Conflitti organizzativi nelle Family Business (organizational conflicts in family business)

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CONFLITTI ORGANIZZATIVI NELLE FAMILY BUSINESS TESI DI LAUREA IN ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DÌ NAPOLI RELATORE Chiar.mo Prof. MARIO PEZZILLO IACONO LAUREANDO Matr. 812002918 GIUSEPPE VARAVALLO A.A. 2012/2013

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CONFLITTI ORGANIZZATIVI NELLE FAMILY BUSINESS

TESI DI LAUREA IN ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

1

SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DÌ NAPOLI

RELATOREChiar.mo Prof.

MARIO PEZZILLO IACONO

LAUREANDOMatr. 812002918

GIUSEPPE VARAVALLOA.A. 2012/2013

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CONFLITTI ORGANIZZATIVI IN FAMILY BUSINESS

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Le relazioni tra amministrazione, potere di controllo e conflitto organizzativo : un’indagine sulle piccole e medie imprese familiari italiane

Introduzione : Le piccole e medie aziende familiari

Brevi cenni storici : Analisi del conflitto di lavoro e Tipologie di conflitto organizzativo

Metodo d’indagine

Analisi empirica

Analisi empirica : sviluppo delle ipotesi

Verifica delle ipotesi

Conclusioni

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INTRODUZIONE

Il conflitto come fenomeno fisiologicamente legato alle imprese familiari;

L’incidenza della conflittualità nei fallimenti e nelle problematiche economico-amministrative;

Le ricerche teoriche ed empiriche ed il ribaltamento della tesi dei conflitti come fattori negativi;

Il valore positivo sulla performance e/o sull’organizzazione delle aziende;

La duplice natura del conflitto: aspetti negativi e positivi.

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Brevi cenni storici

Il conflitto è stato riconosciuto come fenomeno fisiologicamente connesso al fallimento delle imprese; (Sharma 2004)

Il fallimento delle aziende è connesso, talvolta, a fattori di conflittualità come attestano alcuni studi; (Beckhard & Dyer, 1983)

Cosier & Harvey 1998; Kellermanns & Eddleston nel 2002 ; Litz & Kleysen ; nel 2001 hanno messo in rilievo gli aspetti positive della conflittualità in ambito aziendale;

Weick 1999; Astrachan & Mc-Millan; nel 2003 dichiarano che l’efficacia di queste situazioni si manifestano rispettivamente in un più alto livello di creatività, di conoscenza e capacità decisionale.

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Nel 2008 Sciascia & Mazzola sottolineano come il raggiungimento di obiettivi da parte di più gruppi è fonte di dissensi tra gli azionisti

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Tipologie di conflitto organizzativi : Il conflitto interpersonale

Ipotesi sul rapporto tra conflitti e modalità di amministrazione, potere di controllo e influenza generazionale

Tipologie di conflitti organizzativi:

Conflitto interpersonale suddiviso in tre modalità

Conflitto di relazione

Conflitto di lavoro

Conflitto di processo

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Una delle realtà più evidenti nelle imprese familiari sono la frequente presenza di conflitti di varia natura classificati in tre tipologie .

Il conflitto di lavoro e di processo, pur scaturendo da situazioni poco vantaggiose possono rivelarsi fondamentali per lo sviluppo delle imprese come sottolineano Cosier ed

Harvey.

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Analisi empirica : sviluppo delle ipotesi

1. I Meccanismi formali di Governo e di Controllo

2. Concentrazione di potere

3. Coinvolgimento Generazionale

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I modelli e i livelli di controllo strutturale, insieme alla centralizzazione del potere e al coinvolgimento generazionale, possono influenzare la frequenza dei conflitti

esposti e ciò può essere ricondotto e tre ipotesi generali.

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Analisi empirica: sviluppo di ipotesi (1)

Rapporto negativo tra l’uso dei meccanismi di governo formale ed il conflitto di relazione ; Incompatibilità generali: tensioni private o sentimentali

Thompson e la direzione delle aziende

Lubatkin “dilemma del Samaritano”

Il teorema di Buchanan e la nozione di altruismo

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La centralizzazione del potere e le definizioni di Emerson

Ipotesi 1 : La prima ipotesi, dunque,delinea un rapporto negativo tra l’uso dei meccanismi formali di Governance ed il conflitto relazionale

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Analisi empirica: sviluppo delle ipotesi (2)

La seconda ipotesi può essere scissa in tre punti:

centralità del fondatore

conflitto di lavoro conflitto di processo conflitto relazionale

assegnazione degli incarichi e modalità di svolgimento

Sviluppo dell’impresa (Cosier ed Harvey) Tensioni di vita privata e lavorativa

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Centralità del fondatore

Ipotesi 2 (A) e (B) : La seconda ipotesi denota la presenza di una relazione negativa tra la centralità del fondatore e il conflitto di lavoro e, pertanto, una notevole centralità del fondatore è associata a livelli minimi di conflitto di lavoro. Inoltre, tale relazione negativa sussiste anche con il conflitto di processo per cui, più il fondatore esercita bene il suo compito minori sono i conflitti di processo.Ipotesi 2 (C) : Mentre ad un elevato potere di concentrazione sono associati elevati livelli di conflitto di relazione

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Analisi empirica: sviluppo delle ipotesi (3)

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Il conflitto di relazione e il coinvolgimento intergenerazionale hanno anche aspetti positivi

Come viene formulato nella terza ipotesi

osservazioni di Thompson

la percentuale di contrasti all’internodel nucleo familiare aumenta

con l’interdipendenza tra i membrie le aree che controllano o rappresentano

Ipotesi 3 : La terza ipotesi, infine individua una relazione positiva tra il coinvolgimento generazionale e il conflitto di relazione.

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Metodo di indagine

Studio delle variabili della tipologia e della natura del conflitto in ambito organizzativo

Analisi dei dato riscontrati su 175 questionari inviati ad aziende familiari con più di 10 impiegati

I risultati considerano le diversità tra le aziende, il ruolo dei responsabili e la sensibilità all’informazione

Sviluppo del metodo teoretico attraverso 3 ipotesi basato sulle fonti dell’ “AIdAS”

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Valutazione del conflitto organizzativo come variabile dipendente in riferimento a: • Concentrazione di potere ( in riferimento alla centralità del fondatore)• Meccanismi di Governo formale ( strategie di pianificazione e sistemi di controllo manageriali)

• Coinvolgimento generazionale

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Risultati e Verifica delle ipotesi

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Questo schema mostra le medie e deviazione standard delle variabili del modello e la matrice di correlazione. Inoltre, l'indice T-test dimostra la validità del modello

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Verifica delle ipotesi

La prima ipotesi, relativa alla relazione negativa tra l’uso di meccanismi di governo formale e il conflitto di relazione, non è stata supportata dalle valutazione ottenute

(r2= 0,025; r = -0,16)

Il meccanismo di controllo potrebbe essere superfluo e limitativo per l’obiettivo da raggiungere

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• se i singoli membri della famiglia intraprendessero un comportamento

altruistico, questo gioverebbe all’impresa.

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Verifica delle ipotesi (2)

La seconda ipotesi 2(a) e 2(b) è supportata dalla relazione negativa tra la centralità del fondatore e il processo di lavoro (r2 = 0,51) e di conflitto (r2 = 0,31).

In riferimento alla seconda ipotesi 2 (c) è anche confermato che un livello più alto del potere di concentrazione è associato a livelli più alti di conflitti di relazione (r2 = 0,38)

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Kelly sottolinea l’importanza della transizioneda un modello organizzativo ad uno basato sulla

decentralizzazione della struttura di potereper aumentare la qualità del rendimento dell’azienda

De Dreu & Van Van Vianen sostengono che differenze di potere aumentano le probabilità di conflitti personali

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Verifica delle ipotesi (3)

La terza ipotesi, anch’essa dimostrata, ha permesso di rilevare una relazione positiva tra il coinvolgimento generazionale e il conflitto di relazione (r2 = 0,37)

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La natura dei conflitti nelle imprese familiari può essere studiata a partire dagli effetti che le relazioni hanno sull’organizzazione diversamente da

quanto avviene in altre aziende

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Conclusioni

Le imprese familiari possono creare un bilancio positivo tra i diversi tipi di conflitto;

Il superamento dei conflitti relazionali contribuisce a migliorare ulteriormente i profitti;

L’analisi di tali situazioni permettono di distinguere le differenze tra le aziende che sostengono, promuovono e investono sulle iniziative nuove delle diverse generazioni o semplicemente dei suoi membri rispetto a quelle che non lo fanno;

Il potere di controllo, di concentrazione e il coinvolgimento generazionale sono tre fattori determinanti nello sviluppo di un azienda;

Una maggiore partecipazione delle nuove generazioni può, tuttavia, aumentare il conflitto di relazione;

Il livello della concentrazione di potere influenza le relazioni all’interno dell’azienda;

Esiste un alto rischio sul futuro delle aziende legato alla centralizzazione del potere;

Occorre un piano attento e ben studiato di successione generazionale.

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