Facciamo un regalo alla nostra comunità? IL NUOVO PARCO ... · risponde alla esigenza di nuove...

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PARROCCHIA VIVA 1 NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA S. TERESA DEL BAMBINO GESÙ - TOMBETTA - VERONA - TEL. 045 500954 - GENNAIO 2010 re il mondo con gli occhi del Bambino di Betlem- me tra le braccia della Madre. Così l’idea oramai diventata progetto di fare IL NUOVO PARCO GIOCHI risponde alla esigenza di nuove occasioni per ve- dere i nostri bambini giocare felici sotto lo sguar- do di genitori e nonni. Non possiamo non chiedere il vostro aiuto. Padre Damiano La Manna - Parroco Carissimi lettori di Parrocchia Viva, un anno nuovo è iniziato e insieme riprendia- mo la vita quotidiana. In alcune famiglie il nuovo inizio non prevede tempi buoni a causa della crisi economica che vede tutti preoccupati. A ciò si aggiunge il dram- ma lontano ma vivissimo, del terremoto di Haiti. Abbiamo fatto una raccolta in Avvento in favore dei poveri della nostra parrocchia e una raccolta straordinaria in favore del popolo Haitiano. Ma la speranza accesa dal Natale ci fa guarda- Facciamo un regalo alla nostra comunità? IL NUOVO PARCO GIOCHI IL NUOVO PARCO GIOCHI www.parrocchie.it/verona/santateresatombetta - parrocchiasantateresa @ gmail.com

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PARROCCHIA VIVA1

NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA S. TERESA DEL BAMBINO GESÙ - TOMBETTA - VERONA - TEL. 045 500954 - GENNAIO 2010

re il mondo con gli occhi del Bambino di Betlem-me tra le braccia della Madre.

Così l’idea oramai diventata progetto di fare

IL NUOVO PARCO GIOCHI

risponde alla esigenza di nuove occasioni per ve-dere i nostri bambini giocare felici sotto lo sguar-do di genitori e nonni.

Non possiamo non chiedere il vostro aiuto.

Padre Damiano La Manna - Parroco

Carissimi lettori di Parrocchia Viva,un anno nuovo è iniziato e insieme riprendia-

mo la vita quotidiana. In alcune famiglie il nuovo inizio non prevede

tempi buoni a causa della crisi economica che vede tutti preoccupati. A ciò si aggiunge il dram-ma lontano ma vivissimo, del terremoto di Haiti.

Abbiamo fatto una raccolta in Avvento in favore dei poveri della nostra parrocchia e una raccolta straordinaria in favore del popolo Haitiano.

Ma la speranza accesa dal Natale ci fa guarda-

Facciamo un regalo alla nostra comunità?

IL NUOVO PARCO GIOCHIIL NUOVO PARCO GIOCHI

w w w . p a r r o c c h i e . i t / v e r o n a / s a n t a t e r e s a t o m b e t t a   -   p a r r o c c h i a s a n t a t e r e s a @ g m a i l . c o m

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l’essere di Maria, è quella di chiedere a una qualunque ma-dre che cosa acca-drebbe se Dio svilup-passe infinitamente e desse realtà e con-sistenza infinite a tutti gli struggimen-ti, e a tutte le vaghe intuizioni, a tutte le speranze, a tutto ciò che ella prova nei ri-guardi del bambino a cui sta dando la vita”.

Maria ci ha mostrato Chi attendevamo: il suo Bim-bo divino che – come potevamo dimenticarlo? – è il Volto che sta all’inizio e alla fine di tutto ciò che speria-mo e desideriamo:

“La fede comincia sempre di nuovo, così: quando ogni generazione, ogni “stirpe”, riconosce che la be-atitudine, la felicità, è appartenuta storicamente a una donna, a una madre: una felicità simile a quella che ogni donna prova quando riceve tra le braccia la sua creatura, ma anche incomparabilmente più grande: perché Maria sapeva di stringere al seno an-che il suo Dio e il suo Destino.”

Eravamo insieme ad attendere e la nostra attesa si faceva via via più viva: abbiamo usato le nostre parole per dire questa attesa, abbiamo usato la nostra musica: il Coro Polifonico, il Piccolo Coro, gli arpeggi delle chi-tarre, gli accordi dell’organo, e le voci di tutti...

E Maria c’indicava il percorso, spianava la strada: “...se il Creatore stesso nasce come creatura, allora tutta la realtà riprende ad esistere in un modo nuo-vo... C’è un nuovo inizio della creazione: la natura umana e la natura divina sono indissolubilmente unite in Gesù di Nazareth... Maria ha visto il Mistero che sorregge l’universo, mentre lei stessa lo sorreg-geva tra le braccia; ha visto il Destino a cui tutto tende, camminare verso di lei con i passi incerti del bambino”.

E, finalmente, da dispersi che eravamo, insieme abbiamo incontrato il Natale.

� Maria�Teresa�Bertucco

I corsivi sono tratti da ATTENDERE NATALE CON MARIA, meditazione di p. Antonio Sicari.

Stava per arrivare Natale ed era un intero, lungo Avvento che aspettavamo. Ma non avevamo le idee molto chiare...

Ci mancava qualcuno che ci insegnasse ad aspetta-re davvero.

Dovevamo ricordare che davvero aspettavamo Qualcuno...

E così, quella sera, da dispersi che eravamo, ci sia-mo riuniti.

E abbiamo cominciato ad attendere...

«Guarda, o Signore, l’angoscia del tuo popolo.Manda Colui che ci fai così tanto aspettare...

Confòrtati, confòrtati, o mio popolo, improvvisa verrà la tua salvezza.»

E “al termine di questa preghiera d’Avvento, quando Dio comincia a formulare la sua risposta che dà conforto e consolazione, quando la salvezza che desideriamo e speriamo sta per avere un Volto e un Nome (Gesù significa appunto Dio-è-Salvatore), proprio qui troviamo Maria...”

La sera del 19 dicembre scorso, a pochi giorni dal Natale, Maria era con noi e ci ha mostrato come si fa ad attendere:

“...da quando ella ha cominciato a percepire, gior-no per giorno, fin dai primi tempi della gravidanza, come la natura di Dio si unisse con la natura uma-na, nel suo grembo di donna...ciò che ogni donna esperimenta – in sensazioni, emozioni, stati di co-scienza, già per se stessi ineffabili – si è amalgamato in lei con sensazioni, emozioni, stati di coscienza che riguardavano anche il mondo di Dio.”

Maria ci ha mostrato che cosa significa attendere: “L’unica possibilità che abbiamo per accostarci

a un tale mistero, a tali esperienze che riempivano

Attendere Natale con MariaSabato 19 dicembre scorso, in Basilica, si è tenuta una serata di meditazione concerto su testo di p. Antonio Sicari, accompagnata dalle musiche di Avvento e Nataledel Coro S. Teresa e del Piccolo Coro.

Rivive nei giorni che preparano al Natale, in sei luoghi del quartiere di Tombetta, l’antica tradizione del “canto della stella”. Sfidando il gelo di domenica 20, la neve di lunedì 21 ed infine la pioggia di martedì 22, un gruppo di giovani cantori ha portato gli auguri di Natale agli

abitanti del quartiere, seguendo la stella che indica la via di Betlemme. Come un’eco dei tempi passati, il vagare dei cantori in ogni dove, determinato e dolce, ricorda ad ogni uomo, di ogni condizione e provenienza, la vicinanza innestata nella nostra cultura dal Dio fatto Bambino. Tutti si sentono invitati alla sua festa come tutti ascoltano con piacere i canti del Natale, tutti ricevono con gioia gli auguri co-me tutti donano lieti qualcosa di caro. Il vietnamita ed il rumeno, il congolese ed il colombiano, il cingalese come l’italiano. p.�Giacomo

La ricchezza canora della Basilica di Santa Teresa, Coro degli Adulti e coretto dei piccoli

Ecco la stella che i Magi seguono, macchè sono i nostri amici

Un’attimo di pausa

con pandoro e tea caldo per tutti 5 coraggiosi bambini seguono

il cammino della Stella

Nelle vie di Tombetta il canto della stella

LA STELLA A SEI PUNTE

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re il Signore per tutti i doni che ci ha elargito, per lodarlo attraverso i canti preparati assieme e chiedergli perdono.

Dopo cena padre Giacomo e padre Enzo ci hanno coinvolti in nu-merosi giochi fino a tar-da sera poi, finalmente a letto.

Quante chiacchiere prima di addormentarsi, e... quante barzellette...

Finalmente silenzio assoluto... verso l’una.

Cosa hanno “porta-to” a casa i nostri ragaz-zi?

Hanno imparato a condividere tanto tempo insieme, alcuni anche ad obbedire, a vivere e giocare nel ri-spetto dell’altro, capi-re che quanto ci viene dato è frutto di fatica e di sacrificio, è dono gratuito, a chiedere senza pretendere.

Noi adulti accompagnatori abbiamo goduto della gioiosa presenza dei ragazzi, della loro spensieratezza, ma anche riflettuto riguardo ad un atteggiamento or-mai generalizzato di superficialità, di pretesa e di acqui-sizione di diritti e pochissimi doveri che sono scaturiti durante le attività svolte al campo.

Arrivederci al prossimo campo scuola!!!� Monica�Coelli

Tutti pronti? Si parte!Alle 7.30 eravamo tutti davanti al pullman ansiosi di

partire per vivere una nuova esperienza. Carichi di do-mande, aspettative, perplessità, entusiasmo, coraggio, incoscienza, timore, voglia di vivere tre giorni lontani da casa…

Come sempre il gruppo più numeroso e “anarchico” ha occupato gli ultimi posti nel pullman, i ragazzi più tranquilli quelli davanti.

Qualche foto di rito e via verso Folgaria.Data la situazione climatica è subito sorta una

domanda, ci sarà la neve? Riusciremo a fare qualche slittata? La nostra speranza era tanta. L’importante era però condividere tre giorni in amicizia, rispetto e conoscere nuovi luoghi e soprattutto imparare a stare insieme in armonia.

I quattro gruppi, gli Orsi, gli Scoiattoli, i Ghiri e le Volpi, arrivati a destinazione, si sono dati subito da fare in una lunga ed estenuante caccia ai luoghi storici di Folgaria scambiando doni con notizie utili da riportare.

L’entusiasmo era grande ed anche la competizione.Non è mancato il lavoro in sala da pranzo, organiz-

zato in turni ben precisi.Tutti hanno collaborato con impegno, a volte bron-

tolando, ma contenti per avere contribuito attivamente al lavoro in cucina.

Martedì 29 ci siamo recati al passo del Sommo per “bobbare”, giocare con la neve, camminare ed ammira-re la natura nella sua veste invernale.

Il cielo era limpido e sereno e l’orizzonte che si apri-va ai nostri occhi era immenso.

Che meraviglia! La gioia dei ragazzi, che, sincera-mente, si buttavano senza paura in discese mozzafiato, era tanta, ma anche l’armonia del paesaggio che circon-dava portava tanta pace e serenità.

Ogni sera ci siamo riuniti in preghiera nella piccola cappella della parrocchia di Folgaria per ringrazia-

accolta con entusiasmo. Forse per la fatica di dedicare del tempo al Signore veniente o forse perché non è stata accolta come un’occasione per vivere insieme un

momento di comunione tra genitori e figli? Ringraziamo tutte le famiglie che hanno partecipato al concorso perché hanno reso più bello e più atteso per molti ammiratori, bambini e non solo. Il desiderio di accogliere una persona importante nella e per la nostra vita, il Signore Gesù. Dalle impressioni che ho sentito da tanta gente che ha osservato i trentanove presepi in mo-stra, la proposta è stata apprezzata, quindi arrivederci al prossimo anno. Per adesso congratulazioni ai vinci-tori e auguri di Buon Anno.

p.�Enzo

Questo è stato il titolo del primo concorso-mostra di presepi, che la parrocchia, ha organizzato per il Na-tale 2009. Per la prima volta nella nostra parrocchia si è svolto un concorso del genere. Infatti, gli altri anni i presepi venivano realizza-ti in casa e poi si passava di casa in casa per fare le foto ai presepi che parteci-pavano al concorso. Quest’anno invece, abbiamo chiesto a voi, famiglie di santa Teresa, di realizzare un presepe, di pic-cole misure ma con originalità, da porta-re qui nell’atrio di ingresso del convento per metterlo in mostra affinché tutti i frequentatori della Basilica potessero ammirare, oltre che la cura, anche la fan-tasia che scaturisce nella realizzazione di un presepe, che è pensare come accoglie-re nella nostra casa Gesù, il Figlio di Dio venuto in mezzo a noi. La risposta alla novità del concorso non è stata subito

Campo scuola invernale Folgaria 28/30 dicembre 2009...…Che avventura!

C’è chi sale e c’è chi scende

Collaborare è sempre una gioia

Impariamo a conoscerci!

“Costruiamo una casa per Dio dentro ognuno di noi e fuori di noi”

Diploma di partecipazione al concorso-mostra presepi

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Arte. Storia. Santità.Un luogo ha visto

camminare sul suo suolo di terra battuta tante persone. Gran-di uomini. Ha visto secoli e cambiamenti, battaglie, innovazio-ni, miracoli.

Questo luogo è As-sisi, una città dal sa-pore antico, sepolta in una meravigliosa valle dell’Umbria, adagiata su un colle che la ren-de un intreccio di pen-dii e case con le tegole di terracotta.

Noi ragazzi della par-rocchia di Santa Teresa ci siamo ritrovati immersi in questo puzzle di contrasto tra luoghi sacri dalla lunga storia e bellissimi paesaggi, dolci allo sguardo.

Ripercorrendo a tappe la vita di San Francesco, ci siamo tuffati nella storia: da quando ricevette le Stig-mate a la Verna (che si trova in Toscana), al Tugurio, dove visse con i suoi primi compagni, da San Damiano, dove gli fu chiara la strada che il Signore aveva scelto per lui, a Santa Maria degli Angeli, all’interno della qua-

Assisi: un luogo… un viaggio…una esperienza di comunione da fare…

Una piccola vacanza per imparare cose grandiL’esperienza ad Assisi è stata per noi ragazzi molto positi-

va. Infatti l’ottima organizzazione ci ha permesso di divertirci con gli amici, in modo particolare durante i giochi serali in cui abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio, ridendo e scherzando ed approfondendo quindi la nostra amicizia. Ma è stata anche istruttiva ed utile dal punto di vista culturale in quanto, grazie alla disponibilità dei frati francescani, in particolare dei novizi che ci hanno guidato a scoprire i tesori spirituali delle loro Chiese come quella di San Damiano, Santa Chiara, Santa Maria degli Angeli e San Francesco, e abbiamo appreso l’importanza di figure come San Francesco e Santa

Chiara che hanno donato la loro vita al Signore fidandosi cie-camente di Lui anche nei momenti di grande sofferenza.

Importante e significativa è stata anche la visita al San-tuario della Verna dove il Santo patrono d’Italia ricevette le stimmate e dove tutt’ora si trova il suo umile abito religioso.

Quindi penso che ognuno di noi farà tesoro di questa espe-rienza ad Assisi, infatti nonostante sia stata breve e forse un po’ troppo vivace ed allegra per la compagnia, tutti abbiamo appreso qualcosa, infatti credo che tutti siamo “cresciuti” sia culturalmente sia nella vita cristiana, cercando di capire e vivere qualcosa di cosa significa comunità imparando a stare insieme divertendoci persino lavando i piatti, sparecchiando e spazzando. Chiara,�Elia�e�Giovanni

Nei giorni 3-4-5 gennaio noi giovani di Santa Teresa abbia-mo trascorso una breve vacanza a Predazzo. Per nostra fortuna il tempo è stato bello e abbiamo potuto gustare gli splendidi

paesaggi innevati e scatenar-ci in emozionanti ed esilaran-ti discese con bob e gommoni per i più avventurosi.

Nonostante il freddo po-lare e le temperature costan-temente sotto zero, ci siamo “riscaldati” a modo nostro: cioccolate calde (con pan-na!) e pattinaggio frenetico, voli spettacolari compresi.

Uno speciale ringrazia-

Predazzo un paese del... Trentino

le c’è la Porziuncola, la prima chiesa per i francescani, dove egli morì, e poi alla sua basilica e a quella di Santa Chiara, che lo seguì, abbandonando tutto per seguire il suo grande esempio.

Sotto le volte azzurre, dipinte di stelle, accanto alle angeliche statue e agli affreschi di Giotto e Cimabue, nelle stanze dei conventi, nei più curati giardini e tra prodigiosi roseti; ma anche nel nostro piccolo ma for-midabile autobus, nelle grandi camerate, sfondi delle più svariate avventure, abbiamo avuto occasione di compiere un viaggio anche all’interno di noi stessi e insieme agli amici.

Diciamo proprio che in quest’avventura non siamo mai stati soli, appunto. I mitici ’94 e ’95, come ci siamo spesso nominati nel corso del viaggio, non hanno certo avuto il tempo di annoiarsi: infatti ognuno dei quasi tre giorni era pieno di impegni, come la messa, le visite, le serate insieme e la suddivisione dei lavori domestici a squadre. Immaginiamo anche sia stata dura per i re-sponsabili, a coordinare minuziosamente ogni cosa e a mantenere l’ordine senza invadere gli spazi di cui un adolescente ha bisogno.

Possiamo definire l’esperienza di Assisi un’esperien-za con i fiocchi, un vero viaggio! Già, perché un viaggio è molto diverso da una vacanza: perché, come diceva Marcel Proust “Un vero viaggio di scoperta non è cer-care nuove terre, ma avere nuovi occhi.”.

Miriam�Ferrari

mento va alla nuova coppia di “cuochi”, Maria Grazia e Ste-fano, che ogni giorno ci deliziavano con le loro squisitezze, a Padre Damiano (PD) e Claudia, che ci hanno animati e soprattutto sopportati.

Sono stati 3 giorni meravigliosi, utili a rafforzare le amici-zie tra noi e a instaurarne di nuove!

Non sono mancati i momenti di riflessione e di preghiera, come nella messa dome-nicale, che sono stati alla base di questa vacanza.

A tutti noi piacerebbe rivivere questa bellissi-ma esperienza, che augu-riamo a tutti di provare.

Deborah�e�Federico

Si, ci siamo tutti nel luogo in cui S. Francesco conobbe la sua vocazione, San Damiano

Il luogo e il simbolo di tutto il francescanesimo, la Basilica dedicata al santo d’Assisi

Giornata sulla neve a LavazzèArrivo degli avventurieri nella fredda Predazzo

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La preghiera ci ha accompagnato tutti i giorni per farci ricordare grazie a Chi la nostra compagnia cristia-na era così forte e unita e non sono mancati i momenti d’incontro e di riflessione, padre Fabio celebrava ogni giorno la Messa e le sue parole ci guidavano e facevano riflettere per il nostro cammino. Il momento, secondo me, più toccante è stato proprio la notte di capodan-no: prima della mezzanotte, il gioco tra le squadre si è interrotto, ma la festa è continuata con il momento di preghiera del “Te Deum”: un ringraziamento al Signore per i doni dell’anno trascorso, un pensiero per i doni che Lui vorrà farci nel 2010, un pensiero per le persone donateci, i presenti, ma anche per chi, per vari motivi, non è potuto esserci.

In conclusione, che cosa posso dire? Un consiglio... questa vacanza merita davvero di essere vissuta, per-ché permette di rendersi conto di appartenere ad una storia più grande, ad un’amicizia salda in Colui che l’ha voluta e che ci chiede solo di farne parte, perché ha una grande ambizione: “essere la compagnia della tua vita”.

Francesco�Conte

Il 28 dicembre scorso Alice, Samuele ed io siamo andati a Velturno, un paesino in provincia di Bolzano, dove era stata organizzata una vacanza di capodanno dedicata in particolare agli universitari e ai giovani la-voratori del Movimento Ecclesiale Carmelitano. Erano presenti tanti altri ragazzi di Brescia e Trento, alcune giovani famiglie oltre a padre Fabio e fra Luca di Bre-scia, tutti con un solo pensiero, stare in compagnia e festeggiare insieme il capodanno, ringraziando il Signo-re per l’anno appena trascorso e per l’anno che iniziava.

La vacanza era ricca di proposte. Il primo giorno siamo andati a Bressanone per visitare questa cittadi-na, che ho trovato davvero molto carina, un po’ per il paesaggio ricoperto di neve, un po’ per l’atmosfera na-talizia, che pervadeva le strade e le piazze (erano aper-ti anche i caratteristici banchetti di Natale). Il giorno successivo abbiamo trascorso una bella giornata sulla neve: prima al palaghiaccio a Ortisei, poi a Selva di Val Gardena per misurarci direttamente con la neve, alcu-ni facendo sci di fondo, altri scivolando giù per i pen-dii con bob, gommoni e tutto ciò che permettesse di scivolare sulla neve. Sono state davvero due giornate stupende!

Inoltre, è giusto dedicare una parola particolare alla giornata del trentuno, il giorno della gran-de festa. Ancora prima dell’inizio, i preparativi avevano coinvolto tutti quanti, niente era lasciato al caso, ognuno voleva collaborare nel proprio piccolo perché tutto fosse perfetto. E così è stato. Era stata organizzata una meravigliosa festa a tema, in cui quattro squadre, che rappresentavano quattro eventi dell’ultimo anno (la crisi economi-ca, i social network, la pandemia e il mondo dei vip), si sono sfidati in varie prove, tutte diverse e tutte divertenti!

Arrivo degli avventurieri nella fredda Predazzo

VELTurnOn… accendi il tuo 2010!!!

giovinezza danno speranza e fiducia per vivere il nuo-vo anno appena iniziato.

Auguri di Buon Anno a tutta la comunità parroc-chiale.

Penzo

Anche quest’anno il nostro parroco, p. Damiano ha proposto di passare insieme a tutta la comunità parrocchiale le ultime ore dell’anno che finiva e le pri-missime ore del nuovo anno. Abbiamo passato queste ore in compagnia di un centinaio di persone gustando alcune prelibatezze del-la cucina veronese. La compagnia è stata molto varia: persone mature e anziane, alcune famiglie giovani, a cui va il nostro grazie perché con il lo-ro aiuto è stato possibile trascorrere le poche ore di festa in semplicità e decoro. Non è mancata, la presenza di ragazzi e bambini che con la loro

Una serata speciale in compagnia

...questa è l’altra parte. Che ne dite

Ecco una parte della compagnia...

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Noi ti proponiamo un modo nuovo di studiare per apprezzare quello che fai ed essere aiutato... se ne avessi bisogno. Ti aspettiamo! Ricordati di portare i libri che ti possono servire, di materie umanistiche oppure di materie scientifiche. È bello studiare insie-me e anche sorridere scambiando qualche battuta con gli altri ma, se pensi che non ti basti allora ricor-dati di aver rispetto degli altri che invece vogliono continuare a studiare e ricordati che studi per prepa-rare la tua persona per il tuo e il futuro di tante altre persone. È importante studiare ma non farlo troppe ore di seguito per evitare che ti dimentichi che nella vita c’è altro, non solo la merenda ma anche altro...vieni e... fidati ti aspettiamo...

Ci incontriamo ogni mercoledì e giovedì dalle ore 15.30 alle 18.30 (con merenda inclusa) NELL’AULA 2 presso i locali del grest.

Pomeriggi di studio

A partire da giovedì 21 gennaio, dalle ore 18.00 alle 20.00, di alcuni giorni della settimana, p. Da-miano, p. Giacomo e p. Enzo, inizieranno la be-nedizione delle famiglie del territorio della parroc-chia. La prima zona sarà quella della Cancellata.

GIORNATA DEI BAMBINI BATTEZZATI NEL 2009 E 2010

14 febbraio 2010 - ore 10.30 in basilicaDomenica 14 febbraio accogliamo un gruppo di fami-glie del tutto originale. Si tratta dei bambini che hanno ricevuto il sacramento del Battesimo dall’anno scorso ad oggi. Faremo un piccolo gesto di comunione in chiesa e un breve incontro per aiutare la famiglia e i padrini ad un dialogo per iniziare i bambini alla vita di fede.

In occasione dell’ostensione della Sacra Sindone, a Torino, dal 10 aprile al 23 maggio, la nostra parrocchia sta organizzando un pellegrinaggio. Il giorno dell’appun-tamento è fissato per martedì 20 aprile 2010. Per le iscrizioni rivolgersi negli uffici parrocchiali dal mese di febbraio in poi.

Le reliquie di Luigi Martin e Zelia Guerin,genitori di santa Teresa del Bambin Gesù

accolte nella nostra chiesaIl 27 dicembre scorso, in occasione della festa della Sacra Famiglia di Nazareth, alla Santa Messa delle ore 10.30, sono state esposte le reliquie dei genitori di san-ta Teresa. Il piccolo reliquiario di artigianato veronese è stato consegnato dal rettore della basilica di Lisieux, Mons. Lagoutte. I beati Luigi e Zelia vengono festeg-giati il 12 luglio di ogni anno, data delle loro nozze.

SAN VINCENZO E CENTRO DI ASCOLTONuovi locali per una rinnovata Carità

Si avvisa che la nuova sede della San Vincenzo e del Centro di Ascolto per la Carità della parroc-chia sono stati trasferiti in via Molinara, nel par-cheggio del teatro. Anche coloro che portano in-dumenti devono portarli in fondo al parcheggio.

Domenica 7 febbraio giornata sulla neveNella magnifica comunità di Folgaria

Una giornata insieme sulla neve per bambini, giovani e famiglie:

per chi vuole sciare (discesa o fondo), slittare, passeggiare, “ciaspolare” (forse) o pattinare.

Uscire dai nostri luoghi consueti pervivere la gioia della comunione.

Partenza: in torpedone dallaBasilica alle 7.30 (distanza 100 km)

Ritorno: verso le 19.30Pranzo: al sacco nell’oratorio di Folgaria

Iscrizioni: entro lunedì 1febbraio negli uffici parrocchiali

Costo: 12 euro(esclusi noleggi, skipass, ecc.)

AGEVOLAZIONI PER FAMIGLIECelebreremo insieme

la santa Messa nella parrocchiale di Folgaria.I bambini devono essere accompagnati da un adulto.

NELLE BACHECHE, IN CHIESA TROVI I MODULI DI ISCRIZIONE

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AnagrafeHANNO RICEVUTOIL BATTESIMO CRISTIANOAlbano Matteo; Ghirigato Camilla; Fernando Warnakulasuriya Himasha La Ksani; Ferrari Silvano Kevin.

SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADREAndreani Anita (a. 84); Andreis Luigia (a. 76); Perlini Policarpo (a. 95); Ceschi Gianni (a. 74); Sona Ines (a. 88).

Questi sono gli appuntamenti che il teatro Santa Teresa offre a tutti gli amanti del cinema e del teatro

GIORNO ORA CINEMATEATRO TITOLO AUTORE

mar 26 gen 10 21.00 Cineforum Cosmonauta Regia di Susanna Nicchiarelli

mer 27 gen 10 21.15

Cineforum Lebanon Regia di Samuel Maozgio 28 gen 10 21.00

ven 29 gen 10 16.30 e 21.00

sab 30 gen 10 21.15 Ti aspetto a Teatro Nel nome del Padre Di Luigi Lunari

mar 02 feb 10 21.00 Cineforum Lebanon Regia di Samuel Maoz

XVIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATOSanta Messa e Unzione dei fratelli e sorelle

ammalati, in basilica alle ore 15.30La Chiesa a servizio dell’Amore. Giorno 11 febbraio 2010 è la XVIII giornata mondiale del malato. Come ogni anno vivremo insieme ai nostri fratelli e sorelle sofferenti e anziani un momento particolarmente forte con la celebrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi. La Santa Messa del pomeriggio dedicata a loro è alle ore 15.30. Portate con voi i vostri cari a questo appuntamento!

Adorazione Eucaristicatutti i mercoledì

dalle ore 19.00 alle 20.00

“Venite ad adorare la comunione che ricevete, venite a Gesù, venite a vivere di Lui, al fine di vivere per Lui” (Curato d’Ars)

Le famiglie della cancellata accolgono il crocifisso restaurato di via Zanella

Come a San Pietro anche noi abbiamo il nostro albero

Complimenti al vincitore per la cura e la fantasia, meno per il peso

Complimenti al vincitore per l’idea originalissima e per il peso, ma che

fatica non farle rompere

Finalmente... tutti a tavola

Entusiasti dal giorno precedente, siamo tornati a Lavazzè

Pochi coraggiosi sportivi alla prese col pattinaggio

Dalla casa dove siamo stati ospiti, una panoramica del colle dove è situata Assisi

La nostra visita ad Assisi è stata occasione anche per noi di trascorrere delle serate in allegria

Nemmeno la neve ha fermato la Stella

Due giovanissimi pronti a seguire la stella

Ecco la foto dei più piccoli del catechismo con le loro catechiste il sabato 19 dicembre dopo la coraggiosa

e bella avventura della recita di Natale. Complimenti

Il coro “la Scatola armonica”, canta in memoria del nostro caro amico, Gabriele Confortini