Filosofia del diritto - 5/6 - Riassunto leviatano

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  • 8/3/2019 Filosofia del diritto - 5/6 - Riassunto leviatano

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    Hobbes il massimo teorico dellassolutismo. E il primo caso in cui allunit delCorpus Christianum medievale si contrappone una potenza puramente etotalmente terrena dello STATO SOVRANO (le prime monarchie assolute inFrancia, Spagna, Inghilterra che affermavano la loro indipendenza dal papatone erano comunque, sebbene in parte, influenzate). La vita sociale diventa vita

    politica. Punto di partenza di Hobbes La ricerca non pi il genere umanoma lo stato, unione stretta dagli individui per formare una societ armata dipotere sovrano. Quindi lo STATO E UNA FORMA SUPREMA DI ORGANIZZAZIONESOCIALE RISPETTO CUI LINDIVIDUO E TOTALMENTE SUBORDINATO e vienecostituito a partire da una nuova societ borghese: uomini liberi, indipendentied eguali che si uniscono in vista della conservazione della vita e delbenessere. Metodo di Hobbes E improntato sul metodo galileiano e consistenella scomposizione dei principi primariamente e nella composizione del corpopolitico successivamente. Lo stato necessario da un punto di vista razionaleperch la relazione fra protezione ed obbedienza d agli uomini pace e vita percui IL POTERE DELLO STATO NON E SOLO IL SUPREMO DOVERE MA ANCHE ILPRIMO INTERESSE DEGLI UOMINI. Si evince da qui che la filosofia politica diHobbes ha come supremo valore la pace e si basa sul fatto che tale pace siconsegue solo alla creazione di un sovrano assoluto che freni passioni edinteressi individuali. Lo stato padrone di Hobbes segna la rottura definitiva colmondo ecclesiastico del medioevo perch si fonda sullinteresse degli individui,quindi sul calcolo. E facile perci comprendere come Hobbes teorizzi unassolutismo essenziale per lo sviluppo borghese. Due sono le figure cardine delsuo pensiero: l individuo ( alla ricerca del proprio profitto) il sovrano( proiezione di tutti i diritti della societ) Lo stato di natura Definizione dellequalit originarie delluomo per giustificare una concezione di stato: questa la

    definizione hobbesiana (e non solo). Esso quindi (lo stato di natura) non semplicemente una condizione storica ma un ipotesi necessaria al fine diriconoscere il problema centrale che LORIGINE DEL POTERE POLITICO INRAPPORTO ALLA NATURALE INDIPENDENZA DELLUOMO. Locke: luomoprecede la societ perch UOMO ( creatura sociale e razionale); condizionenaturale delluomo la comunit retta dalla ragione. Pertanto, secondo JohnLocke lo ststo di natura uno stato di pace Hobbes: forte antitesi fracondizione naturale e condizione civile (che sono sfere opposte che siescludono lun laltra). Condizione naturale (fuori dalla stato): guerre, paure,passioni Stato civile (nello stato): ragione, pace, sicurezza Luomo uomosolamente come suddito di uno STATO dato che la condizione naturale

    delluomo uno stato di isolamento e guerra dettati dagli interessi dei singoliche si contrastano a vicenda mossi da spinte esclusivamente egoistiche (amorproprio). Fuori dallo stato la vita NON E MORALE Lindole degli uomini caratterizzata dalle passioni che determinano forze che mirano alla solasuperiorit di se stessi NON ESISTE PROPENSIONE DEGLI UOMINI ALLASOCIETA MA SOLO UN LOROsugli altri VANTAGGIO Lo stato di natura quindiuno stato di guerra. La tesi hobbesiana dice quindi che lo stato di natura sicuramente una condizione di libert ed uguaglianza ma che questa libert lontanissima dalle tesi liberaliste lockiane: libert significa per Hobbes il PURONON IMPEDIMENTO, cio licenza sfrenata che determina un conflitto universale.IL CONCETTO DI LIBERTA E QUINDI INCOMPATIBILE CON QUELLO DI PACE:essa equivale ad una ricerca di DOMINIO e pertanto deve essere ALIENATANELLO STATO. Essere uguali vuol dire avere la stessa capacit di nuocersi avicenda NON ESISTE UNA SOCIETA NATURALE. CIO COMPORTA IL VENIR MENO

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    DI OGNI PRINCIPIO CHE CONSIDERI LUOMO AL DI FUORI DELLO STATO.Giustizia ed ingiustizia non appartengono n al corpo n alla mente perch selo fossero si troverebbero in ogni singolo uomo, cosa dimostratasi non vera,perci esse appartengono solamente alluomo IN SOCIETA. Lamor proprio e lepassioni fanno dellindipendenza originaria delluomo una condizione

    miserabile ed impongono una necessit primaria: uscire da tale condizione.Pertanto Hobbes non distingue societ civile da societ naturale, perchquestultima non societ e pone come base del suo discorso politico LACONCILIAZIONE DEGLI INTERESSI UMANI: essa presuppone che i privati cessinodi essere tali e si regolino pubblicamente in modo tale da far nascereimmediatamente la societ nel momento in cui nasce un ordinamento politico.Luomo, per la sua natura bellicosa, uno strano animale per cui la societ sipresenta come OPPOSIZIONE DI ALTRI UOMINI CHE OSTACOLANO ILRAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI FINI ( carattere individualistico ed antagonisticodelluomo). Per questa ragione lo stato deve essere fornito di POTEREASSOLUTO per assicurare la pace e lunit sotto la protezione del SOVRANO. Lanature egoistica delluomo crea per grosse difficolt allistituzione dello stato:infatti, spesso, per soddisfare le passioni e gli orgogli personali luomocompromette la propria vita, infrange il bonum sibi per PAURE PERSONALI: lasottomissione allo stato ha quindi lo scopo utilitaristico di regolamentaresecondo ragione e prudenza i rapporti umani. Il giusnaturalismohobbesiano Hobbes quindi volge il concetto di stato di natura per giustificareil potere assoluto dello stato. Giusnaturalismo medievale: partecipazionerazionale allordine divino Giusnaturalismo di Hobbes: IUS QUIA IUSSUM: lagiustizia dipende dal volere politico La legge di natura proibisce di farealluomo ci che dannoso per la sua vita ( infrazione del bonum sibi). Nella

    condizione di natura luomo finisce con lo scendere in guerra con i suoi simili:LA RAGIONE SUGGERISCE REGOLE IN tali sono le leggi diBASE ALLE QUALIGLI UOMINI POSSONO VIVERE IN MOLTITUDINE natura I Legge di natura(fondamentale): ogni uomo tende alla pace finch ha speranza di ottenerla IILegge di nature: ogni uomo depone il diritto a tutte le cose (che originerebbeun conflitto universale) per mezzo di patti. Le altre leggi (sono 19) si basanotutte sulla legge fondamentale. Il giusnaturalismo hobbesiano implica unrestringimento della sfera di ci che lecito per natura, introducendo limitiindividuali con la differenza (rispetto al liberalismo) che diritti e doveri nonscaturiscono dalla natura ma DALLO STATO. Tale teoria si appoggia ad unatradizione medievale razionalistica: LEGGE MORALE = ETERNA LEGGE DELLA

    RAGIONE. Ma proprio per questo che essa non pu essere considerata legge:"Autoritas non veritas facit legem" Questa conclusione porta alla difesa di sestessi, rendendo il concetto di legge propriet di colui che per diritto ha ilpotere. La ragione di Hobbes perde il carattere metafisico per essere unostrumento umano, un calcolo: LA FILOSOFIA MORTALE NON INDICA I FINI MA IMEZZI Linsieme delle leggi fondamentali sono impotenti a frenare le passioniumane, pertanto NON COSTITUISCONO LIMITE GIURUDICO: chi si comportasocievolmente non fa altro che darsi in preda agli altri perch LE LEGGINATURALI NON GARANTISCONO PACE E SICUREZZA Quale rapporto c dunquetra leggi naturali e leggi civili? 2 soluzioni proposte da Hobbes: Le leggi naturalicostituiscono il contenuto di quelle civili che le rendono valide (soluzione pococredibile) Lobbligo di obbedire alla legge si fonda su un patto con cui i sudditisi impegnano ad obbedire al sovrano. C impossibilit di contrasto tra i 2ordini di diritto: se la legge civile ordina di compiere azioni contrarie alla legge

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    naturale lobbedienza sar uguale in virt di quella legge di natura che imponeil rispetto dei patti. (soluzione pi coerente) Il contratto e lo stato Lidea delcontratto nasce dal fatto che nessuna obbligazione pu essere contratta se nongrazie ad un atto personale. Il contrattualismo di Hobbes elabora una teoria delpotere politico che porta ad una rigorosa teoria della sovranit. Tale teoria

    una sintesi del doppio contratto della dottrina tradizionale: Pactum unionis: gliindividui formano la societ Pactum subiectionis: gli individui delegano il potereal sovrano * Hobbes nega tale presupposto: il popolo, come tale, non puesistere prima del potere sovrano. Prima di tale istituzione pu esisteresolamente un consenso fondato sulla forza delle parole. Esiste infatti unadifferenza tra moltitudine e popolo: MOLTITUDINE: collezione di volontindipendenti POPOLO: persona unica in grado di esprimere una sola volontSolo il popolo pu presentarsi come parte di un contratto e di conseguenza nonpu esistere prima del contratto n tantomeno prima del sovrano o di unpotere sovrano: LA MOLTITUDINE DIVENTA POPOLO ESCLUSIVAMENTE NELLASOGGEZIONE AD UN POTERE. LA SOCIETA, pertanto, NASCE CONLISTITUZIONE DELLO STATO E NON PRIMA. Detto ci il problema diventa ora ilprincipio di unit, cio bisogna dare una volont unica a tutti i membri dellostato: tale volont si ottiene solamente ALIENANDO LE VOLONTA PARTICOLARINELLO STATO (cio come sottomissione ad un sovrano che si faccia portatoredi una sola volont del popolo) C quindi una connessione necessaria traunione e Tema centrale del contrattualismo hobbesiano.sottomissione (vedisopra *) CONTRATTO POLITICO = alienazione del diritto naturale, cio dellalibert piena ed assoluta Lunico modo in cui gli uomini possono erigere unpotere comune quello di conferire tutto il loro potere e la loro forza ad unuomo o ad una assemblea di uomini che, a maggioranza di voti, possa ridurre

    tutte le loro volont ad una volont unica al fine di creare una persona solatramite un patto. Il patto ha in s quindi i concetti di autorizzazione erappresentanza, che consentono di pensare le parole di un uomo come fosseroquelle di un altro. E un po come il rapporto autore attore: lattorerappresenta gli atti di un altro, agisce in nome dellautore. Solamente cos unamoltitudine pu divenire popolo.