FILOSOFIA DEGLI INTERVENTI E METODOLOGIA DAZIONE · Da quest’anno i percorsi formativi sono...
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Chi svolgerà i percorsi
Anche per quest’anno ci si avvarrà della collaborazione degli esperti dello SPAEE
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, del COSPES-Ciofs Lombardia e
degli operatori di SpazioPensiero.
I formatori che condurranno i gruppi hanno tutti esperienza nell’insegnamento.
Come verranno realizzati
Sono convinto che i saperi non si possano travasare, ma vadano piuttosto costruiti
in modo condiviso. Non basta raccontare “come si fa”, ma è necessario ascoltare,
rispondere a problemi considerati nel loro contesto, rielaborare criticamente la
propria e altrui esperienza. Se ti spiego com’è fatta una macchina, questo non mi
garantisce che tu, al termine della mia spiegazione, sappia guidarla: è necessaria un
po’ di pratica.
Si impara provando (certamente non subito in autostrada, ma preferibilmente in un
parcheggio), con l’aiuto di qualcuno che abbia già visto altri iniziare a guidare.
I formatori coinvolti sono come quell’insegnante di scuola guida che, pur non avendo
mai condotto la nostra auto, sa comunque che cosa significa guidare sulle strade
della nostra città (la scuola) e ne conosce quindi direttamente pericoli, difficoltà,
scorciatoie, ecc. Come l’insegnante di scuola guida, i nostri formatori cercheranno
di affiancarsi ai partecipanti ai corsi non solo fornendo un proprio apporto, ma
soprattutto valorizzando al massimo il contributo dei docenti.
Percorso Genitori
Da quest’anno i percorsi formativi sono arricchiti da una ulteriore opportunità:
previo accordo con gli esperti coinvolti, sarà possibile attivare uno o più incontri
con i genitori su un tema coerente con il percorso formativo scelto.
A tali incontri è richiesta la presenza degli insegnanti che parteciperanno al percor-
so formativo.
FILOSOFIA DEGLI INTERVENTI
E METODOLOGIA D’AZIONE
ELENCO PERCORSI
FORMATIVI 2009/2010
• Avvicin-arti Destinatari I; P
• Bullismo e gestione dell’aggressività Destinatari P;S1;S2
• C’era una volta Destinatari I;P
• Cooperative learning Destinatari I;P;S1;S2
• Comunicazione scuola-famiglia Destinatari I;P;S1;S2
• Comunicare in classe Destinatari P;S1;S2
• Disegno infantile Destinatari I;P
• Disturbi dell’apprendimento liv.0 Destinatari I
• Disturbi dell’apprendimento liv.I Destinatari P;S1;S2
• Disturbi dell’apprendimento liv.II Destinatari P;S1;S2
• Educare alle regole Destinatari P;S1;S2
• Emozioniamoci Destinatari I;P
• Imago: nuove forme di comunicazione con i genitori Destinatari I;P
• Insegnare un metodo di studio Destinatari P;S1;S2
• Insegnare a … leggere e selezionare le informazioni Destinatari P;S1;S2
• Insegnare a … sottolineare e fare schemi Destinatari P;S1;S2
• Insegnare a … memorizzare e recuperare informazioni Destinatari P;S1;S2
• Lavagna Interattiva Multimediale in Classe Destinatari P;S1;S2
• Osservazione del bambino e del contesto educativo Destinatari I;P
• Teatralità Destinatari I;P
• Tecniche di documentazione dei percorsi didattici Destinatari I;P;S1;S2
• Valutare gli apprendimenti Destinatari P;S1;S2
Legenda: I: Infanzia; P: Primaria; S1: Secondaria di 1° grado; S2: Secondaria di 2° grado; : novità
AVVICIN-ARTI
Percorsi di avvicinamento alle arti grafico pittoriche
I;P
Descrizione Percorso
L’educazione all’immagine e la sensibilizzazione all’arte sono tematiche recente-
mente rivalutate nella scuola dell’infanzia e primaria.
Il presente percorso, utilizzando studi psicologici (Callaghan, 2003; Freeman, 2004;
Parsons, 1987), intende fornire agli insegnanti una teoria evolutiva delle rappresen-
tazioni pittoriche e alcune metodologie applicative.
Obiettivi
• Conoscere i principali contributi della psicologia riguardo lo sviluppo di una
teoria delle rappresentazioni pittoriche nei bambini.
• Favorire una competenza progettuale e procedurale degli insegnanti
nell’avvicinare i bambini all’arte.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sull’ “Importanza di educare all’immagine e
al bello” accordandosi con gli esperti.
Contenuti 1. Teorie psicologiche inerenti la comprensione dell’opera d’arte.
2. Tecniche di avvicinamento all’arte.
3. Progettazione di percorsi di avvicinamento all’arte.
BULLISMO E GESTIONE DELL’AGGRESSIVITÀ
Descrizione Percorso
I formatori potenzieranno nei docenti la capacità di valorizzare strategie comunica-
tive prosociali per la prevenzione delle tensioni tra alunni, fornire conoscenze sui
temi dell’aggressività e del bullismo, trattare l’analisi dei fattori di rischio che con-
corrono all’emergenza del fenomeno. Si opererà per sviluppare le competenze di
base utili per riconoscere situazioni di tensione e individuare buone prassi per la
prevenzione e l’intervento.
Obiettivi
• Formare gli insegnanti a rilevare i primi segnali di disagio.
• Gestire la complessità insita nella gestione dei conflitti in classe.
• Pianificare gli interventi più idonei per interrompere le prepotenze.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Bullo a chi?” accordandosi con gli
esperti.
Contenuti 1. Educare gli alunni a individuare, gestire e modulare il proprio vissuto emotivo,
valorizzando un clima relazionale di classe positivo e collaborativo.
2. Il fenomeno del bullismo: di cosa stiamo parlando?
3. Analisi degli indicatori di rischio e delle strategie di rilevazione dei comporta-
menti aggressivi.
4. Programmare la realizzazione di percorsi integrati per la gestione di situazioni
problematiche nei confronti dei docenti e dei compagni.
Learning Week
Questo percorso formativo può essere abbinato alla programmazione di una LW per
gli alunni sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO (vedi scheda LW)
Gestione educativa delle prepotenze e dei conflitti
P;S1;S2
C’ERA UNA VOLTA
Descrizione Percorso
Le fiabe sono uno strumento utilizzabile dal bambino per conoscere la realtà e per
esprimere e condividere con i “grandi” i propri timori.
Attraverso la narrazione di fiabe o storie, il bambino riesce ad attribuire significati
alle sue esperienze, a se stesso e al mondo che impara a conoscere; la narrazione
lo aiuta a condividere emozioni e pensieri con gli adulti, agevolando l’instaurarsi di
una positiva relazione affettiva ed educativa.
Il corso si prefigge di incoraggiare negli insegnanti l’utilizzo della fiaba e della nar-
razione non solo in termini ludici, ma anche come strumento per la crescita e
l’educazione dei bambini.
Obiettivi
• Riflettere su come utilizzare la fiaba e la narrazione per instaurare una buona
relazione educativa e perseguire obiettivi formativi.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Raccontare ai bimbi: valore for-
mativo di Favole e Fiabe” accordandosi con gli esperti.
Contenuti 1. Fiaba come strumento educativo.
2. Tecniche di narrazione a scuola.
3. Progettazione di interventi educativi che utilizzano la fiaba e la narrazione.
Fiaba e Narrazione come strumento di lavoro e di gioco
I;P
COOPERATIVE LEARNING
Descrizione Percorso
L’apprendimento cooperativo è una metodologia d’apprendimento rappresentata da
“un insieme di tecniche di lavoro nella classe nelle quali gli studenti lavorano in
piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati
conseguiti” (Comoglio, 1996a). E’ uno strumento didattico che enfatizza la responsa-
bilità dello studente nel processo di apprendimento e permette all’insegnante di
assumere il ruolo di promotore dello sviluppo cognitivo e sociale degli alunni, valo-
rizzando le abilità di ciascuno. Si basa sull’idea che la relazione interpersonale tra
gli allievi, in chiave cooperativa, possa favorire l’apprendimento scolastico e lo
sviluppo cognitivo e socio-affettivo degli studenti (Comoglio, Cardoso, 1996).
Obiettivi
• Conoscere i principali contributi teorici riguardo l’apprendimento cooperativo.
• Fornire delle competenze metodologiche nell’applicazione dell’apprendimento
cooperativo.
Contenuti 1. Strutturazione e gestione dei gruppi cooperativi.
2. Organizzazione e valutazione delle attività cooperative formative.
3. Analisi e potenziamento delle competenze sociali dei bambini.
Learning Week
Questo percorso formativo può essere abbinato alla programmazione di una LW per
gli alunni sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO; MATURANDA; ORIENTAMENTO. (vedi
schede LW).
Imparare collaborando
I;P;S1;S2
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Descrizione Percorso
I rapporti tra scuola e famiglia costituiscono una problematica quando mai attuale.
Impostare fin dall’inizio una relazione corretta è una condizione essenziale per ga-
rantire quel percorso di corresponsabilità nel rispetto dei reciproci ruoli e compe-
tenze auspicato anche dai documenti ministeriali.
Una comunicazione efficace deve partire dalla definizione condivisa dei ruoli, delle
aspettative e degli obiettivi. Sulla scorta delle indicazioni della psicologia della co-
municazione, il corso si prefigge inoltre di analizzare le diverse tipologie di comuni-
cazione nell’esperienza scolastica quotidiana per arrivare a individuare una serie di
strategie e atteggiamenti atti a facilitare e ottimizzare i rapporti con le famiglie.
Obiettivi
• Definire obiettivi e criteri di una comunicazione efficace.
• Definire e valutare le condizioni della comunicazione scuola – famiglia.
• Analizzare le tipologie di comunicazione scolastica.
• Sviluppare attenzioni e strategie mirate.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Attivare la risorsa famiglia: co-
me collaborare efficacemente con la scuola” accordandosi con gli esperti.
Contenuti 1. La comunicazione efficace: osservazioni preliminari.
2. Gli attori principali: ruoli, attese, bisogni.
3. Colloquio.
4. Riunione di sezione.
5. Comunicazioni scritte.
Attivare una potenziale risorsa
I;P;S1;S2
COMUNICARE IN CLASSE
Descrizione Percorso
L’insegnante è un comunicatore. Nonostante questo, spesso molti docenti lamentano
difficoltà nel riuscire a trasmettere ai propri alunni quelle conoscenze e competen-
ze che, negli anni precedenti venivano trasmesse attraverso una condivisione di
codici e di ambienti.
Il presente corso ha come obiettivo principale la riflessione sui mutamenti legati al
contesto culturale e storicio all’interno del quale il docente deve oggi operare, non-
ché la proposta di strumenti e strategie, mutuate anche da ambiti artistici e teatra-
li, finalizzate a rendere maggiormente efficace la comunicazione in classe.
Obiettivi
• Definire il proprio contesto operativo a livello sociale e culturale.
• Individuare i codici utilizzati dai docenti e quelli conosciuti dai ragazzi.
• Sviluppare strategie comunicative efficaci spendibili in classe.
• Sostenere le competenze comunicative del docente e individuare strumenti per
arricchire quelle della classe.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Attivare la risorsa famiglia: co-
me collaborare efficacemente con la scuola” accordandosi con gli esperti.
Contenuti 1. La comunicazione efficace: osservazioni preliminari.
2. Stili comunicativi.
3. Strategie comunicative: tra arte e spiegazione.
4. Strumenti per aumentare la propria efficacia espressiva.
Attivare una potenziale risorsa
I;P;S1;S2
DISEGNO INFANTILE
Descrizione Percorso
A partire dal secolo scorso, la produzione grafica infantile è stata oggetto
d’interesse e di studio attraverso impostazioni teoriche differenti. Il disegno infanti-
le è definibile come “un’attività mentale potenzialmente cosciente nella quale
l’autore intende costruire un’immagine in qualche maniera corrispondente a un
aspetto del suo mondo esterno o interno” (Golomb, in Cannoni, 2003). Il presente
percorso intende fornire agli insegnanti un quadro di riferimento concettuale e
operativo per comprendere le fasi evolutive dell’espressione grafica infantile e
utilizzarla efficacemente nella pratica lavorativa.
Obiettivi
• Conoscere i principali contributi teorici, inerenti principalmente la psicologia,
riguardo lo sviluppo del segno grafico infantile.
• Fornire delle competenze metodologiche nell’utilizzo del disegno come modalità
espressiva infantile.
Contenuti 1. Tappe evolutive del disegno infantile.
2. Disegno, arte e cultura.
3. Strumenti ad uso dell’insegnante che utilizzano il disegno.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema ”Educare all’immagine e al bello”
accordandosi con gli esperti.
Strumenti per la comprensione
I;P
DISTURBI DELL’APPRENDIMENTI LIV. 0
Descrizione Percorso
Le più recenti indagini condotte nel contesto italiano evidenziano come le difficoltà
di apprendimento costituiscano un problema di rilevante entità, con ripercussioni
che investono sia il versante didattico, che aspetti emotivi. Per prevenire queste
situazioni di disagio, è fondamentale riuscire a identificare eventuali fragilità di
apprendimento fin dalla scuola dell'infanzia ed elaborare, sulla base dei risultati
ottenuti, interventi di recupero mirati prima dell'inizio della scuola dell'obbligo.
L'obiettivo è quello di fare in modo che il bambino sviluppi le abilità di cui è carente
prima dell'inizio della scuola dell'obbligo, al fine di favorirne un ingresso sereno e
senza tensioni.
Obiettivi
• Identificazione degli elementi di rischio per il possibile sviluppo di futuri disturbi
dell’apprendimento.
• Costruzione di un “profilo formativo di uscita” basato sulle competenze di ogni
singolo bambino.
Contenuti 1. Identificare i prerequisiti della letto-scrittura e potenziarne le componenti co-
stitutive attraverso giochi e attività di piccolo gruppo.
2. Analizzare e monitorare lo sviluppo delle conoscenze logico-matematiche.
3. Riconoscere il ruolo dell’attenzione e valorizzarne le differenti tipologie.
Prerequisiti e indicazioni di base
I
DISTURBI DELL’APPRENDIMENTI LIV. I
Descrizione Percorso
Il presente corso ha lo scopo di formare gli operatori sulle caratteristiche dei prin-
cipali disturbi specifici dell’apprendimento.
Le attività proposte si focalizzano sulla rilevazione degli indicatori di rischio e
sull’utilizzo mirato di strumenti per l’indagine approfondita delle aree di fragilità. In
linea con il recente Protocollo di Intesa per i Disturbi Specifici dell’apprendimento,
che vede nella scuola un attore indispensabile per il tempestivo riconoscimento di
difficoltà scolastiche, gli insegnanti verranno formati alla somministrazione di prove
standardizzate indispensabili per un’analisi obiettiva delle competenze deficitarie
Obiettivi
• Discriminare difficoltà scolastiche e disturbi specifici.
• Identificare i fattori di rischio e i prerequisiti dell’apprendimento.
• Valutare un compito di lettura, scrittura e calcolo nelle diverse componenti.
Contenuti 1. Potenziare nei docenti la capacità di identificare i fattori di rischio e di analizza-
re i prerequisiti dell’apprendimento.
2. Fornire informazioni circa i disturbi specifici di apprendimento e le possibili
ripercussioni sul versante emotivo-motivazionale.
3. Avvicinare gli insegnanti alla somministrazione di prove standardizzate per una
rilevazione rigorosa e obiettiva di potenziali aree di fragilità.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Hai fatto i compiti?” accordandosi
con gli esperti.
Learning Week
Questo percorso può essere abbinato alla programmazione di una LW per gli alunni
sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO; MATURANDA; ORIENTAMENTO. (vedi schede LW).
Strumenti per la comprensione
I;P;S1;S2
DISTURBI DELL’APPRENDIMENTI LIV. II
Descrizione Percorso
Il corso potenzia nei docenti la capacità di selezionare metodologie pedagogico-
didattiche funzionali alla valorizzazione delle differenti tipologie di apprendimento
che caratterizzano gli alunni, con particolare attenzione per coloro che evidenziano
particolari aree di difficoltà.
Dal punto di vista dei contenuti, trovano spazio sia strategie di tipo cognitivo, che
spunti di lavoro metacognitivi, così da permettere agli insegnanti di sperimentare
percorsi di lavoro differenti e finalizzati a un’armonica gestione del proprio gruppo-
classe.
Obiettivi
• Sviluppare una conoscenza di strategie cognitive per il potenziamento delle
abilità di lettura, scrittura, calcolo, problem solving.
• Fornire una preparazione di base per la pianificazione e realizzazione di percor-
si di potenziamento metacognitivi, finalizzati a potenziare la capacità di monito-
raggio degli alunni rispetto ai propri processi cognitivi, con particolare atten-
zione per il proprio stile cognitivo.
• Sviluppare una consapevolezza delle componenti emotivo-motivazionali che
possono concorrere a ridurre negli alunni il rischio di apatia e demotivazione.
Learning Week
Questo percorso può essere abbinato alla programmazione di una LW per gli alunni
sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO; MATURANDA; ORIENTAMENTO. (vedi schede LW).
Contenuti 1. La lettura: decodifica e come comprensione del testo.
2. La scrittura e la produzione del testo.
3. Competenze numeriche, di calcolo e di problem solving.
4. Memorizzazione, attenzione e autoregolazione.
Approfondimento del livello I
I;P;S1;S2
EDUCARE ALLE REGOLE
Descrizione Percorso
La scuola, luogo di vita reale, è il principale spazio all’interno del quale gli alunni si
mettono alla prova nella gestione delle relazioni: qui incontrano le regole, i limiti, le
“prassi consolidate” per rapportarsi con gli altri. Se la scuola non garantisce que-
sta possibilità, se diviene uno spazio all’interno del quale non esistono rapporti di
causa-effetto o non vengono fornite indicazioni sulle regole di gestione dei rapporti,
allora si trasforma in un “paese fantastico”, che non trova e non troverà mai nessu-
na corrispondenza nella realtà, giacché, “all’esterno” (ad esempio nel mondo del
lavoro) regole, limiti e rapporti di causa effetto sono tenuti in gran considerazione.
Obiettivi
• Formare gli operatori sulle modalità attive per la gestione dell’aula.
• Approfondire strategie per ottenere il rispetto delle regole.
• Sviluppare di atteggiamenti adeguati nei confronti della classe e delle situazioni
problematiche in essa presenti.
Contenuti 1. Lo sviluppo morale dell’alunno.
2. La gestione della classe—come stabilire regole in classe.
3. Strumenti per favorire la comprensione delle regole.
4. Attività per favorire l’apprendimento di un comportamento “corretto” nei con-
fronti dei docenti e dei compagni.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Educare alle regole” accordandosi
con gli esperti.
Learning Week
Questo percorso può essere abbinato alla programmazione di una LW per gli alunni
sul tema: EDUCARE ALLA LEGALITA’. (vedi schede LW).
Strumenti e Strategie
P;S1;S2
EMOZIONIAMOCI
Descrizione Percorso
Le emozioni coinvolgono il livello psicologico (le rappresentazioni), il livello compor-
tamentale (le reazioni) e quello biologico (le attivazioni neuro-ormonali).
“Quando un bambino impara a conoscere le proprie emozioni e ad ascoltare il pro-
prio cuore, sa dare spessore, colore e forma alla propria dimensione interiore
attraverso un uso spontaneo, libero, creativo delle parole” (Tagliabue, 2003).
Il corso di prefigge di fornire all’insegnante teorie di riferimento e strumenti opera-
tivi per aiutare il bambino a diventare consapevole delle proprie emozioni, sensazio-
ni e pensieri.
Obiettivi
• Stimolare la riflessione inerente diverse modalità comunicativo-espressive
delle emozioni.
• Incoraggiare nei bambini l’analisi, l’interpretazione e l’espressione delle emozio-
ni di base (felicità, tristezza, rabbia e paura).
• Promuovere le capacità cooperative dei bambini attraverso il lavoro in piccolo
gruppo.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Riconoscere, esprimere e gesti-
re le emozioni del bambino” accordandosi con gli esperti.
Contenuti 1. Riconoscere le emozioni e la loro espressione in sé e negli altri.
2. Gestione delle emozioni.
3. Progettazione di percorsi inerenti l’espressione e la gestione delle emozioni.
Aiutare a riconoscere, esprimere, gestire le emozioni
I;P
IMAGO: NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE
CON I GENITORI
Descrizione Percorso
Il corso propone a educatrici e insegnanti l’utilizzo di nuovi strumenti per la condu-
zione dei colloqui con i genitori. È illustrata il metodo di ricognizione - attraverso le
immagini fotografiche – dell’immagine soggettiva che educatrici e genitori hanno
del bambino. Il percorso formativo prevede lezioni di psicologia dell’immagine e
dell’immaginario, laboratori di fotografia e di composizione di immagini.
Obiettivi
• Promuovere nuovi strumenti per la gestione dei colloqui individuali con i genito-
ri.
• Costruire a partire dalle fotografie un’immagine del bambino e condividerla con
la famiglia.
Contenuti 1. Psicologia dell’immagine fotografica.
2. Psicologia dell’immaginario e dell’immagine interna.
3. Laboratorio di fotografia.
4. Laboratorio di composizione album fotografici.
5. Conduzione del colloquio.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro su tematiche da concordare accordandosi
con gli esperti.
Strumenti e Strategie
I;P
INSEGNARE UN METODO DI STUDIO
Descrizione Percorso
Moltissimi studenti faticano nel lavorare con metodo per raggiungere risultati posi-
tivi nello studio, così come nello svolgimento delle attività assegnate dal docente.
Gli alunni “meno brillanti” spesso sono carenti proprio a livello metododologico,
finendo per accumulare “mancanze” legate alla fatica del “tenere il passo” con lo
studio. Ogni insegnante può contribuire a migliorare la situazione dei suoi alunni
favorendo l’utilizzo di strumenti, strategie organizzative e strategie diversificate
per i differenti obiettivi di apprendimento.
Obiettivi
• Formare gli insegnanti sulle metodologie per insegnare un metodo di studio.
• Proporre modelli per l’organizzazione dello studio.
• Fornire spunti di riflessione sull’organizzazione della classe.
• Fornire indicazioni su come rafforzare e sostenere le buone abitudini di studio.
Contenuti 1. Strumenti e strategie per l’organizzazione del lavoro personale.
2. L’attenzione e la corretta concentrazione.
3. Riflessione e sviluppo dell’autonomia nello studio.
4. I compiti a casa: “dritte” operative.
5. Il ruolo della famiglia nell’affiancamento ai compiti e allo studio.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Hai fatto i compiti?” accordandosi
con gli esperti.
Learning Week
Questi percorsi possono essere abbinati alla programmazione di una LW per gli
alunni sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO; MATURANDA; ORIENTAMENTO. (vedi sche-
de LW).
Strumenti e Strategie
P;S1;S2
INSEGNARE A …
LEGGERE E SELEZIONARE LE INFORMAZIONI
Descrizione Percorso
Sviluppare un metodo di studio significa soprattutto trasmettere strategie di ap-
prendimento, Il presente percorso ha come finalità quella di formare gli insegnanti
sulle metodologie specifiche per insegnare tecniche di lettura e selezione delle
informazioni all’interno delle diverse tipologie testuali.
Obiettivi
• Trasmettere competenze per insegnare strategie di apprendimento.
Contenuti 1. Gli stili di lettura.
2. La selezione delle informazioni.
3. Strumenti di verifica.
4. Project Work (costruzione di un intervento operativo).
Nota: 10 ore da abbinare a un altro percorso da 10 ore
P;S1;S2
INSEGNARE A …
SOTTOLINEARE E FARE SCHEMI
Nota: 10 ore da abbinare a un altro percorso da 10 ore
P;S1;S2
Descrizione Percorso
Il presente percorso ha come finalità quella di formare gli insegnanti sulle metodo-
logie specifiche per insegnare tecniche per sottolineare e realizzare schemi.
Obiettivi
• Trasmettere competenze per insegnare strategie di apprendimento.
Contenuti 1. Gli stili di sottolineatura.
2. La costruzione di schemi concettuali.
3. Strumenti di verifica.
4. Project Work (costruzione di un intervento operativo).
INSEGNARE A …
MEMORIZZARE E RECUPERARE INFORMAZIONI
Nota: 10 ore da abbinare a un altro percorso da 10 ore
P;S1;S2
Descrizione Percorso
Il presente percorso ha come finalità quella di formare gli insegnanti sulle metodo-
logie specifiche per insegnare tecniche di memorizzazione e recupero delle infor-
mazioni
Obiettivi
• Trasmettere competenze per insegnare strategie di apprendimento.
Contenuti 1. Strategie di memorizzazione.
2. Il recupero delle informazioni.
3. Strumenti di verifica.
4. Project Work (costruzione di un intervento operativo).
Learning Week
Questi 3 percorsi “INSEGNARE A…” possono essere abbinati alla programmazione di
una LW per gli alunni sul tema: EMPOWERMENT COGNITIVO; MATURANDA; ORIENTA-
MENTO. (vedi schede LW).
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Hai fatto i compiti?” accordandosi
con gli esperti.
LA LIM (LAVAGNA INTERATTIVA
MULTIMEDIALE) IN CLASSE
Descrizione Percorso
L’introduzione delle tecnologie nella scuola non può prescindere da una reale e
coerente integrazione nelle pratiche didattiche e nell’approccio all’apprendimento di
docenti e alunni. Quale valore aggiunto? Quali potenzialità?
Per un utilizzo che sappia consapevolmente superare i facili entusiasmi per la novi-
tà , occorre recuperare la centralità dell’intenzione e della progettazione didattica
del docente.
Obiettivi
• Introdurre i docenti a una familiarizzazione con la LIM.
• Offrire una visione generale delle risorse accessibili ed entrare direttamente
nel merito della progettazione didattica.
• Fornire un supporto alla sperimentazione attiva in aula attraverso una diluizione
della scansione temporale degli incontri .
Contenuti 1. Imparare con le tecnologie: quale cambiamento nell’approccio
all’apprendimento?
2. Come cambia l’interazione nel gruppo (l’alunno, il piccolo gruppo, la classe) e
con i contenuti di apprendimento (visualizzazione, manipolazione, concettualiz-
zazione, analisi, ecc.)?
3. Costruzione del setting di apprendimento: il ruolo del docente, l’aula reale e
l’aula virtuale.
4. Pratiche collaborative con la LIM.
5. Analisi di caso.
P;S1;S2
OSSERVAZIONE DEL BAMBINO
E DEL CONTESTO EDUCATIVO
Descrizione Percorso
Il lavoro educativo si presenta oggi come una professione complessa. L'educatore è
chiamato ad assolvere compiti che vanno dallo svolgimento di attività didattiche
all'accompagnamento della crescita personale, umana e sociale del bambino.
L’osservazione è strumento privilegiato di chi ogni giorno accoglie, ascolta, gioca,
crea, comunica, cresce con i bambini e i genitori. Approfondire le modalità di utilizzo
di tale metodo è motivo di arricchimento professionale e strumento per il lavoro di
equipe. L’osservazione, secondo il modello proposto, è lo strumento elettivo attra-
verso cui si possono rileggere i fatti avvenuti, cogliere i diversi aspetti della relazio-
ne e le risonanze emotive che entrano in gioco. Attraverso l’uso dell’osservazione,
applicata al lavoro educativo, è possibile esaminare esperienze e situazioni appa-
rentemente anomale in cui gli educatori si trovano coinvolti nel loro operare.
Obiettivi
• Introdurre alla pratica dell’osservazione.
• Offrire agli educatori un sostegno specialistico al compito educativo.
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro su differenti tematiche accordandosi con gli
esperti.
Contenuti 1. Metodologia di osservazione del bambino.
2. L’osservazione come strumento di lavoro in equipe.
3. Uso dell’osservazione nella progettazione di interventi individualizzati.
I;P
TEATRALITÀ
Descrizione Percorso
Le attività di tipo comunicativo, creativo e drammatico forniscono una risorsa stra-
ordinaria nel contesto dell’educazione: sviluppano le abilità motorie, verbali e socia-
li; aumentano l’autostima, la sicurezza di sé e l’assertività; nei gruppi promuovono la
tolleranza, il rispetto e la comprensione.
Strutturati in forma di partecipazione attiva dei corsisti, gli incontri tratteranno
tematiche legate alla introduzione dei prerequisiti per la costituzione e la conduzio-
ne di un gruppo di teatro creativo, alle sue caratteristiche ottimali, agli errori da
evitare, alle strategie per promuoverne al massimo le potenzialità e l’espressione
creativa.
Obiettivi
• Favorire la conoscenza reciproca e la coesione all’interno del gruppo, la sponta-
neità, l’abilità nell’uso della voce e del corpo, l’esplorazione delle modalità di
espressione non verbale, gli elementi di comunicazione corporea legati al conte-
sto della psicomotricità.
Contenuti 1. Attività introduttive: comunicazione creativa e giochi per “far finta”.
2. I giochi di finzione e la rappresentazione della realtà.
3. Improvvisazione: scene di vita quotidiana.
4. L’uso della Fiaba come strumento di comunicazione e rappresentazione.
5. La competenza comunicativa nello sviluppo della capacità narrativa.
Metodologia attiva per lo sviluppo dell’identità
I; P
TECNICHE DI DOCUMENTAZIONE
DEI PERCORSI DIDATTICI
Descrizione Percorso
Uno dei modelli di lavoro complementari alla programmazione didattica, propri delle
riflessioni pedagogiche più recenti, è basato sull’acquisizione di documentazione
relativa al lavoro svolto. Alla documentazione scritta (i lavori svolti dagli allievi, i
protocolli dei progetti, i verbali delle riunioni dei docenti, le descrizioni delle attività
e le annotazioni sugli incontri e laboratori educativi, etc.) si affianca sempre di più
quella fotografica. Lavorare sulle immagini e per immagini è diventato usuale
nell’ultimo decennio, ma l’utilità e allo stesso tempo la problematicità di utilizzare
immagini a fini didattici e di studio si è affermata da almeno cinquant’anni. L’analisi
del materiale scritto e delle immagini, effettuata con regolarità, aiuta a illustrare
sia le contraddizioni e i conflitti che possono nascere tra il compito evolutivo del
bambino e il compito educativo dell’adulto, sia le sinergie e le integrazioni.
Obiettivi
• Fornire una rassegna sulle metodologie di documentazione dei percorsi didatti-
ci.
• Illustrare differenti tecniche di documentazione (scritta, fotografica, etc.).
• Addestrare all’uso delle tecniche analizzate tramite laboratori.
Contenuti 1. La documentazione come metaprogetto didattico.
2. Tecniche di documentazione didattica.
3. La costruzione dell’immagine fotografica e dell’immagine psichica.
4. Dall’immagine al progetto, dal progetto all’attività—percorsi didattici.
5. La condivisione con i genitori del lavoro didattico.
I;P
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI
Descrizione Percorso
La valutazione rappresenta un’occasione formativa estremamente articolata che
comprende momenti di riflessione collegiale, di analisi e di monitoraggio. Le diverse
fasi comprendono opportunità di valutazione in ingresso, finalizzate a verificare la
presenza di prerequisiti cognitivi e affettivo-motivazionali; occasioni di valutazione
formativa, allo scopo di verificare in itinere la progressione del processo di appren-
dimento; momenti dedicati a una valutazione sommativa finale, più strettamente
legata a processi di certificazione, documentazione e prognosi. L’insegnante, attra-
verso l’atto valutativo, è inoltre chiamato a dedicare attenzione non solo
all’acquisizione di competenze curricolari, ma anche all’intero processo di matura-
zione dell’alunno.
Obiettivi
• Riflettere sugli scopi della valutazione e sulle diverse occasioni valutative
presenti all’interno dei diversi contesti curricolari.
• Riconoscere il ruolo dei meccanismi psicologici che rischiano di compro-
mettere la valutazione di un insegnante.
• Individuare strumenti di valutazione funzionali alla rilevazione delle diverse
competenze scolastiche.
Contenuti 1. Le diverse fasi della valutazione.
2. I tranelli del valutatore.
3. La valutazione dell’alunno: indicatori curricolari, cognitivi ed emotivo-
motivazionali
4. Strumenti di valutazione
Percorso Genitori
È possibile programmare un incontro sul tema “Hai fatto i compiti?” accordandosi
Riflessioni e strumenti sulla valutazione
P;S1;S2