Festa del Perdono - la prima confessione - Paoline

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www.paoline.it Il perdono è «un dono superlativo», espressione di amore. Per riceverlo occorre che ci accostiamo al sacramento e accogliamo il perdono con animo sereno e pieno di fiducia. Catechista (C): Ci siamo riuniti, nella casa di Dio, per celebrare, la prima volta, il sacramento della riconciliazione. Desiderosi di vivere nella pace, oggi chiediamo al Signore di ristabilire la pace piena con ciascuno di noi e fra di noi. I nostri peccati, infatti, ci separano dall’amore del Padre e ci dividono gli uni dagli altri, rendendoci scontenti e infelici. Ma, oggi, il Signore ci accoglie nel suo abbraccio e fa festa per noi. Canto: Il Signore è il mio pastore Sacerdote (S): Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T (Tutti). Amen. S. La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù Cristo nostro Salvatore sia con tutti voi. T. E con il tuo spirito. S. Carissimi bambini, il Signore vi ha chiamati qui per donarvi una grazia importantissima: la gioia del suo perdono e la sua pace. Nei momenti più bui e tristi è bello sapere di poter contare su un amico che ci ama, ci accoglie e ci perdona. È con profonda fiducia che ci rifugiamo in lui, che oggi ci prende nel suo abbraccio e ci rinnova, come figli rigenerati dal sacramento della riconciliazione. Desideriamo disporre il nostro cuore ad accogliere la grazia della conversione, sapendo che Gesù ci rivela l’immensità del suo amore per noi. La festa del Perdono Celebrazione della Prima confessione

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Celebrazione della prima confessione utilizzato dalla parrocchia dell'Annunciazione a Castellina Prato), pubblicato su CATECHISTI PARROCCHIALI 2, febbraio 2014. Lo schema completo si trova nella rubrica del sito Paoline: http://www.paoline.it/Sussidi-pastorali/SACRAMENTI/articoloRubrica_arb1904.aspx

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Il perdono è «un dono superlativo», espressione di amore. Per riceverlo occorre che ci accostiamo al sacramento e accogliamo il perdono con

animo sereno e pieno di fiducia.

Catechista (C): Ci siamo riuniti, nella casa di Dio, per celebrare, la prima volta, il sacramento della riconciliazione. Desiderosi di vivere nella pace,

oggi chiediamo al Signore di ristabilire la pace piena con ciascuno di noi e fra di noi. I nostri peccati, infatti, ci separano dall’amore del Padre e ci dividono gli uni dagli altri, rendendoci scontenti e infelici. Ma, oggi, il

Signore ci accoglie nel suo abbraccio e fa festa per noi.

Canto: Il Signore è il mio pastore

Sacerdote (S): Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T (Tutti). Amen.

S. La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù Cristo nostro Salvatore sia con tutti voi. T. E con il tuo spirito.

S. Carissimi bambini, il Signore vi ha chiamati qui per donarvi una grazia importantissima: la gioia del suo perdono e la sua pace. Nei momenti più bui e tristi è bello sapere di poter contare su un amico che ci ama, ci accoglie e ci perdona. È con profonda fiducia che ci rifugiamo in lui, che oggi ci prende nel suo abbraccio e ci rinnova, come figli rigenerati dal sacramento della riconciliazione. Desideriamo disporre il nostro cuore ad

accogliere la grazia della conversione, sapendo che Gesù ci rivela l’immensità del suo amore per noi.

La festa del Perdono Celebrazione della Prima confessione

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In ascolto della Parola

S. Il Signore sia con voi.

T. E con il tuo spirito.

S. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,11-20) T. Gloria a te, o Signore

Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: «Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta». E il padre divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il

suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando cominciò a trovarsi nel bisogno, ritornò in sé e disse: «Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati». Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli

si gettò al collo e lo baciò. Parola del Signore.

T. Lode a te, o Cristo.

Breve riflessione del sacerdote

- Esame di coscienza

C. Amo Dio?

- Ringrazio il Signore di ciò che sono e di quello che ho? - Inizio la giornata nel nome di Gesù, facendo il segno di croce? - E la sera prego il Signore, ringraziandolo di tutto ciò che mi ha donato? - Partecipo con gioia, ogni domenica, alla Santa Messa? - Partecipo volentieri agli incontri di catechesi? Sto attento? - Mi comporti bene, con rispetto e senza disturbare?

C. Amo il prossimo? - Amo i miei genitori? Li rispetto, cerco di ascoltarli e aiutarli? - Amo i miei fratelli, le mie sorelle? - Sono pronto ad aiutarli e a condividere con loro quello che ho? - Offendo gli altri con brutte parole? - Cerco di voler bene a tutti e non solo ai miei amici?

C. Tutti insieme, ora, chiediamo perdono a Dio, nostro Padre.

Atto di dolore o altra preghiera adatta

Mio Dio mi pento con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho offeso te, infinitamente buono e degno d’essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore misericordia, perdonami.

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- Confessioni individuali

Durante le confessioni si possono cantare i canoni di Taizé.

• I ragazzi si recano dal sacerdote con un sassolino in tasca, segno del peso del peccato portato fino ad ora. • Dopo la confessione, con l’aiuto di una catechista,

attaccheranno il sassolino sul cartellone, alla fine di un raggio di luce (vedi immagine), nella certezza che: camminare nella luce del Signore dà gioia e ci fa veramente fratelli, sorelle e amici. Con un pennarello colorato scriveranno accanto il loro nome. • Ogni bambino, poi, si reca a fare il momento di ringraziamento, in ginocchio, davanti all’altare, dove

vi è una croce decorata che riporta gli eventi della passione e risurrezione di Gesù.

• Dopo questa preghiera si offre a ciascun bambino una rosa bianca che va

a consegnare alla sua mamma, come segno di riconciliazione. Poi ognuno

torna al suo posto.

Preghiera di ringraziamento

Bambino: Signore, ti ringraziamo per il dono che ci hai fatto oggi, e che ci farai tutti i giorni della nostra vita, perché tu ci hai insegnato che, ogni volta che avremo bisogno di riconciliarci con te e il mondo, sarai sempre pronto ad accoglierci nel tuo abbraccio di perdono. Ti preghiamo affinché possiamo essere anche noi portatori di perdono e di pace a tutti.

Bambina: Signore, ti ringraziamo di non averci lasciati soli. Ci hai messo accanto i nostri genitori, le catechiste, il sacerdote, e tutti coloro che ci vogliono bene e ci aiutano nella nostra crescita umana e spirituale. Ti preghiamo di proteggerli sempre tutti e di guidarli sui tuoi passi.

Genitore: Signore, ti ringraziamo per averci benedetto con il dono della

paternità e maternità. Ti preghiamo perché possiamo essere buoni maestri per i nostri figli e, attraverso di noi, essi possano percepire la tua presenza e il tuo amore. Ti affidiamo anche tutte le famiglie in

difficoltà e le coppie in crisi, perché sappiano ritrovare la strada che porta a te.

Catechista: Signore, ti ringraziamo per la chiamata ad essere tuoi

catechisti e per averci affidati questi bambini. Veglia su di loro e anche su di noi, perché possiamo sempre annunciare la tua Parola, illuminati dal tuo Spirito. Ti preghiamo anche affinché nella Chiesa nascano nuove vocazioni sia sacerdotali sia religiose, e anche laici che si mettano a servizio dell’evangelizzazione.

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Impegno a portare

la pace S. Quando riceviamo il perdono dei peccati, nel nostro cuore entra la vera pace di Dio, che ci fa vivere in pace con i fratelli e le sorelle. Siamo

perdonati per essere capaci sempre di perdonare. È quanto chiediamo al Signore, pregando, come Gesù ci ha insegnato, con il Padre nostro.

Tutti pregano, tenendosi per mano, il Padre nostro.

S. Come figli di Dio Padre, impariamo a vivere riconciliati con tutti, senza mai vendicarci di nessuno. Il perdono ricevuto ora lo doniamo ai nostri

fratelli e alle nostre sorelle e, poi, lo portiamo ai nostri genitori.

Scambiamoci un segno di pace.

Canto: Nel Signore io ti do la pace

Benedizione finale

S. Dio Padre, che ci hai perdonati nel tuo immenso amore, guarda questi tuoi figli che, oggi, sono rigenerati alla vita nuova nel sacramento della

riconciliazione. Aiuta tutti noi a essere sempre attenti alla tua Parola e alla tua grazia, così da rendere efficace la croce di Cristo, che ci ha amati per primo. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo, nostro Signore. T. Amen.

S. Il Signore vi ha perdonato e benedetto. Andate in pace! T. Rendiamo grazie a Dio.

C. Prima di lasciarci, cantiamo insieme un canto a Maria, ringraziando la

Mamma di Gesù che è anche la nostra Mamma celeste e chiediamole di accompagnarci ogni giorno nel nostro cammino.

Canto: Santa Maria del cammino

Testo di Alessia Cambi In Catechisti Parrocchiali 2, febbraio 2014