FINVALI 2005 - Progetto 032. Seminario FINVALI 2005Frascati, 9 luglio 2007- 2 - PARTECIPANTI...
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IL SISTEMA SCOLASTICO COME SISTEMA COMPLESSO: QUALITÀ DELLE RILEVAZIONI E MODELLI DI INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
FINVALI 2005 - Progetto 032
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 2 -
PARTECIPANTI
Istituto per le Applicazioni del Caclolo ‘Mauro Picone’ CNRSede di NapoliUmberto AmatoUmberto Amato, Claudia AngeliniClaudia Angelini, Silvia RazzanoSilvia Razzano
Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’Dipartimento di Statistica e Matematica per la Ricerca EconomicaClaudio QuintanoClaudio Quintano, Sergio LongobardiSergio LongobardiUniversità degli Studi di Milano ‘Bicocca’Dipartimento di StatisticaMarco FattoreMarco Fattore
Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’Dipartimento di Geofisica e VulcanologiaAdriano MazzarellaAdriano Mazzarella
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 3 -
Il miglioramento del sistema scolastico rappresenta un importante obiettivo per l’intera società. La valutazione del sistema scolastico messa in atto da INVALSI è il primo passo fondamentale. Il passo naturale successivo consiste nello spiegare la capacità di apprendimento di uno studente (abilità) in termini di parametri socio-economici e strutturali dell’Istituto che frequenta
MOTIVAZIONI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 4 -
Studiare la qualità del dato rilevato (le risposte ai questionari fornite dagli studenti e dagli Istituti scolastici)
Mettere a punto modelli statistici che colleghino l’abilità media di uno studente ai parametri socio-economici e strutturali ed individuino quelli che incidono in misura più significativa sull’abilità
Sviluppare modelli innovativi di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 5 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 6 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 7 -
Abilità dello studenteQuestionario di apprendimento
Fattori strutturali e socio-economiciQuestionario di sistema
Modellostatistico
Modello di qualità dei dati
FINVALI 2005 – Progetto 032
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 8 -
Fattori strutturali e socio-economiciQuestionario di sistema
Modellostatistico
Modello basato sui Sistemi Complessi
Modello di qualità dei dati
Dati ancillari
Dati invisibili
FINVALI 2005 – Progetto 032
Abilità dello studenteQuestionario di apprendimento
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 9 -
Fattori strutturali e socio-economiciQuestionario di sistema
Modello basato sui Sistemi ComplessiDati ancillari
Dati invisibili
Teoria dei frattali
FINVALI 2005 – Progetto 032
Abilità dello studenteQuestionario di apprendimento
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 10 -
Qualità dei dati del Sistema Nazionale di Valutazione
Modelli statistici che legano il questionario di apprendimento a quello di sistema
Modelli di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
Analisi frattale dell’abilità degli studenti
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 11 -
Qualità dei dati del Sistema Nazionale di Valutazione
Modelli statistici che legano il questionario di apprendimento a quello di sistema
Modelli di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
Analisi frattale dell’abilità degli studenti
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 12 -
Qualità dei dati del Sistema Nazionale di Valutazione
Modelli statistici che legano il questionario di apprendimento a quello di sistema
Modelli di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
Analisi frattale dell’abilità degli studenti
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 13 -
Modello di regressione
Abilità vs. parametri di sistema
Riduzione dei parametri (selezione di variabili, componenti principali)
ANOVA
Cluster analysis
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 14 -
0.05 0.1 0.15 0.2 0.25
Pubblico
Privato
1-way ANOVA su Tipo - Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Abilità Italiano-Matematica-Scienze
-0.3 -0.2 -0.1 0 0.1 0.2 0.3Valle d'Aosta
PiemonteLiguria
LombardiaTrentinoVeneto
FriuliEmilia
ToscanaUmbriaMarche
LazioAbruzzo
MoliseCampania
PugliaBasilicata
CalabriaSicilia
Sardegna
1-way ANOVA su Regione - Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 15 -
0.03 0.04 0.05 0.06 0.07 0.08 0.09
Femmine
Maschi
1-way ANOVA su Sesso - Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Abilità Italiano-Matematica-Scienze
-0.06 -0.04 -0.02 0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1
Elementare
Media I grado
Superiore
1-way ANOVA su Ordine - Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Abilità Italiano-Matematica-Scienze
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 16 -
68 70 72 74 76 78 80 82 8466
68
70
72
74
76
78
80
82
Valle d'Aosta
PiemonteLiguria
LombardiaTrentinoVeneto
FriuliEmilia
Toscana
UmbriaMarche
LazioAbruzzo
Molise
CampaniaPugliaBasilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
elementari - 0405-0506 - 7 groups
2004-2005
2005
-200
6
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 17 -
58 59 60 61 62 63 64 65 6652
53
54
55
56
57
58
59
60
Valle d'Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Trentino
VenetoFriuli
Emilia
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
medie - 0405-0506 - 7 groups
2004-2005
2005
-200
6
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 18 -
45 50 55 6040
42
44
46
48
50
52 Valle d'Aosta
Piemonte
Liguria
LombardiaTrentino
Veneto
Friuli
EmiliaToscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
MoliseCampania
Puglia
Basilicata
CalabriaSicilia
Sardegna
superiori - 0405-0506 - 7 groups
2004-2005
2005
-200
6
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 19 -
Qualità dei dati del Sistema Nazionale di Valutazione
Modelli statistici che legano il questionario di apprendimento a quello di sistema
Modelli di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
Analisi frattale dell’abilità degli studenti
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 20 -
Gli strumenti concettuali necessari alla descrizione del sistema scolastico come sistema complesso;
I possibili modelli formali in grado di rappresentare il sistema scolastico come sistema complesso;
Le conseguenze della “complessità” sugli schemi di misura e valutazione del sistema scolastico e delle sue prestazioni.
In termini generali, la ricerca ha l’obiettivo di indagare la possibilità e l’utilità di descrivere, rappresentare e studiare il sistema scolastico come sistema adattativo complesso, individuando:
MOTIVAZIONI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 21 -
La prima fase della ricerca si è concentrata su due aspetti principali:
Analisi della letteratura esistente, relativa alla descrizione del sistema scolastico in termini di sistema adattativo complesso;
Identificazione degli strumenti concettuali e dei modelli più adatti per la descrizione del sistema scolastico come sistema adattativo complesso.
OBIETTIVI DELLA PRIMA FASE
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 22 -
I contributi legati alla nozione di complessità nell’ambito del sistema scolastico rintracciabili in letteratura sono di tre tipi:
Testi e articoli genericamente orientati alla descrizione di sistemi organizzativi (tipicamente aziendali) come sistemi adattativi complessi;
Testi e articoli che discutono la rilevanza di “educare alla complessità”, cioè di inserire la complessità negli obiettivi della formazione, attraverso modalità didattiche differenti;
Testi e articoli che, tentativamente, cercano di guardare al sistema scolastico da un punto di vista sistemico, riconoscendone la natura di “learning organization”.
ANALISI DELLA LETTERATURA
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 23 -
I testi che possono essere di qualche utilità per i nostri obiettivi potrebbero ricadere nella prima e nella terza categoria; occorre però fare le seguenti osservazioni:
L’approccio seguito è genericamente sistemico e, di fatto, non sempre viene fatto esplicito riferimento alla nozione di complessità;
Spesso l’attenzione è concentrata sulla riforma del sistema scolastico e sul problema del “change management”;
Solo occasionalmente si rintracciano riferimenti all’esistenza, all’interno del sistema scolastico, di processi di feedback, di reti di comunicazione, di sistemi di interazione fra agenti… cioè degli elementi che potrebbero configurare la complessità del sistema.
ANALISI DELLA LETTERATURA
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 24 -
In definitiva, manca una descrizione strutturata, consolidata e formale del
sistema scolastico come sistema complesso. Spesso il richiamo alla
complessità rimane a livello metaforico.
ANALISI DELLA LETTERATURA
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 25 -
Nella letteratura scientifica, la “complessità” (intesa come impossibilità di ridurre la fenomenologia macroscopica del sistema ad una “sovrapposizione” dei comportamenti microscopici degli agenti che lo compongono) è stata descritta con innumerevoli approcci e modelli diversi fra loro.
Il punto di vista assunto in questo progetto è quello della rete sociale: il sistema scolastico viene visto come insieme di agenti (studenti, insegnanti, istituti…) in interazione fra loro mediante relazioni di natura diversa, che configurano flussi informativi e, quindi, fenomeni di correlazione e coerenza in grado di dar luogo ad effetti sistemici.
L’assunto fondamentale che viene qui formulato è che l’emergere della complessità dipenda sostanzialmente dalla topologia della rete di interazioni, cioè dalla struttura dei legami che si instaurano tra gli agenti del sistema.
Il sistema scolastico come rete sociale
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 26 -
Se si accetta questa assunto, si ha come conseguenza principale il fatto che lo studio della complessità del sistema scolastico passa attraverso lo studio e la rappresentazione della struttura topologica del sistema di relazioni che si instaurano al suo interno. Questo approccio comporta, metodologicamente, i seguenti passi:
Individuare gli agenti presenti nel sistema scolastico e i tipi di interazione che essi possono stabilire fra loro;
Individuare gli strumenti formali per la descrizione della struttura relazionale del sistema;
Individuare quali siano le caratteristiche topologiche che la rete deve possedere perché possano manifestarsi al suo interno effetti “di tipo complesso”.
Il sistema scolastico come rete sociale
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 27 -
Il primo punto è di competenza di esperti del funzionamento del sistema scolastico, ai vari livelli a cui questo può essere osservato.
L’unica osservazione che possiamo fare è che all’interno del sistema si possono individuare diversi livelli con agenti specifici e interazioni particolari (es. la classe con le interazioni fra scolari e fra di essi e gli insegnanti, l’insieme degli insegnanti di una istituto e le interazioni fra loro, l’istituti scolastico stesso, comprendente tutte le classi e il corpo docente, con tutte le interazioni fra essi e, per esempio, con le famiglie…).
Individuare questi livelli, insieme ai tipi di relazione che si instaurano al loro interno, è un passo essenziale per la rappresentazione concreta del sistema scolastico come rete sociale.
Gli agenti del sistema
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 28 -
Gli strumenti formali per la descrizione e la rappresentazione di una rete sociale sono sostanzialmente riconducibili a due teorie matematiche relativamente recenti:Teoria dei grafi;Teoria dei Reticoli e degli insiemi parzialmente ordinati (poset).
Si tratta di strumenti di natura algebrica, per loro natura, particolarmente adatta alla rappresentazione strutturale di insiemi e relazioni.
Metodi e strumenti formali
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 29 -
Rappresentando una rete sociale come insieme di nodi (gli agenti del sistema) e di archi (le relazioni presenti fra gli agenti) si costruisce un oggetto matematico noto come grafo. Ciò permette di ricorrere all’apparato formale della Teoria dei Grafi per analizzare le caratteristiche topologiche e strutturali delle interazioni che si stabiliscono fra gli agenti del sistema scolastico.
In particolari, la Teoria dei Grafi permette di caratterizzare diversi tipi di topologie mediante opportuni indicatori. Poiché ipotizziamo che sia la topologia relazionale a determinare la complessità del sistema, è ovvio che lo studio di questi indicatori rivesta particolare importanza per i nostri scopi.
Fra le possibili topologie di un grafo, alcune rivestono un ruolo particolare dal punto di vista dello studio della complessità: topologie small-world; topologie scale-free.
Teoria dei grafi
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 30 -
Le topologie small-world caratterizzano grafi che, secondo recenti studi, sarebbero in grado di generare fenomeni sistemici su larga scala nell’insieme di agenti che li costituiscono.
In questo tipo di grafo, l’esistenza di particolari link tra agenti appartenenti a cluster differenti permette al sistema di generare comportamenti coerenti e a lungo raggio. Pertanto, accertare l’esistenza di queste topologie all’interno del sistema relazionale scolastico permetterebbe di rendere conto, almeno in parte, del manifestarsi di comportamenti sistemici nei dei diversi livelli ai quali il sistema stesso può essere osservato.
Grafi small world
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 31 -
Le topologie scale-free caratterizzano grafi che evolvono nel tempo e al cui interno siano presenti particolari meccanismi di generazione di link fra nodi.
Se un agente tende a creare nuovi link preferibilmente con altri agenti già ricchi di link, si genera una particolare topologia dove alcuni nodi (chiamati hub) hanno un ruolo privilegiato, perché su di essi convergono molte relazioni. In termini sociali, nodi di questo tipo hanno molta possibilità di influenza e la loro identificazione permette di determinare i punti critici della rete e di individuare i meccanismi di preferenza, attivi nella generazione delle relazioni fra gli agenti.
Grafi scale-free
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 32 -
Le relazioni presenti tra gli agenti definiscono, sull’insieme dei nodi del grafo, la struttura di poset, cioè di insieme sul quale sia possibile stabilire se due elementi siano ordinabili o meno, secondo una relazione di tipo “maggiore” o “minore” (naturalmente, il significato concreto di “maggiore” o “minore” dipende dal contesto).
La Teoria dei Reticoli e dei poset permette di rappresentare la struttura di questi insiemi e delle relazioni presenti su di essi. In particolare, essa permette di effettuare due tipi di analisi particolarmente interessanti: Decomporre il grafo parzialmente ordinato in un insieme di componenti “elementari”, realizzando, così, una completa analisi della struttura relazionale del sistema Confrontare la struttura relazionale parzialmente ordinata di reti differenti o di una rete nel tempo. In questo modo è possibile confrontare tra loro le strutture relazionali di sistemi scolastici diversi, nel tempo o nello spazio (cioè in ambiti territoriali diversi).
Reticoli e poset
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 33 -
Per poter dare un seguito operativo alle linee che abbiamo indicato nelle slide precedenti, è necessario generare e raccogliere un insieme di dati adeguato. Benché questo problema non rientri propriamente negli obiettivi del progetto, indichiamo due possibili fonti:
Analisi statistiche aventi l’obiettivo specifico di analizzare la struttura relazionale del sistema scolastico o di parti di esso. Si tratta di indagini che potrebbero essere svolte in completa analogia con quanto viene effettuato in ambito sociologico, dove le analisi relazionali hanno ormai una lunga storia Utilizzo di eventuali fonti amministrative che possano fornire informazioni relative alla struttura relazionale (ad esempio, dati riguardanti gli insegnati e le loro “traiettorie” fra istituti diversi). A questo riguardo, sarebbe assai interessante censire le fonti informative del Ministero e degli Uffici Scolastici locali, per valutare il tipo di informazione presente, la sua qualità e la sua rilevanza.
Fonti di dati
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 34 -
La rappresentazione del sistema scolastico come rete sociale e lo studio della struttura relazionale che si instaura al suo interno sono state le direttrici lungo le quali si è mossa la ricerca.
Da un punto di vista metodologico, la scelta della rete come strumento concettuale per la modellizzazione della complessità è una fra le possibili scelte di schemi concettuali per affrontare questo tipo di problema.
Essa, però, ha un aspetto che ci sembra favorirne l’utilizzo nel contesto scolastico. L’esistenza di una rete di relazioni e di flussi informativi tra gli agenti del sistema induce l’insorgere di correlazioni tra le variabili statistiche ad essi associate, in fase di misura e valutazione del sistema e delle sue prestazioni.
Per impostare una sistema di statistiche corrette ed efficienti, l’esistenza di questa rete di correlazioni deve essere tenuta in adeguata considerazione
Misura e valutazione del sistema scolastico
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 35 -
Per esempio, in fase di analisi campionaria, la rappresentatività del campione è più facilmente (in termini di dimensioni e quindi di costi e di tempi) garantita se la struttura relazionale è tenuta presente quando si imposta il piano di campionamento.
In generale, poi, tutte le tecniche statistiche sfruttano l’esistenza di correlazioni fra le variabili per migliorare la propria efficienza e garantire risultati statisticamente più precisi; pertanto, lo studio della struttura relazionale sottostante il sistema scolastico può svolgere un ruolo critico non solo nella rappresentazione del sistema in quanto tale, ma anche nella costruzione di un efficiente sistema statistico di misura e valutazione.
Per questo motivo, le seguenti fasi del progetto saranno dedicate allo studio delle ripercussioni che l’esistenza di una rete di relazioni fra gli agenti del sistema ha sui metodi statistici da utilizzare in fase di descrizione, misura e valutazione del sistema scolastico.
Misura e valutazione del sistema scolastico
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 36 -
Qualità dei dati del Sistema Nazionale di Valutazione
Modelli statistici che legano il questionario di apprendimento a quello di sistema
Modelli di descrizione del Sistema Scolastico come Sistema Complesso
Analisi frattale dell’abilità degli studenti
OBIETTIVI
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 37 -
Frattali
Fenomeni semplici: predicibili
Fenomeni complessi: impredicibili
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 38 -
Frattali
Modellizzare la complessità dei fenomeni
Teoria del Caos: casualità generata da sistemi deterministici, anche di tipo semplice, e dovuta alla sensitività che mostrano i sistemi a variazioni delle condizioni iniziali.Un fenomeno apparentementeirregolare e senza ordine presenta una struttura ben precisa, proprio perché frutto di unsistema deterministico
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 39 -
Frattali
Da sempre la trattazione dei sistemi dinamici è stata indissolubilmente associata alla geometria frattale sin dalla sua formalizzazione (Mandelbrot, 1977).
Il concetto più importante su cui si basa la Teoria è costituito dalla dimensione frattale.
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 40 -
Frattali
Misurare la lunghezza della costadi un’isola: la lunghezza misurata dipende dal “righello” (unità di misura) utilizzato, vale a dire dalla risoluzione spaziale a cui vediamo la costa.
Se è la lunghezza del righello (unità di misura) e N è la lunghezza della costa in unità , considerando la relazione
log N vs. log se risulta lineare per un’ampio range di , allora sussiste un andamento frattale e la pendenza della retta fornisce la dimensione frattale
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 41 -
Frattali - SNVConsideriamo la funzione 1 - P(), con P() la funzione cumulativa della densità di probabilità delle abilità degli studenti (vale a dire la funzione cherestituisce la frazione di studenti aventi un’abilità minore di ) e ne tracciamo il graficoin scala logaritmica su ambedue gli assi
log [1− P()] vs. log()
Un siffatto modello è concettualmente simile a quello visto per la stima della dimensione frattale di una curva.
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 42 -
Tutte le scuoleSNV 2004-2005
Non si riscontra un comportamento frattale apprezzabile
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 43 -
Scuole elementariSNV 2004-2005 Scuole medie inferiori
SNV 2004-2005
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 44 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 45 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 46 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 47 -
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 48 -
Frattali - SNV
Comportamento frattale presente per le scuole medie inferiori, particolarmente visibile per le scuole del Centro-Nord
Comportamento frattale presente per le scuole elementari SOLO per le scuole del Centro-Nord
L’analisi è consistente anche per i dati del SNV 2005-2006
Seminario FINVALI 2005 Frascati, 9 luglio 2007- 49 -
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