PIANO REGIONALE DI BONIFICA E RIORDINO FONDIARIO · 4. il servizio di accorpamento e di riordino...
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PIANO REGIONALE DI BONIFICA E RIORDINO FONDIARIO
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INDICE
21.INTRODUZIONE.............................................................................................32.RIFERIMENTI NORMATIVI............................................................................33.OBBIETTIVI STRATEGICI E DIRETTIVE.......................................................4
3.1 Obbiettivi .......................................................................................................................... 5 3.2 Tipologie di intervento ...................................................................................................... 6
4.VALUTAZIONE DELLE PROBLEMATICHE E PRIORITA’...........................104.1 Fabbisogni idrici agricoli ................................................................................................ 10 4.2 Dotazione attuale e criticità ............................................................................................. 11 4.3 Priorità ............................................................................................................................. 13 4.4 Linee d’indirizzo per il programma 2010 ....................................................................... 14
5.PROGRAMMA OPERE DI BONIFICA..........................................................156.PROGRAMMA OPERE DI RIORDINO FONDIARIO....................................297.PROGRAMMA 2010.....................................................................................29
ALLEGATO A – Schede opere di bonifica
ALLEGATO B – Schede opere di riordino fondiario
ALLEGATO C – Interventi non ammissibili
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1. INTRODUZIONE
Il Piano Regionale di Bonifica e Riordino Fondiario, di qui semplicemente denominato Piano,
scaturisce dalla necessità di programmare in modo organico gli interventi infrastrutturali in campo
agricolo al fine di ottimizzare e razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche e di perseguire la
valorizzazione e tutela del territorio.
La gestione del servizio idrico agricolo, come esplicitato ampiamente nel seguito, è affidata ai
Consorzi di Bonifica che hanno quindi, tra l’altro, la funzione di realizzare e gestire le opere
infrastrutturali connesse con tale ruolo. Al fine di non disperdere le risorse finanziarie e intervenire in
modo puntuale e mirato con opere che contribuiscano effettivamente al miglioramento dell’intero
comparto e, al contempo, permettano l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica si è reso necessario
predisporre un programma di interventi che permetta di perseguire le suddette finalità. Il Piano ha
quindi lo scopo di fissare gli obbiettivi ritenuti prioritari, raccogliere tutti gli interventi in modo da avere
un quadro di riferimento esaustivo e attuare in base a questo una politica che incentivi la realizzazione
e gestione di azioni che perseguano le finalità stabilite.
Gli obbiettivi specifici e le Direttive del presente Piano sono state approvate con Deliberazione della
G.R. n°58/14 del 28/10/2008, come riportate nel seguito. In base a queste l’Assessorato all’Agricoltura
e Riforma Agro-Pastorale predispone il Piano mediante la ricognizione e raccolta di tutti gli interventi
che i Consorzi intendono realizzare in base alle funzioni ad essi attribuiti dalla L.R. n° 6/2008 e
prevede quindi il programma delle opere di bonifica e il programma degli interventi di riordino
fondiario. Le opere esistenti comprese nelle funzioni esplicitate nell’art. 2 della suddetta legge e
gestite dai Consorzi si considerano facenti parte del Piano.
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
Il presente Piano è introdotto dalla L.R. n° 6/2008 recante disposizione in materia di riordino dei
Consorzi di Bonifica ed è finalizzato al completamento, all’ammodernamento, alla funzionalità dei
sistemi di bonifica idraulica, alla razionalizzazione e a un miglior utilizzo delle risorse idriche. Il Piano
regionale di bonifica e di riordino fondiario individua, altresì, gli interventi di riordino fondiario finalizzati
a ridurre la frammentazione della proprietà agricola e alla costituzione di unità fondiarie di adeguate
dimensioni. (art. 4, comma 1 L:R. n°6/2008).
Il Piano concorre inoltre alla definizione del piano di bacino, introdotto dal D.Lgs. 152/2006., il quale è
lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e
programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa, alla valorizzazione
e alla corretta utilizzazione del suolo e delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche e ambientali
dei territori interessati .
La L.R. n°6/2008 stabilisce che il Piano debba contenere
a) la valorizzazione dei diversi ambiti del territorio attraverso il razionale impiego della risorsa idrica, la
tutela dello spazio rurale e del territorio agricolo;
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b) la realizzazione e la gestione delle opere pubbliche di bonifica per il perseguimento delle predette
finalità;
c) il programma degli interventi di accorpamento e di riordino fondiari;
d) per ciascun intervento, la natura pubblica o privata dell’intervento stesso.
Per opere pubbliche di bonifica si intendono le opere pubbliche concernenti le funzioni indicate sotto
realizzate nei comprensori di bonifica e previste nel piano generale di bonifica e di riordino fondiario.
Il Piano viene aggiornato ogni 3 anni e attuato mediante programmi annuali approvati dalla Giunta
regionale, secondo l’iter procedurale esplicitatati nell’art. 4 della L.R. n°6/2008.
I Consorzi di Bonifica, definiti come enti pubblici al servizio dei consorziati (art. 14 L.R. n°6/2008),
sono tenuti alla realizzazione e gestione delle opere pubbliche di bonifica in quanto gestori del servizio
idrico settoriale agricolo. Le opere pubbliche di bonifica sono gli interventi che rientrano nelle funzioni
dei Consorzi elencate di seguito, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 1:
1. l’attività di sollevamento e derivazione delle acque a uso agricolo;
2. la gestione, la sistemazione, l’adeguamento funzionale, l’ammodernamento, la manutenzione
e la realizzazione degli impianti irrigui e della rete scolante al diretto servizio della produzione
agricola, delle opere di adduzione della rete di distribuzione dell’acqua a uso agricolo e degli
impianti di sollevamento, nonché delle opere di viabilità strettamente funzionali alla gestione e
alla manutenzione della rete di distribuzione e della rete scolante;
3. la realizzazione e la gestione delle opere di bonifica idraulica comprese nel piano di cui
all’articolo 4 e previa autorizzazione dell’Assessore regionale competente in materia di
agricoltura, sentito il parere della competente commissione consiliare;
la realizzazione e la gestione degli impianti per l’utilizzazione delle acque reflue in agricoltura ai sensi
dell’articolo 167 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
4. il servizio di accorpamento e di riordino fondiario;
5. le opere di competenza privata, in quanto di interesse particolare dei fondi, individuate e rese
obbligatorie dai Consorzi di Bonifica, di cui al titolo II, capo V, del regio decreto 13 febbraio
1933 n. 215 (Nuove norme per la bonifica integrale).
I Consorzi quindi sono titolari della gestione delle risorse idriche esclusivamente ad uso agricolo e
ricevono l’acqua necessaria a tale scopi dal gestore del sistema idrico multisettoriale regionale
(ENAS), istituito con la L.R. n°19/2006, recante disposizioni in materia di risorse idriche e bacini
idrografici.
3. OBBIETTIVI STRATEGICI E DIRETTIVE
Il Piano regionale di bonifica e di riordino fondiario si propone di intraprendere un’azione di
pianificazione e programmazione finalizzata a delineare obiettivi strategici e fissare direttive che
risultino organiche a livello regionale al fine di poter intervenire in modo efficace e sinergico per ridurre
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e nel tempo eliminare i fattori che determinano la situazione di arretratezza e inefficienza del settore
irriguo e di bonifica e più in generale del comparto agricolo regionale.
Il presente Piano è volto in generale:
• ad assicurare la gestione e l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica nel settore agricolo
garantendo al contempo la salvaguardia del territorio e dell’ambiente
• ed a realizzare, nell’ambito della programmazione mirata, interventi di riordino fondiario, volti
alla creazione di unità fondiarie di dimensioni adeguate in grado di mantenere livelli di
competitività necessari ai fini della propria permanenza nel mercato.
3.1 ObbiettiviGli obbiettivi specifici, che saranno alla base delle future scelte programmatiche sono quindi:
1. risparmio idrico
L’obiettivo di razionalizzare una risorsa limitata quale quella idrica appare di fondamentale
importanza in modo specifico nel settore irriguo ove la richiesta risulta superiore alle disponibilità.
Per tale ragione occorre perseguire come finalità prioritaria la riduzione degli sprechi e
l’incremento dell’efficienza dei sistemi di scolo e di trasporto delle acque per scopo irriguo. Per
perseguire il suddetto fine deve essere attuata una strategia specifica volta alla razionale gestione
e utilizzazione della risorsa idrica a fini irrigui attraverso interventi mirati finalizzati alla diminuzione
e minimizzazione delle perdite attuati sia mediante opere di razionalizzazione e ammodernamento
delle reti esistenti ormai obsolete sia, ove necessario, mediante l’introduzione di sistemi di
regolazione e controllo.
2. tutela delle acque
è importante che le azioni che vengono intraprese anche in campo irriguo seguano il principio
della tutela quantitativa e qualitativa dei corpi idrici agendo in modo da non alterare o
compromettere equilibri preesistenti attraverso una pianificazione ragionata dei nuovi interventi
nonché di quelli di ristrutturazione e rifacimento.
3. salvaguardia dell’ambiente
tutte le linee d’intervento che saranno di seguito esplicate devono avere come obiettivo di fondo il
mantenimento e, laddove possibile, il miglioramento dello stato dell'ambiente. Ciò può essere
attuato mediante interventi che consentono di ridurre i rischi potenziali per le matrici ambientali
esposte e di bonificare aree rurali per raggiungere una razionale utilizzazione del territorio a fini
agricoli eliminando situazioni potenzialmente rischiose per l’ambiente e per gli esseri umani. Al
contempo devono essere incentivati progetti che portino alla minimizzazione dei consumi
energetici per il trasporto delle acque irrigue e scolanti e all'utilizzo di materiali e tecnologie
ecocompatibili.
4. tutela del paesaggio agrario
tutte le azioni che nel futuro verranno intraprese inserite nel presente piano devono essere
finalizzate al pieno rispetto dell'ambiente agrario senza provocare modificazioni che ne
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compromettano il paesaggio in accordo con gli indirizzi, le prescrizioni e i vincoli previsti dagli
strumenti di pianificazione paesaggistica attualmente vigenti. Gli interventi di ammodernamento e
ristrutturazione e soprattutto quelli di nuova realizzazione devono perciò garantire il pieno
mantenimento dello stato dei luoghi e devono essere volti alla ricerca di soluzioni progettuali e
costruttive finalizzate alla minimizzazione degli impatti visivi.
5. competitività aziendale
Nel rispetto dei punti su citati dovrà essere prioritario anche il miglioramento della produttività e
della competitività aziendale. In tale ottica sono necessari sia interventi per il miglioramento del
comparto irriguo sia azioni per ridurre il problema della frammentazione e polverizzazione della
proprietà fondiaria. Infatti la presenza di aziende con superfici ridotte e spesso costituita da
appezzamenti o lotti separati è tra le cause del mancato avvio dei processi di ammodernamento
delle imprese con evidente conseguente perdita di competitività delle stesse sul mercato.
Viceversa la costituzione di unità aventi dimensione aziendale adeguata consente di organizzare
meglio i fattori della produzione con evidenti vantaggi sia sui costi di produzione e sulla
competitività, sia per la programmazione dell’offerta in relazione alla richiesta del prodotto agricolo
sul mercato. È evidente che un’azienda agricola di grandi o almeno medie dimensioni può, meglio
di quelle piccole, introdurre nuovi sistemi di produzione, realizzare prodotti di qualità mantenendo
alti e costanti gli standard produttivi aumentando o mantenendo costante nel tempo i livelli di
competitività.
Coerentemente con gli obiettivi sopra elencati si inseriscono le direttive che dovranno fungere da
linee di indirizzo per i Consorzi di Bonifica, secondo le funzioni attribuitegli dall’art. 2 della L.R. n° 6 del
23/05/2008, nella definizione e successiva realizzazione di progetti specifici che ritengono prioritari e
che verranno inseriti nel Piano di Bonifica. Le direttive di seguito esplicate sono state individuate
svolgendo un'attenta analisi riguardante il territorio agrario e l'attuale situazione del comparto irriguo al
fine di definire gli interventi necessari a favorire lo sviluppo dell'intero settore di bonifica e agricolo.
Le direttive si identificano quindi con le seguenti linee di intervento:
I. Razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione della reti irrigue e reti scolanti;
II. Realizzazione e ristrutturazione dei manufatti idraulici necessari per il sollevamento e la
derivazione delle acque a scopi irrigui;
III. Realizzazione di nuove opere di infrastrutturazione irrigua;
IV. Sistemazioni idraulico-agrarie del territorio;
V. Realizzazione di impianti di utilizzazione delle acque reflue;
VI. Realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
3.2 Tipologie di intervento
I. Razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione della reti irrigue e reti scolanti
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Tale linea di azione risponde all’obiettivo di migliorare il sistema irriguo gestito dai Consorzi di
Bonifica e si rende indispensabile vista la vetustità o inadeguatezza di numerose arterie adduttrici
ancora in uso che rappresentano una fonte di sprechi ma anche motivo di eventuali disservizi alle
utenze nonché un potenziale pericolo sia per passanti che per eventuali strutture presenti. E’
inoltre necessario procedere, ove ve ne sia l’esigenza, alla realizzazione di nuovi sistemi di
collegamento che consentano un uso più razionale delle risorse disponibili e accanto a ciò deve
essere intrapresa un’azione capillare di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto il comparto
irriguo al fine di ridurre le perdite e prevenire la necessità di procedere nel futuro ad interventi
economicamente più rilevanti.
All’interno quindi di questa linea d’azione vengono esplicate le singole linee d’intervento che si
ritiene indispensabile perseguire in base all’attuale stato delle reti irrigue e scolanti, comprendenti:
a. Sostituzione reti vetuste
Come su esposto la realizzazione di ammodernamento delle reti attraverso la
sostituzioni delle tubazioni di adduzione e distribuzione o delle canalette di scolo a
pelo libero deve risultare prioritario qualora queste compromettano il razionale e
sicuro funzionamento della rete.
b. Sostituzione della rete a canalette a pelo libero in rete tubata
Ciò consente di ottenere una maggiore efficienza e un minore impatto ambientale. La
rete di canali a pelo libero infatti comporta elevate perdite a causa della vetustità e
fatiscenza della rete e a ciò è associato un maggior costo di trasporto e
manutenzione. A questo si aggiunge la necessità di minimizzare l’impatto ambientale
e migliorare quindi la qualità del territorio.
c. Sostituzione condotte in cemento amianto
Nell’attuale rete irrigua e scolante sono ancora presenti numerosi tratti realizzati con
tubazioni in cemento amianto i quali possono rappresentare un pericolo nel caso di
rotture e perdite comportando rischi sia per la salute umana che per l’ambiente
circostante. Per tale ragione si auspica la rapida sostituzione delle condotte ancora in
funzione sottolineando che, ove si renda necessaria l’asportazione e movimentazione
delle suddette condotte, tutte le operazioni di rimozione, trasposto e smaltimento deve
essere eseguito nel rispetto delle prescrizioni e delle norme di sicurezza e di tutela
ambientale.
d. Realizzazione di nuovi tratti di condotta
La costruzione di tratti di rete di collegamento e interconnessione tra sistemi di
trasporto già esistenti deve essere realizzato quando si dimostri che l’intervento
consenta di razionalizzare la gestione della risorsa idrica, anche nell’ottica di eliminare
o ridurre le situazioni di emergenza idrica causata da periodi siccitosi o per far fronte a
temporanei mal funzionamenti di una parte della rete. Il presente Piano si inserisce
infatti nel più ampio Piano di Bacino il quale ha come finalità prioritaria la riduzione del
deficit idrico che viene perseguita attraverso la realizzazione di opere di
interconnessione tra sistemi idrici all’interno del servizio idrico multisettoriale.
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e. Installazione, diffusione e ammodernamento dei sistemi di misurazione e controllo
La messa in opera dei misuratori di portata costituisce infatti un elemento
indispensabile per quantificare il reale utilizzo di risorsa idrica da parte dei consorziati
ed è inoltre necessario procedere rapidamente alla totale copertura di tutto il territorio
secondo quanto disposto dalla L.R. n° 6/2008 che prevede che nel futuro i canoni
irrigui verranno pagati proprio in funzione di quanto effettivamente consumato dai
singoli utenti, fatto salvo quanto previsto dalla norma transitoria (art. 46, comma 1). A
ciò deve affiancarsi l’incremento e il miglioramento tecnologico dei sistemi di
regolazione e controllo che consenta di limitare gli sprechi, salvaguardare le reti da
continui sbalzi di pressione che possono comprometterne la funzionalità portando ad
un aumento delle perdite e garantire al contempo minori disagi alle utenze irrigue.
II. Realizzazione e ristrutturazione dei manufatti idraulici necessari per il sollevamento e la
derivazione delle acque a scopi irrigui
Le tipologie di interventi che rientrano nella linea d’azione su indicata consentono anch’essi di
migliorare il livello di efficienza delle reti con conseguente razionalizzazione dei consumi e
maggiore controllo delle perdite. Gli interventi comprendono:
a. realizzazione o rifacimento di torrini piezometrici, vasche di accumulo e/o compenso o
altri manufatti
La costruzione o ristrutturazione di tali manufatti permette di ottenere una migliore
regolazione delle portate in base alle esigenze dei consorziati con conseguente
diminuzione degli sprechi consentendo inoltre in caso di guasti di limitare i danni e i
disservizi.
b. installazione e/o sostituzione di sistemi di pompaggio e pezzi speciali
Il miglioramento degli impianti di sollevamento rappresenta un elemento
indispensabile in quanto contribuisce sia al risparmio energetico sia all’ incremento
dell’ efficienza complessiva della rete di adduzione e distribuzione.
c. realizzazione di sistemi di automazione e telecontrollo
L’introduzione di tali sistemi contribuisce all’ammodernamento tecnologico delle reti e
consente la pronta individuazione di eventuali guasti e perdite permettendo di
intervenire in modo puntuale ed efficiente al fine di ottenere una celere risoluzione dei
problemi.
III. Realizzazione di nuove opere di infrastrutturazione irrigua
La progettazione e costruzione di nuove reti irrigue, comprendenti sia sistemi di adduzione
che di distribuzione con tutti i manufatti e le opere ad essi annessi, deve essere incentivato
solo qualora sia dimostrata la fattiva necessità di incrementare il comparto irriguo e
raggiungere nuove porzioni di territorio non ancora adeguatamente servite dalla rete esistente.
Tali interventi quindi devono essere preceduti da studi puntuali sul territorio nel quale si
intendono realizzare suddette opere volti sia a verificare l’effettiva adeguatezza dei terreni
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all’irrigazione attraverso preliminari indagini multidisciplinari sia a prevedere l'effettivo
beneficio in termini di incremento della produttività e sviluppo del settore mediante valutazioni
economiche. Quanto esposto deve inoltre essere accompagnato da un’esplicita
manifestazione d’interesse unita all’impegno formale ad usufruire dei benefici derivanti
dall’intervento da parte degli operatori agricoli interessati.
IV. Sistemazioni idraulico-agrarie del territorio
Gli interventi ricompresi in tale linea d’azione hanno lo scopo di migliorare l’utilizzazione del
territorio dal punto di vista agrario e in alcuni casi ridurre i rischi derivanti dai processi erosivi.
Nei terreni pianeggianti infatti le operazioni di bonifica consistono in interventi volti
all’allontanamento delle acque in eccesso per consentire l’approffondimento radicale e
l’incremento della produzione mentre la sistemazione dei versanti può permettere la loro
coltivazione attraverso interventi che portino ad una diminuzione delle velocità e delle quantità
delle acque di deflusso.
Nel caso specifico dei terreni agricoli gestiti dai Consorzi di Bonifica possono rendersi
necessari suddetti interventi ed in particolare sono auspicabili lavorazioni volte alla
sistemazione idraulica dei bacini idrografici di corsi d’acqua a carattere torrentizio al fine di
poter incrementare e migliorare l’utilizzazione agraria dei territori limitrofi ricompresi in tali
bacini e progetti che consentano di migliorare l’efficienza dei canali di scolo attualmente
esistenti intervenendo, ove necessario, anche con opere di ampliamento e razionalizzazione.
V. Realizzazione di impianti di utilizzazione delle acque reflue
Il riutilizzo di acque reflue a scopi irrigui rappresenta una fonte potenziale di risorsa idrica al
fine di incrementare i volumi idrici disponibili per l’irrigazione. La normativa di settore nel
campo della tutela delle acque incentiva le singole regioni ad incrementare e favorire il
riutilizzo delle acque reflue depurate (art. 98 – 99 D.Lgs. 152/2006). Le norme tecniche di
riferimento che disciplinano il riutilizzo (D.Lgs. 185/2003) fissano i limiti tabellari per diversi
parametri specifici che le acque reflue destinate al riutilizzo irriguo devono rispettare.
Per tali ragioni i Consorzi di Bonifica, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 1 lettera e),
dovrebbero procedere in modo prioritario alla progettazione, realizzazione e futura gestione di
condotte di adduzione che consentano il trasposto delle acque provenienti dai trattamenti
terziari di depurazione destinate all’utilizzo a fini irrigui, dagli impianti o dai punti di consegna
da parte del gestore del servizio idrico multisettoriale ai punti di distribuzione e utilizzazione.
VI. Realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
Occorre incentivare la diffusione di impianti che consentano di produrre energia elettrica
utilizzando fonti rinnovabili per far fronte ad una parte del fabbisogno energetico dei Consorzi
per il sollevamento delle acque. Tale linea d’azione, compatibile con quanto disposto dall’art. 6
comma 2 della LR n° 6/2008, porterebbe infatti il duplice vantaggio di abbattere notevolmente
i costi necessari per il sollevamento delle acque irrigue che devono essere trasportate lungo le
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reti adduttrici e distributrici e al contempo produrre energia elettrica in modo sostenibile nel
rispetto dell’ambiente.
Il Piano di bonifica e di riordino fondiario prevede anche la realizzazione di interventi di riordino
fondiario quali:
• interventi finalizzati alla riduzione della frammentazione della proprietà agricola
consistenti nella riunione dei vari appezzamenti o, nell’ipotesi in cui i fondi siano già riuniti,
nella rettifica dei confini degli stessi, al fine di dare al proprietario, un appezzamento unico e/o
di forma regolare. ;
• interventi diretti alla costituzione di unità fondiarie di adeguate dimensioni che può
avvenire attraverso la ricomposizione della proprietà frammentata o mediante il
raggiungimento della dimensione ottimale del fondo anche con riferimento al tipo di attività e
coltura praticata.
Per la realizzazione degli interventi di riordino fondiario previsti nel Piano regionale di bonifica e di
riordino fondiario da predisporsi ai sensi dll’art. 4 della L.R. 6/2008 si osservano le disposizioni
contenute nel R.D. 215/1933 Titolo II capo IV.
4. VALUTAZIONE DELLE PROBLEMATICHE E PRIORITA’
4.1 Fabbisogni idrici agricoli
Il bilancio idrico regionale mostra che il settore agricolo riveste un ruolo fondamentale nell’utilizzo della
risorsa in quanto tale comparto richiede circa il 70 %1 dell’intera disponibilità regionale.
Il calcolo dell’esatto ammontare del fabbisogno idrico irriguo non è di facile quantificazione in quanto
dipende da fattori che risultano essere altamente variabili, tra cui l’aleatoreità delle condizioni
climatiche e le scelte colturali praticate in base anche agli orientamenti comunitari.
I dati disponibili riguardanti la domanda irrigua possono essere estrapolati dal Piano Stralcio di Bacino
regionale per l’utilizzo delle Risorse Idriche (PSDRI), aggiornato in seguito a successive revisioni ad
Aprile 2006 (Tabella I). La metodologia adottata, assumendo un orizzonte temporale pari a 10 anni, ha
tenuto conto degli studi precedenti sviluppati nell’ambito del Piano Acque (1988), dell’APQ 2000 e
delle indagini affidate all’INEA dal Ministero dei Lavori Pubblici e dal Ministero delle Politiche Agricole
e Forestali nell’ambito del PON QCS 1994-1999.
Attraverso l’individuazione dei centri di domanda è stata calcolata, sulla base anche delle elaborazioni
INEA nel Sistema Informativo per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura (SIGRIA), una
superficie netta irrigabile pari a 180.884 ha di cui 147.866 ha già attrezzati e 30.593 ha da attrezzare
nel futuro e circa 17.275 ha non adatti all’irrigazione. I fabbisogni idrici unitari alle colture sono stati
calcolati con il metodo proposto dalla FAO, in base alla determinazione dell’evapotraspirazione
ricavabile dai dati climatici del periodo 1961-1990 forniti dal SAR (Servizio Agrometereologico
Regionale), applicando un opportuno coefficiente colturale (Kc). Il valore della dotazione unitaria viene
quindi incrementato per tener conto delle perdite, stimate pari in media al 30% tra perdite di
distribuzione e di somministrazione, e ridotto per tener conto della parzializzazione irrigua rispetto alla
1 INEA 2001, INEA 2008
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superficie attrezzata (26%). In base a quanto esposto è stato stimato un fabbisogno complessivo
annuale pari a 643 Mm3 per le aree attrezzate idonee allo stato attuale e di 149 Mm3 per le aree che si
ipotizza saranno attrezzate nel futuro. Di conseguenza il valore della dotazione unitaria risulta essere
pari a 6.526 m3/ha.
Il calcolo dell’idroesigenza irrigua è stato condotto inoltre nello Studio del modello di gestione del
sistema idrico regionale. Tale studio è partito dalla metodologia e in parte dai dati elaborati nel Piano
Stralcio perfezionandoli con un’indagine condotta nel 2008 presso i Consorzi di Bonifica e utilizzando
un arco temporale di riferimento di 5 anni. I valori della superficie irrigabile massima sono di molto
inferiori e pari a 56.217 ha, considerando anche gli estendimenti futuri. Di conseguenza la richiesta
irrigua risulta di 359,02 Mm3 mentre la dotazione unitaria alla coltura è pari a 6.387 m3/ha. La notevole
differenza è attribuibile al rapporto tra superficie irrigabile e superficie irrigata che nel Piano Stralcio è
pari a 0,74 mentre nello Studio del modello di gestione del sistema idrico regionale è pari a 0,30.
Diminuisce quindi non la superficie irrigabile ma quella effettivamente irrigata in quanto manca
appunto la disponibilità idrica. Il valore stimato dal Piano Stralcio deve quindi essere assunto come
valore di acqua potenziale di cui i Consorzi necessitano per poter estendere la superficie
effettivamente irrigata e occorre perciò considerarlo come obbiettivo da raggiungere in modo da poter
effettivamente irrigare tutta la superficie attrezzata disponibile.
Centri di domanda
Dotazione unitaria
alla coltura
[ha]
Dotazione ettaro
irrigabile [m3/ha]
Sup. Irrigabile
[ha]
Sup. Irrigabile idonea
[ha]
Sup. Irrigata annualmente
[ha]
Idroesigenza annua [Mm3]
Posada-Cedrino 4.770 6.619 7.134 5.810 4.300 28,46
Cixerri 5.068 7.040 6.610 6.277 4.645 32,70Gallura 7.178 9.966 3.781 3.102 2.295 22,88Nord
Occidentale 4.695 6.620 33.497 24.321 17.997 119,15
Tirso 4.719 6.528 34.578 32.462 25.352 165,50Sud
Sardegna 4.559 6.318 56.611 53.601 39.664 250,62
Sulcis 4.593 6.382 5.654 5.018 3.713 23,70TOTALE 4.729 6.563 147.866 130.591 97.967 643,00
Tabella I: Fabbisogno idrico irriguo2
4.2 Dotazione attuale e criticità
Le dotazioni idriche attuali nel settore irriguo possono desumersi dai quantitativi d’acqua erogati
dall’ENAS (Ente Acque della Sardegna) ai Consorzi di Bonifica. Tale dato è riportato nella
Deliberazione della Giunta Regionale n° 16/19 del 18/03/2009, nella quale vengono esplicitate le
forniture effettuate dai Consorzi di Bonifica dalle reti consortili, forniture che dovrebbero essere
prevalentemente a scopo irriguo, e riferite agli ultimi 3 anni, per un valore pari a 345 Mm3, ripartite tra i
diversi Consorzi così come riportato nella Tabella II.2 Piano Stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle Risorse Idriche
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La domanda irrigua determinata all’interno del Piano Stralcio viene assunto come fabbisogno irriguo
anche all’interno del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR) nel quale viene inoltre sottolineata la
bassissima percentuale di superficie agricola irrigata e la scarsa utilizzazione delle aree attrezzate
(41.3% delle aree irrigate rispetto a quelle irrigabili nel 2003 contro circa il 70 % a livello nazionale).
Ente Mm3
Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis 8
Consorzio di Bonifica del Cixerri 11
Consorzio di Bonifica della Nurra 25
Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna 22
Consorzio di Bonifica della Gallura 19
Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale 40
Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale 85
Consorzio di Bonifica dell’Ogliastra 15
Consorzio di Bonifica dell’Oristanese 120
TOTALE 345
Tabella II : Volumi d’acqua erogati dalle reti consortili3
Ciò è attribuibile principalmente, anche secondo l’analisi svolta nel PSR, ai seguenti fattori:
scarsità della risorsa idrica rispetto alla richiesta
A fronte infatti di una richiesta idrica potenziale per l’irrigazione che, come visto, è stimata nel Piano
Stralcio di Bacino pari a 643 Mm3, senza tener conto degli ipotetici sviluppi futuri della rete irrigua con i
quali il fabbisogno raggiungerebbe addirittura 792 Mm3, vi è una disponibilità di circa 345 Mm3;
perdite
Le reti irrigue attuali si caratterizzano per valori delle perdite molto elevati che possono stimarsi in
media intorno al 20-30 % ma raggiungono in alcune condotte valori superiori al 50%. Ciò costituisce
elemento di forte criticità in quanto sottrae importanti risorse che, come esposto, risultano già di per se
insufficienti al soddisfacimento delle idroesigenze irrigue.
Nel 2003 è stato inoltre condotto dall’Hydrocontrol e dai Consorzi di Bonifica uno studio il quale ha
individuato tra i principali elementi di criticità del settore agricolo il deficit nel bilancio idrico e ha fissato
in riferimento a ciò degli obbiettivi con i relativi interventi, come riportato in Tabella III.
CRITICITA’ PROGETTI OBBIETTIVO INTERVENTI
3 Deliberazione della Giunta Regionale n.16/19 del 18/03/2008
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Deficit del bilancio idrico
Ripartizione delle risorse multisettoriali
Sistema modellistica-informatico di programmazione pluriennale delle risorse idriche multisettorialiInterventi di interconnessione tra schemi idrici multisettoriali
Risparmio idrico
Misura dei consumi e sistema di contribuzione consortile basato sui consumiIncentivi per l’adozione di tecniche irrigue a basso consumo e alta efficienzaSistema di monitoraggio-informativo per l’irrigazione guidata (consiglio irriguo)Predisposizione di disciplinari di produzione per il risparmio idricoIncentivi per la riduzione delle superfici irrigate e per la conversione a colture meno idroesigenti
Riduzione delle perdite
Sostituzione di canali a cielo aperto/alvei fluviali e delle reti a cabaletta con condotte in pressioneManutenzione delle reti in pressione
Sistemi di telecontrollo
Riduzione della dipendenza dal multisettoriale
Riutilizzo delle acque reflueOpere di captazione di risorse locali (laghetti collinari e interaziendali, recupero di acque terminali, traverse di intercettazione dei deflussi invernali)
Tabella III: Quadro di riferimento Piano di Azione per l’Irrigazione in Sardegna4
4.3 Priorità
A fronte degli elementi di criticità esposti appare prioritario per l’intero comparto agricolo procedere
nell’incentivazione di azioni volte al risparmio idrico attraverso interventi che garantiscano una
razionale utilizzazione delle risorse idriche e ottimizzino la gestione delle stesse. Tale intendimento
risulta essere alla base di tutte le politiche comunitarie in materia di acque (direttiva 2000/60/CE), è
recepito dalla normativa nazionale (D. Lgs. 152/2006) e diviene ancora maggiormente rilevante in
ambito regionale in quanto caratterizzato dal quadro di riferimento analizzato sopra.
Alla luce di quanto esposto appare importante per l’intero comparto agricolo provvedere ad un
adeguato approvvigionamento idrico per l’irrigazione in modo che la differenza analizzata sopra tra
fabbisogno e dotazione idrica irrigua non costituisca elemento ostativo allo sviluppo del settore.
Poiché di contro la risorsa idrica risulta limitata e comunque prioritaria per gli usi civili piuttosto che per
quelli agricoli è indispensabile provvedere ad una corretta gestione della risorsa idrica irrigua e delle
opere consortili con la minimizzazione delle perdite che raggiungono anche il 50 % e la riduzione degli
sprechi. Tale finalità deve essere perseguita attraverso l’adeguamento funzionale delle reti di
distribuzione laddove esse risultino essere vetuste o comunque non più efficienti e attraverso una
diffusione capillare di sistemi di misurazione dell’acqua erogata e di telecontrollo. In tal modo infatti
verrebbero ridotte drasticamente le perdite e si avrebbe in ogni momento la cognizione dei volumi
esatti in uscita al fine sia di avere un’ informazione adeguata per poter elaborare i dati raccolti per
finalità pianificatorie, gestionali e contributive sia di individuare prontamente i guasti e provvedere
4 Piano di Azione per l’Irrigazione in Sardegna , 2003 - Soc. Hydrocontrol e Consorzi di Bonifica per il Commissario Governativo per l’Emergenza Idrica
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immediatamente agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutto ciò in prosecuzione e
completamento degli interventi finanziati con la programmazione POR 2000-2006.
4.4 Linee d’indirizzo per il programma 2010
Orientare i finanziamenti a favore di interventi finalizzati al risparmio idrico appare quindi un
investimento prioritario e assolutamente affine sia agli intendimenti comunitari e nazionali volti ad un
uso sostenibile e razionale della risorsa idrica sia alle esigenze specifiche del settore irriguo della
Sardegna in linea con quanto previsto dalla programmazione finora svolta a livello regionale.
L’obbiettivo primario individuato sopra e identificabile con l’esigenza di intraprendere una politica volta
al risparmio idrico può essere attuato mediante il miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture a
servizio dell’irrigazione in modo da garantire la diminuzione delle perdite e degli sprechi di risorsa.
Per tale ragione occorre, come detto, indirizzare la realizzazione delle nuove opere di bonifica nonché
la gestione di quelle esistenti in tale direzione e di conseguenza incentivare primariamente le tipologie
progettuali che contribuiscano al raggiungimento dell’obbiettivo. In particolare, i finanziamenti devono
essere rivolti alla sostituzione di condotte ormai obsolete che provocano ingenti perdite sia nel
funzionamento ordinario sia in occasione di periodiche rotture e necessitano di continui interventi
manutentivi. L’ammodernamento della rete irrigua distributrice secondaria e terziaria può avere come
fonte finanziaria la misura 125 del Piano di Sviluppo Rurale, denominata Infrastruttura connessa allo
sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura, la quale prevede tale tipologia di
interventi all’interno dell’Azione III – Risparmio idrico. I finanziamenti, nazionali e regionali, possono di
contro essere direzionati verso la sistemazione delle condotte adduttrici che garantiscono
l’approvvigionamento idrico ad uso irriguo.
Occorre inoltre dare priorità alla sostituzione di condotte in cemento amianto in quanto gli interventi di
manutenzione di tali condotte risultano onerosi rispetto agli interventi sulle condotte tradizionali poiché
comportano la movimentazione e l’eventuale smaltimento in discarica secondo le procedure imposte
dalla normativa vigente. Per tale ragione risulta utile procedere alla graduale dismissione delle reti in
cemento amianto secondo il livello di rischio fissato per ogni condotta all’interno del censimento
effettuato dalla ASL di Sanluri e commissionato dall’Assessorato della Sanità riguardante le condotte
di tale materiale presenti in Sardegna (verificare). Si deve inoltre tener presente che la stima del costo
per la posa in opera di una condotta in sostituzione di una in cemento amianto è circa triplo rispetto
alla sostituzione di una equivalente condotta in altro materiale. Per tale ragione la somma richiesta per
tale tipologia di interventi da parte dei Consorzi di Bonifica è particolarmente elevata e superiore a €
800.000.000. Al riguardo si evidenzia che l’Assessorato dell’Ambiente dispone ogni anno
finanziamenti a favore dei Consorzi per lo smaltimento delle tubazioni in amianto per un importo
complessivo di € 600.000. E’ importante quindi procedere in parallelo al fine di dismettere e sostituire
le condotte in uso che risultano maggiormente problematiche e che presentano di conseguenza un
livello di rischio elevato.
Al fine di procedere all’ammodernamento delle reti irrigue e contribuire alla diminuzione delle perdite
occorre ancora incentivare la sostituzione delle vecchie condotte a canaletta, ormai fatiscenti e
obsolete.
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Nell’ottica di perseguire l’obbiettivo di ridurre il gap esistente tra fabbisogni e dotazioni si dovrebbe
estendere la fornitura idrica nelle aree che presentino un’effettiva e comprovata necessità. In
particolare occorre servire le porzioni di territorio non ancora raggiunte dalle reti esistenti nelle quali
vengono già abitualmente praticate colture produttive con l’utilizzo di emungimenti da pozzi e
sfruttamento della falda che non garantiscono un adeguato apporto idrico. Si deve quindi provvedere
ad estendere l’approvvigionamento idrico con la realizzazione di nuove infrastrutture che garantiscano
il soddisfacimento delle esigenze idriche in modo efficiente e permettano conseguentemente un
incremento della produttività.
Come esposto tra le priorità, è inoltre auspicabile concludere l’installazione dei misuratori di portata
già in precedenza finanziati con la misura 1.2.a del POR Sardegna 2000/2006. in modo da garantire la
copertura dell’intero territorio regionale, avere cognizione dei volumi effettivamente erogati e poter
prontamente individuare eventuali guasti. Tali interventi possono essere anch’essi in parte finanziati
con la Misura 125 del PSR, in quanto previsti dall’azione III – Risparmio idrico che prevede appunto il
completamento della copertura del territorio con strumenti di controllo delle portate erogate. Occorre
tuttavia tener presente che l’installazione di nuovi strumenti di misura sarà finanziata solo qualora
risulti funzionale al completamento della copertura dei singoli comizi e sarà possibile installare un solo
contatore per azienda agricola e più di uno solo nel caso in cui essa si componga di corpi separati. I
finanziamenti per tale tipologia di interventi è quindi subordinata alle condizioni su elencate al fine di
orientare le risorse finanziarie in maniera efficace al perseguimento degli obbiettivi.
Quanto esposto fissa quindi delle priorità per quanto attiene le tipologie progettuali ma è necessario
tener conto anche dalla fase progettuale di ciascun progetto proposto in quanto i progetti esecutivi e
definiti (riportati nelle Tabelle VI e VII) presuppongo uno studio dell’intervento maggiormente
sviluppato e presentano già un livello sia autorizzativo sia progettuale avanzato, in modo tale da poter
essere cantierabili e realizzabili in tempi brevi.
5. PROGRAMMA OPERE DI BONIFICA
Il programma comprende tutte le opere di bonifica di nuova realizzazione nonché gli interventi di
manutenzione per la gestione di quelle esistenti. Si ricorda che le opere esistenti gestite dai Consorzi
e comprese nelle funzioni esplicitate nell’art. 2 della L.R. n° 6/2008 si considerano facenti parte del
Piano.
Gli interventi compresi nel presente programma sono finalizzati, come previsto dall’art. 4 comma 2
lettera a) ed esplicitato tra gli obbiettivi strategici, alla valorizzazione del territorio attraverso il razionale
utilizzo della risorsa idrica, la tutela del territorio rurale e agricolo.
In base a ciò sono state raccolte le proposte dei Consorzi, riportate nella Tabella V e in forma integrale
nell’ALLEGATO A. Le proposte ritenute non ammissibili sono state riportate nell’ALLEGATO C
unitamente alle relative motivazioni di esclusione. Si sottolinea che la realizzazione di laghetti collinari,
dighe e traverse ad uso esclusivamente irriguo non è esplicitamente previsto tra le funzioni attribuite ai
Consorzi dalla L.R. n° 6/2008. Per tale ragione le opere riguardanti le tipologie su menzionate
vengono inserite all’interno del Piano, pur rimanendo in attesa di un chiarimento normativo che ne
regolamenti la realizzazione.
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Si fa presente inoltre che gli interventi inseriti nel Piano riguardano opere inerenti la gestione del
servizio idrico irriguo e nel caso in cui in fase istruttoria emergano interventi che riguardano anche solo
parzialmente il sistema idrico multisettoriale saranno immediatamente eliminate dal Piano e ed
escluse dai finanziamenti.
Le principali categorie di interventi che possono essere realizzati da parte dei Consorzi di Bonifica,
come elencati all’interno degli obbiettivi strategici e delle direttive, vengono di seguito schematizzati:
I. Razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione della reti irrigue e reti scolanti;
a. Sostituzione reti vetuste
b. Sostituzione della rete a canalette a pelo libero in rete tubata
c. Sostituzione condotte in cemento amianto
d. Realizzazione di nuovi tratti di condotta
e. Installazione, diffusione e ammodernamento dei sistemi di misurazione e controllo
II. Realizzazione e ristrutturazione dei manufatti idraulici necessari per il sollevamento e la
derivazione delle acque a scopi irrigui;
a. realizzazione o rifacimento di torrini piezometrici, vasche di accumulo e/o compenso o
altri manufatti
b. installazione e/o sostituzione di sistemi di pompaggio e pezzi speciali
c. realizzazione di sistemi di automazione e telecontrollo
III. Realizzazione di nuove opere di infrastrutturazione irrigua;
IV. Sistemazioni idraulico-agrarie del territorio
V. Realizzazione di impianti di utilizzazione delle acque reflue;
VI. Realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Alcune categorie di opere, come gli interventi riguardanti gli attraversamenti o le opere di viabilità
strettamente funzionali alla gestione e alla manutenzione della rete di distribuzione e della rete
scolante (art. 2, comma 1, lettera c)) sono state inserite all’interno della categoria I all’interno della
voce Altro in quanto riguardano appunto la razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione della
reti irrigue e delle reti scolanti.
In riferimento alla schematizzazione su esposta i Consorzi hanno elaborato e trasmesso le relative
proposte, di seguito riportate in forma sintetica. Nella Tabella IV inoltre viene esplicitato il riepilogo
delle somme complessive richieste dai Consorzi di Bonifica per le opere di bonifica o per interventi di
manutenzione straordinaria necessari per la loro gestione.
Nella Tabella V è presente per ogni intervento la denominazione, la tipologia, il soggetto proponente,
l’importo il livello progettuale.
Le schede complete di ciascun intervento vengono invece inserite nell’Allegato A, all’interno del quale
vengono specificate tutti i dati sotto elencati:
1. SOGGETTO PROPONENTE
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2. DENOMINAZIONE INTERVENTO
3. TIPOLOGIA INTERVENTO
La tipologia di intervento deve essere compresa tra quelle indicate sopra.
4. LOCALIZZAZIONE E SCHEMA IRRIGUO
Occorre specificare se l’area nella quale si intende realizzare l’intervento ricade totalmente o
parzialmente all’interno di un sito della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)
5. IMPORTO
6. DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARE/ MOTIVAZIONE SCELTE
TECNICHE
Deve essere riportata una breve sintesi (max 40 righe)
7. LIVELLO ATTUALE DI PROGETTAZIONE
E’ necessario specificare il livello di progettazione dell’intervento esistente allo stato attuale tra i
seguenti:
Studio di fattibilità
Progetto preliminare (art.93 c.3 D.Lgs 163/2006 e s.m.i.)
Progetto definitivo (art.93 c.4 D.Lgs 163/2006 e s.m.i.)
Progetto esecutivo (art.93 c.5 D.Lgs 163/2006 e s.m.i.)
8. FINALITÀ/ RISULTATI ATTESI
9. ASSOGGETTABILITÀ ALLA VAS (VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA)
Occorre indicare nell’apposita casella se il progetto che si intende realizzare ricade o no tra quelli sotto
elencati, per i quali si rende necessario avviare la procedura VAS o di verifica di assoggettabilità del
Piano alla VAS, ai sensi del D Lgs 152/2006 (Allegato III - IV della Parte II) come aggiornato dal D Lgs
n. 4/2008:
Allegato III
Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la derivazione superi i 1.000 litri al
secondo e di acque sotterranee ivi comprese acque minerali e termali, nei casi in cui la derivazione
superi i 100 litri al secondo.
Opere per il trasferimento di risorse idriche tra bacini imbriferi inteso a prevenire un’eventuale
penuria di acqua, per un volume di acque trasferite superiore a 100 milioni di metri cubi all’anno. In
tutti gli altri casi, opere per il trasferimento di risorse idriche tra bacini imbriferi con un’erogazione
media pluriennale del bacino in questione superiore a 2.000 milioni di metri cubi all’anno e per un
volume di acque trasferite superiore al 5% di detta erogazione. In entrambi i casi sono esclusi i
trasferimenti di acqua potabile convogliata in tubazioni.
Allegato IV
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progetti di gestione delle risorse idriche per l’agricoltura, compresi i progetti di irrigazione e di
drenaggio delle terre, per una superficie superiore ai 300 ettari;
progetti di ricomposizione fondiaria che interessano una superficie superiore a 200 ettari.
derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri
al secondo o di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al secondo,
nonché le trivellazioni finalizzate alla ricerca per derivazioni di acque sotterranee superiori a 50 litri
al secondo;
acquedotti con una lunghezza superiore ai 20 km;
opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed altri
simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi
dal demanio fluviale e lacuale.
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Tipologia intervento CB del Basso Sulcis
CB del Cixerri
CB della Gallura
CB della Sardegna Centrale
CB della Sardegna
MeridionaleCB della Nurra CB del Nord
SardegnaCB
dell'OgliastraCB
dell'OristaneseSomme per
tipologia
I. Razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione della reti irrigue e reti scolanti
a. Sostituzione reti vetuste - € 15.000.000 - € 800.000 € 22.300.000 € 15.000.000 € 11.820.000 € 15.000.000 € 26.500.000 € 106.420.000 b. Sostituzione della rete a canalette a pelo libero in rete tubata
- - € 8.100.000 € 13.241.326 € 7.500.000 € 40.340.000 € 69.181.326
c.Sostituzione condotte in cemento amianto
€ 60.000.000 € 43.250.000 € 5.200.000 € 500.831.000 € 53.453.289 € 122.700.000 € 785.434.289
d.Realizzazione di nuovi tratti di condotta - € 25.000.000 € 5.800.000 € 12.700.000 € 7.800.000 € 2.500.000 € 1.500.000 € 55.300.000
e. Installazione, diffusione e ammodernamento dei sistemi di misurazione e controllo
€ 4.900.000 € 4.000.000 € 6.500.000 € 4.500.000 € 9.500.000 € 6.100.000 € 1.500.000 € 10.000.000 € 47.000.000
Altro - € 2.200.000 € 9.600.000 € 1.200.000 € 500.000 € 1.549.371 € 1.000.000 € 16.049.371
II. Realizzazione e ristrutturazione dei manufatti idraulici necessari per il sollevamento e la derivazione delle acque a scopi irrigui
a. realizzazione o rifacimento di torrini piezometrici, vasche di accumulo e/o compenso o altri manufatti
- € 600.000 € 1.000.000 € 44.100.000 € 2.000.000 € 115.000.000 € 8.820.000 € 171.520.000
b. installazione e/o sostituzione di sistemi di pompaggio e pezzi speciali
€ 10.000.000 € 4.000.000 € 3.000.000 € 3.700.000 € 3.130.000 € 2.000.000 € 15.406.000 € 41.236.000
c. realizzazione di sistemi di automazione e telecontrollo
€ 350.000 € 350.000 € - € 600.000 € 35.000.000 € 1.800.000 € 38.100.000
III. Realizzazione di nuove opere di infrastrutturazione irrigua
€ 29.863.464 € 34.860.000 € 143.244.500 € 76.350.000 € 17.817.763 € 12.100.000 € 72.500.000 € 54.500.000 € 441.235.727
IV. Sistemazioni idraulico-agrarie del territorio
€ 3.000.000 € 12.000.000 € 500.000 € 30.500.000 € 60.150.000 € 21.098.000 € 8.200.000 € 14.000.000 € 51.500.000 € 200.948.000
V. Realizzazione di impianti di utilizzazione delle acque reflue
- € 14.480.000 € 8.200.000 € 4.300.000 - € 6.500.000 € 5.500.000 € 38.980.000
VI. Realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
€ 1.300.000 € 2.000.000 € 10.700.000 € 5.510.000 € 700.000 € 9.000.000 - € 6.200.000 € 3.700.000 € 39.110.000
TOTALE € 109.413.464 € 99.410.000 € 237.674.500 € 137.560.000 € 666.311.000 € 137.259.748 € 52.420.000 € 268.200.000 € 342.266.000 € 2.050.514.712 Tabella IV: Riepilogo totale somme richieste per gli interventi di bonifica
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
a. Sostituzione reti vetuste
Cixerri Rifacimento condotte principali € 14.000.000,00 p. esecutivoCixerri Condotta adduttrice Monte Intru € 1.000.000,00 s. fattibilità
Nord Sardegna Sostituzione condotte distributrici Piano di Perfugas - I° Stralcio € 2.320.000,00 NP51
Nord Sardegna Sostituzione condotte distributrici – Lotto COGEI – I° Stralcio € 3.000.000,00 NP5
Nord Sardegna Sostituzione condotta principale DN 1400 - Perfugas € 6.500.000,00 NP5
Nurra Rifacimento della condotta adduttrice principale alta zona li piani - s.marco. € 3.000.000,00 p. preliminare
Nurra Rifacimento della condotta adduttrice principale ø 2000 alimentante il 3° e 4° lotto irriguo – completamento € 12.000.000,00 p. definitivo
Oristanese Ammodernamento Distretto San Giovanni € 3.000.000,00 s. fattibilitàOristanese Potenziamento Distretti Morimenta e Marrubiu € 10.000.000,00 p. preliminare Oristanese Opere per il ripristino della funzionalità del canale adduttore Tirso € 13.500.000,00 s. fattibilità
Sardegna Centrale Risanamento ed eliminazione perdite canale adduttore per l’alimentazione irrigua della Media Valle del Tirso € 800.000,00 p. preliminare
Sardegna Meridionale Rifacimento della rete irrigua del distretto irriguo Trexenta ABC € 15.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale ristrutturazione impianto irriguo Alto Leni € 4.200.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ripristino funzionale rete di distribuzione distretto irriguo UTA NORD € 1.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto irriguo Pabillonis ABC € 300.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto irriguo Zeppara ABD € 400.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto irriguo San Gavino II° € 250.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Sostituzione di Condotta distrettuale di Nuraminis C € 800.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Sostituzione di un tratto di condotta DN 900 € 350.000,00 s. fattibilità
€ 91.420.000
b. Sostituzione della rete a canalette a pelo libero in rete tubata
Nord Sardegna Sostituzione canale a pelo libero “Nord” di Badesi con condotta in pressione DN 900 € 7.500.000,00 NP5
Nurra Ottimizzazione e razionalizzazione del sistema di adduzione al comprensorio irriguo della nurra - completamento € 13.241.325,67 p. definitivo
Oristanese Conversione tubata delle rete a pelo libero del distretto di Pesaria Sud € 8.640.000,00 s. fattibilità
Oristanese Completamento della sostituzione delle canalette a pelo libero in rete tubata nel distretto di Cabras Paludi € 9.800.000,00 s. fattibilità
Oristanese Riordino irriguo dei distretti di Zinnigas, Baratili, Pauli Bingias-nord - III lotto € 7.500.000,00 s. fattibilità
Oristanese Riordino irriguo del Distretto di Zinnigas-Lorissa, Pauli Bingias Sud con sostituzione delle canalette a pelo libero in rete tubata € 14.400.000,00 s. fattibilità
Sardegna Meridionale ristrutturazione impianto irriguo di San Gavino con trasformazione da rete a canalette in rete tubata in pressione € 3.600.000,00 p. preliminare
Sardegna MeridionaleRistrutturazione e potenziamento impianto irriguo di Muravera con trasformazione da rete a canalette in rete tubata in pressione e recupero ambientale dei suoli salinizzati
€ 4.500.000,00 p. preliminare
€ 69.181.326
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
a. realizzazione o rifacimento di torrini piezometrici, vasche di accumulo e/o compenso o altri manufatti
Gallura Interventi di completamento della manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle stazioni di sollevamento del Distretto Irriguo di Olbia Nord € 400.000,00 s. fattibilità
Gallura Interventi di completamento della manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle stazioni di sollevamento del Distretto Irriguo di Arzachena € 200.000,00 s. fattibilità
Nord SardegnaRipristino dell’impermeabilizzazione delle vasche di compenso delle aree irrigue della Bassa Valle del Coghinas e del Piano di Perfugas, con realizzazione di sistemi di automazione e telecontrollo dei livelli
€ 2.000.000,00 NP7
Ogliastra Realizzazione di un serbatoio ad uso esclusivamente irriguo sul rio Pardu in loc. Baxiniedda € 45.000.000,00 p. definitivo
Ogliastra Costruzione serbatoio di Bacu Turbina ad uso irriguo sul rio Pramaera € 70.000.000,00 p. definitivo
Oristanese Ristrutturazione e adeguamento alle norme igieniche e di sicurezza degli edifici degli impianti di pompaggio nel comprensorio irriguo e di bonifica € 5.320.000,00 s. fattibilità
Oristanese Ripristino della funzionalità dei vasconi e dei canali di rifornimento dei distretti irrigui del comprensorio nord € 3.500.000,00 s. fattibilità
Sardegna Centrale Realizzazione di una vasca di accumulo ad uso irriguo a servizio del sub-comprensorio del Cedrino, distretto del Marreri Sologo € 1.000.000,00 p. preliminare
Sardegna Meridionale Ristrutturazione e risanamento delle vache di accumulo di Sestu e Selargius € 1.300.000,00 s. fattibilità
Sardegna Meridionale Ristrutturazione e risanamento dei torrini degli impianti di sollevamento € 1.500.000,00 s. fattibilità
Sardegna Meridionale Ristrutturazione e risanamento del torrino dell'impianto di destra Flumineddu € 1.000.000,00 p. preliminare
Sardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Sestu € 4.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Samassi C € 5.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Pimpisu € 2.500.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Pabillonis-Gonnos € 2.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Guamaggiore € 1.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Edringiana € 800.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Selegas € 3.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di San Gavino € 5.000.000,00 s. fattibilitàSardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Serramanna Est € 6.000.000,00 s. fattibilità
Sardegna Meridionale Ristrutturazione impianto di sollevamento di Nuraminis ABC, Villasor Est e Decimo Nord € 8.000.000,00 s. fattibilità
€ 171.520.000
5 NP: non presente nessun livello progettuale6 NP: non presente nessun livello progettuale
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
III. Realizzazione di nuove opere di infrastrutturazione irrigua
Basso Sulcis Completamento dell'Irrigazione dei distretti E,F,G in agro di Perdaxius e Tratalias € 6.197.000,00 p. esecutivo
Basso Sulcis Completamento dell'Irrigazione del distretto H in Agro di Sant'Anna Arresi € 11.609.956,42 p. esecutivo
Basso Sulcis Completamento del distretto irriguo nel comune di Giba e Piscinas € 10.253.706,12 p. esecutivo
Basso Sulcis Completamento dell'Irrigazione dei distretti E, F,G del distretto di Santa Maria e Santa Lucia in agro Tratialias e San Giovanni Suergiu € 1.802.801,29 p. esecutivo
Cixerri Completamento dell’irrigazione del terzo comprensorio in agro di Siliqua € 34.860.000,00 p. definitivoGallura Estendimento irriguo Distretto Olbia Nord € 1.600.000,00 p. preliminare
Gallura Utilizzazione irrigua del Basso Liscia. Realizzazione della traversa in località Monte Tova e opere di distribuzione irrigua9 € 16.000.000,00 s. fattibilità
Gallura Progetto per la realizzazione della rete irrigua alimentata dal bacino collinare in località Putzu Canu (Aggius) € 300.000,00 s. fattibilità
Gallura p. per la realizzazione della rete irrigua alimentata dal bacino collinare in Località La Menta (Tempio Pausania) € 300.000,00 s. fattibilità
Gallura Realizzazione di n. 3 laghetti collinari al servizio di piccole aree rurali dislocate all’interno del comprensorio di bonifica9 € 1.000.000,00 s. fattibilità
GalluraProgetto per la realizzazione di una rete di distribuzione idrica con presa dal canale adduttore per l’irrigazione delle aree fertili in località Tineddu, Monte Corognu, Oddastru, Li Muri, Nelva
€ 2.200.000,00 s. fattibilità
Gallura Utilizzazione irrigua del Rio Vignola. Realizzazione della diga e delle opere di distribuzione irrigua9 € 22.000.000,00 p. definitivo
GalluraUtilizzazione irrigua del Rio San Simone. Realizzazione della diga del San Simone, della traversa sul Rio Palasole e delle opere di distribuzione irrigua9
€ 97.184.000,00 s. fattibilità
Gallura Intervento per la tutela e lo sviluppo di aree svantaggiate a Sud del Distretto Irriguo di Arzachena € 2.660.500,00 p. esecutivo
Nord Sardegna IV° lotto di Completamento rete irrigua della Piana di Chilivani – II° Intervento zona di Oschiri - Berchidda. € 12.100.000,00 p. preliminare
(da aggiornare)
Nurra Estendimento dell’irrigazione in ulteriori aree idonee Non determinato Proposta progettuale
Nurra Estendimento dell’irrigazione nel comune di uri – 1° lotto € 17.817.763,02 p. preliminare
Ogliastra Realizzazione di un laghetto collinare per usi irrigui nell’area di Jerzu-Cardedu9 € 3.000.000,00 s. fattibilità
Ogliastra Realizzazione della condotta irrigua adduttrice del comprensorio di Pelau € 15.000.000,00 s. fattibilità
€ 451.735.727
7 NP: non presente nessun livello progettuale8 NP: non presente nessun livello progettuale
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
IV. Sistemazioni idraulico-agrarie del territorio
Basso Sulcis Integrazione delle reti scolanti in territorio di San Giovanni Suergiu – Zona “Brocitta” e “Girili Biancu” € 3.000.000,00 s. fattibilità
Cixerri Completamento sistemazione idraulica del Rio Cixerri € 12.000.000,00 NS10
Gallura Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete scolante del Distretto Irriguo di Arzachena € 500.000,00 s. fattibilità
Nord Sardegna Sistemazione idraulica Comprensorio Irriguo Piana di Chilivani. € 7.200.000,00 NP11
Nord Sardegna Sistemazione idraulica del Rio Rizzolu di Ardara € 1.000.000,00 NP11
Nurra Asportazione massi sui siti di condotte. € 5.000.000,00 p. preliminareNurra Rete scolante nel 1º , 2º e 3º lotto del comprensorio irriguo della nurra € 16.098.000,00 p. preliminare
Ogliastra Razionalizzazione, ammodernamento e manutenzione e della rete scolante del comprensorio irriguo di Tortolì, Girasole e Lotzorai € 2.500.000,00 p. preliminare
Ogliastra Lavori di manutenzione straordinaria delle reti di drenanti del comprensorio di Cardedu, Jerzu, Barì Sardo e Tertenia € 3.500.000,00 s. fattibilità
OgliastraSistemazione idraulico-agraria dei bacini montani del rio Pramaera a Lotzorai, del rio Quirra a Tertenia e Jerzu e del rio Pelau a Cardedu, Gairo, Lanusei e Jerzu
€ 8.000.000,00 s. fattibilità
Oristanese Riconfigurazione canale Manca € 3.000.000,00 p. preliminareOristanese Revisione rete scolante di Arborea € 13.000.000,00 p. preliminareOristanese Revisione canale acque alte € 1.500.000,00 p. preliminareOristanese Sistemazione idraulica del Rio Cispiri-Marefoghe € 8.000.000,00 s. fattibilitàOristanese Sistemazione idraulica del Rio Mannu di Milis € 12.000.000,00 p. preliminareOristanese Sistemazione idraulica del Rio Sant’Andria € 8.000.000,00 s. fattibilità
Oristanese Interventi igienico sanitari nel tratto di Rio su Pardu a ridosso del centro abitato di San vero Milis € 3.000.000,00 p. preliminare
Oristanese Sistemazione idraulica del tratto vallivo del Rio Sant’Elena e del rio Forraxi € 3.000.000,00 s. fattibilità
Sardegna Centrale Interventi di sistemazione idraulica per il risanamento funzionale ed adeguamento della rete scolante nel sub-comprensorio irriguo del Cedrino € 2.000.000,00 p. preliminare
Sardegna Centrale Interventi di sistemazione idraulica per il risanamento funzionale ed adeguamento della rete scolante nel sub-comprensorio irriguo del Posada € 2.000.000,00 p. preliminare
Sardegna CentraleInterventi di sistemazione idraulica per il risanamento funzionale ed adeguamento della rete scolante nel sub-comprensorio irriguo della Media Valle del Tirso
€ 1.000.000,00 p. preliminare
Sardegna Centrale Fiume Cedrino: interventi per la mitigazione del rischio idraulico nei territori € 14.200.000,00 p. preliminare
€ 200.948.000
9 NOTA BENE. Tale tipologie di opere non sono tra quelle realizzabili da parte dei Consorzi di Bonifica secondo le funzioni ad essi attribuite nell’art. 2 della L:R: n°6/2008
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
V. Realizzazione di impianti di utilizzazione delle acque reflue
GalluraLavori per la realizzazione della rete di adduzione e distribuzione delle acque depurate provenienti dal depuratore di Olbia e interconnessione con il distretto irriguo di Olbia Nord. Opere di completamento
€ 4.000.000,00 s. fattibilità
Gallura Utilizzazione dei reflui trattati dal depuratore di Arzachena per l’approvvigionamento idrico del distretto di Arzachena Nord € 7.980.000,00 p. preliminare
Gallura Utilizzazione delle acque reflue provenienti dal depuratore della Z.I.R. di Tempio Pausania € 2.500.000,00 s. fattibilità
Ogliastra Costruzione degli impianti di recupero e utilizzazione per uso agricolo delle acque reflue del depuratore di Tortolì e di quello di Barì Sardo € 6.500.000,00 s. fattibilità
Oristanese Riutilizzo delle acque reflue provenienti dal depuratore della zona industriale di Oristano € 5.500.000,00 s. fattibilità
Sardegna Centrale Opere di accumulo e distribuzione per il riutilizzo acque reflue del depuratore di Nuoro € 4.500.000,00 p. preliminare
Sardegna Centrale Opere di accumulo e distribuzione per riutilizzo in agricoltura delle acque reflue prodotte dal depuratore consortile di Bitti, Lula ed Onanì € 1.500.000,00 p. preliminare
Sardegna Centrale Opere di accumulo e distribuzione per riutilizzo in agricoltura delle acque reflue prodotte dal depuratore consortile di Siniscola € 2.200.000,00 p. preliminare
Sardegna MeridionaleRealizzazione delle condotte di adduzione delle acque reflue depurate negli impianti esistenti ai fini dell'utilizzazione irrigua della risorsa - Impianto consortile CISA Serramanna
€ 1.300.000,00 NS13
Sardegna MeridionaleRealizzazione delle condotte di adduzione delle acque reflue depurate negli impianti esistenti ai fini dell'utilizzazione irrigua della risorsa - Impianto consortile Muravera
€ 3.000.000,00 NS13
€ 38.980.000
10 NS: non specificato il livello progettuale11 NP: non presente nessun livello progettuale12 NS: non specificato il livello progettuale13 NS: non specificato il livello progettuale
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Tipologia intervento Consorzio di Bonifica Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneSomme per
tipologia
VI. Realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
Basso Sulcis Realizzazione impianto fotovoltaico € 1.300.000,00 s. fattibilità
Cixerri Realizzazione di due impianti mini-idroelettrici lungo l'addutrice da punta Gennarta € 2.000.000,00 NS13
Gallura Intervento per la realizzazione di impianti fotovoltaici al servizio del Distretto Irriguo di Olbia Nord € 3.000.000,00 s. fattibilità
Gallura Intervento per la realizzazione di impianti fotovoltaici al servizio del Distretto Irriguo di Arzachena € 2.000.000,00 s. fattibilità
Gallura Intervento per la realizzazione di Impianti fotovoltaici al servizio del Distretto Irriguo di Olbia Sud € 5.700.000,00 s. fattibilità
Nurra Sfruttamento ai fini idroelettrici del collegamento temo-Cuga. € 9.000.000,00 Proposta progettuale
Nurra Repowering centrali eoliche esistenti Non determinato Proposta progettuale
Ogliastra Realizzazione di un impianto fotovoltaico di produzione di energia elettrica al servizio degli impianti irrigui di Tortolì € 3.500.000,00 NS13
Ogliastra Realizzazione di un impianto idroelettrico a valle della diga di S. Lucia € 2.700.000,00 p. preliminare
Oristanese Realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici a servizio delle centrali di pompaggio irrigue e di bonifica € 2.000.000,00 p. esecutivo
Oristanese Realizzazione dell’impianto consortile di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici € 200.000,00 p. esecutivo
Oristanese Realizzazione di una centrale idroelettrica alla presa 14 con utilizzo delle acque provenienti dal canale adduttore sinistra Tirso € 1.500.000,00 s. fattibilità
Sardegna Centrale Realizzazione impianto fotovoltaico in località San Martino - Galtellì € 1.700.000,00 s. fattibilitàSardegna Centrale Realizzazione impianto fotovoltaico in località Ovirì - Siniscola € 260.000,00 s. fattibilitàSardegna Centrale Realizzazione impianto fotovoltaico in località San Simone - Posada € 1.950.000,00 s. fattibilitàSardegna Centrale Revamping dell’impianto eolico di Sas Murtas - Posada € 1.600.000,00 s. fattibilità
Sardegna Meridionale Realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili tramite pannelli fotovoltaici € 700.000,00 s. fattibilità
€ 39.110.000
TOTALE € 2.050.014.712,28 € 2.050.014.712 Tabella V: Elenco opere di bonifica
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Si riportano di seguito le Tabelle VI e VII nelle quali sono raggruppati gli interventi per i quali è presente rispettivamente il prgetto definitivo ed esecutivo
approvato.
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Tabella VI: progetti che presentano il progetto definito approvato
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Tabella VII: progetti che presentano il progetto esecutivo approvato
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6. PROGRAMMA OPERE DI RIORDINO FONDIARIOGli interventi di riordino fondiario sono quelli già decritti all’interno delle direttive ed elencati di seguito:
interventi finalizzati alla riduzione della frammentazione della proprietà agricola ;
interventi diretti alla costituzione di unità fondiarie di adeguate dimensioni.Si riportano in sintesi gli interventi proposti dai Consorzi (Tabella VIII) mentre per le relative schede
dettagliate si rimanda all’ALLEGATO B, le quali riportano gli stessi elementi già su esplicitati per le
opere di bonifica.
Tipologia intervento
Consorzio di Bonifica
Denominazione intervento Importo Stato
progettazioneAssogg
VASSomme per
tipologia
Riordino fondiario
Oristanese Riordino fondiario del Sub Comprensorio Nord € 16.250.000,00 s. fattibilità SI
Oristanese Riordino fondiario del Sub Comprensorio Sud € 6.900.000,00 NS14 SI
Oristanese Riordino fondiario nei Sub Comprensori - Completamenti € 6.000.000,00 NS NS
Oristanese Riordino fondiario del Comprensorio Consortile € 75.000.000,00 NS SI
Sardegna Meridionale
Piano di ricomposizione della proprietà frammentata in zone asciutte
€ 15.600.000,00 s. fattibilità SI
Sardegna Meridionale
Piano di ricomposizione della proprietà frammentata in zone irrigue
€ 12.700.000,00 s. fattibilità SI
€ 132.450.000,00
TOTALE € 132.450.000,00 Tabella VIII: Elenco interventi di riordino fondiario
7. PROGRAMMA 2010Il Piano, come su detto, viene di norma aggiornato ogni tre anni e deve essere attuato mediante
programmi annuali.
Il programma 2010 deve essere stabilito in base a criteri di priorità e agli indirizzi specifici che vengono
fissati sentito il parere della Consulta regionale per la bonifica e il riordino fondiario. In relazione a
questi e alle risorse disponibili verranno selezionati gli interventi da realizzarsi in questa annualità. Si
fa presente che gli interventi ritenuti prioritari potranno essere realizzati anche per stralci funzionali,
laddove possibile.
Gli orientamenti su esplicati, emersi in base alle problematiche analizzate, vengono quindi riportati di
seguito in estrema sintesi, in attesa del parere della Consulta,:
Tipologia progettuale:
14 NS:non specificato il livello progettuale
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Vengono incentivati i progetti che contribuiscono al risparmio idrico e che quindi consentano una
diminuzione rilevante delle perdite e degli sprechi di risorsa idrica. Tra questi risultano prioritari
quelli che contribuiscano all’ammodernamento e razionalizzazione delle reti irrigue tra cui:
Sostituzione reti vetuste;
Sostituzione condotte a pelo libero con condotte in pressione;
Sostituzione condotte in cemento amianto;
Installazione strumenti di misurazione delle portate erogate;
Provvedere all’approvigionamento idrico di nuove porzioni di territorio laddove sia un
elemento necessario per incrementare la produttività e contribuire a colmare il divario
esistente tra fabbisogni e dotazioni irrigue. In tale ottica si inserisce la realizzazione di
nuove opere di infrastrutturazione irrigua in quelle aree che non risultino ancora
servite dalla rete esistente ma che già presentino pratiche colturali abituali e radicate
le quali non beneficiano ancora di un adeguato apporto idrico.
Livello progettuale:
Occorre dare priorità agli interventi che siano già in una fase progettuale avanzata (progetto
definitivo o esecutivo approvato – vedi Tabella VI e VII).
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