EVENTI Rimini - Meeting per l’amicizia tra i popoli ... · concerto di Vasco Rossi a Modena, per...

MUSICAAerosmith

EVENTIRimini - Meeting per l’amicizia

tra i popoli edizione 2017

CASTEL DI LAMAUn bel Convegno

TURISMOGiacomo Leopardi

visto con altri occhi

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Il Campanile Agosto/Settembre 20172

222.000.000€ dal Paris Saint Germainal Barcellona per acquistare Neymar,che guadagnerà 2,5 milioni di euro almese, un po’ di più di 83.000 euro al

giorno. 222.000 persone hanno assistito all’ultimoconcerto di Vasco Rossi a Modena, per un incassodi 12 milioni di euro, in una sola serata. Per carità, ciascuno è libero di divertirsi come ritienepiù piacevole, è poi il mercato che fa il prezzo. Quelloche mi inquieta è il ricorrere del “222” che dalle no-stre parti fa più pensare alle 22.200 scosse regi-strate dal 24 agosto al 30 ottobre. 2.220 dal 30 ot-

tobre al 3 novembre. 299 vittime, 131 Comuni col-piti, 17.000 sfollati. Lo scorso mese, avevamo il 92%delle macerie ancora in strada, su 3.620 casette an-tisismiche ordinate, consegnato solo l'8 per cento,296 in tutto, e 188 quelle effettivamente abitate. Èsingolare che in un mondo che paga 83.000 euro algiorno un calciatore, che trova una folla oceanicadisposta a pagare un centinaio di euro per assisterea un concerto, solo l’8% delle macerie sia stato ri-mosso e sia stato consegnato l’8% delle case pro-messe, a distanza di un anno da un terremoto.

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Sommario

Periodico di informazione localeAGOSTO/SETTEMBRE 2017 - Anno XVIII, numero 7

distribuzione gratuita

Edizioni Green - Via Roma, 13 - 63082 Castel di Lama (AP)P. IVA: 01936680444

Aut. Trib. Ascoli Piceno n. 360del 25/06/1999 - ROC n° 21084 del 11/05/2011

Sede redazione:Via Roma, 9 - 63082 Castel di Lama (AP)

Tel/Fax [email protected] - www.ilcampanile.info

Direttore Responsabile: Sandro Conti BorbonePresidente: Enzo Agostini

Stampa: Grafiche Tacconi srl - Ascoli Piceno

Collaboratori: Andrea Calvaresi, Cecilia Bellisi, Marino Felicioni,Pio Tempera, Bruno Allevi, Athos Capriotti, Francesco Petrelli,Claudia Di Battista Rodi, Marina Premici, Martina Mascetti,Cristina Ricci, Maurizio Borghi, Sara Capriotti, Alessia De Angelis.Foto di copertina: Simona Meschini

Gli articoli inviati per la pubblicazione sono sottoposti all’esame delComitato di Redazione. Le opinioni eventualmente espresse in essirispecchiano esclusivamente il pensiero dell’autore non impegnando,di conseguenza, la responsabilità del Comitato di Redazione.

il Campanileil Campanile

222.000.000 - 220.000 - 22.200

Editoriale - 222.000.000 - 220.000 - 22.200

Castel di Lama - Un bel Convegno

La denuncia - Discarica Relluce, Travanti: ripetuti superamenti...

L’angolo di Pio - Il Governo CIE o ci fa?

Alimentazione - La cucina d’estate

La ricetta del mese - La Panzanella

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Musica - Aerosmith

Eventi - Rimini - Meeting per l’amicizia tra i popoli edizione 2017

Medicina - I tumori della mammella

Turismo - Giacomo Leopardi visto con altri occhi

Donazioni - Comunicato Stampa

Film - S può veramente morire di paura?

Amici animali - L’Alano Arlecchino

Automobili - Ecco la nuova Espace

di Andrea Calvaresi

Editoriale

3Il Campanile Agosto/Settembre 2017

UN BEL CONVEGNO

Giovedì 27 luglio scorso alle ore19.00, nella Sala Consiliare del

Comune di Castel di Lama, si èsvolto, come programmato, il Conve-gno organizzato dall’Associazione

Culturale “Il Campanile” dal tema: “Religioni e Di-plomazia”. Relatori il Vescovo di Ascoli Piceno,S.E. Mons. Giovanni D’Ercole, ed il Presidentedell’Associazione Internazionale “Carità Politica”Prof. Alfredo Luciani, nostro concittadino. Mode-ratore, il Parroco di Castel di Lama, don LuigiNardi.Elogio del Vescovo ad Enzo Agostini per il suoruolo di Presidente dell’Associazione “Il Campa-

nile” e, non di meno, al Prof. Luciani infatti la sud-detta Associazione è riconosciuta dalla SantaSede ed è, pertanto, di diritto pontificio. Essaospita i protagonisti della vita internazionale persuscitare il consenso, la buona volontà e la colla-borazione in ciò che concerne le grandi causedell’uomo.Un’attenzione particolare è rivolta al Corpo diplo-matico accreditato presso la Santa Sede per ilquale cura costantemente incontri e seminari distudio e la pubblicazione dei rispettivi atti.

Si ringraziano tutti i partecipanti, gli sponsor“Valery Wellness” per il rinfresco, la Fioreria “LaMimosa” per l’addobbo della Sala ed il fotografo“Tetto” Di Lorenzo.

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Castel di Lamadi Enzo Agostini


DISCARICA DI RELLUCE, TRAVANTI:“RIPETUTI SUPERAMENTI DINOTEVOLE ENTITÀ DEI VALORILIMITE SOGLIE DI CONTAMINAZIONENELLE ACQUE SOTTERRANEE”

Claudio Sesto Travanti, ex Asses-sore Comunale all’Ambiente del

Comune di Ascoli Piceno, punta ildito contro la gestione della discaricadi Relluce. Pubblichiamo quasi inte-

gralmente il comunicato stampa ricevuto a questoproposito dallo stesso Travanti.“Dopo aver perso un numero esagerato di oltredieci ricorsi al TAR Marche avviati contro la Pro-vincia, a spese degli Ascolani, il Comune di AscoliPiceno e la Società Ascoli Servizi Comunali, pro-seguono imperterriti a ricorrere al medesimo Tri-bunale Amministrativo; in quest’ultimo caso trat-tasi della sola Ascoli Servizi Comunali, che permerito della eccelsa gestione degli ultimissimianni, ed in applicazione delle linee guida indicatedal pro-tempore Sindaco, appare l’unica SocietàPubblica in Italia che, avendo avuto, tra l’altro,l’incarico della raccolta e smaltimento dei RSU aRelluce per più di 2 milioni di metri cubi ha, al mo-mento misteriose passività economiche. Ciò no-nostante i notevoli esborsi effettuati dai cittadiniAscolani con il pagamento della TARSU e dellaTARI che ancora oggi continuano fortemente adaumentare.L’ultimo ricorso è stato apprestato per l’annulla-mento di una determinazione la n. 642 del 26aprile 2017, del Settore Ambiente della Provinciadi Ascoli Piceno e di tale ricorso pubblico per cor-rettezza la parte conclusiva i cittadini possono,dalla relativa lettura, rendersi conto di quale disa-stro ambientale hanno generato il Comune e laSocietà Ascoli Servizi Comunali con una gestionea dir poco irresponsabile degli impianti e delle di-scariche di Relluce.In sintesi, da accertamenti eseguiti dalla Provin-cia di Ascoli Piceno, dall’ARPAM di Ascoli, dal-l’ARPAM Regionale e dalla stessa Ascoli Ser-vizi Comunali, che si è avvalsa del laboratorioCIALAB, è emerso che, come sembrerebbe,negli ultimi anni i terreni di Relluce sono oggettodi preoccupanti dissesti geologici e di una gravesituazione di disastro ambientale visti i dati del-l’inquinamento e delle contaminazioni delle so-stanze inquinanti riscontrate nelle acque sotter-

ranee, inquinamenti che possono attraverso iltorrente Chifenti ed il fiume Tronto ripercuotersisui prodotti agricoli della vallata del Tronto e lespiagge ed acque del nostro mare, inquina-menti dovuti anche alla mancata organizza-zione della ricopertura delle vasche esaurite, dicui gli oneri, compresi quelli relativi al post ge-stione trentennale, sono già stati pagati dai cit-tadini e dai Comuni e, forse, utilizzati per altriscopi.Infatti, la determinazione del dirigente del SettoreAmbiente della Provincia n.642 del 26aprile 2017,oltre a ribadire alcune mancanze, indica espres-samente che i ripetuti superamenti dei valori li-mite soglie di contaminazione nelle acque sotter-ranee sono di notevole entità, come ad esempionel mese di agosto 2015, si sono rilevati valoridella concentrazione di Ferro pari a 2800 ug/l va-lore limite 200 ug/l, – Manganese pari a 2091 ug/lvalore limite 50 ug/l, – Solfati pari a 8355 ug/l va-lore limite 250 ug/l, – Nichel pari a 79,9 ug/l valorelimite 20 ug/l.A questo punto ci domandiamo: se tale proceduradi controllo abbia rispettato la normativa vigenterelativamente alle acque reflue superficiali di ru-scellamento e/o di faglia, perché, qualora sianoconfermati detti dati le nostre preoccupazionisono veramente gravi.È evidente a questo punto che le problematicheaccertate siano di competenza della Procuradella Repubblica. In conclusione il Comune diAscoli e la Società Ascoli Servizi Comunali hannogenerato, ciascuno per la sua parte, un dannoenorme per l’Ambiente, con una gestione dissen-nata ed illegale?Almeno secondo ciò che emerge dalla lettura deldocumento provinciale, delle discariche di Rel-luce che continuano a dilapidare risorse pubbli-che con l’attivazione di procedimenti giuridico /amministrativi infondati e con la redazione di pro-getti intesi alla realizzazione di ulteriori discarichenel medesimo sito, non senza indurre un ulterioregrave danno patrimoniale che si innesta sul con-clamato ed inspiegabile dissesto economico-fi-nanziario della Ascoli Servizi Comunali.Tra l’altro crea perplessità la nuova strategia poli-tico amministrativa del Sindaco Castelli, in sca-denza di mandato, e, del suo cerchio magico, no-minato nelle partecipate, in rapporto alla SocietàPiceno Ambiente, sulle politiche ambientali di per-tinenza del territorio comunale di Ascoli. Parliamodi milioni di euro?”.

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a cura della Redazione

La denuncia


CIE un acronimo che vuol dire“CENTRI DI IDENTIFICAZIONE

ED ESPULSIONI” naturalmente deiMigranti. L’impressione è che in que-sti Centri i Migranti non c’entrino più

perché troppi e fuori controllo.Da Cristiani ma anche da Laici dobbiamo aver ri-spetto e comprensione per queste persone cherischiano la vita per venire da noi. Si sa che fug-gono da situazioni di vita che definire tragiche fapensare addirittura ad un eufemismo ma unconto è l’accoglienza per motivi contingenti, unconto una invasione sistematica che un vero GO-VERNO avrebbe dovuto bloccare. Infatti, se ilGOVERNO Italiano avesse provveduto in temponon avremmo oggi questi Centri di Concentra-mento con le possibili, CRUDELI, espulsioni digente che ripeto ha rischiato la vita per arrivare inItalia. Vogliamo poi parlare dello JUS SOLI tantocaro al Signor Renzi e al Partito Democratico mache costerà caro a tutti gli Italiani in termini di co-sti e di identità di Popolo. Insomma in Libia hannouna città di nome Bengasi, in Italia facciamo ditutto per far credere a tutta l’Africa che abbiamocentinaia di città Bengodi.Come finirà? Siamo nelle mani di Dio che forseun giorno chiameremo Allah. Parliamo d’altro masempre di invasione… l’invasione della MOSCA aCastel di Lama. Questa volta sembra che PUTINnon sia coinvolto ma l’invasione della MOSCA èpura, anzi impura, realtà e deve aver per forza

origine da qualche mancato rispetto di regoleigieniche. Il rimedio VA LENTINO forse perché ilproblema è nato in Contrada VALENTINO masiamo nel 2017 e sarebbe assurdo che non cifosse in giro almeno una efficace evoluzione delfamoso DDT. Staremo a vedere. Per ultimo par-liamo dell’invasione più bella, quella delle “BAN-CARELLE” alla prossima FIERA DEL SS. CRO-CIFISSO. Speriamo che quest’anno le polemichenon siano numerose come le BANCARELLE, unanno fa le polemiche iniziarono subito con la MA-DRINA DELLA FIERA, quest’anno per la MA-DRINA non dovrebbero esserci in quanto è giàstata individuata e dovrebbe essere la DAMAdella VILLA vincitrice della DISFIDA DELLEVILLE. Toccherà quindi alla bellissima sig.raELENA ANGELINI figlia dello stimato MARE-SCIALLO EMIDIO ANGELINI, IN QUANTODAMA DI VILLA PIATTONI. A proposito di MARE-SCIALLI…FERNANDO MANILARDI ex Vice Sin-daco di Castel di Lama AVEVA ED HA RAGIONE.L’altro giorno mi è capitato di assistere ad unquasi incidente a Villa S. Antonio, una sig.rastava attraversando la SALARIA sulle invisibiliSTRISCE PEDONALI e una macchina, per for-tuna, ha frenato in tempo. Un appello ai SindaciRUGGIERI e CASTELLI.SONO ANNI O SE PREFERITE LI CHIAMIAMOANAS CHE VENITE SOLLECITATI AD INTER-VENIRE PER RENDERE DI NUOVO VISIBILI LESTRISCE PEDONALI… DATEVI DA FARE AL-TRIMENTI IN AUTUNNO ARRIVERÀ STRISCIALA NOTIZIA.

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di Pio Tempera

IL GOVERNO CIE O CI FA??

L’angolo di Pio


LA CUCINA D’ESTATEdi Marino Felicioni

L’estate non è lastagione adatta

a forni accesi epiatti bollenti; inogni parte del

mondo vi sono le specialitàfredde, piatti semplici o tipiciadatti alla stagione. Infatti,quando si suda e si respira afatica ognuno reagisce in mododiverso: i giovani vanno in pi-scina, i coraggiosi vanno almare a fare a gomitate con i vi-cini, gli insofferenti si logoranoisolandosi dagli altri ed i golosimangiano e partecipano a tuttele sagre paesane.In effetti occorre pensare adun’alimentazione adatta al pe-riodo ed oltre a bere acqua inmodo soddisfacente, bisogne-rebbe limitare il consumo di li-quidi alcolici, gassati e zucche-rini. Altrettanto importante èorientare la cucina su piatti rin-frescanti, consumare ai pasti efuori, più verdura e frutta. In questo periodo di ferie, utilea distrarsi e ricaricarsi, il la-sciare da parte le incombenzedel lavoro e rifugiarsi nellagioia del cibo non è cosa dapoco per chi lo può fare.Questi giorni ci procurano visitein territori ricchi di storia, arteed in particolare incontri conproduzioni locali e tradizioni cu-

linarie regionali con tanta alle-gria, spettacoli e leccornie cheè un peccato non assaggiare.In ogni regione nazionale o eu-ropea è bello scoprire la tradi-zione culinaria dimenticandoper alcuni giorni le nostre abitu-dini dall’antipasto al primo, se-condo, contorno e frutta. Io hotrovato interessanti i grandipiatti unici di Praga e Buda-pest, la scelta dei formaggi pro-posta dai francesi, gli affettatidei tedeschi, il cioccolato dellaSvizzera e dell’Austria, ecc.Mi piace il vino Pecorino comepure un buon Montepulcianoinvecchiato ma il Tokai Passitoungherese ed il Verduzzo Friu-lano, sono ottimi ricordi al paridella torta maison sempre a ta-vola dei francesi.Allora è il momento di tuffarcinelle novità di quei piatti tipiciprodotti con i frutti del luogo, gliabbinamenti cibo-vino caratte-rizzanti il viaggio gastronomicoalla scoperta dei sapori regio-nali. Qualche tempo fa, prima dipartire per le vacanze, in rap-porto ai luoghi da visitare, mifornivo di cartine stradali, oggisupportato dal navigatore,cerco la documentazione rela-tiva alle iniziative culturali, arti-stiche e soprattutto una guidaenogastronomica aggiornata edi facile [email protected]

La ricetta del mese

di nonna Natalina

Ingredienti per 4 persone:400 g di pane casareccio raffermo;Olio extravergine di oliva;2-3 Pomodori maturi senza pelle esemi;Aglio e cipolla freschi;2 cucchiai di acetocasalingo (meglio se bianco);Sale, pepe, mazzetto di prezze-molo ed un pizzico di mentuccia(quella usata per i carciofi alla ro-mana).Procedimento:In una terrina, mettere le fette dipane raffermo (o i pezzi se difficileda affettare).Umettare le stesse con qualchegoccia di acqua, un po’ di aceto epoco succo di pomodoro lasciandoammorbidire.Condire aggiungendo un trito diaglio, cipolla, pomodoro, prezze-molo, mentuccia ed olio extraver-gine di oliva.

La PanzanellaE che ce vo’pe’ fa’ la Panzanella?Nun è ch’er condimento siaun segreto,oppure è stabbilito da un decreto,però la qualità dev’esse quella.In primise: acqua fresca de can-nella,in secondise: ojo d’uliveto,e come terzo: quer di-vino acetoche fa’ venì la febbre magnarella.Pagnotta paesana un po’ intostata,cotta all’antica, co’ la crosta scura,bagnata fino a che nun s’è ammol-lata.In più, per un boccone da signori,abbasta rifinì la svojaturaco’ basilico, pepe e pommidori.

Aldo Fabrizi

LA PANZANELLA

Alimentazione


AEROSMITHdi Maurizio Borghi

Nel 1970 si formò una band checome molte plasmò la storia

della musica statunitense divenendoben presto un’icona mondiale. Un mi-sto tra heavy metal e hard rock, sono

questi gli Aerosmith.A comporre la band sono Steven Tyler (voce), JoePerry (chitarra), Tom Hamilton (basso), Joey Kra-mer (batteria) e Ray Tabano (chitarra), rimpiazzatonel 1971 da Brad Whitford tuttora il chitarrista dellaband. Nel 1973 uscì l’omonimo Aerosmith il primoalbum della band che contiene la celebre Dreamon, considerata dalla rivista Rolling Stone una dellecanzoni più belle di sempre.Nel 1975 l’uscita di Toys in the attic fu un vero e pro-prio boom per la band che raggiunse grandissimapopolarità grazie ai due singoli estratti Sweet emo-tion e Walk this Way e nel 1976 eguagliarono il suc-cesso con l’album Rocks.Tante sono le canzoni degli Aerosmith prese a pre-stito dai film ed usate come colonne sonore, tra que-ste vi è la celebre I don’t want to miss a thing uscitacome singolo e successivamente aggiunta cometraccia del dodicesimo albumNine lives del 1997 e in moltifurono a scoprire gli Aerosmithe a diventare loro fan grazie aquesto brano che ottenne addiritturauna candidatura all’oscar come mi-gliore canzone originale e che detiene anche il re-cord di debutto al numero uno della rivista ameri-cana Billboard hot 100.Una curiosità riguardo Nine lives fu che la coper-tina originale dell’album raffigurava una divinitàindiana, il dio Krishna, con faccia da gatto e corpofemminile ma questo offese alcuni esponenti dellacomunità hindu e la casa discografica di comuneaccordo con la band decise di ripubblicare l’albumcon una nuova immagine e fu cambiata anche l’eti-

chetta che decorava il CD perché inizialmente ri-portava immagini esplicite tratte dal Kama Sutra.Le vendite degli album che seguirono dopo Rockssi aggirarono sempre negli ordini dei milioni e as-sieme alla fama crescente in quegli anni gli Aero-smith si addossarono una fama anche meno pia-cevole, ossia quella di tossici. Proprio i problemidi droga che avvolgevano la band fecero sì che JoePerry lasciò la band per dedicarsi alla carriera dasolista. Ma fu un addio lungo solo cinque anni e nel1984 la band si ritrovò unita. I cinque musicisti sep-pero rilanciare il loro nome grazie a nuove tour-

nee e ad album dal vivo ma so-prattutto grazie ad una dura di-

sintossicazione. Nel 1993 uscìGet a grip l’undicesimo album in

studio, un altro indiscutibile suc-cesso che fece vendere in tutto il

mondo oltre venti milioni di dischi da cui è sono statitratti i singoli Love in elevator, Livin on the edge eCrazy tra le canzoni più conosciute del gruppo.Il ventitré giugno di quest’anno all’ippodromo delVisarno di Firenze si è tenuto un concerto a cuihanno partecipato cinquantamila spettatori e si vo-cifera che sia l’addio ai tour di questa mitica band.Per il 23 settembre 2017 è previsto un concerto inItalia, a Lucca.

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Musica

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di Andrea Calvaresi

Il tema dell’edi-zione 2017 del

Meeting per l’amici-zia fra i popoli,tratto dal Faust di

Goethe, “Quello che tu erediti daituoi padri, riguadagnatelo, perpossederlo” è particolarmente sti-molante come chiave di lettura inmolteplici campi dell’attualità. «Tresono gli accenti che la frase diGoethe ci suggerisce», spiega ilpresidente della Fondazione Mee-ting, Emilia Guarnieri, «uno è l’ere-dità, e quindi il rapporto fecondocon la tradizione che ci costituiscesia come persone sia come popolo. Un secondo ac-cenno va sul “possedere”, per poter vivere un rap-porto con la realtà intenso, appassionato, senza pre-clusioni o precondizioni. Infine, ciò che a mio av-viso è più importante, la sottolineatura del “rigua-dagnare”. E qui emerge il grande tema della libertà,della vita come avventura e come lavoro». Eccoquindi i principali filoni e gli incontri dell’edizione 2017,ricordando che il Meeting quest’anno domenica 20agosto vedrà l’intervento del presidente del Consi-glio Paolo Gentiloni, mentre l’incontro di presenta-zione del tema si terrà martedì 22 con PierbattistaPizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcatolatino di Gerusalemme. Elemento centrale della gior-nata conclusiva del Meeting, sabato 26, sarà invecel’intervento del segretario di stato di Sua Santità, car-dinale Pietro Parolin. L’n

EUROPAUn tema caldissimo e assolutamente trasversale al#meeting17. Ne parleremo, durante il Meeting, condue protagonisti come il presidente del ParlamentoEuropeo Antonio Tajani ed Enrico Letta. In collabo-razione con Cigi (Centre for International GovernanceInnovation) l’incontro L’ECONOMIA DELL’EUROPA:EREDITÀ PERDUTE E DA RICONQUISTARE conErik Jones della John Hopkins University, l’economi-sta americano Dennis J. Snower, Jeromin Zettelme-yer del Peterson Institute for International Econo-mics, coordinati dal direttore del Dipartimento eco-nomico del Cigi Domenico Lombardi. Europa però significa anche la sfida, tra gli opposticrinali del nichilismo e del jihadismo, di ricostruirela civiltà nello spazio pubblico. Sarà interessante sen-tire al proposito due personalità autorevoli come Ján

Figel’, inviato speciale della Commissione Europeaper la promozione della libertà di religione o di credoal di fuori dell’Unione Europea, e un intellettuale lacui voce viene ascoltata in tutto il continente comeOlivier Roy.

DIALOGONon un tema, ma “il” tema del Meeting. Dialogo sututti i fronti, tra uomini religiosi anzitutto, prima an-cora che tra religioni. Per questo tornerà a Riminidopo vent’anni una figura di primo piano del mondoebraico quale David Rosen, International Director ofInterreligious Affairs of the American Jewish Com-mittee, così come un esponente islamico del peso diMohammad Sammak, segretario generale del Na-tional Committee libanese per il dialogo tra musul-mani e cristiani, e un diplomatico dell’esperienza del-l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, membro del Pon-tificio Consiglio Giustizia e Pace, mentre vecchi amicidell’evento riminese come Mauro-Giuseppe Lepori,abate generale dell’Ordine Cistercense, e il monacobuddista Shodo Habukawa ricorderanno i trent’annidell’imprevisto e imprevedibile incontro di don Gius-sani con Habukawa stesso e la tradizione del buddi-smo Shingon. Di grande rilievo la presenza di unodei massimo esponenti della Chiesa Ortodossa, ilmetropolita di Volokolamsk Hilarion Alfeev, presi-dente del Dipartimento per le Relazioni esterne delPatriarcato di Mosca.Il dialogo come primo passo verso la ricostruzione èal centro anche di grandi testimonianze. Ad esem-pio con componenti israeliane e palestinesi del mo-vimento Women Wage Peace. Ma sarà anche istrut-tivo ascoltare il vescovo ausiliare di Sarajevo (Bo-snia Erzegovina) Pero Sudar, fondatore delle Scuole

MEETING PER L’AMICIZIA TRA I POPOLI EDIZIONE 2017 “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”


per l’Europa, frequentate da ragazzi cristiani e mu-sulmani, così come un esponente di spicco dell’ONUcome Nassir Abdulaziz Al-Nasser, che al Meetingrappresenterà il Segretario Generale delle NazioniUnite. Altro paese caldo è l’Egitto. Per raccontarela drammatica situazione del Paese e l’impatto dellarecente visita di papa Francesco abbiamo invitatoJavier Prades, rettore dell’Università San Damasodi Madrid, Wael Farouq, docente di Lingua e Lette-ratura araba all’Università Cattolica del Sacro Cuoredi Milano, ma anche il direttore della grande biblio-teca di Alessandria Mostafa ElFeki e il direttore delsettimanale egiziano Al-Qahira Sayyed Mahmoud. Il dialogo è possibile anche in situazioni estremecome quella venezuelana, dove lo chef Sumito Este-vez è divenuto scrittore, imprenditore ed educatoreed è una delle voci più autorevoli del Paese, men-tre Alejandro Marius, con la sua associazione Tra-bajo y Persona dà lavoro a donne disoccupate in uncontesto nazionale di dissesto economico e finan-ziario rovinoso; dal mondo delle professioni provieneanche l’architetto e docente universitario Ana Cri-stina Vargas, fondatrice di Tracing Public Space.Tra le testimonianze del Meeting non dimentichiamopoi Rosemary Nyirumbe, la religiosa ugandese in-serita da Time Magazine nel 2014 tra le cento per-sonalità più influenti al mondo, che salva le bam-bine-soldato da un destino di violenze e schiavitùe Horacio Morèl, direttore educativo dell’Opera Pa-dre Mario Pantaleo. Senza dimenticare la voce dellaTerra Santa che troverà spazio nell’incontro con ilnuovo Custode padre Francesco Patton.

SCENARI INTERNAZIONALIIl sindaco di Firenze Dario Nardella prosegue conl’esperienza iniziata l’anno scorso, nel solco del suopredecessore Giorgio La Pira, che vede i sindacidelle grandi città come costruttori di pace. Tra gli in-contri fondamentali del Meeting, giovedì 24 agostoalle 15, segnaliamo DA NORD A SUD. LA DIFESAE LA PACE NEL MONDO con il ministro degli EsteriAngelino Alfano e, per la prima volta al Meeting, ilsegretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Non dimentichiamo poi che spesso è il mondo chebussa a casa nostra. Sarà una mostra a parlarci dellenuove generazioni, quelle dei figli degli immigrati natiin Italia. Nell’incontro NUOVI ITALIANI, NUOVI EU-ROPEI ne parleranno lo scrittore nonché insegnanteEraldo Affinati, la ministra dell’Istruzione Valeria Fe-deli, e il giornalista Giorgio Paolucci, ma ci sarà spa-zio anche per le voci dei diretti protagonisti.

LAVORO ED ECONOMIARaramente il tema del lavoro ha avuto tanto spazioal Meeting. Il lavoro, il capitale umano, l’energia dellapersona che si rimette in gioco sono l’esempio piùeminente del “riguadagnare” della citazione di Goe-

the ma rappresentano anche la chiave della ripresa.E su persona e lavoro dialogheranno il presidenteConfindustria Vincenzo Boccia e la segretaria ge-nerale Cisl Annamaria Furlan. In dirittura d’arrivo cisono anche le Settimane sociali dei cattolici italiani,che al Meeting saranno rappresentate dal segreta-rio e dal presidente del Comitato scientifico, il socio-logo Mauro Magatti e l’arcivescovo di Taranto FilippoSantoro, che dialogheranno con il gesuita giornali-sta nonché politologo Francesco Occhetta. Su giovani e lavoro si confronteranno anche leaziende: parliamo di grandi gruppi come Coca Cola,Gruppo Autostrade e altri, assieme allo storico edeconomista Giulio Sapelli. Di welfare aziendale trat-teranno i manager di Edenred, Nestlé, UnipolSai.Interverrà poi il ministro del Lavoro e delle politichesociali Giuliano Poletti. Il passaggio generazionale, argomento particolar-mente coerente con il tema del Meeting di que-st’anno, sarà trattato dal presidente Brembo AlbertoBombassei, da Guido Corbetta, Cattedra AIdAF-EYdi Strategia delle imprese familiari all’Università Boc-coni, e dalla presidente del Gruppo Zambon e del-l’Associazione Italiana delle Aziende Familiari ElenaZambon. Di alto livello anche il tavolo dei relatori alconvegno INDUSTRIA 4.0: OPPORTUNITÀ E RI-SCHI, con il ministro dello Sviluppo economico CarloCalenda, Paolo Pandozy e Giuseppe Ranalli, am-ministratori delegati rispettivamente di Engineeringe Tecnomatic. Il ministro Calenda prenderà parteinoltre ad un altro convegno, LO SVILUPPO ECO-NOMICO: LE RISORSE DELL’ITALIA con il respon-sabile divisione Banca dei territori di Intesa SanpaoloStefano Barrese, Marco Ceresa, amministratore de-legato Randstad Italia, Andrea Pontremoli ad e dgdi Dallara Automobili oltre al presidente e ammini-stratore delegato ?BMW Italia Spa Sergio Solero.Dal tema dell’economia a quello della crisi il passoè breve. Al Meeting ci saranno tre incontri su altret-tanti versanti del fenomeno-crisi, con il ciclo, a curadi Luciano Violante, CAMBIAMENTO D’EPOCA: LACRISI COME PASSAGGIO.Nel primo appuntamento lo stesso presidente eme-rito della Camera spiegherà cosa sta cambiando perle democrazie (un tema che sarà oggetto anche diun incontro ad hoc con Sabino Cassese, nella suaqualità di docente di “Global Governance” alla Luisse Joseph H.H. Weiler, giurista e professore alla NYULaw School e ad Harvard). Nel secondo incontroMassimo Livi Bacci dell’Università di Firenze, tra ipiù noti demografi italiani, tratterà dei cambiamentiindotti dai fenomeni migratori, mentre – secondapresenza al Meeting di un governatore della Bancad’Italia dopo Mario Draghi nel 2009 – Ignazio Viscoconcluderà il ciclo parlando dei cambiamenti perle economie.

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Il tema è, come al solito, difficile da trat-tare, ostico, doloroso; questa volta, però,

oltre a non sciorinare percentuali e statisti-che come ho fatto per altri argomenti, vi vo-glio regalare un esordio leggero, artistico,

di rara bellezza. La mammella è l’organo della femmini-lità oltre che il simbolo della donna madre, è l’elementopiù importante dello schema corporea di una giovaneadolescente, quello per cui si è pronte a sacrifici esteticise esso non corrisponde all’idea di bellezza che ognidonna ha dentro se stessa. La mammella è il simbolodella donna, contraddistingue più di ogni altro organo ilgenere femminile; e la donna lo sa. Guardate questa stu-penda Afrodite che era la dea della bellezza nella Greciaantica, la Venere romana.Afrodite, sposata, faceva innamorare gli altri dei; qui sipavoneggia nei suoi capelli splendenti raccolti al verticedel capo e dietro e nasconde l’inguine con un leggerovelo mentre cerca di coprire la mammella sinistra con lamano destra raccolta a coppa. Ma il suo è un gesto, po-tremmo dire, galeotto, che indirizza l’occhio del visitatore.Quanta grazia nell’antico scultore! Come allora la deaAfrodite e poi la Venere romana, venerata in particolaresul monte Erice, anche oggi quell’organo doppio ai latidello sterno legato alla riproduzione della specie, affa-scina e riempie di sé i giornali, le pellicole, i social, i sum-mit, ogni consesso del vivere umano, ogni rapporto dicoppia. Eppure anche la mammella si ammala. Purtroppo!Devo confessare che, fortunatamente, nella mia pro-

fessione, durante la quale ho de-dicato molto tempo, molti aggior-namenti e approfondimenti, ai tu-mori della mammella femminile, hoassistito, forse con qualche contri-buto personale, al lungo percorsoe alla ricerca che hanno portato aduna nuova visione nella strategiachirurgica di approccio al carci-noma mammario. Dal grande in-tervento, mutilante, si è arrivati ademolizioni modeste con ricostru-zioni immediate e questo non ascapito della radicalità oncologicae mantenendo le stesse percen-tuali di sopravvivenza e guarigione.Ricordo con profonda tristezza epartecipazione ancora viva glisguardi delle giovani donnequando si doveva brutalmente an-nunciare la mastectomia totale e

invece la gioia di fronte alla possibilità di conservazionedella mammella attraverso una chirurgia conservativacome una quadrantectomia. (Asportazione di un quartodell’organo). Ma forse mi sono lasciato andare e qualcheparolone mi é scappato. Vi chiedo scusa e torniamo anoi. Il tumore della mammella è quello più frequente nelladonna ma anche quello di cui si guarisce di più. Il se-greto? Immagino che lo stiate indovinando se mi aveteletto fino ad ora: la prevenzione. Se il tumore si scopre dipiccole dimensione, una corretta tecnica medica e chi-rurgica lo debella sicuramente; quindi, care mamme, tra-smette alle vostre figlie il valore della diagnosi precoce,la determinazione a non aver paura del senologo e delginecologo, a saper affrontare con sicurezza e senza an-sie le scadenze dei controlli. E voi, medici, sappiate in-dirizzare le vostre giovani pazienti verso il giusto percorsodegli accertamenti clinico-strumentali. Esistono dei fat-tori di rischio? Questo argomento lo tratto rapidamenteperché tra quelli che elencherò nessuno è risultato vera-mente sicuro. È vero che più gravidanze, l’allattamentoal seno, la pillola contraccettiva, proteggono? Invece laprolattina e altri ormoni possono indurre la comparsa deltumore? E così, anche, avere in famiglia e nei consan-guinei più di una che ha contratto un cancro al seno? Iopenso, e ormai la scienza medica sta percorrendo que-sta strada, che la storia del tumore sia scritta genetica-mente e nascosta in qualche pezzo di cromosoma percui la sua sconfitta debba passare per forza attraversola conoscenza genomica.Esistono dei tumori benigni? Sì esistono, e sono soprat-tutto giovanili e della prima maturità; esistono l’adenoma,il fibroma e il fibroadenoma, esistono diverse tumefazionidi tipo cistico e spesso una vera e propria malattia fibro-socistica. In questo caso occorre eseguire controlli eco-grafici e l’asportazione se la tendenza del fibroadenomaè quella di crescere. Le età più a rischio per l’insorgenzadel cancro è dai quaranta ai sessanta anni. Se, osser-vandovi allo specchio o palpandovi, vi vedete una tu-mefazione, una bozza, un nodulo, insomma, andate dalvostro medico che vi saprà indirizzare correttamente; enon avete paura della mammografia, oggi sicura e senzarischi. Allo stato attuale della ricerca medica, oncologica,e chirurgica oggi è possibile operare tutti i tumori mam-mari in modo conservativo; una terapia prima dell’inter-vento servirà a ridurre, eventualmente, le dimensioni deltumore. Sui centri, scegliete sentendo il vostro medico;ma oggi l’approccio al cancro mammario è abbastanzauniforme e standardizzato.E soprattutto, care donne, non disperate che il tumoremammario è sempre aggredibile e al novanta per centoguaribile. E poi, se volete, un corretto ed esperto chi-rurgo plastico, potrà rimodellarvi il seno come quellodella Venere - Afrodite che vedete a lato e vi protegge.

Del dr. Giovanni Corradetti - Chirurgo oncologo

MedicinaI TUMORI DELLA MAMMELLA

Èquesta l’inedita prospettiva offertaai visitatori a Recanati, dove è stata

aperta al pubblico la “Casa di Silvia”.In realtà la fanciulla in questione di cuiGiacomo s´invaghì, si chiamava Teresa

Fattorini ed era la figlia del suo cocchiere e per tuttinoi la ragazza immortalata da Leopardi in una dellepoesie più famose mai scritte in Italia. La casa com-posta da tre stanze, dove la ragazza, visse la suabreve vita con tutta la sua famiglia, si trova al primopiano delle antiche scuderie, restaurate con messain sicurezza e con il ripristino dei colori originali e sitrova di fronte a Palazzo Leopardi sulla Piazzetta delSabato del Villaggio. Una cucina e due camere consoffitti a travi di legno arredate con mobili ed oggettid’epoca, in parte già presenti da generazioni: un la-vello in pietra, un camino sporco di fuliggine, una ma-dia, letti e cassapanche, crocifissi, immagini sacre erosari, abiti appesi a una corda, un vecchio fucile maanche pettini, oggetti personali e attrezzi per la tes-situra e la lavorazione del tombolo, ricostruiscono ladimensione di una famiglia dei primi dell’800.Un adolescente di umili origini trasformata dal poeta,nel simbolo della giovinezza e dei suoi sogni. Sicu-ramente la parte migliore del nuovo percorso dovevengono ammesse solo 7 persone per volta, sonole finestre dell’ultima stanza, da cui si vedono quelledella biblioteca dove Giacomo trascorse anni di stu-dio e disperazione. Certo che gli studi di molti sto-

rici come pur semplicemente l’immaginazione di per-sone romantiche o solo curiose avranno partorito tuttila stessa idea: cosa avranno pensato mentre si scru-tavano dalle finestre delle loro abitazioni? Quali tor-menti e quante domande nei loro cuori? Nessunolo saprà mai con certezza ma nel tempo per nostrafortuna sono rimasti gli scritti di questo fantasticopoeta marchigiano a farci sognare. Un impegno chei discendenti di Leopardi portano avanti con amoree dedizione quello di restaurare ora ed in futuro tuttii luoghi riguardanti Giacomo. Nell’immobile sono statirecuperati anche altri spazi espositivi: il vecchio gra-naio al primo piano e l’ambiente al piano terra dovevenivano riparate le carrozze. La “Casa di Silvia” saràanche punto di raccolta dei fondi per il progetto Faidi ricostruzione dell’Oratorio della Madonna del Solea Capodacqua di Arquata del Tronto. Per due mesil’accesso alle tre stanze sarà gratuito grazie al no-bile contributo volontario del personale di Casa Leo-pardi. Scoprire nuove emozioni, posti nuovi e sug-gestivi delle nostre belle Marche, aiuterà di certo afar crescere il turismo ma soprattutto noi.

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Turismo

di Marina Premici

GIACOMO LEOPARDIVISTO CON ALTRI OCCHIquelli della sua amata Silvia

COMUNICATO STAMPA(Riceviamo e pubblichiamo)

MONTEGALLO - Il Gruppo Consi-liare di Opposizione costituito daiconsiglieri Alfredo Cristofori, RobertoPerotti e Claudia Mori, nell'ambito delsindacato ispettivo che per legge gli

è attribuito ha presentato al Sindaco di Monte-gallo due richieste di accesso agli atti amministra-tivi.La prima si riferisce ad un'ipotesi di danno cagio-nato dai terremotati e/o dalle strutture operativedella Protezione Civile al Camping Vettore requi-sito dal sindaco con ordinanza del 25 agosto2016. Al riguardo occorre precisare che il Cam-ping è di proprietà dell'Unione dei Comuni Mon-tani del Tronto e Fluvione ed è stato dato in ge-stione ad una società di persone in cui risulta es-sere cointeressato, in qualità di socio, il vicesin-daco del Comune di Montegallo già destinatario,per questo motivo, di un'eccezione di incompati-

bilità formulata dal gruppo di opposizione e pun-tualmente respinta dalla maggioranza perché ri-tenuta insussistente.La seconda si riferisce alle cospicue donazioni ri-cevute dal Comune a seguito dei movimenti tellu-rici che hanno messo a dura prova la popolazionee l'intero territorio comunale.In particolare, visto che sul punto non è stata dataalcuna informazione, è stato richiesto al Sindacodi mettere a disposizione la documentazione rela-tiva:• alle generalità complete o denominazione dei

donanti;• all'oggetto della donazione (denaro, parmi-

giano, abbigliamento, smartphone, stufe a pel-let, pellet, qualsiasi cosa donata);

• alle generalità complete dei beneficiari;• ai criteri utilizzati per la distribuzione dei beni

alla popolazione avente diritto.Al termine dell'attività ispettiva verranno effettuatiuno o più comunicati stampa per fornire doverosee precise informazioni alla popolazione interes-sata.

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a cura della Redazione

Donazioni

Siamo alla ricerca di figure professionali da inserire nel nostro organico.Tra queste un PROMOTER PUBBLICITARIO

L’operatore sarà incaricato della vendita di spazi pubblicitari. Offriamo alte provvigioni ed autonomia lavorativa.Per i giovani aspiranti, si garantisce un periodo di affiancamento in redazione per incoraggiare un processo rapido dicrescita professionale. Requisiti minimi: auto muniti; diploma di scuola media superiore; residenza in provincia diAscoli Piceno. Le selezioni inizieranno a partire dal 20 agosto p.v.

Per informazioni o per inviare la propria candidatura scrivere a: [email protected]



“Può ascoltarti, può osservarti, e vuoleucciderti”.

Con questa inquietante premessa vienepresentato “Bedevil – Non installarla”,l’ultimo film dei creatori di “Final Desti-

nation”, i fratelli Abel e Burlee Vang, uscito nelle saleitaliane il 28 giugno. Il lungometraggio inizia con il mi-sterioso omicidio di Nikki (interpretata da Alexis Zall),una ragazza che, come successivamente rivelerannoi suoi amici, nel periodo immediatamente antece-dente alla morte si era isolata in un cupo silenziodel quale nessuno conosceva le motivazioni.Poco dopo la cerimonia funebre, gli amici di Nikkiricevono sui propri cellulari un invito, proveniente daltelefono della defunta, a scaricare una misteriosa ap-plicazione chiamata Bedevil, dalle funzioni simili aquelle di app come Siri. Alice (interpretata da Sa-xon Sharbino), migliore amica di Nikki, inizia per primaad utilizzare l’applicazione; comincia però ben pre-sto ad avere visioni che la sconvolgono, a fare so-gni inquietanti, e a confondere la realtà con quelleche tutti credono essere delle allucinazioni dovute aldolore per la perdita di Nikki. In seguito, tuttavia, an-che i suoi amici inizieranno, uno dopo l’altro, a subiregli effetti dell’applicazione: ognuno di loro verrà in-fatti perseguitato dalle proprie peggiori paure, proiet-tate in spaventose visioni che si riveleranno esserepiù allarmanti e reali di qualsiasi allucinazione. Ilfilm si serve dunque di quella che oggigiorno è di-venuta, per necessità ma anche per svago, una com-pagna inseparabile per tutti: la tecnologia. Se nei primi anni del 2000 la persecuzione da partedi entità paranormali avveniva attraverso delle cas-sette (come nel caso della trilogia di “The Ring”), euna decina d’anni fa si perpetrava attraverso miste-riose telefonate (ricordiamo “Chiamata senza rispo-sta”, remake di “The call - Non rispondere”), adessoil mezzo è un’applicazione invadente, provvista di

tante funzioni utili quanto minacciose. In altri casi pos-siamo parlare di social network (come nel film “Friendrequest - La morte ha il tuo profilo”) o di servizi di mes-saggistica e videochat (come in “Unfriended”, moc-kumentary ambientato su Skype), ma il perno è sem-pre lo stesso: la tecnologia, con cui stiamo in con-tatto ogni giorno, che è partecipe delle nostre vite eche è divenuta indispensabile nel quotidiano, da fe-dele compagna e risorsa si trasforma qui in una ma-ledizione dalla quale non si può sfuggire, se non at-traverso la morte. Come una sorta di Mr. Hyde delmondo virtuale, l’app Bedevil tormenta i protagonistimettendoli di fronte alle loro paure più radicate, unpo’ come anche accade in “The hole”, dove pure iprotagonisti devono affrontare e sconfiggere i mostriche li hanno terrorizzati nell’infanzia. Per quantocome idea possa sembrare banale e ripetitiva, inrealtà l’applicazione che diviene strumento per unapersecuzione demoniaca non è del tutto vuota e privadi fondamenti. Il mondo virtuale è difatti innegabil-mente circondato da quell’alone di mistero che ac-compagna la soffocante consapevolezza di non po-ter mai sapere davvero cosa o chi si nasconde die-tro lo schermo; non si può controllare né conoscereappieno il web, il quale però ci controlla e ci monitoracostantemente; e su questa sottile e strisciante in-quietudine di ciò che non è sotto la nostra totale giu-risdizione si sviluppa la trama di “Bedevil – Non in-stallarla”, la cui idea di fondo non è neppure dissimileda quella di film quali “Kairo” e “Pulse”, in cui il pro-tagonista è un misterioso sito web. Dunque cambiail mezzo, ma non la sostanza: quegli stessi strumentidi cui ci fidiamo più o meno incondizionatamente eai quali in taluni casi affidiamo la nostra stessa esi-stenza, rendendoli un surrogato della vita stessa (esa-sperato ma fortemente esemplificativo il caso di “Sui-cide Room”), in film come “Bedevil - Non installarla”diventano spaventosi nemici, ingestibili, totalmentefuori controllo e perciò fortemente temibili, per difen-dersi dai quali i protagonisti possono affidarsi soltantoalla propria intelligenza, rivalutando tutto ciò in cuicredevano precedentemente.

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di Alessia De Angelis

CinemaSI PUÒ VERAMENTE MORIREDI PAURA?


“l’Apollo dei cani”

Si pensa che le origini dell’AlanoArlecchino risalgano ai tempi

dell’Antica Grecia.Nel 407 d.C. parte dell’Europa fuinvasa dal popolo degli Alani, che

avevano al seguito dei massicci e forzuti cani Ma-stini; la Germania ne rimase affascinata e in unsecondo tempo comin-ciò una selezione incro-ciando i Mastini con ilLevriero irlandese; icani che si svilupparonosono chiamati Alani interritorio tedesco e Da-nesi in quello inglese,anche se la Danimarcanon ne ebbe nulla a chefare.L’Alano Arlecchino è, tratutte le varietà di alano,quella con dimensionemaggiore, con un’al-tezza che in alcuni casiraggiunge il metro, motivo per cui spesso è chia-mato anche Alano Gigante.Ha un aspetto fiero, elegante, è tranquillo e fe-dele, particolarmente armonico nella struttura.Si tratta di una razza canina di taglia grande: è un

molossoide ma si distingue dalle altre razze ap-partenenti a questa famiglia per l’altezza notevolee soprattutto il fisico snello ed asciutto eviden-ziato da un pelo cortissimo. L’alano è allevato intre varietà di colori distinti: fulvo e tigrato, arlec-chino nero e platten, blu.Fulvo: mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-orointenso. È ricercata la maschera nera. Piccolemacchie al petto e ai piedi sono indesiderate.Tigrato: colore del fondo dal giallo-oro chiaro algiallo-oro intenso con striature nere più regolaripossibile e nettamente disegnate, che seguono la

direzione delle costole;è ricercata la mascheranera. Piccole macchieal petto e ai piedi sonoindesiderate.Arlecchino bianco enero (detto un tempoTigerdoggen): fondodel mantello biancopuro, quanto più possi-bile privo di moschetta-ture, con macchie nerolacca dal contornostrappato di dimensionivarie e ben ripartite sututta la superficie del

corpo. Macchie parzialmente grigie o brune sonoindesiderate.

(Continua a leggere su www.ilcampanile.infoHome → Natura → Animali)

di Claudia Di Battista Rodi

Amici animaliL’ALANO ARLECCHINO

Ecco la nuova Espace

SAN BENEDETTO DELTRONTO –Renault rivoluziona la Espace. Laprima monovolume europea, natanel 1984 e venduta in oltre 1 milionedi esemplari, in questa quinta gene-

razione, è equipaggiata da 1 Motore Turbo Benzina1600 da 200 cv oppure con 1 Motore TurbodieselDCI 1600 da 130 o 160 cv, negli allestimenti Zen,Intens, Initiale Paris. Esternamente, dopo oltre 30anni (e quattro edizioni) di carriera cambia: que-sta volta, in maniera radicale.E così, la nuova Espace cambia stile: adesso è fi-lante e quasi sportiva, più bassa di prima di 7 cm(ma anche più alta da terra di 4, per un totale di 16),pur mantenendo il cofano anteriore cortissimo eraccordato con il parabrezza, la coda verticale e iquattro finestrini laterali tipici delle monovolumeclassiche. Il risultato è un modello moderno, ele-gante e di grande personalità. Ha misure “impor-tanti”: 485 cm di lunghezza, come la vecchia GrandEspace e 20 più del precedente modello “normale”.Internamente la monovolume-crossover, è un sa-lotto viaggiante.Arioso l’abitacolo, i posti sono comode poltronesu cui affrontare lunghi viaggi nel comfort. Sullaplancia in cui spiccano il cruscotto digitale configu-rabile e il grande display centrale di 8,7” a sfiora-mento, dal quale si comanda l’hi-fi, il navigatore eanche il “clima” (i cui comandi principali, giusta-mente, sono tasti e manopole “veri”).Dallo schermo si gestisce anche il sistema Multi-Sense, che consente di scegliere fra cinque moda-lità di guida (Eco, Comfort, Neutral, Sport e per-

sonalizzabile), e a cui corrispondono anche unatinta specifica per le luci interne (rispettivamente,verde, blu, bianco, rosso e viola) e per la strumen-tazione (che varia pure nella grafica). Caratteristica,e comoda, anche la leva del cambio sull’alta con-solle, in cui trova posto anche un comodo bracciolocentrale. Ed ora il momento del test drive: la Re-nault Espace provata è stata la 1600 DCI 160 cvIntens EDC da 42862€.La Renault rivoluziona l’Espace, facendola passaredalla grande e comoda monovolume che tutti co-nosciamo, a una monovolume da forme più spor-tive, quasi da crossover o da SUV. Su strada que-st’auto è da sempre celebre per il suo comfort, perlo spazio a bordo, per la sua maneggevolezza: tuttedoti presenti anche nella quinta generazione dellafrancese.Facile da guidare, lo sterzo è sempre pronto e re-attivo. La leva del cambio automatico, dal dise-gno non convenzionale, ha una impugnatura salda,si maneggia facilmente e gli innesti sono precisis-simi. Il motore che equipaggia la Espace guidataè il 1600 Turbodiesel, unico diesel a listino, nellapotenza top di 160 cv. Questo propulsore, se nonsi vuole scegliere l’altro 1600, ma a Benzina, da200 cv, è ottimo in rapporto al peso potenza del-l’Espace (il 1600 da 130 cv potrebbe essere un po’sacrificato). Motore silenzioso, brillante, potente,fluido, con consumi contenuti, nonostante la moledella vettura.Infine il listino prezzi: si va da 36900 € della 1600Turbo 200 cv Intens EDC per arrivare a 45400€della 1600 Turbo 200 cv Initiale Paris EDC 7 Posti(Benzina); si va da 33300€ della 1600 DCI 130 cvZen per arrivare a 47100€ della 1600 DCI 130 cvInitiale Paris EDC 7 Posti (Diesel).Per ulteriori informazioni sul mondo dei motori siprega di visitare il mio magazine www.bestmotori.it

[email protected]


di Bruno Allevi

AutomobiliLA PRIMA, DA SEMPRE

EVENTI Rimini - Meeting per l’amicizia tra i popoli ... · concerto di Vasco Rossi a Modena, per...

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