SMART CITY: LE CITTÀ INTELLIGENTI SARANNO ANCHE SICURE? L · scenario futuribile ma di qualcosa...

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DI ORAZIO PARISOTTO* a realizzazione di sempre nuo- ve applicazioni tecnologiche fruibili anche attraverso gli smartphone favoriscono l’ag- gregazione sociale e la qualità della vita offrendo inedite possibilità di pro- fondi e sorprendenti cambiamenti so- ciali. Le reti interconnesse hanno con- tribuito in questi ultimi anni a dare vita a quella che oggi si definisce una “smart city” che associando le oppor- tunità della connettività internet con l’accesso per tutti alle autostrade del- l’informazione, a quelle dell’auto-or- ganizzazione, dell’innovazione sociale e della sperimentazione di nuovi mo- delli produttivi, dà sostegno alla coe- sione sociale urbana e allo sviluppo sostenibile. Vengono così favoriti lo scambio di servizi informativi, forma- tivi e di intrattenimento on-line e fun- zioni quali tele-lavoro, co-working, formazione on-line, tele-medicina, commercio elettronico e servizi di mo- bilità sostenibile come bike sharing e car sharing. Si tratta di un insieme di servizi e di nuove funzioni urbane adeguate all’era digitale che stimolano anche la nascita di “smart communi- ties”. Queste sono delle concrete pos- sibilità offerte a tutti i cittadini per mi- gliorare la qualità della vita attraverso una più attiva partecipazione sociale allo sviluppo sostenibile e alla vita de- mocratica. Si tratta di utili vie d’uscita verso un Nuovo Umanesimo che pos- sono trovare nella diffusione di sempre nuove applicazioni e nell’evoluzione del sistema criptato basato sulle co- siddette “block chain”, interessanti sviluppi socio-politici ed economici. Alcuni esempi: - le straordinarie rea- lizzazioni di smart city a Dubai e a Singapore; - il cosiddetto “salto della rana” ovvero “leapfrogging”, rivolu- zione in atto in diversi paesi in via di sviluppo dell’Africa e dell’Asia dove, attraverso le nuove tecnologie incen- tivate dai governi, le popolazioni, for- mate in maggioranza da giovani, stan- no rapidamente passando dall’arretra- tezza alla modernità. In prima fila troviamo il Kenya, la Ni- geria, il Ghana, il Senegal, il Ruanda e in Asia la Corea. Questi paesi sem- pre considerati tartarughe stanno di- ventando lepri al posto nostro e noi tartarughe al loro confronto come ama dire il futurista Federico Pistono che 8 fiamma cremisi L ATTUALITÀ SMART CITY: LE CITTÀ INTELLIGENTI SARANNO ANCHE SICURE? I RISCHI PER LA PRIVACY E LA SALUTE DELLA TECNOLOGIA 5G GLI ALLARMI DEGLI SCIENZIATI. LA NECESSITÀ DI UNA AUTORITY SOVRANAZIONALE PER IL CONTROLLO DELLE APPLICAZIONI SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE

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DI ORAZIO PARISOTTO*

a realizzazione di sempre nuo-ve applicazioni tecnologichefruibili anche attraverso glismartphone favoriscono l’ag-

gregazione sociale e la qualità dellavita offrendo inedite possibilità di pro-fondi e sorprendenti cambiamenti so-ciali. Le reti interconnesse hanno con-tribuito in questi ultimi anni a dare vitaa quella che oggi si definisce una“smart city” che associando le oppor-tunità della connettività internet conl’accesso per tutti alle autostrade del-l’informazione, a quelle dell’auto-or-ganizzazione, dell’innovazione socialee della sperimentazione di nuovi mo-delli produttivi, dà sostegno alla coe-sione sociale urbana e allo svilupposostenibile. Vengono così favoriti loscambio di servizi informativi, forma-tivi e di intrattenimento on-line e fun-zioni quali tele-lavoro, co-working,formazione on-line, tele-medicina,

commercio elettronico e servizi di mo-bilità sostenibile come bike sharing ecar sharing. Si tratta di un insieme diservizi e di nuove funzioni urbaneadeguate all’era digitale che stimolanoanche la nascita di “smart communi-ties”. Queste sono delle concrete pos-sibilità offerte a tutti i cittadini per mi-gliorare la qualità della vita attraversouna più attiva partecipazione socialeallo sviluppo sostenibile e alla vita de-

mocratica. Si tratta di utili vie d’uscitaverso un Nuovo Umanesimo che pos-sono trovare nella diffusione di semprenuove applicazioni e nell’evoluzionedel sistema criptato basato sulle co-siddette “block chain”, interessantisviluppi socio-politici ed economici.

Alcuni esempi: - le straordinarie rea-lizzazioni di smart city a Dubai e aSingapore; - il cosiddetto “salto dellarana” ovvero “leapfrogging”, rivolu-zione in atto in diversi paesi in via disviluppo dell’Africa e dell’Asia dove,attraverso le nuove tecnologie incen-tivate dai governi, le popolazioni, for-mate in maggioranza da giovani, stan-no rapidamente passando dall’arretra-tezza alla modernità.

In prima fila troviamo il Kenya, la Ni-geria, il Ghana, il Senegal, il Ruandae in Asia la Corea. Questi paesi sem-pre considerati tartarughe stanno di-ventando lepri al posto nostro e noitartarughe al loro confronto come amadire il futurista Federico Pistono che

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ATTUALITÀ

SMART CITY: LE CITTÀ INTELLIGENTI SARANNO ANCHE SICURE?

I RISCHI PER LA PRIVACY E LA SALUTE DELLA TECNOLOGIA 5G

GLI ALLARMI DEGLI SCIENZIATI. LA NECESSITÀ DI UNA AUTORITY SOVRANAZIONALE PER IL CONTROLLO DELLE APPLICAZIONI SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE

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sottolinea come “la necessità sia lamadre delle invenzioni e di semprenuove startup”. E ancora la nascita da zero di nuoveNazioni basate sulle kriptovalute e sustartup innovative come: Free Repu-blic of Liberland nata in un fazzolettodi terra tra Serbia e Croazia, una “na-zione decentralizzata e distribuita” checoncede la “e-residence” a persone diqualunque parte del mondo; BlueFrontiers che sta nascendo da una star-tup di Singapore in fase di realizza-zione nella Polinesia francese; Soma-liland regione somala autoproclama-tasi autonoma dove tutto si sta rapi-damente trasformando grazie alle nuo-ve tecnologie. È oltremodo evidentequindi che questa straordinaria evo-luzione della ricerca scientifica sta of-frendo formidabili possibilità di ap-plicazione in tutti i campi. Ma com’è sempre avvenuto nella sto-ria dell’umanità, le innovazioni tec-

nologiche, le scoperte scientifiche pos-sono essere gestite e utilizzate per ilbene dell’umanità, per il progresso so-cio-economico e culturale oppure di-ventare strumento di oppressione, disfruttamento o addirittura un vero eproprio pericolo. In questo senso sistanno moltiplicando gli allarmi degliscienziati in tutto il mondo sui rischiconnessi in particolare alle applica-zioni della nuova tecnologia 5g siasotto il profilo della sicurezza dei dati

sia sotto il profilo delle eventuali ri-cadute sulla salute. E quest’ultimo èun aspetto di cui si sta parlando ancoratroppo poco. Il dibattito pubblico èquasi esclusivamente concentrato sullanecessità di protezione delle informa-zioni che riguardano la sicurezza na-zionale dei singoli Stati nell’ambitodi uno scacchiere geopolitico moltoconflittuale, dove in questo momentola Cina detiene praticamente il mono-polio della tecnologia 5G ed è in gradodi proporla a prezzi concorrenziali allealtre nazioni. Solo recentemente si staspostando l’attenzione anche verso irischi concreti per la tutela della salute.La rete 5g infatti renderà le nostre cittàsempre più interconnesse aumentandoperò in modo esponenziale gli effettidell’elettrosmog. Saremo infatti cir-condati da una rete capillare di antenneche porteranno il segnale in ogni an-golo della terra anche quello più re-moto. Al fine di trasmettere l'enorme

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quantità di dati richiesti per l'Internetdelle Cose, la tecnologia 5G, quandocompletamente implementata, utiliz-zerà onde millimetriche, che verrannotrasmesse con difficoltà attraverso ilmateriale solido. Ciò richiederà ad ogni gestore di in-stallare stazioni base ogni 100 metriin ogni area urbana del mondo. A dif-ferenza delle precedenti generazionidi tecnologia wireless, in cui una sin-gola antenna si diffonde su una vasta

area, le stazioni base 5G ed i disposi-tivi 5G avranno più antenne che lavo-reranno insieme. Non parliamo di unoscenario futuribile ma di qualcosa chefarà parte integrante delle nostre vitein tempi rapidissimi. Infatti, le societàdi telecomunicazioni di tutto il mondo,con il supporto dei governi, sono inprocinto di implementare la rete wi-reless di quinta generazione (5G) entroi prossimi due anni. Questo è destinatoa rappresentare un cambiamento so-

ciale senza precedenti su scala globale.Avremo case "intelligenti", imprese"intelligenti", autostrade "intelligenti",città "intelligenti" e auto a guida au-tonoma. Praticamente tutto ciò chepossediamo e compriamo sarà con-nesso in modalità wireless a Internet.Ogni persona sulla Terra avrà accessoimmediato alle comunicazioni ad al-tissima velocità e a bassa latenza daqualsiasi punto del pianeta, anche nelleforeste pluviali, nel mezzo dell’oceano

e nell'Antartico. Ciò che non è suffi-cientemente conosciuto è che questopotrebbe comportare anche cambia-menti ambientali senza precedenti suscala globale. È impossibile prevederequale sarà la densità pianificata per itrasmettitori di radiofrequenza. Oltre a milioni di nuove stazioni base5G sulla Terra e 20.000 nuovi satellitinello spazio, 200 miliardi di oggettitrasmittenti, secondo alcune stime, fa-ranno parte dell'”Internet delle cose”

entro il 2020, e un trilione di oggettisolo pochi anni dopo. Se i programmidel settore delle telecomunicazioni peril 5G si realizzeranno, nessun esserevivente sulla Terra sarà in grado di evi-tare l'esposizione, 24 ore al giorno,365 giorni all'anno, a livelli di radia-zione che sono decine o centinaia divolte più grandi di quelli esistenti oggi.È evidente che lo sviluppo delle nuovetecnologie proietta questi problemi subase planetaria, non potendo essereaffrontati solo a livello nazionale. Per questo è urgente introdurre delleregole a valenza internazionale sottol’egida delle Nazioni Unite che pos-sano garantire tutti noi cittadini delmondo e consumatori sull’effettivoimpatto di queste innovazioni. Un sistema di controlli veramente ef-ficiente e una comunicazione correttae non strumentalizzata potranno faci-litare una informazione chiara e tra-sparente. In questa prospettiva sarebbeauspicabile la creazione, sotto l’egidadell’ONU, di una “Authority per ilcontrollo delle applicazioni scientifi-co-tecnologiche”, che garantisca il ri-spetto dei principi etici di precauzionee prevenzione.

*Studioso di Scienze Umane e dei Diritti FondamentaliFounder di Unipax, NGO

associata al DPI delle Nazioni Unite

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ATTUALITÀ

COM’È SEMPRE AVVENUTO NELLA STORIA DELL’UMANITÀ, LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE, LE SCOPERTE SCIENTIFICHEPOSSONO ESSERE GESTITE E UTILIZZATE PER IL BENE DELL’UMANITÀ, PER IL PROGRESSO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE OPPURE DIVENTARE STRUMENTO DI OPPRESSIONE,DI SFRUTTAMENTO O ADDIRITTURA UN VERO E PROPRIO PERICOLO

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