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Sabato 12 marzo 2016 - Sabato 19 marzo 2016 - ore 21

“Se noi ombre vi abbiamo irritato, non prendetela a male ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia. Non prendetevela, miei cari signori, perchè questa storia ad ogni logica è fuori. Noi altro non vi offriamo che un sogno... “

William Shakespeare

La compagnia “UN FILO DRAMMATICI“ nasce ufficialmente nel 2014 dalla sinergia tra un gruppo di “amattori” e il teatro della Società Operaia, dopo aver calcato le scene dello stesso teatro a partire dal 2010, sotto la guida di Enrico Pedrazzini.Per la prima volta viene proposto al pubblico un testo classico, con la supervisione di Luca Radaelli.

La compagnia della Società Democratica Operaja “Un Filo Drammatici“

“Sogno di una notte di mezza estate”regia di Enrico Pedrazzini

2015

Società Democratica operaia Di chiavennaFondata nel 1862

Spettacoli: Cederna, Baliani, TeaTro inviTo

Biglietti: 15 euro a spettacolo Minori di 25 anni: 10 euro

Soci Società Operaia: 10 euroAbbonamento: 35 euro

Abbonamento giovani e soci Società Operaia: 25 euro

“Sogno di una notte di mezza estate“Biglietti: 10 euroRidotto: 5 euro

prevendita presso Musica di via Dolzino a Chiavennadiritto di prevendita: euro 1

Comune di Chiavenna

Comunità MontanaValchiavenna

www.societaoperaiachiavenna.itsocietaoperaiachiavenna@gmail.com n

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rassegna teatrale

2015/2016

Teatro della Società

Operaia di Chiavenna

Giuseppe Cederna

“L'ultima estate dell'Europa”«Sarajevo, domenica 28 giugno 1914. Un sole sfavillante inondava di luce l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro‐ungarico, e la sua consorte la duchessa Sofia. Una popolazione poliglotta, multinazionale, religiosamente variegata, aveva imparato a vivere in reciproca armonia, sotto qualsiasi bandiera. Sono le 10 del mattino. Fra meno di trenta minuti due colpi di pistola sconvolgeranno quel mondo». A cent’anni dal conflitto, Giuseppe Cederna ha voluto raccontarne “l’altra storia”: i pensieri, le preghiere, le illusioni, i desideri, le paure. Dall’esaltazione patriottica dell’inizio, al terrore delle trincee e alla disperazione delle città bombardate: memorie, poesie, racconti, lettere dal fronte, da Marinetti a Gadda, da Wilfred Owen a Ungaretti.

Il Kohlhaas di Marco Baliani è uno spettacolo cult. L’emblema se non addirittura il capostipite di quel genere che chiamiamo “teatro di narrazione”: un teatro di sola parola dove l’attore costruisce immagini ed emozioni con l’unica arte del raccontare.

Germania, siamo intorno al 1500. Michele Kohlhaas è un allevatore di cavalli la cui tranquilla e pacifica esistenza è spezzata, un giorno, dal furto di due bellissimi purosangue per mano di un signorotto locale. Il tribunale non renderà giustizia a Kohlhaas. Anzi, la rabbia per il torto subìto indurrà l’uomo a farsi giustizia da solo trascinandolo in una spirale di violenza.

Teatro Invito

“Il racconto dei Promessi Sposi”di Luca Radaelli - regia di Beppe Rosso con Stefano Bresciani, Valerio Maffioletti, Michele Fiocchi, Lalla Pellegrino, Giusi Vassena

Cinque attori, in scena per tutto spettacolo, sono gli officiatori di un rito che tramanda la testimonianza delle vicende vissute dai due operai tessili lecchesi all’inizio del XVII secolo, ma che attraverso il racconto trascendono il tempo e lo spazio.Ogni attore ha un proprio personaggio: don Abbondio, Agnese, frà Cristoforo, Lucia e Renzo, tuttavia la coralità del racconto fa sì che dal tessuto drammaturgico emergano anche le voci dei personaggi minori, ma soprattutto emerge la voce del popolo dolente, furente, impaurito, quel popolo che deve superare, come flagelli biblici, le prove della carestia, della guerra e della peste e da cui esce prepotente un anelito di giustizia. Il percorso dei personaggi si dipana come in un gioco dell’oca. La festa di matrimonio, interrotta all’inizio, si potrà finalmente celebrare. Il canto, eseguito coralmente dagli attori, accompagna lo svolgimento della vicenda e ne sottolinea la ritualità, pescando nel repertorio popolare lombardo.

GIUSEPPE CEDERNA debutta nel 1977 come clown di strada, poi passa al teatro. Premio oscar con il film “Mediterraneo” di G. Salvatores nel 1991 nel cinema ha lavorato con Scola, Bellocchio, Comencini, Moni-celli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi e Rob Marshall. Ha pubblicato con Feltrinelli “Il Grande Viaggio”, un pellegrinaggio alle sorgenti del Gange; “Piano Americano”, lezioni di sopravvivenza nella giungla dorata di un set Hollywoodiano e, con il fotografo Carlo Cerchioli, “Ticino, le voci del Fiume - Excelsior 1881”.

MARCO BALIANI con Kohlaas nel 1989 inventa il teatro di narrazione, seguendo la strada aperta da Dario Fo con il Mistero Buffo e di cui è oggi uno dei massimo esponenti insieme a Marco Paolini ed Ascanio Celestini.

Mercoledì 2 dicembre 2015 - ore 21 Giovedì 21 gennaio 2016 - ore 21 Giovedì 18 febbraio 2016 - ore 21

Marco Baliani

“Kohlhaas”

TEATRO INVITO è una Compagnia riconosciuta dal Ministero operante professionalmente dal 1986. Svolge annualmente tournées in tutta Italia e organizza varie rassegne in Lombardia, tra cui l’ultima Luna d’estate.