FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e...

27
FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI) Neuroscienze e filosofia Temi che da sempre sono stati considerati campo esclusivo della filosofia sono passati nel Novecento oggetto di ricerca delle neuroscienze, perdendo così il loro status speculativo Ci riferiamo a questioni fondamentali, come il cervello, la mente, la coscienza, le emozioni. Negli ultimi anni, le neuroscienze hanno “sferrato -scrive Dehaene- un massiccio attacco empirico” a questi problemi, trasformando un mistero filosofico in un fenomeno da laboratorio scientifico. Molti filosofi tuttavia continuano a credere che gli stati soggettivi, le nostre esperienze interne, non possono essere “ridotte” a indagine sperimentale. Lo stesso neuroscienziato John Eccles nel suo libro “L’io e il suo cervello” scritto in collaborazione con K. Popper dopo aver sostenuto la distinzione tra mente e cervello afferma, d’accordo con R.W. Sperry, che la mente è “irriducibile” a eventi neurofisiologici. L’ipotesi riduzionista secondo cui la mente non è altro che un’attivazione neurale è “indimostrabile”, non è spiegabile neurologicamente. Altri autori non sono d’accordo con questa tesi e ritengono che sia possibile analizzare il pensiero e trasformare l’io, la soggettività, in una scienza. Queste ipotesi hanno fatto emergere una branca di ricerca nelle riflessioni di alcuni neuroscienziati e filosofi, che viene chiamata “filosofia della neuroscienza”. Allo sviluppo di questa nuova disciplina un notevole contributo viene dato da Juan José Sanguineti nel suo recente volume “Neuroscienza e filosofia dell’uomo” (Edizioni Santa Croce, Roma). Invero, neuroscienze e filosofia hanno metodi propri, due approcci epistemologici differenti, spesso s’intrecciano, mentre i loro confini non sono definiti. La filosofia si occupa dell’essenza di questioni che riguardano l’esistenza, l’uomo, la natura dell’essere, la morale, allo scopo di approfondire e individuarne i principi universali. La filosofia va all’essenziale della vita e del mondo. Le scienze invece descrivono e spiegano fenomeni che cadono nel loro campo proprio di osservazione, cioè determinati campi della realtà nelle loro cause concrete attraverso l’analisi e l’applicazione di metodi teorici e sperimentali, senza tuttavia pervenire a norme e valori etici o chiarire che cosa 83

Transcript of FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e...

Page 1: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

FORUM

(DIALOGO CON E TRA I LETTORI)

Neuroscienze e filosofia

Temi che da sempre sono stati considerati campo esclusivo della filosofiasono passati nel Novecento oggetto di ricerca delle neuroscienze, perdendo cosìil loro status speculativo Ci riferiamo a questioni fondamentali, come ilcervello, la mente, la coscienza, le emozioni. Negli ultimi anni, le neuroscienzehanno “sferrato -scrive Dehaene- un massiccio attacco empirico” a questiproblemi, trasformando un mistero filosofico in un fenomeno da laboratorioscientifico. Molti filosofi tuttavia continuano a credere che gli stati soggettivi,le nostre esperienze interne, non possono essere “ridotte” a indaginesperimentale. Lo stesso neuroscienziato John Eccles nel suo libro “L’io e il suocervello” scritto in collaborazione con K. Popper dopo aver sostenuto ladistinzione tra mente e cervello afferma, d’accordo con R.W. Sperry, che lamente è “irriducibile” a eventi neurofisiologici.

L’ipotesi riduzionista secondo cui la mente non è altro che un’attivazioneneurale è “indimostrabile”, non è spiegabile neurologicamente. Altri autori nonsono d’accordo con questa tesi e ritengono che sia possibile analizzare ilpensiero e trasformare l’io, la soggettività, in una scienza.

Queste ipotesi hanno fatto emergere una branca di ricerca nelle riflessionidi alcuni neuroscienziati e filosofi, che viene chiamata “filosofia dellaneuroscienza”.

Allo sviluppo di questa nuova disciplina un notevole contributo vienedato da Juan José Sanguineti nel suo recente volume “Neuroscienza e filosofiadell’uomo” (Edizioni Santa Croce, Roma).

Invero, neuroscienze e filosofia hanno metodi propri, due approcciepistemologici differenti, spesso s’intrecciano, mentre i loro confini non sonodefiniti. La filosofia si occupa dell’essenza di questioni che riguardanol’esistenza, l’uomo, la natura dell’essere, la morale, allo scopo di approfondire eindividuarne i principi universali. La filosofia va all’essenziale della vita e delmondo. Le scienze invece descrivono e spiegano fenomeni che cadono nel lorocampo proprio di osservazione, cioè determinati campi della realtà nelle lorocause concrete attraverso l’analisi e l’applicazione di metodi teorici esperimentali, senza tuttavia pervenire a norme e valori etici o chiarire che cosa

83

Page 2: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

sia la persona umana, il pensiero, la libertà. Abbiamo quindi una conoscenzascientifica e una conoscenza antropologica e filosofica delle cose.

Le scienze non possono sostituire la filosofia, non possono, ad esempio,capire e spiegare la rossità del rosso o il sorriso di una persona. Cercare neisistemi neurali e nelle attività delle sinapsi la spiegazione e la comprensioneradicale di tutte le cose significa cadere nel riduzionismo materialista e nel“neurologismo”. Sono nondimeno due discipline complementari, le quali sonocaratterizzate da rapporti di integrazione, rapporti che vanno incoraggiati epotenziati in quanto rappresentano due saperi fondamentali nella vita.

Le neuroscienze costituiscono uno dei campi scientifici più avanzati.Finora i progressi sono straordinari e resi possibili grazie alle nuove metodichedi neuroimaging, le quali permettono di osservare regioni del cervello mentre ilsoggetto svolge compiti particolari, come leggere, parlare, ascoltare, muoversi,ecc., oppure in stato di riposo.

Le scoperte sono meravigliose, svelano un lato importante della naturaumana, ma sono -sostiene Sanguineti- “parziali e non decisive”. Esse nonrivelano lo “sfondo essenziale” della persona umana, né “chiariscono” il sensoprofondo della nostra esistenza. La chiave di volta per interpretare l’essenzadell’individuo, secondo il nostro autore, risiede nella riflessione filosofica. Ilpiano filosofico però deve legarsi a quello scientifico in un fecondo processo dicollaborazione e integrazione. Entrambi sono saperi, espressione dello spiritoumano.

Guido Brunetti

“La scomparsa del dottore”. C’era una volta…il medico. La figura del medico, insieme con la medicina, chiamata “arte lunga” o

“arte’ della cura”, ha una storia antichissima. Comincia dalla mitologiaterapeutica degli dèi d’Olimpo ai guaritori e sciamani dell’antico Egitto e dellaBabilonia, attraversa il sapere medico greco-romano e medioevale e giunge alla“rivoluzione terapeutica”, alla biotecnologia e alla genetica dei nostri giorni.

Nei poemi omerici, la malattia è interpretata come “vendetta divina”dovuta ad una colpa dell’uomo. Anche nella Bibbia, la patologia è attribuita alcastigo divino. L’arte di guarire, la iatrèia, attraverso i rimedi - dal latinomederi, medicus - trova consistenza nelle teorie di Ippocrate, le qualirappresentano il monumento più alto dell’antico sapere medico.

L’età contemporanea è contrassegnata da un progresso scientifico-tecnicosempre più rapido e inarrestabile.

84

Page 3: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Alla rivoluzione terapeutica dei farmaci e dei vaccini (antibiotici,psicofarmaci) e alla rivoluzione delle macchine diagnostiche si aggiunge larivoluzione anagrafica (longevità). Tutto ciò- come sottolinea il medico estorico della medicina, Giorgio Cosmacini, nel suo libro “La scomparsa delmedico. Storia e cronaca di un’estinzione” (Raffaello Cortina Editore), hagenerato “un cambiamento di rotta” del ruolo del medico con ricadute negativesul suo rapporto con il paziente. Un cambiamento traumatico. La medicinamoderna ha acquistato in tecnologia quel che ha perduto in “umanità”.

La ripetuta esigenza di “umanità” e “umanizzazione” della medicinacontiene un vistoso paradosso: quello di dover rendere “umano” ciò che umano,e soltanto umano, dovrebbe essere per “statuto e definizione” e che invece siammette essere “scaduto” a “disumano” qual è una cura stravolta in “incura”.Un medico insicuro determina una medicina del silenzio, una barriera calata tramedico e paziente.

La perdita del senso di umanità viene sempre più percepita dallapopolazione e anche da molti medici. Medici che appaiono frustrati, ansiosi eansiogeni, insicuri e dunque aggressivi, non affabili, rigidi, scostanti, algidi.Meccanismi di difesa per rimuovere le minacce al proprio equilibrio psico-emotivo e per controllare ansia e angoscia. Medici privi di quella bonomia,serenità, affabilità e tensione umana, qualità che sono qualità fondamentali, iprimi fattori, alla base della stessa cura.

L’antico rapporto interpersonale è stato sostituito con troppa disinvolturada un insieme di tecniche, le quali sono estremamente utili, ma che prescindonodalla “cultura intersoggettiva” e dal modello relazionale sui quali si devecostruire il rapporto terapeutico.

“C’era una volta…il medico”. Che portava con sé valori considerati unpatrimonio “irrimediabilmente” perduto. “L’onesta e garbata faccia del dottoredi famiglia…L’umile, povera, misconosciuta figura del medico condotto,accompagnata -scrive E. Shorter- da una profonda coscienza affettiva e buono atutto fare”.

Oggi -rileva con grande amarezza e rimpianto Cosmacini- il “dottore”non c’è più. Una figura benemerita di medico che è entrata in “dissolvenza,consumata, consunta, talora superstite in qualche sconosciuto esemplare”.

Con la rivoluzione tecnologica e farmaco-terapica, il medico ha iniziato aporre “in secondo piano” gli aspetti relazionali con i pazienti, e fatalmente -come notò già nel 1953 il maggior clinico italiano del tempo, Cesare Frugoni“diminuiscono i contatti fra curanti e pazienti”. Si è verificata una “svoltaantropologico-medica” propria di una professione che gradualmente “rinuncia”alla propria vocazione “umanologica”.

85

Page 4: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Alla crisi del medico si accompagnano la crisi della medicina e la crisidella formazione universitaria “largamente carente” sia dal punto di vistadidattico che da quello della ricerca (Stropeni). La medicina dunque come“grande malata” erosa anche dalla gravità di una “crisi morale”.

Ecco un altro grande paradosso. Con l’avvento degli antibiotici, delletecnologie biomediche e delle superspecializzazioni, il mondo della medicinaha visto susseguirsi ed embricarsi le tre crisi: della formazione, dellaprofessione e della cultura medica.

Sta di fatto che il crescente impiego di tecnologie conduce -ha scritto unostudioso americano, M.G. Field- alla “incapacità” da parte del medico disoddisfare i bisogni tradizionalmente attesi di “conforto, rassicurazione, affetto,cura, soccorso, affabilità” che il sofferente, carico di ansia e paure, “esige” nelcorso della malattia. Spesso poi medici che si atteggiano a scienziaticonsiderano l’approccio tecnologico l’unico modo di rapportarsi al paziente,trasformando le tecniche in “tecnicismo” e la specialità in “specialismo”. Èl’ideologia scientifica che esclude la comprensione della realtà soggettiva,antropologica, del malato e che ha poco da spartire con l’originaria téchneippocratica fondata sull’ “occhio clinico”, il “tatto del medico” e il “dialogo”con il paziente realizzato secondo la maieutica socratica. La tecnica è un mezzoe non un fine. Il fine ultimo o primo è il paziente, la persona, la quale ècostituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima,coscienza, pensiero).

Il medico, formato da una pedagogia che privilegia la tecnica,contribuisce ad “erodere” la qualità umana del rapporto di cura ed è “ridotto” a“burocrate”, a “somatologo”, al tecnico del corpo scisso.

In un nostro colloquio pubblicato sul “Corriere Medico” (24 febbraio1989), lo scrittore Nantas Salvalaggio ci confermò lo stesso concetto: “ilpaziente diventa un motore e il medico un meccanico”. Il medico invecedovrebbe essere -aggiunse- un “incrocio” tra un confessionale e una radiografia.Per guarire “non basta la scienza, ci vuole anche l’anima, la disponibilitàumana, la componente relazionale, la capacità di comunicare. È la dimensionemorale dell’educazione medica messa in luce da molte ricerche, la quale esigel’acquisizione di un bagaglio di “qualità” e “valori” al centro dei quali ci sono ibisogni della persona.

Il rapporto medico-paziente deve essere connotato da un processo diempatia. Come mostrano recenti studi di neuroscienze, l’empatia e i neuronispecchio attivano infatti le medesime aree cerebrali sia in chi “patisce” (ilpaziente) sia in chi “compatisce” (il medico).

Per uscire da una crisi della quale i medici odierni non sono sempreconsapevoli e superare quella che è stata definita la “disumanizzazione” della

86

Page 5: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

medicina (Rugarli) c’è bisogno di una “rivoluzione antropologica e culturale”:scienza, tecnica, ma anche “saper essere”. La vera riforma è l’avvento di unnuovo umanesimo capace di esprimere quei valori già sottolineati duemila annifa da Galeno, il quale proponeva una medicina caratterizzata dal triplicemodello di medicus amicus, medicus gratiosus e medicus philosophus.

Gli ambienti medici e ospedalieri sembrano parte di un mondo che nonha più nulla di “familiare”, di “domestico”, di “riconoscibile”. Essi devonoessere luoghi di umanità e umanizzazione, dove non ci sia arroganza, maprofessionalità, rispetto, educazione, disponibilità e gentilezza, a partire daiportantini agli infermieri ai medici ai primari.

Il sonno dell’umanità genera mostri, talvolta irrazionali e goffi, masempre terribili.

Guido Brunetti

Il sogno

Il sogno è la percezione a livello cosciente e spesso cognitivo diavvenimenti, esperienze, ricordi e modi di essere fisico e psichico a partire dallafecondazione sino all'exitus.

Se non ci sganciamo da questi modi di pensare non arriveremo mai acapire come ciò avviene.

Diceva S. Agostino “se mi chiedi che cosa è il tempo, lo so, ma se michiedi di spiegartelo non sono capace”.

Tutto ciò, cioè il modo come noi concepiamo il tempo, cioè in passato,presente e futuro, non ha senso, perché il concetto di tutto ciò, sia da noiconosciuto sia a noi sconosciuto, è un insieme fisico e psichico per tutta la vita.

Il coinvolgimento totale del nostro corpo è mediato dalla circolazione delsangue che, in meno di un minuto, ha fatto il giro completo del nostro corpo.

Prova ne sia, banalmente parlando, che mangiando la sera una bellaporzione di formaggio, innaffiata da un bicchiere d'acqua fredda, gli incubi cheverranno fuori la notte sono formidabili.

Le cellule nervose, in tutto ciò, comandano ben poco, perché anche tutti ipiù fini capillari sanguigni non vengono mai a contatto con i neuroni, perché trai due si interpone sempre una cellula gliale o un suo prolungamento chemodifica tutto ciò che nel sangue scorre prima di passarlo al neurone.

Gli antichi Greci, per il loro volume, avevano identificato le cellulenervose che erano immerse in una sostanza bianca che loro chiamavano glia eche da noi venne riconosciuta come l'insieme delle cellule gliali.

87

Page 6: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Sin dai tempi di Hammurabi, e ben conosciuta dai Tibetani sin dai secoliscorsi, un piccolo corpo nervoso definito "epifisi", ben indovata nel cervello,interpretato dai Grandi Professori, come relitto filogenetico, come un organoche non si era sviluppato e non serviva a niente. Con l'avvento di modernimezzi di indagine, risultò invece, ghiandola a secrezione interna che, sestimolata da un punteruolo, dava al futuro Dalai Lama, poteri cognitivitrascendentali e poteri di premonizione. Altrimenti definita "il terzo occhio"scritto dal Dalai Lama, in esilio, con il rituale per stimolarlo, non svelando però,la via da seguire.

Soltanto che, a conoscer bene, sul piano anatomico, il cervello, lasoluzione è ben comprensibile e rivelata senza bisogno di RNM, di radiografiao altro se non la palpazione cranica.

Ai tempi di Hammurabi, la via seguita era un'altra, come riportata da alcune tavolette,naturalmente, incomprensibile ai più. Adesso da un primo lavoro, pubblicato all'Estero, ne sonoderivate diverse biblioteche.

Aus dem Pathologischen Institut der Universitat Hamburg(Direktor: Prof. Dr. med. C. Krauspe)

Zur Ultrastruktur der Ephisis cerebri der RatteW. Gusek und A. SantoroMit 18 Abbiklungen

Agatino SantoroGià Preside della Facoltà di Medicina e Chirugia dell'Università di Messina

L'europa dei banchieri riesuma ricette per la (loro) crisi imponendomanovre economiche che pochi paesi potranno sostenere

Si è riaffacciato sul palcoscenico europea, il 'guru' della finanza bancariaper ripetere l'oracolo periodico diretto alle politiche dei paesi membri, in unoslogan che avrebbe dubbiosa aderenza in una luce di rinnovata spinta a ripresadi teorie economiche keinesiane: " più investimenti - meno tasse". Ad unamodestissima lettura di osservatore, con la prima parte della prescrizione dasomministrare a tutte le Nazioni sembrerebbe di trovarsi di fronte - attese lecondizioni di un progressivo avvicinamento in corso ad una fase prevista eauspicata non molte settimane fa dallo stesso Draghi, di recessione (anchelunga) - ad un forma di ossimoro rispetto alla collegata pretesa, surrettizia

88

Page 7: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

riduzione del gravame fiscale. Se le entrate diminuiscono, da dove gliinvestimenti (pubblici) trarranno alimentazione? Nello specifico italiano,peraltro, che sta affrontando tutte le conseguenze di una fase di picco del debitopubblico, questa seconda parte dell'invito della Bce, si adagerebbe comunquesul provvedimento di spending review avviato nella sanità pubblica attraversol'accollamento di spese al cittadino dopo il taglio di prestazioni sanitarie –terapeutiche e non solo diagnostiche - sin qui obbligatorie. Di là da un nessoimperscrutabile ai più, resta d'assistere all'eventuale demagogica sceneggiata.

Folco Mileto

Corriere della Sera del 28 marzo 2016

Sono i ragazzi tra i 14 e i 20 anni: ansiosi, depressi e alle prese conmolte incertezze, ma meno egoisti di quanto tutti i loro selfie potrebbero farpensare. Ritratto della “Generazione ‘K’.

Francamente i loro genitori (nostri figli) hanno affrontato decisamentemale il futuro - il proprio così quello più avanti - da costruire e lo stannoaccompagnando ancora peggio. Più per una sorta di riscatto da vissutesituazioni di educazione e formazione rigorose e restrittive, pretestuosamenteaccusate poi ed addotte a responsabilità degli aspetti negativi del fenomenogenerazionale, la fascia genitoriale in predicato, nel ruolo - reale punto nodaledi sbandamento nel tessuto connettivo di una società di transito - si è sentitaindotta a scelte piuttosto verso un permessivismo libertario, senza rendersiconto dell'adiacente abbandono di un dovere primario. Di converso, gli odierni'K' in fermentazione, sono scivolati in un convinto atteggiamento reazionario(forse anche giustificato quanto legittimo), la ricerca nel quale - di forme econtenuti per diverse espressioni nel contesto -, si presenta troppo spessoesasperata, nemmeno casualmente convergente con un'ipotesi di 'nouvel vague'di un mutato collettivo sociale.

Folco Mileto

Caso Giulio Regeni. 1 del 21 aprile 2016

Nove casi su dieci - negli ultimi dodici anni di rinfocolata tensione tra gliopposti schieramenti di potere, di interesse, di religione, politici e militari - chehanno visto coinvolti (e spesso con esiti nefasti), hanno trascinato italiani,

89

Page 8: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

soprattutto molto giovani e capaci. Con le cautele dovute ai rischi connessi agliepisodi che ricordiamo, oggi per questo, [ovviamente maggiori per il rispettodell'atroce dolore che ha colpito i familiari del ragazzo], 'fare chiarezza' sull'unoaspetto, significa inevitabilmente farne sull'altro, verosimile presupposto ecausa dell'intera vicenda. In quei mondi - Egitto, come Siria, Turchia, Iran enon solo - l'Italia in maniera molto ridotta non ne è certamente immune – dallostato di “tensione” si è passati da tempo alle guerre: combattute soprattutto daiservizi segreti di tutti indistintamente i paesi del bacino mediterraneo (più davicino). Rivendicazioni di questa o quella 'testimonianza', così indagini più omeno veritiere da parte degli organi ufficiali delle due Nazioni sullo scenariopotrebbero non condurre - per i Marò, in condizioni di maggiore ufficialitànegli avvenimenti, - i quattro anni trascorsi non hanno ancora condotto allairrinunciabile luce sui fatti. Peraltro, se è guerra, quella in atto, non possiamonon aspettarci, inevitabilmente, azioni cruente, né tantomeno atti di pietà nonprevedibili nei comportamenti dei soggetti offesi.

Folco Mileto

Umberto Fara foto del 14 gennaio 2016

Colpisce per primo, nel soggetto ripreso, il tentativo di nascondere undolore estremo - non tanto dietro l'opposizione, anche incompleta, delle manisul volto - quanto nel pianto represso nell'occhio rimasto visibile. Tutto quantoun essere umano diverso da ciascuno di noi, in condizioni di 'sopravvivenza' a

90

Page 9: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

cagione di pelle, religione, razza, lingua, si trova addossato in un tratto di vitaprecaria e verosimilmente brevissima, originato da malvagità, odio, violenzatout court in una gara di sopraffazione spesso non 'remunerativa' in sé. Loscatto, oltre le prerogative tecniche e di alta professionalità dell'autore, è didenuncia sociale cui non può negarsi ampi spazi di coraggio. Bravo.

Folco Mileto

Una poesia di Pablo Neruda

Il primo giorno dell'annoLo distinguiamo dagli altricome se fosse un cavallinodiverso da tutti i cavalli.Gli adorniamo la fronte con un nastro,gli posiamo sul collo sonagli colorati,e a mezzanotte lo andiamo a riceverecome se fosse un esploratoreche scende da una stella.Come il pane, assomiglia al pane di ieri.Come un anello a tutti gli anelli.La terra accoglierà questo giornodorato, grigio, celeste,lo dispiegherà in colline,lo bagnerà con frecce di trasparente pioggiae poi, lo avvolgerà nell'ombra.Eppure,piccola porta della speranza,nuovo giorno dell'anno,sebbene tu sia uguale agli altricome i pani a ogni altro pane,ci prepariamo a viverti in altro modo,ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.

La poetica è di Neruda: possibili commenti? Io penso di no, come perquasi tutti i poeti che ciascuno conosce. Qualcuno di loro riesce ad accendereemozioni più forti che altri, o forse meglio, siamo noi che abbiamo bisogno diascoltare chi scrive in grado di restituirci voglia di vivere ed equilibrio in alcunimomenti di maggiore debolezza e instabilità emotive. Su una via oggettiva, non

91

Page 10: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

riconosco ipotesi di paragoni possibili sui contenuti (storici), già troppo lontanitra loro. Estremamente difficile sarà trovare melodie di speranze in una societàche più velocemente del solito, si è incrostata di insensibilità e cinismo, nellosviluppo di un conflitto sociale che troppe volte, negli scorsi anni, avevaavvisato della sua presenza dietro le nostre porte. Molto più di sordità eindifferenza non soltanto politica - fino a disegnata progettazione - ci hannotrascinati nel corso del 2012/2014, Non è stata incolpevole da parte di tutti laindolente delega fornita in bianco a soggetti comunque esterni al nostro paese,alle nostre famiglie.

Folco Mileto

“In troppi amano cani e gatti e ignorano la sofferenza del vicino"

Nessuna contraddizione né paradosso nei più recenti orientamentipastorali di Papa Francesco relativi al nostro comportamento verso gli animali:nessuna piétas in ‘graduatoria’ nel rispetto divino e nella misericordia, intesasolidarietà preminente, verso umanità neglette per eventi e circostanze avverse.Un metaforico accesso al paradiso per i nostri 'amici animali' - atteso di nonobliare che l'amicizia, tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento diaffetto vivo e reciproco tra due o più persone - non debba sostituire, nellespinte, quanto nelle concrete risposte, il dovere di solidarietà (civile).

Anche questo, soprattutto questo, aspetto - non privo di ridondanzesociologiche, distorsive - sta risentendo di gravi perdite nella conduzione delsenso comune. Anzi è proprio in tale summa di coscienza che si percorronotratte di smarrimento. Sentimenti, spinte di umanità, razionali di vita sociale,equanimità nei rapporti etnici (anche pacifici), sicurezza e libertà hannosuperato il punto critico dell'equilibrio personale, quanto collettivo, nellepriorità come nelle scelte di vita. Oggi, il Capo spirituale di una Chiesa - laCattolica -, ha oggettivamente ragione d’avvertire il suo 'gregge' - alla streguadi Mosè animato contro l'idolatria – di accresciute esasperazioni e distorsioninelle condotte [perlomeno dei 'suoi' credenti] in fatto di affettività eccessive neiconfronti di esseri cui la Bibbia non riconosce identità e dignità 'umane'. Ieriaveva, ha avuto, pure ragione Padre Francesco non molti giorni indietro quandoagli stessi fedeli ha 'indicato che in paradiso c'è posto anche per gli animali'. Eciò, in tutta onestà e senza fariseismi, non può non essere considerato dai più unmomento importante di confusione. In effetti, a mio avviso, così non è. Di làdall'essere o meno vicini a considerazioni presuntuose sull'antropomorfismo

92

Page 11: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

universale, è indubbio che l'Uomo sia in cima Paradiso terrestre. Deformazionidi una civiltà del benessere (del consumismo edonistico e speculativo) hannoaccompagnato il tessuto connettivo, da un lato, alla ricerca di un immaginariodi valori rinnovati tra paura e aggressività, rabbia e rimorso, violenza e pietà,dall'altro al rapido e progressivo abbandono di serene capacità di giudizio.Contraddizione solo apparente, nelle due affermazioni del Papa, laddove, alcontrario, è dato ascoltare verità compatibili. Le accuse successive sembranoinfatti rivolte – più che a un diniego di pensiero espresso – ad un autentico‘slancio’ pastorale con il quale ha inteso richiamare i comportamenti dei fedeli– pur nella sensibilità verso i nostri amici animali– nel tenere presenti leincontenibili necessità d’esistenza d’uomini meno fortunati.

Folco Mileto

93

Page 12: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

RECENSIONI

Psicologia, Psicopatologia, Psichiatria, tra Tecnica, Assistenza ed EticaGian Paolo Guaraldi. Ed. Libreria Cortina. Milano, 2014. pp.222, € 21.00

“Psicologia, Psicopatologia, Psichiatria” è il titolo del nuovo libro delProf. Gian Paolo Guaraldi, uscito recentemente per Edizioni Libreria CortinaMilano, e che si colloca nel repertorio di manuali e compendi dell’area “Psico”,talvolta molto affollato. A contraddistinguere il testo in questione è ilsottotitolo, “Tra tecnica, assistenza ed etica”, che anticipa il punto di vista el’intento dell’autore. Con assoluto rigore, egli ricostruisce gli orizzonti di sensodella Psichiatria, intesa come la Scienza dell’Uomo, disciplina di confine,sospesa tra un’origine medico-scientifica e una vocazione per le scienze umane.Il Prof. Guaraldi, sin dalle prime pagine, mette in chiaro l’importanza dellecorrelazioni necessarie tra la Psichiatria, la Psicopatologia, la Psicologia esoprattutto l’Etica.

Il volume, sintesi di oltre cinquant’anni di carriera in cui mai sono statescisse la didattica, l’assistenza e la ricerca, si differenzia dai tradizionali testiper studenti perché è stato preparato in base alle richieste, alla cultura, aibisogni e alle capacità di apprendimento di chiunque si metta alla lettura dellesue pagine.

Il libro offre la grande opportunità di vedere coniugata la Psichiatriatradizionale con quella contemporanea, inclusi i suoi strumenti e modelli diclassificazione. Sono pertanto presentate le differenze tra le diagnosi“tradizionali” e i quadri diagnostici descritti prima nel diffusissimo DSM-IV-TR, e poi nel nuovo DSM-5.

Tra i temi maggiormente cari all’autore, e dunque particolarmentesviluppati nel testo, si trovano il Neurosviluppo, il continuum psicologico epsicopatologico, e soprattutto la life span psychology, oggi al centro del nuovomanuale statistico diagnostico dell’APA, come pure il tentativo di affiancare almodello categoriale alcuni spunti di approccio dimensionale: è questo il casodei nuovi criteri diagnostici per il Ritardo Mentale, oggi Disabilità Intellettiva, eper i vari tipi di Autismo, ora raggruppati nel Disturbo dello Spettro Autistico.

Molto opportunamente un capitolo del libro è dedicato alle Nevrosi, chepur non figurando più nei recenti manuali diagnostici, fanno parte del lessicoquotidiano di ogni operatore, non solo di ambito psichiatrico.

94

Page 13: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Estremamente originale e assai utile per il lettore è la collocazione deiDisturbi psichiatrici. Le varie patologie sono inserite all’interno di capitoli chedescrivono separatamente Coscienza, Affettività, Percezione, Pensiero,Intelligenza, Memoria, Attenzione e Volontà. In primis è descritta la funzionepsichica, poi ne sono enunciate le alterazioni quantitative e qualitative, infinesono presentati i quadri psicopatologici correlati, riportando per ogni funzionepsichica sia le classificazioni della Psichiatria tradizionale, sia le nuove delDSM-5.

Il libro riporta in modo originale una serie di quadri psichiatrici di nonfacile reperibilità. In particolare vengono descritte le problematiche riguardantila famiglia, il divorzio, il child abuse, le nuove forme di addiction e ildisadattamento scolastico. Costituiscono riflessioni sull’Etica dissertazioni sutemi quali l’eugenetica, il consenso informato, lo stato vegetativo, la mortecerebrale e le dichiarazioni di fine vita.

Sebbene il volume disponga di un preciso indice analitico che permetteuna consultazione corretta della terminologia, e pertanto può essere usato dallostudente per verificare rapidamente la sua preparazione, esso non vaconsiderato come un “piccolo Bignami”: l’autore infatti sollecita il lettore adapprofondire sempre le proprie conoscenze.

In conclusione, si può affermare che il Prof. Guaraldi abbia creato untesto aggiornatissimo ma che non trascura il passato, e che merita dunque diessere scoperto.

Daniela Conti

Istituzioni e cambiamento.Processi psicosocialiOrazio Licciardello. Ed. Franco Angeli. Milano, 2016

Istituzioni e cambiamento costituiscono le polarità fondamentali delledinamiche che caratterizzano la società attuale.

Al cambiamento, che sempre più si riscontra nella quotidiana esperienza,fanno da pendant le resistenze di un complesso di processi psicosociali che, sulpiano organizzativo/istituzionale e su quello degli atteggiamenti personali,rendono problematico l'adeguamento alle innovazioni ed alle esigenze che dallestesse discendono.

Appare necessario superare la tradizionale concezione reificazionistadelle Istituzioni, in relazione alla quale le stesse, in quanto considerate comeostacoli al progresso ed alle innovazioni, andavano eliminate. Occorre, invece,riconcettualizzarle come prodotto culturale, funzione di processi sociali e

95

Page 14: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

psicologici che, proprio in quanto tali, possono essere modificate, adeguandonela funzione ed il ruolo alle mutate esigenze che dal cambiamento socialeprovengono.

Com'è stato rilevato, peraltro, le Istituzioni, per la loro natura, "sononell'immaginario collettivo", che concorrono a creare e del quale sono, almenoper certi versi, funzione. In tal senso, si tratta in larga parte di costruzioniconcettuali che rimandano alle soggettività ed alle dinamiche intersoggettive,che in qualche modo controllano ma che dalla stesse possono essere modificate.

In altri termini, le Istituzioni, più che come dato, vanno considerate comeprocessi psico-sociali, ovvero nel loro processo di "Istituirsi", ciò per cui,laddove nel tempo sono diventate "Istituiti" cristallizzati, possono esseresostituite da nuovi "Istituenti", più adeguatamente funzionali rispetto alladinamiche sociali, emergenti e diverse da quelle che li hanno prodotte.

In atto, l'apertura al cambiamento delle Istituzioni sociali, anche quandosia dichiarata e/o giuridicamente sancita, è molto spesso di livello formale,permanendo "Istituiti" organizzativi funzionali alla stasi più cheall'innovazione. Processi similari, peraltro, caratterizzano largamente anche gli"Istituiti" culturali delle organizzazioni di tipo produttivo.

Gli atteggiamenti personali ed i comportamenti (più o menodirettamente) correlati appaiono caratterizzati da ambivalenze e da unsostanziale ancoraggio a "Istituiti" rassicuranti e alieni dalla ansie che il nuovopuò elicitare, anche se disfunzionali rispetto alle esigenze che le innovazionirichiedono, poichè i processi di cambiamento investono in pieno l'Identità,personale e sociale, nonché il sistema culturale ed i valori di riferimento che necostituiscono l'humus.

Per rispondere adeguatamente alle esigenze che discendono dalleproblematiche delineate, occorre una profonda rivisitazione degli "Istituiti",culturali ed organizzativi --sui quali Scuola, Università, Istituzioni formative, dibase ed in itinere, hanno tradizionalmente fondato la loro attività-- e l'adozionedi nuove metodologie ispirate al cambiamento, in tal senso, adeguatamentefunzionali.

In generale, sia nella formazione di base sia in quella ricorrente, si rileval'esigenza di "Istituenti" funzionali ad una gestione dei ruoli, professionali epersonali, per la quale i processi di cambiamento vengano percepiti comeoccasione di possibile evoluzione sociale e di realizzazione personale.

In particolare, ad es., tale formazione appare indispensabile perché coloroche operano nell'ambito della riabilitazione e, in generale, nelle Istituzionisociali (scuole, ospedali , etc..), possano coniugare, nella concretezza dellarelazione professionale (e non semplicemente a livello ideologico e/odichiarativo), categorie concettuali ed atteggiamenti funzionali ai processi di

96

Page 15: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

effettiva de-istituzionalizzazione. Si tratta di processi che si caratterizzano peruna diversa modalità di gestire le relazioni (interpersonali e gruppali) e, in talsenso, implicano adeguate capacità di gestire le emozioni senza subirle einvestono il quadro degli atteggiamenti e la stessa identità delle personecoinvolte, in primis di coloro che in tali processi svolgono ruolo diresponsabilità. La de-istituzionalizzazione, in tal senso, più che l'abolizionedelle Istituzioni, in quanto tali, concerne l'esigenza di nuovi "Istituenti"funzionali a formare le persone ad una adeguata gestione di ruoli che, perdefinizione, appaiono caratterizzati dalla complessità.

In generale, sostanzialmente similari appaiono anche i processi checaratterizzano il funzionamento delle organizzazioni produttive, attese sial'esigenza di leadership, più che di headship, nella gestione delle risorse umane,per definizione sempre più di tipo "immateriale", sia la rilevanza che la qualitàdelle relazioni interpersonali assume non solo nelle dinamiche dellacooperazione quanto e soprattutto per affrontare funzionalmente la complessitàdelle innovazioni continue ed i rischi connessi alla percezione delle stesse intermini di discontinuità.

Vincenzo Rapisarda

La storia della psichiatria nell’Università di CataniaVincenzo Rapisarda e Antonino Greco, “Formazione Psichiatrica e Scienzeumane”, Quaderno N. 31 Catania, 2015.

Lo scrivente dott. La Delfa Enrico (medico chirurgo, psichiatradipendente ASP 3 e dirigente responsabile Unità operativa semplice DSM 4 CT2, Direttore del Centro siciliano della Accademia di Storia dell’Arte sanitariacon sede a Roma, presieduta dal prof. Gianni Iacovelli, da allievo del prof.Vincenzo Rapisarda, già Ordinario di Psichiatria e Direttore della Clinicapsichiatrica dell’Università di Catania) è lieto di recensire il volume suindicato,scritto in collaborazione con il dott. Antonino Greco, specializzato in Scienzereligiose nell’Università di Urbino.

Il volume suindicato è stato scritto con notevole impegno per le premessestoriche ed antropologiche della Sicilia e di Catania greca e per leconsiderazioni filosofiche e religiose. Fondamento di tutto è la rivalutazionedella medicina ippocratica, oggi neoippocratica con la inscindibilità mente-corpo sia nella diagnosi che nella cura delle malattie.

97

Page 16: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

La psichiatria non è solo scienza naturalistica, ma anche scienza umanaper l’interesse all’uomo non solo come corpo ma anche psiche. Come un registautilizza la telecamera sia nello spazio che nel tempo nel dipanarsi della cronaca-storia.

I primi vagiti della neonata Università di Catania vengono riscontrati inepoca greco-romana, poi nel Medioevo con le 57 scuole ebraiche di medicina agestione familiare , poco conosciute perché cancellate, in una sorta di damnatiomemoriae, dall’editto di espulsione dei regnanti di Spagna per apparentimotivazioni religiose ma per reali cause economiche di spoliazione di beni e digenocidio-olocausto ante litteram. Nel 1434 nasce l’Università di Catania pervolere del re Alfonso di Aragona. Alla fine dell’Ottocento viene insegnata laPsichiatria prima della Neurologia, poi la Clinica delle malattie nervose ementali e infine la scissione della Psichiatria dalla Neurologia.

Opportuno il ricordo dei 350 specialisti in psichiatria ad opera del prof.V. Rapisarda che creò la scuola di specializzazione.

Vincenzo Rapisarda, da studente ha presieduto la FUCI (FederazioneUniversitaria Cattolica Italiana) catanese e da laureato nel 1957 è stato vicepresidente dell’Azione cattolica diocesana con la presidenza del prof. GiacomoTamburino. Si specializza a Palermo nel 1960 con il prof. Agostino Rubino edinizia a lavorare al Centro di Igiene mentale, diretto dal prof. Enzo Arena. Dal1963 al 1973 ha insegnato psicologia dell’età evolutiva nell’Istitutouniversitario di Magistero. Nel 1964 divenne Libero Docente di Clinica dellemalattie nervose e mentali e dal 1974 Ordinario di Psichiatria fonda la Scuola dispecializzazione in psichiatria, la scuola di Servizio sociale psichiatrico e quelladi Tecnici della riabilitazione psichiatrica poi divenuta corso di laurea. E’ statoPresidente per la Sicilia dell’I.R.S.A.E. una Società nazionale per la crescita ela diffusione della cultura. Come detto, Rapisarda fa un excursus storico,filosofico, religioso, organicistico, genetico, biochimico, biologico,neurofisiologico, umanistico, fenomenologico, psico-logico. Parla della scuolaIppocratica di Mileto che si occupava di psichiatria nel 7° secolo a.C. e dellascuola medica di Crotone nel 6° secolo. Ambedue scuole scientifiche nel sensomoderno. Tuttavia più’ tardi, la malattia mentale fu considerata di originesoprannaturale (follia divina di Platone, morbo sacro dei romani, estasi nelmedioevo, fino alla concezione demonologica e al processo alle streghe).Ancora oggi in certe civiltà dell’Africa o America meridionale, il disturbomentale è frutto di influenze maligne per cui interviene lo stregone-sciamano.La Medicina egizia, quella assiro babilonese erano medicine sacerdotali, laichead indirizzo magico o miracolistico. Lo stesso buddismo, le pratiche yoga, lozen anticipano la moderna psicoterapia. Con Ippocrate la medicina è basatasulla osservazione e sperimentazione, con rapporto stretto tra soma e psiche e

98

Page 17: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

nasce la moderna medicina, come detto. Con la caduta dell’impero romano,emerge la corrente demonologica con i roghi agli eretici, streghe, presuntiindemoniati, ad opera del Santo Uffizio, della Santa inquisizione.

Galeno, medico romano descrive la malattia mentale in maniera rigorosae scientifica. Dal 1500 alla fine del 700 morirono sul rogo circa un milione dipersone, e molti erano poveri malati di mente. La Chiesa nel Giubileo del 2000ha chiesto perdono ufficialmente. Contemporaneamente la medicina arabariprende il pensiero scientifico greco romano e nascono gli asili per malati dimente. Negli ospedali islamici si pratica la musicoterapia, la danza, lapsicoterapia. L’analisi storica dell’autore è puntuale e dettagliata. Nel 1600scoppia la peste in Europa e grandi masse di diseredati vengono rinchiusi ingrandi stabilimenti. Nel 1547 viene aperta la torre di Londra al pubblico e ivisitatori potevano vedere i poveri matti incatenati. Con la rivoluzione francesee gli ideali di libertà, egualità e fraternità Pinel libera i matti dalle catene,considerandoli persone malate, da curare.

Inizia il trattamento morale di Esquirol. Nascono a Parigi i primi ospedalipsichiatrici, come in Italia e in Europa. Nel frattempo con il positivismoiniziano gli studi biologici e anatomopatologici in psichiatria.

Ricordiamo Kraepelin e Jaspers. Vengono scoperte la malarioterapia,l’insulinoterapia, la terapia con l’elettroshock. Con la scoperta deglipsicofarmaci la psichiatria biologica fa grandi passi. Alla fine dell’Ottocentoinsieme all’indirizzo biologico, si sviluppa quello psicologico e sociologico.Freud dall’antichità costruisce la psicoanalisi.

Nasce anche il movimento antiistituzionale, antipsichiatrico con Laing,Cooper e in Italia con Basaglia. La legge 180 del 1978 in Italia chiude imanicomi, strutturando l’assistenza psichiatrica nel territorio. Tuttavia lariabilitazione è affidata ai privati convenzionati col S.S.N. La 180 vieneinglobata dalla legge 833 del 1978 di riordino del servizio sanitario nazionale.Non vengono realizzate strutture riabilitative pubbliche.

Nascono i CTR, Centri riabilitativi privati convenzionati. La recentelegge 81 prevede la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e la creazionedi strutture denominate REMS cioè residenze per la esecuzione di misure disicurezza, norma controversa e criticata, a mio modesto parere più demagogicache di reale soluzione del problema. Poteva farsi una legge non di chiusura toutcourt ma di graduale superamento dell’O.P.G. Il problema è che soggetti ad altapericolosità sociale potrebbero finire fuori dal carcere.

Nasce anche la psichiatria sociale. La prima rivoluzione psichiatrica si hacon la scoperta degli psicofarmaci negli anni 50 (scoperta della clorpromazina -largactil). Negli anni 70-80 nasce la psicoterapia. Negli anni 90-2000 nasconogli studi di epigenetica e gli antipsicotici atipici.

99

Page 18: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Nel 1953 viene scoperta la iproniazide, antitubecolare, con effettiantidepressivi. Nel 1958 viene scoperta l’imipramina. Nel 1958 P. Jansenscopre l’aloperidolo-serenase. Nel 1960 nascono le benzodiazepine.

L’approccio psicofarmacologico segna una svolta importante nella curadel malato di mente. Nel 1998 nascono gli atipici. Dal punto di vistadiagnostico, nel 1952 viene codificato un sistema di classificazione multiassiale denominato DSM I, nel 1968 nasce il DSM II, nel 1980 il DSM III, nel1994 il DSM IV, nel 2000 il DSM IV TR, nel 2013 il DSM V.

Ricordiamo la figura di Carlo Lorenzo Cazzullo che a Milano nel 1959fonda la prima cattedra di psichiatria staccandola dalla neurologia. Lapsicoanalisi nel frattempo fa progressi da gigante (seconda rivoluzionepsichiatrica). Con la scoperta della PET e RMN nascono le neuroscienze. Dal1990 al 2000 nasce la psichiatria molecolare. La scoperta del DNA da parte diWatson e Crick apre nuovi orizzonti. Dagli anni 60 in poi esplode nel mondol’uso delle droghe e delle tossicodipendenze con i problemi correlati.

Negli anni 80 nascono i SERT e i problemi delle doppie diagnosi.L’autore traccia un excursus dettagliato della psichiatria scientifica, nontrascura tuttavia il rapporto tra psichiatria e misticismo, il rapporto tra arte efollia. La psichiatria non deve trascurare la ricerca.

Un intero capitolo è dedicato poi alla storia dell’Ateneo catanese. Laprima scuola di medicina nasce a Catania nel VII secolo a.C. con Caronda, poisviluppatosi con Ippocrate e con Galeno. L'Università di Catania nasce nel 1434con Alfonso di Aragona ed Eugenio IV e per mantenere l’esclusivitàuniversitaria a Catania che non è più capitale dell’isola si escludono studiuniversitari a Trapani, Palermo, Cefalù e Messina. A Palermo l’Universitànasce nel 1806 e a Messina nel 1838. L’Università dipendeva dallo Stato con lasorveglianza della Chiesa cattolica. Vi furono contrasti tra Rettori e Vescovi elotte di potere. Il rettore si chiamava dominus, poi magnificus.

La medicina si basava sui trattati della medicina araba di Avicenna,Averroè e su Galeno. L’anatomia si studiava sui corpi delle persone giustiziatedal 1592 in poi. Nel 1895 nasce lo incarico della Clinica delle malattie nervosee mentali con D’Abundo che diventa ordinario di clinica nel 1903.

D’Abundo era allievo di Bianchi. Nel capitolo quinto Rapisarda sisofferma sulla nascita dell’insegnamento della psichiatria nella Facoltà diMedicina catanese. Nel 1889-90 nasce a Catania un libero corso di psichiatria

affidato a un dermatologo, il prof Primo Ferrari. Nel 1894 l’incarico diinsegnamento di Psichiatria viene dato al prof Giuseppe D’Abundo. Nasce larivista sperimentale di psichiatria. Il D’Abundo fece ricerche di neurofisiologiae neuropatologia, fu anche Precursore della sieroterapia e malarioterapia,promosse la associazione di igiene mentale. Dopo il suo trasferimento a Napoli,

100

Page 19: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

divenne Direttore incaricato di Clinica delle malattie nervose e mentali il Dott.Eugenio Aguglia, nonno dell’attuale Ordinario di Psichiatria. Nel 1924 diventaDirettore il prof. Fragnito di Siena. Nel 1927 il nuovo Direttore della nostraclinica catanese fu il prof. Buscaino fino al 1945 e i suoi allievi furono Longo,Pero e Rubino. Interessanti sono le sue ricerche sulle alterazioni umorali edisendocrine nelle nevrosi. Si interessò della biologia della vita emotiva. Studiòle basi biologiche della schizofrenia dal punto di vista istopatologico eistochimico. Altri suoi assistenti da ricordare sono il dott. Vittorio Colaciuri e ildott. Gaetano Benedetti. Quando Buscaino va a Napoli,

l’incarico di insegnamento va al Prof. Pero che diventa ordinario nel1954. Partecipò al primo congresso mondiale di psichiatria a Parigi nel 1950 eal Congresso internazionale di Lisbona. Instituì inoltre la neurochirurgia delGaribaldi. Fu membro della commissione di vigilanza degli OspedaliPsichiatrici di Sicilia e supervisore del centro di Igiene Mentale, varato nel1962. Nel 1971 Pero affidò l’incarico di Clinica psichiatrica al prof. F. Nicolettie quella di Neuropsichiatria infantile al prof. V. Rapisarda.

Nel 1974-75 la Clinica delle malattie nervose e mentali viene sdoppiata.La clinica neurologica andò al Prof Nicoletti e la Clinica psichiatrica al prof.Rapisarda. Ricordiamo gli allievi di Pero: il prof Gaetano Benedetti che fececarriera a Zurigo, Saverio Signorelli ebbe la neurochirurgia a Catania, il dott.Grimaldi ebbe a Enna il primariato di neurologia, il dott. Pisana ebbe il Centrodi Igiene mentale a Ragusa, il prof Enzo Arena direttore del Centro igienementale di Catania, il dott. Dieli primario neurologo a Catania, il prof. GattusoDirettore dell’ospedale psichiatrico di Siracusa, il prof Nino Grasso aiuto inneurologia, il prof Michele Russo

Primario psichiatria sdc Ospedale Vittorio Emanuele, dott. La Boriaprimario a Biancavilla, dott. Aldo Lanteri primario sdc O. Garibaldi,dott.Falsaperla primario O. Garibaldi, il dott. Vittorio Colaciuri organizza lacasa di cura neuropsichiatrica Villa dei Gerani. Il prof. Angelo Maioranadiventa ordinario di Psicologia alla Facoltà di lettere, poi in Medicina a Catania,e fonda nel 1978 la casa di cura Carmide. Il prof. Gattuso introduce l’E.E.G. aCatania, affiancato dai dottori Lanteri e Dieli. Nel 1979 nasce la scuola diSpecializzazione in Psichiatria, diretta dal prof Rapisarda fino al 2004. Dal1963 al 1973 Rapisarda insegna Psicologia della età evolutiva alla Facoltà diMagistero e Neuropsichiatria infantile in Medicina a Catania. Per ben 2 voltevice presidente della SIP (Società italiana di Psichiatria nazionale) dal 1980 al1982 e dal 1985 al 1988. Per 2 volte presidente della SIP regionale. La Clinicadelle Malattie nervose e mentali viene trasferita dal Garibaldi al Policlinico.Con gli Allievi sono molte le sue pubblicazioni: 500 articoli e 18 volumi.Insegna in diverse scuole di specializzazione nella Facoltà di Medicina.

101

Page 20: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Allievi del prof Rapisarda sono: il prof. E. Aguglia, nipotedell’Insegnante già segnalato, ordinario di Psichiatria a Trieste dal 1986 e dal2008 trasferito alla Università di Catania, la prof.ssa C. Calandra, DirettoreUnità Operativa di Psichiatria dal 2005, la prof.ssa Anna Fogliani, direttorescuola di specializzazione in Psichiatria dal 2004 sino alla pensione, la Prof.ssaLuciana Crea direttore della scuola di specializzazione in Psichiatria, il prof V.Bonomo scomparso prematuramente, già Direttore dell’Istituto di clinicapsichiatrica di Catania.

L’autore cita anche i ricercatori insegnanti: la prof Lisa Filetti per lapsico-diagnostica, la prof.ssa Concetta De Pasquale che adesso insegnaPsichiatria nel Corso di Laurea di Scienze della Formazione e Metodi eTecniche riabilitative in ambito psicopatologico, la prof.ssa Liria Grimaldi, ilprof. Antonio Petralia, il prof. Tullio Scrimali. il prof. Antonio Virzì, da alcunianni Direttore a Ragusa e Modica della psichiatria e tra i più meritevoli nellanascita e nella produzione della rivista “Formazione psichiatrica”, il dott.Giuseppe Bongiorno, già primario psichiatra al “Cannizzaro”, il dott. GiuseppeFichera, Capo Dipartimento di Salute Mentale di Catania e provincia, il dott.Michele Lo Magro, già Capo dipartimento della salute mentale a Siracusa, ildott. Giovanni Angemi e il dott. C. Mazza e il dott. S. Di Dio e la dott.ssa C.Dinaro che dirigono i Ser.T di Catania, Giarre ed Acireale, il dott. Salvo Zerboche ha diretto l’informatica in Clinica e utilizza le stesse competenze nel Centrodi Igiene mentale catanese, il prof. F. Drago, ordinario di Farmacologia nellaUniversità di Catania, il prof. Cicirata, ordinario di fisiologia, il Prof. FabioSambataro di recente Ordinario di Psichiatria nell’Università di Udine,Giampiero Petriglieri professore all’INSEAD di Parigi.

Occorre ricordare Dottori Specialisti che si sono affermati in politica:Raffaele Lombardo da Presidente della Regione siciliana, Gaetano SgarlataAssessore alla Provincia di Siracusa e Fiorentino Trojano Assessore al Comunedi Catania. L’Autore con tanto affetto ricorda i suoi allievi che sono tantissimi elo scrivente si scusa se non ha riportato tutti quelli descritti nel volume.

Opportuno pure indicare l’impegno e la competenza della SegretariaMaria Giuffrida, della Caposala signora Elvira Saccà e della ResponsabileServizio sociale dott.ssa Angela Margarone.

E. Donelli e il dott. Ugo Gattuso sono scomparsi prematuramente e ildott. Gianluca Zurria è stato ucciso negli USA a Nashville da due delinquentida poco usciti dal carcere.

Ricorda con affetto e stima prestigiosi colleghi di altre regioni: iprofessori Cazzullo, Maj, Pancheri e tantissimi altri.

Elenca infine una serie di convegni, organizzati e presenziati insistendosulla necessità della formazione e aggiornamento continuo. Una fatica immane

102

Page 21: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

per l’autore, un regalo alla Comunità Scientifica e ai colleghi medici, un donoalla Città di Catania da Lui tanto amata, alla sua Università, alla sua Facoltà,testimone di tante sue appassionate battaglie, ma sempre nella coerenza, onestàintellettuale, fedele ai suoi principi religiosi, politici e morali. Indifferente allelusinghe e ai condizionamenti strumentali, infine vicino ai suoi allievi,premiando loro per l’impegno, l’intelligenza al di là del ceto sociale, aiutandospesso chi non poteva acquistare i libri o partecipare ai convegni. Il volume su“La storia della Psichiatria nell’Università di Catania” è una pietra miliare perchi vuole conoscere la vera storia della psichiatria nella Università di Catania.

Grazie Prof. Vincenzo Rapisarda, hai condotto con stile ed eleganza latua missione di Medico e Maestro, in punta di piedi e senza clamore o squilli ditromba.

Enrico La Delfa

È solo nella tua mente ed è realeGianfranco Sorge. Ed. Goware, Firenze, 2015ISBN: 9788867973996, Pagine: 136.

“È solo nella tua mente ed è reale” è una raccolta di diciotto racconti,originali e scorrevoli, in bilico fra la fantascienza, il thriller, lo psicoanalitico, ilgrottesco fino a sfiorare l’horror. L’autore si sofferma a esplorare il lato inombra della mente, quella parte irrazionale che porta talora a confondere i limitifra la fantasia e la realtà fino, nei casi estremi, a sconfinare nella follia.

Vari sono i contenuti e i contesti in cui si snoda la narrazione: Un’oscuragenia di umanoidi che minaccia la sopravvivenza di tutti gli uomini. Una follefuga nel microcosmo psichedelico della metropolitana di Londra. Un cagnolinoin grado di diventare lo strumento più forte del male assoluto. Un matador cheaccetta di domare una bestia misteriosa ricoperta da un lenzuolo nero. Un uomoche organizza una disperata corsa in moto...

Deliri, allucinazioni, perversioni, disarmonie della struttura dipersonalità, sono i protagonisti delle storie, con il giusto tratto di ironia in gradodi allentare la tensione e così esplorare nel profondo la parte più primitiva delnostro universo mentale. In alcuni brani (Lui, Libri?, Un divano giallo) aipersonaggi si sostituiscono oggetti inanimati che divengono portatori delleemozioni dei loro possessori. Spesso è il finale a sorprendere maggiormente illettore per il ribaltamento di prospettiva che viene proposto.

In conclusione, i racconti di “È solo nella tua mente ed è reale” simuovono in queste atmosfere stranianti e bizzarre, inquietanti e surreali,

103

Page 22: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

cercando di rispondere al segreto della psiche con uno sguardo attento ebrillante. Peraltro, l’apparente leggerezza del testo non prescinde da alcuniapprofondimenti psicopatologici di facile accesso anche ai lettori che nonabbiano conoscenze nello specifico settore, stimolandoli a riflettere.

Sara La Licata

104

Page 23: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

NOTIZIARIO

San Giuseppe Moscati per la prima volta a Catania

Iniziata mercoledì 4 maggio, a cura dell’Ordine Equestre del SantoSepolcro di Gerusalemme, sezione catanese, e dell’Associazione MediciCattolici Italiani, con la segreteria organizzativa del dott. Enrico La Delfa,medico psichiatra di Catania, la peregrinatio della reliquia di San GiuseppeMoscati per la prima volta a Catania, con il tema “Giuseppe Moscati, unuomo, un medico, un santo”.

Nel corso della prima giornata si sono susseguiti vari appuntamentiiniziando dalla visita all’ARNAS “Garibaldi” presidio ospedaliero “GaribaldiNesima” - direttore dott. A. Alaimo - dove si è svolto, nella cappella delreparto, un momento di preghiera e riflessione sul santo; poi visita al reparto,con pazienti abbastanza gravi e problematici. La commozione è stata viva eautentica, come le manifestazioni di fede semplice e spontanea sia da parte deipazienti che degli operatori. Ciò dimostra che dove si trova la sofferenza lì èCristo, vicino al letto del malato. Ci ha accompagnato nel giro il cappellanodell'ospedale, padre G. Maieli. Poi ci si è recati alla oncologia medica -direttore dott. R. Bordonaro -. Anche qui forti emozioni. Un plauso ai medici ,infermieri per la disponibità e l’accoglienza . Ma è il sorriso bonario di Moscati,di “Peppino”, quel sorriso dolce e accattivante del napoletano buono, che aprele porte del cuore. Infine un fuori programma: ci siamo recati alla Pediatria: lostupore e la meraviglia di questi bambini ci ha colpiti. Era come se fossepassato il nonno a trovarli. La loro fede è semplice, non ci sono sovrastrutturementali. Nei loro occhioni sofferenti trovi lo sguardo di Dio. Successivamenteperegrinatio nei reparti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico V.Emanuele” presidio “Gaspare Rodolico”, Oncologia medica - direttore U.O.C.dott. Soto Parra -. Anche qui un momento di preghiera intenso con medici,infermieri, pazienti e parenti: poi il giro nelle varie poltrone di “day hospital”.Mi ha colpito il clima di festa che si è creato con un gruppo di operatori, speciecon il primario: foto, abbracci ... gli oncologi, più degli altri medici, hannobisogno della fede per curare non solo il corpo, ma anche l’anima, come dicevaMoscati. Anche qui un fuori programma: ci siamo recati, accompagnati daimedici, al reparto di onco-ematologia pediatrica. Qualcuno di noi si ècommosso e ha pianto nel vedere i bambini sfortunati affetti da tumore ... ma lasperanza e la gioia ci salvano.

105

Page 24: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Nel pomeriggio sosta al Santuario “Maria SS. Annunziata al Carmine”,per l’incontro con studenti e ragazzi, con l’intervento del padre gesuita A.Piazzesi, con gli onori di casa del parroco, il carmelitano F. Collodoro. I ragazzisono stati molto attenti ed entusiasti durante il discorso sul santo medico. Aconclusione della giornata, in serata, accoglienza della reliquia presso la chiesadi San Biagio in Sant’Agata la Fornace di piazza Stesicoro: s. messa econferenza su Moscati, che intese la professione medica come missione, coninterventi del rettore mons. prof. L. Calambrogio e del preside O.E.S.S.G. dott.S. Sportelli. e del dott. E. La Delfa, organizzatore dell'evento. Nella relazione,padre Piazzesi si è soffermato sul rapporto tra scienza e fede per Moscati. Lacarità trasforma il mondo, non la scienza. Moscati vedeva nel malato il Cristosofferente e pertanto il medico non deve curare solo il corpo, ma sopratuttol'anima. Con grande fatica, ma con grande gioia si concludeva la prima giornatain maniera stupenda: quante persona in fila a baciare la reliquia!

Giovedì 5 la peregrinatio è proseguita con la visita alla CasaCircondariale di piazza Lanza, accolta dal direttore dott. Elisabetta Zito.Momento di preghiera e riflessioni a cura di padre Piazzesi, gia' per alcuni anniviceparroco nella parrocchia catanese “SS. Crocifisso dei Miracoli”, presente ilvice-cappellano padre V. Sofia, ofm. A gruppi i detenuti hanno ascoltato leparole di Padre Alessandro e baciato con fede la reliquia , in maniera compostae ordinata. P. Piazzesi ha ricordato che anche Gesù è stato carcerato e sofferente... momenti di commozione di fede nei detenuti. Quindi la visita si è conclusacon un incontro con il personale carcerario. La Direttrice ha espresso parole digrande apprezzamento per l'iniziativa, in quanto a volte la società dimentica ilmondo carcerario e si è augurata il ripetersi dell'evento. Dopo di che, a granderichiesta, siamo andati all’ospedale Cannizzaro, dove siamo stati accolti congiubilo all'ingresso di un grande padiglione da una bella folla di persone,malati, parenti e operatori guidati dalla dott.ssa Rosaria D’Ippolito, direttoreAmministrativo dell'Ospedale. Dopo il momento di preghiera e riflessioni nellacappella del nosocomio, a cura del Padre Piazzesi e del Cappellano, MonsignorMario Torracca. Siamo stati in tanti reparti ... momenti di gioia, di emozioniforti; benefici di grazia.

Nel pomeriggio, alla basilica Collegiata “Santa Maria dell’Elemosina”,per la s. messa presieduta dall’arcivescovo, mons. Gristina, con icerimonieri dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e animatadai canti liturgici e dall'Inno a san Giuseppe Moscati della corale parrocchiale“Mater Divinae Misericordiae”, diretta dal m° Daniela Calcamo, organista il m°Daniele Cannavò. Alla fine la folla con commozione ha baciato la reliquia diSan Giuseppe Moscati.

106

Page 25: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

Venerdì 6, giornata conclusiva, iniziata all’Azienda universitariaPoliclinico Vittorio Emanuele, reparto di Ematologia dell’Ospedale Ferrarotto,accolta dal direttore dell’U.O.C. prof. Francesco Di Raimondo e dal cappellanop. Attilio Franco, cappuccino. Anche qui un momento di preghiera davanti allaMadonnina e poi il giro dei reparti: Oncoematologia, Trapianti del Midollo,Thalassemia, Post Trapianti. Infine Odontoiatria speciale per soggetti portatoridi handicap. Anche qui la commozione è stata evidente. Dopo, altra visita fuoriprogramma alla “Humanitas”, Centro Catanese di Oncologia. Anche qui congiubilo, siamo stati accolti dal Direttore Sanitario, Dott.ssa Annunziata Sciaccae dal personale medico e paramedico, dai parenti, dai malati. Dopo unapreghiera nella piccola cappella, abbiamo iniziato il giro accompagnati dalcappellano. Abbiamo visitato vari reparti, sale operatorie, medicina nucleare,servizi diagnostici, radiologici, radioterapia, servizi amministrativi,farmaceutici e laboratori di analisi. La mattinata si è conclusa nella Casa diCura “Morgagni” - Direttore prof. S. Castorina, nonché Presidente onorarioAssociazione medici cattolici italiani di Catania -. L'accoglienza è statafavolosa, in una grande sala, da anni intitolata al Santo. Dopo un commossomomento di preghiera e discorso sulle opere del Santo, abbiamo iniziato il girodei reparti col prof. Castorina, il Direttore Sanitario e tanti operatori, tra cuil'assistente religiosa Carmen Trombello.

Alle 19, nella chiesa Sant’Agata alla Badia si concludeva, con un pizzicodi malinconia, la peregrinatio della reliquia con una conferenza sulla figura diSan Giuseppe Moscati, relatori il padre Piazzesi e il don Antonio Sapuppo,assistente ecclesiastico dell’Associazione Medici Cattolici Italiani e delegatoper la Pastorale universitaria. Moderava il Dott. La Delfa, che ha illustrato imomenti organizzativi, la fatica e la gioia dei preparativi, la grazia di aver avutoa Catania per la prima volta Peppino Moscati. Don Sapuppo ha parlato degliaspetti teologici del Santo con una dotta relazione. Il padre Piazzesi ci haparlato invece degli aspetti biografici e spirituali del Santo, mostrando dei videotratti dal film prodotto dalla Rai e varie altre immagini del Santo. La sala erapiena e commossa la partecipazione. Hanno fatto da cornice i saluti delleautorità. Bisogna dire che a tutti gli eventi ha partecipato sempre unadelegazione della Misericordia di Gravina, il cui Santo protettore è Moscati. Ilsaluto al medico santo è stato dato con un lungo applauso e con il bacio allareliquia. “Peppiniello” è tornato nella sua Napoli, ma ha seminato tra noi tantagrazia e fede!

Enrico La Delfa

107

Page 26: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

PROSSIMI CONGRESSI

9-11 GIUGNO 2016, CESENA

GIORNATE NAZIONALI DI PSICOLOGIA POSITIVA - IX EDIZIONE CULTURE DELLA POSITIVITÀ. ATTUALITÀ E PROSPETTIVE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA - CAMPUS DI CESENA PIAZZA ALDO MORO, 90 – CESENA

16-17 SETTEMBRE 2016, PAVIA

XIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA PER LE

ORGANIZZAZIONI

FOTOGRAFARE LA TIGRE: REPUTAZIONE, CREDIBILITÀ E IMPATTO DELLA PSICOLOGIA

DELLE ORGANIZZAZIONI

16-18 SETTEMBRE 2016, ROMA

CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA CLINICA E DINAMICA

20-22 SETTEMBRE 2016, ROMA

XXII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA SPERIMENTALE DELL’AIP 22-24 SETTEMBRE 2016, NAPOLI

XIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA SOCIALE

DELL’AIP

7-9 OTTOBRE 2016, ALGHERO

XXVII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SINPIADAL CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROPSICHIATRIA

DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA (SINPIA)

11-14 OTTOBRE 2016, CATANIA

XIX CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROPSICOFARMACOLOGIA

IL FARMACO E LE NEUROSCIENZE

108

Page 27: FORUM (DIALOGO CON E TRA I LETTORI · costituita di corpo (macchina), ma soprattutto di psiche e mente (anima, coscienza, pensiero). Il medico, formato da una pedagogia che privilegia

24-26 OTTOBRE 2016, FIRENZE

XXX CONGRESSO NAZIONALE SOCIETÀ ITALIANA DI CRIMINOLOGIA.I PERCHÉ DEL CRIMINE. CONDIZIONI, CAUSE E FATTORI.

2-4 FEBBRAIO 2017, PISA

VII CONGRESSO SOCIETÀ ITALIANA DELLE STORICHE (SIS)

109