Prima tappa: “L’amicizia, un tesoro da...

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Prima tappa: “L’amicizia, un tesoro da scoprirePremessa L’amicizia indica un sentimento di affetto vivo e reciproco ed è considerato uno dei più importanti stati emozionali alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune e di condivisione di momenti importanti. In quasi tutte le culture, l’amicizia dovrebbe essere un rapporto alla pari, nel quale nessuno prevarica l’altro, nessuno pretende dall’altro, ma ognuno è pronto a darsi all’altro se necessario. Nei suoi percorsi la scuola offre ai bambini l’opportunità’ di avere relazioni di amicizia più allargate rispetto all’ambito familiare. Queste relazioni si incentivano attraverso esperienze diverse che gli insegnanti propongono nel corso dell’anno Persone coinvolte: bambini di 3-4-5 anni e tutte le insegnanti Tempi : ottobre /novembre Spazi: aule, salone, cappella Traguardi per lo sviluppo delle competenze Matura un senso positivo di sé; Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo; Scopre la ricchezza delle persone che ruotano attorno a lui; Sperimenta relazioni serene con gli altri; Obiettivi di apprendimento Scoprire l’importanza del vivere insieme e il valore dell’amicizia. Apprezzare le esperienze che ci fanno stare bene con gli altri. Conoscere e descrivere le persone che vivono con te a casa, a scuola Percorso didattico Stimolo iniziale: Racconto“ Chicco scopre l’amicizia” Attraverso il racconto e il gioco faremo comprendere ai bambini il significato e il valore dell’amicizia. Realizziamo la coperta dell’amicizia per ricordarci che insieme possiamo fare tante cose. Mettiamo a disposizione dei bambini tanti quadrati di stoffa, in tessuti e colori diversi.

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Primatappa:“L’amicizia,untesorodascoprire”

Premessa L’amicizia indica un sentimento di affetto vivo e reciproco ed è considerato uno dei

più importanti stati emozionali alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune e di condivisione di momenti importanti. In quasi tutte le culture, l’amicizia dovrebbe essere un rapporto alla pari, nel quale nessuno prevarica l’altro, nessuno pretende dall’altro, ma ognuno è pronto a darsi all’altro se necessario. Nei suoi percorsi la scuola offre ai bambini l’opportunità’ di avere relazioni di amicizia più allargate rispetto all’ambito familiare. Queste relazioni si incentivano attraverso esperienze diverse che

gli insegnanti propongono nel corso dell’anno Persone coinvolte: bambini di 3-4-5 anni e tutte le insegnanti Tempi : ottobre /novembre Spazi: aule, salone, cappella Traguardi per lo sviluppo delle competenze • Matura un senso positivo di sé; • Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo; • Scopre la ricchezza delle persone che ruotano attorno a lui; • Sperimenta relazioni serene con gli altri; Obiettivi di apprendimento • Scoprire l’importanza del vivere insieme e il valore dell’amicizia. • Apprezzare le esperienze che ci fanno stare bene con gli altri. • Conoscere e descrivere le persone che vivono con te a casa, a scuola Percorso didattico Stimolo iniziale: Racconto“ Chicco scopre l’amicizia” Attraverso il racconto e il gioco faremo comprendere ai bambini il significato e il valore dell’amicizia. Realizziamo la coperta dell’amicizia per ricordarci che insieme possiamo fare tante cose. Mettiamo a disposizione dei bambini tanti quadrati di stoffa, in tessuti e colori diversi.

Lasciamo che ognuno scelga il suo pezzetto come più gli piace. Con la stoffa si possono fare molte cose, per esempio una coperta. il nostro pezzetto da solo non basta… Invitiamo i bambini a portare il loro pezzetto decorato che incolleremo man mano insieme agli altri, fino a formare un telo grande e variopinto. Sarà la “coperta dell’amicizia” che potremo appendere in sezione per ricordarci che con la

collaborazione di tutti si possono ottenere delle bellissime realizzazioni. Libera espressione grafica del racconto. Prepariamo una scheda riassuntiva del racconto. L’Angelo custode, un amico che mi è sempre vicino. Facciamo scoprire la presenza dell’angelo custode, prezioso aiuto che Dio ha posto a fianco di ogni persona. Facciamo trascorrere ai bambini una giornata speciale. Disponiamoli a coppie: a uno dei due verrà assegnata una coroncina giallo oro sarà l’angelo custode dell’altro, il grande protegge il suo piccolo. Durante la giornata, il bambino-angelo custode, oltre a svolgere le normali attività, dovrà vegliare sul “suo protetto” (se sarà triste cercherà di farlo sorridere, se non avrà terminato il disegno, lo aiuterà). Alla fine della giornata i bambini ringrazieranno i loro “amici-angeli” per il prezioso aiuto. Ogni bambino realizza un angelo da portare a casa. Facciamo memorizzare una preghiera per l’Angelo custode. Attraverso la lettura del brano evangelico: “Gesù e i bambini”

(Mc. 10,13-16), facciamo scoprire l’amore e l’amicizia di Gesù per i piccoli. Coloriamo una scheda che rappresenta Gesù con i bambini Facciamo imparare un canto sull’amicizia.

Materiali: Racconto, il vangelo, poesie, canti, immagini, colori, carta da disegno, forbici, colla, macchina fotografica, fotocopiatrice …

Verifica Si osserverà il coinvolgimento dei bambini, le loro risposte e i loro elaborati Documentazione Stesura della tappa, foto, raccolta degli elaborati Racconto: Chicco scopre l’amicizia Un giorno non molto lontano, in un bellissimo prato di fiori colorati, si cominciò a sentire una vocina: -Aiuto! Aiuto! Mi sono perso, chi mi può aiutare? Subito una margherita si fece avanti e domandò: -Chi è che urla così? Chi ha bisogno di aiuto? E la vocina risponde: -Sono io. Mi chiamo chicco, e sono un piccolo seme di papavero. Il vento mi ha fatto volare fino a questo prato e non so più come fare a raggiungere gli altri papaveri! La margherita rispose: -Povero chicco, se vuoi ti indico la strada: devi arrivare fino alla grande quercia, la vedi? Non è molto distante. Dopo di lei comincia il campo di papaveri! -Io ti ringrazio cara margherita, ma c’è un problema…sono solo un seme e come tu sai non ho i piedi, non posso camminare fin lì, come farò a raggiungere la grande quercia? -Hai ragione chicco-rispose la margherita un po’ rattristata-non ci avevo pensato. Nemmeno io posso accompagnarti, i miei piedi sono le radici e sono ben piantate per terra: da qui non posso muovermi. Chicco e la margherita non sapevano proprio come rivolvere il problema. Per fortuna, da quelle parti crescevano molti fiori e in poco tempo tutti vennero a conoscenza del problema di Chicco e ognuno proponeva un’idea. -Possiamo lanciarlo!- diceva la violetta, ma un’altra rispondeva che cadendo si sarebbe fatto male. - Possiamo chiamare un uccellino per farlo trasportare!- proponeva un tulipano, ma anche questa idea non andava bene: gli uccellini mangiano i semi, chissà che il povero Chicco non sarebbe stato mangiato. Ad un tratto una primula, piccina piccina e tanto timida, ebbe un’idea: -Scusate-disse noi fiori abbiamo le radici ancorate alla terra, ma possiamo muovere stelo e foglie. Se ognuno di noi dà una piccola spinta a Chicco nella direzione giusta, piano piano lui raggiungerà il campo di papaveri, senza cadere ed essere mangiato. -Mi sembra un’ottima idea, commentò la margherita felice. Anche Chicco era felicissimo e si preparò con entusiasmo ad essere sospinto di fiore in fiore. C’era chi lo spingeva con la testa, chi lo tirava con le foglie, i fiori più forti addirittura lo sollevavano per cercare di passarlo più lontano, fatto sta che in poco

tempo, grazie alla collaborazione di tutti i fiorellini, chicco era arrivato alla grande quercia. E la quercia in persona si chinò verso il seme di papavero e gli disse: -Un piccolo sforzo e ci siamo! Lo raccolse con un lungo ramo e lo fece salire tanto in alto per poi andare a posarlo delicatamente in mezzo ai suoi amici. Ben presto Chicco divenne un bel papavero rosso fiammante. Questa esperienza gli aveva insegnato che, anche si sei piccolo e debole, con l’aiuto degli amici si possono compiere delle imprese che sembrano impossibili!