FLOGOSI DELLAPPARATO GENITALE FEMMINILE FIBROMATOSI UTERINA Prof. Guido Ambrosini Università degli...
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FLOGOSI DELL’APPARATO FLOGOSI DELL’APPARATO GENITALE FEMMINILEGENITALE FEMMINILE
FIBROMATOSI UTERINAFIBROMATOSI UTERINA
Prof. Guido Ambrosini
Università degli Studi di Padova
FLOGOSI DELL’APPARATO FLOGOSI DELL’APPARATO GENITALE FEMMINILEGENITALE FEMMINILE
Agenti patogeni comuni
Miceti
• Candida albicans
• Candida glabrata
Batteri
• Neisseria gonorrhoeae
• Haemophilus Ducrey• Treponema pallidum
• Gardnerella vaginalis
• Chlamydia trachomatis
• Stafilococchi
• Streptococchi
• Enterococchi
• Escherichia coli
• Peptosteptococchi
• Bacteroides
Protozoi
• Trichomonas vaginalis
Agenti patogeni
Virus
• Human papilloma virus
• Herpes virus tipo 2, tipo 1
• Poxvirus (mollusco contagioso)
Patogenesi
• Trasmissione sessuale anche da portatore
asintomatico (M. S. T.)
• Interventi ostetrici o ginecologici
• Contatto con oggetti contaminati
• Particolari condizioni (deficit immunitari,
ipoestrogenismo)
• Presenza di dispositivo intra-uterino (IUD)
Epidemiologia
• La vagina è una nicchia ecologica normalmente colonizzata da una flora polimicrobica
• Oltre 70% delle donne asintomatiche presenta in vagina batteri aerobi ed anaerobi potenzialmente patogeni
• Le infezioni del tratto genitale inferiore possono diffondersi verso l’alto, causando la malattia infiammatoria pelvica (PID)
Meccanismi naturali di difesa
Anatomici
• Muco cervicale, istmo uterino
Biologici
• Lattobacillo di Doederlein (prevalente nel 65 % delle
donne asintomatiche)
• Acidità vaginale estrogeno-dipendente (pH 4 - 4,5)
Leucorrea o fluor vaginale
• Deriva normalmente dalla trasudazione delle pareti
vaginali e dal muco cervicale
• La quantità dipende da: fase del ciclo mestruale,
gravidanza, livello di estrogeni, congestione pelvica
• Può derivare anche da infezione vaginale
Flora vaginale in donne asintomatiche
Lattobacilli 50 – 75 %
Gram positivi
(Stafilo-streptococchi)
40- 55 %
Gram negativi
(E. coli, Klebsiella)
10 – 30 %
Anaerobi
5 – 65 %
Vulvo-vaginiti infettiveCandida albicans o glabrata
Vaginite micotica, a trasmissione sessuale o ambientale più comune in caso di gravidanza, diabete, consumo di dolci, antibiotici, glucocorticoidi, contraccettivi ormonali, presenza di IUD
Facilmente recidivante in donne predisposte che presentano un deficit di immunità locale cellulo-mediata
Vulvo-vaginiti infettiveCandida albicans o glabrata
Sintomatologia: prurito, arrossamento, bruciore,
edema, disuria, dispareunia, leucorrea densa,
simile a latte cagliato, acidità vaginale elevata
Diagnosi: esame microscopico a fresco con
aggiunta di KOH 10% (visibili ife fungine in
ammassi + spore), esame colturale
Vulvo-vaginiti infettiveCandida albicans o glabrata
Terapia: derivati imidazolici (miconazolo,
ketoconazolo, econazolo) topici oppure per os
(fluconazolo, itraconazolo), anche per trattare il
partner
Lavande con bicarbonato di sodio per ridurre l’acidità
vaginale
Vulvo-vaginiti infettiveTrichomonas vaginalis
Vaginite da protozoo flagellato fusiforme,
poco più grande dei leucociti
Trasmessa sessualmente, in forma
asintomatica o acuta o recidivante
Estesa all’esocervice, alle ghiandole di
Skene e di Bartolino
Vulvo-vaginiti infettiveTrichomonas vaginalis
Sintomatologia nella forma acuta: eritema, prurito,
bruciore, dispareunia, disuria, xantorrea maleodorante
e schiumosa, discariosi al Pap-test, pH vaginale
alcalino
Sintomatologia nella forma cronica: abbondante
leucorrea fetida senza altri sintomi
Vulvo-vaginiti infettiveTrichomonas vaginalis
Diagnosi: esame microscopico a fresco
Terapia: Metronidazolo per 15 giorni, per os e applicato localmente; terapia per os anche al partner, spesso asintomatico
N. B. : evitare l’assunzione di alcool durante la terapia
Altri farmaci: tinidazolo, nimorazolo, clotrimazolo, ketoconazolo
Vulvo-vaginiti infettiveVaginosi batterica
Presenza di batteri potenzialmente patogeni,
prevalentemente anaerobi, in quantità elevata, senza
sintomi di vaginite, causata da:
Gardnerella, Bacteroides, Mobiluncus,
Peptostreptococchi, Mycoplasma hominis, scarsi
lattobacilli
Ecosistema profondamente modificato, pH >4,5
Vulvo-vaginiti infettiveVaginosi batterica
Raramente prurito e bruciore, solo perdite dense, di
colore grigio o giallo, con odore di pesce avariato,
prodotto da amine (putrescina, cadaverina) derivanti
dal catabolismo batterico, odore che si accentua con
aggiunta di KOH 10%
Diagnosi: clue cells (cellule vaginali granulose e
punteggiate, in ammassi)
Vulvo-vaginiti infettiveVaginosi batterica
Terapia
• Metronidazolo per 15 giorni, per os e applicato
localmente; terapia per os anche al partner, spesso
asintomatico. (N. B. : evitare l’assunzione di alcool
durante la terapia)
• Clindamicina crema vaginale 2%
Vulvo-vaginiti infettive “aspecifiche”
Streptococco emolitico: secrezioni purulente con
bruciore e prurito, dispareunia
Stafilococco aureo: secrezioni purulente
Escherichia coli: infezione delle vie urinarie
Pseudomonas e Proteus: elevato rischio d’infezione
ascendente (PID)
Vulvo-vaginiti infettive virali
Human papilloma virus (HPV): produce
condilomi acuminati, piani, endofitici
Coinvolto nella cancerogenesi cervicale e
vulvare
Trasmesso sessualmente
Favorito dall’immunodepressione (HIV) e
dalla gravidanza
Lesioni vulvo-perineali spesso asintomatiche
Vulvo-vaginiti infettive virali
Human papilloma virus (HPV): ceppi a basso rischio, a rischio intermedio, ad
alto rischio neoplastico (16, 18)
Identificati mediante sonde molecolari al DNA-HPV
Pap-test: coilociti (cellule vaginali con una cavità o alone perinucleare, nucleo
denso)
Colorazione istologica per l’antigene HPV con immuno-perossidasi
Vulvo-vaginiti infettive virali
Human papilloma virus (HPV)
Terapia
• Attento monitoraggio con Pap-test
• Distruzione delle lesioni condilomatose con Laser-
CO2
• (Iniezione intralesionale di Interferone, che ha
un’azione immuno-modulante)
Vulvo-vaginiti infettive virali
Herpes simplex virus tipo 2 (HSV2) o tipo
1 (HSV1):
producono piccole vescicole sui genitali
esterni, confluenti, che si ulcerano
Eritema, edema, adenopatia inguinale,
dolore, bruciore, prurito, disuria, facili
recidive, trasmissione sessuale
Diagnosi nel liquido delle vescicole: cellule
a palloncino, gonfie e con molti nuclei
Vulvo-vaginiti infettive virali
HSV2 o HSV1
Terapia
Aciclo-guanosina (Acyclovir), che inibisce la DNA-
polimerasi virale, per via topica, orale, endovenosa
Prevenzione delle recidive con terapia orale per 6 mesi
o per un anno
Vulvo-vaginiti non infettive
•Vulviti da contatto con fattori allergizzanti o irritanti
(saponi, deodoranti, biancheria) con bruciore, prurito,
arrossamento
•Vulviti da patologia dermatologica
•Vaginiti irritative o allergiche da profilattico, corpi
estranei abbandonati, farmaci, coito occasionale,
radioterapia endocavitaria
Vulvo-vaginite atrofica o senile
Atrofia da carenza di estrogeni, escoriazioni e
sanguinamenti dopo traumi minimi, infezioni da
diminuzione dei lattobacilli e prevalenza dei piogeni,
prurito, bruciore, dispareunia, pollachiuria
Terapia: ormonale sostitutiva con estrogeni (crema o per
via sistemica)
Bartolinite
Lesione flemmonosa che poi diventa ascesso causata da
Mycoplasma, gonococco, piogeni, ecc.
Dolore e gonfiore sul lato della ghiandola colpita,
spesso febbre, difficoltà alla deambulazione
Terapia: incisione e drenaggio, antibiotici
Cerviciti infettive
Trichomonas (mucosa a fragola)
Candida (placche bianche)
Gonococco (pus)
Terapia: antibiotica mirata
Stessi agenti eziologici delle vaginiti:
HPV (condiloma piano o endofitico)
Chlamydia (muco-pus)
Streptococco piogene
Endometriti infettive
Infezioni ascendenti dalla cavità vaginale che superano
la barriera del muco cervicale
Frequenti dopo rapporto sessuale, aborto, parto,
intervento, mestruazione, in presenza di IUD
Sintomatologia: xantorrea purulenta dal canale
cervicale, dolore, febbre
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
Infiammazione delle tube estesa all’ovaio, al peritoneo pelvico, al miometrio e ai parametri, causata da:
Chlamydia, Gonococco, Coli, Mycoplasma, aerobi associati ad anaerobi, micobatteri, anche asintomatica
La flora vaginale non coincide sempre con quella tubarica
Frequente nelle giovani con intensa attività sessuale (75%), con IUD, vaginite cronica
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
La salpingite acuta evolve verso la guarigione oppure
l’estensione a tutta la pelvi, da piosalpinge a
idrosalpinge cronica o ascesso tubo-ovarico o nel
Douglas
Produce aderenze peri-tubariche, chiusura dell’ostio
addominale, sterilità (60%), malposizioni uterine,
rischio di gravidanza ectopica (x 6), dolore pelvico
cronico
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
Sintomatologia: dolore ai quadranti inferiori, leucoxantorrea,
menorragia, aumento di volume degli annessi, febbre, leucocitosi,
VES e PCR elevate, sintomi urinari
Diagnosi: visita, emocromo, indici di flogosi, ecografia
transvaginale, laparoscopia
!!Esclusione di gravidanza ectopica, di appendicite, di
endometriosi
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
Prevenzione
Evitare I.U.D. e I.V.G.
Preferire monogamia, spermicidi, metodi di barriera (condom, diaframma), lavande antisettiche
(Contraccettivi ormonali (muco cervicale più denso), legatura delle tube, terapia antibiotica al partner se presenta segni di infezione)
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
Terapia ambulatoriale
A. Cefalosporine di terza generazione
(Cefoxitina o Ceftriaxone) + Doxicillina
B. Ofloxacina + Clindamicina o Metronidazolo
Fallimento della terapia nel 10-20 % dei casi
Malattia infiammatoria pelvicaPelvic Inflammatory Disease PID
Indicazioni al ricovero ospedaliero
Nulliparità, adolescenza, gravidanza, H.I.V., I.U.D.,
peritonite, ascesso tubo-ovarico, sintomatologia gastro-
intestinale, recente intervento ginecologico
endocavitario, diagnosi incerta, risposta inadeguata
dopo due giorni di terapia ambulatoriale
LA FIBROMATOSI UTERINA
Situazione in cui la struttura dell' utero è alterata per prevalenza della componente fibrosa su quella muscolare
La fibromatosi può presentarsi associata alla presenza di singoli fibromi
FIBROMATOSI UTERINAFIBROMATOSI UTERINA
FIBROMATOSI UTERINAFIBROMATOSI UTERINA
Si distinguono:
FIBROMA: neoformazione in cui prevale la componente FIBROTICA su quella muscolare
LEIOMIOMA: neoformazione in cui prevale la componente MUSCOLARE su quella fibrotica
N.B.: Nella pratica clinica i due termini vengono utilizzati indistintamente.
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Sinonimi: Fibromioma, Mioma, FibromaSinonimi: Fibromioma, Mioma, Fibroma
Tumore benigno che si riscontra con maggior frequenza nella patologia ginecologica
FREQUENZA: 25-50% (30% in età fertile)
ETA’: 30-50 anni
RAZZA: nera
DIMENSIONI IN GRAVIDANZA
ISTOGENESI:
..DERIVA DAGLI ELEMENTI MUSCOLARI DELL’UTERO (MIOMETRIO)
Ancora in discussione se:• elementi immaturi• elementi maturi• cellule muscolari derivate da parete vasale
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
FATTORI DI RISCHIO:
Familiarità: RR 3,47 per lo sviluppo di leiomiomi se storia familiare positiva
Razza: razza nera vs razza caucasica, diagnosi di miomi in età inferiore e in numero maggiore
Br Obstet Gyn 1995
J Reprod Med 1996
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
FATTORI PROTETTIVI:
PARITA’:
• rapporto inverso con l’incidenza di miomi
• incidenza diminuisce del 20% ad ogni gravidanza
Probabilmente per: • perdita dei piccoli fibromi durante l’involuzione puerperale• effetto della ischemia zonale transitoria durante il rimodellamento
Genetica
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IPOTESI PATOGENETICHE:
Ormonale
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Componente genetica:
• il leiomioma può originare dalla crescita e proliferazione di una singola cellula muscolare liscia (teoria monoclonale)
• circa il 20 – 50% dei miomi uterini presentano riarrangiamenti cromosomici
• studi a livello molecolare hanno evidenziato nei leiomiomi 226 geni con alterata espressione (disregolati):
152 down-regulated (TRAIL) con ruolo nell’attivazione dell’apoptosi
74 up-regulated (TGFb1, PDGFc, IGFbp6) coinvolti nella proliferazione cellulare
Fertil Steril 2004
Componente patogenetica ormonale:
IPERESTROGENISMO
patologia ESTROGENO – DIPENDENTE incidenza in età fertile stazionario o in involuzione con la menopausa (fibromi piccoli e calcificati) presenta una espressione di enzimi che convertono androstenedione in estradiolo dimensioni in gravidanza (anche per hPL) frequente associazione con iperplasia endometriale il progesterone sembra inibirne la crescita azione di freno dei GnRH-analoghi
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
La velocità di crescita del mioma è diversa da caso a caso:
In alcune pazienti il mioma può conservare lo stesso volume per anni o crescere lentamente.
I miomi possono altrimenti assumere grandi
dimensioni in pochi mesi.
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Preyson e Hart 1995Preyson e Hart 1995
SINGOLO / MULTIPLI (fibromatosi uterina)
SEDE:
LOCALIZZAZIONE:
DIMENSIONI:
• CORPO UTERINO (95%)
• SOTTOSIEROSO
• INTRAMURALE• SOTTOMUCOSO
• A TUTTO SPESSORE
• INFRALEGAMENTARIO
SESSILE PEDUNCOLATO
G0
G1
G2
da pochi mm a parecchi cm (anche > 20 cm)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
• COLLO UTERINO (5%)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Sottosieroso: sviluppo sotto il peritoneo viscerale
Intramurale: sviluppo nello spessore del miometrio
Sottomucoso: il mioma sporge in cavità uterina sollevando la mucosa
Infralegamentario:
•Sviluppo dalla parete uterina laterale
•Più frequente nella zona istmica
•Crescendo in questo spessore i fibromi sdoppiano le due pagine del legamento LARGO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Miomi del collo uterino (cervicali):
a possibile sviluppo da
Porzione sopravaginale del collo (sollevando il peritoneo pelvico)
Porzione sottovaginale del collo (il mioma può sporgere in vagina)
ANATOMIA PATOLOGICA MACROSCOPICA:
CONSISTENZA: dura (> compon. fibrosa) molle (> compon. muscolare)
COLORE: bianco (> c. fibrosa) rosso (> c. muscolare)
PSEUDOCAPSULA: spesso strato di connettivo areolare chiaro compresso dall’espansione tumorale
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
FIBROCELLULE MUSCOLARI LISCE con nuclei fusati, arrangiate in fascicoli spiraliformi e COMPONENTE FIBROSA
VASI distribuiti irregolarmente, più evidenti alla periferia, con pareti spesse
ANATOMIA PATOLOGICA MICROSCOPICA:
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Modificazioni a carico dell’utero:
• il miometrio circondante il fibroma è ipertrofico.
• Se tutto il miometrio è ipertrofico, si parla di utero fibromatoso in toto.
• Congestione• Edema• Possibile ispessimentoe iperplasia (eccesso di estrogeni)
• Miometrio:
• Endometrio:
N.B.: I miomi sottomucosi possono sollevare la mucosa con possibile atrofia N.B.: I miomi sottomucosi possono sollevare la mucosa con possibile atrofia e necrosi.e necrosi.
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
CLINICA
La sintomatologia viene influenzata da:
Volume Numero Localizzazione dei nodi miomatosi
! Solo in caso di ! Solo in caso di sintomatologia clinicasintomatologia clinica si può parlare di si può parlare di patologia..patologia..
CLINICA:
ASINTOMATICO (20% dei casi)
MENO/METRORRAGIA
SINTOMI COMPRESSIVI
DOLORE O SENSAZIONE DI PESO
ANEMIA
INFERTILITA’
PARTO PRETERMINE E PATOLOGIA GRAVIDICA (placenta previa, distacco di placenta, presentazioni anomale, distocia, anomalie del secondamento e post-partum)
LEUCORREA (aumento della secrezione delle ghiandole cervicali causata dalla congestione uterina dovuta al fibroma)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
MENORRAGIA (30-40%): Mestruazione abbondante e/o prolungata
incapacità dell’utero a contrarsi regolarmente alla fine del flusso mestruale (intramurale)
il fibroma provoca uno stato di congestione uterina e pelvica
endometrio iperestrogenico che assume caratteri iperplastici (zone di necrosi ed emorragie interstiziali)
CLINICA
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
METRORRAGIA: Perdite ematiche intermestruali
Nodi sottomucosi che si ulcerano
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
CLINICA
MENOMETRORRAGIA e POLIMENORREA:
possibile Anemia!
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
CLINICA
SINTOMI COMPRESSIVI:
DISTURBI URINARI: pollachiuria, minzione urgente, ritenzione urinaria
COMPRESSIONE URETERE: idronefrosi (infralegamentario)
COMPRESSIONE RETTO: stipsi e stati sub-occlusivi
CLINICA
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
DOLORE:
Contrazioni dolorose del miometrio nel tentativo di espellerli (sottomucosi)
Fenomeni di compressione sui vari organi o aderenze con omento ed intestino (sottosierosi)
Torsione sul peduncolo del fibromaNecrosi o inizio di suppurazioneEndometriosi spesso associata
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
CLINICA
INFERTILITA’
Nodi in prossimità degli angoli tubarici (possibile ostacolo alla fecondazione)
Nodi sottomucosi (interferenza con l’ impianto dell’ embrione) Iperestrogenismo associato, con cicli anovulatoriAlterazioni nella vascolarizzazione endometriale (aborto
ricorrente) Ipercontrattilità dell’utero
! 40-50 % DI ABORTO NEI SOTTOMUCOSI
CLINICA:
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
placenta previadistacco di placenta
distocie meccaniche e dinamichepresentazioni anomale (se la cavità uterina è occupata dal fibroma il feto può non adeguarsi al meglio alla cavità stessa)
anomalie del secondamento e nel post-partum (infezioni, emorragie)
PARTO PRETERMINE E PATOLOGIA GRAVIDICA:
CLINICA:
MODIFICAZIONI DI STRUTTURA
• DEGENERAZIONE IALINA (60%, soprattutto in post-menopausa)
• DEGENERAZIONE CISTICA (4%)
• CALCIFICAZIONE DEL FIBROMA (soprattutto donne più anziane)
• DEGENERAZIONE GRASSA
• DEG. MALIGNA SARCOMATOSA (0,1-0,2 %)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
COMPLICANZE ACUTE:
INFILTRAZIONE EMORRAGICA (rottura vascolare nello spessore del nodo o sulla superficie)
NECROSI (fatti ischemici)
SUPPURAZIONE
TORSIONE DEL PEDUNCOLO (dolore, reazione peritoneale, febbre)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
DIAGNOSI:
• CLINICA (anamnesi, visita ginecologica)
• ECOTOMOGRAFIA
• ISTEROSCOPIA diagnostica
• LAPAROSCOPIA diagnostica
• TAC / RMN
• ISTEROSALPINGOSCOPIA
• CISTOGRAFIA, UROGRAFIA, CLISMA OPACO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
DIAGNOSI:
Iter diagnostico:
1.1. Ecotomografia:Ecotomografia:
Transvaginale e/o transaddominale
Permette di visualizzare il fibroma, la localizzazione e suoi eventuali rapporti.
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
DIAGNOSI:
Iter diagnostico:
2. Isteroscopia:2. Isteroscopia:
• Offre una visione diretta della cavità uterina • esame elettivo in caso di sanguinamento
• Permette inoltre di fare una biopsia mirata –miomi sottomucosi- (fondamentale per la diagnosi differenziale)
DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
• TUMESCENZE ANNESSIALI (cisti endometriosiche dell’ovaio, neoplasie intestinali, neoplasie ovariche, masse infiammatorie annessiali)
• UTERO GRAVIDO
• MALFORMAZIONI UTERINE (utero doppio, bicorne)
• ADENOMIOSI
• TUMORI MALIGNI DELL’UTERO (Ca Endometriale) O PELVICI
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
Per diagnosi differenziale con la controparte maligna del Leiomioma (LEIOMIOSARCOMA) devono essere valutati:
• TIPO DI DIFFERENZIAZIONE CELLULARE (epitelioide, mixoide, cell adipose, cell muscolari scheletriche)
• CELLULARITA’ (alta-bassa)• PRESENZA E TIPO DI NECROSI (coagulativa, ialina)• PRESENZA E GRADO DI ATIPIA CITOLOGICA (lieve, moderata,
severa con ipercromasia nucleare e pleomorfismo cellulare)• MITOTIC INDEX (n° di figure mitotiche per 10 campi a forte
ingrandimento: < 5MF/10HPF)• RAPPORTO CON STRUTTURE CIRCOSTANTI
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINODIAGNOSI DIFFERENZIALE:
Sottotipi specifici di LEIOMIOMAPossono mimare la malignità in uno o più aspetti:
• MIOMA MITOTICAMENTE ATTIVO
• MIOMA CELLULARE
• MIOMA CELLULARE EMORRAGICO
• MIOMA CON NUCLEI BIZZARRI
• MIOMA EPITELIOIDE
• MIOMA MIXOIDE
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA:
Due punti importanti:Due punti importanti:
1.1. Il fibroma è una patologia Il fibroma è una patologia BENIGNABENIGNA2.2. Non per tutti la terapia (medica/chirurgica) Non per tutti la terapia (medica/chirurgica) trova trova indicazioneindicazione
Quello che bisogna chiedersi è:
Quali fibromi dobbiamo trattare?Quali fibromi dobbiamo trattare?Perché trattare il fibroma?Perché trattare il fibroma?Come trattare il fibroma?Come trattare il fibroma?Quando trattare il fibroma?Quando trattare il fibroma?
TERAPIA:
Individualizzata in base a:
SINTOMATOLOGIA
VOLUME
NUMERO
ETA’
DESIDERIO DI GRAVIDANZA
DESIDERIO DI CONSERVARE L’UTERO E LA MESTRUAZIONE
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA:
Fibromi Fibromi asintomatici di piccole/medie asintomatici di piccole/medie dimensionidimensioni nonnon vanno trattati! vanno trattati!
Sarà sufficiente un controllo Sarà sufficiente un controllo periodicoperiodico con con visita ed ecografiavisita ed ecografia
• MEDICAMEDICA
• CHIRURGICACHIRURGICA
CONSERVATIVACONSERVATIVA ( (miomectomiamiomectomia))
DEMOLITIVADEMOLITIVA ( (isterectomiaisterectomia))
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA:
TERAPIA MEDICA:
lo scopo è di controllare i disturbi correlati al fibroma (menometrorragie e dismenorrea)
! Più efficace per miomi intramurali e sottosierosi
• ANALOGHI SINTETICI DEL GnRH
• ESTROPROG. / PROGESTINICI
• ANTIINFIAMMATORI NON STEROIDEI
• ANTIFIBRINOLITICI
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
GnRH-analoghi (Triptorelina, Leuprolide)
• Preparati deposito a cessione controllata (una fiala da 3,6-3,75 mg i.m. o s.c. ogni 28 giorni per 6 volte)
• Fibromi con diametro inferiore a 5 cm e tendenza alla crescita o associati a menometrorragie resistenti al trattamento progestinico o ad anemia
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA MEDICA:
Inducono una desensibilizzazione ipofisaria con ipoestrogenismo ed amenorrea menopausale ed
un certo grado di riduzione nel volume dei nodi fibromatosi (circa il 30-50%) in 3-6 mesi
Oggi: TRATTAMENTO PREOPERATORIO
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA MEDICA:
GnRH-analoghi
Batra, Am Obstet Gynecol 2004
Effetti temporanei!
Progestinici
• Soprattutto in età pre-menopausale, in pazienti con piccoli fibromi e menometrorragie
• Dal 5° o dal 10° giorno del ciclo fino al 24°-25°
• Dosaggio controllato ed eventualmente modificato per ogni ciclo a seconda dei caratteri che assume la mestruazione
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA MEDICA:
TERAPIA CHIRURGICA:
INDICAZIONI :
Menometrorragie resistenti alla cura medica
Fibroma/fibromi multipli con diametro > 6-8 cm
Fatti di compressione o dolore associati
Infertilità
Rapida crescita
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
• MIOMECTOMIA (conservativa)
• ISTERECTOMIA (demolitiva)
• MIOLISI - CRIOMIOLISI
• EMBOLIZZAZIONE SELETTIVA DEI VASI UTERINI
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA:
MIOMECTOMIA singola/multipla:(asportazione di tutti i nodi fibrosi)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA
Trattamento conservativo:
Permette di conservare la capacità riproduttiva e il flusso mestruale ma a rischio di recidiva (20-30% a 5 anni)
ISTEROSCOPIA PREOPERATORIA (necessità di adeguata valutazione preoperatoria)
LAPAROTOMIA / LAPAROSCOPIA
ISTEROSCOPIA OPERATIVA (1 o 2 fibromi sottomucosi con diametro < a 5 cm)
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA
MIOMECTOMIA:
ISTERECTOMIA:
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA
Trattamento demolitivo:
Chirurgia definitivain età peri-postmenopausalebuon grado di soddisfazione (90%)
TERAPIA CHIRURGICA
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
ISTERECTOMIA: TOTALE SUB-TOTALE
• LAPAROTOMICA
• LAPAROSCOPICA
• PER VIA VAGINALE (se l’utero non ha superato il volume come alla 12° s.g. di gravidanza)
MIOLISI:Ablazione (distruzione) dei leiomiomi
con YAG laser con elettrodi bipolariCriomiolisi (azoto liquido)Diatermica
INDICAZIONI:
• Miomi con diametro di 3-10 cm sintomatici• Non più di 5 miomi di dimensione ciascuno non > 5 cm
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA
IL LEIOMIOMA UTERINOIL LEIOMIOMA UTERINO
TERAPIA CHIRURGICA
EMBOLIZZAZIONE SELETTIVA DEI VASI UTERINI
Blocco della circolazione sanguigna di tutti i miomi iniettando sotto controllo angiografico sostanze embolizzanti e provocando la necrosi dei fibromi stessi
Fibromi multipli recidivanti o controindicazioni alla chirurgia Dipende dall’ esperienza del radiologo interventista setticemia elevati costi