaranto, Stevanin, Cattaneo, Cortesi). All. Asta 7. REGGIANA (4-3-3) Feola 6,5; Spanò 6, Sabotic 6, Parola 5,5, Migna-nelli 6; Bruccini 5,5, Vacca 6 (dal 9’ p.t.s. Alessi 5), Angiulli 7; Giannone 5,5

(dall’8’ s.t.s. Maltese 6), Ruopolo 6, Ricci 5,5 (dal 15’ s.t. Petkovic 5,5). (Messina, De Biasi, Gueye, Vernocchi). All. Colombo 6. ARBITRO Guccini di Albano Laziale 5. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti e incasso non comunicati. Espulsi Furlan al 24’ s.t. e il tecnico Asta al 42’ s.t.; ammoni-ti Furlan, Angiulli, Pietribiasi, Mignanelli e Nolè. Angoli 8-4.

Roberto PelucchiINVIATO A BASSANO (VI)

C ome con la Juve Stabia, irigori hanno premiato ilBassano, che nelle due

gare con la Reggiana ha meri-tato di più la finale. Ancorastrepitoso Grandi, il portiere diriserva utilizzato nei playoff,che ha respinto i tiri di Brucci-ni, Parola e Alessi, come avevafatto con Bombagi nei quarti(tra i veneti palo di Semenzatoe traversa di Priola). Ora c’è ilComo e il sogno continua.

STRATEGIE Il Bassano è squa-dra micidiale se ha campo libe-ro, spazi nei quali infilarsi. E,infatti, l’idea di partenza diColombo era quella di soffoca-re il centrocampo avversario,per limitare i rifornimenti aiquattro davanti. Sperando poidi trovare l’infilata giusta, ma-gari con i centrocampisti. Nelprimo tempo missione com-piuta per metà. Dopo un di-screto avvio (salvataggio diToninelli su Ricci e bel tiro diAngiulli deviato), la Reggianaha concesso gli spazi nei qualisi sono buttati un po’ tutti, inparticolare Furlan e Nolè. Al20’ è così arrivato il vantaggiodel Bassano: cross da sinistradi Nolè per Pietribiasi, che haeluso la sorveglianza di Parolae Mignanelli per segnare. Co-lombo ha patito un po’ dietro:Spanò non era al meglio e An-dreoni, recuperato in extre-mis, si è rifatto male nel riscal-damento. Sembrava che il Bas-sano avesse la partita in mano,invece nel finale di tempo haincassato l’1-1: decisivo l’inse-rimento di Angiulli (sponda diRuopolo).

BASSANO IN 10 Nella ripresa ilBassano ha cercato il gol (sal-vataggio sulla linea di Ruopo-lo), commettendo però troppierrori e rischiando in contro-piede. La sciocchezza che pote-va essere fatale l’ha commessail già ammonito Furlan al 24’:l’esterno è entrato in area cer-cando la gamba di Bruccini el’arbitro Guccini - modestissi-mo nel complesso - ha estrattoil secondo giallo per punire lasimulazione. Anche in 10 ilBassano ha spinto con corag-gio, mentre la Reggiana non hasfruttato l’uomo in più (eccol’errore). Con Asta (espulsoper proteste) in tribuna, ha af-frontato i supplementari, du-rante i quali ha avuto una gi-gantesca occasione (Maistrellomurato da Feola). L’errore diAlessi al 120’ ha portato lesquadre ai rigori. E Grandi si èesaltato.

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Il Bassano non è mai stato in B: i giocatori festeggiano la finale LAPRESSE

DOPO I PLAYOUT

Incidenti, arresti e polemicheMessina-Reggina, derby nero1Dieci ultrà nei guai, due steward feriti e una serie di scontri tra le tifoserie anche nella zona del porto

Piero RizzoMESSINA

N ove arresti e un sedicen-ne denunciato a piede li-bero. Sono i primi prov-

vedimenti a conseguenza degliincidenti avvenuti durante edopo Messina-Reggina, ritornodei playout che ha condannatoi giallorossi alla retrocessione.Fondamentali, per le indagini,si sono rivelate le immagini re-gistrate dalle telecamere di vi-deosorveglianza dello stadio.Oggi il processo per direttissi-ma, ma le attività investigativedella Digos e della SquadraMobile di Messina prosegui-ranno anche nei prossimi gior-ni e potrebbero sfociare in unapioggia di Daspo. Dettagli che

travalicano lo sport, a corredodi una sfida cominciata male efinita peggio.

LA GIORNATA Di calcio, infatti,se n’è visto poco o nulla. Il golpartita di Balistreri, che hachiuso i giochi consegnando lasalvezza alla Reggina, è passa-to in fretta dalla ribalta allosfondo. L’ultimo derby delloStretto sarà ricordato per altriingredienti, tutti dal retrogustoamarissimo. Un match inter-rotto due volte a causa del lan-cio di fumogeni e oggetti vari.Una rissa scoppiata nel tunneldegli spogliatoi, di cui si sareb-

bero resi protagonisti alcunicalciatori, con secondo tempoiniziato con 15’ di ritardo. Unosteward ferito con una cinturada un tifoso del Messina a finegara e un altro che sostiene diessere stato aggredito dal di-fensore ospite Cirillo propriodurante l’intervallo, e che poi èstato curato e refertato dai me-dici dell’infermeria del San Fi-lippo; la Reggina, per la crona-ca, ha smentito tale episodio. Eancora gli incidenti del post-partita, prima nei pressi dellostadio, con gli ultras messinesiche hanno provato a sfondare icancelli armati di spranghe, ca-tene, bastoni; e poi nella zonadell’area di servizio di Treme-stieri, dove i tifosi giallorossihanno tentato di avvicinarequelli della Reggina, che nelfrattempo avevano raggiuntoquella zona per imbarcarsi sultraghetto. Durante gli scontri,un poliziotto è rimasto ferito alvolto e un vetro di un bus Atm èandato in frantumi. Resteràimpresso solo questo, forse,dell’ultimo derby dello Stretto.

© RIPRODUZIONE RISERVATABruno Cirillo con uno steward SAYA

� Prosegue l’attività della Serie D che, dopo aver assegnato lo scudetto dilettanti al Siena e completato le partite dei playout, ha ancora in corso le sfide dei playoff. Come sempre questa manifestazione serve per stabilire una graduatoria da utilizzare in caso di ripescaggi in Lega Pro. I playoff sono arrivati alla quarta fase: ecco i risultati delle cinque partite (erano a eliminazione diretta) che sono state giocate ieri:Altovicentino-Porto Tolle 1-2Sestri Levante-Seregno 2-1Fano-Scandicci 5-3 dopo i calci di rigore (1-1 al 90’)Viterbese-Poggibonsi 2-0Taranto-Rende 1-0La quinta fase si gioca domenica 7 giugno: a Porto Tolle, Sestri Levante, Fano, Viterbese e Taranto si aggiunge la Correggese in quanto finalista di Coppa Italia. Oggi o domani la Lnd darà gli accoppiamenti.Le semifinali si giocano mercoledì 10: alle tre vincenti si unirà il Monopoli, in quanto vincitore della Coppa Italia di Serie D. La finale dei playoff sarà giocata domenica 14.

SERIE D

Playoff: il colpoè del Porto TolleAvanti il Taranto

LA GUIDA AGLI SPAREGGIPLAYOFF

SEMIFINALI

FINALE

La vincente vienepromossain Serie B

Benevento 1

Como 2

Bassano

Juve Stabia

Matera

Pavia

Ascoli

Reggiana

2

4

0

0

1

1

5

3

6

5

2

1Domenica 7

e domenica 14 giugno

SEMIFINALI

PLAYOUTIn neretto le squadre salve

GIRONE APordenone-Monza

Lumezzane-Pro Patria

GIRONE BPro Piacenza-Forlì

Savona-Gubbio

GIRONE C

Ischia-Aversa Normanna

Reggina-Messina

0 2

1 0

2 1

2 1

4 1

3 6

2 0

0 0

1 1

1 3

1 01 0

Como

Matera

Bassano

Reggiana

d.c.r

d.t.s

d.c.r d.c.r

d.t.s

A R A R

A R

ANDATA RITORNO

4

2

Como

Bassano

GDS

Lega ProRRitorno semifinali playoff

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34

uso e consumo di fotografi e giornalisti. E’ un sor-riso intenso, liberatorio, che chiude tre settimanedifficili e va subito verso la tribuna, per mammaFrancisca, la moglie Macarena, il fratello Fran e gliamici più stretti, arrivati apposta da Pinto per go-dersi il giorno dell’apoteosi. Poi l’abbraccio con icompagni e i complimenti di Oleg Tinkov, il ma-gnate russo che - capelli tinti di rosa - brinda al suoprimo grande giro. E già pregusta il bis al Tour,dove Re Alberto cercherà l’impresa, la doppiettaper molti impossibile, riuscita a pochissimi: l’ulti-mo, 17 anni fa, Marco Pantani.

SPETTACOLO Ha dominato, il Pistolero. Dall’ini-zio alla fine. Con la testa e con le gambe. Lucido,chirurgico, spietato: non avrà vinto una tappa, manon ha certo lesinato lo spettacolo. Il suo assolosul Mortirolo resterà scolpito per sempre nella sto-ria del Giro. E non solo quello. Più forte degli av-versari, delle cadute, della pressione, delle criti-che, degli agguati. Più forte di una super Astana,che gli ha reso la vita dura per tutte le 21 tappe,tenendo acceso il Giro sino all’ultimo, con quellacoppia di giovani scalatori formidabili, Fabio Arue Mikel Landa, degni valletti di Re Alberto sul po-dio di Milano. E più forte anche della solitudine,perché in salita si è ritrovato quasi sempresenza compagni, seppur usati con saggezzain pianura, laddove forse era più facile cor-rere rischi. Ma diciamo la verità: sulle mon-tagne i suoi hanno sempre perso il confronto

San Lorenzoal Mare

Sanremo1

Albenga

Genova2

Rapallo

Sestri Levante3

Chiavari

La Spezia4

La Spezia

Abetone5

MontecatiniTerme

Castiglionedella Pescaia

6

Grosseto

Fiuggi7

Fiuggi

CampitelloMatese

8

Benevento

San Giorgiodel Sannio

9

CivitanovaMarche

Forlì10

GERRANSTEAM ORICA

MATTHEWSVIVIANI

MATTHEWSMATTHEWS

CLARKEFORMOLO

CONTADORPOLANC

CONTADORGREIPEL

CONTADORULISSI

CONTADORINTXAUSTI

CONTADORTIRALONGO

CONTADORBOEM

km 17,6 km 177 km 136 km 150 km 152 km 183 km 267 km 186 km 215 km 200

Critiche, crisi, cadute e rivali:

niente ferma re Contador1Milano fa festa con lo spagnolo,

al 7° grande giro: Aru è secondo a 1’53”, Landa 3° a 3’05”. Ecco come li ha respinti

Più fortePaolo MarabiniMILANO

L’ abbraccio di Milano arriva alle 5 della sera,l’ora simbolo della gente di Spagna. A pochiistanti dalla fine della sua fatica, lunga

3501 chilometri - qualcosa come 88 ore, 22 minutie 25 secondi di sudore, di tensioni, di paura, dicoraggio, di spettacolo, di battaglia - Alberto Con-tador si gode il boato di applausi, toglie le manidal manubrio rosa, allarga le braccia e mostra letre dita. Tre, come i suoi trionfi al Giro, anche seper l’albo d’oro resteranno sempre due. Diciottosecondi dopo l’arrivo di Iljo Keisse - vecchia volpebelga che viene dalla pista e s’inventa una crono-coppie con l’australiano Durbridge, prima di bat-terlo beffando la muta di velocisti affamati del tra-guardo più ambito - sul volto scavato del Pistolerosi apre un sorriso. Stavolta non è forzato, non ètirato come quello delle conferenze stampa, ad

� 1. Quinta tappa: primo arrivo in salita, all'Abetone. Ai -32 km Contador cambia la bici. Il motivo? Tubolari diversi, più adatti per gli ultimi chilometri. � 2. All'arrivo di Castiglione della Pescaia, 6ª tappa, lo spagnolo resta coinvolto in una caduta e riporta una sublussazione alla spalla sinistra. Eccolo con il braccio fasciato. � 3. Fabio Aru precede Contador: si sono dati battaglia in ogni occasione, anche ai traguardi volanti BETTINI

21 3

98° Giro d’ItaliaRL’apoteosi in Corso Sempione

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35LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di tuttotri non gli hanno mai fatto nemmeno il solletico.Sì, non sapremo mai come sarebbe andata finirese Richie Porte non avesse subito 2’ di penalizza-zione per il cambio ruote vietato con Simon Clarke nel finale di Forlì e non fosse caduto aJesolo. L’altro possibile antagonista, RigobertoUran, 2° nelle ultime due edizioni, è stato frena-to all’inizio da problemi fisici, ma per battere

questo Contador avrebbe dovu-to davvero superarsi. Bello, duro - anzi, molto duro -esigente e da prendere con lemolle sin dalle prime giornatein Liguria, il Giro è stato vivo inogni tappa, mai noioso, pur pri-vo delle sue montagne storiche.E gli ascolti tv, i contatti su in-ternet e sui social lo hanno pre-miato. Fors’anche perché haparlato molto italiano. E nonsolo grazie a Fabio Aru, uscito sì

battuto, ma con un magnifico bottino personale.Modolo, Viviani, Ulissi, Boem, baby Formolo,nonno Tiralongo, la maglia rossa Nizzolo, la ma-glia azzurra Visconti, ma anche Caruso, Cataldo,i garibaldini di casa Androni tutti i giorni in fuga,la poliglotta Lampre-Merida capace di vincerequattro tappe: sì, il ciclismo tricolore esce a testaalta dalla corsa rosa. Era quello che aspet-tavamo.

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con i “celestini” kazaki. Ha vacillato realmente so-lo un giorno, Contador. Non tanto negli ultimi duechilometri del Colle delle Finestre - unico momen-to di vera difficoltà, amministrato senza panico -ma sul traguardo per velocisti di Castiglione dellaPescaia, quando è finito gambe all’aria per colpadi uno sciagurato spettatore che ha innescato lacaduta del gruppo. Lì, con una spalla dolorante euna coscia livida, l’uomo in rosaha tremato e ha temuto di nonfarcela, di dover dire addio al so-gno. Ma gli sono bastate un paiodi tappe per rimettersi, ripren-dere morale e tornare padrone.

CRONO DECISIVA Re Albertosapeva che la maxicrono di Tre-viso avrebbe probabilmente se-gnato più delle altre tappe lesorti della corsa e su quella hagiocato tutto, fornendo unadelle sue migliori prestazioni di sempre in unaprova contro il tempo. Attorno a quel vantaggioha poi costruito il suo trionfo, monetizzando almassimo gli altri giorni chiave e battezzando al-

la perfezione i rivali su chi fare la corsa aseconda delle circostanze. E non si

può certo dire che alla fine abbiabissato il successo del 2008 permancanza di contendenti. Però, a

parte Aru e la sorpresa Landa, gli al-

Forlì

Imola11

Imola

Vicenza(Monte Berico)

12

MontecchioMaggiore

Jesolo13

Treviso

Valdobbiadene14

Marostica

Madonnadi Campiglio

15

Pinzolo

Aprica16

Tirano

Lugano(Svizzera)

17

Melide

Verbania18

Gravellona Toce

Cervinia19

Saint-Vincent

Sestriere20

Torino

Milano21

CONTADORZAKARIN

CONTADORGILBERT

ARUMODOLO

CONTADORKIRYIENKA

CONTADORLANDA

CONTADORLANDA

CONTADORMODOLO

CONTADORGILBERT

CONTADORARU

CONTADORARU

CONTADORKEISSE

km 153 km 190 km 147 km 59,4 km 165 km 177 km 134 km 170 km 199 km 178km 236

FABIO ARU24 ANNI, 2° CLASSIFICATO

«NON C’È STATA TAPPA SENZA EMOZIONI.

RICORDERÒ PER SEMPRE IL MIO GIORNO

IN MAGLIA ROSA»

Dopo l'inno spagnolo scoppia la festa Tinkoff-Saxo. Da sinistra: Ivan Basso (37),Roman Kreuziger (29), Manuele Boaro (27), Matteo Tosatto (41), Alberto Contador (32), il patron Oleg Tinkov (47), Michael Rogers (35), Ivan Rovny (27), Sergio Paulinho(35), Juul Jensen (25) CLAUDIO PERI/ANSA

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36

I GRANDI GIRIDISPUTATIda Alberto Contadordal 2005 a oggi

MAGLIE DA LEADERGiro d’ItaliaTour de FranceVueltaTappe vinte

132008 2011 2015 2005 2007 2009 2010 2011 2013 2014 2008 2012 2014

1° 1° 1° 1°

31°

1° 1°5° 4°

1° 1° 1°

RitiratoCANCELLATO CANCELLATO

GIRO

72008

23

132011

Cancellate

162015

Ciro ScognamiglioMILANO

twitter @cirogazzetta

S ul fatto che sia il miglior corridore da gran-di giri della sua generazione ogni dubbio èfugato. Semmai si può co-

minciare a discutere dove si collo-chi nella storia del ciclismo, vistoche soltanto Merckx, Hinault e An-quetil hanno raccolto di più tra Gi-ro, Tour e Vuelta. Le perle di Alber-to Contador sono 7. Lui ne conta 9,ma gli albi d’oro — che restano labussola — per il Tour 2010 e il Giro2011 raccontano una storia diver-sa. Comunque: ecco un ripassoglobale, all’indomani dell’ennesi-ma incoronazione a Milano.

TOUR 2007 Alberto ha 24 anni, è ilfuturo ma in primavera, tra Parigi-Nizza e Castil-la y Leon, fa capire che ha fretta. Al Tour parte daoutsider. Ma trionfa a Plateau de Beille comel’idolo Pantani, poi approfitta della cacciata deldanese Rasmussen e va in giallo. Glaciale, nega

ogni coinvolgimento nell’Operacion Puerto(«Non sono io A.C.», dice nella prima conferenzada leader) e nell’ultima crono respinge l’assaltodi Cadel Evans: il Tour è suo.

GIRO 2008 Un tale Riccardo Riccò affibbia al Pi-stolero il soprannome di bagnino: Contador in-

fatti arriva al Giro all’ultimo mo-mento e dice di avere saputo di do-ver venire mentre era in spiaggia aCadice. Il modenese è l’osso piùduro, gli arriva a 4”, ma nell’ulti-ma cronometro Alberto mette lecose a posto e trionfa pur senzasuccessi di tappa innamorandosidell’Italia. Ancora adesso, è piut-tosto ricambiato.

VUELTA 2008 Forse è la vittoriameno ricordata. Ma è un errore.Anzitutto Contador trionfa a brac-cia alzate sull’Angliru, vetta mitica

considerata come il Mortirolo di Spagna. E poi lacorsa di casa, vinta per 46” sul compagno di squadra Leipheimer, gli permette di fregiarsi del-la simbolica tripla corona: Giro, Tour e Vuelta co-me prima di lui solo Anquetil, Merckx, Gimondi e

Hinault (e dopo,Nibali). Particolarenon secondario:Contador la confezio-na in appena 14 mesi.

TOUR 2009 Il successoimpreziosito da prestazio-ni tecniche indimenticabili:vedi l’assolo sulla dura salitasvizzera di Verbier o la vittorianella crono di 40 chilometri at-torno al lago di Annecy, battendoaddirittura il miglior Fabian Cancel-lara. Postilla: il tutto avendo la forzamentale, oltre che le gambe, per battereil più scomodo dei compagni Lance Arm-strong. Il texano aveva tentato il più clamoro-so dei rientri, prima di venire travolto dagli scan-dali: il suo terzo posto è amarissimo.

TOUR 2010 È l’anno in cui Contador lavora conBeppe Martinelli all’Astana, anche se tra i duel’amore non sboccia mai. Il rivale più accreditatoper il Tour è sempre Andy Schleck, e stavolta Al-berto non è super: approfitta di un salto di catenadel lussemburghese sul Port de Bales, nell’ultima

OTTO ANNI PER DIVENTARE IL SIGNORE DEI GRANDI GIRI

IVAN BASSO 37 ANNI, TINKOFF-SAXO

«HO DATO TUTTO, NON ERA ABBASTANZA. LE CRITICHE? È IL NOSTRO LAVORO»

MATTEO TOSATTO 41 ANNI, TINKOFF-SAXO

«CONTADOR È STATO IMMENSO. HA VINTOGRAZIE ALLA TESTA DEL CAMPIONE»

Il regno di Alberto VII

TOUR DE FRANCE 20071. Contador 2. Evans (Aus) a 23''3. Leipheimer (Usa) a 31'' (revocato)

GIRO D'ITALIA 20081. Contador2. Riccò a 1’57’’3. Bruseghin a 2’54’’

VUELTA 20081. Contador2. Leipheimer (Usa) a 46’’3. Sastre (Spa) a 4’12’

14i mesi impiegatida Contador per conquistare la Tripla Corona: da luglio 2007 ad agosto 2008

LA CHIAVE

98° Giro d’ItaliaRTutti i trionfi dello spagnolo

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37LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GRANDI GIRI VINTI

TRIPLA CORONA

VUELTA26TOUR

12201411

Cancellate6

2010

42007

92008

72009

52012

(Giro, Tour, Vuelta)

MERCKX 11

11

HINAULT 10

10

ANQUETIL 8

8

CONTADOR 7

75

3

COPPI 7

INDURAIN 7

MERCKX HINAULT ANQUETIL CONTADOR GIMONDI NIBALI

crono di Bordeauxsoffre come un cane

ma il finale della sto-ria è quello. Sulla stra-

da. La giustizia sporti-va lo cancellerà.

GIRO 2011Lo stesso discor-so vale per il Giro 2011. Al-

berto «sul campo» lo domina.A casa di Nibali, sull’Etna, dà la

prima vera dimostrazione di for-za. Si ripete nella cronoscalata del

Nevegal e né Vincenzo, né Scarponipossono nulla. Secondo si piazza il

marchigiano, che vincerà a tavolino.

VUELTA 2012 Contador rientra nella gara dicasa dopo la squalifica e ha pochi giorni di com-petizione nelle gambe, solo l’Eneco Tour. Infattiall’inizio fa fatica, non ha il «punch» per staccaregli avversari diretti in salita e il successo finalesembra nelle mani di Purito Rodriguez. L’inim-maginabile accade nella 17a tappa: Alberto la fasaltare per aria con un attacco a più di 50 km daltraguardo di Fuente Dè. Rodriguez è sconvolto, ilfinale della storia è il solito.

VUELTA 2014 Ci sono altre rivincite da prendersi:il Tour de France era andato male, perché Conta-dor era stato umiliato da Nibali sul pavè ed erastato costretto al ritiro per una caduta nella tap-pa della Planche des Belles Filles. Il recupero è atempo di record e il palcoscenico all’altezza:tranne Nibali, alla Vuelta ci sono tutti. Froome eQuintana, Rodriguez e Valverde, Aru. Albertoinizia «controllato» e finisce in crescendo: a San-tiago de Compostela è lui che fa festa.

GIRO 2015 La storia più recente, e la tentazionedi tentare la doppietta col Tour mai più riuscitada Pantani 1998. Contador prende la rosa giàsull’Abetone, alla quinta tappa, mai così presto. AJesolo, per una caduta, si interrompe una stati-stica incredibile (mai persa la maglia di leaderdopo averla conquistata), ma nella maxicrono diValdobbiadene lo spagnolo mette le cose a posto.Non vince tappe, sul Finestre se la vede grigia,l’Astana di Aru e Landa è uno squadrone. Allafine dei conti niente ha potuto, però, contro Al-berto lo spietato. Sette corone in testa e la vogliamatta di mettersene ancora. Magari già al prossi-mo Tour: al via di Utrecht — 4 luglio — non man-ca poi tanto.

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11 � I grandi giri vinti da Eddy Merckx (5 Tour de France, 5 Giri d’Italia, 1 Vuelta di Spagna): il campione belga precede in questa speciale classifica Hinault (10), Anquetil (8), Coppi, Indurain e Contador (7).MANUELE BOARO 28 ANNI, TINKOFF-SAXO

«ALBERTO SA CIÒ CHE OGNUNO DI NOI GLI HA DATO: È FIERO DI NOI, E NOI DI LUI»

1Due Giri, due Tour, tre Vuelta. Soltanto Merckx, Hinault e Anquetil hanno raccolto di più. Contador è salito sul palcoscenico mondiale a 24 anni,

con il primo Tour. E li ha battuti tutti: anche il compagno Armstrong

TOUR DE FRANCE 20091. Contador 2. Andy Schleck (Lus) a 4’11’’3. Armstrong (Usa) a 5’24’’ (revocato)

VUELTA 20121. Contador 2. Valverde (Spa) a 1’16’’3. J. Rodriguez (Spa) a 1’37’’

VUELTA 20141. Contador2. Froome (Gb) a 1’10’’3. Valverde (Spa) a 1’50’’

ALBERTO CONTADORNATO IL 6 DICEMBRE 1982A MADRIDRUOLO SCALATOREALTEZZA 176 CM PESO 61 KG

Contador è cresciuto a Pinto, città dormitorio vicino a Madrid. Nato in una famiglia modesta ma dignitosa, è il terzo di quattro figli (tre maschi e una femmina). L'amore per la bici nasce grazie al fratello maggiore, Francisco Javier. Sin da giovane, Alberto si misura con diverse difficoltà: il fratello minore Raul ha una paralisi cerebrale ed è costretto su una sedia a rotelle. La passione per il ciclismo si concretizza nel 2003, quando passa pro' con la Once di Manolo Saiz e trova il suo primo centro al Giro di Polonia. A parte i grandi giri, Contador ha vinto solo due corse di un giorno: il campionato spagnolo crono (2009) e la 93ª Milano-Torino (2012) FOTO ROBERTO BETTINI

TOUR 2010 CANCELLATOVIA PURE IL GIRO 2011L’Arco di Trionfo e il Duomo di Milano: splendide cartoline del Tour 2010 e del Giro 2011 che il Tas ha tolto dal palmares di Contador nel febbraio 2012, con una sentenza retroattiva per il caso clenbuterolo. Positivo al Tour 2010, lo spagnolo aveva però superato tutti i test nel Giro 2011, in cui vinse la tappa dell’Etna e la cronoscalata del Nevegal BETTINI

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38 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

2 � I corridori dell’Astana sul podio: l’ultima squadra a riuscirci era stata la Liquigas nel 2010 (1° Basso, 3° Nibali) MARCO BANDIERA 30 ANNI, ANDRONI

«SUL PODIO MI SONO DETTO: CI SONO SALITO COME CONTADOR, CI PENSATE?»

Aru, Modolo, Formolo: l’Italia è da nove1Superlativi Landa e Gilbert. I nostri successi sono 9: il record dal 2008. Boonen, così non si fa

ALBERTO CONTADORSPA, TINKOFF-SAXO 32 ANNI

10Per la lode gli manca una vittoria di tappa, ma il suo Giroè stato sontuoso. Più forte di una caduta che ha rischiato di spedirlo a casa dopo 6 giorni, ha dominato, nonostante una squadra – Rogers e Kreuziger a parte – assente in salita. Ha battezzato la crono come tappa chiave. Ha avuto ragione. Letale a Vicenza, formidabile sul Mortirolo, spietato a Verbania, ha gestito bene la crisi del Colle delle Finestre

Due tappe da incorniciare, 2° posto finale, un giorno in rosa,maglia bianca: cosa chiedere di più contro Contador, dopoi guai fisici della vigilia e al primo Giro da leader? Grande anche dopo la crisi sul Mortirolo che poteva schiantarlo. Il futuro è suo.

FABIO ARUASTANA 24 ANNI

9

Il basco è stato il più fortein salita: 1° a Campiglioe all’Aprica (e 3° nella generale) correndo come lealeuomo d’appoggio di Aru. Ha dato fastidio a Contador, poi ha obbedito agli ordini di scuderia. Altrimenti, chissà… Deve migliorare a crono.

MIKEL LANDASPA, ASTANA 25 ANNI

9

Voleva far sua una tappa, ne ha vinte due, dopo un avvio non in linea con le attese della vigilia. Due colpi da vero fuoriclasse, per firmare lo strappo del Monte Berico e il finale di Verbania. Suo anche il premio Bonacossa.

PHILIPPE GILBERTBEL, BMC 32 ANNI

8,5

TIRALONGOSimbolo di un’Astana superlativa, pilota di Aru nelle fasi chiave, s’è preso anche la tappa di San Giorgio del Sannio, a 37 anni e 10 mesi, il più vecchio vincitore della storia del Giro.

8,5MODOLODue volate regali, grazie anche al lavoro perfetto dei compagni di squadra Ferrari e Richeze. Questo Giro può essere il suo trampolino di lancio: alle soglie dei 28 anni non è mai troppo tardi.

8KRUIJSWIJK (OLA)Una delle grandi sorprese: bravissimo in salita, super sul Mortirolo, 7° in classifica.E senza gli 8’27” persi nella Chiavari-La Spezia, avrebbe conteso il podio ad Aru e Landa.

8FORMOLOIl più giovane italiano al via (22 anni e 7 mesi),al primo Giro ha mostrato il proprio talento col magnifico assolo nella Chiavari-La Spezia. Poisi è messo al servizio di capitan Hesjedal.

7,5ULISSIIl toscanoè risorto dopo nove mesi difficili in quel Giro che un anno falo aveva visto due volte a segno: l’acuto di Fiuggi è stato un capolavoro,il finale di Vicenza un numero da campione.

7VIVIANIAveva un conto in sospeso col Giro (2 secondi e 1 terzo posto nel 2013) e l’ha colmato alla prima occasione: sua la volata di Genova. Pur correndo in un squadra tutta votata al capitano Porte.

7HESJEDAL (CAN)Gli è stata fatale la 4a tappa: 5’25” persi per strada. Poi il re del Giro 2012 s’è ripreso ed è andato sempre in crescendo: 2°a Cervinia, 2°al Sestriere, alla fine 5° dietroalla rivelazione Amador (7,5)

7VISCONTIGeneroso, forse ha sbagliato a restare in classifica per 2 settimane, precludendosi più libertà per poter cercare una vittoria di tappa. Ma è stato premiato con la maglia azzurra.

7URAN (COL)Dopo due secondi posti era uno dei favoriti, ma ha pagato la bronchite iniziale e poi una caduta: 14°. A picco a Campiglio e sul Mortirolo,s’è ripreso con l’orgoglio sulle ultime montagne.

5,5BASSOSull’impegno non si discute, ma in salita — per lo meno in talune tappe — avrebbe dovuto essere al fianco di Contador: e lì invece non s’è quasi mai visto. Era statopreso proprio per quello.

5PORTE (AUS)Altro che rosa. Attenuanti: i 2’ di penalizzazione di Forlì e la caduta di Jesolo. Fiaccato nel morale e nel fisico,a Campiglio ha chiuso dopo la banda ed è tornato a casa a pensare al Tour.

4,5BOONEN (BEL)Si pensava potesse mirarea una tappa. Quando ha visto l’aria difficile, alla vigilia della cronos’è ritirato. Poi è andato a correre (e vincere)in Belgio. No, non si fa così. (FOTOSERVIZIO BETTINI)

4

98° Giro d’ItaliaRLe pagelle

PAGELLE DI PAOLO MARABINI

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39LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9 � I podi di tappa centrati da Giacomo Nizzolo al Giro d’Italia dal 2012 ad oggi: 7 secondi posti e 2 terziGIOVANNI VISCONTI 32 ANNI, MOVISTAR

«IL TEAM MANAGER UNZUE MI AVEVA CHIESTO LA MAGLIA AZZURRA: FATTO»

La beffa di Keisse«È per Weylandt»Nizzolo in rosso1A Milano si attende la volata, invece va a segno il blitz del belga, che batte l'australiano Durbridge

Claudio GregoriMILANO

L a volata è un Blitz. Un ful-mine. Il gruppo è entratoa Milano sotto un cielo di

nubi. Il cielo livido dove germi-na l’uragano di Baudelaire.Tutti si aspettavano la tempe-sta. Non «La Tempesta» diGiorgione, ma la tempesta diMacbeth o, meglio, il cielosquarciato di luce di JosephMallord William Turner. Unquadro romantico. Sturm undDrang. Invece due corsari han-no sciolto le nubi tempestose.La grande volata si è dissoltaper merito di due assaltatori,Luke Durbridge, un australia-no, e Iljo Keisse, fiammingo diGand. Due pistard. Il circuitosfiorava il mitico Vigorelli e idue hanno trasformato le stra-de di Milano in velodromo. E,alla fine, la volata si è trasfor-mata in un duello senza storia.

Durbridge viene da Green-mount, Western Australia, vici-no a Perth. Una terra di euca-lipti, di koala e di cigni neri. Èun grande cronoman, campio-ne del mondo junior e under-23, campione assoluto austra-liano del 2013. Un diesel po-tente. Keisse è un acrobata della pi-sta. Campione belga della cor-sa a punti, dell’inseguimento,dell’americana, dello scratch, èsalito sul podio ai Mondialinell’americana e nella corsa apunti. Ha vinto 25 sei giorni. Èun re delle scie.

FINALE La volata ha avuto unmomento di «suspence» sulrettilineo d’arrivo, quando,mentre Keisse e Durbridge sistudiavano, per un puro effettoprospettivo, il gruppo che siabbatteva come un frangenteverso il traguardo, è sembratopoter travolgere i due fuggitivi.Invece Durbridge è partito e

Keisse lo ha saltato con facilità.Keisse, poi, ha alzato il dito alcielo per dedicare la vittoria aWouter Weylandt, caro amico,concittadino e compagno di al-lenamento, caduto sulle stradedel Giro 4 anni fa. «È la più bel-la vittoria della mia vita. Avevolottato per l’oro ai Giochi Olim-pici di Pechino nel 2008 nel-l’americana. Doveva esserequello il momento più bellodella mia vita, invece è stato ilpiù brutto: sono finito quarto»,ha raccontato Keisse. «Qui misono preso la rivincita». Il pia-no d’attacco era stato concor-dato con Davide Bramati alla vigilia.

CLASSIFICA A PUNTI A pochedecine di metri da Keisse ilgruppo si è avventato sul tra-guardo e Giacomo Nizzolo,quinto, ha tenuto a bada Phi-lippe Gilbert, Sacha Modolo edElia Viviani e ha vinto così laclassifica a punti. «Non sono

riuscito a spezzare il tabù, tro-vando la vittoria, ma, almeno,la mia costanza è stata premia-ta», ha detto Nizzolo, che, ne-gli ultimi tre Giri, si è piazzatoper sette volte secondo, senzavincere mai. «Volevo vincere aMilano. Ma quando Durbridgee Keisse sono scappati, ho pre-ferito controllare i miei avver-sari per la maglia rossa», haspiegato. «Non volevo sfinire lasquadra. Perciò ho lasciato la-vorare gli altri. Purtroppo il ri-congiungimento non c’è statoe, allora, ho dovuto acconten-tarmi della classifica a punti.Per la vittoria di tappa riprove-rò l’anno prossimo». In gruppo c’era elettricità, con-tatti proibiti. «Sì, ci sono statiepisodi un po’ al limite», haammesso Nizzolo. «Ero stato ioa subirli nelle altre tappe. Quinon mi sono preso la vendetta.La mia era solo voglia di farebene».

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BONACOSSA A GILBERTPer le imprese di Vicenza e Verbania, Philippe Gilbertha vinto il Trofeo Bonacossa, che ricorda uno dei padri dell’Olimpismo: l’ha decisola speciale giuria presieduta dal direttore della Gazzetta, Andrea Monti. Il campione belga è stato premiatoda Alberta Bonacossa FOTO BETTINI

Iljo Keisse, 32 anni, dedica la vittoria all’amico Weylandt. Il gruppo, sullo sfondo, è beffato BETTINI

DOPO 7 SECONDI POSTI...Finalmente Giacomo Nizzolo può scatenare tutta la sua gioia. Il velocista brianzolo della Trek 26 anni, che dal 2013 aveva collezionato 7 secondi posti, vince la prestigiosa maglia rossadella classifica a punti BETTINI

98° Giro d’ItaliaRL’ultima tappa

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40 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

14 � I Giri d’Italia corsi da Alessandro Petacchi,che sabato è stato costretto al ritiro sul Colle delle FinestreDARIO CATALDO 30 ANNI, ASTANA

«LA MILANO-SANREMO È 300 KM: NOI DA SANREMO A MILANO PERCHÉ 3000?»

AG2R LA MONDIALE

D.S. Biondi

1 POZZOVIVO ITA

2 BERARD FRA

3 BETANCUR COL

4 DOMONT FRA

5 DUPONT FRA

6 GRETSCH GER

7 HOULE CAN

8 MONTAGUTI ITA

9 NOCENTINI ITA

ANDRONI-SIDERMEC

D.S. Savio

11 PELLIZOTTI ITA

12 APPOLLONIO ITA

13 BANDIERA ITA

14 DALL'ANTONIA ITA

15 FRAPPORTI ITA

16 GATTO ITA

17 STORTONI ITA

18 TVETCOV ROM

19 ZILIOLI ITA

ASTANA PRO TEAM

D.S. Shefer

21 ARU ITA

22 CATALDO ITA

23 KANGERT EST

24 LANDA SPA

25 MALACARNE ITA

26 ROSA ITA

27 SANCHEZ SPA

28 TIRALONGO ITA

29 ZEITS KAZ

BARDIANI CSF

D.S. Reverberi

31 BONGIORNO ITA

32 BARBIN ITA

33 BATTAGLIN ITA

34 BOEM ITA

35 CHIRICO ITA

36 COLBRELLI ITA

37 PIRAZZI ITA

38 RUFFONI ITA

39 ZARDINI ITA

BMC RACING TEAM

D.S. Baldato

41 GILBERT BEL

42 ATAPUMA COL

43 BOOKWALTER USA

44 BURGHARDT GER

45 CARUSO ITA

46 DILLIER SVI

47 KÜNG SVI

48 MOINARD FRA

49 ZABEL GER

CCC SPRANDI POLKOWICE

D.S. Wadecki

51 PATERSKI POL

52 BOLE SLO

53 MARYCZ POL

54 MATYSIAK POL

55 MIHAYLOV BUL

56 OWSIAN POL

57 RUTKIEWICZ POL

58 SAMOILAU BIE

59 SZMYD POL

ETIXX - QUICK-STEP

D.S. Bramati

61 URAN COL

62 BOONEN BEL

63 BOUET FRA

64 DE LA CRUZ SPA

65 KEISSE BEL

66 MEERSMAN BEL

67 SABATINI ITA

68 SERRY BEL

69 VAKOC R.CEC

FDJ

D.S. Guesdon

71 GENIEZ FRA

72 COURTEILLE FRA

73 ELISSONDE FRA

74 FISCHER BRA

75 MOUREY FRA

76 PINEAU FRA

77 RÉZA FRA

78 ROUX FRA

79 VEIKKANEN FIN

IAM CYCLING

D.S. Carlstrom

81 CHAVANEL FRA

82 CHEVRIER FRA

83 CLEMENT OLA

84 HAUSSLER AUS

85 KLUGE GER

86 PELUCCHI ITA

87 PINEAU FRA

88 REICHENBACH SVI

89 SARAMOTINS LET

LAMPRE - MERIDA

D.S. Maini

91 ULISSI ITA

92 FERRARI ITA

93 GRMAY ETI

94 MODOLO ITA

95 MORI ITA

96 NIEMIEC POL

97 POLANC SLO

98 RICHEZE ARG

99 XU CINA

LOTTO SOUDAL

D.S. Leysen

100 VAN DEN BROECK BEL

101 ARMEE BEL

102 BAK DAN

103 BROECKX BEL

104 GREIPEL GER

105 HANSEN AUS

106 HENDERSON N.ZEL

107 MONFORT BEL

109 VERVAEKE BEL

MOVISTAR TEAM

D.S. Garcia

111 INTXAUSTI SPA

112 AMADOR C.RICA

113 ANTON SPA

114 FERNANDEZ SPA

115 HERRADA SPA

116 IZAGUIRRE SPA

117 LOBATO SPA

118 D. QUINTANA COL

119 VISCONTI ITA

NIPPO - VINI FANTINI

D.S. Giuliani

121 CUNEGO ITA

122 BERLATO ITA

123 BISOLTI ITA

124 COLLI ITA

125 DE NEGRI ITA

126 GROSU ROM

127 ISHIBASHI GIAP

128 MALAGUTI ITA

129 STACCHIOTTI ITA

ORICA GREENEDGE

D.S. White

131 MATTHEWS AUS

132 BEWLEY N.ZEL

133 CHAVES COL

134 CLARKE AUS

135 DURBRIDGE AUS

136 GERRANS AUS

137 HEPBURN AUS

138 LANCASTER AUS

139 WEENING OLA

SOUTHEAST

D.S. Parsani

141 BELLETTI ITA

142 BUSATO ITA

143 CARRETERO PAN

144 FAVILLI ITA

145 FINETTO ITA

146 GAVAZZI ITA

147 MONSALVE VEN

148 PETACCHI ITA

149 ZHUPA ALB

TEAM CANNONDALE - GARMIN

D.S. Wegelius

151 HESJEDAL CAN

152 ACEVEDO COL

153 BROWN USA

154 CARDOSO POR

155 DANIELSON USA

156 FORMOLO ITA

157 MARANGONI ITA

158 SLAGTER OLA

159 VILLELLA ITA

TEAM GIANT - ALPECIN

D.S. Engels

161 MEZGEC SLO

162 ARNDT GER

163 DE BACKER BEL

164 FAIRLY USA

165 GESCHKE GER

166 HAGA USA

167 JI CINA

168 LUDVIGSSON SVE

169 STAMSNIJDER OLA

TEAM KATUSHA

D.S. Konyshev

171 PAOLINI ITA

172 BELKOV RUS

173 CHERNETSKI RUS

174 KOCHETKOV RUS

175 LAGUTIN RUS

176 PORSEV RUS

177 TROFIMOV RUS

178 VOROBYEV RUS

179 ZAKARIN RUS

TEAM LOTTO NL - JUMBO

D.S. Boven

181 KRUIJSWIJK OLA

182 BENNETT N.ZEL

183 FLENS OLA

184 HOFLAND OLA

185 KEIZER OLA

186 LINDEMAN OLA

187 TJALLINGII OLA

188 VAN DER LIJKE OLA

189 WAGNER GER

TEAM SKY

D.S. Cioni

191 PORTE AUS

192 EISEL AUT

193 HENAO COL

194 KIRYIENKA BIE

195 KONIG R.CEC

196 NIEVE SPA

197 PUCCIO ITA

198 SIUTSOU BIE

199 VIVIANI ITA

TINKOFF SAXO

D.S. De Jongh

201 CONTADOR SPA

202 BASSO ITA

203 BOARO ITA

204 JUUL JENSEN DAN

205 KREUZIGER R.CEC

206 PAULINHO POR

207 ROGERS AUS

208 ROVNY RUS

209 TOSATTO ITA

TREK FACTORY RACING

D.S. Baffi

211 NIZZOLO ITA

212 ALAFACI ITA

213 BEPPU GIAP

214 COLEDAN ITA

215 FELLINE ITA

216 SILVESTRE POR

217 VAN POPPEL OLA

218 VANDEWALLE BEL

219 WATSON AUS

HANNO FINITO IN 163 SU 198 PARTITI

L’ARRIVO

CLASSIFICA FINALE

A PUNTI MONTAGNA GIOVANI TEAM A PUNTITEAM A TEMPI ULTIMO KM

La maglia rossa «Algida» va al leader della classifica a punti, assegnati a seconda della categoria della tappa su ognuno dei traguardi volanti. Class.: 1. Giacomo NIZZOLO (Trek)181 punti; 2. Gilbert (Bel) 148; 3. Modolo 147; 4. Viviani 144; 5. Boem 127; 6. Keisse (Bel) 98; 7. Contador (Spa) 96; 8. Bandiera 92; 9. Ulissi 83.

La maglia azzurra «Mediolanum» vaal leader della classifica dei gpm, con punteggi diversi a seconda della categoria delle salite; il massimo è previsto per la Cima Coppi, poi 9 gpm di 1a categoria, 8 di 2a, 13 di 3a e 8 di 4a.Classifica: 1. Giovanni VISCONTI 125 punti; 2. Landa (Spa) 122; 3. Kruijswijk (Ola) 115; 4. Intxausti (Spa) a 107.

La maglia bianca «Eurospin» va al leader della classifica (a tempi) dei giovani, nati cioè dopo il 1° gennaio 1990. Classifica: 1. Fabio ARU in 88h24'18"; 2. Formolo a 1h51'46"; 3. Felline a 1h54'04"; 4. Henao (Col) a 2h37'35"; 5. Elissonde (Fra) a 2h45'04"; 6. Dillier (Svi) a 2h51'11"; 7. Polanc (Slo) a 2h53'15".

La classifica per squadre a tempi prende in considerazione i primi tre corridori di ciascuna squadra. La somma dei loro tempi determina il tempo di squadra. Classifica: 1. ASTANA 264h42'31"; 2. Bmc a 43'16"; 3. Sky a 1h13'51"; 4. Movistar a 1h20'16"; 5. Cannondale-Garmin a 2h26'57"; 6. Lotto Soudal a 3h02'42".

La classifica a squadre a punti si basa sui punti presi dalle squadre in più classifiche coi piazzamenti dei ciclisti. Classifica: 1. ASTANA 640 punti;2. Bmc 334; 3. Lampre-Merida 317;4. Sky 284; 5. Movistar 272; 6. Orica-GreenEdge 251; 7. Lotto NL-Jumbo 239; 8. Bardiani 238; 9. Tinkoff-Saxo 233; 10. Katusha 233; 11. Cannondale 228.

La classifica Energia «Engie» premia il corridore che, lungo l’intero Giro, avrà percorso più rapidamente gli ultimi 3 km di ogni tappa in linea. A ogni tappasi assegnano punti ai tre corridori più veloci. Class.: 1. Fabio ARU 12 punti; 2. Landa (Spa) 8; 3. Hesjedal (Can) 8; 4. Trofimov (Rus) 8; 5. Gilbert (Bel) 7; 6. Felline 5; 7. Appollonio 5.

Aru maglia bianca Visconti azzurra

Giovanni Visconti, 32 anni, re dellamontagna: maglia azzurra BETTINI

POS.CORRIDORE TEMPO

1 CONTADOR/TINKOFF (SPA)

3.501 km in 88h22’25”, media 39,615 km/h

2 ARU/ASTANA (ITA) a 1'53"

3 LANDA/ASTANA (SPA) a 3'05"

4 AMADOR (C.RICA) a 8'10"

5 HESJEDAL (CAN) a 9'52"

6 KONIG (R.CEC) a 10'41"

7 KRUIJSWIJK (OLA) a 10'53"

8 CARUSO (ITA) a 12'08"

9 GENIEZ (FRA) a 15'51"

10 TROFIMOV (RUS) a 16'14"

11 MONFORT (BEL) a 17'51"

12 VAN DEN BROECK (BEL) a 25'12"

13 KANGERT (EST) a 28'05"

14 URAN (COL) a 28'26"

15 MOINARD (FRA) a 30'35"

16 ATAPUMA (COL) a 40'36"

17 NIEVE (SPA) a 48'24"

18 VISCONTI (ITA) a 50'32"

19 TIRALONGO (ITA) a 1h03'38"

20 BETANCUR (COL) a 1h17'27"

21 CARDOSO (POR) a 1h19'27"

22 PIRAZZI (ITA) a 1h21'38"

23 ROSA (ITA) a 1h24'57"

24 PELLIZOTTI (ITA) a 1h30'49"

25 CATALDO (ITA) a 1h35'24"

26 SIUTSOU (BIE) a 1h45'52"

27 IZAGUIRRE (SPA) a 1h46'30"

28 KREUZIGER (R.CEC) a 1h47'03"

29 INTXAUSTI (SPA) a 1h49'22"

30 MONSALVE (VEN) a 1h50'19"

31 FORMOLO (ITA) a 1h53'39"

32 FELLINE (ITA) a 1h55'57"

33 ROGERS (AUS) a 2h11'06"

34 DE LA CRUZ (SPA) a 2h15'27"

35 SANCHEZ (SPA) a 2h17'30"

36 CHAVANEL (FRA) a 2h22'52"

37 KOCHETKOV (RUS) a 2h23'10"

38 ANTON (SPA) a 2h27'19"

39 GILBERT (BEL) a 2h30'21"

40 NIEMIEC (POL) a 2h39'20"

41 HENAO (COL) a 2h39'28"

42 DUPONT (FRA) a 2h44'08"

43 MOUREY (FRA) a 2h44'29"

44 ZAKARIN (RUS) a 2h45'10"

45 SZMYD (POL) a 2h45'21"

46 ELISSONDE (FRA) a 2h46'57"

47 BOUET (FRA) a 2h48'49"

48 SAMOILAU (BIE) a 2h49'01"

49 BISOLTI (ITA) a 2h51'45"

50 STORTONI (ITA) a 2h51'48"

51 BASSO (ITA) a 2h52'16"

52 DILLIER (SVI) a 2h53'04"

53 POLANC (SLO) a 2h55'08"

54 MONTAGUTI (ITA) a 3h01'35"

55 CHAVES (COL) a 3h01'37"

56 KEIZER (OLA) a 3h02'04"

57 FINETTO (ITA) a 3h05'25"

58 GAVAZZI (ITA) a 3h06'40"

59 ZEITS (KAZ) a 3h09'32"

60 BONGIORNO (ITA) a 3h12'36"

61 BOLE (SLO) a 3h15'43"

62 FERNANDEZ (SPA) a 3h18'16"

63 CLARKE (AUS) a 3h20'33"

64 ULISSI (ITA) a 3h20'48"

65 ARMEE (BEL) a 3h21'35"

66 BOOKWALTER (USA) a 3h21'47"

67 BROWN (USA) a 3h23'43"

68 PUCCIO (ITA) a 3h30'11"

69 CHEVRIER (FRA) a 3h31'24"

70 BURGHARDT (GER) a 3h33'49"

71 ZILIOLI (ITA) a 3h34'29"

72 LAGUTIN (RUS) a 3h36'11"

73 NOCENTINI (ITA) a 3h36'24"

74 HERRADA (SPA) a 3h40'04"

75 DOMONT (FRA) a 3h40'42"

76 SLAGTER (OLA) a 3h43'59"

77 HANSEN (AUS) a 3h49'51"

78 VILLELLA (ITA) a 3h57'09"

79 PATERSKI (POL) a 3h58'14"

80 MORI (ITA) a 3h59'30"

81 RUTKIEWICZ (POL) a 4h00'37"

82 ZARDINI (ITA) a 4h00'50"

83 LUDVIGSSON (SVE) a 4h02'19"

84 KIRYIENKA (BIE) a 4h03'27"

85 MALACARNE (ITA) a 4h04'18"

86 VAN DER LIJKE (OLA) a 4h06'57"

87 ROUX (FRA) a 4h14'22"

88 CHIRICO (ITA) a 4h16'30"

89 GESCHKE (GER) a 4h16'52"

90 BAK (DAN) a 4h20'23"

91 GRMAY (ETI) a 4h20'33"

92 WEENING (OLA) a 4h20'38"

93 QUINTANA (COL) a 4h21'18"

94 GRETSCH (GER) a 4h25'13"

95 LINDEMAN (OLA) a 4h26'02"

96 BOARO (ITA) a 4h26'32"

97 PAULINHO (POR) a 4h32'23"

98 FRAPPORTI (ITA) a 4h33'17"

99 HAGA (USA) a 4h34'18"

100 COLBRELLI (ITA) a 4h34'27"

101 BERLATO (ITA) a 4h35'09"

102 BELKOV (RUS) a 4h35'43"

103 REZA (FRA) a 4h37'05"

104 FAVILLI (ITA) a 4h40'04"

105 BERARD (FRA) a 4h42'01"

106 BUSATO (ITA) a 4h42'22"

107 HAUSSLER (AUS) a 4h43'01"

108 DE NEGRI (ITA) a 4h46'51"

109 DURBRIDGE (AUS) a 4h50'24"

110 SABATINI (ITA) a 4h52'39"

111 PAOLINI (ITA) a 4h54'31"

112 TOSATTO (ITA) a 4h54'45"

113 HOULE (CAN) a 4h54'57"

114 CHERNETSKI (RUS) a 5h00'19"

115 ROVNY (RUS) a 5h00'44"

116 VAKOC (R.CEC) a 5h01'14"

117 BEPPU (GIAP) a 5h02'43"

118 OWSIAN (POL) a 5h04'07"

119 TJALLINGII (OLA) a 5h07'22"

120 ACEVEDO (COL) a 5h09'07"

121 PINEAU (FRA) a 5h10'03"

122 BEWLEY (N.ZEL) a 5h10'21"

123 APPOLLONIO (ITA) a 5h11'20"

124 COURTEILLE (FRA) a 5h12'26"

125 VIVIANI (ITA) a 5h14'35"

126 MODOLO (ITA) a 5h16'43"

127 RICHEZE (ARG) a 5h16'51"

128 LANCASTER (AUS) a 5h18'55"

129 MIHAYLOV (BUL) a 5h20'57"

130 FISCHER (BRA) a 5h23'37"

131 MARANGONI (ITA) a 5h24'22"

132 PORSEV (RUS) a 5h26'12"

133 FERRARI (ITA) a 5h26'53"

134 FAIRLY (USA) a 5h27'03"

135 JUUL JENSEN (DAN) a 5h30'09"

136 HOFLAND (OLA) a 5h32'46"

137 NIZZOLO (ITA) a 5h33'26"

138 MEZGEC (SLO) a 5h34'36"

139 TVETCOV (ROM) a 5h35'03"

140 MATYSIAK (POL) a 5h37'55"

141 ALAFACI (ITA) a 5h38'12"

142 ZABEL (GER) a 5h42'25"

143 EISEL (AUT) a 5h42'37"

144 FLENS (OLA) a 5h45'15"

145 KEISSE (BEL) a 5h46'04"

146 VAN POPPEL (OLA) a 5h48'23"

147 VEIKKANEN (FIN) a 5h48'41"

148 ARNDT (GER) a 5h53'20"

149 SILVESTRE (POR) a 5h54'39"

150 GROSU (ROM) a 5h54'43"

151 WATSON (AUS) a 5h56'12"

152 STACCHIOTTI (ITA) a 5h59'25"

153 STAMSNIJDER (OLA) a 6h00'08"

154 MALAGUTI (ITA) a 6h03'41"

155 BANDIERA (ITA) a 6h06'50"

156 JI (CINA) a 6h09'33"

157 ZHUPA (ALB) a 6h10'11"

158 DE BACKER (BEL) a 6h10'15"

159 BOEM (ITA) a 6h10'26"

160 HEPBURN (AUS) a 6h13'16"

161 SARAMOTINS (LET) a 6h22'00"

162 KLUGE (GER) a 6h33'40"

163 COLEDAN (ITA) a 6h40'13"

POS. CORRIDORE TEMPO

1 KEISSE (BEL/ETIXX-QUICKSTEP) 178 km in 4h18’37”, media 41,296 km/h

2 DURBRIDGE (AUS/ORICA GREENEDGE) a 0"

3 KLUGE (GER/IAM) a 9"

4 PORSEV (RUS) 5 NIZZOLO (ITA) 6 MEZGEC (SLO) 7 VIVIANI (ITA) 8 HOFLAND (OLA) 9 APPOLLONIO (ITA) 10 FAVILLI (ITA) 11 ROUX (FRA) 12 SABATINI (ITA) 13 MODOLO (ITA) 14 GROSU (ROM) 15 MATYSIAK (POL) 16 ZHUPA (ALB) 17 RICHEZE (ARG) 18 AMADOR (C.RICA) 19 VAKOC (R.CEC) 20 KANGERT (EST) 21 GENIEZ (FRA) 22 CHAVANEL (FRA)

23 TIRALONGO (ITA)

24 ARU (ITA)

25 CARUSO (ITA)

26 LANDA (SPA)

27 CATALDO (ITA)

28 REZA (FRA)

29 SANCHEZ (SPA)

30 KRUIJSWIJK (OLA)

31 DE NEGRI (ITA)

32 SARAMOTINS (LET)

33 SLAGTER (OLA)

34 ROSA (ITA)

35 VAN POPPEL (OLA)

36 FINETTO (ITA)

37 FLENS (OLA)

38 PAOLINI (ITA)

39 TROFIMOV (RUS)

40 URAN (COL)

41 DILLIER (SVI)

42 BURGHARDT (GER)

43 COLBRELLI (ITA) a 18"

44 ROVNY (RUS)

45 BOARO (ITA)

46 CONTADOR (SPA) 47 GRETSCH (GER) 48 COLEDAN (ITA) 49 FELLINE (ITA) 50 CHAVES (COL) 51 HANSEN (AUS) 52 FORMOLO (ITA) 53 MONFORT (BEL) 54 HESJEDAL (CAN) 55 CLARKE (AUS) 56 VAN DEN BROECK (BEL) 57 BAK (DAN) 58 PELLIZOTTI (ITA) 59 VILLELLA (ITA) a 23"

60 BOOKWALTER (USA) a 28"

61 ATAPUMA (COL) 62 ZEITS (KAZ) 63 MOINARD (FRA) a 30"

64 KOCHETKOV (RUS) 65 DUPONT (FRA) 66 BETANCUR (COL) 67 CARDOSO (POR) 68 MOUREY (FRA) 69 JI (CINA)

70 MONSALVE (VEN)

71 MARANGONI (ITA) a 38"

72 DE BACKER (BEL) a 42"

73 BEWLEY (N.ZEL) a 45"

74 DE LA CRUZ (SPA) a 49"

75 FERNANDEZ (SPA)

76 BASSO (ITA) a 51"

77 GILBERT (BEL)

78 BISOLTI (ITA)

79 BROWN (USA)

80 SILVESTRE (POR) a 56"

81 BUSATO (ITA) a 57"

82 GAVAZZI (ITA)

83 STACCHIOTTI (ITA)

84 NOCENTINI (ITA)

85 MALACARNE (ITA)

86 MONTAGUTI (ITA)

87 FRAPPORTI (ITA)

88 DOMONT (FRA)

89 KEIZER (OLA)

90 PAULINHO (POR)

91 FERRARI (ITA)

92 PATERSKI (POL)

93 CHERNETSKI (RUS) 94 NIEVE (SPA) 95 TJALLINGII (OLA) 96 BANDIERA (ITA) 97 PIRAZZI (ITA) a 1'06"

98 VISCONTI (ITA) a 1'13"

99 EISEL (AUT) 100 KONIG (R.CEC) a 9"

101 HENAO (COL) a 1'13"

102 PUCCIO (ITA) 103 QUINTANA (COL) a 1'17"

104 VAN DER LIJKE (OLA) 105 LINDEMAN (OLA) 106 WEENING (OLA) 107 IZAGUIRRE (SPA) 108 SZMYD (POL) 109 CHIRICO (ITA) 110 TOSATTO (ITA) 111 MALAGUTI (ITA) 112 BERLATO (ITA) 113 ZILIOLI (ITA) 114 STAMSNIJDER (OLA) 115 KREUZIGER (R.CEC) a 9"

116 ARNDT (GER) a 1'36"

117 HAGA (USA)

118 GESCHKE (GER) a 2'00"

119 LUDVIGSSON (SVE) a 2'13"

120 MORI (ITA) a 2'20"

121 ACEVEDO (COL)

122 KIRYIENKA (BIE)

123 OWSIAN (POL)

124 COURTEILLE (FRA) a 2'23"

125 ZABEL (GER)

126 HERRADA (SPA) a 2'27"

127 RUTKIEWICZ (POL) a 2'44"

128 NIEMIEC (POL)

129 INTXAUSTI (SPA)

130 ANTON (SPA)

131 BOUET (FRA)

132 BERARD (FRA)

133 SAMOILAU (BIE)

134 STORTONI (ITA)

135 ULISSI (ITA)

136 POLANC (SLO)

137 BOLE (SLO)

138 GRMAY (ETI)

139 MIHAYLOV (BUL)

140 ARMEE (BEL) 141 BONGIORNO (ITA) 142 ELISSONDE (FRA) 143 ALAFACI (ITA) 144 SIUTSOU (BIE) 145 ZAKARIN (RUS) 146 WATSON (AUS) 147 BELKOV (RUS) 148 PINEAU (FRA) 149 ZARDINI (ITA) 150 LAGUTIN (RUS) 151 FAIRLY (USA) 152 FISCHER (BRA) 153 VEIKKANEN (FIN) 154 TVETCOV (ROM) a 2'57"

155 BOEM (ITA) a 3'00"

156 LANCASTER (AUS) a 3'42"

157 JUUL JENSEN (DAN) a 3'43"

158 ROGERS (AUS) a 4'24"

159 BEPPU (GIAP) a 4'50"

160 CHEVRIER (FRA) a 6'00"

161 HAUSSLER (AUS) 162 HOULE (CAN) a 6'31"

163 HEPBURN (AUS)

98° Giro d’ItaliaRLa guida

L’ALBO D’ORO DELLE 98 EDIZIONI

La Spagna sale a 4 trionfi Binda, Coppi e Merckx a 5� 1909 Ganna 1910 Galetti 1911 Galetti 1912 Atala (a squadre) 1913Oriani 1914 Calzolari 1915-1918 non disputato 1919 Girardengo 1920 Belloni 1921 Brunero 1922 Brunero 1923 Girardengo 1924 Enrici 1925 Binda 1926 Brunero 1927 Binda 1928 Binda 1929 Binda 1930 Marchisio 1931 Camusso 1932 Pesenti 1933 Binda 1934 Guerra 1935 Bergamaschi 1936 Bartali 1937 Bartali 1938 Valetti 1939 Valetti 1940 Coppi 1941-1945 non disputato 1946 Bartali 1947 Coppi 1948 Magni 1949 Coppi 1950 Koblet 1951 Magni 1952 Coppi 1953 Coppi 1954 Clerici (Svi) 1955 Magni 1956 Gaul (Lus) 1957 Nencini 1958 Baldini 1959 Gaul (Lus) 1960 Anquetil (Fra) 1961 Pambianco 1962 Balmamion 1963 Balmamion 1964 Anquetil (Fra) 1965 Adorni 1966 Motta 1967 Gimondi 1968 Merckx (Bel) 1969 Gimondi 1970 Merckx (Bel)

1971 Petterson (Sve) 1972 Merckx (Bel) 1973 Merckx (Bel) 1974 Merckx (Bel) 1975 Bertoglio 1976 Gimondi 1977 Pollentier (Bel) 1978 De Muynck (Bel) 1979 Saronni1980 Hinault (Fra) 1981 Battaglin 1982 Hinault (Fra) 1983 Saronni 1984 Moser 1985 Hinault (Fra) 1986 Visentini 1987 Roche (Irl) 1988 Hampsten (Usa) 1989 Fignon (Fra) 1990 Bugno 1991 Chioccioli 1992 Indurain (Spa) 1993 Indurain (Spa) 1994 Berzin (Rus) 1995 Rominger (Svi) 1996 Tonkov (Rus) 1997 Gotti 1998 Pantani 1999 Gotti 2000 Garzelli 2001 Simoni 2002 Savoldelli 2003 Simoni 2004 Cunego 2005 Savoldelli 2006 Basso 2007 Di Luca 2008 Contador (Spa) 2009 Menchov (Rus) 2010 Basso 2011 Scarponi (a tavolino dopo la squalifica di Contador al Tour 2010) 2012 Hesjedal (Can) 2013 Nibali 2014 Quintana (Col) 2015 Contador (Spa).

98° Giro d’ItaliaRLa guida

Page 41: g Ds 20150601

41LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL GIRO AI RAGGI XDATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA9/5 1a SAN LORENZO AL MARE-SANREMO (cronosquadre) 17,6 ORICA GERRANS - - MATTHEWS10/5 2a ALBENGA-GENOVA 177 VIVIANI MATTHEWS VIVIANI LINDEMAN MATTHEWS11/5 3a RAPALLO-SESTRI LEVANTE 136 MATTHEWS MATTHEWS VIVIANI KOCHETKOV MATTHEWS12/5 4a CHIAVARI-LA SPEZIA 150 FORMOLO CLARKE VIVIANI KOCHETKOV CHAVES13/5 5a LA SPEZIA-ABETONE 152 POLANC CONTADOR VIVIANI POLANC ARU14/5 6a MONTECATINI T.-CASTIGLIONE DELLA PESCAIA 183 GREIPEL CONTADOR GREIPEL POLANC ARU15/5 7a GROSSETO-FIUGGI 267 ULISSI CONTADOR VIVIANI POLANC ARU16/5 8a FIUGGI-CAMPITELLO MATESE 186 INTXAUSTI CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU17/5 9a BENEVENTO-SAN GIORGIO DEL SANNIO 224 TIRALONGO CONTADOR VIVIANI GESCHKE ARU18/5 RIPOSO a CIVITANOVA MARCHE

19/5 10a CIVITANOVA MARCHE-FORLÌ 200 BOEM CONTADOR BOEM GESCHKE ARU20/5 11a FORLÌ-IMOLA (Autodromo Ferrari) 153 ZAKARIN CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARU21/5 12a IMOLA-VICENZA (Monte Berico) 190 GILBERT CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARU22/5 13a MONTECCHIO MAGGIORE-JESOLO 147 MODOLO ARU VIVIANI INTXAUSTI ARU23/5 14a TREVISO-VALDOBBIADENE (crono individuale) 59,4 KIRYIENKA CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU24/5 15a MAROSTICA-MADONNA DI CAMPIGLIO 165 LANDA CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU25/5 RIPOSO a MADONNA DI CAMPIGLIO

26/5 16a PINZOLO-APRICA 177 LANDA CONTADOR VIVIANI KRUIJSWIJK ARU27/5 17a TIRANO-LUGANO 134 MODOLO CONTADOR NIZZOLO KRUIJSWIJK ARU28/5 18a MELIDE-VERBANIA 170 GILBERT CONTADOR NIZZOLO KRUIJSWIJK ARU29/5 19a GRAVELLONA TOCE-CERVINIA 236 ARU CONTADOR NIZZOLO VISCONTI ARU30/5 20a SAINT-VINCENT-SESTRIERE 199 ARU CONTADOR NIZZOLO VISCONTI ARUIeri 21a TORINO-MILANO 178 KEISSE CONTADOR NIZZOLO VISCONTI ARU

4 � Le nazioni debuttanti al Giro2015: Etiopia (Grmay), Albania (Zhupa), Romania (Tvetcov e Grosu) e Bulgaria (Mihaylov)EUGERT ZHUPA 25 ANNI, SOUTHEAST

«FATICA E ENTUSIASMO: ECCO IL MIO GIRO. E QUANTA GENTE A MILANO...»

Marco PastonesiMILANO

H a vinto anche lui. Novantunesimo a4h20’33” da Contador. Alla media di quasi40 all’ora, significa una tappa di circa 170

km: come se «il Pistolero» fosse già all’arrivo del-l’ultima tappa a Milano e lui ancora alla partenzaa Torino. Ma ha vinto anche lui. Perché è il primoetiope ad avere cominciato econcluso il Giro d’Italia, anzi, dipiù, è il primo africano degli al-tipiani a esserci riuscito.

GOMMISTA Tsgabu Grmay Ge-bremaryam, 23 anni, è il sesto dinove figli, cinque maschi e quat-tro femmine. Ha sempre corso,fin da piccolo, ma a piedi(«L’Etiopia è il Paese dove corre-re è una necessità, non un’ur-genza»). Però ha sempre respi-rato ciclismo, sia a casa («Primapapà, corridore amatore, poimio fratello Solomon, 10 annipiù di me, corridore nella Nazio-nale etiope») sia al lavoro («Pa-pà gommista in un garage»). InAfrica si dice: se vuoi andare ve-loce, corri da solo, se vuoi anda-re lontano, corri insieme a qual-cuno. Grmay voleva andare lon-tano, e così fra corsa a piedi ecorsa in bici, ha scelto la bici. Se-lezionato prima per il Centroafricano di ciclismo, poi in quel-lo internazionale a Aigle, inSvizzera, Grmay è pro’ dal 2012,dalla Mtn-Qhubeka alla Lam-pre-Merida. In Africa si dice:mille passi cominciano sempre da uno. Campioneetiope in linea e a crono nel 2013 e 2014, vincitoredi una tappa al Giro di Taiwan 2013, campioneafricano a crono nel 2015, è tra i pochi corridoriche quando vuole allenarsi in altitudine, torna acasa. «A Mek’ele, più di 700 km a nord di AddisAbeba, a più di 2 mila metri di quota. Solo che, daquando il ciclismo mi ha portato in Europa o inAsia, dove le strade sono infinite, a casa le stradesono poche e mi pare di pedalare in un cortile».

SCOPERTE E SORPRESE Al Giro, Grmay — dorsa-le numero 93, gregario — ha scoperto l’Italia ealtre bellezze: «Le onde della Liguria e i boschidell’Abetone, le vigne di Valdobbiadene e il cen-tro di Milano, il castello di Marostica e l’autodro-mo di Imola, soprattutto le montagne». E lo dice— 175 cm per 63 kg — da scalatore: «Non pensa-vo ci potesse essere una salita dura come il Morti-rolo, non immaginavo ce ne fosse una affascinan-te come il Colle delle Finestre». Ha dovuto strin-

gere i denti: «Ogni giorno erauna sorpresa, ogni giorno unalezione. Ogni sera ero stancomorto, ogni mattina mi ripro-mettevo di finire la tappa». InAfrica si dice: non tendere l’arcooltre la lunghezza del tuo brac-cio. «Non conoscevo le salite, lestudiavo sulla mappa, ma sullastrada sono diverse. Dovevousare prudenza. Spesso ho pe-dalato nel gruppetto, in fondoalla corsa». Impresa che non èriuscita al suo compagno distanza, il cinese Gang Xu: «Lui letemeva, le salite non sono il suoforte».

ORTODOSSO In Etiopia le av-venture di Grmay sono diventa-te pane quotidiano: «In tv e allaradio, sui giornali e sulle riviste.Per la prima volta la mia fami-glia poteva vedermi, ascoltarmi,leggermi». Per Grmay la bici è«passione», il ciclismo «gioia», espiega: «Sono cristiano ortodos-so. Per me Dio è dovunque, enon solo sulle montagne, chesono più vicine al cielo. Pregoquando mi sveglio e quando va-

do a dormire, prima della partenza e dopo l’arri-vo. Non per chiedere ma per ringraziare». Sorri-dente («In Etiopia si dice: se hai un solo dente,usa quello per sorridere»), educato, disponibile,Grmay brilla per ottimismo e fiducia: «Il megliodeve ancora venire. Il Giro d’Italia era un sogno,ed è già un ricordo. Vorrei correre anche Tour eVuelta. E magari, un giorno, vincere una tappa».In Africa si dice: la fretta non ha fortuna.

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Ha vinto anche Grmay, l’etiope innamorato delle montagne magiche1A 23 anni, è il primo africano degli altipiani a concludere il Giro. «Non pensavo potessero esistere Mortirolo e Finestre»

TSGABU GRMAY (LAMPRE)23 ANNI, 91° A 4H20’33”

«OGNI GIORNO ERA UNA SORPRESA, OGNI

GIORNO UNA LEZIONE, OGNI SERA FINIVO

STANCO MORTO»

98° Giro d’ItaliaRLa storia

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42

CHE RECUPERO23 PUNTI

IN TRE GARE

-12� In Qatar Rossi trionfa (foto Epa) e Lorenzo arriva 4°, frenatoda un problema al casco: «Peccato, potevo vincere»

-15� Lorenzo (4o) arriva dietro Rossi (3o, nella foto Getty) anche ad Austin. Per Jorgeil podio resta un tabù

-29� Lorenzo tocca il punto più basso in Argentina: 5o. Rossi vince ancora e festeggia con la maglia di Maradona (foto Ap)

Lorenzoil Magnifico

Filippo FalsaperlaINVIATO A SCARPERIA (FIRENZE)

D alle promesse alla delusione il passo è sta-to troppo breve. Davanti all’oceano trico-lore e molto giallo, (oltre 90 mila spetta-

tori, quasi 140 mila nel fine settimana) poteva-mo vincere le due gare più importanti e fare bel-la figura in Moto2, invece ci dobbiamo consolarecon qualche sprazzo prima delle cadute italianenella classe di mezzo: 4 dei nostri ragazzini ter-ribili si piazzano nei primi 6 posti in Moto3 (madal terzo in giù) e poi cogliamo un doppio podioin MotoGP con Jorge Lorenzo però davanti a tut-ti anni luce e ora lanciato verso una rincorsa mondiale che non si vede chi possa arginare.

SENSAZIONI Canticchiava sereno prima del via,al centro della prima fila, lo spagnolo. Ma allasua destra, un paio di metri più avanti, AndreaIannone non sembrava troppo sotto pressione per la prima pole MotoGP in carriera. Del restonel warm up il ragazzo di Vasto era riuscito amettere bene a posto la sua Ducati, arrivando asoli 71 millesimi da Jorge. Incredibilmente erasorridente più che mai anche Andrea Dovizioso,che al mattino aveva messo in crisi il box, but-tando a terra nel giro di riscaldamento la suaDesmosedici, l’unica col motore evoluzione: era

sicuro di quel che poteva fare. Due file dietro,Valentino Rossi, invece, era più preoccupato delmare di gente attorno a lui (troppe persone sullagriglia, come fanno a concentrarsi questi ragaz-zi?) che delle cattive sensazioni dell’ultimo ten-tativo di migliorare nelle prove: urgeva metteremano al talento. Ancora due file dietro, MarcMarquez, male in prova e peggio nel warm up,dove in pratica non aveva giratoperché la sua Honda non gli pia-ceva. Insomma, Jorge dovevasoprattutto guardarsi dalle Du-cati, che in casa facevano paura.E infatti il loro desmo-motore haportato i due Andrea in testa allaprima curva, anche se Iannonecon il forte dubbio (per la dire-zione gara chiarito, perché nonha preso vantaggio: ma la regolanon è così) di una partenza anti-cipata.

RISCHI Il maiorchino ha forzatosubito all’esterno per passare Iannone e sei cur-ve dopo per infilzare anche Dovi e impostare lasolita tattica della fuga senza speranza (per glialtri): Lorenzo è un solitario anche quando salu-ta il pubblico a qualche curva dalla fine, poi saltasul podio e spruzza champagne! Incredibilmen-te, per un attimo, al 3° giro, l’unico brivido glielo

ha dato proprio Marquez, che dal 13° posto alvia era arrivato a soli 88 millesimi. Un pensieropiccolo piccolo, perché la rimonta del bi-cam-pione (6° alla prima curva, 4° alla fine del primogiro) si fermava bruscamente quando ne manca-vano 6 alla fine ed era in lotta per il podio, acausa di una scivolata all’uscita della Poggiosec-co simile alla memorabile fotosequenza dei test

di Brno 2014: ma questa voltasenza il lieto fine della Hondache si rialza.

BOTTE Iannone, secondo all’ar-rivo, ha migliorato il terzo postodel Qatar per continuare quellaescalation che può portarlo alladefinitiva consacrazione tra igrandi della classe regina. È sta-to impeccabile, soprattuttoquando ha raccolto le forze e haresistito, malgrado la clavicolalussata 18 giorni prima, malgra-do, soprattutto, l’alito sul collo

di un «cagnaccio» come Valentino. Ma forse ilmomento peggiore è stato il ritorno nel recintodei vincitori, dove nessuno si è ricordato dellasua spalla infortunata e lo hanno riempito di fintroppo vigorose pacche…

RIMPIANTI Valentino non la immaginava così la

festa davanti alla marea gialla. Il podio è sempreil podio al Mugello, ma avere davanti il compa-gno di squadra e un altro italiano è il peggiorscenario. È stato bravo a risalire dall’11o posto dipartenza e da un ritmo che all’inizio era netta-mente più lento di quelli davanti. E come semprenon si è arreso, rimontando quel che si poteva.Resta la consolazione del comando in classifica,ma un po’ meno saldo: se Marquez si allontanaforse inesorabilmente (-49 punti, quasi 2 gare),a 6 lunghezze si allunga l’ombra di un Lorenzosempre più in versione martello.

GAMBERO La delusione più grande è per Dovi-zioso, in una gara che poteva vederlo sul podio.A tradirlo la corona che si è «sgranata», costrin-gendolo al ritiro a 10 giri dalla fine. Non puòconsolare un buon 8° posto del collaudatore Mi-chele Pirro, che è stato fatto partire con la gom-ma posteriore morbida per vedere se in futuro lasi potrà rischiare anche in gara per gli ufficiali.Subito dietro Danilo Petrucci, che batte il com-pagno Yonny Hernandez e si salva da una pena-lità per aver fatto volare Aleix Espargaro: dallatelemetria si è visto che è arrivato lungo alla pri-ma curva perché non gli è entrata la marcia giu-sta in scalata. Oggi tutti gli ufficiali (tranne Ian-none) restano in pista per il secondo test con legomme Michelin: si lavora per il 2016.

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1. Iannone, Rossi e i 90mila del Mugello; 2. Trenino al via: Lorenzo, Mar- quez, Dovizioso e Iannone; 3. Il ritiro di Dovi; 4. La caduta di Marquez; 5. L’abbraccio tra Lorenzo e il capotecnico Forcada MILAGRO-REUTERS-IPP-CIAM

2 31

4 5

Domina al Mugelloma l’Italia è sul podio con Iannone e Rossi1Lo spagnolo al terzo successo di fila: ora è a -6 da ValentinoIl ducatista mai così in alto in MotoGP. Marquez e Dovizioso k.o.

MotomondialeRGP Italia

3Jerez, Le Mans, Mugel- lo: Lorenzo ha vinto tre gare di fila. In MotoGP ci era già riuscito nel 2010, 2012 e 2013

IL NUMERO

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mente sul racconto del GP.«Quando ho visto che Marquezera già lì dopo tre giri mi sonosorpreso: non mi aspettavo cherimontasse così velocementedalla 13a posizione. Quando miha passato, ho provato a spinge-re di più per tenere il suo ritmoe quello di Lorenzo, ma il gripera minimo, molto inferiore ri-spetto alle prove. Ho deciso diintervenire elettronicamente,inserendo la mappa previstaper fine gara, con meno poten-za per gestire e conservare legomme. Controllavo anche lamia energia, sapevo che avreiavuto un calo di forza: la tatticaconservativa è stata vincente,gli ultimi tre giri ne avevo dipiù».

ASSALTO Caduto Marquez al18° passaggio, nel finale il pilo-ta Ducati ha dovuto resistere alritorno di Rossi. «Ho tenuto du-ro, anche perché la moto eraperfetta: diquesto voglioringraziare laDucati e i ra-gazzi nel box.È arrivato unpodio che valet a n t i s s i m o ,più di tutte levittorie passa-te, perché nonera così scon-tato nelle miecondizioni fi-siche: nei datisi vede moltobene che per-do rispetto aDovizioso neicambi di dire-zione. Ora bi-sogna vedere come reagisce laspalla dopo questa fatica: nonprovo le Michelin, credo sia giu-sto riposarsi». Andrea sogna ingrande. «È la prima volta che houna moto ufficiale e alle miespalle un gruppo che tira fuori ilmeglio di me e mi supporta: èfondamentale per arrivare aivertici».

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-20� La rimonta di Lorenzo inizia a Jerez: gara perfetta e vittoria (foto Ciam). Valentino si deve accontentare del terzo posto

-15� Lorenzo è re anche a Le Mans(foto Ap): lo spagnolo rosicchia altri 5 punti a Valentino, che chiude 2O in Francia

-6� Anche il Mugello è terra di conquista per Lorenzo: terza vittoria di fila: ora è a meno 6nei confronti di Rossi

clicIANNONE VIA REGOLAREPERCHÉ SI MUOVE DIETRO LA LINEA BIANCA

� Al via della MotoGP, Andrea Iannone è parso anticipare lo spegnimento del semaforo. Ma Loris Capirossi, commentatore tecnico per Sky e membro della commissione sicurezza, ha spiegato come, nel caso in cui il pilota fermi la moto e non oltrepassi la riga bianca prima dello spegnimento, non incorra in infrazioni.

ANDREA «UN 2o POSTO OTTENUTO CON LA TESTA

CHE VALE PIÙ DI TUTTE LE VITTORIE PASSATE»

fL’EROE DEL GIORNOHA CORSO CON UNA MICROFRATTURA

Giovanni ZamagniSCARPERIA

P rima pole in MotoGP colcrono più veloce mai rea-lizzato al Mugello, prima-

to assoluto di velocità massimacon 350,8 km/h ufficiali, secon-do al traguardo, miglior risulta-to in questa categoria: il tuttonon al meglio fisicamente. Perconsiderarlo un GP perfettomanca solo la vittoria, ma An-drea Iannone può essere feliceper tre giorni indimenticabili.«Un podio ottenuto soprattuttodi testa», dice sfinito, più per ladifficoltà di rispondere alle do-mande in inglese, che per la fa-tica della pista. «È stata una bel-lissima gara, incredibile: sono ilprimo italiano al traguardo, alMugello, con la Ducati, davantia un pubblico bestiale, unico per calore e passione. È stato unGP difficile, ma fin da venerdìmi son preparato psicologica-mente per gestire la situazio-ne».

POCA FORZA Problematica, perla spalla sinistra infortunata inuna caduta proprio qui al Mu-gello tre settimane fa. «A diffe-renza di Le Mans, il problemaprincipale non era il dolore, mala poca energia: ho lavoratoininterrottamente con la Clini-ca Mobile e col fisioterapistaper avere maggiore potenza edelasticità», spiega col sorrisosulle labbra: l’adrenalina dellagara e, soprattutto, del risultatoè la miglior medicina possibile,tanto che in nessuno dei 23 girisi è mai avuta la sensazione cheIannone non ce la potesse fare.Così, l’unico vero spavento lo hacorso al via, quando è sembratoche si fosse mosso con leggeroanticipo. «Nel warm up avevoavuto un problema con la frizio-ne, così in partenza ho tenuto ti-rato il freno per evitare slitta-menti in avanti: la forcella si èabbassata e la moto si è mossa»,ha liquidato velocemente laquestione, sviando immediata-

HO CONSERVATO GOMME ED ENERGIA PER

NON RESTARE SENZA FORZE NEL FINALE:

UNA MOSSA VINCENTE

ANDREA IANNONEPILOTA DUCATI

VALE «IMPOSSIBILE LOTTARE CON JORGE

PERÒ HO ALLUNGATO SU DOVI E MARC»

fIL LEADER IRIDATOSESTO PODIO SU SEI GARE

podio stagionale. «Sì, la par-tenza non è stata fantastica,ma poi sono riuscito a concen-trarmi e sono rimasto a lottarecon Crutchlow, Smith e PolEspargaro. Alla fine la gara èsvoltata. Ho superato Dovi ePedrosa e me la sono vistabrutta con Marquez che mi ècaduto davanti. Ma mi è anda-ta bene. Di più non potevo spe-rare perché lottare con Jorgeera impossibile. Non solo peruna questione di messa a pun-to della moto, che in realtà èmolto equilibrata, ma perchélui è tornato fortissimo e lasfrutta meglio di me».

MONDIALE Valentino sa diavere ormai Jorge in scia e cheil maiorchino è ingolosito dal-la possibilità di fare poker aBarcellona e mettere le manisulla leadership: «È stata unagara brutta per Dovizioso eMarquez. Direi che nella corsaal titolo alm o m e n t osembrano unpo’ fuori equesta è labella notiziaper me. È pas-sato un terzodi stagione eavrei firmatoin inverno peressere a que-sto punto. Labrutta notiziaè che Jorgeha questo sta-to di forma,mi ha recupe-rato quasi tut-to il gap in tregare. Tutti aspettavano la terzaannata fenomenale di Mar-quez e invece ecco Jorge, dav-vero imbattibile. Poi quandocrede in qualcosa, lui diventaancora più forte. È una que-stione psicologica. Comunque,anche se Barcellona è casa sua,io darò battaglia: è una dellemie piste preferite».

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Vito SchembariINVIATO A SCARPERIA

C ome una rockstar, co-me Vasco — l’altroRossi — Valentino ha

dovuto concedere il bis ed ètornato sul podio a saluta-re, portandosi dietro Ianno-ne, la folla inneggiante e pagante (ieri in 90mila) delMugello. È stato l’atto con-clusivo del weekend trico-lore, solo dopo è potuto ri-prendere il cerimonialepost gara con le conferenzestampa e solo dopo i tifosihanno cominciato a scia-mare fuori dalla pista. Unoshow, alla fine, che conti-nua a vedere protagonista ilpilota che riesce a unire nel-la passione padri e figli, ita-liani e non, a giudicare dal-le targhe di camper e auto-mobili contrassegnate dal46 giallo. In pista non è an-data proprio nella manierasognata dal leader mondia-le, ma la festa è grande lostesso. «È stato un weekendmolto difficile — spiega Va-le —, iniziato con la man-canza di velocità mostratain prova. Ho deciso allora difare dei cambiamenti, dicercare di migliorare nei cambi di direzione la moto,ma senza risolvere gran-ché. Proprio per questo unpodio davanti al mio pub-blico mi pare comunque unrisultato ottimo e mi con-sente di limitare i danni inclassifica».

RIMONTA Rossi ha costrui-to la gara mattone dopomattone. Tra episodi e co-stanza nelle prestazioni.Non ha mai avuto il passodel compagno di squadra,infatti non è mai sceso sottol’1’48”, però la (mala) sortedi chi gli stava davanti ha fi-nito col consegnargli su unvassoio d’argento il sesto

GAP QUASI ANNULLATO MA QUEST’INVERNO

AVREI FIRMATOPER ESSERE IN TESTA

DOPO SEI GARE

VALENTINO ROSSIPILOTA YAMAHA

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Martello continuo

Adesso bisogna soltanto iniziare a chiedersi chi riuscirà a fermare Jorge. Basta guardarlo in faccia, appena arriva in circuito al giovedì o prima del via per capire che non ce ne sarà per nessuno. Ancora una gara «martellante», su ritmi che per lui sono samba, ma per gli altri frastuono mentale. In tre gare ha fatto più del doppio dei punti delle precedenti tre: e sembra non aver nessuna intenzione di fermarsi qui AFP

10ROSSIIl voto è soltanto per la volontà mostrata di lottare anche contro una moto che lui (ma anche la squadra) ancora una volta non ha saputo mettere a postoANSA

8

DOVIZIOSOQuando le cose iniziano male (la sciocchezza nel warm up) poi arriva la domenica nera. Una grande occasione sprecata, speriamo nelle prossimeANSA

6

PIRROFa il collaudatore anche in gara, ma torna alla sua realtà con un buon 8O posto. La rinascita della Ducati passa anche dalla dedizione dell’operaio da corsa

8

BAZFinisce ancora 12o ma in questo caso vale di più perché non corre sulla pista di casa. E per la prima volta vince la categoria Open. Sta imparando a capire la MotoGP MILAGRO

7

PEDROSADani non è mai stato un gladiatore, nemmeno quando era al 100 per cento, figuriamoci alla seconda gara dell’anno. La buona notizia è che torna tra i grandi CIAMILLO

7

MARQUEZMedia tra il 10 per i primi 3 giri (da 13O a 2O) e il 4 per la caduta quando ha cercato di andare oltre i limiti del momento. Ma il Mondiale scappa…REUTERS

5

IL MIGLIOREJORGE LORENZO

MOTO2

IANNONE L’unica macchia è la partenza anticipata, ma poi è stato impeccabile, soprattutto quando ha capito che doveva guardarsi le spalleCIAMILLO

10

SMITHL’inglese finisce troppo lontano dai primi, ma almeno si prende la soddisfazione di precedere ancora una volta il compagno. Resta comunque un pilota di seconda linea

7

ALTRI Viñales 7 Il ragazzino cresce bene ; Bautista 6,5 Nel suo piccolo si sbatte (14° miglior piazzamento); Petrucci 6 Almeno vince la lotta in famiglia; Laverty 6 Si prende un punticino; Pol Espargaro 5 Continua a prenderle dal compagno; Hernandez 5 Le prende da Petrucci; Barbera 5 La velocità sul dritto non basta; Crutchlow 5 Fa una gara onesta (5o) ma poi distrugge la sua Honda; Redding 4 Non ha capito che guida una Honda ufficiale; Di Meglio 4 Mai un acuto; Abraham 4 Ci mancava la partenza anticipata; Melandri 4 Riesce comunque ad essere ultimo; Bradl e Hayden 4 Si buttano a terra insieme; Miller 4 Seconda caduta di fila; Aleix Espargaro n.g. Tirato giù da Petrucci; De Angelis n.g. Al box quasi senza iniziare.

LA STATISTICA

Jorge-Vale in sei anni da compagni 27 trionfi a 22

Giovanni Cortinovis

J orge Lorenzo controValentino Rossi: è il te-ma che emerge dai pri-

mi 6 GP stagionali. Lo spa-gnolo ne ha vinti 3 ma hamancato il podio nelle altre3 prove mentre Valentino hatrionfato 2 volte ed è sempresalito sul podio. Questo è il6° campionato da compagnida squadra e i numeri con-fermano l’equilibrio: nei dueperiodi di convivenza, cioè iltriennio 2008-10 e i due annie mezzo dal 2013 in poi, ilpesarese ha ottenuto 22 vit-torie e 64 podi mentre Jorgevanta 27 successi ma «solo»62 podi. Il massimo stagio-nale è identico, 9 vittorie e16 podi: Rossi lo ottenne nel2008, lo spagnolo nel 2010.Anche il conteggio dei punticomplessivi conferma la sen-sazione di vicinanza di valo-ri: 1.560 punti per Rossi,1.539 per Lorenzo.

CLASSIFICA Valentino si èmesso alle spalle in classificail compagno in 3 occasioni:nei vittoriosi Mondiali 2008e 2009 e l’anno scorso quan-do chiuse secondo. Lorenzo,invece l’ha preceduto nel2010, stagione del suo primotitolo in MotoGP, e nel cam-pionato che segnava il rien-tro di Rossi in Yamaha(2013) dopo l’esperienza inDucati.

LOTTA A DUE Oltre ad oggi,Rossi e Lorenzo si sono con-tesi il titolo solo un’altra vol-ta, nel 2009. Quell’anno, pe-rò, dopo i primi 6 GP doveva-no vedersela anche con unterzo incomodo: in classificai due piloti Yamaha avevano106 punti a testa, ma incre-dibilmente ne aveva 106 an-che Casey Stoner (Ducati).L’australiano uscì dai giochiad agosto quando saltò 3 GPper una malattia che non siriusciva a diagnosticare. Sta-volta invece i due piloti dellaCasa di Iwata hanno già 29punti di vantaggio sugli inse-guitori, cioè oltre una gara.

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MONDIALE MOTOGPGARA MOTOGP

Dovi, che occasione sprecata 1 Dalla sciocchezza nel warm up al ritiro: domenica nera. Rossi: l’assetto resta tabù

LE PAGELLE di FILIPPO FALSAPERLA

MOTO3

FENATI SUL PODIO PER 3 MILLESIMIÈ servito il fotofinish per decretare il 3o posto in Moto3: nella sfida tutta italiana l’ha spuntata Romano Fenati per 3 millesimi sull’amico Pecco Bagnaia. Fotofinish anche per il 13o posto: Andrea Locatelli ha avuto la meglio per un millesimo su Livio Loi

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. LORENZO SPA Yamaha in 41’39”173

media 173,7 km/h

2. IANNONE ITA Ducati a 5”563

3. V.ROSSI ITA Yamaha a 6”661

4. PEDROSA SPA Honda a 9”978

5. SMITH GB Yamaha a 15”284

6. P.ESPARGARO SPA Yamaha a 15”665

7. M.VIÑALES SPA Suzuki a 23”805

8. PIRRO ITA Ducati a 29”152

9. PETRUCCI ITA Ducati a 32”008

10. HERNANDEZ COL Ducati a 34”571

11. REDDING GB Honda a 38”553

12. BAZ FRA Yamaha Forward a 42”158

13. BARBERA SPA Ducati a 44”801

14. BAUTISTA SPA Aprilia a 50”435

15. E.LAVERTY IRL Honda a 53”060

16. DI MEGLIO FRA Ducati a 1’15”265

17. ABRAHAM R.CEC Honda a 1’15”381

18. MELANDRI ITA Aprilia a 1’41”840

� RITIRATI: al 3° giro DE ANGELIS (RSM/Art); al 3° giro MILLER (AUS/Honda); al 3° giro A.ESPARGARO (SPA/Suzuki); al 4° giro HAYDEN (USA/Honda); al 4° giro BRADL (GER/Yamaha Forward); al 14° giro DOVIZIOSO (ITA/Ducati); al 18° giro M.MARQUEZ (SPA/Honda); al 21° giro CRUTCHLOW (GB/Honda)� GIRO PIÙ VELOCE: il 3° di M.MARQUEZ in 1’47”654, media 175,3 km/h� DISTANZA GARA: 23 giri pari a 120,635 km� NOTE: ride through ad ABRAHAM per partenza anticipata

IL CALENDARIO29/3 Qatar (1. V.Rossi)12/4 Americhe (1. M.Marquez)19/4 Argentina (1. V.Rossi)3/5 Spagna (1. Lorenzo)17/5 Francia (1. Lorenzo)31/5 Italia (1. Lorenzo)14/6 Catalogna (Montmelò)27/6 Olanda (Assen)12/7 Germania (Sachsenring)9/8 Indianapolis16/8 Repubblica Ceca (Brno)30/8 Gran Bretagna (Silverstone)13/9 San Marino (Misano)27/9 Aragon11/10 Giappone (Motegi)18/10 Australia (Phillip Island)25/10 Malesia (Sepang)8/11 Valencia

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. RABAT SPA Kalex in 39'40"545

media 166,5 km/h

2. ZARCO FRA Kalex a 0"308

3. AEGERTER SVI Kalex a 5"280

4. S.LOWES GB Speed Up a 5"554

5. L.SALOM SPA Kalex a 7"493

6. SIMEON BEL Kalex a 7"896

7. SIMON SPA Speed Up a 10"495

8. CORTESE GER Kalex a 17"380

9. PONS SPA Kalex a 17"775

10. BALDASSARRI ITA Kalex a 18"836

11. RINS SPA Kalex a 20"698

12. A.MARQUEZ SPA Kalex a 20"923

13. NAKAGAMI GIA Kalex a 22"433

14. KRUMMENACHER SVI Kalex a 22"762

15. SHAH MAL Kalex a 27"715

16. SCHROTTER (GER/Tech 3) a 31”461; 17. CARDUS (SPA/Tech 3) a 31”580; 18. PASINI (ITA/Kalex) a 32”778 � GIRO PIÙ VELOCE (nuovo record): il 7° di RABAT in 1’52”530, media 167,7 km/h

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. OLIVEIRA POR Ktm in 39'39"510

media 158,7 km/h

2. KENT GB Honda a 0"071

3. FENATI ITA Ktm a 0"127

4. BAGNAIA ITA Mahindra a 0"130

5. BASTIANINI ITA Honda a 0"200

6. ANTONELLI ITA Honda a 0"381

7. NAVARRO SPA Honda a 1"498

8. I.VIÑALES SPA Husqvarna a 1"576

9. MASBOU FRA Honda a 1"985

10. B.BINDER S.AF Ktm a 2"139

11. ONO GIA Honda a 4"966

12. AJO FIN Ktm a 5"142

13. LOCATELLI ITA Honda a 5"160

14. LOI BEL Honda a 5"161

15. MIGNO ITA Ktm a 5"650

19. TONUCCI (ITA/Mahindra) a 17”291; 24. FERRARI (ITA/Mahindra) a 28”136; 27. GROPPI (ITA/Ftr Honda) a 28”819 � GIRO PIÙ VELOCE (nuovo record): il 3° di B.BINDER in 1’57”318, media 160,9 km/h

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI

1. ZARCO FRA 1092. RABAT SPA 782. LUTHI SVI 684. S.LOWES GB 675. FOLGER GER 576. RINS SPA 547. MORBIDELLI ITA 548. SIMEON BEL 499. SIMON SPA 3410. KALLIO FIN 3111. SYAHRIN MAL 3112. CORTESE GER 3013. AEGERTER SVI 2615. BALDASSARRI ITA 2319. CORSI ITA 13COSTRUTTORI1. KALEX 1452. SPEED UP 753. TECH 3 19

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI

1. KENT GB 1242. BASTIANINI ITA 783. FENATI ITA 674. OLIVEIRA POR 665. VAZQUEZ SPA 606. I.VIÑALES SPA 557. QUARTARARO FRA 528. BAGNAIA ITA 509. B.BINDER S.AF 5010. MASBOU FRA 3311. ANTONELLI ITA 2916. LOCATELLI ITA 1718. MIGNO ITA 1226. MANZI ITA 127. FERRARI ITA 1

COSTRUTTORI1. HONDA 1402. KTM 1003. HUSQVARNA 55

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI QAT AME ARG SPA FRA ITA

1. V.ROSSI ITA 118 25 16 25 16 20 16

2. LORENZO SPA 112 13 13 11 25 25 25

3. DOVIZIOSO ITA 83 20 20 20 7 16 -

4. IANNONE ITA 81 16 11 13 10 11 20

5. M.MARQUEZ SPA 69 11 25 - 20 13 -

6. SMITH GB 57 8 10 10 8 10 11

7. CRUTCHLOW GB 47 9 9 16 13 - -

8. P.ESPARGARO SPA 45 7 - 8 11 9 10

9. M.VIÑALES SPA 36 2 7 6 5 7 9

10. PETRUCCI ITA 32 4 6 5 4 6 7

11. A.ESPARGARO SPA 31 5 8 9 9 - -

12. HERNANDEZ COL 26 6 - - 6 8 6

13. PEDROSA SPA 23 10 - - - - 13

14. REDDING GB 18 3 - 7 3 - 5

15. BARBERA SPA 16 1 4 3 2 3 3

16. BAZ FRA 10 - - 2 - 4 4

17. PIRRO ITA 8 - - - - - 8

18. HAYDEN USA 8 - 3 - - 5 -

19. MILLER AUS 6 - 2 4 - - -

20.AOYAMA GIA 5 - 5 - - - -

21. BAUTISTA SPA 5 - 1 - 1 1 2

22. E.LAVERTY IRL 3 - - - - 2 1

23. BRADL GER 1 - - 1 - - -

COSTRUTTORI1. YAMAHA 141 25 16 25 25 25 25

2. DUCATI 106 20 20 20 10 16 20

3. HONDA 98 11 25 16 20 13 13

4. SUZUKI 47 5 8 9 9 7 9

5. YAMAHA FORWARD 10 - - 2 - 4 4

6. APRILIA 5 - 1 - 1 1 2

È in una formastrepitosaChi lo ferma più?

MotomondialeRGP Italia

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46 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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47LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

JORGE LORENZOPILOTA YAMAHA - 28 ANNI

AGGRESSIVO, DIREI PERFETTO. MA

QUANDO HO VISTO MARC DIETRO...

MOTO3

Storico OliveiraFenati 3o beffa in volata Bagnaia

1Prima vittoria per un portogheseBastianini 5o davanti ad AntonelliIn Moto2 torna al successo Rabat

Romano Fenati, 19, sul podio con la tuta tricolore ANSA

Giovanni ZamagniSCARPERIA

D ieci piloti in meno di un secondo nei primigiri, poi 16 in 1”5 a metà gara, quindi 7pronti a giocarsi la vittoria nell’ultimo

passaggio: la Moto3 ha dato spettacolo, con sor-passi a ripetizione e continui scambi di posizio-ne. Impossibile fare previsioni, anche se per tuttoil GP Miguel Oliveira sembrava avere qualcosa inpiù percorrenza e in uscita dalla Bucine, la curvache immette sul traguardo: ha sfruttato al meglioquesto vantaggio. Nonostante i suoi rivali, inparticolare i piloti italiani, abbiano fatto di tuttoper contrastarlo, Oliveira ha portato la sua Ktmsul gradino più alto del podio, per un successostorico: è il primo successo di un portoghese nelMotomondiale. «Il mio è un Paese con poca tradi-zione motociclistica e scarse opportunità per fareil pilota: è una soddisfazione e un onore aver ot-tenuto questo successo che avevo sfiorato più diuna volta. Devo ringraziare mio papà che con lasua passione per questo sport mi ha spinto a fareil pilota», si è commosso il 20enne, sul gradinopiù alto del podio al 68° tentativo.

VOLATA Oliveira ha battuto per 0”071 il capo-classifica Danny Kent, con Romano Fenati sulterzo gradino per appena 3 millesimi su PeccoBagnaia, con Enea Bastianini 5o e Niccolò Anto-nelli 6o. «Quella del Mugello – sorride Fenati – èla corsa più pazza del mondo, per il pubblico eper i grupponi che si formano: la volata è stataveramente da panico. Io e Bagnaia ci siamo unpo’ ostacolati, ma alla fine sono contento del ri-sultato. Dopo le difficoltà iniziali io e la squadrasiamo cresciuti, siamo più competitivi». Romanoadesso è terzo nel Mondiale, a 11 punti da Bastia-nini e a 57 da Kent.

BEN TORNATO In Moto2, primo successo stagio-nale del campione del mondo Tito Rabat, chenon saliva sul gradino più alto del podio da Misa-no, 10 gare fa: lo spagnolo ha resistito bene all’at-tacco finale di Johann Zarco, con Domenique Ae-gerter terzo. A terra al secondo giro Simone Cor-si: era terzo, quando è stato toccato sulla gommaposteriore da Sam Lowes, poi quarto. Decimo Lo-renzo Baldassarri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«I fischi del pubblico?Sembravo Ronaldosul campo del Barça»1La gioia di Lorenzo:«Stagione incredibile»Marquez cade ancora:«Attaccherò sempre»

Vito SchembariINVIATO A SCARPERIA (FIRENZE)

«M i sento un po’ co-me quando Cri-stiano Ronaldo va

a giocare col Real Madrid alCamp Nou, contro il Barcello-na. Ma, va bene, è normale».Jorge Lorenzo si prende (quasi)serenamente i fischi della ma-rea gialla che a fine gara invadela pista per celebrare ValentinoRossi, ma è consapevole che ilsuo tris di vittorie consecutivedopo un inizio di stagione con-troverso, il suo porsi in scia peril Mondiale al pesarese (ora è a-6), trionfando proprio al Mu-gello, sono proprio imprese daPallone d’oro. Il paragone conCR7 regge e se lo dice lui che ègrande tifoso dei catalani...

GRINTA Il pilota Yamaha è unpilota di pasta dura. Non saràmai il grande estroverso, ma èschietto: «Sono stato aggressi-vo subito, direi quasi perfetto.Ma non chiedetemi per quantegare potrò tenere questo livel-lo, perché non lo so». Ha corsoin Lorenzo-style: partenza arazzo e fuga con giri a ritmo co-stante. È la sua ricetta, potreb-be quasi portarla all’Ufficio Brevetti e registrarne il copyri-ght. Lui racconta invece quasibanalizzando: «Alla prima cur-va ho superato Iannone, an-dando largo e rischiando, poiall’Arrabbiata-1 sono riuscito afar fuori Dovizioso. Da lì in poisono riuscito a tenere un buonpasso, anche se quell’1’47”5che sognavo è stato impossibi-le». Semplice no? Come quelsaluto ai tifosi al Correntaio: inpiega con una inclinazione aspanne di 60° e con un braccioalzato. «È tradizione, l’ho fattoogni volta che sono riuscito avincere qui, ma forse avete ra-gione: non devo azzardare cosìtanto». Lorenzo ha vinto dopoun weekend strano: venerdì ha

disputato le libere senza l’ap-porto del capotecnico RamonForcada, rimasto a casa per laperdita del padre. E ha costrui-to la sua gara tra sabato e do-menica. Dopo il commoventeabbraccio col fidato collabora-tore, Jorge che è anche un ra-gazzo generoso (domani sarà aMilano alla Partita del Cuore) èperò già con la mente alla pros-sima gara, a Montmelò: «È unastagione incredibile, è vero cheora sono molto più vicino a Va-lentino ma a Barcellona tuttopuò succedere: si possono com-mettere errori, avere problemitecnici. E poi tutti stanno lavo-rando sodo, posso anche finiredietro».

IL CAMPIONE L’imponderabile,insomma, può metterci semprelo zampino. Un po’ come in ga-ra ieri e in tutta la stagione diMarc Marquez. Il pilota di Cer-vera stava scrivendo un altrocapitolo ponderoso della suastrepitosa carriera. Partito intredicesima posizione per averclamorosamente fallito la Q2sabato, già al primo giro era inquarta posizione e dal terzo inlotta con le Ducati. Lo stessoLorenzo a fine gara racconta:«Quando me l’hanno segnalatolì dietro da subito, ho detto:questo qui vince, poi però...».Poi però, è successo il patatrac.A sei giri dalla fine, come Marcspiega: «È stato un errore mio,

ho allargato troppo e ho perso ilcontrollo della moto. Ma se gui-di sempre al limite, può succe-dere. La strategia? In testa ave-vo di fare due giri a tutta e poicominciare la caccia a Lorenzo,ma col passare del tempo ho ca-pito che il suo ritmo era impos-sibile. Poi si è riproposto il soli-to problema, cioè quello allagomma posteriore che pattinaa ingresso curva. Mi salvavograzie alla extradura anteriore,ma così non si può certo guida-re per 23 giri». L’iridato cercavie d’uscita alla crisi: «Perso-nalmente sto cercando di adat-tarmi alla moto, mentre nel boxovviano ai problemi di motore,agendo su elettronica e telaio.Di più non riusciamo a fare, mala cosa importante è che Naka-moto mi ha detto che in Giap-pone stanno lavorando fortissi-mo per aiutarmi. Insomma,mettono mano a tutta l’artiglie-ria». L’uomo dei due titoli Mo-toGP consecutivi, delle 10 garedi fila vinte l’anno scorso oraappare più... umano. La scon-fitta, si sa, può rendere anchepiù simpatici, spontanei. Lamentalità però non cambia:«Non chiedetemi di correre inmaniera conservativa. Non lofarò mai, do sempre il 100%.Sono in difficoltà, il Mondialepare compromesso, ma si va alMontmelò, la mia gara di casa.Ho motivazioni extra».

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ARRIVABENE: «LA F.1DEVE RESTARE A MONZA»I capi di oggi e di ieri della Ferrari si sono incrociati ieri al Mugello nel box Ducati: Maurizio Arrivabene si è intrattenuto con Stefano Domenicali (ora dirigente Audi, di schiena) e Gigi Dall’Igna. Arrivabene ha poi incontrato i giornalisti: «Il GP d’Italia di F.1 è e deve restare a Monza. Dico no a un trasloco al Mugello. La MotoGP? Un esempio da seguire, in F.1 tendiamo a fare troppo i fighi».

GLI ALTRI MOTORI

� (an.gat.) Lo svedese Felix Rosenqvist (Prema) si impone anche in gara-3 dell’Europeo F3 a Monza. Il pugliese Antonio Giovinazzi, ancora 4°, resta leader (182 punti) davanti a Leclerc (166). Gara interrotta all’8° giro per la troppa aggressività dei piloti che ha portato all’incidente di Tveter (in ospedale per controlli) e poi a quello fra Jensen e Stroll. Sabato, in gara-2, lo stesso Lance Stroll era decollato (foto a destra) dopo un contatto con Giovinazzi, per cui è stato penalizzato. Nel tricolore F.4 tripletta del cinese Guan Yu Zhou (Prema). Doppiette in GT per Bortolotti-Viberti e Valentina Albanese (Endurance).

Brendon Hartley sulla 919 Hybrid� (an.gat.) Jamie Green (Audi) domina anche in gara-2 del Dtm al Lausitzring, in Germania, e strappa la testa della classifica (75 punti) al nostro Edoardo Mortara (5o), che ora condivide il 2o posto con Ekstrom (58 punti).TRE MORTI IN ESTONIATre spettatori (due uomini euna donna) sono stati investiti e uccisi durante l’ultima tappa dell’Harju Rally, in Estonia. L’auto si è ribaltata: pilota e navigatore sono finiti in ospedale.BAYLISS, CAVIGLIA K.O.(p.g.) Troy Bayliss è finito in ospedale per la sospetta frattura della caviglia destra, conseguenzadella caduta nel round di Sacra- mento del Flat Track americano.

DTM AL LAUSITZRING

Ancora GreenMortara perdela leadership

� (m.z.) Solo un terzo posto per Antonio Cairoli (Ktm) a Villars Sous Ecot, dove si è disputato il GP Francia del Mondiale cross. Primo successo iridato per il pilota di casa Romain Febvre (Yamaha) che ha preceduto Evgeny Bobryshev (Honda). Il siciliano, dopo essersi imposto sul francese nella prima manche, si è piazzato 7o nella successiva; è 2° nel Mondiale a -19 da Nagl. Al leader Jeffrey Herlings (Ktm) la Mx2, mentre Valentin Guillod (Yamaha) è terminato solo 5o per essere finito a terra travolto da un avversario. Con un 1o ed un 2o posto Kiara Fontanesi (Yamaha) si è aggiudicata la quarta tappa della classe femminile.

MONDIALE CROSS

Cairoli solo terzoMa si imponela Fontanesi

� Porsche in vetta nei test della 24 Ore di Le Mans del 13 giugno. Miglior tempo per la 919 Hybrid di Webber-Bernhard-Hartley (3’21”061), davanti all’auto gemella di Hülkenberg-Tandy-Bamber. Sesta l’Audi R18 con Bonanomi. LMGTE Pro: terza la Ferrari 458 di Rigon-Calado-Beretta.

IN VISTA DELLA 24 ORE

Porsche svettanei test a Le MansFerrari bene in GT

Il terribile volo di Lance Stroll sabato in gara-2

EUROPEO F.3 A MONZA

Caos e botti in pistaGara interrotta Giovinazzi leader

MARC MARQUEZPILOTA HONDA - 22 ANNI

HO SBAGLIATO, MA È DURA GUIDARE COSÌ. LA HONDA

STA REAGENDO

MotomondialeRGP Italia

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48 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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49LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La nona volta di AndreucciÈ Targa Florio con fuga1Il toscano della Peugeot vince in Sicilia e allunga nel TricoloreScandola è secondo con la super 2000 e ora aspetta la nuova Skoda

Luca Bartolini

C i sono mille fattori cherendono un pilota vin-cente. C’è sicuramente la

qualità della vettura che ha adisposizione, c’è quella altret-tanto importante degli pneu-matici e del team, c’è l’affiata-mento con il copilota, c’è unpizzico di fortuna, ma c’è so-prattutto quel fattore difficil-mente quantificabile, un mistotra talento naturale, professio-nalità, coraggio e bravura, chefa di un pilota, un campione.Chi anche quest’anno ha avutola fortuna di assistere dal vivoalla Targa Florio, non ha potutofare a meno di notare che c’eraun pilota che staccava dopo tut-ti gli altri, che entrava con grin-ta e velocità assolutamente su-periori a quelle degli altri inogni curva, che c’era un pilota,Paolo Andreucci, che con laPeugeot 208 T16 R5 guidavacon una determinazione asso-luta, affrontando ogni metro digara come se fosse quello deci-sivo per la vittoria. Uno che insintesi di quel fattore che rendei piloti, campioni, ne ha da ven-dere. Paolo il grande si porta acasa il nono successo nella Tar-ga, giunta alla 99a edizione edanche quest’anno organizzatadall’Ac Palermo con il supportodell’Automobile Club d’Italia, esi regala la prima decisiva fugadella stagione con il Campiona-to Italiano Rally che, al suo girodi boa, sembra già prendereuna direzione precisa. Dietro dilui, sia in gara che in campiona-to, Umberto Scandola navigatoda Guido D’Amore sulla FabiaSuper 2000 del team Skoda

Motorsport Italia. Il veronese,per l’ultima volta in sella ad unasuper 2000, in attesa della mes-sa a punto delle versione R5,era venuto in Sicilia soprattuttoper fare punti in vista della se-conda parte del campionatodove, vetture nuova permetten-do, cercherà di colmare il di-stacco dal toscano della Peuge-ot. In Sicilia il suo passo è statoveloce, ma il divario tra lui ed ilvincitore è stato sempre netto.Il podio poi stato completato alfrancese Chardonnet che, conla Ford Fiesta R5 sta continuan-do con successo la sua crescita.Il transalpino migliora anchesull’asfalto e nella seconda me-tà della stagione sarà uno sco-modo cliente per tutti.

DA DIMENTICARE Targa parti-colarmente sfortunata inveceper altri due protagonisti divertice del campionato tricolo-re. Alessandro Perico, Peugeot

LE CLASSIFICHEFINALE 99a TARGA FLORIO 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1h36’10”7; 2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia S2000) a 47”; 3. Chardonnet-De La Haye (Ford Fiesta R5)a 1’32”4; 4. Rossetti-Chiarcossi (Renault Clio R3T) a 6’17”1; 5. Vintaloro-Cambria (Citroen DS3 R5) a 7’08”9; 6. Tassone-Michi (Peugeot 208 R2) a 7’40”9; 7. Testa-Inglesi (Peugeot 208 R2)a 7’49”3;8. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3T) a 7’59”9; 9. Rossi-Torlasco (Peugeot 208 R2) a 9’55”7; 10. Andolfi-Rocca (Renault Clio R3T) a 13’22”8. CIR ASSOLUTO 1. Andreucci punti 44; 2. Scandola 35; 3. Chardonnet 28; 4. Basso 22; Albertini 18; 6. Perico 15; 7. Baccega e Caldani 10; 9. Tassone 7; 10. Ciava 6. CIR Produzione 1. Ferrarotti p. 49; 2. Rossetti e Andolfi

30; 4. Scattolon 25. CIR Junior 1. Tassone p. 57; 2. Testa 51; 3. Marchioro 28; 4. Rossi 24; 5. Panzani 19; 6. Ferighi 16. CIR Costruttori 1. Peugeot 63; 2. Ford 54; 3. Skoda 35; 4. Renault 14. Costruttori Produzione Renault p. 60. Renault Trofeo Clio R3T Produzione 1. Ferrarotti 157,2; 2. Rossetti 154,4; 3. Andolfi 141,6; 4. Scattolon 38. Suzuki Rally Trophy/Trofeo ACI R1B - Classifica di gara 1. Gubertini-Ialungo in 1h55’06”7; 2.Uliana-Palitta a 11”7; 3. Vallino-DeSole a 15”9; 4. Saresera-Scamberle a 2’13”9; 5.Rao-Zeppegno a 2’35”6; 6. Martinelli-Brugiati a 3’19”1; 7. Chiaudrero-Avola a 4’24”9; 8. Strabello-Bianchi a 4’37”3; 9. Denaro-Pittella a 4’38”0; 10. Cogni-Rappoldi a 5’36”8.

CAM

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NAT

O IT

ALIA

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RALL

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� 1. Paolo Andreucci e Anna Andreussi sono rispettivamente Re e Regina della 99a Targa Florio con la Peugeot 208 T6 R5 � 2. L’equipaggio Scandola-D’Amore della Skoda Motosport Italia è secondo assoluto alla classica siciliana sulla loro Fabia S2000 � 3. Terzi classificati assoluti, invece, Chardonnet-De la Haye con la Ford Fiesta R5

32

1

INCOLLABORAZIONE

CON

ACI

� Dominio di Luca Rossetti al Targa Florio,nel Trofeo Clio R3T. Il pilota friulano della DP Autosport, che in carriera ha vintodue edizioni della classica siciliana, affiancato anche in questa occasione dal navigatore Matteo Chiarcossi, ha dominato entrambe le frazioni di gara. E tagliato il traguardo con merito. Con il secondo posto conquistato in terra di Sicilia, l’equipaggio della Gima Autosport composto da Ivan Ferrarotti e Manuel Fenoli si è aggiudicato il Girone A e il premio di 5000 euro. Sul podio anche Fabrizio Junior Andolfi e Paolo Rocca, autori di una condotta regolare.

IN VETRINA

� Sulle strade delle Madonie sono tornati i protagonisti della Suzuki Rally Trophy. I dieci equipaggi in gara per la 2a edizione della serie monomarca delle compatte giapponesiin versione R1B si sono dimostrati all’altezza delle prove della classica siciliana. Dopo una strettissima corsa a tre, la vittoria è andata al modenese Claudio Gubertini, in coppia con Alberto Ialungo seguito al 2° posto dal trevigiano Uliana navigato da Masin Palitta a 11’’3. Terza piazza per il bravissimo ligure ClaudioVallino a 15’’9, quarto posto per il giovane Gianluca Saresera con Martina Scamperle.

SUZUKI RALLY TROPHY /ACI R1È una bella sfida a treLa spunta Gubertini

TROFEO CLIO R3T

Rossetti è primonella «sua» gara...

� Testa contro Tassone. Il Campionato italiano Rally Junior continua nel segno del grande equilibrio tra due ragazzi, due ottimi piloti, che daranno molte soddisfazioni al rallismo tricolore. A spuntarla in terra di Sicilia, anche grazie ad una scelta degli pneumatici appositamente preparata per lui da Pirelli, è stato il piemontese Michel Tassone che con la sua Peugeot 208 R2 ufficiale, ha superato dopo un duello durato per tutta la gara Giuseppe Testa, anche lui con una Peugeot 208 R2. Quest’ultimo, pilota dell’ACI Team Italia appena tornato dalla trasferta mondiale in Portogallo, aveva chiuso al comando la prima tappa anche se con un vantaggio risicatissimo sul rivale. Terzo, con tempi di assoluto rilievo, ha concluso Alberto Rossi.

Michele Tassone e Giuseppe Testa, giovani e veloci

TRICOLORE RALLY JUNIOR

Tassone davanti a Testadopo una prova tiratissima

Gubertini-Ialungo primi tra le Suzuki Swift Sport R1

Luca Rossetti domina nel Renault Clio R3T Produzione

ucci, ma ha perso terreno a me-tà della prima giornata di gara,causa una toccata che gli ha fat-to perdere oltre 20’ in prova.Purtroppo un errore pesante,che si somma a quello del Rallydel Ciocco quando nettamenteal comando aveva buttato alvento tutto uscendo di strada,dovendosi ritirare. Questa vol-ta il trevigiano è riuscito ad an-dare avanti, ma il risultato otte-nuto è stato modesto. Sfortunaanche per il pilota locale TotòRiolo, che dopo aver toccatonella prova speciale di aperturasi è poi definitivamente ritiratoad inizio della seconda.

TOCCATE E RITORNI Ai piedidel podio la lotta è invece statatra Matteo Vintaloro, navigatodal bravo Massimo Cambria, eLuca Rossetti, Renault ClioRT3. Il quarto posto alla fine èandato al friulano, navigato daMatteo Chiarcossi già vincitoredi due edizioni della Targa Flo-rio, straordinario con la suapiccola Clio. Rossetti ha co-munque fatto capire di che pa-sta sia ancora fatto, aggiudi-candosi oltre al quarto postoanche la vittoria tra i preten-denti al Campionato ItalianoProduzione. In questa classificaRossetti ha preceduto il reggia-no Ivan Ferrarotti ed il savone-se Fabrizio Andolfi Junior, tuttisu Renault Clio R3t. Sfortunainvece per Giacomo Scattolon,fermato da un toccata già nelcorso della prima tappa pilotadi Corleone. Quinto Vintaloroche è stato molto veloce con laCitroen Ds3R5, nonostante unlungo periodo di assenza dallagare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RTerzo il francese Chardonnet che, con la Ford FiestaR5, diventa un cliente scomodo

208 R5 T16, ha concluso conun’uscita di strada già nellaquarta prova una trasferta sici-liana assolutamente negativa.Il bergamasco, che già nella se-conda prova aveva forato, nonha così potuto confermare lanetta crescita dimostrata nei primi appuntamenti del cam-pionato del mondo. Gara com-plessa, anche se confortata dauna serie di ottimi tempi, anchequella di Giandomenico Bassoe della sua Ford Fiesta Brc ali-mentata a gpl. Il trevigiano erastato all’inizio il più veloce allespalle dell’imprendibile Andre-

MotoriRSpeciale

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50 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Milano si accorcia e pareggia1Banchi riduce le rotazioni e batte Sassari con Moss, che annulla Logan, Gentile e Hackett in campo più di 30’. Il coach: «Scelte fatte per aiutare la squadra a vincere»

Luca ChiabottiMILANO

D opo tante partite persenello stesso modo con-tro Sassari, che come

l’Olympiacos non dai mai permorta anche quando è sottogià di 16 punti nel primo quar-to come ieri, Milano prendemisure drastiche dopo essersispecchiata per una stagionenella lunghezza della sua pan-china. Luca Banchi, dopo le in-felici uscite sui condiziona-menti arbitrali post k.o. di ga-ra-1, mostra il lato migliore dicome sa interpretare la suaprofessione: il coraggio nelle scelte.

LOGICA Dopo un secondoquarto in cui, per l’ennesimavolta, con la logica del non am-mazzare i titolari in vista dellesette partite, Milano subisce un24-15 dalla Dinamo tornatacome sempre in partita dopoaver raschiato il fondo, il coachmette Ragland, Brooks e Kleiza

in panchina e non li fa più alza-re. L’unico sollievo ad un son-tuoso Moss, che annienta Lo-gan, è Bruno Cerella, la sola al-ternativa a Samardone Sa-muels attorniato dai piccolisassaresi che lo bussano, èFrank Elegar. Hackett, Gentilee Moss stanno in campo più di30’. Stanchi? Era l’unico modoper vincere.

NUMERO SEI «Siamo alla parti-ta numero sei con Sassari dellastagione, li conosciamo abba-stanza per non permetterci laminima flessione – dice Banchi–. Basta un attimo di rilassatez-za, e la gara sfugge: ho dovutofare delle scelte guardando infaccia ai miei giocatori e aiuta-re la squadra a fare quello chepuò servire per vincere». La po-chezza della panchina milane-se che produce 10 punti è unproblema grosso: «Qualcosa diallarmante – dice il coach –, masono aperto all’idea che questicali nell’arco della partita sia-

no il frutto di una mancataesperienza che certi giocatori prima devono fare bruciandosila pelle: il basket a livello tecni-co , fisico ed emotivo di questesfide è ad altissimo livello».

ATTACCO Sassari parte male,subisce subito un 15-0 e se ilproblema può sembrare la di-fesa in realtà è l’attacco chenon va (2/14 al tiro nel primoquarto). La scossa di Sosa e ilcalo dovuto all’ingresso deicambi milanesi riaprono la ga-ra (12-2 Dinamo) che Milano èbrava a riprendersi a inizio ri-presa, con Gentile e Moss,mentre Hackett e Melli con-trollano la situazione e Sa-muels viene servito contro JeffBrooks che fa quello che può.

TECNICO La partita si decidenel terzo quarto, dopo l’ennesi-mo tecnico, col presidente sas-sarese Stefano Sardara che en-tra in campo per bloccare San-ders che non può credere al fal-

lo che gli hanno fischiato. LaDinamo, però, si comporta dagrande squadra, non piangesull’arbitraggio per giustificarela sconfitta. «Milano ha gioca-to meglio e di solito chi giocameglio vince – dice Meo Sac-chetti –. Abbiamo subito la loroaggressività sotto canestro nelprimo quarto, rimesso in piedila partita nel secondo come vo-levamo, ma siamo stati sofficiall’inizio del terzo. Abbiamoconcesso troppi canestri facili,soprattutto a Gentile: doveva-mo fare qualche fallo in più...E’ mancato qualche giocatore espero che in casa saremo noi adandare a prendere le palle va-ganti che ci sono sfuggite qui.Ma la squadra ha reagito». IlBanco di Sardegna è stato sur-classato ma è vivo, Milano de-ve riprendersi il fattore campodopo aver bocciato metà squa-dra. Non sarà una passeggiataanche se l’EA7, nei playoff, aSassari ha sempre vinto.

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MILANO 84

SASSARI 71

(27-11, 42-35; 64-62)

EA7 MILANO: Hackett 13 (4/7, 0/2), Gentile 25 (7/17, 2/4), Moss 18 (1/2, 3/6), Melli 4 (2/4, 0/4), Samuels 14 (4/9); Ragland, M. Brooks (0/1, 0/1), Cerella 4 (1/4, 0/2), Kleiza (0/3 da 3), Elegar 6 (2/4), Tabu. N.e.: Gigli. All.: Banchi.BANCO SARDEGNA SASSARI: Logan (0/2 da 3), Dyson 13 (4/9, 1/5), Sanders 11 (1/6, 1/3), Kadji 11 (3/5, 1/2), Lawal 3 (1/3); Sosa 18 (3/6, 2/6), Devecchi (0/1, 0/1), B. Sacchetti (0/1 da 3), Vanuzzo, J. Brooks 6 (3/3), Formenti 5 (1/1, 1/1). N.e.: Chessa. All.: R. Sacchetti.

ARBITRI: Martolini, Mazzoni, Begnis.NOTE - T.l.: Mil 27/34, Sas 18/27. Rim.: Mil 51 (Samuels 12), Sas 34 (Brooks 6). Ass.: Mil 15 (Hackett 7), Sas 10 (Dyson 4). Prog.: 5’ 14-6, 15’ 30-23, 25’ 52-44, 35’ 74-60. Tec.: panch. Sassari 11’51” (28-14), Hackett e Lawal 21’28” (44-33), panch. Sassari 29’33” (61-51), Samuels 29’50” (64-51). Usc. 5 f.: Dyson 38’01” (79-66). Spett.: 10.950.

Daniel Hackett, 27 anni. Il playmaker dell’Olimpia ha chiuso gara-2 con 13 punti e 7 rimbalzi CIAMILLO

MILANO 7.5

Massimo stagionale in punti (18) e rimbalzi (7), al suo score vanno aggiunti i 13.4 punti di media di Logan nei playoff, tenuto invece a zero con 2 soli tiri.

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IL MIGLIOREDAVIDMOSS

RAGLAND N.G. Due falli nei primi 2’ della sua gara, poi non entra più.BROOKS 4 Fa l’esordio ciondolante sul +12 e viene cancellato da Devecchi. Non rivede il campo.GENTILE 7.5 Pronto a giocare una partita importante, si ostina a fare a sportellate contro Sanders che fisicamente lo tiene e va al riposo con 2/7. Molto meglio nella ripresa, quando magari fa un po’ più di strada ma sceglie traiettorie migliori e decolla.CERELLA 6.5 La cosa migliore la fa quando completa l’opera di Moss su Logan, prende pure 6 rimbalzi.MELLI 7 I quintetti con lui volano e con Kleiza soffrono, vorrà dire qualcosa. Bravo anche a rimbalzo offensivo e in difesa.KLEIZA 4 Primo tempo da pensionato del parquet, 0/3 da 3. Anche lui finisce tra gli impresentabili dopo solo 6’.ELEGAR 6.5 Un paio di voli, dà una mano in difesa, notevole reattività.HACKETT 7.5 Partita solida a tutto campo, anche in difesa su Dyson. Le sue statistiche sono da giocatore totale: 7 rimbalzi e 7 assist. SAMUELS 6.5 Brutta roba essere marcato dai piccoli... Prende delle botte ma quando deve marcarlo Brooks è decisivo..

MELLI FA VOLARE L’EA7, KLEIZA PENSIONATOLAWAL FRENATO DAI FALLI, BENE BROOKS

LE PAGELLE di CHIABO

SASSARI 6.5

Entra dopo il 13-0 iniziale di Milano e scuote la gara con 12 punti nel primo tempo. Nella ripresa non è altrettanto lucido, ma è un pericolo costante: subisce 8 falli.

7

IL MIGLIOREEDGAR

SOSA

LOGAN 4 Lo marca Moss, nel 1° tempo ha solo 2 perse. Esce totalmente dalla partita, finisce a 0.FORMENTI 6 Fa il suo lavoro in 8’30”, anche su Gentile.SANDERS 6 Pareggia il 1° tempo con Gentile poi viene surclassato. Il fallo che gli fischiano a terra, però, grida vendetta. Anche 5 rimbalzi.DEVECCHI 6 Ottimo impatto difensivo su Brooks nel 1° tempo, ma alla fine gioca solo 6’.LAWAL 5 Condizionato dai falli: ne ha presto 2, uno non c’è l’altro è veniale, il 3° un tecnico... Sta in campo 18’, ma con lui la gara è pari. DYSON 6 Si ostina un po’ troppo a tirare da metà campo quando invece dovrebbe esplorare di più l’uno contro uno. 5 rimbalzi, 5 assist.SACCHETTI N.G. Solo 5’ di sumo nel 1° tempo quando Sassari deve arrangiarsi coi piccoli su Samuels. VANUZZO 6 Mitico capitano, va a marcare Samuels prima del riposo egli piazza anche una tripla in faccia.BROOKS 6 Partita vera anche se lo scout non lo dice, soprattutto in difesa. Poi quando deve marcare Samardo è ovvio che se non riesce ad anticiparlo, soffre.KADJI 6.5 Orribile primo tempo, eccellente inizio di ripresa, 5 rimbalzi, peccato le tre perse.

LA SITUAZIONE

� La semifinale si sposta ora al PalaSerradimigni per le prossime due sfide. Situazione Gara-1: Milano-Sassari 75-84. Gara-2: Milano-Sassari 84-71. Gara-3 domani a Sassari (20.45); gara-4 giovedì a Sassari (20.45); gara-5 al Forum sabato (18.15); ev. gara-6 a Sassari lunedì 8 (20.45); ev. gara-7 al Forum mercoledì 10 (20.45). ESTERO - Battendo l’Ulm di Leunen anche in gara-3 (90-70), il

Bamberg di Andrea Trinchieri si è qualificato per la finale tedesca, dove troverà la vincente di Alba Berlino-Bayern Monaco (serie 2-1). In Spagna, eliminato il Gran Canaria di Luca Vitali 2-0 dal Real Madrid. In semifinale anche il Barcellona (2-0 sul Badalona). Sull’1-1 Malaga-Vitoria e Bilbao-Valencia. In Grecia, Panathinaikos-Paok 2-0 e Olympiacos-Aris 2-0. Sul 2-0 anche lo Zalgiris Kaunas sul Lietvus Vilnius dopo 78-62 esterno di ieri in gara-2. in Turchia colpo esterno del Karsiyaka in casa del Fener in gara-1 di semifinale. Efes avanti 1-0 sul Trabzonspor. In Vtb, mercoledì si gioca gara-1 di finale tra Cska Mosca e Khimki.

Gara-3 domani alle ore 20.45in casa Dinamo

PLAYOFF A-2: LA FINALE

Mancinelli e Lewis superTorino piega Agrigento� (f.t.) Ieri gara-1 (al meglio delle 5) di finale:TORINO-AGRIGENTO 88-75(19-18, 43-40; 61-59)MANITAL TORINO: Giachetti 8 (3/5, 0/1), Lewis 19 (25, 3/9), Rosselli 10 (3/4, 1/2), Mancinelli 21 (1/3, 1/4), Fantoni 7 (3/4), Miller 18 (2/4, 2/6), Gergati 3 (1/1). N.e.: Viglianisi, Pichi, Vangelov. All. Bechi. MONCADA AGRIGENTO: Evangelisti 14 (4/6, 1/3), Williams 9 (4/7, 0/1), Chiarastella 2 (1/3, 0/1), Piazza 9 (0/3, 3/6), Dudzinski 13 (3/8, 1/3), De Laurentiis 5 (2/5, 0/1), Saccaggi 19 (3/6, 3/7), Udom 4 2/6, 0/1(), Vai. Ne: Portannese. All. Ciani.

T.l.: To 22/28; Ag 13/15. Rimb.: To 32 (Lewis 9), Ag 30 (Dudzinski 10).TORINO — Nonostante il margine finale di +13 per Torino, il match è rimasto a lungo in assoluto equilibrio, anche se la Manital ha (quasi) sempre tenuto la testa avanti. E quando la Moncada, grazie al super ex-Evangelisti (14 punti in 20’) si è rifatta sotto, sono stati i grandi «vecchi» di coach Bechi a fare la differenza, a partire dal solito Mancinelli. Domani sera (ore 20.30) si replica ancora al PalaRuffini. � UNDER 19 - Stella Azzurra Roma campione d’Italia Under 19Eccellenza: a Torino ha battuto in finale 61-60 Pistoia Basket 2000.

GARA-2, ORE 20

Stasera Venezia-ReggioPeric: «Piazziamo il 2-0»Contessa-Pioppi

P er Venezia il primo suc-cesso stagionale controuna big è arrivato al mo-

mento giusto. La Reyer tornaquesta sera in un Taliercio esau-rito (ore 20, diretta Rai Sport 1,arbitri: Lamonica, Vicino, Betti-ni) con l’1-0 nella serie, dopoaver triturato Reggio Emiliasull’asse Goss-Peric.

PERIC Spento nei quarti controCantù, l’ala-pivot croata si è ri-trovata in gara-1 di semifinale:«Venivo da una prestazione non

esaltante nell’ultima sfida conla Vitasnella. Io in campo dosempre il 100%, ma può capita-re di non giocare bene. Per que-sto ero deluso con me stesso.Essere partiti con il piede giustoè importante, ma vogliamo ri-peterci. Sarà fondamentale ini-ziare l’incontro con la stessa de-terminazione e la stessa inten-sità messe in campo nella se-conda parte del match. Siamo1-0, ma i playoff non ti consen-tono né di gioire né di abbatter-ti a lungo. Stasera si riparte dazero, e questo vale anche perReggio Emilia». Migliorano in-tanto le condizioni di Tomas

Ress, che di partita in partita garantirà sempre più minutag-gio a Carlo Recalcati, salito aquota 64 vittorie nei playoff.

POLONARA In casa Grissin Bon,Rimantas Kaukenas ha smaltitol’attacco influenzale che co-munque non gli aveva preclusogara-1, e quindi Menetti ha ilroster completo a disposizione.«Siamo rientrati troppo mollidall’intervallo — commentacon molta onestà Achille Polo-nara, dopo la batosta di gara-1—, abbiamo subito la loro circo-lazione di palla e il loro tiro da 3punti. Abbiamo davvero con-cesso troppo. Ora dobbiamo re-settare tutto e prepararci a ga-ra-2. Lì dovremo essere aggres-sivi dall’inizio alla fine e consi-derare ogni pallone come sefosse quello decisivo della par-tita».

© RIPRODUZIONE RISERVATAHrvoje Peric, 29 anni LAPRESSE

BasketRGara-2 di semifinale

RSacchetti: «In avvio abbiamo subitola loro aggressività,ma la squadraha reagito»

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51LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTBasketRNba: verso le finali IppicaRUna grande impresa

Effetto LeBronI compagni mai così forti

Massimo Oriani

L a lunga attesa. Mai nellastoria delle finali Nba c’èstato un vuoto così ampio

tra la chiusura di quelle di con-ference e la serie per il titolo.Quando giovedì (le 3 di venerdìin Italia) si alzerà la palla a duedi gara-1 all’Oracle Arena traWarriors e Cavs saranno passatirispettivamente 7 e 8 giorni dal-l’ultima partita disputata. Tra itemi caldi di questi giorni ce n’èuno intrigante: questa stagioneè stata la più grande di LeBron?

CIFRE Partiamo dalle cifre. IlPrescelto ha chiuso con 25.3punti a partita, 2 in meno ri-spetto alla media dei preceden-ti 11 anni. E’ anche sceso di 1.1rimbalzi (da 7.1 a 6) ma salito di0.5 assist (da 6.9 a 7.4). Ha tira-to col 48.8% dal campo, peg-gior percentuale dal 2007-08(47.6%) e col 35.4% da tre (ne-gli ultimi due campionati congli Heat aveva chiuso col 37.9 e40.6%). Dalla lunetta il 71% è ilsuo minimo dal 2006-07(69.8%). Ancora peggio neiplayoff, dove ha tirato col 43%dal campo e un agghiacciante18% da 3 (12/68). In tutta lapostseason solo una volta hachiuso sopra il 50% al tiro. Manon è questo il metro da usare

per valutarlo. Perché, dopo 4stagioni a Miami accanto a Wa-de e Bosh, si è trovato in unasquadra nuova, con sì due stelleal fianco, Irving e Love, ma de-buttanti ai playoff. L’ex Wolvesha faticato ad adattarsi al ruolodi terza opzione e quando stavafinalmente trovando la sua nic-chia, si è fatto male. Il play haavuto alti e bassi e ora gioca suuna gamba.

CALO I due infortuni sono il mo-tivo per cui le percentuali diKing James nei playoff sono ca-late mentre l’impiego medio èsalito da 36.1 a 40.7 minuti agara. D’altro canto i 10.4 rim-balzi e 8.3 assist sono top in car-riera nella postseason (segnan-do 27.3 punti di media). Ma ilsupporting cast di LeBron hafatto ben più della sua parte.Anzi. Contro Atlanta, in finaleEst, i Cavs hanno segnato 13punti in più degli avversari conla loro superstar in panchina.Ed è qui che si vede la grandez-za di James, nell’aver elevato altop il rendimento dei compri-mari. Se a San Antonio si dàsempre merito al sistema, la«Spurs Way», a Cleveland biso-gna chiamarla la «James Way».Siamo sicuri che Tristan Thom-pson sarebbe diventato il Rod-man del Nuovo Millennio senzaaccanto il signore di Akron?Grazie a lui i Cavs sono stati imigliori nei playoff per percen-tuale di rimbalzi d’attacco con-quistati (28.5%) e punti da se-conde opportunità (15.8). Un bel salto rispetto alla stagioneregolare, dove erano stati ri-spettivamente 6i e 18i. Migliorstagione di sempre quindi? Si-curamente quella con maggiorleadership. Per il verdetto defi-nitivo aspettiamo le Finals.

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GIOVEDÌ IL VIAA CASA WARRIORSFinali al meglio delle 7Gara-1 giovedì e gara-2 domenica a Oakland; gara-3 martedì 9 e gara-4 giovedì 11 a Cleveland; ev. gara-5 domenica 14 a Oakland; ev. gara-6 martedì 16, ev. gara-7 venerdì 19 a Oakland

LeBron James, 30 anni, quinta finale Nba consecutiva, 6a in totale AP

Demuro sbanca un altro Derby La sua America è il Giappone1Da febbraio Mirco vive a Tokyo. E’ l’unico fantino straniero vincitore della grande corsa, stavolta in sella a Duramente 12 anni dopo Neo Universe: «Ora sogno l’Arc»

Mirco Demuro, 36 anni, vince il Derby giapponese in sella a Duramente. A destra il suo festeggiamento in versione aeroplanino REUTERS

Michele Ferrante

H a sempre rimpiantodi non essere mai an-dato negli Stati Uniti

per diventare un grandefantino, ma Mirco Demuroa 36 anni ha trovato la suaAmerica in Giappone, dovesi è trasferito in febbraio,dopo 15 anni di toccate e fu-ghe e dove ieri a Tokyo havinto per la seconda volta ilDerby nipponico.

UNO SHOW Nessun altrofantino straniero ha vinto ilDerby di Tokyo. Mirco ci rie-sce per la seconda volta insella a Duramente, 12 annidopo Neo Universe. E in en-trambi i casi dopo aver vinto

in precedenza le 2000 Ghinee,con la possibilità quindi dicompletare sui 3000 metri delSt Leger la classica Triplice Co-rona chiusa soloda 7 cavalli, l’ul-timo dei quali(Orfevre) nel2011. Vittoria fa-cilissima: quasi 2lunghezze a Sa-tono Rasen (3°Satono Crown),cambiando mar-cia a metà rettain un 2.23.2 re-cord che egua-glia il fenomena-le Deep Impact esuo padre King Kamehameha,davanti a 116.000 spettatori.

DEMUROSAN Mirco Demuro

sigilla la dodicesima vittoria digruppo 1 in Giappone. Avevainiziato alla fine degli Anni 90con un paio di mesi all’anno,

cercando di farsilargo in unagiungla dallaconcorrenza be-stiale. Nel 2001le prime vittoriedi peso ( tregruppi 3) e viavia una sempremaggior concre-tezza ora tradot-ta da questo se-condo Derby, inaggiunta alla Ja-pan Cup 2008

(Screen Hero), seguendo il sol-co tracciato da Lanfranco Det-tori andato a segno tre volte.E nipponico è il profilo dell’al-

tra sua grande impresa, la Du-bai Cup da 10 milioni di dollarisbancata nel 2011 a bordo diVictorie Pisa: «Una grande vit-toria con un grande cavallo - leparole di Demuro dopo il Der-by-, con il quale in ottobre, alposto del Saint Leger, si po-trebbe tentare l’Arc de Triom-phe mai vinto da un cavallogiapponese. Duramente hatutte le qualità per farcela».

DEMURO JR Ieri pomeriggio hainvano tentato di imitare Mir-co Demuro il fratello minoreCristian, finito terzultimo conHigh Dynamite nel Derby fran-cese (gr 1 m 2100) vinto daNew bay (Cheminaud) davantia Highland Reel e War Dispa-tch.

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99I GP vinti in carrierada Mirco Demuro: 26 di gruppo 1, 26 di gruppo 2 e 47 di gruppo 3

LA CHIAVE

MILANO E STOCCOLMA

Oaks alla tedesca LovelynMagic Tonight re dell’Elitlopp

I eri una grande giornataanche in Europa. A Mila-no, davanti a 6mila spet-

tatori, ha vinto a sorpresauna tedesca, a Stoccolma asegno uno svedese.

MILANO C'erano al via tre te-desche nelle Oaks e una hacolpito duro, negando allasupermamma Holy Moon laquarta vittoria di fila vistoche sua figlia Wordless nonsi è piazzata. Corsa spettaco-lare e avvicente, col successoandato a Lovelyn, allenatada Peter Schiergen, che conun grande scatto ai 100 finali

si è infilata tra Joyful Hope eFull of Beauty, finite seconde inparità. Nel pomeriggio anche ilPremio Vittadini: Kaspersky haconfermato gli ottimi migliora-menti degli ultimi tempi domi-nando davanti al suppmentatoCircus Couture. Ancora delu-dente (sesto) Priore Philip.

STOCCOLMA Non era un’edi-zione memorabile dell’Elitloppma la cornice era come sempredegna: più di 30mila in tribunae applausi per tutti. Quelli piùfragorosi per lo svedese MagicTonight (da Andover Hall), in sulky al quale Orjan Kihlstrom

ha centrato il secondo Elitloppdopo quello del 2003 con FromAbove. L’allievo di Roger Wal-mann, che aveva vinto anche lasua batteria, in finale ha preso ilcomando, ha controllato e nelfinale ha preceduto in 1.10.1Mosaique Face, Nuncio e il Va-rennino Royal Fighter, che ave-va vinto la prima batteria conJennifer Tillman, prima driver avincere un’eliminatoria dell’Eli-tlopp (Helen Johansson e MariaBurdova erano le altre che ave-vano già partecipato). Nel con-vegno successo dell’italianoRed Team Rex (O. Kihlstrom).

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LA GUIDA

I risultati della domenicaOaks - (gruppo 2) - m 2200: 1 Lovelyn (R. Havlin); 2+ Full of Beauty; 2+ Joyful Hope; 4 Reset in Blue; Tot.: 8,28; 1,89, 2,18, 1,24 (24,55) (10,68) Trio: 48,82-37,98.GP Vittadini - (gruppo 2) - m 1600: 1 Kaspersky (Rispoli); 2 Circus Couture; 3 Longina; 4 Salford Secret; Tot.: 5,01; 1,89, 1,80, 2,19 (8,11) Trio: 87,84.Elitlopp - (finale) - m 1609: 1 Magic Tonight (O. Kihlstrom) 1.10.1; 2 Mosaique Face; 3 Nuncio; 4 Royal Fighter; Tot. in Italia: 3,98; 1,92, 5,92, 2,32 (65,03) Trio: 435,93.OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Sheridan (10), Sirrodo (8), Sueià della Luna (12), Severino (11), Trinity Lux (6) e Sally Brown (3).SI CORRE ANCHE Trotto: Albenga (16.05) e Taranto (15.15). Galoppo: Napoli (16)..

Altro Gp a San Siro Kaspersky volantesi prende il Vittadini

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52 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PARIGI — (v.m.) Dopo un lungo stop per pioggia Federer e Monfils vanno in campo solo alle 19.22 e ci restano fino alle 20.30, quando, convocati dal giudice arbitro, sul 6-3 4-6, si accordano per il rinvio di oggi considerato il gelo e la poca luce.

Roger dopo il bel primo set (29’), apre uno spiraglio con un doppio fallo e un dritto sbagliato e si ritrova addosso i 15mila del Chatrier e l’imprevedibile avversario (n. 13) che ha sempre sofferto. Subisce così il 4-1, recupera fino al 4-5 e servizio, ma sbaglia due

volée e accusa un dritto lungolinea e un passante di rovescio poderosi del figlio delle banlieue di Parigi. Concedendo il set. Oggi in campo le due italiane agli ottavi: Pennetta-Muguruza (sul Lenglen alle 11) ed Errani-Goerges (Campo 1 alle 15).

Uomini, ottavi: Wawrinka (Svi) b. Simon (Fra) 6-1 6-4 6-2; Tsonga (Fra) b. Berdych (R.Cec) 6-3 6-2 6-7(5) 6-3; Nishikori (Giap) b. Gabashvili (Rus) 6-3 6-4 6-2. Donne, ottavi: Svitolina (Ucr) b. Cornet (Fra) 6-2 7-6(9); Ivanovic (Ser) b. Makarova (Rus) 7-5 3-6 6-1.

Doppio, ottavi uomini: BOLELLI-FOGNINI b. Nestor-Paes (Can(Indi) 6-2 6-4. Donne: Hingis-Mirza (Svi/Ind) b. KNAPP-VINCI 6-1 6-4. OGGI Completamento ottavi uomini e donne. Tv: diretta Eurosport ed Eurosport 2 dalle 11

OGGI ERRANI E PENNETTA

VOLÉE DI ROVESCIOdi PAOLO BERTOLUCCI

LA SORPRESATSONGA PUÒ ANDARE AVANTI

J o Wilfried Tsonganon era arrivato aParigi nelle migliori

condizioni. I numerosi infortuni e le inopinate sconfitte di questo inizio di 2015 non lo ponevano tra le possibili sorprese. La minor pressione dei pronostici lo ha aiutato a ritrovare un discreto stato di forma e pur senza la necessaria continuità ha messo in mostra un tennisdi altissimo livello. Con il servizio puntuale e vario ha creato le premesse e con il dritto, pesante e profondo, ha finalizzato le azioni. Il francese, vera punta di diamante della nutrita pattuglia di casa, ha cancellato il passaggio a vuoto sul finire del terzo set, ha trovato nel rovescio un prezioso alleato e pur privilegiando le azioni in verticale si è sempre fatto trovare pronto nei recuperi difensivi. Poche volte ha tagliato per primo il traguardo nei grandi tornei ma Tsonga non soffre il braccio di ferro da dietro, ha una forte personalità e una notevole gamma di soluzioni. Per questo, nel prossimo match contro il giapponese Nishikori, entrerà in campo con le carte in regola per giocarsi la partita e, con l’aiuto del pubblico, sconfessare le previsioni di inizio torneo.

Hingis e Parigiamore mai nato«Questa terratoglie energie»1L’ex numero 1 non ha mai vinto in singolare, ma intanto in doppio non perde un colpo: ieri ha battuto Knapp-Vinci

Martina Hingis, 34 anni, è stata la più giovane numero 1 della storia AP

tres viteADDIO HARTÈ MORTA A 89 ANNI� (lu.mar) Si è spenta a 89 anni Doris Hart, grande campionessa americana degli Anni 50. Abilissima nella palla corta, è stata la seconda di sempre, dopo Maureen Connolly, a vincere tutte le prove del Grande Slam.SPAGNA CERCA GIOCATORIGala Leon e Julian Alonso, capitano della Davis spagnola, non riescono a trovare giocatori per la trasferta in Russia; a Vladivostok, dal 17 al 19 luglio. Nadal, Ferrer, Lopez e Verdasco hanno rinunciato. Il primo dei dispobinili è Daniel Gimeno-Traver, 66 del mondo.BEDENE NIENTE DAVIS Aljaaz Bedene, 25enne sloveno naturalizzato inglese, non potrà difendere i colori della Gran Bretagna nel match di Davis a luglio contro la Francia; il comitato della manifestazione ha rigettato la richiesta poiché Bedene ha già vestito la maglia della Slovenia.

Vincenzo MartucciINVIATO A PARIGI

M artina Hingis, una dellecampionesse più forti disempre sulla terra rossa

a non aver vinto il Roland Garros.

Perché?«Non è un torneo che mi ha delu-so così tanto, con due finali e tresemifinali in singolare. All’epocagiocavo già tanto anche in dop-pio. E Parigi è lo Slam più fisico,succhia tante energie, perché glialtri Major si giocano su superficipiù veloci e chiedono meno sforzoanche mentale, e perché ci si arri-va meno freschi, come momentodella stagione, rispetto per esem-pio, agli Australian Open, che so-no all’inizio dell’anno».

Nel 1997 mancò il Grande Slamproprio fallendo la finale del Ro-land Garros contro Iva Majoli chenon ha più fatto granché: era ca-duta da cavallo, s’era fatta male: fucolpa sua?«Avevo battuto la Seles dopo unagran battaglia, 6-4 al terzo set,ero ancora in gara anche in dop-pio e in finale ero distrutta. Pagaiprima la stanchezza, e poi l’infor-tunio».

Nel 1999 aveva praticamente vin-to, si mise a litigare col pubblico: fu colpa sua?«Lì avrei dovuto vincere, ma, a 18anni, ero ancora un’adolescente,

volevo vincere così tanto... In cer-ti momenti fai delle cose ancorpiù pazze. E’ quello che successea me. Quel giorno ho imparatotanto».

Insomma, lei che sembrava uncomputerino, freddo e distaccato,era invece fragile e vulnerabile.«Siamo esseri umani, viviamo diemozioni».

Ma, sommando i successi Slam, afine carriera, Hingis e Seles hannovinto meno del previsto.«Beh, cinque Slam non sono po-chi, ho perso sette finali, è vero,ma alcune davvero per poco. Conla Capriati, nel 2002, in Australia,ero avanti 6-4 4-0, poi ebbi anche4 match point, ma persi. Giocatri-ci come lei e come la Davenportmi hanno sempre dato fastidioperché, quando credevo di essereormai in controllo, loro, invece dirilassarsi, non avendo più da per-dere, tiravano tutto utilizzando almassimo la loro potenza».

Lei aveva l’intelligenza, il tocco, lavarietà, il timing...«Io dovevo costruire ogni punto e

lottare continuamente, e quandomi salivano sopra di potenza, nonavevo più risposte».

Si giudica sfortunata?«No, perché? Ho vinto il massimoin proporzione al mio potenziale.Fisicamente, non potevo vincerepunti facili, non avevo un serviziocosì potente, dovevo spingeretanto, mentalmente, ma non po-tevo forzare troppo il fisico comepoteva fare Steffi Graf. Figuratiadesso che c’è tanta gente sopra ilmetro e 80, sull’erba mi uccide-rebbero».

Perché continua a giocare in dop-pio (e intanto insieme alla Mirza habattuto Knapp e Vinci)? «Perché è bello tener viva questasfida con me stessa; perché, mal-grado abbia cercato di fare altrecose — ho allenato una pro e hoallenato in una scuola, ed ho fattola telecronista — giocare è quellache so far meglio; perché il tennisregala emozioni uniche; perchénon c’è altro come questo che hofatto così bene nella mia vita; per-ché le sensazioni della vittoria so-no uniche. E forse solo qualche

gara di equitazione, ad alto livel-lo, mi ha dato soddisfazioni cosìgrandi».

Quali sono state le sue avversariepiù forti?«Come atleta, direi Steffi Graf,come fisico, Martina Navratilova.Era anche la migliore al servizio,mentre da fondo la numero 1 erala Evert».

E Serena Williams che posto hanella hit-parade di Martina Hin-gis?«Quando sono apparse le due so-relle, pensavo che Venus avrebbefatto meglio, perché ha maggioresensibilità, ma Serena, mental-mente, è la migliore del mondo, al-trimenti non sarebbe ancora la nu-mero 1. E, negli ultimi tre anni, haricevuto un grande aiuto da Mou-ratoglou. Perché la cosa più impor-tante, con i campioni, è che vannomotivati: vedi Djokovic e Federercon Becker ed Edberg. Devono farecose diverse per ritrovare o ravvi-vare gli stimoli. L’ispirazione èquello che ti fa davvero andareavanti, malgrado l’età».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

R«Perché continuo a giocare? Perchéè la cosa che mi riesce meglio e midà più emozioni»

Jo-Wilfried Tsonga, 30 anni

LA CAMPIONESSA 2008

Bentornata IvanovicVola ai quarti dopo 7 anniPARIGI

B entornata. Il tennis riab-braccia Ana Ivanovic, e ilsorriso più bello. Dai

quarti del 2008, quando vinse iltitolo e, sulla scia, a giugno, di-ventò addirittura numero 1 delmondo, la serba non era più an-data oltre gli ottavi sulla terrapiù importante. Aveva riassa-porato i quarti Slam agli UsOpen 2012 e poi per l’ultimavolta agli Australian Open2014, ma, battendo EkaterinaMakarova, così vicina comeclassifica e aspirazioni (nume-

ro 7 contro 9 del mondo), l’exragazza prodigio che tirava soloforte di dritto, diventata donnae tennista più completa, riac-quista a 27 anni la ribalta anchenel Major che ha vinto, dopo lafinale persa nel 2007. «A essereonesti, non pensavo a qualcosadel genere, ma ho davvero lavo-rato duro per ogni match e holavorato duro prima, proprioper arrivare ai quarti. E sonomolto orgogliosa di come hogiocato il terzo set con Makaro-va. Da una parte, mi sembra chesia una nuova vita, dall’altra,penso che il tempo sia volato...E la sensazione è fantastica».

PASSATO Ana non piange sultempo perduto e sul sorpassosubìto da Maria Sharapova:«Ha giocato le ultime tre finaliqui e ne ha vinte due, ripensan-do a quando la battevo nel2007, non avrei pensato cheavrebbe avuto tanto successoqui a Parigi. Ma ha dimostratodi essere una campionessa».Ana ha imparato a concentrarsisu se stessa, e a non farsi di-strarre dagli altri. Da sola,prendendo schiaffi dalla vita.Infatti, quando la federtennisserba chiese ai genitori se nonvolesse un supporto psicologicoper assestare i suoi alti e bassi,

quelli risposero, stizziti: «Non èmica pazza!». Ana ha vinto labattaglia con se stessa e col pro-prio servizio: «Ho imparato dame e dalla strategia, non è soloquestione di servizio, ma di tut-to il gioco. Ci ho lavorato tantoperché diventasse naturale.Perché poi, quando la lotta si fadura torni alle cose essenziali».Ana non nasconde più i suoiamori, come ha fatto col collegaVerdasco e col golfista AdamScott: «Sì, certo, Bastian (il cal-ciatore tedesco Schweinstei-ger) ed io stiamo assieme, manon ci siamo sposati. Non potreimai senza i miei genitori». Neiquarti con Svitolina - che domal’ultima francese, Cornet, al se-sto match point - Ana è 6-0 neiprecedenti. Forte dell’ex coachdel 2008, Mats Merkel. Bentor-nata.

v.m.© RIPRODUZIONE RISERVATAAna Ivanovic, 27 anni, è stata numero 1 al mondo nel 2008 AFP

TennisRRoland Garros

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53LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Eugene-RomaFraser, il voloè appena cominciato1L’oro olimpico e mondiale dei 100, dopo il 10”81 di sabato, giovedì al Golden Gala correrà i 200: «Piano, siamo solo all’inizio»

L’acconciatura di Shelly-Ann Fraser, 28 anni, sabato a Eugene AP

Andrea Buongiovanni

A braccetto con Usain Bolt:Shelly-Ann Fraser, dasempre, viaggia alla velo-

cità dell’illustre coetaneo e con-nazionale. A separarli non piùdi quattro mesi di età: classe1986, lui è nato in agosto, lei indicembre. Poi, soprattutto, il curriculum: quello di «PocketRocket» («Razzo tascabile») èprestigioso quasi come quello del campione di tutto: è fattoanche di due ori olimpici sui100 (Pechino 2008 e Londra2012) e di cinque ori mondiali(sui 100 e 4x100 a Berlino2009, su 100, 200 e 4x100 aMosca 2013). Entrambi hannoavuto un 2014 di transizione,entrambi hanno cominciato lastagione in sordina. Ora, però,le loro strade sembrano sepa-rarsi. Usain, come confermatodal 20”13 sui 200 di martedì aOstrava, è ancora alle prese conuna condizione precaria. Shel-ly-Ann, invece, ha appena di-mostrato di aver già raggiuntoun picco di forma straordinario.Il 10”81 col quale sabato si è im-posta sui 100 di Eugene diceche al vertice dello sprint mon-diale si devono sempre fare iconti con lei.

CHE GARA Tra i tanti botti del-l’Hayward Field, quelli sui 100

femminili, favoriti da un ventoa favore di 1.7 m/s, sono stati

particolarmente fragorosi.Ben quattro atlete han corsosotto i 10”90: con arroton-damenti al millesimo, Shel-

ly-Ann in 10”808, l’ivo-riana Murielle Ahourein 10”810 (record na-zionale, a 2/100 daquello africano), la

statunitense Tori Bowie in10”82 e la nigeriana BlessingOkagbare in 10”87. A questi cla-morosi risultati occorre aggiun-gere quelli della seconda serie(+1.5), con la statunitense En-

glish Gardner a 10”836 e la«nuova» giamaicana ElaineThompson a 10”838. Facile tor-nare con la memoria alla finaleolimpica di Barcellona 1992, alpiù veloce 100 della storia,quando sotto i 10”90 sceseroaddirittura in cinque. Per chia-rire: Tianna Bartoletta, in Ore-gon, con 11”09, è stata setti-ma... Peccato solo per Michelle-Lee Ahye, già vincitrice a Shan-ghai: la portacolori di Trinidad& Tobago, a circa 30 metri daltraguardo, s’è stirata un quadri-cipite e il suo stop forzato ri-schia di essere molto lungo.

CAPELLI E RISTORANTI Quelche più colpisce della prestazio-ne della Fraser è che, proprio inCina, due settimane fa, al de-butto stagionale sulla distanza,non era andata oltre un 5° postoin 11”25 e che dal 2013 non cor-reva a tali livelli. «A Shanghai –dice – sono partita malissimo enon ho mai ingranato. E’ statauna di quelle giornate in cui vatutto storto e non sai spiegartiperché. Ora sono più serena,anche se siamo solo all’iniziodella stagione e non è il caso diesaltarsi. Credo nel disegno diDio e nel lavoro». L’umiltà in-nanzi tutto: l’allieva di StephenFrancis, giovedì a Roma sui 200e a fine mese attesa nuovamen-te a Lignano Sabbiadoro coicompagni dell’Mvp, non dimen-tica il proprio passato. Di quan-do, adolescente, cresciuta damamma Maxime, condivideval’unico letto di casa con lei e coni fratelli, Omar e Andrew. Oggiè quasi ricca, certo sta moltomeglio di allora: tanto da potercoltivare le proprie passioni, lestrane acconciature su tutto eaver inaugurato, il 21 aprilescorso, lo «Shelly’s Cafe», unbar-ristorante sul campus dellaUniversity of Tecnology (Ute-ch), a Kingston. Proprietaria diun locale già molto popolare incittà: proprio come Bolt...

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FENOMENOShelly-Ann Fraser a Eugene: la giamaicana sui 100, personale di 10”70, vanta due oro olimpici e due mondiali LEE/IMAGE OF SPORTS

IL 25ENNE CINESE SORPRENDE

Bingtian Su 9”99: il primonato in Asia sotto il muro� Dai 100 femminili, a quelli maschili: i risultati da circoletto rosso, a Eugene, si sono sprecati. Nel secondo caso (+1.5), non solo per la vittoria di Tyson Gay in 9”88, suo miglior tempo dalla finale olimpica di Londra 2012. Ma anche per l’eclatante 9”99 del 25enne cinese Bingtian Su (terzo alle spalle anche dell’altro statunitense Mike Rodgers in 9”90), il primo atleta nato in Asia a infrangere il muro dei 10”00 (e il 99° in assoluto...). Il crono non vale il record continentale, perché il qatarino Femi Ogunode, ai Giochi Asiatici di Incheon 2014, in Sud Corea, corse in 9”93, ma Ogunode è nato in Nigeria ed è naturalizzato dal 2009. C’è poi stato il 9”87 del

19enne cinese Yoshidie Kiryu in marzo ad Austin, in Texas, ma con vento oltre norma (+3.3). Il riferimento era insomma il 10”00di Zhang Peimeng centrato ai Mondiali di Mosca 2013. «Il mio nome è nella storia – ha detto Bingtian Su, un progresso sul personale del 2013 di 7/100 – adesso voglio la finale iridata».

Il cinese Su Bingtian, 25 anni REUTERS

MULTIPLE A GOETZISVince la signora EatonIl tedesco Kai Kazmirek con 8462 punti e la signora Eaton, la canadese Brianne Theisen, con 6808, hanno vinto il Challenge di prove multiple a Götzis (Aut). Mentre la britannica Jessica Ennis (4a con 6520) ha conquistato il minimo olimpico per Rio, l’olandese Dafne Schippers si è ritirata prima degli 800 conclusivi per un problema a un ginocchio mentre era in vantaggio sul proprio record olandese. Simone Cairoli 20° nel decathlon con 7383 punti. Uomini. Decathlon: 1. Kamizek (Ger) 8462; 2. Schrader (Ger) 8415, 3. Coetzen (Saf) 8398; 20. Cairoli 7383. Donne. Eptathlon: 1. Theisen Eaton (Can) 6808; 2. Schafer (Ger) 6547; 3. Broersen (Ola) 6531.

COPPA CAMPIONI PER CLUBFiamme Gialle terze a MersinFiamme Gialle terze, a due soli punti dalla vetta, nella Coppa dei Campioni per Club conclusa ieri a Mersin (Tur). Ha concluso in parità coi turchi dell’Enka, secondi per il maggior numero di vittorie. Il titolo agli pagnoli del Playas de Castellon. Negli 800 1’46”26 di Giordano Benedetti. Gli italiani. Uomini. 200 (0.0): 2. Marani 20”94. 800: 3. Benedetti 1’46”26. 3000: Floriani 8’17”31; 110 hs (-0.5): 3. Tedesco 14”06. 3000 sp: 2. Nasti 8’42”60. Asta: Stecchi 5.42. Triplo: 3. Chiari 16.23. Disco: 1. Faloci 58.85. Giavellotto: 5. Fraresso 65.79. 4x400: 2. Fiamme Gialle 3’08”43. Classifica finale: 1. Playas de Castellon (Spa) 117: 2. Enka (Tur) 115; 3. Fiamme Gialle 115.

PISTA GIOVANIArrigoni e Quaglieri tricoloriA Lana (Bz) Valentino Arrigoni (p. 6757) e Lucia Quaglieri (5188) si sono laureati campioni italiani juniores di prove multiple. Negli under 23 si sono imposti Vincenzo Vigliotti (7009) e Laura Oberto (5348). A Modena. Donne. 1200 sp: Leonardi 3’48”10 (m.p.i. cad/e). A Rieti. Donne. Asta: Gherca 3.71 (m.p.i. cad/e).

CORSE SU STRADARachik vince ad Arezzo(m.m., d.m. ) Spettacolare volata a tre nella Scalata al Castello di Arezzo (km 10.1) con successo di Yassine Rachik su Stefano La Rosa. Silvia Weissteiner e Margherita Magnani 6a e 8a nella 5 km di Vienna. Ad Arezzo. Uomini: 1. Rachik (Mar) 29’22”; 2. La Rosa 29’22”; 3. Serem (Ken) 29’32”; 6. Chatbi 30’16”. Donne: 1. Chelangat (Uga) 16’42”; 2. Cheruto (Ken) 16’43”; 3. Jepkurgat (Ken) 16’49”; 4. Morano 17’07”; 5. S. La Barbera 17’18”. A Vienna. Donne: 1. O’Connell (Can) 15’32”; 2. V. Jelagat (Ken) 15’40”; 4. Dulce (Por) 15’50”; 6. Weissteiner 16’25”; 8. Magnani 16’53”. Cortina-Dobbiaco (30 km). Uomini: 1. Simukeka (Rua) 1h34’37”; 3. Gualdi 1h36’20”. Donne: 1. Wambui (Ken) 1h50’37”; 2. Bertone 1h50’54”; 3. Salvatori 1h58’35”.

100 KM DEL PASSATOREAncora Calcaterra, e dieci(w.b.) Giorgio Calcaterra vince per la decima volta la Cento km del Passatore, Firenze–Faenza. L’azzurro due volte iridato della specialità si impone in 7h08’04” sul russo Pavlov (7h17’32”) e lo statunitense Richfles (7h18’19”). Tra le donne vince la croata Sustic (7h41”42) sulla connazionale Jurisic (7h53’04”), prima delle italiane, 5a, Emanuela Scilla Tonetti 8h53’22”. Il c.t. del ciclismo Davide Cassani, 54 anni, 78° in 9h29’46”.

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55LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Triplete dei tripleteRecco, ora fai di più»1Il patron Volpi alza il tiro: «Dobbiamo vincere tuttoper tre stagioni consecutive. E costruiremo due piscine»

I RECORD BIANCOCELESTI

17� Le vittorie in questa stagione europea, su 17 incontri. Aveva fatto percorso netto anche la Pro Recco 2011-2012 (nel ‘71 la Mladost e nel ‘74 il Partizan)

33� I gol siglati da Dusko Pijetlovic nell’intero cammino di questa Champions. Il centroboa serbo è il capocannoniere europeo della squadra ligure

29� Gli scudetti, di cui gli ultimi dieci consecutivi. È stata superata la serie d’oro dei nove titoli conquistati dalla stessa Pro Recco tra il ‘64 e il ‘72

8� Le Coppe Campioni (la competizione è diventata prima Eurolega e poi Champions League). Partizan e Mladost sono fermi a quota sette

La festa della Pro Recco a Barcellona, dopo l’8-7 sui croati del Primorje G.SCALA/DEEPBLUEMEDIA

Franco CarrellaINVIATO A BARCELLONA (SPA)

R amblas azulgrana, so-gnando il triplete. Quellodel Barcellona, Juve per-

mettendo. Mentre Messi siprendeva pure la Coppa del Restendendo l’Athletic Bilbao alCamp Nou, la Pro Recco cele-brava più intimamente l’ottavotrionfo in Champions requisen-do il discoclub Astoria: «Triple-te? Non mi basta, dobbiamovincere tutto per tre anni di fila.Lo battezzeremo triplete deitriplete». Parole e musica diGabriele Volpi, il magnate cherisiede in Nigeria (logistica delsettore petrolifero), sta acqui-sendo nuove quote di BancaCarige (sale dal 3 al 5%,l’esborso si aggirerebbe sui 42milioni di euro) ed è abituatoad alzare continuamente l’asti-cella. L’impresa multipla, vadetto, era già riuscita nel 2007,nel 2008 e nel 2010 sotto la gui-da di Pino Porzio.

SENZA FRENI Sabato, nelladolce notte catalana, tra un’in-salatina e i calici di champa-gne, il patron della squadra piùtitolata si lanciava in vari pro-clami: «Dicono che ammazzia-mo la pallanuoto? Mica possia-mo indebolirci per far contentigli altri. Ci rinforziamo. Ivovic,stringimi la mano, so che sei ascadenza di contratto: sei con-fermato per le prossime tre sta-gioni. Milanovic? Ho letto tan-te ipotesi, ma per ora il nostrotecnico è lui. Di sicuro non tor-nerà mai Baldineti: fin quandoci sarò io, avrà zero possibilità

perché abbiamo stili di vita dif-ferenti». I temi più interessanti,però, erano legati agli impianti(da tempo i biancocelesti gio-cano a Sori): «La piscina di Rec-co finalmente si farà, in caso contrario invito i tifosi ad anda-re ogni mattina alle 8 in Comu-ne per le dovute rimostranze.Ci auguriamo di iniziare i lavo-ri a Punta Sant’Anna entro fineanno e di completarli in 18-24mesi. Avrà 500 posti di capien-za e contiamo di arricchirla conun circolo da fare invidia ancheal Posillipo. Ma realizzeremo il

progetto più ambizioso a Ra-pallo, uno Stadio del Nuoto da3.000 posti con vasca da 50 me-tri in grado di aggregare l’inte-ra Riviera di Levante. In questigiorni discuteremo più detta-gliatamente con le istituzioni.Ne faremo un polo specializza-to per la pallanuoto, con tecniciqualificati provenienti da ogniparte d’Europa, per allestire undegno settore giovanile. E traun paio di mesi costituirò unaholding in cui confluiranno tut-ti gli interessi della mia fami-glia in Italia, da quelli immobi-liari a quelli sportivi, pallanuo-

to e Spezia Calcio in primis. Ec-co, vorrei che un triplete delRecco coincidesse con la pro-mozione in A dello Spezia».

SODDISFAZIONE Nella festa al-l’Astoria, le parole di altri pro-tagonisti. Il recordman Mauri-zio Felugo (sesta Champions):«Mi è dispiaciuto star fuori nel-la Final Six, è vero, ma la pren-do come un’esperienza utile.Mi ha fatto capire quanto sof-frano quelli che non possonoessere sempre in campo, comegli stranieri di coppa». Il presi-

dente Angelo Barreca: «La sod-disfazione più bella è stata riav-vicinare Volpi a questo sport».Il tecnico Igor Milanovic: «Rin-grazio in particolare il d.s. Mar-sili che mi è stato sempre vici-no. Siamo un gruppo unito mapotremmo esserlo ancora dipiù, per continuare a vincere».Seduto al tavolo di Milanovicc’era anche Vlado Vujasinovic,vecchia gloria recchese e ades-so allenatore del Partizan. Pri-ma o poi, la panchina della Propotrebbe essere sua. Intanto, lasocietà è da mesi attiva per lacampagna acquisti: arriverà il

serbo Dusan Mandic (tra i man-cini prenderebbe il posto di Jo-kovic) e forse tornerà il croatoSandro Sukno che col Primorjeè stato l’ultimo ad arrendersinella finale di sabato. Il france-se Michael Bodegas, centroboabresciano prossimo alla natu-ralizzazione, resta il principaleoggetto del desiderio. Alessan-dro Velotto resterà almeno unaltro anno alla Canottieri Na-poli prima di spiccare l’even-tuale volo verso la Liguria.Contattati anche Stefano Luon-go (Acquachiara, sarebbe un ri-torno alla base) e ValentinoGallo (Posillipo) che però nonvogliono rischiare di ottenereun minutaggio ridotto nell’an-no olimpico. A Brescia, i rivaliscudetto dicono che per contra-stare lo strapotere della ProRecco bisognerebbe tentare lacarta dell’apertura ai comuni-tari («Altrimenti si gareggerà sempre per il secondo posto»).Può essere, ma prima di tuttoviene la salvaguardia dei vivai.

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl plastico della piscina di Recco

Il Setterosa in Cinaverso le finalidi World League� Il Setterosa è partito ieri per Kunshan: da domani parteciperà alla Cina Cup. Poi a Shanghai, dal 9, le finali di World League.IN A2 Finali d’andata: Trieste-Ortigia 16-8, Sori-Lavagna 12-11 ai rigori (il ritorno mercoledì). Tra le donne, in gara-2, Nuoto Club Milano-Acquachiara 12-13, Pescara-Bologna 9-7 ai rigori (entrambe alla bella, domenica).

PallanuotoRDopo l’ottava Champions

«A Punta Sant’Anna potremmo cominciarei lavori entro l’anno e finirli in 18-24 mesi»

«A Rapallo un impianto da 3000 posti per farne un polo della pallanuoto e curare il vivaio»

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1AZZURRI A PESARO (c.cat.) Domani sera a Pesaro si raduna l’Italia. Un primo contingente inizia a lavorare nelle Marche subito, i reduci dalla trasferta in Australia cominciano mercoledì. Venerdì sera ore 20.30 all’Adriatic Arena c’è la Serbia di GrbicTUTTENOTIZIE

L a Slovenia di AndreaGiani (Matteo De Cec-co 2°) si è qualificata

all’Europeo. Ha eliminato ilPortogallo pur perdendo altiebreak in virtù del 3-0 del-l’andata. Viene inserita nelgirone C di Varna insieme aPolonia, Belgio e Bielorus-sia. Si qualifica anchel’Olanda (Held 2°) sullaSpagna e l’Estonia sullaSvezia. L’Estonia farà il suoesordio a Torino il 9 ottobrecontro l’Italia nel gironecon Croazia e Francia. Nelfemminile sarà la Slovenial’avversaria dell’Italia nelgirone di Apeldoorn del-l’Europeo insieme a Olandae Polonia. La Slovenia ha

eliminato la Francia. Si qualifi-cano anche Azerbaigian e Bie-lorussia.

a.a.Europeo Uomini Girone A (Sofia): Bulgaria, Olanda, Germania, Rep.Ceca. Girone B (Torino) Italia, Francia, Croazia, Estonia. Girone C (Varna) Polonia, Belgio, Slovenia, Bielorussia. Girone D (Busto Arsizio) Serbia, Russia, Finlandia, Bielorussia.Donne Girone A (Apeldoorn) Olanda, Italia, Polonia, Slovenia. Girone B (Antwerp) Belgio, Turchia, Ungheria, Azerbaigian. Girone C (Rotterdam) Bulgaria, Russia, Croazia, Bielorussia. Girone D (Eindhoven) Serbia, Ger-mania, Romania, Rep.Ceca.A TERNTO (niba) Mitar Djuric ha siglato un biennale con il Trentino Volley. Come secondo opposto si punta a confermare Nelli. Trento sta trattando con Padova il prestito dello schiacciatore Michele Fedrizzi.

La Slovenia festeggia in piscina la qualificazione europea

� (ma.p.) Come anticipato è Gianluca Guidi il nuovo capo allenatore delle Zebre. Il livornese, dopo i due scudetti consecutivi con Calvisano, torna nel Pro 12, assaggiato per un breve periodo come allenatore dei trequarti degli Aironi. Confermato il resto dello staff: Victor Jimenez tecnico della mischia, Silvano Garbin preparatore atletico, Luca Sisti video analyst.� BRUNELLO-CALVISANO (i.m.) Calvisano, vinto lo scudetto, soffia al Rovigo uno dei suoi simboli. Massimo Brunello, 48 anni, in rossublù due scudetti da giocatore (1988, 1990) ed ex allenatore (2007-2009), è il nuovo tecnico dei campioni d’Italia. Lascia l’Italia u. 18 con cui quest’anno ha ottenuto il record di sei vittorie.� BORDEAUX OK (i.m.) Il Bordeaux vince 23-22 in casa del Gloucester il barrage e conquista l’ultimo dei 20 posti di Champions Cup.� MONDIALE U. 20 Ufficializzato i palinsesti tv del Mondiale u. 20 al via domani: su RaiSport i 5 match azzurri e le finali 1° e 3° posto, molte altre partite su SportItalia.

PALLAVOLO

Le 16 dell’Europeo: si qualifica anchela Slovenia di Giani

RUGBY

Ora è ufficialeGuidi allenatoredelle Zebre

Capitani delle Nazionali u. 20

� (m.c.) Il Godo vince la sfida di lanciatori con il Padova e frena la corsa dei veneti verso il secondo posto. Decide un singolo di Tanesini al 3°. Parma interrompe la striscia negativa dopo nove sconfitte contro il Nettuno: risolve Deotto al nono. 10° turno, gara-2: Tommasin Padova-Godo Knights 0-1 (v. Galeotti 3bv-8so, p. E.Crepaldi, s. Bassani); Parma-Città di Nettuno 4-3 (v. Spada, p. Anselmi).Class.: Bologna 750 (15-5); Rimini 650 (13-7); Padova 600 (12-8); San Marino 550 (11-9); Città di Nettuno 471 (8-9); Godo 412 (7-10); Nettuno2 300 (6-14); Parma 250 (5-15).INCHIESTA GROSSETO (m.c.) Fissata per il 10 settembre l’udienza preliminare dell’inchiesta in cui sono indagati 3 presidenti del Bbc Grosseto, Claudio Banchi, Roberto Ferri e Armando Cipolletti, insieme ad altre 19 persone. Accus: evasione fiscali 2009-2011.DONNE (m.c.) Alle 19 a Caronno, All Star Game tra le azzurre della Centrone impegnate nel torneo della Repubblica e le stelle dell’Isl guidate da M.G.bareberis.

BASEBALL

Il Godo ferma Padova lanciataParma si sblocca

Carlos Duran scivola CB/OLDMAN

� A un anno distanza dalla clamorosa rottura con l’allora fidanzata-tennista Caro Wozniacki, Rory Mcilroy esce allo scoperto con una nuova fidanzata. L’annuncio è di quelli ufficiali e lei è Erica Stoll, 29enne della Florida che lavora per la Pga americana. «Sono molto felice della mia vita sentimentale - ha detto il campione nordirlandese reduce da un paio di settimane negative con due tagli subiti consecutivamente -. Stiamo insieme da sei mesi». I due si sono conosciuti nel settembre 2012 per motivi professionali, ma Rory era già fidanzato con la bionda tennista danese. Col tempo le cose si son fatte serie. Infatti Rory passa molto del suo tempo in Florida, dove vive Erica. «Siamo stati buoni amiciper anni - spiega ancora il numero 1 al mondo -. Gli ultimi mesi sono stati fantastici».� IRISH OPEN Il danese Soren Kjieldsen ha conquistato alla prima buca di playoff l’Irish Open a Newcastle (N.Irl)con 282 colpi (69 70 67 76, -2). F.Molinari chiude al 51° posto in 295 (71 73 79 72, +11),

GOLF

McIlroy svelala nuova fiamma«Amo Erica»

Rory McIlroy con Erica Stoll

� E’ Tampa Bay-Chicago la sfida per la Stanley Cup 2015: il via della serie al meglio delle 7 partite (in diretta su Fox Sports 2) mercoledì in Florida. Al colpo dei Lightning, che venerdì avevano vinto gara-7 della finale della Eastern Conference in casa dei NY Rangers, hanno replicato i Blackhawks che sabato, in un’altra partita senza ritorno, sono passati 5-3 ad Anaheim, aggiudicandosi così la finale della Western Conference. Tampa Bay giocherà per il titolo per la seconda volta nei suoi soli 22 anni di storia: la prima, nel 2004, sconfisse Calgary. Chicago, invece, una delle «Original Six», ovvero il gruppo di sei franchigie che fanno parte dell’Nhl dal 1942, arriva all’appuntamento per la 13a volta, la terza nelle ultime sei stagioni: all’attivo sette successi, quelli del 2010 e del 2013 compresi. Nella sfida il vantaggio del fattore campo sarà per i Lightning che in stagione regolare hanno collezionato 108 punti a 102. Di fatto sarà un confronto tra una squadra della nuova frontiera e una tra quelle con più tradizione.

HOCKEY GHIACCIO

Stanley Cup NhlCon Tampa Bayci sarà Chicago

Chicago festeggia: caccia al titolo

� Primo torneo della stagione ed è subito podio: Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth chiudono al terzo posto il Grand Slam di Mosca. Ieri nella finalina hanno battuto 2-1 in rimonta le cinesiWang Fen-Yue Y. Dopo essere state sotto di un set, perso 14-21, e 10-14 nel 2°, le azzurre hanno ribaltato il match. Con grandi difese della Menegatti e la crescente solidità della Orsi Toth al cambio palla, oltre che con una battuta molto più ficcante, tanto da arrivare al 16-14 al tiebreak. Le due azzurre quindi ripartono dal podio, da dove avevano lasciato un anno fa, col secondo posto al Grand

Slam di San Paolo (Bra). «Siamo molto contente di come abbiamo saputo recuperare – ha detto la Menegatti - Noi non guardiamo mai più di tanto al piazzamento, guardiamo ai progressi». Già domani le due azzurre saranno a Parenzo (Cro) , per il debutto di un nuovo format di torne, sempre nel Word Tour, i Master Series Swatch, con 800.000 dollari di montepremi. A Mosca hanno vinto Larissa e Talita: in finale 21-17, 21-14 alle olandesi Meppelink-Van Iersel. Nel maschile il primo successo al World Tour per Herrera-Gavira (Spa): 2-0 (21-19, 21-19) a Evandro-Pedro (Bra), terzo posto per Erdmann-Matysik (Ger): 21-19, 21-17 a Alison-Bruno (Bra).

BEACH VOLLEY ARCO

� LONGO QUARTA (gu.l.g.) L’Italia chiude la seconda tappa di coppa del mondo ad Antalya (Tur) col quarto posto di Laura Longo nel compound. A vincere la finalina è la messicana Salinas 141-136.

BOXE� MONDIALI (r.g.) A Londra, JorgeLinares (Ven, 39-3) respinge l’assalto del locale Kevin Mitchell (39-3) per i leggeri Wbc kot 10. Il russo Gradovic (19-1-1) lascia i piuma Ibf a Lee Selby (Gb, 21-1) per dt 8, in vantaggio. Nel derby inglese tra Kell Brooks (35) titolare welter Ibf e lo sfidante Frankie Gavin (22-2) vince il campione ko 6. Nei massimi Anthony Joshua (13) spedisce ko Kevin Johnson (29-6-1) ko2. A Ensenada (Mes), per l’Ibf minimosca, Mendoza (Mes, 24-2-1) batte Melindo (Fil, 32-2) dt 6. � IN ITALIA A Mantova, mediomassimi: Buriola (4-2) b. Haddaji (6-5) kot 2; medi: Di Gangi (0-0-1) e Di Maria (0-0-1) pari 4. Al Pattinodromo di Viserba (Rm), medi: Ouerghi (Tun, 8-3) b. Krstin (Cro) ko 1; neo pro, supermedi: Gallerini b. Esposito p. 4 ; superleggeri: D’Amato b. Redrezza kot 3. � VINCE VALENTINO (r.g.) Primo turno del Cycle 1 APB. Nei leggeri, a Tashkent (Uzb), l’italiano Valentino batte Bril (Ger) e nel prossimo turno (11 giugno), affronta il russo Magomedrashid Dzhabrailov vincitore di Charly Suarez (Fil) ko 5, per il quinto posto.

CANOA� EUROPEI SLALOM (a.fr.) Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari chiudono sesti nel C2 agli Europei di slalom a Markkleeberg: oro ai tedeschi Behling e Becker e qualche recriminazione sul tocco alla 22a e penultima porta , con i 2” di penalità senza i quali l’Italia sarebbe salita sul podio. Decima nel K1 donne Stefanie Horn il cui tempo (110.67) è appesantito da 52” di penalità (tocco di palina e salto di porta). Oro Chorraut (Spa). � COPPA VELOCITA’ (a.fr.) A Copenaghen l’Italia chiude con 2 podi la terza di Coppa del Mondo di velocità: primi Daniele Santini e Luca Incollingo nel C2 200 non olimpico in 39”340 e 3° posto nel C2 500 dietro Uzbekistan e Germania. Nel K2 200 olimpico, 7° posto Bertolini e Cecchini, nel C1 200 limpico Sergiu Craciun 8°.

FOOTBALL� WEEK 11 IFL (m.l.) Torino e Napoli vanno allo spareggio salvezza. Sabato e domenica recuperi per determinare la classifica finale. Risultati. Seamen Milano-Bolzano 7-6; Bergamo-Torino 28-0; Roma-Ferrara 19-17; Parma-Rhinos Milano 35-14; Napoli-Ancona 0-41; Lazio-Bologna 36-20. Nord: Parma 800 (8-2); Seamen Mi 700 (7-3), Bolzano 600 (6-4); Rhinos Mi* 555 (5-4); Bergamo* 222 (2-7); Torino 100 (1-9). Sud: Lazio 900 (9-1); Ancona* 888 (8-1); Bologna*, Roma* 444 (4-5); Ferrara 300 (3-7); Napoli* 0 (0-9). (*una in meno).

HOCKEY PISTA� BRESCIANI PER I TRICOLORI (g.l.) Pier Luigi Bresciani è il nuovo allenatore del Forte dei Marmi tricolore al posto di Jorge Valverde. Enrico Mariotti al Reus Deportivo.

HOCKEY PRATO� PLAYOFF (g.l.g.) L’ultima di campionato ha definito i playoff scudetto, con 3 sarde ed il Bra: Amsicora-Ferrini e Bra-Suelli. Risultati: De Sisti Roma-Amsicora 0-2, Bonomi-Suelli 0-2, Monfalcone-Tevere Eur 2-3, Cus Cagliari-San Vito nd, Bra-Ferrini 2-4. Recupero: Bra-Suelli 6-1.

NUOTO� TEST ORSI (al.f.) A Riccione. Uomini: 50 sl Orsi 22”35; 100 do Sabbioni 54”62; 100 ra Pesce 1’03”20. Donne: 50 sl Carraro 26”56; 100 do Barbieri 1’03”26; 100 ra Celli 1’09”80, Carraro 1’10”04.� HOSSZU E SJOESTROEM (al.f.) A Bergen (Nor). Uomini: 50 ra Klobucnik (Slc) 28”19; 200 ra

D.Gyurta (Ung) 2’08”58, Koch (Ger) 2’08”69; 200 mx Sjodin (Sve) 2’01”66. Donne: 100 sl/fa Sjoestroem (Sve) 53”35, 57”67; 400 sl, 50 do, 200 mx Hosszu (Ung) 4’13”43, 28”16, 2’14”12; 50-200 ra Johansson (Sve) 31”57, 2’29”52.� BIG A ROMA (al.f.) Da oggi a mercoledì il Salaria Sport Village ospita il 21° trofeo città di Roma. Al via Santucci, Belotti, Codia, Lestingi, Giorgetti, Pellizzari, Pavone, Marin, Di Tora, Di Pietro, Ferraioli, Gemo, Guzzetti, De Ascentis, Scarcella, Lagunov (Rus) e Henrique (Bra).� CZERNIACK VOLA (al.f.) A Stettino (Pol), Conrad Czerniak, già in vetta al ranking mondiale, stampa 51”40 nei 100 farfalla (Korzeniowski 51”70). Uomini: 50 sl Czerniak 22”17; 1500 sl Wojdak 15’05”34; 50 do Polewka 24”80 (r.n.); 200 do Kawecki 1’56”38 (5° t. 2015); 200 fa Switkoski 1’55”23.

PALLAMANO� CHAMPIONS (an.gal.) A Colonia (Ger), davanti ai 20mila della Lanxess Arena, il Barcellona (Spa) ha superato 28-23 in finale il Veszprem (Ung) conquistando la sua 8a Champions League.

PARALIMPICICAIRONI MONDIALE(c.arr.) Al Grand Prix di Nottwil (Svi), Martina Caironi, 25 anni finanziera, ha stabilito i nuovi record mondiale su 100 e 200 (cat.T42) in 15”15 e 32”32 (ritoccando il precedente di 32/100). Ha vinto anche il lungo in 4,48 sull’iridata tedesca Vanessa Low. Prossima tappa: Grosseto, 12/14 giugno.

SCHERMA� SCIABOLA DONNE Loreta Gulotta si ferma agli ottavi in Coppa del Mondo di sciabola a Mosca vinta dall’ucraina Olga Kharlan (15-10 sulla Egorian, terze Dyachanko e Velikaya, tutte russe). L’azzurra sconfitta da Dyachenko 15-11. A superare il primo turno era stata anche Chiara Mormile, control’ucraina Zhovnir per 15-7, per poi fermarsi contro la russa Dyachenko col punteggio di 15-9. Stop nel primo assalto per Rossella Gregorio, sconfitta 15-14 dalla tedesca Anna Limbach, e Caterina Navarria, superata 15-9 dalla polacca Kozaczuk. Da venerdì Europei.

VARIE SPORTACCORD: VIZER LASCIADopo le polemiche, le spaccature e gli attacchi al presidente del Cio, Bach, ieri l’austriaco Marius Vizer (capo del judo) ha lasciato la presidenza di SportAccord, che raggruppa 107 federazioni internazionali. Incarico ad interim aGianfraco Kasper (federsci).

VELA� 151 MIGLIA (r.ra) SuperNikka, armato e timonato da Roberto Lacorte, ha vinto in tempo reale la 6° edizione della 151 Miglia Trofeo Celadrin, impiegando 26 ore e 39 minuti per portare a termine il percorso Livorno – Giraglia – Formiche di Grosseto-Punta Ala.

Una difesa di Marta Menegatti (24 anni) ieri nella finalina a Mosca FIVB

� Brutta avventura per la statunitense Julia Mancuso in vacanza alle isole Figi, nel Pacifico. Ieri ha rivelato su Facebook di aver rischiato grosso a metà mese urtando con la testa uno scoglio. Le sono stati necessari 15 punti di sutura che ieri le sono stati rimossi.

SCI

Mancuso, che rischio alle Figi

Menegatti-Orsi Tothsubito alla grandeTerze a Mosca

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58 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Renzi perde in LiguriaOra il governo rischia?1Toti supera la Paita, candidata del premier, ma nessuno può amministrare da soloIl Pd De Luca vince in Campania. Sorpresa Umbria: centrodestra avanti. Boom M5S

di GIORGIO DELL’[email protected]

In tutte e sette le regioni ita-liane in cui si votava ieri, se leproiezioni della notte saran-no confermate, il M5S risultail primo partito, sempre conpercentuali superiori al 20%.Il Pd ha appena il 16-17 percento dei consensi, Forza Ita-lia, intorno al 10, è molto piùdebole della Lega che ottienespesso il doppio dei consensidei berlusconiani. Relativa-mente alle regioni: in Liguriaè al momento in testa Giovan-ni Toti (centrodestra), con laPaita che lo tallona a 1-2punti di distanza. L’Umbria èin bilico tra centrodestra ecentrosinistra e basta questoa far notizia, dato che l’Um-bria è dal tempo dei tempiuna regione rossa. In Campa-nia sta vincendo De Luca, no-nostante il colpo basso dellaBindi. Il resto va secondo leprevisioni: il Veneto alla Lega,Toscana, Emilia e Puglia alPd.

1Come si spiega che la Legaè il primo partito, ma i go-vernatori sono o del Pd o

berlusconiani o leghisti?Si vota per la lista e per un go-vernatore diverso da quellocollegato a quella lista. Il suc-cesso personale più clamoro-so è proprio quello di De Luca:il Pd in Campania avrebbepreso il 16-17% (stiamo sem-pre ragionando su dati moltoparziali), mentre De Luca sta-rebbe oltre il 40. Anche quellodi Toti è un bel successo perso-nale: Forza Italia sta al 10, luioltre il 30.

2Come mai questo risulta-to così negativo per Renziin Liguria?

Cofferati ha contestato la pri-marie che hanno assegnato lacandidatura a Raffaella Paita.Ci sono state denunce di bro-gli, a cui il Pd non ha dato se-guito, con l’argomento che,anche assegnando a Cofferati– che correva per la candida-tura – i voti dei presunti bro-gli, la Paita avrebbe vinto lostesso. Cofferati s’è allora alle-ato con Civati, nel frattempo

uscito dal Pd, e ha sostenutoLuca Pastorino, che ha ottenu-to, in base agli exit-poll, tral’11 e il 15% dei voti. Quindi:se il Pd non si fosse spaccato,oggi sarebbe primo e forse an-che con una percentuale su-periore al fatidico 35%, chegli permetterebbe di faremaggioranza da sé.

3 La situazione in Liguriami pare particolarmentecomplicata...

Sì. Il sistema elettorale liguredistribuisce con criterio pro-porzionale l’80% dei seggi, innumero di 24 su 30. Gli altri 6seggi sono dati in premio alprimo arrivato. Ma la maggio-ranza è a quota 16, e se le per-centuali saranno più o menoquelle indicate dagli exit pol-ls, nessuno arriverà a questofatidico numero 16. Ieri sera,Alice Salvatore del M5S ha giàfatto sapere che i grillini nonfaranno alleanze con nessunoe se arriveranno primi guide-ranno un esecutivo di mino-ranza. Se non arriveranno pri-mi, decideranno il loro atteg-giamento sui provvedimenti

varati da chi sarà al governocaso per caso. Se (come sem-bra) risulterà primo, GiovanniToti dovrà scegliere tra il go-verno di minoranza alla ma-niera dei Cinquestelle o la ma-no tesa verso la Paita, cioè iltentativo di formare un gover-no Forza Italia-Partito demo-cratico, un patto del Nazarenocon i rapporti di forza rove-sciati rispetto a quelli che han-no caratterizzato il primo pe-riodo del governo Renzi (laLega, a questa ipotesi, ha giàdetto «no»). Nel caso Renzi ri-fiutasse l’accordo, per nonscoprirsi eccessivamente a si-nistra, o Salvini lo rendesseimpossibile non si può esclu-dere l’eventualità di un com-missariamento della Regionee di un ritorno al voto. Sarà in-teressante allora vedere se siricorrerà nuovamente al me-todo delle primarie, che qual-che guaio alla segreteria delPd lo ha procurato. Anche inCampania, se Renzi avesse po-tuto, avrebbe evitato la candi-datura di De Luca: anche se al-la fine risulterà vincitore, saràsubito dichiarato decaduto.

IL FATTODEL GIORNOSORPRESAREGIONALI

CROLLA L’AFFLUENZA, MA NEL 2010 SI VOTÒ DUE GIORNI

CAMPANIA

STEFANO CALDORO

VINCENZO DE LUCA

40,1%

35,8%

20,4%VALERIA CIARAMBINO

UMBRIACLAUDIO RICCI

41,5%

39,8%

15%ANDREA LIBERATI

CATIUSCIA MARINI

PUGLIAMICHELE EMILIANO

43,1%

21,5%

20,4%FRANCESCO SCHITTULLI

ANTONELLA LARICCHIA

TOSCANAENRICOROSSI

45%

21,3%

14,9%GIACOMOGIANNARELLI

CLAUDIOBORGHI

GIOVANNI TOTI

LIGURIA32,1%

30%

23,2%ALICE SALVATORE

RAFFAELLA PAITA

CENTROSINISTRA

M5S

CENTRODESTRA

ALTRI

MARCHELUCA CERISCIOLI

39%

25,9%

17,3%FRANCESCOACQUAROLI

GIANNI MAGGI

LUCA ZAIA

VENETO46,3%

23,9%

14,1%FLAVIOTOSI

ALESSANDRA MORETTI

AFFLUENZA

64,1% 53,8%2010 2015

DATI AGGIORNATI ALL’1: PROIEZIONI PIEPOLI PER LA RAI. NEL 2010 SI È VOTATO ANCHE LUNEDÌ / GDS

4Che cosa diciamo sulfatto che Toti in Liguriaha preso, più o meno, il

30%?Intanto si deve prendere attoche gli elettori liguri hannodato un giudizio negativosul governo delle sinistre diquesti anni. Poi: i berlusco-niani in regione si sono pre-sentati uniti, e questo signi-fica che a destra il lavoro dafare è proprio questo, recu-perare le fratture.

5Conseguenze a livellonazionale di questo vo-to?

Saremo bombardati dalle la-mentele sull’affluenza, inToscana addirittura al 48per cento e in generale oscil-lanti intorno al 50%. La di-saffezione è un dato indiscu-tibile. Che il risultato sareb-be stato diverso con una par-tecipazione più alta è inveceassai opinabile. Renzi, allavigilia, ha detto che il votonon avrebbe avuto conse-guenze sul governo e credoche non avrà conseguenze.Oltre tutto bisognerà valuta-re, per capire l’umore del Pa-ese, il complesso dei voti,l’andamento anche nelle co-munali. Hanno votato co-munque almeno dieci milio-ni di italiani (su venti milionie passa di aventi diritto). E sidovrà tenere conto anchedel fatto che in tutte le ele-zioni amministrative c’è unaforte componente locale chedeforma il risultato. Tantiche adesso hanno votato perqualche sigla locale, a livellonazionale voterebbero Pd oForza Italia.

CURIOSITÀ ALLE URNE

Agnese starE a Genova votano puregli immigrati

S ezione numero 3, scuolaDe Amicis a Pontassieve,Firenze: il premier Matteo

Renzi ha votato lì come abitudi-ne, ma a mezzogiorno i flash sisono concentrati sul vestitinogiallo della moglie Agnese. Lafirst lady, di solito allergica allaribalta, stavolta si è presa la scenaalle urne. In un giorno lungo, incui non sono mancate polemichee bizzarrie: nella scuola Kassel, invia Svizzera a Firenze, pure un piccolo giallo. Due schede, sigla-te ma non timbrate, sono statetrovate nel giardino: potrebberoessere cadute da una finestra sa-bato pomeriggio e poi spostatedal vento, ma adesso della cosa sioccupa la polizia. Altrove sonovolati schiaffoni: a Ceglie Messa-pica (Brindisi) un candidato edex assessore nella giunta Ncd hadenunciato di essere stato aggre-dito e picchiato dal padre di unacandidata Pd. Certi episodi da farwest in Campania li ha denuncia-ti il deputato cinquestelle, LuigiDi Maio: a Cardito (Napoli)avrebbero arrestato un presiden-te di seggio, a Ercolano sono finitiin manette due individui che ven-devano il voto al di fuori del seg-gio per 20 euro. Del resto, non èun caso che davanti a una scuola-seggio di Novoli, in Salento, ierisia comparsa una maxi-scrittacon lo spray (rimossa con soler-zia): «Vota con la testa, non vota-re con la tasca». C’era il sole, inve-ce, in via della Maddalena, cuoredella città vecchia di Genova:lì èstato un successone l’iniziativaper i diritti di cittadinanza «L’Ita-lia sono anch’io» e in poche ore268 migranti hanno votato per leRegionali. Solo simbolicamente,ma stavolta hanno votato.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Agnese Renzi ieri al seggio ANSA

� L’Iraq ha annunciato ieri di avercolpito in un raid aereo il luogo dove si stavano incontrando 28 terroristi dell’Isis. Tra loro anche Abu Samra, considerato la mente dei video atroci diffusi sul web che hanno reso celebre l’Isis.

RAID SU 28 TERRORISTI

L’Iraq annuncia:«Ucciso il registadei video Isis»

� Le ricerche dei nomadi, responsabili dell’incidente di mercoledì a Roma, si concentrano nella Capitale. I due giovani, ma potrebbe esserci anche un terzo fuggitivo, non avrebbero ancora lasciato la città e si continua quindi a controllare i campi rom e abitazioni di conoscenti. Sulla Lancia Lybra sono state trovate diverse impronte, ma non sembrano utili alle indagini perché l’auto era utilizzata da più persone. In Rete non si placa l’ondata di razzismo verso tutti i nomadi.

CONTINUA LA CACCIA AI RESPONSABILI

Le impronte trovate ieri sulla Lancia non sarebbeo utili alle indagini ANSA

Incidente di Roma, i due rom sarebbero ancora in città

Vladimir Putin ha 62 anni AFP

� Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato ieri al mondo la notizia della scomparsa di suo figlio Beau, 46 anni, «dopo una battaglia con un tumore al cervello». Biden ha ricordato che Beau «ha dedicato la vita al servizio degli altri», come

avvocato, maggiore della Guardia Nazionale in Kosovo e nella guerra in Iraq. Il presidente Obama ha detto: «Michelle ed io siamo in lutto, Beau era un nostro amico. Aveva preso da Joe».

IL VICEPRESIDENTE USA

Biden annunciala morte del figlioper un tumore

Joe Biden e il figlio Beau, 46 anni

� La “lista nera” stilata da Vladimir Putin contro 89 personalità politiche e militari europee, è «non comprensibile» e «non contribuisce al rilancio del dialogo Ue-Russia, che l’Italia continua a sostenere». Così la Farnesina commenta l’elenco di personalità “indesiderate” in Russia, non confermato da Mosca, che irrita la diplomazia internazionale: tra i nomi anche l’eurodeputata italosvedese Anna Maria Corazza Bildt, l’ex vicepremier britannico Nick Clegg, 7 tedeschi, 17 polacchi. La lista è una risposta alle sanzioni occidentali imposte come conseguenza della crisi ucraina. E oggi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni vola a Mosca.

L’ELENCO DI PERSONALITÀ INDESIDERATE

Dalla Farnesina critiche alla Russia«La lista nera non aiuta il dialogo»

NOTIZIE TASCABILI

� Sono 2,7 milioni i visitatori che dal 1° maggio hanno visitato Expo a Milano: 15 milioni i biglietti venduti. Positivo pure il riscontro sull’indotto: al 27 maggio, a Milanosi è registrato un aumento di transazioni su carta di credito del 16% rispetto al 2014.

I DATI UFFICIALI

Expo: in un mesei visitatori toccanoquota 2,7 milioni

� Chiude un altro leggendario marchio della moda italiana, la Valstar. La sartoria nata a Milano e cresciuta a Mantova ha vestito chiunque, da Audrey Hepburn a Putin, ma è entrata nella storia per l’impermeabile di Humphrey Bogart in «Casablanca».

LA CASA DI MANTOVA

Chiude la ValstarSuo l’impermeabiledi «Casablanca»

Il premier Matteo Renzi, 40 anni, nel suo seggio di Pontassieve (Fi) ANSA

AltriMondiR

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59LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL FILMSERIE CULT

SI RIDE ANCORACON LA TERZANOTTE DA LEONI

Italia 1 trasmette per la prima volta «Una notte da leoni 3», ultimo capitolo delle serie cinematografica nata dopo il clamoroso successo del primo film del 2009 che guadagnò in tutto il mondo oltre 467 milioni di dollari. Questa volta nessun devastante addio al celibato, ma con gli stessi protagonisti di sempre, tra cui Bradley Cooper e Zach Galifianakis, le occasioni perridere non mancheranno.DA VEDERE STASERASU ITALIA 1 ALLE 21.10

Potete guadagnare, oggi, in termini di prestigio e, forse, di soldi. Ma potreste essere di umor sfigo-ombroso. Evitate gli eccessi, pure suini: converrà.

21/3 - 20/4ARIETE

6,5

La buone notizie, anche di soldi, fanno iniziare bene la settimana. Sport e palestra vi giovano, nel lavoro quagliate bene. Ormoni senza frontiere.

23/9 - 22/10BILANCIA

7

Polemici e fallocefali vi gravitano attorno. Ma invece di sbranarli, ignorateli: eviteretemal di fegato. Bene il lavoro, caldo l’amor.

21/4 - 20/5TORO

6-

La vostra creatività cresce, voi create piccoli grandi capolavori. Senza contare che l’amor si fa sublime. Con una vena suina fantasiosa muy piacevole.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

Produrrete tanto, oggi. Non agitatevi, però, di fronte a una possibile rogna, bensì siate dettagliati. L’amore is a ciofec, ma la fornicazione rinfranca.

21/5 - 21/6GEMELLI

6

Potreste essere avversati da alcune persone. Non strozzatele, fatevele amiche. O dribblatele astutally.Fortuna titanica, amore tetanico dovuto a ruggini.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6,5

Siete desiderati e desiderabili. La Luna colora di rosa l’umore, il lavoro è trionfo e fortuna, il sudombelico è scattante. E quanto siete figherrimi.

22/6 - 22/7CANCRO

8

Il morale si solleva, ma calano concentrazione e fascino. Precettate i neuroni, il loro aiuto serve. C’è un leggero calo suino nell’aria: don’t drammatizz.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6+

Gli obblighi e la probabile lavativaggine altrui vi stressano. Il privato offre invece sollievi, oltre che abboccamenti e zufolamenti suini muy notevoli.

23/7 - 23/8LEONE

6

Ritardi e intoppi si sommano. Soffocate le stizze, non chi vi stressa. Anche se è provvisto di un neurone errabondo. Amor confuso, sex festoso.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

Sebbene abbiate la Luna storta, il relax del ponte festivo (o, comunque, della giornata) vi rigenera. Ma siate un po’ più facce di glutei, suinally too.

24/8 - 22/9VERGINE

6+

Avete il fiuto della Luna e il fascino di Venere: quante soddisfazioni! Bene vigore e umore, i sentimenti infondono calore, ma c’è gelo sudombelicale.

20/2 - 20/3PESCI

7,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

ESIBIZIONE ACROBATICA

Scontro tra aereivicino a TeramoMuore un pilota

IN CONCERTO A RABAT

Lo show di J.Lo scandalizza il Marocco1La star per gli islamisti al potere era poco vestita e si muoveva in modo troppo sensuale «Uno spettacolo contrario alle nostre leggi»

Francesco Rizzo

«È l’ondata più grandedi migranti che ab-biamo visto nel

2015», ammette Fabrice Legge-ri, direttore esecutivo di Fron-tex: più di 5 mila persone sonostate tratte in salvo da venerdì,viaggiavano su 25 barconi in ar-rivo dalla Libia e sono state smi-state in nove porti, tra Sicilia(Lampedusa, Pozzallo, Augu-sta, Trapani, Porto Empedocle,Palermo), Calabria (Crotone),Puglia (Taranto) e Sardegna(Cagliari). Nel 2014 gli arrivitotali erano stati circa 170 mila(solo un terzo di questi migran-

ti ha poi ricevuto accoglienza inItalia), con il picco in settem-bre. Nel 2013 gli sbarchi com-plessivi erano stati invece42.925: quest’anno, secondoFrontex, siamo già oltre quota36 mila, senza contare gli sbar-chi dell’ultimo fine settimana, gestiti da unità di cinque Paesidella Ue, oltre all’Italia.

ISIS Più di 2 mila gli arrivi so-lo ieri. L'emergenza più fortesi è vissuta a Pozzallo (Ragu-sa), dove ieri sono giunti 1019fra siriani, palestinesi e ma-rocchini: i medici hanno ri-scontrato più di 300 casi discabbia, mentre la maggiorparte dei migranti è stata tra-sferita nel Cara di Mineo. Daaggiungere i 454 migranti ap-prodati ad Augusta (Siracusa)sulla Fenice della Marina (cisono 17 vittime, forse schiac-ciate dalla ressa nel viaggio);circa 300 a Catania, da cuipartiranno alla volta di Pie-monte, Lombardia ed EmiliaRomagna; 324 a Trapani (41bambini), su un cargo danese,

quasi tutti dall’Eritrea, Paesein cui, secondo Human RightsWatch, lo stato dei diritti uma-ni è «vergognoso». A Cagliariassistite 880 persone, trasferi-te in tutta la Sardegna: «Non èpiù emergenza, è un fenome-no ineluttabile», spiega il que-store Filippo Dispenza. E con-tinuano gli arresti di scafisti: 4egiziani a Crotone, individuatigrazie alle testimonianze dialcuni migranti e 4 a Taranto(un tunisino e tre libici). Saba-to Matteo Renzi insisteva: «Ilproblema è la Libia». E ieri ilgoverno di Tripoli ha lanciatoun appello alla “mobilitazio-ne” armata contro l’Isis.

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Le bare dei 17 migranti morti giunte ieri ad Augusta (Siracusa) LAPRESSE

A lle prove di sabato tut-to era andato benone,nessuno pensava al

peggio. Ieri, invece, a Torto-reto (Teramo), in Abruzzo, sisono scontrati due aerei del-la pattuglia acrobatica in esi-bizione prima dello spetta-colo delle Frecce Tricolori,previsto alle 17 nella vicinaAlba Adriatica: precipitati inmare, il pilota di uno dei duemonoposto a elica ha persola vita. Si chiama Marco Ric-ci, 47enne di Siena con oltre3 mila ore di volo all’attivo: ilsuo corpo è stato filmato daivigili del fuoco nella carlin-ga. È servito tempo per recu-perarlo a un miglio dallaspiaggia e a quattro di pro-fondità. L’altro pilota, il bre-sciano Luigi Wilmo France-schetti (43), ha effettuatol’ammaraggio e ha salvato lapelle. È stato subito portatoin ospedale e domani mira-colosamente sarà dimesso.Ai soccorritori è riuscito a di-re: «Mi è entrato dentro...».

QUEI BRAVI RAGAZZI Facevanoparte di una pattuglia di quattroaerei chiamata «Quei bravi ra-gazzi», team con base a Sassuo-lo (Modena). E partecipavanoallo Spiaggia d’Argento AirShow, che inaugura la stagioneestiva di Alba. Due Rv 7 a elica,per l’esattezza: sono considera-ti affidabili, ma si sono toccatiin un passaggio spettacolare,un volo a specchio in cui un ae-reo è in assetto normale e l’altrocapovolto. Possibile il malfun-zionamento o l’errore di quelloche volava più in alto. E ha ri-schiato grosso pure il pubblicoche voleva solo godersi unagiornata di festa: la spiaggia erapiena e, se gli aerei fossero ca-duti vicino alla riva, sarebbe fi-nita molto peggio. Alcune per-sone hanno comunque accusa-to malori. Paura anche a SantaSevera, vicino a Roma: un ultra-leggero ha compiuto un atter-raggio di fortuna lungo un trat-to di spiaggia in cui non c’eranobagnanti. Due feriti, ma potevaandare peggio pure lì.

N on è scesa a compromes-si Jennifer Lopez e su dilei si è scatenata una bu-

fera di polemiche. La popstar siè esibita venerdì sera al Festivaldi Rabat, ma non ha minima-mente adattato il suo spettaco-lo, attesissimo e trasmesso indiretta tv, al Paese che la ospi-tava. “Jenny from the Block”,concentrato di sensualità cre-sciuto nel Bronx, ha indossatocome sempre abiti che lasciava-

no poco all’immaginazione(come un costume sgambatissi-mo con stivaloni neri), ballan-do in modo decisamente attra-ente. Troppo per gli islamistiche guidano il Marocco, chehanno bollato come «indecen-te» la performance eseguita daJ.Lo al Festival Mawazine «Rit-mi del mondo», patrocinato dare Mohammed VI dal 2001. Lafamiglia reale, tra l’altro, ve-nerdì era seduta in prima fila.

FUORILEGGE La prime criticheerano arrivate già durante ilconcerto sui social network, mapresto anche le istituzioni han-no voluto dire la loro, a partire

dal Partito Giustizia e Sviluppo(Pjd) del premier Benkirane:«Jennifer Lopez indossava abitiindecenti e faceva movimentisensuali contrari alle tradizionimarocchine». Il portavoce delgoverno e ministro delle Tele-comunicazioni, Mostafa ElKhalfy, ha poi attaccato Canale2, colpevole di aver ha trasmes-so uno spettacolo «riprovevolee inaccettabile, contrario allalegge», chiedendo l’interventodella Commissione disciplina-re. J.Lo non sembra granchéturbata dalle critiche. Su Twit-ter ha pubblicato le foto delloshow, ringraziando il pubblico«per tutto il vostro amore». Jennifer Lopez nello show di Rabat

RCoinvolti sei porti solo in SiciliaTra i migranti nel Ragusano 300casi di scabbia

Lo scontro a Tortoreto (Teramo) e l’aereo che è riuscito ad ammarare ANSA

Mai così tanti sbarchiIn un giorno2 mila arrivi1Frontex: «È il picco del 2015»A Siracusa anche 17 cadaveri

� “Striscia la notizia” manda alla Gazzetta una precisazione sul titolo “Striscia compra pubblicità contro Insinna”, definito fuorviante: «La verità, parzialmente ipotizzata nell’articolo, è che, mentre alle dichiarazioni di Insinna è stato dato spazio, alla replica del Gabibbo non è stato riservato un analogo

trattamento da parte di alcune importanti testate. Di conseguenza siamo stati costretti ad acquistare uno spazio pubblicitario per dare ai lettori la possibilità di conoscere la versione del Gabibbo”. Alla Gazzetta non pare di aver scritto cose molto diverse o fuorvianti. Ma tant’è: con quella bocca il Gabibbo può dire ciò che vuole.

Gabibbo-Insinna: “Striscia” spiega

AltriMondiR

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60 LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT