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FARE SCUOLA PER COMPETENZE C. Petracca

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FARE SCUOLA PER COMPETENZE

C. Petracca

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SCUOLA E COMPETENZE

• Il DPR n. 323 del 23 luglio 1998, art. 1:<< L’analisi e la verifica della preparazione di ciascun

candidato tendono ad accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo, e le capacità elaborative, logiche e critiche acquisite >>.

• DPR 275/99, all’art. 8:richiede che il Ministro stabilisca: “gli obiettivi

specifici di apprendimento relativi alle competenze degli allievi”.

• Legge 30/2000, art. 1: Compito del sistema educativo di istruzione e

formazione è quello di “sviluppare le conoscenze, capacità e competenze”

• Legge n. 53 del 28.03.2003 “ è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita

e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso le conoscenze e le abilità, generali e specifiche…”

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PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

• MEMORANDUM EUROPEO SULL’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE, Bruxelles

– Necessità di modificare i modelli formativi

<< Ciò che conta maggiormente è la capacità di creare e usare conoscenze in maniera efficace e intelligente, su basi in costante evoluzione >>

– La conoscenza non è più sufficiente

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PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

• I LIBRO BIANCO UNESCO: • J. DELORS, Nell’educazione un tesoro

– Dal concetto di abilità a quello di competenza

       Immaterialità del lavoro<<… la sostituzione delle macchine al lavoro umano ha

l’effetto di rendere quest’ultimo sempre più immateriale>>

 << …la supremazia dell’elemento cognitivo e di quello informativo come fattori nei sistemi di produzione sta rendendo superata l’idea di abilità professionali e mettendo in primo piano quella di competenza personale…>>

       Dematerializzazione del lavoro<< Anziché richiedere un’abilità… oggi si richiede la

competenza, cioè un misto , specifico per ciascun individuo, di abilità nel senso stretto del termine, … di comportamento sociale, di un’attitudine al lavoro di gruppo, e di iniziativa e responsabilità ad affrontare rischi>>

 

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A. SOCIETA’ CONOSCITIVA (E. Cresson, Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva, Armando, Roma))

• Obsolescenza della conoscenza

• Insufficienza del bagaglio conoscitivo

• Crescita del potenziale conoscitivo

• Pensiero logico e magico

B. IDENTITA’ STORICA E SOCIALE DELL’INDIVIDUO

• Forme preoccupanti di esclusione

• Senso di appartenenza

C. EDUCARE AD ESSERE NEL TEMPO

– Rapporto tra formazione umana e lavoro

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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•ASSENZA DI UNA DEFINIZIONE UNIVOCA A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

•Organizzazione del lavoro e competenza

•Formazione professionale e competenze   •Scuola e competenza 

IL CONCETTO DI COMPETENZA

Inglese Francese Italiano Spagnolo Competence Compétence Competenza Competencia Competency Skill Habilité Abilità, destrezza Habilidad Ability Aptitude, compétence Abilità,capacità,ingegno Habilidad,capacidad,

ingegno Expertise Compétence Perizia, competenza Competencia,perizia Capability Capacité Capacità, idoneità Capacidad,

idoneidad, Aptitud

Capacity Aptitude Capacità Capacidad

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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E COMPETENZA

A. Globalizzazione del mercato del lavoro richiede:1. specializzazione2. polivalenza3. Dinamicità

B. Esigenza di dare visibilità alle risorse professionali (competenze) dell’individuo

C. Nasce un triplice problema:1. Come si rilevano2. Come si certificano3. Quali sono

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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E COMPETENZA

E. Economia del sapere (OCSE)

1.   Ruolo cruciale per il suo sviluppo: SAPERE E TECNOLOGIE

2.   Sapere non tradizionale, ma "sapere diffuso, fatto di conoscenze interiorizzate, capaci di dare origine a comportamenti efficaci e competitivi che si basano su competenze cognitive, sociali e contestualizzate” (Petracca, 2003)

3. Un lavoratore che sappia coniugare:Competenze tecnico- professionali

Capacità di carattere generale

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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E COMPETENZA

E. Economia del sapere (OCSE)

4. Competenza situata

<< un insieme di conoscenze ed abilità adeguate ad uno specifico contesto ed al raggiungimento di specifici scopi>>( Petracca, 2003)

5. Oggi si distingue tra :- JOB COMPETENCE- OCCUPATIONAL-PROFESSIONAL

COMPETENCE

<< JOB COMPETENCE quando la competenza di una persona si limita ad un particolare ruolo, in una particolare impresa, e OCCUPATIONAL-PROFESSIONAL COMPETENCE che riguarda l’acquisizione, da parte di qualcuno, di un repertorio di abilità, conoscenze e comprensione di ciò che fa e di ciò che lo circonda, un repertorio che questa persona può utilizzare in una gamma ampia di contesti e di organizzazioni (Jessup 1991) >>

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E. Economia del sapere (OCSE)

5. Necessità di riconoscimento e certificazione– 5.1 modelli europei comuni di certificazione

Europass- Formazione Curriculum vitae europeo

6. Risposta italiana

6.2 Accordo per il lavoro (1996)

<< un sistema di certificazione quale strumento idoneo a conferire unitarietà e visibilità ai percorsi formativi di ogni persona lungo tutto l’arco della vita nonché a promuovere il riconoscimento dei crediti formativi comunque maturati e a documentare le competenze effettivamente acquisite >>.

  <<… per competenza certificabile… si intende un

insieme strutturato di conoscenze e di abilità, di norma riferibili a specifiche figure professionali, acquisibili attraverso percorsi di formazione professionale e/o esperienze lavorative e/o autoformazione, valutabili anche come crediti formativi >> (D.M. 31.05.01 Ministero Lavoro)

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FORMAZIONE PROFESSIONALE E COMPETENZE

A. NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Obbligo scolastico (Legge n. 9/99)Obbligo formativo (Legge n. 144/99, art 68)Apprendistato (Legge 196/97)IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) (Legge 144/99, art 69)Educazione degli Adulti (EDA)

B. INTEGRAZIONE TRA I SISTEMI Riconoscimento dei creditiCertificazione delle competenze

C. CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (IFTS)

Competenze di base

Competenze tecnico- professionali

Competenze trasversali 

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FORMAZIONE PROFESSIONALE E COMPETENZE

C. CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (IFTS)

Competenze di baseCompetenze linguistiche, logico-matematiche e scientifiche,

storico-sociali

Competenze tecnico- professionaliAcquisizione di saperi e di tecniche richiesti da specifiche

attività lavorative

Competenze trasversaliAbilità di ampio respiro, connesse a vari tipi di compiti

professionali, che permettono all’individuo di far fronte a situazioni nuove e umprevedibili ( diagnosi, problem solving, decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti)

 

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C. Petracca Progettazione 13

A. STRUMENTALIZZAZIONE DELLA SCUOLA?

• La competenza serve per il lavoro o per la vita?

• Analfabetismo strumentale

• Analfabetismo funzionale

• Analfabetismo cognitivoo

B. PH. PERRENOUD (Costruire le competenze a partire dalla scuola)

• Approccio per competenze = democrazia

cognitiva

• “A che pro andare a scuola se non vi si acquisiscono

affatto strumenti per agire nel e sul mondo? …

Sarebbe riduttivo ritenere l’interesse del mondo della

scuola per le competenze il semplice segnale della sua

dipendenza dal mondo della politica economica. Si

assiste piuttosto ad un’alleanza tra un movimento

proveniente dall’interno e una richiesta proveniente

dall’esterno. L’uno e l’altra sono accomunati dallo

stesso dubbio circa la capacità del sistema educativo

di mettere le nuove generazioni nelle condizioni di

affrontare il mondo di oggi e quello di domani >>

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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C. Petracca Progettazione 14

B. PH. PERRENOUD (Costruire le competenze a partire dalla scuola)

• Approccio per competenze = effetto moda?

• << Gli alunni più dotati di capitale culturale

e i meglio sostenuti dalle loro famiglie

seguiranno in ogni caso il loro cammino,

quale che sia il sistema educativo. Gli

alunni “medi” riusciranno a cavarsela, al

prezzo di eventuali ripetenze o cambiamenti

di percorso. Ma è sul destino degli alunni in

reale difficoltà che si può misurare

l’efficacia delle riforme. Hanno qualcosa

da guadagnare da una definizione dei

programmi in termini di competenza?

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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C. Petracca Progettazione 15

B. PH. PERRENOUD (Costruire le competenze a partire dalla scuola)

• Approccio per competenze = formazione del

pensiero

: << Lo sviluppo più metodico delle competenze, a

partire dalla scuola primaria e media, può

rappresentare una via per uscire dalla crisi del

sistema educativo. Sarebbe assurdo, tuttavia,

comportarsi come se si scoprisse ora l’esistenza

del problema. A scuola, almeno nei settori più

attenti, ci si è preoccupati di sviluppare le

“facoltà generali” o “il pensiero”, andando al di

là della semplice assimilazione dei saperi.

L’approccio denominato per competenze non fa

che accentuare questo orientamento >>

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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C. Petracca Progettazione 16

F. CAMBI (Saperi e competenze)Approccio per competenze = destino della

civiltà• << intorno alle competenze si gioca un

confronto importante tra discipline, ma

soprattutto si gioca la condizione avanzata

della società odierna e la possibilità – da

parte di essa- di rispondere ai bisogni

globali del genere Homo sapiens attuale.

Dalle competenze dipende in buona parte il

destino della civiltà e, forse, dell’umanità,

che è entrata in una fase biostorica

complessa, sofisticata, entropica anche, la

quale ha bisogno di un esercizio sociale dei

saperi sempre più diffuso e sempre

integrato nella noosfera e nella società >>

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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C. Petracca Progettazione 17

J. RESTAK (Il cervello modulare)

Approccio per competenze = bisogno cognitivo

• “La maggior parte dei neurologi non pensa più al cervello come a un sistema gerarchico: ci si guarda bene dal dire: questa funzione ha sede qui.

• Invece, oggi si pensa che il cervello sia un sistema distribuito composto da tanti elementi modulari collegati.

• Ciò significa che il flusso di informazioni in un sistema così congegnato può seguire percorsi alternativi.

• Che un percorso prevalga su un altro dipende dalla natura dinamica e mutevole del sistema”.

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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J. RESTAK (Il cervello modulare)Approccio per competenze = bisogno

cognitivo

• “Non percepiamo qualche cosa che poi viene pensata o elaborata nel cervello e quindi compresa, ma la percepiamo e la comprendiamo allo stesso tempo.

• Questo concetto spazza via tutte le metafore tradizionali – direttori generali, homunculi, centri superiori, aree cerebrali specializzate che comunicano informazioni in tandem, eccetera – a favore di un processo in cui moduli separati interagiscono senza una stazione di controllo centrale”.

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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F. FODOR (La mente modulare)Approccio per competenze = bisogno

cognitivo

<< Nella nostra relazione con l’esterno, quando si tratta di analizzare e di definire degli input, agiscono delle facoltà verticali e specializzate, basate su strutture neurologiche precostruite e chiuse in se stesse, i moduli a cui competono specifici domini >>

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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E. MORIN (La testa ben fatta) Approccio per competenze = bisogno

cognitivo– IL PENSIERO CHE INTERCONNETTE – rimpiazzerà la causalità unilineare e

unidirezionale con una causalità circolare e multireferenziale,

– mitigherà la rigidità della logica classica con una dialogica capace di concepire nozioni allo stesso tempo complementari e antagoniste,

– completerà la conoscenza dell’integrazione delle parti in un tutto con il riconoscimento dell’integrazione del tutto all’interno delle parti

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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• PENSIERO LINEARE – PENSIERO MODULARE

• << Il pensiero sequenziale è quello in forza del quale giungiamo alle conoscenze concessi a tutti, socializzate…>>

• << Il pensiero modulare è quello delle mappe concettuali, che ciascuno di noi costruisce in modo diverso l’uno dall’altro, a seconda delle associazioni che gli “vengono in mente”, come si suol dire, o meglio di quelle associazioni che denunciano il suo vissuto, le sue conoscenze e preferenze pregresse>>

• << Il pensiero sequenziale è quello che procede come un treno, un vagone dopo l’altro, lungo i binari precostituiti delle operazioni logiche che accomunano tutti noi ….>>

• << Il pensiero modulare è quello che si muove liberamente nel piano e nello spazio e richiama l’immagine della nave e del jet >>

• << Il pensiero lineare ci richiama il LIBRO in cui il testo si struttura in una successione di capitoli, paragrafi e pagine>>

• << Il pensiero modulare ci richiama l’IPERTESTO in cui non vi è sequenza prestabilita e la numerazione delle pagine viene determinata dal soggetto e dal percorso che ognuno sceglie di fare>>

PERCHE’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

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C. Petracca Progettazione 22

MATRICE CURRICOLARE

CAPACITA’

COMPETENZE

ABILITA

CONOSCENZE

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C. Petracca Progettazione 23

CAPACITA’

CONOSCENZE / ABILITA’

COMPETENZE

CAPACITA’ COMPETENTE

MATRICE CURRICOLARE

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C. Petracca Progettazione 24

LE TRE TIPOLOGIE DI CONOSCENZA

CONOSCENZE SEMANTICHE

CONOSCENZEDICHIARATIVE

CONOSCENZEPROCEDURALI

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C. Petracca Progettazione 25

ConoscenzeConoscenze

AbilitàAbilità

Semantiche Dichiarative

Procedurali

Il saper mettere in pratica ciò che si conosce: Saper Fare

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C. Petracca Progettazione 26

LE TRE CONCEZIONI DI COMPETENZE

COMPORTAMENTISTA•Sociologia del lavoro•Comportamenti osservabili e misurabili

COGNITIVISTA•N. Chomsky•Competence e Performance

ECOLOGICA o ETNOGRAFICA•Competenza non astratta•Competenza contestuale

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C. Petracca Progettazione 27

ICEBERG(Spencer e L. S. Spencer)

ConoscenzeAbilità

TrattiMotivazioni

Immagine di sè

Ruolo sociale

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C. Petracca Progettazione 28

ICEBERG COMPETENZA

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C. Petracca Progettazione 29

L’Iceberg delle competenze 

SKILLLa dimostrazione a livello comportamentale delle abilità o

dell’esperienza di un individuo – abilità a fare bene qualcosa.

CONOSCENZALe informazioni utilizzabili riguardanti un particolare settore possedute dall’individuo.

RUOLO SOCIALEIl modello comportamentale di un individuo rafforzato dalla sua appartenenza ad un gruppo/organizzazione sociale- L’”io esterno “– 

IMMAGINE DI SE’Il concetto di sé e della propria identità, personalità e valore in quanto persona. L’”io interno” .

TRATTILe caratteristiche relativamente costanti nel comportamento individuale.

MOTIVAZIONEPensieri diretti verso particolari aree, - l’eccellere, l’affiliazione o il potere – che dirigono, indirizzano e selezionano il comportamento di un individuo.

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C. Petracca Progettazione 30

A) TRATTI EXTRAPERSONALI

• Conoscenze• Abilità

B) TRATTI INTRAPERSONALI• Carattere • Immagine di sé• Ruolo sociale• Motivazione

• C) LINEA DEL MARE• Condotte cognitive• Schemi logici

ICEBERG DELLA COMPETENZA

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C. Petracca Progettazione 31

C) LINEA DEL MARE• Condotte cognitive• Schemi logici

• PH. PERRENOUD( Costruire competenze …)

• <<La costruzione di competenze è dunque inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in tempo reale, messe al servizio di un’azione efficace. Va da sé che gli schemi di mobilitazione di differenti risorse cognitive in una situazione d’azione complessa si sviluppano e si stabilizzano mediante la pratica. … Gli schemi si costruiscono a seguito di allenamento di esperienze rinnovate, ridondanti e strutturanti insieme, allenamento tanto più efficace quanto più viene associato ad un atteggiamento di riflessione >>

ICEBERG DELLA COMPETENZA

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C. Petracca Progettazione 32

CAPACITA’

Sviluppata attraverso

COMPETENZE

Sostanziate da

ABILITAe

CONOSCENZE

MATRICE CURRICOLARE

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C. Petracca Progettazione 33

LE COMPETENZE (COMP)

<< Un soggetto è riconosciuto competente, infatti, quando, mobilitando tutte le sue capacità intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali, spirituali e religiose e, soprattutto, amplificandole ed ottimizzandole, utilizza le conoscenze e le abilità che apprende e che possiede per arricchire creativamente, in ogni situazione, il personale modo di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare il bello e di conferire senso alla vita >>.