FAMILY GROUP CONFERENCING La Riunione di Famiglia “Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare...

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FAMILY GROUP CONFERENCING La Riunione di Famiglia “Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa”

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FAMILY GROUP CONFERENCING

La Riunione di Famiglia

“Nessuno può fare tutto,

ma tutti possono fare qualcosa”

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Chi è Giuseppe?Ha 17 anni quando entra nel circuito penale, oggi ne ha 19

Ha 4 procedimenti

penali

La sua famiglia è disgregata e conflittuale

Soffre di

disturbi psichici

Fa uso di cannabinoidi

Presenta dipendenza da gioco

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Perché il Family per Giuseppe?

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… per condurre le famiglie - materna e paterna - a decidere e a condividere l’eventuale

Progetto Educativo Individualizzato

… per stabilire CHI e COME sosterrà Giuseppe nello svolgimento

del programma trattamentale

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Uno spazio esterno per fumatoriUno spazio-gioco per i bambini

Il luogopiù idoneo?

Il CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE della COMUNITA’ per Minori di PALERMO

Ambienti

accoglientiLa cucina per fare il caffè

Un salone dove

consumare la

merenda insiemeIl balconeper i fumatori

Uno spazio-giocoper i bambini

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FAMILIARI COINVOLTI nella riunione di famiglia

• Madre• Compagno madre• Padre • Nonna paterna• Fratello Piero• Sorella Maria• Zio materno G. e moglie• Zio materno T.• Zia materna R. e marito• Cugino materno • Zio paterno M.• Zio paterno D.

Familiari che hanno partecipato• Madre• Compagno madre• ASSENTE• Nonna paterna• Fratello Piero• Sorella Maria• Zio materno G. con la moglie• Zio materno T.• Zia materna R.• ASSENTE• Zio paterno M.• ASSENTE

Familiari scelti da Giuseppe

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Il Segnalatore che ha presentato il casoassistente sociale Michela Calabria, Ufficio di Servizio Sociale

per i Minorenni di Palermo

Il Coordinatore che ha attivato la Riunioneassistente sociale Rosa Bongermino, Ufficio di Servizio Sociale

per i Minorenni di Palermo

L’Advocate che ha garantito il sostegno a Giuseppecoordinatore area educativa Adriana Ragusa, COMUNITA’ PA

Operatori della Giustizia Minorile che hanno realizzato la Riunione di Famiglia

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zio materno Tony

zia Margherita

Advocate

zio paterno Maurizio

nonna paterna

Madre

zio materno Gianni

sorella Maria

fratello Piero

compagno madre

zia materna Rosellina

Mario, 3 anni figlio di Maria

SegnalatoreCoordinatore

Animatore bimbi

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La RIUNIONE DI FAMIGLIA

Accoglienza

Lettura e condivisione agenda (Segnalatore) Condivisione delle regole della riunione

(Coordinatore) Presentazione dell’Advocate I partecipanti scelgono il verbalizzante

(zio Maurizio) e il moderatore (zia Margherita)

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Il tempo privatoLa famiglia viene lasciata sola per discutere sulle

decisioni da prendereGiuseppe decide di raccontarsi ai familiari attraverso la

lettura di una lettera La famiglia chiama poi il coordinatore e presenta la

bozza del Piano di Famiglia Il segnalatore la ritiene incompletaSi fa una “pausa” con i dolci preparati dai familiariDopo la pausa il coordinatore invita a riprendere la

discussione e Giuseppe chiede il supporto dell’AdvocateDopo circa due ore la famiglia presenta il nuovo Piano

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Giuseppe si racconta……la mamma non faceva altro che litigare con papà perché lui faceva cose sbagliate: le alzava le mani, giocava i soldi che guadagnava…

…poi la mamma si è stancata di tutte quelle botte e ha detto basta! Ha deciso di lasciare papà…

… io ho sofferto moltissimo e sono andato a vivere da mia nonna paterna…

… ho iniziato a fare cose brutte: mi facevo le canne, bevevo, anadavo nelle sale gioco con papà, rubavo… a volte mi hanno beccato…

… così mi hanno dato l’assistente sociale che mi ha proposto tante cose per aiutarmi… all’inizio mi tenevo chiuso, avevo paura…

… ora sto meglio perché loro mi hanno ascoltato e mi hanno dato la forza per cambiare…

… e ora sono contento perché sto riuscendo a parlare anche con voi che siete qua per me!

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… continua la riunione dopo la lettura della lettera …

• Tutti i presenti emozionati applaudono il racconto di Giuseppe;

• Adesso i familiari conoscono meglio la storia di Giuseppe da Giuseppe;

• La lettera è una chiara richiesta di aiuto;• La tensione si abbassa tra i componenti della

famiglia che finalmente iniziano a confrontarsi su come impegnarsi a sostenere Giuseppe.

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La famiglia presenta il suo Piano

… noi parenti siamo d’accordo che Giuseppe segua la messa alla prova e ci impegniamo a:

la nonna paterna lo seguirà nella scuola la sorella Maria lo accompagnerà al servizio di salute mentale la madre e il suo compagno si impegnano ad accompagnarlo nelle

varie attività e a tenere i rapporti con gli operatori

…e, per tenerlo lontano da sale gioco e uso di sostanze:

il fratello Piero lo coinvolgerà nelle partite di calcetto lo zio Maurizio lo porterà nei locali con il suo gruppo musicale gli zii Margherita e Gianni lo ospiteranno nella loro casa di

campagna nei fine settimana

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… al termine dell’incontro

Il coordinatore consegna ai familiari una copia del Piano sottoscritto da ogni partecipante e concorda un momento successivo di verifica

Al termine dell’incontro, per contribuire alla sperimentazione della Riunione di Famiglia nell’ambito delle prassi della Giustizia Minorile, i familiari compilano il “questionario di soddisfazione utenti” esprimendo la loro opinione sull’esperienza

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LA VERIFICA…stesse modalità della

Riunione di FamigliaPresenti alla riunione di famiglia

• Giuseppe• Madre• Compagno madre• Nonna paterna• Fratello Piero• Sorella Maria• Zio materno G. e moglie zia M.• Zio materno T.• Zia materna R. • Zio paterno M.

Presenti alla riunione di verifica

• Giuseppe• Madre• Compagno madre• ASSENTE• ASSENTE• Sorella Maria• Moglie dello zio materno zia M.• Zio materno T.• ASSENTE• ASSENTE

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La Verifica

La Verifica

Avviene dopo qualche tempo Giuseppe ha avviato una Messa Alla Prova di 8 mesi

Tutti stanno

provando a portare avanti gli impegni

presi

I familiari devono

decidere nuove

Strategie …La famiglia ha più chiara la situazione,

ma emerge un vissuto di impotenza

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La Riunione di Famiglia

secondo i protagonisti...

“E’ un’esperienza che consiglio di fare alle famiglie, perché la persona che ha bisogno di aiuto capisce che non è sola … anche la famiglia capisce che non è sola, perché ci sono gli Operatori che aiutano a capire le cose giuste e sbagliate della vita e non ci

abbandonano” la sorella di Giuseppe

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“Ho visto molta attenzione e Giuseppe, con l’aiuto

nostro e vostro,sta cambiando” la Zia

“Questo sostegno è molto importante per noi e per le altre famiglie nella stessa

condizione” il compagno della madre

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“A me è servita perché ho capito che non sono solo”

“A loro è piaciuto ascoltarmi!”

“I miei hanno potuto conoscermi meglio”

Giuseppe

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OGGI…

Giuseppe continua

a portare avanticon impegno

il suo programma di Messa Alla

Prova

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Grazie per

l’attenzione