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INFO & NEWS L’adorazione eucaristica si svolge: in ABBAZIA ogni giovedì (tranne i festivi) dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.45; in CAPPELLA San Luigi (Oratorio) è sospesa. IN ACCORDO CON LE DISPOSIZIONI SANITARIE EMANATE DAL- LE AUTORITÀ COMPETENTI GLI SPAZI ESTERNI E INTERNI DEL- L’ORATORIO RESTANO CHIUSI FINO A NUOVA COMUNICAZIONE. Alle famiglie dei bambini iscritti alla catechesi IC e ai ragazzi dei gruppi Preado e Ado/Giovani saranno inviate comunicazioni per vivere questo tempo che ci prepara alla PASQUA. In SACRESTIA e in fondo alla chiesa è possibile ritirare il SUSSIDIO per la preghiera quotidiana nel tempo di Quare- sima. DOMENICA 15 MARZO terza del TEMPO DI QUARESIMA. Siamo in- vitati a seguire in streaming o su RAI3 Lombardia la S. Messa ce- lebrata dall’Arcivescovo alle 11 presso il POLICLINICO di Milano. GIOVEDÌ 19 alle 15.30 è sospeso l’incontro del Gruppo ‘Madonna Bianca’. Ore 10 esposizione e adorazione fino alle ore 13. Ore 15.30 esposizione e preghiera personale. Ore 18.45 Vespro e riposizione. ‘Pane e Parola’ è sospeso. VENERDÌ 20 – quarto di Quaresima – siamo invitati a qualche forma di DIGIUNO e RINUNCIA per ‘allenarci’ a riconoscere ciò che è dav- vero necessario alla nostra vita. Troviamo oggi un momento per soffermarci in preghiera davanti alla CROCE di Gesù. RESOCONTO ECONOMICO SETTIMANALE DOMENICA 8 MARZO ABBAZIA: Messe feriali e festive € --. Offerte: ceri € 471,90; missioni e carità del Papa € 10,26; restauri € 50,34; poveri (sr. Luigina) € 153,71; giornali € 44,06; per spese Parrocchia € 150. CAPPELLA SAN CARLO: Messe e offerte --. Si avvicinano le scadenze dei pagamenti delle bollette per riscaldamento e luce, mentre la Parrocchia comunque mantiene la sua attività ordinaria (servizio sacrestia, segreteria): chiediamo a tutti di non far mancare il sostegno economico, anche se le Messe sono sospese. Grazie! 1 EURO PER LA CARITÀ Nel tempo di Quaresima vogliamo sostenere SR. LUIGINA – amica della nostra Comunità – che nel quartiere ‘Paolo VI’ di Taranto opera a favore dell’educazione dei ragazzi e dell’accoglienza/integrazione dei migranti. In fondo alla chiesa troviamo un CONTENITORE apposito dove ciascuno può mettere la sua offerta: proponiamo 1 EURO ALLA SETTIMANA! VIVIAMO LA LITURGIA Lezionario Festivo: anno A - Feriale: anno II, II di Quaresima Liturgia delle Ore: II settimana La nostra CHIESA è APERTA tutti i giorni dalle 7 alle 12 (13 giovedì) e dalle 15 (15.30 domenica) alle 19 TUTTE LE CELEBRAZIONI SONO SOSPESE Confessioni: in Abbazia ogni giorno feriale (vedi orari) DOMENICA 15 MARZO | 3^ DI QUARESIMA Es 34,1-10 | Sal 105 (106) | Gal 3,6-14 | Gv 8,31-59 ore 11 S. MESSA in diretta su RAI3 celebrata dall’Arcivescovo LUNEDÌ 16 MARZO | Feria Gn 17,9-16 | Sal 118 (119),57-64 | Pr 8,12-21 | Mt 6,7-15 ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni MARTEDÌ 17 MARZO | Feria Gn 19,12-29 | Sal 118 (119),65-72 | Pr 8,32-26 | Mt 6,16-18 ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni MERCOLEDÌ 18 MARZO | Feria Gn 21,7-21 | Sal 118 (119),73-80 | Pr 10,28-32 | Mt 6,19-24 ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni GIOVEDÌ 19 MARZO | S. GIUSEPPE, sposo della B. Vergine Maria Sir 44,23h-45,2a3d-5d | Sal 15 (16) | Eb 11,1-2.7-9.13c.39-12,2b | Mt 2,19-23 ore 10-13 ADORAZIONE EUCARISTICA e Confessioni ore 15.30 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni ore 18.45 Preghiera dei Vespri, benedizione e riposizione VENERDÌ 20 MARZO | Feria aliturgica Davanti all’altare è esposta la CROCE per l’adorazione - - Preghiera personale SABATO 21 MARZO | Feria battesimale Ez 36,16-17a.22-28 | Sal 105 | 2Cor 6,14b-7,1 | Mc 6,6b-13 ore 16-18 Confessioni DOMENICA 22 MARZO | 4^ DI QUARESIMA Es 34,27-35,1 | Sal 35 (36) | 2Cor 3,7-18 | Gv 9,1-38b ore 11 S. MESSA in diretta su RAI3 celebrata dall’Arcivescovo ANNO 10 – N° 11 (438) 15 – 22 MARZO 2020 Il Giornale dell’Abbazia SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLABBAZIA DI CASORETTO CORONAVIRUS: E SE FOSSE UN TEMPO DI CREATIVITÀ? Tra tante riflessioni condivise su giornali e social, ho letto il messaggio che mons. Beschi, Vescovo di Bergamo – zona duramente colpita dal vi- rus – ha rivolto ai fedeli della sua diocesi. In un passaggio egli interpreta questo momento come un tempo di esi- lio. Scrive: “L’immagine biblica che mi dà forza in questa circostanza è quella dell’esilio. Questo contagio ci sta, volenti o nolenti, esiliando dalla terra della nostra vita quotidiana, dalle nostre reali, presunte e presun- tuose sicurezze, dalle nostre buone e forse meno buone abitudini. Il popolo di Dio, esiliato, perde tutto: gli rimane la fede, la preghiera e la dedica- zione della propria vita agli altri, come espressione concreta della propria dedicazione a Dio”. Anni fa ho seguito un corso di Pedagogia Interculturale guidato dal bra- vissimo prof. Mantegazza che – pur dichiarandosi laico – trovava nella vicenda biblica un punto nodale per strutturare un discorso sull’educa- zione. E Mantegazza parlava del tempo dell’Esilio del popolo di Israele come un tempo di creatività. Il popolo d’Israele forzatamente deve la- sciare Gerusalemme e andare a Babilonia e vede il grande Tempio co- struito dal re Salomone. La costrizione e l’esilio però non scoraggia i credenti, anzi diventa paradossalmente un’occasione per cercare vie e strumenti nuovi per alimentare la fede dei padri. Se il tempio è distrutto e se Gerusalemme e la Terra Promessa è oramai lontana, il popolo punta su ciò che rimane e che è sempre con lui. Tre cose sono ancora disponi- bili: il proprio corpo, il tempo e la parola. Si riscopre il corpo con il precetto della circoncisione, richiesta da Dio ad Abramo: un segno che rimane nella carne e lì dove si incrocia vita e amore. Il corpo diventa segno di alleanza e creazione di Dio. Si punta sul tempo: viene riscoperto il Sabato e le grandi feste nel corso dell’anno. Col sabato si partecipa al riposo e allo stupore del Creatore nel settimo giorno. Le grandi feste (Pasqua, Pentecoste, Capanne…) ce- lebrano i grandi prodigi che Dio ha compiuto nella storia del popolo e che dicono che Dio è ancora all’opera e fa grandi cose. (segue a pagina successiva) PARROCCHIA PREPOSITURALE ABBAZIALE di S. MARIA BIANCA DELLA MISERICORDIA in Casoretto – MILANO www.santamariabianca.it don Enrico Parazzoli, parroco 02.2846219 don Alberto Carbonari, vicario parr. 02.28901753 mons. Renzo Cavallini, vicario parr. – don Antonio Contu, residente Segreteria e Ufficio parrocchiale (p.zza S. Materno, 15) LUNEDÌ E MERCOLEDÌ - SABATO ORE 10-12; MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 16-19 02.2846219 - [email protected] PRENOTAZIONE SALE: [email protected]

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INFO & NEWS

L’adorazione eucaristica si svolge: in ABBAZIA ogni giovedì (tranne i

festivi) dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.45; in CAPPELLA San Luigi

(Oratorio) è sospesa.

IN ACCORDO CON LE DISPOSIZIONI SANITARIE EMANATE DAL-

LE AUTORITÀ COMPETENTI GLI SPAZI ESTERNI E INTERNI DEL-

L’ORATORIO RESTANO CHIUSI FINO A NUOVA COMUNICAZIONE.

Alle famiglie dei bambini iscritti alla catechesi IC e ai ragazzi dei

gruppi Preado e Ado/Giovani saranno inviate comunicazioni per

vivere questo tempo che ci prepara alla PASQUA.

In SACRESTIA e in fondo alla chiesa è possibile ritirare il

SUSSIDIO per la preghiera quotidiana nel tempo di Quare-

sima.

DOMENICA 15 MARZO terza del TEMPO DI QUARESIMA. Siamo in-

vitati a seguire in streaming o su RAI3 Lombardia la S. Messa ce-

lebrata dall’Arcivescovo alle 11 presso il POLICLINICO di Milano.

GIOVEDÌ 19 alle 15.30 è sospeso l’incontro del Gruppo ‘Madonna

Bianca’. Ore 10 esposizione e adorazione fino alle ore 13. Ore 15.30

esposizione e preghiera personale. Ore 18.45 Vespro e riposizione.

‘Pane e Parola’ è sospeso.

VENERDÌ 20 – quarto di Quaresima – siamo invitati a qualche forma

di DIGIUNO e RINUNCIA per ‘allenarci’ a riconoscere ciò che è dav-

vero necessario alla nostra vita. Troviamo oggi un momento per

soffermarci in preghiera davanti alla CROCE di Gesù.

RESOCONTO ECONOMICO SETTIMANALE DOMENICA 8 MARZO

ABBAZIA: Messe feriali e festive € --. Offerte: ceri € 471,90; missioni e carità del Papa € 10,26; restauri € 50,34; poveri (sr. Luigina) € 153,71; giornali € 44,06; per spese Parrocchia € 150. CAPPELLA SAN CARLO: Messe e offerte € --.

Si avvicinano le scadenze dei pagamenti delle bollette per riscaldamento e luce, mentre la Parrocchia comunque mantiene la sua attività ordinaria (servizio sacrestia,

segreteria): chiediamo a tutti di non far mancare il sostegno economico, anche se le Messe sono sospese. Grazie!

1 EURO PER LA CARITÀ Nel tempo di Quaresima vogliamo sostenere SR. LUIGINA – amica della nostra Comunità – che nel quartiere ‘Paolo VI’ di Taranto opera

a favore dell’educazione dei ragazzi e dell’accoglienza/integrazione

dei migranti. In fondo alla chiesa troviamo un CONTENITORE apposito

dove ciascuno può mettere la sua offerta: proponiamo 1 EURO ALLA SETTIMANA!

VIVIAMO LA LITURGIA Lezionario

Festivo: anno A - Feriale: anno II, II di Quaresima Liturgia delle Ore: II settimana

La nostra CHIESA è APERTA tutti i giorni

dalle 7 alle 12 (13 giovedì)

e dalle 15 (15.30 domenica) alle 19

TUTTE LE CELEBRAZIONI SONO SOSPESE

Confessioni: in Abbazia ogni giorno feriale (vedi orari)

DOMENICA 15 MARZO | 3^ DI QUARESIMA Es 34,1-10 | Sal 105 (106) | Gal 3,6-14 | Gv 8,31-59

ore 11 S. MESSA in diretta su RAI3 celebrata dall’Arcivescovo

LUNEDÌ 16 MARZO | Feria

Gn 17,9-16 | Sal 118 (119),57-64 | Pr 8,12-21 | Mt 6,7-15

ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni

MARTEDÌ 17 MARZO | Feria Gn 19,12-29 | Sal 118 (119),65-72 | Pr 8,32-26 | Mt 6,16-18

ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni

MERCOLEDÌ 18 MARZO | Feria Gn 21,7-21 | Sal 118 (119),73-80 | Pr 10,28-32 | Mt 6,19-24

ore 15.30-18 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni

GIOVEDÌ 19 MARZO | S. GIUSEPPE, sposo della B. Vergine Maria Sir 44,23h-45,2a3d-5d | Sal 15 (16) | Eb 11,1-2.7-9.13c.39-12,2b | Mt 2,19-23

ore 10-13 ADORAZIONE EUCARISTICA e Confessioni ore 15.30 ADORAZIONE EUCARISTICA e possibilità delle Confessioni ore 18.45 Preghiera dei Vespri, benedizione e riposizione

VENERDÌ 20 MARZO | Feria aliturgica Davanti all’altare è esposta la CROCE per l’adorazione

- - Preghiera personale

SABATO 21 MARZO | Feria battesimale Ez 36,16-17a.22-28 | Sal 105 | 2Cor 6,14b-7,1 | Mc 6,6b-13

ore 16-18 Confessioni

DOMENICA 22 MARZO | 4^ DI QUARESIMA Es 34,27-35,1 | Sal 35 (36) | 2Cor 3,7-18 | Gv 9,1-38b

ore 11 S. MESSA in diretta su RAI3 celebrata dall’Arcivescovo

ANNO 10 – N° 11 (438) 15 – 22 MARZO 2020

Il Giornale dell’Abbazia

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’ABBAZIA DI CASORETTO

CORONAVIRUS: E SE FOSSE UN TEMPO DI CREATIVITÀ?

Tra tante riflessioni condivise su giornali e social, ho letto il messaggio che mons. Beschi, Vescovo di Bergamo – zona duramente colpita dal vi-rus – ha rivolto ai fedeli della sua diocesi. In un passaggio egli interpreta questo momento come un tempo di esi-lio. Scrive: “L’immagine biblica che mi dà forza in questa circostanza è quella dell’esilio. Questo contagio ci sta, volenti o nolenti, esiliando dalla terra della nostra vita quotidiana, dalle nostre reali, presunte e presun-tuose sicurezze, dalle nostre buone e forse meno buone abitudini. Il popolo di Dio, esiliato, perde tutto: gli rimane la fede, la preghiera e la dedica-zione della propria vita agli altri, come espressione concreta della propria dedicazione a Dio”. Anni fa ho seguito un corso di Pedagogia Interculturale guidato dal bra-vissimo prof. Mantegazza che – pur dichiarandosi laico – trovava nella vicenda biblica un punto nodale per strutturare un discorso sull’educa-zione. E Mantegazza parlava del tempo dell’Esilio del popolo di Israele come un tempo di creatività. Il popolo d’Israele forzatamente deve la-sciare Gerusalemme e andare a Babilonia e vede il grande Tempio co-struito dal re Salomone. La costrizione e l’esilio però non scoraggia i credenti, anzi diventa paradossalmente un’occasione per cercare vie e strumenti nuovi per alimentare la fede dei padri. Se il tempio è distrutto e se Gerusalemme e la Terra Promessa è oramai lontana, il popolo punta su ciò che rimane e che è sempre con lui. Tre cose sono ancora disponi-bili: il proprio corpo, il tempo e la parola. Si riscopre il corpo con il precetto della circoncisione, richiesta da Dio ad Abramo: un segno che rimane nella carne e lì dove si incrocia vita e amore. Il corpo diventa segno di alleanza e creazione di Dio. Si punta sul tempo: viene riscoperto il Sabato e le grandi feste nel corso dell’anno. Col sabato si partecipa al riposo e allo stupore del Creatore nel settimo giorno. Le grandi feste (Pasqua, Pentecoste, Capanne…) ce-lebrano i grandi prodigi che Dio ha compiuto nella storia del popolo e che dicono che Dio è ancora all’opera e fa grandi cose.

(segue a pagina successiva)

PARROCCHIA PREPOSITURALE ABBAZIALE

di S. MARIA BIANCA DELLA MISERICORDIA in Casoretto – MILANO

www.santamariabianca.it don Enrico Parazzoli, parroco 02.2846219

don Alberto Carbonari, vicario parr. 02.28901753 mons. Renzo Cavallini, vicario parr. – don Antonio Contu, residente

Segreteria e Ufficio parrocchiale (p.zza S. Materno, 15) LUNEDÌ E MERCOLEDÌ - SABATO ORE 10-12;

MARTEDÌ E GIOVEDÌ ORE 16-19 02.2846219 - [email protected]

PRENOTAZIONE SALE: [email protected]

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Ultimo dono riscoperto è la parola. In terra straniera si inizia a raccon-tare la storia della Salvezza, in particolare la liberazione dalla schiavitù d’Egitto con Mosè. È esercizio di memoria, che rende presente e ope-rante oggi ciò che accaduto un tempo. Il Dio di ieri è lo stesso di oggi e di domani. E ciò dona speranza e fiducia inaudita nel futuro, pur in mezzo a disagi e incertezze. Questi doni, Israele non li ha più abbando-nati. Sono diventati bagaglio fondamentale della propria vicenda di fede, anche dopo la fine dell’esilio. Anche noi viviamo in questo tempo di limitazioni e forzate chiusure. Sentiamo la mancanza del tempio, cioè delle celebrazioni e sacramenti. Anche noi, come il popolo d’Israele, possiamo essere creativi. Possiamo cercare modalità nuove per sostenere la nostra fede. E siamo noi – cia-scuno di noi – i protagonisti di questa creatività, non solo i preti e i ve-scovi! Riprendendo i tre elementi di Israele in esilio, proviamo a stimolare di-namiche da attuare in questi giorni di quarantena. Circa la dimensione del corpo, possiamo riscoprire un nuovo modo di comunicare tra noi. Sono banditi abbracci, baci e strette di mano. Ri-mane il volto e tutto il corpo. Esercitiamoci al sorriso, rendiamo il nostro sguardo più attento alle esigenze altrui. Dedichiamo la nostra presenza corporea più prolungata ai nostri figli, ai nostri genitori o famigliari. Mettiamo al centro lo stare a tavola, prolunghiamo il dialogo, lo stare accanto. Anche la preghiera è profondamente legata al corpo: a casa o nelle brevi visite in chiesa, riscopriamo lo stare in ginocchio in modo prolungato, lo sguardo fisso sulla Presenza di Gesù nell’Eucarestia. Nel vuoto di celebrazioni, la nostra chiesa si sta trasformando davvero in un luogo di grande silenzio e raccoglimento. Pensando alla dimensione del tempo, possiamo “mettere ordine la no-stra vita” (card. Martini). Per molti il tempo si dilata senza grandi impe-gni e scadenze. Gustiamo l’attimo che si sta vivendo, senza correre al “cosa devo fare dopo”. Si può fare una scaletta di orari, condivisa coi fa-migliari. Si metta dentro ciò che si solito non ci sta (un libro, una chia-mata a un amico, studiare con calma, occuparsi di una persona sola e sofferente…). Il tempo è anche quello della Quaresima. Quest’anno il periodo quaresi-male lo stiamo vivendo in modo radicale, senza poter sfuggire! La logica della privazione ci sta guidando: privarci delle cose, dei piaceri, di un po’ di cibo, per stimolare su ciò che vale davvero, per riaccendere il de-siderio, per rompere la logica del “tutto e subito”… Ultima dimensione è quella della parola. Si può anzitutto riscoprire il valore del silenzio, del parlare di meno e in maniera più pacata. La sfida sta non solo nell’informarsi accuratamente, ma anche nel coraggio di spegnere, di interrompere, per non lasciarsi travolgere… Il silenzio certo fa paura, ma ci porta alla nostra dimensione più vera. La parola inoltre ci richiama alla Parola. Nella Bibbia, tutte le dimensioni di vita sono comprese (proprio tutte!), ma a ciascuna viene offerto un senso e una direzione. Perché allora non scegliere un libro biblico – quello che avremmo sempre voluto scoprire e approfondire e non c’era mai il tempo di farlo… – e leggerlo giorno dopo giorno? Sul web si trovano ot-timi strumenti per averne un’introduzione e poi un accompagnamento nel corso della lettura. Proviamoci! Sono solo idee, che possono accenderne altre ancora più azzeccate! Sa-rebbe bello ritrovarsi alla fine di questo periodo di emergenza per dirci non solo “menomale che è finita”, ma a scambiarci ricchezze e intuizioni scaturite proprio ‘dentro’ questo tempo forzato e diverso. Mettiamoci all’opera! Rinnoviamo la nostra fede! Siamo creativi!

Don Alberto

IN ASCOLTO DELLA PAROLA 3 ̂DI QUARESIMA

Siamo invitati a custodire e meditare la Parola della domenica, come nutrimento per i giorni feriali della vita

LETTURA Esodo 34,1-10 In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzato. Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. Nessuno salga con te e non si veda nessuno su tutto il monte; neppure greggi o armenti ven-gano a pascolare davanti a questo monte». Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio mise-ricordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità». Il Signore disse: «Ecco, io stabilisco un’alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nes-suna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te».

SALMO 105 (106) Salvaci, Signore, nostro Dio. Abbiamo peccato con i nostri padri, delitti e malvagità abbiamo commesso. I nostri padri, in Egitto, non compresero le tue meraviglie, non si ricordarono della grandezza del tuo amore. Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti. Ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. Si ricordò della sua alleanza con loro e si mosse a compassione, per il suo grande amore. Li affidò alla misericordia di quelli che li avevano deportati.

EPISTOLA Galati 3,6-14 Fratelli, come Abramo «ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giusti-zia», riconoscete dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette. Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: «Maledetto chiun-que non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per met-terle in pratica». E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che «il giusto per fede vivrà». Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario dice: «Chi metterà in pratica queste cose, vivrà grazie ad esse». Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, poiché sta scritto: «Maledetto chi è appeso al legno», perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

VANGELO Giovanni 8,31-59 In quel tempo. Il Signore Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Divente-rete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque com-mette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uc-cidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero al-lora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i de-sideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio». Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemo-niato?». Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia pa-rola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro pa-dre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un men-titore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Al-lora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo? ». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si na-scose e uscì dal tempio.