FAMIGLIA - SCUOLA - aimc.it · che l’alleanza famiglia e scuola è possibile, insieme è...

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un dialogo possibile vademecum per FAMIGLIA - SCUOLA

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un dialogo possibilevademecum per

FAMIGLIA - SCUOLA

a cura di:Maria Grazia ColomboGiuseppe DesideriGiacomo Zampella

FAMIGLIA-SCUOLAun dialogo possibile

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ottobre 2018

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Perché un altro Vademecum per impararead essere genitore nella scuola?Prima di tutto perché il desiderio dellaconoscenza è dentro l’educatore e noigenitori accanto ai docenti siamo educatori.Ma la novità di questo testo molto sinteticoè quella di essere stato scritto “a quattromani” cioè da docenti e genitori. Prima ditutto è stato pensato e voluto dal Forum delleassociazioni familiari e dall’Aimc, abbiamopensato insieme ad uno strumento snello daoffrire ai genitori ma anche agli stessi docentida leggere insieme per capire e capirsimeglio nell’avventura educativa dei ragazzi.Quindi non tanto “istruzioni per l’uso” ma

Prefazione

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un’occasione di dialogo educativo per direche l’alleanza famiglia e scuola è possibile,insieme è possibile educare.In questo momento storico comeassociazioni di genitori e docenti vogliamoaffermare e costruire insieme relazionieducative interessanti e positive dentro efuori la scuola statale e paritaria.Le scuole sono laboratori a cielo aperto direlazioni tra adulti che educativamente sistimano a vicenda.Occorre ricostruire questa corresponsabilitàeducativa, ma prima di tutto occorre volerla.Insieme è possibile.

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Scuola e famiglia rappresentano i duemaggiori sistemi coinvolti nello sviluppopsicofisico della persona, seppur con obiettivimolto diversi tra loro, per cui la creazione diuna vera e propria “alleanza scuola famiglia”è di fondamentale importanza per la crescitaarmonica dell’individuo. Quest’alleanza, untempo sostenuta da reciproci riconosci-menti di ruoli e funzioni, oggi è messa in fortecrisi, a causa dei cambiamenti sociali chehanno riguardato l’organizzazione della vitafamiliare e la costante evoluzione del siste-ma di istruzione delle scuole di ogni ordine egrado. Per queste ragioni è di fondamentaleimportanza che la collaborazione tra scuola

L’importanzadell’alleanzascuola-famiglia

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e famiglie sia rilanciata da adeguatestrategie formalizzate e integrate nelle azionidi politica sociale e scolastica, con l’obiettivocomune e condiviso di ricostruire una solida“alleanza”.

Il sistema educativo italiano è organizzatocome segue:

- scuola dell’infanzia: non obbligatoria, per lebambine e i bambini da 3 a 6 anni- scuola primaria: di durata quinquennale, perle alunne e gli alunni da 6 a 11 anni- scuola secondaria di primo grado: di duratatriennale, per le alunne e gli alunni da 11 a14 anni

Sistemaeducativodi istruzionee formazione

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- scuola secondaria di secondo grado: didurata quinquennale, per le studentesse egli studenti che hanno conclusopositivamente il primo ciclo di istruzione- percorsi triennali e quadriennali di istruzionee formazione professionale (IeFP) dicompetenza regionale, rivolti sempre allestudentesse e agli studenti che hanno conclu-so positivamente il primo ciclo di istruzione- istruzione superiore offerta dalle Università,dalle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica,Musicale e Coreutica (AFAM) e dagli istitutitecnici Superiori (ITS) con diverse tipologiedi percorsi.L’istruzione obbligatoria ha la durata di 10

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anni, da 6 a 16 anni di età, e comprende gliotto anni del primo ciclo di istruzione e i primidue anni del secondo ciclo (Legge 296 del2006), che possono essere frequentati nellascuola secondaria di secondo grado o neipercorsi di istruzione e formazioneprofessionale regionale.

Inoltre, per tutti i giovani si applica il diritto/dovere di istruzione e formazione per almeno12 anni o, comunque, sino al conseguimentodi una qualifica professionale triennale entroil 18° anno di età in base a quanto previstodalla legge n. 53/2003.L’istruzione obbligatoria può essererealizzata nelle scuole statali e nelle scuole

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paritarie (legge 62 del 2000), checostituiscono il sistema pubblico di istruzione,ma può essere assolta anche nelle scuolenon paritarie (legge 27 del 2006) oattraverso l’istruzione familiare. In questiultimi due casi, però, l’assolvimentodell’obbligo di istruzione è subordinatoall’effettuazione di esami di idoneità.Chi esercita la responsabilità genitoriale èresponsabile dell’adempimento dell’obbligo diistruzione dei minori, mentre alla vigilanzasull’adempimento dell’obbligo provvedono iComuni di residenza e i dirigenti scolasticidelle scuole in cui sono iscritti le alunne e glialunni.

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La gestione della istituzioni scolastiche èaffidata a diversi organi che hanno ruoli efunzioni specifiche:

Dirigente scolastico

Il dirigente scolastico ha la rappresentanzalegale dell’istituzione scolastica e laresponsabilità della gestione delle risorse edell’efficienza del servizio.Coerentemente con le competenze spe-cifiche dei diversi organi collegiali, dirige ecoordina le risorse umane della scuola, al finedi organizzare l’attività scolastica secondocriteri di efficienza e di efficacia formativa eassicurare la qualità dei processi formativi ela collaborazione delle risorse culturali,

La gestionedegli Istitutiscolastici

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professionali, sociali ed economiche delterritorio. Per lo svolgimento delle propriefunzioni organizzative e amministrative, puòavvalersi di docenti da lui individuati, ai qualipossono essere delegati specifici compiti edè coadiuvato dal direttore dei servizi generalie amministrativi. Rientrano in questoprovvedimento il primo collaboratore (exvicepreside), il secondo collaboratore e il o iresponsabili di plesso e i coordinatori di classe.

Direttore dei servizi generali eamministrativi (Dsga)

Il direttore dei servizi generali eamministrativi è il responsabileamministrativo dell’istituzione scolastica e 3 11

sovrintende ai servizi amministrativi e aiservizi generali dell’istruzione scolastica, e necoordina il relativo personale, nell’ambito delledirettive di massima impartite dal dirigentescolastico.Fa parte di diritto della giunta esecutiva e delconsiglio di circolo o del consiglio di istituto.

Consiglio di circolo e Consiglio di istituto

Il consiglio di circolo (nei circoli didattici) e ilconsiglio di istituto (negli istituti comprensivie nelle scuole secondarie) sono formati darappresentanti eletti del personale docente,ATA, dei genitori e, solo nelle scuolesecondarie superiori, degli alunni. Il dirigentescolastico è membro di diritto. Il presidente

Organicollegiali

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è eletto fra i rappresentanti dei genitori.I consigli, fatte salve le competenze delcollegio dei docenti, hanno poteredeliberante per quanto concernel’organizzazione della vita e dell’attività dellascuola. Adottano formalmente il PTOF.All’interno del consiglio di circolo/istituto ècostituita la Giunta Esecutiva, composta daun docente, un impiegato amministrativo otecnico o ausiliario e da due genitori. Di dirittone fanno parte il dirigente scolastico, che lapresiede e il direttore dei servizi generali eamministrativi che ha anche funzioni disegretario della giunta stessa. La Giuntaesecutiva ha la funzione, in particolare, dicurare le delibere del consiglio di istituto. 3 13

Il Collegio dei docenti è formato da tutti gliinsegnanti a tempo indeterminato edeterminato di ciascuna istituzione. Èpresieduto dal dirigente scolastico edelabora il PTOF, sulla base degli indirizzi perle attività della scuola e delle scelte digestione e di amministrazione definiti daldirigente scolastico.Il collegio dei docenti ha potere deliberantein materia di funzionamento didattico dellascuola. Adotta i libri di testo, sentiti i consiglidi interclasse e i consigli di classe, e sceglie isussidi didattici entro i limiti finanziari indicatidal consiglio di circolo o di istituto.Infine, formula proposte al dirigentescolastico in materia di formazione delle2 14

classi, orari delle lezioni e assegnazione deidocenti alle classi.

Il Consiglio di intersezione è formato da tuttii docenti della scuola dell’infanzia e unrappresentante dei genitori per ciascunadelle sezioni interessate; presiede il dirigentescolastico o un docente, facente parte delconsiglio, da lui delegato.

Il Consiglio di interclasse è formato da tuttii docenti della scuola elementare e unrappresentante dei genitori per ciascunadelle classi interessate; presiede il dirigentescolastico o un docente, facente parte delconsiglio, da lui delegato.

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Consiglio di classe della scuola secondariadi primo grado è formato da tutti i docentidella classe e quattro rappresentanti deigenitori; presiede il dirigente scolastico o undocente, facente parte del consiglio, da luidelegato.

Consiglio di classe della scuola secondariadi secondo grado è formato da tutti i docentidella classe, due rappresentanti dei genitorie due rappresentanti degli studenti; presiedeil dirigente scolastico o un docente, facenteparte del consiglio, da lui delegato.Tali consigli, quando si riuniscono con lapresenza dei genitori e, ove previsti, deglistudenti, hanno il compito di agevolare i2 16

rapporti tra le varie componenti dellacomunità scolastica e di formulare al collegiodei docenti proposte in ordine all’azioneeducativa e didattica. Quando si riunisconocon la sola presenza dei docenti svolgonoimportanti compiti di programmazionedidattica e di valutazione periodica e finaledegli alunni.

Comitato per la valutazione degli insegnanti

Presso ogni circolo didattico o istitutoscolastico è istituito il comitato per lavalutazione degli insegnanti, costituito daldirigente scolastico che lo presiede e da dueo quattro docenti, eletti dal collegio, qualimembri effettivi e uno o due quali supplenti, 3 17

a seconda che la scuola abbia sino a 50oppure più di 50 docenti. Le funzioni delcomitato sono quelle di esprimere un parere:sul servizio prestato, durante l’anno diformazione, dai docenti in prova, sullarichiesta di riabilitazione avanzata da docentiche hanno subito una sanzione disciplinare,a richiesta dell’insegnante, sul servizio daquesti prestato per un periodo non superioreall’ultimo triennio.

Comitato dei genitori può essere creatoall’interno di ogni scuola, è formatorappresentanti dei genitori nei consigli diintersezione, di interclasse o di classe conpossibilità di formulare indicazioni e proposte2 18

agli altri organi collegiali. Elegge al suo internoun Presidente, un Vice Presidente, unSegretario ed approva lo Statuto.

Ulteriori forme di partecipazione dei genitori

I genitori di tutti gli ordini e gradi di scuolaeleggono propri rappresentanti negli organicollegiali (consigli di classe o interclasse ointersezione e nei consigli di circolo o di istitu-to), e hanno diritto di riunirsi in assembleanei locali della scuola, per realizzare il lorodiritto alla partecipazione democratica allavita della scuola. Le assemblee possonoessere di sezione, di classe o di istituto epossono parteciparvi, con diritto di parola, ildirigente scolastico e i docenti 3 19

rispettivamente, della sezione, della classe odell’istituto. I genitori possono, di propriainiziativa e al di fuori delle istituzioniscolastiche, riunirsi in associazioni, in base afinalità educative, ideologiche, credo religiosoe partecipare con la loro sigla alle elezioni deirappresentanti negli organi collegiali.

Ogni istituto scolastico, in base alla normativavigente, deve dotarsi di documenti specificiin cui sono contenute importanti informazioniriguardanti le diverse componenti e attivitàdella scuola.

I documentiprogrammaticidella scuola

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)

Il Piano dell’offerta formativa è la cartad’identità della scuola e come tale delinea edesplicita le linee distintive nelle sue varieforme: culturali, progettuali e organizzative.Nel PTOF è ravvisabile la progettazionecurricolare, extra-curricolare, educativa eorganizzativa che le singole scuole adottanonell’ambito della loro autonomia. È elaboratodal Collegio docenti sulla scorta dell’attod’indirizzo del dirigente scolastico e la suaapprovazione ha luogo in seno al consiglio diistituto. Ha una durata triennale e unarivedibilità annuale. È un documento pubblico.

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Sono parte integrante del PTOF:1. REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Il regolamento di Istituto è un insieme diregole condivise e trasparenti che riguardanotutte le diverse componenti dell’istituzione.

È deliberato dal Consiglio d’Istituto.

2. CURRICOLO DI ISTITUTO

Il curricolo è il piano di studi della scuola nelrispetto del monte-ore stabilito a livellonazionale.

Può contemplare, oltre alle disciplinefondamentali, discipline alternativeintegrative. In tal modo ogni scuola cerca dicreare un’offerta formativa diversificata al2 22

fine di venire incontro, nel quadro delledisposizioni nazionali e in considerazione dellarealtà locale, alle aspettative delle famiglie,al contesto sociale e ai bisogni e alle capacitàdegli studenti.

Così in ogni curricolo c’è una quotaobbligatoria di attività e discipline stabilite alivello nazionale e una quota definitaautonomamente da ogni istituto comeampliamento dell’offerta formativa.

3. PATTO DI CORRESPONSABILITÀEDUCATIVA

Il Patto di Corresponsabilità educativa è ladichiarazione, esplicita e partecipata dei diritti

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e doveri che regolano il rapporto tra la scuola,le famiglie e gli alunni. Coinvolge l’intero corpodocente, i genitori, il personale ATA, gli alunnie gli enti esterni preposti o interessati alservizio scolastico, contribuendo allo sviluppodel reciproco senso di responsabilità eimpegno.

4. PAI

Il Piano Annuale per l’Inclusione racchiudel’analisi delle criticità e dei punti di forza dacui scaturiscono le proposte operative ai varilivelli (organizzativo, didattico, ecc.) per farfronte ai Bisogni Educativi Speciali deglialunni.

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5. IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV)

Il rapporto fornisce una rappresentazionedella scuola attraverso un’analisi del suofunzionamento e costituisce la base perindividuare le priorità di sviluppo verso cuiorientare il piano di miglioramento.

Tutti i RAV vengono pubblicati nell’appositasezione del portale “Scuola in chiaro”.

6. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)

Le istituzioni scolastiche sono tenute acompilare il Piano di miglioramento (PdM) inagli obiettivi di miglioramento già presenti nelRapporto di autovalutazione (RAV).

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Il Piano di miglioramento (PdM) rientra nelPiano triennale dell’offerta formativa (PTOF)

Nonostante l’obiettivo del benessere e dellapromozione della crescita degli alunni sianopienamente condivisi sia dalle famiglie che daiprofessionisti che operano nella scuola,spesso si assiste ad atteggiamenti dicontrapposizione, che consolidano unacultura della diffidenza e della rivendicazionedi prerogative di controllo e responsabilità. Ilrisultato è un irrigidimento dei rapporti chemette gli uni in contrapposizione agli altri edove si finisce per vivere in modo

Alleanzascuola-famiglia,un rapportoda costruire

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destrutturante, frustrante e ostruzionistatutti quegli spazi formali ed informali, comead esempio gli organi collegiali conrappresentanza genitoriale o i documenti diprogrammazione formativa e educativacondivisi con le famiglie, che invecedovrebbero rappresentare una grandeopportunità di alleanza e condivisione.Alla luce delle ricerche degli ultimi decennispecifiche del settore e delle problematicheattuali che vive la comunità, ci sembraopportuno enunciare, in questa sede, alcuniprincipi guida, che potrebbero orientare lacollaborazione scuola-famiglia:

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1. la relazione tra genitori e insegnanti, omeglio, tra famiglie e scuola, come tutte lerelazioni significative, necessita di un tempoper la sua costruzione e di tempo per unacura costante, se vuole conservare efficacia.È ingenuo pensare che funzioni auto-maticamente, semplicemente facendo appelloa ruoli e normative, senza che parallelamenteci sia anche una reciproca conoscenza ericerca di intesa

2. quanto più una relazione è in grado ditrasmettere rispetto, stima e fiduciareciproca, tanto più è in grado di accoglieree gestire le diverse problematiche e puòsopportare i vissuti di crisi e fallimento,2 28

provenienti da ambo le parti. Pertantoinvestire in una relazione positiva rappresentauna vera e propria garanzia per la promozionedel processo di apprendimento e soprattuttoper la gestione di problematiche inaspettateche possono verificarsi nel futuro deglistudenti

3. facendo i necessari distinguo in base allefasce di età degli alunni, un principiofondamentale dell’educazione è la necessitàche gli adulti di riferimento non mandino mes-saggi contraddittori: scuola e famiglia hanno,giustamente, obiettivi e prospettive diversema una condivisione dei valori fondamentalidella convivenza civile e dell’importanza 3 29

dell’apprendimento sono indispensabili peruna adeguata carriera scolastica. Infatti nellesituazioni dove il percorso scolasticodell’alunno risulta più difficoltoso, perché ènecessario un maggiore supporto, come adesempio per le disabilità permanenti otransitorie, o nelle situazioni di gravi rischidovuti a devianze comportamentali, come neicasi di bullismo, in tutte le sue forme edespressioni, l’azione di supporto, educativa,o correttiva, è vincente solo se scuola efamiglia costituiscono un fronte comune,affiatato e solido.

4. la trasparenza documentale e la circolaritàdelle informazioni nell’ambito dell’istituzione2 30

scolastica sono fondamentali per ilcoinvolgimento e la partecipazione al proget-to formativo degli alunni, tuttavia laconvivenza in un sistema così complessorichiede grande attenzione da parte di tutti isoggetti coinvolti; atteggiamenti di leggerezzanell’esprimere giudizi e opinioni, superficialitànell’approcciarsi alle problematiche o anche,semplicemente, la facilità a divulgare notiziesenza un’attenta verifica della veridicità puòavere degli effetti destabilizzanti in un conte-sto dove, spesso, tra gli interlocutori ci sonopoche occasioni di incontro dal vivo.

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