FORZA CESENA - SAIG · 2015. 2. 12. · finiti il 9 aprile 2010, Lei dispone di tre mesi da quella...

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Anno III n. 5 Maggio 2010 FORZA CESENA www.saig-ginevra.ch Segue a pag. 12 e 13 Sandrine Salerno, Consi- gliere Amministrativo re- sponsabile del Dipartimen- to delle Finanze e degli al- loggi, dal prossimo 1° giu- gno sarà l'ultimo Sindaco di questa legislatura. Nata nel 1971 a Ginevra e madre di due figli, la magi- strata, di origine italiana, ha conseguito una Laurea in Scienze Politiche e un DEA in Management della Pubblica Amministrazione (Università di Ginevra). Prima di sedere al Consiglio Am- ministrativo della Città di Ginevra, Sandrine Salerno è stata vice-direttore del Programma per i diritti umani in Centro Europa Tiers Monde (1995-1997) Coordinatore del Centro di contatto Sandrine Salerno Sindaco di Ginevra Segue a pag. 14 Thierry Apothéloz, nato il 31 gennaio 1971 a Gi- nevra, è un educatore specializzato e persona- lità politica membro del Partito socialista dal 1997. E’ cresciuto nel quartie- re Avanchets per 24 an- ni e risiede al Lignon dal 1999. Dopo aver completato gli studi commerciali, si è impegnato in una casa per gli adolescenti, nel Cantone di Neuchâtel, dove ha conseguito la formazione come educatore in servizio e ha fatto parte del Consiglio Co- munale di Locle (1997-1999) prima di rientrare a Ver- nier. Si sono svolti il 22 aprile scorso, All’Uni-Mail di Ginevra, i festeggiamenti per la commemorazione del 25 Aprile, organizzati dal Com.It.Es col Patroci- nio del Consolato Gene- rale d’Italia in Ginevra. L’On.le Garavini a Ginevra per la Commemorazione del 25 Aprile Segue a pag. 4 Roberto Saviano ospite alla conferenza globale dei giornalisti di inchiesta Dal 1° giugno Thierry Apotheloz Sindaco di Vernier Segue a pag. 4 Segue a pag. 6 e 7 Una giovane coppia, impegnati entrambi nel mondo del lavoro, so- vente affida la propria pro genitura agli asili nido che sono chiamati a svolgere un ruolo im- portante nella vita dei bambini sino all’età di quattro anni. Gli asili nido nella Città di Ginevra. Intervista a Francine koch Delegata alla Piccola Infanzia Francine koch Segue a pag. 9 SABATO 26 GIUGNO 2010 LA S.A.I.G. VI ASPETTA ALLA MIGROS DEL CENTRO COMMERCIALE DEI CHARMILLES E ALLA COOP DEI CHARMILLES PER LA RACCOLTA DI ALIMENTI A FAVORE DELL’ASSOCIZIONE PARTAGE L’On.le A. Razzi al III Forum Parlamen- tare sulla Società dell’informazione e ci rilascia un’intervista sul- la ristrutturazione della rete consolare e del voto all’Estero

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  • Anno III n. 5 Maggio 2010FORZA CESENA

    www.saig-ginevra.ch

    Segue a pag. 12 e 13

    Sandrine Salerno, Consi-gliere Amministrativo re-sponsabile del Dipartimen-to delle Finanze e degli al-loggi, dal prossimo 1° giu-gno sarà l'ultimo Sindacodi questa legislatura.

    Nata nel 1971 a Ginevra emadre di due figli, la magi-strata, di origine italiana,

    ha conseguito una Laurea in Scienze Politiche e un DEAin Management della Pubblica Amministrazione(Università di Ginevra). Prima di sedere al Consiglio Am-ministrativo della Città di Ginevra, Sandrine Salerno èstata vice-direttore del Programma per i diritti umani inCentro Europa Tiers Monde (1995-1997) Coordinatoredel Centro di contatto

    Sandrine Salerno Sindaco di Ginevra

    Segue a pag. 14

    Thierry Apothéloz, natoil 31 gennaio 1971 a Gi-nevra, è un educatorespecializzato e persona-lità politica membro delPartito socialista dal1997.E’ cresciuto nel quartie-re Avanchets per 24 an-ni e risiede al Lignondal 1999. Dopo aver completato gli studi commerciali, siè impegnato in una casa per gli adolescenti, nel Cantonedi Neuchâtel, dove ha conseguito la formazione comeeducatore in servizio e ha fatto parte del Consiglio Co-munale di Locle (1997-1999) prima di rientrare a Ver-nier.

    Si sono svolti il 22 aprilescorso, All’Uni-Mail diGinevra, i festeggiamentiper la commemorazionedel 25 Aprile, organizzatidal Com.It.Es col Patroci-nio del Consolato Gene-rale d’Italia in Ginevra.

    L’On.le Garavini a Ginevra per laCommemorazione del 25 Aprile

    Segue a pag. 4

    Roberto Saviano

    ospite alla conferenzaglobale dei giornalisti

    di inchiesta

    Dal 1° giugno Thierry ApothelozSindaco di Vernier

    Segue a pag. 4

    Segue a pag. 6 e 7

    Una giovane coppia,impegnati entrambi nelmondo del lavoro, so-vente affida la propriapro genitura agli asilinido che sono chiamatia svolgere un ruolo im-portante nella vita deibambini sino all’età diquattro anni.

    Gli asili nido nella Città di Ginevra.

    Intervista a Francine koch Delegataalla Piccola Infanzia

    Francine koch

    Segue a pag. 9

    SABATO 26 GIUGNO 2010LA S.A.I.G. VI ASPETTA ALLA MIGROS DEL

    CENTRO COMMERCIALE DEI CHARMILLES

    E ALLA COOP DEI CHARMILLES PER LARACCOLTA DI ALIMENTI A FAVORE

    DELL’ASSOCIZIONE PARTAGE

    L’On.le A. Razzial III Forum Parlamen-

    tare sulla Societàdell’informazione e ci

    rilascia un’intervista sul-la ristrutturazione

    della rete consolare e delvoto all’Estero

    http://www.saig-ginevra.ch/

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 2diGinevra La Notizia diventa giuridica

    Egregio Avvocato DeLucia,sono un imprenditoreindipendente specializ-zato nell’installazionesanitaria e ho fondato lamia ditta nel 2001. Unanno fa ho concluso unappalto con un proprie-tario di un dato fondo. Ilavori sono iniziati il 20

    giugno 2009 e si sono conclusi il 9 aprile2010. Tuttavia, il proprietario non mi haancora pagato i CHF 30'000.--, pagabile a30 giorni. Vorrei sapere quali sonò le possi-bilità legali per ottenere la prestazione chederiva dal contratto. Daniele (nome fittizio).Egregio Signore Daniele, La ringrazio per laSua domanda.Come Lei lo presume, esistono soluzioni le-gali per garantire il pagamento del Suo lavo-ro. Infatti, la legge prevede che in caso diappalto, secondo l’articolo 363 del codice deiobbligazioni svizzero (CO), gli artigiani oimprenditori che hanno lavorato su un datofondo, hanno la possibilità di richiederel’iscrizione di un ipoteca legale (deno-minataipoteca legale degli artigiani ed imprendito-ri), sopra codesto dato fondo, nel registrofondiario in garanzia del loro creditoall’incontro del proprietario.L’articolo 837 I ch. 3 del codice civile svizze-ro (CC) enumera le condizioni per potereottenere la costituzione di codesta ipotecalegale.Primo, Lei deve avere concluso un appaltocon il proprietario o un imprenditore.Secondo, Lei deve avere fornito materiali elavoro, o lavoro soltanto, per una costruzio-ne, o altro lavoro, sopra un dato fondo.Terzo, l’iscrizione (e non la richiesta)dell’ipoteca nel registro fondiario deve essereeffettiva entro il momento in cui si sono as-sunti i lavori e al più tardi tre mesi dal com-pimento del lavoro (art. 839 I e II CC).Lei deve sapere che se l’iscrizione non è ef-fettiva nel periodo di 3 mesi, perderà il dirit-to d’iscrivere l’ipoteca legale. A quel punto, esecondo i fatti enunciati, le tre prime condi-zioni sono rispettate. Poiché i lavori sonofiniti il 9 aprile 2010, Lei dispone di tre mesida quella data per chiedere l’iscrizione

    dell’ipoteca legale nel registro fondiario,cioè prima del 9 luglio 2010. Tuttavia, periscrivere codesta ipoteca, bisogna primache il credito sia stato riconosciuto dal pro-prietario o per sentenza del giudice (art.839 III CC).Nel caso in cui il credito non è stato ricono-sciuto ne dal giudice ne dal proprietario,Lei deve fare una domanda d’iscrizioneprovvisoria davanti al giudice secondol’articolo 961 III CC che, deciderà via unaprocedura sommaria, secondo la verosimi-glianza delle giustificazioni apportate daLei. Il giudice stabilirà anche la durata e glieffetti dell’ipoteca legale provvisoria.Dopo avere ottenuto l’ordinanza del giudi-ce, Lei dovrà andare al registro fondiarioper iscrivere l’ipoteca legale provvisoriasenza dimenticare di farla tassare prima.Tale ipoteca diventerà definitiva solo se Lei,nel periodo di 30 giorni, decide di deporreun’azione giudiziaria suddetta, una doman-da in pagamento o l’esecuzione per il saldodi CHF 30'000.--. Nel caso in cui Lei nondovesse deporre tale azione, l’ipoteca legaleprovvisoria sarebbe automaticamente can-cellata dopo il periodo di 30 giorni (art. 329della legge di procedura civile di Ginevra).L’iscrizione dell’ipoteca legale è un buonmetodo nel caso in cui il committente deilavori non paga. Infatti, fa nascere unapressione sul proprietario del dato fondobenché quest’ultimo non sia sempre il com-mittente dei lavori. Se Lei non dovesse es-sere pagato, grazie all’iscrizione dell’ipotecalegale, potrebbe richiedere l’esecuzione invia di realizzazione del pegno, cioè la vendi-ta del dato fondo e la probabile sicurezza diricevere i CHF 30'000.-.

    Avv. Alessandro De Lucia

    Si avverte che codesto parere è basa-to su fatti brevi e senza documenta-zione. In nessun caso il sopraindicatoparere può rappresentare un avvisocompleto e definitivo.

    Ricordiamo ai lettori di “La Notizia” che ledomande sono e rimangono del tutto ano-nime. Già da subito potete continuare amandarci le vostre richieste all’indirizzo diposta elettronica :

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    Editore: S.A.I.G.20, Rue du Clos 1207 GenèveTel. + fax + 41 22 700 97 45Natel: +41 (o) 78 865 35 00

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    Direttore editoriale: Carmelo Vaccaro

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    Redattori e Collaboratori:Menotti Bacci

    Oliviero Bisacchi Silvio Isabella Rino Sottovia Maria Rochat Castriciano Antonio Scarlino

    Organo uff. della S.A.I.G.

    Collaboratori:Avv. Alessandro De Lucia

    Tiratura 1700 copie Distribuzione: Poste GE

    10 numeri l’anno, escluso imesi di luglio e agosto

    Gli articoli impegnanosolo la responsabilitàdegli autori.

    Avec l'appui de laVille de Genève

    ( Département de laCohésion Sociale, de laJeunesse et des Sports )

    Ville de Vernierwww.vernier.ch

    Ville de Carougewww.carouge.ch

    I pareri dell’Avvocato Alessandro De Lucia (snd-avocats)

    Diane Schasca Marilyn Nahmani Azria Alessandro De LuciaJuge assesseur Juge Prud’hommes LL.M (UCL), LondonCommission cantonale de recours(Constructions & LDTR) - Membre Sia Yann Férolles Anne-Laure Rochat

    Avocate-stagiaire

    1, rue Pédro-Meylan, CP 507, 1211 Genève 17 Site internet : www.snd-avocats.chTéléphone : +41 22 707 40 90 E-mail : [email protected] : +41 22 707 40 91

    Ville d’Onexwww.onex.ch

    mailto:[email protected]://www.saig-ginevra.ch/mailto:[email protected]://www.vernier.ch/http://www.carouge.ch/http://www.snd-avocats.ch/mailto:[email protected]://www.onex.ch/

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 3diGinevra dalle Associazioni

    Una bella giornata di pri-mavera ha messo subitoin allegria i partecipantidel “Viaggio di Primave-ra” organizzato dal ClubForza Cesena di Ginevra,lo scorso 25 aprile, nelLago di Vouglans.Dopo un’ora di viaggio, laprima fermata per assa-porare un’abbondantespuntino con pane, sala-mi, prosciutti. Il tuttoaccompagnato da freschebevande e un buon vino avolontà. Immancabil-mente una tazza di caffè prima diriprendere il cammino verso la meta,attraverso dei paesaggi straordinari.Arrivati a destinazione, un battello ciattendeva per offrirci un pranzo suc-

    culento sotto i raggi del sole che tras-formava i paesaggi che incontravamodurante la traversata. Momenti direlax ci hanno invaso per tutta la du-rata del tour nel lago.

    Il Club Forza Cesena premia Urbano Pedriali uno dei suoi cofondatori

    Scesi dal battello il nostrobus ci aspettava per andarea Clairvaux les lacs, per vi-sitare il museo “ Les Machi-nes à Nourrir et Courir leMonde” delle macchine inlegno integralmente fab-bricate a mano da un per-sonaggio fuori dal comuneche ha passato 45 anni dellasua vita per questa realizza-zione.

    Dopo la visita siamo rien-trati soddisfatti dalla bellagiornata trascorsa e del ri-cordo che ci rimarrà di que-

    sta esperienza. Grazie al Club ForzaCesena che, il prossimo anno, si pro-pone di rinnovare il “ Viaggio diPrimavera”, nello stesso periodo,fine aprile 2011.

    Lo scorso 24 aprile nellacasa di riposo di Vessy, ilcomitato direttivo del ClubForza Cesena di Ginevra hareso omaggio al sig. UrbanoPedriali, cofondatore delClub nel 1974.

    Il presidente Oliviero Bisac-chi, dopo aver salutato lapresenza del Console Gene-rale d’Italia Alberto Colella,del Coordinatore dellaS.A.I.G. Carmelo Vaccaroed i presenti, a nome delc o m i t a t o h a e s p r e s s ol’apprezzamento per quello che harappresentato Urbano Pedriali: oggifesteggiamo uno dei cofondatori delClub Forza Cesena che, in questi an-ni, ci ha sempre ben consigliati. So-no passati 36 anni dalla fondazionee se il Club esiste ed è conosciuto, qui

    a Ginevra, il merito è anche suo.Oliviero Bisacchi ha poi consegna-to un quadro con all’interno il Di-ploma di Benemerenza del Club,ed il Console Generale Colella, untrofeo calcistico in cristallo, peraver simboleggiato un esempiodello spirito sportivo.

    Una piccola cerimonia semplicema di grande spessore emozio-nale per Urbano Pedriali che,commosso, si è detto onorato diquesto riconoscimento.

    L’avvenimento è stato un gestosignificativo di considerazioneverso quelle generazioni chehanno costruito e mantenuto ilegami con l’Italia, attraversoquei sani valori che hanno sem-pre distinto gli italiani all’Estero.

    La gita primaverile del Club Forza Cesena

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 4 dal 25 AprilediGinevraLa Commemorazione del 25 Aprile a Ginevra con l’On.le Laura Garavini

    Roberto Saviano a Ginevra per la conferenza globale dei giornalisti di inchiesta

    Lo scorso 22 aprile, il giornali-sta e scrittore italiano RobertoSaviano ha aperto a Ginevrauna conferenza sul giornali-smo investigativo, alla qualehanno partecipato circa 400professionisti dei media di 70Paesi.

    Roberto Saviano è diventatonoto in tutto il mondo grazieal suo lavoro coraggioso sullamafia italiana e sulla camorranapoletana. Egli descrive indettaglio la struttura e l'orga-nizzazione della camorra nel suo bestseller "Gomorra" (2006), che ha ven-duto oltre 4 milioni di copie in tuttoil mondo in 42 paesi. Da "Gomorra"è stato tratto anche un'opera teatra-le, e un film di successo. È considera-to un eroe nazionale in Italia. Il notoscrittore italiano vive sotto protezio-ne della polizia costante dal 2006,quando alcuni pentiti della camorrahanno confermato le rivelazioni di"Gomorra" e hanno indicato che c'e-ra un piano per eliminarlo.

    Saviano è quindi accompagnato inpermanenza da guardie del corpo daoltre quattro anni. Una situazione

    che egli a Ginevra ha definito a lun-go termine insopportabile.

    "Non ho mai avuto veramente pauradi morire", ha tenuto a sottolineare.

    Il giornalista ha inoltre evidenziatoche i ricavi della mafia in Italia su-perano i cento miliardi di euro e haricordato che nella sua città natale,Napoli, da quando è nato nel 1979sono state uccise dalle reti criminali4000 persone circa.

    Saviano ha poi messo in risalto lacomplessità in molti paesi a parlaredi mafia: notevolmente in Europadove ha citato l'Albania, la Bulgaria,la Serbia, la Romania. Riferendosi

    alla situazione in Italia, l'haconfrontata a quella delMessico, uno dei paesi piùletali per i giornalisti.

    Ha poi parlato dell'intimida-zione della stampa che, perlottarle, Saviano ha affermatoche "l'attenzione internaziona-le è fondamentale", ed invitatoa non tacere della mafia: par-lare di mafia è uno dei modiper combatterla, ha detto. Ilgiornalista ha poi annunciatodi lavorare a una nuova in-

    chiesta sulle reti criminali a livellointernazionale tra Calabria, Messico eRussia.

    Il successo di Roberto Saviano è il co-raggio delle sue idee (condivisibili omeno), la forza della scrittura e l'amo-re per la verità. Nelle sue parole vivela speranza del cambiamento, la con-vinzione che niente è immodificabile eche una rivoluzione può partire da unlibro e dal messaggio che esso lancia.Un mito dell'Italia contemporanea, edun personaggio di fascino.

    Dopo la conferenza Saviano ha incon-trato, per un saluto, il Console Gene-rale d’Italia, Alberto Colella.

    Quest’anno, per l’importanzadel tema scelto “Le mafie og-gi. Internazionalizzazionedelle mafie”, è stata invitatal’On.le Laura Garavini,(nella foto) eletta nella cir-coscrizione Europa e Capogruppo del PD alla Commis-sione Antimafia della Cameradei Deputati.La commemorazione iniziacon alcune frasi, in sintoniacol tema, del Presidente Eme-rito della Repubblica, OscarLuigi Scalfaro: Questa Patria devesaper risorgere, e dipende da noi,uomini e cittadini. Lo Stato, la Pa-tria, non possono essere rappresen-tati da chi non è degno, da chi non ègiudice perbene, da chi non è pulito,da chi non è cittadino operoso.D’altra parte perché sono stati uccisiFalcone e Borsellino? Per che cosa?Per una Patria che abbia il trionfodella Giustizia? O perché vinca ladisgregazione, l’abbandono, il getta-re la spugna? Di chi è questa Patria?Solo di chi muore o anche di chi vive

    mentario sulle collusioni ma-fia-politica degli anni, primae dopo la morte di GiovanniFalcone e Paolo Borsellino. Ilvideo si può visionare sulsito: www.dossier.net/video/mafia .

    Dopo alle drammatiche im-magini, l’On.le Garavini hapresentato una relazione sul-la modernizzazione della ma-fie italiane sul territorio na-zionale e all’estero. La piùevidente la strage in un risto-

    rante italiano a Duisburg in Germa-nia, il 15 agosto del 2007. L’On.leGaravini ha anche spiegato che unodei problemi delle mafie è quello diinvestire gli introiti dei traffici illeci-ti e come si muove per raggiungere isuoi scopi, ed è per questo che hainfiltrato degli uomini, colti ed i-struiti, nei vari settori laddove èpossibile investire grosse somme didenaro.Prima di chiudere la serata, l’On.leLaura Garavini ha risposto alle do-mande dei presenti.

    Da sin.: l’On.le L. Garavini, F. Celia e A. Colella

    e deve vivere e operare? Bisognaquindi RESISTERE. RESISTERE elottare tutti insieme.Dopo il saluto e l’introduzione delPresidente del Com.It.Es. FrancescoCelia, il Console Generale, AlbertoColella, si è rammaricato per la scar-sità del pubblico presente per un te-ma così importante e sempre di at-tualità, come quello della radicalizza-zione delle mafie in Italia e in Euro-pa.

    In seguito è stato proiettato un docu-

    http://www.dossier.net/video/

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 5 dal Salone del librodiGinevraDacia Maraini e Gianni Vattimo al Salone del Libro 2010 di Ginevra

    Domenica 2 maggio 2010, nella cor-nice del Salone del Libro di Ginevra,si è svolta un’interessante conferen-za-dibattito dal titolo “Narrativa efilosofia politica nell’Italia contem-poranea”, con la partecipazione del-la scrittrice Dacia Maraini e del filo-sofo Gianni Vattimo. La manifesta-zione è stata organizzatadall’Istituto Italiano di Cultura diZurigo, con la fattiva collaborazionedell’Università di Ginevra / Dépar-tement des langues et des littératu-res romanes / Unité d’italien, dellaSocietà Dante Alighieri di Ginevra,della S.A.I.G. di Ginevra, e sotto ilpatronato del Consolato Generaled’Italia in Ginevra.

    Un pubblico numeroso ha assistito,presso il Café Littéraire del Palexpodi Ginevra, alla presentazionedell’ultimo romanzo di Dacia Marai-ni, La ragazza di via Maqueda(2009), e del saggio di Gianni Vatti-mo Ecce comu. Come si ri-diventaciò che si era (2007). Il Direttoredell’Istituto Italiano di Cultura diZurigo, Piero Di Pretoro, ha salutatole autorità e il pubblico presente edha presentato ed introdotto i dueillustri ospiti, ripercorrendo le tappedella lunga e brillante carriera dientrambi. Ha ricordato che Dacia

    Maraini (1936) è oggi una tra le più-conosciute scrittrici italiane, e proba-bilmente la più tradotta nel mondo.Esordisce nel 1962 con il romanzo Lavacanza. Molti dei suoi libri, tra cuiLa lunga vita di Marianna Ucrìa(1990), Bagheria (1993), Colomba(2004) e Il treno dell’ultima notte(2008) sono stati tradotti in tutto ilmondo. La fama della Maraini è do-vuta inoltre anche al suo grande ta-lento come critico, poetessa e dram-maturgo. Gianni Vattimo (1936) èuno dei più interessanti e originalifilosofi italiani contemporanei. Allie-vo di Luigi Pareyson, si è laureato infilosofia nel 1959 a Torino. Ha conse-guito la specializzazione a Heidel-berg, con Karl Löwith e Hans GeorgGadamer, di cui ha introdotto il pen-

    siero in Italia. Nel 1964 è diventato pro-fessore incaricato e nel 1969 ordinariodi estetica all'Università di Torino, nellaquale è stato preside, negli anni settan-ta, della facoltà di Lettere e Filosofia.Dal 1982 al 2009 è stato ordinario difilosofia teoretica presso la stessa uni-versità. G. Vattimo è considerato il teo-rico del cosiddetto “pensiero debole”.

    Dacia Maraini è stata quindi moderatada Federica Rossi, dell’Università diGinevra, mentre Gianni Vattimo harisposto alle domande del dott. GilbertoCanale. Due ore di interessante e inten-so dibattito, sia per la fama degli ospitiche per la qualità dei contenuti, arric-chito anche dalle domande che il pub-blico ha rivolto ai due conferenzieri.

    Giacinto Donno

    BOXE: les billets seront en vente dès le 1 juin 2010.Cercle des Sports de Genève

    Fondé en 1910BOXE

    CULTURE PHYSIQUE

    Les 6 et 7 novembre 2010, à l'occasion des 100 ans duclub, le Cercle des Sports de Genève va accueillir leschampionnats suisses amateurs de boxe pendant deuxjours au Bout-du-Monde.Pour marquer cet anniversaire, nous organiserons le sa-medi 6 novembre au soir, un gala de boxe comprenantdeux combats professionnels pour le titre dechampion suisse et pour couronner le tout:

    un championnat du monde WBC espoir.La Ville de Genève soutient cet événement, grâce à elleet peut-être à vous aussi, nous permettrons à 1000 jeunesde voir ces combats gratuitement pendant les deux jours.Ainsi que pendant le gala du samedi soir.A l'achat d'un billet à Fr. 80.- par un adulte, une en-trée est offerte à un jeune de moins de 20 ans de votreclub ou entourage. Les billets adultes et jeunes sontvalables pour les deux jours.

    Les adultes permettront aux jeunes uneexpérience inoubliable !

    www.cercle-des-sports.chPrésident: BARCELLONA Dominique

    80 Av. du Lignon - 1219 le [email protected]

    Natel : + 41 79 668 75 67 prof: + 41 22 388 59 26

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  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 6 intervistadiGinevra

    La Piccola Infanzia nella Città di Ginevra.

    Ogni settimana più di 5.000 bambinisono accolti nell’istituzione della Pic-cola Infanzia sovvenzionati dalla Cit-tà di Ginevra. Questo considerevoleincarico è di competenza della Dele-gazione alla Piccola Infanzia legata alDipartimento della Coesione Sociale,della Gioventù e dello Sport, sotto laresponsabilità del Consigliere Ammi-nistrativo Manuel Tornare.

    Dal gennaio 2010, Francine Koch èstata delegata a questo importanteservizio dopo una lunga carriera ma-turata nella Piccola Infanzia e autricedi diversi pubblicazioni legatiall’infanzia.

    Lo scorso 30 aprile, la signora Kochci ha concesso un’inte-rvista dove ciha spiegato l’impor-tante ruolo svoltodagli asili nido nei primi passi di unbimbo nella vita.

    Quali sono le principali reticen-ze dei giovani genitori riguardoagli asili nido a Ginevra ?Non ho mai sentito che i genitori ab-biano delle reticenze. I giovani geni-tori cercano soprattutto un postonell’asilo nido per il loro bambino edè la loro principale preoccupazione.Se per reticenza si intende il fatto chei genitori, dall’oggi al domani, si ve-dono nella situazione di separati dalfiglio, questo si. Come separarsi dalproprio figlio e come gestire questaseparazione per essere ben vissuti siadai bambini sia dalle loro famiglie.Dunque, in questi casi, c’è un lavoroestremamente importante eseguitodalle istituzioni e dai professionisti.Portare, gradualmente, l’infante asepararsi dai genitori e gli stessi geni-tori a questo tipo di separazione, conuna maniera di procedere stabilitadal dialogo con i genitori, per definirequella che noi chiamiamo “periodo di

    adattamento”, dove igenitori arrivano nelleistituzioni assegnateglicon i loro figli e,nell’arco di una setti-mana, progressiva-mente, fino a che, ilbambino, capisca chealla fine della giornatala mamma o il papaverrà a riprenderlo.Questo è un periodosensibile per i giovanigenitori. È vero cheper una mamma, che èstata costantemente incontatto con il propriofiglio durante il conge-do maternità, trovarsidi fronte a questa real-tà di separazione nonè sempre facile. Direiche questo è uno dei fattori chepreoccupa di più i genitori, dopo laqualità dell’ac-coglienza del propriofiglio. Naturalmente, i genitori so-no all’attenzione: chi si occupa delloro figlio, se sono dei professioni-sti formati, ecc. Tutte le rispostealle domande, da parte dei genitori,vengono soddisfatte dalle risposteconcrete e reali da parte delle isti-tuzioni, quindi c’è un dialogo co-stante tra i genitori e le istituzioniin modo che la sistemazione delbimbo si svolga nel migliore deimodi possibile. Abbiamo la fortu-na, nella Città di Ginevra, di avereun Magistrato come Manuel Torna-re, che non ha solo spinto allo svi-luppo degli asili nido ma ha pro-mosso anche la formazione e laqualificazione dei professionisti cheaccolgono i bambini.

    Le strutture esistenti, nellaCittà di Ginevra, soddisfano le

    richieste di ammissioni ?Manuel Tornare è molto impegnatonello sviluppo dell’istituzione. Cisono una ventina di progetti di asilinido in corso, allo studio dei diversidipartimenti di competenza. Anchein questo caso il Magistrato è sensi-bile e disponibile a questi progetti,che rappresentano più di mille postisupplementari. La realizzazione diquesti progetti in corso sono previstitra il 2011 e il 2016 e in questo caso,dovremmo fare in modo che le do-mande siano soddisfatte. C’è la vo-lontà del Consiglio Amministrativodella Città di Ginevra che questi pro-getti siano realizzati.

    Quando M. Tornare è arrivato al Di-partimento, ha ristabilito le prioritàd’accesso nelle istituzioni della Pic-cola Infanzia: prima gli abitanti delquartiere e poi quelli che lavoranoma non residenti nella Città di Gine-vra.

    Francine koch

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 7diGinevra intervista

    Mancano un certo numero di postiper rispondere ai due criteri. Un la-voro di pianificazione dei nuovi asilinido viene effettuato ogni qualvolta sipresenta una possibilità, nella Cittàdi Ginevra, di costruzione o riabilita-zione di un edificio.

    A suo parere, quali potrebberoessere le innovazioni per mi-gliorare la qualità delle acco-glienze negli asili nido ?Attualmente, nella Città di Ginevra,abbiamo un’eccellente qualitàd’accoglienza. Ciò è dovuta essenzial-mente alla formazione, di livello su-periore, dei professionisti, nelle nor-me d’inquadramento e alle risorsealla quale dispone l’istituzione.L’accoglienza dei bambini, necessita-no delle molteplici competenze e unambiente adattato. Un bambino pic-colo è un essere complesso, avvolte diuna diversa cultura o parla una lin-gua straniera. Questo necessita disapere ascoltare, osservare e capire.Un altro progetto che ci sta al cuore èl’integrazione dei bambini a bisognispeciali nelle istituzioni della PiccolaInfanzia. Come accoglierli il megliopossibile ?

    Per migliorare le conoscenze i profes-sionisti, durante l’anno, partecipanoa diversi studi di formazione conti-nue, i colloqui annuali della Delega-zione alla P iccola Infanzia.Quest’anno ci sarà un colloquio delDipartimento dal tema “Crescere inCittà”. Come accompagnare l’infantein un percorso educativo nel corsodella loro vita, il passaggiodall’infanzia alla scuola, questo è unaltro argomento che lavorandoci sipotrà migliorare. Inoltre, ci sono tut-te le problematiche dell’etica. Il Di-partimento e la Delegazione hannocostituito una commissione d’eticaprofessionale della Piccola Infanzia,

    il cui ruolo è trattare delle questioniche non sono pedagogiche ma cherileva principalmente dell’etica.Penso che sia una struttura estrema-mente importante nel contesto attu-ale.

    Quando si parla di integrazione, nonè solamente occuparsi di bambiniche hanno dei bisogni particolari maanche di quei bambini di lingue eculture diverse. Anche in questocaso esiste un progetto pilota intor-no alle lingue straniere, fare in mo-do che i bimbi capiscano che tuttinon parlano la stessa lingua. Stiamolavorando su un vasto campod’azione per migliorare l’offerta del-la Piccola Infanzia.

    Quali sono le principali attivitàche svolgono i bambini negliasili nido ?L’attività principale di un bambino,per definizione, è giocare. Giocarenon vuol dire fare niente per unbimbo. Nella tenera età il gioco haun’importanza notevole per scopri-re, sviluppare le competenze e lefacoltà attraverso il gioco, dove ilbambino scopre innumerevoli cose.Tutta la pedagogia della Piccola In-fanzia è orientata intorno a questeattività. Vuol dire che l’arte diun’educatrice è essere sufficiente-mente osservatrice di quello che fa ilbimbo, stimolarlo nel suo gioco, ac-compagnarlo nella scoperta e rassi-curarlo. Tutto questo lavoro, di os-servazione del bimbo che attraverso

    il gioco si sviluppa, è un lavoro es-essenziale e molto complesso.Nella Città di Ginevra abbiamo svi-luppato il risveglio culturale e artisti-co nella piccola infanzia, sviluppan-do diverse attività di tipo creativo eculturale: progetti attorno al libro,alla musica, arte e piccola infanzia.Ci sono diversi progetti che sono ini-ziati in questi settori, dove i bimbiesprimono una notevole facoltà dicreatività ed espressione.

    L’istituzione della Piccola Infanziaha una missione ben precisa, quelladi sviluppare nel bimbo la sua indi-vidualità, la stima di se stesso, il suorapporto con gli altri nonché il gustoagli apprendistati che sono già mol-teplici a quest’età

    La Delegazione alla Piccola Infanziaha prodotto tre libri, che sono riem-piti dalle educatrici per ritracciare lavita del bambino, di fatto, quando ilbimbo cresce avranno un ricordo,una raffigurazione del loro passaggionell’asilo nido. Penso che sia unacosa straordinariamente importante,avere delle tracce di quello che han-no vissuto in questo tempo, al di fuo-ri dello sguardo dei genitori.

    La S.A.I.G. ringrazia la signoraFrancine koch per l’accoglienzae la disponibilità.P er u l t er io r i inf o rmaz io ni :www.ville-ge.ch/dpt5/enfance/enfance_f.php

    Carmelo Vaccaro

    Sabato 26 giugno 2010raccolta di alimenti per l’Associazione

    PARTAGELa S.A.I.G. sarà presente alla Migros del

    Centro Commerciale dei Charmilles ealla COOP della Place des Charmilles

    http://www.ville-ge.ch/dpt5/enfance/

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 8 dalle storie vissutediGinevra

    lunga trentacinque metri e profondaun metro che doveva essere finita inun giorno. Ci provai lavorandoall’estremo tutto il giorno, malgradociò non riuscii nell’impresa, però irussi erano contenti lo stesso. Lamattina dopo mi chiesero se sapevofare il carpentiere ed io naturalmenterisposi di si. Così fu, il lavoro che miassegnarono mi permetteva una cer-ta libertà di movimento. Mi diederopersino un cartellino di riconosci-mento che scoprii serviva ad identifi-carmi quale capo cantiere e, per que-sto, usufruire di alcuni privilegi. Ini-ziammo a costruire ponti per la fer-rovia e, dopo averlo terminato, tuttiquelli che avevamo lavorato doveva-mo passarci sopra dentro un treno.Così facendo, se il ponte crollava mo-rivamo tutti.

    Continua nel numero digiugno alla stessa pagina

    Quelli che rimanemmo, ci fecero spo-gliare e togliere anche le scarpe chevennero sostituite dalle ciabatte dilegno. Fatti tutti gli accertamenti ne-cessari, ci mandarono a lavorare incondizioni spaventose: troppo freddo,tanto lavoro e poco mangiare.

    A me assegnarono un posto di torni-tore all’VIII A; lavoro che consistevanel costruire pezzi, chiamati “collod’oca”, per gli aeroplani tedeschi Stu-kas. Si lavorava a turni alternati gior-no e notte e, il turno della notte erapiù propenso per mangiare qualcosadi più. Infatti, era proprio a sera inol-trata che suonava l’allarme perun’imminente attacco aereo, la fabbri-ca si fermava e si spegnevano le lucied era anche l’occasione che i tedeschiaspettavano per mangiare e, un po’prima che loro arrivassero, noi aveva-mo giusto il tempo di rubare qualchepatata. La situazione diventava sem-pre più difficile, per la stanchezza, ilfreddo e soprattutto per la fame, tantoche dovevamo rubare qualche patatao una tazza di brodo per poterci ali-mentare maggiormente. Una nottescoprirono che avevo preso una pata-ta e mi picchiarono con il calcio delfucile sulle braccia e le mani, spezzan-domi le ossa della mano sinistra. Que-sto tipo di episodi accadevano un po’a tutti e, purtroppo, capitò anche ame. I tedeschi infliggevano questepunizioni per piegare le menti allaschiavitù, non so per gli altri, ma a mefecero capire che non servivano a pu-nire o a piegare qualcuno ma a raffor-zare l’istinto di sopravvivenza e pen-sare sempre al modo di ritrovare lalibertà, scappare e tornare in Patria.

    La sera di un banale turno di lavoro, acausa della troppo fatica, scivolai e lamia mano destra finì in un meccani-smo dove persi il dito e l’utilizzo mo-

    mentaneo del braccio. I miei compa-gni mi soccorsero e mi portarono inuna specie di Ospedale all’VIII B,dove mi dissero, senza indugio, chedovevano tagliarmi il braccio: Io nonvolevo assolutamente questo e glichiesi di spararmi al petto piuttostoche di amputarmi. Per il dito non cifu niente da fare, ma mi aggrappaialla speranza di un’operazione persalvarmi il braccio.

    Così fu. Tuttavia, in seguito, suben-trò il pericolo della cancrena che di-ventava sempre più assillante. Miportarono in un altro lager dovec’erano altri italiani con la tubercolo-si ed il tifo. Continuavo a non guariresino a quando arrivò la Croce RossaInternazionale e anche quella italia-na. La Croce Rossa aveva l’ordine dirimpatriare i malati ed i morti. Ionon facevo parte dei soldati che do-vevano lasciare il campo ma, in ac-cordo con loro, mi finsi morto e cosìuscii dal quel campo di concentra-mento. Una volta curato il braccio equello che era rimasto della mano,mi mandarono nuovamente in AltaSlesia ma in un altro campo dove fuiincaricato di zingare le taniche chedopo venivano riempite di benzina ogasolio.

    Il 27 dicembre del 1944 l’esercitorusso arrivò in questo Lager. Mi ri-trovai arruolato a forza nel geniocivile dei sovietici a costruire, in pri-ma linea, fortificazioni e ponti perl’avanzata russa. Dalle grinfie deitedeschi passammo a quella dei rus-si, si parlava un’altra lingua ma lamusica era identica, se non peggio.Tuttavia, io mi potevo ritenere tra ifortunati, se così si può dire. Agliinizi di questa nuova prigionia, i rus-si mi chiesero di scavare una trincea

    Angelo Orlandini, le vicende storiche di un eroe della Seconda Guerra Mondiale - 2a parte

    Il giovane Angelo Orlandini

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 9 dalle IstituzionidiGinevra

    dei quali diventa sempre più importan-te riuscire a gestire in maniera rapida,efficace ed efficiente il volume crescentedi relazioni.Con l'intento di superare le barrierederivanti dai vari standard in uso neivari Paesi, in futuro mi auguro che lerisorse scientifiche e culturali che orasono concentrate, possano essere messea disposizione di tutta la collettivitàmondiale.In questa occasione la S.A.I.G. ha in-contrato l’On. Razzi per porgli alcunedomande sulle novità dell’attualità par-lamentare concernente gli italianiall’Estero.On. Razzi, vorremmo conoscere lasua opinione sulla ristrutturazio-ne consolare ed in particolare lachiusura, ancora non decisa, delConsolato di Ginevra o Losanna?Io personalmente non vedo la necessitàdi chiudere uno di questi due consolati,semplicemente perché non è il momen-to. Necessita maggiormente una rifles-sione approfondita di quello che si vuo-le fare in futuro. Si è arrivati ad un buonpunto nell’informatizzare l’ammin-istrazione compreso i consolati, ultima-mente la posta elettronica certificata,ma questo processo è lungo e complica-to per molti italiani.Sulla questione quale consolato chiude-re, su quello di Ginevra non se ne do-vrebbe nemmeno discutere, non soloper la concentrazione notevole di italia-ni ma anche perché a Ginevra, con tuttele Organizzazioni Internazionali, c’è unmovimento mondiale per cui la presen-za di un Consolato italiano si rivela in-dispensabile oltre che un simbolo diprestigio.Inoltre, si rivela necessario tenere aper-to il Consolato di Losanna anche per-ché sede olimpica, oltre ad essere unConsolato che copre quasi tutta la Sviz-zera Romanda.A Lucerna mi sono battuto per non farchiudere il Consolato e siamo riusciti ad

    avere il Consolato onorario di cui, nontocca ne discrimina l’emigrazione italia-na. L’italiano all’estero vuole un serviziocon il contatto umano e, diciamoci laverità, le vecchie generazioni di conna-zionali quando entrano in Consolatohanno l’impressione di sentirsi più vici-no all’Italia e questo non gli si può to-gliere.

    Cosa ci può dire su questa chiac-chierata riforma del votoall’estero che fa fatica a decollaree di cui, ancora una volta, sonostate rinviate le votazioni delCom.It.Es. e del C.G.I.E.Come è stato annunciato dal Sottose-gretario agli Esteri Alfredo Mantica, si èdata un’ulteriore proroga di due anni dicui in tanti, compreso il sottoscritto,siamo contrari. Spero che in questi dueanni si faccia una riforma adeguata edefinitiva. La mia proposta di legge inproposito per abolire il C.G.I.E.(Consiglio Generale degli Italiani all'E-stero) parla chiaro. Con i 18 parlamen-tari eletti all’estero, il ruolo del C.G.I.E.è diventato superfluo, tra l’altro non èeletto dai nostri connazionali.

    L’interlocutore dei 18 parlamentari de-ve essere l’unico organo eletto dai citta-dini italiani all’estero che è il Com.It.Es.( Comitato degli italiani all’Estero). Tra-mite gli Intercomites di ogni nazione dicui, una o due volte l’anno si riunisco-no con i parlamentari eletti, per discu-tere delle esigenze dei nostri connazio-nali all’estero, così facendo si valorizza-no i Com.It.Es e si risparmiano 3 milio-ni di Euro. Tanto è il costo per il mante-nimento del C.G.I.E., cifra che potrebbeessere investita per la promozione dellalingua e cultura italiana nel mondo, cheporta ricchezza e turismo per il nostroPaese. Iniziamo a collaborare seriamen-te con le Istituzioni per vedere le realiesigenze dei nostri connazionali ed ilC.G.I.E. non è una necessità.

    Carmelo Vaccaro

    L’On.le A. Razzi interviene al III Forum Parlamentare sulla Società dell’informazione

    Dal 3 al 5 maggio scorso a Ginevra si èsvolto il III Forum Parlamentare sullaSocietà dell’informazione. Il parla-mentare eletto nella circoscrizioneEuropa, On. Antonio Razzi, in rappre-sentanza dell’Italia e in quanto mem-bro dell’Unione Interparlamentare èintervenuto sul tema concernente lacrescita economica e le opportunitàsociali create dalla liberalizzazionedelle telecomunicazioni. Di seguitoparte dell’intervento dell’On. Razzi.Oggi la società fonda la maggior par-te dei rapporti interpersonali, com-preso l'assetto socio-produttivo sull'u-so delle tecnologie dell'informazione edella comunicazione.La liberalizzazione delle telecomuni-cazioni potrebbe portare ad una col-laborazione internazionale, e nonsoltanto a livello di Unione Europea,essa potrebbe significare uno scambiodi saperi e di culture con risultati en-tusiasmanti.L'adozione di alcune nuove tecnologieè assolutamente indispensabile affin-ché lo sviluppo e la comunicazione siapossibile in tutti i settori, sia nellepubbliche amministrazioni, imprese,banche, consumatori e sia nelle attivi-tà produttive di erogazione dei servizipubblici e privati.La TIC (Tecnologia dell’informazionee della comunicazione) può essereconsiderata dunque una risorsa es-senziale in tutti i settori, all'interno

    On.le Antonio Razzi

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 10 dalle AssociazionidiGinevraIl Gruppo Alpini di Ginevra sfila all’Adunata Nazionale a Bergamo

    nuale raduno degli alpini si av-viava sotto gli auspici di un tempoclemente.Domenica 9 maggio sulle note del 33suonato dalla fanfara della Cadore, ilGruppo di Ginevra si è mosso ordi-nato al passo in fila per 9 tra due alidella folla osannanti.L`immenso corteo attraversava lacittà passando davanti alle tribunedelle autorità tra i cui il Sindaco diBergamo Franco Tentorio, il Presi-dente della Regione Lombardia Ro-berto Formiconi, il Ministro dellaDifesa Ignazio La Russa, il Coman-dante del Corpo degli Alpini GeneraleAlberto Primicerj, il Capo di StatoMaggiore, Generale Giuseppe Vallot-to nonché, diversi Generali, Sottose-gretari e il Presidente Nazionaledell’Associazione Nazionale Alpini(ANA), Corrado Perona.Dopo il saluto al labaro e alle istitu-zioni, il nostro Gruppo continuavafiero verso lo scioglimento lasciandoil posto ai gruppi seguenti che si sus-seguivano ininterrottamente durante13 ore, mentre le Frecce Tricolori co-lorano il cielo con i colori nazionali,creando un piacere aggiuntivo alpubblico.Gli Alpini ancora una volta stupisco-no il mondo,questa mareaumana fe-stante acco-m u n a t adall`amicizia,lo spirito dicorpo e il ri-spetto delleIstituzioni, siraduna ognianno senzaalcun proble-ma di ordinepubblico, sen-za depreda-zioni e senza

    recare danni alle città ospitanti.Quale miglior esempio ai giovani ealle generazioni future ? Gli alpinisempre presenti sul fronte della soli-darietà, nel 2009 hanno donato 18milioni di euro in ore lavorative, 3milioni di euro alla ricostruzionedell’Abruzzo, dove sono state costrui-ta 33 case, di cui una casa alpina.La sfilata è stata chiusa, a tarda se-ra, da 10.000 alpini Bergamaschisotto la pioggia e tra la folla in deli-rio.Lunedì 10 maggio partenza per Pa-lazzolo, in visita ai nostri gemelli. Ilnostro Gruppo con il Gruppo Alpinidi Palazzolo sull’Olio é gemellato da29 anni. Un’assidua storia d’amore ed’amicizia.L`accoglienza fu imperiale nella lorobellissima sede e dopo una breve visi-ta al lago di Iseo, un pantagruelicobanchetto ci ha ridato le forze profu-se alla sfilata. Dopo il piacere di ri-trovare Giuseppe Zezza, anziano Ca-po Gruppo di Ginevra da anni rien-trato in Italia, e le foto di rito, il ri-torno in serata a Ginevra,nell`allegria e nell’attesa che ci fa giàsognare la prossima adunata a Tori-no il 7-8 maggio 2011.

    C. Vaccaro

    “Benvenuti in terra bergamasca,benvenuti in terra di alpini”Con questo slogan la Città di Berga-mo ha accolto i 500.000 alpini ve-nuti da tutte le parte d’Italia e delMondo, per partecipare all’83esimaAdunata Nazionale Alpini il 7-8 e 9maggio scorso.Lo spirito alpino ha invaso le vie diBergamo, rivestiti dal Tricolore, su-scitando emozione e ricordidell’operato del Corpo Alpini per laPatria, sfilando con orgoglio davantial Ministro della Difesa, Ignazio LaRussa, al Presidente dell’ANA Corra-do Perone e diverse personalità mili-tari e civili.In mezzo alla marea di penne nereanche il nostro Gruppo Alpini diGinevra che, come ogni anno, rag-giungono ovunque i commilitoni peressere insieme a quella che si rivelala più importante dimostrazioned’unità nazionale dell’anno. Proprionel 2010 e con l’Adunata Alpini diBergamo si sono avvertiti i senti-menti d’unione degli italiani in vistadel 150° dell’Unità d’Italia che sifesteggeranno nel 2011 dove,l’84esima Adunata Nazionale Alpini, sisvolgerà a Torino.Partiti già sabato mattina, il nostroGruppo Alpini è entrato nel vivo dasubito nell’euforia della manifesta-zione. Di fatti, per il Capo GruppoAntonio Strappazzon e lo stessoGruppo, oltre all’Adunata altri impe-gni erano in programma, qualel’incontro con i gemelli del Gruppodi Palazzolo e per Strappazzon, in-contri di lavoro con il PresidenteNazionale Corrado Perona per il ra-duno delle sezioni europee.Al rientro dall’Adunata di Bergamo,il Capo Gruppo Antonio Strappaz-zon, ha raccontato la magnifica e-sperienza che si ripete ogni anno, dicui proponiamo nella sua integrità.Sabato 8 maggio sveglia all’albaper il Gruppo Alpini di Ginevra.Dopo il raggruppamento, partenzain pullman direzione Bergamo perla tanto attesa 83ma Adunata Na-zionale.Successivamente al pranzo, il primobagno di folla nella città dei Milleparata a festa e presa pacificamen-te d`assalto da oltre 500.000 pennenere, accolte a braccia aperte dallapopolazione.Con l`allegria e il buon umore, co-me solo dominatore comune, dell’an Da sin.: A. Srappazzon, M. Simoni, F. Vola, G. Zezza

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 11diGinevra dalla Città di Onex

    Au terme de cette année de mairie –la 5e qu’il m’a été donné d’accomplir– je voudrais m’adresser à vous pluspersonnellement. Tout d’abord pourvous remercier de la confiance quevous m’avez toujours accordée etqui je crois n’a pas été déçue. Mapassion, vous l’avez senti, c’estqu’Onex progresse, qu’on s’y sentebien, que vous, les habitantes et leshabitants, se sachent écoutés etcompris.

    Trois point essentiels m’ont guidé etme guident dans mon action.

    Mon ambition est qu’Onexsoit, malgré la difficulté économiqueliée à notre manque chroniqued’emplois (ceux qu’on a la chanced’avoir, on les soigne, on les bichon-ne !), un lieu de vie convivial, agréa-ble, engagé. Fidèles à la devise com-munale ONEX VILLE DE PRO-GRES, nous voulons offrir à nos ha-bitants des services et des infras-tructures innovants : chauffage àdistance valorisant la chaleur excé-dentaire de l’usine des Cheneviers,télévision locale sur le câble, retourdu tram, bientôt sécurisation de lamobilité douce et déchetteries en-terrées. Et lorsque le canton nousavait demandé si nous voulions êtreparmi les communes testant unnouveau mode de vote, le vote élec-tronique, tout naturel-lement nousavons dit oui.Tout comme nous avons applaudi àl’octroi, par le peuple genevois, dudroit de vote communal aux étran-gers résidents.

    Mon ambition est que lesOnésiens puissent être fiers de leurcommune, qu’on y cultive le lien

    social, la proximité, la qualité, le res-pect (Onex a rejoint, dès sa créa-tion, l’association « Le respect çachange la vie »). L’action sociale,culturelle, environnementale de lacommune va dans ce sens ; les fêtes,le soutien à la vie associative et ausport également. La réflexion surnotre histoire, sur la collaborationentre générations, entre culturesdiverses sont d’autres contributionsà une identité onésienne forte et sti-mulante.

    Mon ambition est, enfin,qu’Onex valorise les liens qui nouslient au monde. Formée de nom-breuses nationalités et cultures, no-tre ville porte en elle-même cesliens. C’est donc tout naturellementqu’elle les exprime à travers les ju-melages et parrainages (Bradulet !),l’effort d’aide au développement etde participation à un développe-ment plus durable et plus respon-

    sable, une solidarité avec d’autresqui, dans ce monde, n’ont pas l’om-bre des droits que nous avons lachance d’avoir. C’est pour cela qu’O-nex a rejoint la dizaine de commu-nes genevoises qui ont décidé dedonner droit de cité au drapeau ti-bétain tant qu’il ne lui sera permisde flotter chez lui. C’est pour celaaussi que nous avons à cœur de sou-tenir le commerce équitable.

    Agir, créer, partager, s’engager, voi-là les voies à suivre pour notre com-munauté, Ce faisant j’ai plaisir àpouvoir me situer dans la lignée desmaires qui m’ont précédé : chacunet chacune a amené avec convictionsa pierre à l’édifice, contribuant àcette dynamique onésienne dontnous pouvons à juste titre être fiers.

    René LONGET, Maire d’Onex

    Chères Onésiennes, chers Onésiens

    René Longet

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 12 dalla Città di VernierdiGinevraThierry Apotheloz subentra a Thierry Cerutti alla carica di Sindaco della Città di Vernier

    Eletto Consigliere del Comune diVernier dal 2000 al 2001, e al parla-mento di Ginevra (Gran Consiglio),dal 2001 al 2003, prima di raggiun-gere il Consiglio Amministrativo diVernier dove assume la carica di Sin-daco nel 2003-2004, 2006-2007,2007-2008 e 2010-2011. Egli è re-sponsabile della Previdenza Sociale,Piccola Infanzia, della Gioventù edell’impiego, strade, parchi, recupe-ro dei rifiuti, delle attrezzature e delGenio Civile. Inoltre, dal 2007 gesti-sce anche la sicurezza comunale(Polizia Municipale, Vigili del fuoco eProtezione Civile).In occasione di questa nuova sfida, laS.A.I.G. è stata ricevuta perun’intervista, in maniera di conosce-re meglio il primo cittadino di Ver-nier, che vi proponiamo.Con quale spirito affronteràquest’ultimo anno di legislaturaed il quarto mandato come Sin-daco di Vernier ?Sono determinato ad affrontarequest’anno con molta partecipazionee dinamismo. Arriviamo all’ultimoanno di questa legislatura con unbilancio estremamente positivo perquello che siamo riusciti a fare, intermini di cambiamento, nella no-stro Comune. Abbiamo presentatodei progetti dinamici e semplici e,soprattutto, efficaci sul terreno. Midedicherò con uno spirito combatti-vo accompagnato dallo spirito diprudenza e speranza che, la campa-gna elettorale che prenderà inizio ilprossimo autunno, si possa svolgerenelle migliori condizioni. Per quelloche mi riguarda, il titolo di Sindaco èuna carica molto onorifica nel Canto-ne di Ginevra, il suo scopo è vigilarea che ci sia una buona intesa tra ilConsiglio Amministrativo e il Con-

    siglio Municipale per raggiungere gliobbiettivi previsti volte a concretizza-re l’azione per il bene dei cittadini diVernier. Non è possibile fare un bi-lancio del Consiglio Amministrativoperché non è riuscito, purtroppo, acompletare un programma di legisla-tura, ma possiamo portare un certonumero di progetti che sono statirealizzati nel corso della legislatura.Fare di Vernier un reale luogodi vita solidale attiva nei settoridell'ambiente e della piccolainfanzia. Questi sono stati alcu-ni delle sue priorità nell’ultimacampagna elettorale del 2007,pensa di esserci riuscito ?Oggi il Comune di Vernier si trova inuna situazione difficile. Abbiamo ilpiù alto tasso di disoccupazione delCantone di Ginevra, una persona sucinque vive con l’aiuto dei servizi so-ciali e, le conseguenze della crisi, toc-cano duramente gli abitanti di Ver-

    nier. Per me è importante partire dalprincipio che effettivamente siamoriusciti a mettere in piedi diverseinnovazioni ma niente si è concluso,dobbiamo continuare ancora e sem-pre per essere vigili e combattere leproblematiche.Effettivamente nella campagna elet-torale del 2007 ho messo in evidenzail miglioramento della solidarietàattiva e questo si è concretizzato neidifferenti progetti messi in piedi.Penso alle permanenze sociali chesono state messe a disposizione, inogni quartiere del Comune, una voltaa settimana. Lo scopo è quello dipensare che la gente possono andaree discutere con un professionista,senza dare quell’etichetta di servirsidel sociale. Sono dei luoghi neutriche permettono di informarsi sullepossibili soluzioni senza pregiudizi.Non offriamo prestazioni finanziariesubito, ma si cerca di orientare i cit-

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 13diGinevra dalla Città di Vernier

    tadini, attraverso informazioni utili,che mirino alla soluzione dei loro pro-blemi.Questo è importante, tuttavia, ci sia-mo resi conto che i cittadini frequen-tano le permanenze sociali e chiedonoaiuto solo quando i loro problemi arri-vano ad una gravità rilevante.Un’altra cosa importante l’abbiamofatta con il club degli anziani, allar-gando le loro attività abbiamo ugual-mente incrementato i benevoli, oggisono arrivati a 160 unità, che inter-vengono con 60 interventi al mese intanti settori. Un altro elemento di cuisono particolarmente contento è lacollaborazione con l’Associazione Par-tage di Vincent Gall. In molti numeride “La notizia di Ginevra” ho potutonotare che anche la S.A.I.G. cooperacon questa importante Associazionesociale , con cui siamo riusciti ad apri-re un negozio alimentare solidale aVernier, che permette alle personecon pochi mezzi finanziari di riceveregeneri alimentari di prima necessità.Quello che abbiamo proposto comesolidarietà attiva, sulle difficoltà cheriscontriamo oggi, ha anche un rap-porto con l’impiego e alla cassa inte-grazione. Mi sono impegnato moltosull’impiego e l’inserimento professio-nale dei giovani come degli adulti, condiverse proposte di stage volte al ritor-no all’impiego. Su questo tema sonosensibile perché sono convinto che èuna delle chiavi per uscire dalla po-vertà.In termini d’ambiente qualificherei treesempi. Il primo è quello che succede-rà il 25 maggio per la festa dei vicini,lo trovo particolarmente interessanteperché è semplice e utile. Metteremoa disposizione dei tavoli, sedie e unbuono di 20 franchi della Migros.L’idea è quella che i vicini s’incontrinosotto casa per conoscersi meglio e perpassare del tempo insieme.Il secondo, che negli anni passati ha

    ben funzionato, sono i contratti diquartiere. Permette agli abitanti deiquartieri di presentare dei progettiper migliorare la qualità di vita. Peresempio nei quartieri di Lignon, Li-bellule e le Avanchets, abbiamo mes-so a disposizione delle piste di patti-naggio dove sessanta benevoli si oc-cupano di bambini e adolescenti pertre mesi. Oppure, nel quartiere Avan-chets un cittadino aveva notato che,in una piccola discesa quando nevica-va o pioveva, gli anziani scivolavanoincidentalmente, anche li si è interve-nuti per istallare un passamano perproteggere le cadute degli anziani.Considerato il successo ottenuto,quest’anno ci stiamo impegnando apubblicizzare maggiormente i con-tratti di quartieri.Sulla questione della piccola infanzia,abbiamo effettivamente delle preoc-cupazioni. Oggi sappiamo che ci sonopiù del 70% delle mamme che lavora-no e, inevitabilmente quando i duegenitori lavorano, bisogna trovare lestrutture adatte. Sappiamo anche chela piccola infanzia rapportaall’economia in generale, 3 franchi su1 franco d’investimenti nelle strutturedella piccola infanzia. Di conseguen-za, abbiamo investito aprendo nuovestrutture, tra cui una intercomunaleinsieme al Comune di Meyrin con lefamiglie d’accoglienza, offrendo nuo-ve possibilità anche se ancora insuffi-ciente. Ancora oggi più di 300 fami-glie aspettano un posto in un asilonido o in una struttura adeguata. Perquesti cittadini, bisogna perseverare eaumentare i posti. Di fatti, ho dei pro-getti per Vernier Village e Châtelaineper migliorare le strutture della pic-cola infanzia. Mi adopererò nellaprossima legislatura per realizzarequesti progetti.Quali saranno le priorità dellaCittà di Vernier per il 2010 -2011 ?

    Penso che qualche priorità sia neces-saria. Per primo ci sarà l’arrivo di I-KEA nel nostro Comune, che si rivelaimportante anche per la collaborazio-ne in termini d’impiego, privilegiandoi cittadini di Vernier. Quindi, biso-gnerà mettere in piedi strutture qualila circolazione e la sicurezza di cuisiamo in relazione anche con il Can-tone.Un’altra priorità per me è legata aquella che chiamiamo la “politica del-la Città” , l’avvicinamento tra il Can-tone e la Città di Vernier, per lavorarea t t o r n o a l l a d i s p a r i t à eall’uguaglianza delle opportunità.Sono tutti temi importanti per me, inrapporto agli alloggi, agli aiuti sociali,alla salute nonché alla scuola. A pro-posito di scuola, quasi tutte le scuoledella Città Vernier entreranno nelprogramma della rete di priorità edu-cative (REP), creata dal Consigliere diStato Charles Beer.Una priorità sarà anche quella dellasicurezza. I cittadini della Città diVernier devono avere la certezza disentirsi sicuri nelle loro case e nellestrade. Questa preoccupazione vieneutilizzata sovente dai partiti populistiche utilizzano cifre infondate per im-paurire la gente. Nei prossimi mesi,risponderò alle preoccupazioni suquesto tema, con le video sorveglian-za, con gli agenti di prossimità equant’altro si potrà fare.Un’altra delle priorità potrebbe esserequella di combattere l’astensionismoal voto.Nella Città di Vernier risiedono moltistranieri con il permesso C, di cui unrilevante numero sono italiani chehanno il diritto di voto e una campa-gna d’informazione in questo senso, econ l’aiuto anche della S.A.IG., po-trebbe essere la soluzione per dimi-nuire l’astensionismo elettorale.

    Carmelo Vaccaro

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 14diGinevra dalla Città di Ginevra

    svizzeri-immigrati (1997-2001), collaboratrice scien-tifico presso l'Università diGinevra (2001-2006) ecollaboratrice agli affariuniversitari al Dipartimen-to della Pubblica Istruzione(2006-2007) dello Stato diGinevra .

    Politicamente, SandrineSalerno è stata ConsigliereMunicipale, (1999-2007) ePresidente del Partito So-cialista della Sezione diGinevra (2006-2007). Èstato eletta al ConsiglioAmministrativo della Cittàdi Ginevra nel 2007 e haassunto la carica al Diparti-mento delle finanze e dialloggi (DFL). È la quartadonna eletta alla caricaesecutiva dal 1842 nellaCittà di Ginevra.

    Dal suo arrivo alla testa del DFL,Sandrine Salerno ha avviato nume-rose riforme importanti. Stabilisceu n r e g o l a m e n t o a f a v o r edell’uguaglianza tra uomini e donnenell’Amministrazione di Ginevra e siattacca alla riforma del regolamentodella Gerenza Immobiliare Munici-pale (GIM). La sua lotta per gli al-loggi sociali gli ha procurato moltiattacchi politici.

    Sotto la guida di Sandrine Salerno, laCittà di Ginevra nel 2009 ha mostra-to una quantità eccedente di 161 mi-lioni di franchi. Dal suo arrivo, il de-bito della Città di Ginevra è statoridotto del 23%.

    La S.A.I.G. ringrazia la signora Saler-no per aver risposto alle nostre do-mande.

    Il 1° giugno inizierà il suo annoda Sindaco di Ginevra ed è laquarta donna dal 1842, comedesidera proporsi a questa pri-ma esperienza e quale messag-gio vuole trasmettere ?In questo paese, in quanto donna, sidiventa più spesso mamma che Sin-daco ... Personalmente, ho la fortu-na di esserlo entrambe. Quindi, sonofelice di assumere questa responsa-bilità. Tuttavia, mi permetta di ras-sicurare già da adesso, non deside-ro trasformare il mio mandato daSindaco in percorso militante.

    Io sarò la voce del Consiglio Ammi-nistrativo nel suo complesso e unSindaco vicino ai cittadini di Gine-vra.È una straordinaria opportunità diritrovarsi a capo di una Città comeGinevra, quando si hanno 38 annie si è una "seconda generazione",con origini italiane. Questa èun'opportunità e una grande re-sponsabilità. Sono cosciente e ciòmi dà ancora più forza per andareavanti nella mia azione politicaquotidiana, delle proposizioni chemirano ad una maggiore giustiziasociale, di equità e solidarietà. Vi-viamo in un periodo tormentato incui molti di noi soffrono, sono mes-si sotto pressione, che nessuno faregali. Un periodo molto duro dovepiù che mai dobbiamo affermare ilpredominio della politica e dell'eti-ca sull'economia.

    I suoi considerevoli impegni erisultati ottenuti per i dirittid’uguaglianza tra uomini edonne, per i diritti umani, lariforma della Gerenza Immo-biliare Municipale (GIM) e pergli alloggi sociali, le hanno ap-portato soddisfazioni sul pianopolitico e personale, quali sa-ranno i suoi prossimi obbietti-vi?

    Come sindaco, avrò un program-ma denso. I movimenti populisti exenofobi mostrano che il rapporto

    tra popolazione e gli e-letti deve essere riaffer-mato. Questi formazioniapportano cattive rispo-ste alle preoccupazioni edei problemi spesso rea-li. La paura di perdere illavoro o la difficoltà nelreperimento di alloggiper esempio. Non ci sonodelle risposte semplici aquesti problemi e quelliche intendono far crede-re il contrario sono bu-giardi. Ma per costruiredelle risposte, bisognacominciare ad ascoltareprima le paure e le criti-che. Coloro che incarna-no le istituzioni devonoessere costantementeall’ascolto. Il sindaco nefa parte.

    Allora voglio incontrare coloro che"sono" e che fanno Ginevra. Andròad incontrare gli inquilini dellaGerenza Immobiliare Municipale(GIM), discutere con i residenti del-le casa di riposo (EMS), ascoltare irappresentanti delle grandi orga-nizzazioni internazionali, dibatterecon i giovani in formazione, cele-brare matrimoni e condividere oc-casioni di festa con la popolazione,come il 1° Agosto ai Bastions o allasfilata delle fanfare nei primi digiugno.

    Nel 2009 con un utile di 161milioni di franchi e, nel 2007,inizio de suo mandato al Di-partimento delle Finanze e de-gli Alloggi, la Città di Ginevraha ridotto il debito pubblicodel 23%, a cosa deve questo ri-levante risultato ?

    È vero che sono fiera di mostrareche si può essere di sinistra e gesti-re le finanze in modo responsabile.Per avere delle finanze sane, si deveevitare di fare della demagogia.Dal 2007, con il resto del ConsiglioAmministrativo, abbiamo garanti-to tutti i servizi importanti, ma sen-za sperperare. Questo controllo deicosti, unito ad una buona stimadelle nostre entrate fiscali, ci hapermesso di generare dei bonus,che a loro volta, ci hanno permessodi ridurre il debito.

    C. Vaccaro

    Sandrine Salerno, un politico di origini italiane Sindaco della Città Ginevra

    Sandrine Salerno

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 15 dal Cantone di GinevradiGinevra

    Afin de répondre aux consé-quences de la crise, le SPEG apoursuivi en 2009 une straté-gie axée sur la promotion del'innovation, la prospectionaccrue sur les marchés asiati-ques et la consolidation de ladynamique régionale. Une at-tention particulière a été por-tée au tissu économique local,avec la mise sur pied de mesu-res de soutien spécifiquespour les sociétés confrontéesaux effets de la crise. Avec unimportant accroissement dessollici-tations et 195 entrepri-ses accompagnées, le bilan2009 de la promotion écono-mique genevoise est de quali-té, malgré un certain recul del'implantation de sociétésétrangères.En 2009 l'accent a été mis sur lapromotion de l'innovation en tantque moteur de croissance. Plu-sieurs pistes ont été suivies, no-tamment le développement desplateformes de promotion secto-rielles Alp ICT, BioAlps et Micro-narc qui visent à renforcer leséchanges entre les acteurs et favo-riser leurs opportunités d'affaires.Le SPEG a également organisé etsoutenu de nombreux événementsaxés sur l'innovation. Par ailleurs,une réflexion approfondie, a mis enexergue l'importance d'oeuvrer audéveloppement d'un pôle de com-pétences dans le domaine desCleantech.

    La consolidation de la dynamiquerégionale représente un autre axestratégique de l'année écoulée. Ellevise à assurer la visibilité et la com-pétitivité des entreprises et compé-tences présentes à Genève et danssa région. A ce titre la création du"Greater Geneva Berne Area",structure commune des cantons deSuisse occidentale pour la prospec-tion et l'acquisition d'entreprises àl'étranger, est emblématique. PourPierre-François Unger, conseillerd'Etat chargé du Département desaffaires régionales, de l'économie

    et de la santé (DARES), "La créationdu GGBa constitue une avancée his-torique, qui traduit la volonté descantons représentés de rassemblerleurs atouts et leurs compétencespour renforcer le dynamisme écono-mique de la région."

    2009: des résultats de qualitéet une hausse significative dessollicitationsSelon les données récoltées par leSPEG, 195 entreprises (contre190 en 2008) ont bénéficié de pres-tations de soutien de la part du ser-vice et des organismes parte-naires.Tous types d'entreprises confondus,le secteur des nouvelles techno-logies de l'information et descommu-nications (TIC) arrive entête avec 37 entreprises aidées, suividu secteur des services diversavec un total de 33 projets soutenus,le secteur des industries diversesavec 22 projets et les biotechnol-ogies et pharmaceutiques avec20 sociétés accompagnées. Ces chif-fres confirment le rôle essentiel quejouent à Genève les pôles de compé-tences TIC et des sciences de la vie.Le service a connu un excellent ni-veau de sollicitation. Il a été encontact avec environ 1200 sociétés,contre 900 en 2008. Cette progres-sion importante s'explique principa-lement par les mesures prises pourlutter contre les effets de la crise quicomprennent une intensification del'information à l'égard des entrepri-ses établies sur le

    canton. Les actions mises sur piedont permis d'identifier encore da-vantage le SPEG en tant que ported'entrée du réseau genevois d'aideaux entrepreneurs et comme inter-face privilégiée entre l'écono-mieprivée et l'administration.

    Promotion internationale:une année marquée par desimplantations de qualitéMalgré une certaine baisse dunombre d'installation de sociétésen provenance de l'étranger, pro-bablement due à un décalage desprojets d'implantation du fait de lacrise, le SPEG a accompagné desentreprises de qualité, telles TheEconomist Group, Expedia, Lordou encore Viterra dans le domainedu négoce. Ces nouvelles implanta-tions à forte valeur ajoutée confir-ment l'attractivité de Genève pourles multinationales.

    Soutien aux entreprises loca-les: dispositif en faveur desentreprises confrontées auxeffets de la criseAfin de permettre aux entreprisesgenevoises de faire face aux diffi-cultés liées à la crise, le SPEG a missur pied un service de "hotline",qui a reçu plus de 400 sollicita-tions. Certaines entreprises ontreçu une aide directe, alors qued'autres ont été orientées vers despartenaires du réseau genevois.En offrant une appréciation qualit-ative des difficultés rencontrées etdes secteurs touchés, cette hotlinea permis également d'appréhenderla situation économique. Dans lacontinuité de cette opération, leSPEG offre, depuis le dernier tri-mestre 2009, une aide et un ac-compagnement personnalisé à cer-taines PME identifiées dans le ca-dre des actions menées pendantl'année écoulée.Enfin, le Service a développé uneplateforme Internet au service desentrepreneurs genevois, active àl'adresse www.ge.ch/entreprise etdonnant accès à l'ensemble desinformations nécessaires en matiè-re de création de sociétés dans lecanton.

    http://ge.ch/dares

    La promotion économique de Genève en 2009: axes stratégiques, résultats et perspectives

    http://www.ge.ch/entreprisehttp://ge.ch/dares

  • Anno III n. 5Maggio 2010

    pag. 16 dalle AssociazionidiGinevra

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    La gita primaverile dell’Ass. Lucchesi nel Mondo

    Ben riuscita lagita primaveriledell’AssociazioneLucchesi nelMondo di Gine-vra, lo scorso 25aprile.

    Quest’anno è stata scelta la Valle d’Aosta per iniziare lastagione primaverile, con il bel tempo che ha accompa-gnato i lucchesi nelle suggestive vallate della Regione.

    Trenta soci e simpatizzanti dell’Associazione, sono ritor-nati soddisfatti della giornata propostagli dagli organiz-zatori. Dopo gli acquisti e approfittare del primo solenelle terrazze di Pollein, un pranzo di ben nove portate èstato consumato dai partecipanti, al Ristorante e Disco-teca il Pirata di Arensod, accompagnati dalla musica eballi.

    Il Presidente Menotti Bacci ed il Comitato dei Lucchesinel Mondo, appagati dall’ottima riuscita della gita tra-scorsa nel buonumore e nella cordialità, ringraziano ipartecipanti e gli danno appuntamento nel 2011 perun’altra esperienza comune.

    INFORMAZIONE: il picnic avrà luogo la domenica 6GIUGNO 2010. Inoltre si informa che, si provvederàalla gratuità, per tutti i soci in regola con la quota 2010,in occasione del 35° anniversario di Fondazione dellanostra Associazione.

    13 giugno: pic-nic BelluneseAl Centro Sportivo di Laconnex

    Prenot. : Giacobbe Capraro / 022 794 25 80

    Domenica 27 giugno: pic-nic degli AlpiniLuogo: 9a rue Contamines, 1206 GinevraPrenot.: A. Strappazzon / 022 343 31 54

    Domenica 6 giugno:Ass. Emiliano-Romagnoli - pic-nic

    Luogo: Ferme Parc MarignacPrenotazioni : R. Sottovia / 079 643 01 51

    Dom. 20 giugno: Bergamaschi, pic-nicLuogo: Ferme Vecchio a VessyPrenot.: M. Arnoldi / 022 341 40 36

    Domenica 13 giugno: Ass. Sarda, pic-nicLuogo: Parco della Sala Comunale di ChancyPrenotazioni: Franco farci 076 508 14 62

    Domenica 6 giugno:Lucchesi nel Mondo - pic-nic

    Luogo: VessyPrenotazioni : M. Bacci / 022 320 96 72

    Domenica 4 luglio:Fogolar Furlan festa campestreLuogo: Corsier, sala comunale,Prenot. : G. Chiararia / 022 734 43 67

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