FRIULI NEL MONDO...Terra di alpini, oltre che di emigran ti, il Friuli : e l'aver associato i due...

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Anno Vili - Num. 63 Febbraio 1^59 Spedizione in abbon. postale - Gruppo 111 FRIULI NEL MONDO ORGANO UFFICIALE DEL L'ENTE "FRIULI NEL MONDO,, j DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: UDINE - V I A MISSIONARI, 2 - TELEFONO 55.077 Abbon. annuo L. 600 Una copia » 50 Estero Aereo 1.2(10 2.400 l^er il Natole e per ranno nuo- vo sono pervenute all' Ente, da tulio il mando, lettere e cartoli- ne in tal numero do commuover- ci e consolarci insieme: commuo- verci per le parole che (pielle mis- sive giunte da ogni continente ci hanno rivolto; consolarci per la gioia di vedere che la nostra ope- ra non solo non (> stalo vano, ma anzi trovo sempre più vivo rispon- denza tra i nostri emigrati. Let- tere lunghe e lettere brevi: ma in ciascuna almeno una frase di augurio, uno parola d'incitamen- to e di plauso. E in alcune, ad- dirittura, lo benedizione per la nostra fatico. Grazie a lutti: ai « Fogalàrs » e ai singoli, che vorremmo citare ad uno ad uno, col propria no- me e cognome: un desiderio, ahi- noi, che l'implacabile tirannia dello spazio non ci consente di realizzare. Ma ciascuno, nel pro- prio intimo, senta che il grazie affettuoso, fraterno dell'Ente ì' ri- volto a lui; ciascuna sappia che il suo nome è qui sulle nostre labbro e nel nostro cuore. Eppure, fra quelle lettere, ce ii'ì' quidcuna che forzo la nostra stessa volontà di custodirla tutta per noi, con una sorta di gelosìa, tanto belle e .significative e no- stalgiche ne sono le espressioni. Come tacere la confessione che, ad esempio, ci fa un bascaìola, Sebastiano Liva, residente nello Rhodesio del Nord? Egli ci scri- ve: a Sano profaiidamente grato all'Ente per le trasmissioni men- sili. Primo d'ora non era in pos- sesso d'uno rodio, vivendo in uno boscaglia dove l'elettricità non esiste. Ma ho combinalo una ra- dio a batterìa che mi funziona a perfezione, e attendo il primo martedì d'ogni mese Jier trascor- rere 15 minuti dì gioia e di com- mozione ». E che dire della lettera di Ben- venuto Coiiciani, di Vergnocco, residente ad Altfarvìlle (Francia), il (piale, dopo aver premesso che spera (( di continuare a leggere a vita il giornale », chiede foto, ag- getti, costumi, libri, dischi friula- ni, in modo che tutto (pianto lo circondi in casa gli porli del Friuli'? Bellissime anche le parole del chiinico Lmberto Arban giunteci do Woodsloun (USA), che ci sembra non abbiano bisogna del benché minimo commento: <( La presenza did piccalo Friuli e il sua ampio respiro sono così tan- gibili quando Vocchio si soffer- ma sui tonti nomi di amici igno- ti ma vicini, che vivono e lavo- rano non lontano! L no piiìi ap- prezzare la maestria e Fìiidiistrio- sità dei friulani soltanto quando li vede oU'eslero, vale a dire in un ambiente dove l'individuo de- ve trovare solo in se stesso la for- za e le risorse necessarie per il successo... Continua, caro giorna- le, lo tua opero buono: c'è tonto posto rimasto nel cuore per il pic- colo Friuli! ». Ma la lettera che piii di tutte ci ha commossi è (piellu che do Powell River (Canada) ci è stata scritto da Aldo Toinado, di Gal- l(>riano di Lestizza. Egli s'ì> aper- to a noi con fiducia, con traspor- to d'amico: ci ho detta della nia- lottia che per (piatirò (inni l'ha afflitta, dello fomiglio che ha la- scioto ili un tugurio, in affitto, e per la quale ha lavorato giuran- do a .se stesso resistere a di morire finché non avesse sistema- to ì suoi cori. Trentadnque anni d'emigrazione, ma aro ci' uno ca- setta nuova, a Galleriono: è lo suo, anche se dovrà ancora sudar tanta. « Se avete occasione di pa.s- sore per il mio paese conclu- de inondatemi uno foto della mio cosa: mi sto a cuore vederla, percliì' (pia ne airi) ancora per alineiia due anni ». Sona pachi, pochissimi fram- menti di lettere fra le centinaia di frasi che ci hanno calmata di emozione e hanno ociiito in noi roffetlo immenso che vi portiamo, cori fratelli lontani. Ma potrem- mo (vorremmo) citarne ancora: citarle tutte, le vostre parole, su cui una domina: Friuli. Nel nome del Friuli, a tutti in- distintomente ricambiamo gli au- guri. La piazza del Duomo di Spilimbergo: il magnifico tempio romanico-gotico. con la stiu ubside austera che mirabil- niente s'iirnionizza con hi torre mussicciu. sintetizzu le nobili tritdizioni iirtistiche di questo operoso centro del Friuli. UN RADUNO DI EMIGRANTI ALPINI Tra le numerose feste degli emigran- ti (ne diamo notizia in altra pagina del giornale) svoltesi in Friuli nello scor- cio dell'inverno successivo alle feste na- talizie, la festa celebrata domenica li gennaio a CoUoredo di Montalbano sot- to la denominazione di « raduno del- l'emigrante alpino » assume senza dub- bio un valore e un rilievo particolari. Terra di alpini, oltre che di emigran- ti, il Friuli : e l'aver associato i due termini quando è facile pensare che la maggior parte degli emigranti friu- lani, giovani o non più nel fiore degli anni, militò nelle file dei gloriosi reg- gimenti dell'Ottavo Alpini e nelle bat- terie del Terzo Artiglieria alpina — è stala idea felicissima, che va sottolinea- ta e di cui va data lode al gruppo di Aveacco (Colloredo di Montalbano) della sottosezione ANA di Buia, che per volere del suo dirigente sig. Ric- cardo Lodolo, al contempo (( penna ne- ra » ed emigrante, il « raduno dell'emi- grante alpino » ha organizzato. Ma, ac- canto a lui, vanno citati i sostenitori dell'idea che — tradotta in realtà •— ha conseguito frutti che migliori non era neppur pensabile attendersi. Ricor- diamo dunque l'Ente « Friuli nel mon- do » (il quale aveva affidalo a quel- l'innamorato della nostra terra e a quel- l'entusiastico animatore ch'è Ottavio Va- lerio il compito di rappresentarlo), i generali Alvio Della Bianca e Prospe- ro Del Din, il leu. col. Porzio della Di- visione « Julia », il presidente deir.\N.\ provinciale, cap. Gallino. Tutte queste egregie persone erano presenti domenica 11 gennaio ad Aveac- co: e con essi erano afHuiti lassìi, al- l'ombra del castello che fu caro ad Er- mes e a Ippolito Nievo, centinaia e centinaia di emigranti ex-alpini ed ar- tiglieri da montagna (sul petto d'un (( vocio », la medaglia d'oro concessa al- la memoria del figlio raduto per l'Ita- lia), convenuti da tutto il Medio Friuli e dalla Bassa, con il loro bravo cap- pello militare in testa : cosi come si fos- se trattato d'una adunala scarpona. Per- chè anche questo, appunto, è da sotto- lineare: che tanti e tanti alpini friula- ni non possono partecipare alle annuali, imponenti adunate scarpone — che si svolgono normalmente in primavera •— perchè le dure necessità della vita li hanno, in quella stagione, chiamati al- trove ; in Svizzera e in Belgio, nel Lus- semburgo e in Francia; e quello di Aveacco di Colloredo è stalo, in fondo, un raduno alpino: di proporzioni lo- cali, d'accordo, ma non meno significa- tivo : con, anzi, una nota sentimentale in pili: quella del coniun denominato- re della fratellanza acquisita attraverso le fatiche dell'emigrazione. Oltre tutto, la campagna di Colloredo appariva po- polata di tende: gli ex scarponi aveva- no improvvisalo il loro accamiiamento (non mancava neppure la baracca-spac- cio rifornita da un mulo someggiato) AVEACCO (Colloredo di Montulbano) : i partecipanti al raduno deU'emi- grante alpino assistono (dia celebrazione delUi Messii. (Foto Baldassi, Buia) e su, in cima al colle, a ridosso del castello doppiamente caro — e per la storia e per la letteratura — al cuore dei friulani, avevano eretto un altare, accanto al quale s'alzava un pennone su cui garriva una grande bandiera : a in- dicare che la loro « festa » si svolgeva all'insegna della religione e della Patria. Su quell'altare, alle 11 in punto, don .'Vscanio De Luca, cappellano militare, mutilalo ed invalido di guerra, ha ce- lebrato la Messa, servila da due gigan- teschi ex artiglieri alpini, mentre le va- rie parti del divin sacrificio venivano commentate da don Albino Fabro, jiar- roco di Vendoglio e reduce dal campo di concentramento di Dachau, e mentre la fanfara del 3° Reggimento Artiglie- ria alpina eseguiva la « Canzone del Piave » e (( Stelulis alpinis » al momen- to dell'Elevazione. Quella domenica la Chiesa celebrava la festività della Sa- cra Famiglia: e quando don De Luca prendeva la parola, al Vangelo, si isjii- rava appunto a quella ricorrenza reli- giosa per esortare gli emigranti alpini a mantenere sempre inlatto nel loro cuore il sentimento della fraternità e della bontà, poiché l'umanità altro non è che una grande, immensa famiglia. di Ottavio Valerio .\1 termine del sacro rito, una bimba di Aveacco, Ida Capanna, recava il sa- luto dei fanciulli, degli alpini e della popolazioni agli emigrati e agli ospiti. Parlava quindi Ottavio Valerio : ma — sebbene la partecipazione a stampa della cerimonia lo indicasse quale ora- tore ufficiale della manifestazione — le sue parole non sono state un discorso; sono stale mollo di pivi: un colloquio a cuore aperto : piano, immedialo. Do- po aver porto ai convenuti il saluto dell'Ente « Friuli nel mondo » e del suo presidente sen. Tessitori, Valerio illu- strava gli scopi per cui l'Ente, ponte di unione spirituale tra i friulani in patria e all'estero, è sorto e opera con inesausta energia, tanto da esser tenu- to in altissima considerazione — per le benemerenze acquisite e per le attivi- che attua di continuo — in campo nazionale. E traendo occasione da un lutto del Friuli — la scomparsa del doli. Giovanni Del Zollo, primario chi- rurgo dell'ospedale civile di Udine, la cui salma, proprio in quegli istanti, ve- niva avviata verso i monti del Cadore, dove il sanitario, raro esempio di bon- e di generosità, vide la luce esor- lava gli emigranti (alpini e non alpi- ni : lutti, che anche gli assenti erano in (|uel momento, come sempre, nel suo cuore) alla comprensione e al recipro- co aiuto, alla carità umana, cristiana. Le centinaia e centinaia di emigranti alpini si componevano quindi in cor- teo e si recavano a deporre una corona d'alloro dinanzi al monumento ai Ca- duti in guerra, sulla piazza di Collo- redo di Montalbano. Risuonavano di nuovo le note della « Canzone del Pia- ve » scandite dalla fanfara del Terzo Artiglieria alpina. I,e paterne parole d'un veeeliio « s c a r p o n e i» Poi, le parole del gen. Alvio Della Bianca. Neanche questo un discorso, ma la pacata, calda voce del padre, a ricordare che si, il Friuli è povero, ma chiude una ricchezza inesauribile di in- gegno, di laboriosità, di pazienza : teso- ri che gli emigranti debbono far valere dovunque si rechino, perchè sono pro- prio quelle doti a dare un significato di santità alla dignità del lavoro. Ri- chiamando al pensiero il sacrificio dei Caduti, concludeva auspicando un avve- nire sereno e concorde per tutti gli uo- mini della terra, oltre le differenze na- zionali e le sterili barriere delle fron- tiere. E poi il rancio, consumalo nelle vec- chie, care, rumorose gavette. E gli squilli della fanfara, e i canti : i melodiosi no- stalgici cori della nostra montagna e le belle, struggenti villolle del nostro Friuli. E infine, a sera, su tutta la col- lina, una fioritura di fuochi artificiali che s'aprivano in simboli alpini e ri- cadevano lenti assumendo i tre colori della Patria. Questa la cronaca. Commenti? Sareb- bero inutili: la manifestazione ha par- lato da se, con l'eloquenza dello spiri- to che l'ha promossa. Semmai, un au- spicio: che l'iniziativa attuata quest'an- no a Colloredo di Montalbano non ca- da e anzi si rinnovi con uguale entu- siasmo di organizzazione, affiancata da Enti e da associazioni che dispongono di mezzi ben pivi cospicui di quelli ge- nerosamente — e con cosi felice risul- tato spesi da un gruppo di una sot- tosezione delFANA, validamente sorret- ta dalla sezione provinciale guidata dal cap. Gallino. DINO MENICHINI

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  • Anno Vili - Num. 63 Febbraio 1^59

    Spedizione in abbon. postale - G r u p p o 111

    FRIULI NEL MONDO O R G A N O U F F I C I A L E D E L L ' E N T E " F R I U L I N E L M O N D O , , j D I R E Z I O N E E A M M I N I S T R A Z I O N E : U D I N E - V I A M I S S I O N A R I , 2 - T E L E F O N O 5 5 . 0 7 7

    Abbon. annuo L. 600 Una copia » 50 Estero Aereo

    1.2(10 2.400

    l^er il Natole e per ranno nuo-vo sono pervenute all' Ente, da tulio il mando, lettere e cartoli-ne in tal numero do commuover-ci e consolarci insieme: commuo-verci per le parole che (pielle mis-sive giunte da ogni continente ci hanno rivolto; consolarci per la gioia di vedere che la nostra ope-ra non solo non (> stalo vano, ma anzi trovo sempre più vivo rispon-denza tra i nostri emigrati. Let-tere lunghe e lettere brevi: ma in ciascuna almeno una frase di augurio, uno parola d'incitamen-to e di plauso. E in alcune, ad-dirittura, lo benedizione per la nostra fatico.

    Grazie a lutti: ai « Fogalàrs » e ai singoli, che vorremmo citare ad uno ad uno, col propria no-me e cognome: un desiderio, ahi-noi, che l'implacabile tirannia dello spazio non ci consente di realizzare. Ma ciascuno, nel pro-prio intimo, senta che il grazie affettuoso, fraterno dell'Ente ì' ri-volto a lui; ciascuna sappia che il suo nome è qui sulle nostre labbro e nel nostro cuore.

    Eppure, fra quelle lettere, ce ii'ì' quidcuna che forzo la nostra stessa volontà di custodirla tutta per noi, con una sorta di gelosìa, tanto belle e .significative e no-stalgiche ne sono le espressioni. Come tacere la confessione che, ad esempio, ci fa un bascaìola, Sebastiano Liva, residente nello Rhodesio del Nord? Egli ci scri-ve: a Sano profaiidamente grato all'Ente per le trasmissioni men-sili. Primo d'ora non era in pos-sesso d'uno rodio, vivendo in uno boscaglia dove l'elettricità non esiste. Ma ho combinalo una ra-dio a batterìa che mi funziona a perfezione, e attendo il primo martedì d'ogni mese Jier trascor-rere 15 minuti dì gioia e di com-mozione ».

    E che dire della lettera di Ben-venuto Coiiciani, di Vergnocco, residente ad Altfarvìlle (Francia), il (piale, dopo aver premesso che spera (( di continuare a leggere a vita il giornale », chiede foto, ag-getti, costumi, libri, dischi friula-ni, in modo che tutto (pianto lo circondi in casa gli porli del Friuli'?

    Bellissime anche le parole del chiinico Lmberto Arban giunteci do Woodsloun (USA), che ci sembra non abbiano bisogna del benché minimo commento: aper-

    to a noi con fiducia, con traspor-

    to d'amico: ci ho detta della nia-lottia che per (piatirò (inni l'ha afflitta, dello fomiglio che ha la-scioto ili un tugurio, in affitto, e per la quale ha lavorato giuran-do a .se stesso dì resistere a di morire finché non avesse sistema-to ì suoi cori. Trentadnque anni d'emigrazione, ma aro ci' uno ca-setta nuova, a Galleriono: è lo suo, anche se dovrà ancora sudar tanta. « Se avete occasione di pa.s-sore per il mio paese — conclu-de — inondatemi uno foto della mio cosa: mi sto a cuore vederla, percliì' (pia ne airi) ancora per alineiia due anni ».

    Sona pachi, pochissimi fram-menti di lettere fra le centinaia di frasi che ci hanno calmata di emozione e hanno ociiito in noi roffetlo immenso che vi portiamo, cori fratelli lontani. Ma potrem-mo (vorremmo) citarne ancora: citarle tutte, le vostre parole, su cui una domina: Friuli.

    Nel nome del Friuli, a tutti in-distintomente ricambiamo gli au-guri.

    La piazza del Duomo di Spilimbergo: il magnifico tempio romanico-gotico. con la stiu ubside austera che mirabil-niente s'iirnionizza con hi torre mussicciu. sintetizzu le nobili tritdizioni iirtistiche di questo operoso centro del Friuli.

    UN RADUNO DI EMIGRANTI ALPINI Tra le numerose feste degli emigran-

    ti (ne diamo notizia in altra pagina del giornale) svoltesi in Friuli nello scor-cio dell'inverno successivo alle feste na-talizie, la festa celebrata domenica l i gennaio a CoUoredo di Montalbano sot-to la denominazione di « raduno del-l'emigrante alpino » assume senza dub-bio un valore e un rilievo particolari.

    Terra di alpini, oltre che di emigran-ti, il Friuli : e l'aver associato i due termini — quando è facile pensare che la maggior parte degli emigranti friu-lani, giovani o non più nel fiore degli anni, militò nelle file dei gloriosi reg-gimenti dell'Ottavo Alpini e nelle bat-terie del Terzo Artiglieria alpina — è stala idea felicissima, che va sottolinea-ta e di cui va data lode al gruppo di Aveacco (Colloredo di Montalbano) della sottosezione ANA di Buia, che per volere del suo dirigente sig. Ric-cardo Lodolo, al contempo (( penna ne-ra » ed emigrante, il « raduno dell'emi-grante alpino » ha organizzato. Ma, ac-canto a lui, vanno citati i sostenitori dell'idea che — tradotta in realtà •— ha conseguito frutti che migliori non era neppur pensabile attendersi. Ricor-diamo dunque l'Ente « Friuli nel mon-do » (il quale aveva affidalo a quel-l'innamorato della nostra terra e a quel-l'entusiastico animatore ch'è Ottavio Va-lerio il compito di rappresentarlo), i generali Alvio Della Bianca e Prospe-ro Del Din, il leu. col. Porzio della Di-

    visione « Julia », il presidente deir . \N.\ provinciale, cap. Gallino.

    Tutte queste egregie persone erano presenti domenica 11 gennaio ad Aveac-co: e con essi erano afHuiti lassìi, al-l'ombra del castello che fu caro ad Er-mes e a Ippolito Nievo, centinaia e centinaia di emigranti ex-alpini ed ar-tiglieri da montagna (sul petto d'un (( vocio », la medaglia d'oro concessa al-la memoria del figlio raduto per l'Ita-l ia) , convenuti da tutto il Medio Friuli e dalla Bassa, con il loro bravo cap-pello militare in testa : cosi come si fos-se trattato d'una adunala scarpona. Per-chè anche questo, appunto, è da sotto-lineare: che tanti e tanti alpini friula-ni non possono partecipare alle annuali, imponenti adunate scarpone — che si svolgono normalmente in primavera •— perchè le dure necessità della vita li hanno, in quella stagione, chiamati al-trove ; in Svizzera e in Belgio, nel Lus-semburgo e in Francia; e quello di Aveacco di Colloredo è stalo, in fondo, un raduno alpino: di proporzioni lo-cali, d'accordo, ma non meno significa-tivo : con, anzi, una nota sentimentale in pili: quella del coniun denominato-re della fratellanza acquisita attraverso le fatiche dell'emigrazione. Oltre tutto, la campagna di Colloredo appariva po-polata di tende: gli ex scarponi aveva-no improvvisalo il loro accamiiamento (non mancava neppure la baracca-spac-cio rifornita da un mulo someggiato)

    AVEACCO (Colloredo di Montulbano) : i partecipanti al raduno deU'emi-grante alpino assistono (dia celebrazione delUi Messii. (Foto Baldassi, Buia)

    e su, in cima al colle, a ridosso del castello doppiamente caro — e per la storia e per la letteratura — al cuore dei friulani, avevano eretto un altare, accanto al quale s'alzava un pennone su cui garriva una grande bandiera : a in-dicare che la loro « festa » si svolgeva all'insegna della religione e della Patria.

    Su quell'altare, alle 11 in punto, don .'Vscanio De Luca, cappellano militare, mutilalo ed invalido di guerra, ha ce-lebrato la Messa, servila da due gigan-teschi ex artiglieri alpini, mentre le va-rie parti del divin sacrificio venivano commentate da don Albino Fabro, jiar-roco di Vendoglio e reduce dal campo di concentramento di Dachau, e mentre la fanfara del 3° Reggimento Artiglie-ria alpina eseguiva la « Canzone del Piave » e (( Stelulis alpinis » al momen-to dell'Elevazione. Quella domenica la Chiesa celebrava la festività della Sa-cra Famiglia: e quando don De Luca prendeva la parola, al Vangelo, si isjii-rava appunto a quella ricorrenza reli-giosa per esortare gli emigranti alpini a mantenere sempre inlatto nel loro cuore il sentimento della fraternità e della bontà, poiché l'umanità altro non è che una grande, immensa famiglia.

    di O t t a v i o V a l e r i o

    .\1 termine del sacro rito, una bimba di Aveacco, Ida Capanna, recava il sa-luto dei fanciulli, degli alpini e della popolazioni agli emigrati e agli ospiti.

    Parlava quindi Ottavio Valerio : ma — sebbene la partecipazione a stampa della cerimonia lo indicasse quale ora-tore ufficiale della manifestazione — le sue parole non sono state un discorso; sono stale mollo di pivi: un colloquio a cuore aperto : piano, immedialo. Do-po aver porto ai convenuti il saluto dell'Ente « Friuli nel mondo » e del suo presidente sen. Tessitori, Valerio illu-strava gli scopi per cui l'Ente, ponte di unione spirituale tra i friulani in patria e all'estero, è sorto e opera con inesausta energia, tanto da esser tenu-to in altissima considerazione — per le benemerenze acquisite e per le attivi-tà che attua di continuo — in campo nazionale. E traendo occasione da un lutto del Friuli — la scomparsa del doli. Giovanni Del Zollo, primario chi-rurgo dell'ospedale civile di Udine, la cui salma, proprio in quegli istanti, ve-niva avviata verso i monti del Cadore, dove il sanitario, raro esempio di bon-

    tà e di generosità, vide la luce — esor-lava gli emigranti (alpini e non alpi-ni : lutti, che anche gli assenti erano in (|uel momento, come sempre, nel suo cuore) alla comprensione e al recipro-co aiuto, alla carità umana, cristiana.

    Le centinaia e centinaia di emigranti alpini si componevano quindi in cor-teo e si recavano a deporre una corona d'alloro dinanzi al monumento ai Ca-duti in guerra, sulla piazza di Collo-redo di Montalbano. Risuonavano di nuovo le note della « Canzone del Pia-ve » scandite dalla fanfara del Terzo Artiglieria alpina.

    I , e p a t e r n e p a r o l e

    d ' u n v e e e l i i o « s c a r p o n e i»

    Poi, le parole del gen. Alvio Della Bianca. Neanche questo un discorso, ma la pacata, calda voce del padre, a ricordare che si, il Friuli è povero, ma chiude una ricchezza inesauribile di in-gegno, di laboriosità, di pazienza : teso-ri che gli emigranti debbono far valere dovunque si rechino, perchè sono pro-prio quelle doti a dare un significato di santità alla dignità del lavoro. Ri-chiamando al pensiero il sacrificio dei Caduti, concludeva auspicando un avve-nire sereno e concorde per tutti gli uo-mini della terra, oltre le differenze na-zionali e le sterili barriere delle fron-tiere.

    E poi il rancio, consumalo nelle vec-chie, care, rumorose gavette. E gli squilli della fanfara, e i canti : i melodiosi no-stalgici cori della nostra montagna e le belle, struggenti villolle del nostro Friuli. E infine, a sera, su tutta la col-lina, una fioritura di fuochi artificiali che s'aprivano in simboli alpini e ri-cadevano lenti assumendo i tre colori della Patria.

    Questa la cronaca. Commenti? Sareb-bero inutil i : la manifestazione ha par-lato da se, con l'eloquenza dello spiri-to che l'ha promossa. Semmai, un au-spicio: che l'iniziativa attuata quest'an-no a Colloredo di Montalbano non ca-da e anzi si rinnovi con uguale entu-siasmo di organizzazione, affiancata da Enti e da associazioni che dispongono di mezzi ben pivi cospicui di quelli ge-nerosamente — e con cosi felice risul-tato — spesi da un gruppo di una sot-tosezione delFANA, validamente sorret-ta dalla sezione provinciale guidata dal cap. Gallino.

    DINO MENICHINI

  • Pag. 2 FRIULI NEL MONDO Febbraio 1959

    Inaugurati dalFEnte i corsi di liupfue e d'orientamento

    L'Ente ((Friuli nel mondo», continuando un'iniziativa che ha raccolto unanimi consensi (stan-no a dimostrarlo le espressioni di gratitudine che, da parte di nu-merosissimi nostri emigrati, ci giungono da ogni dove), ha pro-ceduto anche quest'anno all'inau-gurazione dei corsi di orienta-mento e di lingue straniere (in-glese, francese e tedesco) per can-didati all'emigrazione. Vi ha ade-rito un numero imponente di gio-vani lavoratori.

    I corsi, organizzati dall'Ente con il concorso del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, saranno tenuti seralmente in ben 34 Comuni delle province di Udi-ne e di Gorizia e avranno la du-rata di tre mesi consecutivi, per un totale di 150 ore di lezione, sotto la guida di esperti inse-gnanti.

    I Comuni in cui i corsi hanno svolgimento sono i seguenti: Avia-no. Azzano X, Buia, Casarsa, Claut, Cormons, Fiume Veneto, Forni di Sopra, Frisanco, Gemo-na, Gorizia, Grado, Latisana, Ma-niago, Moggio Udinese, Monterea-le Valcellina, Mortegliano, Polce-nigo, Porcia, Pordenone, Osoppo, Ovaro, Reana, Rivignano, Sacile, S. Daniele, S. Giorgio di Nogaro, S. Leonardo, S. Vito al Taglia-mento, Spilimbergo, Tarcento, Travesto, Valvasone e Zoppola.

    II metodo cui l'insegnamento si ispira è eminentemente pratico, mirando i corsi al fine di mette-re gli allievi nella condizione di poter immediatamente compren-dere le cose pili elementari nei Paesi dove un giorno dovranno vivere.

    Le lezioni d'orientamento, te-nute dal direttore dell'Ente, dott. Ermete Pellizzari, che presiede

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    anche ai corsi, consistono nell'in-segnamento degli elementi fonda-mentali sulla geografia, gli usi e i costumi, i sistemi di lavoro, le condizioni previdenziali, le mo-nete, le rimesse, i sistemi di peso, capacità e misura, ecc., propri dei Paesi della lingua insegnata. In-tegra la lezione l'insegnamento di nozioni di educazione civica e di igiene.

    A termine dei corsi, gli allievi sosterranno un esame pratico, il cui esito favorevole consentirà a ciascuno il possesso d'un apposito diploma.

    AVEACCO (Colloredo di Montalbano) : per i partecipanti al raduno dell'emi-grante alpino è giunto il momento del ristoro. (Foto Baldassi, Buia)

    Feste in Friuli in onore degli emigranti Molte, e tutte aU'insegna della più

    schietta fraternità, le « feste dell'emi-grante » svoltesi nel mese di gennaio in Friuli : dalla Bassa alla Gamia, è stato un commovente susseguirsi di manife-stazioni in onore dei nostri lavoratori tornati dall'estero al termine del lavo-ro stagionale o in attesa di riprendere, dopo il breve periodo dì riposo in fa-miglia, la loro occupazione negli ospi-tali Paesi del mondo dove continue-ranno a dar prova della loro tenacia.

    Delle numerosissime, indette da Enti ed associazioni, ci piace porre partico-larmente l'accento sulle « feste dell'emi-grante » svoltesi a Tauriano di Spilim-bergo e ad Amaro, alle quali hanno pre-senziato per l'Ente « Friuli nel mondo » il dott. Ermete Pellizzari e il prof. Ot-tavio Valerio, e su quelle dì Treppo Gamico, Tìmau, Bordano, Paluzza, Ma-donna di Buia e Raspano di Cassacco con l'intervento del direttore dell'Ente. Aggiungeremo doverosamente che par-ticolare significato ha assunto la mani-festazione di Treppo Gamico, essendovi abbinata, alla presenza del sottosegreta-rio ai Lavori pubblici on. Guido Cec-cherini, l'inaugurazione del nuovo Mu-nicipio (opera egregia dell'architetto Gino Valle) che s'adorna di due note-voli opere di artisti nostri : una scultu-

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    ra dì Dino Basaldella e un pannello di Giuseppe Ziguina.

    In ciascuna località, con l'intervento delle autorità civili, religiose e militari locali e dell'intera popolazione, che han-no lavorato in piena concordia per la miglior riuscita delle manifestazioni, sì sono avuti riti religiosi il mattino e adu-nate il pomeriggio con canti, musiche e danze e con la distribuzione dì pac-chi-dono ai figli degli emigranti. A que-sti, il dott. Pellizzari e il prof. Valerio hanno recalo il saluto del sen. Tessi-tori, presidente dell' Ente « Friuli nel mondo », ed hanno illustrato i proble-mi che più da vicino interessano l'emi-grazione friularm. Non c'è slato aspetto

    dell'attuale situazione migratoria che non sia stato esaminato in profondità dai rappresentanti dell'Ente, i quali han-no esortato i lavoratori a far si che ac-quisiscano una sempre miglior qualifi-cazione e una sempre maggior cultura professionale, affinchè possano più age-volmente inserirsi nell'ambiente umano, sociale ed economico dei Paesi che lì avranno loro ospiti. Dalle parole dei due oratori dell'Ente, gli emigranti han-no avuto modo di rendersi conto di quanto lo Stato italiano abbia sinora fatto a loro fuvore, e di quanto riman-ga ancora da fare perché i molti e com-plessi problemi inerenti Femigrazione siano portati a soddisfacente soluzione.

    L EDUCAZIONE DEI LAVORATORI ALE ESTERO IN UN CORSO D'AGGIORNAMENTO SOCIALE

    Una della più imponenti realizzazioni della SADE (Società Adriatica dì Elettricità) in Friuli: la diga dell'Ambiesta per l'impiumo idroelet-

    trico Medio Tagliamento • Somplago.

    Si è svolto ad Avilla il sesto corso di aggiornamento sociale per emigranti del Comune di Buia. Per tutta la setti-mana dal 12 al 18 gennaio, il teatro del piccolo centro si è affollato di emi-granti provenienti, grazie ad uno spe-ciale servizio di autocorriera, da tutte le frazioni del Comune.

    Oltre 400 i lavoratori che, seralmente, hanno assistito alle interessanti conver-sazioni che, sul tema dell'educazione del cittadino italiano all'estero, sono sta-le tenute da un magistrato (il dott. Gi-no Franz, procuratore della Repubbli-ca di Udine), da un insegnante (il prof. Didimo Pertoldi, docente presso il Li-ceo classico di Udine), da un esperto dell'emigrazione (il dott. Ermete Pel-lizzari, direttore dell'Ente « Friuli nel mondo »), da un sacerdote (il dott. don Francesco Placereani), da un sanitario (il dott. Ottavio Vidoni, medico con-dotto di Buia). Il problema dell'educa-zione è stato esaminato, cosi, sotto i suoi vari aspetti, da diversi angoli di visuale che tuttavia trovano un esito comune, identico: non esiste possibili-tà di vita civile, nel segno del recìpro-co rispetto, se esso non s'informi ai principi! d'una piena educazione mo-rale.

    In particolare, il dott. Pellizzari ha effettuato una diagnosi oltremodo acu-ta della psicologia del candidato all'emi-grazione: ne ha svelalo, con una preci-sione clinica, le speranze, i sogni, le illusioni e ne ha rivelato le disillusio-ni, le amarezze, gli abbattimenti al con-tatto con la realtà, una volta giunto nel-la terra d'emigrazione : una realtà non immaginata, del tutto diversa da quel-la che la fantasia s'era prefigurata. Co-me ovviare al doloroso inconveniente? L'oratore ha indicato la soluzione nel-l 'orientamento; nella preparazione psi-cologica del candidato all'emigrazione, attraverso una formazione seria, onesta, realistica del futuro lavoratore all'este-ro, che innanzi tutto dovrà conoscere la lingua del Paese ospitante, avere una qualificazione professionale, una salda educazione religiosa e cìvica : disponi-bilità, queste, che non s'improvvisano, ma che tuttavia è possibile acquisire at-traverso una cultura generale. Soltanto chi, contro le forze del male, sappia far

    leva sul proprio profondo sentimento morale, potrà affrontare e superare qual-siasi ostacolo e imporsi non solo per laboriosità ma anche per dignità e com-postezza. Preparazione realistica, quin-di, contro ogni facile insidia dell'illu-sione o dello spirito d'avventura. Il dr. Pellizzari ha anche esortato gli emigran-ti alla solidarietà, che dell'educazione morale e sociale è l'elemento primo, e a far si che tornando un giorno alle loro case dall'emigrazione i lavoratori possano scoprire nel loro cuore l'inti-ma gioia d'aver conservato intatti quei beni inalienabili della vita mirabilmente compendiati nel trinomio mazziniano « Dio, Patria e famiglia ».

    ^ B A D 1 o ;

    Ricordando Carlo Confi « Radio Friuli nel mondo » ha volu-

    to che la data del terzo anniversario della scomparsa di Carlo Comi fosse ricordata anche dai nostri, dai suoi cor-regionali all'estero: e c()n tale spirito di affettuosa rimembranza ha curato la óé'i trasmissione per gli emigrati, tra-scegliendo del musicista ì più significa-tivi brani per piano, per piano e so-prano e per coro : brani che vanno dal-la « Stàjare », che Conti armonizzò e adattò elaborando il tessuto di vecchi testi popolari, alle sue due liriche pivi belle, « Bvissimi » e « I doi pòi », su pa-role di Vittorio Cadèl.

    Al coro di S. Lorenzo di Sedegliano, diretto dal m.o Leandro Plenizio, e al coro « Legris furlàns » di Feletto, diret-to dal m.o Armando Del Fabbro, è sta-ta affidata l'esecuzione di « Dongia il foghèr », su versi di Cadèl, e de « La morose », su testo poetico di Ercole Carletti : due autori la cui sensibilità era vicinissima a quella del Conti; men-tre interprete delle liriche per soprano è la pura, magnifica voce della signora Bianca Del Coni, e del « Valzer delle rose » la valente pianista Carminati. Al trio di fisarmoniche del m.o Sebastia-nutto l'incarico, invece, di far riudire il vivace e caro motivo della « Stàjare n. 1 ». Dizione di Ottavio Valerio.

    La trasmissione •— curata da Ermete Pellizzari — si conclude con un richia.

    Carlo Conti, il valente musicista friu-lano scomparso, ai componimenti del quale è dedicata la 64

  • Febbraio 1959 FRIULI NEL MONDO Pag. 3

    PREMIATA IN CAMPIDOGLIO UNA BIMBA DAL CUORE D'ORO

    L ' i l dicembre 1938, a Roma, in Cam-pidoglio, è stato solennemente conferi-to il premio nazionale della bontà « Li-vio Tempesta ». Vincitrice è stata que-st'anno una bimba friulana, Luigina Cuzzolin, di 11 anni, alunna della scuo-la elementare di Chiasellis (Morteglia-no), prescelta dalla commissione per il suo allo di bontà su ben 252 segnala-zioni. Le sono state assegnate L. 200 mila in denaro e una medaglia d'oro con relativo diploma. La solenne e toc-cante cerimonia in Campidoglio è stala preceduta da un funzione religiosa nel-la basilica dell'Aracoeli, nel corso deb la quale la piccola Luigina ha acceso la

  • Pag. 4

    r— FRIULI NEL MONDO Febbraio 1959

    V. TELEGRAFICHE DA TUTTA LA REGIONE FRIULANA

    .j

    Da Udine GUIDO PIOVENE, uno dei maggio-

    ri scrittori italiani contemporanei e au-tore, fra l'altro, d'un pregevolissimo « Viaggio in Italia », ha tenuto un'ap-plaudita conferenza nella sala Ajace del palazzo comunale sul tema « Vitalità del Friuli », in occasione dell'assegna-zione dei premi del quinto concorso « Umberto de Anioni » per una mono-grafia in lingua italiana sul Friuli. 11 primo premio è slato assegnato, per urrà serie di brevi capitoli sulle pievi car-niche, al dott. Lodovico Zanini, autore d'un non dimenticato e purtroppo in-trovabile volume : « Friuli migrante ».

    UN GRAVISSIMO LUTTO ha colpi-to la classe medica udinese: a 49 anni, in seguilo ad emorragìa cerebrale, è de-ceduto improvvisamente il dott. Giovan-ni Del Zollo, primario chirurgo del-l'ospedale civile di Udine, sanitario tra i più valenti, stimali e benvoluti del-l'intero Friuli. La notizia della sua re-pentina scomparsa è stala accolta da unanime e sentilo cordoglio. Imponenti le onoranze funebri tributate alla sal-ma : vi hanno partecipato più di due-mila persone, in un attestato di grati-tudine per il medico buono, caritatevo-le, infaticabile, che concepì la propria professione come una missione altissi-ma. Egli lascia di sé un ricordo incan-cellabile nel cuore dei friulani tutti, e degli udinesi in particolare.

    VALANGHE di auguri, il .1 gennaio, all'indirizzo del grand'uff. Emilio Pic-co per il felice compimento del centesi-mo anno d'età. Gli si sono stretti in-torno familiari, amici, autorità, estima-tori per rinnovargli l'espressione del-l'affetto e della stima più profondi.

    DAI PAESI DELLA CARNIA

    La severa mole del castello dei Conti di Porcia. nel paese omonimo. (Foto Pignat).

    TOLMEZZO — Approvando il bilan-cio preventivo per il 1959, il Consiglio comunale ha disposto che l'avanzo di amministrazione del 1958, pari a 23 mi-lioni di lire, sia impiegato in spese straordinarie per l'acquisto del vecchio ospedale, per l'acquedotto di Fusea, Cazzaso, Lorenzaso e Casanova, per ar-redamento della sede municipale, per l'installazione d'un terzo filo nell'im-pianto d'illuminazione del capoluogo, per la strada Illegio-Lunza : il tutto per 9 milioni. L'impiego della restante quo-ta sarà deciso quanto prima; si presu-me tuttavia che con i residui 14 milio-ni si provvederà alla riasfaltatura delle strade di Tolmezzo e di Canova, alla prima asfaltatura di alcune strade quasi impraticabili, alla sistemazione interna degli abitati di Fusea, Cazzaso, Lorenza-so e Casanova, alla sistemazione dell'ac-cesso ad Illegio, alla copertura della

    DALLE VALLATE DEL NATISONE E DEL TORRE

    Il campanile di Bertiolo, del sec. XVII. (Foto Museo civico di Udine)

    CIVIDALE — Grande il fervore del nuovo Consiglio degli alpini in conge-do : numerosi i Gruppi ricostituiti e copiose le iscrizioni. Nel giro di poche settimane hanno ripreso vita i Gruppi delFA.N.A. di Altimis, Faedis, Campe-glio, Togliano, Cosizza di S. Leonardo, Grimacco, Pulfero. Anche gli ex alpini all'estero possono iscriversi e ricevere regolarmente il mensile L'alpino ver-sando al loro Gruppo la quota di L. 350.

    CIVIDALE — Bella l'iniziativa della « Pro Loco » che, con l'appoggio della 23'> batteria artiglieria da montagna e di Enti e cittadini, ha reso felici, con la (( Befana dell'orfano », i bimbi accol-ti nei collegi dell'« Istituto friulano or-fani » di Rubignacco e del preventorio di Carraria, ai quali i doni sono stati recati dai Re Magi in fastosi costumi.

    S. PIETRO AL NATISONE — Toc-cante cerimonia quella svoltasi il 3 gen-naio nell'aula magna dell'Istituto magi-strale : il Prefetto di Udine, doti. Vec-chi, ha distribuito centoundici pacchi dono del Presidente della Repubblica on. Gronchi e della sua gentile signora Donna Carla, ad altrettanti bambini del-le vallate del Natisene, delFErbezzo, del Cosizza e dell'AIberone. A nome non solo dei beneficali, ma anche dell'inte-ra popolazione delle Convalli, il sen. Guglielmo Pelizzo, sindaco di Cividale, ha pregato il capo della Provincia di far giungere al Presidente Gronchi i sensi della più viva gratitudine e devo-zione. Pacchi-dono del Capo dello Sla-to, in occasione dell'Epifania, sono stati distribuiti in tutti i Comuni friulani: ma particolare significato la strenna dei-Fon. Gronchi ha assunto a S. Pietro : con squisito pensiero, infatti, la locali-tà è stata prescelta come prima in ordi-ne di tempo per la distribuzione.

    NOTIZIARIO ISONTINO GORIZIA — Il ministro dei LL. PP.,

    on. Togni, ha inaugurato il 18 gennaio la nuova sede dell'Istituto tecnico com-merciale e per geometri, in via Diaz, e il villaggio INA-Casa in via del Carso, nella frazione di Sant'Andrea. Il costo di quest'ultima imponente opera, com-prendente 182 alloggi, ammonta ad ol-tre mezzo miliardo di lire.

    MONFALCONE — Il ministro della Marina mercantile, on. Giuseppe Spala-re, ha compiuto una visita ufficiale al-la città. Dopo aver sostato nella sede della Navalgenarmi e alla Capitaneria di porto, l'illustre ospite ha raggiunto gli stabilimenti dei CRDA, dove erano ad attenderlo le autorità, con le quali ha compiuto un'ampia visita agli stabi-limenti, ammirando la nuova imponente salderia e il nuovo scalo e sostando presso lo scafo in allestimento della « Esso Puerto Rico », la più grande uni-tà del mondo destinata al trasporto mi-sto di greggio e di gas liquido. L'uomo di Governo ha espresso ai dirigenti dei CRDA il suo vivo compiacimento per la perfezione delle attrezzature e degli impianti e ha promesso il suo interes-samento per sostenere le esigenze dei Cantieri, ai quali, con il potenziamento del porto, saranno affidate importanti commesse. Con gli amministratori co-munali il ministro ha esaminalo i mag-giori problemi cittadini e con i pesca-tori le esigenze della categoria. Visite Fon. Spataro ha effettuato anche a Go-rizia, a Grado, a Marano Lagunare e Porto Nogaro.

    ROMANS D'ISONZO — Domenica 11 gennaio è stata benedetta la prima

    pietra della scuola materna. Alla ceri-monia erano presenti il Prefetto di Go-rizia, dott. Nitri, il Provveditore agli Studi dott. Devetla e numerose altre au-torità. La costruzione dell'edificio com-porterà una spesa di 15 milioni, con il contributo dello Stato.

    DESTRA TAGLIAMENTO PORDENONE — I rappresentanti dei

    Comuni del Consorzio per la strada Por-denone-Oderzo in seno al comitato ri-stretto (per la Destra Tagliamento i Comuni interessali sono quelli di Por-denone, Pasiano e Praia) , hanno rag-giunto l'accordo per la prosecuzione dei lavori che consentiranno più proficui contatti fra le province di Udine e di Treviso.

    SPILIMBERGO — E' stala approva-ta dagli amministratori comunali la con-trazione d'un mutuo per la costruzione del terzo lotto dell'edificio per la scuo-la d'avviamento professionale. Deciso anche un contributo per la costruzione del ponte Caprizi sulla rotabile della Val Tramontina.

    AZZANO DECIMO ~ Dal Consiglio comunale è stalo dato mandato alla Giunta di trattare con FUNRRA.Casa l'acquisto diretto di un terreno per la costruzione di case popolari che com-prendano complessivamente 16 alloggi. Approvata anche la vendita dell'edifi-cio delle vecchie scuole elementari di Tiezzo per procedere, con il ricavo, al-la sistemazione della piazza della fra-zione.

    SAN PIETRO AL NATISONE ^ Il «nonno delle Convalli» (ma crediamo possa esser chiamalo benissimo il « non-no del Friuli » per la sua — più che veneranda — eccezionale età) , il sig. Giuseppe lussig, ha festeggiato l'ingres-so nel suo 104" anno di vita. Agli au-guri che gli sono pervenuti da tutta la regione (aggiungiamo qui i nostri) , ha risposto alzando un bicchiere di « no-strano » alla salute di tulli i friulani e, naturalmente, della sua.

    S. PIETRO AL NATISONE — L'as-semblea annuale della Pro Loco ha trac-ciato il consuntivo dell'annata 1958 e si è ripromessa il potenziamento dell'atti-vità futura in favore dell'incremento tu-ristico nel luogo e nelle Convalli. Ri-confermato presidente Mario Lertora.

    CLENIA — Riuscitissima la celebra-zione della festività di S. Antonio aba-te, che richiama gran folla dai paesi vicini. Al mattino funzioni religiose e a sera i tradizionali « quattro salti » al suono della fisarmonica, scoppio di mor-taretti e degustazione della tipica « gu-bana ».

    MANZANO — Alla presenza di par-lamentari friulani, del Prefetto e di nu-merose autorità provinciali, è stato fe-stosamente inauguralo l'edificio che ospi-ta le scuole elementari e la scuola ma-terna di Manzinello. L'ampio fabbrica-to, moderno e funzionale, è stato bene-detto dall'Arcivescovo mons. Zaffonato.

    MANZANO — Si è svolta il 5 gen-naio l'assemblea generale della catego-ria del legno, con la partecipazione di 110 rappresentanti dei lavoratori delle zone di Udine, Pordenone e della Car-nia.

    PROSSENICCO — Pacchi-dono nata-lizi sono slati inviali, come negli anni scorsi, dal Comando della Brigata alpi-na « Julia » ai bimbi delle scuole ele-mentari intitolale, appunto, al nome dell'eroica Divisione. Latore dei doni il concittadino magg. Lino Scuor in rap-presentanza della « Julia ». La distribu-zione dei pacchi ha lo scopo di mante-nere desta nei giovanissimi cuori la me-moria dei Caduti e dei dispersi della (( Divisione di ferro ».

    PORZUS — La festa della Patrona del paese è stata resa ancor più solenne dalla presenza dell'Arcivescovo in visi-ta pastorale. Accanto alle loro famiglie anche numerosi emigranti tornali in Friuli, soprattutto dalla Svizzera.

    TAIPANA — E' stato inaugurato, nel-la frazione di Montaperta, l'acquedotto rurale realizzalo dai frazionisti con il contributo dello Stato. E' il secondo co-struito nel territorio del Comune; ha uno sviluppo di 717 metri e una por-tata oraria di 3500 litri : serve per le esigenze di 220 persone e per 260 capi di bestiame.

    La chiesa di S. Michele arcangelo in Fagnigola (Azzano Decimo).

    roggia in via Janesi, all'estensione del-l'illuminazione a diverse vie tolmezzine, all'ampliamento della strada d'accesso al cimitero di Imponzo, alla parziale co-pertura del rio Aip per l'allargamento della strada d'accesso alla frazione di Cadunea.

    TOLMEZZO — Nel corso d'una riu-nione tenutasi in occasione della visita dell'on. Guido Ceccherini, sottosegreta-rio ai LL. PP., all'ospedale civile, è sta-to deciso l'ampliamento del pio luogo onde dotarlo di nuovi reparti e attrez-zature. L'esecuzione dei lavori avverrà in tre tempi e comporterà una spesa to-tale di 90 milioni. Quanto prima, intan-to, sarà dato inizio alla nuova sistema-zione degli uffici.

    VILLA SANTINA — Sono stali (o-stituiti dalla SADE cinque nuovi can-tieri per la costruzione della nuova gal-leria che convoglierà le acque del De-gano e di altri corsi d'acqua minori si-no alla centrale di Somplago. 1 cantie-ri sono sorli fra la Vinadia e Ovaro.

    ZUGLIO CARNICO — L'Arcivescovo di Udine, mons. Zaffonato, ha consacra-to al culto la rinnovata chiesa del pae-se. Il tempio, la cui parte centrale ri-sale al '400, è dedicato a S. Leonardo, in omaggio alla prima cappelletta sorta nella zona appunto in onore di quel Santo.

    DALLA BASSA S. GIORGIO DI NOGARO — Il Con-

    siglio d'amministrazione dell'ente (( Ca-sa di ricovero Giovanni Chiabà » ha de-liberato di addivenire alla costruzione dell'edificio, i cui lavori potranno ave-re inizio in primavera. Il progetto pre-vede la spesa di una cinquantina di mi-lioni ed una capienza di circa 50 per-sone. I lavori dovrebbero compiersi in due fasi. Il fabbricalo sorgerà su un'area di 10 mila metri quadrati, di proprie-tà dell'ente, subito dopo la caserma « Giovanni Aprosio ».

    PALMA NOVA — La Giunta comuna-le ha deciso che vengano eseguiti con carattere d'urgenza i lavori di straordi-naria manutenzione dell'acquedotto nel-le diramazioni di via Memmo, Savor-gnan, Contarini e Barbaro, anche in vi-sta della pavimentazione bituminosa delle strade comunali urbane che l'am-ministrazione civica si propone di at-tuare durante la prossima stagione fa-vorevole.

    FIUMICELLO — Intensissimo lo svi-luppo edilizio, soprattutto nel nucleo di via S. Antonio: 37 sono state, nel do-poguerra, le abitazioni costruite, che sa-liranno tra breve a 49 con l'assegnazio-ne dì altre 12 da parte dell'INA-Casa. Il Consìglio comunale ha anche decìso la pavimentazione bitumala dei seguenti tratti di strade comunali : ponte della Beliconda - statale Trieste-Venezia (fraz. Papariano); piazza S. Valentino - rio Marìgnul; vìa S. Lorenzo • bivio Palaz-zatto.

    DAL FRIULI CENTRALE

    Il campanile di Camporosso, del sec. XVIII. (Foto Museo Civico, Udine).

    MAJANO — Con una bella cerimo-nia, cui sono intervenuti parlamentari e le maggiori autorità provinciali, il 4 gennaio sono state inaugurate la rete interna dell'acquedotto e due strade: il rettifilo dall'abitato alla strada di Ale-magna e una stradetla che immette un gruppo di case INA all'articolazione ur-bana. Non tarderà mollo ad essere inau-gurata la fognatura, i cui lavori, per una spesa dì oltre 15 milioni, saranno presto iniziati.

    POZZUOLO — Con squisito pensie-ro, il Consiglio comunale ha determi-nato di rendere omaggio allo xilografo Tranquillo Marangoni, nativo del luo-go anche se da molti anni residente a Monfalcone, con l'acquisto dì otto ope-re dell'insigne artista : andranno ad or-nare ciascuna aula della scuola elemen-tare.

    MORTEGLIANO — Nel quadro del bilancio dì previsione per il 1959, i consiglieri comunali hanno approvato all'unanimità l'istituzione della scuola di avviamento professionale di tipo in-dustriale, l'assunzione d'un mutuo di 3 milioni per il completamento delle scuo-le professionali e. a maggioranza, il pro-getto per il collegamento di via Mar-lini con piazza Verdi per una spesa preventivata in L. 2 milioni.

    CORTALE — L'infaticabile parroco, don Mario Fabrizio, ha dato vita a un ((Centro di iniziative culturali » orga-nizzando una serie di conversazioni su argomenti storici, geografici, artistici, letterari, musicali e sociali. Particolar-mente riuscita la « serata » dedicata al-la musica di Arturo Zardini, con l'in-

    tervento del complesso corale delFINPS di Udine diretto dal m.o Sebastianutto, che ha tenuto anche una brillante pro-lusione sul caro, indimenticabile autore di (( Stelulis alpinis » e del « Cjant da l'emigrant ».

    CODROIPO — Festeggiatissimo è sta-to Primo Camera, campione del mondo di lotta libera, in occasione d'un breve soggiorno, durante il quale ha acquista-to un biglietto aereo per Sidney (Au-stralia), dove il ((gigante di Sequals n sarà impegnato in una tournee di lot-ta per tre mesi.

    BASILIANO — L'avanzo d'ammini-strazione del 1958 è stato destinalo dal Consiglio comunale per opere di pub-blica utilità ed in modo preminente al-l'asfaltatura di strade, secondo un piano già approvalo dagli amministratori ci-vici.

    PAVIA DI UDINE — Seguendo una consuetudine in uso da vari anni, il giorno dell'Epifania l'Amministrazione comunale ha assistito ad una cerimonia propizialrice nella parrocchiale di Lau-zacco. Più solenne, quest'anno, la ma-nifestazione : nella circostanza è stato benedetto il nuovo gonfalone munici-pale, concesso con decreto del Presiden-te della Repubblica al Comune assieme allo stemma araldico e ai sigilli ufficiali.

    CAMPOFORMIDO — E' stalo appro-valo dagli amministratori comunali il progetto relativo al secondo stralcio del-la rete interna dell'acquedotto, per l'im-porto complessivo di 13 milioni, per il capoluogo e per le frazioni di Bressa e Basaldella.

  • Febbraio 1959 FRIULI NEL MONDO Pag. 5

    ALLA PEDEMONTANA S. DANIELE — Dopo i 16 apparta-

    menti realizzati nel 1958, la gestione INA-Casa ha informato da Roma della avvenuta approvazione dell'area via Carducci • viale Trento e Trieste per l'erezione d'un caseggiato comprendente sei alloggi, oltre ai servizi annessi; quanto prima sarà provveduto all'asta e all'appalto dei lavori, che non tarde-ranno ad iniziare. I problemi che l'Am-ministrazione comunale, presieduta dal sindaco cav. Giorgio Zardi, si trova in-nanzi per il 1959 sono numerosi ed im-portanti: innanzi tutto il completamen-to della rete dell'acquedotto, i cui la-vori avranno inizio in primavera; poi l'edilizia scolastica. Si costruiranno, sem-pre nella prossima primavera, 12 aule nuove e 4 saranno sistemate per le ele-mentari (spesa, con contributo dello Stalo, di 37 milioni), sarà sistemato il vecchio edificio dove troveranno sede la scuola media e la scuola d'avviamen-to professionale. Occorreranno circa tre anni perchè il programma sia completa-to, ma si otterrà una sistemazione defi-nitiva del palazzo degli sludi. Oltre 14 milioni di lire saranno spese per la gra-duale sostituzione del materiale didatti-co. Nel 1959, la frazione di Cimano sa-rà collegata telefonicamente al centrali-no di Ragogna, mentre entro aprile sa-rà automatizzato il servizio nel capo-luogo. Ulteriormente ampliata e raffor-zata sarà la pubblica illuminazione, e si procederà nei lavori di rettifica della strada per Rodeano. Sistemazioni stra-dali si avranno in Borgo Sacco e vie minori, per una spesa di 6 milioni.

    OSOPPO — L'Amministrazione co-munale si propone, nel quadro del suo programma d'attività, la costruzione del-la scuola di Rivoli, le difese sul Taglia-mento, la sistemazione di strade.

    ARTEGNA — Il 5 gennaio è stata inaugurata, alla presenza delle maggiori autorità provinciali, la nuova scuola ma-terna intitolala alla memoria di mons. Giovanni Castellani.

    GEMONA — Alla « Casa del pelle-grino » è slato inaugurato il refettorio delFE.C.A., che quest'anno darà assisten-za a 130 alunni meritevoli e bisognosi : I lo del capoluogo e 20 di Ospedaletto.

    VIVACE ATTIVITÀ A mUMM

    SANTIAGO (Chilo) - / soci dellu « Fu mèe furhme» posano, il giorno di !\atiile. per la fotografia - ricordo.

    NATALE A SANTIAGO Il Natale ha chiamalo a raccolta, co-

    me ogni anno, i componenti della ((Fa-mèe furlane» di Santiago del Chilo, e in tale circostanza tutti i figli dei soci del sodalizio ebbero la simpatica sor-presa d'un dono: un panettone che li rese felici. Dopo la cena sociale e i «quattro salti in famiglia» di rito, la non meno rituale fotografia, che qui so-pra riproduciamo.

    11 primo piano, i piccoli: la più gio-vane rappresentante della ((Famèe», Pa-trizia Binella, sostenuta da Maria Tere-sa Collovati; a fianco, a destra, la ni-potina del presidente del sodalizio, e a sinistra il piccolo Alfredo Collovati, che ha avanti a sé la bimba Giannina Polenlarutti; dietro, in braccio al bab-bo, il nipotino del sig. Piemonte. Que-st'ultimo, riuscitissimo insieme ai suoi cari, sorride compiaciuto. Giustamente gloriali tutti i sigg. Poiiulin, perchè

    DA CIVIDALE A TARCENTO IL GIORNO DELL'EPIFANIA

    Tìriila impeccabilmente a festa, la Tarcento. Ora che potevamo correre, gli « Carolina » (ve la ricordate? è la niac- ameni poggi di Faedis, Racchiuso, Ai-china del mìo amico) attendeva sulla timis ci venivano incontro nello linipi-piazza di Cividale che la « Messa dello spadone » avesse termine. Frattanto, nel Duomo, il diacono, inciipsuluto in un elmo piumuto e in una vistosa pianeta, reggendo nella sinistra il prezioso Evan-gelurìo e nella destra il pesante spado-ne del Patriarca Marquurdo, benedice-va dal sommo della gradiniita deU'alta-re la grande folla radunata sotto le am-pie arcate del tempio.

    Il mìo pensiero correva veloce a quun-do il popolo, rìversondosi dalle valli, dai borghi, dalle frazioni, .si assiepava riverente per ammirare il Patriarca che riceveva dal messo imperiale le insegne della sua missione di comando e di di-fesa. Vedevo le masse popolane di Zuc-caia, Urusbergo, Sanguarzo, Orsaria, Gagliano, S. Leonardo, su su fino a Tolmino, trasformarsi in fedeli schiere di soldati per respingere gli Avari, gli Slavi, i Franchi; e risaliva, il mio pen-siero, alle balde formazioni della Re-pubblica Veneta, ai nostri padri com-battenti del 1915-18, ai nostri frulelli bultutisi du leoni nell'ultimo conflitto. Mi sentivo più che mai legato alla mìa bella terra friulana, sobria e fedele, poe-tica e generosu.

    La folla già sì riversava sulla piazza : Vantichissimo, suggestivo rito era finito. Ebbe un bel daffare, la « Carolina », tra tutta quella gente, ad uscire dulln piaz-za per raggiungere l'asfaltutu Cividiile-

    COSTRUZIONI A UGNANO

    PER MEZZO MILIARDO A Ligrmno sono in corso lavo-

    ri edili per mezzo miliurdo di lire. Novanta sono le nuove co-struzioni progettate : 72 riguur-dunti fabbricati residenziali e 18 fra alberghi, pensioni, pubblici esercizi, ecc. Tutte le opere in-traprese saranno portate a termi-ne prima dell'inizio della stagio-ne balneare. I lavori comprendo-no 393 nuovi appartamenti con 1507 vani utili, 1049 accessori e 116 altri vani per un volume com-plessivo, vuoto per piano, di 94.470 metri cubi.

    da arìu del clemente inverno. Tutto il pnesaggio sembruva partecipare delbi fe-sta dell'Epifania : proprio allora — pensuvo — si rinnovava in Geniona l'a-vito rito dellu « Messu del tullero » che ritppresenta il riconoscente omuggio del potere civile verso chi opera per il be-ne dello spirito. Ansimava, la « Caroli-mi »; sembrava avere la nostru unsiii di giungere a Tarcento per i riti epifanici dei Re Magi e dei « pignurtìi ».

    Ed eccoci a Tarcento, nella « perla del Friuli », ad assistere itile numerose manifestazioni per VEpifaniu. Breve hi cerimonia a Palazzo Frungipune, dove con il « IV Premio Epifaniu » venivuno riconosciute le benemerenze di tre friu-lani verso la « piccola pittrìii » : ullu cav. uff. Maria Teresa Berghinz presi-dente provinciale dell'Associnzione na-zionale Famiglie dei Caduti e dispersi in guerra, al comm. Enrico Broili già presidente per molti anni dell'Ente pro-vinciale per il turismo, u don Pietro Flamiu du 43 unni purroco buono e generoso di Sedilis veniva conferitu iinu medaglia d'oro. Poi il corteo dei Re Magi, accompagnati dullu « Compugniu del bugni » di Cividule e dai « Cantori del Friuli », in una suggestiva rievoca-zione sale, nell'incerta luce del crepu-scolo, verso il « Cisejelàt » tra una ma-rea di gente. All'improvviso, dal colle di Sant'Eufemiu, lume tuglienli di luce: dritta contro il cielo si staglia la mole del monumento-furo del Bernadia eretto a gloria dei Caduti d'Italia, e in parti-colare degli eroi dellu « Julia ». Poi di nuovo il buio. E, ad un tratto, le fiam-me crepitnnti del « pignurtìi griint » si levano dal piazziile dell'antico castello di Caia a dure il segno u tutti i fulò cosparsi sull'ureo dei monti turcentini: i « pignarùi » s'accendono ud uno ad uno, si richiamuno di monte in monte, lanciano verso il limpido cielo del Friu-li le loro lingue vermiglie. Sono i fuo-chi purificulorì dellu cara tradizione friulutm, da cui i vecchi traggono gli auspici per il raccolto.

    Poi, a notte, quando tutto è ormai ulto silenzio, la « Curolinu » accenna un timido pnrlotture di bielle e pistoni. Ila qiiusi vergognu di interrompere unu così distesa serenità, che ora domina colli, paesi, case, a dar ristoro agli uo-mini che riprenderanno domani la loro antica e santa fatica.

    VIO

    hanno saputo sorridere all'obiettivo; al contrario, si crucciano la signora Bruna Collovati, al centro, e la signo-ra Ernesta Nait, prima a destra in pie-di, perchè l'obiettivo stesso non è stato con esse generoso come di consueto. Sereni sono i sigg. Visentin, sebbene un gruppo di indiscreti li divida. Il sig. Zanelle e il nipote Vittorio Collo-vati imitano la foggia degli indios, so-stituendo le piume con un ramo di pi-no. La bimba al centro, in abito bian-co, é Vanni Bellizzari, che non si sente del tutto felice per l'assenza della mam-mina dalla festa, a causa d'un'indispo-sizione; e il babbo di Vanni, il sig. Bellizzari, è il jiiù nascosto di tutti : gli occulta il volto la signora Allegra Polenlarutti, davanti la quale il figlio Eno si fa beffe dell'obiettivo con una smorfia. Davanti al beffeggiatore Eno è il sig. Della Schiava, troppo serio so-prattutto a confronto del radiante sor-riso della sua signora. Per gli altri, i giovani e le giovinette, ogni commento guasterebbe : la fotografia parla di per sé.

    (Questa didusciilia è dellu gentile se-greturia della « Fumèe», la quale, a no-me di tutti ì nostri corregionali in San-tiago del Chile, invia a nostro mezzo auguri e saluti a tutti i friulani nel mondo).

    Invilo ai «Fogolars» Invitiamo i dirigenti dei

    sodalizi friulani oU'eslero a comunicarci tempestivamen-te, con tutta urgenzo, le no-tìzie delle monifestazioni in programma ed effettuate. Rivolgiamo tale invita nel-l'interesse stesso d'agni sin-golo (( Fogohtr », e per far sì che il nostro giornale re-chi notìzie sempre fresche, attnolì, di interesse imme-diato. Confidintna che la no-stra preghiera sarà esaudi-to, e — con il volo più fer-vido dì buon lavoro — rin-graziamo lutti ontìcipata-mente.

    Il « Fogolàr » di Copenaghen, grazie allo zelo del bravo presidente Bruno Franz e dell'instancabile vicepresidente Pietro Odorico, nonché degli altri en-tusiasti collaboratori, continua alacre-mente la sua eccezionale attività, che riscuote plauso generale, in seno alla comunità friulana ed italiana della ca-pitale danese. Senza far menzione del-le piccole e graziose feste, che ormai son diventate tradizionali alla sede del «Fo-golàr» — come la allegra nottata di S. Silvestro, la cena d'autunno con i ti-pici cibi friulani — tre avvenimenti vanno ricordati, in quest'ultimo scorcio di tempo, per la loro singolare carat-teristica e per il valore morale, che viep-più legano la nostra gente al Friuli e alla Patria: la festa dell'arte dramma-tica italiana; la festa degli affetti do-mestici e del Friuli ; la festa natali-zia dei bambini e delle famiglie. Un ricordo ci vuole, per ognuna di queste celebrazioni, che intorno al «Fogolàr» hanno raccolto tutti gli italiani di Co-penaghen, oggi particolarmente affiata-ti e concordi.

    LA SERATA TEATRALE

    Il «Fogolàr», per la rappresentazio-ne svoltasi il 29 novembre, ha dovuto compiere un alto di coraggio fuori del-l'ordinario. E questo atto venne com-piuto particolarmente da Pietro Odori-co, al quale si deve l'audacia della rac-colta, tra le varie ditte locali, delle somme necessarie alla copertura delle spese, che superarono il mezzo milione di lire. L'attesa commedia, annunciata da una magnifico programma stampato, fu rappresentata al « Lorry Riddersa-len». La compagnia del «Piccolo Teatro Italiano» di Goteborgo (Svezia), ani-me del quale sono il console italiano Arturo Marciapiedi ed il commerciante milanese Leonida Lolua, ha portato sul-le scene la commedia goldoniana « Un curioso accidente» con una signorilità di recita, di costumi e di scenario che doveva entusiasmare il pubblico che gre-miva il teatro: tra gli spettatori il Ve-scovo di Copenaghen mons. Suhr ed il consigliere d'Ambasciata dr. Nardi. Pri-ma della rappresentazione il pubblico venne intrattenuto brevemente dal sol-

    riconoscenza dei friulani della Dani-marca, che la sera del 20 dicembre era-no raccolti nella sede del «Fogolàr», quasi in religiosa atmosfera, per udire le inconfondibili voci dei loro cari lon-tani.

    E quando, al termine dei messaggi au-gurali, si è aggiunto quello del dott. Pellizzari e poi giunse l'accento delle nostre villolle al suono dell'armonica, un ultimo brivido di commozione ci ha scossi e ci ha strappato un grido ap-passionalo di saluto al nostro lontano, e pur tanto vicino, Friuli!

    FESTA NATALIZIA DEI BIMBI E DELLE FAMIGLIE

    In occasione del Natale, la Missione non poteva — come di consueto — di-menticare i bambini friulani ed italia-ni dì Copenaghen, senza unire intorno ad essi le loro famiglie e vivere insie-me un'ora di gioia natalìzia. Le famìglie erano li, strette intorno ai loro festosi bambini. C'erano anche tanti ospiti d'o-nore danesi; tra gli altri, il Vescovo mons. Suhr, l'incaricato di affari del-l'Ambasciata dr. Nardi, il capo della po-lizia stranieri dr. Soegaard. Il «Fogolàr», con la sua azione organizzatrice, ha af-fiancato l'opera del missionario, e tut-to andò bene. Ben cinquanta bambini ebbero il dono di Babbo Natale; e di essi una ventina si esibì sulle scene in maniera impareggiabile. .Abbiamo udito sette bambini al di sotto dei sette an-ni dirci il loro infantile canto attorno al presepio. Poi tre ragazzetti hanno presentato una graziosa pastorale dialo-gala; quindi cinque piccine hanno reci-tato magnificamente la «Nolte Santa» di Gozzano. Le più spigliate e brave ci hanno quindi presentalo in maniera commovente il bozzetto di P. Bacon : «Alba di gioia». Poi il nostro giovane tenore Dario Campeotto ha cantalo ot-timamente al pianoforte alcune belle canzoni. Il ricco programma si chiuse con la rappresentazione della nota far-sa di G. Omodei : «Il pittore dispera-to», esilarante e comicissima, brillante-mente messa in scena da attori ben noli al pubblico presente, che ha riso veramente di cuore. In modo migliore non ci si poteva scambiare gli auguri di

    toscritto sulla commedia e sull'arte in- buon nuovo anno, auguri che qu i confondibile di Goldoni. La rappresen-tazione, preparata sino alle finezze, ha superato ogni più lusinghiera attesa e tutti gli attori han meritato un plauso sincero. Particolare elogio al sig. Mar-ciapiedi, che con maestria ed arte mi-rabile sostenne il ruolo principale ed al quale, unitamente al sig. Lolua, si deve se a Goteborgo s'è potuta racco-gliere una compagnia di dilettanti filo-drammatici cosi appassionati e veri ar-tisti delle scene.

    FESTA DEGLI AFFETTI DOMESTICI E DEL NOSTRO FRIULI

    A me piace chiamare in tal modo la serata che il «Fogolàr» ha organizzato per l'audizione dei messaggi di Natale, giunti dal Friuli a tutti i friulani resi-denti in Copenaghen, che hanno apprez-zalo ed ollremodo gradito il dono del-l'Ente «Friuli nel mondo» riservato an-che a noi, coll'invio del disco dei mes-saggi dei nostri cari. Grazie dal pro-fondo del cuore. E' la seconda volta che l'Ente ci fa questa gradita sorpresa, poiché già il compianto ed indimenti-cabile Chino Ermacora ci aveva fatto tal dono. Giunga pertanto all'Ente la

    dialmenie estendiamo a voi di «Friuli nel mondo».

    SILVIO PORISIENSI

    COPENAGHEN - / dirìgenti del « Fogolàr » tra gli artisti del « Piccolo Teatro Italiano » di Goteborgo.

    La "Famèe,, di Rosario

    ha la sua nuova seJe La buona volontà e lo spirito di con-

    cordia, oltre l'immenso amore di tutti i soci per il Friuli, hanno fatto si che la « Famiglia friulana » di Rosario sia riuscita a realizzare un sogno da tem-po accarezzato : quello di avere una pro-pria sede sociale.

    Una lettera di Vincenzo Boccardi ci informa infatti da Rosario che il soda-lizio, dopo molte ricerche, è riuscito ad acquistare un immobile in Calle Cor-doba 3060/66, ora passato in proprietà della « Famèe ». « Oggi — dice la let-tera — dopo mille difficoltà d'ogni ge-nere, siamo finalmente in una casa tut-ta nostra, e d'ora innanzi tutti i nostri sforzi saranno destinati ad essa, per ren-derla sempre più accogliente e serena, in modo che nessun friulano si senta estraneo in sede, e dove l'amore per il Friuli lontano sarà sempre più caldo e spontaneo ».

    Lo stesso sig. Boccardi ci informa che l'inaugurazione della sede sociale del-la « Famiglia friulana » di Rosario ha avuto ufficialmente luogo il 15 novem-bre 1958, con il concorso delle più emi-nenti autorità italiane ed argentine, e d'una folla immensa di amici.

    UN GRAVISSIMO LUTTO

    DELL'INO. ORESTE DE PAULIS

    Un gravissimo lutto ha colpito il no-stro amico ing. Oreste De Paulis, resi-dente a New York: la sua cara, buona mamma, che vegliò sulla famiglia come un angelo, provvida e serena, instanca-bile e fidente, non é più.

    Alla dolce, caritatevole signora scom-parsa il nostro accorato, estremo saluto; alla famiglia tutta, e particolarmente al-Fing. Oreste De Paulis, l'espressione del nostro più profondo e affettuoso cor-doglio.

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    FRIULI NEL MONDO Febbraio 1959

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    J Oiiatri cjàcai^ifs sot la nape

    V.

    Giambis di — Chest istàt •— mi contavo Eline •—

    la me cjase e jere deventade il «Rico-vero dai vecjos». O ai vùl in consegne par une selemane: me mari, la mari di me cugnade e une agno 'ne voce vecje che no vevi viodùde di cuissà trop limp e e'a mi vevin tant racomandàt.

    Tu puedis nome erodi se tant ce fa par contentalis dutis t r e : une e oleve la panade, che altre e veve miòr brut, la gnane no mangiavo se no 'i fasevi la polente, parcé che cui pan no jere bui-ne di compagna.

    E no baste : judo la mame a impirà '1 gjachetin, par vie che à i dolòrs; che altre a tira su lis scarpis; tentone cun me agne par fai meli lis mudan-dis (e diseve che lis ten juste par quant che va a miedi) . Insume, lavòr e pinsir. Une matine la gnagne si svee cun che di là a spas. E dis che jé no à viodùt Udin come c'al é cumò, che sì o no a podarà torna in citai, e pò che à voe di straviasi, e di ciapà un pòc di ajar.

    — Ben, conlentinle, puare vecje — o pensi. La judi a meli su il visìt blanc e neri cui golet di pontine, i fàs impirà lis scarpis, chès flaputis, e vie: ju pe ' scjalis piane planchin, e pò pe strade a-dasiùt, come che si fàs cui fruz che àn imparai di póc a cjaminà. Ogni tant j domandi come che sta e, se dovente un pòc rosse, o mi spaventi: o Dio, '1 cùr! guai se a ves di colami! ce re-sponsabilitàl! Par là simpri plui adasi o fàs finte di jessi strache io. 'J dìs di ferma denant di ogni vetrine.

    E j é : — Ce mode! Quant che o jeri zovì-

    ne jo viostu... chei e jerin vistiz! Ce «machinarios'» sono chei li? Cumò no fasin altri che inventa tramais. Bene-dez i miei t imps!

    E dopo: — Viòt ce c'a córin cun chés motoretis. To barbe, requiem, al leve a sun di Buelis e distes al à ziràt dut '1 Friùl. In pocjs peraulis dut al jere miòr une volte. Cussi, fevelant, o vin passai vie Puscuel e un biel toc di Marcjàtvieri.

    L'orloi al coreve come un danài e jo o pensavi al gusta c'al mi restave in-daùr; ma no podevi ve' premure.

    Quant che Dio al à olùt o sin rivadis a cjase.

    — Sta sintade cujete, gnagne. O ti

    Al Taiament O Taiament, che tu vàs pai Friùl,

    cui to làvio dì glérie, passonant, cumò che sglonf tu businis pussunt ti ricuàrdis-tu dai sulz dal cjavrùl?

    Lassù pùar e cuièt come un riùl, lis puemis ti passavìn fevelant, e tu tu ur levis vìe cjacaruzzant intór ì pis, lizerin come un tùl.

    Ma, cjatàt un roiùc' par ogni trai tu végnis jù, tu ti sglonfis a plen, e tu cjapis possès de Furiarne.

    Di là de grave, miec' scuìndùt tra i pòi un cjampanil al cuche, e a cui cu ven al buie, vie pe gnot, l'Avemarie.

    BINDO CHIURLO

    It une volte fàs bevi un pòc di café (al ten su '1 cùr, j pensi) .

    Ma, intani c'o mi volti par cjoli la cjcare, la vecje a si alzo e, un póc in-musonade, mi dis:

    — Ti ringrazi sastu Eline di vèmi puartade a spàs, ma o ti dis la sante veretàt, jo no ven plui se no tu cjami-nis un tic plui svelte. Cjale mo, chest al é il gno pas: un, due, un, due...

    E si met a cjaminà intòr de taule cui pas e l'andade di un general di fantarie.

    Par un moment o soi restade instu-pidide, pò dopo o ài scugnùt ridi cun jé par dutis lis més poris.

    — Tu às reson, agne, di critica; forsi ancje lis giambis di cumò no son come chès di une volte.

    LUCIA SCORZIERO

    IK B I B L I O T E C A

    LA GUARNERIANA

    TOLMEZZO • L'armoniosa piazza XX Settembre, cuore ideale della Carni

    BISUGNE CAPÌ FURLÀN! Al iere lim[) di nere, co lo vite

    da creaturis no voleve un sold mal, e anele tal nestri Friùl a ie-riti une vare di rifigiàz ebreos e buine ini ju sciiindeve e ju prote-zeve zemiìt che podeve, magari ris'cionl la piel.

    Dos siorulis ebreìs di Triest ve-vin ciotàt a Udin uno famèe ge-nerose di furlans che senze paure lis veve logodis e lis tratove co-me personis di dose, cii.

  • Febbraio 1959 FRIULI NEL MONDO Pag. 7

    POSTA SENZA FRANCOBOLLO AFRICA

    CIMENTI Luigi - CHISIMAIO (So-malia) - Grazie d'averci informali del «doppione», e per la bellissima lettera di cui le siamo riconoscenti. Salutiamo assai volentieri per lei Villa Santina e tutta la Carnia.

    D'ARONCO C. Agostino - NAIROBI (Kenia) - Il figlio Ugo ha provveduto all'abbonamento 1958 e '59 per lei. Dal suo figliolo cari saluti, da noi grazie e auguri.

    MACAN Mario - JOHANNESBURG (Sud Africa) - Abbonato per il 1958 e 1959 a mezzo del nostro caro collabo-ratore cav. Giovanni Faleschini sindaco di Osoppo, che con lei ringraziamo. Il giornale le verrà spedito per posta aerea.

    MACORIG Giovanni - BENGASI (Li-bia) - Abbonato per il 1959 a mezzo del nipote Giuseppe che invia cari saluti. Da noi grazie e cordialità.

    MAGGIOLO Lino - NDOLA (Nord Rhodesia) - A lei e famiglia grazie cor-diali degli auguri, che ricambiamo cen-tuplicati.

    MENIS Riccardo - ADEN (Arabia) -Anche per lei ha provveduto, per il saldo 1958, il cav. Giovanni Faleschini. Grazie, ogni bene; saluti da Osoppo.

    MICONI Guerrino - NAIROBI (Ke-nia) - La sig. Sira ci invia da Treviso L. 3OO0, quale abbonamento sostenito-re 1958 a suo favore: il giornale le per-verrà per via aerea. Grazie, auguri cari.

    MIOTTI R. - TAMATAVE (Madaga-scar) - I 2000 fr. malgasci la fanno no-stro abbonato sostenitore per il 1959. Vivissime grazie e fervidi voti di pro-sperità.

    RODARO Giovanni - GIMMA (Etio-pia) - Il giornale, per il 1959, le giun-gerà per posta aerea: ha provveduto al-l'abbonamento 1959 la sua gentile signo-ra che le invia affettuosi saluti. Anche da noi ogni augurio più caro.

    SIST Suor M. Luigina e CISILINO Suor Dominila - KENA - TAURIAT (Egitto) - Ringraziamo degli auguri, giuntici graditissimi, e ricambiamo con pari cordialità.

    TRAUNERO Daniele e Decio - AD-DIS ABEBA (Etiopia) - All'abbona-mento 1959 per il giornale, che vi giun-gerà per posta aerea, ha provveduto la sorella che vi invia affettuosi saluti. Da noi, mille grazie e auguri.

    TROMBETTA Suor Ottaviana - NO-VA FREIXO (Mozambico) - Grazie, Ma-dre, delle gentili, toccanti parole per il nostro lavoro, e dell'augurio per il nuo-vo anno. Ricambiamo esprimendo tutti i nostri voti per il Suo apostolato.

    ASIA FABRICIO Piero - PAKISTAN - Gra-

    zie degli auguri; ricambiamo con tut-ta cordialità.

    MAREGA prof, don Mario - GIAP-PONE - Il dott. Salvino Braidot, che le invia infiniti saluti augurali, le fa omag-gio dell'abbonamento 1959 al giornale. Si abbia da noi, caro reverendo, i voti più fervidi di fecondo apostolato.

    AlSTIIALIA CORNACCHINI Aurelia - TRAFAL-

    GAR - Dal rag. Cappellari, che la salu-ta cordialmente, ci é slato versato il sal-do per l'abbonamento 1959. Grazie, ogni bene.

    STEFANI Gina e Aldo - PROSER-PINE - La gentile signora Co. Burgos, di Genova, vi fa omaggio del giornale per tutto il 1959. Ogni bene.

    TREVISAN Enrico - JUNCTION SHAFT (Cooma) - La sua gentile fidan-zata, che le invia saluti ed auguri infi-niti, ci ha versato l'abbonamento per il 1958 e il 1959. Grazie, e i voti più fer-vidi e sinceri a tutt'e due.

    ZILLI Giulio - DEEP CREEK - Ab-bonato per il 1959 a mezzo della sua buona mamma, che la saluta caramente, con augurio. Da noi, grazie e cordialità.

    EUROPA ITALIA

    BURGOS co. M. M. - GENOVA - Il nostro caro amico cav. Renato Gressani le fa cordiale omaggio del giornale per il 1959. Con i suoi saluti, gradisca i no-stri auguri.

    CAIRONE prof. Renato - COME-GLIANS - Il suo abbonam. per il 1959 ci è stato versato dal cav. Renato Gres-sani, che con lei ringraziamo anche per l'abbonamento a proprio nome.

    VENUTI don Zaccaria - TORINO -Come sopra; e infinite cordialità.

    FALESCHINI cav. Giovanni - OSOP-PO - Rinnovate grazie per l'abbonamen-to 1959 e per la preziosa collaborazio-ne. Saluti cordialissimi, e vive simpri Osòf e il Friùl!

    POZZI MASSA prof. Rosetta - MON-TECATINI - Anche il suo abbonamen-to 1959 ci è pervenuto a mezzo del nostro collaboratore cav. Gressani. Si abbia i nostri voti più fervidi.

    SBRIZZI Celeste - S. GIORGIO RICH. - I suoi versi di Natale ci sono giunti troppo tardi per trovar posto nel numero di gennaio; comunque, li ri-produciamo ugualmente qui di seguito per i suoi compaesani e per tutti i friu-

    RltoriBO i n F r i u l i pei* i l IKatale

    Un gruppo dì emìgruti friulani ha vo-luto far ritorno dal Canada in Friuli per trascorrere il Natale in famiglia, e durante il viaggio ha fissuto, nella fo-tografia che riproduciamo, un momen-to della traversata dell'Oceano a bordo della motonave « Giulio Cesare » della Società « Italia », come saluto ed augu-rio agli amici in Cunuda e in Friuli. Sebbene, durante la traversata, le burra-sche fossero molte e forti, tuttavìa l'al-legria del gruppo è stata continua: in-dimenticabili le serate allietate dai cori friulani e da abbondanti libagioni di Chianti e grappa (oh, solo per schia-rirsi la gola e cantar meglio!), nonché da accanite partite dì briscola e tres-sette. E se ogni tanto distrattamente s'accendeva... qualche moccolo (sempre per colpa del tre di coppe mal giocato), il cappellano, mons. Luigi Floran, da Campeglio, pensava a spegnerlo con una purolu buona e... con bottiglie di birra.

    Ma alle villotte e alle partite il grup-

    po alternò, a santificazione del Natale, il canto di belle «pastorali» nella cap-pella di bordo durante la novena na-talizia.

    Ed ecco i nomi dei nostri corregio-tmli : Argentin Armando di Cordenons, Baldo Sergio di Cordovado, Bertoli Ma-rio di Barazzelto, Besan Giovanni di Cordenons, Boscarìol Guido di Zoppola, Claudio Giobatta di Mortegliano, Del Ross Livio di Pontebba, Del Tatto Vit-torio di Castelnuovo del Friuli, Della Pica Leandro di Dignuno, De Piero Al-pidio di Cordenons, Della Vedova Bra-mante di Rive d'Arcuno, Dezan Vinicio di Cordenons, Lazzer Luigi di Zoppola, Mincin Alfredo di Meduno, Onguro Ric-curdo dì Cordenons, Pa guacco Elmis dì Arzene, Pedron Silvio di Bunnia, Pel-lurin Tito di S. Giovanni di Casar.sa, Scian Aldo e Elio di Cordenons, Tof-folo Biagio di Frisanco, Turrin Pietro di Cordenons, Zorzit Marcello di G. B. di Azzano X.

    lani all'estero : « Nudai, gran fiesta di fumèa. — L'emigrant al torna in pais; - su lis nestris montugnis a nevèa, -— augurios e sulùs tra parine' e amis. — Lis cjampanis sìinin a fiesta — portant in ogni cor l'alegria, — ma a chei restai lontun i desta — il rìcuart e un senso di nostalgia ». Le due quartine valgano da rinnovato augurio a tutti.

    TONIUTTI comm. Quinto - SASSARI - Dal sig. Dario Del Fabbro, che con lei salutiamo e ringraziamo, ci è stalo spedilo l'abbonamento 1959 a suo nome. Ricordi sempre il nostro caro Friuli !

    A F S T I i r A

    CONTIN Benedetto - ST. PAUL LAV. - Grazie vivissime dei cento scel-lini che la fanno nostro abbonato soste-nitore per il 1959. Saluti cari da Piano d'Aria.

    TROMBETTA Blas - KLAGENFURT - Il cav. Giovanni Faleschini, sindaco di Osoppo, ci ha spedito l'abbonamen-to 1959 per lei. Grazie, e benvenuto nel-la famiglia dei nostri lettori.

    FIIAXCIA

    BIANCHI Lucia - LION - Ringrazian-dola ancora della gradita visita, accusia-mo ricevuta dell'abbonamento per il 1958 e '59. Au revoir : o meglio, mandi, mandi dì cùr!

    CIVIDINO Attilio e Pietro - MON-TIGNY les METZ (Moselle) e LE PECQ (S. et O.) - Dal familiare Pie-tro, residente a Kitimat (Canada), ab-bonati rispettivamente per il 1958 e per il 1959. Vivissime grazie e auguri di bene.

    t;OMINOTTO Lorella e Lino - SAN-VIE LE HAVRE - Grazie : regolarmen-te pervenuto l'abbonam. 1958. Saluti da Villanova di S. Daniele.

    COSANI Valentino - PLESSIS RO-BINSON (Scine) - Con il più caro gra-zie per l'abbonamento 1958, saluti da Osoppo e dalla sua fortezza gloriosa.

    DEL FORNO Ines e Natale - METZ. Rinnovate grazie della gentile visita e dell'abbonam. 1959. Mandi; ogni ben.

    DELLA BIANCA Giovanni - PARAZ VIEILLE (S. et 0 . ) - Dalla familiare sig. Luigia abbiamo ricevuto, da Ba-gnarola, vaglia di L. 1200 a saldo del '58 e ad abbonam. per il primo seme-stre '59. Grazie infinite, cordialità.

    FELICE Danilo - RUEIL MALMAI-SON - 11 nostro caro amico e collabo-ratore cav. Menis ci ha versalo a suo nome l'abbonamento 1959. Grazie a tut-t'e due. Saluti cari.

    LENUZZA Antonio - VILLEMOM-BLE - Ricordando cordialmente la sua visita ai nostri uffici, accusiamo ricevu-ta dell'abbonam. 1959 per lei e Ugo, per Attilio e famiglia, e ricevuta del-l'abbonam. 1959 e '60 per Giacomo Noi. Grazie ancora e auguri di bene.

    LIZZI Adriano e Angelo - SAVIGNY sur ORGE - A mezzo della cognata, che vi ricorda con augurio, a posto l'abbo-nam. per il secondo semestre 1958 e primo Sem. '59. Grazie e saluti cari.

    MARZONA Antonio - ARGENTEUIL (S. et O.) - Poiché il 1958 era già si-stemato, le L. 1400 valgono quale ab-bonamento sostenitore per il 1959. Gra-zie; saluti cari da Verzeanis.

    TREU Alda - BÉNESTROFF (Moseb le) - La notizia della scomparsa del suo caro babbo, il nostro fedele abbonato sig. Luigi Treu, ci addolora profonda-mente. Le siamo vicini con il nostro commosso cordoglio. E il suo gesto, di rinnovare l'abbonamento per il 1959 per non dimenticare la «cara piccola patria» del papà morto, è una cosa, cre-da, per la quale non sappiamo come dir-le grazie. Iddio la benedica, come la benedice babbo Luigi dal paradiso rag-giunto.

    VA RUTTI Annibale - PONTAVERT. Rinnovate grazie per la cortese visita e per l'abbonam. 1958 e '59. Saluti e cor-dialità.

    VENCHIARUTTI Angelo - ROSNY s. BOIS - L'amico ha fedelmente assol-to il compilo affidatogli: ci ha versato l'abbonam. 1958. Grazie. Mil cjàrs sa-liìz.

    ZINELLI Ugo - DRANCJ - Ricor-dando la visita ai nostri uffici, la ringraziamo dell'abbonam. 1958 per sé e per i sigg. Fratta Gino, Dario Anto-nio e Milan Bruno. Auguri di cuore a tutti.

    GKH.M.IKIA

    LEON Pietro - BOCHOLT (Westf.). Con tanti saluti da Clauzetlo, grazie vi-vissime dell'abbonam. sostenitore 1958. Buine furtune.

    PELLEGRINI Umberto - MERKE-NISCH KOLN - Dal Sindaco di Osop-po, cav. Giovanni Faleschini, abbiamo ricevuto Fabbon. 1959 a suo nome. Rin-graziandola, le porgiamo il nostro ben-venuto nella famiglia dei nostri lettori. Ogni ben.

    I X O U I L T E H R A

    PANCINI Celeste - LIVERPOOL -Ha provveduto all'abbonam. per il se-condo semestre '58 e primo sem. '59 la nipote Mary Amai, che invia cari sa-luti, cui ci associamo, a lei e alla fami-glia tutta.

    RIVA Placido - KIRBI LE SOKEN (Essex) - Saluti dal parroco di Maiano, che ha saldato l'abbonam. 1958 a suo nome. Grazie, auguri.

    TOFFOLO Michele - HUDDERSFIELD - I mille franchi francesi inviatici sal-dano l'abbonamento 1958. Grazie e cor-diali saluti.

    TOTIS Giovanni - LONDON • Dai suoi familiari in Fauna ci è pervenuto vaglia di L. 1500 che la fa nostro abbo-nalo sostenitore per il 1958. Grazie a lei e ai suoi cari, con augurio.

    TRAMONTIN Luigi - LONDON -Rinnovale grazie per la visita gradita e per l'abbonam. 1959. Saluti cari da noi e dal fratello. Sindaco di Sequals.

    SVVATKUA

    DEL DEGAN Carino Luciano e Si-sto - ZURIGO - Grazie dell'abbonamen. to 1959 regolarmente pervenutoci e dei graditi saluti che di cuore ricambiamo da Buia.

    GINDRE Liliane - GINEVRA - Ab-biamo ricevuto il tagliando d'abbona-mento, ma la busta non conteneva al-cun importo. Una dimenticanza? Una variazione d'indirizzo? In questo ulti-mo caso, ci indichi, per favore, sotto quale nome riceveva precedentemente il giornale. Cordialità.

    GRESSANI Luigi - ZURIGO - Il no-stro caro amico e collaboratore cav. Re-nato le fa omaggio del giornale per il 1959, e le invia il più cordiale saluto, che è anche il nostro.

    L\ORD AMERICA CA.\ 'AnA

    BASCHIER Gino - MONTREAL — Ringraziandola di cuore per l'abbonam. 1958, le inviamo il più caro saluto da Ampezzo e da tutta la sua stupenda terra di Carnia. Mandi.

    BOEM Adriano - HAMILTON (Ont.) - Il fratello, che invia infiniti saluti, ha provveduto a sistemare l'abbonam. '58 per sé e per lei. Vivissime grazie a tutt'e due, con cari saluti da Codroipo.

    CIVIDINO Francesco - KITIMAT (B. C.) - Graditissime le sue gentili espressioni : « Da buon friulano e am-miratore delle cose semplici, ringrazio l'Ente per la sua opera instancabile, da noi emigrati tanto apprezzata ». Noi, a nostra volta, la ringraziamo dei tre ab-bonamenti : 1958 per lei e per il fami-liare Attilio residente a Montigny les Metz (Francia) ; 1959 per Pietro, resi-dente anche in Francia, a Le Pecq. Ri-cambiando i saluti, le inviamo gli au-guri più sinceri.

    CLARA Angelo - FORT ERIE (Ont.) - Ancora grazie per la gradita visita ai nostri uffici e per l'abbonam. 1958 e '59. La ricordiamo e salutiamo con tutta cordialità.

    CODUTTI Armando - MONTREAL -Vivissime grazie d'averci visitali e di averci versato l'abbonam. 1959. Arevio-disì. e augurios di ben.

    COSSARIN Elio - CRANBERRY LA-KE (B. C.) Salutandola da Prodolone

    di S. Vito, la ringraziamo delFabbon. 1958 e delle nostalgiche espressioni per il Friuli. Mandi, e che Dio ur (ledi sim-pri la buine saliit.

    CRAGNOLINI Tobia - OTTAWA (Ont.) - Provveduto al cambio d'indi-rizzo. Grazie dei 5 dollari che, facen-dola nostro sostenitore per il 1958, le consentono di ricevere il giornale per via aerea per lutto l'anno in corso. I nostri voti più fervidi.

    D'AGNOLO Adriano - MONTREAL -1 quattro dollari inviatici saldano il se-condo semestre 1958 e tutta l'annata '59 per lei, e rinnovano l'abbonam. 1959 per il familiare Francesco residente a Fanna. Con mille grazie, vive cordia-lità.

    D'APPOLLONIA J. S. - VANCOU-VER (B. C.) - Il 1958 al è a puest. Graziis e saliiz dì cùr di Sedeàn.

    DA PRAT Sante - LONDON - (Ont.) - Bene : regolarmente ricevuti i due dol-lari : 1958 a posto. Grazie. Cari saluti dal paese di Primo Camera.

    DE APPOLONIA Luigi - WINDSOR (Ont.) - La sua visita ci è stata gradi-tissima e gliene rendiamo nuovamente grazie: cosi come la ringraziamo del-l'abbonam. 1958 e '59 versatoci. Infini-ti auguri.

    DE SORTOLI Elio - OTTAWA - Gra-zie dell'abbonam. '58. Corretto l'indi-rizzo. Saluti cari da S. Foca di Porde-none.

    DE CECCO Giulio - CRANBROOK (B. C.) - I due dollari sistemano il 1958. Grazie. Le salutiamo, sicuri di farle co-sa gradita, Trasaghis e le sue frazioni, e in particolar modo il natio Braulins. Contento? Mille cordialità.

    DE CECCO Ottorino - WINDSOR (Ont.) - I due dollari hanno sistema-to il '58. Grazie. Da Braulins tutte le cordialità.

    DE SPIRT G. - TORONTO (Ont.) -11 vaglia estero ha dato E. 1274 che le valgono quale abbonam. 1958. Grazie, cari saluti.

    «FOGOLAR FURLAN» - MON-TREAL - Ricevuto l'assegno di dieci dollari per l'abbonam. 1959 a favore di: Fabbro Ciro e Licio, Ganzini Rolando Gubiani Tarcisio e Martinis Agostino. Vivissime grazie a tutt'e cinque, e fra-terni auguri di buon lavoro al giova-ne sodalizio.

    PADOVANI Oreste - HAMILTON (Ont.) - Con saluti da Camino al Tagl., grazie dell'abbonam. 1958. Mandi.

    PALLA Aldo - SUDBURY - Provve-duto al cambio d'indirizzo. Grazie del-l'abbonam. '58. Ricambiando cari salu-ti, le inviamo auguri da S. Daniele.

    PANETTA Liliana - MONTREAL -Grazie della belle lettera, dell'abbonam. 1958 per lei e per il sig. Ermenegildo D'Agostini residente a Buenos Aires. Cari saluti.

    QUAS Angelo - MONTREAL - Ser-bando il più gradito ricordo della sua gentile visita, le rinnoviamo il nostro grazie per l'abbonam. 1958. A ben ri-vederci.

    RAFFIN Fiorindo - WINDSOR (Ont.) - Grazie delle cinque cartoline, bellis-sime tutte. E' stato davvero un gentile pensiero quello di farci conoscere la bella città in cui risiede. Cordialità.

    VALOPPI Augusto - TORONTO -Con tanti saluti da Grions, grazie di cuore per l'abbonam. 1958.

    B A N C A D E L F R I U L I Società per azioni - Esercizio 85o

    DIREZIONE GENERALE E SEDE CENTRALE:

    Via Prefet tura, 11 — U D I N E — tei. 53.5.51 - 53.5.54

    AGENZIE DI CITTA':

    N. 1 - Via Ermes di Colloredo, 5 (Piazzale Osoppo) - Tel. 62-88 N. 2 - Via Poscolle, 8 (Piazza del Pollame) - Tel. 65-67 N. 3 - Via Roma, 16 (Zona Stazione Ferroviaria) - Tel. 73-50

    Capitale sociale emesso e versato L. 100.000.000

    Riserve L. 900.000.000

    F I L I A L I : Artegna, Avlano, Azzano X, Buia, Caneva di Sacile, Casarsa della Delizia, Cervignano del Friuli, Cividale del Friuli, Codroipo Coneglia-no, Cordenons, Cordovado, Cormons, Fagagna, Gemona del Friuli, Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Grado, Jesolo Lido, Latisana, Llgnano Bagm, Maniago, Mereto di Tomba, Moggio Udinese, Monfalcone, Mon-tereale Cellina, Mortegliano, Ovaro, Pagnacco, Palmanova, Paluzza, Pavia di Udine, Pieve di Cadore, Pontebba, Porcia, Pordenone, Porto-' gruaro, P ra ta di Pordenone, Sacile, San Daniele del Friuli, San Dona di Piave, San Giorgio di Livenza, San Giorgio di Nogaro, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Talmassons, Tarcento, Tarvisio, Tolmezzo,

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  • Pag. 8 FRIULI NEL MONDO Febbrai 1959

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    Una foto inviataci du Tripoli dull'emigrulo Angelo Freschi, nativo di Flaibtno: un gruppo di giovani luvorutori friulani in Libia.

    VIOLINO (Juido - FORT ERIE - An-cora grazie della graditissima visita ai nostri uffici e dell'abbonam. sostenito-re iier il 1959 e '60. Mille cose care.

    ZAMPESE Adua - REGINA SASK -Come dirle tutta la nostra gratitudine per la sua cara, bella lettera? Gliene siamo profondamente riconoscenti. Gra-zie anche dei francobolli. Non manche-remo di salutarle Dignano, il Taglia-mento, il ponte, i luoghi del suo af-fetto e della sua nostalgia. Ricambia-mo cordialmente le espressioni cordiali a lei, al babbo e al fratello.

    ZANOTTI Elisa • WINDSOR (Ont.) - La sua lettera è davvero gentile, e noi le siamo grati delle buone parole per il nostro lavoro. Grazie anche dell'ab-bonamento 1959. Ci dica : lei è nuova abbonata, o riceveva anche prima il giornale? Nel primo caso, benvenuta fra noi ; nel secondo caso, ci comuni-chi, per favore, sotto quale nome rice-veva il giornale. Da Morsano il nostro ninnili più caro.

    ZOCCASTELLO Elio - SEPT ILES (P . Q.) - Abbiamo ricevuto, peraltro senza alcuna indicazione sulla loro de-stinazione, L. 6329 a mezzo di vaglia estero. Grazie. Fiduciosi di interpreta-re la sua intenzione, abbiamo conside-rato l'importo ((uale abbonamento per il 1958, '59 e '60. Va bene cosi? Cordia-lissimi saluti.

    ZIRALDO, Famiglia - ST. CATHA-RINES (Ont.) - Mons. Ridolfi ha prov-veduto a versarci l 'abbonamento 1959. Grazie. A tutti, il nostro più cordiale augurio.

    S T A T I ITMITI

    ANDREUZZI Ettore - ROOSEVELT (N. Y.) - Ringraziamo di cuore dell'ab-bonamento 1958 e '59 ed esprimiamo l'augurio più fervido di serenità e pro-sperità.

    BAZZANI Irene - LOCK PORT (III.) - Il suo abbonamento 1958 era già a posto; i due dollari cortesemente inviatici valgono pertanto per l'anno in corso. Grazie vivissime e saluti cari da Cavasso Nuovo.

    BOLLACASA Eugenio - WHITE PLAINS (N. Y.) - Con il più cordiale .saluto dall'incomparabile ponte del Dia-volo a specchio del limpidissimo Nati-sone, le inviamo il nostro grazie per l'abbonamento 1959.

    BUSINELLI Frank - NEW YORK -Le siamo grati della gentile lettera e dei 14 dollari inviatici, che — secon-do il suo desiderio — abbiamo distri-buito per i sottoelencati abbonamenti : per lei, per Teresa ed Antonio Brun residenti in N. Y. e per Maria Businel-li residente a Lovaria, abbonam. 1959 e '60; per Antonio Businelli (Francia) e Bruno Pomello (California) abbona-mento per Fanno in corso. A lei e ai suoi (^ri amici, rinnovate grazie e cor-dialità.

    CANTARUTTI Evelina - EL CERRI-TO (Calif.) - Abbonata per il 1959 dal cognato Oreste, che la saluta caramente. Da noi, grazie e ogni bene.

    CLODIG Elda - GARY (Ind.) - A tutta la famiglia, infiniti cari saluti dal fratello Dino, dalla cognata Gina, dal nipotino Gabriele e dai familiari di Stupizza e S. Pietro al Natisone.

    CRAGNOLINI Luigi - UTICA (N. Y.) - Il fratello, che le invia tanti af-fettuosi saluti, ha provveduto al saldo dell'abbonamento 1958. Grazie, cordia-lità, auguri.

    DAL MOLIN Antonio - WASHING-TON (D. C.) - Grazie: il 1958 è sab dato. Mille saluti cordiali da Travesio.

    DELLA VALENTINA Valentina, Cle-mente e Valentino e PASCOTTO Ma-rio - LANSING (Mich.) - Abbonati per il 1959 a mezzo della signorina Renza Snaidero, poetessa di mollo talento e di squisita sensibilità. Con i saluti più ca-ri della nostra valente collaboratrice, il nostro grazie vivissimo e il più fervido augurio.

    DI GIULIAN Angelo - WEST PALM BEACH (Eia.) - Lieti di averla accon-tentata con la pubblicazione dell'arti-colo e della foto del musicista Ruggero Di Giulian, la ringraziamo dei cinque dollari che la fanno nostro «sostenito-re» (l 'abbonamento era stato già rego-lato ) per il 1959. Ben volentieri salu-tiamo per lei il cav. Diego Di Natale e il sig. Galliano De Reggi, nonché, na-turalmente. Arba.

    Lo corrispondenza perve-nutoci recentemente è stola moltissima: lo spazio non ci consente di dar risposta a tutti in questo numero del giornale. Tuttavia, ciascuno si rassicuri: daremo risposta a tutte indistintamente le lettere indirizzateci. Pre-ghiamo pertanto di avere un po' di pazienza.

    DINON Louise e Angelo - DREXEL HILL - (Pa.) - Ricambiamo di vero cuo-re i cari graditissimi auguri.

    GIACOMINI Lorenzo - GARY (Ind.) - Molto cortese la sua lettera; grazie vivissime. E grazie del vaglia estero, pari a E. 3705, che salda l'abbonamen-to per le annate 1958, '59 e '60. Tanti, tanti saluti da Colloredo di Prato.

    LOVISA Orlando - WASHINGTON -Con mille saluti da Cavasso Nuovo, vi-ve grazie per l'abbonam. 1958. Mundi!

    MAROLDO Elvira e Farold - MOUNT VERNON (N. Y.) - Grazie dell'abbo-namento 1958 e dell'avvertimento del «doppione». Cari saluti da Cavasso Nuovo.

    MINCIN Nino - NEW YORK - Il suo saluto ai compaesani di Meduno, che ricorda sempre nonostante i 32 anni di assenza dalla terra natale, è una cosa commovente. Bravo, sig. Mincin! Rice-vuto l'abbonamento 1958. Grazie.

    .4d un concorso indetto a Toronto (Camida) dull'« Italian Gardens » per i migliori costumi regionali e nazio-nali, il primo premio è loccnto ad uim coppia di friiiluni : lu signorina Luigina Del Degan, di Flitibitnò. e il sig. Agostino Venier, di Codroipo. consigliere della « Fumèe » e manager e tesoriere del « Foot-ball Club Udi-nese » del capoluogo dell' Onturio. I due nostri corregionuli si sono pre-sentati dinanzi alla giuria con il co-stume che la foto vi mostra, e che compendia armoniosumeiite vari co-stumi delle regioni italiane e del-

    l'estero.

    MIO Eugenio - INTERNATIONAL FALLS (Minn.) - Ci sono giunti i dieci dollari che le valgono quale abbona-mento sostenitore per il 1958 e '59. Grazie. Dal n. 60 in poi le abbiamo spedito il giornale all'indirizzo di Cor-denons. Saluti e fervidi voli di buo./a fortuna.

    NASSIVERA Guglielmo - ROCFi. STER (N. Y.) - A mezzo della gentil, sig. Livia Polo, abbonato per il 1959. Grazie, saluti, auguri.

    ONGARO Giovanni - CLEVELAND -Ringraziamo tanto lei che il sig. Carlo Venier per l'abbonamento 1959, e in-viamo ad entrambi il nostro saluto più caro.

    PAVONI Arturo - WILMINGTON (Del.) - Con mille cordiali saluti da Forni di Sopra, vive grazie per l'abbo-namento 1958.

    PIZZURRO J. B. - NEW YORK - Ac-cusiamo ricevuta dei 16 dollari a saldo dell'annuncio pubblicitario per i mesi di novembre e dicembre 1958. Grazie, saluti cordiali e vivi auguri.

    PRIMUS Ferdinando - PHILA - Co-me di Consuelo, ci sono giunti i due dollari che la fanno «sostenitore». Gra-zie. Le giunga il nostro augurio e la rassicurazione del nostro costante ri-cordo.

    ROMAN Valentino - ALEXANDRIA (Va.) - Abbiamo ricevuto i due dollari quale abbonamento 1959, ma non com-prendiamo cosa vogliano dire le paro-le: «nel posto di vaiar». Intendeva di-re forse «al posto di Dero Vallari) che risulta fra i nostri abbonati del 1958? Per favore, ci chiarisca (juelle parole, per noi misteriose. Grazie di lutto, e saluti da Poffabro.

    SCHIFFMAN Ida - WASHINGTON -Il fratello, che le invia tanti saluti au-gurali, ha provveduto all'abbonamento 1959. Grazie, cordialmente.

    TOSOLINI Eaidio - ONTARIO (Ca-lif.) - I tre dollari valgono quale saldo 1958 ed abbonamento 1959. Grazie an-che dei saluti ai tricesimani lutti, che a nostro mezzo contraccambiano.

    VENIER Carlo - CLEVELAND - Ben-venuto nella famiglia dei nostri abbo-nati, grazie alla quota inviataci a suo nome dall'amico Giovanni Ongaro. Buo-na lettura e tanti auguri.

    VENIER Luisa - DETROIT - Dal ni-pote Enrico Piticco, residente a Mon-treal (Canada) ci è giunto l'abbona-mento 1959 anche per lei. Grazie a tut-t'e due e ogni bene.

    ZAVAGNO Berna - PARMA (Ohio) - Vive grazie dell'abbonamento 1958.

    CEA^TRO AMERICA U n M I \ ' i C A K ! A

    PAGANI P. Sisto - CIUDAD TRUJ-ILLO - Vivissime congratulazioni per la sua promozione a direttore del Col-legio « S. Giovanni Bosco » e fervidi auguri di ad malora. Grazie dei 5 dol-lari per il saldo dell'abbonam. 1958 e 1959 per lei, e 1959 per il sig. Luciano Tossul, residente a Puerto Piala, al qua-le anche va il nostro ringraziamento. A tutt'e due, poi, il nostro saluto più cordiale.

    SVn AMERICA AatìKXTIXA

    BREGANT Mario - BUENOS AIRES. Il dott. Salvino Braidot le fa omaggio dell'abbonam. al giornale per il 1959 e le invia il suo più cordiale saluto. Anche da noi auguri vivissimi.

    CALLIGARO ing. Domenico - RA-MOS MEIJAS (B. A.) - La gentile si-gnora Umberta Barnaba ha provveduto all'abbonam. 1959 per lei. Grazie vivis-sime a tutt'e due e fervidi auguri di buon lavoro e fortuna.

    DANELON Mario - CORONEL PRIN-GLES (B. A.) - Le siamo immensamen-te grati dei sei dollari, che sistemano le annate 1957, '58 e '59. Ben volentie-ri salutiamo per lei i parenti e gli ami-ci tutti di Preone. Ci ricordi cordial-mente, con vivo augurio, alla sua cara mamma.

    DELLA VEDOVA Pacifico - AVEL-L.ANEDA - La nipote sig. Viola Mam-mola invia infiniti auguri; ella slessa ha provveduto all'abbonamento 1958. Rin-graziamo di cuore tutt'e due.

    « FAMÈE FURLANE » - ROSARIO -Dal sig. Augusto Comisso ci é stato ver-sato l'abbonam. 1958 e '59. Ringrazian-do, porgiamo al sodalizio e ai suoi soci il nostro più fraterno auaurio.

    GON Nillo - SANTA FÉ' - A mezzo del fratello Fulvio, che cordialmente la saluta, ci è stato versato l'importo per 17 abbonamenti per Fanno 1958 a no-me dei sotloelencati, tutti residenti in Santa Fé : lei, Battistella Antonio, Bear-zolti Amedeo, Beltrame Fulvio, Coassin Angelo, Casarsa Valentino, Chiesa Aral-do, Cozzutti Giovanni, Don Umberto, Flebus Giuseppe, Gon Sergio, Lini Lau-ro, Maier Elio, Molaro Benigno, Moli-na Pietro, Pividori dott. Olinto, Sclabi Attilio. Vivissime, infinite grazie a lei e ai sedici amici. Se sapessimo di qua-le paese essi sono, potremmo invitare i loro familiari a registrare i saluti via radio.

    LENARDUZZI Lodovico - S. FÉ -Anche per lei, a regolarizzare il 1958, ha provveduto il sig. Fulvio Gon, fratel-lo del segretario del « Fogolàr » e no-stro collaboratore. Grazie di cuore; ogni ben.

    MOROLDO Lino - VILLA MARTEL-LI (B. A.) - Ricevuto il vaglia di lire 5.000 a saldo dei libri spediti e del-l'abbonam. 1959. Grazie. A lei e fami-liari tutti, ogni bene.

    OPRADOLCE Gino - BUENOS AL RES - La sorella Rosa, che la saluta affettuosamente, ha provveduto a ver-sarci l'abbonam. 1959 a suo nome. Gra-zie a tutt'e due e auguri.

    RUTTAR Ines - BUENOS AIRES -Abbonala per il 1959 a mezzo del sig. Carlo Pignat. Da lui e da noi, che rin-graziamo, i voti di bene più fervidi.

    SPECOGNA Valentino - MENDOZA. Con mille saluti cari da Vernasse e dal-le rive del limpido Natisone, grazie del-l'abbonam. 1959 versatoci dal fratello Aldo, che invia auguri a nome di tut-ta la famiglia.

    ZAMPIERI Olindo - ROSARIO - Il cognato Arturo, che invia cari saluti unitamente alla famiglia, ha provvedu-to all'abbonam. '59. Grazie e ogni bene.

    B H A N I I , E

    CALLIGARO ardi . Renato - All'ab-bonam. 1959 per lei ha provveduto la gentile signora Umberta Barnaba, che con lei ringraziamo di cuore. Si abbia il nostro saluto cordiale e i migliori au-guri.

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