Flessibilità IT significa successo per l’azienda

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Flessibilità IT significa successo per l’azienda In un mondo sempre connesso, un Agile Data Center favorisce la crescita dell’azienda erogando i giusti servizi agli utenti in modo scalabile, flessibile e sicuro. Indice Il back-end traina il front-end ............................................................................................. 2 Trasformazione aziendale .................................................................................................... 3 Nuovi modelli di agilità IT ................................................................................................... 4 La trasformazione va oltre la tecnologia .............................................................................. 4 I giusti servizi ..................................................................................................................... 5 Gratificazioni e rischi .......................................................................................................... 6 Conclusioni ......................................................................................................................... 7 A TECHTARGET WHITE PAPER Offerto da Le aziende oggi vanno alla velocità della luce e nessuno può permettersi di restare fermo. Se un’azienda (ovviamente) non desidera far apparire obsoleti i suoi prodotti o servizi, sarà qualcun altro a cercare di farlo, e potrebbe essere un suo competitor o una startup uscita dal nulla. I reparti IT sono l’avanguardia in questo cambiamento e sono incaricati di operare al meglio per garantire una trasformazione flessibile dei servizi erogati a dipendenti e clienti. Tuttavia, anche quando l’IT opera al massimo delle sue capacità, tali capacità sono di frequente limitate da sistemi obsoleti, o legacy.

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Flessibilità IT significa successo per l’azienda In un mondo sempre connesso, un Agile Data Center favorisce la crescita dell’azienda erogando i giusti servizi agli utenti in modo scalabile, flessibile e sicuro.

Indice• Il back-end traina il front-end ............................................................................................. 2

• Trasformazione aziendale .................................................................................................... 3

• Nuovi modelli di agilità IT ................................................................................................... 4

• La trasformazione va oltre la tecnologia .............................................................................. 4

• I giusti servizi ..................................................................................................................... 5

• Gratificazioni e rischi .......................................................................................................... 6

• Conclusioni ......................................................................................................................... 7

A TECHTARGET WHITE PAPER

Offerto da Le aziende oggi vanno alla velocità della luce e nessuno può permettersi di restare fermo. Se un’azienda (ovviamente) non desidera far apparire obsoleti i suoi prodotti o servizi, sarà qualcun altro a cercare di farlo, e potrebbe essere un suo competitor o una startup uscita dal nulla.

I reparti IT sono l’avanguardia in questo cambiamento e sono incaricati di operare al meglio per garantire una trasformazione flessibile dei servizi erogati a dipendenti e clienti. Tuttavia, anche quando l’IT opera al massimo delle sue capacità, tali capacità sono di frequente limitate da sistemi obsoleti, o legacy.

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Se un’azienda non è in grado adattarsi, è possibile che non abbia successo. Più precisamente: se un’azienda non è in grado di adattarsi, è possibile che non riesca a sopravvivere. Questa è la ragione per cui un Agile Data Center richiede un’infrastruttura robusta ma flessibile, in grado di tollerare le pressioni ma anche di adattarsi rapidamente ai nuovi requisiti di mercato per favorire un rapido deployment di nuove applicazioni e tecnologie a vantaggio di prodotti e servizi.

Molte aziende che dominavano il mercato si sono trovate in una posizione di debolezza, solo perché non si sono adattate alle nuove condizioni di mercato. Come le aziende che, a fronte di una nuova tecnologia disponibile, hanno mantenuto quella vecchia. Ignorando nuovi paradigmi nelle vendite e nel marketing. Nuove categorie di prodotto. Nuovi modi di prevedere la domanda del consumatore, di reinventare la logistica o di immaginare una nuova categoria di prodotto che fa apparire vecchia quella in uso. In sostanza, i possibili approcci vecchio stile sono molti.

Il back-end traina il front-end I consumatori ritengono che l’innovazione siano le applicazioni mobili, ma non è così. A permettere l’implementazione di nuove tecnologie sono i data center di back-end, sia nel cloud che all’interno dell’azienda. Un’azienda flessibile dispone di un data center e di un reparto IT in grado di sfruttare tecnologie avanzate per monitorare applicazioni critiche, garantire il tempo di attività dei sistemi e proteggere l’integrità dei dati critici su piattaforme eterogenee, sia in locale che sul cloud.

Pensiamo a come il sistema di acquisti online di Amazon.com ha cambiato il modo in cui si vendono i libri (e altri prodotti, naturalmente), con conseguenze enormi sulle vendite di libri nuovi e usati nei normali negozi. Craigslist, a sua volta, ha messo in collegamento all’istante acquirenti e venditori (in questo caso datori di lavoro e persone in cerca di impiego), saltando i tradizionali annunci dei giornali. L’iPod della Apple e altri lettori di musica digitali hanno spazzato via a suo tempo il Walkman della Sony e altri lettori di cassette e CD. Poi, i download dei brani digitali hanno mandato in crisi tutte le forme di vendita fisica di musica e adesso, le “radio su Internet” con servizio in abbonamento come Pandora offrono ancora un altro modello di business. Le banche utilizzano le applicazioni per l’home e il mobile banking, con la possibilità di scattare immagini degli assegni per non doverli depositare in filiale o presso la cassa di uno sportello bancomat.

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Trasformazione aziendaleEsaminiamo a fondo un caso famoso: nel 2004 Blockbuster Video Entertainment Inc. era nel suo periodo di massima attività, con oltre 9.000 negozi che noleggiavano nastri in VHS e DVD. I clienti andavano al negozio Blockbuster vicino a casa, guardavano le nuove uscite, frugavano fra i vecchi film, pagavano per noleggiarne uno o più e tornavano a casa con il loro nastro o DVD. Blockbuster chiedeva anche la cortesia di “riavvolgere il nastro”. Giorni dopo, i clienti riportavano i nastri o i dischi in tempo per la scadenza, o pagavano una sanzione per il ritardo. Il modello era semplice: il ruolo del negozio consisteva nell’esporre i prodotti negli scaffali e raccogliere i proventi. Era il cliente che doveva andare fisicamente in negozio, cercare fra nastri e dischi, scegliere i film da noleggiare, portare alla cassa le videocassette e i dischi desiderati e riportarli in seguito.

Oggi, la catena Blockbuster non è che un ricordo. Perché? L’azienda non si è tenuta al passo con le innovazioni relative al servizio clienti, gestione dello stock, consegna del prodotto e interazione con il cliente. Una fra le maggiori cause del crollo di Blockbuster è stata Netflix, fondata nel 1997. Netflix ha totalmente ridefinito il concetto di fornitura di film, non una ma ben due volte: prima con il servizio DVD-by-mail e poi con lo streaming istantaneo da Internet.

Con il suo modello di business DVDs-by-mail, Netflix ha cambiato le regole del gioco:

• I DVD vengono inviati tramite il servizio postale e riconsegnati sempre via posta. I clienti non devono più andare di persona a prendere un film, né riportarlo.

• Non ci sono sanzioni per il ritardo. I clienti pagano un abbonamento mensile per 1, 2, 3 e o più film, e li tengono quanto gli pare.

• Netflix consente ai clienti di selezionare una lista di film desiderati e sceglie i film da inviare in base a quella lista senza ulteriore interazione da parte dei clienti.

• Netflix utilizza algoritmi sofisticati per consigliare i film ai clienti in base ai loro precedenti noleggi e alle classificazioni dei film.

• Inoltre, Netflix utilizza grandi depositi e sistemi che registrano rapidamente i dischi in entrata e in uscita, quindi non ha necessità di negozi, di gestire in locale lo stock né di personale addetto alla vendita.

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Questa innovativa strategia aziendale di Netflix è supportata e continua ad essere abilitata da sofisticati sistemi IT. In confronto, Blockbuster non ha saputo trasformare le proprie operazioni in modo abbastanza rapido (nonostante il tentativo di entrare in competizione con il servizio disc-by-mail) e ha registrato un crollo di mercato. Oggi, Netflix ha conosciuto un’ulteriore evoluzione rispetto al servizio DVD-by-mail e offre lo streaming di film e serie televisive su Internet. I competitor di Netflix, come Amazon, Hulu, Apple, YouTube e Roku, devono essere flessibili per riuscire a competere e sopravvivere, e Netflix deve esserlo altrettanto per restare competitiva.

Nuovi modelli di flessibilità ITLa flessibilità aziendale richiede la flessibilità IT, e non vale solo per le aziende tecnologiche. Dalla progettazione paesaggistica alla vendita al dettaglio, dall’istruzione alla logistica, dal settore bancario a quello sanitario, tutte le aziende – fatta eccezione per le più piccole – devono sapersi adattare rapidamente alle nuove condizioni di mercato utilizzando gli strumenti IT. Ciò è più che mai vero per i sistemi di back-end, come si nota dalla rapida adozione del cloud, fra cui il Software- as-a-Service e i data center virtuali.

Il back-end è fondamentale per l’infrastruttura IT, quanto le strutture di front-end. I clienti vogliono interagire direttamente con le aziende tramite le app, i portali Web e i social network. I partner richiedono accesso tramite interfacce di programmazione delle applicazioni. Tutto deve essere integrato. Tutto deve essere sicuro. La privacy va preservata. I tempi di attività dei sistemi devono rispettare requisiti aggressivi sui livelli del servizio. Azioni, aggiunte e modifiche devono essere implementate in minuti, non più in giorni. I sistemi devono poter scalare all’istante.

Per molti dirigenti aziendali l’IT è un problema: l’amministratore delegato ha una sua idea, il responsabile del prodotto ha una diversa intuizione, un competitor fa una mossa alla quale bisogna reagire. E l’IT è in grado di rispondere? Forse sì, forse no. Non ci sono dubbi sul fatto che l’IT debba essere flessibile per supportare l’azienda. Se ci riesce, l’azienda si trova in una posizione concorrenziale molto buona. In caso contrario, l’IT deve trasformarsi per essere più agile, capace, flessibile e reattivo.

La trasformazione va oltre la tecnologiaTrasformarsi per essere più flessibili non è semplice. Il processo per re-inventare un’organizzazione IT richiede un cambiamento culturale, oltre a nuove tecnologie e infrastrutture. Che la trasformazione sia necessaria non deve essere una convinzione solo del top management aziendale, ma anche dei dirigenti senior dell’IT. Va inoltre considerato un costo finanziario, di hardware, software, formazione e servizi. Se da un lato il reparto IT trasformato avrà meno costi operativi, dall’altro serviranno investimenti per definire e creare architetture, trovare nuovi partner, acquistare licenze software, trasformare e migrare applicazioni e dati e implementare sistemi di gestione IT in corso d’opera.

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Tutti questi costi comportano rischi: il rischio che l’azienda non scelga le giuste tecnologie o architetture, il rischio che riemergano vecchie abitudini e il rischio che le risorse finanziarie non vengano utilizzate in modo efficace. Per fortuna, con le best pratice è possibile tracciare un percorso sicuro. Se gli obiettivi della trasformazione IT sono ben chiari, il passaggio a una dimensione IT più flessibile può essere attuato con tempi e costi ragionevoli e con un rischio minimo.

Uno degli obiettivi sul quale i dirigenti dovrebbero concordare è questo: le informazioni e le applicazioni sono l’essenza dell’azienda, l’IT dovrebbe quindi puntare a migliorare l’accesso alle informazioni, proteggere i dati e accelerare l’erogazione di servizi e informazioni a clienti e dipendenti.

I reparti IT più irriducibili hanno la tentazione di dare priorità alla conservazione della vecchia infrastruttura fisica composta da server e reti, mantenere piattaforme tecnologiche familiari come i sistemi operativi, applicazioni e database su larga scala e vecchie relazioni consolidate con i vendor. Tutto ciò è comprensibile, d’altronde si tratta di costosi asset d’impresa ben conosciuti in tutta l’azienda.

I sistemi di legacy sono saldamente integrati nel budget e nella cultura aziendale e, in molti casi, vanno bene per gestire le esigenze organizzative odierne. Tuttavia, un reparto IT che impiega troppe risorse finanziarie e di personale per mantenere dei sistemi di legacy può non aiutare l’azienda in misura sufficiente ad acquisire nuove opportunità di business o a rispondere a sfide di natura competitiva. Un reparto IT flessibile opera a livello delle informazioni, più che sui sistemi di legacy e le piattaforme hardware. Utilizza cioè le tecnologie necessarie per una gestione delle informazioni migliore per le esigenze dell’azienda, quale che sia l’infrastruttura alla base. In questo modo le aziende possono guardare al futuro, non al passato, sfruttando in modo ottimale l’infrastruttura esistente e (in alcuni casi) ridisegnando le loro capacità. Se le risorse dell’azienda sono limitate, questo è davvero l’unico metodo di migliorare con successo la flessibilità IT.

I giusti serviziCosa occorre per ottenere la flessibilità? Da un punto di vista aziendale: le risorse IT devono essere veloci da creare e da modificare, i servizi devono essere affidabili e, naturalmente, economicamente convenienti sia nell’immediato che nel futuro prevedibile. L’infrastruttura dovrebbe essere sicura, scalabile in modo flessibile e facilmente recuperabile in caso di guasti effettivi o prevedibili. I dati devono essere valutabili e implementati con i dovuti controlli sugli accessi per proteggere l’azienda, i dipendenti e i clienti, rispettando nel contempo i requisiti di compliance e normativi.

In sostanza: il reparto IT flessibile offre continuativamente i servizi giusti, nel modo giusto e ai giusti utenti.

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Un approccio da tenere ben presente quando si opta per una trasformazione flessibile dell’IT è il software-defined data center (SDDC). Come il nome fa capire, un SDDC si basa su un uso estensivo di macchine virtuali, come le tecnologie di VMware o Hyper-V di Microsoft. Con un SDDC, la virtualizzazione assicura l’astrazione delle applicazioni dai server o da specifiche ubicazioni. Deployment, provisioning e gestione sono già implementati nel software e funzionano sia che le applicazioni siano nel data center locale, che in data center remoti, cloud privati o tutte e tre le opzioni.

In un Agile Data Center, l’IT può e deve tenere in considerazione tutti gli elementi per il delivery dei servizi. Questi elementi possono essere fisici o virtuali, come nel caso di un SDDC. A seconda dei suoi requisiti, l’IT può sfruttare sia l’infrastruttura fisica che virtuale per fornire servizi che offrano le migliori performance, scalabilità ed elasticità.

Gratificazioni e rischiLa soluzione SDDC non è esente da rischi. Un ambiente virtualizzato deve essere protetto dal rischio di violazioni dei dati quanto un ambiente fisico, e deve essere conforme alle normative e alle policy sulla privacy. Inoltre, un SDDC deve essere configurato per offrire alta affidabilità e disaster recovery. Deve essere gestito con strumenti sofisticati che capiscano non solo l’ambiente virtuale, ma anche le applicazioni e le informazioni che in tale ambiente vivono.

Il modello dell’Agile Data Center ha bisogno di un sofisticato livello di gestione con discovery indipendente dalla piattaforma e informazioni contestuali, supporto di ambienti eterogenei, automazione e sicurezza altamente integrata. Inoltre il sistema di gestione deve essere aperto per consentire l’integrazione con le soluzioni di molti vendor. In altri termini, il livello di gestione deve permettere di affrontare gli scenari del mondo reale. Deve inoltre supportare un’automazione intelligente, garantendo accuratezza e uniformità all’applicazione delle policy.

In aggiunta, in ogni trasformazione IT, la migrazione dai server fisici che eseguono applicazioni in locale ai server virtuali che eseguono applicazioni, va gestita passo dopo passo. Eventuali tempi di inattività non sono nemmeno da considerare e può essere difficile (o impossibile) annullare le modifiche qualora si scoprano dei guasti nell’architettura del sistema o nell’implementazione. Ciò vale in particolare quando si predispone un data center ibrido, che combina servizi tradizionali e virtuali con servizi in hosting presso partner e fornitori di cloud. Come detto in precedenza, per un ambiente di questa complessità sono essenziali un’amministrazione e gestione efficaci, orientate agli utenti, alle applicazioni e alle informazioni.

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Symantec può essere un partner essenziale per la trasformazione IT, ad esempio per implementare un Agile Data Center dotato di flessibilità, policy intelligenti e di automazione e intelligence per migliorare l’erogazione dei servizi e la reattività aziendale. Symantec può contribuire a migliorare l’erogazione dei servizi IT in data center, cloud pubblici, privati e ibridi e su dispositivi da servizi esterni. In più, Symantec può aiutare l’IT a sviluppare una visione a 360° su infrastruttura, dati, servizi e utenti, proteggendo nel contempo applicazioni e dati.

Conclusione:La flessibilità IT è fondamentale per prosperare – o sopravvivere – nei complessi ambienti di business attuali. Fornendo i servizi giusti, nel modo giusto e ai giusti utenti, l’IT può aiutare le aziende a cogliere più opportunità e a reagire rapidamente ai rischi legati alla competitività. In questo modo l’IT supporta il futuro dell’azienda invece di pensare a conservare soluzioni di legacy obsolete. Una possibile best-practice consiste nel re-inventare l’infrastruttura IT sotto forma di SDDC. Con i giusti strumenti di gestione per affrontare i rischi del caso, l’ambiente virtuale di un SDDC può essere la soluzione giusta per le aziende orientate al futuro che desiderano competere alla velocità della luce.

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