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In evidenza Speciale Eire pag. 3 Le partnership GE.FI. Intermediazioni pag. 14 Il Network Greenhouse pag. 6 | i n q u e s t o n u m e r o | Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone n. 1 | 2009 (Sede Pinerolo Gruppo STI) (Stand EXITone all’EIRE 2009)

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Il numero uno del nostro house organ, EXtra

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Trimestrale d'informazione sul mondo EXITonen. 1 | 2009

(Sede Pinerolo Gruppo STI)

(Stand EXITone all’EIRE 2009)

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Cari Lettori,dopo tre mesi abbiamo il piacere di es-sere di nuovo con voi per fare insieme il punto sulla situazione del nostro Network e del sistema Italia, con una nuova edizio-ne del nostro periodico.

La pausa estiva ci ha permesso di riflettere e focalizzare meglio le nostre priorità sulle esigenze della rete, soprattutto in funzione di cosa può fare il “Tutor dell’Immobile” per giocare un ruolo attivo nella ripresa dalla crisi economica mondiale.

Nel nostro settore di riferimento, particolar-mente colpito, EXITone, capace di guardare ”oltre” la crisi, ha continuato a lavorare con appassionata dedizione per dare nuova linfa al Network, uscen-done più forte e propositiva, individuando quegli ambiti di intervento tecnico professionale che so-sterranno il ciclo della ripresa dell’economia reale.

Anche se la situazione economica non si sta-bilizzerà, di certo, nel breve periodo, secondo i principali indicatori i segni della ripresa non sono più così lontani. È dell’inizio di settembre la stima dell’Ocse secondo cui a luglio la media delle eco-nomie industrializzate ha segnato un incremento di 1,5 punti rispetto al mese precedente. Tra i Pa-esi che hanno registrato un incremento maggiore figura l’Italia, che ha recuperato 2,7 punti su base mensile e 8 punti rispetto a luglio 2008, e per la quale si prevede una «possibile espansione» dell’economia nei prossimi mesi.

In questo contesto di cauto ottimismo noi vogliamo sottolineare il ruolo dell’edilizia e dei servizi immobiliari come volano per accelerare la ripresa. Dopo un lungo dibattito il Piano Casa sta infatti finalmente vedendo la luce con l’applicazio-ne delle Leggi Regionali. Si tratta, secondo le stime del Governo, di un giro d’affari fino a 16 miliardi, che porterà a 320 mila i posti di lavoro.

Allo stesso tempo, la Certificazione Energetica degli edifici darà uno straordinario impulso alle at-tività di ingegneria, con rilevanti ricadute positive nell’indotto edile.

Segnali più che incoraggianti per chi, come EXITone, è stato capace di interpretare la crisi come occasione di cambiamento, combinando efficienza operativa e ottimizzazione dei costi con una visione di sviluppo orientata all’innovazione di prodotto ed alla ricerca di nuovi mercati.

Infatti i prossimi eventi formativi dedicati agli Affiliati affronteranno in concreto questi temi e i relativi prodotti/strumenti.

EXITone continua a lavorare per essere par-te attiva nell’evoluzione del mercato che seguirà l’attuale crisi. Questo atteggiamento di fiducia, unitamente alla consapevolezza che la strategia vincente risieda nel continuo aggiornamento delle competenze professionali, nell’interdisciplinarietà della propria attività e nell’innovazione di prodotto, rappresentano il punto di forza del nostro Network.

Queste caratteristiche rappresentano la chiave vincente per accelerare la ripresa, per la quale il “Tutor dell’Immobile” potrà e dovrà svolgere un ruolo da protagonista, ricercando il proprio valore aggiunto nell’integrazione delle sue competenze con quelle degli altri professionisti affiliati, nella corretta comprensione del proprio ruolo nei con-fronti del mercato, nel senso di appartenenza ad un sistema certificato, referenziato e qualificato che lo supporta in tutte le fasi della sua attività e gli garantisce un aggiornamento costante e continuo su normative, opportunità e nuove tecnologie.

Il Tutor è un vero e proprio “portatore di in-novazione”, capace di diffondere nel settore della gestione dei beni immobili quei modelli innovativi che fino ad ora hanno trovato scarsa o limitata ap-plicazione. Grazie all’appartenenza ad un Network che fa dell’innovazione e della multidisciplinarità la sua forza, il Tutor è in grado di comprendere ap-pieno tutte le potenzialità dei beni immobili, resti-tuendo loro il giusto peso in termini di opportunità di investimento e di sviluppo per l’intero contesto socio-economico in cui sono collocati.

Non è da sottovalutare, inoltre, il ruolo del Tu-tor come promotore di sviluppo locale. Uno degli aspetti essenziali che caratterizza l’Affiliato EXITone è, infatti, la capacità di interpretare le esigenze del territorio in cui vive e lavora e, attraverso lo scambio virtuoso all’interno del Network, di adattare al con-testo locale le soluzioni più innovative ed all’avan-guardia. In questo senso la scelta di EXITone è quella di integrare gradualmente l’orientamento del business del Real Estate per i soli grandi patrimoni immobiliari sino alla proprietà diffusa, attraverso

l’operatività della rete, generando valore aggiunto non solo per i proprietari, ma anche per la comunità locale e, infine, per lo stesso Network.

Non da ultimo il “Tutor dell’Immobile” EXITone, grazie all’aggiornamento ed alla formazione conti-nua, è un riferimento qualificato per la cittadinanza in merito alle tematiche legate agli immobili e al territorio, il soggetto ideale per venire incontro alle molteplici esigenze determinate dalle ultime novità legislative in campo edilizio, dal Piano Casa alla Cer-tificazione energetica.

I “Tutor dell’Immobile” possono, ad esem-pio, ricoprire un ruolo determinante nel processo di sensibilizzazione verso le problematiche legate alla sicurezza degli edifici e delle unità immobiliari, nonché contribuire concretamente al monitorag-gio delle situazioni di degrado che derivano da un cattivo utilizzo o dall’insufficiente manutenzione da parte dei singoli cittadini.

La forte presenza di “Tutor dell’Immobile” a livello nazionale consente la diffusione capillare di una cultura della prevenzione attraverso un rappor-to diretto con la popolazione locale, contribuendo ad innalzare i livelli di sicurezza del patrimonio co-struito a garantirne, un globale miglioramento qua-litativo ed un aggiornamento positivo del valore.

Tutto questo grazie a un Network che crede nell’innovazione e punta sull’imprenditorialità, dan-do la possibilità a giovani professionisti autonomi, come a personalità già affermate, di diventare pro-tagonisti del rilancio del Paese, oggi più che mai.

Gli eventi di forte impatto mediatico quali le fiere ANCI Expo 20009 di Torino e SAIE 2009 di Bo-logna, che vedranno la partecipazione istituzionale di EXITone, convergono verso questo ambizioso obiettivo unitamente ad un importante Convegno promosso da EXITone all’interno dell’Anci Expo, sul tema de “La valorizzazione del patrimonio im-mobiliare pubblico quale leva di sviluppo del ter-ritorio” con la presenza di autorevoli personalità in rappresentanza di Governi locali, Finanza pub-blica, Ordini professionali, mondo accademico ed imprenditoriale nazionale.

Lo sforzo di Exitone è chiaro: sul finire dell’an-no più “lungo” dell’economia mondiale, il focus è sulla conferma della posizione del Network quale nodo centrale di sviluppo e trasferimento di Know-How , per contribuire, da protagonisti consapevoli, alla ripresa economica del Paese.

Forti dei risultati raggiunti fino ad ora e con-vinti che la strada intrapresa sia quella giusta, vi diamo appuntamento al prossimo numero, con altri successi, idee e progetti, da raccontare e con-dividere con voi! Buona lettura.

Alexandra Mogilatova

Focalizzati sul presente per interpretare il futuro da protagonisti

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All’EIRE 2009 EXITone si presenta attraverso i principali progetti dell’anno

Anche quest’anno, l’EIRE, la fiera internazionale del mercato del Real Estate italiano e dell’area mediterranea, giunta alla sua V edizione, ha ospitato numero-

si operatori del settore alla ricerca di nuove opportunità di business.

EXITone, presente con uno stand sito all’interno del padiglione 2, ha ac-colto lo spirito formativo che ha ani-mato la manifestazione organizzando una serie di convegni ed eventi volti a diffondere la conoscenza delle inizia-tive e dei progetti promossi dal Net-work nel corso del 2009. Tra questi, la partnership con GE.FI. Intermediazioni S.r.l., il lancio dell’innovativo prodotto Greenhouse, proposto dall’Affiliato Marco Grand, la dimostrazione prati-ca dell’impiego del Laser Scanner ad opera dell’Affiliato Giannicola Marello e la pubblicazione del nuovo libro Il patrimonio immobiliare pubblico qua-le leva di sviluppo del territorio. Il caso Regione Siciliana, curato dal Presiden-te di EXITone, Ezio Bigotti, ed edito da Il Sole 24 Ore nella collana “Manage-ment Immobiliare”.

Folta la platea che ha preso parte al convegno di presentazione dell’opera, svoltosi presso lo stand della Regione Siciliana, che ne ha patrocinato la pub-blicazione.

L’incontro, incentrato sull’impor-tanza che rivestono le politiche di va-lorizzazione delle risorse immobiliari, ha portato alla luce un tema che, in un contesto nazionale ed internazionale segnato dalla crisi dell’economia, si presenta di grande attualità. L’opera, infatti, propone nuove soluzioni per innescare circoli virtuosi di sviluppo

territoriale attraverso la trasformazio-ne del patrimonio immobiliare pubbli-co da voce di costo a fonte di reddito. Tra i relatori, personalità di assoluto rilievo, tra cui l’Assessore al Bilan-cio e Finanze della Regione Siciliana, On. Michele Cimino, il Dirigente del Servizio Patrimonio, Partecipazioni e Liquidazioni della Regione Siciliana, Dott.ssa Filippa Palagonia, il Cav. Ezio Bigotti, il Direttore di ASSOIMMOBI-LIARE, Dott. Edoardo Longa, il Presi-dente del Comitato Scientifico di EIRE e Professore Ordinario del Politecnico di Milano, Prof. Oliviero Tronconi, e il Capo del Dipartimento Mezzogiorno ANCI nonché Responsabile del Ser-

vizio di Valorizzazione del Patrimonio degli Enti locali IFEL, Dott. Francesco Monaco.

Ha moderato l’evento il Dott. Mario Giordano, Direttore di Studio Aperto, il quale, ricollegandosi alle difficoltà che sta attraversando l’economia a li-vello internazionale, ha sottolineato la necessità di sostituire ad una politica di rigore che, ad oggi, non ha prodotto risultati positivi, iniziative di promo-zione delle risorse. La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è indubbiamente un punto di parten-za fondamentale per ridisegnare lo sviluppo del nostro Paese. In questa prospettiva, “il federalismo - come ha

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Lo stand di EXITone alla scorsa edizione dell’EIRE

Numerosi i consensi riscossi dalla nuova pubblicazione curata dal Presidente Ezio Bigotti.

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ricordato il Dott. Giordano – potrebbe favorire la valorizzazione attraverso una maggiore responsabilizzazione degli Enti locali, generando risparmio ed efficienza”.

Di particolare interesse risulta la chiave di lettura che l’On. Cimino, ri-prendendo il concetto di utilizzo vir-tuoso delle risorse, introdotto dal Dott. Giordano, offre sull’imponente opera di valorizzazione del patrimonio im-mobiliare della Regione Siciliana.

L’Ente, infatti, ha cercato di sfrutta-re al massimo le opportunità offerte dal proprio territorio, costituite non solo dai beni immobili ma anche da territori, quali le foreste, oggetto di un’attività di intensa rivalutazione da parte dell’amministrazione regionale. “Con il governo Lombardo – ha preci-sato l’On. Cimino - sono state gettate le basi non solo per razionalizzare la spesa ma anche per mettere a sistema questo patrimonio che rappresenta una primaria fonte di reddito per la Regione. In tempi di crisi, per gene-rare maggior reddito, gli Enti posso-no seguire due strade: dismettere o valorizzare i propri beni immobili. La Regione ha privilegiato la seconda opzione, creando, nei vecchi ospedali

abbandonati e nei borghi rurali, nuove opportunità di attrazione turistica, oc-cupazione e reddito”.

La Dott.ssa Palagonia ha quindi percorso, sinteticamente, le tappe che hanno segnato il processo di va-lorizzazione del patrimonio regionale, a partire dal bando di gara europeo, indetto dalla Regione, per scegliere un socio privato con cui costituire la società avente in capo le attività di ge-stione e di valorizzazione. L’intenzione della Regione è stata, in primo luogo, conoscere la consistenza del proprio patrimonio, che, a seguito dell’attività di ricognizione censuaria si è rivelato molto più ampio del previsto. Una pri-ma importante scelta di valorizzazione, operata ad integrazione delle attività di ricognizione, è stata la costituzione di un Fondo Immobiliare Pubblico della Regione Siciliana, il cosiddetto FIPRS (nel quale l’Ente dispone di un’ampia governance), in cui sono stati trasferiti 33 immobili. Si è trattato di un’opera-zione da circa 260 milioni di euro, a cui sono seguite altre iniziative di valoriz-zazione. È previsto un secondo fondo immobiliare in cui convergeranno più di cento immobili, per un valore di cir-ca 350 milioni di euro.

Un altro importante progetto, per il quale la Regione – ha sottolineato, con una nota di orgoglio, la Dott.ssa Pala-gonia - ha vinto il premio al Forum PA, è la valorizzazione dei terreni e dei bo-schi, un piano che prevede la conces-sione a privati di territori da sfruttare con impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.

Ma come può la valorizzazione es-sere messa al servizio dei Comuni? Il Dott. Monaco ha illustrato le opportu-nità offerte dallo scenario normativo (art. 58 della Legge 133/2008) in termi-ni di valorizzazione dei beni immobili. Ai Comuni viene riconosciuta la pos-sibilità di procedere, in un regime di ristrettezza di bilancio, alla razionaliz-zazione del patrimonio immobiliare, potenziale fonte di valore. L’attività di valorizzazione è oggi supportata anche da un contesto di mercato favorevole. Secondo un’indagine realizzata dal-la Fondazione Magna Carta nel 2007 sugli asset immobiliari pubblici, il pa-trimonio in grado di generare reddito, cosiddetto fruttifero, ammonta a 675 miliardi di euro a valore di mercato ed ha un rendimento dell’1%, a fronte di costi di gestione del 2%.

Molti Comuni, ha inoltre sottoline-ato il Dott. Monaco, non hanno una conoscenza specifica degli asset patri-moniali del loro territorio. Per ovviare a tutto ciò, l’Anci ha messo a punto un servizio di supporto che ha come fine intervenire sulle carenze degli Enti locali in termini di conoscenza e snellimento delle procedure, offrendo loro, attraverso help desk e attività di formazione, il flusso procedimentale per la realizzazione dei piani di valo-rizzazione e l’individuazione degli stru-menti tecnici. In altre parole, affinché la valorizzazione risulti davvero effica-ce è necessario mettere in rete le varie istituzioni e attivare una collaborazio-ne costante.

Il merito che, secondo il Dott. Mo-naco, va riconosciuto alla Regione Si-ciliana, è di aver adottato un approccio sistemico verso la valorizzazione, pre-ferendola alla vendita di beni per fare incassi immediati.

Un momento del convegno di presentazione del libro “Il patrimonio immobiliare quale leva di sviluppo del territorio” tenutosi presso lo stand della Regione Siciliana all’EIRE 2009

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Nel suo intervento, il Prof. Tronconi ha denunciato la presenza, nel nostro Paese, di un capitale tenuto “fermo”, rappresentato da una certa categoria di immobili pubblici che, non essen-do immessi nei circuiti dell’economia, non contribuiscono in alcun modo alla ricchezza nazionale. Il prodotto in-terno lordo è determinato, infatti, non dal capitale in assoluto ma da quello circolante e l’Italia possiede un capita-le enorme che non solo non “circola” ma è fonte di costi.

Da questo punto di vista, le inizia-tive della Regione Siciliana e dell’An-ci, ha evidenziato il Prof. Tronconi, rappresentano dei modelli da segui-re per colmare il ritardo dell’Italia ri-spetto ad altri Paesi. Il patrimonio im-mobiliare dello Stato è composto da beni che meritano di essere valoriz-zati, perché hanno un reddito ed una valenza strategica per la comunità, e altri che devono essere dismessi. La P.A. deve seguire l’esempio della Regione Siciliana e affidarsi a consu-lenti esperti per individuare non solo le opportunità di valorizzazione del proprio patrimonio, ma anche di di-smissione.

L’esperienza della Regione Sicilia-na è certamente meritoria per aver individuato un partner privato adatto

a gestire tali attività. Secondo il Prof. Tronconi, la dismissione è, al pari della valorizzazione, un’esperienza assoluta-mente positiva, perché crea ricchezza. Tutti i grandi operatori internazionali guardano con interesse all’Italia per le grandi opportunità di business of-ferte dalla dismissione: sono molti gli imprenditori stranieri che hanno ac-quistato patrimoni dismessi, li hanno valorizzati e successivamente venduti.

Sebbene, in definitiva, esista un impedimento, per così dire, culturale al passaggio del patrimonio immo-biliare da capitale “fermo” a capitale circolante, tuttavia - come ha rileva-to il Dott. Longa - con il partenariato pubblico-privato si è giunti ad un pun-to di svolta, a dimostrazione del fatto che si possono perseguire interessi privatistici all’interno di un interesse generale più grande, senza rinunciare alla remunerazione del proprio inve-stimento. L’auspicio è che, partendo dalla valorizzazione del territorio e del patrimonio pubblico, sia riattivata l’economia del nostro Paese e si pro-spettino nuove opportunità di svilup-po anche per le piccole imprese.

Al Cav. Bigotti il compito di chiude-re l’incontro illustrando il processo di valorizzazione in corso nella Regione Siciliana dal punto di vista dei risul-

tati ottenuti e dei problemi incontra-ti, esperienza talmente innovativa, in termini di strumenti giuridici e tecni-ci, che ha fatto sorgere l’esigenza di descriverla in un libro. L’imponente opera di censimento dei beni dell’Ente ha consentito di individuarne puntual-mente esigenze ed opportunità. Alla Regione si deve indubbiamente il me-rito non solo di aver chiesto al socio privato di ottimizzare il suo patrimo-nio per aumentarne le potenzialità di rendita ma anche di aver innescato un volano economico in grado di genera-re valore nelle filiere a valle di questo processo.

La Regione Siciliana ha avuto l’op-portunità di conoscere esattamente il proprio patrimonio, in termini di condizioni e caratteristiche paesag-gistiche, e di trasformarlo in fonte di reddito attraverso l’individuazione di precise linee strategiche di sviluppo: i piani di valorizzazione.

Il libro, che inquadra il percorso giuridico, le tappe e le metodologie di lavoro seguite – come ha concluso il Cav. Bigotti -, ha voluto proporre alle altre P.A. una buona pratica di riferi-mento per quanto riguarda le oppor-tunità di crescita territoriale che la va-lorizzazione offre.

Isabel Costa

I relatori intervenuti durante il convegno di presentazione del libro “Il patrimonio immobiliare quale leva di sviluppo del territorio”.Da sinistra: Francesco Monaco, Edoardo Longa, Mario Giordano, Oliviero Tronconi, Michele Cimino, Filippa Palagonia, Ezio Bigotti.

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Progettare una casa eco-intelligente: Greenhouse| Intervista all’architetto Marco Grand, Tutor EXITone |

Architetto, può spiegarci che cos’è Greenhouse?

È l’offerta chiavi in mano per una soluzione dell’abitare che nasce dalla sensibilità estetica della cultura me-diterranea, dalla continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per l’efficienza energetica e la sostenibili-tà ambientale e dall’esperienza di ar-tigiani e tecnici legati dalla passione del costruire.

Quando nasce l’idea di Green-house?

L’idea nasce nel 2008 da un pool di tecnici e professionisti con esperien-za ventennale nei campi dell’archi-tettura, dell’energia e dell’ambiente. Animata da una nuova filosofia del vi-vere, ispirata al rispetto dell’ambiente e soprattutto attenta ai nuovi bisogni di una società giovane ed ecologica-mente consapevole, coniuga qualità dell’architettura, innovazione e ri-sparmio energetico.

Qual è il carattere innovativo di Greenhouse e in cosa si differenzia dagli altri modelli presenti sul mer-cato?

Io penso che un prototipo di mo-dello residenziale, per avere riscon-tro in un Paese come l’Italia, debba associare alla componente standar-dizzata una forte influenza tecnica e formale appartenente alla cultura locale. Greenhouse si differenzia dai modelli importati (Alto Adige – Paesi nordici) per la presenza, in ogni resi-

denza, dei tratti unici e distintivi dei paesaggi locali in cui è inserita.

Un aspetto importante è quindi il rapporto armonico con i sistemi co-struttivi ed estetici territoriali...

Certamente, è un elemento fonda-mentale. L’interpretazione in chiave contemporanea degli elementi tipici dell’architettura del luogo e del pae-saggio locale caratterizzano la forma complessiva. Il modello proposto è in sintonia con ambiti territoriali del nord Italia e del sud della Francia. Sono in fase di studio altri due modelli, uno per il sud Italia e l’area mediterranea centrale e l’altro per le zone del Tren-tino e dell’Europa centrale.

Come si caratterizza tecnologica-mente?

Il sistema costruttivo, ispirato alla bioarchitettura, garantisce un miglio-re comfort termo-igrometrico, acu-stico e visivo attraverso il ricorso a materiali naturali quali argilla, legno e pietra e le più innovative tecnologie nel campo degli isolamenti.

Il solare passivo è costituito da un insieme di soluzioni architettoni-che, spaziali e funzionali quali la ser-ra, il muro trombe, il sistema Barra Costantini, materiali lapidei collocati in posizioni opportune per favorire l’inerzia termica dell’edificio con con-seguente guadagno di energia termi-ca veicolata al suo interno.

Il solare attivo, fotovoltaico e ter-mico, prevede un rincorritore solare a moduli con silicio policristallino ed un sistema di collettori tubolari ad acqua con pompa di calore geotermica. La produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, e di acqua fred-

da per il raffrescamento sono regolati da un chiller di gestione.

Che rapporto ha Greenhouse con il rispetto dell’ambiente?

Greenhouse azzera i costi di con-sumo annuale dell’abitazione - che per 4 persone su 100 mq sono dell’or-dine dei 5.000 Euro - consentendo un risparmio di 3.400 kg di co2, l’equiva-lente di ben 18 alberi!

E in rapporto alla qualità del vi-vere?

Il comfort e la domotica sono aspetti importanti di questa casa eco-intelligente. L’alto livello di automa-zione e il controllo avvengono, infatti, con la gestione integrata dell’impianto elettrico, l’illuminazione, il riscalda-mento, il condizionamento, la gestione da remoto con cellulare, la centralina multimediale a scenari, le reti cablate e wireless per internet e web mail, la gestione dei carichi elettrici con pro-gramma per elettrodomestici, audio distribuito, l’impianto di sicurezza e vigilanza, dispositivi per il risparmio di acqua potabile, il riciclo e la gestio-ne dell’acqua piovana per la piscina, il giardino acquatico, l’irrigazione, l’im-piego di led per l’illuminazione interna ed esterna, l’automazione aperture.

Greenhouse propone quindi un prototipo residenziale?

Greenhouse propone uno stile di vita dinamico ed eco intelligente, che ha nella casa il suo elemento princi-pale, completando l’offerta con auto e bicicletta ad alimentazione elettrica au-tonoma. Tecnologia ed innovazione per azzerare i consumi e vivere sostenibile.

A cura di Letizia Cavallaro

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GREENHOUSE è l’offerta chiavi in mano di una nuova soluzione dell’abitare che nasce dalla sensibilità estetica della cultura me-diterranea, dalla continua ricerca di soluzioni tecnologiche in-novative per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale e dall’esperienza di artigiani e tecnici legati alla passione per il costruire. È anche garanzia dell’uso di materiali e dell’appli-cazione di tecniche di intervento che trovano fondamento nelle tradizioni locali.L’interpretazione in chiave contemporanea degli elementi ti-pici dell’architettura del luogo ne caratterizzano il sistema costruttivo che, ispirato alla bioarchitettura, garantisce una migliore termo-acustica dell’edificio, attraverso il ricorso a materiali naturali quali argilla, legno e pietra e le più innova-tive tecnologie nel campo degli isolamenti. Il solare passivo è costituito da un insieme di soluzioni architettoniche, spaziali e funzionali, quali la serra, il muro trombe, il sistema Barra Co-stantini, materiali lapidei collocati in posizioni opportune per favorire l’inerzia termica dell’edificio, con conseguente guada-gno di energia termica veicolata al suo interno. Con il sistema passivo sono previste anche soluzioni per il raffrescamento estivo quali il tetto verde, l’effetto camino, le pareti verdi, che

contribuiscono notevolmente all’isolamento dai picchi di ca-lore estivi ed alla circolazione di aria fresca negli ambienti. Il solare attivo, fotovoltaico e termico, prevede un rincorritore so-lare a moduli con silicio policristallino ed un sistema di collettori tubolari ad acqua con pompa di calore geotermico. La produzio-ne di acqua calda sanitaria per il riscaldamento e di acqua fred-da per il raffrescamento, sono regolati da un chiller di gestione. Il comfort e la domotica sono aspetti importanti di questa casa eco-intelligente. L’automazione e il controllo avvengono, infatti, con la gestione integrata dell’impianto elettrico, l’illuminazio-ne, il riscaldamento, il condizionamento, la gestione da remoto con cellulare, la centralina multimediale a scenari, le reti ca-blate e wireless per Internet e web mail, la gestione dei carichi elettrici con programma per elettrodomestici, audio distribuito, l’impianto di sicurezza e vigilanza, dispositivi per il risparmio di acqua potabile, il riciclo e gestione dell’acqua piovana per la piscina, il giardino acquatico, l’irrigazione, l’impiego di led per l’illuminazione interna ed esterna, l’automazione aperture. La dotazione comprende automobile e bicicletta elettriche in linea con l’obiettivo di coniugare efficienza e sostenibilità anche in tema di trasporti.

GREENHOUSE

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| Intervento di Giannicola Marello, Tutor EXITone |

Sviluppato in America alla fine degli anni Novanta, il sistema di misurazio-ne con laser scanner ha solo di recen-te ottenuto un giusto riconoscimento per la sua indiscutibile validità. Questa tecnologia permette, infatti di effettua-re, a distanza ed in breve tempo, ogni tipo di misurazione, evitando di impie-gare persone e risorse tecniche in aree ad alto rischio.

Negli ultimi vent’anni il laser scanner ha conosciuto uno sviluppo impressionante ed è oggi applicato in larga scala, in quanto garantisce un’assoluta precisione tridimensiona-le e tempi di rilievo non paragonabili ad altri sistemi.

Pur apprezzato a livello teorico, il sistema per molto tempo ha trovato scarsa applicabilità in ambito lavorati-vo per la difficoltà di estrarre i dati ri-chiesti da tutto ciò che il laser scanner era in grado di misurare.

Attualmente il divario è stato piena-mente colmato dalle case costruttrici e dai produttori e sviluppatori di sof-tware in ambiente C.A.D. e C.A.D._3D.

Sul mercato oggi è possibile tro-vare numerosi hardware e software che soddisfano la richiesta, in funzio-ne delle esigenze degli specifici ambiti lavorativi.

Il sistema laser scanner, inoltre, è applicato non solo in modo “sta-tico” – con il posizionamento della strumentazione a terra – ma anche in modo “dinamico”, su veicoli terrestri in movimento, quali autovetture o ae-romobili. Quest’ultima metodologia

richiede particolari attrezzature di ge-oreferenziazione.

I sistemi laser scanner si dividono in due macro aree basate su tecnologie differenti, entrambe con punti di forza e problematiche: la misurazione basa-ta sul tempo di volo e la misurazione per differenza di fase. Nel primo caso, il laser scanner emette un segnale ad infrarossi verso l’oggetto da misurare e calcola il tempo di ritorno, assegnan-do a tale valore un punto spaziale di coordinate x,y,z, note in funzione del sistema impostato.

Nella misurazione per differenza di fase, il laser scanner emette una serie di onde di fase nota e ne calco-la l’andamento, attribuendo, anche in questo caso, un valore espresso in co-ordinate x,y,z.

Entrambi i sistemi sono validi ma presentano sensibili differenze. Il pri-mo è più versatile, ottiene una portata maggiore ma è più lento ed, in alcuni casi, non è utilizzabile senza le dovute protezioni per l’apparato visivo.

Il secondo ha una portata inferiore, necessita di strumenti più ingombran-ti ma ha una velocità di acquisizione superiore.

Il laser scanner è applicabile in tutti gli ambiti in cui viene richiesto un rilie-vo geometrico di qualità topografica, vale a dire in architettura, ingegneria, geologia, archeologia e ambiente.

Il sistema viene inoltre utilizzato nel campo della riproduzione di og-gettistica, soprattutto in archeologia e meccanica.

Attualmente, con lo sviluppo della tecnologia laser scanner in termini di precisione e portata (distanza misura-

bile), sono disponibili modelli con por-tate che variano da un minimo di circa 25,00 mm fino ad un massimo di 6,00 km, con precisioni variabili in funzione della distanza.

I punti di forza del sistema sono quindi l’elevata precisione (ampiamen-te sub-centimetrica), la quantità di dati metrico-fotografici acquisiti (minimo 1.000.000 di punti per ogni singola scansione) e la velocità di acquisizione (500.000 punti al secondo).

Nonostante la diffusione del sistema sia in rapido sviluppo, il prezzo di ven-dita dei laser scanner è ancora molto elevato, giustificandone l’acquisto solo per chi opera esclusivamente nell’am-bito del rilievo topografico ad elevata qualità. Qualche azienda che importa laser scanner ha iniziato, al fine di pub-blicizzare le proprie macchine, una di-scutibile e pericolosa campagna di no-leggio con o senza operatore. Anche se quella del noleggio può sembrare una soluzione vantaggiosa, in realtà risolve esclusivamente la parte operativa di campagna, lasciando all’utente finale la gestione dei dati, aspetto che risul-ta decisamente complesso sia per la quantità di dati a disposizione sia per la difficoltà di interpretarli correttamente. Basti pensare che il rapporto tra rilievo di campagna e restituzione grafica è pari a circa 5/7 giorni per ogni giorna-ta di lavoro. Questa complessità nella gestione dei dati rende preferibile affi-darsi alla consulenza di tecnici esperti, in grado di ottimizzare e valorizzare al massimo le potenzialità e le capacità dello strumento, piuttosto che optare per soluzioni come il noleggio e le “mi-surazioni fai da te”.

Laser scanner: genesi, sviluppo e principi

Rilievo interno di una chiesa. Restituzione grafica in 10 giorni.

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A conferma dell’importanza che la formazione ed il trasferimento di know how rivestono all’inter-no del Network EXITone, l’Acca-demia ha organizzato, nei mesi

scorsi, diversi eventi formativi finaliz-zati ad accrescere e aggiornare le co-noscenze dei Tutor su tematiche di ri-lievo, quali la certificazione energetica e le attività di ricognizione censuaria.

A tal riguardo, si segnalano i cor-si sulla “Certificazione Energetica” e sulla “Ricognizione Censuaria”. Il pri-mo, svoltosi il 23 marzo scorso pres-so la sede del CASC (Banca d’Italia) a Roma, è stato organizzato in collabo-razione con l’AIMAN Lazio, nella per-sona dell’arch. Raoul Villella (Affiliato EXITone). Vi hanno preso parte 30 Affi-liati, principalmente provenienti dalle aree centro e sud, che, oltre ad aver ricevuto un aggiornamento sul quadro normativo, nazionale e regionale, e sul target di riferimento, hanno acquisito nozioni e strumenti utili per cogliere le opportunità attualmente presenti in Italia e comprendere l’iter ammini-strativo finalizzato al conseguimento dell’attestato di certificatore e all’ese-cuzione delle attività di certificazione energetica.

Durante l’incontro sono stati pre-sentati i nuovi progetti, avviati da EXITone per promuovere lo sviluppo del Network; tra questi, l’attività di consulenza tecnica dei Tutor agli am-ministratori di condominio e lo svi-luppo di una Piattaforma Territoriale Informativa a supporto delle attività degli Affiliati, iniziative attualmente in fase di implementazione da parte dell’Area Consulting.

Al secondo Corso, sulla “Ricogni-zione Censuaria”, svoltosi a Palermo presso Hotel Addaura il 12 maggio scorso, sono intervenuti oltre 50 Affilia-ti, in prevalenza provenienti dalle varie province siciliane. A partire dall’analisi dell’esperienza di censimento condotta in Sicilia e delle relative attività opera-tive, l’Affiliato Giuseppe Zaccariello ha evidenziato le principali criticità riscon-trate nella fase di restituzione e verifica dei dati da parte dei Tutor che hanno seguito i lavori. Al corso è stato inoltre presentato dall’Affiliato Cristiano An-dorno l’applicativo AIMO, messo a pun-to dalla società SEGEI per ottimizzare le procedure di definizione, controllo, veri-fica e validazione delle attività operative e di desk di anagrafica tecnica. La logica di funzionamento dell’applicativo pre-vede l’inserimento dei dati del database relazionale direttamente nei file grafici (elaborati dwg), all’interno di blocchi nei quali sono contenute le informazioni. Ciò consente un’assoluta corrisponden-za tra il file grafico e il database. L’ap-plicativo, inoltre, è personalizzabile sulla base delle caratteristiche delle attività di anagrafica da eseguire.

Susanna Deodato

L’ACCADEMIA EXITonefocus sulle attività svolte nel II e III trimestre del 2009

Aggiornamento sulle prossime attività Lo scorso 15 settembre EXITone ha firmato un Protocollo d’Intesa con Unicasa Italia Spa, primo opera-tore nazionale nel settore dell’am-ministrazione e gestione di stabili in condominio. Grazie all’accordo, i Tutor EXITone potranno mettere al servizio dei Local Point Unica-sa Italia, specializzazioni e servizi tecnico-amministrativi, economi-ci e finanziari afferenti al merca-to ingegneristico e ai segmenti dell’asset, del property e del faci-lity management. Tra i vari punti, l’intesa prevede inoltre percorsi formativi rivolti ad Affiliati EXITo-ne ed Unicasa Italia per favorire la diffusione di prassi innovative nella gestione immobiliare.

È inoltre in fase di start up una collaborazione con l’Associazione APAC (Associazione Professiona-le Amministratori di Condomini) per la realizzazione di eventi info/formativi congiunti, finalizzati sia alla promozione dei servizi EXITo-ne presso gli associati sia alla dif-fusione di una nuova cultura nel campo della valorizzazione e della gestione patrimoniale.

Sono anche previsti nei prossi-mi mesi 6 corsi di formazione di BASE e specialistica, finalizzati a formare gli Affiliati sui nuovi prodotti e servizi strutturati da EXITone. Le attività formative si terranno presso il Relais Barrage di Pinerolo.

“Un momento del corso sulla “Certificazione Energetica”, svoltosi il 23 marzo scorso presso la sede del CASC (Banca d’Italia) a Roma”

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Ottobre sarà un mese ricco di at-tività per EXITone, che prosegue il suo percorso tra i principali eventi fieristici di interesse per il Network. Ben due gli appun-

tamenti in agenda: dal 7 al 10 otto-bre l’ANCI Expo di Torino e dal 28 al 31 ottobre il SAIE di Bologna. Eventi differenti tra loro, per target ed obiet-tivi, ma entrambe vetrine d’eccezione per promuovere il Network EXITone e stringere nuove partnership con Am-ministrazioni Pubbliche e operatori privati.

| ANCI Expo |

L’ANCI Expo è il primo degli appunta-menti autunnali di EXITone. Quest’an-no sarà il Lingotto di Torino ad ospi-tare la manifestazione dell’ANCI – As-sociazione Nazionale Comuni Italiani – che da sempre rappresenta un mo-mento centrale di confronto fra Gover-no e amministratori locali. Oltre alla rassegna espositiva, l’evento prevede un ricco calendario di incontri, con la partecipazione di sindaci, amministra-tori e personalità del mondo politico, istituzionale e imprenditoriale, che af-frontano, sotto diversi aspetti, il tema della governabilità locale. L’edizione scorsa, tenutasi a Trieste, ha visto la partecipazione di oltre 1300 ammini-stratori locali: cifra destinata a cresce-re visto che quest’anno, in contempo-ranea con l’Expo, si terrà l’Assemblea Congressuale, durante la quale ver-ranno rielette tutte le cariche dell’ente. La partecipazione di numerosi rappre-

sentanti del mondo istituzionale rende l’ANCI Expo una passerella privilegia-ta per le aziende che offrono servizi rivolti alle pubbliche amministrazio-ni. Per EXITone, in particolare, sarà un’importante occasione per proporre le competenze e il know how maturati nel campo della valorizzazione del pa-trimonio immobiliare pubblico. Grazie all’esperienza condotta al fianco della Regione Siciliana, EXITone è riuscito infatti ad affermarsi come player di riferimento nel settore e partner ide-ale per le pubbliche amministrazioni che, grazie alla legge 133/2008, sem-pre più spesso si trovano ad affron-tare la sfida della valorizzazione del loro patrimonio immobiliare, leva di sviluppo socio-economico del territo-rio. Tema, quest’ultimo, al centro del convegno organizzato da EXITone che si terrà presso la sala Monterosa del Padiglione 3 del Lingotto alle 15 di giovedì 8 ottobre, secondo giorno dell’evento. All’incontro, dal titolo “La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico quale leva di sviluppo del territorio”, partecipe-ranno illustri esponenti del mondo politico e istituzionale, oltre ad auto-revoli rappresentanti della realtà im-prenditoriale ed accademica.

Rivolto principalmente agli ammi-nistratori di Enti locali, il convegno è finalizzato a sensibilizzare la platea sul tema della valorizzazione del patrimo-nio immobiliare pubblico e sull’impor-tante ruolo che rivestono, in questo contesto, gli enti proprietari, nel pro-muovere le condizioni necessarie allo sviluppo e all’applicazione di processi di ottimizzazione e valorizzazione, non-ché stimolare analoghi processi per il patrimonio privato con conseguenti benefici per il riordino e la riqualifica-zione urbana, unitamente alla corretta valutazione dei beni, intesi come ele-menti generatori di reddito. Obiettivo dell’incontro è quello di avviare un in-

tenso e proficuo dialogo sul tema, for-nendo un contributo concreto e meto-dologico nella direzione della valorizza-zione dei patrimoni immobiliari e terri-toriali pubblici, attraverso la diffusione di una buona pratica di riferimento per il sistema delle pubbliche amministra-zioni italiane. Un momento di dibattito estremamente stimolante, che vedrà stakeholder diversi confrontarsi e di-scutere sulla necessità e l’importanza di valorizzare il patrimonio immobi-liare pubblico, considerato non più come centro di costo ma come vera risorsa di sviluppo per l’intero Paese.

ANCI Expo 2009DATE: 7-10 ottobre 2009

INGRESSO: l’accesso all’area espositiva è gratuito per tutti i giorni della manife-stazione

ORARI DI APERTURA: 7 - 9 ottobre: 9.00 - 19.00 10 ottobre: 9.00 - 14.00

LOCATION: Stand 113 - Padiglione 3 Lingotto Fiere - Via Nizza, 294 - Torino

Per informazioni: [email protected]

| SAIESalone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia |

L’autunno in fiera di EXITone continua al SAIE Salone Internazionale dell’Indu-strializzazione Edilizia - che si svolgerà dal 28 al 31 ottobre presso il comples-so fieristico BolognaFiere. Da 45 anni luogo di incontro tra gli operatori della filiera delle costruzioni, l’evento vanta

EXITone in fiera | Letizia Cavallaro

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una superficie espositiva di ben 220 mila metri quadri e accoglie esposito-ri e visitatori provenienti da 29 Paesi. Quello del SAIE è un pubblico specia-lizzato, costituito in prevalenza da pro-gettisti ed imprese di produzione, oltre che da rivenditori. Il Salone è organiz-zato in maniera razionale, con percorsi e saloni tematici, per ottimizzare i tem-pi di visita a seconda degli interessi e delle esigenze individuali. Tra le se-

zioni, il SAIEBit, dedicato ai sistemi in-formatici e alle società di servizi, a cui EXITone parteciperà con lo stand B34. Una doppia occasione di visibilità per il Network, che, oltre a presentare le sue attività e i suoi servizi a operato-ri del settore immobiliare e dell’edi-lizia provenienti da tutto il mondo, al SAIE avrà la possibilità di confrontarsi con professionisti e giovani laureati interessati a sviluppare la loro attivi-

tà all’interno del Network EXITone. Il SAIE, evento promotore delle dis-seminazione dell’innovazione e del know how, è cornice ideale e comple-mentare alla figura del Tutor dell’Im-mobile che, grazie all’appartenenza ad un Network basato sulla condivisione della conoscenza e sulla formazione continua, può essere considerato un vero e proprio “portatore di innova-zione” nel campo della gestione del patrimonio costruito e non.

SAIE – Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia

DATE: 28 - 31 ottobre

INGRESSO: Biglietto ordinario: 15 euro per un solo ingresso.

Prevendita on line: 10 euro per un singolo ingresso, 15 euro abbonamento valido per tutta la manifestazione.

Ingresso gratis per gli studenti di Ingegne-ria, Architettura, Agraria e Scienze Naturali (Geologia).

ORARI DI APERTURA: 28 - 29 - 31 ottobre: 9.00 - 18.00 30 ottobre: 9.00 - 19-00

LOCATION: Stand B34, Padiglione 18 Quartiere Fieristico di Bologna

Per informazioni: [email protected]

L’attenta analisi fatta circa la situazione attuale del mercato ed il posizionamento del nostro Network, ha determinato un aggiornamento di “rotta“. L’obiettivo è quello di focalizzarsi sul presente, per interpretare da protagonisti il futuro e realizzare al meglio la strategia di sviluppo e di gestione del Network.

L’Area assume lo standing di Direzione e il ruolo del Direttore è ricoperto da Ales-sandro Lozar. La Direzione è articolata in 4 aree geografiche - Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud - con un responsabile Recruiting & Sviluppo per ciascuna di esse.

La Direzione è inoltre dotata di 3 funzioni di staff - Accademia, Customer Relation-ship Management, Comunicazione ed Editoriale - che supporteranno le attività di promozione, sviluppo e crescita professionale del Network.

Auguri di buon lavoro a tutti i colleghi della Direzione Network.

Alessandro Lozar, Direttore Network EXITone

Un’immagine della scorsa edizione del SAIE di Bologna

News dal Network

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Il 25 luglio scorso è entrato in vi-gore il DM 26/06/09 che contiene le Linee Guida nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici. Tra le principali novità del

Decreto, l’obbligo per tutti gli immo-bili di essere dotati, nella fase di com-pravendita, costruzione o locazione, dell’Attestato di Certificazione Ener-getica (ACE) (vedi box), che sostituisce l’Attestato di Qualificazione Energeti-ca (AQE). Le Linee Guida si rivolgono alle Regioni e alle Province Autonome sprovviste di propri strumenti in ma-teria, o che non hanno ancora recepito la direttiva comunitaria 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

Il DM non coglie impreparate Re-gioni come la Valle d’Aosta, il Piemon-te e la Liguria, che già avevano ema-nato proprie leggi sulla Certificazione Energetica. In effetti in Valle d’Aosta la Certificazione Energetica sul terri-torio regionale è regolata dalla Legge n. 21 del 18 aprile 2008. In Piemonte l’obbligo di Attestato di Certificazione Energetica per ogni edificio di nuova costruzione o soggetto a ristruttura-zione edilizia è già stato previsto dalla Legge n.13 del 28 maggio 2008. In Li-guria, invece la Certificazione Energe-tica è già attiva da due anni, regolata dalla Legge n. 22 del 29 maggio 2007, in vigore dal 15 giugno 2007.

Tra le prime Regioni ad attivarsi in materia di Certificazione Energetica c’è poi la Lombardia che, con la Legge regionale n. 10 del 29 giugno 2009, ha modificato una norma del 2006, impo-nendo l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di trasferimento a titolo oneroso e in-

troducendo per l’alienante, in caso di inottemperanza, una sanzione ammi-nistrativa da 5.000 a 20.000 euro.

In Emilia Romagna la Certificazione Energetica è stata regolamentata dalla Deliberazione dell’Assemblea Legisla-tiva n. 156 del 4 marzo 2008, secondo la quale l’attestato deve essere alle-gato agli atti traslativi a titolo onero-so e deve essere prodotto nel caso di nuove costruzioni o di ristrutturazioni importanti.

Se per alcune Regioni il DM 26/06/09 si limita a riconoscere una realtà di fatto già avanzata, per altre in-

terviene a tracciare in maniera netta un percorso avviato, ma non ancora defi-nito. È il caso di Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Pu-glia. Le prime tre, pur avendo istituito l’obbligo di Certificazione Energetica, non avevano ancora emanato i rego-lamenti attuativi. Lazio, Umbria e Pu-glia avevano invece previsto nelle loro Leggi Regionali una certificazione di sostenibilità, che non sostituisce però l’Attestato di Certificazione Energetica e dovranno quindi far riferimento alle Linee Guida Nazionali. Ancora diverso è il caso di molte Regioni come Sicilia, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria che, con avendo ancora emanato leggi di recepimento della Direttiva 2002/91/CE, dovranno conformarsi a quanto stabilito dalla Linee Guida nazionali.

Come per la Certificazione Energe-tica, anche per quanto riguarda l’appli-cazione del Piano Casa l’eterogeneità normativa a livello regionale rende difficile tracciare un quadro unitario nazionale. Lo scorso 19 agosto è stato approvato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che stanzia i pri-mi 200 milioni di euro per interventi di edilizia sovvenzionata da distribuire tra le Regioni. Il Decreto segue l’accordo tra Governo e Regioni siglato lo scorso 1 aprile, che sancisce l’obbligo delle Re-gioni a varare, entro 90 giorni, le proprie leggi per disciplinare gli ampliamenti del 20% e i lavori di demolizione e co-struzione con premio di cubatura del 35%. Ma la mancata applicazione del decreto legge di semplificazione ed i ritardi nell’approvazione delle Leggi da parte di alcune Regioni, hanno portato ad una situazione ancora frammentata

Novità Normative: dalla Certificazione Energetica al Piano Casa

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L’Attestato di Certificazione EnergeticaL’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) è un documento che deve essere allegato all’atto di compravendita, in originale o copia autenticata, e messo a disposizione del conduttore di un immobile, pena la nullità del contratto. Sull’ACE vanno riportati i dati relativi a riscaldamento, produzione di acqua calda ad uso igienico-sanitario, climatizzazione estiva ed utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, al fine di fornire un’indicazione circa l’impatto dell’edificio sull’ambiente, sull’Attestato deve essere riportata la stima delle emissioni di gas ad effetto serra determinate dagli usi energetici dell’edificio. L’Attestato di Certificazione Energetica ha una validità massima di 10 anni a partire dal suo rilascio

e va aggiornato dopo ogni intervento che modifica la prestazione energetica dell’edificio o dell’impianto. Secondo il decreto ministeriale del 26 ottobre 2007, il Certificatore Energetico che rilascia l’Attestato deve possedere un diploma o una laurea tecnica di primo o secondo livello ed essere iscritto al rispettivo albo professionale, aver frequentato un corso abilitativo riconosciuto ed averne superato l’esame finale. Tuttavia i requisiti minimi del certificatore energetico sono imposti dalle singole Regioni, a seconda dei protocolli attuativi delle direttive nazionali. Entro settembre sul sito www.docet.itc.cnr.it è attesa la nuova versione del software DOCET, metodo di calcolo per la certificazione energetica degli edifici predisposto da CNR ed ENEA, che sarà conforme alla nuova normativa introdotta dalle Linee Guida e costituirà un valido supporto per i tecnici del settore.

sul territorio nazionale. Ad oggi sono 12 le Regioni che hanno già varato la propria legge: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Provincia di Bolza-no, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Puglia e Basilicata. L’iter di approva-zione prosegue invece in Liguria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Campania, Ca-labria, Sardegna e Sicilia.

A dimostrazione delle diverse im-postazioni normative Regionali, si prendano ad esempio le leggi emana-te in Piemonte e Puglia.

In Piemonte la L.R. n. 20 del 14/07/2009 prevede ampliamenti, nel li-mite massimo del 20% della volumetria esistente per le unità edilizie uni e bi-fa-miliari e per gli edifici di edilizia residen-ziale sovvenzionata. I Comuni possono comunque individuare, anche su richie-sta degli aventi titolo, edifici residenziali da riqualificare attraverso interventi di demolizione -totale o parziale- e rico-struzione, con un incremento massimo del 35%, finalizzati al miglioramento della qualità architettonica, energetica, ambientale, della sicurezza delle struttu-re e dell’accessibilità. Gli interventi non potranno essere realizzati sugli edifici si-tuati in centri storici o in aree esterne di interesse storico e paesaggistico, sugli

immobili civili e rurali di valore storico, artistico, ed ambientale. Fuori dall’appli-cazione anche parchi naturali, aree pro-tette e di inedificabilità assoluta.

Anche in Puglia, prima regione me-ridionale a dotarsi di un proprio Piano Casa (Legge regionale n.14 del 30/07/09) sono stati confermati aumenti volume-trici fino al 20%, per un massimo di 200 metri quadri sulle abitazioni mono, bi, tri e quadri-familiari nel rispetto di altez-ze massime e distanze consentite. Am-pliamenti e ricostruzioni non sono però possibili ovunque. La Legge li vieta nei centri storici, per le abitazioni di valore culturale, nelle aree sottoposte a vin-colo paesaggistico, nelle aree di salva-guardia ambientale. Le demolizioni, con successiva ricostruzione, possono esse-re estese anche a specifiche situazioni individuate dai Comuni. È la cosiddet-ta «delocalizzazione» delle volumetrie, che permette di demolire e ricostruire altrove, con un incremento di volume-tria pari al 35%. I manufatti realizzati sulla costa, nell’alveo di una lama o in territori a rischio terremoto, potranno ad esempio essere ampliati del 35% se ricostruiti in aree adatte.

A cura di Letizia Cavallaro in collaborazione con l’Area Consulting

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GE.FI. Intermediazioni S.r.l. è leader nella progettazione e nell’erogazione di servizi di intermediazione immobi-liare in Italia e all’estero e nelle attivi-tà di consulenza ed assistenza per la compravendita, locazione, valutazione e valorizzazione di immobili e di patri-moni immobiliari.

Grazie all’appartenenza al gruppo-STI, la società ha maturato significa-tive esperienze e capacità nel settore del Real Estate, aspetto che la rende partner privilegiato del Network EXI-Tone nelle operazioni di Asset Mana-gement.

In quest’ottica, è stato predisposto un “Accordo di collaborazione” tra GE.FI. Intermediazioni S.r.l. ed i Tutor, della durata di un anno, finalizzato ad instaurare importanti sinergie per

azioni immobiliari complesse di acqui-sto e vendita di immobili.

In concreto, il contenuto dell’Ac-cordo, già sottoscritto da oltre il 50% degli aderenti al Network, prevede l’af-fidamento da parte di GE.FI. Interme-diazioni S.r.l. agli Affiliati sia di attività tecniche, quali Due Diligence immobi-liare, assestamento giuridico e cata-stale degli immobili, progettazione di scenari di valorizzazione immobiliare, marketing territoriale, direzione tecni-ca, progettazione e censimento immo-biliare informatizzato, sia di incarichi professionali per la determinazione del valore di stima dei beni immobili oggetto di transazione.

GE.FI. Intermediazioni ha inoltre recentemente avviato una serie di operazioni atte a promuovere la pro-pria immagine e la conoscenza del marchio attraverso la pubblicazione di annunci pubblicitari sulle principali riviste di settore e la partecipazione a fiere e convegni. Tra le ultime l’ Expo Italia Real Estate di Milano, dal 9 al 12 giugno 2009.

| Intervista a Ezio Combina, Presidente di GE.FI. Intermediazioni S.r.l. |

Quali sono gli obiettivi e la mission di GE.FI. Intermediazioni S.r.l.?

GE.FI. Intermediazioni nasce con l’obiettivo di valorizzare le relazioni consolidate dal gruppoSTI con i princi-pali operatori del mercato immobiliare e finanziario italiano e internazionale

ed applicare ai servizi di agency sia il know how ereditato dal gruppoSTI, sia le competenze ed esperienze matura-te dal proprio management nel campo del Real Estate e dei servizi immobiliari.

Mission di GE.FI. Intermediazioni è affermarsi come società leader nel settore dell’intermediazione immobi-liare e divenire punto di riferimento per coloro che sono alla ricerca di un operatore capace di erogare servizi flessibili, personalizzabili e di qualità elevata. GE.FI. Intermediazioni è infatti una società fortemente orientata alla soddisfazione del cliente.

Quali sono i principali fattori di-stintivi della società ?

La società opera, da sempre, appli-cando in tutte le fasi di erogazione dei servizi, metodologie di lavoro forma-lizzate e certificate in base alle norme internazionali di Qualità, Sicurezza, Responsabilità Sociale e Ambientale. Tale procedura è il risultato dell’inte-grazione di diversi fattori: know how ed esperienze consolidate nei campi della finanzia immobiliare, dell’inter-mediazione e della valorizzazione di importanti complessi patrimoniali, nonché attitudine a sviluppare proget-ti innovativi.

A quale target è rivolta la vostra offerta?

GE.FI. Intermediazioni si rivolge principalmente ad investitori istitu-zionali e qualificati, italiani ed interna-zionali. Tra questi rientrano developer, property company, fondi immobiliari,

ll valore delle partnership: focus su GE.FI. Intermediazioni S.r.l.

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Ezio Combina, presidente di GE.FI Intermediazioni

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fondi pensione, istituti di credito e/o assicurativi. Per i beni di prestigio di carattere residenziale, l’attività è inve-ce rivolta ad interlocutori retail.

Quali sono i servizi principali della società?

GE.FI. Intermediazioni offre ai pro-pri utenti una vasta gamma di servizi di agency, quali scouting di mercato, valutazioni immobiliari ed assiste il cliente in tutte le fasi relative all’acqui-sto di un immobile, dall’ottenimento dei finanziamenti fino al rogito. Svolge inoltre attività di consulenza nell’ambi-to di operazioni immobiliari comples-se e, grazie alla collaborazione con EXITone, eroga anche servizi tecnici e amministrativi.

In linea con le tendenze del mon-do dell’intermediazione immobiliare, Ge.FI. Intermediazioni opera attraver-so una struttura snella e flessibile, che sfrutta al massimo le potenzialità del web; oltre al proprio sito dedicato, la società pubblicizza le offerte immobi-liari nei principali portali italiani ed eu-ropei (principalmente Francia, Inghil-terra, Germania, Paesi Bassi).

Quali sono le vostre aspettative, tenuto conto delle attuali condizioni del mercato immobiliare?

In linea con le previsioni dei prin-cipali analisti, GE.FI. Intermediazioni intravede per il 2010 una ripresa dei mercati finanziari e, di conseguenza, del comparto immobiliare. È quindi possibile ipotizzare una diminuzione dei tempi delle trattative, un incre-mento della domanda e una mag-giore facilità di accesso al credito da parte di operatori professionali e retail. Tutti questi fattori dovrebbero portare nel breve-medio periodo an-che ad una ripresa dei listini immo-biliari.

In ogni caso, confidando nei fattori distintivi della propria attività, GE.FI. punta a conseguire risultati eccellenti anche in un momento di contrazione del mercato immobiliare.

In ultima analisi, quali sono i con-tenuti dell’Accordo siglato tra GE.FI. e gli Affiliati EXITone?

L’Accordo, con l’obiettivo di poten-ziare le sinergie tra le due società, pre-vede il conferimento da parte di GE.FI. Intermediazioni agli Affiliati EXITone di incarichi per l’espletamento di quel-le attività tecniche che dovessero ren-dersi necessarie in relazione ad opera-zioni di intermediazione immobiliare.

Viste le potenzialità del mercato di riferimento, la forma di collaborazio-

ne indicata nel contratto consentirà a GE.FI., da un lato, di acquisire nuovi incarichi di intermediazione e agli Af-filiati, dall’altro, di incrementare il loro business.

I Tutor saranno parte attiva sia nel-la ricerca di immobili di prestigio e/o complessi immobiliari, sia nell’indivi-duazione di possibili acquirenti diretti e/o investitori per edifici e aree in ven-dita, affitto e locazione di cui la società detenga il mandato.

Isabel Costa

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GE.FI. Intermediazioni è la società del gruppoSTI specializ-zata nell’intermediazione immobilia-re in Italia e all’estero e nei servizi di agency nelle fasi di vendita, acquisto e/o locazione di immobili e aree. Gra-zie ad una conoscenza approfondita delle dinamiche del mercato di rife-rimento, che comprende complessi immobiliari pubblico/privati ed im-mobili di prestigio, GE.FI. eroga ser-vizi di intermediazione immobiliare sia per immobili ad uso terziario, commerciale, residenziale e indu-striale, nelle fasi di vendita, acquisto o locazione degli stessi, sia per aree edifi cate e da valorizzare. Attraverso un team di lavoro di primario stan-ding, GE.FI. Intermediazioni fornisce i seguenti servizi:

| Servizi di agency |• analisi delle esigenze del cliente;

• scouting di mercato;

• valutazione immobiliare;

• assistenza per l’ottenimento di fi nanziamenti fi nalizzati all’acqui-sto dell’immobile;

• conduzione, negoziazione e assi-stenza fi no al rogito.

| Servizi aggiuntivi |• attività di consulenza nell’ambito di

operazioni immobiliari complesse;

• assistenza e ricerca di potenziali utilizzatori/investitori fi nali nell’am-bito delle attività di Asset Manage-ment per operazioni immobiliari complesse condotte in collabora-zione con altre società del gruppo-STI, consistenti anche in:

• analisi del mercato di riferi-mento;

• valutazione della convenienza economica e analisi dei rischi;

• elaborazione del business plan;

• consulenza per la defi nizione della struttura fi nanziaria.

L’appartenenza al gruppoSTI e, in particolare, la collaborazione con EXITone, consentono a GE.FI. In-termediazioni di erogare servizi immobiliari aggiuntivi di advisory, due diligence, valuation e nei settori dell’Asset, del Property e del Facilli-ty Management (servizi tecnico-am-ministrativi).

La società, che opera sul territorio attraverso le sedi di Roma e Torino,

si avvale della collaborazione di una rete capillare di agenzie affi liate a EXITone (circa 140 Tutor dell’Immo-bile distribuiti su tutto il territorio nazionale) e gestisce direttamente attività sui mercati dell’Est Europa (Russia, Kazakhstan, Bulgaria) e del Sud America (Uruguay).

GE.FI. Intermediazioni non è solo pun-to di riferimento nell’attività di agen-cy ma anche interlocutore privilegia-to per i principali operatori del Real Estate (fondi immobiliari, società di valorizzazione/sviluppo immobiliare, acquirenti/venditori retail).

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I 2 I Focalizzati sul presente per inter-pretare il futuro da protagonisti

I 3 I All’EIRE 2009 EXITone si presen-ta attraverso i principali progetti dell’anno

I 6 I Progettare una casa eco-intelli-gente: Greenhouse

I 8 I Laser scanner: genesi, sviluppo e principi

I 9 I L’ACCADEMIA EXITone focus sulle attività svolte nel II e III trimestre del 2009

I 10 I EXITone in fi era

I 12 I Novità Normative: dalla Certifi ca-zione Energetica al Piano Casa

I 14 I ll valore delle partnership: focus su GE.FI. Intermediazioni S.r.l.

I 16 I GE.FI Intermediazioni

EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone

Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09

DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova

REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 10064 PINEROLO (TO)

STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)

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CE

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