Foglio settimanale delle Parrocchie San Nicolò di Bari e ...

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Foglio settimanale delle Parrocchie San Nicolò di Bari e Santa Croce - Nicosia passaParola passaParola a cura della Cellula Cultura e Comunicazioni Sociali dal 26 Settembre al 03 Ottobre 2021 Calendario settimanale dal 27 Settembre al 3 ottobre 2021 27/09 Lun Zc 8,1-8 Sal 101 Lc 9,46-50 San Vincenzo de' Paoli Sacerdote e fondatore 8.30 18.30 18.30 S. Messa - S. Agata S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale 28/09 Mar Zac 8,20-23 Sal 86 Lc 9,51-56 San Venceslao Martire 8.30 18.30 18.30 S. Messa - S. Agata S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale 29/09 Mer Dn 7,9-10.13- 14 Sal 137 Gv 1,47-51 Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli 8.30 18.30 18.30 S. Messa - S. Agata S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale 30/09 Gio Ne 8,1-4.5- 6.7-12 Sal 18 Lc 10,1-12 San Girolamo Anniversario dedicazione della Chiesa Cattedrale 8.30 18.30 18.00 S. Messa - S. Agata S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa presieduta dal Vescovo nell’Anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale 01/10 Ven Bar 1,15-22 Sal 78 Lc 10,13-16 Santa Teresa di Lisieux Vergine e dottore della Chiesa 8.30 18.30 18.30 S. Messa - Chiesa S. Agata S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale 02/10 Sab Es 23,20-23 Sal 90 Mt 18,1-5.10 Santi Angeli Custodi 8.30 10.30 18.30 18.30 20.30 S. Messa - S. Agata S. Messa presieduta dal Vescovo e celebrazione Cresime e 1ª Comunione - Cattedrale S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale S. Messa - Cattedrale 03/10Dom Gen 2,18-24 Sal 127 Eb 2,9-11 Mc 10,2 -16 XXVII Domenica del tempo ordinario San Gerardo di Brogne Abate 8.00 10.00 11.30 18.30 18.30 S. Messa - Cattedrale S. Messa - S. Croce S. Messa - Cattedrale S. Messa - Chiesa Santa Maria degli Angeli S. Messa - Cattedrale Anno X Numero 42 L’itinerario di Gesù verso Gerusalemme è un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli. L’interrogativo posto da uno di loro: “Abbiamo visto uno che scacciava i demoni... ma non era dei nostri” descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertà dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole. Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilità e modalità diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo. La consapevolezza della gratuità del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciò che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perché Cristo, unico ad avere una risposta esauriente all’inquietudine presente nel cuore dell’uomo, può inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona. Il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere quello di Mosè, quando ha esclamato: “Fossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”. Commento In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Domenica 26 Settembre 2021 XXVI Domenica del Tempo Ordinario - ANNO B Seconda Lettura Giac 5,1-6 Sal 18 Prima lettura: Num 11,25-29 Vangelo di Marco 9, 38-43.45.47-48 Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

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dal 26 Settembre al 03 Ottobre 2021

Calendario settimanale dal 27 Settembre al 3 ottobre 2021

27/09 LunZc 8,1-8 Sal 101

Lc 9,46-50

San Vincenzo de' Paoli

Sacerdote e fondatore

8.3018.3018.30

S. Messa - S. AgataS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - Cattedrale

28/09 MarZac 8,20-23

Sal 86 Lc 9,51-56

San VenceslaoMartire

8.3018.3018.30

S. Messa - S. AgataS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - Cattedrale

29/09 MerDn 7,9-10.13-

14 Sal 137

Gv 1,47-51

Santi Michele, Gabriele e RaffaeleArcangeli

8.3018.3018.30

S. Messa - S. AgataS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - Cattedrale

30/09 GioNe 8,1-4.5-

6.7-12 Sal 18

Lc 10,1-12

San Girolamo

Anniversario dedicazione della Chiesa Cattedrale

8.3018.3018.00

S. Messa - S. AgataS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa presieduta dal Vescovo nell’Anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale

01/10 VenBar 1,15-22

Sal 78 Lc 10,13-16

Santa Teresa di Lisieux

Vergine e dottore della

Chiesa

8.3018.3018.30

S. Messa - Chiesa S. AgataS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - Cattedrale

02/10 SabEs 23,20-23

Sal 90 Mt 18,1-5.10

Santi Angeli Custodi

8.3010.30

18.3018.3020.30

S. Messa - S. AgataS. Messa presieduta dal Vescovo e celebrazione Cresime e 1ª Comunione - CattedraleS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - CattedraleS. Messa - Cattedrale

03/10DomGen 2,18-24

Sal 127Eb 2,9-11

Mc 10,2 -16

XXVII Domenica del

tempo ordinario

San Gerardo di BrogneAbate

8.0010.0011.3018.3018.30

S. Messa - CattedraleS. Messa - S. CroceS. Messa - CattedraleS. Messa - Chiesa Santa Maria degli AngeliS. Messa - Cattedrale

Anno X Numero 42

L’itinerario di Gesù verso Gerusalemme è un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.L’interrogativo posto da uno di loro: “Abbiamo visto uno che scacciava i demoni... ma non era dei nostri” descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertà dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilità e modalità diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.La consapevolezza della gratuità del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciò che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perché Cristo, unico ad avere una risposta esauriente all’inquietudine presente nel cuore dell’uomo, può inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.Il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere quello di Mosè, quando ha esclamato: “Fossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”.

Commento

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al

collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Domenica 26 Settembre 2021XXVI Domenica del Tempo Ordinario - ANNO B

Seconda Lettura Giac 5,1-6Sal 18Prima lettura: Num 11,25-29

Vangelo di Marco 9, 38-43.45.47-48Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

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integrare. C'è sempre il rischio di una strumentalizzazione del cristianesimo o di una manipolazione del cristianesimo come di altre religioni a scopi politici».Il Papa, nel corso dell’udienza, ha sottolineato vari punti-chiave del suo viaggio in Europa orientale. «Ho visto tanta speranza negli occhi dei giovani, nell’indimenticabile incontro allo stadio di Kosice», ha detto. «Questo anche mi ha dato speranza, vedere tante, tante coppie giovani e tanti bambini. E ho pensato all’inverno demografico che noi stiamo vivendo, e quei Paesi fioriscono di coppie giovani e di bambini: un segno di speranza. Specialmente in tempo di pandemia, questo momento di festa è stato un segno forte e incoraggiante, anche grazie alla presenza di numerose coppie giovani, coi loro bambini. Come forte e profetica è la testimonianza della Beata Anna Kolesárová, ragazza slovacca che a costo della vita difese la propria dignità contro la violenza: una testimonianza più che mai attuale, purtroppo, perché la violenza sulle donne – ha sottolineato Bergoglio – è una piaga aperta dappertutto».Un tributo particolare il Papa ha voluto dedicare a chi si occupa dei poveri, a partire dalle suore che nel centro Betlemme di Bratislava «ricevono gli scartati della società: pregano e servono, pregano e aiutano. E pregano tanto e aiutano tanto, senza pretese. Sono gli eroi di questa civilizzazione. Io vorrei che tutti noi facessimo una riconoscenza a Madre Teresa e a queste suore: tutti insieme un applauso a queste suore brave! Queste suore accolgono le persone senzatetto. Penso alla comunità Rom e a quanti si impegnano con loro per un cammino di fraternità e di inclusione. È stato commovente condividere la festa della comunità Rom: una festa semplice, che sapeva di Vangelo. I Rom sono dei fratelli nostri: dobbiamo accoglierli, dobbiamo essere vicini come fanno i Padri salesiani lì a Bratislava, vicinissimi ai Rom».Il papa, ancora, ha sottolineato il valore della commemorazione della Shoah con la comunità ebraica: «Non c’è preghiera senza memoria. Non c’è preghiera senza memoria. Cosa vuol dire, questo? Che noi, quando preghiamo, dobbiamo fare memoria della nostra vita, della vita del nostro popolo, della vita di tanta gente che ci accompagna nella città, tenendo conto di qual è stata la loro storia». Radicati nel passato e rivolti al futuro.

(da famiglia cristiana.it)

“Ci si è dimenticati e ci si dimentica tuttora che al di sopra degli affari, della logica e dei parametri di mercato,

c’è l’essere umano e c’è qualcosa che è dovuto all’uomo in quanto uomo,

in virtù della sua dignità profonda: offrirgli la possibilità di vivere dignitosamente e di partecipare attivamente al bene comune.”

(Papa Francesco)

Le «radici» cristiane non sono un reperto da museo, ma qualcosa di vitale per andare avanti, e chi le usa per «consolidare un’identità chiusa» rischia di «tradirle e sterilizzarle». Papa Francesco parla di Europa nell’udienza generale successiva al suo recente viaggio a Budapest e in Slovacchia (12-15 settembre), l’occasione per ripercorrere i momenti salienti e i significati più importanti della sua trasferta nel cuore dell’Europa.«Questo viaggio – ha detto il Pontefice argentino ai fedeli radunati nell’aula delle udienze - è stato un pellegrinaggio alle radici. Incontrando i fratelli vescovi, sia a Budapest sia a Bratislava, ho potuto toccare con mano il ricordo grato di queste radici di fede e di vita cristiana, vivide nell’esempio luminoso di testimoni della fede, come il cardinal Mindszenty e il cardinal Korec, come il beato vescovo Pavel Peter Gojdič», ha detto Francesco ricordando anche l’incontro con uno dei Vescovi slovacchi, già anziano, che nel salutare il papa gli ha detto:: “Io ho fatto il conduttore di tram per nascondermi dai comunisti”. «E’ bravo, questo Vescovo», ha chiosato Francesco: «nella dittatura, nella persecuzione lui era un conduttore di tram, poi di nascosto faceva il suo “mestiere” di Vescovo e nessuno lo sapeva. Così è nella persecuzione. Non c’è preghiera senza memoria. La preghiera, la memoria della propria vita, della vita del proprio popolo, della propria storia: fare memoria e ricordare. Questo fa bene e aiuta a pregare». Più volte – ha sottolineato Bergoglio – «ho insistito sul fatto che queste radici sono sempre vive, piene della linfa vitale che è lo Spirito Santo, e che come tali devono essere custodite: non come reperti da museo, non ideologizzate e strumentalizzate per interessi di prestigio e di potere, per consolidare un’identità chiusa. No. Questo vorrebbe dire tradirle e sterilizzarle!».àE «durante questo viaggio nel cuore dell’Europa ho pensato spesso ai padri dell’Unione europea, come l’hanno sognata, non come un’agenzia per distribuire le colonizzazioni ideologiche della moda. Così intese e vissute, le radici sono garanzia di futuro: da esse germogliano folti rami di speranza. Anche noi – ha proseguito il papa – abbiamo radici, ognuno ci noi ha le proprie radici, ricordiamo le radici dei padri, dei nonni? Siamo collegati ai nonni, che sono un tesoro? “Ma sono vecchi…”, no, loro ti danno la linfa devi prendere da loro. Non diciamo “va e rifugiati nelle radici”, no, vai alle radici prendi la linfa e vai avanti. Mi piace ricordare un detto: tutto quello che l’albero ha di fiorito gli viene da quello che ha di sotterrato. Puoi crescere nella misura in cui sei unito alle radici, se tagli le radici le ideologie nuove non ti fa crescere e finirai male».Proprio oggi, peraltro, una alta delegazione cardinalizia – il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, il cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, e il cardinale Jean-Claud Hollerich, presidente dei vescovi Ue, insieme all’arcivescovo «ministro degli Esteri» della Santa Sede Paul Richard Gallagher – è stata ricevuta a Roma da un incontro del Partito popolare europeo (Ppe).

«Pur non identificandosi con il cristianesimo qua talis, però da parte del Ppe c'è un'attenzione particolare nei confronti del cristianesimo», ha rilevato Parolin, «e molti dei suoi esponenti si richiamano esplicitamente anche ai principi cristiani». Quanto al fatto che anche tra i populisti di destra c'è chi si richiama agli stessi principi, «l'importante – ha sottolineato Parolin in risposta ai giornalisti – è fare una scelta globale. Nel cristianesimo non si sceglie quello che più piace o quello che più fa comodo, nel cristianesimo si deve accettare tutto e quindi fa parte del cristianesimo sia la difesa della vita in tutte le sue fasi, dall'inizio della concezione fino alla morte naturale, ma fa parte anche l'amore al prossimo, che si manifesta nel nostro caso anche come attenzione nei confronti del fenomeno delle migrazioni secondo quei quattro verbi che il papa ci ha sempre indicato, accogliere, proteggere, promuovere e

«CHI TRATTA LE RADICI COME UN REPERTO DA MUSEO LE TRADISCE»