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FENOMENOLOGIA/ ESISTENZIALISMO PROF. LUIGI VIMERCATI LICEO PARINI MILANO FEBBRAIO 2014 1

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FENOMENOLOGIA/ESISTENZIALISMO

PROF. LUIGI VIMERCATILICEO PARINI MILANO

FEBBRAIO 2014

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FENOMENOLOGIA

. Il movimento fenomenologico si contrappone al Positivismo e ai sistemi filosofici del passato.

• Parola d’ordine è :RITORNO ALLE COSE STESSE.• Obiettivo : cercare EVIDENZE STABILI (cfr. Cartesio) da

porre a fondamento della filosofia.• “Senza evidenza non vi è scienza” (Husserl)• Riscorso all’EPOCHE’. Sospensione delle vecchie

convinzioni e dei risultati delle scienze.• RESIDUO FENOMENOLOGICO è ciò che regge

all’epochè. Da qui può ripartire la conoscenza.

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• Prima evidenza è la coscienza. ( cfr.Cartesio)• Obiettivo :descrivere i MODI TIPICI in cui i fatti

che si presentano alla coscienza. Questi sono le ESSENZE EIDETICHE.(cfr. Platone)

• La Fenomenologia non è scienza di fatti, ma di essenze.

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HUSSERL

• E.HUSSERL 1859/1938.• OPERE: Ricerche logiche;Idee per una fenomenologia

pura ecc.;Meditazione cartesiane;La crisi delle scienze europee.

• L’INTUIZIONE EIDETICA. I dati di fatto presenti alla coscienza ci fanno cogliere l’ESSENZA,eidos,Wesen( dai suoni, il suono, dai colori, il colore)

• Le essenze sono i modi tipici dell’apparire dei fenomeni. L’universale,cioè il concetto,precede l’individuale.

• L’intuizione eidetica è distinta dall’intuizione dei fatti.

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• Chiarimento del termine Fenomenologia: descrizione dei modi tipici in cui i fenomeni si presentano alla coscienza.

• Oggetto della Fenomenologia sono gli universali connessi ai fenomeni.

• RIDUZIONE EIDETICA:intuizione delle essenze prive dell’ hic et nunc dei fenomeni.

• Le proposizioni della Logica e della Matematica si fondano su giudizi universali e necessari perché sono RAPPORTI TRA ESSENZE.

• ONTOLOGIE REGIONALI(MORALE,RELIGIONE,SOCIETA’ ECC.) e ONTOLOGIA FORMALE(LOGICA).

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• Andare alle cose stesse( zu den Sachen selbst!) significa fare della Fenomenologia una SCIENZA RIGOROSA.

• Fondamentale risulta l’uso dell’EPOCHE’,o riduzione fenomenologica: sospendere il giudizio sui dibattiti metafisici, sui risultati delle scienze, sull ‘ “atteggiamento naturale”dell’uomo riguardo le cose ordinarie della vita.

• Il COGITO con i suoi COGITATA è il residuo fenomenologico che resiste agli assalti dell’epochè.

• Il mondo è “costituito” dalla coscienza, nel senso che la coscienza dà significato al mondo.

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HUSSERL 4• LA CRISI DELLE SCIENZE.• Decisa è la critica al positivismo e allo scientismo: “le mere scienze di fatti creano

meri uomini di fatto.” • La scienza da Galileo in poi non è stata in grado di dare risposte sul senso o il non-

senso dell’esistenza umana. La mera scienza di fatti non ha nulla da dirci in proposito, perché astrae da qualsiasi soggetto.

• La crisi delle scienze è la caduta della razionalità a mera razionalità scientifica. E’ caduta nel naturalismo.

• Galileo ritagliò dal mondo-della-vita la dimensione fisico-matematica e la considerò vita concreta.

• Compito della filosofia , pur nel riconoscimento del valore della scienza e della tecnica, è quello di LIBERARE la storia dalla FETICIZZAZIONE della scienza e della tecnica.

• “La fenomenologia è filosofia prima che si libera dalla chiusura del mondo annullandolo, per scoprire nell’umanità la libertà di trascendersi verso nuovi orizzonti.” (E. Paci)

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HEIDEGGER

• M.HEIDEGGER 1889/1976.• OPERE: “Essere e Tempo”.• Nel 1933 aderisce al nazismo.• Tema centrale di Essere e tempo è “il senso

dell’essere”.• Metodo : ANALITICA ESISTENZIALE centrata

sull’uomo che si interroga sul SENSO DELL’ESSERE.

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• L’uomo è l’ente che si pone la domanda sul senso dell’essere.

• L’uomo è DA-SEIN, esser-ci. Distinzione dal l’essere-oggettività della tradizione filosofica.

• Dasein non è una SEMPLICE-PRESENZA, poiché è l’ente PER CUI le cose sono presenti.

• Definizione:”la natura, l’essenza dell’Esserci consiste nella sua ESISTENZA.

• L’Esserci è sempre rivolto al futuro, è POSSIBILITA’ DA ATTUARE. (Cfr.Kierkegaard).

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HEIDEGGER 3• POTER-ESSERE significa PROGETTARE. L’ESISTENZA è in primo

luogo TRASCENDENZA, oltrepassamento. • Carattere fondamentale dell’uomo è ESSERE-NEL-MONDO. Il

mondo è un insieme di utensili per il progetto dell’uomo. La trascendenza si rivela come atto di LIBERTA’.

• L’essere delle cose equivale al loro essere utilizzate dall’uomo. (cfr. Marx). Trasformando il mondo egli forma e trasforma se stesso.

• Essere-nel-mondo(in der-Welt-sein) si rivela con ciò un Essere-con-gli-altri( Mit-sein).

• Non c’è un soggetto senza mondo, come non c’è “un Io isolato senza gli altri.

• Essere-nel-mondo significa prendersi CURA degli altri.

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• ESISTENZA INAUTENTICA. Rimane limitata al piano ONTICO/ESISTENTIVO.

• Getta l’uomo al livello dei fatti. Caratteri tipici:la CHIACCHIERA,la CURIOSITA’,l’EQUIVOCO. E’ il mondo del MAN (del si dice).

• DEIEZIONE:caduta dell’uomo sul piano del mondo.• La voce della coscienza ci richiama alla ESISTENZA

AUTENTICA, piano ONTOLOGICO/ESISTENZIALE.• L’uomo è in cerca del senso dell’essere. Confronto con

l’inevitabilità della MORTE. “La morte, in quanto possibilità non dà niente all’uomo da realizzare”.

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• L’esistenza autentica è ESSERE-PER-LA-MORTE (sein zum Tode). “Vivere per la morte” costituisce il senso autentico dell’esistenza.

• Il sentimento dell’ANGOSCIA pone l’uomo di fronte alla propria FINITEZZA, al non senso dei progetti umani.

• “L’esistenza anonima e banale non ha il coraggio dell’angoscia dinnanzi alla morte.

• Distinzione tra ANGOSCIA e PAURA.Si ha paura di qualcosa, mentre ci si angoscia di Niente. Nell’angoscia è presente il NULLA,annullamento.

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• “La morte è una possibilità di essere che l’Esserci stesso deve sempre assumersi da sé. Nella morte l’Esserci incombe a se stesso nel suo poter-essere più proprio. In questa possibilità ne va per l’Esserci puramente e semplicemente del suo esser -nel-mondo. La morte è per l’Esserci la possibilità di non-poter-più-esserci. Poiché in questa sua possibilità l’Esserci incombe a se stesso, esso viene completamente rimandato al suo poter-essere più proprio. In questo incombere dell’Esserci a se stesso, si dileguano tutti i rapporti con gli altri Esserci.” da “Essere e tempo”.

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• IL TEMPO.• Distinzione tra tempo AUTENTICO e tempo

INAUTENTICO.• Il FUTURO è vivere per la morte che non

permette all’uomo di venir travolto nelle possibilità mondane, il successo ad esempio.

• L’angoscia dà all’individuo la POSSIBILITA’ di accettare proprio destino, perché comprende la nullità di tutti i progetti e di tutti i fini.

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HEIDEGGER 8• M. Heidegger, Was ist Metaphysik, [Che cos’è la metafisica] Bonn, 1929, trad. it.

di F. Volpi, Segnavia, Adelphi, Milano, 1987, pagg. 76-77• • La domanda del niente mette in questione noi stessi che poniamo la domanda.

Si tratta di una domanda metafisica.• L’esserci umano può comportarsi in rapporto all'ente solo se si tiene immerso

nel niente. L'andare oltre l'ente accade nell'essenza dell'esserci. Ma questo andare oltre è la metafisica. Ciò implica che la metafisica faccia parte della “natura dell'uomo”. Essa non è un settore della filosofia universitaria, né un campo di escogitazioni arbitrarie. La metafisica è l'accadimento fondamentale nell'esserci. Essa è l'esserci stesso. E poiché la verità della metafisica dimora in questo fondo abissale, essa è costantemente insidiata da vicino dalla possibilità dell'errore piú radicale. Questa è la ragione per cui non c'è rigore scientifico che eguagli la serietà della metafisica. La filosofia non può mai essere misurata col parametro dell'idea della scienza