Futuro futuribile - incaweb.org · (Nicola Sasanelli) Stoccaggio in sicurezza dei rifiuti...

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44 di Antonella Americo notizie dal mondo ) & In collaborazione con la Rete Informativa Scienza e Tecnologia (RISeT) del Ministero degli Affari Esteri Futuro futuribile Università in rete per ottimizzare i risultati di ricerca L’ University of Melbourne, in collaborazione con la Monash University e il governo dello Stato del Vittoria, ha avviato un nuovo programma, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di dollari australiani (6 milioni di euro), che ha lo scopo di condividere la conoscenza scientifica e ottimizzare i risultati di ricerca attraverso un’avanzata tecnologia informatica. La Victorian eResearch Stra- tegic Initiative (VeRSI) è un programma del governo del Victoria che consente una po- litica leader in Australia nel- l’ottimizzazione dei risultati della ricerca di base e appli- cata. La “partnership VeRSI“ permetterà nuove collabora- zioni sia nazionali che inter- nazionali tra le Università del Vittoria e quelle di tutto il mondo. Secondo il professor Do- herty, premio Nobel della University of Melbourne, uno dei più importanti cam- biamenti consisterà nel riu- scire a sincronizzare la ricer- ca a livello mondiale, in mo- do da poter dare più rapide risposte, e quindi trovare più rapide soluzioni, a problemi di carattere globale. Si potrà quindi spaziare dal campo medico, come nel ca- so dell’influenza aviaria, al campo ambientale, nel caso dei cambiamenti climatici. Il progetto presto si amplierà coinvolgendo anche univer- sità dello Stato del Victoria, quali LaTrobe University e lo stesso Department of Pri- mary Industries. (Nicola Sasanelli) Stoccaggio in sicurezza dei rifiuti radioattivi in Corea L’Istituto KAERI (Korea Atomic Energy Research Institute) ha completato la realizzazione di un deposito sotterraneo dimostrativo per lo studio dello stoccaggio in sicurezza di rifiuti radioattivi ad alta attività, quali ad esempio quelli contenuti nel combustibile esaurito da centrali nucleari. Il progetto è indicato con l’acronimo KURT (KAERI Underground Research Tunnel) ed è stato realizza- to sotto l’edificio dell’Isti- tuto nella città di Daejeon, a 160 chilometri circa a sud di Seoul. (nella foto qui ac- canto) Il KURT comprende una struttura di gallerie (altezza e larghezza entrambe di 6 Il 25% della spesa R&S delle imprese multinazionali Secondo le ultime statistiche sull’outsourcing della spesa di R&S delle grandi e medie imprese internazionali, l’India “atti- ra” attualmente il 25% degli investimenti nelle migliaia di cen- tri sparsi sul territorio nazionale. Molti di questi centri, realizza- ti da imprese multinazionali, si classificano tra le più grandi (in termini di investimento finanziario) unità di R&S al di fuori degli Stati Uniti e dell’Europa. Si stima che negli anni recenti più di 200 imprese multinazio- nali dei settori IT, telecomunicazioni, biotecnologie, chimica, autovetture, beni di consumo e farmaci abbiano istituito centri nodali di R&S in India. INDIA

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di Antonella Americo

notiziedal mondo )&

In collaborazione con la Rete Informativa Scienza e Tecnologia (RISeT) del Ministero degli Affari Esteri

Futuro

futuribile Università in rete per ottimizzare i risultati di ricerca

L’ University of Melbourne,in collaborazione con laMonash University e ilgoverno dello Stato delVittoria, ha avviato unnuovo programma, per ilquale sono stati stanziati 10milioni di dollari australiani(6 milioni di euro), che ha loscopo di condividere laconoscenza scientifica eottimizzare i risultati diricerca attraverso un’avanzatatecnologia informatica.

La Victorian eResearch Stra-tegic Initiative (VeRSI) è unprogramma del governo delVictoria che consente una po-litica leader in Australia nel-

l’ottimizzazione dei risultatidella ricerca di base e appli-cata. La “partnership VeRSI“permetterà nuove collabora-zioni sia nazionali che inter-nazionali tra le Università delVittoria e quelle di tutto ilmondo.Secondo il professor Do-herty, premio Nobel dellaUniversity of Melbourne,uno dei più importanti cam-biamenti consisterà nel riu-scire a sincronizzare la ricer-ca a livello mondiale, in mo-do da poter dare più rapiderisposte, e quindi trovare piùrapide soluzioni, a problemidi carattere globale. Si potrà quindi spaziare dalcampo medico, come nel ca-so dell’influenza aviaria, alcampo ambientale, nel casodei cambiamenti climatici. Ilprogetto presto si amplieràcoinvolgendo anche univer-sità dello Stato del Victoria,quali LaTrobe University elo stesso Department of Pri-mary Industries.

(Nicola Sasanelli)

Stoccaggio in sicurezza dei rifiutiradioattivi in Corea

L’Istituto KAERI (KoreaAtomic Energy ResearchInstitute) ha completato larealizzazione di un depositosotterraneo dimostrativo perlo studio dello stoccaggio insicurezza di rifiuti radioattivi

ad alta attività, quali adesempio quelli contenuti nelcombustibile esaurito dacentrali nucleari.

Il progetto è indicato conl’acronimo KURT (KAERIUnderground ResearchTunnel) ed è stato realizza-to sotto l’edificio dell’Isti-tuto nella città di Daejeon,a 160 chilometri circa a suddi Seoul. (nella foto qui ac-canto)Il KURT comprende unastruttura di gallerie (altezzae larghezza entrambe di 6

Il 25% della spesa R&S delle imprese multinazionali

Secondo le ultime statistiche sull’outsourcing della spesa diR&S delle grandi e medie imprese internazionali, l’India “atti-ra” attualmente il 25% degli investimenti nelle migliaia di cen-tri sparsi sul territorio nazionale. Molti di questi centri, realizza-ti da imprese multinazionali, si classificano tra le più grandi (intermini di investimento finanziario) unità di R&S al di fuoridegli Stati Uniti e dell’Europa.Si stima che negli anni recenti più di 200 imprese multinazio-nali dei settori IT, telecomunicazioni, biotecnologie, chimica,autovetture, beni di consumo e farmaci abbiano istituito centrinodali di R&S in India.

INDIA

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Nanotubi in carbonio molto più leggeri e resistenti dell’acciaio

Presso l’Innovation Center del Parco scientifico di Uppsa-la, la Nanologica AB, in collaborazione con l’Universitàdi Stoccolma e il laboratorio Åmströng dell’Università diUppsala, ricerca, progetta e studia le caratteristiche fisico-chimiche di nuovi materiali nanoporosi. Si tratta, in particolare, di strutture che trovano applica-zione nelle industrie farmaceutiche e petrolchimiche, gra-zie alle proprietà innovative, in grado di offrire un’ampiagamma di variazioni nella dimensione, nella forma e nellacomposizione dei materiali. Il gruppo di ricerca della Nanologica AB crea propriodelle nuove strutture porose, come per esempio i nanotu-bi in carbonio, che hanno una resistenza quasi cento voltemaggiore rispetto a quella di una comune barretta d’ac-ciaio, per un peso almeno sei volte minore.

Stazione di servizio a idrogeno

Helen Bjørnøy, ministro dell’Ambiente, e Liv SigneNavarsete, ministro dei Trasporti, hanno inaugurato laprima stazione di servizio norvegese per veicoli ad idro-geno. Si tratta del primo evento ufficiale nell’ambito del proget-to nazionale “La Strada d’Idrogeno“ (HyNo), che ha inprogramma di costruire altre stazioni di servizio di questocombustibile per poter viaggiare con l’idrogeno da Oslofino a Stavanger.

NORVEGIA

Arrivano le super-piante e il super-risoUn gruppo di ricercatori coreani della POSTECH (PohangUniversity of Science and Technology) guidati dal prof. HwangIn-hwan, ha realizzato delle nuove specie vegetali in grado disopravvivere a condizioni ambientali severe di temperatura,mancanza umidità, suolo inadeguato.La varietà sviluppata si origina dalla specie Arabidopsis, ma lericerche e i risultati saranno ora trasferiti a varietà diverse diriso. Il processo messo a punto, attraverso 15 diversi steps creaun ormone chiamato ABA (“ABscisic Acid”), che controlla lacapacità della pianta di resistere alle avversità ambientali.I risultati della ricerca sono stati presentati per la pubblicazionesulla rivista statunitense di biologia “Cell”.

COREA

metri) a forma di “T”, conlunghezza complessiva di255 metri e una profonditàrispetto al suolo di 90 me-tri. Le finalità del progettoconsistono nella valutazio-ne/simulazione tecnologicae ingegneristica di un depo-sito adeguato per rifiuti ra-dioattivi e prodotti conta-minati ad alta attività, il cuimodello possa essere poisignificativo per futuri de-positi operativi da installa-re sul territorio.Oltre alla valutazione del-

l’isolamento, tramite verni-ci coloranti e sali, sarà ef-fettuata una messa a puntodei sistemi di monitoraggioin normali condizioni diesercizio del deposito e sa-ranno simulate anche situa-zioni incidentali di perditae dispersione di liquidi ra-dioattivi con relativi siste-mi di allarme/intervento.Analoghi studi sono staticondotti al momento solonegli Stati Uniti, in Svizze-ra, Svezia e Giappone.La Corea ha un problemarilevante di accumulo di

combustibile nucleare e-saurito, attualmente depo-sitato con racks addensatenelle piscine di raffredda-mento interne alle stessecentrali nucleari. In consi-derazione anche solo delle20 centrali attualmenteoperative in Corea, si valu-ta che nel 2016 sarannoesauriti tutti gli spazi na-zionali destinati ai deposititemporanei. La soluzionenaturale al problema, costi-tuita dal riprocessamentodel combustibile esaurito,non viene al momento pre-

sa in considerazione per ra-gioni tecnico-politiche.I tunnel del progetto KURTsono aperti al pubblico conpercorsi guidati, al fine direndere partecipe la popo-lazione agli sforzi delKAERI per trovare una so-luzione a uno dei principaliproblemi ambientali legatialle centrali nucleari, ridu-cendone le preoccupazionie aumentando il consenso aeventuali future localizza-zioni impiantistiche.

(Antonino Tata)

Piantine diArabidopsis al centro degli studi della POSTECH.

L’asfalto recuperatodiventa gasolio contecnologiagiapponese

La giapponese MitsubishiMaterials ha sviluppato unatecnologia per il recupero digasolio dal riprocessamento diasfalti.

Il processo si basa sull’uti-lizzo di acqua in condizionisupercritiche che vieneiniettata in un reattore doveè posto l’asfalto. Il calore,trasportato dall’acqua su-percritica, rompe i legamidegli idrocarburi decompo-nendo così l’asfalto in gaso-lio ed altri oli leggeri. Gliidrocarburi dissolti in acqua

supercritica non si rileganotra loro e quando la tempe-ratura e la pressione sonoriportate a valori normali,l’acqua e gli oli si separa-no, permettendo così il fa-cile recupero degli oli leg-geri, che rappresentano cir-ca il 60% dei componentidegli asfalti.Mitsubishi ha già avviatoun programma di industria-lizzazione di questa tecno-logia sperimentale che, adetta dell’azienda, sarà dialto interesse per le indu-strie petrolifere e per quellea esse collegate.

Macro-fotodellosviluppodeglistudisui nanotubi.

SVEZIA

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Venticinquegruppi di ricercatori al lavoro

in California e in Illinois:le bioscienzeenergetiche abitano quiCon un finanziamento di500 milioni di dollari indieci anni, la BritishPetroleum (BP) ha affidatoalla University of Californiadi Berkeley (UCB) la guidadi un consorzio, formato dalLawrence Berkeley NationalLaboratory (LBNL) edall’University of Illinois diUrbana-Champaign, per losviluppo di nuove fonti dienergia e di sistemi per lariduzione dell’impatto delconsumo energeticosull’ambiente.

I fondi contribuiranno allacostituzione di una struttura,l’Energy Biosciences Institu-te (EBI), che concentrerà lesue ricerche sullo sviluppo dibiotecnologie per la trasfor-mazione di biomasse vegeta-li in combustibili da utilizza-re per il trasporto. Sarannocostituiti ben 25 gruppi di la-voro, di cui 18 a Berkeley esette in Illinois, per un totaledi diverse centinaia di ricer-catori. Inoltre, la BP asse-gnerà circa 50 suoi ricercato-ri alle due università.Il progetto è partito nel giu-gno del 2006, quando la BPaveva preannunciato l’inten-zione di finanziare il nuovoistituto, invitando cinque uni-versità americane e britanni-che a presentare proposte. LaUCB aveva chiesto l’adesio-ne del LBNL, un laboratoriofederale del Department ofEnergy noto per le sue com-petenze, e della University ofIllinois, leader nei settori del-l’agronomia e della genetica

vegetale per lo sviluppo dicereali e piante adatti allaconversione in biocombusti-bili. È stata scelta la propostadella UCB per la comprovatacapacità delle istituzioni par-tecipanti di sviluppare pro-getti ampi e complessi, ap-poggiati a grandi scopertescientifiche e applicazioni diingegneria che possono esse-re concretizzati nel mondoreale. Il progetto è stato presentatonel febbraio scorso duranteun incontro a Berkeley cheha visto la partecipazione diRobert Malone, presidente diBP America, dei governatoridella California ArnoldSchwarzenegger e dell’Illi-nois Rod Blagojevich, deipresidenti dell’UCB e dellaUniversity of Illinois, del di-rettore del LBLN e di StevenChu, Premio Nobel per la Fi-sica nel 1997. L’obiettivo èquello di migliorare edespandere la produzione dienergia pulita e rinnovabile

mediante lo sviluppo integra-to di nuove piante, miglioritecnologie di processo e nuo-vi combustibili. Secondo il Premio NobelSteven Chu la collaborazionecon la BP porterà allo svilup-po di tecnologie nuove e so-stenibili che potranno mutareradicalmente lo scenarioenergetico. Il nuovo istituto unirà i mi-gliori talenti provenienti dadiversi settori con la possibi-lità di formare gruppi di lavo-ro in grado di analizzare conrapidità nuovi metodi e tec-nologie. Per il presidente del-la University of Illinois, Ri-chard Herman, il progettoconsentirà a due delle piùqualificate università pubbli-che americane di lavorare in-sieme per lo sviluppo dienergie rinnovabili, rispon-dendo nel migliore dei modiai propri compiti istituzionalidi sviluppo di scienze e tec-nologie per il bene sociale.

(Terenzio Scapolla)

Il programma farà progredire le ricerche biologiche, dibase e applicate, di particolare rilievo per l’energia, dan-do così vita alle bioscienze energetiche. L’Istituto, unico nel suo genere, si concentrerà su treaspetti dell’equazione biomasse-biocombustibili: svi-luppo di biomateriali, sviluppo di tecniche per la tra-sformazione del materiale nei suoi componenti zucche-rini e tecniche per la fermentazione degli zuccheri inetanolo, che potrebbero portare al miglioramento dei si-stemi attualmente impiegati per la produzione di etano-lo. In seguito, l’Istituto si occuperà della produzione didiversi combustibili, quali butanolo e altri idrocarburi,più simili alla benzina impiegata oggi. L’EBI, inoltre, si dedicherà a ricerche di lungo termineincentrate sulla produzione di combustibili alternativi,sulla conversione di combustibili fossili in energia conminor danno ambientale, sull’ottimizzazione dell’estra-zione di petrolio da pozzi esistenti con impatto ambien-tale ridotto e sulla ricerca di sistemi per il sequestro delcarbonio. (T. S.)

È nota la grande esperienza della UCB, oggi leader nelsettore della biosintesi e nello sviluppo di tecniche diingegneria genetica. Inoltre, ha notevoli competenze nelle biotecnologie perlo sviluppo di nuovi farmaci. I dipartimenti di biologiavegetale e microbica, biologia molecolare e cellulare,chimica e i diversi dipartimenti di ingegneria, tutti aiprimi posti delle graduatorie americane, uniti alle com-petenze del LBNL, offrono una piattaforma straordina-ria per affrontare il problema della conversione di bio-masse in combustibili. (T. S.)

L’ISTITUTOIL PROGRAMMA

Il governatoredella CaliforniaArnoldSchwarzeneggerdurantel’incontro a Berkeley.

di Antonella Americo

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In collaborazione con la Rete Informativa Scienza e Tecnologia (RISeT) del Ministero degli Affari Esteri

Futuro

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