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Associazione Dopo l’assemblea d’inizio anno Incontro diocesano coppie aderenti Ocktober fest MSAC Pace e Ambiente Adesione dell’AC alla marcia Gravina- Altamura Forum sulla globalizzazione Societa Il dibattito sull’uso delle droghe leggere Notizie & Appuntamenti Inserto Il messaggio di Giovanni Paolo II all’AC in occasione dell’assemblea straordinaria Anno XIII n. 17/2003 16 ottobre 2003 f d Editoriale Auguri Santo Padre! É difficile esprimere i sentimenti di amore che avvertiamo nei confron- ti del Papa. Sono quelli della Chiesa e del mondo intero che in questi gior- ni si fanno eco dalle pagine dei gior- nali, dagli schermi televisivi, dai li- bri, sui siti internet, nelle preghiere che ogni comunità cristiana innalza per la celebrazione del XXV di Pon- tificato. Così come i motivi per dirgli grazie sono innumerevoli, per la straordi- naria portata degli eventi di cui il Papa è stato protagonista, con lo stile e nello spirito del Vangelo. Per parte nostra, come associazio- ne, l’amore e la fedeltà al Papa sono caratteristiche “storiche” che in que- sti ultimi mesi il successore di Pie- tro ha voluto rimarcare con parole calde, dal sapore paterno. Sono ancora risonanti nel nostro cuore, in- fatti, le parole di fiducia e di coraggio che il Papa ha rivolto all’AC nelle ultime due assemblee nazionali. Lo ringraziamo soprattutto perchè ha rimesso in luce il carisma dell’AC di cui “la Chiesa non può fare a meno”. “La Chiesa ha bisogno di voi”- ci ha detto più volte, perchè in AC è possibile incontrare una scuola di santità, scegliere il servizio alla Chiesa particolare, trovare un ambiente aperto ed accogliente, guar- dare al mondo con lo sguardo di Dio... Ed in questo tempo di rinnovamento associativo la fiducia piena del Viacrio di Cristo ci riempie di orgolgio e ci carica di gioiosa responsabilità. Il nostro impegno a non tradire questo amore reciproco sarà il nostro modo per dire grazie al Papa e il dono più grande per il suo Giubileo. So che voi ci siete anche quando la vostra presenza preferisce i modi discreti del confondersi tra il Popolo di Dio nel servizio umile e quotidiano. Giovanni Paolo II XI assemblea dell’AC f d Sommario Gino Sparapano Presidente diocesano Comunicazioni della Presidenza diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi Piazza Giovene, 4 70056 Molfetta (BA) - Tel (fax) 080 3351919 - email: [email protected] - www.acmolfetta.it Anno XIII - Sped. Abb. Post. L. 662/96 art. 2 C. 20/c - Filiale di Bari - Reg. n. 1430 del 5-8-1999 Tribunale di Bari azione cattolica ilodiretto f

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anche quando la vostra presenza preferisce i modi discreti del confondersi tra il Popolo di Dio nel servizio umile e quotidiano. Associazione Societa n. 17/2003 Il messaggio di Giovanni Paolo II all’AC in occasione dell’assemblea straordinaria Adesione dell’AC alla marcia Gravina- Altamura Gino Sparapano Presidente diocesano Giovanni Paolo II XI assemblea dell’AC Forum sulla globalizzazione Incontro diocesano coppie aderenti Il dibattito sull’uso delle droghe leggere 16 ottobre 2003

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AssociazioneDopo l’assemblea

d’inizio anno

Incontro diocesanocoppie aderenti

Ocktober fest MSAC

Pace e AmbienteAdesione dell’AC alla

marcia Gravina-Altamura

Forum sullaglobalizzazione

SocietaIl dibattito sull’uso delle

droghe leggere

Notizie & Appuntamenti

InsertoIl messaggio di

Giovanni Paolo IIall’AC in occasione

dell’assembleastraordinaria

Anno XIII

n. 17/200316 ottobre 2003

fd EditorialeAuguriSantoPadre!É difficile esprimere i sentimenti diamore che avvertiamo nei confron-ti del Papa. Sono quelli della Chiesae del mondo intero che in questi gior-ni si fanno eco dalle pagine dei gior-nali, dagli schermi televisivi, dai li-bri, sui siti internet, nelle preghiereche ogni comunità cristiana innalzaper la celebrazione del XXV di Pon-tificato.Così come i motivi per dirgli graziesono innumerevoli, per la straordi-naria portata degli eventi di cui ilPapa è stato protagonista, con lo stilee nello spirito del Vangelo.Per parte nostra, come associazio-ne, l’amore e la fedeltà al Papa sonocaratteristiche “storiche” che in que-sti ultimi mesi il successore di Pie-tro ha voluto rimarcare con parole

calde, dal sapore paterno. Sonoancora risonanti nel nostro cuore, in-fatti, le parole di fiducia e di coraggio che il Papa ha rivolto all’AC nelleultime due assemblee nazionali. Lo ringraziamo soprattutto perchè harimesso in luce il carisma dell’AC di cui “la Chiesa non può fare ameno”.“La Chiesa ha bisogno di voi”- ci ha detto più volte, perchè in AC èpossibile incontrare una scuola di santità, scegliere il servizio allaChiesa particolare, trovare un ambiente aperto ed accogliente, guar-dare al mondo con lo sguardo di Dio...Ed in questo tempo di rinnovamento associativo la fiducia piena del Viacriodi Cristo ci riempie di orgolgio e ci carica di gioiosa responsabilità.Il nostro impegno a non tradire questo amore reciproco sarà il nostromodo per dire grazie al Papa e il dono più grande per il suo Giubileo.

So che voi�ci siete�

anche quando lavostra presenzapreferisce imodi discretidel confondersitra il Popolo diDio nel servizioumilee quotidiano.

Giovanni Paolo IIXI assemblea dell’AC

fd Sommario

Gino SparapanoPresidente diocesano

Comunicazioni della Presidenza diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo TerlizziPiazza Giovene, 4 70056 Molfetta (BA) - Tel (fax) 080 3351919 - email: [email protected] - www.acmolfetta.itAnno XIII - Sped. Abb. Post. L. 662/96 art. 2 C. 20/c - Filiale di Bari - Reg. n. 1430 del 5-8-1999 Tribunale di Bari

a z i o n e c a t t o l i c ailodirettof

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2Filodiretto Responsabili n. 17-2003

L’ASSEMBLEA D’INIZIO ANNO PER RICOMINCIARE INSIEME

Il nuovo Statuto per farenuova l’Azione Cattolica

Associazione fd

Michele PappagalloAntonella LucanieUfficio stampa

L’Assemblea d’inizio anno, svoltasi saba-to 4 ottobre, presso la parrocchiaImmacolata di Giovinazzo, è stata un’oc-

casione proficua per fare il punto sull’anno as-sociativo appena concluso e porre le basi percostruire il nuovo edificio dell’AC partendo dalladiocesi per passare attraverso la parrocchia,come peraltro previsto dalle modifiche recen-temente apportate allo Statuto Nazionale.Il momento di preghiera iniziale è stato contras-segnato dalla riflessione del nostro Vescovo sulbrano-guida annuale tratto dal Vangelo di Luca,«Va’ e racconta quello che il Signore ti ha fat-to» (Lc 8,26-29). Don Gino Martella ha sottoli-neato che là dove arriva Gesù si verifica la re-stituzione dell’uomo a se stesso: non ci sonoconfini e limiti per il Regno di Dio. Infatti dauna lettura attenta del brano evangelico emer-gono quattro aporie pregiudiziali che vengonoutilizzate da Cristo per raggiungere l’obiettivodella conversione e dell’annuncio:- l’indemoniato da a-sociale, diventa restituito ase stesso;- Gesù agisce con modalità antitetiche alla fol-la, la quale invita Cristo ad andarsene perchéimpaurita dall’uomo nuovo scaturito nell’inde-moniato dall’incontro con il Signore;- Gesù accetta di andar via, perché rispetta lalibertà dell’uomo;- Cristo, di contro, utilizza la libertà della perso-na guarita, lasciandola a testimonianza del suomessaggio di salvezza.Don Gino ha concluso invitando l’AC ad esse-re testimone delle grandi cose che Cristo operanella quotidianità e nella ferialità della propriavocazione alla laicità.I lavori si sono, poi, sviluppati in due momenti: ilprimo, unitario, ha visto l’analisi delle novità delloStatuto e la presentazione del programma an-nuale da parte del presidente Gino Sparapano;il secondo, invece, si è articolato in più moduliche hanno portato i partecipanti a suddividersinei settori di appartenenza.L’Assemblea nazionale dello scorso settembreha messo in luce la necessità di rinnovamentodella nostra associazione: ci troviamo in un con-testo di cambiamenti profondi e continui del no-stro vivere in cui emerge l’apprezzamento ver-so un cristianesimo solidale e poco trascenden-te, in continuo dialogo con le altre fedi e con la

non-fede. Anche l’AC deve contribuire arigenerare la fede dei credenti ricercandointerlocutori, linguaggi, occasioni e metodi sem-pre nuovi. La laicità deve essere vissuta comemissionarietà: è la testimonianza nella vita quo-tidiana la scelta forte sottolineata ancora dopotrent’anni dal primo Statuto. Il presidente haevidenziato le tre parole guida per ciascun as-sociato: diocesanità, unitarietà e associazione.Queste tre dimensioni devono spingerci da unlato verso una certa flessibilità e autonomia nellescelte organizzative, senza, però, dimenticarel’attenzione al territorio, e dall’altro a mantene-re saldi i legami con la Chiesa, secondo le re-centi indicazioni del Magistero.Obiettivo fondamentale della programmazioneannuale è l’apostolato, l’annuncio del Vangeloa partire dalla riscoperta della propria fede edella “passione apostolica dell’AC in un mondoscristianizzato”.Il cammino di formazione di base, personale edi gruppo, resta un punto fisso della program-mazione annuale per tutte le fasce d’età a cuisono da aggiungere proposte formative diversi-ficate per età e altre ancora di carattere unita-rio secondo la proposta associativa annuale edil calendario presentati durante l’assemblea(pubblicati sul precedente numero diFilodiretto).Il convegno di inizio d’anno si è dimostrato, comesempre, un’occasione di confronto tra gli asso-ciati e ha offerto notevoli spunti di discussione,anche piuttosto partecipati, come nel gruppod’analisi di ACR, il tutto con lo spirito di arric-chirsi e crescere nel confronto e nellapropositività che ci contraddistingue.Dulcis in fundo: durante il convegno e il mo-mento di preghiera sono stati ascoltati il nuovoinno, “Va’ e racconta quello che il Signore ti hafatto” e l’inno ACR, “E’ tutta un’altra musica”,che hanno contribuito ad attuare quel clima ami-chevole e aggregativo, già peraltro consolidatodall’amicizia tra tutti i responsabili, animatori ededucatori delle diverse associazioni parrocchialidella diocesi.Ci piace chiudere con le parole del Santo Pa-dre: «La Chiesa non può fare a meno dell’AC».Che siano d’auspicio e fonte di sostegno pertutto il cammino associativo annuale e molto,molto di più.

Con la Fede degliapostolidall’Assembleadiocesana diinizio annoa Loreto 2004.Un viaggio lungoun anno.

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3Anno XIII - ottobre 2003

Pacefd

La nostra voce vi giunge dal cuore più interno della Puglia, dallaterra dei falchi che sorvolano spazi silenti e nudi, senza confini; unpaesaggio straordinario, costruito con sapienza e arte da infinitegenerazioni di uomini laboriosi.L’Alta Murgia rappresenta oggi un modello in cui si addensano leprincipali contraddizioni che caratterizzano il nostro tempo.Molti sono i pericoli che minacciano la sopravvivenza del pa-trimonio storico e naturale di quest’area interna del Mezzogior-no e che hanno come unica finalità quella di trasformarladefinitivamente in un’area marginale e di risulta.Questo territorio subisce, tra l’altro, ancora oggi, la presenza diben cinque poligoni di tiro militare, lo spandimento illegaledi rifiuti velenosi e, non ultimo, è stato individuato tra i più pro-babili siti per lo stoccaggio nazionale di scorie nucleari...Un colpevole ritardo non consente ancora l’istituzione del ParcoNazionale nonostante sia stata sancita da una legge nazionale (426/98).Dobbiamo assolutamente sciogliere queste contraddizioni e riba-dire con forza la volontà molte volte espressa dalla sua gente, daun ampio schieramento di forze di base e dalla maggioranza dellecomunità locali, di realizzare sull’Alta Murgia il primo parcorurale d’Italia.Il nostro impegno si ricongiunge a quello espresso dal vasto movi-mento che si mobilitò contro le servitù militari e contro le guerre delpassato e, nel difficile presente, opponendosi alla cultura dell’in-differenza, delle armi e del dominio, è impegnato con coerenza,contro tutte le guerre - a partire da quelle in Iraq e nel MedioOriente - e per la costruzione permanente della pace nel sud ,per la tutela di un inestimabile e prezioso territorio, per la realizza-zione di progetti sociali ed economici alternativi in aderenza allaistintiva attitudine della nostra terra ai modelli e ai moduli della nonviolenza.La sfida è alta.

Oggi come allora vi invitiamo a esprimere il netto rifiutoalla militarizzazione, alla nuclearizzazione e al degradodell’Alta Murgia e dichiarare con forza la nostra volontàdi costruire insieme un Parco rurale all’insegna dellapace e di uno sviluppo durevole aderendo alla

MARCIAGRAVINA-ALTAMURA8 NOVEMBRE 2003

COMITATO PROMOTOREPer adesioni inviare una mail a [email protected]

oppure contattare telefonicamente il Comitato promotore della marcia allo 080 3149809

L’AC predispone un pulman per partecipare.(vedi spazio in ultima pagina)

APPELLO PER LA MARCIA GRAVINA ALTAMURA 8 NOVEMBRE

Un’altra Murgiaè possibile

Adesione dell’AC diocesanaalla Marcia Gravina-Altamura

Nell’incontro monotematico del 9 ottobreu.s., considerate le ragioni di fondo che mo-tivano l’iniziativa del Comitato promotore, ilConsiglio diocesano dell’AC di Molfetta RuvoGiovinazzo Terlizzi, ha espresso la volontàdi aderire alla Marcia Gravina-Altamura pro-grammata per l’8 novembre 2003.Le ultime tristi vicende relative allo spargi-mento di fanghi velenosi sull’Alta Murgia e laventilata probabilità di stoccaggio nazionaledi scorie nucleari, hanno scosso la coscien-za civile richiamando tutte le popolazioni, daquelle direttamente coinvolte a quelle dellezone costiere, ad alzare la guardia rispettoai multiformi interventi degradanti che si ri-percuotono sulla qualità della vita.Già negli anni passati un vasto movimentocivile, sostenuto anche dai Vescovi dellaMetropolia di Bari, si mobilitò contro lamilitarizzazione e l’utilizzazione selvaggiadel territorio ed individuò, nel progetto di co-stituzione del Parco Rurale dell’Alta Murgia,il cui iter auspichiamo che si concluda al piùpresto, un obiettivo da raggiungere quantoprima per proteggere il territorio murgiano evalorizzare il suo enorme e originale patri-monio storico-ambientale.A questo movimento, oggi nuovamente mo-bilitato, l’Azione Cattolica, associazione dilaici che vive ed ha a cuore le problematichedel proprio territorio, offre il suo contributoed unisce la sua voce perchè, pur nellacomplessità dei problemi e degli interessi incampo, si ponga un’argine al progressivo de-grado e si promuova uno sviluppoecocompatibile di una tra le più interessantiaree naturalistiche dell’Italia.

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4Filodiretto Responsabili n. 17-2003

INCONTRO DIOCESANO DELLE COPPIE ADERENTI

Qualche anno dopo...lecoppie si interrogano

Associazione fd

Équipe diocesanasettore adulti

1° Laboratorio dellapartecipazione

Carissimi Amici,le varie fragilità matrimoniali e familiari a cui assistiamo nelle nostre comunità o sentiamo attra-verso i mass media, ci spingono a riflettere su come, da cristiani e da adulti di AC viviamo, a di-stanza di tempo dal giorno del… “fatidico si”, il nostro amore coniugale.All’inizio del nuovo anno associativo Vi invitiamo al primo incontro diocesano delle coppie di ACche si svolgerà:Domenica 26 ottobre 2003Presso la Casa di preghiera (via Sovereto, Terlizzi).Tema: Qualche anno dopo…le coppie si interrogano

sull’amore coniugale”Programma

Ore 9,30 - arrivi e liturgia di accoglienzaOre 10,00 - interventi sul tema di

- Don Luca Murolo , vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico- Prof. Eugenio Scardaccione , dirigente scolastico

Ore 11,30 - breakOre 12,00 - interventi e dibattitoOre 13,00 - pranzo e socializzazioneOre 15,30 - le coppie si raccontanoOre 16,30 - S.Messa e conclusione.

È prevista l’animazione dei bambini, a cura di alcuni educatori ACR.Il pranzo sarà consumato insieme, grazie ad un servizio predisposto al costo di euro 10 a perso-na (bevande escluse); per questo è necessario prenotarsi entro il 22 ottobre telefonando ai re-sponsabili (Anna Vacca 080 3945760 – Franco Paparella 080 3512982).Sarebbe bello se ogni coppia si facesse carico di estendere l’invito a conoscenti o ad altre cop-pie.

L’Associazione diocesana dell’Azione Cattolica, in collaborazione con l’ufficio diocesano per la pastoralesociale e del lavoro, ha in programma, per l’anno associativo 2003/2004, un Corso di formazione su temi dipolitica locale, rivolto ai soci e a tutti coloro che intendono avere una informazione approfondita sullagestione del territorio e sullo sviluppo socio-economico delle comunità costituenti la Diocesi di Molfetta,Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi.Nel prossimo novembre, presso l’auditorium della parrocchia S. Maria della Stella, in Terlizzi, con inizio alleore 19,00, si terrà il primo meeting dedicato alle POLITICHE SOCIALI PER LA FAMIGLIA (i servizipubblici, i servizi alla persona), con particolare riferimento alla legge n.17/2003 recentemente approvatadalla Regione Puglia, così articolato:giovedì 6 novembre:

- illustrazione generale della tematica, da un punto di vista legislativo ed operativo- illustrazione del punto di vista della dottrina sociale della Chiesa

venerdì 7 novembre:- tavola rotonda tra gli assessori alla socialità dei Comuni di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo

e Terlizzi, per esporre le scelte politico-amministrative effettuate o programmate in materia dipolitiche per la famiglia e servizi alla persona.

Prossimamente sarà diffusa la brochure dettagliata del laboratorio con le modalità per le iscrizioni.

Territorio fd

A cura dell’Ufficiosocio politico di AC

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5Anno XIII - ottobre 2003

A PROPOSITO DELLA LIBERALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE

Leggere sì...ma sono sempre drogheNegli ultimi dieci anni il mondo della dro-

ga è cambiato in maniera significativae con esso sono cambiati anche i con-

sumatori e i modi di consumo. Un dato comuneche emerge dalla maggior parte delle indagini èche l’utilizzo di ecstasy e cocaina è più connes-so agli ambiti di divertimento serale, mentre ilconsumo di cannabis risponde più spesso ad unbisogno di aggregazione soprattutto tra i ragaz-zi più giovani.La probabilità che un giovane possa procurarsiqualche tipo di droga è aumentata e gli stimoliai contatti non sono da ricercare tanto in palesisituazioni di difficoltà personale, familiare o piùestesamente sociale, quanto piuttosto in un’in-quietudine più sottile e sfuggente, in un males-sere sottotraccia, in un disagio radicato nei rit-mi della vita quotidiana. Forse è nel disagio digiovani normali che più si nasconde e diventapericolosa l’insidia della droga.L’hashish e la marijuana (come anche l’alcool)sono sostanze largamente dominanti la scenadel giovane comune: ricordiamo le magliette dibasso profilo e la campagna sciagurata di VascoRossi nelle tre serate di Milano alla presenza dioltre 200 mila giovani.A questo proposito è da tempo che infuria ildibattito sulla legalizzazione delle droghe legge-re, identificate soprattutto nelle sostanze deri-vate dalla cannabis.I fautori della legalizzazione adducono comemotivazioni principali la non nocività deicannabinoidi e la possibilità di separare la ven-dita sul mercato nero di tali derivati dalle dro-ghe pesanti. Il problema è che si nascondonoad arte, soprattutto nei dibattiti televisivi, i ver-detti inconfutabili della medicina: le droghe leg-gere, infatti, hanno proprietà eccitanti e calmanti,narcotiche e allucinogene. L’effetto dominantedipende dallo stato psicologico del consumato-re e dalla qualità della sostanza. Gli effetti ini-ziano qualche minuto dopo l’assunzione e pos-sono durare fino a tre o quattro ore. Piccoledosi provocano sensazioni di benessere, dimi-

nuzione delle inibizioni, tendenza a parlare e ri-dere più del solito, perdita di concentrazione e diappetito, aumento delle frequenza cardiaca,arrossamento degli occhi, difficoltà di coordina-mento motorio, sonnolenza. Queste sostanze in-terferiscono con la produzione di pensiero logicoe la memoria a breve termine.Da queste poche battute scaturisce un inquie-tante interrogativo: in un contesto di legalizzazionedelle droghe leggere chi garantirà l’ordine pub-blico e l’incolumità fisica dei cittadini ( si pensialle stragi del sabato sera, la cui causa principa-le, ormai accertata, è da ricercarsi nell’uso smo-dato e incontrollato di bevande alcooliche )? Inol-tre non può essere rassicurante come risposta atale interrogativo, affermare che la legalizzazioneresponsabilizzerebbe maggiormente le istituzioniattraverso accurati controlli sulla qualità e sullaquantità delle sostanze, perché i rischi di crisi delBene Comune non diminuirebbero e il suddettoproblema rimarrebbe in tutta la sua drammaticaattualità, considerando che i consumatori occa-sionali di tali sostanze, in genere, lo fanno in grup-po come rituale di festeggiamenti, mentre chi“fuma” con più frequenza utilizza la droga an-che da solo per ascoltare musica e rilassarsi.Legalizzare una qualsiasi droga significa imboc-care una strada piena di trabocchetti e essereinsensibili di fronte ad una identità instabile co-mune a tutti i giovani di oggi, perché l’utilizzo dialcune sostanze stupefacenti sembra dunqueessere sospeso tra un desiderio di presenza nelmondo, dove ciò che è super è bello, e un desi-derio di fuga da una realtà molto più triste e menoavventurosa di quella promessa.A questo punto mi sorgono spontanee alcunedomande di carattere strettamente etico: lega-lizzare le droghe leggere non aumenterebbel’idea del divertimento trasgressivo comunquedannoso alla società? Legalizzare non compor-terebbe la convinzione che solo così ci si puòdivertire e trovare la felicità? O legalizzare puòessere solo una ragionevole proposta disperimentazione? Meditate gente, meditate…

Societa fd

Maurizio TatulliParrocchia S.Achille

É in atto a livellonazionale il dibattito

sullalegalizzazione delle

droghe leggere.Avviamo anche noi

una riflessione ariguardo invitandochiunque lo voles-se ad intervenire.

Viaggio tra le Associazioni parrocchialiLa redazione di Filodiretto avvierà una rubrica in cui ogni Associazione parrocchialepotrà raccontarsi e raccontare la propria esperienza. Pertanto si invitano tutti i presi-denti parrocchiali a rendersi disponibili per prossimi contatti con i componenti dellaredazione.

Redazione fd

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6Filodiretto Responsabili n. 17-2003

Pace fdFORUM NAZIONALE DELL’AC SULLA GLOBALIZZAZIONE

Costruttori della civiltàdell’amorePer interi mesi si è parlato di PACE: pace viola-ta, pace minacciata, pace da costruire; ad untratto mi è sembrato che la pace sia “passata dimoda”...eppure c’è un gran bisogno di pace!E’ per questo che, insieme a molti altri, 53 giova-ni della nostra diocesi hanno accolto l’invitodell’AC nazionale a partecipare al Forum tenuto-si a Roma lo scorso 6 settembre dal titolo:“Costruttori della civiltà dell’amore e della pace”.E’ stata un’occasione per vivere l’AC al di fuoridelle nostre parrocchie attraverso il confronto ela condivisione.

ORE 15.00 : Nell’Auditorium Pio in via della Con-ciliazione ha ufficialmente avuto inizio il Forum,a sua volta momento iniziale di una settimanamolto importante per l’AC: quella dell’assembleastraordinaria per il rinnovamento dello Statuto. Nel-l’aria era possibile avvertire la condivisione dellostesso ideale: credere in Gesù Cristo che dà for-za e rende gioiosi!Per l’occasione sono intervenuti quali RiccardoMoro, coordinatore di “Sentinelle nel Mattino” edirettore della Fondazione “Giustizia e solidarie-

tà”, Mons.Tommaso Valentinetti, presidente diPax Christi Italia, e Paola Bignardi, nostra pre-sidente nazionale; tutti loro ci hanno invitato acostruire la Pace nella nostra quotidianità impe-gnandoci per il bene comune.

ORE 17.30: Dalle parole ai fatti… dalle riflessio-ni alle testimonianze… Si sono esibiti il gruppoberbero di Nour-Eddine che ci ha fatto assapo-rare la musica nordafricana e dopo i KlezRoYmche ci hanno deliziato con musica klezmer os-sia musica popolare strumentale degli ebrei del-l’Europa orientale. I due gruppi girano il mondogridando con le loro canzoni “la pace è possibi-le”. Spontaneamente hanno deciso di suonareinsieme … immaginate il risultato… un vulcanodi energia che ti prendeva e non si fermava più.

ORE 20.00 : Abbiamo affidato i nostri desideri,le nostre paure, la nostra vita a Colui in cui tuttinoi crediamo e per il quale siamo disposti a faretutto.Dal buio di via della Conciliazione ci siamoincamminati alla volta di San Pietro portandodelle fiaccole, con le quali lì nel piazzale abbia-mo composto la scritta PAX. Con estremo rac-coglimento abbiamo iniziato la veglia, lunga, mamolto significativa e ricca di simboli: la Luce;l’Acqua, con cui abbiamo segnato il nostro vici-no prima rientrare nella basilica, quell’acqua checi purifica, ci disseta ed unisce ad altri popoli;laParola e il Pane, segno di comunione e pacefraterna. Non capita tutti i giorni di concedercigrandi momenti di silenzio e riflessione! Tantigiovani e giovanissimi, in modo differente, pre-gavano ed è così che anche il silenzio produce-va brividi di emozione in cui ci si può rendereconto della propria fede.

ORE 23.00 : è l’ora del concerto d’acqua , unafontana allestita sempre lungo via della Conci-liazione cambiava colore a ritmo di musica checi accompagnava verso la fase conclusiva di que-sta intensa giornata di preghiera …Sì, l’arte della preghiera non ha regole, si puòpregare in tanti modi e noi li abbiamo sperimen-tati i un’unica giornata: con le parole, con la mu-sica, con il silenzio, con la danza ( durante laveglia il salmo 104 è stato cantato e danzato) econ le immagini come quelle di donne con inbraccio il loro bambino che ornavano l’AuditoriumPio. Che altro dirvi? E’ vero ,abbiamo anche fat-to un lungo viaggio per raggiungere Roma, ci sia-mo stancati abbastanza, ma abbiamo vissutoun’esperienza così intensa da annullare ogni fa-tica.

Loretta GorgoglioneSant’AgostinoGiovinazzo

Nell’entusiasticacronaca di Loretta,l’esperienza delforum nazionalepromosso daigiovani di AC, il 6settembre scorsoa Roma, nell’ambi-to della settimanadell’assembleastraordinaria. Vihanno partecipato53 giovanissimi e agiovani della dioce-si.

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7Anno XIII - ottobre 2003

Associazione fd

PREMESSANel documento finale dell’ultima assemblea nazionale dell’AC, che delinea il cammino e le sceltefondamentali che l’associazione intende perseguire per il triennio 2002/05, uno spazio importanteè dedicato all’autofinanziamento associativo, come strumento indispensabile per dotare i varilivelli associativi (dal nazionale al parrocchiale) di quelle risorse da utilizzare poi per il potenziamentodell’offerta formativa. Il punto di partenza di questo progetto è sempre stato indicato nel senso dicorresponsabilità che ciascun aderente dovrebbe sentire e che dovrebbe portarlo a contribuirefattivamente per qualcosa che non è, dunque, di altri, ma innanzitutto proprio.

VERIFICA ESPERIENZA PASSATAL’esperienza attuata nella nostra diocesi durante lo scorso anno associativo ha avuto risultatiabbastanza contraddittori e dunque difficili da interpretare. Infatti a fronte di un iniziale scettici-smo da parte di molte realtà parrocchiali, come nei confronti di tutte le novità d’altronde, si puòdire che la partecipazione effettiva ha poi coinvolto gran parte delle parrocchie; molto diverso èstato il coinvolgimento al progetto da parte di ciascuna città (dal tanto di Giovinazzo al quasi nulladi Ruvo). Emblematico è stato anche il fenomeno della sovrapposizione delle attività proposte dalprogetto diocesano per l’autofinanziamento con alcune attività programmate dalle singole par-rocchie. Infine da più parti si è sottolineato come fosse illogico realizzare un autofinanziamentogravando comunque sulle tasche degli ade-renti (vedi tornei)

PROPOSTA 2003/04E’ necessario innanzitutto precisare conpiù chiarezza l’obiettivo di questo proget-to, anche alla luce dei risultati avuti lo scorsoanno: certamente non può essere il ritoc-co della quota di adesione, perchè questosignificherebbe raccogliere un quantitativotroppo alto di fondi, cosa irrealizzabile, allaluce dei risultati ottenuti.Quello che si devefare è, invece, pensare ad un progetto ar-ticolato secondo vari livelli (dal diocesanoal parrocchiale) con diversi obiettivi da rag-giungere.E’ giusto che si punti anche ad iniziativeche coinvolgano più gente estranea all’as-sociazione, ma, sulla base del discorso delsenso di corresponsabilità associativa e dipartecipazione diretta di ogni socio alla vitadella propria associazione, ci sta anche chesi possano vivere esperienze “targate AC”perché è importante sottolineare come al-cune delle iniziative che si pensa di svol-gere a livello diocesano o cittadino, devo-no essere vissute in uno spirito che vadaben oltre il discorso dell’autofinanziamentoe che permettano agli aderenti di usciredalla parrocchia e di incontrarsi con gli al-tri aderenti e di vivere insieme la giustadimensione associativa, dimensione chenegli ultimi tempi si va un po’ perdendo afavore di un dimensionamento eccessiva-mente parrocchiale dell’esperienza di AC.

UN’IMPORTANTE ATTIVITÀ DA PENSARE ED AVVIARE SIN DA ORA.

L’autofinanziamento dell’ACparrocchiale e diocesana

PROPOSTA LIVELLO PARROCCHIALEObiettivo: Far raccogliere ad ogni singolo gruppo fondi per abbassa

re in maniera più o meno cospicua la quota di adesione diogni aderente del gruppo e per contribuire alla normalevita della propria associazione parrocchiale(Si sottolinea l’importanza di lavorare in gruppo in modotale da cementare questa dimensione basilare per la nostra esperienza associativa)

Tempi: Periodo da Settembre a Dicembre in modo particolare(o tutto l’anno associativo)

Iniziative: Recital/commedia... Vendita di castagne e vino novello...

Sagra della bruschetta o della focaccia o ...Palloncini per bambini…Servizio di guida artistico-storica della propria chiesae quartiere annesso...Gadget associativi da venderenell’area predisposta durante l’incontro unitario diocesanodi AC (25 aprile 2004) ……..……e chi più ne ha più ne metta!!

PROPOSTA LIVELLO DIOCESANOObiettivo: Raccogliere fondi da gestire a livello diocesano a favore

del potenziamento di strutture e servizi che possano essere messi anche a disposizione delle parrocchie e diogni singolo aderente. Devolvere una parte del ricavato alcentro nazionale.

Tempi: Periodo da Gennaio a GiugnoIniziative: Tornei di calcetto maschili e femminili (o pallavolo) per

giovani, giovanissimi e ACRTorneo di burraco per giovani e adulti,TEMPO ESTATE ECCEZIONALE per ragazzia livello cittadinoMaxi lotteria inserita nell’incontro diocesano unitario diAC (25 aprile 2004).

Graziano SalveminiConsigliere diocesano

Mentre ripartono leattività formative

dei gruppi e siricomincia a parla-

re di adesioneall’ideale dell’AC, è

opportuno anchepensare alle attività

diautofinanziamentoche, se avviate da

subito, possonoconsentire già di

ridurre il contributodegli aderenti per

questo anno.

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fdfdNotizie Comunicazioni & Appuntamenti

Ottobre15-16 A livello cittadino (vedi pag. 5)

Percorso Giovani

19 Domenica, 9-17 parr. S.Pio XProgetto Formazione Responsabili1° modulo neo educatori/animatori

21 Martedì, centro diocesano, 19,30Ocktober fest MSAC

23 Giovedì, centro diocesano, 19,30presidenza diocesana

26 Domenica, 9,30-17, presso la”Casa di preghiera” in TerlizziIncontro diocesano coppie di AC

30 Giovedì, centro diocesano, 19,30presidenza diocesana

Novembre6-7 Domenica, Terlizzi, 19-21

salone parrocchiale S.M.StellaLaboratorio della partecipazione

9 Domenica, nelle città e parrocchieFeste dell’accoglienzadei giovanissimi

13 Giovedì, Centro Diocesano, 18,30Progetto formazione Responsabilianimatori adulti e coppie

16 Domenica, 9-17 parr. S.Pio XProgetto Formazione Responsabili2° modulo neo educatori/animatori

28 Venerdì (luoghi e orario da indicare)Progetto Formazione Responsabili2° livello educatori/animatori

fd Redazione

Direttore responsabile: Luigi SparapanoUfficio stampa: Michele Pappagallo (responsabile),don Pietro Rubini, Gianni Capursi, Maria Mangiatordi,Giangiuseppe Falconieri, Michele La Grasta, Onofrio Losito,Antonella Mucciaccia, Beppe Sorice, Vito Lamonarca,Antonella Lucanie.Allestimento e spedizione: Maria Vittoria Poli, Michele eAngela Vilardi, Giovanni e Maria Bufi, Dino e Angela deGennaro.Elaborato e ciclostilato in proprio. Tiratura: 500 copieSpedito da Bari: venerdì 17 ottobreInviato gratuitamente ai responsabili di AC.Sede: Piazza Giovene 4 - 70056 Molfetta (BA)Tel (fax) 080 3351919 Email : [email protected] on line sul sito www.acmolfetta.it

INCONTRO REGIONALE MIEAC Si svolgerà dome-nica 26 ottobre presso la sede dell’Azione Cattolicadiocesana di Bari, piazza A.Moro, 33 alle ore 8,45-17,30, ilconvegno regionale del Movimento di Impegno educativo diAC, sul tema: EDUCARE OGGI ISPIRANDOSI AL VANGE-LO.Interverrà l’assistente nazionale mons. Domenico Sigalini ,e si farà un’esperienza di laboratorio di progettazioneeducativa. Nello scorso anno associativo abbiamo avviatoquesta esperienza e vorremmo potenziarla in questo anno,pertanto invitiamo tutti coloro che sono sensibili alleproblematiche educative (genitori, educatori, insegnanti...) apartecipare prendendo contatti con Tonia Angione (0803384598).

PEREGRINATIO MARIAE: CAMBIO DATA Dalcentro nazionale e regionale ci comunicano la variazione didata delle Peregrinatio Mariae in Puglia: la nostra diocesiospiterà l’immagine della Madonna di Loreto dal 26 al 28 di-cembre, anzichè dal 21 al 23 novembre.Coincidendo tale data con gli Esercizi spirituali, ne comuni-cheremo a breve la nuova data.

NUOVI SACERDOTI IN DIOCESI. La nostra chiesalocale si arricchisce di due nuovi preziosi doni: i diaconi Pa-squale Rubini e Vincenzo Turturro saranno ordinati pre-sbiteri durante la celebrazione presieduta dal Vescovo, ve-nerdì 31 ottobre alle ore 19,30 nella Cattedrale. Mentre rin-graziamo il Signore, Buon Pastore, che provvede a custodiree a guidare il suo Popolo attraverso il dono dei sacerdoti,ringraziamo Pasquale e Vincenzo per aver accolto la chia-mata del Signore e auguriamo loro un fecondo ministerosacerdotale.

MARCIA GRAVINA ALTAMURA 8 NOVEMBRE.La marcia si snoderà lungo il percorso che collega Gravinaad Altamura (lungo la S. S. 96), per una distanza complessi-va di 14 km che saranno percorsi in circa 3 ore e mezza, conpartenza alle ore 13,30 da Gravina e arrivo alle ore 17 circaad Altamura. Dopo alcuni interventi si concluderà con unmomento musicale.Il nostro pulman partirà alle ore 12,00 da Giovinazzo (PiazzaV.Emanuele), alle ore 12,15 da Molfetta (Madonna dellaPace), alle ore 12,45 da Terlizzi (Banco di Napoli) e alle ore13 da Ruvo (parrocchia S.Domenico). Chi avesse intenzionedi partecipare dovrà prenotarsi (quota 4 euro) telefonando aGino, 349 2550963, entro il 30 ottobre.

TROFEO “P.G.FRASSATI”. Si svolgeranno il 31/10 alleore 20,00 presso il campo della Parrocchia Santa Famiglia,le finali per il 1° e 2° posto dei tornei Giovanissimi e Giovani,promossi nell’ambito del progetto di autofinanziamento 2002-2003. A conclusione delle partite si terrà la cerimonia dipremiazione delle prime vincitrici, mentre a tutti i partecipantisarà consegnato un attestato. Inviatiamo almeno unrappresnetante per squadra ad esserci per ritirare i premi ei diplomi.