Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

10
1 Farsi in Farsi in 4 4 PER ZONA Q UATTRO [email protected] N. 16 aprile 2012 NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 P arte, non parte? Forse adesso parte. La linea 4 della metropolitana an- cora non esiste e ha già alle spalle una storia travagliata fatta di progetti e tagli, annunci e denunce al Tar. Ma nalmen- te dovremmo esserci: nei giorni scorsi il comune ha consegnato le prime aree su cui sarà aperto il cantiere all’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese guidata da Impregilo S.p.A). Certo, ri- spetto ai piani originari il progetto è pesantemente ridimensionato, aprono solo i cantieri per le stazioni di Linate, Forlanini Fs e Forlanini quartiere. Tre stazioni, meno della metà rispetto alle otto previste dal progetto originario. È il piano di minima da realizzare per Expo, entro il 2015 la linea 4 della me- tropolitana collegherà l’aeroporto di Linate alla nuova stazione ferroviaria Forlanini, che verrà costruita entro il 2013 all’imbocco di viale Corsica, do- ve già corrono i binari dei treni in arri- vo da Lambrate, dove arriverà anche il Passante ferroviario. «Il nostro obietti- vo è consegnare prima possibile l’inte- ra linea ai milanesi — ha spiegato l’as- sessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran—ma l’arrivo alla fermata di For- lanini Fs, dove verrà costruita la nuova stazione del Passante ferroviario, assi- cura comunque il collegamento di Li- nate con il sito di dell’esposizione». Il progetto della M4 nasce diviso in due tratte: una da Lorenteggio a Sforza/Po- liclinico (6,5 chilometri e 13 stazioni); l’altra da Sforza/Policlinico a Linate (7,7 chilometri e 8 stazioni). È poi sta- to unicato per ridurne i tempi di rea- lizzazione, il progetto ha un valore complessivo di un miliardo e 700 mi- lioni. Il ministero dei Trasporti contri- buisce per il 46 per cento, i privati per il 30 per cento e il Comune copre il resto delle spese. L’arrivo da Linate alla stazione For- lanini nel 2015 dovrebbe essere segui- to dal prolungamento no a San Babila, con le stazioni di Argonne, Susa, Dateo, Tricolore, Visconti di Modrone (San Babila) anche se oggi è davvero dif- cile fare previsioni sui tempi. Le stazio- ni da Forlanini a San Babila verranno costruite in cantieri a cielo aperto e le gallerie saranno scavate da un’enorme talpa meccanica sotterranea. È n trop- po facile prevedere qualche sconvolgi- mento nella viabilità. Luciana Giruzzi Finalmente: la METROPOLITANA 4

Transcript of Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

Page 1: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

1

FarsiinFarsiin44PER ZONA QUATTRO

[email protected]

N. 16aprile 2012

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

Parte, non parte? Forse adesso parte. La linea 4 della metropolitana an-

cora non esiste e ha già alle spalle una storia travagliata fatta di progetti e tagli, annunci e denunce al Tar. Ma fi nalmen-te dovremmo esserci: nei giorni scorsi il comune ha consegnato le prime aree su cui sarà aperto il cantiere all’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese guidata da Impregilo S.p.A). Certo, ri-spetto ai piani originari il progetto è pesantemente ridimensionato, aprono solo i cantieri per le stazioni di Linate, Forlanini Fs e Forlanini quartiere. Tre stazioni, meno della metà rispetto alle otto previste dal progetto originario. È il piano di minima da realizzare per Expo, entro il 2015 la linea 4 della me-tropolitana collegherà l’aeroporto di Linate alla nuova stazione ferroviaria

Forlanini, che verrà costruita entro il 2013 all’imbocco di viale Corsica, do-ve già corrono i binari dei treni in arri-vo da Lambrate, dove arriverà anche il Passante ferroviario. «Il nostro obietti-vo è consegnare prima possibile l’inte-ra linea ai milanesi — ha spiegato l’as-sessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran—ma l’arrivo alla fermata di For-lanini Fs, dove verrà costruita la nuova stazione del Passante ferroviario, assi-cura comunque il collegamento di Li-nate con il sito di dell’esposizione». Il progetto della M4 nasce diviso in due tratte: una da Lorenteggio a Sforza/Po-liclinico (6,5 chilometri e 13 stazioni); l’altra da Sforza/Policlinico a Linate (7,7 chilometri e 8 stazioni). È poi sta-to unifi cato per ridurne i tempi di rea-lizzazione, il progetto ha un valore

complessivo di un miliardo e 700 mi-lioni. Il ministero dei Trasporti contri-buisce per il 46 per cento, i privati per il 30 per cento e il Comune copre il resto delle spese.

L’arrivo da Linate alla stazione For-lanini nel 2015 dovrebbe essere segui-to dal prolungamento fi no a San Babila, con le stazioni di Argonne, Susa, Dateo, Tricolore, Visconti di Modrone (San Babila) anche se oggi è davvero diffi -cile fare previsioni sui tempi. Le stazio-ni da Forlanini a San Babila verranno costruite in cantieri a cielo aperto e le gallerie saranno scavate da un’enorme talpa meccanica sotterranea. È fi n trop-po facile prevedere qualche sconvolgi-mento nella viabilità.

Luciana Giruzzi

Finalmente:la METROPOLITANA 4

Page 2: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

2

Dopo l’introduzione fatta dal coordi-natore cittadino di Milano France-

sco Laforgia seguono gli interventi di Daniela Benelli Assessore al Decentra-mento, Marilena Adamo Senatrice, Fa-bio Arrigoni Presidente di Zona 1, Car-mela Rozza Capogruppo PD, Sergio Poggio segreteria provinciale.

Vengono delineati possibili itinerari che porteranno, a partire dalla delibera di Giunta del 02/03/2012, alla valorizza-zione del decentramento per giungere al termine del mandato di Pisapia ad una organizzazione della città con mu-nicipalità al posto delle circoscrizioni attuali. Parallelamente proseguirà, con diversi percorsi legislativi alternativi, il cammino verso la “Città metropolitana” (con la fi ne 2012 la Provincia attuale non ci sarà più).

Fatto questo brevissimo ma doveroso cenno ai temi forti del Forum, voglio mettere a fuoco una rifl essione fatta in tale sede da C.Rozza e da D.Benelli circa la necessità di sviluppare una mag-giore “cultura di governo”, sia per co-loro che sono stati eletti per la prima volta nei Consigli di Zona ed in Consi-glio Comunale, sia per tutti noi del PD che vogliamo collaborare con loro a

partire dai Circoli del partito.Avere Cultura di governo signifi ca am-ministrare tenendo conto contempora-neamente di due aspetti: da un lato bi-sogna fare le scelte ricordando il pro-gramma del Sindaco, tendendo a con-cretizzare, per quanto possibile, le op-zioni già presenti nel programma fatto dal PD (sapendolo aggiornare man ma-no che passa il tempo e mutano le con-dizioni al contorno), dall’altro non ci si può impuntare a voler votare solo quel-lo che ci piace, che è coerente con la sensibilità della nostra gente. Rozza ha spiegato ad esempio che noi non avrem-mo mai votato la realizzazione dell’au-tosilos di P.za S. Ambrogio.Il cantiere va chiuso al più presto e con minimi inconvenienti per l’area: bloccare i la-vori signifi cherebbe dover pagare cen-tinaia di milioni di euro di penali, soldi che andrebbero sottratti ad investimen-ti che giudichiamo più importanti. Una cultura di governo implica che chi è eletto ed ha responsabilità ammini-strative sappia gestire anche i rapporti coi vari “Comitati di cittadini”: si dia-logherà, si cercheranno delle mediazio-ni, ma, se necessario ci sarà da dire dei NO in vista di un bene più generale. Lisciare il pelo ai comitati e poi non poter tenere fede ad eventuali impegni

che essi arrivano a strappare e molto peggio che dire dei NO motivati e one-sti!È cultura di governo saper gestire le scarse risorse disponibili coinvolgendo responsabilmente le Zone, attribuendo la competenza di spesa ai futuri Muni-cipi della città metropolitana. Benelli spiega anche che cultura di go-verno signifi ca riprogettare il funziona-mento degli uffi ci della macchina co-munale, centralizzati dalla Moratti, pensando al nuovo decentramento, sa-pendo “provare” le modifi che organiz-zative in qualche zona prima di esten-derle a tutte le altre, senza fare grandi proclami, ma puntando ai risultati per i cittadini.Anche noi dei Circoli PD dobbiamo far-ci carico di acquisire maggiore cultura di governo, imparando a lavorare coi nostri Consiglieri eletti. Nel rispetto del-le loro responsabilità la nostra cultura di governo ci porterà a farci promotori delle istanze che i nostri partecipanti propongono, aiutando i nostri eletti gra-zie alla conoscenza di ogni angolo del-la Zona, o di argomenti specifi ci. Abbiamo fatto responsabilmente oppo-sizione, ma ora, fi nalmente siano forza di governo!

Roberto Rossi

Palazzo Marino, 3 marzo 2012

A MARGINE DEL1° FORUM SUL DECENTRAMENTO

continua alla pagina seguente

Serena Uccello (giornalista de Il Sole 24 Ore) ha introdotto l’argo-mento presentando i dati riguar-

danti l’evasione fi scale in Italia: circa 120 miliardi sfuggono, ogni anno, alle casse dello Stato. L’intera economia sommersa (lavoro nero compreso) vale in Italia circa 300 miliardi, quasi un quinto della ricchezza complessiva pro-dotta dal Paese. In Europa il sommerso si stima, in media, tra il 7 e il 16%;

paesi scandinavi 5%, Italia (dopo la Grecia) 20%. Le quote più alte si regi-strano nell’edilizia, in agricoltura e nel commercio al dettaglio. Una parte cospicua della cifra è ascri-vibile alla criminalità organizzata, al riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite. Bankitalia stima che

EVASIONE FISCALEE LOTTA AL RICICLAGGIO

Milano

12 novembre

2a giornata del

CORSO ANTIMAFIA

Page 3: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

3

EVASIONE VISCALE E LOTTA...G

IGGI poeta di Roma

Li giochi olimpici de RomaMa come! Stamo a strigne la cinturae poi volemo fa’ puro li giochi?..De certo qui ce sta la fregaturade chi vo’ guadagnacce, ma so’ pochi...

Chi li voleva è ’r sindaco Alemanno,ma j’hanno detto “no” Di Pietro e Lega…poi Monti ha sentenziato: “Nun se fanno!..La Grecia inzegna e Gianni nun me frega!”...

Ce so’ arimasti male tutti quantipenzanno ar grosso affare ch’è sfumato:l’apparti e li lavori ereno tanti…chissà quanto c’avrebbero magnato!..

Ma pe’ fortuna mo’, co’ Mario Monti,c’è quarcheduno che sa fa’ li conti…

Giggi Campagnano, 15.2.2012

l’industria del riciclaggio rappresenti da sola il 10% del PIL, quindi con un fatturato di 150 miliardi sarebbe la pri-ma azienda del Paese. Senza il riciclag-gio il denaro delle mafi e sarebbe scar-samente utilizzabile; per tradursi in potere economico vero, occorre che venga immesso nel circuito legale. “Il riciclaggio rappresenta un ponte fra cri-minalità e società civile”, dice Banki-talia, e informa che i criminali arrivano spesso a sedere nei consigli d’ammini-strazione, contribuendo “all’assunzione di decisioni economiche e sociali rile-vanti”. Per di più la crisi offre alla cri-minalità terreno fertile, data la disponi-bilità di ingenti quantità di denaro da investire.Tutto ciò incide pesantemente sulla qualità della nostra economia, della nostra sicurezza, della giustizia e del-la nostra vita in generale.

Mario Turla (esperto antiriciclaggio) ha illustrato la normativa antiriciclaggio e presentato un modello organizzativo per contrastare l’infi ltrazione delle or-ganizzazioni criminali.Il 1° gennaio 2008 è entrata in vigore la Legge 231/2007. Banche, intermediari fi nanziari e professionisti (avvocati, no-tai, ecc.) sono obbligati a segnalare ogni operazione sospetta alla Unità di Infor-

mazione Finanziaria (UIF), una strut-tura costituita presso la Banca d’Italia per prevenire e combattere il riciclaggio e il fi nanziamento del terrorismo.Intermediari e professionisti, per indi-viduare le transazioni sospette (approc-cio basato sul rischio, ossia sulla pro-babilità che ci possa essere infi ltrazione mafi osa), possono avvalersi di indica-tori di anomalie forniti dall’UIF. Esem-pi: identità, professione e comportamen-to del cliente; operazioni inusuali rispet-to alla prassi di mercato, incoerenti col profi lo economico-fi nanziario del clien-te, operazioni effettuate ingiustifi cata-mente in favore di terzi; eccessivo uso di contante, tecniche di frazionamento, utilizzo di carte di pagamento incoeren-te con la normale operatività; ricorso a money transfer. Insomma le banche devono conoscere bene i loro clienti ed assicurarsi che le operazioni siano tracciabili. Gli operatori non fi nanziari sono tenu-ti a controllare: commercio di oro, case d’asta o gallerie d’arte; recupero credi-ti per conto terzi; custodia e trasporto di denaro contante; case da gioco, scom-messe, mediazioni immobiliari.A questi dati, incrociati e correlati con altri dati desunti da altre fonti (anagra-fe, edilizia, numero di case, licenze, appalti, ISEE, redditi, liste ....), viene attribuito un punteggio e viene così cal-colato il rischio; per i soggetti classifi -

cati con rischio medio/alto si procede all’adeguata verifi ca rafforzata e, suc-cessivamente all’eventuale segnalazio-ne alla magistratura.Il relatore ha concluso con una doman-da: conviene controllare? Ovviamente sì. Per equità sociale, mag-giore legalità, maggiori introiti. E sarebbe ora di istituire anche da noi il reato di autoriciclaggio. Reinvestire in prima persona i proventi dell’attività criminale è reato in gran parte dei pae-si dell’Unione, è lecito invece in Italia. Un esempio di applicazione del model-lo descritto è stato presentato da Maria Ferrucci (Sindaca di Corsico) che ha illustrato la buona pratica attuata nel suo comune, con l’obiettivo di contra-stare l’illegalità, garantire la giustizia sociale e il riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini. Con i suoi collaboratori ha costituito il gruppo legalità (funzionari, dirigenti, assessori) che, dopo una fase di cono-scenza e studio del fenomeno, e di con-fronto con altri Comuni e realtà impe-gnate da tempo sui temi della legalità (prima fra tutte l’associazione AVVISO PUBBLICO), ha avviato varie iniziati-ve per prevenire l’illegalità:• redazione di un codice etico (per la

parte politica, tecnica, per i fornitori e i collaboratori esterni)

• defi nizione di normative specifi che per assicurare massima trasparenza negli appalti e subappalti e nelle pro-cedure di gara

• integrazione del SIT (sistema infor-mativo territoriale) con altre banche dati

• creazione di un termometro del ri-schio

• incontri periodici con le forze dell’ordine

• white list delle imprese virtuose• indici di premialità anche in urba-

nistica (Protocollo di Merlino)• promozione della cultura della le-

galità attraverso strumenti di comu-nicazione diretta, corsi di formazione ed educazione alla legalità e all’etica pubblica, iniziative culturali di sen-sibilizzazione e coinvolgimento di tutti i cittadini

• interventi educativi fi n dalle scuole primarie.

Con l’uso di questi strumenti non pos-siamo che aspettarci risultati positivi. Naturalmente il contrasto all’illegalità richiede anzitutto determinazione e co-raggio. Che certo non mancano alla nostra Sindaca.

Agnese MangiaConsigliere PD Zona 4

Page 4: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

4

Questo è il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì 29 febbra-io preso il CAM di Corso Gari-

baldi alle ore 20,30.L’incontro era organizzato dal Forum Immigrazione PD Milano.L’obiettivo principale del convegno, ha spiegato in apertura Daniela Pistillo, era quello di presentare l’immigrato non più e non solo come soggetto bisogno-so di assistenza ma anche come opera-tore economico, visto che ben l’11,2% del PIL proviene dalle attività degli im-migrati. L’idea era quella di affi ancare, nell’immaginario collettivo degli italia-ni, alla fi gura del migrante che delinque quella dell’imprenditore che porta ric-chezza e benessere al Paese.È toccato al prof. Antonio Chiesi, re-sponsabile del progetto Il profi lo na-zionale degli immigrati imprenditori, dare un apporto scientifi co al dibattito. Egli ha sostenuto che il fenomeno del-le imprese straniere costituisce una re-altà inevitabile ed essenziale dell’eco-nomia italiana. D’altra parte, gli Stati Uniti e il Canada hanno fondato il loro benessere proprio sul lavoro degli im-migrati. Ha poi aggiunto che nelle zone in cui è più alto l’indicatore di integra-zione (matrimoni misti, basso tasso di criminalità...) gli imprenditori immigra-ti sono più presenti. Così a Prato l’eco-nomia dipende per il 14% dalle impre-se straniere, mentre a Lecce e a Catan-zaro solo per l’1%.Pierfrancesco Majorino nel suo breve intervento ha posto l’attenzione sulla necessità di valorizzare il capitale so-ciale degli immigrati sviluppando forme di accesso al credito, perché troppo spesso le banche sono condizionate da pregiudizi inaccettabili.L’assessore ha poi sottolineato l’impor-tanza politica della presenza delle im-

prese straniere in Italia dal momento che esse sono dei collegamenti con i paesi di origine degli imprenditori e si confi gurano quindi come mezzi di co-operazione allo sviluppo.A questo punto sono partite le testimo-nianze dei tanti imprenditori stranieri che con il loro italiano, talvolta incerto, altre volte impeccabile, hanno suscitato inte-resse, stupore e tanta simpatia nel pub-blico. Diamo conto brevemente di quel-le che ci sono sembrate più signifi cative.Radwan Khawatmi (Siriano. Presiden-te del Movimento Nuovi Italiani) ha riferito dati che dovrebbero conoscere tutti gli italiani. 1) Le attività lavorative degli immigrati hanno avuto un fattu-rato di 130 miliardi di euro, una cifra pari a quella che ha messo in crisi la Grecia e il Portogallo. 2) Sono 215.000 le imprese degli immigrati che danno lavoro anche agli italiani. 3) Non è ve-ro che gli stranieri hanno rubato il la-voro agli italiani: hanno invece sostitu-ito i nativi nei posti meno appetibili. 4) Gli stranieri hanno versato 90 miliardi all’INPS senza ricevere alcun benefi cio, essendo ancora troppo giovani.Khawatmi ha accennato anche alla sua storia personale che lo ha visto passare dallo stato di semplice ed umile emi-

grante a quello di fondatore di un’im-presa con un fatturato di 50 milioni di euro e che dà occupazione a centinaia di lavoratori stranieri ed italiani. Che c’è dunque di strano, ha concluso Kha-watmi, se gli immigrati, protagonisti della vita economica dell’Italia, chie-dono la cittadinanza italiana, chiedono corsi di italiano per i fi gli, chiedono il diritto di scegliere col voto gli ammi-nistratori locali? Ci verrebbe da dire, caro Radwan, che le tue sono delle ri-chieste più che legittime e che la poli-tica al più presto deve fare tutto il pos-sibile per accoglierle. Per un semplice principio di civiltà! E non solo!Francesco Hu ha raccontato della sua esperienza di imprenditore nella rocca-forte della Lega a Legnano. Ha diver-tito i presenti dicendo che al momento del rilevamento di un ristorante (con cucina rigorosamente italiana) ha mes-so in conto un calo del 20% dei clienti: gli elettori leghisti. Ha insistito sul fat-to che paga le tasse e che pertanto ha diritto alla cittadinanza e al voto. Ri-cordate i ribelli americani che nel 1775 protestando contro la madrepatria, l’In-

FORUMIMMIGRAZIONE

Imprese straniere:una formadi concorrenzao unfattore di crescita?.

continua alla pagina seguente

Page 5: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

5

L’azzardo sul “rischio” e la crisi eco-Si tratta dell’evoluzione di un con-

cetto, di cui ci siamo impadroniti nella speranza di diventare padroni del nostro futuro, ma come tutte le nostre pensate portate all’eccesso, può creare enormi disastri.Si è detto che la crisi che sta attraver-sando il mondo occidentale è di natura soprattutto fi nanziaria e una parte è stata individuata anche nel cavalcare la componente rischio come motore dell’economia. Per cercare di dominare questo “rischio” le società di investi-menti utilizzano modelli matematici nella speranza di capire il futuro.Per capire meglio parliamo un po’ di questo concetto così come ormai è in-teso dalla nostra cultura occidentale; nel medioevo non esisteva, né esiste oggi nella maggior parte delle culture tradi-zionali, L’idea di rischio emerge nei secoli XVI e XVII, per indicare scelte azzardate che sono attivamente perseguite in vista di possibilità future. Originariamente aveva senso in riferimento allo spazio, coniata per gli esploratori che si avven-turavano per il mondo, solo più tardi fu trasferita al tempo.Si cominciò ad usarla in ambito banca-rio e di investimento, cioè per indicare il calcolo delle conseguenze probabili delle decisioni di investimento per chi dava e per chi prendeva a prestito.

Comincia quindi a essere largamente usato in una società orientata verso il futuro, che vede il futuro proprio come un territorio da conquistare o coloniz-zare. I suoi lati - positivo e negativo - sono evidenti fi n dagli inizi della società in-dustriale moderna. Il rischio è il dina-mismo che muove una società legata allo scambio, che intende determinare il proprio futuro anziché lasciarlo alla religione, alla tradizione o ai capricci della natura.. Il capitalismo moderno si innesta nel futuro calcolando i profi tti e le perdite a venire, e quindi i rischi, come un pro-cesso continuo. Questo è stato reso pos-sibile con l’invenzione della partita doppia nel secolo XV, fatto che rese possibile delineare come il denaro po-tesse essere investito per rendere altro denaro. Quindi questo concetto ha sempre fatto parte della modernità.Però oggi le cose non stanno più tanto in questi termini: molto spesso i nostri tentativi di controllare il futuro tendono a ritorcersi contro di noi. Quanto sopra è un sunto tratto da un saggio sulla globalizzazione del 1999.Un saggio profetico, infatti ho trovato un articolo su Le Scienze di questo gennaio intitolato “ Wall Street continua a scommettere sul nostro futuro usando basi scientifi che inconsistenti”.Quindi una delle cause della crisi at-

tuale è la matematica (naturalmente usata male), infatti le società di inve-stimento hanno sviluppato modalità di gestione dei soldi dei clienti così com-plesse da affi darsi ad arcane formule matematiche nella valutazione dei ri-schi, formule che, come abbiamo do-lorosamente constatato a posteriori, possono essere terribilmente fuorvian-ti. Fidandosi di questi modelli, troppo complessi per la quantità di variabili in gioco, le società di investimento hanno amplifi cato la portata delle loro scom-messe con ingenti masse di denaro pre-se a prestito. I risultati ( disastrosi ) porterebbero a dire di diffi dare al mo-mento di tali modelli, ma questo si scontra contro lo spirito e i costumi di Wall Street che continua a spendere decine di milioni di dollari nel tentati-vo di migliorarli, ma questi divengono sempre più complessi e questa loro stes-sa complessità diventa un ostacolo, quindi al momento sono inaffi dabili e non si sa ancora per quanto.

A quanto pare Wall Street si diverte a fare scommesse e noi siamo quelli che le paghiamo. Non si pensa a cambiare le regole del mondo fi nanziario e questo tranquilla-mente “continua a condurre l’econo-mia globale verso un futuro che rischia di ripetere il passato.”

Roberto Poli

L’azzardo sul «RISCHIO»E LA CRISI ECONOMICA

ghilterra, dichiararono: nessuna tassa senza rappresentanza?L’imprenditrice colombiana Adriana Luz Poveda, non senza diffi coltà, a causa dell’emozione, ha parlato dei suoi inizi come domestica e di come facen-do sintesi tra quello che sapeva e ciò che ha appreso in Italia ha messo su un’azienda nel campo dei servizi. Ha chiesto anche lei che il Comune orga-nizzi corsi di italiano per gli stranieri e lezioni fi nalizzate alla conoscenza del-le leggi italiane.Abdelmak Azamouz, imprenditore marocchino, traduttore giurato dal ‘97 nell’Uffi cio Stranieri del Comune (li-cenziato da Formentini!), è stato costret-

to a mettersi in proprio. Ha fondato una società che effettua traduzioni commer-ciali, legali, ecc. Grazie alla sua impre-sa ha avuto l’opportunità di organizza-re incontri tra investitori italiani e in-dustriali libici, marocchini, ecc. Ha così dato una mano alla cosiddetta pri-mavera araba. Anche lui come tutti gli altri si sente italiano ed il suo motto è Radicarsi senza sradicarsi.Prima di Azamouz è intervenuta Arian-na Cavicchioli, consigliere regionale del PD.Ha detto che se il bilancio tra le impre-se vive e quelle morte è positivo per l’Italia ciò è dovuto alla presenza dei soggetti economici stranieri. Ha fatto poi riferimento alla cosiddetta Legge Harlem (legge regionale che impone

agli stranieri che desiderano aprire at-tività commerciali che prevedono la somministrazione di cibi e bevande la conoscenza della lingua italiana) che complica la vita agli esercenti. Ha con-cluso dicendo che per fortuna la Costi-tuzione permette di fare ricorso contro la legge bandiera della Lega, con l’ar-ticolo 3 (Tutti i cittadini sono uguali...) e con l’art 41 (L’iniziativa economica privata è libera...).E’ stata una serata ricca, ha commenta-to in conclusione Laura Specchio, re-sponsabile del lavoro del PD. Siamo pienamente d’accordo. Ci permettiamo solo di osservare che una serata così meritava sicuramente una platea più ampia.

Antonio Lonetto

FORUM IMMIGRAZIONE

Page 6: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

6

LA CASCINA CUCCAGNATORNA A VIVERE IN ZONA 4

Finalmente dopo tanti anni di abbandono e un lungo periodo di lavori, la Cascina Cuccagna è pronta ad essere restituita alla zona 4.Sessantatre locali per un totale di 2500 mq di area coperta e 1500 Mq di area scoperta.Dal 1984 la Cascina è di proprietà del Comune di Milano, a cui è stata donata dai Droghieri Galli pro-prietari fi no a quella data. Non essendo stata operata alcuna manutenzione, nel 1991 è stata dichiarata l’inagibilità di tutta l’area della Cascina e per 15 an-ni è stata abbandonata diventando una discarica a cielo aperto. Nel 2005 attraverso un bando, vinto dal Consorzio Cantiere Cuccagna, il Comune di Milano ha assegna-to la gestione e la ristrutturazione della Cascina al Consorzio che ha iniziato immediatamente lo sgom-bero dell’immondizia e i lavori di recupero della strut-tura.I lavori consistono in un restauro conservativo, ovvero non vengono utilizzati nuovi materiali per il restauro ma vengono sistemati, bonifi cati e puliti i materiali esistenti mentre materiali nuovi vengono utilizzati so-lo in caso di mancanza di quelli originali e vengono bene evidenziati in modo che si possa notare la diffe-renza tra di loro.3.500.000 euro il costo del restauro conservativo, fi nanziato da sponsor e sostenuto da associazioni e fondazioni come ad esempio la Fondazione Cariplo. La Cuccagna entra a far parte del progetto “Cascine EXPO 2015”.Con l’arrivo della primavera la Cascina comincerà a programmare nuove attività per coinvolgere bambini, giovani e famiglie intere. Sono allo studio molti pro-getti e la struttura ben si adatta all’organizzazione di feste, ritrovi, convegni ecc. Sempre in primavera inol-

tre apriranno un Ostello, un negozio di specialità e prodotti tipici a fi liera corta e un Ristorante la cui ge-stione è già stata data in appalto e che dovrà rispet-tare i canoni dettati dal Consorzio per quanto riguar-da la tipicità dei menù e l’approvvigionamento delle materie prime.

Un appuntamento, ormai consolidato nel tempo è il Mercato Agricolo fi liera corta, gestito da Coldiretti con due incontri settimanali, il Martedì e il Sabato presso la Corte Sud dalle ore 15,30 alle ore 20.00Nel cortile della Cascina è inoltre presente la Ciclof-fi cina, aperta il sabato dalle 14.30 alle 19.30. Qui si trovano e si hanno a disposizione gli strumenti ne-cessari per riparare la bici e l’aiuto di persone esper-te. In cambio si può lasciare un’offerta o nuovi stru-menti che andranno ad implementare la Cicloffi cina stessa, rendendola sempre più fornita e più accoglien-te.

Uno dei bei progetti che il Consorzio Cantiere Cucca-gna ha messo in atto e già è operativo da qualche tempo è il “Progetto Orti nelle Scuole”, che ovviamen-te la Commissione Educazione del Consiglio di zona 4 non si è fatto sfuggire, invitando i responsabili della Cascina ad una Commissione ad hoc per spiegare a Consiglieri e cittadini di cosa si tratta. Cinque labo-ratori pratici a carattere scientifi co, in cui scoprire le caratteristiche della terra dell’acqua, del cibo e delle piante per la realizzazione di un orto e una gita con-clusiva alla Fattoria didattica Cascina Colombara o da quest’anno anche alla Cascina Cuccagna. Nel corso dell’anno scolastico 2011/12 già 8 scuole, per un totale di 800 ragazzi, stanno partecipando al Pro-getto.

Facendo seguito a questo interesse dimostrato dal Con-siglio di zona 4, i responsabili del Consorzio Cantie-

re Cuccagna e il Presidente Sergio Bon-riposi, hanno invitato la Commissione Educazione ad una visita presso la Ca-scina, che si è svolta nel mese di Gen-naio, e in quell’occasione il Presidente Bonriposi ha dato piena disponibilità al Consiglio di zona 4, affi nché la Casci-na diventi luogo di aggregazione e di organizzazione di eventi per tutta la zona gestiti e organizzati anche diret-tamente dal CDZ 4.

Un arrivederci a tutti presso la Cascina Cuccagna, Via Cuccagna 2/4 angolo Via L. Muratori

Maurizio BrioschiConsigliere zona 4

Commissione EducazioneGruppo PD

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

Page 7: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

7

ASSOCIAZIONI DI ZONA 4

Dopo circa sei mesi dal mio insediamento presso il consiglio di Zona 4 con il ruolo di Presidente della Commissione Politiche Sociali, ho incontrato diverse realtà del privato sociale che operano da anni sul nostro territorio e offrono servizi a tutti i cittadini della Zona 4. Le associazioni e le cooperative sono tantis-sime, ognuna con la sua specifi cità: chi si occupa di minori, di anziani di stranieri e disabili. Inoltre ogni associazione lavora in quartieri che portano richieste di bisogni completamenti diversi tra di loro. L’appara-to amministrativo fi no ad oggi non ha favorito un fa-cile dialogo tra il territorio e l’istituzione, la diffi coltà di leggere quello che accade all’interno della zona, nei quartieri è un dato di fatto. Per questo motivo insieme ai consiglieri di maggioran-za che partecipano alla Commissione Politiche Socia-li, ci siamo resi conto che diventa sempre di più ne-cessaria l’idea di creare una mappatura delle associa-zioni e delle cooperative della zona 4. Questa mappatura nasce da una duplice sfi da. La prima è di riuscire a mappare, monitorare e aggior-nare costantemente il fenomeno dell’associazionismo in zona 4. Si tratta di una sfi da, perché una delle caratteristiche dell’associazionismo e della cooperazione è la sua fl uidità e ciò pone oggettive diffi coltà all’analisi. La seconda è di realizzare a uno strumento capace di offrire visibilità e supporto alle associazioni stesse e

alle loro spesso preziose iniziative, contribuendo così al consolidamento di una realtà sempre più rilevante sul territorio. Questa operazione favorirebbe la creazione di legami e il lavoro di rete per una ottimizzazione degli inter-venti e di conseguenza una razionalizzazione della spesa, andando verso una risposta più effi cace per i cittadini. Le associazioni e le cooperative, operano in maniera spesso silenziosa e costante; sono infatti, un utile strumento alla zona ai quartieri e di conseguenza alla cittadinanza. Inoltre l’utilizzo di questa mappatura può essere utile al cittadino della zona 4 per andare a individuare quei servizi utili a soddisfare i propri bisogni.L’intenzione è quella di mantenere un monitoraggio continuativo al fi ne di approfondire il più possibile la conoscenza del tessuto sociale, cercando di intercet-tare anche quelle realtà magari meno formalizzate e che, tuttavia si dimostrano particolarmente attive sul nostro territorio.Per questo motivo abbiamo aperto un indirizzo e-mail, dove ogni associazione può scriverci e inserire i propri dati e che tipo di lavoro\servizio offre ai cittadini della zona 4. Al momento la compilazione della mappatura è com-pilabile on-line: per maggiori informazioni puoi scri-vere a [email protected]

Francesco MapelliConsigliere PD

Presidente Commissione Politiche Sociali Zona 4 MI

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

L’ISTITUTO MOROSINI-MANARASI APRE ALLA ZONA 4

Dopo circa sei mesi dal mio insediamento presso il Il 16 Febbraio 2012 alla presenza di molti genitori, della rappresentanza istituzionale dell’Istituto Scolasti-co, del Presidente della Commissione Educazione del CDZ4 Luigi Costanzo e altri Consiglieri della medesi-ma Commissione, si è svolto il primo dei tre incontri organizzati dalla Associazione Genitori della scuola Morosini Manara e patrocinati dal Consiglio di zona 4, riguardanti le tematiche sui ragazzi nel periodo adolescenziale.Aprire le scuole alla cittadinanza è un punto fonda-mentale per la crescita culturale e civile della società. La scuola Manara, essendo dotata di un bell’Auditorium che dispone di oltre 100 posti a sedere, può essere defi nito un punto di ritrovo ottimale per l’organizza-zione di eventi, conferenze, dibattiti e tutto ciò che possa trasformare una scuola, che fi no ad oggi e ri-masta chiusa nel proprio guscio, in una realtà al ser-vizio della zona e dei sui abitanti. Con queste serate l’Istituto Morosini Manara ha dato

l’inizio ad una nuova epoca, altri incontri sono previ-sti in primavera, presentazione di libri, letture recitate e conferenze, che la Commissione Educazione, valu-tate le valenze delle manifestazioni, sarà ben lieta di patrocinare e di diffondere per dar modo a tutta la cittadinanza di zona e non, di conoscere nuovi spazi e di assistere a serate interessanti e con tematiche importantiStati d’animo, cambiamenti di umore e caratteriali sono al centro di uno sviluppo psicofi sico che a volte i genitori faticano a capire, questi i temi che hanno portato all’organizzazione delle serate dal titolo “TRA MONDI EMOTIVI E PERSONALITA’ IN EVOLUZIONE, TRE CONVERSAZIONI CON I GENITORI” Le relatrici degli incontri sono state le Dottoresse Laura Scibilia, Chiara Righetti e Chiara RecuperoLo scopo di questi primi incontri è stato proprio quello di aiutare i genitori a comprendere nel migliore dei modi i cambiamenti dei propri ragazzi.Il primo appuntamento del 16 Febbraio, dal titolo “Tu chiamale, se vuoi, emozioni” - Reazioni emotive e dialogo interiore - Educare i bambini alle emozioni, a scuola come a casa, ha fatto seguito ad un proget-

Page 8: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

8

to di educazione alla salute già in atto nell’Istituto dallo scorso anno scolastico fi nanziato dalla ASL Milano. Durante la serata, le Psicologhe relatrici dell’incontro Dott.ssa Righetti e Dott.ssa Recupero hanno spiegato ai genitori presenti quanto emerso dall’osservazione del periodo trascorso direttamente nelle classi sia della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado e durante l’apertura dello sportello che è dedicato ad Alunni, Docenti e Geni-tori della scuola.A questa serata ne sono seguite altre due, sempre improntate sulle tematiche della crescita adolescenzia-le che nello specifi co hanno toccato i seguenti argo-menti, quella che si è svolta giovedì 1 marzo 2012 “Un giorno crescerò” - La

voglia di diventare grandi - Riconoscere e valorizzare i segnali di sviluppo, relatrice Dott.ssa L.Scibilia mentre l’ultimo dei tre incontri è stato giovedì 15 marzo 2012 dal titolo “Io cosa sarò?” La ricerca di identità e di progetti di vita- Accompagnare la crescita, reinventan-do ruoli e occasioni di incontro, relatrice Dott.ssa L. Scibilia.Gli incontri che si sono svolti e che si svolgeranno alla Scuola Media Manara sono e saranno ad IN-GRESSO GRATUITO e aperti a tutta la cittadinanza.Scuola Media C.Manara, Via Bezzecca 18, ingresso anche da Via Cadore.

Maurizio BrioschiConsigliere di Zona 4 - Gruppo PD

Commissione Educazione

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

FEDERAZIONE ITALIANA GOLFREALIZZAZIONEDI UN CAMPO SCUOLA FEDERALE

Il 30 Luglio 2010 è stata stipulata una Convenzione, tra il Comune di Milano e la Federazione Italiana Golf – Comitato Regionale Lombardo, per la concessione d’uso, per 19 anni, dell’area di proprietà comunale situata in Via Corelli al fi ne di realizzare un campo scuola federale per la promozione del golf sul territo-rio milanese. Successivamente, in data 22 Dicembre 2011, detta convenzione è stata modifi cata per quanto riguarda:• il concessionario FIG-Comitato Regionale Lombardo,

che è stato sostituito dalla Federazione Italiana Golf (FIG) con sede in Roma in V.le Tiziano, 74;

• la decorrenza della concessione che passa dalla data di stipula della Convenzione al 30 Luglio 2011;

• i termini per la realizzazione del campo scuola che dovrà avvenire entro quanto stabilito dal D.P.R. n. 380 del 6.6.2001 e successive modifi cazioni;

• il corrispettivo, relativo all’ultimo anno prima della scadenza contrattuale, che non dovrà essere corri-sposto dalla Concessionaria al Comune di Milano.

Detta Convenzione prevede la realizzazione e succes-siva gestione, di un campo scuola federale per la pratica del golf sul territorio milanese e pertanto la FIG dovrà:

• concordare con le direzioni scolastiche presenti sul territorio un programma di incontri mirati a far co-noscere il golf, dandone riscontro all’Amministrazio-ne Comunale;

• mettere a disposizione dei giovani, tra i 12 e i 16 anni, almeno 10 ore settimanali con l’assistenza di un istruttore federale;

• organizzare ogni anno, in collaborazione con le scuole milanesi, un evento destinato a far conosce-re ed apprezzare la pratica del golf;

• praticare sconti sino al 35% a determinate catego-

rie di cittadini e mettere a disposizione alla libera utenza, alle utenze sociali e ai portatori di handicap, fasce orarie circoscritte con l’applicazione di un corrispettivo scontato del 25% rispetto a quello nor-malmente praticato.

Tutte le opere, costruzioni ed impianti realizzati dal Concessionario (FIG), diverranno al momento stesso della loro ultimazione, di esclusiva proprietà comuna-le e nessun rimborso a qualsiasi titolo sarà dovuto dal Comune di Milano.Nel caso si rendessero disponibili ulteriori aree, il Con-cessionario potrà presentare richiesta di ampliamento dell’area assegnata.Qualora, nel corso del progetto di riqualifi cazione del Parco Forlanini, si rendesse necessaria la restituzione di parte dell’area data in concessione, la Federazio-ne dovrà lasciarla libera e rimetterla nella piena di-sponibilità del Comune, senza obbligo di indennizzo alcuno, entro trenta giorni dalla notifi ca dell’ingiunzio-ne di rilascio dell’area.L’area concessa per la realizzazione del campo scuo-la golf si trova tra la Via Corelli e la Via Taverna, confi nante col lato ovest degli impianti sportivi “Saini” ed era già stata identifi cata come area destinata alla realizzazione di impianti sportivi sin dal 2001 quan-do venne indetto il Concorso Internazionale per il Par-co Forlanini vinto nel 2002 dal paesaggista portoghe-se Byrne.Recentemente la Federazione ha fatto richiesta di un ampliamento dell’area in modo da poter realizzare nove buche anziché le sei previste inizialmente. Le ulteriori 3 buche hanno lo scopo di dare la possibilità a chi frequenterà la scuola golf di effettuare l’esame per ottenere l’handicap (attestato utile al fi ne di poter partecipare alle gare). La richiesta dell’ampliamento riguarda due aree, una a nord, incuneata tra la Via Corelli ed il parcheggio del Centro sportivo Saini e che attualmente è inutiliz-zata e si presenta in grande degrado ambientale;

Page 9: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

9

l’altra a sud, dell’area precedentemente concessa con la Convenzione, e che si trova a est della Cascina vicino alla montagnetta. Proprio questa area vicino alla Cascina non può essere data in ulteriore sviluppo dell’area golf alla Federazione, in quanto dovrà ser-vire come collegamento tra l’attuale Parco Forlanini e la sua futura espansione verso ovest sino al tracciato ferroviario che passa tra Via Ardigò e Via Gatto (da Viale Forlanini a Via Corelli).Pertanto il Consiglio di Zona 4 ha dato parere nega-tivo all’ampliamento dell’area in concessione alla Fe-

derazione Italiana Golf.I lavori per la realizzazione del campo scuola federa-le, relativo alla Convenzione del 2010, stanno proce-dendo per la predisposizione delle sei buche previste; per le ulteriori 3 buche la Federazione potrebbe fare richiesta di ampliamento dell’area ai Privati proprieta-ri del lotto di terreno (foglio 362) situato all’angolo tra la Via Corelli e la Via Taverna.Staremo a vedere che cosa deciderà la Federazione.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona 4 per il Partito Democratico

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

PIANO PARCHEGGIPER LA NOSTRA ZONA. CHE COSA CAMBIA

Il 14 febbraio presso il Consiglio di Zona 4 si è riu-nita una Commissione congiunta Territorio e Ambien-te e Mobilità per presentare ai Consiglieri e ai citta-dini lo stato dell’arte relativo al Piano Parcheggi. L’assessore Lucia Castellano (Casa, Demanio e Lavo-ri pubblici) ha illustrato come il suo Assessorato si muova in modo ben diverso dalla giunta precedente, affrontando ogni singolo problema in ascolto con le esigenze dei cittadini. E’ possibile che l’Assessorato debba prendere anche decisioni impopolari per fon-dati motivi e per non lasciare le cose a metà. Dopo anni di mal gestione e dopo tanti lavori fermi in can-tiere o mai completati, si valuta quali progetti acce-lerare e quali invece revocare. Purtroppo non sarà possibile fare retromarcia per tutti i progetti contesta-ti dai cittadini della zona, a causa di penali esorbi-tanti che l’Amministrazione dovrebbe pagare. La Giunta sta comunque studiando come ridurre al mi-nimo i costi, ove venga valutata possibile una revoca (per alcuni di questi parcheggi, in corso di riesame). Anche la Direzione del Settore Parcheggi ha sottoli-neato come alcuni nodi si siano creati nell’arco di vent’anni e ci voglia qualche mese almeno per dipa-narli, individuando percorsi che appianino i conten-ziosi in corso.Con l’Assessorato Mobilità e Ambiente si lavora a una strutturale riforma della viabilità: dopo l’introduzione dell’area C si realizzeranno ed amplieranno piste ci-clabili e parcheggi di interscambio a rotazione (es. Abbiategrasso, Forlanini, Comasina). Per decongestio-nare la città dai mezzi privati, gli automobilisti in ar-rivo dalle periferie avranno più parcheggi serviti dalle metropolitane, dai bus e dalle ferrovie che consentono di arrivare poi fi no in centro. Sul sito web dell’ATM è riportato un elenco dei parcheggi di interscambio at-tualmente disponibili.Il “project fi nancing”, tanto sostenuto dalle giunte pre-cedenti, avrebbe di per sé dei vantaggi, ma è stato complessivamente mal gestito. Serve per realizzare

opere pubbliche con capitali privati: di fatto però i concessionari hanno spesso dilatato tempi e costi e a volte si sono accumulati anche ritardi eccessivi nell’adat-tamento dei sottoservizi (gas, acquedotto, fognatura, linee telefoniche).Albertini aveva predisposto un sistema di parcheggi “a rotazione” in tutta la prima cerchia dei navigli, e contemporaneamente la costruzione di parcheggi residenziali in tutta la città: un terzo dei 120 par-cheggi interrati era in “project fi nancing”. Spesso poi ci siamo ritrovati con lavori interrotti, non solo per imprevisti dovuti alla falda acquifera o a reperti ar-cheologici... L’attuale Amministrazione ha bloccato di recente alcu-ni progetti per Zona 1, tenendo conto anche della mobilità mutata con l’entrata in vigore dell’Area C. L’Assessore prevede invece di portare avanti i proget-ti di parcheggi residenziali di periferia, in un quadro di riattivazione della “macchina economica”. Vuole evitare, d’altronde, il ripetersi di precedenti indegni di una città europea (es. Via Gavirate, Piazza XXV apri-le).L’Amministrazione sta anche cercando di recuperare gli oneri dei corrispettivi diritti di superfi cie, per poi reinvestirli e riqualifi care alcune piazze. Le convenzio-ni oltretutto prevedono la possibilità di revocare i Pro-getti, dopo i 60 gg di ritardo, ed esigere il pagamen-to delle penali, cosa prima mai applicata. Ci si ripro-mette di farlo per i prossimi parcheggi! E di vigilare anche sul prezzo dei box, tracciando anche su questo una linea di discontinuità rispetto alla Giunta prece-dente: si rogita al prezzo determinato dal Comune, e se il concessionario vuole l’arbitrato per un adegua-mento del prezzo, dovrà ottenere prima il benestare dell’autorità preposta.Il Comune dunque si riappropria della sua funzione di Garante.

La Tabella mostra la situazione in Zona 4. I posti auto / box indicati sono privati (l’unico che ne prevedeva anche di pubblici era il POLIPARK Grandi, revocato). I parcheggi maggiormente osteggiati dai cittadini sono

Page 10: Farsi in Quattro N 16, Aprile 2012

10

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

quelli di P.zle Libia e di Via Frapolli.Una delle prime mosse di rinnovamento dell’Assesso-rato è costituita dall’aver messo a disposizione, appe-na dopo l’aggiornamento del Programma Urbano dei Parcheggi (PUP), sul sito del Comune, una mappa dei

parcheggi aggiornata, che mostra la situazione, con trasparenza:http://217.31.113.128/SIT/PARCHEGGI_2/

Francesca MilaniniConsigliere PD Zona 4

Parcheggio Posti auto Piani Stato (febbraio / marzo 2012)Bacchiglione / Scheiwiller 231 3 in funzioneDalmazia 217 2 in funzioneDateo ed ampliamento 588 4 in funzioneFacchinetti / Bellosio 180 2 in funzioneMonte Popera / Medea 119 1 in funzioneMonte Popera / Piana 83 1 in funzioneMonte Velino / Maspero 173 2 in funzioneMontemartini 109 2 in funzioneRisorgimento Sud 304 4 in funzioneSerrati 44 1 in funzioneAvezzana / Boncompagni 191 3 in funzione: inaugurato il 25/2/2012Maffei 538 4 in costruzioneBonfadini / Del Liri 114 2 gara aggiudicata, P in esameLibia / Cirene 260 4 gara aggiudicata, P in esame, istruttoria in corsoLibia / Lazio 303 4 gara aggiudicata, P in esame, istruttoria in corsoMondolfo / Ungheria 149 2 gara aggiudicata, P in esameRavenna 180 4 gara aggiudicata, P in esameCipro 368 5 REVOCATO / P in esameMorosini / Bezzecca 164 5 REVOCATO / P in esame, istruttoria in corsoPOLIPARK Grandi 392 3 REVOCATOVenosa 612 6 REVOCATOCiceri Visconti 192 3 in funzioneMecenate / Salomone 130 2 in funzioneFrapolli (ex Argonne) 288 3 P in esame, istruttoria in corso

HANNO COLLABORATO ai numeri 15/16 di aprile:

Carlotta BASSANO (direttrice e coordinatrice)Luciana GIRUZZI (capo redattrice)Maurizio BRIOSCHIEmma COLOMBOMarino COMINELLIGiorgio CORRADIAntonio LONETTOGrazia LONGONILuigi LIPPI (Giggi)Agnese MAGIA

Francesco MAPELLIPrimo MARONIFrancesca MILANINICarlo MONGUZZIAlessandro NARDINRoberto POLIFederico RAPELLIRoberto ROSSI