faq_4_07

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11 In questo spazio intendiamo aiutare i nostri iscritti, cercando di fornire delle risposte ai loro quesiti più ricorrenti. È un luogo per chiarire i vostri dubbi ma anche per saperne di più. F.A.Q. Le domande che tutti fanno Sono la moglie di un vostro iscritto deceduto da poco. Mio marito, prima di iscriversi all’Eppi nel 2004, ha lavorato come dipendente dal 1999 a tutto il 2003. Ho sentito che, per accedere alla totalizzazione, è necessario aver maturato almeno 6 anni in ciascuna gestione; è vero? Nel suo caso no; il requisito minimo dei sei anni presso ciascuna gestione non è richiesto nel caso di pensione indiretta come appunto la sua. È, però, necessario che suo marito abbia raggiunto tra Eppi e Inps l’anzianità contributiva minima prevista per il diritto a pensione. Poiché per il sistema Eppi è sufficiente un’anzianità contributiva di 5 anni, lei potrà presentare domanda di pensione indiretta in totalizzazione. Sono un iscritto di 60 anni che al 1° gennaio 2008 maturerà, tra Inps ed Eppi, un’anzianità contributiva di 40 anni. So che per accedere alla pensione di anzianità in totalizzazione devo cessare l’esercizio della libera professione, ma vorrei sapere cosa succederebbe se, successivamente al pensionamento, dovessi riprenderla. La sua pensione verrebbe semplicemente revocata: lei deve mantenere i requisiti previsti dalla legge per l’intera durata del trattamento pensionistico. Un iscritto Albo, dipendente di una ditta privata, utilizza il suo timbro professionale per firmare progettazioni per conto della ditta di appartenenza, ma non presenta alcuna parcella; pertanto non percepisce alcun compenso aggiuntivo al suo stipendio mensile. È un comportamento regolare? In tal caso, il professionista come si deve qualificare all’Eppi? Deve iscriversi pur non percependo alcun compenso da libera professione? Se le prestazioni professionali e, quindi, i progetti che il perito industriale redige per conto della ditta privata sono ricompresi nell’oggetto proprio del contratto di assunzione, l’attività non si qualifica come attività libero professionale autonoma. Come tale, comporta l’obbligo di iscrizione previdenziale solo verso l’Inps e non verso l’Eppi. Qualora il dipendente non eserciti attività professionale autonoma dovrà qualificarsi all’Eppi inviando il modello EPPI04. Se le medesime prestazioni non rientrino nel contratto di assunzione e qualora siano retribuite, anche solo parzialmente, in modo autonomo, la retribuzione è un reddito professionale. Quindi, il perito industriale che lo percepisce ha l’obbligo si iscrizione all’Eppi e deve versarvi i rispettivi contributi previdenziali. CASO 1 CASO 2 DUNQUE

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In questo spazio intendiamo aiutare i nostri iscritti, cercando di fornire dellerisposte ai loro quesiti più ricorrenti. È un luogo per chiarire i vostri dubbi maanche per saperne di più.

F.A.Q.Le domande che tutti fanno

Sono la moglie di un vostro iscritto deceduto da poco. Mio marito,prima di iscriversi all’Eppi nel 2004, ha lavorato come dipendente dal1999 a tutto il 2003. Ho sentito che, per accedere alla totalizzazione, ènecessario aver maturato almeno 6 anni in ciascuna gestione; è vero? Nel suo caso no; il requisito minimo dei sei anni presso ciascunagestione non è richiesto nel caso di pensione indiretta come appuntola sua. È, però, necessario che suo marito abbia raggiunto tra Eppi eInps l’anzianità contributiva minima prevista per il diritto a pensione.Poiché per il sistema Eppi è sufficiente un’anzianità contributiva di 5anni, lei potrà presentare domanda di pensione indiretta intotalizzazione.

Sono un iscritto di 60 anni che al 1° gennaio 2008 maturerà, tra Inps edEppi, un’anzianità contributiva di 40 anni. So che per accedere allapensione di anzianità in totalizzazione devo cessare l’esercizio dellalibera professione, ma vorrei sapere cosa succederebbe se,successivamente al pensionamento, dovessi riprenderla.La sua pensione verrebbe semplicemente revocata: lei devemantenere i requisiti previsti dalla legge per l’intera durata deltrattamento pensionistico.

Un iscritto Albo, dipendente di una ditta privata, utilizza il suo timbroprofessionale per firmare progettazioni per conto della ditta diappartenenza, ma non presenta alcuna parcella; pertanto nonpercepisce alcun compenso aggiuntivo al suo stipendio mensile. È uncomportamento regolare? In tal caso, il professionista come si devequalificare all’Eppi? Deve iscriversi pur non percependo alcuncompenso da libera professione?Se le prestazioni professionali e, quindi, i progetti che il peritoindustriale redige per conto della ditta privata sono ricompresinell’oggetto proprio del contratto di assunzione, l’attività non siqualifica come attività libero professionale autonoma. Come tale,comporta l’obbligo di iscrizione previdenziale solo verso l’Inps e nonverso l’Eppi.

Qualora il dipendente non eserciti attività professionale autonomadovrà qualificarsi all’Eppi inviando il modello EPPI04.

Se le medesime prestazioni non rientrino nel contratto di assunzionee qualora siano retribuite, anche solo parzialmente, in modoautonomo, la retribuzione è un reddito professionale. Quindi, il peritoindustriale che lo percepisce ha l’obbligo si iscrizione all’Eppi e deveversarvi i rispettivi contributi previdenziali.

CASO 1

CASO 2

DUNQUE